Literatura académica sobre el tema "Modelli di contatto"

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Artículos de revistas sobre el tema "Modelli di contatto"

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Küstner, B. Moreno, F. Torres González y J. D. Luna Del Castillo. "Analysis of patterns of mental health care with three different approaches (cross-sectional, longitudinal and dynamic)". Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, n.º 2 (junio de 2001): 82–89. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005157.

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RIASSUNTOScopo– Questo articolo si propone di fornire una panoramica dei diversi metodi di analisi delle informazioni relative alFutilizzazione dei servizi secondo approcci differenti.Metodi– E' stata predisposta un review sistematica degli studi suipatterndi cura. L'analisi suipatterndi cura è stata divisa secondo tre differenti approcci:cross-sectional, longitudinale e dinamico.Risultati– Negli studicross-sectional, le informazioni sull'utilizzazione sono basate sui numero totale dei contatti con i servizi di salute mentale, in un certo periodo. Nel secondo approccio, chiamato longitudinale, l'analisi di sopravvivenza è applicata considerando l'intervallo di tempo tra ciascun contatto. Il terzo tipo di contatto, chiamato qui approccio «dinamico», comporta l'applicazione di modelli matematici basati sulle catene markoviane per analizzare la probabilità di cambiamento da un tipo di contatto all'altro.Conclusioni– Si sottolinea la necessita di studi ulteriori predisposti per analizzare i dati dei registri psichiatrici dei casi con modelli standardizzati per l'analisi dell'utilizzazione dei servizi psichiatrici.
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Butollo, Willi y Regina Karl. "La psicoterapia del trauma ad orientamento gestaltico: l'esposizione dialogica". QUADERNI DI GESTALT, n.º 1 (octubre de 2011): 75–85. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-001007.

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Resumen
Le esperienze traumatiche non solo provocano i noti sintomi legati al trauma, ma modificano altresě il sé ed i processi del sé della persona. Per il trattamento dei disturbi post traumatici abbiamo a disposizione molteplici concetti terapeutici alternativi, che si basano su diversi modelli patogenetici. L'importanza della capacitŕ dialogica intrapsichica, necessaria all'elaborazione del disturbo relazionale e delle interruzioni di contatto conseguenti al trauma, viene in genere trascurata. La psicoterapia del trauma ad orientamento processuale, qui presentata, inserisce alcuni elementi della psicoterapia comportamentale all'interno della cornice della psicoterapia della Gestalt e si fonda su un concetto relazionale, con l'obiettivo di identificare e di sciogliere le interruzioni di contatto del soggetto. In questo modo si rendono nuovamente possibili il vissuto di continuitŕ del soggetto e la capacitŕ di risposta del sé. Utilizzando l'"esposizione dialogica" si fa riferimento alla natura dialogica dei processi del sé in ogni fase della terapia e si permette in questo modo alla persona di entrare in contatto e di confrontarsi con diverse parti di sé (traumatiche, non-traumatiche, pre-traumatiche).
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Carulli, Stefania. "Nuovi percorsi di genitorialitŕ. Il web come spazio d'incontro per le nuove famiglie". SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, n.º 41 (mayo de 2012): 104–14. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041009.

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La diffusione di nuovi modelli familiari e la crescita delle associazioni, specialmente quelle legate alla sfera della famiglia, sono diventate negli ultimi anni strumenti efficaci per dare voce a istanze diverse della societŕ civile. Entrambi questi fattori, insieme alla capacitŕ del web di trasmettere contenuti e creare reti sociali producono una sinergia che offre spazio al contatto tra realtŕ apparentemente distanti. Questo articolo illustra le attivitŕ on-line di alcune organizzazioni che si occupano di famiglia, in particolare di quelle associazioni che si occupano di genitorialitŕ, e intende mettere in evidenza la loro vita tra online e offline.
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Casini, Simone. "Questioni di teoria linguistica: Per un paradigma teorico della creatività semiotica". Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, n.º 1 (6 de diciembre de 2018): 69–89. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818816667.

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Resumen
Il contributo delinea il paradigma teorico della creatività intesa, da una prospettiva semiotica e di linguistica teorica, come il quadro di riferimento formale per la variazione e il cambiamento linguistico sia nei processi di generale interazione che, su piani quantitativamente maggiori, nei fenomeni in cui lingue e identità in contatto interagiscono per negoziare il senso comunicativo. Il percorso propone una analisi della creatività che spazia dagli ambiti della Filosofia antica sino alla riflessione linguistica contemporanea che si è avuta nel Novecento tra le due sponde dell’Oceano e individua nella dimensione dell’uso e della condivisione sociale tra i parlanti il principio primo capace di guidare le forme di creatività linguistica potenzialmente illimitate verso un fine che è identitario e comunicativo, al di là e molto oltre rispetto ai modelli di regolarità e norma (in senso prescrittivo) grammaticale. Interpretare secondo questo modello il paradigma della creatività significa porre la proprietà semiotica in una posizione di prima inter pares, in cui le viene affidato non solo il “ruolo” di formatore di segni (parole, frasi, testi), ma la funzione di primaria arbitrarietà, causa ed effetto della discretizzazione delle lingue storico-naturali.
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Papale, Sandro. "Gli occhi oltre la maschera". PSICOBIETTIVO, n.º 3 (diciembre de 2022): 116–19. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-003011.

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In questo commento dell'articolo Le mille guerre di Iryna di Alessia Buccino l'autore evidenzia come dalle guerre nascono nuovi modelli, nuove epistemologie e procedure cliniche efficaci. Per la cura diventa essenzia- le andare oltre il mero evento, anche se traumatico e terribile, e relazionarsi all'altro come individuo con la sua identità e soggettività. L'autore evidenzia il concetto di maschera al quale è legata l'etimologia del termine persona. Riusci- re a prendere contatto con l'altro al di là della maschera permette di creare una relazione e una comunicazione significativa per il paziente e per il terapeuta. Infine creare un intervento a più livelli e a più voci permette di creare quella rete sanitaria che cura.
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Ammaniti, Massimo y Margherita Spagnuolo Lobb. "La mentalitŕ evolutiva in psicoterapia". QUADERNI DI GESTALT, n.º 2 (abril de 2013): 11–28. http://dx.doi.org/10.3280/gest2012-002002.

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Resumen
Massimo Ammaniti e Margherita Spagnuolo Lobb dialogano sul tema della prospettiva evolutiva in psicoterapia, su come la storia evolutiva del paziente si declini nel qui ed ora della seduta terapeutica e nell'attualitŕ della vita del paziente. Basandosi sull'evidenza dei risultati di ricerche attuali, gli autori sono concordi nell'affermare che la realtŕ dello sviluppo possiede una variabilitŕ e una complessitŕ che le tradizionali teorie stadiali non esprimono. Il dialogo assume i toni di un contradditorio appassionato, tra epistemologie, modelli e identitŕ diverse nella riflessione sui domini e sui sistemi motivazionali sovraordinati, sulla strutturazione del senso di Sé, sull'importanza del corpo in psicoterapia e sul confronto tra intersoggettivitŕ e contatto.
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Chinazzi, Anna. "Homeschooling e cultura prefigurativa in Italia". EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, n.º 2 (noviembre de 2020): 367–82. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9489.

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Resumen
Nonostante la consistente ricerca condotta dagli studiosi all'estero, poco è stato detto della pratica di homeschooling in Italia, dove sta diventando una scelta contemplata da diverse famiglie. Attraverso un approccio di tipo etnografico, l'autrice ha investigato le principali motivazioni e le etnoteorie parentali che influenzano questa scelta. L'istruzione parentale è un movimento eterogeneo, ma punti di contatto fondamentali sono ravvisabili in una specifica visione della responsabilità genitoriale e in un atteggiamento critico e riflessivo. I genitori vogliono promuovere l'autostima, la creatività e la curiosità dei propri figli in qualità di strumenti utili per affrontare un futuro opaco. Inoltre, lo studio delle famiglie che in Italia hanno optato per l'homeschooling permette all'autrice di trattare cambiamenti più ampi in atto nella cultura genitoriale e nei modelli di trasmissione culturale nell'Italia contemporanea come l'affermazione della cultura prefigurativa. Molti sono gli interrogativi ancora inesplorati che richiedono un approccio empirico. È soprattutto lo sguardo pedagogico a essere sollecitato per fare luce sulle peculiari caratteristiche del fenomeno
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Panebianco, Carmelo. "Isomorfismo e creativitŕ: un Processo di Reciproco Adattamento (PRA)". RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, n.º 36 (diciembre de 2012): 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/pr2012-036001.

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Resumen
L'Autore ritiene di fondamentale importanza la scoperta dei neuroni specchio e l'individuazione di una funzione innata nell'uomo, quale la "simulazione incarnata". Riconosce, perň, una funzione innata piů ampia, la "funzione incarnata di adattamento" dove la simulazione incarnata č solo un sottosistema. L'adattamento si articola, sostiene l'Autore, attraverso processi di simulazione, sintonizzazione, assimilazione e accomodamento. Quando due individui entrano in contatto e attivano un'interazione, essendo entrambi dotati della "funzione incarnata di adattamento", non possono non attivare un complesso Processo di Reciproco Adattamento (PRA). La relazione si definisce attraverso un complesso processo di reciproco adattamento (PRA) dove i due interagenti selezionano elementi di compatibilitŕ: stili di attaccamento, MOI, modelli familiari, bisogni, etc. L'isomorfismo rappresenta una risposta che nasce dal PRA durante il percorso terapeutico. I comportamenti isomorfici dei terapeuti vengono considerati come un potente strumento diagnostico e terapeutico. Se l'isomorfismo č qualcosa che emerge dall'incontro tra due sistemi (sistema- pazienti e sistema-terapeuti), entrambi dotati della funzione di adattamento incarnato, il sistema terapeutico rappresenta qualcosa di piů e di diverso della semplice somma delle parti. Il qualcosa "di piů e di diverso", ovvero il sistema terapeutico, costituisce giŕ una condizione di cambiamento.
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Cipriani, Roberto. "Religione e sport. Tra rito e spettacolo". El Futuro del Pasado 6 (1 de octubre de 2015): 87–111. http://dx.doi.org/10.14516/fdp.2015.006.001.003.

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Resumen
Sono numerosi i punti di contatto e le affinità fra religione e sport. Il che avviene sin dai tempi più antichi. Esemplare è il caso della Grecia, dove non a caso sono sorte le Olimpiadi in un contesto e con motivazioni a carattere tipicamente religioso.La stessa ripresa dei Giochi Olimpici nel 1896 rappresenta un momento di svolta per la storia dello sport ma evidenzia anche le ragioni profondamente etiche (e religiose) che animavano il loro fondatore, il barone de Coubertin.Oggi sotto diverse forme ed in situazioni favorevoli il legame fra religione e sport si va rafforzando tanto da poter verificare la presenza di riti, preghiere, formule, gesti, simboli e ruoli tipicamente religiosi anche in avvenimenti sportivi, nel corso della loro preparazione come nelle fasi successive allo svolgimento delle competizioni.Vari studi sul campo mostrano che specialmente entro modelli d’ispirazione cristiana vigono e si diffondono pratiche religiose che accompagnano da vicino le dinamiche relative all’organizzazione di gare in diversi sport, a partire dai momenti fondativi per giungere sino ai processi di legittimazione delle memorie del passato.Soprattutto nel campo del calcio esistono forme di divismo, movimenti parareligiosi e culti propiziatori ed esorcistici tesi ad ottenere risultati agonistici continuamente positivi.
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Lippolis, Vincenzo. "LE ELEZIONI DEL 1994". Il Politico 251, n.º 2 (3 de marzo de 2020): 186–99. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.244.

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Le elezioni del 1994 sono state il risultato finale della crisi dei partiti di massa del XX secolo. Esse hanno portato alla formazione di un sistema politico bipolare di prima-past-the-post. Il sistema dei partiti è diventato completamente diverso dal precedente. La novità principale fu la vittoriosa "entrata nella mischia" di Berlusconi che innovò profondamente i modelli della politica italiana. Si presentava come un leader carismatico a diretto contatto con gli elettori grazie a un sapiente uso della televisione. Il partito da lui fondato, Forza Italia, si identifica con la sua persona e non esisterebbe senza di lui. È un partito personale. Questo ha segnato un salto di qualità nel processo di personalizzazione della leadership che caratterizzerà il sistema politico italiano da quel momento in poi. Berlusconi ha vinto anche perché è stato il primo a capire che - con il nuovo sistema elettorale a scrutinio unico - lo scontro sarebbe stato tra destra e sinistra, senza possibilità di partiti centristi, e che sarebbe stato necessario costituire coalizioni elettorali. Ha così formato un'alleanza con la Lega del Nord e il MSI senza alcun riguardo per la coesistenza politica dell'alleanza. Il bipolarismo italiano acquisirebbe così la caratteristica negativa di coalizioni fragili ed eterogenee, non essendo il sistema elettorale adatto a limitare la frammentazione dei partiti. Il sistema politico diventerebbe fortemente conflittuale a causa della mancata legittimazione dei due fronti politici.
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Tesis sobre el tema "Modelli di contatto"

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Meli, Enrico <1982&gt. "Modellazione multibody di veicoli ferroviari: sviluppo ed implementazione di modelli innovativi per l'analisi del contatto ruota - rotaia". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2281/1/Meli_Enrico_Tesi.pdf.

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Resumen
The wheel - rail contact analysis plays a fundamental role in the multibody modeling of railway vehicles. A good contact model must provide an accurate description of the global contact phenomena (contact forces and torques, number and position of the contact points) and of the local contact phenomena (position and shape of the contact patch, stresses and displacements). The model has also to assure high numerical efficiency (in order to be implemented directly online within multibody models) and a good compatibility with commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail). The wheel - rail contact problem has been discussed by several authors and many models can be found in the literature. The contact models can be subdivided into two different categories: the global models and the local (or differential) models. Currently, as regards the global models, the main approaches to the problem are the so - called rigid contact formulation and the semi – elastic contact description. The rigid approach considers the wheel and the rail as rigid bodies. The contact is imposed by means of constraint equations and the contact points are detected during the dynamic simulation by solving the nonlinear algebraic differential equations associated to the constrained multibody system. Indentation between the bodies is not permitted and the normal contact forces are calculated through the Lagrange multipliers. Finally the Hertz’s and the Kalker’s theories allow to evaluate the shape of the contact patch and the tangential forces respectively. Also the semi - elastic approach considers the wheel and the rail as rigid bodies. However in this case no kinematic constraints are imposed and the indentation between the bodies is permitted. The contact points are detected by means of approximated procedures (based on look - up tables and simplifying hypotheses on the problem geometry). The normal contact forces are calculated as a function of the indentation while, as in the rigid approach, the Hertz’s and the Kalker’s theories allow to evaluate the shape of the contact patch and the tangential forces. Both the described multibody approaches are computationally very efficient but their generality and accuracy turn out to be often insufficient because the physical hypotheses behind these theories are too restrictive and, in many circumstances, unverified. In order to obtain a complete description of the contact phenomena, local (or differential) contact models are needed. In other words wheel and rail have to be considered elastic bodies governed by the Navier’s equations and the contact has to be described by suitable analytical contact conditions. The contact between elastic bodies has been widely studied in literature both in the general case and in the rolling case. Many procedures based on variational inequalities, FEM techniques and convex optimization have been developed. This kind of approach assures high generality and accuracy but still needs very large computational costs and memory consumption. Due to the high computational load and memory consumption, referring to the current state of the art, the integration between multibody and differential modeling is almost absent in literature especially in the railway field. However this integration is very important because only the differential modeling allows an accurate analysis of the contact problem (in terms of contact forces and torques, position and shape of the contact patch, stresses and displacements) while the multibody modeling is the standard in the study of the railway dynamics. In this thesis some innovative wheel – rail contact models developed during the Ph. D. activity will be described. Concerning the global models, two new models belonging to the semi – elastic approach will be presented; the models satisfy the following specifics: 1) the models have to be 3D and to consider all the six relative degrees of freedom between wheel and rail 2) the models have to consider generic railway tracks and generic wheel and rail profiles 3) the models have to assure a general and accurate handling of the multiple contact without simplifying hypotheses on the problem geometry; in particular the models have to evaluate the number and the position of the contact points and, for each point, the contact forces and torques 4) the models have to be implementable directly online within the multibody models without look - up tables 5) the models have to assure computation times comparable with those of commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail) and compatible with RT and HIL applications 6) the models have to be compatible with commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail). The most innovative aspect of the new global contact models regards the detection of the contact points. In particular both the models aim to reduce the algebraic problem dimension by means of suitable analytical techniques. This kind of reduction allows to obtain an high numerical efficiency that makes possible the online implementation of the new procedure and the achievement of performance comparable with those of commercial multibody software. At the same time the analytical approach assures high accuracy and generality. Concerning the local (or differential) contact models, one new model satisfying the following specifics will be presented: 1) the model has to be 3D and to consider all the six relative degrees of freedom between wheel and rail 2) the model has to consider generic railway tracks and generic wheel and rail profiles 3) the model has to assure a general and accurate handling of the multiple contact without simplifying hypotheses on the problem geometry; in particular the model has to able to calculate both the global contact variables (contact forces and torques) and the local contact variables (position and shape of the contact patch, stresses and displacements) 4) the model has to be implementable directly online within the multibody models 5) the model has to assure high numerical efficiency and a reduced memory consumption in order to achieve a good integration between multibody and differential modeling (the base for the local contact models) 6) the model has to be compatible with commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail). In this case the most innovative aspects of the new local contact model regard the contact modeling (by means of suitable analytical conditions) and the implementation of the numerical algorithms needed to solve the discrete problem arising from the discretization of the original continuum problem. Moreover, during the development of the local model, the achievement of a good compromise between accuracy and efficiency turned out to be very important to obtain a good integration between multibody and differential modeling. At this point the contact models has been inserted within a 3D multibody model of a railway vehicle to obtain a complete model of the wagon. The railway vehicle chosen as benchmark is the Manchester Wagon the physical and geometrical characteristics of which are easily available in the literature. The model of the whole railway vehicle (multibody model and contact model) has been implemented in the Matlab/Simulink environment. The multibody model has been implemented in SimMechanics, a Matlab toolbox specifically designed for multibody dynamics, while, as regards the contact models, the CS – functions have been used; this particular Matlab architecture allows to efficiently connect the Matlab/Simulink and the C/C++ environment. The 3D multibody model of the same vehicle (this time equipped with a standard contact model based on the semi - elastic approach) has been then implemented also in Simpack Rail, a commercial multibody software for railway vehicles widely tested and validated. Finally numerical simulations of the vehicle dynamics have been carried out on many different railway tracks with the aim of evaluating the performances of the whole model. The comparison between the results obtained by the Matlab/ Simulink model and those obtained by the Simpack Rail model has allowed an accurate and reliable validation of the new contact models. In conclusion to this brief introduction to my Ph. D. thesis, we would like to thank Trenitalia and the Regione Toscana for the support provided during all the Ph. D. activity. Moreover we would also like to thank the INTEC GmbH, the society the develops the software Simpack Rail, with which we are currently working together to develop innovative toolboxes specifically designed for the wheel rail contact analysis.
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Meli, Enrico <1982&gt. "Modellazione multibody di veicoli ferroviari: sviluppo ed implementazione di modelli innovativi per l'analisi del contatto ruota - rotaia". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2281/.

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The wheel - rail contact analysis plays a fundamental role in the multibody modeling of railway vehicles. A good contact model must provide an accurate description of the global contact phenomena (contact forces and torques, number and position of the contact points) and of the local contact phenomena (position and shape of the contact patch, stresses and displacements). The model has also to assure high numerical efficiency (in order to be implemented directly online within multibody models) and a good compatibility with commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail). The wheel - rail contact problem has been discussed by several authors and many models can be found in the literature. The contact models can be subdivided into two different categories: the global models and the local (or differential) models. Currently, as regards the global models, the main approaches to the problem are the so - called rigid contact formulation and the semi – elastic contact description. The rigid approach considers the wheel and the rail as rigid bodies. The contact is imposed by means of constraint equations and the contact points are detected during the dynamic simulation by solving the nonlinear algebraic differential equations associated to the constrained multibody system. Indentation between the bodies is not permitted and the normal contact forces are calculated through the Lagrange multipliers. Finally the Hertz’s and the Kalker’s theories allow to evaluate the shape of the contact patch and the tangential forces respectively. Also the semi - elastic approach considers the wheel and the rail as rigid bodies. However in this case no kinematic constraints are imposed and the indentation between the bodies is permitted. The contact points are detected by means of approximated procedures (based on look - up tables and simplifying hypotheses on the problem geometry). The normal contact forces are calculated as a function of the indentation while, as in the rigid approach, the Hertz’s and the Kalker’s theories allow to evaluate the shape of the contact patch and the tangential forces. Both the described multibody approaches are computationally very efficient but their generality and accuracy turn out to be often insufficient because the physical hypotheses behind these theories are too restrictive and, in many circumstances, unverified. In order to obtain a complete description of the contact phenomena, local (or differential) contact models are needed. In other words wheel and rail have to be considered elastic bodies governed by the Navier’s equations and the contact has to be described by suitable analytical contact conditions. The contact between elastic bodies has been widely studied in literature both in the general case and in the rolling case. Many procedures based on variational inequalities, FEM techniques and convex optimization have been developed. This kind of approach assures high generality and accuracy but still needs very large computational costs and memory consumption. Due to the high computational load and memory consumption, referring to the current state of the art, the integration between multibody and differential modeling is almost absent in literature especially in the railway field. However this integration is very important because only the differential modeling allows an accurate analysis of the contact problem (in terms of contact forces and torques, position and shape of the contact patch, stresses and displacements) while the multibody modeling is the standard in the study of the railway dynamics. In this thesis some innovative wheel – rail contact models developed during the Ph. D. activity will be described. Concerning the global models, two new models belonging to the semi – elastic approach will be presented; the models satisfy the following specifics: 1) the models have to be 3D and to consider all the six relative degrees of freedom between wheel and rail 2) the models have to consider generic railway tracks and generic wheel and rail profiles 3) the models have to assure a general and accurate handling of the multiple contact without simplifying hypotheses on the problem geometry; in particular the models have to evaluate the number and the position of the contact points and, for each point, the contact forces and torques 4) the models have to be implementable directly online within the multibody models without look - up tables 5) the models have to assure computation times comparable with those of commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail) and compatible with RT and HIL applications 6) the models have to be compatible with commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail). The most innovative aspect of the new global contact models regards the detection of the contact points. In particular both the models aim to reduce the algebraic problem dimension by means of suitable analytical techniques. This kind of reduction allows to obtain an high numerical efficiency that makes possible the online implementation of the new procedure and the achievement of performance comparable with those of commercial multibody software. At the same time the analytical approach assures high accuracy and generality. Concerning the local (or differential) contact models, one new model satisfying the following specifics will be presented: 1) the model has to be 3D and to consider all the six relative degrees of freedom between wheel and rail 2) the model has to consider generic railway tracks and generic wheel and rail profiles 3) the model has to assure a general and accurate handling of the multiple contact without simplifying hypotheses on the problem geometry; in particular the model has to able to calculate both the global contact variables (contact forces and torques) and the local contact variables (position and shape of the contact patch, stresses and displacements) 4) the model has to be implementable directly online within the multibody models 5) the model has to assure high numerical efficiency and a reduced memory consumption in order to achieve a good integration between multibody and differential modeling (the base for the local contact models) 6) the model has to be compatible with commercial multibody software (Simpack Rail, Adams Rail). In this case the most innovative aspects of the new local contact model regard the contact modeling (by means of suitable analytical conditions) and the implementation of the numerical algorithms needed to solve the discrete problem arising from the discretization of the original continuum problem. Moreover, during the development of the local model, the achievement of a good compromise between accuracy and efficiency turned out to be very important to obtain a good integration between multibody and differential modeling. At this point the contact models has been inserted within a 3D multibody model of a railway vehicle to obtain a complete model of the wagon. The railway vehicle chosen as benchmark is the Manchester Wagon the physical and geometrical characteristics of which are easily available in the literature. The model of the whole railway vehicle (multibody model and contact model) has been implemented in the Matlab/Simulink environment. The multibody model has been implemented in SimMechanics, a Matlab toolbox specifically designed for multibody dynamics, while, as regards the contact models, the CS – functions have been used; this particular Matlab architecture allows to efficiently connect the Matlab/Simulink and the C/C++ environment. The 3D multibody model of the same vehicle (this time equipped with a standard contact model based on the semi - elastic approach) has been then implemented also in Simpack Rail, a commercial multibody software for railway vehicles widely tested and validated. Finally numerical simulations of the vehicle dynamics have been carried out on many different railway tracks with the aim of evaluating the performances of the whole model. The comparison between the results obtained by the Matlab/ Simulink model and those obtained by the Simpack Rail model has allowed an accurate and reliable validation of the new contact models. In conclusion to this brief introduction to my Ph. D. thesis, we would like to thank Trenitalia and the Regione Toscana for the support provided during all the Ph. D. activity. Moreover we would also like to thank the INTEC GmbH, the society the develops the software Simpack Rail, with which we are currently working together to develop innovative toolboxes specifically designed for the wheel rail contact analysis.
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Zancai, Giovanni <1989&gt. "Analisi di contagio tramite il modello a cambiamento di regime di Markov". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4100.

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Resumen
con la seguente tesi si è voluto verificare quanto un modello a cambiamento di regime di Markov fosse applicabile in un contesto finanziario. Il modello a cambiamento di Regime di Markov, proposto da Hamilton nel 1989, presuppone che esistano più strutture che possono caratterizzare il comportamento delle serie temporali in diversi regimi, e permettendo il passaggio tra queste diverse strutture è in grado anche di catturare schemi dinamici più complessi. Questo modello è in contrasto con il modello random switching di Quandt, in cui i cambiamenti erano considerati indipendenti nel tempo: la proprietà markoviana che regola il corrente valore della variabile di stato dipende dal valore immediatamente passato, inoltre i cambiamenti sono esogeni, e ad ogni cambiamento di stato corrisponde una diversa struttura. L'analisi empirica, la cui parte di calcolo è stata effettuata con Matlab, si è rivolta al mercato azionario statunitense e nello specifico sono stati analizzati indici azionari aggregati ad un livello di cinque categorie, pertanto si parla di un modello multivariato. Il database utilizzato è quello realizzato da Kenneth French, noto autore di numerosi lavori sull'asset pricing assieme ad Eugene Fama, oltre che professore di Finanza alla Tuck School of Business. Il periodo di osservazione va dal 1926 al 2012, con rilevazioni giornaliere e inoltre i dati sono value-weighted, ovvero sono ponderate per il loro valore di capitalizzazione in borsa, in modo da permettere un'analisi il più uniforme possibile.
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Santarsiero, Nicola. "Analisi delle prestazioni di contattori a membrana ceramici per applicazioni di distillazione a membrana con gas di trasporto". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumen
Questo elaborato ha come oggetto di studio l’analisi, dal punto di vista teorico, dei fenomeni di trasporto e delle prestazioni che regolano le operazioni di contattori a membrana, in particolare le SGMD. La configurazione scelta è quella Shell & Tube a fibre cave ceramiche multistrato. A tale scopo, sono stati considerati due differenti tipi di alimentazione: soluzione di acqua e soluto non volatile (NaCl), e soluzione di acqua e VOC (etanolo). La tesi si divide in quattro capitoli. Nel primo capitolo, vengono menzionati i concetti principali dei contattori a membrana e mostrate le quattro configurazioni più note della distillazione a membrana. Il capitolo due è incentrato sullo studio dei fenomeni di trasporto in SGMD, effettuato tramite l'utilizzo del software Matlab. Per i due differenti tipi di alimentazione, vengono mostrati i flussi e le forze motrici del processo, al variare delle condizioni operative. In questo modo, si ha un'idea di quali siano le resistenze controllanti del processo, sia per quanto riguarda il trasporto di calore che per quello di materia. Infine, si esaminano in modo critico, per i due casi distinti, alcune ipotesi semplificative al problema che solitamente vengono applicate in letteratura. Il terzo capitolo si occupa dell’analisi delle performances del modulo, per corrente di gas e liquido in equi-corrente. Viene utilizzato quindi il modello a parametri distribuiti. Per i due casi, si confrontano i risultati ricavati da tale modello con quelli ottenuti con un modello a parametri concentrati (fase perfettamente miscelata); vengono mostrati poi i profili di alcune variabili lungo un ipotetico impianto costituito da moduli di lunghezza fissata. L'ultimo capitolo, relativo alle conclusioni dell'intero elaborato, presenta un grafico che evidenzia le zone di operabilità e di efficienza del processo in funzione della lunghezza dell’impianto, al variare del rapporto tra la velocità del liquido e quella del gas.
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Mazzieri, Diego. "Progettazione e implementazione di agenti cognitivi per simulazioni di evacuazioni di folle in Alchemist". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19084/.

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Le vicende di piazza San Carlo a Torino e della discoteca «Lanterna Azzurra» di Corinaldo sono solo degli esempi a noi vicini geograficamente e cronologicamente di come l’evacuazione di una folla possa sfociare in una tragedia se non si considerano adeguatamente: l’afflusso, i potenziali pericoli e il comportamento dei partecipanti. La simulazione computerizzata rappresenta uno dei più potenti strumenti a disposizione dell’uomo per prevenire questo genere di situazioni, evitando errori che possono irrompere in una vastissima quantità di casistiche, dall'organizzazione di un evento alla costruzione di un edificio. Mentre notevoli sviluppi sono stati conseguiti in merito alla descrizione delle varie forze fisiche in gioco, meno esplorati sono i temi relativi alle capacità cognitive e relazionali delle persone. Usando la modellazione basata sugli agenti e focalizzando l’attenzione su questi aspetti, il lavoro di tesi presentato ha come obiettivo quello di inserire all'interno del simulatore stocastico Alchemist, gli elementi caratterizzanti l’evacuazione di una folla in una accezione generale, senza concentrarsi su nessuno scenario specifico, in modo da fornire gli strumenti necessari per ricreare svariate situazioni di interesse.
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Platon, Dmitrii <1987&gt. "Cartolarizzazione dei crediti. Un modello di contagio per la valutazione delle Collateralized Debt Obligations (CDOs)". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7054.

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Le analisi condotte sulla recente crisi finanziaria hanno messo in evidenza il ruolo che ha avuto il massiccio ricorso alle operazioni di cartolarizzazione, soprattutto da parte delle banche, configurandosi tra i principali driver della crisi. Tra i prodotti collegati alle operazioni di cartolarizzazione, assumono particolare rilievo i Collateralized Debt Obligation (CDO): derivati creditizi che permettono di trasferire il rischio di credito connesso al portafoglio di attività sottostanti dal soggetto cedente al mercato. La scarsa trasparenza informativa, nonché la complessità tecnica e strutturale di questi prodotti hanno reso difficile la loro corretta valutazione. In questa tesi verrà analizzato il concetto di securitisation all’interno del quadro normativo di riferimento mettendo in evidenza i cambiamenti del mercato dopo la crisi. Verranno successivamente illustrati i metodi quantitativi per la valutazione dei CDO e infine verrà proposto un modello di pricing del prodotto mediante l’implementazione in Matlab.
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Florian, Giovanni <1988&gt. "Analisi del rischio di contagio finanziario con modelli a correlazione dinamica: evidenze sui CDS Spreads degli Stati sovrani". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3172.

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Lo scopo dell’analisi empirica condotta in questa tesi è quello di investigare il livello di contagio tra i mercati dei Credit Default Swap sovrani attraverso i modelli GARCH multivariati a correlazione dinamica (DCC). Un’analisi preliminare è stata effettuata con il test basato sui coefficienti di correlazione aggiustata proposto da Forbes e Rigobon (2002). La novità di questa analisi consiste nell’applicazione sequenziale nel tempo del test Forbes e Rigobon, che consente l’individuazione di episodi di contagio senza che vi sia indicazione a priori delle date in cui vi è un sospetto di contagio. Il “model pooling approach” di Geweke e Amisano (2008) è stato implementato al fine di confrontare quale delle tre specificazioni utilizzate per la stima del modello DCC-GARCH è più appropriata. I risultati stabiliscono che è più appropriata la modellizzazione congiunta ottenuta filtrando le serie con un modello VAR. Un altro contributo originale di questo lavoro di tesi è l’applicazione del modello DCC per cogliere il contagio graduale e l’utilizzo del DCC come metodo di Early-Warning. Dopo aver stimato il modello VAR DCC-GARCH e verificato la significatività dei parametri, effetti di contagio sono stati ricercati analizzando l’andamento della correlazione dinamica e confrontando le date che presentano evidenza di contagio con la time-line della financial crisis. Identificando l’effetto contagio come un temporaneo incremento nelle correlazioni condizionali dinamiche, dai risultati per macroaree sono emersi con intensità diverse effetti di contagio causati da annunci relativi a pacchetti di salvataggio per la Grecia del 2 Maggio 2010 e del 27 Ottobre 2011. L’analisi a livello disaggregato ha confermato per tutti gli Stati Europei considerati l’effetto contagio in un intorno di tempo del primo, del secondo e del terzo annuncio di pacchetti di salvataggio per la Grecia.
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Amedei, Andrea. "Studio e caratterizzazione dinamica di cuscinetti a strisciamento innovativi per applicazioni di pompaggio sottomarine". Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/2158/1264794.

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La tesi mira a studiare il comportamento rotordinamico di cuscinetti a strisciamento innovativi in diamante policristallino. E' stato creato un banco prova strumentato per valutare orbite, accelerazioni e coppia assorbita e parallelamente è stato implementato un modello flex-multibody su piattaforma Matlab/Simulink con lo scopo di prevedere la dinamica del banco successivamente a una sua calibrazione sulla base dei dati sperimentali acquisiti.
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MELI, ENRICO. "Modellazione multibody di veicoli ferroviari: sviluppo ed implementazione di modelli innovativi per l’analisi del contatto ruota – rotaia". Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/2158/653289.

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Capítulos de libros sobre el tema "Modelli di contatto"

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Caroli, Rosa. "Ca’ Foscari’s International Relations: One Hundred and Fifty Years of History". En I rapporti internazionali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-265-9/002.

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This introductory essay provides an outline of the history of the international relations of Ca’ Foscari through its 150 years’ history. It describes how one of the original purposes behind its creation in 1868 was to give an international flavour to the Regia Scuola of Venice, instituted in the most important city on the Adriatic as the oldest of the Italian higher commercial institutes, based on the French-Belgian model, and with foreign languages being an important part of the curriculum. As the contributions to this volume illustrate, the history of Ca’ Foscari is characterised by intense cultural, educational and scientific exchanges with people and institutions outside the national context, and its internationalisation was – and still is – promoted through the presence of foreign teachers and students and native language instructors, the exchange of bulletins and scientific publications with foreign institutions, the international contacts and networks developed by the alumni both individually and collectively, a growing number of scholarships of different kinds for study abroad as well as a growing number of foreign visiting scholars and professors. This volume reconstructs only a part of the history of the intense international relations of Ca’ Foscari, but eloquently testifies to the eminently international vocation that has characterised it since its foundation.
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HEBERLÊ DE ALMEIDA, LIVIA y JULIO CESAR BRESOLIN MARINHO. "LIVRETO DE RECURSOS DIDÁTICOS PARA O ENSINO DE CIÊNCIAS E BIOLOGIA". En Itinerários de resistência: pluralidade e laicidade no Ensino de Ciências e Biologia. Editora Realize, 2021. http://dx.doi.org/10.46943/viii.enebio.2021.01.340.

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"LIVRETO DE RECURSOS DID?TICOS PARA O ENSINO DE CI?NCIAS E BIOLOGIANOS DIAS ATUAIS, N?S PROFESSORES, ESTAMOS CONSTANTEMENTE PROCURANDO FORMAS DE OTIMIZAR NOSSAS AULAS E FAZER COM QUE OS CONTE?DOS ENSINADOS GANHEM MAIS SENTIDO E SIGNIFICADO PARA OS ALUNOS. GUIMAR?ES (2009, P. 13) EVIDENCIA A IMPORT?NCIA DE UMA ?METODOLOGIA DE ENSINO QUE TENHA EM VISTA A COMPLEXIDADE E A DIVERSIDADE DAS CI?NCIAS NATURAIS E QUE N?O ESTEJA RESTRITA ? SIMPLES MEMORIZA??O?. A PARTIR DESSA EVID?NCIA PODEMOS NOS QUESTIONAR: EXISTE UMA METODOLOGIA ?NICA PARA UTILIZARMOS EM NOSSAS AULAS? A RESPOSTA ? NEGATIVA, POIS O QUE EXISTE S?O METODOLOGIAS (NO PLURAL) ADEQUADAS PARA DETERMINADOS CONTEXTOS E SITUA??ES. ATRELADA A QUEST?O METODOL?GICA, TEMOS O DESAFIO DE COLOCAR O SABER CIENT?FICO (T?O VALORIZADO ATUALMENTE) AO ALCANCE DO P?BLICO ESCOLAR, O QUAL ? VASTO E HETEROG?NEO, VISTO QUE ATUALMENTE ? REPRESENTADO ?POR TODOS OS SEGUIMENTOS SOCIAIS E COM MAIORIA EXPRESSIVA ORIUNDA DE CLASSES E CULTURAS QUE AT? ENT?O N?O FREQUENTARAM A ESCOLA? (DELIZOICOV, ANGOTTI E PERNAMBUCO, 2011, P. 33). TENDO ESSE P?BLICO PLURAL EM NOSSAS SALAS DE AULA, EVIDENCIAMOS A DEMANDA DE PENSAR EM VARIADAS ESTRAT?GIAS DID?TICAS PARA CONTEMPLAR ESSES DIFERENTES PERFIS. DELIZOICOV, ANGOTTI E PERNAMBUCO (2011) NOS AUXILIAM A COMPREENDER QUE UMA DAS FUN??ES DA ESCOLA ? PREPARAR PARA O EXERC?CIO CONSCIENTE DA CIDADANIA, N?O SENDO POSS?VEL QUE SEU ENSINO N?O SEJA PERMEADO PELAS POSSIBILIDADES DO CONHECIMENTO CIENT?FICO. OS AUTORES COMPREENDEM TAMB?M QUE DIVERSAS QUEST?ES EXTRAPOLAM O ?MBITO EXCLUSIVO DAS CI?NCIAS NATURAIS E N?O PODEM SER ENFRENTADAS SEM OUTROS CONHECIMENTOS. DESSA FORMA, NA TENTATIVA DE FORNECER MAIS SIGNIFICADO AOS CONTE?DOS TRABALHADOS EM SALA DE AULA, ATENDER A UMA MAIOR DIVERSIDADE DE ALUNOS E AUXILI?-LOS NO EXERC?CIO DA CIDADANIA APOSTAMOS NA UTILIZA??O DE RECURSOS DID?TICOS DIVERSIFICADOS PARA POTENCIALIZAR O ENSINO. NESTE SENTIDO, A PROFESSORA DO COMPONENTE CURRICULAR DE PR?TICAS FORMATIVAS E EDUCATIVAS II (PFE II), DO CURSO DE LICENCIATURA EM CI?NCIAS BIOL?GICAS DA UNIVERSIDADE FEDERAL DO PAMPA (UNIPAMPA) ? CAMPUS S?O GABRIEL, RS, BRASIL, JUNTAMENTE COM O PROFESSOR COORDENADOR DO PROJETO DE ENSINO ?MODALIDADES DID?TICAS ALTERNATIVAS PARA O ENSINO DE CI?NCIAS E BIOLOGIA?, CADASTRADO NA UNIVERSIDADE, ORGANIZARAM ATIVIDADES PARA ATENDER AS DEMANDAS QUE SE COLOCAM NA FORMA??O INICIAL E CONTINUADA DE PROFESSORES. O PROJETO DE ENSINO, EST? VINCULADO AO COMPONENTE CURRICULAR PR?TICAS FORMATIVAS E EDUCATIVAS II. DESSA FORMA, AS ATIVIDADES INICIARAM NO ?MBITO DO COMPONENTE, CONTANDO COM AS SEGUINTES ATIVIDADES: ESTUDO, LEITURA E DISCUSS?O DE TEXTOS SOBRE M?TODOS E T?CNICAS DE ENSINO; APROFUNDAMENTO DAS FORMAS DE SE ORGANIZAR/PLANEJAR O ENSINO; PLANEJAMENTOS E DESENVOLVIMENTO DE ATIVIDADES ALTERNATIVAS COM CONTE?DOS/TEMAS DAS CI?NCIAS BIOL?GICAS; ELABORA??O DE MATERIAIS DID?TICOS, AVALIA??O DOS MATERIAIS PRODUZIDOS, ELABORA??O DO LIVRETO E REALIZA??O DE UM WORKSHOP PARA PROFESSORES DA EDUCA??O B?SICA DO MUNIC?PIO DE S?O GABRIEL, RS. NO QUADRO ABAIXO PODE-SE OBSERVAR AS ETAPAS DO PROJETO, RESPONS?VEIS PELAS A??ES E O PER?ODO DE REALIZA??O: ETAPA ATIVIDADES RESPONS?VEIS PER?ODO 1? LEITURA E DISCUSS?O DE TEXTOS SOBRE M?TODOS E T?CNICAS DE ENSINO PROFESSORA PFE II E ALUNOS AGOSTO 2019 2? APROFUNDAMENTO DAS FORMAS DE SE ORGANIZAR/PLANEJAR O ENSINO PROFESSORA PFE II E ALUNOS AGOSTO 2019 3? PLANEJAMENTOS DE ATIVIDADES ALTERNATIVAS COM CONTE?DOS/TEMAS DAS CI?NCIAS BIOL?GICAS PROFESSORA PFE II E ALUNOS SETEMBRO 2019 4? ELABORA??O DE RECURSOS DID?TICOS ALUNOS SETEMBRO 2019 5? AVALIA??O DOS RECURSOS PRODUZIDOS ALUNOS OUTUBRO 2019 6? ELABORA??O DE LIVRETO ALUNOS OUTUBRO 2019 7? ORGANIZA??O DO LIVRETO PROFESSORA PFE II E PROFESSOR COORDENADOR DO PROJETO NOVEMBRO 2019 8? ORGANIZA??O DO WORKSHOP PROFESSOR COORDENADOR DO PROJETO E PROFESSORA PFE II NOVEMBRO 2019 9? REALIZA??O DE WORKSHOP PARA PROFESSORES DA EDUCA??O B?SICA DO MUNIC?PIO PROFESSOR COORDENADOR DO PROJETO, PROFESSORA PFE II E ALUNOS DEZEMBRO 2019 10? AVALIA??O DO WORKSHOP PELOS ORGANIZADORES, SEGUNDA OS FORMUL?RIOS DE AVALIA??O DOS LICENCIANDOS EM CI?NCIAS BIOL?GICAS E PROFESSORES DA EDUCA??O B?SICA PARTICIPANTES DO EVENTO PROFESSOR COORDENADOR DO PROJETO E PROFESSORA PFE II DEZEMBRO 2019 JANEIRO 2020 NA ETAPA 1, OS ALUNOS PARTICIPARAM DE ATIVIDADES EM AULA QUE ENVOLVIAM O ESTUDO DIRIGIDO DE TEXTOS E DISCUSS?ES SOBRE RECURSOS DID?TICOS. KRASILCHIK (2004) DEFENDE A UTILIZA??O DA MODALIDADE DID?TICA DISCUSS?O, POIS ATRAV?S DELA H? TRANSI??O DE UMA AULA EM QUE SOMENTE O PROFESSOR FALA, PARA UMA A QUAL EXISTE O DI?LOGO ENTRE TODAS AS PARTES. A DISCUSS?O ESTRUTURADA E ORIENTADA, POSSIBILITOU UMA TROCA DE CONHECIMENTOS E REFLEX?O CR?TICA DOS ALUNOS SOBRE O PAPEL DA UTILIZA??O DE RECURSOS DID?TICOS NO ENSINO DE CI?NCIAS E BIOLOGIA. POSTERIORMENTE, NAS ETAPAS 2 E 3, OS ALUNOS ESTIVERAM ENVOLVIDOS EM ATIVIDADES DE APROFUNDAMENTO TE?RICO SOBRE AS ?MODALIDADES DID?TICAS? (KRASILCHIK, 2004). TAIS ETAPAS VISARAM COMPREENDER E AUXILIAR OS ALUNOS NA ELABORA??O DE PLANEJAMENTOS DE AULA CONTEMPLANDO A INSER??O DE RECURSOS DID?TICOS. LIB?NEO (1994, P. 22) DESTACA A IMPORT?NCIA DO PLANEJAMENTO POR TRATAR-SE DE ?UM PROCESSO DE RACIONALIZA??O, ORGANIZA??O E COORDENA??O DA A??O DOCENTE?. A ETAPA 4, FOI O MOMENTO DEDICADO A ELABORA??O DOS RECURSOS DID?TICOS PELOS ALUNOS. A DEFINI??O DAS TEM?TICAS E/OU CONCEITOS TRABALHADOS POR CADA GRUPO ERA DE ESCOLHA LIVRE, PARTINDO DE SEU TEMA DE INTERESSE. NESSE CONTEXTO, ALGUNS ALUNOS OPTARAM POR ELABORAR MODELOS DID?TICOS, OUTROS CRIARAM JOGOS. ESTE MOMENTO DE IMERS?O DOS ALUNOS POSSIBILITOU ENVOLVIMENTO E MOTIVA??O PARA ELABORA??O DOS RECURSOS DID?TICOS, VISTO QUE SENTIRAM A NECESSIDADE DE PROCURAR INFORMA??ES EM DIFERENTES FONTES, EXPLORANDO A SUA CRIATIVIDADE. BUSCARAM TAMB?M CONTEMPLAR ASPECTOS REGIONAIS (BIOMA PAMPA) E VIABILIZAR A PRODU??O DE TAIS RECURSOS PELOS PROFESSORES (FACILIDADE DE TRANSPORTE E MATERIAIS DE BAIXO CUSTO). A PARTICIPA??O ATIVA DOS ALUNOS TORNOU-OS PROTAGONISTAS NO PROCESSO DE APRENDIZAGEM. DE ACORDO COM COSTA (2000) O PROTAGONISMO, ENQUANTO PARTICIPA??O GENU?NA RESULTA NUM GANHO DE AUTONOMIA, AUTOCONFIAN?A, AUTODETERMINA??O NA CONSTRU??O DA IDENTIDADE PESSOAL, SOCIAL E NO PROJETO DE VIDA. NA ETAPA 5 BUSCOU-SE ANALISAR OS RECURSOS PRODUZIDOS PELOS ESTUDANTES DIALOGANDO COM OS TEXTOS E FUNDAMENTOS TE?RICOS ABORDADOS NA DISCIPLINA. NESTE MOMENTO FOI POSS?VEL REFLETIR SOBRE A ELABORA??O E, POR MEIO DE SUGEST?ES DO GRUPO, APERFEI?OAR AS PROPOSTAS. AO FINAL DESTAS ETAPAS PENSOU-SE EM ELABORAR UM LIVRETO CONTEMPLANDO OS RECURSOS PRODUZIDOS NA DISCIPLINA. O INTUITO DESSE MATERIAL RESIDIA EM SOCIALIZAR A CONSTRU??O DOS LICENCIANDOS E DISPONIBILIZAR, AOS PROFESSORES DA EDUCA??O B?SICA DE S?O GABRIEL, UM MATERIAL COM SUGEST?ES PARA O ENSINO DE CI?NCIAS E BIOLOGIA. ASSIM, NA ETAPA 6 OCORREU A ELABORA??O DO LIVRETO, ONDE CADA GRUPO FICOU RESPONS?VEL DE ESTRUTURAR O PLANEJAMENTO DO RECURSO ELABORADO, DE ACORDO COM OS CRIT?RIOS ESTABELECIDOS NO COMPONENTE CURRICULAR PFE II. POSTERIORMENTE A PROFESSORA DA DISCIPLINA, JUNTAMENTE COM O COORDENADOR DO PROJETO ORGANIZARAM O LIVRETO, UNINDO OS MATERIAIS DOS ALUNOS, ELABORANDO CAPA, PREF?CIO, APRESENTA??O E AS DEVIDAS FORMATA??ES. O LIVRETO (FIGURA 1) SOCIALIZA UM CONJUNTO DE RECURSOS DID?TICOS, ORGANIZADOS NA FORMA DE M?DULOS DE ATIVIDADES, VOLTADAS AO ENSINO DE CI?NCIAS E BIOLOGIA. OS M?DULOS EST?O ORGANIZADOS DA SEGUINTE FORMA: INTRODU??O, OBJETIVOS, MATERIAIS E EXPLORA??O DID?TICA. AL?M DO LIVRETO, COM O AUX?LIO DE UM DOS ALUNOS, FOI ELABORADO UM BLOG QUE APRESENTA ALGUNS RECURSOS DE FORMA MAIS DETALHADA, COM OP??ES DE IMPRESS?ES DE JOGOS E MATERIAIS. FIGURA 1: CAPA DO LIVRETO PRODUZIDO OS RECURSOS DISPONIBILIZADOS NO LIVRETO ABORDAVAM AS SEGUINTES TEM?TICAS: R?PTEIS, C?LULAS, BACT?RIAS, PIR?MIDE ALIMENTAR, SISTEMA GENITAL, SISTEMA DIGESTIVO, SISTEMA CIRCULAT?RIO, SISTEMA IMUNOL?GICO, SISTEMA ARTICULAR E SISTEMA SOLAR. NESTA PERSPECTIVA, FOI ORGANIZADO UM WORKSHOP PARA PROFESSORES DA EDUCA??O B?SICA DO MUNIC?PIO (ETAPA 8), A FIM DE SOCIALIZAR OS JOGOS E RECURSOS DID?TICOS PRODUZIDOS. DADOS OBTIDOS NA AVALIA??O (ETAPA 9) TANTO DOS PROFESSORES PARTICIPANTES, COMO DOS ALUNOS DA LICENCIATURA EM CI?NCIAS BIOL?GICAS DA UNIPAMPA APRESENTAVAM QUE O EVENTO TINHA ALCAN?ADO O SEU OBJETIVO. PALAVRAS CHAVE: ENSINO DE CI?NCIA, ENSINO DE BIOLOGIA, RECURSO DID?TICO, JOGO DID?TICO, FORMA??O DE PROFESSORES. AGRADECIMENTOS AOS ALUNOS DO CURSO DE LICENCIATURA EM CI?NCIAS BIOL?GICAS DA UNIPAMPA PELO EMPENHO NA ELABORA??O DOS RECURSOS. AOS ALUNOS E PROFESSORES DO CAMPUS S?O GABRIEL DA UNIPAMPA QUE COLABORARAM COM A REALIZA??O DO WORKSHOP. AOS PROFESSORES DA EDUCA??O B?SICA DE S?O GABRIEL PELA ACOLHIDA E PARTICIPA??O NO WORKSHOP. REFER?NCIAS COSTA, A. C. G. PROTAGONISMO JUVENIL: ADOLESC?NCIA, EDUCA??O E PARTICIPA??O DEMOCR?TICA. SALVADOR: FUNDA??O ODEBRECHT, 2000. DELIZOICOV, D.; ANGOTTI, J. A.; PERNAMBUCO, M. M. ENSINO DE CI?NCIAS: FUNDAMENTOS E M?TODOS. 4 ED. S?O PAULO: CORTEZ, 2011. GUIMAR?ES, LUCIANA RIBEIRO. ATIVIDADES PARA AULAS DE CI?NCIAS: ENSINO FUNDAMENTAL, 6? AO 9? ANO. S?O PAULO: NOVA ESPIRAL, 2009. KRASILCHIK, M. 2004. PR?TICA DO ENSINO DE BIOLOGIA. EDITORA EDUSP, 2004. LIB?NEO; J. C. DID?TICA. S?O PAULO: CORTEZ, 1994."
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Actas de conferencias sobre el tema "Modelli di contatto"

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Firrone, Christian M. y Giuseppe Battiato. "A Reliable Pre-Processing for the Simulation of Friction Joints in Turbomachineries and its Validation: A Case Study With Policontact". En ASME Turbo Expo 2019: Turbomachinery Technical Conference and Exposition. American Society of Mechanical Engineers, 2019. http://dx.doi.org/10.1115/gt2019-91764.

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Resumen
Abstract Industry and University collaborates to develop methods to simulate the nonlinear dynamics of components in rotating assemblies like turbine or compressor modules in the presence of friction joints. This collaboration produced fruitful results providing a family of numerical solvers with the goal of foreseeing the safety margins against High Cycle Fatigue failure. Softwares are therefore intended as design tools to exploit the damping effect of joints by controlling geometrical features, materials and contact loads. Contact models, reduction techniques to handle complex blade geometries modeled by Finite Element softwares, and numerical techniques to solve the nonlinear equations of motion are refined to provide the level of vibration amplitude as fast as possible by keeping the representativeness of the physical phenomena that are involved. A reliable compromise between speed and accuracy must be confirmed by several ‘gates’ to pass through during all the simulation process, in particular during pre-processing phase. The objective of this paper is to propose a good practice made of a list of actions to check the goodness of the mathematical basis to obtain reliable results from simulation. Experience gained thanks to the long-lasting collaboration between Politecnico di Torino and GE Avio for the development of the software Policontact provides a case study of an effective synthesis between two requirements that are often opposed to each other: complex mathematical models to simulate the nonlinear forced response of rotating components on one side and a robust, confident implementation of an easy-to-use tool intended for industrial staff with complementary background on the other side.
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Ling, Kuok Hsu y Hapiz Zulkiply. "Hydrocarbon Saturation Determination in Case of Total Losses: Invasion Profile Modelling with Dual Resistivity – A Possible Application in PMCD Drilling". En Offshore Technology Conference Asia. OTC, 2022. http://dx.doi.org/10.4043/31353-ms.

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Resumen
Abstract Objectives/Scope Formation evaluation and appraisal in Central Luconia carbonate reef is challenging when drilling operation change from conventional drilling to pressurised mud cap drilling (PMCD). PMCD drilling has always been the choice to deal with unmanageable losses condition. It is normally applied in carbonate reservoir with karst and vugs. Under this drilling condition, annular pressure and surface pressure is maintained above the formation that is able to take the cuttings and fluids. At the same time, light annular fluid is pumped down the annulus to maintain hole fill and avoid gas migration. Seawater, acts as sacrificial mud is pumped down the drill string to cool the bit and to transport the cuttings to loss zones. Meanwhile, for an exploration well, the primary objective is to prove hydrocarbon presence and hydrocarbon fluid contact through logging while drilling (LWD) as wireline logging is not favourable from operational perspective. One of the key challenges of interpreting hydrocarbon saturation in PMCD operation is suppression of resistivity value due to sea-water invasion. Indeed, with PMCD, the well is appeared to have high water saturation even though 1 MHz phase shift 36" spacing deep phase resistivity is used in the interpretation. However, this is inconsistent with gas kick occurred at the top of carbonate or gas shows prior to conversion from conventional drilling to PMCD operation. Another observation of resistivity log response in PMCD drilling is that the phase shift resistivity from different sensor spacing (6", 12", 24" and 36", with smaller number indicate shallower depth of investigation, and higher number indicate deeper depth of investigation) appears to have separation, which indicates invasion profile which happens at one time-frame. Although 1D inversion for true resistivity (Rt) can be carried out with multiple sensor spacing phase resistivity and invasion diameter (Di) as inputs, the inversion result does not yield satisfactory result that match pre-PMCD resistivity value. The objective of the paper/ abstract is to highlight the benefits or running dual – resistivity in LWD bottom-hole assembly (BHA) in PMCD well to capture time-lapse resistivity measurement, estimate Rt which is time-dependant and pin-pointing gas-water contact in the exploration/ appraisal wells. This new proposed concept and methodology is still at its early stage, yet designed to make better decision during operational time. Such an approach will provide benefits to petrophysics community in the PMCD well interpretation with minimal incremental cost.
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