Literatura académica sobre el tema "Nuovi scenari urbani"

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Artículos de revistas sobre el tema "Nuovi scenari urbani"

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Ciaffi, Daniela y Emanuela Saporito. "Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 127 (marzo de 2022): 39–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127004.

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Resumen
L'incrocio tra il diritto e la sociologia urbana apre a scenari di sperimentazione di modelli democratici nuovi, permettendoci di ridefinire servizi pubblici, spazi urbani, territori come beni comuni. Secondo la prospettiva proposta, le pratiche sempre più diffuse di cittadinanza attiva, che si prende cura dei beni comuni, trasformano i cittadini/abitanti da utilizzatori/consumatori di servizi e spazi a prosumers, suggerendoci che siamo in una fase di cambio di paradigma nella rappresentazione e definizione delle istituzioni pubbliche. La scuola è proposta come campo concreto di riflessione, nel suo passaggio da servizio pubblico a bene comune, quando cioè si territorializza, diventando oggetto di cura di tutta la "comunità educante", per disegnarsi sui caratteri socio-spaziali del bisogno educativo.
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Delponte, Ilaria y Paolo Rosasco. "Sustainable mobility and economic sustainability: the case of the new trolleybus line in Genoa". Valori e Valutazioni 29 (enero de 2022): 57–78. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212906.

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Resumen
With over 3.5 billion people currently residing in major cities around the world, the issue of urban mobility is a current issue and is particularly important in European countries where over 75% of the population is concentrated in urban areas. Even today, many of the daily journeys depend on cars and other private motorized vehicles, with a strong impact in terms of air pollution, noise and climate change as in the European Union transport is responsible for a quarter of greenhouse gas emissions. Reducing private transport and making urban transport systems greener and more efficient therefore has important benefits: for the health, climate and prosperity of cities. New models of transport and urban accessibility, increasingly oriented towards environmental sustainability, must therefore be adopted; the choice of the transport solution must be made in relation to not only technical but also economic, social and environmental feasibility. Taking a cue from the Call issued in 2018 by the Ministry of Infrastructure and Transport for the selection of urban mobility proposals that can access the economic resources intended for the enhancement and implementation of rapid mass transport systems provided for by Law no. 232/2016, this contribution deals with the evaluation of three transport proposals hypothesized for the connection between the city center of Genoa (Brignole station) and the district of Prato, along the Bisagno Valley, developed according to the indications contained in the Urban Mobility Plan of the Municipality. In particular, a Cost-Benefit Analysis (CBA) is developed according to the indications given in the Notice and in the Guidelines of the Ministry of Infrastructure and Transport for the evaluation of investments in public works. The objective is to verify the applicability of the CBA tool for assessing the economic and financial sustainability of the solutions analyzed - also in relation to the indications given in the legislation, the transport scenarios configured and the reliability of the results obtained, for the the choice of the transport solution to be adopted. Con oltre 3,5 miliardi di persone che risiedono attualmente nelle grandi città del mondo, il tema della mobilità urbana è una questione attuale ed è particolarmente importante nei paesi europei dove nelle aree urbane si concentra oltre il 75% della popolazione. Ancora oggi, molti degli spostamenti quotidiani dipendono dalle auto e da altri veicoli motorizzati privati, con un forte impatto in termini di inquinamento atmosferico, sonoro e sul cambiamento climatico visto che nell’Unione europea i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra. Ridurre il trasporto privato e rendere i sistemi di trasporto urbani più ecologici e più efficienti presenta quindi dei vantaggi importanti: per la salute, il clima e la prosperità delle città. Nuovi modelli di trasporto e di accessibilità urbana, sempre più orientati verso la sostenibilità ambientale, devono quindi essere adottati; la scelta della soluzione trasportistica deve essere fatta in relazione alla fattibilità non solo tecnica ma anche economica, sociale ed ambientale. Prendendo spunto dal Bando emesso nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la selezione delle proposte di mobilità urbana che possono accedere alle risorse economiche destinate al potenziamento e alla realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa previste dalla Legge n. 232/2016, il presente contributo tratta della valutazione di tre proposte trasportistiche ipotizzate per il collegamento tra il centro della città di Genova (Stazione Brignole) e il quartiere di Prato, lungo la Val Bisagno, sviluppate secondo le indicazioni contenute nel Piano Urbano di Mobilità del Comune. In particolare è sviluppata l’Analisi Costi-Benefici (ACB) secondo le indicazioni riportate nel Bando e nelle Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche. L’obiettivo è quello di verificare l’applicabilità dello strumento dell’ACB per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria delle soluzioni analizzate anche in relazione alle indicazioni riportate nella normativa, agli scenari trasportistici configurati e all’attendibilità dei risultati ottenuti, ai fini della scelta della soluzione trasportistica da adottare.
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Salimbeni, Alice. "La favola urbana. Reimmaginare lo spazio attraverso la realizzazione collettiva di film finzionali e parodici". RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, n.º 3 (septiembre de 2022): 78–102. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14591.

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Resumen
Durante la mia ricerca di dottorato, ho organizzato un workshop a Bruxelles per esplorare il rapporto fra le donne bianche cisgenere e lo spazio urbano. A partire dalle esperienze urbane personali delle partecipanti abbiamo scritto tre storie di invenzione e le abbiamo trasformate in tre film collettivi, finzionali e parodici che esplorano ciascuno una diversa discriminazione urbana di genere. In queste storie, che ho chiamato "favole urbane", realtà e immaginazione si intrecciano creando nuovi scenari, e comunicando una morale politica sullo spazio e sul ruolo attivo che svolge nella produzione delle discriminazioni.
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Clementi, Alberto y Giuseppe Barbieri. "Dopo la Gelmini, nuovi scenari per l'urbanistica". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 100 (agosto de 2011): 218–23. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100018.

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Borsa, Davide y Giovanna D'Amia. "Il Fiordo di Oslo. Un laboratorio europeo di trasformazione urbana". TERRITORIO, n.º 56 (marzo de 2011): 138–40. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056021.

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Resumen
Il processo di trasformazione che ha investito la capitale norvegese e il ruolo del fiordo nei processi di urbanizzazione sono stati oggetto di un seminario internazionale che si č svolto presso la facoltŕ di Architettura e Societŕ del Politecnico di Milano il 26 maggio 2010, le cui tematiche sono qui riassunte negli interventi di Dag Tvilde e di Marius Grřnning. Musei, infrastrutture, housing e terziario avanzato irrompono nello scenario post-industriale del waterfront: č il nuovo mix funzionale disegnato e scelto dai norvegesi per il rilancio della loro capitale che si vuole candidare a nuova tappa del grand tour europeo. Le ambiziose promesse programmatiche saranno mantenute? Č ancora possibile conciliare sviluppo, qualitŕ urbana, conquiste sociali, attraverso procedure di progettazione e programmazione democratica che mantengono una centralitŕ dell'attore pubblico come protagonista?
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Bottero, Marta, Caterina Caprioli, Giulia Datola, Alessandra Oppio y Francesca Torrieri. "Regeneration of Rogoredo railway: a combined approach using multi-criteria and financial analysis [Un approccio integrato per la rigenerazione dello scalo ferroviario di Rogoredo]". Valori e Valutazioni 31 (febrero de 2023): 89–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223107.

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Resumen
Abandoned areas such as neglected railways and urban voids represent a suitable opportunity for the regeneration and requalification of cities, according to the paradigms of sustainability and resilience. Urban transformation and urban regeneration processes are characterized by a high level of complexity, a dynamic behavior over time and interactions between the various actors involved in the process. Within this context, the present paper proposes the application of a combined evaluation framework, based on the integration of Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA) with a Financial Analysis (FA) to assess different strategic scenarios for the regeneration of the Rogoredo railways area (Milan, Italy). The purpose of this framework is to take into account the complexity of the decision- making process, considering both the qualitative (social and environmental) and quantitative (economic- financial) aspects. In detail, the railway yards in the Rogoredo area in Milan (Italy) represent an emblematic case. The city of Milan, within the Territory Governance Plan (PGT), has already proposed interventions in this site aimed at reconnecting the infrastructural node and making it an attractive and inclusive pole. The present paper demonstrates the usefulness of evaluation procedures in supporting the entire decision-making process and defining the most suitable scenario considering the initial objective and the stakeholders’ interests. The innovative value provided by this application is represented precisely by the possibility of considering both the developer point of view through FA and the broader public perspective through the support of MCDA. This approach allowed to build and evaluate transformation scenarios capable of both attracting potential investors and promoting sustainable mobility models, social inclusion, eco-sustainable development, improvement of environmental quality through the design of new public areas, green spaces, and services for citizens. I vuoti urbani, quali ex aree industriali ed ex scali ferro- viari, rappresentano oggi un’importante occasione di riconversione delle città, nell’ottica di uno sviluppo in chiave sostenibile, resiliente e circolare. Tuttavia, gli interventi di trasformazione e rigenerazione urbana sono caratterizzati da un elevato grado di complessità e dinamicità, così come da un’elevata interazione tra le diverse componenti urbane, quali gli aspetti economici, ambientali, sociali e tra i diversi attori coinvolti nel processo. In questo contesto, l’approccio metodologico proposto nel presente contributo combina le Analisi- Multicriteri (AMC) con l’analisi Analisi Finanziaria (AF). Questo modello permette di analizzare e supportare il processo decisionale nella sua complessità, considerando sia gli aspetti qualitativi (sociali e ambientali) sia quelli quantitativi (economico- finanziari). Il caso degli scali ferroviari dell’area di Rogoredo a Milano (Italia) rap- presenta un caso emblematico. La stessa città di Milano, già all’interno del Piano di Governo del Territorio (PGT), propone interventi volti alla riconnessione di questo nodo infrastrutturale per renderlo un polo attrattivo e inclusivo. L’obiettivo di questo contributo è quello di applicare le AMC con l’AF per la valutazione di scenari alternativi, volti alla riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Rogoredo. La valutazione diventa, quindi, parte integrante dell’intero processo decisionale, supportandone tutte le fasi, da quella iniziale fino alla definizione dello scenario più idoneo agli obiettivi prefissati e agli interessi degli stakeholder coinvolti. Il valore aggiunto fornito dalla presente applicazione è rappresentato proprio dalla possibilità di considerare sia il punto di vista degli investitori, attraverso l’AF, sia la più ampia prospettiva pubblica, attraverso il supporto delle AMC. In questo modo è stato possibile costruire e valutare scenari di trasformazione in grado di attrarre possibili investitori e al tempo stesso capaci di promuovere modelli di mobilita sostenibile, forme di inclusione sociale, sviluppo eco-sostenibile, miglioramento della qualità ambientale, attraverso la progettazione di nuove aree pubbliche, spazi verdi e servizi per i cittadini. In questo processo, la valutazione assume un ruolo essenziale in quanto consente di mettere in luce i diversi obiettivi perseguiti dall’intervento di rigenerazione e le loro eventuali conflittualità. Inoltre, la loro identificazione può supportare la definizione di scenari alternativi di sviluppo, rendendo partecipati sia il processo progettuale sia quello decisionale.
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Schiavo, Flavia. "Mappe dell'eccesso. Scenari: potenza e insidie". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 100 (agosto de 2011): 99–128. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100006.

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Resumen
Obiettivo dell'articolo č analizzare un "nuovo" strumento di pianificazione: lo scenario. Partendo dalle matrici teoriche e storiche alla base dello scenario stesso, e richiamando esempi pregressi di pianificazione, si prosegue nell'analisi al fine di far emergere i punti di forza e quelli critici dello strumento. Anche attraverso un'elencazione ragionata di entrambi, specificando cosa sia possibile pianificare, realizzare, tramite lo scenario, e quali - tra soggetti e Istituzioni - siano gli attori deputati, in che tempi e con quali esiti.
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Fanizza, Fiammetta y Fiorella Spallone. "Diritto allo studio e spazio pubblico: un nuovo framework per l'innovazione sociale". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 3 (enero de 2022): 77–90. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-003006.

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Resumen
Con l'obiettivo di approfondire il concetto di benessere sociale tramite un'analisi del rapporto tra sistema urbano e sistema universitario, l'articolo presenta l'approccio e i primi risultati di una ricerca coordinata da Urban@it (Centro Nazionale di Studi sulle Politiche Urbane) sul tema del diritto allo studio. Tramite lo sviluppo di un approccio focalizzato sulla volontà di intendere il diritto allo studio come un diritto sociale compiutamente inteso, si tratta di una ricerca commissionata dall'Adisu Puglia (Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario) che coinvolge l'intera Regione Puglia allo scopo di individuare condizioni/processi che evitano di considerare le popolazioni studentesche come categorie "peculiari" di cittadini, ossia con bi-sogni e diritti descritti e circoscritti quasi esclusivamente da una condizione di vita transitoria e tutto sommato precaria. In particolare, il lavoro svolto dal Gruppo di Ricerca dell'Università di Foggia sul tema dell'innovazione dell'offerta di servizi per il diritto allo studio applica una metodologia quanti-qualitativa esito della combinazione tra survey (realizzata a livello regiona-le sull'intera popolazione di studenti universitari) e Grounded Theory (su un campione di studenti selezionati tra gli iscritti alle diverse associazioni studentesche). I risultati presentati in questo articolo si concentrano sull'individuazione di "nuovi concetti", utili sia per descrive-re/caratterizzare i contesti delle città universitarie che per definire un comune scenario deno-minato "Puglia città universitaria".
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De Vidovich, Armando. "La cittŕ che non parla: esiste un inconscio urbano?" COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, n.º 22 (diciembre de 2011): 111–32. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-022010.

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Resumen
Assumendo che la cittŕ sia, come una musica polifonica, un racconto in continua rielaborazione diacronica e sincronica, l"articolo esamina alcune circostanze in cui lo strumento urbanistico rischia di non essere piů in condizione di assicurare l"interazione fra i membri della comunitŕ e lo scenario in cui si trovano. In particolare si interroga sulla possibile prospettiva di nuove forme di partecipazione sinergica degli attori di quello scenario.
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Malcevschi, Sergio. "Reti ecologiche polivalenti ed alcune considerazioni sui sistemi eco-territoriali". TERRITORIO, n.º 58 (septiembre de 2011): 54–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058008.

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Resumen
Le reti ecologiche polivalenti esprimono la morfologia che il sistema eco-paesaggistico-territoriale dovrŕ assumere per ottimizzare l'adattamento del sistema uomoambiente nei confronti degli scenari critici futuri. Esse associano i temi della biodiversitŕ e dei servizi ecosistemici attivi al contenimento degli impatti ambientali potenzialmente negativi attraverso lo sfruttamento ottimale delle opportunitŕ del sistema eco-territoriale. Si inseriscono nei processi decisionali che accompagnano la pianificazione territoriale proponendosi come infrastruttura prioritaria accanto alle altre tradizionalmente considerate (trasportistiche, energetiche) e come scenario di riferimento sul medio periodo in sede di Vas. Una rete di questo tipo deve garantire un'adeguata base per la biodiversitŕ, partendo dallo scheletro di Natura 2000 e dal sistema dei Parchi, ma deve poi saper utilizzare le matrici intermedie, integrando ad esempio quanto previsto dalle nuove politiche per un'agricoltura multifunzionale.
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Tesis sobre el tema "Nuovi scenari urbani"

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Bondi, Federica. "Ricostruire l'identita: Nuovi scenari urbani per Cavezzo". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8654/.

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Resumen
La tesi si propone di individuare per la città di Cavezzo ed il suo centro urbano, colpito dal sisma del 20 maggio 2012, le strategie per la ricostruzione e la definizione delle proprie forme urbane. In particolare, ci si concentrerà sul nuovo luogo dell'identità urbana, ovvero piazza Matteotti, da sempre spazio pubblico riconosciuto, per il quale si propone un intervento di riqualificazione. Questo avverrà tramite il progetto dello spazio teatrale, che, si inserisce nel contesto, come nuovo elemento di lettura e connessione. Il primo capitolo di questo volume raccoglie alcune informazioni relative al territorio della città di Cavezzo, necessarie alla comprensione delle scelte progettuali, descritte per la scala urbana, nel capitolo secondo. Infine, la seconda parte del volume affronta i temi progettuali per piazza Matteotti e gli approfondimenti, ad essa legati, sullo spazio teatrale, sulle sue forme e sulla sua struttura.
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ANNUNZIATA, ALFONSO. "Il recupero dei vuoti: creare nuovi scenari urbani". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2012. http://hdl.handle.net/11584/266078.

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Resumen
A detailed urban road study cannot prescind from the theme of recovery of its role as heart of urban life. This premise implies a sub version of the common trend to consider the road as a non- place designed for the mere car transit. This presumed car hegemony is the main cause of degradation in urban areas . The increase in vehicular flow and there lated harmful phenomena ( accidents , harmful emissions , noise , landconsumption) cause the disappereance of “ relational spaces ” , therefore a n et decrease i n volume and content of activities of which the road is the scenario. On the contrary, the road has to be a scenari of or a wide range of high social context and calibre events ; these presuppose that the road is also a stage for awide range of voluntary and social activities . These activities pretend highst an dards of t h er m al , acoustic and visual comfort areas wi t h accessibility, safety and aesthet ic value necessary to persuade people to a more fruitful use of the road. It is fundamental , in the recovery of a road systems trip , to provide a holistic approach , and at avoiding the use of standard solutions , taking each area as a unique and distinctive.
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Brunelli, Matteo. "Nuovi scenari di trasporto: la sfida dell'Urban Air Mobility". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Resumen
Il sempre maggiore interesse per l’Urban Air Mobility (UAM), una modalità di trasporto innovativa che si basa sull’utilizzo di velivoli senza pilota capaci di trasportare merci o persone, è giustificato dal fatto che, operando nel lower space, questi servizi, potrebbero comportare una cospicua diminuzione dei tempi di viaggio all’interno di contesti urbani molto congestionati. Allo stato attuale, esistono ancora pochi studi in letteratura riguardo ai molteplici aspetti che occorre considerare per valutare l’opportunità di introdurre servizi UAM in contesti urbani. Elementi come la localizzazione e gli spostamenti di accesso ed egresso da e verso i vertiporti, la sicurezza delle operazioni di volo, la domanda attesa e l’intermodalità con il sistema di trasporto terrestre sono temi fondamentali da indagare per lo sviluppo di questi servizi. Il seguente lavoro di tesi si è quindi concentrato sull’analisi critica di studi e simulazioni presenti in letteratura riguardo ai temi appena esposti allo scopo di individuare gli elementi chiave da utilizzare per poter identificare un possibile scenario UAM in un contesto italiano. Sulla base dei risultati di questa analisi, è stato sviluppato uno studio dettagliato riguardo alla possibilità, utilizzando servizi UAM, di inserire un collegamento tra l’aeroporto G. Marconi e l’area metropolitana della città di Bologna, incluse alcune delle principali città ricadenti nel bacino di attrazione aeroportuale. Dall’analisi effettuata è emerso come indicatori socioeconomici quali il reddito medio e la densità abitativa, ma anche altre variabili come il tempo di viaggio per gli spostamenti di accesso ed egresso all’aeroporto e l’ubicazione dei vertiporti siano rilevanti per individuare in quali dei contesti considerati nel caso test italiano sia più conveniente inserire questo tipo di servizi. Dalle analisi svolte emerge che solo alcune realtà analizzate sono adatte ad accogliere e favorire un possibile sviluppo di servizi UAM.
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Boulus, Veronica y Alessandra D'Ovidio. "Memorie urbane per un nuovo scenario collettivo Progetto di riqualificazione dell’area ex Staveco a Bologna". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Resumen
Questa tesi presenta un intervento progettuale all’interno della città di Bologna e, in particolare, interessa la riqualificazione dell’area ex Staveco, un complesso militare dismesso situato al margine sud del centro storico della città. Quest’area rappresenta un’enorme opportunità per il territorio periferico che ha avuto negli anni una crescita rapida e disomogenea ed è ancora oggi alla ricerca di luoghi identitari. Attraverso il progetto urbano è possibile riconsegnare questo luogo alla città, sfruttando le potenzialità intrinseche dell’area, i suoi grandi spazi, la vicinanza alla città storica e il collegamento diretto con il contesto naturale della collina. Il lavoro di questa tesi si apre con l’analisi a scala urbana della città di Bologna, studiando poi le specifiche del comparto STAVECO. Le analisi iniziali e l’approfondimento dei casi studio sono stati i punti di partenza che hanno condotto all’elaborazione progettuale, per definire un complesso urbano attento all’esplorazione formale, alla variazione tipologica e alla memoria dei luoghi che potesse rispondere anche al tema residenziale, ricercando un modo di abitare collettivo e democratico. La composizione di progetto vuole, inoltre, risolvere questa parte di città definendo spazi collettivi che si configurano come monumentali ensemble urbani. L’approccio progettuale rievoca l’identità del luogo e la composizione fa sì che il preesistente, in tutte le sue forme, dialoghi con il nuovo, affinché la memoria non sia solo la chiave di lettura per comprendere la città, ma anche il filo conduttore che guida la realizzazione del nuovo intervento.
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Tricco', Giovanni <1988&gt. "Il car sharing: una nuova soluzione di mobilità urbana in ottica sostenibile. Analisi del business e dello scenario italiano". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3594.

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Resumen
Il car sharing è uno strumento di mobilità urbana che si basa sull'utilizzo di una flotta di veicoli da parte di più persone, che ne usufruiscono in base alle proprie necessità; l'importante seguito che questo servizio sta ottenendo è dovuto al progressivo consolidamento delle pratiche di consumo collaborativo (legate all'economia della condivisione) e alla crescente attenzione riposta dagli enti nazionali ed internazionali sul tema della mobilità urbana sostenibile. Lo scopo di questo lavoro è analizzare il servizio di car sharing nei suoi vari aspetti, evidenziandone lo schema di funzionamento, le caratteristiche principali, i benefici per i vari portatori d'interesse e le condizioni necessarie per un suo adeguato sviluppo. Verrà inoltre analizzato lo scenario italiano, evidenziandone punti di forza e debolezza, minacce ed opportunità.
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PANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Resumen
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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Sandra, Marraghini. "Verde pensile, scenari e percorsi di innovazione urbana. Analisi dello sviluppo delle coperture e delle pareti ecologiche e applicazione pratica per la rivalutazione del paesaggio urbano e miglioramento della qualità della vita". Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/1123312.

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Uno dei problemi contemporanei più impegnativi è lo sfruttamento incontrollato di risorse naturali e umane e di risorse energetiche non rinnovabili. Un insaziabile bisogno di produrre, è alla base del nostro benessere ma siamo consapevoli che questa condizione così come viene condotta oggi non potrà durare a lungo. La tesi sviluppa una ricerca sul tema del verde urbano e in particolare del verde pensile, quali opportunità di sostenibilità di riqualificazione ambientale e rigenerazione urbana.One of the most challenging contemporary problems is the uncontrolled exploitation of natural and human resources and non-renewable energy resources. An insatiable need to produce is the basis of our well-being but we are aware that this condition as it is being conducted today will not last long. The thesis develops a research on the theme of urban green and in particular of hanging green, as opportunities for sustainability of environmental requalification and urban regeneration.
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Libros sobre el tema "Nuovi scenari urbani"

1

La nuova scena urbana: Cittàstrattismo e urban-art. Milano: F. Angeli, 2005.

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2

Toscani, Chiara y Chiara Bertoli. Ordinary landscape: Nuovi scenari per le aree produttive di Ala. Santarcangelo di Romagna (RN): Maggioli editore, 2016.

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3

Nuovi scenari per l'attrattività delle città e dei territori: Dibattiti, progetti e strategie in contesti metropolitani mondiali. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2010.

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4

Gisotti, Maria Rita, ed. Progettare parchi agricoli nei territori intermedi. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-780-7.

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Negli ultimi anni numerose riflessioni hanno insistito sull’importanza dei parchi agricoli come strumenti in grado di contribuire alla ricreazione di rapporti di reciprocità tra urbano e rurale, giocati sulla valorizzazione della loro prossimità. I parchi possono inoltre costituire l’occasione per sperimentare nuove forme di progettualità alla scala territoriale, orientate verso la costruzione di scenari unitari e coerenti sul piano morfologico, funzionale, ambientale. Il volume offre una riflessione su questi temi restituendo gli esiti di un’esperienza di progettazione che ha coinvolto la scuola territorialista di Empoli (CdL in Pianificazione della Città e del Territorio) e quella dell’ingegneria territoriale di Clermont Ferrand (AgroParisTech ENGREF). Gli scenari che ne sono derivati operano una sintesi tra questi due approcci, integrando l’interpretazione patrimoniale con i processi di diagnostic territorial e con la costruzione di territorialità condivise.
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5

Lipari, Licia. Scenari Dello Stretto: Attrattività, Mutamenti e Nuova Morfologia Socio-Territoriale. Angeli, 2019.

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Actas de conferencias sobre el tema "Nuovi scenari urbani"

1

Fava, Federica. "Il progetto intermedio come luogo dell’empowerment: esempi di nuove pratiche nelle città europee". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7904.

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Resumen
‘Città in attesa’ sono il risultato fisico e concettuale dei profondi cambiamenti che coinvolgono la nostra società. Nel secolo dell’urbanità, lo spopolamento di molte città occidentali la mancanza delle risorse necessarie al completamento di grandi piani urbani producono un numero crescente di spazi vacanti. Rimandando la sua trasformazione ad un futuro indefinito, la città viene quindi ridotta a un paesaggio amorfo, riflesso dell’altrettanto disagio sociale che investe un’ampia fascia della cittadinanza media. In questo scenario di incertezza il progetto temporaneo diviene strumento efficace ad abilitare lo spazio urbano al suo uso evitandone un ulteriore degrado. Attraverso pratiche intermedie le ‘pause temporali’ in cui è costretta la città possono essere trasformate in momenti di sperimentazione diventando inoltre opportunità di riflessione sui mezzi e sulle modalità del progetto stesso. Questo lavoro propone dunque una riflessione sul concetto di tempo basata sull’idea di durata reale introdotta da Bergson. ‘Attivando’ sequenze temporali solitamente inutilizzate, il progetto intermedio diventa mezzo dinamico di riqualificazione urbana basato sull’’empowerment delle comunità locali. Obiettivo di questo scritto è infine sintetizzare le caratteristiche che rendono il progetto intermedio capace di innescare una trasformazione della città basata su un modo nuovo di partecipare, orientato al rafforzamento delle capacità resilienti degli abitanti coinvolti. A questo scopo vengono raccolti e classificati in quattro categorie dimensionali diversi progetti realizzati in ambito europeo dimostrandone l’adattabilità a tutti i livelli della pianificazione. The physical and conceptual result of the great changes which affect our society is a city in ‘stand-by’. Even if the XXI century is considered to be an ‘urban century’, many Western cities are shrinking and lack the resources which are necessary to complete planned masterplans. By postponing the transformation of the city to an indefinite future, the number of vacant spaces is increasing. This situation reduces the city into an amorphous landscape that also reflects the social problems concerning a wide number of citizens. In this uncertain scenario, the temporary project becomes an effective tool to open the urban space toward its use as well as to avoid a further degradation of the landscape. Through interim practices the 'forced breaks', to which the city is constrained, can be transformed into moments of experimentation, becoming an opportunity to reflect on the means and methods of the project itself. This work proposes a reflection on the concept of time based on the idea of real duration introduced by Bergson. 'Activating' usually unused sequences of time, the interim project works as a dynamic means of urban regeneration based on the empowerment of local communities. Finally, the aim of this paper is to summarize the features that make the intermediate project able to trigger a transformation of the city based on a new way to participate, attempting to strengthen the resilient capacity of the people involved. For this purpose several European projects are collected and classified into four dimensional categories, showing the adaptability of the temporary project at all scales and levels of planning.
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