Literatura académica sobre el tema "Rapporto contrattuale"

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Artículos de revistas sobre el tema "Rapporto contrattuale"

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Speziale, Valerio. "Il datore di lavoro nell'impresa integrata". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, n.º 125 (mayo de 2010): 1–86. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2010-125001.

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Resumen
Il saggio analizza la codatorialitŕ nel rapporto di lavoro. L'analisi si sofferma sulla disciplina in materia in ambito internazionale e sulla compatibilitŕ della codatorialitŕ con l'art. 2094 cod. civ.. Quindi il saggio esamina se la contitolaritŕ del contratto di lavoro č possibile nei casi in cui, attraverso contratti commerciali (somministrazione, appalto, franchising, ecc.) si realizza uno stretto rapporto di integrazione organizzativa tra imprese autonome. Il saggio ipotizza che, in alcune di queste situazioni di integrazione contrattuale ed in base ai principi civilistici in tema di collegamento negoziale o ai caratteri costitutivi della subordinazione, sia possibile qualificare come datore di lavoro non solo chi organizza e dirige i lavoratori ma anche l'impresa che, con il contratto commerciale, utilizza il lavoro e non ha rapporti diretti con i lavoratori.
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Riberti, Anna. "II Contratto di Arbitrato". Revista Brasileira de Arbitragem 5, Issue 18 (1 de mayo de 2008): 123–53. http://dx.doi.org/10.54648/rba2008033.

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Resumen
RIASSUNTO: L'articolo è volto ad esaminare lo status degli arbitri e la natura giuridica del rapporto che, nel processo arbitrale, si instaura tra i compromettenti e il l'organo giudicante: la questione è stata oggetto di accesi dibattiti, ma nessun ordinamento ha finora espressamente adottato una soluzione. Nondimeno, la determinazione della vera natura di tale vincolo consente un regolare svolgimento del procedimento, evitando il sorgere di situazioni anomale. Esso si inserisce nell'ambito di un proce­dimento che presenta natura ibrida, con fonte contrattuale ma oggetto giudiziale. Le riforme che dal 1983 si sono susseguite fino al D. Lgs. 4/2006 mettono in luce il mutato atteggiamento del legislatore, che, da istituto di carattere privatistico, ha reso l'arbitrato uno strumento modellato sul giudizio ordinario, ma a questo autonomo ed alternativo. Invero, da un'attenta analisi delle norme che regolano il rapporto tra le parti e gli arbitri, emerge come la fattispecie rilevi a figura contrattuale autonoma - precisamente "contratto di arbitrato" - escludendo la ricon­ducibilità della stessa sia a negozi tipici (quali il mandato, la prestazione d'opera, la transazione o un negotium mixtum tra questi), sia ad un rapporto di matrice pubblicistica. Uno sguardo all'esperienza di altri ordinamenti conferma il cambiamento nella "filosofia" dell'istituto, che non è più ancillare rispetto alla giu­stizia ordinaria, ma configura l'arbitro quale giudice dei privati nel campo dei diritti disponibili. Peculiare è, infine, l'arbitrato c.d. amministrato, dove la presenza di una Corte arbitrale volta a controllare il procedimento, determina il sorgere di rapporti giuridici trilaterali tra le parti, l'istituzione arbitrale e l'arbitro da questa designato.
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Scaglione, Francesco. "Giuseppe Toniolo e il diritto contrattuale tra personalismo e solidarietà". Società e diritti 7, n.º 14 (9 de diciembre de 2022): 39–47. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/19311.

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Resumen
Il saggio si sofferma sulla relazione tra personalismo e solidarietà nel diritto contrattuale, le cui radici si ritrovano nelle riflessioni profetiche ed ancora attuali di Giuseppe Toniolo. Si evidenzia, in particolare, come la tutela della parte debole del rapporto, secondo un principio di eguaglianza sostanziale, si traduce nella realizzazione di un sistema economico di mercato fondato sul rispetto della dignità della persona umana.
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Leanza, Calogero. "Trasporto aereo: ipotesi di responsabilità da "contatto sociale" per lesione dei diritti delle persone a mobilità ridotta". RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, n.º 35 (abril de 2022): 91–104. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-035007.

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Resumen
Il Tribunale di Firenze ha affrontato la questione relativa alla richiesta di ri-sarcimento del danno (morale) da parte di un soggetto affetto da tetraplegia in occasione dell'imbarco su un volo aereo e si è espressa nel ritenere configurabile l'ipotesi di una responsabilità da "contatto sociale". Pur in assenza di uno specifico legame contrattuale, le parti in questione sono entrate in contatto per effetto del contratto di trasporto che è stato concluso. Si è, in-fatti, in presenza di un'ipotesi in cui il rapporto obbligatorio rinviene il proprio fondamenta in una relazione specifica che intercorre tra soggetti determinati, che pur non avendo formalmente fonte contrattuale, è in grado di produrre effetti obbligatori diretti, inquadrabili sia nell'ambito dell'art. 1173 c.c. (quali «altri atti o fatti idonei a produrre effetti obbligatori i conformità dell'ordinamento giuridico») sia nell'alveo della responsabilità per inadempimento ex art. 1218 c.c.
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Sala, Roberta. "Autonomia e consenso informato. Modelli di rapporto tra medico e malato mentale." Medicina e Morale 43, n.º 1 (28 de febrero de 1994): 30–72. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1026.

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Resumen
Lo studio si propone di analizzare il difficile rapporto tra medico e paziente psichiatrico nell'ambito della più generale crisi della medicina in questo secolo. Dopo aver tracciato un profilo della critica filosofica novecentesca al concetto di scienza ed aver illustrato le difficoltà che incontrano i modelli tradizionali di medicina (p.e. paternalistico, contrattuale), l'Autore considera i vari modi di intendere la malattia mentale e la relazione medico-paziente psichiatrico con un particolare sguardo sulla comunicazione della verità all'all'ammalato in psichiatria e sui problemi relativi al consenso informato.
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Benzi, Cecilia. "Mandato senza rappresentanza e trasferimento al mandante (Risposta a interpello 27 giugno 2022, n. 347)". Trusts, n.º 6 (1 de diciembre de 2022): 1070–73. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.217.

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Resumen
Massima Il trasferimento, senza corrispettivo, nella sfera giuridica del mandante dell’immobile acquistato dal mandatario in forza di mandato senza rappresentanza è da assoggettare alla ordinaria disciplina dell’imposta sulle successioni e donazioni nonché alle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale. Tale ultimo atto, che produce l’effetto di trasferire l’immobile a titolo gratuito a favore del mandante, assume rilievo ai fini delle imposte indirette essendo produttivo di effetti reali, a nulla rilevando che il trasferimento sia effettuato nell’ambito di un rapporto contrattuale.
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Falsone, Maurizio. "Lavorare tramite piattaforme digitali: durata senza continuità". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, n.º 174 (septiembre de 2022): 247–74. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2022-174004.

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Resumen
L'Autore esamina le rappresentazioni comuni del fenomeno del lavoro tramite piattaforme di-gitali ed osserva che gli aspetti inerenti alla fase pre-esecutiva dei rapporti, non riconducibili all'alternativa obbligo/libertà di lavorare, siano sottovalutati. Secondo l'Autore ciò incoraggia le interpretazioni che sottintendono la frammentazione del rapporto in una serie indeterminata di contratti, fino a mettere in crisi il presupposto contrattuale delle operazioni qualificatorie. Nel contributo, quindi, si propone di analizzare la causa concreta dei rapporti per ritrovare l'unitarietà negoziale del fenomeno facendo leva sul suo carattere durevole. Questo approccio induce l'autore a valorizzare, anche in sede di qualificazione tipologica, le situazioni di pote-re/soggezione che caratterizzano il lavoro tramite piattaforme e a sottolineare come esse richia-mino alla ribalta le interpretazioni dell'art. 2094 c.c. che ridimensionano il ruolo della presta-zione tipica a vantaggio di profili della fattispecie capaci di fotografare l'assetto negoziale com-plessivo. L'Autore conclude ritenendo che i rapporti in questione, almeno secondo i modelli oggi noti, non possono essere concepiti come una serie di contratti di lavoro indipendenti, né come co.co.co., ma che le altre ipotesi ricostruttive (subordinazione o etero-organizzazione) devono passare per un aggiornamento dell'interpretazione delle fattispecie astratte di riferimen-to.
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Scarano, Lorenzo. "Poteri, interessi e tecniche nella regolazione del mercato: preliminari sulla giustizia nel contratto di lavoro". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, n.º 137 (febrero de 2013): 107–52. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2013-137004.

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Resumen
Il diritto dei contratti č oggi interessato da una radicale metamorfosi. Le piů recenti prospettive regolative attribuiscono rilevanza giuridica alle situazioni di potere che coinvolgono i soggetti nel mercato e nel rapporto, spesso al fine di intervenire sull'equilibrio dell'affare e tutelare la parte debole della relazione. A tal proposito si parla di giustizia contrattuale. Il saggio si propone di analizzare con metodo comparato queste tendenze, confrontandole con il modello di riferimento - il diritto del lavoro - nella prospettiva di cogliere profili affini e tratti differenziali. Oltre alle contaminazioni fra i modelli, l'indagine pare rivelare persistenti distanze, sia sul versante delle tecniche di tutela che sotto l'aspetto delle finalitŕ normative.
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Carrasco de Paula, Ignacio. "Etica e Salute: due quesiti, due compiti". Medicina e Morale 51, n.º 6 (31 de diciembre de 2002): 1039–46. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.679.

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Resumen
Etica e salute pur essendo due componenti di ogni singolo uomo sono lette spesso come realtà inconciliabili. Il diritto alla salute occupa un posto di rilievo tra le conquiste della modernità. Tuttavia, nonostante la ben nota definizione di salute che ha dato l’OMS, definizione tendente a precisare, più che una realtà, un potere d’intervento da parte dell’istituzione stessa, è ancora necessario chiarire con che cosa si identifichi, nella pratica, tale diritto: non si tratta di mera sopravvivenza, ma neppure del godimento della pienezza somatica e funzionale del proprio corpo, e comunque non si può prescindere dal considerare in questo contesto anche il benessere spirituale della persona. Il centro dell’attenzione va posto sull’uomo sofferente. Diviene inoltre prioritario affrontare la minaccia della discriminazione nell’accesso ai servizi indispensabili per la difesa della salute stessa. Quest’ultimo aspetto si pone come una questione di giustizia e si gioca a due livelli: quello della giustizia commutativa, nel contesto di un rapporto medico-paziente ridotto a prestazione professionale meramente contrattuale, fondata sull’informazione più che su una reale comunicazione. C’è poi la questione della giustizia distributiva che prevede che a ciascuno venga dato quanto gli spetta. Questa deve essere guidata dal principio di sussidiarietà, dove il sussidio non deve divenire un surrogato pena l’impossibilità da parte dello Stato di farsi carico dei bisogni di tutti. Nell’allocazione delle risorse il rispetto della giustizia distributiva si gioca a tre livelli di responsabilità molto precisi: quello delle politiche sanitarie, quello della professione medica e quello gestione locale delle risorse e dei servizi. Il perseguimento del bene comune trova però un limite nella centralità e preziosità di ogni singola persona, sana o malata che sia, la cui dignità rappresenta un limite invalicabile, neppure nel nome della giustizia.
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Mattone, Sergio. "Il ruolo del giudice nella crisi delle relazioni industriali". QUESTIONE GIUSTIZIA, n.º 5 (noviembre de 2009): 35–47. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-005004.

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Resumen
1. Gli accordi separati: una controriforma passata sotto silenzio (o quasi)2. Il diritto a una giusta retribuzione3. La tutela contrattuale dei lavoratori non iscritti alle organizzazioni sindacali stipulanti4. I rapporti tra i diversi livelli di contrattazione5. Verso una nuova supplenza giudiziaria?
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Tesis sobre el tema "Rapporto contrattuale"

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FILIPPINI, VALENTINA LUISALBA. "L'INTERESSE NON PATRIMONIALE DEL CREDITORE NEL RAPPORTO OBBLIGATORIO". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/227577.

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Resumen
Non pecuniary interest in obligations and contractual bonds Obligatio est iuris vinculum, quo necessitate adstringimur alicuius rei solvendae secundum nostrae civitatis iura: the bond is configured, in other words, in our Country, as a legal bond rising by reports that people, in their everyday life, establish each other. The bond is, therefore, the result of the natural attitude of persons to create relationships in order to satisfy needs that arise from living in a civil society. Roman law attributes to those relationship a binding force, and believes that the parties are required to observe the agreement, that is called "obligation". Subjects involved in it are defined creditor (the person who wants to meet their own expectations) and the debtor (the person who is available to satisfy the need of creditor). Among the elements that, from a descriptive point of view, be regarded as constituting obligations, particular emphasis is given to the - so called - legal constraint and to the interest focused in it. The notion of "creditor's interest" indicates its expectation, achievable by running the mandatory report, but also the utility which he reaches through the debtor's performance. The interest is therefore an aspiration, an address of the will, an assessment is not necessarily linked to the heritage but also resulting from personal needs and life of the creditor. In 1942, italian law introduced in our legal system a new provision, unknown till that moment: it is the article n. 1174 cc , rule enacted with the purpose of giving practical configuration of the obligatory relationship" (n. 557 ) . The article involved, confirms once for all, the crucial elements that characterize the legal obligation: on the one hand there is the performance, on the other hand the interest of the lender that may have nature also non-pecuniary. The present work has the purpose to discover the pregnance and importance that creditor interest's has in legal relationships and it wants, also, compare italian experience with experiences of other european countries about non pecuniary interests involved in contracts underlying the new orientation of Courts that more and more are oriented to recognize and restore non pecuniary contractual losses.
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MANENTI, MARTINA ROBERTA. "LA NATURA GIURIDICA DELLA RESPONSABILITÀ MEDICA. IL RAPPORTO OBBLIGATORIO TRA MEDICO E PAZIENTE ED IL CONCETTO DI «OBBLIGAZIONE CONTRATTUALE»". Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2022. http://hdl.handle.net/11571/1455371.

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Resumen
La tesi affronta il complesso e delicato tema della natura della responsabilità civile del medico, proponendo uno specifico approfondimento del concetto di «obbligazione contrattuale» ex art. 7 della legge Gelli-Bianco. La ricerca si è mossa lungo due direttrici di indagine, tra loro funzionali. Anzitutto, si è offerta una ricognizione dell’evoluzione del pensiero giuridico in relazione alla natura della responsabilità civile del medico e si è dato conto delle recenti riforme in materia. In secondo luogo, attraverso uno studio delle possibili fonti del rapporto obbligatorio tra medico e paziente, si è verificato quali margini vi siano, nel contesto normativo attuale, per una ricostruzione in termini «contrattuali» della relazione tra questi due soggetti. La struttura del lavoro si articola in tre parti. La prima, introduttiva, illustra i diversi approcci, giurisprudenziali e dottrinali, al tema in discussione, dedicando particolare attenzione all’orientamento fino ad oggi dominante, fondato sul c.d. «contatto sociale qualificato» (riconducibile alla pronuncia della Suprema Corte, n. 589/1999). In proposito, si è in particolare cercato di porre in evidenza come la recente propensione per la forma di responsabilità contrattuale -al di là delle argomentazioni teoriche addotte- sia stata il mero portato della precedente individuazione della disciplina ritenuta maggiormente tutelante per il paziente. La seconda parte della tesi è dedicata alle due riforme in materia che, con l’obiettivo (apparentemente contrario) di proteggere la categoria professionale da un’eccessiva dilatazione della responsabilità civile, hanno inciso sulla sua qualificazione giuridica, avviando quello che è stato definito un processo di «decontrattualizzazione». Si è così avuto modo di rilevare come, se con riferimento alla modifica legislativa introdotta con la legge cd. Balduzzi, la giurisprudenza prevalente ha avuto margine per interpretare il richiamo all’art. 2043 c.c. come ininfluente sulla natura della responsabilità da ascrivere al medico, altrettanto non possa dirsi per la legge Gelli-Bianco, che la qualifica espressamente come extracontrattuale, salva l’ipotesi in cui il professionista abbia assunto un’«obbligazione contrattuale» con il paziente. La terza parte della ricerca vorrebbe approfondire quest’ultimo concetto e proporre una ricostruzione giuridica dei rapporti tra medico e paziente, nelle ipotesi maggiormente problematiche, caratterizzate dalla presenza di un terzo soggetto, la struttura sanitaria (o la A.S.L.). Si è dunque suggerita un’interpretazione dell’art. 7 della legge Gelli Bianco secondo la quale, in linea con la sua ratio, non può ammettersi che dal semplice contatto sociale qualificato possa sorgere un’«obbligazione contrattuale». Una tale obbligazione potrebbe invece avere fonte, esclusivamente, in un vero e proprio contratto tra le parti, la cui sussistenza dovrebbe però essere esclusa ove l’«obbligazione di cura» sia assunta direttamente dalla struttura sanitaria. Si è infine evidenziato come, pur tentando di disincentivare il contenzioso nei confronti del medico con cui il paziente si relaziona, la riforma ne sancisca indiscutibilmente la responsabilità, anche ove questi non sia titolare dell’«obbligazione di cura» e dunque, in tale ultima ipotesi, ex art. 2043 c.c. e come, in ogni caso, la qualificazione aquiliana della responsabilità del medico non sembri, di per sé, strumento idoneo a indurre il paziente ad indirizzare le proprie doglianze nei confronti delle sole strutture sanitarie.
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Sgambato, Daniela <1986&gt. "Le sopravvenienze contrattuali nei rapporti di impresa". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10281.

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Resumen
Nei rapporti che si protraggono nel tempo (c.d. rapporti di durata) una delle prestazioni - in ragione di circostanze insorte dopo la conclusione del contratto - può divenire eccessivamente onerosa ovvero inidonea a soddisfare l’interesse per cui è stata convenuta. L’esame dei rimedi volti a neutralizzare tali sopravvenienze contrattuali intreccia fonti diverse: - da un lato è necessario affrontare la disciplina dell’eccessiva onerosità sopravvenuta (art. 1467 c.c.) e alcune previsioni legislative riferite a specifici tipi contrattuali; - dall’altro è opportuno esaminare il contributo fornito dall’elaborazione giurisprudenziale e dottrinale - attraverso il richiamo al generale principio di buona fede - alle problematiche non espressamente affrontate dal legislatore. Si pensi all’istituto della presupposizione e alla dottrina che riconosce un obbligo di rinegoziare il contratto. In un simile scenario, la presente trattazione si pone l’obiettivo di tracciare i confini di un fenomeno così vasto da coinvolgere tutti i contratti caratterizzati da una percentuale - più o meno elevata - di imprevedibilità. In particolare, si tenterà di capire se, nei rapporti d’impresa al verificarsi di sopravvenienze, la continuazione del contratto (in alternativa alla risoluzione) possa essere considerata una scelta efficiente per le parti e, in caso di risposta affermativa, di individuare uno strumento che consenta di adattare la relazione negoziale, nel rispetto della volontà dei contraenti.
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Pisani, Federico. "Knowledge workers management. Concorrenza e invenzioni nel rapporto di lavoro subordinato: il modello statunitense". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3425914.

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Resumen
Il presente studio affronta gli argomenti della concorrenza e delle invenzioni nel rapporto di lavoro subordinato statunitense. L’attività di ricerca è stata svolta in parte presso la School of Law della Boston University, USA, sotto la supervisione di Micheal C. Harper, professore di diritto del lavoro. L’argomento presenta una crescente rilevanza, considerato che nella nuova organizzazione produttiva, fondata in gran parte sulla conoscenza globalizzata, al lavoro dipendente si chiede ormai sempre maggiore professionalità, innovazione e creatività. La scelta di esaminare questa tematica dalla prospettiva del “laboratorio USA”, è dovuta al primato di cui tale nazione gode a livello internazionale sul piano economico, scientifico e dell’innovazione dei processi lavorativi, che fanno emergere criticità in altri Paesi probabilmente ancora non avvertite. Al fine di inquadrare gli istituti giudici menzionati nel modello statunitense, si è reso opportuno dare conto del sistema delle fonti normative negli USA, con particolare focus sul Restatement of Employment Law, cioè la raccolta di principi fondamentali elaborati negli anni dal common law in materia di rapporto di lavoro. All'esame delle fonti segue la definizione del concetto di lavoratore subordinato (employee) e lavoratore autonomo (independent contractor), necessario per l’inquadramento del campo di applicazione degli obblighi scaturenti dal rapporto di lavoro subordinato, tra cui il duty of loyalty, implicato nel rapporto fiduciario. In tale ambito, si è osservata l’evoluzione giurisprudenziale che ha condotto all'adozione dei criteri relativi alla distinzione in esame, prevalentemente concernenti il giudizio sulla rilevanza degli elementi fattuali determinanti per l’accertamento della subordinazione. Delineati i contorni della fattispecie di lavoro subordinato, il presente studio affronta la tematica della tipica forma del contratto di lavoro statunitense, il c.d. employment-at-will, cioè il rapporto a libera recedibilità. Tale peculiarità scaturisce dal principio fondamentale per cui le parti non sono vincolate ad alcun obbligo di fornire la motivazione per il licenziamento. La terza parte del lavoro ha ad oggetto la disciplina della concorrenza del lavoratore effettuata sulla base delle conoscenze acquisite, legalmente o illegalmente, durante il rapporto e le relative tecniche di tutela del datore di lavoro, a fronte della violazione del duty of loyalty, quale obbligo del lavoratore subordinato di esecuzione della prestazione lavorativa nell'interesse esclusivo dell’imprenditore e, conseguentemente, di astensione dal porre in essere condotte pregiudizievoli nei confronti di quest’ultimo. Quanto alle tecniche di tutela esperibili in caso di violazione degli obblighi esaminati, vengono illustrati i rimedi legali e equitativi che il diritto statunitense offre al datore di lavoro. La parte finale del presente studio si occupa della disciplina relativa alla titolarità dei diritti scaturenti dalle invenzioni sviluppate dai dipendenti nel corso del rapporto di lavoro. In questo senso si sono esaminate le definizioni di “invenzione” e “brevetto” ed il loro rapporto nel contesto della regolamentazione giuslavoristica; si è posta in rilievo la differenza tra invenzione come opera di ingegno e proprietà intellettuale tutelata dal diritto d’autore. Inoltre, si sono osservati i meccanismi sottesi alle norme fondamentali che regolano la materia e la loro convivenza con la libertà contrattuale delle parti e il loro potere di disporre dei suddetti diritti.
This work addresses the issues of competition and inventions in the U.S. employment relationships. The research was carried out in part at the Boston University School of Law of, under the supervision of Micheal C. Harper, professor of Labour Law. The selection of the topic is justified in the light of its importance, given that in the new production organization, based largely on globalized knowledge, employees are now increasingly being asked for professionalism, innovation and creativity. The decision to examine this issue from the perspective of the "U.S. laboratory" is due to the primacy that this nation holds at international level on the economic, scientific and innovation of work processes, which bring out critical issues that in other Countries probably have not yet been raised. In order to frame the above-mentioned topics, it has become appropriate to give an account of the system of regulatory sources in the USA, with particular focus on the Restatement of Employment Law, i.e. the collection of fundamental principles developed over the years by common law in the field of employment relationships. The examination of the sources is followed by the definition of the concept of employee and self-employed worker (independent contractor), necessary for the assessment of the application of the obligations arising from the employment relationships, including the duty of loyalty, involved in the fiduciary law. In this context, the evolution of the case law has been observed, as well as the examination of the criteria relating to the distinction between employees and independent contractors, mainly concerning the judgement on the relevance of the factual elements determining the assessment of the existence of an employment relationship. Subsequently, this study addresses the issue of the typical form of the U.S. employment contract, the so-called employment-at-will. This peculiarity is originated from the principle that the parties are not bound by any obligation to provide reasons for termination. The third part of the work has as its object the discipline of competition of the worker carried out on the basis of the knowledge acquired, legally or illegally, during the relationship and the relative legal remedies for the employer, against the violation of the duty of loyalty, intended as an obligation of the employee to perform the work in the exclusive interest of the entrepreneur and, consequently, to refrain from engaging in prejudicial conduct against the company. About the remedies available in the event of breach of the obligations examined, the legal and equitable remedies that U.S. law offers the employer have been explained. The final part of this study deals with the rules governing the ownership of rights arising from inventions developed by employees in the course of their employment. The definitions of "invention" and "patent" and their relationship in the context of employment law has been examined and the difference between invention as a work of genius and intellectual property protected by copyright has been highlighted. In addition, the mechanisms underlying the basic rules governing the subject matter and their coexistence with the contractual freedom of the parties and their power to dispose of these rights have been observed.
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Ortega, Lozano Pompeyo Gabriel <1990&gt. "La cessazione del rapporto di lavoro in caso di inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro. Profili comparatistici (Italia e Spagna)". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8433/1/OrtegaLozano_PompeyoGabriel_Tesi.pdf.

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Resumen
Si intende elaborare un’analisi dell’eterogenea e diversificata problematica che presenta il quadro giuridico-positivo del licenziamento disciplinare in Spagna e in Italia come principale figura estintiva del contratto di lavoro. Questa istituzione dispone degli elementi necessari e sufficienti per ergersi a oggetto di studio continuo e attuale: è una figura giuridica che al contempo gode di una complessa e particolare articolazione normativa che si converte in un elemento di totale applicazione pratica che causa l’emergere di numerosi problemi tecnici. Dunque, ci si trova davanti a un’analisi particolareggiata delle elaborazioni della dottrina scientifico-giuridica e giurisprudenziale rispetto al diritto regolatore –nella sua totalità– del licenziamento indotto dal comportamento volontario del dipendente. Per quanto riguarda la struttura del testo, esso si divide in due sezioni autonome ma intimamente relazionate: da una parte, la sezione I fa riferimento al licenziamento disciplinare in Spagna e, dall’altra, la sezione II concernente al licenziamento disciplinare in Italia. In ognuna delle sezioni menzionate troviamo una prima parte che si riferisce al percorso storico e giuridico del licenziamento disciplinare; e una seconda parte che fa riferimento alle cause –italiane e spagnole– per le quali un dipendente possa essere licenziato per azioni, per condotta o per comportamento disobbediente; e una terza parte dove si studia la prospettiva processuale del procedimento e le conseguenze giuridiche della qualificazione del licenziamento in Spagna e Italia. Al riguardo, si espongono i principali problemi interpretativi di carattere sostanziale e procedurale che possono sorgere, offrendo le soluzioni più conformi al diritto vigente, così come alcune alternative lege ferenda che il legislatore dovrebbe affrontare per una futura riforma del lavoro.
This research aims at analyzing the diverse and heterogeneous difficulties present into the legal framework of disciplinary dismissal in Spain and Italy as main figure of ending of the employment contract. Disciplinary dismissal carries the necessary and enough characteristics to become a present and continuous object of study. It is a legal figure that has a complex and special normative articulation; at the same time it is a element of complete practical application and hence, prone to raise numerous technical problems in its implementation. Hence, this study contains a detailed analysis of dismissal for innate cause, that being the employee’s voluntary behaviour. The research describes its regulatory law –as a whole– through its scientific-legal and jurisprudential doctrine. Regarding the structure of the text, the study is divided in two separated sections but intimately related: on one hand, section I covering the disciplinary dismissal concept in Spain and, on the other hand, section II related to disciplinary dismissal in Italy. Each sections will be introduced with a first part referring to the historical and legal development of disciplinary dismissal; a second part depicting the Italian and Spanish causes for which a company is able to dismiss an employee because of his behaviour, conduct or disobedience; and a third part where the procedural perspective of the proceedings and the legal consequences of the valid and invalid dismissals in Spain and Italy will be studied. In that regard, the main interpretative issues of substantive and procedural type that can appear will be explained, offering the most coherent solutions in accordance with the applicable law, as well as some lege ferenda alternatives that the legislator should contemplate with regards to a future labour law reform.
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FILIPPO, Valeria. "Il lavoro subordinato quale unico parametro di riferimento per i nuovi lavori? : il ruolo svolto dalle commissioni di certificazione nell’individuazione della tipologia contrattuale meglio rispondente al concreto atteggiarsi dei rapporti tra le parti". Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32817.

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Akutina, Anna. "Russia - Europa e le asimmetrie geopolitiche". Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/560.

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Resumen
Negli ultimi trentà ¢ anni la situazione geopolitica nel mondo, e soprattutto nel continente euroasiatico, à à ¨ profondamente cambiata, con una velocità à   prima impensabile. Già à   a partire dagli anni à ¢ 60 il sistema internazionale andava modificandosi e il bipolarismo originario andava evolvendosi verso forme pià à ¹ complesse. Dapprima, là ¢ Europa, unificata volontariamente nei Trattati di Roma, e la Cina, della rivoluzione maoista, cominciavano a mettere in discussione le loro alleanze à ¢ naturalià ¢ à ¢ rispettivamente à ¢ con USA e URSS, le superpotenze della seconda metà à   à ¢ secolo breveà ¢ . Successivamente a questi quattro poli della politica mondiale se ne aggiungeva un altro, quello che Kennedy definisce il à ¢ resto del mondoà ¢ , organizzazioni, gruppi di Stati, macroregioni culturali (il mondo arabo ne à à ¨ là ¢ esempio pià à ¹ eclatante) che di volta in volta si alternavano sul palcoscenico globale. Il mondo bipolare si trasformà à ² in una pentarchia. In questo contesto, caduto il Muro, liquefatto il bipolarismo e messe in discussione le vecchie amicizie, là ¢ UE e la Federazione Russa cominciano a ripensare al loro rapporto. Di colpo, molte delle differenze che esistevano tra là ¢ Europa occidentale e la Russia ex-sovietica si appianano. Improvvisamente ci si rende conto che accordi, sillagmi, non sono solo possibili, ma addirittura vantaggiosi per entrambe le parti. La cooperazione nei vari settori, come quello energetico, della sicurezza e della difesa, dei diritti umani, della cultura e della scienza, lasciano intravedere nuovi orizzonti, tracciano nuovi spazi. Le nuove geografie non vengono perà à ² tracciate sic et sempliciter nel giro di pochi decenni. Le cicatrici della storia pesano come montagne sul presente, che cerca di volare affannosamente verso il futuro. Cosà à ¬ i rapporti tra Europa e Russia non sono liberi da vecchie ruggini, da malintesi irrisolti, dal peso della storia. E paradossalmente, oggi, queste diffidenze, questi rancori, la Russia li nutre maggiormente proprio nei confronti degli alleati di un tempo, oggi parte effettiva dellà ¢ Europa. Certo, Stalin non avrebbe mai potuto immaginare che nel giro di pochi decenni, addirittura la Germania (seguita dallà ¢ Italia) sarebbe diventata il miglior partner europeo della Russia, e che invece coi à ¢ fratelli polacchià ¢ e soprattutto con la Lettonia à ¢ un tempo parte dellà ¢ URSS à ¢ si sarebbero istaurati dei rapporti freddi e poco armoniosi. Vi à à ¨ indubbiamente una tendenza alla cooperazione, soprattutto in settori strategici dellà ¢ economia - il settore energetico e quello dei trasporti, in primis. à la globalizzazione che spinge là ¢ Europa e la Russia a cooperare. Gli obiettivi della Russia e dellà ¢ Europa sono simili, ma asimmetrici: la puntualità à   delle forniture di gas e di petrolio russo sul territorio dellà ¢ Unione Europea, là ¢ armonizzazione del settore dei trasporti, la cooperazione per lo scambio di informazioni, la riduzione delle sostanze nocive nellà ¢ atmosfera, la prevenzione dei conflitti, la garanzia della sicurezza e della difesa. Il dialogo russo-europeo nel settore dei trasporti rispecchia gli interessi geopolitici delle parti. Le strategie per lo sviluppo delle infrastrutture enfatizzano la diversità à   degli approcci: il modello russo, prevalentemente, à à ¨ basato sullà ¢ esportazione delle risorse energetiche; il modello europeo si ispira ai principi dello sviluppo sostenibile e punta con decisione sullà ¢ innovazione tecnologica. I corridoi paneuropei che collegano là ¢ Europa e la Russia, sono à ¢ strade trafficateà ¢ . Safety, logistica, trasparenza sono le parole maggiormente pronunciate. Il nuovo millennio ha portato delle nuove prospettive di cooperazione nel continente euroasiatico. La Federazione Russia e là ¢ Unione Europea programmano un nuovo quadro di cooperazione, in quanto i contratti ed i trattati precedenti richiedono una revisione totale. Là ¢ andamento dei rapporti russo-europei à à ¨ di interesse globale e riguarda e coinvolge anche altri à ¢ giocatorià ¢ come gli USA, la Cina e le organizzazioni internazionali come là ¢ ONU e la NATO. La cooperazione attuale necessita di sviluppare una progettualità à   comune. Quale sarà à   là ¢ architettura delle relazioni russo-europee del XXI secolo? Prevarrà à   la mancanza di fiducia reciproca, come nel secolo scorso? Riemergeranno le antiche divergenze nel modo di intendere la democrazia, la libertà à  , la politica o si instaurerà à   una stretta e amichevole cooperazione? Attualmente, la situazione sembra paradossale, entrambe le parti desiderano la stessa cosa: maggiore cooperazione con la maggiore trasparenza. Gli Stati dellà ¢ Europa occidentale guardano alla Russia con entusiasmo, ma là ¢ Unione la osserva con prudenza. Tale paradigma pone agli storici, ai geografi, ai politici due domande. La Russia e là ¢ Europa si sentono ancora due mondi antagonisti che convivono nello spazio euroasiatico? La risposta non à à ¨ univoca perchà à © sia in Russia che in Europa i sentimenti sono contrastanti. Ma il presente sta già à   scrivendo la Storia.
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RUGGERI, FEDERICO. "L'abuso di potere contrattuale nei rapporti tra imprese: il caso delle piattaforme digitali". Doctoral thesis, 2022. https://hdl.handle.net/11573/1664107.

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Lo studio è incentrato sul tema dell’abuso del potere contrattuale nelle dinamiche Platform-to-Business, per un verso ancorandolo al discorso e al dibattito più tradizionale in tema di contratti tra imprese, per l’altro cercando di definire i contorni del contesto di mercato in cui si colloca. In tal senso, la prima parte del lavoro si concentra sull’individuazione delle caratteristiche principali delle piattaforme digitali in quanto imprese e sugli schemi contrattuali che, in una moderna considerazione del c.d. terzo contratto, vengono adottati nei rapporti con gli utenti commerciali, anche in confronto alla disciplina consumeristica. Alla luce della descrizione del quadro normativo attuale, segue un’analisi dei comportamenti tipicamente abusivi che trovano luogo nei rapporti P2B. In conclusione, lo studio delle principali forme e discipline di abuso consente di procedere alla sussunzione delle condotte considerate entro le fattispecie rilevanti.
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Libros sobre el tema "Rapporto contrattuale"

1

Padovini, Fabio. Rapporto contrattuale e successione per causa di morte. Milano: A. Giuffrè, 1990.

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2

Rossi, Francesco. Silenzio e contratto: Silenzio dell'oblato e costituzione del rapporto contrattuale. Torino: G. Giappichelli, 2001.

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3

Pellacani, Giuseppe. Autonomia individuale e rapporto di lavoro: La divergenza fra il programma contrattuale ed il concreto atteggiarsi del rapporto. Torino: G. Giappichelli, 2002.

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4

Oberto, Giacomo. La responsabilità contrattuale nei rapporti familiari. Milano: Giuffrè, 2006.

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5

Poli, Matteo De. Asimmetrie informative e rapporti contrattuali. Padova: CEDAM, 2002.

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6

Gregorio, Gitti y Villa Gianroberto, eds. Il terzo contratto: L'abuso di potere contrattuale nei rapporti tra imprese. Bologna: Il Mulino, 2008.

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Gregorio, Gitti y Villa Gianroberto, eds. Il terzo contratto: L'abuso di potere contrattuale nei rapporti tra imprese. Bologna: Il Mulino, 2008.

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8

Gregorio, Gitti y Villa Gianroberto, eds. Il terzo contratto: L'abuso di potere contrattuale nei rapporti tra imprese. Bologna: Il Mulino, 2008.

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Cavaciocchi, Simonetta, ed. Schiavitù e servaggio nell’economia europea SECC. XI-XVIII / Serfdom and Slavery in the European Economy 11th-18 th Centuries. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-562-9.

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Il volume esamina i rapporti di lavoro non contrattuali (schiavitù e servaggio) che a lungo contraddistinsero l’economia europea, sia pure con andamenti assai diversi nelle differenti aree. I saggi in esso contenuti esaminano la evoluzione del servaggio (visto come il lato economico del regime signorile) e delle diverse forme di sottomissione personale, fino alla vera e propria tratta degli schiavi, di cui i mercanti europei furono protagonisti, mettendo in luce una situazione assai più complessa e articolata di quanto gli schemi interpretativi tradizionali lasciassero intuire.
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Italy) Congresso internazionale sul tema I rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione nell'esperienza storico-giuridica (1994 Turin. Congresso internazionale sul tema I rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione nell'esperienza storico-giuridica: Torino, 17-19 ottobre 1994. Napoli: Jovene, 1997.

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