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Tesis sobre el tema "Medicina tradizionale"

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De, Stefano Gabriella. "Medicina tradizionale cinese". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7155/.

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Questo elaborato si divide in diversi capitoli che hanno come tema principale la medicina tradizionale cinese (MTC): si parte dalla nascita della MTC e la sua evoluzione durante le varie dinastie, per poi procedere alla presentazione delle dottrine filosofiche e dei principi fondamentali che ne stanno alla base. In seguito, viene spiegata l’origine della malattia, la sua diagnosi e le possibili cure. Inoltre, viene presentato il ruolo che la medicina tradizionale cinese ha avuto nel 900 e ha tuttora sia in Cina che in Occidente. Durante l’analisi si metto in risalto anche le differenze che emergono tra la medicina tradizionale cinese e la medicina occidentale. Infine, si conclude con delle traduzioni dal cinese all’italiano di alcuni episodi tratti dalle biografie di Hua Tuo e Bian Que, ricordati ancora oggi come due straordinari medici del passato.
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Zanardi, Noemi <1994&gt. "Chiara Vigo: da maestro di tessitura a guaritore tradizionale. Un particolare caso di medicina tradizionale a Sant'Antioco". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17438.

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Questa tesi è il frutto di una ricerca svolta nel paese di Sant'Antioco, nella punta sud- occidentale della Sardegna. La figura presa in esame è Chiara Vigo, che utilizza, per nominarsi il termine maestro. Questo termine, legato alle sue competenze in ambito tessile la inserirebbero, ad un primo sguardo, nel campo dell'artigianato. Osservando più attentamente, tuttavia, ci si accorge che le sue competenze tecniche non hanno nessuno scopo di vendita ma, al contrario, sono volte alla creazione di oggetti che potremmo chiamare amuleti e che le sue conoscenze soprattutto in ambito erboristico, permettono che diventi un punto di riferimento per chi ha bisogno di consigli o di aiuti. E' dunque possibile allontanarci dall'ambito artigianale dimostrando come Chiara Vigo possa essere riconosciuta, in realtà, come una guaritrice tradizionale.
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Bandiera, Linda <1994&gt. "L'emicrania e la medicina tradizionale cinese: proposta di traduzione di tre saggi medici". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14111.

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Il presente elaborato propone la traduzione di tre saggi medici presenti in alcune delle riviste scientifiche più importanti della Cina. La tesi si articola in quattro capitoli. Il primo è una introduzione a quelli che sono gli elementi fondamentali della medicina tradizionale cinese e di quelle che sono le tecniche e le patologie trattate nei testi tradotti. il secondo capitolo è un excursus sulla storia della MTC. Il terzo contiene la proposta di traduzione dei testi e il quarto capitolo presenta il commento traduttologico con l'analisi dei testi tradotti e le relative problematiche incontrate durante il processo di traduzione.
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Luo, Ying <1994&gt. "Terapia del tè secondo la teoria delle costituzioni corporee della medicina tradizionale cinese". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15501.

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Since ancient times, Chinese people have been pursuing health and wellness, and tea therapy is one of the best way to maintain them. Tea therapy aims to use tea as a substitute of Chinese medicine, to prevent the disease and stay in health. Tea is considered to be China's hometown, and many Chinese people will get a cup of tea every morning. There are many types of tea in China, and each type of tea has different properties. Which kind of tea is more suitable for which kind of body, this is the focus of this paper, and also the main direction and goal of this paper. This paper consists of four sections. The first section is a brief introduction to tea therapy. It briefly describes the history and development of tea therapy, the division and origin of nine constitutions proposed by Chinese medicine, and how tea therapy can be used as a preventative of disease. The last part of the first section will explain the selection of the original texts. The second section and the third section of the paper present the translation from Chinese to Italian of two practical books regarding tea therapy. These two tea therapy books have different focuses, which help readers to understand tea therapy from multiple perspectives. At the same time, translator hopes to bring more knowledge of Chinese medicine and tea therapy to Italian readers through the translation. The fourth section is the commentary on the above translation. From the macrostrategies to the microstrategies, the translation is analysed step by step. The commentary will not only explain the strategy adopted by the translator but also present the idea of traslatore, who insist on maintaining the characteristic of the Chinese culture, Chinese medicine and Chinese tea contained in the originale text.
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5

La, Spina Federica <1994&gt. "Medicina tradizionale cinese e sclerosi multipla: proposta di traduzione di due articoli medici". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16173.

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Il presente elaborato propone la traduzione di due articoli medici che descrivono i metodi alternativi della medicina tradizionale cinese (MTC) impiegati nel trattamento della sclerosi multipla. La tesi è suddivisa in tre capitoli. Il primo capitolo introduce i principi della medicina tradizionale cinese, nonché le soluzioni terapeutiche trattate negli articoli tradotti. Il secondo capitolo presenta la proposta di traduzione dei testi. Nello specifico, il primo articolo riassume la conoscenza della MTC sull'eziopatogenesi della sclerosi multipla ed espone i benefici dell’agopuntura e dei decotti a base di erbe e ingredienti naturali. Il secondo articolo propone l’agopuntura come metodo per alleviare il sintomo della fatica nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, e mette a confronto i risultati di un gruppo di controllo e di un gruppo sperimentale. Il terzo capitolo consiste nel commento traduttologico e nell'analisi delle problematiche riscontrate durante il processo traduttivo. La tesi si conclude con un glossario dei termini tecnici individuati nei testi.
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Budriesi, Laura <1978&gt. "Sulle tracce di Michel Leiris: possessione e medicina tradizionale nell’Etiopia settentrionale. Dimensione teatrale, religiosa, terapeutica, socio-politica". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4907/1/Laura_Budriesi_tesi_di_dottorato.pdf.

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La tesi si divide in due parti: nella prima si esamina l'esperienza etnografica condotta da M. Leiris durante la missione Dakar-Gibuti (1931-33) con riferimento alla studio della possessione a Gondar. Nella seconda parte si dà conto del lavoro sul terreno condotto dalla dottoranda nel Wollo a contatto con guaritori. Seguono appendici documentarie e iconografiche.
The thesis is divided into two parts: the first examines the ethnographic experience led by M. Leiris during the Dakar-Djibouti mission (1931-33) with reference to the study of possession in Gondar. The second part gives an account of the fieldwork conducted by PhD student in Wollo in contact with healers. Iconographic and documentary appendices follow.
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Budriesi, Laura <1978&gt. "Sulle tracce di Michel Leiris: possessione e medicina tradizionale nell’Etiopia settentrionale. Dimensione teatrale, religiosa, terapeutica, socio-politica". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4907/.

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La tesi si divide in due parti: nella prima si esamina l'esperienza etnografica condotta da M. Leiris durante la missione Dakar-Gibuti (1931-33) con riferimento alla studio della possessione a Gondar. Nella seconda parte si dà conto del lavoro sul terreno condotto dalla dottoranda nel Wollo a contatto con guaritori. Seguono appendici documentarie e iconografiche.
The thesis is divided into two parts: the first examines the ethnographic experience led by M. Leiris during the Dakar-Djibouti mission (1931-33) with reference to the study of possession in Gondar. The second part gives an account of the fieldwork conducted by PhD student in Wollo in contact with healers. Iconographic and documentary appendices follow.
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Nadembega, Pascal <1966&gt. "Studio delle caratteristiche botaniche, fitochimiche, farmacologiche e delle relative attività biologiche di alcune piante della medicina tradizionale africana". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2678/1/Nadembega_Pascal_Tesi.pdf.

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Nadembega, Pascal <1966&gt. "Studio delle caratteristiche botaniche, fitochimiche, farmacologiche e delle relative attività biologiche di alcune piante della medicina tradizionale africana". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2678/.

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TANG, HUIJUAN. "The role of Solasonine and Solamargine on colon cancer cells: molecular and morphological analyses". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/289579.

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Scopo dello studio: Osservare gli effetti di solasonina e solamargina, alcaloidi estratti da Solanum nigrum, sulla proliferazione di cellule tumorali del colon ed esplorare le possibili vie di segnalazione correlate. Metodi: Sono state utilizzate 3 differenti linee cellulari di adenocarcinoma del colon HT-29, HCT116 e SW620, che presentano livelli crescenti di invasività. Il test MTT è stato utilizzato per rilevare l'effetto di solasonina e solamargina sulla proliferazione cellulare, le tecniche di colorazione Hoechst 33342 e pSIVA-IANBD / PI sono state utilizzate per rilevare la presenza di apoptosi, il Western blotting è stato utilizzato per rilevare l'espressione di Caspase-3, Caspase-9, Bcl-2, IκB-α, p-IκB-α, p-NFκB P65 nel citoplasma e NFκB P65 nel nucleo dopo il trattamento con solasonina e solamargina; infine, l'immunocitochimica è stata utilizzata per osservare gli effetti delle due molecole sulla fosforilazione di NFκB P65 e sulla traslocazione nucleare nelle cellule HT-29 e nelle cellule HCT116. Risultati: Sia la solasonina che la solamargina sono risultate in grado, in vitro, di: 1) inibire la proliferazione delle cellule HT-29, HCT116 e SW620 in modo dose-dipendente; 2) indurre l'apoptosi delle cellule HT-29, HCT116 e SW620, con una correlazione positiva con l'aumento della concentrazione del farmaco; 3) diminuire l'espressione di p-IκB-α, p-NFκB, aumentare l'espressione di IκB-α e modificare l'espressione di Caspase-3, Caspase-9 e Bcl-2; 4) ridurre la fosforilazione di NFκB P65 nelle cellule HT-29 e HCT116 e inibire la traslocazione del nucleo di NFκB P65 nelle medesime cellule. Conclusioni: Entrambe le molecole testate sono risultate in grado, in vitro, di inibire la proliferazione e indurre l'apoptosi delle cellule del cancro del colon in maniera dose dipendente e il loro effetto è correlato al pathway NFκB.
Purpose of the study: To observe the effects of solasonine and solamargine, alkaloids extracted from Solanum nigrum, on the proliferation of colon cancer cells and explore the possible related signaling pathways. Methods: Three different colon adenocarcinoma cell lines HT-29, HCT116 and SW620, with increasing levels of invasiveness, were used. MTT was used to detect the effect of solasonine and solamargine on cell proliferation; Hoechst 33342 and pSIVA-IANBD / PI staining techniques were used to detect the presence of apoptosis; Western blotting was used to detect the expression of Caspase-3, Caspase-9, Bcl-2, IκB-α, p-IκB-α, p-NFκB P65 in the cytoplasm and NFκB P65 in the nucleus after treatment with solasonine and solamargine; finally, immunocytochemistry was used to observe the effects of the two molecules on NFκB P65 phosphorylation and nuclear translocation in HT-29 cells and HCT116 cells. Results: Both solasonine and solamargine were able, in vitro, to: 1) inhibit the proliferation of HT-29, HCT116 and SW620 cells in a dose-dependent manner; 2) induce apoptosis of HT-29, HCT116 and SW620 cells, with a positive correlation with increasing drug concentration; 3) decrease the expression of p-IκB-α, p-NFκB, increase the expression of IκB-α and modify the expression of Caspase-3, Caspase-9 and Bcl-2; 4) reduce NFκB P65 phosphorylation in HT-29 and HCT116 cells and inhibit NFκB P65 nucleus translocation in the same cells. Conclusions: Both tested molecules were capable, in vitro, to inhibit the proliferation and induce apoptosis of colon cancer cells in a dose-dependent manner and their effect is related to the NFκB pathway.
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Chen, Yi <1993&gt. "Analisi sulla dietetica e sull’aspetto psico-somatico attraverso lo sguardo della medicina tradizione Cinese". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21494.

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Su questa tesi tratterrò della medicina cinese in ambito dietetico e psico-somatico. In quanto la concezione filosofica del Daoismo è profondamente connessa con lo sviluppo della Cultura Cinese contribuendo alla nascita della scienza medica negli albori della civiltà. Il carattere tradizionale cinese yi 醫, la parte superiore rappresenta una freccia nel petto e la parte inferiore è il contenitore di vino. Il racconto ha una valenza simbolica di un sciamano che danza nella ritualità con una mano avente una freccia e l’altra una borraccia di vino. Queste ritualità sono ben connesse con una religione animica e colpendo sul corpo delle persone innesca un effetto terapeutico, invece il vino si è sempre saputo anche in Occidente della sua proprietà disinfettante per i batteri. Nell'antica Cina, gli sciamani praticavano i riti con l'intenzione di scacciare dai corpi gli spiriti malvagi e l'effetto positivo di questi riti era di portare sollievo ai dolori degli ammalati. Nel corso degli anni, ci fu un’evoluzione imponente delle pratiche curative e diventano affermativamente pratiche mediche con uso degli aghi di pietre, decotti di piante, pratiche di massaggio, uso di coppettazione, applicazione di moxibustione, adozione di dietetica, trattamento psico-emotivo ed esercizi energetici. Il focus sarà sulla dietetica e sull’equilibrio psico-emotivo, scomponendo dalle basi dell’unità del Dao allo Yin yang e ai cinque fasi trasformative e collegando una varietà di concetti derivanti ed esempi di categorizzazione diagnostico e terapeutico.
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Sgreccia, Giorgia <1983&gt. "Utilzzo dei parametri ecocardiografici tradizionali ed a Doppler tissutale nella valutazione della disfunzione atrio-ventricolare in cani affetti da malattia mitralica cronica". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5705/1/Sgreccia_Giorgia_Tesi.pdf.

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In questo lavoro ci siamo posti come obiettivo lo studio della disfunzione atrio-ventricolare mediante tecniche ecocardiografiche avanzate (come il Tissue Doppler Imaging - TDI) in cani affetti da malattia mitralica cronica (MVD). Una prima parte è volta alla valutazione della funzionalità diastolica del ventricolo destro. Ci siamo proposti di analizzare la funzione del ventricolo destro in cani affetti da malattia del cuore sinistro per comprendere se quest’ultima possa condizionare direttamente la performance del settore cardiaco controlaterale. I risultati più importanti che abbiamo riscontrato sono: l’assenza di differenze significative nella disfunzione sisto-diastolica del ventricolo destro in cani con MVD a diverso stadio; la diretta correlazione tra le variabili TDI di funzionalità del ventricolo destro con il grado di disfunzione del ventricolo sinistro, come indicatori di interdipendenza ventricolare; ed infine il riscontro di una maggior tendenza ad alterazioni diastoliche del ventricolo sinistro in cani con ipertensione polmonare. A quest’ultimo proposito, per quanto riguarda le variabili TDI, il rapporto E/e’ dell’anulus mitralico laterale e settale è risultato avere una differenza significativa tra i cani con ipertensione polmonare e quelli privi di ipertensione polmonare (P<0,01). Nel secondo studio abbiamo applicato il TDI per l’analisi della funzione sisto-diastolica dell’atrio sinistro. Il lavoro è stato articolato in una parte di validazione della metodica su cani normali ed una su animali affetti da MDV. I risultati ottenuti mostrano che la valutazione ecocardiografica delle proprietà di deformazione dell’atrio sinistro basata sul TDI è attuabile e riproducibile nel cane. Abbiamo fornito dei valori di normalità per questa specie e confrontato questi dati con quelli ricavati in cani portatori di MVD. Le differenza tra le varie classi di malattia, nei diversi gradi di dilatazione atriale, sono risultate limitate, ma abbiamo individuato delle correlazioni tra i parametri TDI ed alcune variabili di funzionalità atriale.
The aim of this study is to evaluate the atrioventricular function using brand new echocardiographic techniques, such as Tissue Doppler Imaging (TDI) in dogs affected by chronic mitral valve disease (MVD). The first part of the project is focused on the analysis of right ventricular function in dogs affected by left sided heart failure, in order to better understand if the dysfunction of one ventricle might interfere with the function of the contralateral one. The main results were: absence of significance sisto-diastolic right ventricular dysfunction in dogs with different stages of MVD; direct relationship between right ventricular TDI variables and left ventricular functional parameters; lastly, the presence of more severe left ventricular diastolic abnormalities in patients with different degrees of pulmonary hypertension. In particular, the TDI variable mitral annulus E/e’ ratio was directly correlated to pulmonary artery pressures and was a useful indicator in predicting presence of this condition. In the second study we used TDI to analyze global and regional function of the left atrium in normal dogs and in dogs with MVD and different degrees of left atrial dilation. The results showed that left atrial TDI is feasible and reproducible in dogs and we proposed some ranges of normality for this specie. We found a few differences in TDI left atrial variables between normal and diseased animals, however we identified some correlations between TDI parameters and the traditional echocardiographic left atrial functional variables (such as left atrial diameter, transmitral waves flow velocity). In conclusion we verified that new TDI based echocardiographic techniques are useful in the noninvasive evaluation of segmental cardiac function in normal and diseased dogs.
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Sgreccia, Giorgia <1983&gt. "Utilzzo dei parametri ecocardiografici tradizionali ed a Doppler tissutale nella valutazione della disfunzione atrio-ventricolare in cani affetti da malattia mitralica cronica". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5705/.

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Resumen
In questo lavoro ci siamo posti come obiettivo lo studio della disfunzione atrio-ventricolare mediante tecniche ecocardiografiche avanzate (come il Tissue Doppler Imaging - TDI) in cani affetti da malattia mitralica cronica (MVD). Una prima parte è volta alla valutazione della funzionalità diastolica del ventricolo destro. Ci siamo proposti di analizzare la funzione del ventricolo destro in cani affetti da malattia del cuore sinistro per comprendere se quest’ultima possa condizionare direttamente la performance del settore cardiaco controlaterale. I risultati più importanti che abbiamo riscontrato sono: l’assenza di differenze significative nella disfunzione sisto-diastolica del ventricolo destro in cani con MVD a diverso stadio; la diretta correlazione tra le variabili TDI di funzionalità del ventricolo destro con il grado di disfunzione del ventricolo sinistro, come indicatori di interdipendenza ventricolare; ed infine il riscontro di una maggior tendenza ad alterazioni diastoliche del ventricolo sinistro in cani con ipertensione polmonare. A quest’ultimo proposito, per quanto riguarda le variabili TDI, il rapporto E/e’ dell’anulus mitralico laterale e settale è risultato avere una differenza significativa tra i cani con ipertensione polmonare e quelli privi di ipertensione polmonare (P<0,01). Nel secondo studio abbiamo applicato il TDI per l’analisi della funzione sisto-diastolica dell’atrio sinistro. Il lavoro è stato articolato in una parte di validazione della metodica su cani normali ed una su animali affetti da MDV. I risultati ottenuti mostrano che la valutazione ecocardiografica delle proprietà di deformazione dell’atrio sinistro basata sul TDI è attuabile e riproducibile nel cane. Abbiamo fornito dei valori di normalità per questa specie e confrontato questi dati con quelli ricavati in cani portatori di MVD. Le differenza tra le varie classi di malattia, nei diversi gradi di dilatazione atriale, sono risultate limitate, ma abbiamo individuato delle correlazioni tra i parametri TDI ed alcune variabili di funzionalità atriale.
The aim of this study is to evaluate the atrioventricular function using brand new echocardiographic techniques, such as Tissue Doppler Imaging (TDI) in dogs affected by chronic mitral valve disease (MVD). The first part of the project is focused on the analysis of right ventricular function in dogs affected by left sided heart failure, in order to better understand if the dysfunction of one ventricle might interfere with the function of the contralateral one. The main results were: absence of significance sisto-diastolic right ventricular dysfunction in dogs with different stages of MVD; direct relationship between right ventricular TDI variables and left ventricular functional parameters; lastly, the presence of more severe left ventricular diastolic abnormalities in patients with different degrees of pulmonary hypertension. In particular, the TDI variable mitral annulus E/e’ ratio was directly correlated to pulmonary artery pressures and was a useful indicator in predicting presence of this condition. In the second study we used TDI to analyze global and regional function of the left atrium in normal dogs and in dogs with MVD and different degrees of left atrial dilation. The results showed that left atrial TDI is feasible and reproducible in dogs and we proposed some ranges of normality for this specie. We found a few differences in TDI left atrial variables between normal and diseased animals, however we identified some correlations between TDI parameters and the traditional echocardiographic left atrial functional variables (such as left atrial diameter, transmitral waves flow velocity). In conclusion we verified that new TDI based echocardiographic techniques are useful in the noninvasive evaluation of segmental cardiac function in normal and diseased dogs.
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CEVESE, Rossella. ""SaHa:lalla!" Pratiche di salute e rappresentazioni sul corpo nell’esperienza di un gruppo di donne marocchine a Verona". Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/11562/343816.

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Resumen
La tesi, basata su una ricerca sul campo con un gruppo di donne marocchine residenti a Verona, si propone di creare un collegamento tra le pratiche di gestione della salute quotidiana e le rappresentazioni sul corpo, la salute e la malattia. Il lavoro è organizzato intorno a quattro nuclei tematici: idee e rappresentazioni sulla salute e la malattia in Marocco e in Italia; salute e relazioni sociali nel contesto di migrazione; immagini e metafore prodotte dal corpo; circolazione dei saperi e strategie di salute. Nel lavoro vengono prese in considerazioni le seguenti tematiche: eterogeneità delle situazioni delle donne marocchine in Italia e a Verona, creazione di reference groups e funzionamento delle reti sociali nel territorio, principali idee sulla salute in Marocco e in Italia, situazione della medicina popolare in Marocco, malattie popolari non riconosciute dal sistema biomedico, immaginario sul corpo ed esperienza della corporeità nel contesto di migrazione, rapporto con i medici italiani, utilizzo di erbe ed alimenti per la gestione della salute quotidiana, formazione e circolazione dei saperi nel contesto locale e attraverso le reti transnazionali, ricerca della guarigione e attivazione di itinerari terapeutici attraverso le reti sociali. Obiettivo del lavoro è focalizzare i cambiamenti portati dalla migrazione sia rispetto all’utilizzo di pratiche tradizionali di salute, sia rispetto alle rappresentazioni sul corpo, la salute e la malattia.
The paper is based on a fieldwork with a group of moroccan women living in Verona. The aim of the work is to link the practices of management of familiar health with ideas and representations about body health and illness in a context of migration. The thesis is built up around four areas: ideas and representations about health and illness in Morocco and Italy; health and social networks in the context of migration; images and metaphors of the body; strategies of healing. The main topics are: variety of situations of Moroccan women in Italy and in Verona, reference groups and social networks on the field, popular medicine in Morocco, “folk illness”, embodiment of migration and experiences of illness, relationship with Italian doctors, use of herbs and food to manage familiar health, creation and circulation of authoritative knowledge along the local and transnational networks, seeking for healing and therapeutic itineraries. The aim of the work is to focus the changes that migration brings as regard to the use of traditional medicine and as regard to representation about body, health and illness.
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BIGOTTI, FABRIZIO. "Mente e Materia. Fisiologia dell'anima nella tradizione galenica tardo-rinascimentale (1575-1625)". Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11573/917221.

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La tesi si sviluppa intorno alla diffusione ed alla tradizione del trattato galenico Quod animi mores nell'età tardo Rinascimentale. Dalla derivazione fisiologica degli stati psichici e delle scelte morali alla teoria degli elementi ed alla fisiognomica medica, il trattato di Galeno rappresenta l'esempio di un testo chiave della discussione scientifica e culturale della prima età moderna. Intorno a problemi da esso sollevati ruotano, infatti, le principali tesi dei medici e filosofi sulla natura della conoscenza - congenita o acquisita -, sul rapporto causale della fisiologia nei processi cognitivi, sulla libera determinazione delle scelte morali e sull'immortalità dell'anima. Per quanto riguarda l'esegesi rinascimentale, poi, si tratta di accettare o respingere l'intepretazione galenica del concetto di forma, radicalizzato dalla sperimentazione medica come pure da una piuttosto chiara adesione al materialismo. L'obiettivo della tesi si presenta, in tal senso, duplice: vagliare, da un lato, la ricezione del Quod animi mores in ambito medico-filosofico (con l'analisi delle opere di autori quali Juan Huarte de San Juan, Francesco Piccolomini, Nicolas de Nancel, Eustachio Rudio, Cesare Cremonini, Giovanni Battista Persona ed altri) e sottolineare, dall'altro, come il confronto maturato sul finire del XVI secolo tra le opinioni fisiologiche di Galeno, i dati acquisiti mediante l'indagine anatomica, la critica testuale e la rielaborazione della teoria del calore innato, preparassero il terreno per le discussioni e le problematiche successive relative al meccanicismo ed al rapporto mente-corpo.
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MINUZZI, Sabrina. "Sul filo dei segreti medicinali: praticanti e professionisti del mercato della cura a Venezia (secoli XVI-XVIII)". Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11562/397742.

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Resumen
La ricerca ha per oggetto le autorizzazioni a manipolare e vendere medicamenti rilasciate fra XVI e XVIII secolo dai provveditori alla Sanità di Venezia a 375 fra medici, speziali, droghieri, etc. ma anche figure non appartenenti alla professione medica (eccetto ciarlatani, già ben indagati dalla letteratura come dalla recente produzione accademica). Nella prima parte si esamina l’evoluzione normativa fra gli anni 1549-1798, estremi della prima ed ultima autorizzazione rilasciata per segreti medicinali. Evoluzione che evidenzia come i soggetti produttori di segreti non siano solo ciarlatani, opinione invalsa negli studi, ma appartengano a varie categorie professionali, che negli anni si definiscono sempre più dettagliatamente. La manipolazione dei segreti si innesta quindi nel circuito del mercato della cura condividendo un tratto peculiare della farmacopea veneta: l’assenza di un codice farmaceutico di riferimento, che determina una grande libertà di invenzione e soprattutto una grande inclinazione chimica, spesso bandita dalle prime farmacopee ufficiali. La parte centrale della tesi si cerca di ricostruire, nei limiti concessi dalle fonti, le basi culturali che muovono i manipolatori di segreti ad interessarsi agli studi naturalistici e chimici, passando in rassegna una serie di casi-studio. Sulla base della variazione in percentuale delle professioni lungo i secoli XVI-XVIII, i manipolatori di segreti vengono così inseriti nella tradizione locale di studi chimici, botanici e di farmacopea. Nella terza parte si prende in esame l’ultima stagione dei segreti medicinali, la produzione tardo settecentesca, in cui vengono a maturazione una serie di caratteristiche di fondo: esigenza di rinnovamento e originalità, ricerca di un impatto terapeutico dolce e non invasivo, tendenza a costruire reti commerciali sovranazionali. Tra i manipolatori di segreti, gli speziali sono i professionisti che più sono aumentati dal XVI secolo, assecondati in ciò anche dalle autorità che vogliono ricondurre la produzione e vendita di segreti nelle botteghe medicinali. Il crepuscolo dei segreti è alle porte: la creatività di professionisti e praticanti è ricondotta nell’alveo di un sempre più capillare programma di disciplinamento socio-culturale.
The purpose of the research are the medicines and remedies (“secrets”) patented by Venetian Health authorities to 375 among physicians, apothecaries, grocers, practitioners etc. (except “charlatans”, already well explored) in sixteenth- to eighteenth-century Venice. In the first part we analyse the development of the regulatory framework from 1549 to 1798, dates of first and last licence for secrets. Development that highlights how the secrets manipulators are not exclusively charlatans, as most of the academic studies support, but they belong to various professional groups, defining them more and more minutely over the years. The manipulation of remedies and medicines is part of the care market, sharing a peculiar feature with the Venetian pharmacopoea: the lack of a binding pharmaceutical code, exciting a great deal of inventivness and above all a good tendency to chemical studies, usually avoided from the official pharmacopoeias. The central part of the research tries to reconstruct, to the extent permitted by sources, the socio-cultural background inducing the secrets manipulators to engage in naturalistic and chemical studies. We browse then a series of case studies along the XVI-XVIII centuries, concernig professionals and non professionals, inserting them in the local tradition of chemical, botanical and pharmaceutical tradition. The third part of the research is devoted to the last flowering of secrets, the late seventeenth-century one, when many features mature: the pursuit of therapeutical sweetness, together with a noninvasive therapeutical impact and the tendency to build large commercial networks. From the sixteenth century, among the manipulators of secrets, apothecaries are the most increasing group of professionals, facilitated by Health authorities that want to bring the care market back into the medicine shops. This is the twilight of the medicinal secrets: creativity of professionals and practitioners is shrinking day by day, while authorities are creating an increasingly widespread system of socio-cultural disciplining.
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