Literatura académica sobre el tema "Metodi di controllo"

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Artículos de revistas sobre el tema "Metodi di controllo"

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Grasby, Richard. "A Comparative study of five latin inscriptions: measurement and making". Papers of the British School at Rome 64 (noviembre de 1996): 95–138. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010369.

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UNO STUDIO COMPARATIVO DI CINQUE ISCRIZIONI LATINE: MISURE E COSTRUZIONEQuesto lavoro prende in considerazione il progetto e la costruzione di cinque iscrizioni del I secolo d.C. Misure prese da ogni iscrizione portano alla conclusione che esistesse un sistema per organizzare l'area occupata dallo scritto; questo controllava la lunghezza delle linee, lo spazio tra le linee, l'altezza e la forma delle lettere. Viene evidenziato come tale sistema fosse basato sulla suddivisione di un modulo in unità; il modulo stesso rappresentava un elemento di una generale griglia di controllo. Griglie sovrapposte sulle stesse lettere all'interno di ogni iscrizione hanno mostrato la notevole somiglianza della forma delle lettere anche di dimensioni molto diverse. Il metodo con cui tale precisione fosse ottenuta viene discusso e confrontato con i metodi moderni di organizzazione delle lettere e pratiche di incisione. Le conseguenze per l'interpretazione epigrafica di un tale piano di organizzazione geometrica possono essere giudicate sulla base dei testi ricostruiti delle cinque iscrizioni esaminate in questo lavoro. Sebbene si tratti di uno studio limitato ogni iscrizione viene differenziata per età, origine e funzione e rivela un sistema di controllo delle misure in maniera sufficientemente chiara da suggerire che esso avesse una più ampia applicazione. Teorie sui metodi adottati dai Romani nell'organizzazione delle iscrizioni, e nel modellamento ed incisione delle lettere, vengono avanzate sullo sfondo di due ricostruzioni a grandezza naturale fatte dall'autore di RIB.330 e RIB.288.
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Siscaro, Gaetano. "La gestione della lotta ecosostenibile contro i fitofagi dannosi: il caso della Tignola del pomodoro". Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, n.º 382/SFE (22 de diciembre de 2019): DECA22—DECA28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.82.

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La Tignola del pomodoro Tuta absoluta, fitofago invasivo di primario interesse economico in Italia, può infestare le piante di pomodoro durante tutto il ciclo di produzione. Specie di origine neotropicale, è da molti anni presente in Sud America e a partire dal 2006 si è rapidamente insediata anche nel bacino del Mediterraneo. Più di recente la sua diusione ha interessato l’Africa e l’Eurasia divenendo una seria minaccia per la produzione di pomodoro a livello globale sia in serra che in pieno campo. Vengono illustrate le più significative strategie di controllo integrato (IPM) che comprendono l’adozione di misure di prevenzione, strumenti di monitoraggio e metodi di controllo sostenibile a ridotto impatto eco-tossicologico. In serra, queste strategie possono essere adottate sia prima del trapianto (rimozione dei residui colturali, tecniche igienico-sanitarie, utilizzo di reti anti-insetto) che dopo (uso di feromoni, protezione e potenziamento dei nemici naturali indigeni, applicazioni razionali di insetticidi e bioinsetticidi). Tra le applicazioni di controllo biologico, vengono illustrati e discussi il ruolo del miride predatore Nesidiocoris tenuis e le tecniche per la sua valorizzazione.
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Campostrini, Stefano. "Metodi e strumenti di valutazione nella prevenzione e nella promozione della salute". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 50 (diciembre de 2012): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050002.

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Nella prevenzione e promozione della salute c'č sempre piů domanda di valutazione: soprattutto in tempi di crisi economica si domanda che i programmi, interventi, politiche si basino su sostanziali evidenze di efficacia. Inoltre, per svolgere al meglio il loro ruolo di regolatori del sistema, ministero e regioni necessitano di meccanismi di monitoraggio e controllo, per programmare, indirizzare e valutare. Il presente intervento vuole proporre alcune riflessioni di carattere metodologico per un primo indirizzo sia a quei valutatori che si accingono ad applicarsi a questo specifico ambito, sia agli operatori della prevenzione e della promozione della salute che vogliono affrontare problemi valutativi. Non si vuole con questo raggiungere un'esaustivitŕ (impossibile in un singolo intervento) ma suscitare alcune domande e riflessioni.
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Romano, R., R. Lamanna, M. T. Santini y P. L. Indovina. "Confronto di spettri protonici cellulari mediante l'algoritmo di normalizzazione MaSNAl". Rivista di Neuroradiologia 13, n.º 1 (febrero de 2000): 37–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300107.

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La spettroscopia con risonanza magnetica nucleare è utilizzata, in modo sempre crescente, per studi sia in vivo che in sistemi biologici in vitro, per esaminare variazioni indotte dall'azione di agenti chimici, fisici e biologici. In questo tipo di studi si effettua, in genere, un confronto tra le intensità dei segnali di campioni controllo con campioni trattati per poter ricavare delle informazioni sull'azione dell'agente. I metodi di confronto finora adottati consistono nel quantificare, mediante l'utilizzo di una sostanza di riferimento interna od esterna ai campioni, i segnali nei singoli spettri e nel confrontarne i valori. In questo lavoro, viene presentato un nuovo metodo di confronto, che consiste nel normalizzare gli spettri mediante un nuovo algoritmo. Esso fa riferimento ai segnali nella loro totalità e non richiede, per ottenere informazioni quantitative sulle variazioni relative, di alcuna sostanza di riferimento ( standard). In particolare, l'algoritmo è fondato sulla massimizzazione, mediante una opportuna misura a segno variabile, delle regioni di sovrapposizione degli spettri. L'algoritmo è stato verificato con simulazioni Monte Carlo e con esperimenti di laboratorio, che ne dimostrano l'affidabilità, la precisione e la sensibilità. Infine, è stato applicato a spettri relativi a campioni cellulari per dimostrarne l'applicabilità a campioni biologici reali.
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Gardina, Massimo y Francesca Romana Saule. "La tariffazione dei servizi di trasporto e di distribuzione del gas naturale: un'ipotesi di regolamentazione per il mercato italiano". ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, n.º 3 (junio de 2010): 523–49. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-003006.

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Questo lavoro intende analizzare gli elementi del processo di regolamentazione del settore del gas naturale, partendo dalle basi teoriche del processo regolatorio presenti nella letteratura economica, per arrivare ad un'osservazione analitica dei metodi di determinazione delle tariffe applicate. Perché regolare un mercato? Quale modello tra rate of return regulation e price cap? La quantificazione delle tariffe segue le finalitŕ primarie della regolamentazione, ovvero il raggiungimento dell'efficienza nei servizi di monopolio naturale, come il trasporto, attraverso un'equa determinazione delle tariffe e l'avvio alla concorrenza nei settori di monopolio di fatto, come la distribuzione, per poter offrire condizioni vantaggiose a tutti i consumatori. I piů importanti strumenti regolatori e di controllo tariffario che sono stati adottati sono il ROR e il price cap. Dall'esplicazione di questi due strumenti, mettendone in luce elementi di qualitŕ e di criticitŕ, č possibile intuire in quale campo operino gli elementi di contabilitŕ e di finanza che costituiscono le ragioni della scelta.
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Rocca, Walter A. "Distorsioni («bias») in epidemiologia analitica". Epidemiologia e Psichiatria Sociale 1, n.º 3 (diciembre de 1992): 177–83. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006734.

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RiassuntoQuesto articolo descrive i più comuni tipi di distorsione («bias») che si possono incontrare in studi di epidemiologia analitica. Le distorsioni vengono presentate in relazione al disegno degli studi di coorte o caso-controllo. Per questa ragione, nella prima parte dell'articolo, vengono brevemente illustrati i concetti elementari del disegno e la terminologia degli studi di coorte e caso-controllo. Vengono distinti due gruppi principali di distorsioni: le distorsioni df selezione (o di campionamento) e le distorsioni di misura (o di raccolta deirinformazione). Negli studi di coorte, la principale distorsione di selezione è quella dei non partecipanti allo studio; la principale distorsione di misura è quella del sospetto diagnostico. Negli studi caso-controllo, le principali distorsioni di selezione sono: la distorsione prevalenza-incidenza, la distorsione del ricovero ospedaliero e la distorsione dei non partecipanti; le principali distorsioni di misura sono: la distorsione del ricordo, la distorsione deH'informazione familiare e la distorsione del sospetto di esposizione. Alcune di queste distorsioni possono essere prevenute o minimizzate mediante appropriate strategic di disegno dello studio.Parole chiavedistorsioni, epidemiologia, metodi, studio di coorte, studio caso-controllo.SummaryThis article describes the most common types of bias encountered in analytic epidemiologic studies. Bias is presented in relation to the design of cohort and case-control studies. Therefore, in the firstpart of the article, the basic design concepts and the terminology of cohort and case-control studies are briefly illustrated. Two major groups of bias are described: selection (or sampling) bias and measurement (or data collection) bias. In cohort studies, the most important selection bias is the non-respondent bias; the most important measurement bias is the diagnostic suspicion bias. In case-control studies, the most important selection biases are the incidence-prevalence bias, the admission rate (Berksonian) bias, and the non-respondent bias; the most important measurement biases are the recall bias, the family information bias, and theexposure suspicion bias. Some of these biases may be prevented or minimized by appropriate design strategies.
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Fortunato, Vincenzo. "La Fiat e il lavoro operaio nella manifattura di classe mondiale". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 126 (mayo de 2012): 222–35. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126015.

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Il paper focalizza l'attenzione sulle recenti trasformazioni nell'organizzazione del lavoro e della produzione legate all'introduzione nelle fabbriche del Gruppo Fiat Auto della cosiddetta "manifattura di classe mondiale" o World Class Manufacturing (Wcm). In particolare, attraverso i dati di una ricerca sulle condizioni di lavoro e sulle relazioni industriali nello stabilimento Fiat-Sata di Melfi, si esplora l'impatto di tali cambiamenti sul lavoro operaio. I principali risultati dell'indagine evidenziano come, nonostante alcuni importanti cambiamenti legati all'adozione del Wcm rispetto alla fabbrica snella di ispirazione giapponese, appare chiaramente una marcata continuitŕ con i tradizionali principi tayloristici quali, ad esempio, la crescente importanza nei confronti di standard, metodi, tempi di produzione, unitamente alla crescita del controllo manageria- le sui lavoratori. Tutto ciň richiede una piů strategica e sofisticata gestione delle risorse umane e relazioni industriali partecipative finalizzate a ridurre la conflittualitŕ e ad ottenere il necessario consenso dei lavoratori per una buona riuscita nell'implementazione delle nuove regole e della nuova organizzazione del lavoro in fabbrica.
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Scalcione, Vincenzo. "Educational and training conditions of learning environments: quality control standards in the school". Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, n.º 1 (30 de abril de 2022): 188–202. http://dx.doi.org/10.36253/form-12607.

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The development of forms of monitoring of educational systems has meant to account for the functioning of educational organizations. In the evaluation, the methods of measuring quality have become the structural articulation of each organized system. The need was felt to use interactive management methods, capable of promoting continuous quality control, also through a systematic verification of results and feedback produced by users. The text analyzes similar organizational methods in educational contexts, where actions are affirmed to improve the quality of the service, through the use of indicators, with the aim of defining training standards for quality learning environments. The concept of effectiveness and improvement intersect in the ESI project, where schools from European countries were able to share the identifying elements for educational change. Condizioni educative e formative degli ambienti di apprendimento: gli standard di controllo della qualità nella scuola. Lo sviluppo di forme di monitoraggio dei sistemi educativi ha inteso dar conto del funzionamento delle organizzazioni educative. Nella valutazione le modalità di misurazione della qualità sono divenute l’articolazione strutturale di ogni sistema organizzato. Si è avvertita la necessità di utilizzare metodi di gestione interattivi, in grado di promuovere il controllo continuo della qualità, anche attraverso una sistematica verifica dei risultati e del feedback prodotto dagli utenti. Nel testo si analizzano simili modalità organizzative nei contesti educativi, dove si affermano azioni per il miglioramento della qualità del servizio, attraverso l’utilizzo di indicatori, con l’obiettivo di definire standard formativi per ambienti di apprendimento di qualità. Il concetto di efficacia e di miglioramento si incrociano nel progetto Esi, dove scuole dei paesi europei hanno potuto condividere gli elementi indentificativi per il cambiamento educativo.
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Silvestri, F. "Relationship between Time in target and Glycosilated Haemoglobin in a cohort of Type 1 Diabetes paediatric patients with Continuous Glucose Monitoring vs Self- Monitoring Blood Glucose". Journal of AMD 25, n.º 2 (julio de 2022): 112. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.6.

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OBIETTIVO DELLO STUDIO Nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 il Time in Target fornisce importanti dati sul controllo glicometabolico e può sicuramente affiancare, e forse in futuro sostituire, l’Emoglobina glicosilata. Nella popolazione adulta con diabete di tipo 1 la correlazione tra Time in Range (TIR%) e HbA1c è ormai un dato acquisito. Obiettivo di questo studio è valutare questa stessa relazione in una coorte di pazienti pediatrici con diabete di tipo 1 che usa due differenti sistemi di monitoraggio glicemico. DISEGNO E METODI È uno studio osservazionale retrospettivo che ha valutato 119 pazienti affetti da diabete di tipo 1 (età media 11,8±4,4), divisi in due gruppi principali in base al sistema di monitoraggio glicemico utilizzato (66 CGM, 53 SMBG) e in due sottogruppi in base al metodo di erogazione dell’insulina (CSII or MDI). L’obiettivo è stato trovare una correlazione tra HbA1c e Time in Target. RISULTATI La correlazione tra HbA1c% - TIR% è forte nel gruppo CGM e moderata in quello SMBG. Per un incremento del TIR del 10%, l’HbA1c% si reduce di 0.45 nel gruppo CGM e di 0.31 nel gruppo SMBG. Come risultati collaterali abbiamo evidenziato che nei gruppi CGM e SMBG la correlazione tra TDD e HbA1c% è risultata statisticamente significativa (un aumento della TDD corrisponde a un incremento dell’HbA1c%) e che il metodo di erogazione dell’insulina (CSII o MDI) influenza la TDD solo nel gruppo CGM: CSII=33 IU (±16,62) vs MDI= 19,5 IU (±16,37). Non influenza invece l’HbA1c%: nel gruppo CGM con CSII=7.4% (±1.08) vs MDI=7.7% (±1.00). Nel gruppo SMBG: CSII=8.35% (±1.88) vs MDI=8.00% (±1.24). CONCLUSIONI In linea con la letteratura, ad ogni aumento di TIR del 10% si associa una variazione dell’HbA1c% di 0.45 nel gruppo CGM e 0.31 nel gruppo SMBG, con inferenza sulla popolazione pediatrica. Inoltre, l’utilizzo del CSII comporta un aumento della TDD. PAROLE CHIAVE diabete tipo 1; tecnologia applicata al diabete; pediatria; monitoraggio glicemico in continuo.
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Lettieri, M. "Smartphones and apps in personal care with diabetes: a narrative review of the literature". Journal of AMD 24, n.º 4 (febrero de 2022): 268. http://dx.doi.org/10.36171/jamd21.24.4.6.

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OBIETTIVO DELLO STUDIO L’educazione e l’auto-monitoraggio della persona con diabete aiutano a ottimizzare il controllo metabolico, riducendo morbilità e mortalità. In questo scenario gli smartphone rappresentano uno strumento potente e alla portata di tutti e numerose piattaforme destinate a persone con diabete sono sta-te elaborate allo scopo di fornire loro una salute “su misura”. Lo scopo della presente revisione è valutare l’impatto dell’utilizzo degli smartphone come strumento di educazione sanitaria e la loro efficacia nella gestione della glicemia negli adulti con diabete di tipo 1 e 2. DISEGNO E METODI È stata effettuata una ricerca bibliografica utilizzando quali motori di ricerca CINAHL e PUBMED. Sono stati selezionati 17 studi randomizzati controllati per un totale di 4.125 partecipanti. Per ogni studio la di mensione del campione era compresa tra 30 e 574 partecipanti e tutti i soggetti avevano un’età ≥ 18. RISULTATI I risultati mostrano la riduzione dei livelli di HbA1c nei soggetti che si avvalgono della tecnologia per la cura del diabete. Dei 17 studi analizzati, 14 suggeriscono l’efficacia del supporto della tecnologia per migliorare la gestione della glicemia nei pazienti con diabete mellito di tipo 1 e 2. I restanti 3 studi mostrano risultati contrastanti, ove non si è riscontrata una differenza significativa della concentrazione di HbA1c. CONCLUSIONI L’utilizzo delle nuove tecnologie per la cura del diabete si è dimostrato uno strumento efficace nella cura delle persone con diabete, determinando una riduzione dei livelli di HbA1c. Il loro impiego nella pratica clinica può semplificare la gestione del diabete e migliorare l’educazione del paziente alla terapia e alla cura e alla prevenzione delle complicanze correlate al diabete. PAROLE CHIAVE diabete mellito; smartphone; app; tecnologie.
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Tesis sobre el tema "Metodi di controllo"

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Miranda, Giovanni <1977&gt. "Simulatore di interfaccia uomo-macchina per i controllo di UAV". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/786/1/Tesi_Miranda_Giovanni.pdf.

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Resumen
Recent statistics have demonstrated that two of the most important causes of failures of the UAVs (Uninhabited Aerial Vehicle) missions are related to the low level of decisional autonomy of vehicles and to the man machine interface. Therefore, a relevant issue is to design a display/controls architecture which allows the efficient interaction between the operator and the remote vehicle and to develop a level of automation which allows the vehicle the decision about change in mission. The research presented in this paper focuses on a modular man-machine interface simulator for the UAV control, which simulates UAV missions, developed to experiment solution to this problem. The main components of the simulator are an advanced interface and a block defined automation, which comprehend an algorithm that implements the level of automation of the system. The simulator has been designed and developed following a user-centred design approach in order to take into account the operator’s needs in the communication with the vehicle. The level of automation has been developed following the supervisory control theory which says that the human became a supervisor who sends high level commands, such as part of mission, target, constraints, in then-rule, while the vehicle receives, comprehends and translates such commands into detailed action such as routes or action on the control system. In order to allow the vehicle to calculate and recalculate the safe and efficient route, in term of distance, time and fuel a 3D planning algorithm has been developed. It is based on considering UASs representative of real world systems as objects moving in a virtual environment (terrain, obstacles, and no fly zones) which replicates the airspace. Original obstacle avoidance strategies have been conceived in order to generate mission planes which are consistent with flight rules and with the vehicle performance constraints. The interface is based on a touch screen, used to send high level commands to the vehicle, and a 3D Virtual Display which provides a stereoscopic and augmented visualization of the complex scenario in which the vehicle operates. Furthermore, it is provided with an audio feedback message generator. Simulation tests have been conducted with pilot trainers to evaluate the reliability of the algorithm and the effectiveness and efficiency of the interface in supporting the operator in the supervision of an UAV mission. Results have revealed that the planning algorithm calculate very efficient routes in few seconds, an adequate level of workload is required to command the vehicle and that the 3D based interface provides the operator with a good sense of presence and enhances his awareness of the mission scenario and of the vehicle under his control.
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Miranda, Giovanni <1977&gt. "Simulatore di interfaccia uomo-macchina per i controllo di UAV". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/786/.

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Recent statistics have demonstrated that two of the most important causes of failures of the UAVs (Uninhabited Aerial Vehicle) missions are related to the low level of decisional autonomy of vehicles and to the man machine interface. Therefore, a relevant issue is to design a display/controls architecture which allows the efficient interaction between the operator and the remote vehicle and to develop a level of automation which allows the vehicle the decision about change in mission. The research presented in this paper focuses on a modular man-machine interface simulator for the UAV control, which simulates UAV missions, developed to experiment solution to this problem. The main components of the simulator are an advanced interface and a block defined automation, which comprehend an algorithm that implements the level of automation of the system. The simulator has been designed and developed following a user-centred design approach in order to take into account the operator’s needs in the communication with the vehicle. The level of automation has been developed following the supervisory control theory which says that the human became a supervisor who sends high level commands, such as part of mission, target, constraints, in then-rule, while the vehicle receives, comprehends and translates such commands into detailed action such as routes or action on the control system. In order to allow the vehicle to calculate and recalculate the safe and efficient route, in term of distance, time and fuel a 3D planning algorithm has been developed. It is based on considering UASs representative of real world systems as objects moving in a virtual environment (terrain, obstacles, and no fly zones) which replicates the airspace. Original obstacle avoidance strategies have been conceived in order to generate mission planes which are consistent with flight rules and with the vehicle performance constraints. The interface is based on a touch screen, used to send high level commands to the vehicle, and a 3D Virtual Display which provides a stereoscopic and augmented visualization of the complex scenario in which the vehicle operates. Furthermore, it is provided with an audio feedback message generator. Simulation tests have been conducted with pilot trainers to evaluate the reliability of the algorithm and the effectiveness and efficiency of the interface in supporting the operator in the supervision of an UAV mission. Results have revealed that the planning algorithm calculate very efficient routes in few seconds, an adequate level of workload is required to command the vehicle and that the 3D based interface provides the operator with a good sense of presence and enhances his awareness of the mission scenario and of the vehicle under his control.
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Guagliumi, Luca. "Metodi di pianificazione di traiettorie anti-slohing". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Lo scopo della tesi è quello di studiare delle leggi di moto tali da minimizzare il fenomeno dello sloshing, ovvero dell'agitazione del liquido contenuto all'interno di recipienti quando questi ultimi vengono movimentati. Per risolvere il problema si è partiti dallo studio del fenomeno fisico. Sulla base del materiale reperito in letteratura si costruiscono dei modelli meccanici equivalenti per analizzare al meglio la situazione. Una volta individuati i modelli si sono applicati dei metodi, noti in letteratura, per lo studio di traiettorie che minimizzino le vibrazioni meccaniche agenti sul sistema. Per concludere sono state effettuate delle simulazioni numeriche tramite il software Matlab e delle prove sperimentali per verificare la validità delle soluzioni proposte.
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Bellucci, Elena. "Incidenza di patogeni alimentari nel settore lattiero-caseario: metodi di controllo e prevenzione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22067/.

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Rispetto ad altri settori alimentari, per caratteristiche dei prodotti, quello lattiero-caseario rappresenta uno dei principali veicoli di tossinfezioni alimentari. Quando si considera un prodotto come il latte crudo, bisogna considerare che sono presenti numerosi gruppi microbici che includono anche una microflora patogena che può includere L. monocytogenes, Salmonella spp., C. jejuni, E. coli e S. aureus. Il mantenimento della catena del freddo e l’applicazione delle corrette prassi igienico sanitarie possono contenere lo sviluppo di questi microrganismi patogeni ma ciò non sempre è possibile. Tra i trattamenti più utilizzati per il risanamento microbiologico di latte crudo, quelli termici sono senz’altro i più utilizzati. Tuttavia, il calore provoca delle modificazioni indesiderate sensoriali, nutrizionali e funzionali. Per tale motivo le industrie alimentari hanno promosso lo sviluppo di tecnologie innovative che garantiscano la conservabilità e salvaguardino gli aspetti sensoriali e nutrizionali. Questi metodi comprendono principalmente le alte pressioni idrostatiche, le alte pressioni di omogeneizzazione i campi elettrici pulsati, gli ultrasuoni, le radiazioni ed il biocontrollo microbico. Queste tecnologie presentano un’elevata azione antimicrobica preservando le caratteristiche nutrizionali e funzionali del prodotto trattato. Tuttavia, l’applicazione industriale delle tecnologie non termiche è ancora limitata per via dell’efficacia variabile del trattamento e del maggiore impatto economico. Una ulteriore proposta è quella di utilizzare queste tecnologie in combinazione tra loro per ottenere degli effetti sinergici incrementandone l’efficacia. L’interesse per una maggiore applicazione delle tecnologie non termiche nel settore lattiero caseario è elevato ed è presumibile che queste tecnologie rimarranno ancora oggetto di studio per i ricercatori, con l’obiettivo di colmare le lacune che ne limitano ad oggi l’applicazione su larga scala.
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Gridelli, Eleonora. "Algebra modulare e cifre di controllo per il rilevamento di errori". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15906/.

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Resumen
Tutte le informazioni sono codificate in sequenze di bit e, per assicurare la loro affidabilità e completezza è necessario corredarle con delle cifre di controllo, o check digit, che devono almeno permettere il riconoscimento degli errori frequenti e non malevoli che avvengono durante la lettura o la trasmissione dei dati. Le possibili tipologie di codice per mantenere l'integrità dei dati sono due:rilevazione o correzione di errore. Per determinare i check digit si considerano le stringhe da proteggere e le si elaborano in modi diversi: si possono fare calcoli sulle sequenze dei dati, applicare nozioni di algebra modulare o implementare algoritmi. In questa tesi illustreremo come i gruppi possano essere utilizzati per realizzare metodi in grado di rintracciare gli errori e garantire quindi l'affidabilità delle informazioni ricevute. Così, nel primo capitolo verrà mostrato il tipo di codice più semplice, quello per il sistema binario. Successivamente considereremo le tipologie di errori che occorrono nel momento in cui si hanno a disposizione più di due caratteri e cercheremo di comprendere l'importanza dello studio della frequenza di tali errori per parlare di prevenzione.Nel secondo capitolo tratteremo la teoria su cui poggiano i metodi che poi studieremo ovvero i gruppi ciclici e i gruppi diedrali. Il terzo capitolo è sulle applicazioni: caleremo gli argomenti trattati in precedenza nel nostro caso specifico e ne sfrutteremo le proprietà per studiare le tecniche di calcolo della cifra di controllo per l'individuazione degli errori. Presenteremo infine degli esempi.
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GHIRARDI, ARIANNA. "Metodi per il controllo del confondimento non misurato e dell'errore di misura". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/76804.

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Nonostante gli studi clinici randomizzati forniscano importanti informazioni sull'efficacia e sulla sicurezza dei farmaci, i risultati provenienti da tali studi non possono essere generalizzati a tutta la popolazione. Questi studi, infatti, sono basati su campioni altamente selezionati, costituiti da un numero limitato di individui, che spesso sotto-rappresentano i pazienti più vulnerabili. La maggior parte degli studi clinici, inoltre, viene condotta in strutture ospedaliere, spesso molto prestigiose, nelle quali i pazienti sono sottoposti a regimi dietetici e comportamentali strettamente controllati e non sono liberi di gestire le proprie abitudini secondo una propria scelta, una caratteristica che rende tali studi lontani dalla reale pratica clinica. Di conseguenza, malgrado i risultati provenienti dagli studi clinici randomizzati siano sufficienti per approvare l'immissione in commercio di un farmaco, non lo sono per rispondere ai quesiti più rilevanti che devono affrontare quotidianamente medico e pazienti. Per questi motivi, è necessario che l'osservazione degli individui in trattamento continui anche dopo la commercializzazione del farmaco. A tale proposito, nell'ultimo decennio si è assistito all'ampio utilizzo di database (DB) di pertinenza sanitaria, per la conduzione di studi di farmacoepidemiologia. Tali database possono essere classificati in due grandi categorie: quelli che raccolgono informazioni a fini amministrativi (DB amministrativi) e quelli che vengono utilizzati dai medici per registrare informazioni cliniche sulla salute dei propri pazienti (DB clinici). Attraverso le informazioni reperibili dai DB amministrativi, sono stati condotti diversi studi che hanno fornito importanti risultati circa il profilo di sicurezza ed efficacia dei farmaci. Una delle principali caratteristiche di tali DB, che li rende molto apprezzati, riguarda la possibilità di riflettere la reale pratica clinica per popolazioni ampie e non selezionate, un aspetto che sicuramente supera uno dei principali limiti degli studi clinici randomizzati. Nonostante i numerosi vantaggi che i DB amministrativi hanno apportato nella conduzione degli studi farmacoepidemiologici, sono emerse alcune criticità legate soprattutto all'incompletezza di importanti informazioni di tipo clinico. La mancanza di tali informazioni costituisce una delle principali barriere da superare in quanto, da un lato può essere causa di un'incorretta misura delle variabili di interesse (errore di misura) che può portare ad un'errata classificazione degli individui in base all'esposizione al farmaco di interesse o allo stato di malattia (misclassificazione), dall'altro può rendere problematica la fase relativa al controllo del confondimento (con particolare riferimento al confondimento non misurato). Al contrario, malgrado i DB clinici siano più ricchi di informazioni circa il profilo clinico e lo stile di vita dei pazienti, spesso sono poveri di informazioni riguardo a visite specialistiche e ricoveri ospedalieri. Alla luce di ciò, per poter rispondere in modo esaustivo ai diversi quesiti della farmacoepidemiologia, sarebbe opportuno utilizzare un'integrazione delle informazioni provenienti da ciascun DB e correggere le distorsioni derivanti dalle limitazioni sopracitate attraverso strategie adeguate. L'obiettivo di questa Tesi di Dottorato è, dunque, quello di approfondire le diverse tecniche per il controllo del confondimento non misurato e dell'errore di misura, e di applicare tali metodologie a diversi contesti della farmacoepidemiologia.
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ROMANAZZO, DANIELA. "Nuovi metodi immunochimici di screening per la sicurezza ed il controllo degli alimenti". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/202463.

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CASTAGNA, CARLO. "Il controllo del carico di allenamento nel calcio con particolare riferimento agli arbitri di élite". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203203.

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Ravaioli, Carlo <1963&gt. "Progettazione e controllo di un protocollo di esercizio fisico finalizzato al miglioramento della fitness in soggetti di età compresa tra i 65-75 anni". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/135/1/Tesi_Ravaioli.pdf.

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10

Ravaioli, Carlo <1963&gt. "Progettazione e controllo di un protocollo di esercizio fisico finalizzato al miglioramento della fitness in soggetti di età compresa tra i 65-75 anni". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/135/.

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Libros sobre el tema "Metodi di controllo"

1

Dario, De Medici, ed. Metodi di analisi per il controllo microbiologico degli alimenti. Roma: Istituto superiore di sanità, 1996.

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2

Massimo, Baldini y Istituto superiore di sanità (Italy), eds. Metodi di analisi utilizzati per il controllo chimico degli alimenti. Roma: Istituto superiore di sanità, 1996.

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3

Bonadonna, Lucia, Rossella Colagrossi y Liliana La Sala. Parametri microbiologici per il controllo delle acque di piscina: Metodi analitici di riferimento. Roma: Istitutio superiore di sanità, 2013.

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4

Accardo, G. Strumenti e materiali del restauro: Metodi di analisi, misura e controllo. Roma: Kappa, 1989.

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5

Livio, Antonielli. Procedure, metodi, strumenti per l'identificazione delle persone e per il controllo del territorio: (seminario di studi, Messina, 10-11 dicembre 2010). Soveria Mannelli: Rubbettino, 2014.

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6

Belluco, Enzo. SPC: Il controllo statistico dei processi, le carte di controllo cusum, E.W.M.A, Q, introduzione ai testi sequenziali, gli indici di capacità di processo, la tecnica del pre-controllo. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2001.

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7

Guerrino, Gianni Di. Check up aziendale: Guida per la realizzazione di sistemi di controllo e di riscontri procedurali amministrativi con il metodo dei questionari. Milano: IPSOA, 1985.

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8

Pierpaolo, Luzzatto Fegiz, Masselli Mauro, Signore Marina, Nappi G y Istituto nazionale di statistica (Italy), eds. La qualità dell'informazione statistica ed il controllo di qualità industriale: Atti della giornata di studio in ricordo di Pierpaolo Luzzatto Fegiz, Roma, 10 maggio 1991. Roma: Istat, 1994.

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9

Istituto nazionale di statistica (Italy), ed. Il controllo della qualità dell'aria: Reti di monitoraggio, strumenti, normativi, e tecniche statistiche : atti del workshop, Roma, 5 ottobre 1994. Roma: Sistema statistico nazionale, Istituto nazionale di statistica, 1995.

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10

Capretti, Paolo, Cecilia Comparini, Matteo Garbelotto y Nicola La Porta, eds. XIII Conference "Root and Butt Rot of Forest Trees" IUFRO Working Party 7.02.01. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-353-3.

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The present Proceedings comprise the contributions that were presented at the 13th International Conference of the IUFRO W. Party 7.02.01 “Root and Butt Rot of Forest Trees” that was held in Italy from the 4th to the 10th of September 2011. The Conference started in Firenze than moved to FEM Research Centre, S. Michele all’Adige, Trento and continued in San Martino di Castrozza, Dolomite region. Root and Butt Rot of Forest Trees have a high biological and economic impact in forestry. The Proceedings were organized under seven headings: Genomics and Plant-Pathogen Interactions; Systematics, Taxonomy and Phylogeography; Ecology; Population Genetics; Etiology and Epidemiology; Disease Management and Control; New Reports, Diagnostics and Research on the Application of new Diagnostic Methods.
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Capítulos de libros sobre el tema "Metodi di controllo"

1

Susanti, Dini, Sri Rubiyanti y Astri Rafikasari. "Missile Technology Control Regime (MTCR)". En Kajian Kebijakan Penerbangan dan Antariksa, 64–89. Bogor: In Media, 2018. http://dx.doi.org/10.30536/9786026469762.4.

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Resumen
Pada saat ini Indonesia sedang melakukan penguasaan kemampuan dalam mengembangkan teknologi Roket Sonda menjadi Roket Pengorbit Satelit (RPS). Di dalam pengembangan teknologi RPS tersebut terdapat hambatan yang dilakukan oleh kelompok negara-negara anggota Missile Technology Control Regime (MTCR) karena RPS sudah termasuk teknologi Roket yang memiliki jarak jangkau lebih dari 300 km. Sampai saat ini, Indonesia belum menjadi anggota MTCR tetapi berkeinginan untuk menjadi anggota dari rezim tersebut. Makalah ini mengkaji manfaat dan konsekuensi keanggotaan Indonesia dalam MTCR. Metoda yang digunakan dalam kajian ini adalah deskriptif kualitaif. Analisis dilakukan dengan pendekatan dari pengalaman negara-negara sebelum dan sesudah menjadi anggota MTCR. Dari kajian diperoleh hasil bahwa terdapat manfaat yang akan diperoleh Indonesia apabila masuk menjadi anggota MTCR diantaranya yaitu kepercayaan internasional terhadap Indonesia, peluang kerja sama, dan kemudahan di dalam transfer teknologi Roket. Sedangkan konsekuensinya diantaranya adalah Indonesia harus bersedia seluruh fasilitas berkaitan dengan pengembangan teknologi misil yang dimiliki diperiksa oleh Tim dari MTCR, melengkapi perundang-undangan nasional untuk mendukung implementasi MTCR, dan pengembangan kemampuan sumber daya manusia.
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2

Supriadhie, Anjar. "Penerapan Air Defence Identification Zone (ADIZ) di Wilayah Ruang Udara oleh Negara". En Kajian Kebijakan Penerbangan dan Antariksa, 110–25. Bogor: In Media, 2016. http://dx.doi.org/10.30536/9786026469120.6.

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Resumen
ADIZ merupakan zona bagi keperluan identifikasi dalam sistem pertahanan udara bagi suatu negara, dimana zona tersebut pada umumnya terbentang mulai dari wilayah teritorial negara yang bersangkutan hingga mencapai ruang udara di atas laut bebas yang berbatasan dengan negara tersebut. Penerapan ADIZ oleh suatu negara tidak dimaksudkan untuk memperluas kedaulatan negara pemilik ADIZ tersebut, namun lebih pada kepentingan pertahanan udara bagi negara pemiliknya, sehingga timbul pertanyaan atau masalah ketentuan hukum internasional apa yang digunakan oleh negara-negara dalam penerapan ADIZ. Makalah ini bertujuan mengkaji ketentuan hukum internasional yang dipergunakan oleh negara-negara sebagai landasan hukum dalam menerapkan ADIZ di wilayah ruang udaranya. Metode yang digunakan dalam kajian ini adalah metode penelitian norma hukum (yuridis normatif) yang berpikir secara deduktif. Dari kajian diperoleh hasil bahwa landasan-landasan penerapan ADIZ tidak ditemukan secara formal tersurat dalam hukum internasional. Beberapa Negara menetapkan penerapan ADIZ atas dasar ketentuan hukum kebiasaan internasional (customary international law) yaitu: 1) Asas bela diri (self defence) yang diakui dalam Pasal 51 Piagam PBB yang mengaskan bahwa hak negara untuk menggunakan senjata untuk mempertahankan diri (self defence) dari kekuatan luar (negara lain) didasarkan kepada hukum kebiasaan internasional. 2) Pasal 38 ayat (1) Statuta Mahkamah International yang menegaskan bahwa, hak untuk membela diri yang dimaksud dalam Pasal 51 Piagam PBB pada hakekatnya memang merupakan sesuatu hak yang melekat 3) chapter 3 Document 9426-AN/924 First Edition 1984 ICAO (International Civil Aviation Organization dan 4) Penerapan Control teori Cooper pada penetapan ADIZ negara. Negara-negara menerapkan juga landasan teori hukum yang memiliki kesamaan jiwa dan dasar ADIZ dalam dunia landasan teori, yaitu Teori Penguasaan Cooper (Cooper’s control theory), bahwa kedaulatan negara itu ditentukan oleh kemampuan negara-negara yang bersangkutan untuk menguasai ruang udara yang ada diatas wilayahnya.
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3

Scancarello, Olivier. "Metodi integrati per il controllo cronostratigrafico e l’interpretazione di strutture in pietra." En Spring Archaeology: Atti del Convegno, Siena, 15-17 maggio 2020, 53–61. Archaeopress Publishing Ltd, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zcm1x8.9.

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4

Mio, Chiara, Marco Fasan y Maria Lusiani. "Fondamenti di programmazione e controllo negli insegnamenti della scuola cafoscarina". En Le discipline economiche e aziendali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-255-0/010.

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Resumen
The chapter discusses the results of an empirical analysis we conducted on the management accounting courses taught at Ca’ Foscari between 1871 and 1991. The aim is to explore the roots and the evolution of management accounting at Ca’ Foscari. The evidence we collected shows that the early management accounting concepts can be traced back to the course Bookkeeping which was taught in 1871 by Biliotti and, some years later, by Besta. As time went by, management accounting concepts evolved and expanded until some specific courses devoted to this field of study were created. The chapter discusses the evolution not only of the contents but also of the teaching methods. In its early years, teaching at Ca’ Foscari was very much based on practice (case study, simulations) while it became more theoretical as time went by. We also provide a brief description of the teaching of management accounting at the Harvard Business School, one of the pioneering institutions in management accounting, pointing out some similarities and differences in the Italian and in the United States contexts.
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5

Aluffi-Pentini, F., V. Parisi y F. Zirilli. "AN INEXACT CONTINUOUS METHOD IN COMPLEMENTARITY PROBLEMS11Work partially supported by the Ministero Pubblica Istruzione under a grant 60% ART 65 OPR 382/80, 1983; at the Università di Salerno." En Control Applications of Nonlinear Programming and Optimization, 19–26. Elsevier, 1986. http://dx.doi.org/10.1016/b978-0-08-031665-9.50008-0.

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6

Taber, Douglass F. "Enantioselective Construction of Alkylated Centers: The Maier Synthesis of Platencin". En Organic Synthesis. Oxford University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199965724.003.0039.

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Resumen
Jaesook Yun of Sungkyunkwan University devised (J. Org. Chem. 2009, 74, 4232) a method, based on conjugate addition to a cyano alkyne, for the preparation of nitriles such as 1 with high geometric control. Enantioselective conjugate reduction then delivered the doubly arylated stereogenic center of 2 in high ee. Pher G. Andersson of Uppsala University described (J. Am. Chem. Soc. 2009, 131, 8855) a similar approach to diarylated ternary stereogenic centers. Motomu Kanai and Masakatsu Shibasaki of the University of Tokyo developed (J. Am. Chem. Soc. 2009, 131, 3858) a complementary approach to dialkylated stereogenic centers based on enantioselective conjugate cyanation of α-methylene N-acylpyrroles such as 3. Cathleen M. Crudden of Queen’s University established (J. Am. Chem. Soc. 2009, 131, 5024) that a benzylic organoborane, prepared by enantioselective hydroboration of styrene, coupled with an aryl iodide such as 6 in good yield and with > 90% retention of ee. Kwunmin Chen of National Taiwan Normal University devised ( Adv. Synth. Cat. 2009, 351, 1273) an organocatalyst for the enantioselective Michael addition of an α,α,-dialkyl aldehyde such as 9 to a nitroalkene. Wenhu Duan of the East China University of Science and Technology and Wei Wang of the University of New Mexico together developed (Organic Lett. 2009, 11, 2864) an organocatalyst for the enantioselective addition of nitromethane 12 to an unsaturated ketone such as 11. Xiaodong Shi of West Virginia University found (Angew. Chem. Int. Ed. 2009, 48, 1279) that commercial diphenyl prolinol effectively promoted enantioselective conjugate addition of 15 to 14. Enantioselective methods for the construction of alkylated quaternary centers have also been put forward. Kin-ichi Tadano of Keio University devised (Tetrahedron Lett. 2009, 50, 1139) a glucose-derived chiral auxiliary that effectively directed the absolute sense of the alkylation of 17. Li Deng of Brandeis University reported (Tetrahedron 2009, 65, 3139) further details of his elegant Cinchona -mediated conjugate addition of 19 to 20. Francesca Marini of the Università degli Studi di Perugia extended (Adv. Synth. Cat. 2009, 351, 103) this approach to selenones, effecting, over two steps, enantioselective vinylation.
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7

"(22) NILSSON, C. (1982). Dust investigations in pig houses. Swedish Uni­ versity of Agricultural Sciences, Department of Farm Buildings, Di-vison of Farm Building Constructions, Lund. Rapport 25, pp 93. (23) HILLIGER, H.G. (1966). Gravimetrische Staubmessungen in Stallen. Zbl. Vet. Med. B, 13, 698-708. (24) PALOHEIMO, L.T1969). Weender Analyse. In: W. LEMKEIT, K. BREIREM and E. GRASSMANN (Hrsg.). Handbuch der Tierernahrung, Bd. 1, S.164-171, Verlag Parey, Berlin, Hamburg. (25) HELEN, M. (1984). Einige Ursachen fUr die Variationen der Staubkon-zentration im Mastschweinestal1. In: Symposium der Internationalen Gesellschaft fUr Tierhygiene, Hrsg.: Deutsche Veterinarmedizinische GeselIschaft, 28-30. (26) NAKAUE, H.S., J.K. KOELLIKER, D.R. BUHLER and G.H. ARSCOTT (1981). Distribution of inorganic elements in poultry house dust. Poultry Sci. 60, 1386-1391. (27) CERMAK, J.P. and P.A. ROSS (1978). Airborne dust concentrations as­ sociated with animal housing tasks. Farm Buildg. Progr. 5J_, 11-15. (28) BUNDY, D.S. and E.T. HAZEN (1975). Dust levels in swine confinement systems associated with different feeding methods. Trans. Amer. Soc. Agric. Eng. J8, 137-139. (29) SCHAEFER, J., J.M.H. BEMELMANS and M.C. Ten NOEVER DE BRAUW (1974). Onderzoek naar de voor de stank van varkensmesterijen verantwoordi-lijke componenten. Landbouwkund. Tijdschr., pt 86-9, 228-232. (30) HAMMOND, E.G., C. FEDLER and G. JUNK (1979). Identification of dust-borne odors in swine confinement facilities. Trans. ASAE 22, No. 5, 1186-1189 & 1192. (31) TRAVIS, T.A. and L.F. ELLIOTT (1977). Quantitation of indole and scatole in a housed swine unit. J. Environ. Qual. 6 (34) HARTUNG, J. (1985). Gas chromatographic investigations of swine house dust on odorous compounds. Environmental Technology Letters 6, 21-30. (35) SPOELSTRA, S.F. (1978). Microbial aspects of the formation of malo­ dorous compounds in anaerobically stored piggery wastes. Wageningen, Landbouwhogeschool, Diss., pp. 91. (36) SCHAEFER, J. (1977). Sampling, characterization and analysis of mal-odours. Agric. Environm. 3, 121-127. (37) HARTUNG, J. and E. R0KICK.T (1984). Zum Vorkommen phenol art iger Ver-bindungen im Staub von Schweine- und HUhnerstall. Zbl. Bakt. Hyg., I. Abt. Orig. B, J_79, 431-439. (38) LOGTENBERG, M.Th. and B. STORK (1976). Het ontwikkelen van meetme-thoden voor het bepalen van de stank van ventilatielucht van mest-varkensstallen.Rapport de Centraal Technisch Instituut TNO, Zeist/ Holland. Ref.no: 76-06 054, Dossier: 01-4-40130. (39) WILLSON, G.B. (1971). Control of odours from poultry houses. ASAE Symp. Livestock Waste Management, Columbus/Ohio, 19.-22.4.1971. (40) HAMMOND, E.G., C. FEDLER and R.J. SMITH (1981). Analysis of particle -borne swine house odours. Agric. and Environment 6, 395-399. (41) OWEN, J.E. (1982b). Dust - Filtration solutions an? their cost. Farm Building Progress 68, 19-23." En Odour Prevention and Control of Organic Sludge and Livestock Farming, 340. CRC Press, 1986. http://dx.doi.org/10.1201/9781482286311-134.

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Actas de conferencias sobre el tema "Metodi di controllo"

1

Lutzoni, Leonardo. "Forme di dialogo tra sapere tecnico e sapere locale: proposte di metodo: il dispositivo di trascinamento “la Strada che Parla” a Calangianus". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7941.

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Resumen
Il processo di trasformazione, che ha visto protagonisti il territorio e la città contemporanea nella lunga fase della modernità, scandito dalle dinamiche veloci della globalizzazione e dal venir meno delle forme di controllo e di pianificazione, ormai incapaci di registrare e comprendere gli elementi delle diversità territoriali, sta fortemente riportando al centro dell’attenzione il peso dei territori deboli e dei sistemi locali come protagonisti del progetto. Sono territori, come la regione ambientale del Massiccio del Limbara, nei quali si stanno verificando fenomeni emergenti, indizi contemporanei di progetto, che messi in cortocircuito con gli elementi della storia e del passato, disegnano le traiettorie per una prospettiva di cammino differente. L’esperienza di ricercaazione svolta a Calangianus, è un esempio di proposta operativa sul territorio che ha provato a costruire, nel rimettere in discussione un’idea di pianificazione piramidale calata dall’alto, un processo relazionale in divenire, di conoscenza, azione e progetto, utilizzando strumenti e dispositivi innovativi. Un processo, esito di un’interazione tra sapere tecnico e competenze diffuse, di una sinergia tra attori, istituzioni, associazioni, strutture economiche, produttive e culturali, che operano nel territorio e che messe in relazione, possono innescare processi alternativi di sviluppo locale nel ripensare una nuova idea di città-territorio.
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2

Nasution, Husni. "Kemampuan Teknologi Roket Iran". En Seminar Nasional Kebijakan Penerbangan dan Antariksa III. Bogor: In Media, 2019. http://dx.doi.org/10.30536/p.sinaskpa.iii.5.

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Resumen
Di dalam Rencana Induk Penyelenggaraan Keantariksaan Tahun 2016—2040 bahwa target lima tahunan penguasaan teknologi keantariksaan pada tahun 2036—2040 adalah terlaksananya peluncuran roket pengorbit satelit mikro berorbit rendah. Untuk mencapai tujuan tersebut diperlukan mitra kerja sama untuk alih teknologinya. Alih teknologi dari negara-negara anggota Missile Technology Control Regime (MTCR) sangat dibatasi apabila Indonesia belum menjadi anggotanya. Di samping itu pula, apabila menjadi anggota MTCR terdapat konsekuensi yang akan dihadapi oleh Indonesia. Oleh karena itu, perlu dicari mitra lain di luar anggota MTCR untuk kerja sama tersebut diantaranya adalah Iran. Tujuan makalah ini adalah mengkaji kemampuan teknologi Iran yang merupakan salah satu negara non anggota MTCR sebagai alternatif dalam kerja sama pengembangan teknologi roket di Indonesia. Kajian mencakup pemetaan kemampuan teknologinya, hasil yang telah dicapainya, dan pertimbangan kerja sama Indonesia dan Iran yang sudah pernah dilakukan selama ini. Metoda yang digunakan dalam kajian ini adalah deskriptif kualitatif. Analisis dilakukan dengan menggunakan pendekatan teori kepentingan nasional. Dari analisis diperoleh hasil bahwa kemampuan teknologi Iran dikaitkan dengan kepentingan nasional dan pengembangan teknologi roket di Indonesia mengindikasikan bahwa Iran dapat dijadikan alternatif mitra kerja sama Indonesia dalam pengembangan teknologi roket di Indonesia ke depan.
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3

Janbozorgi, Mohammad, Donald Goldthwaite y Hameed Metghalchi. "Rate Controlled Constrained-Equilibrium (RCCE) Method Applied to Di-Methyl Ether (DME) Combustion". En ASME 2008 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2008. http://dx.doi.org/10.1115/imece2008-67259.

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Resumen
The rate-controlled constrained-equilibrium technique is used to study the ignition characteristics of Di-Methyl Ether (DME) under high pressure, low temperature in a batch reactor. A set of 9 constraints was identified which is able to exactly reproduce the ignition characteristics within the specified range of thermo dynamics conditions. The detailed kinetic scheme involves C1-C2 chemistry and comprises 54 species and 308 reactions without nitrogen chemistry.
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4

Guo, Huiyao. "Research on Control Method for Guiding DI Shapes Semantics in Product Design Development". En 2011 International Conference on Management and Service Science (MASS 2011). IEEE, 2011. http://dx.doi.org/10.1109/icmss.2011.5999401.

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5

Gallenberger, Danny, Min Xiong, Tony Z. Zhuang, Kai Sun, Elena G. Tolkacheva y Xiaopeng Zhao. "A Cellular Automata Model for Dynamics and Control of Cardiac Arrhythmias". En ASME 2020 Dynamic Systems and Control Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2020. http://dx.doi.org/10.1115/dscc2020-3129.

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Resumen
Abstract As a leading cause of death in 325,000 adults per year in the United States, a significant proportion of sudden cardiac arrest (SCA) result from arrhythmias. To better understand the onset of arrhythmias and its potential treatment with more rapid and effective control approaches, a two-dimensional 50 × 50 cellular automata (CA) model is used in this study to illustrate the propagation of electrical waves across its tissue, and a constant diastolic interval (DI) control mechanism is adopted to help stabilize and prevent cardiac arrhythmias. Simulations of various scenarios including normal conduction and spiral waves in the presence of scar, normal conduction and alternans under control conditions are shown. The results validate that the CA model and constant DI control method are very efficient and effective in the study of dynamics and control of cardiac arrhythmias.
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6

Kumar, Vineet y Rakesh Parkash Gakkhar. "Noise, Emissions and Fuel Economy Investigation on a Small DI Diesel Engine Working on Jatropha Bio-Diesel, Using Taguchi Methods". En ASME 2012 Internal Combustion Engine Division Spring Technical Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2012. http://dx.doi.org/10.1115/ices2012-81155.

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Resumen
Experimental investigation was carried out in order to optimize the performance of a small high speed direct injection diesel engine running on Jatropha methyl ester (JME), using Taguchi methods. In the investigation three controlled parameters — injection timing, load and speed — were varied at three levels and their effect on the engine output responses — engine noise, combustion noise, smoke, NOx, HC emissions and brake specific fuel consumption were studied. Taguchi method was found to be efficient for investigating the effect of speed, load and injection timing on the engine noise, emissions and fuel economy. Analysis of variance (ANOVA) was used to find out the percentage contributions of the controlled parameters on the engine output responses. To optimize the performance, optimum combinations of the controlled parameters were found using the signal to noise (S/N) ratio. The engine output responses were predicted at those combinations. Further, confirmation runs were carried out which showed good agreement with the predicted engine output responses.
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7

Shui, Xuanxuan, Yichun Wu, Junyi Zhou y Yuanfeng Cai. "Component and Integration Test of an FPGA-Based PWR Protection Sub-System Using UVM". En 2017 25th International Conference on Nuclear Engineering. American Society of Mechanical Engineers, 2017. http://dx.doi.org/10.1115/icone25-66526.

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Resumen
Field programmable gate arrays (FPGAs) have drawn wide attention from nuclear power industry for digital instrument and control applications (DI&C), because it’s much easier and simpler than microprocessor-based applications, which makes it more reliable. FPGAs can also enhance safety margins of the plant with potential possibility for power upgrading at normal operation. For these reasons, more and more nuclear power corporations and research institutes are treating FPGA-based protection system as a technical alternative. As nuclear power industry requires high reliability and safety for DI&C Systems, the development method and process should be fully verified and validated. For this reason, to improve the application of FPGA in NPP I&C system, the specific test methods are critical for the developers and regulators. However, current international standards and research reports, like IEC 62566 and NUREG/CR-7006, which have demonstrated the life circle of the development of FPGA-based safety critical DI&C in NPPs, but the specific test requirements and methods which are significant to the developers are not provided. In this paper, the whole test process of a pressurized water reactor (PWR) protection sub-system (Primary Coolant Flow Low Protection, Over Temperature Delta T Protection, Over Power Delta T Protection) is described, including detail component and integration tests. The Universal Verification Methodology (UVM) based on System Verilog class libraries is applied to establish the verification test platform. All these tests are conducted in a simulation environment. The test process is driven by the test coverage which includes code coverages (i.e., Statement, Branch, Condition and Expression, Toggle, Finite State Machine) and function coverage. Specifically, Register Transaction Level (RTL) simulation is conducted for Component tests, while RTL simulation, Gate Level simulation, Timing simulation and Static timing analysis are conducted for the integration test. The issues (e.g., the floating point calculation, FPGA resource allocation and optimization) arose in the test process are also analyzed and discussed, which can be references for the developers in this area. The component and integration tests are part of the Verification and Validation (V&V) work, which should be done by the V&V team separated from the development team. The testing method could assure the test results reliable and authentic. It is practical and useful for the development and V&V of FPGA-based safety DI&C systems.
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Curran, Scott J., James P. Szybist y Robert M. Wagner. "Reactivity Controlled Compression Ignition Performance With Renewable Fuels". En ASME 2012 Internal Combustion Engine Division Fall Technical Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2012. http://dx.doi.org/10.1115/icef2012-92192.

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Resumen
Reactivity controlled compression ignition (RCCI) combustion makes use of in-cylinder blending of two fuels with differing reactivity to tailor the reactivity of the fuel charge for improved control of the combustion process. This approach has been shown in simulations and engine experiments to have the potential for high efficiency with very low NOX and particulate matter (PM) emissions. Previous multi-cylinder RCCI experiments have been completed to understand the potential of this approach under more real-world conditions in a light-duty multi-cylinder engine (MCE) with production viable hardware. MCE experiments explored fuel injection strategy, dilution levels, piston geometry (including compression ratio), and fuel properties. Many renewable fuels have unique properties which enable expanded operation of advanced combustion methods for higher engine efficiency and lower energy requirements for emissions control devices. This study investigates the effect that renewable gasoline and diesel fuel replacements have on the load-expansion of RCCI, performance and emissions. The study focuses on ethanol blends for replacement of gasoline as the port-injected fuel (PFI) and biodiesel blends as the replacement for the direct injected (DI) fuel.
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Susanti, Dini. "Missile Technology Control Regime (MTCR) dalam Pengembangan Teknologi Peroketan Indonesia". En Seminar Nasional Kebijakan Penerbangan dan Antariksa I. Bogor: In Media, 2017. http://dx.doi.org/10.30536/p.sinaskpa.i.1.

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Saat ini LAPAN sedang mengembangkan teknologi roket sipil untuk keperluan Roket Pengorbit Satelit (RPS) yang mampu meluncurkan satelit ke orbit rendah (LEO) untuk mendukung kemandirian peluncuran satelit nasional, yang sudah tercantum dalam Draft Rencana Induk Penyelenggaraan Keantariksaan Tahun 2016–2040. Namun untuk melakukan pengembangan teknologi tersebut tidaklah mudah, diperlukannya kerjasama internasional sebagaimana diamanatkan di dalam Undang-Undang RI Nomor 21 Tahun 2013 Tentang Keantariksaan dalam Pasal 29 Ayat (1) dan Ayat (2). Tujuan kajian ini adalah menganalisis bagaimana Kaitan MTCR dalam pengembangan peroketan Indonesia. Metodologi yang digunakan dalam kajian ini adalah metoda deskriptif analitis. Metoda ini utamanya diterapkan pada pengumpulan dan pengolahan data atau informasi, sehingga menjadi informasi yang bersifat ekplanatoris. Hasilnya adalah Teridentifikasinya hal-hal yang harus diperhatikan dalam Pengembangan Teknologi Peroketan Indonesia terkait MTCR dari sisi teknis dan non teknis.
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Canova, Marcello, Luca Garzarella, Marco Ghisolfi, Shawn Midlam-Mohler, Yann Guezennec y Giorgio Rizzoni. "A Control-Oriented Mean-Value Model of HCCI Diesel Engines With External Mixture Formation". En ASME 2005 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2005. http://dx.doi.org/10.1115/imece2005-79571.

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Resumen
Homogeneous Charge Compression Ignition (HCCI) is considered a promising concepts to achieve low NOx and Particulate Matter emissions in traditional Spark Ignition and Diesel engines. However, understanding and controlling the complex mechanisms which govern the combustion process is still extremely difficult. A viable method to obtain HCCI combustion in DI Diesel engines consists of premixing the charge by applying an additional fuel injector in the intake port, thus decoupling the HCCI mixture formation from the traditional in-cylinder injection. The system allows high load operation in DI mode without compromising performance, low to mid-load operation in HCCI mode, and a region in between where both systems operate together. To manage HCCI combustion with external mixture formation it is essential to identify the most important control parameters and understand their influence on the auto-ignition process. The proposed paper deals with the analysis of HCCI combustion with external mixture formation through experimental investigation and a Control-Oriented mean-value model. The model provides the data required by a combustion calculation algorithm to perform a first-law analysis that estimates the in-cylinder heat release and pressure. The tool developed was then validated on data provided by an extensive experimental activity on a 4-cylinder Diesel engine equipped with an external fuel atomizer to operate in HCCI mode.
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