Literatura académica sobre el tema "Processi di comprensione del testo"

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Artículos de revistas sobre el tema "Processi di comprensione del testo"

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Dello Iacono, Umberto, Eva Ferrara Dentice, Chiara Vitina Mannillo y Maria Letizia Vitale. "Dalla comprensione del testo alla risoluzione del problema: un’esperienza nella scuola secondaria di secondo grado". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n.º 12 (21 de noviembre de 2022): 9–21. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.1.

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Resumen
La risoluzione dei problemi è un’attività che crea difficoltà a molti studenti, indipendentemente dall’ordine scolastico, spesso legate alla fase di comprensione del testo del problema stesso. A tal proposito, abbiamo disegnato un’attività di apprendimento che prevede che gli studenti, a partire da alcuni problemi assegnati, individualmente e poi in maniera collaborativa, ne analizzino dapprima criticamente il testo per poi affrontarne la risoluzione. Abbiamo sperimentato tale attività con studenti del primo anno di una scuola secondaria di secondo grado. L’analisi dei dati mostra che l’attività didattica progettata sembra essere efficace nel favorire l’attivazione di adeguati processi risolutivi da parte degli studenti, nonché la produzione di argomenti a sostegno delle risposte fornite. In particolare, la maggior parte degli studenti, dopo aver lavorato sulla comprensione del testo, migliora la correttezza delle risposte e/o produce argomenti a supporto delle stesse.
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Campagnolo, Augusto. "COMPETENZE DI ACCESSO ALL’UNIVERSITÀ: DALLA COMPRENSIONE DEL TESTO ALLA SCRITTURA DI SINTESI". Italiano LinguaDue 14, n.º 1 (28 de julio de 2022): 633–59. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18319.

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Resumen
Per favorire un raccordo tra Scuola superiore e Università, l’articolo propone una riflessione sulle competenze linguistiche richieste agli studenti che accedono ai corsi di laurea, in particolare a quelli della Scuola di Scienze Umane. A partire dall’analisi di due testi, l’articolo illustra l’intreccio di competenze necessarie allo studente sia in fase di lettura e comprensione sia in fase di produzione del riassunto, e intende sostenere come la comprensione richieda anche una riscrittura e come il riassunto sia profondamente condizionato dai processi di analisi e comprensione del testo. L’esperienza dell’autore, maturata nei corsi di recupero delle competenze linguistiche, ha evidenziato come la pratica del riassunto sia uno strumento essenziale per migliorare le competenze di comprensione e di produzione scritta perché costringe lo studente a confrontarsi in modo analitico con i diversi livelli del testo e ad adottare le strategie linguistiche e le forme testuali più adeguate per riprodurlo. University access skills: from text comprehension to summary writing In order to encourage a connection between the High School and University, this article proposes a reflection on the required linguistic competences for students who enroll in degree courses, in particular those in the School of Human Sciences. Starting from the analysis of two texts, the article illustrates the intertwining of skills needed by the student both in the reading-and-comprehension phase and in the summary production phase, showing how comprehension also requires rewriting and how summarizing is deeply conditioned by the processes of analysis and comprehension of the text. The author’s experience, matured in remedial language skills courses, has shown how the practice of summarizing is an essential tool to improve comprehension and written production skills because it forces the student to deal with the different levels of the text analytically and adopt the most appropriate linguistic strategies and textual forms to reproduce it.
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Ponzio, Luciano. "Enunciazione non iterabile e interrelazione tra scrittura e immagini del mondo". Letrônica 14, sup. (31 de diciembre de 2021): e42539. http://dx.doi.org/10.15448/1984-4301.2021.s.42539.

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Produrre e comprendere segni significa partecipare ai processi comunicativi. Il segnico è il campo dell’ambivalenza, della somiglianza, della deviazione, della creatività, in cui tutto si decide per relazioni e pratiche sociali (io-per-me, l’altro-per-me e io-per-l’altro, come dice Bachtin). Il testo artistico fornisce la possibilità di cogliere al meglio la struttura dialogica dell’enunciazione. Bachtin mostra come il senso del testo non dipenda dagli elementi ripetibili del sistema di segni con cui è composto (interpretanti di identificazione) ma nella sua stessa costituzione, e non solo nella sua manifestazione; esso è situato nei rapporti di rinvio, di differimento (interpretanti di comprensione rispondente) che danno luogo ad una catena di testi ad esso antecedenti e ad esso successivi. Nel dispiegarne la trama, pur rispettandone regole, forme e strutture, l’enunciazione letteraria del discorso indiretto libero è capace di trasgredirle in un fitto dialogo intertestuale e, diacronicamente, tra autori differenti.
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Cantaluppi, Lorenzo. "Educare alla “matematizzazione e modellizzazione” nella scuola media". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n.º 9 (27 de mayo de 2021): 103–26. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.5.

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Resumen
L’articolo presenta il percorso didattico svolto in una classe di seconda media con lo scopo di indagare lo sviluppo delle convinzioni degli allievi riguardo agli elementi e ai processi efficaci da attuare al fine di una risoluzione ottimale di un problema matematico. L’itinerario si compone di molteplici attività cooperative attraverso le quali trattare in modo puntuale i processi coinvolti nel ciclo della matematizzazione. Gli allievi hanno affrontato tali proposte con motivazione e interesse, apprezzando in particolare la multidisciplinarietà relativa alla comprensione e alla lettura di un testo. I risultati ottenuti mostrano come gli allievi, durante l’attività di risoluzione di un problema matematico, abbiano imparato a spostare il loro focus dal prodotto ai processi: l’attenzione che prima era rivolta unicamente al risultato matematico viene ora ad essere ripartita anche su processi importanti quali la lettura, l’applicazione di algoritmi, la scelta delle operazioni, l’attuazione di strategie metacognitive e la riflessione e l’interpretazione del risultato matematico ottenuto.
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Franchini, Elena, Alice Lemmo y Silvia Sbaragli. "Il ruolo della comprensione del testo nel processo di matematizzazione e modellizzazione". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n.º 1 (2017): 38–63. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.17.1.3.

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Bendaho, Othman Abderrezzaq. "La competenza di lettura: percorso e valutazione". ALTRALANG Journal 4, n.º 02 (30 de diciembre de 2022): 471–84. http://dx.doi.org/10.52919/altralang.v4i02.231.

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Resumen
Reading Competence: Path and Evaluation ABSTRACT: This paper clarifies the reading /comprehension skills in the context of teaching/learning italian to foreigners, explains the path of reading competence and the different constituent aspects of this competence, eventually, are detailed some questions of assessment of the reading competence RIASSUNTO: Il presente contributo chiarisce il concetto di lettura e l’abilità di comprensione del testo in contesto di insegnamento/apprendimento di lingua italiana a stranieri, sono esposti le modalità ed i processi di lettura, è spiegato il percorso di competenza di lettura ed i diversi aspetti costituenti di tale competenza, e alla fine, sono dettagliati alcuni quesiti di valutazione della competenza di lettura.
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Franchini, Elena, Alice Lemmo y Silvia Sbaragli. "The role of text comprehension in the process of mathematization and modelling". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n.º 1 (2017): 38–64. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.17.1.3.1.

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Braconnier, A. "La comprensione psicopatologica dell'adolescenza, ieri e oggi". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n.º 2 (julio de 2010): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-002002.

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Il passaggio dall'infanzia all'etŕ adulta si č evoluto nel tempo, presentandosi diversamente nei diversi periodi storici. L'adolescenza si costituisce oggi in tre tempi articolati fra loro: il tempo dei cambiamenti, quello delle scelte e quello degli investimenti sull'identitŕ. Esaminando il rapporto fra costruzione dell'identitŕ e identificazioni, l'autore riconosce come problematica centrale dell'adolescenza la costruzione delle proprie identifi cazioni, processo complesso che, poggiando sulle immagini interiorizzate delle figure genitoriali, consente una rappresentazione sufficientemente coerente di Sé, della propria identitŕ e personalitŕ. Da un punto di vista psicopatologico la minaccia piů importante in adolescenza č quella depressiva, di cui sono analizzate le possibili manifestazioni (da un attacco alle capacitŕ di pensiero fino alle forme piů gravi di attacco al proprio corpo, come accade nei tentativi di suicidio). Il testo si conclude con una riflessione sul tema del segreto, inteso come necessitŕ umana, garante dell'autonomia psichica, e ricerca di complicitŕ.
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Glucksman, Myron L. "Il "Progetto" di Freud: la connessione mente-cervello rivisitata". SETTING, n.º 44 (marzo de 2021): 5–30. http://dx.doi.org/10.3280/set2020-044001.

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Il testo di Freud Progetto per una psicologia scientifica (1895) riflette il suo ten-tativo di spiegare i fenomeni psichici in termini neurobiologici, motivato dalla scoperta del neurone avvenuta da poco. La sua ipotesi fondamentale era che i neuroni fossero veicoli per la conduzione di "correnti" o "eccitazioni" e che fossero connessi tra loro. Utilizzando questo modello, Freud ha tentato di descrivere una serie di fenomeni mentali, tra cui coscienza, percezione, affetti, Sé, processi cognitivi, sogno, memoria e formazione del sintomo. Tuttavia, non fu in grado di completare l'esplorazione di tali processi mentali in quanto, all'epoca, mancavano le informazioni e la tecnologia necessarie che sarebbero diventate disponibili nel secolo successivo. Infatti, tecniche quali la risonanza magnetica funzionale (fMRI), la tomografia ad emissione di positroni (PET), l'elettroencefalogramma (EEG), nonché scoperte quali le sinapsi, le reti neurali, i fattori genetici, i neurotrasmettitori e i circuiti discreti del cervello avrebbero facilitato una significativa espansione delle conoscenze sui fenomeni mente-cervello. Tutto questo materiale scientifico ha portato allo sviluppo di efficaci trattamenti farmacologici per la schizofrenia, i disturbi dell'umore e l'ansia. Non solo, ora posso-no essere misurate le variazioni della funzionalità del cervello che riflettono il buon esito dei trattamenti farmacologici e psicoterapeutici. Nonostante questi progressi, la comprensione del rapporto tra le funzioni di mente e cervello rimane limitata. Oltre un secolo dopo la pubblicazione del Progetto non è ancora completamente compresa la neurobiologia sottostante i fenomeni della coscienza, dell'inconscio, delle sensazioni, dei pensieri e della memoria. Possiamo aspettarci di arrivare ad un'integrazione più completa della mente e del suo substrato neurobiologico tra un secolo? Lo scopo di questo articolo è quello di aggiornare la nostra conoscenza della neurobiologia associata alle specifiche funzioni mentali che Freud esaminò nel Progetto, nonché di porre domande riguardanti i fenomeni mente-cervello che si spera troveranno risposte in futuro.
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Premrl, Mirjam. "Commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti di Italianistica e di Traduzione: (identificazione dei punti critici e confronto tra i gruppi)". Linguistica 49, n.º 1 (29 de diciembre de 2009): 161–203. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.161-203.

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Resumen
Nel presente contributo l'autrice si concentra sull'osservazione e sul commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti del 2., del 3. e del 4. anno del corso di laurea in Lingua e letteratura italiana, del 2. e del 3. anno del corso di Laurea in Mediazione interlinguistica e del 4. anno del corso di laurea in Traduzione. Il punto in comune di tutti e tre i corsi è l'insegnamento esplicito delle caratteristiche e del funzionamento del sistema verbale italiano, anche se nell'ambito di Italianistica la quantità di ore dedicate a questo tipo di insegnamento è superiore rispetto a quella prevista nell'ambito di Traduzione, mentre nell'ambito di Traduzione una quantità maggiore di lezioni concerne esercitazioni di traduzione e composizione di testi. Per gli scopi della ricerca è stato elaborato un test composto da cinque testi autentici brevi ma completi e da un brano tratto dal romanzo Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani, trasformati in seguito nei cloze. Ma visto che la scelta della forma verbale nei cloze dipende non soltanto dalla conoscenza degli usi, bensì anche dall'interpretazione felice del mondo testuale, i cloze sono stati completati da attività quali sottolineare espressioni sconosciute, tradurre il testo in sloveno, completare i cloze preceduti dalla versione slovena del testo. Dai risultati traspare che gli studenti non hanno problemi particolari nella comprensione del mondo testuale, mentre incontrano difficoltà nell'interpretazione attiva delle sue caratteristiche e nell'applicazione degli usi alla realtà extralinguistica. Per la quantità di usi inappropriati si rivelano come i più critici fenomeni quali l'anteriorità nell'ambito delle frasi indipendenti e relative, l'espressione della temporalità relativa nell'ambito dei costrutti sintattici complessi e nel discorso indiretto libero, il preludio, la scelta tra il perfetto e l'imperfetto e l'espressione di notizie riferite su azioni passate con il condizionale composto. Si è scoperto, però, che la criticità di uno stesso fenomeno varia in dipendenza dalla sua riconoscibilità nel co- e contesto. I risultati hanno inoltre confermato - eccetto che per un gruppo - il miglioramento della prestazione con il progredire degli studi. Al tempo stesso si è potuta notare l'importanza dell'insegnamento esplicito e dell'osservazione attiva degli usi delle forme verbali, dato che né le preconoscenze, acquisite spesso in modo informale e utili soprattutto nella ricostruzione del mondo testuale, né l'esperienza relativa alla composizione di testi possono eliminare l'influsso dell'interferenza. Data la presenza implicita della madrelingua nella produzione linguistica del discente in un'altra lingua straniera, l'autrice propone delle attività in classe che prendano come spunto i testi in madrelingua. Per superare le difficoltà di applicazione delle nozioni teoriche ai casi pratici gli studenti dovrebbero essere esposti ancora di più alla lettura e all'analisi dei vari tipi testo in lingua straniera. Gli studenti dovrebbero essere inoltre incitati a un processo consapevole di ricostruzione del mondo testuale.
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Tesis sobre el tema "Processi di comprensione del testo"

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Vecchiato, Silvia <1979&gt. "Abilità pragmatiche e comprensione del testo scritto: il contributo dei processi inferenziali". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20616.

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Resumen
Questa ricerca si propone di verificare se una competenza deficitaria nella comprensione del testo scritto sia correlabile a fragilità nelle abilità pragmatiche e, nello specifico, nella generazione di inferenze. Comprendere un testo è un processo cognitivo che dipende da molteplici funzioni interagenti fra loro e implica differenti abilità linguistiche e metacognitive al fine di giungere ad una rappresentazione mentale coerente del contenuto. Sono state dunque valutate le competenze nella comprensione del testo scritto e nella pragmatica, nello specifico nelle abilità inferenziali, in un campione di 103 bambini a sviluppo tipico frequentanti l’ultimo anno della scuola primaria. Per la comprensione del testo scritto sono stati somministrati a tutto il campione due testi tratti dalla batteria dei test MT-Scuola per la classe quinta primaria (Cornoldi, Colpo, Carretti, 2017); le abilità pragmatiche dei 27 alunni risultati deficitari nella comprensione del testo sono state invece valutate attraverso il test APL MEDEA. Per indagare ulteriormente le abilità inferenziali si è reso necessario predisporre un test specifico sulle inferenze che ha permesso di analizzare qualitativamente il processamento di diverse classi di inferenze. Si è ipotizzato che gli alunni con prestazioni al di sotto della media nella comprensione del testo scritto presentino fragilità anche nell’aspetto dell’integrazione linguistica e cognitiva e, quindi, nelle inferenze pragmatiche. Si è inoltre assunto che le abilità inferenziali contribuiscano in modo specifico al processo di comprensione del testo (Bryant, Cain, Oakhill, 2004). Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che, nella comprensione del testo, prestazioni sotto la media sono caratterizzate da debolezze nei processi inferenziali e nelle abilità metacognitive. In particolare, per gli alunni risultati carenti nella comprensione si è riscontrato un processo inadeguato di costruzione della coerenza testuale attraverso integrazioni e inferenze: le principali difficoltà sono emerse nel processamento di inferenze lessicali e semantiche, nell’individuazione di errori o omissioni e nella risoluzione di incongruenze presenti nel testo. Il test sulle inferenze ha confermato una correlazione positiva tra comprensione del testo e abilità inferenziali: gli alunni con problemi di comprensione del testo hanno mostrato una propensione all’errore mediamente doppia in tutte le tipologie di inferenze rispetto agli alunni con prestazione sopra la media nella comprensione del testo. Le inferenze da integrazione, semantiche e narrative sono risultate maggiormente problematiche ed efficaci nella discriminazione tra soggetti sotto e sopra la media nella comprensione del testo. Le abilità pragmatiche valutate attraverso il test APL MEDEA sono apparse nel complesso maggiormente preservate, sebbene siano emerse sub abilità pragmatiche deficitarie. La correlazione tra comprensione del testo e abilità pragmatiche è risultata infatti significativa nell’ambito specifico di inferenze complesse di coerenza globale generate per interpretare il contesto presentato, sia esso di gioco o di interazione in una situazione sociale. Da questa ricerca è dunque emerso che le prestazioni sotto la media nella comprensione del testo sono state caratterizzate da difficoltà specifiche nella generazione di inferenze. Inoltre, le inferenze di coerenza globale, semantiche e narrative si sono rivelate efficaci nel discriminare alunni con buona e scarsa competenza testuale.
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Mario, Lucia Daniela <1955&gt. "Se immagino capisco : il ruolo dei processi simulativi e metaforici nella comprensione del testo". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2249.

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Resumen
Scopo della presente ricerca è esplorare il ruolo dell’immaginazione nella comprensione del testo. L’immaginazione di cui si parla non è naturalmente riferita al “fantasticare” o alla facoltà di concepire qualcosa al di fuori di regole o della razionalità, ma come la concepisce G.Lakoff, e cioè una razionalità immaginativa che sfrutta l’immaginazione per comprendere quello che non possiamo comprendere interamente o direttamente. L’idea nasce a partire dalla tesi sostenuta da V. Gallese e G. Lakoff in The Brain’s Concepts (2005) secondo cui la comprensione dei concetti, siano essi concreti o astratti, richiede la “simulazione” (Embodied Simulation; ES) e il coinvolgimento attivo del sistema sensori-motorio. In base alla teoria ES si assume che la comprensione di un testo derivi dalla possibilità di immaginare (simulare) ciò di cui si parla nel testo, a partire da parole o frasi di natura sensorimotoria che attivano i programmi percettivo-motori collegati alle parole-stimolo e mappate in base all’esperienza con le cose e le azioni a cui il testo fa riferimento. L’idea è che, diversamente dalle concezioni cognitiviste che riconducono la comprensione di un testo a processi di elaborazione di simboli arbitrari, la dinamica percettivo-motoria del testo, indotta da parole o gruppi di parole che conducono azioni e percezioni, attivi una configurazione (modellizzazione) che “rifletterebbe” la struttura del testo (e quindi la sua comprensione) in relazione al grado di “somiglianza strutturale” che si verrebbe a creare tra modellizzazione testuale e modellizzazione interna (rappresentazione). L’approccio metodologico utilizzato per indagare la natura embodied della comprensione trae ispirazione da uno degli indirizzi di ricerca più innovativi e autorevoli: la Neurofenomenologia, termine coniato da F. Varela per coniugare i risultati e le teorizzazioni derivanti dalle ricerche delle neuroscienze cognitive (in particolare quelle che riguardano il ruolo dei neuroni specchio nella comprensione delle frasi) con i resoconti in prima persona dei soggetti alle prese con la comprensione di un testo. Per corroborare l’ipotesi di ricerca è stato costruito uno strumento denominato CAT (Prova di Categorizzazione Testuale) realizzato sulla base dei risultati delle recenti ricerche in ambito neurofisiologico, neurolinguistico e all’orientamento neurofenomenologico, con lo scopo di far emergere i resoconti in prima persona, cioè le strutture di pensiero coscienti riconducibili a esperienze e immagini richiamate dal soggetto mentre comprende un testo. Il grado di “somiglianza strutturale” è stato inferito attraverso la scelta operata dal soggetto a più livelli: a) la scelta delle parole senso-motorie collegate allo scopo del testo; b) la scelta dell’immagine metaforica (tra sei disponibili) collegata al testo; c) l’esperienza personale reclutata. I risultati ottenuti avvalorano l’ipotesi secondo cui la comprensione di un testo implica una “somiglianza di strutture di relazione” tra la configurazione generata a livello immaginativo dalle parole-concetto espresse nel testo e la configurazione o struttura testuale. Ne consegue che, se la direzione di ricerca qui indicata ha buone possibilità di essere coerente con i risultati della ricerca neuoscientifica, e quindi con l’idea che la comprensione di un testo sia innescata a livello motorio (comprensione embodied), una tale svolta di paradigma non può essere trascurata dalle scienze della formazione e della cognizione, che dovrebbero essere indotte a riflettere sulle modalità di insegnamento e di apprendimento più consone alla nuova concezione del rapporto tra percezione, azione e cognizione.
The purpose of this research is to explore the role of imagination in understanding the text. The imagination of which we speak is not of course referring to "fantasize" or the right to conceive of anything outside rules or rationality, but from G. Lakoff’s point of view, that is one imaginative rationality that uses imagination to understand what we can’t fully or directly understand. The idea comes from the suggestion by V. Gallese and G. Lakoff in The Brain's Concepts (2005) that the understanding of the concepts, whether concrete or abstract, requires simulation (Embodied Simulation, ES) and the active involvement of the sensorimotor system. According to the ES theory, it is assumed that the comprehension of a text derives from the ability to imagine (simulate) what is mentioned in the text, from the nature of words or phrases of sensory-motor origin, activating perceptual-motor programs connected to the words stimulus and mapped based on experience with things and actions which the text refers to. The idea is that, unlike the cognitivist conceptions that lead back to the understanding of a text-making processes of arbitrary symbols, the dynamic perceptual-motor of the text, induced by words or groups of words that lead to actions and perceptions, activate a configuration (modelling) that "reflects" the structure of the text (and hence its understanding) in relation to the degree of "structural similarity" that would be created between modeling textual and internal modeling (representation). The methodological approach used to investigate the nature of embodied understanding is inspired by one of the most innovative research and authoritative addresses: the Neurophenomenology, a term coined by F. Varela to combine the results and theories derived from the research in cognitive neuroscience (in particular those relating to the role of mirror neurons in understanding a sentence) with the first-person accounts of people struggling with the understanding of a text. In order to support the research hypothesis a tool called CAT (Test Text Categorization) was built, made on the basis of the results of recent research in neurophysiology, neurolinguistic and neurophenomenological orientation, in order to bring out the first-person accounts , that is the conscious "structures of thought", relating to experiences and images recalled by the subject while he includes a text. The degree of "structural similarity" was inferred through the choice made by the subject on several levels: a) the choice of words sensory-motor connected to the purpose of the text; b) the choice of metaphorical image connected to the text (among the six available ones); c) the recruited personal experience. The results support the hypothesis that the understanding of a text involves a "similarity of structures of relationship" between the generated configuration at the imaginative concept expressed by the words in the text and the configuration or structure of the text. It follows that, if the search direction shown here has a good chance of being consistent with the results of the neuoscientifical research, and then with the idea that the understanding of a text is triggered at the motor level (embodied understanding), such a turn of paradigm can not be neglected by the Education and Cognitive Sciences should be encouraged to reflect on how teaching and learning are better suited to the new conception of the relationship between perception, action and cognition.
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VEZZANI, AGNESE. "LAVORARE A COPPIE NELLA COMPRENSIONE DEL TESTO. MODELLI DI RIFERIMENTO E REALIZZAZIONI DIDATTICHE". Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1236819.

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Il presente lavoro affronta il tema dell’organizzazione didattica a coppie nei processi di apprendimento scolastico, e in modo particolare nell’elaborazione e comprensione dei testi. Le ragioni risiedono principalmente nell’urgenza di individuare strategie di intervento per migliorare la comprensione dei testi, vista la criticità della situazione italiana, e nel fatto che la coppia offra potenzialità specifiche rispetto al gruppo e sostenibili nella gestione della classe. Per approfondire l’argomento, si è affrontata dapprima una ricognizione della letteratura internazionale e si sono delineati alcuni contesti ricorrenti in cui sono state realizzate ricerche sul lavoro a coppie. Sono emersi quattro filoni di ricerca principali: la coppia è considerata uno stadio iniziale o un passaggio intermedio per la pratica di modelli cooperativi più complessi, o una delle modalità in cui si pratica l’insegnamento reciproco e tutoriale, o una strategia per agevolare la comunicazione tra gli alunni nei contesti di insegnamento di una seconda lingua, o una delle modalità con cui viene sostenuto l’apprendimento di materiale accademico tra gli studenti universitari. È stata poi condotta un’ampia indagine su libri di testo e sussidi utilizzati dagli insegnanti per ricavare informazioni indirette sulle pratiche di lavoro tra pari. In seguito, sono state approfondite le ricerche che hanno sperimentato il lavoro in coppia nei processi di comprensione e che hanno ottenuto risultati promettenti, tra cui il protocollo Reciprocal Teaching messo a punto nel corso di una ricerca nazionale S.Ap.I.E. (Calvani, A. Chiappetta Cayola, L., 2019). Per individuare modalità e procedure realizzate nell’interazione di coppia “in classe” è stato progettato e allestito un programma sperimentale, tenendo costanti il materiale di riferimento e la successione delle attività proposte dal protocollo S.Ap.I.E. Reciprocal Teaching, e di osservare cosa succede nella verbalizzazione degli allievi se uno dei due elementi ricopre il ruolo di tutor, alternandosi con il compagno (coppia tutoriale), oppure se le richieste del materiale vengono affrontate congiuntamente (coppia congiunta). Si è condotta pertanto una ricerca quasi-sperimentale, con osservazione sistematica delle interazioni di alcune coppie di allievi. Le interazioni, registrate e trascritte fedelmente, sono state trattate con analisi quantitative e qualitative. Gli esiti principali sono la documentazione dei processi di pensiero “tipici del lettore consapevole” che la letteratura ascrive al lavoro in coppia, l’intensità del coinvolgimento nel compito, e la produttività di alcune fasi del compito (in particolare la scrittura). L’analisi quantitativa ha messo in luce, inoltre, le caratteristiche distintive delle interazioni nelle due modalità: tutoriale e congiunta. Ogni interazione è stata categorizzata individuando interventi di tre tipi: cognitivi (centrati sui testi e sulle consegne), regolativi ed affettivi. I dati evidenziano che la richiesta di un’elaborazione congiunta consente alla coppia una partecipazione attiva più ampia e concentrata sul testo.
This research deals with the issue of the in-pairs-structures in school learning processes, and in particular text comprehension and elaboration. The motivation lies mainly in the urgency to identify intervention strategies to improve reading comprehension, given the outcomes of Italian students in reading comprehension, and in the fact that the in-pairs collaboration offers specific potential related to the group, in sustainable class management. To deepen the subject, a survey of international literature was first conducted; some recurring contexts were outlined in which the in pairs-structure has been treated in a specific way. The couple is considered in four main paths of research: i) an initial stage (or an intermediate step) for the practice of more complex cooperative models; ii) one of the ways in which mutual teaching and tutoring are practiced; iii) as a strategy to facilitate communication between pupils in second language learning contexts; iv) one of the ways in which the learning of academic material is supported among university students. An extensive survey was then conducted on textbooks and handbooks used by teachers to obtain indirect information on peer work practices in the classrooms. Subsequently, the research papers that involved experimented in-pair work on reading comprehension and that have obtained promising results were deepened, among which was the Reciprocal Teaching protocol, developed for a national research S.Ap.I.E. (Calvani, A. Chiappetta Cayola, L., 2019). An experimental program was designed and set up to identify methods and procedures implemented in the in-pair interactions in classes, keeping constant the protocol and the succession of activities proposed by the S.Ap.I.E. Reciprocal Teaching protocol. The goal was to observe what happens in the verbalization of the students if one of the two pupils plays the role of tutor, alternating with the partner (tutor-tutee pair), or if the requests for the material are tackled jointly (joint pair, with no roles). A quasi-experimental research was therefore conducted, with systematic observation of the interactions of some students’ pairs. The interactions, accurately recorded and transcribed, were treated with quantitative and qualitative analysis. The main outcomes of the research is the documentation of the thought processes "typical of the aware reader" that literature ascribes to the work in pairs in reading comprehension: the intensity of involvement in the task, and the productivity of certain phases of the task (in particular writing). The quantitative analysis also highlighted the distinctive characteristics of the interactions in the two modes: tutor-tutee pairs and the joint pairs. Each interaction has been categorized by identifying interventions of three types: cognitive (text-focused and assignment-focused), regulative and affective. The data show that the situations where the pair work jointly on the task allows a wider and more active participation focused on the text.
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Zanini, Sara. "La rilevazione della comprensione del testo espositivo. Validazione di una prova sperimentale e prospettive di intervento". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3424581.

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With the supervision of Professor Lerida Cisotto, the PhD student has designed and corroborated the validity of a structured test for the comprehension of a written text. The examination was addressed to students of the fifth-grade of primary school. It was decided to operate on expository texts; because of its structural complexity, expository texts allow for a throughout analysis of the logical connections among the theoretical nuclei constituting its hierarchical structure. The research aimed to put forwards innovative questions with respects to the typology and the inquired cognitive dimension, assessing its efficacy and functionality with regards to both an evaluative and a didactical perspective. The process of construction of the test started with the definition of the objectives and the methods of administration, followed by the choice and analysis of the text and a first elaboration of the relevant items, which were subsequently beta-tested with a precautionary administration to a small sample-group (two fifth-grade primary school classes). Following the feedback obtained by the beta test, and relevant reassessment, a second administration was carried out involving sixteen classes for a total of 280 students. The results have been analysed in order to assess the validity of the tools employed, also compering them with those obtained from further tests administrated to the same sample-groups in two different occasions. This first phase of the research was followed by an additional in-depth analysis aiming at further exploring the functionality of the experimental test through a comparison between the scores obtained in the tests and the quality of the summaries on the read texts made by the students. This second phase involved a new sample-group of 118 fifth-grade students of primary school divided into an experimental group and a control group to whom were administered two different versions of the test. The experimental group underwent the test to be validated while the control group underwent a more traditional kind of test mostly focusing on the literal and inferential dimensions entirely composed of multiple choice items with four alternative answers. It was expected the summaries of the experimental group would have been qualitatively better with respect to content completeness and logical structure, as well as meeting more complex macro-rules of syntactical construction. The results of the conducted analyses (descriptive, correlational, and factorial in the first phase; descriptive, correlational, and relative to variance in the second phase) have confirmed the expected results, showing the validity and efficacy of the test with regards to the assessment of the ability to comprehend and as an incentive for complex cognitive and textual re-elaboration.
Con la supervisione della Prof.ssa Lerida Cisotto, la dottoranda ha progettato e verificato la validità di una prova strutturata di comprensione del testo rivolta a studenti di classe V di scuola primaria. Si è deciso di operare sul testo espositivo poiché, per la sua complessità strutturale, tale tipologia si presta a un’indagine approfondita dei nessi logici esistenti tra i nuclei concettuali che ne costituiscono la sua struttura gerarchica. La finalità dello studio condotto è stata di predisporre quesiti innovativi per tipologia e dimensione cognitiva indagata e indagarne l’efficacia e la funzionalità sia in prospettiva valutativa che in prospettiva didattica. Il processo di costruzione della prova ha preso avvio con la definizione degli obiettivi e delle condizioni di somministrazione, seguiti dalla scelta e analisi del testo e dalla prima formulazione degli item, successivamente pretestati con la somministrazione preventiva su un piccolo campione pilota (costituito da due classi V di scuola primaria). A seguito delle correzioni effettuate sulla base delle prime analisi condotte sulla prova pilota, è stata effettuata la seconda somministrazione, che ha coinvolto complessivamente 16 classi, per un totale di 280 alunni. I risultati ottenuti con la somministrazione della prova sono stati analizzati per verificare la validità e l’affidabilità dello strumento, servendosi anche del confronto con gli esiti di ulteriori prove somministrate allo stesso campione in due momenti differenti. A questa prima fase a fatto seguito un ulteriore approfondimento della ricerca, finalizzato ad esplorare ulteriormente la funzionalità della prova sperimentale, mediante il confronto tra i punteggi ottenuti nel test e la qualità del riassuntiva elaborato dagli alunni sul testo letto. La seconda fase ha coinvolto un nuovo campione costituito da 118 alunni di classe V di scuola primaria suddiviso in gruppo sperimentale e di controllo ai quali sono state somministrate due versioni diverse di test. Il gruppo sperimentale ha svolto la prova in oggetto di validazione, mentre il gruppo di controllo ha svolto una prova a struttura più tradizionale, indagante prevalentemente le dimensioni letterale e inferenziale e costituita esclusivamente da item a scelta multipla a quattro alternative di risposta. Ci si attendeva che i riassunti elaborati dagli studenti del gruppo sperimentale risultassero qualitativamente migliori in termini di completezza contenutistica e strutturazione logica e rispondenti alle macroregole di costruzione sintattica più complesse. I risultati delle analisi condotte (descrittive, delle correlazioni e fattoriale nella prima fase; descrittive, delle correlazioni e della varianza nella seconda fase) hanno confermato gli esiti attesi e dimostrato la validità e l’efficacia del test in termini di rilevazione delle abilità di comprensione e di guida per rielaborazioni cognitive e testuali complesse.
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5

Longo, Giuseppe <1961&gt. "Cognizione ed emozione: processi di interpretazione del testo letterario dalle neuroscienze cognitive all'educazione emotiva". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1018.

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L’elaborato esamina il rapporto tra neuroscienze cognitive e lettura del testo letterario, per verificare se essa può diventare strumento per l’educazione emotiva. Analizza il rapporto tra testo e lettore e i processi di comprensione ed interpretazione dal punto di vista neuroscientifico, approfondendo in particolare le connessioni tra emozione, metafora e immagine mentale. Attraverso lo studio della cognizione incorporata, della simulazione mentale e dell’empatia il lavoro spiega come il testo letterario possa diventare un mezzo utile per rinforzare la competenza emotiva.
The dissertation examines the connection between cognitive neurosciences and reading literature, to verify if the literary text can be used in the field of emotional education. It analyzes the brain-based interaction between text and reader and the processes of comprehension and interpretation, particularly by investigating how emotion, metaphor, and mental imagery are connected. Embodied cognition, mental simulation and empathy are also studied, to explain how the literary text can become a useful tool to enhance students’ emotional competence.
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Cecchinato, Giovanna <1983&gt. "Il ruolo della semplificazione nella comprensione scritta per studenti con Bisogni Linguistici Specifici. Studio di caso su alunna con disturbo specifico della comprensione del testo". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15036.

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L’elaborato tratta il processo di comprensione e la conseguente semplificazione di testi in favore di alunni con bisogni linguistici specifici. Partendo dai processi coinvolti nella comprensione, si arriva a delineare le strategie per rendere accessibile un testo, passando attraverso la descrizione dei bisogni educativi speciali (BES). Nello specifico verrà preso in esame il disturbo specifico della comprensione del testo (DCT), inserito in un contesto di bisogni linguistici specifici (BiLS). Per capire quali strategie possano favorire la comprensione di un testo in alunni con BiLS, nell’elaborato viene proposto uno studio di caso su alunna con DCT, alla quale, dopo averne delineato il profilo glottomatetico funzionale, sono state somministrate tre comprensioni: standard, semplificata, semplificata con mediazione dell’insegnante. In questo modo è stata verificata l’importanza del lavoro di progettazione precedente alla somministrazione del testo e le conseguenti strategie scelte per la semplificazione testuale e la mediazione da parte dell’insegnante.
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MACCIÒ, ANDREA. "La Voie d’Enfer et de Paradis di Pierre de l’Hôpital (XIV sec.). Edizione critica e studio dei processi di trasmissione e rielaborazione del testo". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2022. http://hdl.handle.net/11584/328746.

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This doctoral thesis is mainly devoted to the philological investigation and the realization of the first critical edition of the Voie d’Enfer et de Paradis, the only composition attributed to Pierre de l’Hôpital, which dates from the first third of the fourteenth century and belongs to the ancient French visionary tradition of allegorical journeys to the afterlife (7608 verses). The critical edition is based on all extant manuscripts and the contribution of the indirect tradition of the text, and it is also accompanied by extensive investigations into the poem’s peculiar narrative and semiotic structure, as well as its literary, theological and historical-cultural context, with particular attention both to the study of the sources and to the processes of re-elaboration and theatricalization to which the same poem was subjected, in the second half of the fourteenth century, by two of its unedited rewritings. Moreover, the resulting research work is also provided with an in-depth analysis of the linguistic traits characterising the base manuscript, a substantial commentary on the composition and a complete glossary, including all the words of the poem, the relative inflected forms, the graphic variants, and the verses relevant to each attestation.
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LOMBARDI, GIULIA. "Capire i documenti in L2: dall'analisi della comprensibilità di un corpus di testi istituzionali per stranieri alla sperimentazione di approcci didattici e linguistici". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009653.

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Resumen
La tesi verte sull’analisi della comprensibilità e della leggibilità di un corpus di testi istituzionali italiani destinati agli stranieri e sulla sperimentazione di soluzioni redazionali e didattiche efficaci. È noto che il linguaggio istituzionale italiano (soprattutto nelle varianti utilizzate dalle amministrazioni e dal diritto) spesso tende ad essere inutilmente complicato, soprattutto per gli stranieri che devono necessariamente far fronte a numerose pratiche burocratiche ed amministrative per poter risiedere sul territorio italiano; la ricerca intende agevolarne l’integrazione facilitando l’accesso ai documenti. Per poter raccogliere quante più informazioni possibili sugli elementi che definiscono comprensibilità e leggibilità di questa tipologia di testi riguardo all’utenza straniera, si è deciso di creare un corpus di testi istituzionali destinati ai migranti (ISTR) e di analizzarlo in maniera computazionale. Allo stesso tempo 101 studenti stranieri sono stati testati nella comprensione di diversi testi istituzionali a loro rivolti. Grazie all’analisi dei dati è stato possibile stilare un elenco delle marche linguistiche di difficoltà del linguaggio istituzionale destinato agli stranieri e dei fattori cognitivi, socio-linguistici ed emotivi che intervengono durante il processo di comprensione. In seguito, sono state selezionate due strategie per il miglioramento della comprensione: la semplificazione del testo e l’ideazione di un corso di formazione sul linguaggio istituzionale italiano. L’analisi statistica (dependent t-test e Anova test) dei dati e la comparazione tra i gruppi di studenti mostra che sia la semplificazione (df = 59, p- value = 1.066e-09) dei testi sia la frequenza del corso di formazione migliorano la comprensione dei testi istituzionali (F value = 4.56, p- value=0.037 *). I risultati mostrano che la congiunzione di sforzi istituzionali (con la redazione di testi a difficoltà controllata per gli stranieri) ed educativi (con la creazione di corsi di lingua specifici) può effettivamente agevolare l’integrazione dei migranti nel tessuto socio- politico delle comunità di accoglienza.
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CARIOLI, STEFANIA. "Nel labirinto dei link. Dai “vincoli” della linearità alla complessità della lettura online". Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1036172.

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Resumen
The analysis of the transformations occurring in the world of reading and the comparison between traditional reading and online reading are the central themes of this research. If, in a certain historical and cultural season, reading hypertext has seemed to correspond to a more active role of the reader, to his release from the "constraints" presumably cumbersome linear texts, a growing body of empirical data found that the hypertextual formats, often results in disorientation and cognitive overload. The latest studies on the online reading comprehension confirm these early findings and reveal further complexities related to the typical features of the Web. By combining a thoughtful intent and a more operational way, this analysis focuses on the processes involved in the new form of online reading, coming finally to explore the effects of using a metacognitive technique (Think Aloud) to teach to move strategically on the Internet. In many respects, the results of this study have confirmed the validity of a program for online reading teaching once the young reader has passed the stage of '"learning to read" and has made entry into the the "reading to learn." It is, now, to further expand this knowledge base.L'analisi delle trasformazioni intervenute nell'universo del leggere e il confronto fra lettura tradizionale e lettura del corpus ipertestuale online sono i temi centrali di questa ricerca. Se, in una certa stagione storico-culturale, la lettura di ipertesti è sembrata corrispondere a un ruolo più attivo del lettore, a una sua liberazione dai “vincoli” presumibilmente ingombranti dei testi lineari, una mole crescente di dati empirici ha rilevato che l'organizzazione in forma reticolare, spesso, si traduce in disorientamento e maggiore impegno cognitivo. Gli studi più recenti sulla comprensione della lettura dei testi online confermano tali prime evidenze e svelano ulteriori complessità legate alle tipicità del Web. Abbinando un intento teorico e riflessivo a un proposito di carattere più operativo, l'analisi si sofferma sui processi implicati nella nuova forma di lettura, giungendo infine a esplorare gli effetti dell'uso di una tecnica metacognitiva per insegnare a muoversi strategicamente in rete. Gli esiti di questo studio hanno, per molti aspetti, confermato la validità di un percorso che prevede un insegnamento all'elaborazione dei testi online una volta che il giovane lettore ha superato la fase dell'“imparare a leggere” e ha fatto ingresso in quella del “leggere per imparare”. Si tratta, adesso, di ampliare ulteriormente questa base conoscitiva.
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VALESI, RICCARDO. "Neurocinema: genesi di un modello valutativo dell'efficacia dei processi di comunicazione cinematografica. Un approccio neuroscientifico alla comprensione delle comunicazioni audiovisive". Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/10808/43123.

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Il settore cinematografico rappresenta un’area che ha visto incrementare sensibilmente i propri proventi nel corso dell’ultimo decennio, in special modo grazie all’apporto fornito dimensione di fruizione in streaming. Nonostante ciò l’indagine della psicologia del consumatore cinematografico rappresenta un campo ancora largamente inesplorato. Lo studio dei trailer cinematografici costituisce un versante specifico con cui si articola il più ampio ambito del marketing del cinema e le ricerche sviluppatesi al suo interno sono ancora numericamente esigue; per via di tale ragione il raggio di esplorazione degli ambiti tematici approfondibili al suo interno è provvisoriamente ridotto. Sono state pertanto condotte due ricerche sperimentali di neuromarketing applicato ai trailer che si sono declinate secondo due finalità di ricerca distinte. La prima si è rivolta all’identificazione dell’effetto differenziale sull’esperienza di visione dei trailer prodotto dalle variabili del genere sessuale e dell’età all’interno di un campione diviso equamente secondo due condizioni sperimentali (film romantico e film d’azione) e bilanciato in base al genere sessuale (femmine/maschi) e all’età (giovani/maturi); per quanto tali argomenti siano stati trattati al di fuori della letteratura sui trailer, essi non hanno avuto alcuna disamina al suo interno. Sono stati utilizzati degli indicatori neurofisiologici volti a misurare le principali dimensioni psicologiche di interesse cinematografico, così come emerso dalla letteratura: la valenza emotiva (asimmetria prefrontale in banda alpha), l’attenzione (cognitive index e heart rate), l’engagement (beta over alpha plus theta ratio), l’arousal (beta over alpha ratio e conduttanza cutanea) e la memorizzazione (memorization index). I test statistici implementati hanno permesso di rilevare, per ciascuna delle dimensioni considerate, effetti legati al genere sessuale e all’età. In particolare, la maggior valenza e attenzione dei giovani rispetto ai maturi, un arousal e un engagement superiore da parte dei maschi e dei giovani rispetto alle femmine e ai maturi e, infine, una capacità di memorizzazione migliore delle femmine rispetto ai maschi. Il secondo studio ha voluto indagare i diversi effetti neurofisiologici provenienti da tre diversi trailer appartenenti allo stesso film (un teaser e due theatrical trailer) e facenti parte della campagna di comunicazione della pellicola cinematografica. Tale ambito tematico rappresenta un filone inesplorato del neurocinema in generale. Gli obiettivi di ricerca sono stati due: indagare, in base al criterio del grado con cui la struttura narrativa viene rivelata e alla presenza di scene emotivamente impattanti, la differenza tra i tre trailer. Il secondo obiettivo ha riguardato l’estensione di un modello di mediazione sui fattori che contribuiscono alla decisione di acquisto di un film a seguito della visione del rispettivo trailer (e che contempera variabili quali la valenza, la comprensione narrativa, il passaparola e l’intenzione di acquisto) sviluppato con tecniche classiche e la possibilità di una sua integrazione con l’addizione di variabili neurofisiologiche. I risultati del primo obiettivo hanno confermato la capacità del teaser di saper elicitare un livello di attenzione superiore rispetto agli altri due trailer e quella del trailer 2 di saper promuovere una memorizzazione episodica (collegata, questa, agli aspetti di carattere emozionale) superiore. Infine, è stata confermata la capacità del modello di mediazione con sole variabili di questionario di potersi estendere a una cultura e a un campione differente rispetto a quello da cui è stato elaborato e sviluppato così come di poter essere integrato grazie all’ulteriore apporto della variabile di arousal corticale, la quale ha manifestato una capacità di influenzamento, all’interno del suddetto modello, della valenza misurata tramite tecniche self-report.
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Libros sobre el tema "Processi di comprensione del testo"

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Levorato, Maria Chiara. Racconti, storie e narrazioni: I processi di comprensione dei testi. Bologna: Il Mulino, 1988.

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Seminario su "Senso e testo: processi di strutturazione e destrutturazione" (1987 Milan, Italy). Ricerche di semantica testuale: Atti del Seminario su "Senso e testo: processi di strutturazione e destrutturazione" : Milano, 4-5 febbraio 1987. Brescia: La Scuola, 1988.

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Colloquio internazionale "Testo e contesto" (2nd 1996 Macerata, Italy). Immagine segno-parola: Processi di trasformazione : atti del secondo Colloquio internazionale "Testo e contesto" : Macerata, 23-26 ottobre 1996. Milano: Giuffrè, 1999.

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Colesanti, Gemma Teresa, Blanca Garì y Núria Jornet-Benito, eds. Clarisas y dominicas. Modelos de implantación, filiación, promoción y devoción en la Península Ibérica, Cerdeña, Nápoles y Sicilia. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-676-7.

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Il volume è frutto della ricerca del progetto Claustra. Atlante della spiritualità femminile. Il libro si occupa dell’analisi del paesaggio religioso contrassegnato dalle comunità di clarisse e di domenicane. L’approfondimento della struttura territoriale dei vari regni avviene tramite cinque linee: la conoscenza di aree poco studiate nella topografia monastica femminile; la comprensione delle dinamiche fondazionali e il ruolo delle comunità di mulieres religiose; la dinamica dell’impianto urbano e i processi di comunicazione e di azione, creatori del paesaggio monastico; l’importanza del mecenatismo e del patrocinio femminile nei modelli fondazionali e nella promozione culturale; l’analisi delle pratiche devozionali e della cultura materiale delle comunità in un contesto funzionale, spaziale e performativo. El presente volumen es el resultado de la investigación del proyecto Claustra. Atlas de espiritualidad femenina. El libro se ocupa del análisis del paisaje religioso marcado por las comunidades de clarisas y dominicas. Desde una estructura territorial por reinos se abordan cinco lineas: el conocimiento de áreas poco estudiadas en la topografía monástica femenina; la comprensión de dinámicas fundacionales y el papel de grupos de mulieres religiosae; la dinámica de implantación urbana y los procesos de interacción creadores de paisaje monástico; la importancia del mecenazgo y patronazgo femenino en los modelos fundacionales y de promoción cultural; el análisis de las prácticas devocionales y la cultura material de las monasterios femeninos en un contexto funcional, espacial y performativo.
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Brusa, Elisabetta. 8 tesi per 150 anni. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-384-7.

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8 tesi per 150 anni è un filo rosso che parte dalle pagine di alcuni libri-tesi, preziosamente conservati tra le mura dell’Archivio Storico di Ca’ Foscari, per trasformarsi nel corso del 2018 nel simbolico volo di alcune rondini-studenti.Mettendo insieme voci provenienti dal passato e voci e corpi della nostra contemporaneità, Fucina Arti Performative Ca’ Foscari ha celebrato, nell’anno dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Ateneo veneziano, gli otto Dipartimenti, dedicando ad ognuno di questi una performance realizzata partendo dall’elaborazione di una tesi.Spaziando cronologicamente (la prima tesi affrontata è del 1913) tra le diverse aree di studio – Economia, Studi Linguistici e Culturali Comparati, Scienze Molecolari e Nanosistemi, Filosofia e Beni Culturali, Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Studi Umanistici, Management e Scienze Ambientali, Informatica, Statistica – e, itinerando tra la magnificenza di sale, aule magne, cortili e auditorium cafoscarini, Fucina – con i suoi abitanti virtuali, studenti provenienti da tutti e otto i Dipartimenti, a cui si sono aggiunti studenti del Conservatorio Benedetto Marcello e dell’Accademia di Belle Arti di Venezia – è riuscita a costruire un mosaico di narrazioni intrecciando temi, ricerche, personaggi storici e figure immaginifiche, che ha condiviso con un pubblico curioso e attento.Il testo che qui presentiamo è la testimonianza di quanto realizzato ed è costituito dalla raccolta degli otto copioni, elaborati di volta in volta da uno studente-curatore.La collaborazione con i direttori dei Dipartimenti, con docenti di discipline diverse, con il personale cafoscarino coinvolto nella sfida, oltre alla partecipazione di Ca’ Foscari Alumni e di altre istituzioni veneziane, insieme all’Agenzia di Venezia di Banca Mediolanum, ha trasformato quest’esperienza in un possibile modello universitario di ricerca performativa.Se chi legge riuscirà a mettere in movimento processi immaginativi, allora per tutti coloro che hanno vissuto e condiviso questo progetto ambizioso sarà un ulteriore traguardo raggiunto.Fucina Arti Performative Ca’ Foscari nasce con il nome di Cantiere Teatro Ca’ Foscari nel 2011 come spazio fisico e mentale, teorico e pratico, aperto durante l’anno accademico agli studenti dei vari Dipartimenti desiderosi di confrontarsi con tematiche e sviluppi del mondo delle arti performative, realizzando produzioni proprie. Nel 2018 Cantiere Teatro Ca’ Foscari, diretto da Elisabetta Brusa, si trasforma in Fucina Arti Performative Ca’ Foscari.
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Editore, La Prima. Attività Di Comprensione Della Lettura per Bambini con Disturbi Dell'autismo : Libro Operativo Sulle Abilità Di Lettura: Dai Particolari Alla Comprensione Del Testo - Edizione Illustrata a Colori. Independently Published, 2022.

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Immagine segno-parola: Processi di trasformazione : atti del secondo Colloquio internazionale "Testo e contesto" : Macerata, 23-26 ottobre 1996 (Pubblicazioni ... scienze politiche, Universita di Macerata). Giuffre, 1999.

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Pellegrini, Stefania. Da 25 anni "La mafia restituisce il maltolto". Bologna University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/979-12-5477-133-4.

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Resumen
La strategia di intervento patrimoniale da parte dello Stato nei confronti delle risorse illecitamente accumulate si conferma essere lo strumento di maggiore incisività nella lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso e non solo. Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati rappresenta il mezzo attraverso il quale lo Stato realizza i valori della giustizia sociale e restituisce ai territori una ricchezza depurata che diventa fonte di opportunità e presidio di legalità. Il testo, prodotto nell’ambito della collaborazione fra la Regione Emilia-Romagna in attuazione del T.U. Legalità e Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, si propone di offrire uno spaccato su storie, procedure, buone prassi e modelli progettuali sperimentati con successo sui beni sequestrati e confiscati. L’analisi è tratta dalle tesi di cinque diplomati al Master universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio La Torre”, che da dieci anni realizza una formazione altamente specializzata rivolta ai soggetti che a vario titolo si occupano di una delle fasi che conduce alla valorizzazione dei beni confiscati. Stefania Pellegrini è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, docente di corsi di Sociologia del diritto, Mafie e Antimafia, Etica delle professioni e Sociologia dei processi economici e dinamiche del lavoro. Direttore del Master Universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio la Torre” e della Summer School “Lavoro e Legalità”.
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Capítulos de libros sobre el tema "Processi di comprensione del testo"

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Mura, Maria Luisa. "Giuseppe Dessì, Villacidro e la Sardegna: coordinate, possibilità e prospettive di una cartografia letteraria". En Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 183–206. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2023. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-688-1.11.

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Il presente contributo intende interrogare la cartografibilità e la carticità della letteratura di Giuseppe Dessì (1909-1977), in prospettiva geocritica e patrimoniale. Due sono i quesiti sostanziali entro cui la riflessione si orienta: quanto un approccio cartografico alla narrativa dessiana si avvera necessario alla comprensione dei suoi paesaggi letterari (una cartografia cognitiva); in che misura uno studio sul grado di carticità della sua scrittura appare rivelatorio nella messa in atto di percorsi di costruzione e riappropriazione memoriale dei territori entro cui il testo si struttura (una cartografia patrimoniale). Tali quesiti appaiono determinanti nella comprensione della sua Sardegna letteraria.
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Balboni, Paolo E. "15 • Educazione linguistica ed educazione letteraria: Intersezioni". En Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/015.

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Tutti i linguaggi possono svolgere sia una funzione pragmatica, quotidiana, sia una funzione estetica, finalizzata al ‘piacere del testo’, per dirla con Roland Barthes. È di questa sezione, la comprensione e il piacere del testo, che ci occupiamo in questa riflessione, perché questa è l’area dell’educazione linguistica che si sovrappone all’educazione linguistica, che ha scopi suoi propri.
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Informes sobre el tema "Processi di comprensione del testo"

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Vallerani, Sara, Elizabeth Storer y Costanza Torre. Considerazioni chiave: equità e partecipazione nella promozione della vaccinazione per il covid-19 tra le persone razzializzate e senza documenti. SSHAP, mayo de 2022. http://dx.doi.org/10.19088/sshap.2022.025.

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Questo documento espone alcune considerazioni a proposito della promozione dei vaccini per il SARS-CoV-2 e delle strategie per garantirne un’equa distribuzione tra gli immigrati senza documenti residenti in Italia e, in particolare, a Roma. Quanto emerge dal caso italiano può essere in parte applicabile ad altri contesti in cui la somministrazione del vaccino è stata legata al dispositivo del “passaporto vaccinale”, ovvero il certificato COVID digitale dell'UE, in Italia Green Pass. Nell’organizzazione della campagna vaccinale alcune categorie sociali sono state identificate come “difficili da raggiungere” (hard to reach) e per cui è necessario immaginare interventi specifici.1 In questo testo si sceglie di parlare di persone razzializzate e illegalizzate poiché senza documenti per riferirsi a persone immigrate che non hanno cittadinanza, permesso di soggiorno e status di rifugiato. Questo documento esplora il contesto quotidiano delle vite delle persone illegalizzate e come l’esperienza della pandemia di COVID-19 abbia esacerbato le difficoltà che queste persone incontrano, 23 mettendo in luce il collegamento tra le vulnerabilità, consolidate ed emergenti, con la percezione dei vaccini. Si suggerisce come l’orientamento e la percezione dei vaccini si inseriscano all’interno dei contesti di vita delle persone, in cui molto spesso la priorità è data al sostentamento economico. In molti casi, l’accettazione della vaccinazione è motivata dalla necessità di continuare ad avere un lavoro retribuito piuttosto che a una preoccupazione connessa alla salute o a una fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie. Il seguente documento si pone l’obiettivo di esaminare come i vaccini possano essere distribuiti in modo equo e capace di aumentare la fiducia e i processi di inclusione nella società post-pandemica. Il testo si basa principalmente sulla ricerca etnografica e le testimonianze raccolte attraverso interviste e osservazioni con persone razzializzate e illegalizzate nella città di Roma, insieme a rappresentanti della società civile e operatori socio-sanitari tra dicembre 2021 e gennaio 2022. Questo documento è stato sviluppato per SSHAP da Sara Vallerani (Università di Roma Tre), Elizabeth Storer (LSE) e Costanza Torre (LSE). È stato revisionato da Santiago Ripoll (IDS, Università del Sussex), con ulteriori revisioni da parte di Paolo Ruspini (Università Roma Tre) ed Eloisa Franchi (Université Paris Saclay, Università di Pavia). La ricerca è stata finanziata dalla British Academy COVID-19 Recovery: G7 Fund (COVG7210058). La ricerca si è svolta presso il Firoz Lalji Institute for Africa, London School of Economics. La sintesi è di responsabilità di SSHAP.
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