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Literatura académica sobre el tema "Provincia Siciliana"

Autor: Grafiati
Publicado: 25 de julio de 2024
Última modificación: 26 de julio de 2024

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Artículos de revistas sobre el tema "Provincia Siciliana"

1

García Fernández, José. "La ciudad como marco identitario de Sicilia: un paseo cultural por la representación de Palermo en la narrativa de Giuseppina Torregrossa". Lingüística y Literatura 42, n.º 79 (15 de abril de 2021): 353–69. http://dx.doi.org/10.17533/udea.lyl.n79a19.

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Resumen
Giuseppina Torregrossa se sirve de su producción narrativa para representar antropológicamente su ciudad natal: Palermo. Marco espacial de siete de sus novelas, la capital siciliana aparece encarnada a través de múltiples protagonistas que exploran su rol social dentro de la isla. Haciendo un paseo cultural por Sicilia, este artículo se centra en el análisis histórico-literario de Palermo ―e incluso de su provincia― a partir de las descripciones etnográficas realizadas por Torregrossa en Il conto delle minne, Il figlio maschio, La miscela segreta di casa Olivares, Cortile Nostalgia, Panza e prisenza, Il basilico di Palazzo Galletti e Il sanguinaccio dell’Immacolata.
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Martinico, Franco. "Il Nucleo di industrializzazione di Ragusa nel quadro della pianificazione territoriale siciliana". STORIA URBANA, n.º 130 (octubre de 2011): 79–103. http://dx.doi.org/10.3280/su20011-130004.

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Resumen
Le vicende dello sviluppo industriale in Sicilia, nel corso del secondo dopoguerra, sono accompagnate dalla redazione di numerosi piani e programmi di sviluppo, nel contesto del tutto peculiare dato dalla approvazione dello statuto speciale regionale (1946). Nella prima parte del saggio si analizza il ruolo attribuito al territorio ragusano in alcuni di tali piani e programmi di sviluppo, nel periodo compreso tra la fine degli anni '40 e la metŕ degli anni '70. Si pone in evidenza, in particolare, come le ipotesi di assetto della struttura economica regionale progressivamente spostino l'accento sullo sviluppo industriale delle aree costiere sud-orientali e sul potenziamento delle aree urbane maggiori. Le potenzialitŕ dello sviluppo industriale nella provincia di Ragusa, al contrario, appaiono sempre meno strategiche, nonostante la presenza di giacimenti petroliferi, il cui sfruttamento era cominciato dopo il 1953. A Ragusa si istituiscono dapprima una Zona industriale regionale e in seguito, ai sensi della legge 634/57, un Nucleo di industrializzazione. Il Piano per il Nucleo d'industrializzazione, redatto nel 1967, conferma l'avvenuta marginalizzazione di Ragusa rispetto ai piů intensi processi di sviluppo industriale concentrati nelle vicine aree siracusana e catanese; allo stesso tempo, perň, esso restituisce alcuni elementi che segnalano l'avvio di processi di sviluppo economico differenti, legati soprattutto alle risorse dell'agricoltura. La lettura proposta evidenzia questi aspetti in considerazione delle successive vicende, che vedono questo territorio superare la fase di crisi legata al lento ma progressivo declino dell'industria petrolifera, per orientarsi verso la filiera produttiva agroindustriale.
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Di Virgilio, Aldo. "Autunno 1999: elezioni politiche suppletive ed elezioni comunali siciliane". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 43, n.º 1 (30 de junio de 2000): 201–6. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12787.

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Resumen
L’appuntamento elettorale autunnale del 1999 è stato esiguo per numero di consultazioni e circoscritto sul piano territoriale. Vi si sono svolte infatti cinque elezioni politiche suppletive (28 novembre) e 16 elezioni comunali (28 novembre12 dicembre), queste ultime tutte in Sicilia. Si è votato in quattro collegi della Camera, in un collegio senatoriale, in due comuni capoluogo di provincia (Caltanissetta e Siracusa) e in altri 9 comuni siciliani con oltre 15.000 abitanti.
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Di Virgilio, Aldo. "Elezioni in Italia – Le 639 elezioni "non politiche" del 2008: onda lunga per il centrodestra, offerta difforme, voto diviso". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 61, n.º 1 (30 de junio de 2009): 167–92. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-10168.

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Resumen
Review of Italian elections, 2008 regional, provincial, municipal elections Elezioni regionali: novità normative, nuovi governatori di centrodestra in Sicilia, Friuli e Abruzzo, conferma al ribasso dei governi autonomisti Elezioni provinciali: il centrodestra riconquista la Sicilia, il PD in difficoltà mantiene Roma Elezioni comunali nei capoluoghi: la sfida di roma, i molti ballottaggi, il turn-over dei sindaci
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Prag, Jonathan R. W. "Auxilia and Gymnasia: A Sicilian Model of Roman Imperialism". Journal of Roman Studies 97 (noviembre de 2007): 68–100. http://dx.doi.org/10.3815/000000007784016061.

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Resumen
This paper examines the evidence for military activity in the Republican provincia of Sicily from the Punic Wars to the Civil Wars, and the implications of this for our understanding of Republican Sicily and Republican imperialism. After the Second Punic War there was very little use of Roman or Italian allied soldiers on the island, but extensive use, by Rome, of local Sicilian soldiers. The rich evidence for gymnasia suggests one way in which this use of local manpower was based upon existing civic structures and encouraged local civic culture and identity. These conclusions prompt a reassessment of the importance of auxilia externa under the Roman Republic and of models for Republican imperial control of provinciae.
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Di Virgilio, Aldo. "Fra elezioni regionali e elezioni politiche: l'interludio amministrativo e referendario del 2000". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 45, n.º 2 (30 de septiembre de 2001): 135–47. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12792.

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Resumen
Assieme alle elezioni regionali – l’evento elettorale più importante dell’anno sul quale si rimanda al precedente numero dei Quaderni - il 16 aprile 2000 si sono svolte 6 elezioni provinciali e 490 elezioni comunali (79 in comuni con oltre 15.000 abitanti, fra i quali 10 capoluoghi di provincia; 471 in comuni minori). In cinque delle sei province e in 53 dei 79 comuni con oltre 15.000 abitanti (fra i quali 9 comuni capoluogo di provincia) si è tornati alle urne due settimane più tardi per eleggere al ballottaggio presidenti di provincia e sindaci. Il 21 maggio l’intero corpo elettorale è stato invece convocato per rispondere con un “Sì” o con un “No” a sette quesiti abrogativi relativi a temi di carattere elettorale (rimborso spese elettorali; sistema elettorale per la Camera; sistema elettorale per il Consiglio Superiore della Magistratura), giudiziario (ordinamento giudiziario; incarichi extragiudiziari dei magistrati) e giuslavoristico (disciplina dei licenziamenti; trattenute associative e sindacali tramite gli enti previdenziali). Altre tornate di voto, più circoscritte per numero di unità amministrative e ambito territoriale, si sono svolte in maggio e in novembre. Il 7 maggio si è votato nei 68 comuni valdostani, capoluogo compreso; il 14 maggio in 321 comuni trentini ed alto-atesini, tra i quali Bolzano; il 12 novembre in 4 piccoli comuni trentini; il 26 novembre in 19 comuni siciliani, tra i quali Enna.
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De Silvestri, A. y C. R. Guglielmino. "Sicilian Provinces: Population Subdivisions Revealed by Surname Frequencies". Human Biology 76, n.º 6 (2004): 901–20. http://dx.doi.org/10.1353/hub.2005.0015.

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Di Virgilio, Aldo. "Elezioni comunali 2003: ancoraggio locale del voto e dinamiche interne alle coalizioni". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 51, n.º 1 (30 de junio de 2004): 145–51. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12738.

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Resumen
Le elezioni comunali del 2003 si sono svolte quasi tutte il 25-26 maggio (hanno fatto eccezione 7 comuni friulani compreso Udine, due comuni della provincia di Bolzano, un piccolo comune valdostano e poi ancora Viareggio e Rosarno che hanno votato in giugno) e hanno chiamato alle urne più di 4 milioni di elettori, per il rinnovo di 499 amministrazioni. Fra queste vi erano 10 comuni capoluogo di provincia (Brescia, Sondrio, Udine, Treviso, Vicenza, Massa, Pisa, Pescara, Messina, Ragusa) e 86 comuni con oltre 15.000 abitanti, concentrati in prevalenza nel Sud e in Sicilia.
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Panno, Stefano, Andrea Giovanni Caruso, Sofia Bertacca, Antonino Pisciotta, Rosario Di Lorenzo, Serafino Marchione, Slavica Matić y Salvatore Davino. "Genetic Structure and Molecular Variability of Grapevine Fanleaf Virus in Sicily". Agriculture 11, n.º 6 (27 de mayo de 2021): 496. http://dx.doi.org/10.3390/agriculture11060496.

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Resumen
Grapevine fanleaf virus (GFLV) is one of the main causes of grapevine fanleaf degeneration disease (GFDD) and is present in almost all areas where grapevine is cultivated. In this work, we ascertained the presence and spread of GFLV in different commercial vineyards in four Sicilian provinces (Italy), and its genetic structure and molecular variability were studied. In detail, a total of 617 grapevine samples of 11 autochthonous grapevine cultivars were collected in 20 commercial vineyards. Preliminary screening by serological (DAS-ELISA) and molecular (RT-PCR) analyses for ArMV (arabis mosaic virus) and GFLV detection were conducted. Results obtained showed the absence of ArMV in all the samples analyzed, while 48 out of 617 samples gave positive results to GFLV, for a total of 9 out of 11 cultivars analyzed. Phylogenetic analyses carried out on the GFLV-CP gene of 18 Sicilian GFLV sequences selected in this study showed a certain degree of variability among the Sicilian isolates, suggesting a different origin, probably as a consequence of the continuous interchange of GFLV-infected propagating material with other Italian regions or viticultural areas located in other countries.
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Lo Piccolo, Francesco, Vincenzo Todaro y Salvatore Siringo. "Tra formale e informale: il ruolo delle istituzioni pubbliche nella gestione degli insediamenti migranti nel Sud-Italia". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 139 (junio de 2024): 5–23. http://dx.doi.org/10.3280/asur2024-139001.

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L'articolo propone una riflessione critica sul fenomeno degli insediamenti migranti informali nei contesti extraurbani delle regioni del Sud-Italia. Assumendo il caso di Campobello di Mazara-Castelvetrano (provincia di Trapani, Sicilia) come ambito di approfondimento, questo contributo utilizza un approccio esplorativo per comprendere il ruolo delle istituzioni pubbliche nel governo dell'informalità a livello locale, provando a verificarne i livelli di responsabilità.
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Más fuentes

Tesis sobre el tema "Provincia Siciliana"

1

Cammarata, Natalie A. "Cosmopolitan vs. Provincial Newspaper Coverage: A Content Analysis of the Sicilian Mafia in Italy". Ohio : Ohio University, 2010. http://www.ohiolink.edu/etd/view.cgi?ohiou1268345892.

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Partescano, Elena. "Integrazione di dati geognostici e geofisici per la realizzazione di un geodatabase relazionale finalizzato allo studio della R.S.L. nell'area della provincia di Catania (Sicilia orientale) e possibili applicazioni". Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/115.

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Resumen
L'obbiettivo primario di questo lavoro e' stato quello di sviluppare uno strumento finalizzato alla raccolta e alla gestione integrata di considerevoli quantita' di dati acquisiti mediante l'esecuzione di differenti tipologie d'indagine. L'opportunita' di mettere in relazione i parametri geofisici con le caratteristiche geo litologiche del sottosuolo ha permesso di focalizzare l'attenzione sullo studio della risposta sismica locale, utilizzando tecniche di sismica passiva sia per ricavare informazioni sul comportamento dinamico del terreno sia per effettuare un'analisi dei processi tettonici recenti ed in oltre far emergere le caratteristiche morfo strutturali dell'area.
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Libros sobre el tema "Provincia Siciliana"

1

Holloway, R. Ross. Ustica.: The results of the excavations of the Regione Siciliana, Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali provincia di Palermo in collaboration with Brown University in 1990 and 1991. Providence, R.I: Center for Old World Archaeology and Art, Brown University, 1995.

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2

S, Lukesh Susan y Brown University. Center for Old-World Archaeology and Art, eds. Ustica II: The results of the excavations of the Regione Siciliana Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali Provincia di Palermo in collaboration with Brown University in 1994 and 1999. Providence, R.I: Center for Old World Archaeology and Art, Brown University, 2001.

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3

Holloway, R. Ross. Ustica II: The results of the excavations of the Regione Siciliana Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali Provincia di Palermo in collaboration with Brown University in 1994 and 1999. Providence, RI: Brown University, 2005.

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4

Terranova, Saverio y Saverio Terranova. Una provincia in Sicilia: Storia economica della provincia di Ragusa. Acireale: Bonanno editore, 2013.

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5

Pinzone, A. Provincia Sicilia: Ricerche di storia della Sicilia romana da Gaio Flaminio a Gregorio Magno. Catania: Edizioni del Prisma, 1999.

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6

D'Agostino, Simona. La contraddanza in Sicilia: Una indagine nella provincia di Palermo. Roma: Gangemi editore SpA international, 2020.

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7

Sorbello, Maria. Licodia Eubea: Un comune rurale della provincia di Catania : il censimento siciliano del 1831. Catania: C.U.E.C.M, 2001.

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8

Agnello, Santi Luigi. Una metropoli ed una città siciliane fra Roma e Bisanzio. Siracusa: Fondazione Giuseppe e Santi Luigi Agnello, 2001.

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9

Kunz, Heike. Sicilia: Religionsgeschichte des römischen Sizilien. Tübingen: Mohr Siebeck, 2006.

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10

Mugno, Salvatore. Poesia, narrativa, saggistica in provincia di Trapani: Atti del convegno organizzato dall'Istituto siciliano di studi politici ed economici. Palermo: ISSPE, 2001.

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Más fuentes

Capítulos de libros sobre el tema "Provincia Siciliana"

1

France, Jérôme. "Verrès et le « blé réquisitionné » des Siciliens". En Les gouverneurs et les provinciaux sous la République romaine, 231–48. Presses universitaires de Rennes, 2011. http://dx.doi.org/10.4000/books.pur.109497.

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2

Dolganov, Anna. "Law as Competitive Performance". En Medicine and the Law Under the Roman Empire, 66–123. Oxford University PressOxford, 2023. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780192898616.003.0003.

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Resumen
Abstract Forensic culture at Rome, with litigation often functioning as agonistic entertainment, is well known. The situation in the provinces, however, is less well understood, and this chapter seeks to tackle it. Evidence about Gaius Verres and the performance of justice in that governor’s Sicilian court suggests the sociopolitical importance attached to forensic activity among Roman colonial elites, and indicates that it was in line with cultural models imported from Rome. Then, careful analysis of papyrological evidence for imperial-age trials at the court of the Roman governor of Egypt reveals elite lawyers engaged in rhetorically skilled, and sometimes orchestrated, pleadings. Such lawyers, and their carefully crafted orations, served to facilitate the governor’s public judicial activity and thereby to dramatize his court as a theatre of Roman power and justice.
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3

Simoniello, Maria y Vittorio Ganfi. "Effects of National Language Policies on Local Varieties Campanian and Sicilian Case Studies". En Language Attitudes and Bi(dia)lectal Competence. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2024. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-802-6/007.

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Resumen
This study analyses the impact of institutional language policies on the status of two local varieties spoken in the area of Messina and in the province of Caserta, which are non-officially promoted in national laws concerning plurilingualism but specifically addressed in legislative measures at Regional level. In order to unveil the impact of language policy on speaker view of languages, this study offers a quantitative analysis, based on questionnaires and focusing on (a) speakers’ judgments about their regional languages; (b) local varieties collocation in their repertoires; (c) correlation between specific communicative situations and local varieties; (d) differences in linguistic prestige assignment among demographic classes of informants.
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Perruca Gracia, Marina. "Comunicación política en tiempos de conflicto: la Revuelta de Mesina y la Paz de Nimega en la Gazeta Ordinaria de Madrid (1677-1679)". En Metamorfosis y memoria del evento: el acontecimiento en las relaciones de sucesos europeas de los siglos XVI al XVIII, 523–37. Ediciones Universidad de Salmanca, 2021. http://dx.doi.org/10.14201/0aq0319523537.

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Resumen
La compleja realidad de la Monarquía Hispánica nos lleva a cuestionarnos cómo llegaban las noticias desde las provincias hasta la metrópoli, base de operaciones de la Monarquía. En este sentido, se han elegido dos sucesos que tuvieron lugar a finales del siglo XVII y en los que España era actor principal : la Paz de Nimega, en los Países Bajos, y la Revuelta de Mesina, en Sicilia, es decir, en la Italia española. Ambos conflictos constituyeron serios problemas para la Monarquía de Carlos II. El objeto de estudio principal es, por tanto, la comparación entre las noticias de ambos conflictos con especial atención a su periodicidad y lugar de producción, antes, durante y después del conflicto, lo que supone una nueva fuente de información para el estudio de los hechos políticos de la Edad Moderna.
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Chowaniec, Roksana. "The Heritage of Eastern Mediterranean Cultures in Greco-Roman Town of Akrai/Acrae, SE Sicily". En Antiquity - Including the “East” As “Western Identity” [Working Title]. IntechOpen, 2023. http://dx.doi.org/10.5772/intechopen.111884.

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Resumen
The chapter presents new studies of a material culture, recently excavated within ancient town Akrai/Acrae, south-eastern (SE) Sicily, and shed light on the rich history of acculturation and assimilation of the local traditions with Eastern Mediterranean cultures (e.g. Greek, Aegean, Cyprus, and Levantine). The Akrai/Acrae, founded by Syracuse and being for centuries a part of Syracusan Kingdom, after the Roman conquest in 212 BC, similarly to many other Sicilian urban centres, became a part of Roman province. From the very beginning, the links with the East in this region are evident, both in the legal rules adopted here (e.g. lex Hieronica) and in the religion (e.g. cult of Cybele), but above all in the iconography and in the material culture. Many finds (e.g. pottery, terracotta figurines, glass, lamps, and jewellery), discovered within the excavations between 2009 and 2020), are an excellent confirmation of these long-distance relations throughout the town’s history. These cultural implications and imports embraced mostly the Eastern Mediterranean producers and suggest strong economic and other contacts of the population of south-eastern Sicily with the centres in the East.
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Steel, C. E. W. "Introduction". En Cicero, Rhetoric, and Empire, 1–20. Oxford University PressOxford, 2002. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199248476.003.0001.

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Resumen
Abstract At the time I thought that people in Rome did nothing except talk about my quaestorship. I had dispatched a large quantity of corn at a time of great shortages; I’d been friendly to the businessmen, fair to the traders, generous to the tax-farmers, not predatory in relation to our allies, and had appeared to everyone extremely careful in fulfilling all obligations; various novel honours had been devised for me by the Sicilians. And so I’d left the province in the hope that the Roman people would, unasked, give me everything I desired. But, on coming to Puteoli, in order to continue my journey to land, which as it happened I did just when it was full of fashionable people, I almost collapsed, gentlemen of the jury, when someone asked me what day I’d left Rome and what the news there was. I told him I’d come from my province: he said, ‘Of course, yes, Africa I believe.’ And I, now getting angry, said disdainfully, ‘No, Sicily’, someone else, acting as though well informed, added, ‘Didn’t you know that our friend here was quaestor at Syracuse?’ Well, what more can I say? I stopped being angry and pretended I was there to take the waters. But I rather think, gentlemen of the jury, that the episode did me much more good than if everyone had congratulated me. After I’d realized that the Roman people were a bit deaf, but had very sharp and keen eyesight, I stopped worrying about what men would hear concerning me and made sure that they would see me every day: I lived in the public eye, I frequented the Forum, I didn’t allow either sleep or my doorkeeper to keep anyone from my presence ... and so whatever reputation I might have has been won in Rome and acquired in the Forum, and public events too have justified my private plans, with the result that the vital interests of the state needed me as their agent in Rome, and the city needed me to save it by action in the city.
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Bunson, Matthew. "F". En A Dictionary Of the Roman Empire, 153–65. Oxford University PressNew York, NY, 1995. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780195102338.003.0006.

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Resumen
Abstract FABIAN (d. 250 A.D.) Bishop of Rome and leader of the Christian community there from 232 to 250; he divided the city into seven regions or districts to improve the spiritual administration. In 250, when Emperor DECIUS launched his terrible persecutions, Fabian had the distinction of being the first martyr. FABIANUS PAPIRIUS (fl. 1st century A.D.) Roman philosopher; probably born in the late 1st century B.c. and ,studied rhetoric before speaking and teaching on his own. His most famous pupil was SENECA, who ardently defended his writings by claiming that in style and philosophy Fabian was surpassed only by LIVY, CICERO and Asinius POLLIO. Fabianus also wrote on natural history and was quoted by PLINY THE ELDER in his Natural History . FALCO, SOSIUS (fl. late 2nd century A.D.) Consul in 192 (with Erucius Clarus). For a brief time in 193, he ,vas proposed as a replacement for the short-reigned PER­-Z1NAX, but never received popular support. FARMING Rome began as a community of farmers and shepherds, as with other cultures throughout the Mediterranean. The Romans, however, made farming a major ,eiconomic support of their imperial endeavors. Farming was for centuries the gauge of prosperity, both in Italy and in the provinces, and its decline signaled the true deterioration of imperial power and vitality. Although the Greeks, Egyptians and other cultures increased the efficiency of growing crops throughout the Hellenic and later Seleucid eras, the innovative Roman farmers did much to improve the entire system. Crop rotation, amelioration, fertilization and harvesting were all adapted to Italian lands, and agricultural output was vast. Colonies were founded in Italy, especially in such regions as Sicily (SICILIA), as former army veterans ploughed and reaped the benefits of the fertile soil.
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Actas de conferencias sobre el tema "Provincia Siciliana"

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Coppola, Giovanni. "Una rete castellare: il sistema fortificato irpino". En FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11348.

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Resumen
A network of castles: the Irpinian fortified systemIn Irpinia, to grasp the extent to which the multiform and varied castellated density still has today, it is necessary to look at its hilly and mountainous landscapes or read the toponyms of its villages: from the recent study carried out in the Province of Avellino, there is a list of 78 castles still visible in elevation, a very high figure if you consider that the entire provincial territory is composed of 118 municipalities, for a percentage of almost 70%. The period of study in which this research is based on Irpinia's fortification (castles, walls, towers and defensive walls) is part of the period in which the various foreign dynasties conquered the Regnum Siciliae giving rise to a military architecture which goes from the Longobard domination (568-774) to the advent of the Normans (1130-1194) and the Swabians (1194-1268), to retrace the phases of the coming first of the Angevins (1268-1435) and then of the Aragons (1442-1503).
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Informes sobre el tema "Provincia Siciliana"

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Stumpo, Sergio. The Sustainability of Urban Heritage Preservation: Caso di studio: Siracusa, Italia. Inter-American Development Bank, agosto de 2010. http://dx.doi.org/10.18235/0007766.

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Resumen
La città di Siracusa è situata nella parte sud est della Sicilia, isola a sud dell'Italia. E' capoluogo di provincia e confina a nord con la provincia di Catania ed a ovest con la provincia di Ragusa. Catania rappresenta un polo industriale ed economico molto avanzato mentre Ragusa è una realtà culturale archeologica di grande pregio storico.
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