Literatura académica sobre el tema "Punto di vista"

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Artículos de revistas sobre el tema "Punto di vista"

1

Sartori, Norma y Fabrizio Valcanover. "Punti di vista". EDUCAZIONE SENTIMENTALE, n.º 34 (enero de 2021): 68–83. http://dx.doi.org/10.3280/eds2020-034007.

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Resumen
I punti di vista affrontati nell'articolo si riferiscono a quelli di due professionisti sanitari, un medico di medicina generale e uno psichiatra-psicoterapeuta, e a quello del virus che imper-versa nel mondo dall'inizio del 2020. Sia nella narrazione che dà voce al virus sia nelle ri-flessioni condotte dai due medici si spazia "tra sacro e profano". Profano, ovvero laico, è il punto di vista del virus e di chi si ammala a causa sua, ma anche dei cittadini che leggono i giornali e sono immersi nel bombardamento mediatico. È una pandemia, meglio una sindemia, ma anche una infodemia. Sacro, ovvero le riflessioni professionali che i medici conducono dal loro osservatorio quotidiano specifico: ambulatori, territoriali, come sempre luoghi dimenticati e lontani dalla ribalta di cui godono le terapie intensive e gli ospedali in generale con i loro eroi; trincee sporche e fangose dove si affronta il nemico a mani nude e a volte si scappa e ci si nasconde. Tutte le riflessioni e i punti di vista si intrecciano e si mescolano, senza un confine preciso tra laico e professionale, in un clima di perplessità e incertezza che a tratti diviene sofferenza per un'umanità che arranca e forse stenta ad apprendere dagli errori ed ignora le lezioni del passato anche il più recente.
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2

Zampieron, Alessandra y Marco Lombardi. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 12, n.º 4 (1 de octubre de 2000): 36–39. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2000.1712.

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Lombardi, M. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 10, n.º 2 (1 de abril de 1998): 36–37. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1998.1731.

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4

Lombardi, M. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 9, n.º 2 (1 de abril de 1997): 31–33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1997.1792.

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Resumen
A partire dal primo numero del 1997 del Giornale di Tecniche Nefrologiche & Dialitiche abbiamo deciso di introdurre una nuova Rubrica dal titolo “IL PUNTO DI VISTA DI TN&D” che sarà curata dal Dr. Marco Lombardi della U.O. di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale SM Annunziata di Firenze. I brevi articoli che la caratterizzeranno hanno la finalità di occuparsi dei problemi più scottanti che stanno interessando la Sanità nazionale in generale e la Nefrologia in particolare, tentando di evidenziare contraddizioni e proponendo soluzioni aperte alla discussione dei lettori. L'auspicio è proprio quello di aprire un dibattito tra coloro che giornalmente vivono la difficoltà nel mantenere standard elevati di assitenza sanitaria di tipo specialistico in rapporto alla crisi economica del paese, che operano con normative talora contraddittorie, che affrontano problemi analoghi spesso con soluzioni diverse. Ci auguriamo che la “provocazione” dell'editoriale susciti commenti da parte dei lettori.
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Lombardi, M. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 9, n.º 3 (1 de julio de 1997): 38–42. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1997.1802.

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Resumen
A partire dal primo numero del 1997 del Giornale di Tecniche Nefrologiche & Dialitiche abbiamo deciso di introdurre una nuova Rubrica dal titolo “IL PUNTO DI VISTA DI TN&D” che sarà curata dal Dr. Marco Lombardi della U.O. di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale SM Annunziata di Firenze. I brevi articoli che la caratterizzeranno hanno la finalità di occuparsi dei problemi più scottanti che stanno interessando la Sanità nazionale in generale e la Nefrologia in particolare, tentando di evidenziare contraddizioni e proponendo soluzioni aperte alla discussione dei lettori. L'auspicio è proprio quello di aprire un dibattito tra coloro che giornalmente vivono la difficoltà nel mantenere standard elevati di assitenza sanitaria di tipo specialistico in rapporto alla crisi economica del paese, che operano con normative talora contraddittorie, che affrontano problemi analoghi spesso con soluzioni diverse. Ci auguriamo che la “provocazione” dell'editoriale susciti commenti da parte dei lettori.
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Lombardi, M. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 10, n.º 4 (1 de octubre de 1998): 37–38. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1998.1868.

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7

Lombardi, M. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 9, n.º 4 (1 de octubre de 1997): 37–40. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1997.1812.

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A partire dal primo numero del 1997 del Giornale di Tecniche Nefrologiche & Dialitiche abbiamo deciso di introdurre una nuova Rubrica dal titolo “IL PUNTO DI VISTA DI TN&D” che sarà curata dal Dr. Marco Lombardi della U.O. di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale SM Annunziata di Firenze. I brevi articoli che la caratterizzeranno hanno la finalità di occuparsi dei problemi più scottanti che stanno interessando la Sanità nazionale in generale e la Nefrologia in particolare, tentando di evidenziare contraddizioni e proponendo soluzioni aperte alla discussione dei lettori. L'auspicio è proprio quello di aprire un dibattito tra coloro che giornalmente vivono la difficoltà nel mantenere standard elevati di assitenza sanitaria di tipo specialistico in rapporto alla crisi economica del paese, che operano con normative talora contraddittorie, che affrontano problemi analoghi spesso con soluzioni diverse. Ci auguriamo che la “provocazione” dell'editoriale susciti commenti da parte dei lettori.
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Lombardi, M. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 9, n.º 1 (1 de enero de 1997): 33–35. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1997.1783.

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9

Lombardi, M. "Il Punto Di Vista Di Tn&d". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 10, n.º 3 (1 de julio de 1998): 40–42. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1998.1741.

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10

Loddo, Paola. "Il punto di vista della famiglia di origine". MINORIGIUSTIZIA, n.º 1 (marzo de 2017): 56–65. http://dx.doi.org/10.3280/mg2017-001007.

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Tesis sobre el tema "Punto di vista"

1

CASAROTTI, ALEX. "Difettività e Identificabilità: un punto di vista geometrico sull'analisi tensoriale". Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1237615.

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Resumen
Data una varietà proiettiva $ X \subset \mathbb{P} ^ N $ possiamo definire la varietà $ h-$secante $ \mathbb{S}ec_h (X) \subset \mathbb{P} ^ N $ come la chiusura nella topologia di Zariski di tutti i punti $ p \in \mathbb{P} ^ N $ contenuti in uno spazio lineare $ \mathbb {P}^{h-1} $ $ h-$secante rispetto a $ X $. La varietà $ X $ si dice essere $ h-$identificabile se il punto generale $ p \in \mathbb{S}ec_h (X) $ può essere espresso in modo univoco come una combinazione lineare $ p = \lambda_1 p_1 + \dots + \lambda_h p_h $ con $ p_1, \dots, p_h $ punti di $ X $. Grazie al lemma di Terracini è possibile riformulare il problema delle dimensioni secanti e dell'identificabilità nel contesto della geometria birazionale. Ciò si traduce nello studio della dimensione e delle singolarità dei sistemi lineari della forma $ | \mathcal {O} _X (1) \otimes \mathcal {I} _ {p_1 ^ 2, \dots, p_h ^ 2} | $, ovvero sistemi lineari di sezioni iperpiane di $ X $ singolari in $ h $ punti generali. Nell'area dell'analisi tensoriale queste nozioni sono legate alle proprietà della decomposizione tensoriale. Per le applicazioni che vanno dalla biologia al Blind Signal Separation, algoritmi di compressione dei dati e analisi di mixture models l'unicità delle decomposizioni tensoriali consente di risolvere il problema una volta determinata la soluzione. In questa tesi si studia la relazione tra difettività e identificabilità. Viene mostrato come collegare la geometria del luogo di contatto tangenziale al difetto secante, dimostrando che sotto opportune condizioni numeriche la non $ h-$difettività implica la $ (h-1)-$identificabilità, dove $ h $ è strettamente minore del rango generico. Grazie a queste tecniche è possibile migliorare i risultati di identificabilità nel caso di molte importanti varietà tensoriali quali Veronese, Segre e Grassmanniane. Nel caso dell'identificabilità generica invece, vengono studiate le singolarità del sistema lineare tangenziale. Da questo, insieme alle classiche disuguaglianze di Noether-Fano, si ottiene un nuovo risultato sull'identificabilità generica di molti tensori parzialmente simmetrici. Successivamente viene studiata la difettività per le varietà Flag, ovvero speciali varietà tensoriali che parametrizzano particolari configurazioni di spazi vettoriali $ 0 \subset V_1 \subset \dots \subset V_k \subset \mathbb {P} ^ N $. Grazie ad un adattamento della tecnica di proiezione osculante dovuta ad Araujo, Massarenti e Rischter, si dimostrano nuovi risultati sulla difettività secante e sull'identificabilità di queste varietà. Viene in seguito introdotta e studiata la nuova nozione di $ (h, s) -$difettività tangenziale debole e applicata nel caso delle varietà di Segre-Veronese. Infine lo studio delle varietà secanti nel caso delle varietà di Veronese ha permesso anche di verificare la congettura di Comon in alcuni casi non noti precedentemente
Given a projective variety $X \subset \mathbb{P}^N$ we can define its $h-$secant variety $\mathbb{S}ec_h(X) \subset \mathbb{P}^N$, i.e. the Zariski closure of all points $p \in \mathbb{P}^N$ lying on a $\mathbb{P}^{h-1}$ which is $h-$secant to $X$. The variety $X$ is said to be $h-$identifiable if the general point $p \in \mathbb{S}ec_h(X)$ can be expressed uniquely as a linear combination $p=\lambda_1p_1+\dots+\lambda_hp_h$ with $p_1,\dots,p_h$ points of $X$. Thanks to Terracini's lemma it is possible to rephrase the problem of secant dimensions and identifiability in the birational setting. This turns out in the study of the dimension and the singularities of linear systems of the form $|\mathcal{O}_X(1)\otimes \mathcal{I}_{p_1^2,\dots,p_h^2}|$, i.e. hyperplane divisor of $X$ singular at $h$ general points. In the area of tensor analysis these notions are related to the properties of tensor decomposition. For applications ranging from biology to Blind Signal Separation, data compression algorithms and analysis of mixture models, uniqueness of decompositions allows to solve the problem once a solution is determined. The thesis studies the relation between defectiveness and identifiability. It is shown how to link the geometry of the tangential contact locus to the secant defect, proving that under mild numerical conditions the non $h-$secant defectiveness imply the $(h-1)-$identifiability, where $h$ is less than the generic rank. With our techinques it is possible to give new bounds for the identifiability in the case of many important tensor varieties such as Veronese, Segre and Grassmannians. In the case of generic identifiability it is studied the nested singularities of tangential linear system. With this, together with the classical Noether-Fano inequalities, it is proved a new statement on generic identifiability of many partially symmetric tensors. Next it is studied the defectiveness for Flag varieties, i.e. special tensor varieties parametrizing chains of vector spaces $0 \subset V_1 \subset \dots \subset V_k \subset \mathbb{P}^N$. We improve the osculating projection techinque from Araujo, Massarenti and Rischter, giving completely new bounds on secant defectiveness and identifiability. The new notion of $(h,s)-$tangential weak defectiveness is introduced and studied for the case of Segre-Veronese varieties. The study of Secant varieties of Veronese embedding allowed also to check Comon's conjecture under improved numerical bounds.
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Morellato, Alberto <1991&gt. "L'operazione di acquisto di azioni proprie dal punto di vista giuridico, contabile e strategico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9106.

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Resumen
L'acquisto di azioni proprie è un'operazione sempre più diffusa tra le società per azioni. La contabilizzazione dell'acquisto di azioni proprie è stata oggetto della recente riforma apportata dal D.Lgs. n.139 del 2015. Questa riforma ha allineato la rappresentazione contabile dell'operazione alla rappresentazione contabile prevista dai principi contabili internazionali. In questo modo, il legislatore ha configurato l’iscrizione dell’acquisto di azioni proprie come una riduzione del capitale sociale. Nell'elaborato, pertanto, viene analizzata la contabilizzazione dell'acquisto di azioni proprie, dalla prima disciplina prevista dal Codice civile a quella appena introdotta dalla recente riforma del 2015. Inoltre, nell'elaborato vengono affrontati tutti gli aspetti giuridici dell'acquisto di azioni proprie. Infatti, vengono illustrati i limiti e le condizioni imposte dal legislatore per concludere l'operazione, i diritti assegnati a queste azioni e le conseguenze previste in caso di un acquisto irregolare. L'acquisto di azioni proprie, inoltre, permette alle imprese di raggiungere diverse finalità. Tra le motivazioni che più giustificano il ricorso ad un piano di buyback si individuano il sostegno ed il supporto del corso del titolo in borsa, la realizzazione di un piano di stock option, la realizzazione di una plusvalenza oppure, ancora, l'agevolazione di uno scambio di titoli con un'altra impresa. Il management, attraverso l'acquisto di azioni proprie può comunque raggiungere altre finalità, quali, per esempio, l'alterazione della compagine societaria, la distribuzione di liquidità in eccesso ai soci, la manipolazione dell'EPS e di altri indici di redditività dell'impresa. Nella parte finale dell'elaborato, vengono analizzate queste varie finalità che possono essere raggiunte con un piano di buyback.
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Tavian, Luana <1989&gt. "La legislazione linguistica in Italia da un punto di vista storico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4491.

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La legislazione linguistica in Italia da un punto di vista storico. Con questa tesi di laurea magistrale mi sono prefissa l’obiettivo di ricercare e confrontare i principali episodi di intervento legislativo in materia linguistica nella storia italiana moderna, dal momento dell’Unità fino all'Italia della legge sulle minoranze linguistiche storiche, non tralasciando di allargare talvolta lo sguardo fino ad alcune altre legislazioni europee dal quale può risultare un’interessante comparazione. In particolare si analizzeranno nel primo capitolo la scarna legislazione linguistica prima del 1861 e nel momento immediatamente successivo che riguarda in particolar modo l’ambito scolastico. Nel secondo si considererà la forte presenza dello Stato nel periodo fascista, che arriva al punto di condizionare la vita privata e pubblica dell’individuo nella sua sfera linguistica. Infine si considererà come cambiano alcune disposizioni nell’Italia Repubblicana e come invece alcuni temi rimangono fuori dalla considerazione politica e quindi anche legislativa.
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Boscolo, Camiletto Gloria <1991&gt. "La sanzionabilità dell'elusione fiscale dal punto di vista tributario e penale". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7697.

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Questo elaborato si propone di fornire un’attenta analisi del fenomeno dell’elusione fiscale. Essa risulta essere da sempre una grave problematica, poiché porta una diminuzione di gettito per l’erario al pari dell’evasione, ma a differenza di questa si sostanzia in un comportamento di difficile individuazione. Il contribuente infatti non agisce contra legem ma extra legem, egli cioè pone in essere dei comportamenti formalmente legittimi ma che in realtà sono volti al mero scopo di aggirare i principi dell’ordinamento e conseguire pertanto un indebito risparmio d’imposta. Il lavoro si compone di tre parti di cui il primo capitolo si propone di far luce sul fenomeno dell’elusione. Data l’assenza nell’ordinamento tributario di una definizione di tale concetto, ho ritenuto necessario analizzare le similitudini e le differenze con altre fattispecie. Tra queste le più importanti risultano essere l’evasione e il lecito risparmio d’imposta, in quanto l’elusione occupa lo spazio concettuale racchiuso tra esse. Il secondo capitolo sposta l’analisi sulle norme di contrasto all’elusione. Dopo aver fatto un breve excursus normativo mi sono ampiamente soffermata sull’articolo 37-bis del DPR n.600/1973 che è stato considerato, fino alle recenti modifiche apportate dal decreto sulla certezza del diritto, l’articolo che meglio si appresta a contrastare il fenomeno elusivo. Nell’ultimo capitolo ho così colto l’occasione di analizzare i concetti ora unificati di elusione e abuso del diritto alla luce delle novità apportate dalla recente approvazione di tale decreto.
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Jovanovic, Suzana <1978&gt. "Minoranze, zingari e diritti fondamentali dal punto di vista dei rom". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7833.

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Resumen
Il problema della tutela delle minoranze presenti negli stati nazionali e del ruolo che hanno i diritti umani universalmente riconosciuti del tutelare le minoranze e la diversità. Inoltre, si prenderà in esame la situazione giuridica degli "zingari" e del perché non godano, sostanzialmente, dei diritti fondamentali né individualmente né come gruppo. Si darà spazio alle voci e alle rivendicazioni dei rom provenienti dalla Romania.
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Casolari, Alessandro <1996&gt. "Le minoranze sessuali nei videogiochi giapponesi: un punto di vista sociolinguistico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18924.

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Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare come vengono rappresentate, da un punto di vista sociolingustico, le minoranze sessuali all'interno dei videogiochi giapponesi. Questa analisi risulta fondamentale per comprendere come tali minoranze vengano viste in Giappone, dato la grande forza che possiede il videogioco in quanto medium, e se questo ha la capacità di influenzare la visione di chi ne fruisce. Per arrivare a questo, e a come gli sviluppatori possono migliorare questi aspetti delle loro opere, ho ritenuto opportuno fare un passo indietro e analizzare vari elementi che saranno utili per comprendere meglio i titoli specifici di cui mi occupo in questa tesi. Nel primo capitolo mi sono soffermato sul rapporto tra linguaggio e sessualità, cercando di analizzare concetti che possano essere validi in qualsiasi lingua. Ed è proprio questo stretto legame che funge da base per il secondo capitolo, dove nello specifico tratto delle differenze tra linguaggio femminile e linguaggio maschile in giapponese, evidenziando il rapporto tra mascolinità (e femminilità) e linguaggio, senza ignorare i trascorsi storici che hanno portato all'idea stessa di un linguaggio per gli uomini e uno per le donne. Il successivo capitolo tratta invece, per avvicinarsi allo scopo che mi sono preposto in questa tesi, del così detto "giapponese queer", quindi analizzando i modi in cui la lingua giapponese viene utilizzata dalle minoranze sessuali, modi che spesso escono da quelli che si ritengono essere i canoni discussi nei capitoli precedenti. Questo discorso risulta ovviamente fondamentale per analizzare, infine, una selezione di titoli videoludici in cui tali minoranze vengono rappresentate.
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7

Gherlenda, Anna <1989&gt. "The Business Case for Sustainability. La sostenibilità dal punto di vista dell’azienda". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4830.

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Resumen
A partire dagli anni ’70, si è diffusa una crescente consapevolezza dell’importanza di uno sviluppo sostenibile. Essere sostenibili è diventato un imperativo per tutti, anche per le aziende. Dopo un breve excursus storico, che ricostruisce le fasi più importanti della nascita e diffusione del tema della sostenibilità a livello macroeconomico e aziendale e un’analisi della principali definizioni proposte dalla letteratura e dal mondo politico, la tesi si concentra sul “business case for corporate sustainability”. La sostenibilità deve essere interiorizzata dalle aziende e integrata nel loro core business; questo implica l’adozione di una strategia sostenibile e l’esplicitazione del legame tra iniziative sostenibili e performance economica. A conclusione, uno studio trasversale è condotto attraverso l’applicazione ai casi individuati della matrice investimento/coordinamento. La sostenibilità è una sfida che può essere vinta, attraverso uno sforzo non sempre di natura economica e senza correre un rischio eccessivo per il management.
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8

Pardini, Diletta <1991&gt. "Il caso Kimura: un'analisi dal punto di vista giuridico e socio-culturale". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12134.

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Resumen
La presente ricerca si propone di analizzare da un punto di vista giuridico e socio-culturale il “caso Kimura”, spesso considerato il caso pilota della cultural defense in termini di esimente culturale, e di trattare in modo approfondito le questioni etiche e sociali da esso scaturite. A Santa Monica, l'immigrata giapponese Fumiko Kimura, in seguito alla scoperta del tradimento del marito, decide di togliere la vita a sè stessa e ai suoi figli. L'atto in giapponese viene definito oyako-shinjū, traducibile in senso ampio come omicidio-suicidio di genitore e figli. Kimura, unica sopravvissuta, si trova a dover affrontare un processo in cui viene incriminata per omicidio di primo grado. Nel primo capitolo dell’elaborato si espongono le premesse e una ricostruzione oggettiva dei fatti avvenuti. Il secondo si focalizza sull’analisi del caso attraverso le lenti dell’accusa e della difesa e sui suoi aspetti giuridici più rilevanti. Il terzo si concentra sull’approccio al caso da parte della comunità giapponese in California e da parte dei media. Infine nel quarto e ultimo capitolo si affrontano i temi cosiddetti etici che hanno reso il caso oggetto di acceso dibattito e si cerca di dare risposta alla domanda: "la risonanza mediatica del caso può essere legata al fatto che questo fosse diventato caposaldo di uno scontro tra il tribunale californiano e la minoranza nippo-americana, la quale insisteva nel valutare la vicenda attraverso l'appartenenza nazionale e culturale di Kimura?".
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9

FERRETTI, Paola. "Funzioni di utilità e valutazioni finanziarie: il punto di vista del compratore e del venditore". Doctoral thesis, Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze, 1992. http://hdl.handle.net/10278/31840.

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10

FATI, LORENZO. "La terza guerra di Siria (246- 241 a.C.): il punto di vista della Chora egiziana". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2012. http://hdl.handle.net/2108/202004.

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Libros sobre el tema "Punto di vista"

1

Il punto di vista. Milano: Garzanti, 1985.

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2

Il punto di vista. Milano: Garzanti, 1985.

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3

Socrate, Mario. Il punto di vista. Milano: Garzanti, 1985.

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4

Donata, Meneghelli y James Henry 1843-1916, eds. Teorie del punto di vista. Scandicci (Firenze): La nuova Italia, 1998.

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5

Domenico, Corrado Di. Il punto di vista immaginario. Genova: Il melangolo, 2012.

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6

Escárzaga, Angel. Desde ningún punto di vista. Madrid: Ediciones Antiqvaria, 1991.

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7

Liegro, Luigi Di. Immigrazione: Un punto di vista. Roma: Sensibili alle foglie, 1997.

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8

Pascariello, Maria Ines. Oltre il punto di vista. Firenze: Alinea, 2005.

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9

Cerati, Carla. Carla Cerati: Punto di vista. Milano: Electa, 2007.

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10

Piumini, Roberto. Il punto di vista pulcino. Trieste: Einaudi ragazzi, 1999.

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Capítulos de libros sobre el tema "Punto di vista"

1

Gullo, Antonino, Sabrina Bevelacqua y Paolo Murabito. "Punto di vista del paziente". En Governo clinico e medicina perioperatoria, 179–88. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2793-0_12.

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2

Gullo, Antonino, Cristina Santonocito, Paolo Murabito y Flavia Petrini. "Professionalismo. Punto di vista anestesiologico". En Governo clinico e medicina perioperatoria, 21–29. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2793-0_2.

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3

Villani, Vinicio, Claudio Bernardi, Sergio Zoccante y Roberto Porcaro. "Esistono diverse impostazioni della probabilità. Qual è quella preferibile dal punto di vista teorico? E dal punto di vista didattico?" En Non solo calcoli, 227–36. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2610-0_25.

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4

Napoli, Giuseppe y Marco Bertagnon. "Allergie e intolleranze alimentari: Il punto di vista del pediatra". En Dermatologia allergologica nel bambino e nell’adolescente, 203–9. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2507-3_24.

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5

D’Erme, Angelo Massimiliano, Nicola Milanesi y Massimo Gola. "Allergie e intolleranze alimentari: Il punto di vista del dermato-allergologo". En Dermatologia allergologica nel bambino e nell’adolescente, 195–202. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2507-3_23.

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6

Di Battista, Daniela. "Come uscire da un aggancio nevrotico: Riconoscere e risolvere il problema dal punto di vista dell’individuo". En La coppia intrappolata, 83–99. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2607-0_4.

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7

Noce, Carla. "La veste del sacerdote cristiano fra spunti esegetici ed esigenze ascetiche. Un’indagine sul punto di vista di Girolamo, a partire dalla lettera alla romana Fabiola". En Instrumenta Patristica et Mediaevalia, 193–234. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2021. http://dx.doi.org/10.1484/m.ipm-eb.5.122960.

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8

Martinelli, E. "Punti di Vista Geometrici nello Studio delle Varietá a Struttura Complessa". En Teoria delle funzioni di più variabili complesse e delle funzioni automorfe, 127–67. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-10922-5_3.

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9

de Finetti, Bruno. "La probabilitaà e la statistica nei rapporti con l'Induzione, Secondo i diversi Punti di vista". En Induzione e statistica, 1–122. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-10934-8_1.

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"Il punto di vista della vita." En La nascita del modernismo italiano, 209–328. Quodlibet, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvb1hsqq.6.

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Actas de conferencias sobre el tema "Punto di vista"

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Barresi, Alessandra. "Turismo sostenibile come fattore di sviluppo locale". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8006.

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Resumen
Il presente contributo, in una prima riflessione, sottolinea come il turismo sostenibile costituisca l’occasione per uno sviluppo sostenibile del territorio, soprattutto nei Paesi come il nostro, ricco di un’incomparabile patrimonio storico, culturale e naturale. Da queste considerazioni discende il principale obbiettivo del contributo, ovvero sottolineare l’importanza di una corretta valorizzazione del patrimonio locale per lo sviluppo di un turismo sostenibile,attraverso l’uso dello strumento della pianificazione strategica. Una breve conclusione finale si sofferma su quanto si sta facendo, anche dal punto di vista legislativo, in Sicilia sull’argomento. The present contribution articulates in a first reflection that underlines as the sustainable tourism constitutes the occasion for a sustainable development of the territory, especially in the Countries as ours, rich of an incomparable historical, cultural and natural patrimony. From this consideration it comes down the principal objective of the contribution, or, to underline the importance of a correct valorization of the local patrimony for the development of a sustainable tourism, to effect through the use of the tool of the strategic planning. A brief conclusive mention comes, finally, turned to how much legislated in subject of tourism in Sicily.
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Zerbi, Andrea y Giorgia Bianchi. "Un HGIS per lo studio dei catasti storici della città di Parma". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7981.

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Resumen
Già da alcuni decenni le discipline che si occupano di storia urbana possono avvalersi delle potenzialità legate allo sviluppo delle tecnologie informatiche. L’impiego dei GIS sviluppati su cartografia storica, in grado di archiviare grandi quantità di dati e riferirli alle rispettive coordinate spaziali, permette oggi di riconsiderare alcuni fenomeni nella loro distribuzione territoriale. In questa direzione all’interno del DICATeA dell’Università degli Studi di Parma sul finire del 2012 ha preso avvio un progetto multidisciplinare che prevede la realizzazione di un HGIS sui catasti storici figurativi della città. La presenza di ben quattro catasti geometrici storici, realizzati a partire dalla seconda metà del Settecento e basati sulla stessa matrice territoriale, permette di impostare un sistema a più soglie e di effettuare una lettura regressiva della storia urbana dalla fine del XVIII secolo ad oggi. La scelta di lavorare su fonti di tipo catastale, oltre a essere legata alla quantità e alla qualità dei dati presenti, è altresì favorita dalla duplice struttura dei catasti moderni che, abbinando descrizioni di carattere cartografico a descrizioni di carattere testuale, ben si prestano ad essere analizzati sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle strumentazioni GIS. La rappresentazione zenitale dei catasti geometrici-particellari consente di ottenere, grazie a operazioni di georeferenziazione, la sovrapposizione tra diverse mappe (anche realizzate in diversi periodi storici) e una lettura geometricamente e dimensionalmente corretta. Con la realizzazione del GIS sarà quindi possibile studiare alcuni fenomeni storici da un punto di vista spaziale e operare letture sincroniche e diacroniche sulla storia della città. Already for several decades disciplines that are involved in urban history can take advantage of the potential offered by the development of information technology. Nowadays the use of GIS developed on historical maps, able to store large amounts of data and relate them to their spatial coordinates, allows to reconsider some phenomena in their spatial distribution. In this direction within the DICATeA of the University of Parma at the end of 2012 started a multidisciplinary project that provides for the construction of a HGIS on historic figurative cadastres of the city. The presence of four historical geometric cadastres, made from the second half of the eighteenth century and based on the same territorial matrix, allows to realize a multi-thresholds system and a regressive reading of urban history from the late eighteenth century to today. The choice to work on this type of sources, in addition to be linked to the quantity and quality of data present, is also encouraged by dual structure of modern registers that, combining cartographic descriptions with textual descriptions of characters, lend themeselves to be analyzed by exploiting the full potential offered by GIS. The zenithal representation of the detailed-geometric maps allows to obtain, thanks to georeferencing operations, the overlap between different maps (also made in different historical periods) and a geometrically and dimensionally correct reading. With the implementation of GIS will be possible to study some historical phenomena from a spatial point of view and operate synchronic and diachronic readings on the history of the city.
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Burgio, Gianluca y Giovanna Acampa. "Paradigmi relazionali nello spazio urbano: il caso-studio del centro storico di Palermo". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8031.

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Resumen
In questo scritto analizzeremo le modalità attraverso le quali vengono sovvertite, con piccole azioni dei cittadini, le regole che disciplinano gli spazi urbani. Partendo dal caso studio del centro storico di Palermo illustreremo come la “conquista” anche temporanea, di strade e piazze possa permettere una rivitalizzazione ed una rivalutazione dei luoghi. Il nostro interesse è rivolto a comprendere come si siano sviluppati processi di ri-conquista dello spazio urbano, che hanno permesso di “addomesticare” alcuni spazi della città, modificando usi e configurazioni comuni, che estrapolati dal contesto abituale sono stati inseriti in nuove relazioni. La scelta di prendere Palermo come caso studio deriva da alcune caratteristiche di questa città: la prima caratteristica può essere individuata nelle sue radici storico-culturali che in qualche modo favoriscono l’insediamento di nuove comunità; l’altra caratteristica è che le forme di scambio con abitanti di diverse culture avvengono, non in periferia, ma in centro. Questo rende la città siciliana un caso non unico ma atipico nel panorama europeo, dove si tende ad avere una spinta centrifuga e quindi una emarginazione delle popolazioni non locali e dei ceti meno abbienti. Da questo punto di vista il centro di Palermo può essere considerato come una sorta di spugna, che riesce non solo ad assorbire nuove comunità ma anche ad attrarre esponenti del ceto sociale medio. A differenza di altre città europee, dove si sono innescati processi di gentrification grazie agli interventi strutturali promossi dalla pubblica amministrazione, a Palermo il processo di riqualificazione è dovuto a piccole azioni promosse dai residenti. L’inversione della tendenza degenerativa che era in atto e l’inversione dell’andamento dei valori immobiliari non è dovuta quindi ad una politica integrata, quanto alla libera iniziativa delle fasce sociali più deboli. In this script we’ll describe the everyday,little actions of the citizens that break the rules of the urban areas’ organization. Starting from the Old Town of Palermo, that we used as the example in our analysis, we’ll show how the “conquest”, even just temporary, of streets and squares could achieve a revitalization and a revaluation of quarters. Our focus is on understanding how revitalization/ re-conquest of urban areas has taken place. By altering people preconcieved ideas of areas of the city, this process achived the “domestication” of some areas that, out of their usual context, are inserted in new relations. Our choice to take Palermo as example derives from some typical characteristics of this city: the first one is due to its historical-cultural origins which, in some way, favor the settlement of new comunities; the second is that the way of live among population of different cultures develops in the centre of the city, not in the suburbs. These features make Palermo not unique, but atipical compared to the rest of Europe where immigrants and lower-class people, are generally forced to the external areas of towns. From this point of view we can imagine Palermo’s Old town as a sponge which is able not just to absorb new comunities, but also to attract people from the middle classes. In European cities gentrification processes are started thanks to projects realized by the Public Administrations, On the contrary in Palermo this process generates from actions of the inhabitants themselves. The change of degenerative trend and the increasing value in the Real Estate Market is therefore not caused by a political action, but thanks to the initiative of the lower class.
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Mininni, Mariavaleria, Luigi Guastamacchia y Teresa Pagnelli. "Rinaturalizzare/reinventare/riparare: azioni paesaggistiche per il riuso del paesaggio estrattivo: il caso studio della nuova provincia BAT". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8021.

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Resumen
L’attività estrattiva ha costituito per la Puglia un importante motore di sviluppo economico e produttivo, uso del territorio legato alla sua tradizione storico-costruttiva. In particolare il bacino estrattivo della nuova provincia Barletta – Andria – Trani (BAT), a nord di Bari, in crisi ed in parte dismesso, è stato per la Regione uno dei riferimenti per l’ economia, non sempre sensibile verso le indotte trasformazioni sul paesaggio e territorio. Il presente contributo si propone di indagare quale possa essere il punto d’incontro tra il processo di pianificazione e quello produttivo, al fine di individuare strategie con cui operare il ripristino e la restituzione di usi, significati e valori a siti estrattivi ormai dismessi; attivando proattivamente e propositivamente processi virtuosi capaci di innescare da un lato una migliore gestione del paesaggio e dall’altro la necessaria innovazione nel sistema di gestione del comparto estrattivo risorse per il territorio. Partendo dall’atto di avvio del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), attento al recupero di cave esaurite ed abbandonate, si è cercato di definire un percorso metodologico e progettuale, nel quale il presupposto di riacquisire le cave esaurite in un processo di sviluppo sostenibile del territorio trova, attraverso azioni di paesaggio ripensate come le “3R”: Rinaturalizzare, Reinventare, Riparare, proposte strategiche di trasformazione territoriale in grado di delineare scenari futuri per il territorio e per i nuovi contesti di vita. Operativamente attraverso lo strumento delle linee guida sono state messe a sistema le tre azioni di paesaggio in risposta alle criticità che derivano dai processi e conflitti in atto individuati dai progetti territoriali di paesaggio regionale, con l’obiettivo di pensare al riuso delle cave esaurite per consolidare e valorizzare i caratteri di ciascun contesto di vita, e creare nuovi valori e risignificazione dei luoghi. The mining activity has been an important driver of economic and productive development for the Apulia region, representing a land use inextricably linked to its historical and constituting tradition. In particular, the mining basin of the comprehensive province Barletta - Andria - Trani (BAT), north of Bari, is now undergoing a crisis and has been partly dismissed. However, it has always been an important driving force for the local economy of the region. The consequent problems associated with landscape modification and alteration, land use,waste and sludge proper disposal have never been sufficiently taken into account This paper aims to investigate a possible meeting point between the planning and the production processes, in order to identify recovery and recycling strategies, as well as identifying how to return the dismissed extraction sites their former uses, meanings and values by proactively activating virtuous processes capable of triggering a better landscape management on the one hand and, on the other hand, the necessary innovation of the mining management system, allowing it to be a territorial resource again. Starting from the act of initiating the PTCP (Provincial Territorial Coordination Plan), attentive to the recovery of exhausted quarries and abandoned, we have tried to define a methodological and design, in which the assumption of regaining the exhausted quarries in the process of development sustainable land is, through actions of landscape rethought as the "3R" renaturalise, Reinvent, Repairing, policy proposals of territorial transformation can outline future scenarios for the region and for new life contexts. Operationally, through the instrument of the guidelines have been put in the system landscape of three actions in response to the issues that arise from the processes and ongoing conflicts as identified by the local projects of regional landscape, with the aim of thinking about the reuse of exhausted quarries for consolidate and enhance the characteristics of each context of life, and create new values and re-signification of places.
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