Literatura académica sobre el tema "Monaci"

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Artículos de revistas sobre el tema "Monaci"

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Dybski, Henryk. "Życie monastyczne w Konstantynopolu w wypowiedziach autorów IV i V wieku". Vox Patrum 44 (30 de marzo de 2003): 301–18. http://dx.doi.org/10.31743/vp.8080.

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Resumen
Dall'analisi che abbiamo presentato sopra, relativa alle fonti patristiche del IV e del V secolo sul tema „Il monachesimo a Costantinopoli", si possono trarre le seguenti considerazioni. Gia l'imperatore Costantino il Grande presto interesse a questa forma di vita. Ció e testimoniato dalla lettera, non conservatasi, indirizzata dall’imperatore stesso a sant'Antonio del deserto. Oltre a questo, anche sant'Antonio il Grande scrisse al sovrano in difesa di sant'Atanasio il Grande. Nell'anno 320, Costantino riconobbe i privilegi delle persone di ambo i sessi che sceglievano di vivere nella verginita. Alla famiglia dell'imperatore fu legata la vita di Arsenio, il quale educó i figli di Teodoro il Grande e, dopo essersi convertito, si dedicó alla vita eremitica nel deserto, in Egitto. I monaci egiziani erano soliti recarsi dall'imperatore di Costantinopoli, per esempio, con la richiesta di essere dispensati dal versamento dei tributi. Le informazioni da noi raccolte e sopra riportate sono testimonianza della presenza di legami tra Costantinopoli e i monaci d'Egitto, nonche delle influenze di questi ultimi sulla vita della capitale dell'impero. Occorre aggiungere che al palazzo imperiale fu legata la figura di Marciano di Cira, il quale rinunció alla carriera a cortee, sotto il regno di Valente, visse da eremita nei deserto della Siria. Dopo la morte dell'imperatore, si dedicó alla vita monastica, non lontano da Antiochia, anche un certo Zenone, attivo nei servizi speciali „agentes in rebus" come spia della polizia. I primi monasteri maschili e femminili di Costantinopoli furono costruiti per opera del vescovo Macedonus e del diacono Maratone, entrambi semiariani. Contro di loro si schieró il Concilio di Calcedonia, il quale promulgó un canone avente lo scopo di sottomettere i monaci alla giurisdizione dei vescovi. Un ulteriore elemento di analisi e quello relativo ai legami tra il monaco Eutiche e le pratiche eretiche. Contro il suo insegnamento intervenne papa Leone con la lettera a Flaviano, vescovo di Costantinopoli. Inoltre, la dottrina di Eutiche fu condannata anche dal Concilio di Calcedonia. Qui vivevano ancora monaci legati all'eresia macedonese. A Costantinopoli si trovavano anche delle vergini. Fra loro vi erano: la diaconessa Olimpia, le figlie dell'imperatore Arcadio (Pulcheria, Arcadia e Marina). Nella citta vissero temporaneamente Egeria, Evagrio Pontico, Melania la Giovane e san Giovanni Cassiano.
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den Boeft, J. y S. Pricoco. "Monaci, filosofi e santi". Vigiliae Christianae 47, n.º 3 (septiembre de 1993): 284. http://dx.doi.org/10.2307/1583810.

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Perrone, Lorenzo. "I monaci e gli “Altri”". Augustinianum 35, n.º 2 (1995): 729–61. http://dx.doi.org/10.5840/agstm199535246.

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Carlano, Marianne. "Maria Monaci Gallenga: A Biography". Costume 27, n.º 1 (1 de enero de 1993): 61–78. http://dx.doi.org/10.1179/cos.1993.27.1.61.

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Aiello, Francesca. "Gli acquisti per la farmacia del Monastero dei Benedettini di Catania". ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, n.º 1 (mayo de 2021): 162–69. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001018.

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Resumen
Il contributo si propone di studiare, attraverso i registri di spesa, gli acquisti effettuati dai monaci benedettini del monastero di San Nicola l'Arena di Catania per la loro Farmacia o Infermeria. Le annotazioni presenti nella documentazione archivisitca, in particolare in alcuni capitoli di spesa, permettono di comprendere le esigenze dei monaci sia per l'approvvigionamento di unguenti necessari per la cura degli infermi, che per il vasellame da impiegare per la conservazione e la preparazione dei medicamenti.
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Trofaier, Maximilian Alexander. "Konstruierte Fremdheit". Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, n.º 1 (1 de noviembre de 2019): 18–26. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0004.

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Resumen
Riassunto Per due secoli e mezzo lo „Schottenkloster“ („monastero scozzese“) di Vienna, fondato nel 1155, appartenne all’unione degli „Schottenklöster“ irlandesi che era caratterizzata dall’unità etnica. Gli irlandesi, posti di fronte all’alternativa di accettare monaci benedettini nativi o di rinunciare all’abbazia, preferirono lasciare Vienna nel 1418. La storiografia posteriore ha attestato ai monaci irlandesi incapacità, comportamenti sbagliati e difetti di carattere – accuse ricorrenti sino ad oggi. L’articolo analizza, da una parte, il rimprovero di inadeguatezza linguistica, rivolto a loro, ed esplora in che misura gli irlandesi abbiano rappresentato, a Vienna, un corpo estraneo destinato all’insuccesso a causa della loro riluttanza al voler integrarsi e vivere insieme con gli altri; d’altra parte esamina il ruolo svolto da questi monaci „scozzesi“ nella vita religiosa, economica e politica della città e del paese, nonché i loro rapporti con la corte, la popolazione urbana e altre istituzioni religiose. Dopo l’analisi della (non-)affidabilità della fonte principale delle accuse, il „Memoriale reformacionis ad Scotos“, si tenta di spiegare i veri motivi che spinsero gli irlandesi ad abbandonare il monastero.
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Giannacco, Valentina. "“Carità”, “umiltà”, “pace”: l’ideale monastico di Ildegarda di Bingen in rapporto a Bernardo di Chiaravalle". De Medio Aevo 10, n.º 2 (25 de agosto de 2021): 417–28. http://dx.doi.org/10.5209/dmae.76399.

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Resumen
Al centro di questo articolo vi è il confronto tra due visioni di monachesimo: quella di Ildegarda di Bingen (1098-1179) e quella di Bernardo di Chiaravalle (1090-1153). Nonostante la stima e l’ammirazione per il Claravallense, la magistra mantenne una posizione originale nell’intenso dibattito sulla moltiplicazione degli ordini monastici del XII secolo. Come ha messo in luce la ricerca, Ildegarda prese le distanze dal riformismo divisivo dei cistercensi, sostituendo alle tre virtù cardine dei monaci bianchi - carità, unità-unanimità e pace - una nuova “triade” - carità, umiltà e pace. L’umiltà ha per lei un significato sia normativo-istituzionale, come caposaldo della tradizione benedettina, che carismatico e profetico: non solo il monaco, ma anche colui che nella Chiesa riveste il ruolo di profeta, si considera come “nulla” e per questo è ricolmo di “mite umiltà”.
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Dybski, Henryk. "Monastycyzm w Palestynie i Syrii w świetle źródeł patrystycznych IV i V wieku". Vox Patrum 42 (15 de enero de 2003): 411–36. http://dx.doi.org/10.31743/vp.7169.

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Resumen
II monachesimo in Siria pure inizió all'inizio del IV secolo, e si espresse nella forma di vita anacoreta. Afrate ii Siro, Sant'Efrem e San Giovanni Crisostomo furono i propagatori della vita anacoreta in Siria. I monaci che vivevano in questo paese erano caratterizzati da una vita molto dura e da inusuali pratiche ascetiche. Secondo lo storico Sozomeno, il primo monaco eremita fu Aones. San Gerolamo sostiene peró che il primo eremita fu sant'Ilarione. Famoso stilita fu Simeone il maggiore. Elemento caratteristico del monachesimo siro era il fatto che gli anacoreti in una certa fase della propria vita entravano in monastero, e viceversa. In Siria esistevano anche monasteri femminili. In questo paese c'erano inoltre donne che conducevano vita eremitica. Le piu famose fra loro furono Marana, Syra e Domnina. Occorre sottolineare come San Girolamo visse da eremita in Siria. Durante un breve periodo della sua vita fu ad Antiochia Paola romana. In questa citta visse la famosa asceta diaconessa Sabiniana, zia di san Giovanni Crisostomo.
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Inserra, Simona. "Libri antichi, antichi rimedi: erbari e ‘materia medica' tra gli incunaboli della biblioteca del Monastero dei Benedettini di Catania". ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, n.º 1 (mayo de 2021): 100–106. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001011.

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Resumen
Il contributo si propone di analizzare, all'interno della raccolta di incunaboli della Biblioteca del monastero benedettino di San Nicola l'Arena, gli esemplari di edizioni quattrocentesche di argomento medico che appartennero ai monaci; si analizzano inoltre alcune note manoscritte relativi ad antichi rimedi.
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Nin, Manel. "Monaci e monachesimo nella predicazione di Severo di Antiochia". Augustinianum 34, n.º 1 (1994): 207–21. http://dx.doi.org/10.5840/agstm199434130.

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Tesis sobre el tema "Monaci"

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Colli, Benedetto <1990&gt. "“L’esercito dei bodhisattva”. Monaci zen al fronte, da Kamakura alla guerra del Pacifico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13202.

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Resumen
L’obbiettivo dell’elaborato è analizzare il fenomeno dell’arruolamento volontario dei monaci zen nell’esercito imperiale giapponese durante la seconda guerra sino-giapponese e la guerra del Pacifico. Nella prima parte analizzerò l’impatto del saggio “Zen at War” di Brian Victoria sul mondo monastico giapponese. Esaminerò il contenuto dell’opera, avanzando una critica al metodo di Victoria e alla retorica che vuole lo zen e il mondo dei bushi strettamente collegati. È mia intenzione dimostrare come questa retorica e l’analisi contenuta in “Zen at War” possano spiegare perché gli zenisti abbiano accettato passivamente l’imperialismo del governo, non perché abbiano collaborato attivamente alla guerra. Nella seconda parte, delineerò il quadro storico-politico di inizio periodo Kamakura, sottolineando come lo sviluppo del buddhismo della Terra Pura, a opera di Hōnen e Shinran, abbia consentito ai bushi di smarcarsi “spiritualmente” dal predominio della corte. Analizzerò l’interpretazione data dai due pensatori al “Sukhāvatīvyūhasūtra”, evidenziando il problema posto dalla fede vissuta come alternativa alla morale, per dimostrare come i due maestri cambino il modo in cui i bushi percepiscono il momento dello scontro, iniziando a viverlo come forma “estrema” di meditazione. La terza parte consiste nell’approfondimento di alcune figure significative della permanenza nei secoli di una comunanza tra lo zen, il buddhismo della Terra Pura e il mondo dei bushi: Takuan Sōhō, Suzuki Shōsan e la scuola Ōbaku. Nella quarta parte intendo dimostrare, basandomi sugli studi di Emiko Ohnuki-Tierney, come l’associazione tra le Unità d’attacco speciale dei kamikaze e lo zen sia fallace o frutto della retorica post-bellica.
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Cillo, Serena <1990&gt. "Dalla pittura dei monaci buddhisti chan all'espressionismo astratto: il gesto come momento di liberazione". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6089.

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Fornaciari, Roberto. "Eremitismo e cenobitismo in conflitto nell'ordine camaldolese : la soppressione ecclesiastica dei monaci cenobiti nel 1935 e l'abate Emanuele Caronti /". Camaldoli : Ed. Camaldoli, 2007. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb41171566s.

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Noat-Antoni, Olivia. "Vivre à Monaco aux XVIIe et XVIII siècles : 1675-1750 /". Nice : Serre éd, 2000. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37182835h.

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Piolet, Vincent. "De l'utilité de la principauté monégasque : analyse géopolitique". Paris 8, 2010. http://www.theses.fr/2010PA083202.

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Resumen
Malgré la très petite taille de son territoire, la Principauté monégasque est considérée comme un État indépendant selon le droit international. Dans les faits, elle est complètement intégrée au territoire français qui, fait rare pour un pays aussi centralisateur, ne l'a pas annexée. Le statut de paradis fiscal de la Principauté est la conséquence de cet anachronisme, une évolution logique pour un territoire qui a toujours cherché à justifier et à protéger sa souveraineté en se jouant toujours des grandes puissances régionales. De la même façon, sa position stratégique sur la Méditerranée a constitué une monnaie d'échange pour les empires et les royaumes limitrophes qui ont jalonné son passé. La famille princière a su jouer des rivalités entre ces puissants voisins, pour toujours s'assurer une indépendance, qui, depuis le XXe siècle jusqu'à aujourd’hui, pose le problème d'un "État" à l'organisation désormais archaïque où la justice est donnée de façon arbitraire et où les pouvoirs exécutif et législatif ne sont pas dans les faits séparés, le point culminant de ces dysfonctionnements ayant été la collaboration avec les nazies pendant la Deuxième Guerre Mondiale. La France, puissance tutélaire actuelle, garde donc un œil sur ce territoire qu'il instrumentalise à son avantage, mais, cette situation n’est pas toujours sans soubresauts ponctuels. Passée l'analyse de ses particularités et des justifications présentée à la communauté internationale, son annexion à la France constitue une conclusion logique à un territoire qui a abandonné toute identité pour n'être plus qu'une place financière
Despite the very small size of the territory, the Principality of Monaco is considered as an independent state according to international law. In fact, it is completely integrated into the French territory that has not annexed it, which is quiet surprising for such a centralized country. The tax haven status of the Principality is the consequence of this anachronism, a logical evolution for a country which has always wanted to justify and protect its sovereignty by negotiating with major regional powers. Similarly, its strategic location on the Mediterranean sea has been a bargaining element for border empires and kingdoms that marked its past. The royal family has played rivalry between these powerful neighbours, to always defend its independence which, since the twentieth century until today, has set the problem of an organization that is now archaic, with arbitrary justice and where the executive and legislative powers are not actually separated, leading to the extreme such as collaboration with the Nazis during the Second World War. France, current tutelary power, watches this territory and orchestrates it to its advantage, but this situation is not without occasional jolts. After analysing Monegasque peculiarities and evidence presented to the international community, its annexation to France is a logical conclusion to a territory that has abandoned any identity to be now only a financial place
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Fissore, Jean. "Monaco et la mer". Paris 5, 1991. http://www.theses.fr/1991PA05D009.

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Une relation ancestrale, essentielle et evolutive, pourvue d'une dimension scientifique. Monaco, port militaire et commercial de la republique de genes, est un etat independant et souverain depuis le 14eme siecle. Les princes mettent a profit la position strategique et politique du rocher et percoivent, grace a leur flotte de guerre reputee, le droit de mer sur les cargaisons des bateaux qui passent au large. Les etudes sur le milieu marin et les campagnes maritimes du prince albert 1er ont permis de transformer l'oceanographie en une science veritable et d'avenir et de faire naitre l'oceanologie qui est la science des sciences de la mer; de nombreuses decouvertes suscitent et associent la reputation scientifique de monaco. Le prince rainier iii poursuit l'oeuvre de son arriere grand-pere en aidant les institutions existantes, en creant de nouvelles ou en favorisant l'installation a monaco de structures qui ont en commun une vocation maritime et scientifique. Les grandes decouvertes ne sont plus d'actualite; les buts poursuivis sont desormais une meilleure connaissance du milieu marin et sa protection contre la pollution
Monaco and the sea. An ancient, essential and changing relation with a scientific dimension. Military and commercial harbour created by the republic of genes, monaco is an independant and sovereign state since the xiv th century. Princes got profit from strategic and political position of the "rocher" and perceipted taxes on commercial ships passing in monaco waters, with a well know war fleet. Prince albert 1, with his sea studies and campaigns brought oceanography to become a science of future, he created oceanology which is the science of the sciences of the sea. Many discoveries participated in building of scientific reputation for monaco. Prince rainier iii pursued the works of the great grandfather helping the scientific institutions he created and, himself, creating new structures in scientific marine field or favourising installation of such institutions on the territory. By then, discoveries area was over : protection of the sea against pollution and better knowledge on ocean world are the main aim. Sea is essential for principality of monaco on both political and economic points of vue : without the sea, there would have been no state or monaco would have disappeared. (. . . )
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Vassallo, Marc. "Politiques de développement économique dans un contexte d'espace rare : une étude du cas de la principauté de Monaco". Nice, 2003. http://www.theses.fr/2003NICE0052.

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La rareté de l'espace représente une contrainte forte au développement économique. Cela peut également constituer un puissant stimulant au travers de l'obligation d'un accroissement constant de la productivité au mètre carré. Dans un tel contexte, l'organisation et l'utilisation minutieuses des surfaces disponibles de la part des autorités en charge de cet espace apparaissent comme indispensables. Elles ont de plus une influence certaine sur la région environnante. Il est par ailleurs important de vérifier si les particularités présentées par ces lieux les font déroger aux lois économiques énoncées par les théories traditionnelles. Si tel est le cas, des méthodes plus opérationnelles devront être mises en application afin de guider les choix politiques opérés, dans le cadre de notre étude, par les pouvoirs publics monégasques
Lack of space represents a considerable constraint to economic development. It can equally constitute a powerful stimulus through the pressing need constantly to increase productivity per square metre. In such conditions, scrupulous attention to the organization and use of the available area on the part of the relevant authorities proves vital and, furthermore, has an indisputable influence on the surrounding region. It is moreover important to verify whether the distinctive features of such places make them an exception to the laws of traditional economic theories. If this is indeed the case, more operational methods will have to be applied in order to inform the political decisions made, within the framework of our study, by the authorities of Monaco
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Fouilleron, Thomas. "Culture, sociabilité et politique des princes de Monaco, des Lumières à 1848". Montpellier 3, 2007. http://www.theses.fr/2007MON30045.

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De la fin du XVIIIe siècle au milieu du XIXe siècle, de Honoré III (1720-1795) à Florestan Ier (1785-1856), en passant par Honoré IV (1758-1819) et Honoré V (1778-1841), perdurent, dans la culture et la politique des princes de Monaco, des éclats de Lumières. Promus éphémèrement princes étrangers à la cour en 1688, mais en mal de reconnaissance à la fin du XVIIIe siècle, les souverains de Monaco ne sont peut-être pas des pionniers de l’esprit nouveau, mais sans doute des marqueurs de la pénétration des idées du temps dans la haute aristocratie. De culture française de fraîche date, soucieux de compenser leur déficit de notoriété d’hommes nouveaux par un particulier investissement dans les signes de distinction et la sociabilité de leur rang, les Grimaldi ont la particularité d’un double statut et d’une triple résidence : à la fois grands seigneurs en France, à Paris, à la cour et sur leurs terres normandes ; et souverains d’une petite principauté entre France et Italie. Praticiens du despotisme éclairé à Monaco jusqu’à la sécession de Menton et de Roquebrune en 1848, les princes continuent, dans leurs États et dans leurs domaines, d’appliquer, en les adaptant à leur propre idéal du patronage aristocratique et à leurs propres intérêts, certaines idées et pratiques du XVIIIe siècle finissant, notamment la collectiomanie et l’anglomanie, l’agronomie et la philanthropie. Le traitement de la question du paupérisme et le recours à la terre leur paraissent alors devenir des nécessités face aux prémisses de l’industrialisation
From the end of the XVIIIth century to the middle of the XIXth century, from Honoré III (1720-1795) to Florestan Ist (1785-1856), taking in Honoré IV (1758-1819) and Honoré V (1778-1841), the cultural and political lives of the princes of Monaco contained some enduring features, certain brilliant aspects of the Enlightenment that were to last. The royal family of Monaco, elevated for a short while as foreign princes to the court in 1688, while hardly acknowledged at the end XVIIIth century, were not perhaps some of the first to advocate the new spirit, although there was no doubt they helped to introduce the new ideas circulating during that period to the upper echelons of the aristocracy. With their newly acquired French cultural background and with a keenness to make up for their lack of reputation as new men (novi homines) by dedicating themselves to the symbols of refinement and to the sociability of their rank, the Grimaldis were distinguished for the fact that they had a twofold status and three residences: they were members of the aristocracy in France, in Paris, at the court, and lords of land in Normandy; they were also masters of a small principality between France and Italy. As rulers practising enlightened despotism in Monaco right up to the time of the secession of Menton and Roquebrune in 1848, the princes continued to apply within their States and properties certain ideas and practices that had been exercised at the end of the XVIIIth century, adapting them to suit their own ideals of aristocratic patronage and their own interests. These practices included in particular the mania for collecting things, the mania for English things, agronomy and philanthropy. How to deal with the poverty and land use seemed to them to have become the essential requirements to cope with the growing industrialisation
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SILVA, Noelly Gomes da. "“Viva el Rey” : aclamação e celebração para D. José I em Pernambuco (1742-1777)". Universidade Federal Rural de Pernambuco, 2014. http://www.tede2.ufrpe.br:8080/tede2/handle/tede2/4786.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
The present study titled " Viva El Rey ": Acclamation and celebration for D. Joseph I in Pernambuco (1742-1777) has the intention to analyze the festivities that were performed for the monarch in the captaincy of Pernambuco, specifically in the village of Recife and Olinda city, by occasion of his acclamation and celebration of his life and health due the events of the earthquake and outrage. From the practice of celebrating the king without his actual presence, we see these statements as a way to bring the sovereign to the location with the aid of representatives formed by members of the local elite, who organized and took part in these celebrations. We analyze these parties as an efficient feature exaltation of the king and statement of royal power, as well as a way of demonstrating loyalty and allegiance to the monarch by their distant vassals. Our writing focuses on the final years of the reign of King John V, father of D. Joseph I, and then we pass by all his reign, which lasted twenty years ending with his death in 1777.
O presente trabalho intitulado “Viva El Rey”: Aclamação e celebração para D. José I em Pernambuco (1742-1777) tem como pretensão analisar os festejos que foram realizados para o monarca na capitania de Pernambuco, mais precisamente na vila do Recife e cidade de Olinda, pelas ocasiões da sua aclamação e celebração por sua vida e saúde devido aos acontecimentos do terremoto e atentado. A partir da prática de celebrar o rei sem sua efetiva presença, vemos essas demonstrações como uma forma de trazer o soberano para a localidade com o auxílio de seus representantes formados pelos membros das elites locais, os quais organizavam e participavam destas celebrações. Analisamos essas festas como um recurso eficiente de exaltação do rei e afirmação do poder real, bem como uma forma de demonstração de lealdade e fidelidade ao monarca por parte dos seus vassalos distantes. Nossa escrita se centra nos anos finais do reinado de D. João V, pai de D. José I. Em seguida, perpassamos todo seu reinado, que teve duração de vinte anos, finalizando com seu falecimento no ano de 1777.
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Marangoni, Navello Olivia. "Consentement et libertés dans le droit du travail monégasque". Nice, 2003. http://www.theses.fr/2003NICE0043.

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Resumen
La Principauté de Monaco, après sept siècles de continuité dynastique et de péripéties économiques retentissantes présente un droit social que l'on dit marqué par la tradition et la jurisprudence. Salariés et employeurs animent un marché du travail très générateur d'emplois variés, évolutif, enjeu de conflits où se côtoieraient différentes formes de consentement et d'atteintes relatives aux libertés. L'auteur, nous montre un champ juridique méconnu, pétri de spécificités, quelque peu désuet. Les rapports étroits du droit du travail avec le droit français auquel il doit beaucoup, sont ici largement examinés. Les conséquences d'un alignement juridique excessif sont mises en avant pour plaider le maintien de particularités juridiques monégasques ouvertes sur la modernité, soucieuses des intérêts d'une économie florissante mais particulièrement fragile
After a seven centuries dynastic continuity and resounding economic ups and downs, the Principality of Monaco presents a social law which is said to be marked by tradition and jurisprudence. Salaried employees and employers liven up a labour market generating various jobs, source of conflicts where different forms of consent and breaches of liberty would keep close. The author shows us an unrecognised specifically designed and somewhat outdated juridical field. The close relationships between labour laws and French law it is indebted to are closely gone through. The consequences of an excessive juridical adjustment are put forward to plead for the maintenance of Monegasque juridical distinctive features open to modernity and concerned with the interests of a flourishing but particularly fragile economy
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Libros sobre el tema "Monaci"

1

D'Ancona, Alessandro. D'Ancona-Monaci. Pisa: Scuola normale superiore, 1997.

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2

Cassian, John. Conferenze ai monaci. Roma: Città nuova, 2000.

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3

Conferenze ai monaci. Roma: Città nuova, 2000.

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4

Cassian, John. Conferenze ai monaci. Roma: Città nuova, 2000.

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5

Rufinus. Storia di monaci. Roma: Città nuova editrice, 1991.

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6

I monaci di Cluny. Torino: G. Einaudi, 1993.

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7

Ceravolo, Tonino. I monaci di clausura. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2006.

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8

Theodoret. Storia di monaci siri. Roma: Città nuova, 1995.

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9

Theodoret. Storia dei monaci della Siria. Padova: Edizioni Messaggero, 1986.

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10

Viaggi di monaci e pellegrini. Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2001.

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Capítulos de libros sobre el tema "Monaci"

1

Oppio, Alessandra, Ila Maltese y Ilaria Mariotti. "Integrated Valorization of Cultural Heritage: A Case Study of the Cammino dei Monaci Route". En Integrated Evaluation for the Management of Contemporary Cities, 401–10. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-78271-3_32.

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2

Jacobs, Bart. "Dijkstra Monads in Monadic Computation". En Advanced Information Systems Engineering, 135–50. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-44124-4_8.

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3

Turner, Barry. "Monaco". En The Stateman’s Yearbook, 869–71. London: Palgrave Macmillan UK, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-74024-6_225.

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4

Turner, Barry. "Monaco". En The Statesman’s Yearbook, 872–74. London: Palgrave Macmillan UK, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-74027-7_225.

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5

Turner, Barry. "Monaco". En The Statesman’s Yearbook, 865–67. London: Palgrave Macmillan UK, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-67278-3_278.

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6

Heath-Brown, Nick. "Monaco". En The Stateman’s Yearbook, 842–44. London: Palgrave Macmillan UK, 2015. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-57823-8_280.

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7

Turner, Barry. "Monaco". En The Statesman’s Yearbook 2010, 872–74. London: Palgrave Macmillan UK, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-58632-5_225.

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8

Turner, Barry. "Monaco". En The Statesman’s Yearbook, 871–73. London: Palgrave Macmillan UK, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-58635-6_223.

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9

Turner, Barry. "Monaco". En The Statesman’s Yearbook, 867–69. London: Palgrave Macmillan UK, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-59051-3_272.

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10

Turner, Barry. "Monaco". En The Statesman’s Yearbook, 866–68. London: Palgrave Macmillan UK, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-59541-9_274.

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Actas de conferencias sobre el tema "Monaci"

1

Rahman, Farzana y Sheikh Iqbal Ahamed. "MonAC". En the 2012 ACM Research in Applied Computation Symposium. New York, New York, USA: ACM Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1145/2401603.2401645.

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2

Cuevas-Cancino, M., M. Peña-Becerril y C. Camacho-Zuñiga. "A VERTICALLY INTEGRATED UNDERGRADUATE PROJECT WITH REAL LIFE IMPACT: MONARCH ROUTE". En The 7th International Conference on Education 2021. The International Institute of Knowledge Management, 2021. http://dx.doi.org/10.17501/24246700.2021.7104.

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Resumen
Monarch Route was a university award-winning project, having won the Premios Latinoamerica Verde in 2018. The project followed a research-based methodology and implemented a vertically integrated collaboration which included 181 undergraduate students; the entire student body enrolled in the Sustainable Development Engineering course of the Tec de Monterrey, Campus Santa Fe, in 2017. It was conducted in conjunction with the Fundación Nacional para la Conservación del Hábitat Boscoso de la Mariposa Monarca A.C. (FUNACOMM) so as to stop and revert the extinction of the monarch butterfly and at the same time promote benefits for the rural communities found throughout the migratory route of this species. The purpose of this work is to inspire the academic community to design successful projects which develop transverse and disciplinary competences. The project answered the following research question: What are the learning outcomes from participating in a project with real life impacts, working in a vertical and horizontal collaboration system? Using a mixed methodology, we describe the details of the implementation and learning outcomes. The Monarch Route project intrinsically motivated the students since it allowed them to collaborate, vertically and horizontally, in a socially relevant project, as well as having the choice and control over their education. By means of a text analysis of 22 final remarks of participating students, it was evident that they were able to recognize environmental, conservation and sustainable development problems and analyze their impact, in addition to being aware of the social aspects associated to them, and above all, recognize the link of these type of projects with their professional life and their social commitment to Mexico. Keywords: vertically integrated project, self-regulated learning, Research-based methodology, text analysis, sustainability, higher education, educational innovation
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3

Beskow, Jonas, Jens Edlund, Teodore Gjermani, Björn Granström, Joakim Gustafson, Oskar Jonsson, Gabriel Skanze y Helena Tobiasson. "Innovative interfaces in MonAMI". En the 10th international conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2008. http://dx.doi.org/10.1145/1452392.1452433.

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4

Simsik, D., A. Galajdova, D. Siman, M. Andrasova, S. Krajnak y D. Onofrejova. "MonAMI platform, trials and results". En 2012 IEEE 10th International Symposium on Applied Machine Intelligence and Informatics (SAMI). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/sami.2012.6208981.

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5

Stenzer, Alexander, Claudia Woller y Burkhard Freitag. "MonArch". En the 13th International Conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2011. http://dx.doi.org/10.1145/2095536.2095562.

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6

Haeberlen, Andreas, Marcel Dischinger, Krishna P. Gummadi y Stefan Saroiu. "Monarch". En the 6th ACM SIGCOMM. New York, New York, USA: ACM Press, 2006. http://dx.doi.org/10.1145/1177080.1177095.

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7

Hartman, Kate, Jackson McConnell, Boris Kourtoukov, Hillary Predko y Izzie Colpitts-Campbell. "Monarch". En TEI '15: Ninth International Conference on Tangible, Embedded, and Embodied Interaction. New York, NY, USA: ACM, 2015. http://dx.doi.org/10.1145/2677199.2690875.

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8

Fahmy, Israa, Samah Ayman, Hamada Rizk y Moustafa Youssef. "MonoFi". En SIGSPATIAL '21: 29th International Conference on Advances in Geographic Information Systems. New York, NY, USA: ACM, 2021. http://dx.doi.org/10.1145/3474717.3486808.

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9

Launchbury, John y Amr Sabry. "Monadic state". En the second ACM SIGPLAN international conference. New York, New York, USA: ACM Press, 1997. http://dx.doi.org/10.1145/258948.258970.

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10

Peterson, John y Greg Hager. "Monadic robotics". En the 2nd conference. New York, New York, USA: ACM Press, 1999. http://dx.doi.org/10.1145/331960.331976.

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Informes sobre el tema "Monaci"

1

Englebretson, Ronald E. y Richard D. Gilmore. Severe Weather Guide - Mediterranean Ports. 13. Monaco. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, marzo de 1988. http://dx.doi.org/10.21236/ada199672.

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2

Kukushkina, Nataliya. Political administrative map of Republic of the Principality of Monaco. Editado por Nikolay Komedchikov, Aleksandr Khropov y Larisa Loginova. Entsiklopediya, julio de 2013. http://dx.doi.org/10.15356/dm2015-12-03-1.

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3

Reppert, Steven M. Navigational Strategies of Migrating Monarch Butterflies. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, noviembre de 2014. http://dx.doi.org/10.21236/ada614266.

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4

Brookes, Stephen y Kathryn Van Stone. Monads and Comonads in Intensional Semantics. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, abril de 1993. http://dx.doi.org/10.21236/ada266522.

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5

Rostow, Eugene V. President, Prime Minister, or Constitutional Monarch? Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, octubre de 1989. http://dx.doi.org/10.21236/ada271342.

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6

Pocius, Victoria, Richard Hellmich y Diane Debinski. Monarch Oviposition and Larval Survivalon Nine Native Milkweed Species. Ames: Iowa State University, Digital Repository, 2018. http://dx.doi.org/10.31274/farmprogressreports-180814-1914.

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7

Pocius, Victoria, Richard Hellmich y Diane Debinski. Monarch Oviposition and Larval Survivalon Nine Native Milkweed Species. Ames: Iowa State University, Digital Repository, 2018. http://dx.doi.org/10.31274/farmprogressreports-180814-1930.

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8

Pocius, Victoria, Richard Hellmich y Diane Debinski. Monarch Oviposition and Larval Survivalon Nine Native Milkweed Species. Ames: Iowa State University, Digital Repository, 2018. http://dx.doi.org/10.31274/farmprogressreports-180814-1980.

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9

Bailey, Justin. Using Dataflow Optimization Techniques with a Monadic Intermediate Language. Portland State University Library, enero de 2000. http://dx.doi.org/10.15760/etd.508.

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10

Hellmich, Richard L. Monarch Oviposition and Larval Survival on Nine Native Milkweed Species. Ames: Iowa State University, Digital Repository, 2016. http://dx.doi.org/10.31274/farmprogressreports-180814-1386.

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