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Ciaffi, Daniela y Emanuela Saporito. "Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 127 (marzo de 2022): 39–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127004.

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Resumen
L'incrocio tra il diritto e la sociologia urbana apre a scenari di sperimentazione di modelli democratici nuovi, permettendoci di ridefinire servizi pubblici, spazi urbani, territori come beni comuni. Secondo la prospettiva proposta, le pratiche sempre più diffuse di cittadinanza attiva, che si prende cura dei beni comuni, trasformano i cittadini/abitanti da utilizzatori/consumatori di servizi e spazi a prosumers, suggerendoci che siamo in una fase di cambio di paradigma nella rappresentazione e definizione delle istituzioni pubbliche. La scuola è proposta come campo concreto di riflessione, nel suo passaggio da servizio pubblico a bene comune, quando cioè si territorializza, diventando oggetto di cura di tutta la "comunità educante", per disegnarsi sui caratteri socio-spaziali del bisogno educativo.
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Delponte, Ilaria y Paolo Rosasco. "Sustainable mobility and economic sustainability: the case of the new trolleybus line in Genoa". Valori e Valutazioni 29 (enero de 2022): 57–78. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212906.

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Resumen
With over 3.5 billion people currently residing in major cities around the world, the issue of urban mobility is a current issue and is particularly important in European countries where over 75% of the population is concentrated in urban areas. Even today, many of the daily journeys depend on cars and other private motorized vehicles, with a strong impact in terms of air pollution, noise and climate change as in the European Union transport is responsible for a quarter of greenhouse gas emissions. Reducing private transport and making urban transport systems greener and more efficient therefore has important benefits: for the health, climate and prosperity of cities. New models of transport and urban accessibility, increasingly oriented towards environmental sustainability, must therefore be adopted; the choice of the transport solution must be made in relation to not only technical but also economic, social and environmental feasibility. Taking a cue from the Call issued in 2018 by the Ministry of Infrastructure and Transport for the selection of urban mobility proposals that can access the economic resources intended for the enhancement and implementation of rapid mass transport systems provided for by Law no. 232/2016, this contribution deals with the evaluation of three transport proposals hypothesized for the connection between the city center of Genoa (Brignole station) and the district of Prato, along the Bisagno Valley, developed according to the indications contained in the Urban Mobility Plan of the Municipality. In particular, a Cost-Benefit Analysis (CBA) is developed according to the indications given in the Notice and in the Guidelines of the Ministry of Infrastructure and Transport for the evaluation of investments in public works. The objective is to verify the applicability of the CBA tool for assessing the economic and financial sustainability of the solutions analyzed - also in relation to the indications given in the legislation, the transport scenarios configured and the reliability of the results obtained, for the the choice of the transport solution to be adopted. Con oltre 3,5 miliardi di persone che risiedono attualmente nelle grandi città del mondo, il tema della mobilità urbana è una questione attuale ed è particolarmente importante nei paesi europei dove nelle aree urbane si concentra oltre il 75% della popolazione. Ancora oggi, molti degli spostamenti quotidiani dipendono dalle auto e da altri veicoli motorizzati privati, con un forte impatto in termini di inquinamento atmosferico, sonoro e sul cambiamento climatico visto che nell’Unione europea i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra. Ridurre il trasporto privato e rendere i sistemi di trasporto urbani più ecologici e più efficienti presenta quindi dei vantaggi importanti: per la salute, il clima e la prosperità delle città. Nuovi modelli di trasporto e di accessibilità urbana, sempre più orientati verso la sostenibilità ambientale, devono quindi essere adottati; la scelta della soluzione trasportistica deve essere fatta in relazione alla fattibilità non solo tecnica ma anche economica, sociale ed ambientale. Prendendo spunto dal Bando emesso nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la selezione delle proposte di mobilità urbana che possono accedere alle risorse economiche destinate al potenziamento e alla realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa previste dalla Legge n. 232/2016, il presente contributo tratta della valutazione di tre proposte trasportistiche ipotizzate per il collegamento tra il centro della città di Genova (Stazione Brignole) e il quartiere di Prato, lungo la Val Bisagno, sviluppate secondo le indicazioni contenute nel Piano Urbano di Mobilità del Comune. In particolare è sviluppata l’Analisi Costi-Benefici (ACB) secondo le indicazioni riportate nel Bando e nelle Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche. L’obiettivo è quello di verificare l’applicabilità dello strumento dell’ACB per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria delle soluzioni analizzate anche in relazione alle indicazioni riportate nella normativa, agli scenari trasportistici configurati e all’attendibilità dei risultati ottenuti, ai fini della scelta della soluzione trasportistica da adottare.
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Salimbeni, Alice. "La favola urbana. Reimmaginare lo spazio attraverso la realizzazione collettiva di film finzionali e parodici". RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, n.º 3 (septiembre de 2022): 78–102. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14591.

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Durante la mia ricerca di dottorato, ho organizzato un workshop a Bruxelles per esplorare il rapporto fra le donne bianche cisgenere e lo spazio urbano. A partire dalle esperienze urbane personali delle partecipanti abbiamo scritto tre storie di invenzione e le abbiamo trasformate in tre film collettivi, finzionali e parodici che esplorano ciascuno una diversa discriminazione urbana di genere. In queste storie, che ho chiamato "favole urbane", realtà e immaginazione si intrecciano creando nuovi scenari, e comunicando una morale politica sullo spazio e sul ruolo attivo che svolge nella produzione delle discriminazioni.
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Clementi, Alberto y Giuseppe Barbieri. "Dopo la Gelmini, nuovi scenari per l'urbanistica". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 100 (agosto de 2011): 218–23. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100018.

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Borsa, Davide y Giovanna D'Amia. "Il Fiordo di Oslo. Un laboratorio europeo di trasformazione urbana". TERRITORIO, n.º 56 (marzo de 2011): 138–40. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056021.

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Resumen
Il processo di trasformazione che ha investito la capitale norvegese e il ruolo del fiordo nei processi di urbanizzazione sono stati oggetto di un seminario internazionale che si č svolto presso la facoltŕ di Architettura e Societŕ del Politecnico di Milano il 26 maggio 2010, le cui tematiche sono qui riassunte negli interventi di Dag Tvilde e di Marius Grřnning. Musei, infrastrutture, housing e terziario avanzato irrompono nello scenario post-industriale del waterfront: č il nuovo mix funzionale disegnato e scelto dai norvegesi per il rilancio della loro capitale che si vuole candidare a nuova tappa del grand tour europeo. Le ambiziose promesse programmatiche saranno mantenute? Č ancora possibile conciliare sviluppo, qualitŕ urbana, conquiste sociali, attraverso procedure di progettazione e programmazione democratica che mantengono una centralitŕ dell'attore pubblico come protagonista?
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Bottero, Marta, Caterina Caprioli, Giulia Datola, Alessandra Oppio y Francesca Torrieri. "Regeneration of Rogoredo railway: a combined approach using multi-criteria and financial analysis [Un approccio integrato per la rigenerazione dello scalo ferroviario di Rogoredo]". Valori e Valutazioni 31 (febrero de 2023): 89–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223107.

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Resumen
Abandoned areas such as neglected railways and urban voids represent a suitable opportunity for the regeneration and requalification of cities, according to the paradigms of sustainability and resilience. Urban transformation and urban regeneration processes are characterized by a high level of complexity, a dynamic behavior over time and interactions between the various actors involved in the process. Within this context, the present paper proposes the application of a combined evaluation framework, based on the integration of Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA) with a Financial Analysis (FA) to assess different strategic scenarios for the regeneration of the Rogoredo railways area (Milan, Italy). The purpose of this framework is to take into account the complexity of the decision- making process, considering both the qualitative (social and environmental) and quantitative (economic- financial) aspects. In detail, the railway yards in the Rogoredo area in Milan (Italy) represent an emblematic case. The city of Milan, within the Territory Governance Plan (PGT), has already proposed interventions in this site aimed at reconnecting the infrastructural node and making it an attractive and inclusive pole. The present paper demonstrates the usefulness of evaluation procedures in supporting the entire decision-making process and defining the most suitable scenario considering the initial objective and the stakeholders’ interests. The innovative value provided by this application is represented precisely by the possibility of considering both the developer point of view through FA and the broader public perspective through the support of MCDA. This approach allowed to build and evaluate transformation scenarios capable of both attracting potential investors and promoting sustainable mobility models, social inclusion, eco-sustainable development, improvement of environmental quality through the design of new public areas, green spaces, and services for citizens. I vuoti urbani, quali ex aree industriali ed ex scali ferro- viari, rappresentano oggi un’importante occasione di riconversione delle città, nell’ottica di uno sviluppo in chiave sostenibile, resiliente e circolare. Tuttavia, gli interventi di trasformazione e rigenerazione urbana sono caratterizzati da un elevato grado di complessità e dinamicità, così come da un’elevata interazione tra le diverse componenti urbane, quali gli aspetti economici, ambientali, sociali e tra i diversi attori coinvolti nel processo. In questo contesto, l’approccio metodologico proposto nel presente contributo combina le Analisi- Multicriteri (AMC) con l’analisi Analisi Finanziaria (AF). Questo modello permette di analizzare e supportare il processo decisionale nella sua complessità, considerando sia gli aspetti qualitativi (sociali e ambientali) sia quelli quantitativi (economico- finanziari). Il caso degli scali ferroviari dell’area di Rogoredo a Milano (Italia) rap- presenta un caso emblematico. La stessa città di Milano, già all’interno del Piano di Governo del Territorio (PGT), propone interventi volti alla riconnessione di questo nodo infrastrutturale per renderlo un polo attrattivo e inclusivo. L’obiettivo di questo contributo è quello di applicare le AMC con l’AF per la valutazione di scenari alternativi, volti alla riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Rogoredo. La valutazione diventa, quindi, parte integrante dell’intero processo decisionale, supportandone tutte le fasi, da quella iniziale fino alla definizione dello scenario più idoneo agli obiettivi prefissati e agli interessi degli stakeholder coinvolti. Il valore aggiunto fornito dalla presente applicazione è rappresentato proprio dalla possibilità di considerare sia il punto di vista degli investitori, attraverso l’AF, sia la più ampia prospettiva pubblica, attraverso il supporto delle AMC. In questo modo è stato possibile costruire e valutare scenari di trasformazione in grado di attrarre possibili investitori e al tempo stesso capaci di promuovere modelli di mobilita sostenibile, forme di inclusione sociale, sviluppo eco-sostenibile, miglioramento della qualità ambientale, attraverso la progettazione di nuove aree pubbliche, spazi verdi e servizi per i cittadini. In questo processo, la valutazione assume un ruolo essenziale in quanto consente di mettere in luce i diversi obiettivi perseguiti dall’intervento di rigenerazione e le loro eventuali conflittualità. Inoltre, la loro identificazione può supportare la definizione di scenari alternativi di sviluppo, rendendo partecipati sia il processo progettuale sia quello decisionale.
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Schiavo, Flavia. "Mappe dell'eccesso. Scenari: potenza e insidie". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 100 (agosto de 2011): 99–128. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100006.

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Obiettivo dell'articolo č analizzare un "nuovo" strumento di pianificazione: lo scenario. Partendo dalle matrici teoriche e storiche alla base dello scenario stesso, e richiamando esempi pregressi di pianificazione, si prosegue nell'analisi al fine di far emergere i punti di forza e quelli critici dello strumento. Anche attraverso un'elencazione ragionata di entrambi, specificando cosa sia possibile pianificare, realizzare, tramite lo scenario, e quali - tra soggetti e Istituzioni - siano gli attori deputati, in che tempi e con quali esiti.
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Fanizza, Fiammetta y Fiorella Spallone. "Diritto allo studio e spazio pubblico: un nuovo framework per l'innovazione sociale". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 3 (enero de 2022): 77–90. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-003006.

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Resumen
Con l'obiettivo di approfondire il concetto di benessere sociale tramite un'analisi del rapporto tra sistema urbano e sistema universitario, l'articolo presenta l'approccio e i primi risultati di una ricerca coordinata da Urban@it (Centro Nazionale di Studi sulle Politiche Urbane) sul tema del diritto allo studio. Tramite lo sviluppo di un approccio focalizzato sulla volontà di intendere il diritto allo studio come un diritto sociale compiutamente inteso, si tratta di una ricerca commissionata dall'Adisu Puglia (Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario) che coinvolge l'intera Regione Puglia allo scopo di individuare condizioni/processi che evitano di considerare le popolazioni studentesche come categorie "peculiari" di cittadini, ossia con bi-sogni e diritti descritti e circoscritti quasi esclusivamente da una condizione di vita transitoria e tutto sommato precaria. In particolare, il lavoro svolto dal Gruppo di Ricerca dell'Università di Foggia sul tema dell'innovazione dell'offerta di servizi per il diritto allo studio applica una metodologia quanti-qualitativa esito della combinazione tra survey (realizzata a livello regiona-le sull'intera popolazione di studenti universitari) e Grounded Theory (su un campione di studenti selezionati tra gli iscritti alle diverse associazioni studentesche). I risultati presentati in questo articolo si concentrano sull'individuazione di "nuovi concetti", utili sia per descrive-re/caratterizzare i contesti delle città universitarie che per definire un comune scenario deno-minato "Puglia città universitaria".
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De Vidovich, Armando. "La cittŕ che non parla: esiste un inconscio urbano?" COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, n.º 22 (diciembre de 2011): 111–32. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-022010.

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Resumen
Assumendo che la cittŕ sia, come una musica polifonica, un racconto in continua rielaborazione diacronica e sincronica, l"articolo esamina alcune circostanze in cui lo strumento urbanistico rischia di non essere piů in condizione di assicurare l"interazione fra i membri della comunitŕ e lo scenario in cui si trovano. In particolare si interroga sulla possibile prospettiva di nuove forme di partecipazione sinergica degli attori di quello scenario.
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Malcevschi, Sergio. "Reti ecologiche polivalenti ed alcune considerazioni sui sistemi eco-territoriali". TERRITORIO, n.º 58 (septiembre de 2011): 54–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058008.

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Le reti ecologiche polivalenti esprimono la morfologia che il sistema eco-paesaggistico-territoriale dovrŕ assumere per ottimizzare l'adattamento del sistema uomoambiente nei confronti degli scenari critici futuri. Esse associano i temi della biodiversitŕ e dei servizi ecosistemici attivi al contenimento degli impatti ambientali potenzialmente negativi attraverso lo sfruttamento ottimale delle opportunitŕ del sistema eco-territoriale. Si inseriscono nei processi decisionali che accompagnano la pianificazione territoriale proponendosi come infrastruttura prioritaria accanto alle altre tradizionalmente considerate (trasportistiche, energetiche) e come scenario di riferimento sul medio periodo in sede di Vas. Una rete di questo tipo deve garantire un'adeguata base per la biodiversitŕ, partendo dallo scheletro di Natura 2000 e dal sistema dei Parchi, ma deve poi saper utilizzare le matrici intermedie, integrando ad esempio quanto previsto dalle nuove politiche per un'agricoltura multifunzionale.
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Messina, Patrizia y Lorenza Perini. "Ripensare l'italia a partire dalle periferie: il caso del conselvano alla luce della pandemia di covid-19". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 3 (febrero de 2021): 39–50. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-003003.

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La ricerca ha come scenario alcune municipalità situate nella zona Sud di Padova, chiamata comunemente Bassa Padovana. Un territorio liminale, ritagliato negli interstizi tra zone di influenza urbane e vie di transito tra entroterra e mare. Un'area non tanto fragile, quanto piuttosto "non vista" e in parte dimenticata. L'obiettivo iniziale del nostro lavoro era co-costruire con gli attori locali una mappa generativa di comunità in vista di un futuro piano di sviluppo in termini di aumento dell'attrattiva dell'area in chiave turistica. Sfida complessa portare avanti durante il lockdown un progetto di questo tipo, ma questo nuovo scenario ha condotto la ri-cerca ad una svolta imprevista, permettendoci di individuare alcune chiavi di lettura interes-santi per inquadrare questo territorio in un nuovo scenario negli anni a venire. La nostra ricerca si è quindi spostata e concentrata nel far prendere coscienza alla comunità locale delle proprie potenzialità in termini di capacità di "fare rete", guardando anche alle prospettive tracciate dal recente Manifesto per riabitare l'Italia.
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Ginocchini, Giovanni. "Dalla cittŕ: il momento urbanistico di Bologna e la sua dimensione pubblica". TERRITORIO, n.º 57 (junio de 2011): 66–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057008.

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L'evoluzione dell'Urban Center, l'attenzione per la comunicazione che ha accompagnato la redazione dei nuovi strumenti urbanistici, l'esperienza dei laboratori di quartiere sono gli spunti utilizzati per fornire un quadro, solo parzialmente organico, della discussione pubblica bolognese sui temi urbanistici. Il racconto si spinge fino all'attualitŕ, caratterizzata da una particolare attenzione per i progetti relativi alla cittŕ storica in uno scenario generale di crisi (non solo economica ed ambientale, ma anche politica) forse senza precedenti, almeno in anni recenti.
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Delizia, Francesco. "Da ducato pontificio a capoluogo di provincia: il Risorgimento a Benevento". STORIA URBANA, n.º 132 (febrero de 2012): 297–322. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132011.

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Garibaldi non passň da Benevento. Tuttavia, la cittŕ ebbe un ruolo chiave nella conquista di Garibaldi del sud d'Italia, al punto che ricevette dall"eroe dei due mondi" il riconoscimento di cittŕ capoluogo di provincia. Negli anni che seguirono l'annessione all'Italia e la nomina a capoluogo di provincia l'impegno principale fu la definizione del nuovo assetto territoriale di una cittŕ fino a quel momento chiusa entro il circuito delle mura medievali; un perimetro rafforzato dalla collocazione della cittŕ alla confluenza di due fiumi, che fino a quella data aveva avuto il ruolo di limite dello spazio e delle funzioni urbane. L'impegno maggiore delle amministrazioni locali, il Governo provvisorio prima e poi i gruppi di orientamento moderato, esponenti della vecchia aristocrazia e proprietari terrieri, che prevalsero rapidamente sulla scena politica, fu dunque nell'affermare e consolidare il nuovo assetto territoriale ed a contenere focolai di ribellione che si accendevano in provincia. In questo quadro le questioni sociali, i bisogni della cittŕ, i grandi temi dell'urbanistica ottocentesca lasciavano il posto a scelte episodiche negli investimenti pubblici. Anche la costruzione di monumenti celebrativi dedicati ai protagonisti del Risorgimento fu un fenomeno marginale nello scenario delle trasformazioni urbane.
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Scudo, Gianni y Matteo Clementi. "La progettazione ambientale delle filiere alimentari orientata allo sviluppo bioregionale". TERRITORIO, n.º 93 (enero de 2021): 26–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093004.

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Il testo presenta strumenti di analisi e progetto di filiere alimentari elaborati nella ricerca ‘Bioregione'. Lo studio mira ad approfondire i processi che connettono domanda e offerta in un ambito territoriale definito e a formulare scenari migliorativi. Le filiere interessano i principali alimenti che compongono la domanda aggregata associata alla ristorazione collettiva nelle diverse fasi, dalla produzione in campo al conferimento al centro cottura, al consumo e alla gestione degli scarti. Gli indicatori utilizzati sono la domanda energetica complessiva (energia primaria non rinnovabile), la contabilità di terreno agricolo produttivo per quantità di prodotto o pasto equivalente e il costo di produzione. Essi costituiscono strumenti sperimentali di riferimento per una pianificazione territoriale locale che metta al centro un nuovo modello metabolico campagnacittà ambientalmente sostenibile.
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Kunzmann, Klaus R. "Dopo la crisi economica globale: implicazioni sulle politiche per il futuro del territorio europeo". TERRITORIO, n.º 58 (septiembre de 2011): 7–15. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058001.

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Resumen
Il saggio si interroga sulle implicazioni territoriali di una crisi finanziaria non ancora conclusa che si ripercuote sulle economie locali europee. L'autore sottolinea la vulnerabilitŕ del ‘vecchio continente' e delle sue varietŕ regionali. A fronte della difficoltŕ a misurare analiticamente gli esiti spaziali della crisi, il saggio presenta cinque scenari di crescita europei che, in forma non necessariamente alternativa, alludono ad altrettante trame di possibili strategie di sviluppo spaziale nella dimensione continentale. Evocando i temi della societŕ della conoscenza, dell'economia creativa e della formazione permanente, della centralitŕ del paesaggio e dei contesti rurali, dei processi culturali e delle nuove produzioni, come quello dei molteplici legami con le economie emergenti a scala globale, il saggio ci conduce a considerare con realismo l'idea di un'Europa a due velocitŕ.
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Gibelli, Gioia y Riccardo Santolini. "Reti ecologiche e governo del territorio". TERRITORIO, n.º 58 (septiembre de 2011): 61–74. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058009.

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Resumen
Alla luce delle emergenze climatiche ed economiche, che spingono a riempire di contenuti concreti i concetti di sostenibilitŕ all'interno degli strumenti di pianificazione, si č attivata una profonda riflessione che ha portato a considerare la biodiversitŕ come un obiettivo da perseguire in quanto dimensione primaria dei sistemi naturali ma con funzione prioritaria di conservare un capitale naturale di qualitŕ, il cui ruolo č quello di garantire la durabilitŕ dei processi e la conservazione delle risorse per le generazioni future e di erogare una serie di servizi ecosistemici alle generazioni presenti. Il progetto di rete ecologica ligure (Rel) rappresenta, allo stato attuale delle conoscenze, i luoghi dove il capitale naturale č allocato. I Ptcp di nuova generazione vedranno le province impegnate nella ridefinizione dello scenario strategico di valorizzazione e conservazione del capitale naturale e nell'acquisizione e eventuale maggiore definizione delle cause di vulnerabilitŕ del sistema paesistico-ambientale.
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Madau, Caterina y Salvatore Lampreu. "Cultural Heritage and New Technologies for the Tourist Enhancement of Cities". Euro-Asia Tourism Studies Journal Special Issue in Italian, n.º 2021 (28 de noviembre de 2021). http://dx.doi.org/10.58345/fadh7922.

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Resumen
Tourism is considered to be among the most promising sectors for the socio-economic development of many regions. In the current scenario, cities compete for tourism also in terms of the cultural heritage and creative capital they offer. In this regard, the important contribution provided by Information and Communication Technologies (ICT) for the enhancement and transmission of the urban cultural heritage is recorded. If the advent of the Covid-19 pandemic has had serious consequences on all sectors, and in particular on tourism, cities are among the most affected territorial systems. The need to restart safely and respond to new tourism needs should push them to reshape their proposals, making more effective use of the advantages of technologies. After retracing the main stages that characterized the transition from the smart city to the smart tourism destination, this work explores, through an analysis of the literature and some policies adopted, the relationship between the uses of ICT and the enhancement of cultural heritage; if on the one hand its weight will be highlighted within the most widespread indices used on an international scale, on the other hand a selection of good practices for digitized tourism promotion of urban resources will be presented. The aim of this paper is to be a useful knowledge base for further studies, including applicative ones, which take into account the impacts of the pandemic that is still in progress and the main relaunch actions promoted at different scales.
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