Literatura académica sobre el tema "Modelli di spin"

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Artículos de revistas sobre el tema "Modelli di spin"

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Colonnese, Fabio. "L’Objet Trouvé come modello tra approcci analogici e digitali". EGA Revista de Expresión Gráfica Arquitectónica 25, n.º 40 (17 de noviembre de 2020): 156. http://dx.doi.org/10.4995/ega.2020.12934.

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Resumen
<span>Sebbene questa stagione di tecnologie digitali e tecniche di produzione semiautomatica ha condizionato la maggior parte della tradizionale catena di montaggio e gli strumenti del processo di progettazione e rappresentazione, l'uso di found-objects nella modellistica è ancora praticato, rivelato e promosso da architetti e docenti contemporanei. Questo potrebbe essere interpretato come il sintomo di una sorta di resistenza analogica o un modo per introdurre incidenti pianificati e incertezza in un processo di progettazione deterministico e omologante, ma lo scenario è sfaccettato. Questo contributo discute l'uso di found-objects come modelli nella progettazione dell'architettura e nella pratica della comunicazione. In particolare, descrive le loro radici storiche e la loro funzione critica nella ricerca delle avanguardie artistiche, classifica il loro ruolo nelle diverse fasi del processo di progettazione tradizionale e contemporaneo e si concentra su interazioni e differenze degli approcci analogici e digitali, in relazione alle opportunità semantiche della rappresentazione architettonica.</span>
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Ricoveri, Giovanna. "Beni comuni e nuovo modello di sviluppo". AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, n.º 3 (marzo de 2011): 91–106. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003005.

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Resumen
La tesi sostenuta in questo articolo è che i beni comuni del passato - quelli di sussistenza - possono diventare, se riletti ed aggiornati alla luce del presente, la spina dorsale di un ordine sociale alternativo a quello capitalistico, che domina sul mondo da circa tre secoli. Si ritiene che il "ritorno dei beni comuni", come viene chiamata la proposta presentata in questo elaborato, sia una necessità storica per riuscire a superare la crisi del capitalismo e i problemi da esso creati, specialmente nella sua ultima fase finanziaria: il saccheggio della natura, la privatizzazione dello spazio pubblico, la disoccupazione, le disuguaglianze sociali, i disastri ecologici. Per sostenere la proposta avanzata in questo articolo, prima di tutto vengono identificate le caratteristiche principali dei beni comuni come l'autogoverno da parte delle comunità locali., si ricorda brevemente come i beni comuni siano stati delegittimati dalla Rivoluzione industriale nel passaggio dal Medioevo alla modernità . Terzo: si mettono in evidenza le nuove "recinzioni" di acqua, aria, terra ed dell'energia, così come quella del cambiamento climatico. Quarto: il ritorno ai beni comuni richiede una fase intermedia, cioè la conversione ecologica delle economie che deve essere realizzata dalle comunità locali. Quinto: vengono considerati i motivi che non hanno ancora permesso al ritorno dei beni comuni di diventare il primo tema dell'agenda dei movimenti.
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Guarracino, Giuseppe. "Metaletteratura, autocensura e discorso satirico nella "Lucerna" di Francesco Pona". AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 3, n.º 2 (31 de diciembre de 2022): 127–49. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/19519.

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Resumen
L’intervento esamina la relazione tra metaletteratura e discorso satirico all’interno della Lucerna di Francesco Pona. Alla luce degli studi di Giorgio Fulco sulla componente prudenziale attiva nell’opera, il saggio riflette sulle ambiguità volutamente ricercate da Pona, con lo scopo di verificare quanto esse siano spie di un discorso allusivo o semplici momenti ludici. In particolare, oggetto di questo lavoro è un’analisi di tre passi programmatici e dallo spiccato valore autocensorio, volta a indagare il loro farsi nella storia redazionale della Lucerna e l’influenza esercitata da due dei principali modelli dell’opera, l’Argenis di John Barclay e la Filena di Nicolò Franco.
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Merigliano, Daniela. ""Il labirinto del fauno" e "La spina del diavolo" di Guillermo Del Toro: una lettura post-razionalista". PSICOBIETTIVO, n.º 2 (enero de 2011): 155–68. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-002012.

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Resumen
In questo lavoro l'Autore tenta una lettura costruttivista postrazionalista di due pellicole cinematografiche del regista Guillermo Del Toro, "Il labirinto del fauno" e "La spina del diavolo". Per entrambi i film viene analizzato l'utilizzo di attivitŕ diversive di tipo immaginativo-fantastico da parte dei piccoli protagonisti per far fronte a temi di lutto e perdita. Il fine dell'indagine č quello di mettere in luce il significato profondo che emerge dalle due esperienze dolorose di vita dei protagonisti, che costituisce il leit motive attorno al quale un'identitŕ narrativa prende forma. Il modello post-razionalista di Vittorio Guidano si dimostra ancora una volta spendibile e largamente efficace anche nello studio del funzionamento umano dell'individuo armonico, in assenza di disordini psicopatologici.
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Garosi, Linda. "Considerazioni sulla traduzione come processo di adattamento: il caso del volgarizzamento dei Fiori e vita di filosafi e d’altri savi e d’imperadori". Revista de Filología Románica 39 (3 de noviembre de 2022): 45–53. http://dx.doi.org/10.5209/rfrm.81701.

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Resumen
Il presente lavoro prende le mosse dalla riflessione sulla natura e le caratteristiche della traduzione medievale, dal latino al toscano, nel caso dell’opera Fiori di filosafi, per poi avvicinarsi all’esame della configurazione sia dei singoli testi raccolti nella silloge sia dell’insieme unitario formato da florilegi di sentenze e da biografie esemplari. La ricognizione sulla raccolta intende infatti mettere in evidenza le spie di un processo di adattamento del modello mediolatino e del sapere classico piegato sulle coordinate storico-culturali del nuovo contesto laico e cittadino. Per concludere, si cercherà di trovare riscontro di quanto emerso dall’indagine testuale rivolgendo lo sguardo al contesto letterario di appartenenza dei Fiori di filosafi formato da alcune opere volgari in prosa di cui, in area toscana, questi sono parzialemente fonte.
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Soro, Giorgio y Sara Giordano. "UN NUEVO MODELO PARA AUMENTAR LA CONFIABILIDAD DE LABORATORIO DE LA ORQUESTRA SINFONICA A LA “L.I.A.”LABORATORIO DE SINTONIA Y DE ESCUCHE” UN NUOVO MODELLO PER INCREMENTARE L’AFFIDABILITA’. DAL LABORATORIO DELL’ORCHESTRA SINFONICA AL (L.I.A.) , LABORATORIO D’INTONAZIONE E D’ASCOLTO". International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 5, n.º 1 (21 de diciembre de 2016): 35. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2014.n1.v5.645.

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Resumen
Abstract.Obiettivo di questo scritto è presentare una nuova procedura per implementare l’alta affidabilità (High Reliability) in contesti sociali e nel lavoro di gruppo utilizzando particolari forme di Long Life Learning. Si tratta del Laboratorio di Intonazione e di Ascolto (L.I.A.) che è stato individuato come spin-off della ricerca che l’èquipe del Dipartimento di Psicologia di Torino ha condotto dal 2001 al 2009.
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Buccino, Laura. "Ritratti di Leptis Magna: modelli, produzione, contesto tra la dinastia flavia e gli Antonini". Libyan Studies 45 (noviembre de 2014): 19–47. http://dx.doi.org/10.1017/lis.2014.3.

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Resumen
AbstractDifferent types of marble portraits are discussed: both official Imperial images as well as private portraits, with the intention of illustrating the relationship to Roman models and to highlight stylistic and technical characteristics belonging to local sculptors. The portraits belonged to honourific statues dedicated in Lepcis Magna in public prestigious areas (Old Forum, Theatre, Serapeum, Hadrianic Baths). In these public meeting places the Imperial government officials, civic authorities and the privateevergeteshad the opportunity of celebrating the central power and its representatives, from the Emperor and the members of his family to provincial functionaries; personal aspirations of Romanisation and of making a political and administrative career; one's own generosity, personal wealth, preeminent role in civic society, as well as accumulating honours, visibility and social prestige. In the case of some statues of private individuals it is uncertain whether they were intended to be honourific or funerary. The chronological span, extending from the Flavian to the end of the Antonine period, corresponds to the period of greatest social stability and economic prosperity in Tripolitania and in Lepcis Magna in particular. From the analysis carried out, certain distinctive traits of Lepcitan portraiture between the first and second century AD emerge. The influence of the Graeco-Alexandrine tradition, more or less filtered through Cyrene, which held a significant role throughout the early Imperial age, tends to weaken and, at the latest by the end of the Flavian period, to disappear altogether. Local workshops, by now well trained, and in some cases identifiable through a distinctive formal language, become strongly influenced by Rome, either directly or through Carthage, capital of the province of Africa Proconsularis. Alongside this component is the growing influence of Asia Minor, fed by the increasing importation of marble from the eastern part of the empire, which would also have a great deal of influence on architectural decoration. The presence of a masterpiece in the Asiatic style, the female portrait-statue from the Serapeum, is the most striking testimonial of this evolutionary trend.
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Pelliccioli, G. P., P. F. Ottaviano, C. Gambelunghe, G. Mariucci, G. Bruschelli, G. Bartoli y M. V. Ambrosini. "Ischemia cerebrale sperimentale nei gerbillo". Rivista di Neuroradiologia 6, n.º 3 (agosto de 1993): 325–30. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600313.

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Resumen
Il gerbillo (Meriones unguiculatus), avendo il circolo di Willis incompleto per la mancanza delle arterie comunicanti, è considerato il modello animale di elezione per lo studio dell'ischemia cerebrale. L'assenza di connessioni tra circolo carotideo e vertebro-basilare garantisce infatti l'induzione di un'ischemia cerebrale mediante occlusione delle arterie carotidi comuni (ACC). È stata osservata tuttavia una certa variabilità nel sistema vascolare cerebrale del gerbillo, che spiegherebbe la differente risposta individuale alla legatura delle ACC. In letteratura sono stati descritti i deficit funzionali e le modificazioni comportamentali secondari ad un'ischemia cerebrale, correlabili post mortem a definiti quadri istopatologici. Raramente sono stati applicati metodi certi di valutazione in vivo degli esiti di un'ischemia cerebrale sperimentale e/o dell'efficacia di eventuali interventi terapeutici. Un contributo alle indagini in vivo sull'ischemia cerebrale sperimentale potrebbe derivare dallo studio con risonanza magnetica. La nostra indagine ha avuto lo scopo di valutare alla RM, l'evoluzione e la gravità del danno prodotto nel gerbillo: a) dall'occlusione di entrambe le ACC per 5 mine (b) dalla legatura permanente di una ACC. Lo studio parenchimale ed angiografico è stato condotto utilizzando apparecchiature da 1,5 Tesla. Gli animali sono stati esaminati a tempi diversi dall'ischemia. L'iperintensità del segnale rilevata in alcuni casi con le sequenze spin echo a TR lungo a carico dell'ippocampo non era semprecorrelabile al tipo di ischemia indotta. In un 20% dei casi si è apprezzato un aumento di volume del sistema ventricolare, confermato dall'esame anatomo-patologico. Lo studio istologico ha dimostrato che l'aumento di intensità del segnale non era obbligatoriamente associato a severi danni del parenchima. I risultati di questo studio, seppure preliminare, sosterrebbero la validità della tecnica RM nello studio delle ischemie cerebrali sperimentali, poiché essa consente di individuare un edema nel tessuto ischemico anche in assenza di grave sofferenza e/o necrosi cellulare. Le differenti risposte del gerbillo all'ischemia cerebrale potrebbero essere dovute ad una variabilita sia anatomica che biologica.
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Bassi, Fabiano. "Progressi nell'impiego clinico del controtransfert". RUOLO TERAPEUTICO (IL), n.º 115 (octubre de 2010): 17–38. http://dx.doi.org/10.3280/rt2010-115003.

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Resumen
Il concetto di controtransfert č forse quello che nel tempo č cambiato maggiormente, tanto da costituire un riassunto della storia della tecnica psicoterapeutica. Ne parla per la prima volta Freud al Congresso di Norimberga, nei termini di ostacolo al buon andamento della psicoterapia, tanto da proporre, per scongiurarne gli effetti nefasti, dapprima l'autoanalisi del terapeuta e successivamente la sua analisi didattica. Solo nel 1912 apre uno spiraglio, riuscendo a vederlo anche come strumento utile al terapeuta per sintonizzare il proprio inconscio su quello del paziente. Poi non se ne occupa piů. La controversia viene ripresa alla sua morte da Anna Freud e i fondatori della Psicologia dell'Io e da Melanine Klein. I primi, che si pongono come vestali dell'ereditŕ freudiana, continuano a vederlo come una spia di qualche disfunzione nel terapeuta. La seconda e piů precisamente una sua allieva e paziente, Paula Heimann, al contrario, enfatizza l'importanza dei sentimenti del terapeuta ai fini di una migliore comprensione del paziente. Un altro autore che si č schierato a favore del suo impiego č stato il kleiniano Racker. Egli getta le basi per lo sviluppo del modello bipersonale di psicoterapia. Un altro contributo, seppure indiretto, proviene da Kohut, che sottolinea l'importanza dell'empatia come fattore terapeutico principe. Poi c'č Sandler, che lo considera una miscela tra le caratteristiche del terapeuta e le richieste del paziente. Jacobs, che introduce il concetto di "enactment controtransferale" per segnalare un fenomeno simile all'"acting out" del paziente. E Renik, che sottolinea l'importanza inestimabile degli autodisvelamenti del terapeuta sul paziente, purché rispettosi ed opportuni, per aiutarlo a lavorare piů efficacemente sulla relazione di transfert.
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Acampa, Giovanna y Mariolina Grasso. "Integrated evaluation methods to hbim for the management of cultural heritage: the case study of the colonnade of patio de Los Leones, Alhambra-Granada". Valori e Valutazioni 29 (enero de 2022): 133–53. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212910.

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Resumen
Historical heritage plays a fundamental role in society. One of the primary targets for European countries is to ensure its safeguarding so that it can be enjoyed by future generations. This paper defines a procedure for the safeguarding of cultural heritage which is often in an advanced state of degradation and threatened by climate change and the increasing number of tourists. The methodology consists of three basic steps: the identification of the technical elements on which intervention is necessary, the assessment of the vulnerability level of these elements considering exogenous factors and the hierarchization of the most vulnerable elements through the application of the Analytic Hierarchy Process. The case study is the “Patio de los Leones” a world-famous site within the Alhambra and Generalife which every year attracts over 2 million tourists to Granada, Spain. The aim is to set priorities for intervention on the 124 “Macael” marble columns according to the need for restoration. The validation of the methodology and management of the data to achieve the hierarchy among the columns was done using an HBIM model. Il patrimonio storico culturale ha un ruolo fondamentale dal punto di vista sociale. Uno degli obiettivi primari per i paesi europei è quello di garantirne la salvaguardia per consentirne la fruizione alle generazioni future. In questo articolo si definisce una procedura utile alla conservazione di tale patrimonio che spesso verte in condizioni di degrado molto avanzate e che i cambiamenti climatici ed il crescente numero di turisti mettono ulteriormente a rischio. Nello specifico, la metodologia consta di tre passaggi fondamentali: l’individuazione degli elementi tecnici sui quali è necessario un intervento, la valutazione del livello di vulnerabilità di tali elementi tenendo conto dei fattori esogeni e delle caratteristiche morfologiche e di localizzazione, e la gerarchizzazione degli elementi maggiormente vulnerabili attraverso l’applicazione dell’Analytic Hierarchy Process. Il caso applicativo, è il “Patio de los Leones”, sito di fama mondiale all’interno dell’Alhambra e del Generalife, che attira a Granada, in Spagna, oltre 2 milioni di turisti ogni anno. Il fine, nel caso studio, è quello di definire le priorità d’intervento sulle 124 colonne in marmo di “Macael” che necessitano di delicati interventi di restauro. La verifica della metodologia, l’archiviazione e gestione dei dati per giungere alla gerarchizzazione degli interventi di restauro è stata fatta attraverso un modello HBIM
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Tesis sobre el tema "Modelli di spin"

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Sorgente, Alessandro. "Trasporto quantistico di spin in eterostrutture magnetiche". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/317.

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Resumen
2010 - 2011
In questa tesi abbiamo studiato il trasporto di spin polarizzato e la torsione dello spin usando l’apporoccio della matrice di scattering secondo la teoria di Buttiker, nel caso di barriere magnetiche finite sotto l'effetto di tensione continua. In questo contesto l'influenza dei parametri geometrici e magnetici (come un campo magnetico esterno o magnetizzazione) sulla conduttanza e sulle correnti di spin sono stati analizzati. Sono stati considerati il caso di una barriera di larghezza finita e due barriere magnetiche a delta. Dallo studio emergono proprietà di interesse per la spintronica (spin transfer torque, filtri di spin) e sono riportati molti confronti con gli esperimenti più recenti. Inoltre si è anche affrontato lo studio della pompa quantistica seguendo l’approccio di Touless e Brouwer. Sono state determinate le proprietà di trasporto quantistico attraverso una giunzione tunnel magnetiche mediante un pompaggio adiabatico usando sempre l’ approccio della matrice di scattering. Effetti quantistici delle dimensione finite sono previsti in presenza di una polarizzazione CC in funzione dello spessore dello strato metallico normale inserito tra due strati magnetici. In presenza di gate , che modulano adiabaticamente due parametri della matrice di scattering fuori fase, si mostra un effetto particolare di magnificazione del torque di spin nella direzione longitudinale al piano delle magnetizzazioni. Infine , con un approccio di scattering generalizzato, includendo la possibilità di spin flip alle interfacce , abbiamo calcolato la conduttanza differenziale e lo spin torque in un sistema ferromagnete / superconduttore / ferromagnete (F / S / F) o metallo / superconduttore / normale eterostrutture (N / S / N) . Si analizzano gli effetti quantistici sulla conduttanza, magnetoresistenza e spin torque in funzione della larghezza dello strato superconduttore, delle altezze di barriera e della lunghezza di coerenza. E’ stato discusso anche il problema del ruolo delle riflessioni Andreev all'interfaccia secondo un approccio esteso delle equazioni di Bogoliubov - De Gennes. I risultati sono discussi in relazione ai recenti esperimenti su valvole di spin superconduttive. [a cura dell'autore]
X n.s.
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Castellaro, Marco. "Quantitative neuroimaging of perfusion with arterial spin labeling: deconvolution and physiology-based models". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423808.

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Resumen
Perfusion studies with Magnetic Resonance Imaging (MRI) techniques traditionally require the injection of exogenous contrast agents. Arterial Spin Labeling (ASL) technique permits to use water contained in the blood as an endogenous contrast agent, reducing the intrinsic invasively process required by this kind of examination.Furthermore it increases patient's comfort and reduces cost effective of perfusion measurements in clinical environment. This key feature allows to estimate perfusion in particular patients, like children or in case of allergy to the tracer. Another advantage is the possibility to monitor perfusion levels over time and since the quantification process allows to estimate perfusion in absolute unit, it is possible to easily compare subjects in longitudinal studies. The organization of this thesis is composed by an introductive section, in which the principles of ASL are introduced (Chapter 1) and more general MRI concepts are reviewed (Chapter 2). Chapter 3 will cover the existing MRI sequences used to perform the labeling and how it is possible to measure its traveling through tissues. Chapter 4 describes state-of-the-art for the quantification process. Models are required in this process in order to accurately describe the labeling and the readout steps. The most used model to perform quantification has been proposed by Buxton et al. 1998. However, this model simplifies the tracer kinetics reducing the exchange phenomena to a simple mono compartment model. Other more complex models have been presented, which can take into account the capillary system (Parkes et al. 2002) or the macro vascular component in major arteries (Chappell et al. 2010). Estimators usually employed with Buxton model are non linear least squares. However, in the last years also Bayesian framework has been proposed, based on a Variational Bayes approach (Chappell et al. 2009). The creation of new ASL sequences like Quantitative Star Labeling of Arterial Region (QUASAR) (Petersen et al. 2006) has permitted to use more flexible techniques, like deconvolution, to estimate the impulse response of the system with as input a function retrieved directly from the data. Methods used to solve this problem are based on truncated Singular Value Decomposition (SVD) (Wu et al. 2003). However, these techniques suffer the impossibility to introduce any constraint on the stability of the system that describes the impulse response. The introduced oscillations render the estimated residue function, which is needed to extract perfusion, not physiologically interpretable. This fact is responsible of underestimation in perfusion estimates and of the introduction of negative values in the estimated function. In Chapter 5 of this work a novel non parametric deconvolution technique is presented, based on Stable Spline (SS) kernel (Pillonetto et al. 2010). It has been adapted to reduce the sensitivity on perfusion estimates due to the delay between input and output of the system. SS permits the introduction of constraints of non negativity and stability of the system and can overcome the problems introduced by standard SVD based techniques. The novel approach will be tested in both simulation and real clinical data contexts. Moreover, it will be compared to already existing deconvolution techniques previously applied to QUASAR. The same ASL sequence can be analyzed using a more restricted framework. A model to take into account the major peculiarities of this sequence was already presented by Chappell et al. 2013. It uses a Bayesian estimator to extract numerous parameters related to perfusion and complementary for clinical evaluation, e.g. the arrival time of blood in the microvasculature. This pre-existent model has been improved in this thesis introducing a more complete relation between the sequence design and its effects on the acquisition. These modifications allow to estimate a new parameter, the mean blood velocity in the major arteries. A comparison of the novel model will be carried out also with SS to verify how the two approaches perform on the same dataset. A number of other sequences have been proposed in literature to study perfusion with ASL. One of the most applied, because of its appealing properties of stability and elevated signal-to-noise ratio, is pseudo - continuous ASL (pCASL). In Chapter 6, a novel framework, based on a Maximum a Posteriori Bayesian estimator, has been built to take into account a-priori information from the literature and to include supplementary measurements into the estimation process. This new estimator will be applied both to Buxton model and in the same context also to a new two component model used to estimate both the macro and the micro vasculature components. In the quantification process of ASL data it is necessary to fix some parameters to literature values. One of the most important is the labeling efficiency. Aslan et al. 2010 proposed a method to estimate it in-vivo using a measure of the velocity of blood in the brain feeding arteries. This approach needs a manual segmentation from a separate acquisition. In Chapter 7 a new totally automatic method for the estimation of labeling efficiency is presented, based on the use of a laminar flow model to estimate the velocity in a circular profile.
Lo studio della perfusione con tecniche di Risonanza Magnetica per Immagini (dall'inglese Magnetic Resonance Imaging, MRI) è stato condotto prevalentemente con l'ausilio dell'iniezione di liquidi di contrasto esogeni. La tecnica Arterial Spin Labeling (ASL) permette di utilizzare l'acqua contenuta nel sangue come tracciante endogeno, riducendo quindi l'invasività dell'esame con aumento del comfort del paziente e diminuendo l'impatto del tracciante a livello di costo-beneficio per il sistema sanitario. Ne rende inoltre possibile l'utilizzo anche in casi in cui il contrasto non può essere utilizzato, come nel caso di bambini oppure per il monitoraggio ravvicinato dei livelli di perfusione. Inoltre, un altro vantaggio è la possibilità di quantificare la perfusione in unità assolute, permettendo così di confrontare più agevolmente soggetti in studi di gruppo oppure di poter confrontare più acquisizioni in un contesto di studio longitudinale. La presente tesi si articola in una parte introduttiva che descrive i principi dell'ASL (Capitolo 1) e in generale della Risonanza magnetica (Capitolo 2). Per poter poi introdurre le tecniche utilizzate per la creazione del tracciante e le modalità di lettura dello stesso (Capitolo 3). Il Capitolo 4 descrive lo stato dell'arte per la procedura di quantificazione, che avviene utilizzando opportuni modelli, utilizzati per descrivere accuratamente il metodo impiegato per la creazione del tracciante e come esso interagisce con i tessuti che attraversa. Il modello più utilizzato è stato proposto da Buxton et al. 1998. Tuttavia il suddetto modello semplifica notevolmente la cinetica del tracciante, riducendo di fatto il fenomeno a un modello mono-compartimentale. Altri approcci sono stati utilizzati, che tengano conto della complessità del sistema capillare (Parkes et al. 2002) o che tengano conto della componente macro vascolare dei vasi maggiori (Chappell et al. 2010). Gli stimatori utilizzati per la quantificazione con il modello di Buxton sono i minimi quadrati non lineari. Negli ultimi anni sono stati proposti anche approcci di tipo Bayesiano, ad esempio basati sul metodo delle variazioni (Chappell et al. 2009). La creazione di opportune sequenze ASL come la Quantitative Star Labeling of Arterial Region (QUASAR) (Petersen et al. 2006) ha permesso di utilizzare anche tecniche più flessibili come la deconvoluzione, impiegata per stimare la risposta impulsiva del sistema sollecitata da un ingresso ricavato direttamente dai dati. Le tecniche utilizzate per la risoluzione di questo problema sono basate su Singular Value Decomposition con troncamento (Wu et al. 2003). Purtroppo, queste tecniche soffrono il fatto di non poter introdurre nessun vincolo di stabilità nel sistema che vanno a descrivere e quindi introducono delle oscillazioni non fisiologiche all'interno della funzione che permette di ricavare la stima della perfusione. Questo produce una sottostima nel livello di perfusione e anche valori negativi nella funzione stimata, che sono non interpretabili da un punto di vista fisiologico. Nel Capitolo 5 di questo lavoro viene presentata una tecnica di deconvoluzione non parametrica basata sul kernel Stable Spline (SS) (Pillonetto et al. 2010) e adattata per risolvere il problema di sensitività al ritardo che può intercorrere tra ingresso e uscita del sistema. SS permette di introdurre vincoli di non negatività e di stabilità nel sistema descritto e può superare i problemi delle tecniche tradizionali. La nuova tecnica verrà testata sia in un ambito di simulazione il più prossimo possibile al caso reale, che in un insieme di soggetti reali sani. Verranno anche condotte delle analisi di confronto con altri metodi di deconvoluzione usati in letteratura. La stessa sequenza può essere studiata con metodologie modellistiche. In particolare, recentemente è stato presentato un modello che con l'ausilio di uno stimatore Bayesiano può ricavare un notevole numero di parametri relativi alla perfusione (Chappell et al. 2013), come il tempo di arrivo nella microvasculatura. Questo modello è stato migliorato in questa tesi introducendo una nuova relazione che permette di stimare un ulteriore parametro, la velocità media del sangue nei vasi. Verrà proposto un confronto tra i metodi con approccio basato sul modello e SS per verificarne le prestazioni. Altre sequenze sono state proposte per stimare la perfusione con metodi non invasivi. Una delle più utilizzate prevede un labeling differente da QUASAR e che permette di ottenere un notevole aumento del rapporto segnale disturbo (SNR). Questa tecnica è chiamata pseudo-Continuous ASL (pCASL). Nel Capitolo 6 verrà presentato uno stimatore Bayesiano massimo a posteriori per tenere conto di ulteriori misure e di informazioni a priori note da letteratura. Lo stimatore verrà prima applicato al modello di Buxton e successivamente, sempre in questo contesto verrà presentato e validato un modello a due componenti per la stima della componente macro-vascolare e micro-vascolare. Nella procedura di quantificazione della tecnica ASL è necessario fissare alcuni parametri a valori noti da letteratura. Tra questi uno dei più importanti è rappresentato dall'efficienza di magnetizzazione. Aslan et al. 2010 hanno proposto un metodo per poterla stimare in vivo tramite una misura della velocità del sangue nei vasi dove avviene la creazione del contrasto endogeno. Tale approccio necessita della segmentazione manuale dei vasi in una immagine acquisita ad hoc. Nel Capitolo 7 viene presentato un nuovo metodo totalmente automatico per la stima dell'efficienza di magnetizzazione basato su metodi di segmentazione dei vasi e di stima della velocità attraverso l'uso di un modello laminare del flusso all'interno di un condotto.
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Gambaccini, Michele. "Pairing and superconductivity in a spin-charge gauge approach to HTS cuprates". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427543.

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Resumen
This thesis deals with different aspects of high temperature superconductivity in hole-doped cuprates. We assume the t - J model to describe the CuO2 planes of cuprates and we use a spin-charge gauge approach with spin-charge separation to describe holes in terms of a spinless fermion carrying the charge (holon) and a neutral boson carrying spin 1/2 (spinon), coupled by a slave-particle gauge field. In this framework we consider the effects of the presence of a finite density of incoherent holon pairs in the normal state as a precursor of superconductivity. We show that it is possible to take such pairs into account through a strongly direction dependent spectral weight for holons, which suppresses quasi-particles starting from the anti-nodal directions, and a wave function renormalization for the slave particle gauge field. In this way we prove that, when temperature is reduced, the formation of holon pairs causes both the deviation from linearity of the resistivity and the deviation from the constant value of the Knight shift. Moreover we point out the need for a negative next-nearest-neighbor hopping term ((t - t' - J model) to get a good continuum limit and to evaluate the Knight shift. These results are obtained through a Green's function, which follows naturally from the formalism and analytically interpolates between a Fermi liquid-like behavior and a d-wave superconductor when the coherence length of the holon pair order parameter is increased. The system preserves a finite Fermi surface until the superconducting transition, where it reduces to four nodes. Finally when, at lower temperatures, both the holon pairs and the RVB spinon pairs condense we enter the superconducting phase. In this phase we study the magnetic excitations showing how to extend to spin waves the hourglass-shape dispersion, found for spinons near the antiferromagnetic vector, if a suitable local mechanism of attraction between spinon and anti-spinon is assumed. The resulting spin wave Green's function, whose imaginary part is directly comparable with experiments, generates the hourglass with a finite gap between the two branches. Since the U(1) slave-particle gauge field gains mass in the superconducting phase via Anderson-Higgs mechanism, we propose the necessary mechanism of attraction comes from the unbroken Z2 subgroup of the U(1) gauge group.
Questa tesi riguarda diversi aspetti della superconduttività nei cuprati drogati con lacune trattati con una variante del formalismo di "slave-particle", lo "spin charge gauge approach". Si assume il modello t - J in due dimensioni per descrivere i piani CuO2 e si utilizza l'approccio di gauge "slave particle" con separazione di spin e carica, riscrivendo le lacune in termini di una eccitazione fermionica carica ma priva di spin (l'holone) ed una neutra con spin 1/2 (lo spinone) accoppiate dal campo di gauge. In tale ambito si studia l'effetto della formazione di coppie incoerenti di holoni nella fase normale. Si mostra come si possa tenere conto dell'effetto di quaste coppie tramite un peso spettrale per gli holoni fortemente dipendente dalla direzione che sopprime i modi a partire dalle direzioni antinodali. Si mostra poi come alla formazione di queste coppie sia imputabile, al decrescere della temperatura, sia la deviazione dalla linearità della resistività che la deviazione dal valore costante del Knight shift (per il modello con secondi vicini t-t'-J). Tali risultati sono ottenuti tramite una funzione di Green che appare naturalmente nel formalismo ed interpola analiticamente tra un comportamento di tipo liquido di Fermi ed uno superconduttivo d-wave al decrescere della temperatura. Infine si studiano le eccitazioni magnetiche nella fase superconduttiva, che compare quando, diminuendo la temperatura, sia le coppie di holoni che le coppie di singoletto (RVB) di spinoni condensano. Si mostra come, assumendo un meccanismo di attrazione locale tra spinoni, sia possibile estendere al magnone la dispersione trovata in precedenza per gli spinoni che, in prossimità del vettore antiferromagnetico, è caratterizzata da due rami, uno crescente ed uno decrescente. La dispersione per i magnoni è direttamente comparabile con i dati sperimentali sulle eccitazioni magnetiche (il cosidetto "hourglass"). Si congettura che il meccanismo di attrazione tra spinoni possa essere originato dal sottogruppo Z2 del gruppo U(1) di gauge "slave-particle" che rimane non rotto nella fase superconduttiva.
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Cuzzuol, Nitya. "Applicazione del metodo delle repliche al modello di spin glass". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21594/.

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Resumen
Lo scopo di questa tesi è quello di illustrare il metodo delle repliche (replica trick) per analizzare la teoria dei modelli di spin glass. Per raggiungere questo obiettivo si partirà da un generico modello di Ising delle interazioni ferromagnetiche e paramagnetiche, per poi passare, tramite il modello dei vetri di spin di Edward e Anderson, alla risoluzione del modello di Sherrington e Kirkpatrick, di cui verrà discussa prima una soluzione simmetrica e poi quella di rottura della simmetria. Per concludere verrà proposta un’applicazione del metodo delle repliche nel campo della biologia, per poi confrontarla con quanto esposto precedentemente. In particolare, utilizzando un modello di neuroni e sinapsi schematizzato usando il formalismo degli spin, verrà utilizzato il metodo delle repliche per descrivere il processo alla base della memoria associativa.
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MUSCELLA, LORENZO. "Validazione di un modello probabilistico degli span complessi basato sulla Theory of Constructive Operators". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2019. http://hdl.handle.net/11567/972599.

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DELL'AMORE, FACH STEFANO. "Un accurato modello analitico per la statica dei ponti strallati di grande luce". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/478.

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Resumen
The conflicting demands connected from a side to the crossing of span always longer and from the other to the containment of the environmental impact of the structures set the necessity to critically re-examine the designing aspects that has brought to define the actual standards for the realization of long span cable bridges. In the case of fan-shaped scheme with "H" towers, the analysis of the statical behaviour of such structures through analytical approaches in closed form is currently founded on continuous models where the interaction between the girder and the cables is modeled through the Dischinger's tangent theory, that is through a first order approach in the displacements. In the case of non too long span, such approach allows to model in a satisfactory way the intrinsic non linear behaviour of such structures, connected to the presence of complexes structural elements as cables. On the other hand, when the spans become meaningful, the effects of interaction cable-girder can strongly be influenced by the high geometric non linearity in the behaviour of the cables "almost perpendicular" with respect to the weight force's direction, that is with respect to the forces's direction which act on the deck and therefore on the cables themselves. In this case, the sag effect with respect to the configuration of cable's chord is strong and, also holding valid the hypothesis of small displacements for the girder, the correct modeling of the behaviour of the whole structure has to bring in account the strong non linearity of the mechanical response of such structural elements. Starting from a "quasi-secant" model to describe the behaviour of the single cable, giving a second order approximation both with respect to the stress variation and to the apparent chord-strain one, the cable-girder interaction is modeled through a second order displacement approach able to take into account the finite variation of the cable's chord direction induced by the deformation of the stay-supported deck. In this way a closed-form formulation is obtained which, unlike classical secant model, does not need iterative procedures. Considering then a Eulero-Bernoulli model to describe the bending behaviour of the girder and a De Saint Venant model to decribe the torsional one, a refined continous model of the whole structure able to describe its statical behaviour has been developed. Moreover closed form solutions of the model, developed according to perturbative tecnique and valid under generic load acting on the bridge's deck, are proposed. The proposed results obtained from the present model and the comparisons effected confirm the best correspondence of the proposed approach in relationship to the behaviour attended of the structure, putting in evidence a prevailing truss behaviour of the bridge and the coupled nature of the bending and torsion of the girder, induced by the strong non linearity of the actions of cable-girder interaction.
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NERATTINI, RACHELE. "Energy landscape of classical spin models". Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/838903.

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Resumen
Argomento della tesi è lo studio del paesaggio energetico, ovvero della funzione energia potenziale, di una classe di modelli di spin classici: i modelli O(n). Tale studio è mirato alla ricerca di una possibile connessione tra i punti stazionari del potenziale di tali sistemi e le loro properietà termodinamiche di equilibrio, in particolare la presenza di transizioni di fase. Lo studio rileva una corrisondenza biunivoca tra una classe di configurazioni stazionare dei modelli O(n) per n>1 e le configurazioni del modello di Ising (n=1) corrispondente ovvero definito su stesso reticolo e con stesse interazioni. Da questa corrispondenza è possibile congetturare una relazione tra la termodinamica dei sistemi corrispondenti che permette di fare previsioni su alcune caratteristiche dei modelli come i valori delle energie critiche alla quale si realizza la transizione o la forma della funzione entropia. Aim of the thesis is the study of the energy landscape of classical O(n) spin models in connection with their equilibrium properties (in particular the emergence of equilibrium phase transitions). More in details, it is possible to estabilish a one-to-one correspondence between a class of stationary configurations of the O(n) models with n>1 and all the configurations of the correspondent Ising model, that is of an Ising model defined on the same lattice and with the same interactions of the continuous models. This connection suggests the presence of a possible relation between the thermodynamic properties of the continuous models with n>1, and the thermodynamic properties of the related Ising model, n=1, that allowed us to make prediction on the critical values of the energy densities in these systems and on the form of their entropy functions.
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Libros sobre el tema "Modelli di spin"

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La particella alla fine dell'universo: La caccia al bosone di Higgs e le nuove frontiere della fisica. Codice Edizioni, 2013.

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Esteban Salvador, María Luisa, Gonca Güngör Göksu, Emilia Fernandes, Tiziana Di Cimbrini y Rachael Jones. Analysis of gender equality policies on the boards of directors of national sports federations: an exploratory analysis: survey report. Servicio de Publicaciones Universidad de Zaragoza, 2022. http://dx.doi.org/10.26754/uz.978-84-18321-57-3.

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Resumen
This study analyses the gender equality policies on the national sports federation (NSFs) boards in five European countries: Italy, Portugal, Spain,Turkey and the United Kingdom. It aims to identify the nature of gender relations inside the NSFs and the gender policies adopted by the governing sports boards related to gender diversity. Therefore, an online questionnaire, including 41 questions some of which were inspired by the four gender di-mensions according to the model of Connell (2002) -production relations, power relations, emotional relations, and symbolic dimensions -were applied to the members of all sports boards in the NSFs between May 2021 and Mars 2022. The questionnaire comprised a set of questions about gender policies adopted by the NSF and a final question about the effects of the Covid-19 pandemic on gender discrimination. The descriptive analysis of data showed an increased awareness of gender issues among the directors of the NSFs. Most of them recognized the relevance of gender and diversity policies and the need to implement in their organizations. Namely in what concerns to bring women to the sports boards. However, most of them also considered that women directors continue to be less influential than their male colleagues in all management sectors of the board, which continue to be perceived as segregated by gender.
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Capítulos de libros sobre el tema "Modelli di spin"

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Rageh, Ahmed, Daniel Linzell, Samantha Lopez y Saeed Eftekhar Azam. "Robust Output Only Health Monitoring of Steel Railway Bridges". En Advances in Computer and Electrical Engineering, 24–41. IGI Global, 2020. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-7998-2772-6.ch002.

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Resumen
This chapter extends application of a framework proposed by the authors (73, 74) for automated damage detection using strain measurements to study feasibility of using sensors that can measure accelerations, tilts, and displacements. The study utilized three-dimensional (3D) finite element models of double track, riveted, steel truss span, and girder bridge span under routine train loads. The chapter also includes three instrumentation schemes for each bridge span (65) to investigate the applicability of the framework to other bridge systems and sensor networks. Connection damage was simulated by reducing rotational spring stiffness at member ends and various responses were extracted for each damage scenario. The methodology utilizes Supervised Machine Learning to automatically determine damage location (DL) and intensity (DI). Simulated experiments showed that DLs and DIs were detected accurately for both spans with various structural responses and using different instrumentation plans.
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Actas de conferencias sobre el tema "Modelli di spin"

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Liu, Jing, Nam-Trung Nguyen y Yit Fatt Yap. "Experimental and Numerical Investigation of Droplet Transport in a Diffuser/Nozzle Structure". En ASME 2009 7th International Conference on Nanochannels, Microchannels, and Minichannels. ASMEDC, 2009. http://dx.doi.org/10.1115/icnmm2009-82039.

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Resumen
This paper investigates the droplet behavior in serially connected diffuser/nozzle structures using experimental and simulation methods. The serial structures act as diffusers in the expanding flow direction, and as nozzles in the converging flow direction. The opening angle of the structures is 45 degree. The test devices were fabricated in polydimethylsiloxane (PDMS) using soft lithography technique. The droplets under investigation were formed using T-junctions. Mineral oil with 2%w/w surfactant Span 80 and de-ionized (DI) water with fluorescent dye work as the carrier phase and the dispersed phase, respectively. The droplet behavior was captured using a CCD camera. The corresponding pressure drops across the test section were measured in both diffuser and nozzle flow direction using an external pressure sensor connected to the pressure port integrated on the device. The pressure drops across the test structure of two cases, with and without droplet, were analyzed and compared. The experimental results showed a linear relationship between the pressure drop and the oil flow rate. Furthermore, rectification effect was observed in the test device. The pressure drop in the diffuser configuration is higher than that of the nozzle configuration. Numerical models were employed to study the dynamics of the pressure drop across the diffuser/nozzle structures as well as the deformation of the droplet, which is modelled using level-set method. Corresponding to the experiments, two cases with and without were investigated and compared.
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