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Perkins, Douglas D. y Fortuna Procentese. "Disagio, paura o xenofobia? Un modello di ricerca-azione con le comunitŕ di immigrati". PSICOLOGIA DI COMUNITA', n.º 1 (septiembre de 2010): 25–39. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-001003.

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L'articolo esamina gli atteggiamenti e le politiche anti-immigrati negli Stati Uniti e in Europa. Nelle comunitŕ ospitanti gli autoctoni hanno un pregiudizio verso gli immigrati con basso reddito in quanto associano la loro presenza al verificarsi di disordini sociali e questi alla percezione dell'aumento di rischio e di paura della criminalitŕ. Pur tuttavia la maggior parte degli immigrati sono lavoratori impegnati e rispettosi della legge e, rispetto ai nativi, sono piů spesso vittime di reati. I Paesi economicamente sviluppati hanno beneficiato dell'immigrazione proveniente da quelli meno sviluppati, ma hanno praticato politiche di acculturazione forzata e di esclusione sociale. La ricerca sull'immigrazione č in crescita, ma solo da poco pone attenzione all'influenza della politica e di altre macro-influenze sociali, oltre che alle risposte della comunitŕ di accoglienza all'immigrazione. Per orientare la ricerca-intervento con le comunitŕ di immigrati viene presentato un modello ecologico globale, a piů livelli, adattato da Christens e Perkins (2008), che comprende la dimensione socio-culturale, fisica, economica e politica. Lo scopo č trasformare la xenofobia in xenofilia apprezzare la forza della diversitŕ.
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Masia, Mariantonietta. "Il tema di Lara. I disturbi dissociativi. Un percorso di integrazione tra psicoterapia individuale e gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare". INTERAZIONI, n.º 1 (abril de 2022): 68–81. http://dx.doi.org/10.3280/int2022-001009.

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Riflessioni sul percorso psicoterapeutico nei disturbi dissociativi, tra dimensione individuale e gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare. Nel corso della psicoterapia individuale, spesso per il terapeuta risulta chiaro che sono presenti parti dissociate importanti, così pure risulta chiara la percezione di quanto tali difese dissociative siano state necessarie, le uniche disponibili per proteggere il soggetto dalla paura dell'inondazione di sentimenti dolorosi e intollerabili, non pensabili; dalla paura di traumi vissuti e del loro riproporsi. Si tratta, come afferma Bromberg, di difese necessarie per mantenere la necessaria continuità e integrità del Sé. La simultanea partecipazione al gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare può essere molto importante per il soggetto per avere la possibilità di entrare in contatto con parti dissociate di sé, altrimenti tenute a distanza, anche se nel frattempo, ci si impegna in un lavoro psicoterapeutico individuale. L'ascolto in seduta del paziente ci può mostrare, anche con molta chiarezza, quanto la par-tecipazione al gruppo gli permetta di avvicinare la sofferenza, sostenuto anche da una rete di relazioni e significati condivisi. Il contributo delle due dimensioni terapeutiche può consentire, allargando e alternando i due campi di lavoro, di aprire spazi di elaborazione e consapevolezze nuove, utilizzabili per favorire un'integrazione tollerabile per il soggetto e per la stessa coppia terapeutica.
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Xella, Carla Maria y Francesca Mosiello. "Chi ha paura dell'orco cattivo? Lo stigma nella percezione sociale e nel lavoro trattamentale con l'autore di reato sessuale". PSICOBIETTIVO, n.º 1 (marzo de 2021): 21–33. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-001003.

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Chi compie reati contro i minori è visto dall'opinione pubblica come un mostro, un "orco", nel migliore dei casi un malato incurabile che non ha niente a che fare con le persone "normali". L'odio per l'orco ha conseguenze molto gravi: impedisce di prendere atto della diffusione degli abusi sessuali nei circoli della fiducia (famiglia, scuola, associazionismo, sport, ecc.) contribuendo al negazionismo dell'abuso; ostacola l'attivazione di interventi efficaci, favorisce il diniego e la minimizzazione o l'adesione passiva allo stigma nei trattamenti.
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Borghi, Lidia, Elisa Andrighi, Claudio Cassardo, Tiziana Valentini y Elena Vegni. "La cura del paziente COVID-19 ospedalizzato: dai nuovi bisogni agli interventi psicologico-clinici". RICERCHE DI PSICOLOGIA, n.º 2 (septiembre de 2022): 1–21. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa14386.

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La pandemia della malattia da Coronavirus-19 (COVID-19) ha un impatto enorme sulla salute globale e sulle strutture ospedaliere, che hanno dovuto riorganizzare i loro servizi per affrontare un'emergenza sanitaria senza precedenti. Il presente contributo descrive l'esperienza dell'Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica di una grande Azienda sanitaria di Milano (Italia), focalizzandosi sugli interventi svolti per i pazienti COVID-19 ospedalizzati, con l'obiettivo di mettere in luce i loro vissuti e i relativi bisogni psicologici, e proporre delle riflessioni sulle funzioni che lo psicologo può avere rispetto a questi bisogni. Le riflessioni proposte derivano da un'estesa esperienza clinica condotta in presenza per oltre un anno con pazienti COVID-19 ricoverati che hanno ricevuto un trattamento con C-PAP, casco, od ossigeno a bassi flussi. Questa ha portato all'individuazione bottom-up di tre macro-aree di criticità che tali pazienti si trovano ad affrontare: isolamento, paura della morte, lutto. Sono stati individuati due ulteriori temi trasversali - colpa e percezione del tempo - che paiono modulare l'articolazione delle tre macro-aree. A partire da tali vissuti e bisogni, sono identificate due linee di azioni dello psicologo con il paziente COVID-19 ricoverato che corrispondono alle due fasi dell'ospedalizzazione: 1) un'azione nel qui e ora quando il paziente si trova ancora in una fase critica; 2) un'azione di recupero narrativo dell'esperienza vissuta quando il paziente è in remissione. L'esperienza clinica maturata e le riflessioni effettuate sottolineano l'importanza dell'effettuare consultazioni psicologiche in presenza per i pazienti COVID-19 ospedalizzati, la cui efficacia nel prevenire successivi disadattamenti andrà tuttavia valutata in ulteriori studi.
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HARTMANN, Antonio José y Junior Cesar MOTA. "Percepção socioambiental e pertencimento ao lugar em uma escola pública". INTERRITÓRIOS 6, n.º 10 (14 de abril de 2020): 435. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244919.

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RESUMOAbordar a Educação Ambiental (EA) pelo olhar da fenomenologia é fazer aflorar percepções socioambientais e sensações delas advindas, na busca de potencializar a essência da existência. Este artigo resultou da execução de um Projeto de Ação em EA, desenvolvido com alunos do nono ano, em uma Escola de Ensino Fundamental do município de Gravataí, RS, que teve como objetivo geral, explorar as percepções socioambientais e verificar como o sentido de pertencimento dos alunos está potencializado, em relação ao lugar onde residem e a escola está integrada. Este possível fortalecimento do despertar para o lugar e do pertencimento, partiu de intervenções coletivas junto aos alunos, donde se verificou que os participantes possuem conhecimentos socioambientais e suas percepções acerca do lugar em que vivem estão desenvolvidas, bem como os sentidos sobre serem pertencentes e que a eles pertence o lugar, porém há um modo dispersivo de ser não crítico ou engajado em um agir transformador. Educação Ambiental. Percepção Socioambiental. Pertencimento ao lugar. Socio-environmental perception and the belonging to a place in a public school ABSTRACT Approaching environmental education through the perspective of phenomenology is to bring out socio-environmental perceptions and sensations, in the pursuit of enhancing the essence of existence. This article resulted from the execution of an Action Research Project, developed with ninth grade students in an Elementary School in the city of Gravataí, RS, Brazil, with the general objective of exploring socio-environmental perceptions and verifying how the sense of belonging of the students is enhanced, in relation to the place where they live the school is integrated. This possible strengthening of the awareness and belonging came from collective interventions with the students, from which it was found that the participants have socio-environmental knowledge and their perceptions about the place where they live are developed, as the meanings about belonging and, also, that the place belongs to them but the participants seem to be disconnected, not critical neither engaged in transformative action. Environmental Education. Social-environmental perception. Belonging to the place. Percepción socioambiental y pertenencia a un lugar en una escuela pública RESUMEN Acercarse a la Educación Ambiental (EA) a través de la mirada de la fenomenología es poner de manifiesto las percepciones y las sensaciones socioambientales que surgen de ellas, en la búsqueda de mejorar la esencia de la existencia. Este artículo resultó de la ejecución de un Proyecto de Acción en EE, desarrollado con estudiantes de noveno grado, en una escuela primaria en la ciudad de Gravataí, RS, que tenía como objetivo general, explorar las percepciones socioambientales y verificar cómo el sentido de pertenencia de estudiantes se mejora, en relación con el lugar donde viven y la escuela está integrada. Este posible fortalecimiento del despertar al lugar y la pertenencia, comenzó a partir de intervenciones colectivas con los estudiantes, a partir de las cuales se descubrió que los participantes tienen conocimiento socioambiental y sus percepciones sobre el lugar donde viven, así como los significados sobre pertenencia y que el lugar les pertenece, pero existe una forma dispersa de no ser crítico o involucrarse en una acción transformadora. Educación ambiental. Percepción socioambiental. Perteneciente al lugar. Percezione socio-ambientale e appartenenza a un posto in una scuola pubblica SINTESE Avvicinare l'Educazione Ambientale (EA) attraverso lo sguardo della fenomenologia è far emergere percezioni e sensazioni socio-ambientali che ne derivano, nella ricerca di migliorare l'essenza dell'esistenza. Questo articolo è nato dall'esecuzione di un progetto di azione in EE, sviluppato con gli studenti della nona elementare, in una scuola elementare nella città di Gravataí, RS, che aveva come obiettivo generale, esplorare le percezioni socio-ambientali e verificare come il senso di appartenenza degli studenti è migliorato, in relazione al luogo in cui vivono e alla scuola è integrata. Questo possibile rafforzamento del risveglio verso il luogo e l'appartenenza, è iniziato da interventi collettivi con gli studenti, dai quali è emerso che i partecipanti hanno conoscenze socioambientali e le loro percezioni sul luogo in cui vivono, nonché i significati sull'appartenenza e che il posto appartiene a loro, ma esiste un modo dispersivo di essere non critici o impegnati in azioni trasformative. Educazione ambientale. Percezione socio-ambientale. Appartenente al posto.
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Fariselli, Ana Chiara. "SULLA PERCEZIONE DEL ‘FEMMININO’ NELLO SPAZIO FUNERARIO DI THARROS PUNICA". Cuadernos de Prehistoria y Arqueología de la Universidad de Granada 32 (26 de diciembre de 2022): 151–71. http://dx.doi.org/10.30827/cpag.v32i0.24046.

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En cuanto al tratamiento de las mujeres en los espacios funerarios de la Tharros púnica, no disponemos de suficiente información para reconstruir una imagen coherente. La mayoría de los contextos, de hecho, han sido alterados por saqueos clandestinos. Sin embargo, algunas joyas de oro que expresan el culto a Astarté, recuperadas del ajuar funerario, nos permiten hacer algunas consideraciones sobre el papel de lo femenino en la sociedad de Tharros. En particular, es posible detectar una conexión entre la difusión de los cultos femeninos en Tharros y la organización específica de algunos ajuares funerarios.
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Caruso, Francesca A. M. "I mass media nella postmodernitŕ: nuovo sistema istituzionale informale delle dinamiche ordine/disordine del sistema sociale". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 2 (julio de 2012): 109–23. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-002007.

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Nell'epoca dell'informazione, in cui regna sovrana la rappresentazione iconica della notizia che con il suo potere di definizione agisce sulla percezione sociale, fornendo le chiavi interpretative che orientano l'attenzione e modellano il sapere, i mass media diventano fondamentali agenti di riduzione o amplificazione delle dinamiche che interessano il livello ordine/disordine del sistema sociale. La rappresentazione sociale dei rischi č, infatti, influenzata dal sistema mediale, che ne condiziona i processi e le gerarchie, ricostruendo l'universo simbolico per la loro valutazione. Ciň implica un grande potere dei media, capaci di tranquillizzare o allarmare, giustificare o denunciare situazioni potenzialmente rischiose. La funzione di carattere civico da essi assolta finisce, dunque, per scontrarsi con le logiche commerciali di profitto che non si sottraggono dallo speculare sulle paure collettive.
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Missonnier, Sylvain. "John, World of Warcraft e Second Life". SETTING, n.º 30 (junio de 2012): 79–91. http://dx.doi.org/10.3280/set2010-030004.

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Nella comunitŕ dei professionisti delle cure psicologiche prevale la paura nei confronti delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Cosa ancor piů dannosa, molti psicoterapeuti evitano l'"ambiente non umano" (H. Searles) dei loro pazienti e vi proiettano le loro percezioni negative e difensive. In un simile contesto, i videogames diventano una caricatura. Infatti, i videogames sono dei veri e propri test proiettivi per i professionisti, che riportano i dati dell'inevitabile pericolositŕ di questa attivitŕ: disturbi neurologici, dipendenza e violenza.. La storia clinica di John si propone di contestare sul piano clinico questa posizione oscurantista e di difendere un'autentica psico(pato)logia psicoanalitica del virtuale quotidiano.
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Ciglioni, Laura. "L'Italia del miracolo economico e la stampa statunitense". MONDO CONTEMPORANEO, n.º 3 (marzo de 2013): 81–128. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-003003.

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Il saggio ricostruisce l'atteggiamento, le analisi e i giudizi della stampa statunitense di fronte al miracolo economico italiano tra il 1960 e il 1964. Il contributo offre due diversi piani di lettura, fra loro complementari. Da un lato, propone una ricostruzione delle dinamiche del miracolo economico (i fattori della crescita, i settori trainanti, le radici della crisi), filtrate attraverso lo sguardo degli osservatori statunitensi, con l'intento di comprendere quali luci e ombre la stagione del boom contribuě a proiettare sull'immagine complessiva dell'Italia allora diffusa oltreoceano. Dall'altro, intende contribuire a un'analisi dell'opinione pubblica americana negli anni Sessanta, facendone emergere in controluce orientamenti e percezioni, convinzioni e prioritŕ, pregiudizi e paure, anzitutto rispetto al problema della crescita economica e dei modelli di sviluppo nel contesto della Guerra Fredda, ma anche in relazione ad alcune scelte dell'amministrazione Kennedy verso l'alleato europeo e ai processi di modernizzazione in corso nella penisola. La ricerca č basata, oltre che su documentazione del Dipartimento di Stato americano, su quotidiani e periodici statunitensi selezionati in base a diffusione, autorevolezza, orientamento e pubblico di riferimento.
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González-garcía, Rómulo Jacobo, Paloma Escamilla-Fajardo, Samuel López-Carril y Juan Nuñez-Pomar. "Percepciones de los residentes sobre el turismo deportivo: impactos, calidad de vida y apoyo al sector". Cuadernos de Psicología del Deporte 20, n.º 2 (15 de abril de 2020): 174–88. http://dx.doi.org/10.6018/cpd.388431.

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El sector del turismo deportivo recibe cada vez una mayor atención por parte de los distintos agentes sociales, teniendo un alto impacto en distintas esferas de la sociedad. El turismo no sólo afecta a las actitudes de los residentes hacia su desarrollo, sino también a su calidad de vida en general. Una vez que una comunidad o población se convierte en un destino turístico, la calidad de vida de los residentes locales se ve afectada por el desarrollo del mismo. Por consiguiente, es relevante conocer cuáles son las percepciones de los residentes respecto al impacto que causa el turismo deportivo. Por ello, el objetivo del presente estudio es analizar las percepciones de los residentes de Gran Canaria hacia los efectos del turismo deportivo, en ámbitos como su impacto, la calidad de vida y el apoyo al sector. Los resultados del estudio indican que, a mayores niveles de percepción positivos de los residentes sobre los impactos sociales, culturales, ambientales y económicos, hay un mayor apoyo hacia el desarrollo del turismo. Por otra parte, también se produce un efecto mediador significativo de la variable calidad de vida de los residentes, entre la relación de impactos percibidos y el apoyo al desarrollo del turismo activo y deportivo en Gran Canaria. Estos resultados posibilitan un mejor entendimiento de la perspectiva que los residentes tienen hacía el sector turístico deportivo, algo que puede ayudar a orientar futuras decisiones sobre la práctica, desarrollo y planificación del turismo deportivo. The sports tourism sector is receiving increasing attention from different social actors, having a high impact on different spheres of society. Tourism not only affects residents' attitudes towards their development, but also their quality of life in general. Once a community or population becomes a tourist destination, the quality of life of local residents is affected by its development. It is therefore important to know what residents' perceptions are of the impact of sports tourism. Therefore, the aim of this study is to analyse the perceptions of the residents of Gran Canaria towards the effects of sports tourism, in areas such as its impact, quality of life and support for the sector. The results of the study indicate that, at higher levels of positive perception by residents of the social, cultural, environmental and economic impacts, there is greater support for the development of tourism. On the other hand, there is also a significant mediating effect of the variable quality of life of the residents, between the relationship of perceived impacts and the support for the development of active and sports tourism in Gran Canaria. These results make it possible to better understand the perspective that residents have towards the sports tourism sector, something that can help guide future decisions on the practice, development and planning of sports tourism. O sector do turismo desportivo está a receber cada vez mais atenção por parte de diferentes actores sociais, tendo um elevado impacto em diferentes esferas da sociedade. O turismo não afecta apenas as atitudes dos residentes em relação ao seu desenvolvimento, mas também a sua qualidade de vida em geral. Uma vez que uma comunidade ou população se torna um destino turístico, a qualidade de vida dos residentes locais é afectada pelo seu desenvolvimento. Por conseguinte, é importante conhecer a percepção que os residentes têm do impacto do turismo desportivo. Portanto, o objectivo deste estudo é analisar as percepções dos residentes da Gran Canária sobre os efeitos do turismo desportivo, em áreas como o seu impacto, qualidade de vida e apoio ao sector. Os resultados do estudo indicam que, em níveis mais elevados de percepção positiva dos residentes sobre os impactos sociais, culturais, ambientais e econômicos, há maior apoio para o desenvolvimento do turismo. Por outro lado, existe também um efeito mediador significativo da variável qualidade de vida dos residentes, entre a relação de impactos percebidos e o apoio ao desenvolvimento do turismo ativo e desportivo na Gran Canária. Estes resultados permitem compreender melhor a perspectiva que os residentes têm em relação ao sector do turismo desportivo, algo que pode ajudar a orientar futuras decisões sobre a prática, desenvolvimento e planeamento do turismo desportivo. Il settore del turismo sportivo sta ricevendo un'attenzione crescente da parte di diversi attori sociali, con un forte impatto sulle diverse sfere della società. Il turismo influenza non solo l'atteggiamento dei residenti nei confronti del loro sviluppo, ma anche la loro qualità di vita in generale. Una volta che una comunità o una popolazione diventa una destinazione turistica, la qualità della vita dei residenti locali è influenzata dal suo sviluppo. È quindi importante sapere quali sono le percezioni dei residenti sull'impatto del turismo sportivo. Pertanto, l'obiettivo di questo studio è quello di analizzare le percezioni degli abitanti di Gran Canaria nei confronti degli effetti del turismo sportivo, in settori quali l'impatto, la qualità della vita e il sostegno al settore. I risultati dello studio indicano che, a livelli più elevati di percezione positiva da parte dei residenti degli impatti sociali, culturali, ambientali ed economici, vi è un maggiore sostegno allo sviluppo del turismo. D'altra parte, c'è anche un significativo effetto mediatore della variabile qualità della vita dei residenti, tra la relazione degli impatti percepiti e il sostegno allo sviluppo del turismo attivo e sportivo a Gran Canaria. Questi risultati permettono di comprendere meglio la prospettiva che i residenti hanno nei confronti del settore del turismo sportivo, cosa che può aiutare a guidare le future decisioni sulla pratica, lo sviluppo e la pianificazione del turismo sportivo.
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Petrasso, Ylenia, Marco Straccamore, Edoardo Bottoni, Simone Cappelletti, Paola Antonella Fiore y Costantino Ciallella. "Medical prescription vs defensive medicine: Results of a questionnaire answered by members of the Latina Board of Physicians, Surgeons and Dentists". Rivista di Psicopatologia Forense, Medicina Legale, Criminologia 22, n.º 1-2-3 (27 de diciembre de 2017): 39–43. http://dx.doi.org/10.4081/psyco.2017.13.

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“Defensive Medicine” is intended as health practitioners’ behaviour aimed at limiting any medical - legal disputes and in addition to limiting a doctor’s responsibilities; specifically, DM is implemented by prescribing diagnostically useless tests, or by avoiding procedures that are potentially beneficial for the patient, but burdened by risk. The final effect of this medical conduct is to nullify the efficiency of health care, as well as increase times and costs. Our Group asked doctors registered with the Professional Board of Latina to answer a questionnaire aimed at investigating the perception of this issue and their behaviour in this regard, both in terms of prescriptions and insurance coverage. The results show a general attitude of distrust towards a disputed doctor and a series of behaviours aimed at avoiding such situations; the doctors interviewed asked for increased protection and less pressure in order to better carry out their work. ---------- Per “Medicina Difensiva” si intende una condotta, posta in essere dal personale sanitario, volta a limitare eventuali contenziosi medico – legali e finalizzata a limitare le responsabilità del medico; nello specifico, la MD si realizza attraverso prescrizione di esami inutili dal punto di vista diagnostico, ovvero tramite evitamento di procedure potenzialmente benefiche per il paziente, ma gravate da rischio. L’effetto finale di questa condotta medica è quello di vanificare l’efficienza dell’operato sanitario, aumentandone anche tempistiche e costi. Il Nostro Gruppo ha somministrato ai medici iscritti presso l’Ordine Professionale di Latina un questionario, volto ad indagare la percezione del problema esposto e il comportamento adottato a riguardo, sia in termini di prescrizioni che di copertura assicurativa. I risultati mostrano un atteggiamento generale di diffidenza nei confronti del contenzioso medico ed una serie di comportamenti volti ad evitare tali situazioni; i medici intervistati richiedevano una maggior tutela e una minore pressione, al fine di svolgere al meglio il proprio operato. ---------- “Medicina Defensiva” significa un comportamiento llevado a cabo por el personal de salud, dirigido a limitar cualquier disputa médicolegal y dirigido a limitar las responsabilidades del médico; específicamente, la MD se lleva a cabo prescribiendo pruebas innecesarias desde el punto de vista del diagnóstico, o evitando procedimientos que son potencialmente beneficiosos para el paciente, pero cargados por el riesgo. El efecto final de esta conducta médica es anular la eficacia de la atención médica, lo que también aumenta el tiempo y los costos. Nuestro Grupo ha entregado a los doctores inscritos en la Orden Profesional de Latina un cuestionario, dirigido a investigar la percepción del problema expuesto y el comportamiento adoptado al respecto, tanto en términos de prescripciones como de cobertura de seguro. Los resultados muestran una actitud general de desconfianza hacia el conflicto médico y una serie de comportamientos dirigidos a evitar tales situaciones; los médicos entrevistados requieren una mayor protección y menos presión, para realizar mejor su trabajo.
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Spaliviero, Camilla. "Teaching Italian as a second language through digital storytelling: Students’ perceptions towards izi.TRAVEL". EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, n.º 1 (10 de abril de 2022): 91–121. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.265.

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EN The use of technology-enhanced language learning, representing an urgent issue due to the Covid-19 pandemic, has also been promoted by many studies in second language acquisition. Nevertheless, research in this field is only partially developed for the teaching of Italian as a second language (L2) within the university context and for investigating students’ perceptions. This article presents an action research project on the use of izi.TRAVEL, a website housing more than 15,000 audio guides for touring various sites in cities around the world. The aim of the study is to contribute to developing didactic practices relative to Italian as an L2 through digital storytelling, in order to raise and foster students’ linguistic and digital skills. Participants were a small group of students studying Italian as an L2 as part of a master’s program at an Italian university. Data were collected through a questionnaire, a focus group, and students’ multimodal artifacts. Results show the positive impact of project participation on students’ attitudes and perceived learning outcomes, as well as improvements in linguistic, cultural, environmental, and digital competences. Key words: TEACHING ITALIAN AS AN L2, DIGITAL STORYTELLING, IZI.TRAVEL, STUDENTS’ PERCEPTIONS, ACTION RESEARCH ES El uso de la tecnología para la adquisición lingüística es promovido por varios estudios, y constituye una cuestión urgente en el contexto de la pandemia del Covid-19. Sin embargo, este tema de investigación se ha desarrollado solo parcialmente respecto a la enseñanza del italiano como L2 en la universidad y a las percepciones del alumnado. En este artículo se presenta un proyecto de investigación-acción sobre el uso de izi.TRAVEL, un sitio web que tiene más de 15,000 audioguías para recorrer varios sitios de ciudades de todo el mundo. Izi.TRAVEL se implementó con un pequeño grupo de estudiantes de italiano como L2 matriculados en un Máster internacional de una universidad italiana. El objetivo del estudio es desarrollar prácticas didácticas del italiano como L2 a través de la narrativa digital para fomentar las habilidades lingüísticas y digitales del alumnado. Los datos se recogieron a través de un cuestionario, un grupo focal y los productos multimodales del alumnado. Los resultados muestran el impacto positivo de la participación en el proyecto en las actitudes del alumnado y en sus resultados de aprendizaje percibidos, así como mejoras en sus competencias lingüística, cultural, ambiental y digital. Palabras clave: ENSEÑAR ITALIANO L2, NARRATIVA DIGITAL, IZI.TRAVEL, PERCEPCIONES DE LOS ESTUDIANTES, INVESTIGACIÓN-ACCIÓN IT L’uso delle tecnologie per l’apprendimento linguistico è promosso da diversi studi e si è andato imponendo come questione urgente ne contesto della pandemia Covid-19. Tuttavia, in quest’ambito risultano ancora scarsi gli studi sulla didattica dell’italiano L2 nel contesto universitario e dalla prospettiva degli studenti. Su queste basi, nell’articolo si presenta un progetto di ricerca-azione riguardante l’uso di izi.TRAVEL, un sito web che contiene più di 15,000 audioguide per visitare le città di tutto il mondo. Il progetto è stato pilotato con un piccolo gruppo di apprendenti di italiano L2 iscritti in un Master internazionale di un’università italiana. L’obiettivo dello studio è quello di contribuire allo sviluppo di pratiche didattiche sull’italiano L2 attraverso il Digital Storytelling per promuovere le competenze linguistiche e digitali degli apprendenti. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario, un focus group e i prodotti multimodali degli studenti. I risultati rivelano che l’impatto della partecipazione nel progetto sugli atteggiamenti degli/delle apprendenti e sui risultati dell’apprendimento percepiti è stato positivo poiché migliorano le competenze linguistiche, culturali, ambientali e digitali. Parole chiave: INSEGNARE ITALIANO L2, DIGITAL STORYTELLING, IZI.TRAVEL, PERCEZIONI DEGLI STUDENTI, RICERCA-AZIONE
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Medda, Laura. "Scrivere per il teatro Il mondo sardo nei racconti drammatici di Giuseppe Dessì". Revista Italiano UERJ 12, n.º 1 (5 de septiembre de 2021): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.61943.

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ABSTRACT: Questo articolo riguarda i testi per il teatro dello scrittore sardo Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909 – Roma, 1977). Nell'ordine, presentiamo i Racconti drammatici - Qui non c'è guerra, La Giustizia - (Feltrinelli, 1959) e il dramma storico Eleonora D'Arborea (Mondadori, 1964). Importante autore di romanzi e racconti, in questi testi, Giuseppe Dessì rappresenta la complessità del mondo sardo in linea di continuità con quanto espresso nelle sue pagine narrative e saggistiche. Il teatro permette allo scrittore di sperimentare un nuovo linguaggio capace di rappresentare, attraverso i personaggi, non solo azioni e fatti ma anche atmosfere, percezioni e poetiche ragioni caratterizzanti i significati più profondi della sua scrittura. La produzione teatrale dell'autore, ancora oggi considerata di minor rilevanza e non abbastanza studiata dalla critica, è degna invece di maggiore attenzione e approfondimenti: per questo motivo, abbiamo deciso di presentare la figura di Giuseppe Dessì attraverso tre importanti testi drammatici poco conosciuti al grande pubblico estero.Parole chiave: Giuseppe Dessì. Letteratura italiana. Teatro. Narrativa. Sardegna. RESUMO: Este artigo trata da textos para o teatro do escritor sardo Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909 – Roma, 1977). Apresentamos os Racconti drammatici - Qui non c'è guerra, La Giustizia - (Feltrinelli, 1959) e o drama histórico Eleonora D'Arborea (Mondadori, 1964). Importante autor de romances e contos, nestes textos, Giuseppe Dessì representa a complexidade do mundo sardo em paralelo com o que expressa nas suas páginas narrativas e ensaísticas. O teatro permite ao escritor experimentar uma nova linguagem capaz de representar, através das vozes dos personagens, não apenas ações e fatos, mas também os ambientes, as percepções e as poéticas, que permeiam os significados mais profundos da sua escrita. A produção teatral do autor, ainda hoje considerada de menor relevância e não suficientemente estudada pela crítica, é digna de maior atenção e aprofundamento: por esse motivo, decidimos apresentar a figura de Giuseppe Dessì através de três importantes textos dramáticos pouco conhecidos do grande público estrangeiro.Palavras-chave: Giuseppe Dessì. Literatura italiana. Teatro. Narrativa. Sardenha. ABSTRACT: This article concerns the texts for the theater of the Sardinian writer Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909 - Rome, 1977). In order, we present the Racconti drammatici - Qui non c'è guerra, La Giustizia - (Feltrinelli, 1959) and the historical drama Eleonora D'Arborea (Mondadori, 1964). Important author of novels and short stories, in these texts, Giuseppe Dessì represents the complexity of the Sardinian world in line with what is expressed in his narrative and non-fiction pages. The theater allows the writer to experience a new language capable of representing, through the characters, not only actions and facts but also atmospheres, perceptions and poetic reasons characterizing the deepest meanings of his writing. The theatrical production of the author, still today considered of minor importance and not sufficiently studied by the critics, is instead worthy of greater attention and insights: for this reason, we have decided to present the figure of Giuseppe Dessì through three important dramatic texts little known to the large foreign public.Keywords: Giuseppe Dessì. Italian literature. Theater. Fiction. Sardinia.
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Giglioni, Cinzia y Ellen Patat. "Pedagogical implications of teaching codes of ethics at tertiary level: An Italian case study". EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, n.º 2 (30 de octubre de 2020): 51–69. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.206.

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EN The study investigates the use of codes of ethics in teaching English as a Foreign Language (EFL) to students enrolled in a first-level master’s course in Marketing Management in an Italian public university. According to Bhatia (2002), genre-specific documents such as codes of ethics have the potential to “sensitise and prepare students to meet the communicative demands of disciplinary communication” (p. 13). Within the theoretical framework of genre analysis and its possible implications for language teaching, this paper focuses on learners’ perceptions and achievements in EFL learning using corporate codes of ethics, presented to students both theoretically and on a practical level. A pre-questionnaire, pre- and post-test, and abridged post-treatment questionnaire were used to collect data. The goal of the five-week study was to demonstrate that genre pedagogy caters to learners’ needs, raises rhetorical and genre awareness, and fosters language awareness at a micro-textual, lexico-syntactical level. Key words: CODES OF ETHICS, LANGUAGE TEACHING, ENGLISH FOR SPECIFIC PURPOSES, GENRE-BASED INSTRUCTION ES Este estudio es investiga el uso de los códigos de ética en la enseñanza del inglés como lengua extranjera (LE) a los alumnos de un Máster en mercadotecnia en una universidad pública italiana. Se espera que los códigos revelen su potencial de “sensibilizar y preparar a los alumnos a fin de poder estar a las alturas de las exigencias comunicativas en comunicación disciplinaria” (Bhatia, 2002, p.13 [traducción nuestra]). Dentro del marco teórico del análisis de género y sus posibles implicaciones para la enseñanza de idiomas, este trabajo se enfoca en las percepciones y resultados de los estudiantes de inglés LE, a quienes se les han presentado códigos de ética empresarial desde un punto de vista tanto teórico como práctico. Para obtener los datos, se han utilizado una encuesta antes del tratamiento, una prueba tanto antes como después y una versión reducida de la encuesta post tratamiento. El objetivo de este estudio de cinco semanas es demostrar que la pedagogía de los géneros se vincula con las necesidades de los principiantes, porque, por un lado, solicita su conocimiento retórico y de género, y, por otro, favorece, a nivel microtextual, su conocimiento del léxico y de la sintaxis de la lengua extranjera. Palabras claves: CÓDIGOS DE ÉTICA, DIDÁCTICA DE IDIOMAS, INGLÉS ESPECIALÍSTICO, ENSEÑANZA BASADA EN EL GÉNERO IT Questo studio indaga l’uso dei codici etici nell’insegnamento dell’inglese come lingua straniera (LS) a studenti di un master in marketing management di un’università pubblica italiana. Ci si aspetta che i codici rivelino la loro potenzialità nel “sensibilizzare e preparare gli studenti a soddisfare i bisogni comunicativi della comunicazione di una data disciplina” (Bhatia, 2002, p. 13 [traduzione nostra]). Avendo come quadro teorico di riferimento l’analisi del genere e le sue possibili implicazioni nella didattica delle lingue, il presente studio si focalizza sulle percezioni e i risultati di studenti di inglese LS, ai quali vengono presentati i codici etici aziendali da un punto di vista sia teorico sia pratico. Per raccogliere i dati sono stati impiegati un questionario preliminare, un pre-test, un post-test e un questionario ridotto finale. Questo studio, durato cinque settimane, si è proposto di dimostrare che la pedagogia dei generi testuali va incontro ai bisogni dei discenti, perché, da una parte, sollecita la loro consapevolezza retorica e dei generi testuali, dall’altra favorisce, a livello microtestuale, la loro consapevolezza del lessico e della sintassi della lingua straniera. Parole chiave: CODICI ETICI, DIDATTICA DELLE LINGUE, INGLESE PER SCOPI SPECIFICI, INSEGNAMENTO BASATO SUI GENERI TESTUALI
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CORREIA, Jonilson Costa. "Os egressos do curso de hotelaria: formação e mercado de trabalho". INTERRITÓRIOS 5, n.º 9 (9 de diciembre de 2019): 359. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243604.

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RESUMOEste estudo apresenta resultados da tese de doutorado em educação e teve como objetivo analisar as percepções dos egressos do Curso de Hotelaria da Universidade Federal do Maranhão sobre sua formação e o mercado de trabalho. O instrumento de coleta foi a entrevista semiestruturada. A análise dos dados foi feita a partir das narrativas dos pesquisados. Para a seleção dos sujeitos investigados utilizou-se os seguintes critérios: os egressos que atuam em diversos setores da hotelaria: meios de hospedagem, hotelaria hospitalar, restaurantes, no ensino de hotelaria e turismo, em enologia e gestão de empreendimento hoteleiro. Ao longo da análise das narrativas percebemos fragilidades, contradições e principalmente lacunas que precisam ser preenchidas, espaços que necessitam ser revisitados pelos professores, pelos alunos de hotelaria da UFMA, pois somente assim, pode haver um diálogo permanente entre academia e mercado de trabalho.Educação. Mercado de Trabalho. Hotelaria. Maranhão. UFMA. The graduates of the Hotel Course: formation and labor market ABSTRACT This study presents the results of the doctoral thesis in education and aimed to analyze the perceptions of graduates of the Hospitality Course of the Federal University of Maranhão about their education and the labor market. The collection instrument was the semi-structured interview. Data analysis was made from the narratives of the respondents. For the selection of the investigated subjects, the following criteria were used: the graduates who work in various hotel sectors: lodging facilities, hospital hotels, restaurants, in the teaching of hotels and tourism, in oenology and hotel management. Throughout the analysis of the narratives we noticed weaknesses, contradictions and especially gaps that need to be filled, spaces that need to be revisited by teachers, by hotel students at UFMA, because only then can there be a permanent dialogue between academia and the job market.Education. Labor market. Hospitality. Maranhão. UFMA. Direzione Alberghiera: formazione e mercato del lavoro in Brasile RIASSUNTO Questo studio mostra i risultati del test di istruzione e l'obiettivo di analizzare due percezioni del corso di Direzione Alberghiera de la Universitá Federale di Maranhao, Brasile, sul mercato della formazione e del lavoro. O strumento de investigazione fu interviste semi-strutturata. Per una selezione de soggetti, sono stati utilizzati i seguenti criteri: il numero di settori dell'ospitalità: ospitalità, ospitalità, ristoranti, turismo, enologia e gestione dell'imprenditoria alberghiera. Sonno state percepitte fragilità, contraddizioni e soprattutto lacune che devono essere risolte, spazi che devono essere rivisti da insegnanti professionisti per permetere un dialogo permanente tra mondo il accademico e mercato del lavoro. Istruzione. Mercato del Lavoro Ospitalità. Universita Federale do Maranhao. Los egresados del Curso Hotelero: formación y mercado laboral RESUMEN Este estudio presenta los resultados de la tesis doctoral en educación y tiene como objetivo analizar las percepciones de los graduados del Curso de Hospitalidad de la Universidad Federal de Maranhão sobre su educación y el mercado laboral. El instrumento de recolección fue la entrevista semiestructurada. El análisis de los datos se realizó a partir de las narraciones de los encuestados. Para la selección de los sujetos investigados, se utilizaron los siguientes criterios: los graduados que trabajan en diversos sectores hoteleros: instalaciones de alojamiento, hoteles hospitalarios, restaurantes, en la enseñanza de hoteles y turismo, enología y gestión hotelera. A lo largo del análisis de las narrativas, notamos debilidades, contradicciones y especialmente brechas que deben llenarse, espacios que deben ser revisados por los maestros, por los estudiantes del hotel en la UFMA, porque solo entonces puede haber un diálogo permanente entre la academia y el mercado laboral. Educación. Mercado de trabajo. Hospitalidad. Maranhão. UFMA.
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Pfeifer, Eric, Anna Sarikaya y Marc Wittmann. "Changes in States of Consciousness during a Period of Silence after a Session of Depth Relaxation Music Therapy (DRMT)". Music and Medicine 8, n.º 4 (26 de octubre de 2016): 180. http://dx.doi.org/10.47513/mmd.v8i4.473.

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Silence is often described as to be some kind of important and powerful phenomenon or acoustic appearance in music therapy and of course in other disciplines too. Therefore, it is pertinent to gain more knowledge about how people perceive silence, what effects it has on the individual’s levels of relaxation and human perception of self, time and space. Silence lasting 6:30 minutes preceded by two different conditions consisting of either a university seminar or a session of Depth Relaxation Music Therapy (DRMT) were the two arms of this study carried out at a university with students as subjects. The silence after the DRMT was judged more relaxing than the silence after the seminar. Participants also had a lower sense of space and time, as well as a reduced future perspective. They estimated the silence as having lasted longer in the condition following the DRMT session. These effects support further investigations concerning the idea that silence (combined with DRMT) may be of preventive (e.g. regarding stress-related diseases, depression, burnout and anxiety disorders), relaxing and health-promoting interest for clinical and non-clinical applications. Keywords: relaxation, music therapy, silence, time, hypnotherapySpanishCambios en el estado de conciencia durante un Período de Silencio , luego de una sesión de Depth Relaxation Music Therapy (DRMT – Relajación Profunda Musicoterapia)El silencio es descripto a menudo como un tipo de fenómeno importante y poderoso o como una aparición acústica en musicoterapia y por supuesto en otras disciplinas también. Por lo tanto, es pertinente contar con más conocimiento sobre cómo las personas perciben el silencio, qué efectos tiene en los niveles de relajación y en la percepción del self, del tiempo y del espacio del individuo. En este estudio, realizado con estudiantes universitarios como sujetos, se realiza un periodo de silencio de 6:30 minutos despues de dos condiciones diferentes: un seminario universitario o una sesión de Depth Relaxation Music Therapy (DRMT). El silencio despues de DRMT se percibió como más relajante que el silencio despues del seminario. Los participantes también tuvieron una menor sensación de espacio y tiempo , así como una perspectiva de futuro reducida. Los autores estimaron que el silencio había durado menos tiempo después de la sesión de DRMT. Estos efectos promueven investigaciones concernientes a que la idea de que el silencio (combinado con DRMT) puede ser preventivo (por ejemplo; enfermedades relacionadas al stress, depresión , burnout, y trastornos de ansiedad), ser relajante y promover el interés por la salud para aplicaciones clínicas y no clínicasPalabras claves: Relajación , musicoterapia, silencio , tiempo , hipnosis GermanVeränderungen im Bewusstseinszustand während einer Periode der Stille nach einer Sitzung tiefenentspannter Musiktherapie (DRMT)Eric PfeiferStille wird oft als eine Art wichtiges und kraftvolles Phänomen oder akustische Erscheinung in der Musiktherapie beschrieben, und natürlich auch in anderen Disziplinen. Deshalb ist es angemessen, mehr Wissen über Menschen zu erlangen, die Stille erfahren haben – was für Effekte dies auf den individuellen Level an Entspannung und menschliche Erfahrungen von Selbst, Zeit und Raum hat. Die 6,30 minütige Stille , die zwei verschiedenen Bedingungen, bestehend aus einem universitären Seminar oder einer Sitzung von tiefenentspannter Musiktherapie (DRMT) vorausging, bildeten die zwei Teile dieser Studie, die mit Studenten der Universität durchgeführt wurde. Die Stille nach der DRMT wurde als entspannender bewertet als die Stille nach dem Seminar. Die Teilnehmer hatten auch weniger Gefühl für Zeit und Raum, ebenso wie eine reduziertere Zukunftsperspektive. Sie erlebten die Stille in der Zeit die der DRMT folgte, als länger andauernd. Diese Effekte unterstützen zukünftige Untersuchungen die Idee betreffend, dass Stille (zusammen mit DRMT) präventive (z.B. für stress-bedingte Krankheiten, Depression, Burnout und Angststörungen), entspannende und gesundheitsfördernde Bedeutung für klinische und nicht-klinische Anwendungen haben könnte.Keywords: Entspannung, Musiktherapie, Stille, Zeit, Hypnotherapie ItalianVariazione dei Stati di Coscienza nel corso di un Periodo di Silenzio dopo una sessione di Depth Relaxation Music Terapy (DRMT) , (Musicoterapia e Rilassamento Profondo)Eric PfeiferIl silenzio è spesso descritto come un fenomeno molto importante e potente, o un aspetto acustico in musicoterapia e naturalmente anche in altre discipline. Perciò è il caso di acquisire maggiori informazioni su come le persone percepiscono il silenzio, quali effetti ha sui livelli individuali di relax e di percezione umana del tempo e dello spazio. Il silenzio di una durata di 6:30 minuti preceduto da due differenti condizioni consistenti in un seminario universitario o in una sessione di Depth Relaxation Music Therapy (DRMT) erano i due diversi modi di effettuare lo studio presso un universitá con gli studenti. Il silenzio dopo la DRMT è stato giudicato più rilassante rispetto al silenzio dopo il seminario. I partecipanti hanno anche avuto una bassa percezione dello spazio e del tempo, e anche una bassa percezione del futuro. Essi hanno quantificato che il silenzio fosse durato più a lungo dopo aver fatto la sessione di DRMT. Questi effetti supportano ulteriori indagini in materia circa l’idea che il silenzio (in combinazione con la DRMT) può essere di prevenzione (ad esempio per quanto riguarda disagi legati allo stress, depressione, esaurimenti e disturbi d’ansia), rilassante e salutare per applicazioni cliniche e non. Parole Chiave: relax, musicoterapia, silenzio, tempoChinese深度放鬆音樂治療(DRMT)後靜默時間內的意識狀態變化 靜默在音樂治療中常被描述為重要而有力的現象且具有聽覺上的存在感,在其他領域中也常被提及。因此,我們對於人們如何感知靜默需要更多的認識,究竟一個人的放鬆程度以及對自我、時間和空間的觀感如何影響了他對靜默的感知。本研究以大學生為對象,參與者在大學的研討會或深度放鬆音樂治療這兩種不同的情境之後保留為時六分三十秒的靜默時間。跟參加研討會之後的靜默感知相比,在深度放鬆音樂治療之後的靜默被認為感覺較為放鬆。參與者較少感受到空間與時間,也降低了未來感。參與者預期深度放鬆音樂治療之後的靜默時間是比較長的。這些影響可用來支持未來關於靜默的討論研究(與DRMT結合),激發人們對於靜默的臨床與非臨床應用的興趣,並用於預防性治療(例如,壓力相關疾患、憂鬱、倦怠或焦慮疾患),放鬆與促進健康 。JapaneseDepth Relaxation Music Therapy (DRMT)後のサイレンス期間における意識状態の変化Eric Pfeifer サイレンスは度々音楽療法においてある種の重要性、効果現象もしくは音響的輪郭があると描写され、それは他の専門分野においても同様である。それゆえ、人々がどのようにサイレンスを認識するのか、また、何がリラクゼーションの 個人レベル、そして、人間の自己、時間、空間への知覚に影響するのか、さらなる知識を増やすことは適切である。サイレンスは6分30秒の長さで、大学でのセミナー、もしくはDRMTのセッション後という2つの異なった状態で構成され、本研究は大学で学生を被験者として実地された。DRMT後のサイレンスはセミナーの後のサイレンスよりリラックスできると判断された。被験者は空間と時間の知覚が低く、将来への見通しも縮小した。これらの効果は、サイレンス (DRMTとの組み合わせ)は予防的(例:ストレス関連疾患、鬱、バーンアウト症候群、不安障害など)である可能性があること、臨床と非臨床のためのリラクゼーションと健康促進の適用のための重要性があることの考察について、将来の調査を支援する。 Keywords: relaxation, music therapy, silence, time, hypnotherapyキーワード:リラクゼーション、音楽療法、サイレンス、時間、催眠療法 KoreanDepth Relaxation 심층 이완 음악 치료(DRMT) 세션 이후 침묵하는 동안 의식 상태에 생긴 변화Eric Pfeifer침묵은 다른 분야는 물론 음악 치료에서 중요하고 강력한 현상 또는 음향적 식별로 종종 설명이 되곤 한다. 따라서 어떻게 사람들이 침묵을 인식하는 지, 침묵이 개인의 이완 수준과, 자아, 시간, 공간에 대한 인간의 인식에 어떠한 영향을 끼치는 지에 대해 좀 더 많은 지식을 얻는 것이 적합하다. 대학 세미나나 Depth Relaxation Music Therapy(DRMT) 세션으로 구성된 두 가지의 다른 조건을 실시한 후 6시간 30분 동안 지속된 침묵이, 한 대학교에서 학생들을 대상으로 실시한 본 연구의 두 가지 부분이다. DRMT 후 침묵은 세미나 후 침묵보다 더 이완을 시켜주는 것으로 나타났다. 또한 참가자들은 미래에 대한 관점이 줄어들었을 뿐만 아니라 더 낮은 시간과 공간 인식을 가지고 있었다. 그들은 DRMT 세션 종료 상황에서 침묵이 더 오래 지속되었다고 평가했다. 이런 효과는 침묵(DRMT와 접목시킨)이 임상학적으로나 비임상학적으로 예방해주고(예, 스트레스 관련 질병, 우울증, 불안 장애, 극도의 피로) 이완시켜주고, 건강을 증진시키는 효과가 있을 수 있다는 생각과 관련된 추후 조사들을 뒷받침해준다.키워드: 이완, 음악 치료, 침묵, 시간, 최면요법
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Ríos Garit, Jesús, Yanet Pérez Surita, Aurelio Olmedilla Zafra y Verónica Gómez-Espejo. "Psicología y lesiones deportivas: Un estudio en lanzadores de beisbol". Cuadernos de Psicología del Deporte 21, n.º 1 (1 de enero de 2021): 102–18. http://dx.doi.org/10.6018/cpd.416351.

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Las lesiones constituyen uno de los principales problemas en el deporte debido a las repercusiones negativas sobre la salud y el rendimiento del deportista. Su etiología multifactorial requiere que sean abordadas también desde lo psicológico para comprender su comportamiento de manera integral y lograr mayores impactos en su prevención. La presente investigación se realizó con los lanzadores de béisbol de primera categoría de la provincia de Villa Clara, Cuba, con el propósito de determinar la relación entre las variables psicológicas asociadas al rendimiento del deportista y las lesiones. Se estudiaron un total de 48 lanzadores constituyendo una población heterogénea, integrada por deportistas noveles y de mayor experiencia competitiva. Se aplicó el Cuestionario de Aspectos Deportivos y Lesiones, el Inventario de Ansiedad Rasgo-Estado, el Inventario de Ansiedad Estado en Competición y el Inventario Psicológico de Ejecución Deportiva. Los resultados obtenidos muestran que los lanzadores estudiados presentan una baja percepción de la relación entre variables psicológicas y lesiones, constatando además que en la competición aparecen más lesiones que en los entrenamientos y que los deportistas con antecedentes de lesiones presentan diferencias significativas en el estado de determinadas variables psicológicas en comparación con los lanzadores que no se han lesionado. Estas diferencias se observan en la ansiedad estado en competición, la autoconfianza, el control del afrontamiento negativo, el control de la atención y el control visual e imaginativo. Injuries are one of the main problems in sport due to the negative impact on the health and performance of the athlete. Their multi-causal etiology requires that they also be approached from the psychological to understand their behavior in an integral way and achieve greater impacts in its prevention. The present investigation was carried out with the first category Baseball pitchers of the province of Villa Clara, Cuba, with the purpose of determining the relationship between the psychological variables associated with the athlete's performance and the injuries. A total of 48 pitchers were studied, constituting a heterogeneous population, made up of new athletes with greater competitive experience. The Sports Aspects and Injuries Questionnaire, the Trait-State Anxiety Inventory, the Competing State Anxiety Inventory and the Psychological Inventory of Sports Execution were applied. The results obtained show that the pitchers studied have a low perception of the relationship between psychological variables and injuries, also confirming that in the competition there are more injuries than in training. In addition, the results are displaying that athletes with a history of injuries and within these, the ones that most injuries have suffered, present significant differences in the status of certain psychological variables compared to pitchers who have not been injured. This difference can be observed in competition state anxiety, self-confidence, negative coping control, attention control, and visual and imaginative control. Le lesioni sono uno dei principali problemi negli sport a causa dell'impatto negativo sulla salute e sulle prestazioni dell'atleta. La loro eziologia multifattoriale richiede che vengano affrontati anche dal punto di vista psicologico per comprendere il loro comportamento in modo integrale e ottenere maggiori impatti nella sua prevenzione. La presente indagine è stata condotta con i lanciatori di baseball di prima categoria della provincia di Villa Clara con lo scopo di determinare la relazione tra le variabili psicologiche associate alla prestazione dell'atleta e le lesioni. Sono stati studiati un totale di 48 lanciatori, costituendo una popolazione eterogenea, composta da nuovi atleti con una maggiore esperienza competitiva. Sono stati applicati il ​​questionario sugli aspetti sportivi e sugli infortuni, l'inventario dell'ansia trait-state, l'inventario dell'ansia di stato in competizione e l'inventario psicologico dell'esecuzione sportiva. I risultati ottenuti mostrano che i lanciatori studiati hanno una bassa percezione del rapporto tra variabili psicologiche e infortuni, confermando anche che nella competizione ci sono più infortuni che in allenamento e che gli atleti con una storia di infortuni e al loro interno, quelli che più le lesioni hanno sofferto, presentano differenze significative nello stato di alcune variabili psicologiche rispetto ai lanciatori che non sono stati feriti. Questa differenza può essere osservata in variabili come; l'ansia era in competizione, la fiducia in se stessi, il controllo del coping negativo, il controllo dell'attenzione e il controllo visivo e immaginativo. As lesões são um dos principais problemas do esporte devido ao impacto negativo na saúde e no desempenho do atleta. Sua etiologia multifatorial exige que eles também sejam abordados do ponto de vista psicológico para entender seu comportamento de maneira integral e obter maiores impactos em sua prevenção. A presente investigação foi realizada com a primeira categoria de lançadores de basebol da província de Villa Clara, Cuba, com o objetivo de determinar a relação entre as variáveis ​​psicológicas associadas ao desempenho do atleta e as lesões. Foram estudados 48 lançadores, constituindo uma população heterogênea, composta por novos atletas com maior experiência competitiva. Foram aplicados o Questionário de Aspectos e Lesões Esportivas, o Inventário de Ansiedade Traço-Estado, o Inventário de Ansiedade Estado Competente e o Inventário Psicológico de Execução Esportiva. Os resultados obtidos mostram que os lançadores estudados têm uma baixa percepção da relação entre variáveis ​​psicológicas e lesões, confirmando também que na competição há mais lesões do que nos treinos e que atletas com histórico de lesões e dentro delas, as que mais lesões sofridas apresentam diferenças significativas no status de certas variáveis ​​psicológicas em comparação com lançadores que não foram feridos. Essa diferença pode ser observada na ansiedade do estado de competição, autoconfiança, controle negativo de enfrentamento, controle da atenção e controle visual e imaginativo.
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ALMEIDA, Nilson Ferreira de. "Dança Africana". INTERRITÓRIOS 6, n.º 12 (7 de diciembre de 2020): 211. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.248997.

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RESUMO O presente trabalho possui como finalidade, a partir de uma perspectiva transversal, dissertar sobre a concepção epistemológicas do território da dança africana, compreendendo desta forma a sua importância dentro da cultura da África, adentrando os caminhos que interpelam a realidade, analisando desta forma os significados da esfera dos movimentos e as suas relações, dando importância para o corpo, os movimentos e os sentidos, entendendo a sua função cultural e a percepção de como habitam o mundo num verdadeiro diálogo crítico entre dança, antropologia e a vida. Com base na Diáspora, compreende-se as técnicas, as estéticas e as poéticas oriundas das formas africanizadas de escrita do corpo. O artigo tem por objetivo evidenciar a dança africana levando ao conhecimento do que elas são na realidade, a razão pela qual se fazem tão presentes no cotidiano dos africanos e os tipos mais comuns reafirmando assim, as diversidades dentro da África e fora dela. A metodologia da pesquisa foi realizada a partir de investigações em páginas eletrônicas, com o intuito de compreender as suas definições, seus contextos e sua importância, reforçando o entendimento sobre elas através de alguns teóricos como Tiérou (2001), Robert Farris-Thompson (1974) e Kariamu Welsh (1985), e dentre outros que reforçam a compreensão dos movimentos da dança africana e do uso do corpo em sua execução. Dança africana. Cultura. ABSTRACTThe present work aims, from a transversal perspective, to talk about the epistemological conception of the territory of African dance, thus understanding its importance within the culture of Africa, entering the paths that challenge reality, thus analyzing the meanings of the sphere of movements and their relations, giving importance to the body, movements and senses, understanding their cultural function and the perception of how they inhabit the world in a true critical dialogue between dance, anthropology and life. Based on the Diaspora, the techniques, aesthetics and poetics that come from Africanized forms of body writing are understood. The article aims to highlight the African dance leading to the knowledge of what they are in reality, the reason why they are so present in the daily lives of Africans and the most common types thus reaffirming, the diversities within Africa and outside it. The research methodology was carried out from investigations on electronic pages, in order to understand their definitions, their contexts and their importance, reinforcing the understanding of them through some theorists such as Tiérou (2001), Robert Farris-Thompson (1974 ) and Kariamu Welsh (1985), and among others who reinforce the understanding of African dance movements and the use of the body in their performance.African dance. Culture. RESUMENEl propósito del presente trabajo es, desde una perspectiva transversal, discutir sobre la concepción epistemológica del territorio de la danza africana, entendiendo así su importancia dentro de la cultura africana, adentrándonos en los caminos que desafían la realidad, analizando así los significados de la esfera de los movimientos y sus relaciones, dando importancia al cuerpo, los movimientos y los sentidos, comprendiendo su función cultural y la percepción de cómo habitan el mundo en un verdadero diálogo crítico entre danza, antropología y vida. A partir de la Diáspora se entienden las técnicas, la estética y la poética derivadas de las formas africanizadas de escritura del cuerpo. El artículo tiene como objetivo resaltar la danza africana conduciendo al conocimiento de lo que realmente son, la razón por la que están tan presentes en la vida cotidiana de los africanos y los tipos más comunes reafirmando así, las diversidades dentro y fuera de África. La metodología de investigación se llevó a cabo a partir de investigaciones en páginas electrónicas, con el fin de entender sus definiciones, sus contextos y su importancia, reforzando la comprensión de las danzas a través de algunos teóricos como Tiérou (2001), Robert Farris-Thompson (1974) y Kariamu Welsh (1985), y entre otros que refuerzan la comprensión de los movimientos de la danza africana y el uso del cuerpo en su ejecución.Danza africana. Cultura. SOMMARIOLo scopo di questo lavoro è, da una prospettiva trasversale, discutere la concezione epistemologica del territorio della danza africana, comprendendone così l'importanza all'interno della cultura africana, addentrandosi nei percorsi che sfidano la realtà, analizzando così i significati della sfera dei movimenti e delle loro relazioni, dando importanza al corpo, ai movimenti e ai sensi, comprendendone la funzione culturale e la percezione di come abitano il mondo in un vero dialogo critico tra danza, antropologia e vita. Dalla diaspora si comprendono le tecniche, l'estetica e la poetica derivate dalle forme africanizzate della scrittura del corpo. L'articolo si propone di mettere in luce le danze africane portando alla conoscenza di cosa sono realmente, il motivo per cui sono così presenti nella vita quotidiana degli africani e delle tipologie più comuni, riaffermando così le diversità dentro e fuori l'Africa. La metodologia di ricerca è stata realizzata dalla ricerca su pagine elettroniche, al fine di comprenderne le definizioni, i loro contesti e la loro importanza, rafforzando la comprensione delle danze attraverso alcuni teorici come Tiérou (2001), Robert Farris- Thompson (1974) e Kariamu Welsh (1985), e tra gli altri che rafforzano la comprensione dei movimenti della danza africana e l'uso del corpo nella sua esecuzione.Danza africana. Cultura.
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Montero Herrero, Santiago. "La mujer romana y la expiación de los andróginos". Vínculos de Historia. Revista del Departamento de Historia de la Universidad de Castilla-La Mancha, n.º 8 (20 de junio de 2019): 33. http://dx.doi.org/10.18239/vdh_2019.08.02.

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RESUMENEl nacimiento en la Antigua Roma de niños con rasgos sexuales masculinos y femeninos a la vez, los llamados andróginos o hermafroditas, eran considerados como un gravísimo prodigio. Su expiación, necesaria para el restablecimiento de las buenas relaciones entre los hombres y los dioses, quedó en manos exclusivamente de mujeres: ancianas, matronas y virgines.PALABRAS CLAVE: Antigua Roma, Matrona, prodigio, expiación, andróginoABSTRACTThe birth in ancient Rome of children with both male and female sexual features, so-called androgynes or hermaphrodites, was regarded as a an extraordinary phenomenon. Their expiation, necessary for the restoration of good relations between men and gods, remained exclusively in the hands of women: old women, midwives and virgines.KEY WORDS: Ancient Rome, midwife, prodigy, expiation, androgynus BIBLIOGRAFÍAAbaecherly Boyce, A. (1937), “The expiatory rites of 207 B. C.”, TAPhA, 68, 157-171.Allély, A. 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Meccarelli, Massimo. "Direito Jurisprudencial e Autonomia do Direito nas Estratégias Discursivas da Ciência Jurídica entre os Oitocentos e os Novecentos". Cadernos do Programa de Pós-Graduação em Direito – PPGDir./UFRGS 10, n.º 2 (31 de octubre de 2015). http://dx.doi.org/10.22456/2317-8558.59694.

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DIREITO JURISPRUDENCIAL E AUTONOMIA DO DIREITO NAS ESTRATÉGIAS DISCURSIVAS DA CIÊNCIA JURÍDICA ENTRE OS OITOCENTOS E OS NOVECENTOS* CASE LAW AND AUTONOMY OF THE LAW ON THE DISCURSIVE STRATEGIES OF JURISPRUDENCE BETWEEN THE NINETEENTH AND TWENTIETH CENTURIES DIRITTO GIURISPRUDENZIALE E AUTONOMIA DEL DIRITTO NELLE STRATEGIE DISCORSIVE DELLA SCIENZA GIURIDICA TRA OTTO E NOVECENTO Massimo Meccarelli** RESUMO: No curso dos dois séculos nos quais os regimes jurídicos da legalidade encontraram desenvolvimento, frequentemente ressurgiam questões relativas às relações entre direito e sociedade, ao grau de ancoramento às opções do legislador e ao valor sistemático a se reconhecer ao fator jurisprudencial. O advento do primado da lei colocou o problema de sua sustentabilidade. O objetivo destas páginas é seguir alguns itinerários teóricos oitocentistas e novecentistas sobre como conceber, por meio da jurisprudência, dinâmicas de manifestação do direito autônomas da mediação do poder político. O tema tem uma sua relevância também para uma compreensão da fase atual; nessa, de fato, como se procurará demonstrar, parece se delinear um horizonte diverso de sentido para a autonomia do direito em respeito aquele passado recente. Proceder-se-á considerando as percepções doutrinais de duas questões correlatas: as características da interpretação do direito por um lado e os perfis sistemáticos da jurisdição do outro. PALAVRAS-CHAVE: Ciência jurídica oitocentista e novecentista. Primado da Lei. Autonomia do Direito. Interpretação do direito. Perfis sistemáticos da jurisdição. RIASSUNTO: Nel corso dei due secoli in cui i regimi giuridici della legalità hanno trovato svolgimento sono spesso tornate a proporsi le questioni relative al rapporto tra diritto e società, al grado di ancoraggio alle opzioni del legislatore e al valore sistematico da riconoscere al fattore giurisprudenziale. L’avvento del primato della legge ha posto il problema della sua sostenibilità. Intento di queste pagine è seguire alcuni itinerari teorici otto-novecenteschi sul come concepire, tramite la giurisprudenza, dinamiche di manifestazione del diritto autonome dalla mediazione del potere politico. Il tema ha una sua rilevanza anche per una comprensione della fase attuale; in essa infatti, come si cercherà di mostrare, sembra delinearsi un diverso orizzonte di senso per l’autonomia del diritto rispetto a quel passato recente. Si procederà considerando le percezioni dottrinali di due questioni correlate: i caratteri dell’interpretazione del diritto da un lato e i profili sistematici della giurisdizione dall’altro. PAROLE-CHIAVE: Scienza giuridica otto-novecentesca. Primato della legge. Autonomia del diritto. Interpretazione del diritto. Profili sistematici della giurisdizione. ABSTRACT: In the span of the two centuries in which the legal regimes of legality found development, it often resurfaced the issues related to the relations between law and society, to the degree of anchorage to the lawmaker choices, and to the systematic value to be recognized to the case law factor. The advent of the primacy of law has placed the issue of its sustainability. The purpose of these pages is to follow some theoretical itineraries from the Nineteenth and Twentieth Centuries about how to conceive, through case law, a dynamics of law’s manifestation autonomous from political power mediation. The subject has its own relevance for an understanding of the current phase; on this, in fact, as I will seek to demonstrate, it seems to draw a diverse horizon of sense to the Law's autonomy compared to the recent past. I shall proceed by considering the doctrinal perceptions of two correlate questions: the characteristics of law's interpretation on the one hand, and the systematic profiles of jurisdiction on the other. KEYWORDS: Nineteenth and Twentieth Centuries jurisprudence; primacy of the law; autonomy of the law; interpretation of the law; systematic profiles of jurisdiction.* Publicação original: MECCARELLI, Massimo. Diritto giurisprudenziale e autonomia del diritto nelle strategie discorsive della scienza giuridica tra Otto e Novecento. Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, XL, pp. 721-745, 2011. Tradução de Régis João Nodari, mestrando em Direito pela Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS), com a autorização do autor.** Jurista e Historiador do direito. Professor da Universidade de Macerata. Coordenador da disciplina de História do Direito na Universidade de Macerata, Itália. Pesquisador associado no Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte (MPIeR), Alemanha.
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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini y Concetta La Rocca. "Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche: approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence: conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy)". Revista Eletrônica de Educação 12, n.º 3 (7 de octubre de 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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