Literatura académica sobre el tema "Pruning residual"
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Artículos de revistas sobre el tema "Pruning residual"
Huang, Yangke y Zhiming Wang. "Multi-granularity pruning for deep residual networks". Journal of Intelligent & Fuzzy Systems 39, n.º 5 (19 de noviembre de 2020): 7403–10. http://dx.doi.org/10.3233/jifs-200771.
Texto completoDuca, Daniele, Vittorio Maceratesi, Sara Fabrizi y Giuseppe Toscano. "Valorising Agricultural Residues through Pelletisation". Processes 10, n.º 2 (26 de enero de 2022): 232. http://dx.doi.org/10.3390/pr10020232.
Texto completoTurnblom, Eric C. y Randol L. Collier. "Growth of Residual Branches on Pruned Coastal Douglas-Fir". Western Journal of Applied Forestry 18, n.º 3 (1 de julio de 2003): 185–88. http://dx.doi.org/10.1093/wjaf/18.3.185.
Texto completoLanier, Gerald. "Therapy for Dutch Elm Disease". Arboriculture & Urban Forestry 14, n.º 9 (1 de septiembre de 1988): 229–32. http://dx.doi.org/10.48044/jauf.1988.055.
Texto completoLee, Donghyeon, Eunho Lee y Youngbae Hwang. "Lossless Reconstruction of Convolutional Neural Network for Channel-Based Network Pruning". Sensors 23, n.º 4 (13 de febrero de 2023): 2102. http://dx.doi.org/10.3390/s23042102.
Texto completoFlorindo, Tiago, Ana I. Ferraz, Ana C. Rodrigues y Leonel J. R. Nunes. "Residual Biomass Recovery in the Wine Sector: Creation of Value Chains for Vine Pruning". Agriculture 12, n.º 5 (7 de mayo de 2022): 670. http://dx.doi.org/10.3390/agriculture12050670.
Texto completoNunes, Leonel J. R., Abel M. Rodrigues, João C. O. Matias, Ana I. Ferraz y Ana C. Rodrigues. "Production of Biochar from Vine Pruning: Waste Recovery in the Wine Industry". Agriculture 11, n.º 6 (25 de mayo de 2021): 489. http://dx.doi.org/10.3390/agriculture11060489.
Texto completoLu Quan, 卢泉, 刘上乾 Liu Shangqian y 王会峰 Wang Huifeng. "Precise Location of Laser Spot Center Based on Residual Pruning". Acta Optica Sinica 28, n.º 12 (2008): 2311–15. http://dx.doi.org/10.3788/aos20082812.2311.
Texto completoTauro, Raúl, Borja Velázquez-Martí, Silvina Manrique, Martin Ricker, René Martínez-Bravo, Víctor M. Ruiz-García, Saraí Ramos-Vargas, Omar Masera, José A. Soria-González y Cynthia Armendáriz-Arnez. "Potential Use of Pruning Residues from Avocado Trees as Energy Input in Rural Communities". Energies 15, n.º 5 (25 de febrero de 2022): 1715. http://dx.doi.org/10.3390/en15051715.
Texto completoWaring, Kristen M. y Kevin L. O'Hara. "Ten-Year Growth and Epicormic Sprouting Response of Western Larch to Pruning in Western Montana". Western Journal of Applied Forestry 20, n.º 4 (1 de octubre de 2005): 228–32. http://dx.doi.org/10.1093/wjaf/20.4.228.
Texto completoTesis sobre el tema "Pruning residual"
Sajdak, Magdalena. "INDIRECT METHODS FOR RESIDUAL BIOMASS MEASUREMENT COMING FROM PRUNING OPERATIONS OF URBAN FORESTS". Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2012. http://hdl.handle.net/10251/17940.
Texto completoSajdak, M. (2012). INDIRECT METHODS FOR RESIDUAL BIOMASS MEASUREMENT COMING FROM PRUNING OPERATIONS OF URBAN FORESTS [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/17940
Palancia
MAZZARI, ALESSANDRO. "LA VALORIZZAZIONE ENERGETICA DELLA BIOMASSA RESIDUALE IN IMPIANTI DI PICCOLA TAGLIA: SVILUPPO DI UN PROTOTIPO INNOVATIVO DI GASSIFICATORE". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423706.
Texto completoLe strategie di mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico adottate dall'Unione Europea mirano alla riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera causate dall'attività antropica ed in particolare dalla produzione e dall'impiego di energia. L'obiettivo europeo è quello di trasformare l'economia europea in un'economia competitiva capace di gestire in modo sostenibile ed efficiente le risorse naturali. L'aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili è uno dei pilastri su cui si fonda la strategia europea ("Europa 2020", il nuovo pacchetto clima-energia per il 2030 e "Energy Roadmap 2050"), la strategia nazionale ("Strategia Energetica Nazionale" (SEN), "Piano di Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili" (PAN) e "Piano di Azione per l'Efficienza Energetica" (PAEE)) e quella regionale ("Burden Sharing" e Piano Energetico della Regione del Veneto). In particolare, nelle zone rurali italiane colpite dall'attuale crisi del settore primario, la priorità dovrebbe essere data all'energia sostenibile da biomasse nella misura in cui associa effetti positivi in termini di gestione forestale e dei rifiuti e/o sottoprodotti, nel dovuto rispetto delle condizioni ambientali locali e dei relativi vincoli. L'oggetto della ricerca scientifica del dottorato è stato lo sviluppo di una soluzione tecnologica innovativa adatta al contesto della piccola azienda agricola, con l'obiettivo di migliorare la competitività aziendale sia attraverso la riduzione dei costi fissi legati allo smaltimento degli scarti agricoli e all'approvvigionamento energetico (energia elettrica e combustibili fossili) sia attraverso la generazione di un reddito aggiuntivo grazie al sistema di incentivazione nazionale per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Con questa finalità è stato progettato e realizzato un prototipo di sistema di gassificazione (finanziato dalla Regione Veneto - finanziato nell'ambito della misura 124 - Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale - azione nuove sfide) che ha visto la collaborazione del Dipartimento di Fisica Tecnica (ora Dipartimento di Ingegneria Industriale - DII), del Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali (DTG) e dell'azienda florovivaistica "Pronto Giardino snc". Il lavoro è stato suddiviso in una prima parte di inquadramento generale delle politiche europee, nazionali e regionali in tema di promozione delle fonti rinnovabili analizzando, in particolare, il potenziale connesso alla valorizzazione energetica delle biomasse residuali. La seconda parte, invece, descrive in dettaglio le fasi di progettazione e costruzione del prototipo, presentando per ciascuna di esse gli obiettivi ed i risultati ottenuti. Infine la terza parte analizza la convenienza economica connessa alla realizzazione dell'impianto a biomassa residuale. In particolare, il capitolo 2 - "Politiche energetiche e scenari di sviluppo" descrive la strategia e la politica europea e nazionale in tema di uso efficiente delle risorse e sviluppo delle fonti rinnovabili. Analizza quali sono gli strumenti a disposizione delle amministrazioni per conseguire i risultati attesi per il 2020, 2030 e 2050. Obiettivi che si ripercuotono sulla politica regionale a seguito del D.M. 15 marzo 2012 ("Burden Sharing"), il quale ripartisce a livello regionale l'obiettivo nazionale del 17% di consumo di fonti rinnovabili sui consumi finali lordi. Nella parte conclusiva del è descritta la metodologia usata per creare gli scenari tendenziali, di efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili elaborati per conto dell'Unità di Progetto Energia della Regione del Veneto ai fini della redazione del Piano Energetico Regionale, strumento di pianificazione ed indirizzo in materia energetica che individua le azioni per il raggiungimento degli obiettivi posti nel Burden Sharing. Il capitolo 3 - "Valorizzazione energetica della biomassa residuale" analizza il potenziale di valorizzazione energetica delle biomasse a livello regionale e provinciale, focalizzando l'attenzione sulle biomasse residuali di natura ligno-cellulosica originate nel settore forestale, agricolo ed urbano. Per ciascun settore è stata calcolata la disponibilità regionale e provinciale di biomassa residuale e quantificato il potenziale derivante dalla loro valorizzazione energetica sia in termini di energia primaria prodotta che di quota di consumi finali lordi coperti. Il capitolo 4 - "Il progetto VERAGRI - Sviluppo di un prototipo di gassificatore alimentato a biomassa residuale" descrive in dettaglio le fasi di realizzazione del prototipo di micro-cogeneratore. Le attività previste hanno riguardato l'analisi delle proprietà chimico-fisiche dei campioni di biomassa raccolti nell'azienda agricola, la scelta del processo di valorizzazione energetica, il dimensionamento e la costruzione del reattore di gassificazione, del sistema di filtraggio, del sistema di pre-trattamento della biomassa residuale, del sistema di produzione di energia termica ed elettrica, del sistema di raffreddamento e del sistema di gestione. Per ogni elemento del sistema sono state evidenziate le problematiche e le soluzioni tecniche adottate. Nella parte finale del capitolo è presentato il quadro economico complessivo relativo al progetto VERAGRI e un'analisi della normativa in vista della futura commercializzazione. Il capitolo 5 - "Analisi economica e strumenti di incentivazione" valuta in dettaglio l'aspetto finanziario connesso all'investimento sostenuto per l'installazione del prototipo. Verificata la rispondenza ai requisiti per l'accesso al sistema di incentivazione previsto dal D.M. 6 luglio 2012, sono analizzati i tempi di ritorno, i flussi di cassa attualizzati, il Valore Attuale Netto (VAN) riferiti al micro-cogeneratore, confrontandoli con i prodotti attualmente disponibili in commercio. L'analisi economica ha inoltre permesso di evidenziare quali siano i fattori essenziali per un investimento redditizio.
Payan, Zelaya Fidel Adolfo. "Effects of 'Erythrina poeppigiana' pruning residues on soil organic matter in organic coffee plantations". Thesis, Bangor University, 2005. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.420651.
Texto completoMuraishi, Reginaldo Itiro. "Compostos orgânicos como substratos na formação de mudas de ipê amarelo [Tabebuia chrysotricha (Mart. ex DC) Standl.] irrigado com água residuária /". Jaboticabal : [s.n.], 2008. http://hdl.handle.net/11449/88286.
Texto completoBanca: Jairo Augusto Campos de Araújo
Banca: Emerson Fachini
Resumo: A necessidade de se estudar a utilização do resíduo de podas de árvores é de grande importância ambiental para solucionar os problemas de resíduos sólidos gerados nas áreas urbanas junto com os resíduos de lixos domésticos. O estudo deste material foi avaliado com base no desenvolvimento de mudas de ipê-amarelo [Tabebuia Chrysotricha (Mart. ex DC.) standl.] cultivados em diferentes substratos e com 2 tipos de água para irrigação. O experimento foi instalada no setor de plasticultura do Departamento de Engenharia Rural da Faculdade de Ciências Agrárias e Veterinárias - UNESP, Campus de Jaboticabal. Foram realizados 2 experimentos, avaliados conjuntamente com delineamento experimental em blocos casualizados, de 8 substratos, 2 qualidades de águas e 4 repetições, totalizando 64 parcelas. Cada parcela foi composta por 30 plantas (5 linhas de 6 plantas), sendo consideradas como úteis, as 3 linhas de 4 plantas centrais da parcela. Para estudar o desenvolvimento das mudas de ipê amarelo, foram avaliadas a altura da parte aérea das plantas (H), diâmetro do colmo (D), matéria seca (MS) e composição química. As características de desenvolvimentos foram avaliadas aos 21, 42, 63 e 84 dias após a emergência das plantas. Da análise dos resultados concluiu-se que os substratos estudados promoveram diferenças significativas para altura média das plantas, diâmetro médio de colmo, acúmulo de matéria seca e teores de nutriente nas folhas em todos os períodos de avaliação. Houve interação positiva entre substrato e água de irrigação, para altura média das plantas e diâmetro médio de colmo aos 42, 63 e 84 dias após emergência e em todos nutrientes foliar. Os substratos 3 (5% composto lixo + 95% composto de poda, 4 (10% composto de lixo +90% composto de poda) e 5 (20% de composto de lixo + 80% composto de poda) e a água residuária apresentaram os melhores resultados no desenvolvimento das mudas de ipê amarelo.
Abstract: The need to study the use of waste pruning of trees is of great importance to solve the environmental problems of solid waste in the urban areas along with the waste of household waste. The study of these materials was evaluated with the development of seedlings of yellow-ipe [Tabebuia chrysotricha (Mart. ex DC.) Sandl.] in mixtures of different substrates and types of water for irrigation. The experiment was installed at the Department of Rural Engineering of de São Paulo University State, Campus of Jaboticabal. Two experiments were conducted, evaluated together with experimental design in randomized blocks of 8 substrates, 2 qualities of water and 4 repetitions, totaling 64 parcels. Each parcel was composed of 30 plants (5 rows of 6 plants) and is regarded as useful, the 3 lines of 4 plants of the central plot. Eight substrates were tested, resulting from the combination of commercial substrate, composed of household waste and composed of pruning of trees with 2 types of irrigation water (clean water and residuary) and 4 repetitions. To observe the development of seedlings of yellow-ipe, were evaluated the height of the shoots of plants, diameter of the stem, dry material and leaf analysis. The characteristics were evaluated at 21, 42, 63 and 84 days after the emergency. The analysis of results allowed to conclude that the substrates studied promoted significant differences in average height of the plants, stem diameter, dry material and leaf analysis in all periods of assessment. The interaction between substrate and water for irrigation were to average height and diameter of the plant stem at 42, 63 and 84 days after emergency and in all of leaf analysis nutrients. The substrates 3, 4 and 5 with residuary water showed the best results in the development of seedlings of yellow-ipe.
Mestre
Alves, Barbara Lucia Guimarães. "Gestão de resíduos de poda: estudo de caso da Fundação Parques e Jardins do Município do Rio de Janeiro". Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2007. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=8158.
Texto completoIts agreeded that the urban development is responsable for the enviromental disequilibrium that predominates in the most populous cities, where the administration of residues becomes a great challenge. This study was made in order to develop a model of urban residues pruning trees management in public places, intending to use of the pruned material which is considered in good conditions. It would also minimize the residues deposit in sanitary landfills. For this, a differentiated model was developed through legal, managemental, tecnological, and economical point of view, which could serve as a reserch base and benefit the enviroment. The Conservation Unit which belongs to the Rio De Janeiro City hall Parks and Gardens Foundation, that is located in Taquara, was analized in the case study. The tree species that produce greater volume of pruning had been selected in this section so that that it was possible the economic and ecological exploitation. It was concluded that it is unviable for the Gardens Foundation to segregate the pruning residues it self, and that, the residues could be transferred directly to its final destination, in closing of activities phase, without extra cost. A special appreciation of the Solid Waste Treatment Center located in Gericinó was done, because of the fact that it is a great receiver for residues produced in the area in evidence handling operations. It was elaborated a proposal of creation of a Green Work in the landfill disactivated areas, as a complementary form to the area filled with earth revitalizating process, after the activity end. This action would comtemplate the regions with a urban forest, where all the pruning residues products would be absorbed. Theres also a operational use probability for the landfill workers in the organic composite attainment stages, death covering and landscaping equipament, among others.
Muraishi, Reginaldo Itiro [UNESP]. "Compostos orgânicos como substratos na formação de mudas de ipê amarelo [Tabebuia chrysotricha (Mart. ex DC) Standl.] irrigado com água residuária". Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2008. http://hdl.handle.net/11449/88286.
Texto completoCoordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
A necessidade de se estudar a utilização do resíduo de podas de árvores é de grande importância ambiental para solucionar os problemas de resíduos sólidos gerados nas áreas urbanas junto com os resíduos de lixos domésticos. O estudo deste material foi avaliado com base no desenvolvimento de mudas de ipê-amarelo [Tabebuia Chrysotricha (Mart. ex DC.) standl.] cultivados em diferentes substratos e com 2 tipos de água para irrigação. O experimento foi instalada no setor de plasticultura do Departamento de Engenharia Rural da Faculdade de Ciências Agrárias e Veterinárias – UNESP, Campus de Jaboticabal. Foram realizados 2 experimentos, avaliados conjuntamente com delineamento experimental em blocos casualizados, de 8 substratos, 2 qualidades de águas e 4 repetições, totalizando 64 parcelas. Cada parcela foi composta por 30 plantas (5 linhas de 6 plantas), sendo consideradas como úteis, as 3 linhas de 4 plantas centrais da parcela. Para estudar o desenvolvimento das mudas de ipê amarelo, foram avaliadas a altura da parte aérea das plantas (H), diâmetro do colmo (D), matéria seca (MS) e composição química. As características de desenvolvimentos foram avaliadas aos 21, 42, 63 e 84 dias após a emergência das plantas. Da análise dos resultados concluiu-se que os substratos estudados promoveram diferenças significativas para altura média das plantas, diâmetro médio de colmo, acúmulo de matéria seca e teores de nutriente nas folhas em todos os períodos de avaliação. Houve interação positiva entre substrato e água de irrigação, para altura média das plantas e diâmetro médio de colmo aos 42, 63 e 84 dias após emergência e em todos nutrientes foliar. Os substratos 3 (5% composto lixo + 95% composto de poda, 4 (10% composto de lixo +90% composto de poda) e 5 (20% de composto de lixo + 80% composto de poda) e a água residuária apresentaram os melhores resultados no desenvolvimento das mudas de ipê amarelo.
The need to study the use of waste pruning of trees is of great importance to solve the environmental problems of solid waste in the urban areas along with the waste of household waste. The study of these materials was evaluated with the development of seedlings of yellow-ipe [Tabebuia chrysotricha (Mart. ex DC.) Sandl.] in mixtures of different substrates and types of water for irrigation. The experiment was installed at the Department of Rural Engineering of de São Paulo University State, Campus of Jaboticabal. Two experiments were conducted, evaluated together with experimental design in randomized blocks of 8 substrates, 2 qualities of water and 4 repetitions, totaling 64 parcels. Each parcel was composed of 30 plants (5 rows of 6 plants) and is regarded as useful, the 3 lines of 4 plants of the central plot. Eight substrates were tested, resulting from the combination of commercial substrate, composed of household waste and composed of pruning of trees with 2 types of irrigation water (clean water and residuary) and 4 repetitions. To observe the development of seedlings of yellow-ipe, were evaluated the height of the shoots of plants, diameter of the stem, dry material and leaf analysis. The characteristics were evaluated at 21, 42, 63 and 84 days after the emergency. The analysis of results allowed to conclude that the substrates studied promoted significant differences in average height of the plants, stem diameter, dry material and leaf analysis in all periods of assessment. The interaction between substrate and water for irrigation were to average height and diameter of the plant stem at 42, 63 and 84 days after emergency and in all of leaf analysis nutrients. The substrates 3, 4 and 5 with residuary water showed the best results in the development of seedlings of yellow-ipe.
Meira, Ana Maria de. "Gestão de resíduos da arborização urbana". Universidade de São Paulo, 2010. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/11/11150/tde-19042010-103157/.
Texto completoThe lack of efficient models for the waste management of urban arborization has contributed to aggravate the environmental, social and economic problems generated by the inadequate disposal of these materials. Because of its characteristics these materials present a great potential to make the most of in furnishing, handcraft products, composting, firewood, vegetal coal among other uses. This study aimed at diagnosing these residues and at elaborating a management model, using as a case study the city of Piracicaba/SP. For the quantification of the different types of residues the research was conducted and consisted in the accompaniment of the pruning of 10 species of higher frequency in the arborization: espirradeira (Nerium oleander L); ficus-benjamim (Ficus benjamina L); ipê (Tabebuia sp).; canelinha (Nectandra megapotamica (Spreng.) Mez); oiti (Licania tomentosa Benth.); chapéu de sol (Terminalia catappa L).; quaresmeira (Tibouchina granulosa Cogn.); resedá (Lagerstroemia indica); falsochorão (Schinus molle L).; sibipiruna (Caesalpinia peltophoroides), with measurements of the circumference at breast height (CBH), treetop area, height, intensity of pruning, reason of the pruning and besides that the wastes were weighted according to the diameter class (0 to 8 cm; 8,1 to 15 cm; 15,1 to 25 cm and above 25 cm). Empirical models for biomass prediction used had also been tested such as Spurr, Log Spurr and Schumacher-Hall. The basic characteristics of the residues had been determined according to the norms: ABNT NBR 14660:2004 (humidity grade), ABNT NBR 11941:2003 (basic density) and ABNT 14984:2003 (apparent density) and system CIELAB 1976 (color). For the development of small wooden objects basic methods of design had been used: analysis of requirements and similars; elaboration of croquises and projects; prototyping execution. Assays of carbonization and immediate analysis of the coal (ABNT NBR 8112:1986) have been conducted. Composting was carried through in accordance with methods recommended by Pereira Neto (1996) and the chemical composition and organic compost quality were analysed. The elaboration of the management model was based on principles of cleaner production and solid waste integrated management. The results show that the city of Piracicaba generates around 180 tons of residues of the arborization per month, where 69% composed by branches and twigs up to 8 cm of diameter. The model that presented the best adjustment for the generation estimate was the Spurr and Schumacher-Halls. The diversity of designs and colors, with predominance of yellowish tones; the availability of species with high, medium and low density, allow the exploitation in small wooden objects. Ipê, canelinha, chapéu de sol and sibipiruna are more appropriate for the production of coal, by presenting a grade of ashes smaller than 5%, 70-80% of fixed carbon, 25-35% of volatile material and humidity smaller than 5%. Concerning the composting, the residues of the arborization present a high relation C/N (41/1) and its recommended the use of residues of other sources of nitrogen to speed up the composting process. As regards the model of management it is considered that an adequate plan must foresee solutions in three lines of action: reduction of the generation, valuation and disposal, organized in programs with one or more integrated activities. Theres urgency in the creation ofenvironmental politicies to guide the arborization system and waste management, which could be linked to the concept of urban forest of production.
Tinello, Federica. "Innovative technologies and bioactive compounds for the control of polyphenol oxidase". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424449.
Texto completoL’imbrunimento enzimatico dei prodotti agro-alimentari in post-raccolta e le problematiche associate alla melanogenesi nel settore cosmetico comportano consistenti perdite qualitative ed economiche. Il principale responsabile di entrambi questi fenomeni è la tirosinasi o polifenol ossidasi (PPO, EC 1.14.18.1), una ossido riduttasi contenente un ione rame all’interno del sito attivo, che catalizza due differenti reazioni enzimatiche di ossidazione di substrati polifenolici e quindi rende possibile la successiva formazione di composti scuri. Negli ultimi anni, lo studio di nuovi sistemi ecocompatibili per il controllo dell’attività enzimatica si è focalizzato sulle tecnologie non-termiche e sugli inibitori di origine naturale da proporre in alternativa ai convenzionali trattamenti termici ed ai tradizionali additivi chimici. Un impulso alla ricerca in questa direzione è stato dato dalla dimostrazione del loro impatto negativo non solo sulla qualità organolettica e nutrizionale dei prodotti agro-alimentari e sulla stabilità delle formulazioni cosmetiche, ma anche sulla sicurezza in seguito ad ingestione o contatto. Partendo da questi presupposti il progetto di ricerca alla base di questa tesi di dottorato vuole valutare, attraverso saggi in vitro e in vivo, l’efficacia anti-imbrunimento di tre possibili sistemi alternativi: una tecnologia UV-A basata su fonte di luce a LED (primo contributo) e due estratti naturali ottenuti da sottoprodotti agro-industriali, gli idrosol degli agrumi (CHIs; secondo contributo) e gli scarti di potatura del vigneto (VPRs; terzo contributo). Nel primo contributo, il trattamento basato su luce UV-A, alla lunghezza d’onda di 390 nm, è stato applicato, a temperature ambiente, in intervalli fino un’ora complessiva, su fette di mela (Golden Delicious, Granny Smith, Fuji) e pera (Abate Fétel, Decana), utilizzando un prototipo di illuminatore a LED, dove alcuni parametrici fisici, quali numero di diodi, voltaggio e distanza dal campione, sono stati impostati in modo tale da garantire il massimo irraggiamento (2.43·10-3 Wm-2). La variazione totale di colore (ΔE) e la sua riduzione percentuale (%RΔE) sono state misurate utilizzando un colorimetro; le mele trattate mostravano una maggiore percentuale di riduzione del colore rispetto alle pere (rispettivamente 58.3% e 25.5% in media, dopo un irraggiamento di 60 minuti). Le ottime potenzialità inibitorie del trattamento con luce UV-A nei confronti dell’attività PPO sono state confermate anche dalle prove elettroforetiche e zimografiche eseguite su una tirosinasi commerciale di origine fungina (TYR) e sulla PPO estratta dalle fette di mela Golden Delicious dopo l’irraggiamento. Sulla base dei risultati ottenuti, l’efficacia anti-imbrunimento di questa tecnologia non termica, basata su luce UV-A con fonte a LED dipende non solo da tempo e intensità di irraggiamento, ma anche da tipo e cultivar di frutti utilizzati. Nel secondo contributo, l’inibizione tirosinasica da parte di tre diversi tipi d’idrosol, co-prodotti durante distillazione in corrente di vapore delle bucce di cedro, arancia e limone (CH, LH, OH, rispettivamente), è stata determinata spettrofotometricamente, utilizzando (+)–epicatechina e L-DOPA come substrati fenolici rappresentanti, rispettivamente, l’imbrunimento enzimatico delle piante e la melanogenesi della pelle. Tutti gli idrosol di agrumi testati mostravano un’inibizione enzimatica di tipo misto (tra 21.8 e 68.9 %), in base al tipo e alla concentrazione di substrato fenolico utilizzato. L’analisi gas cromatografica (GC) degli idrosol di agrumi ha permesso di individuare tra i terpeni alcuni noti inibitori dell’enzima TYR, quali mircene, sabinene, geraniolo e citrale. Il terzo contributo esamina le potenzialità anti-imbrunimento e antiossidante di alcuni centrifugati di bacche d’uva provenienti dagli scarti di potatura del vigneto di due diverse cultivar, Barbera (B) e Merlot (M), durante le stagioni di vendemmia dell’anno 2013 (1) e 2014 (2). Tra gli scarti di diradamento, quelli di Merlot inibivano maggiormente l’attività dell’enzima commerciale TYR, quantificata allo spettrofotometro in presenza del substrato catecolo, rispetto a quelli di Barbera (68.2% e 67.8% per M1 e M2, rispettivamente; 56.3% and 58.8% per B1 e B2, rispettivamente) mostrando un’inibizione di tipo acompetitiva; i risultati spettrofotometrici sono stati confermati anche dai test su piastra. Le tecniche zimografiche applicate sulle isoforme enzimatiche isolate da TYR e da alcune PPO vegetali (mele Fuji e Golden Delicious; pere Abate Féte; patate Bintje) così come le prove in vivo, condotte su diverse fette di frutta (mele Fuji, Golden Delicious e Granny Smith; pere Abate e Decana) verdura (patate Bintje; melanzane) e su fette essiccate di mela Golden Delicious, hanno dimostrato che il grado d’inibizione dipende principalmente dall’origine dell’enzima. Infatti, questo trattamento chimico non si è rivelato efficace nei confronti della PPO di pera. Tuttavia, lo studio effettuato sugli scarti di potatura di vigneto ha messo in luce le loro potenzialità non solo come agenti anti-imbrunimento, ma anche come sbiancanti e antiossidanti; le loro molteplici proprietà possono essere correlate al loro alto contenuto in acidi organici ed epigallocatechin gallato (EGCG). Nel complesso, questa ricerca dimostra come l’efficacia inibitoria sia legata principalmente non solo all’origine della PPO, ma anche alla dose e al tipo di inibitore applicato. La tecnologia UV-A con fonte a LED, gli idrosol di agrumi e gli scarti di potatura del vigneto rappresentano sistemi sicuri, economici ed a basso impatto ambientale per controllare l’imbrunimento enzimatico nel settore agro-alimentare e cosmetico. Inoltre, questi estratti naturali, ricchi in composti bioattivi con forti proprietà inibitorie, suggeriscono un possibile impiego alternativo che potrebbe conferire un interessante valore aggiunto a questi sottoprodotti della filiera agro-industriale.
MUSSI, ROBERTO. "Experimental investigation of small-scale gasification of agricultural and forestry residues". Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/794845.
Texto completoJesus, Meirielly Santos. "A biorefinery approach for valorization of vine pruning residue". Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/1822/76845.
Texto completoO continente europeu é considerado o maior produtor mundial de vinho e apresenta uma grande biodiversidade de castas e alto potencial de mercado. No entanto, ao longo dos diferentes estágios do processo de produção de vinho, muitos resíduos são gerados (resíduo de poda de videira-VPR, engaço e bagaço) e geralmente não são utilizados, sendo descartados. Portugal gera anualmente cerca de 178 mil toneladas de resíduos. O interesse em redirecionar o uso desses materiais lignocelulósicos tem aumentado devido à superprodução, grande disponibilidade e baixo custo. A utilização da biomassa lignocelulósica derivada da indústria vinícola poderá beneficiar economicamente os produtores, causando impacto benéfico ao meio ambiente. Esses subprodutos podem ser submetidos a pré-tratamentos (físicos, químicos e biológicos), para fracionamento e conversão a diferentes compostos com alto interesse industrial, reduzindo o desperdício do agronegócio e aumentando o lucro industrial. Os VPR, além de fonte de açúcar, possuiem alto valor nutritivo, servem como fonte compostos fenólicos, capazes de ser fracionados e aproveitados na bioconversão e na obtenção de produtos com alto valor agregado por fermentação seguindo um conceito de biorrefinarias. Poucos trabalhos foram feitos em relação a este conceito direcionado às podas de videira, portanto, diferentes fatores ainda precisam ser estudados e otimizados. A necessidade de desenvolver um pré-tratamento adequado para o fracionamento de VPR foi recentemente identificada, com o objetivo de aumentar a suscetibilidade durante a sacarificação enzimática ou reduzir a produção de inibidores para o processo de fermentação. Neste contexto, este projeto otimizou o fracionamento de VPR através de pré-tratamentos hidrotérmicos que é um tratamento suave e consiste no uso de água e altas temperaturas para fracionamento de biomassa lignocelulósica e para a produção de diferentes produtos com interesse industrial seguindo o conceito de biorrefinaria. Portanto, neste trabalho foi aplicada a auto-hidrólise em dois estágios sequenciais (severidade de 4,60) para melhorar a suscetibilidade do material liginocelulósico à hidrólise enzimática, onde se obtiveram 99 % de conversão de glicose, atingindo 96 % de bioetanol após 48 h de sacarificação e 8h de fermentação separada e 83 % em sacarificação e fermentação simultânea, recuperando 13,1kg de etanol/ 100 kg de VPR nas melhores condições. Através dos pré-tratamentos de auto-hidrólise foi possível obter 13,6 kg/100 kg de VPR de xiloligossacarídeos, 3,1 kg/100 kg de compostos fenólicos, 13,1kg/100 kg de etanol e 27,0 kg/100 kg de lignina em quatro correntes separadas. Além disso, nesta tese estudou-se o potencial bioativo das podas de videira, otimizando a extração de compostos fenólicos através de soluções hidroalcoólicas em diferentes métodos (aquecimento convencional-CHE, micro-ondas assistido - MAE e aquecimento ómico-OH em duas intensidades distintas- campo elétrico baixo - LEF e campo elétrico intermédio - IEF). Bem como, a caracterização dos extratos obtidos In nitro, capacidade antioxidante, atividade antimicrobiana e efeito antiproliferativo em linhas celulares cancerígenas. No tratamento CHE foi possível observar que as melhores condições de extração foram 46 % de etanol/água, 80 °C durante 120 minutos. Entretanto, o tratamento MAE mostrou ser mais eficiente, devido à redução do tempo de extração comparando com o CHE. Os extratos obtidos através da extração MAE apresentaram também melhores resultados em comparação com a autohidrólise, embora este tratamento mostre maiores concentrações de compostos fenólicos totais. Quanto aos tratamentos por OH, foi possível observar maiores concentrações de apigenina, acido elágico e quercetina comparando com os outros tratamentos, além de identificar a presença da hisperedina que não foi identificada nos extratos obtidos pelos tratamentos por auto-hidrólise, CHE e MAE. Devido ao seu potencial bioativo, os extratos obtidos por OH foram testados, avaliando a capacidade de inibir o crescimento microbiano em fungos e a citotoxicidade dos extratos em células tumorais humanas de mama, hepatocelular e colo retal, bem como em células não-carcinogénicas de cólon retal mostrando resultados positivos quanto às duas atividades estudadas. Estes resutados mostraram que VPR apresenta grande potencial de valorização, e que através de pretratamentos, se pode direcionar as diferentes frações extraídas, para produção de diferentes produtos que abrangem diversos setores industriais. Desta forma, a valorização deste resíduo pode contribuir para alcançar modelos econômicos mais sustentáveis e circulares, dando origem a modelos de produção altamente competitivos que impactariam positivamente o cenário econômico.
The European continent is considered the world's largest producer of wine and features a large biodiversity of grape varieties and high market potential. However, throughout different stages of wine production process many wastes are generated (Vine Pruning residue, Stalks and Grape Marc) and usually are not used, being discarded. Portugal annually generates approximately 178 thousand tons of waste. In this context, the interest in redirecting the use of these lignocellulosic materials has increased due to overproduction, great availability and low cost. The utilization of lignocellulosic biomass derived from the wine industry will benefit economically the producers, while causing beneficial impact to the environment. These byproducts can be submitted to pretreatments (physical, chemical and biological), for its fractionation and conversion to different compounds with high industrial interest, reducing the waste of agribusiness and increasing industrial profitability. The Vine Pruning Residue (VPR) besides being a source of sugar, has high nutritional value, serves as a source phenolic compounds, is capable of being fractionated and used in bioconversion and in obtaining products with high added value per conversion following the concept of biorefinery. Few works have been done in relation to this concept directed to vine pruning, therefore different factors still need to be studied and optimized. The need to develop adequate pretreatment for VPR fractionation has recently been identified, with the aim of increasing susceptibility during enzymatic saccharification or reducing the production of inhibitors for the fermentation process. In this context, this project optimized VPR fractionation through hydrothermal pretreatments, which is a mild treatment and consists of the use of water and high temperatures for lignocellulosic biomass fractionation and for the production of different products with industrial interest following the concept of biorefinery. Therefore, in this work, two sequential stages autohydrolysis (severity of 4.60) were applied to improve the susceptibility of lignocellulosic material to enzymatic hydrolysis, where 99% glucose conversion was obtained, reaching 96% bioethanol after 48h saccharification, and 8h of separate fermentation and 83 % in saccharification and simultaneous fermentation, recovering 13.1kg of ethanol 100kg of VPR under the best conditions. Through the autohydrolysis pretreatments it was possible to obtain 13.6 kg/100kg of xyloligosaccharides VPR, 3.1 kg/100kg of phenolic compounds, 13.1 kg/100kg of ethanol and 27.0 kg/100 kg of lignin in four separate streams.ln addition, this thesis studied the bioactive potential of vine pruning, optimizing the extraction of phenolic compounds through hydroalcoholic solutions in different methods (conventional heating - CHE, assisted microwave - MAE and ohmic - OH heating at two different intensities- low electric field extraction - LEF and intermediate electric field extraction - IEF). Moreover, the characterization of the obtained extracts was done in vitro in terms of antioxidant capacity, antimicrobial activity and antiproliferative effect on cancer cells. In the CHE treatment it was possible to observe that the best extraction conditions were 46 % ethanol/water, 80°C for 120 minutes. However, MAE treatment proved to be more efficient due to the reduction of extraction time compared to CHE. Extracts obtained by MAE also showed better results compared to auto-hydrolysis, although this treatment shows higher concentrations of total phenolic compounds. Regarding the treatments by OH, it was possible to observe higher concentrations of apigenin, ellagic acid and quercetin compared to the other treatments, besides identifying the presence of hesperidin that was not identified in the extracts obtained by the treatments by autohydrolysis, CHE and MAE. Due to their bioactive potential, the extracts obtained by OH were tested for their ability to inhibit microbial growth in fungi and the cytotoxicity of the extracts in human tumor breast, hepatocellular and colon rectal and non-carcinogenic colon rectal cells was evaluated, showing positive results for both activities studied.The results obtained in this study showed that vine pruning is a waste with great valorization potential which, through pretreatment, can direct the different fractions extracted to the production of different products that cover different industrial sectors. Thus, VPR valorization may contribute to achieving more sustainable and circular economic models, giving rise to highly competitive production models that would positively impact the economic scenario.
Este trabalho foi realizado durante uma bolsa de estudos apoiada pela Cooperação Internacional Programa Ciência sem fronteiras na Universidade do Minho, financiado pelo CNPq- Conselho Nacional de Desenvolvimento Cientifico e Tecnológico do CNPq, agência do Ministério da Ciência, Tecnologia e Inovação do Brasil. This work was supported by the Portuguese Foundation for Science and Technology (FCT) under the scope of the strategic funding of UlD/B10/04469/2019, the MultiBiorefinery project (POCI-01-0145- FEDER-016403) and the BioTecNorte operation (NORTE-01-0145-FEDER-000004) funded by the European Regional Development Fund under the scope of Norte2020 - Programa Operacional Regional do Norte.
Capítulos de libros sobre el tema "Pruning residual"
Zhou, Yuee, HaiDong Kang, Tian Zhang, LianBo Ma y TieJun Xing. "Multiple Residual Quantization of Pruning". En Data Mining and Big Data, 209–19. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-9297-1_16.
Texto completoChen, Siang, Kai Huang, Dongliang Xiong, Bowen Li y Luc Claesen. "Fine-Grained Channel Pruning for Deep Residual Neural Networks". En Artificial Neural Networks and Machine Learning – ICANN 2020, 3–14. Cham: Springer International Publishing, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-61616-8_1.
Texto completoCara, Cristóbal, Inmaculada Romero, Jose Miguel Oliva, Felicia Sáez y Eulogio Castro. "Liquid Hot Water Pretreatment of Olive Tree Pruning Residues". En Applied Biochemistry and Biotecnology, 379–94. Totowa, NJ: Humana Press, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-60327-181-3_33.
Texto completoMartzopoulos, G. G. y S. Th Gabriilides. "Development of Harvesting and Handling Mechanization of Pruning Residues in Greece". En Biomass Energy, 242–46. Dordrecht: Springer Netherlands, 1987. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-011-7879-2_32.
Texto completoDyjakon, Arkadiusz y Krzysztof Mudryk. "Energetic Potential of Apple Orchards in Europe in Terms of Mechanized Harvesting of Pruning Residues". En Springer Proceedings in Energy, 593–602. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-72371-6_58.
Texto completoMalico, Isabel, Ana Cristina Gonçalves y Adélia M.O. Sousa. "Evergreen Oak Biomass Residues for Firewood". En Forest Biomass - From Trees to Energy. IntechOpen, 2021. http://dx.doi.org/10.5772/intechopen.95417.
Texto completoRodrigues da Silva, Eleano, Marta Iria da Costa Ayres, Acácia Lima Neves, Katell Uguen, Luiz Antonio de Oliveira y Sonia Sena Alfaia. "Organic Fertilization with Residues of Cupuassu (Theobroma grandiflorum) and Inga (Inga edulis) for Improving Soil Fertility in Central Amazonia". En Organic Fertilizers [Working Title]. IntechOpen, 2021. http://dx.doi.org/10.5772/intechopen.100423.
Texto completoBosona, Techane y Girma Gebresenbet. "Logistics Chain and Cost Assessment of Pruning-to-Energy Value Chains: Application of Life Cycle Cost Analysis Approach". En Prunus - Recent Advances [Working Title]. IntechOpen, 2021. http://dx.doi.org/10.5772/intechopen.101428.
Texto completoRibeiro, P., J. Araújo, J. Carvalho y C. Vilarinho. "Densification and combustion of biomass pruning residues". En Wastes: Solutions, Treatments and Opportunities III, 579–84. CRC Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1201/9780429289798-92.
Texto completoGrohmann, David, Francesco Prosperi y Maria Elena Menconi. "Tilia sp.’s pruning residues wood panels for thermal insulation". En Bio-Based Materials and Biotechnologies for Eco-Efficient Construction, 129–48. Elsevier, 2020. http://dx.doi.org/10.1016/b978-0-12-819481-2.00007-6.
Texto completoActas de conferencias sobre el tema "Pruning residual"
Luo, Jian-Hao y Jianxin Wu. "Neural Network Pruning With Residual-Connections and Limited-Data". En 2020 IEEE/CVF Conference on Computer Vision and Pattern Recognition (CVPR). IEEE, 2020. http://dx.doi.org/10.1109/cvpr42600.2020.00153.
Texto completoLee, Jong-Ryul y Yong-Hyuk Moon. "An Empirical Study on Channel Pruning through Residual Connections". En 2021 International Conference on Information and Communication Technology Convergence (ICTC). IEEE, 2021. http://dx.doi.org/10.1109/ictc52510.2021.9620978.
Texto completoHe, Qisheng, Soumyanil Banerjee, Loren Schwiebert y Ming Dong. "AgileGCN: Accelerating Deep GCN with Residual Connections using Structured Pruning". En 2022 IEEE 5th International Conference on Multimedia Information Processing and Retrieval (MIPR). IEEE, 2022. http://dx.doi.org/10.1109/mipr54900.2022.00011.
Texto completoJi, Heng, Wangyang Xu, Lu Gan y Zhengwu Xu. "Modulation Recognition Based on Lightweight Residual Network via Hybrid Pruning". En 2021 7th International Conference on Computer and Communications (ICCC). IEEE, 2021. http://dx.doi.org/10.1109/iccc54389.2021.9674540.
Texto completoGao, Susan, Xin Liu, Lung-Sheng Chien, William Zhang y Jose M. Alvarez. "VACL: Variance-Aware Cross-Layer Regularization for Pruning Deep Residual Networks". En 2019 IEEE/CVF International Conference on Computer Vision Workshop (ICCVW). IEEE, 2019. http://dx.doi.org/10.1109/iccvw.2019.00360.
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Texto completoSun, Fangzheng, Yang Liu y Hao Sun. "Physics-informed Spline Learning for Nonlinear Dynamics Discovery". En Thirtieth International Joint Conference on Artificial Intelligence {IJCAI-21}. California: International Joint Conferences on Artificial Intelligence Organization, 2021. http://dx.doi.org/10.24963/ijcai.2021/283.
Texto completoDo Nascimento Mota Macambira, Renata, Celso Barbosa Carvalho y José Ferreira de Rezende. "Otimização de Energia em uma Rede de Satélites LEO em Cenários de Alta Vazão". En Computer on the Beach. São José: Universidade do Vale do Itajaí, 2021. http://dx.doi.org/10.14210/cotb.v12.p248-254.
Texto completoKurata, Masahiro, Jun-Hee Kim, Jerome P. Lynch, Kincho H. Law y Liming W. Salvino. "A Probabilistic Model Updating Algorithm for Fatigue Damage Detection in Aluminum Hull Structures". En ASME 2010 Conference on Smart Materials, Adaptive Structures and Intelligent Systems. ASMEDC, 2010. http://dx.doi.org/10.1115/smasis2010-3838.
Texto completoIijima, K., H. Funaki, T. Tokizawa y S. Nakayama. "Distribution of Radioactive Cesium in Trees and Effect of Decontamination of Forest Contaminated by the Fukushima Nuclear Accident". En ASME 2013 15th International Conference on Environmental Remediation and Radioactive Waste Management. American Society of Mechanical Engineers, 2013. http://dx.doi.org/10.1115/icem2013-96113.
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