Literatura académica sobre el tema "Marisa Fenoglio"

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Artículos de revistas sobre el tema "Marisa Fenoglio"

1

Lüderssen, Caroline. "Zur Erinnerung an Marisa Faussone Fenoglio (17.2.1933-27.11.2021)". Italienisch 44, n.º 87 (5 de septiembre de 2022): 162–64. http://dx.doi.org/10.24053/ital-2022-0023.

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Tesis sobre el tema "Marisa Fenoglio"

1

Marzi, Federica. "Letteratura estranea. Rappresentazioni e scritture dell'altro(ve) nella migrazione italiana in Germania". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4605.

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Resumen
2009/2010
Al centro delle scritture letterarie, sorte fuori dall’Italia, che hanno elaborato l’esperienza delle emigrazioni italiane nella Germania Federale del secondo dopoguerra vi è la questione della rappresentazione dell’altro (Gastarbeiter, straniero, estraneo, diverso). Nei testi tutto ciò si traduce nel tentativo di abrogare e demistificare una serie di immagini codificate già disponibili e funzionali a incorporare l’alterità, e nella ricerca di modalità alternative della narrazione dell’altro. Questo produce uno spostamento delle linee di demarcazione fra l’identità e l’alterità, fra il maggiore e il minore, fra lingue e culture diverse ed è funzionale a una negoziazione di nuovi spazi culturali. Fra i risultati più sorprendenti di simili esperimenti letterari (in tedesco, in italiano o bilingui) vi è che, con le immagini e le rappresentazioni, divengono estranei e si alterano anche le lingue, i testi e le scritture. Tutto ciò ha delle conseguenze fondamentali per quanto concerne la riformulazione di identità e comunità, intese come frutto di contatti, passaggi, scambi e traduzioni, e per una diversa concezione di cultura, di lingua e di letteratura, ripensate come esposte all’altro e dunque non normative, non originali, non collegate in modo esclusivo a un territorio, a una provenienza, a una classe, a una località o a una minoranza, ma allargate e allargabili, già eterogenee e interrelate ad altri, ampie e condivise, aperte e processuali. Die Frage nach der Repräsentation des Anderen rückt ins Zentrum eines Korpus außerhalb Italiens veröffentlichter literarischer Schriften, die sich mit der Erfahrung der italienischen Auswanderungen in die Bundesrepublik Deutschland nach dem Zweiten Weltkrieg auseinandersetzen. In den auf Deutsch oder Italienisch verfassten oder zweisprachig angelegten Texten ist nicht nur die Demontage geläufiger Darstellungen des Anderen zu beobachten, der Leser wohnt auch der Suche nach alternativen Narrationsarten der Alterität bei, die sich in der Verschiebung der Grenzlinien zwischen Identität und Alterität, zwischen majeur und mineur, zwischen unterschiedlichen Sprachen und Kulturen manifestiert, und zur Entstehung neuer kultureller Zwischenräume führt. Eine der überraschendsten Auswirkungen solcher Überschreitungen besteht darin, dass sich mit den Bildern und Repräsentationen auch die Sprachen, Texte und Schreibweisen der Literatur verändern und somit gleichsam fremd werden. All diese Verfahren haben grundlegende Auswirkungen auf die Reformulierung von Identitäten und Gemeinschaften als Resultaten von Kontakten, Übergängen, Austauschbeziehungen und Übersetzungen. Die Basis dafür bildet zweifelsohne eine andere Konzeption von Kultur, Sprache und Literatur: Dem Anderen ausgesetzt sind sie nicht normativ, nicht echt oder exklusiv, an kein Territorium, keinen Ursprung, keine Klasse, keinen Ort und keine Minderheit gebunden, sondern erscheinen erweitert und erweiterbar, schon heterogen und mit anderen verflochten, breit und teilbar, offen und prozesshaft.
XXII Ciclo
1974
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2

FEDERICO, LUCA. "L'apprendistato letterario di Raffaele La Capria". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1005664.

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Resumen
Superati «novant’anni d’impazienza» e dopo un lungo periodo votato all’autocommento e all’esplorazione delle proprie intenzioni, Raffaele La Capria ha raccolto le sue opere in due Meridiani curati da Silvio Perrella. La Capria ne ha celebrato l’uscita nella prolusione inaugurale di Salerno Letteratura, poi confluita nel breve autoritratto narrativo "Introduzione a me stesso" (2014). In questa sede, l’autore è tornato su alcuni punti essenziali della sua riflessione sulla scrittura, come la relazione, reciproca e ineludibile, fra tradizione e contemporaneità. All’epilogo del «romanzo involontario» di una vita, La Capria guarda retrospettivamente alla propria esperienza come ad un’autentica educazione intellettuale. Perciò, muovendo da un’intervista inedita del 2015, riportata integralmente in appendice, la tesi ha l’obiettivo di ricostruire l’apprendistato letterario di La Capria dai primi anni Trenta, quando l’autore ancora frequentava il ginnasio, fino all’inizio dei Sessanta, quando ottenne il premio che ne avrebbe assicurato il successo. Il percorso, che riesamina l’intera bibliografia lacapriana nella sua varietà e nella sua stratificazione, si articola in una serie di fasi interdipendenti: la partecipazione indiretta alle iniziative dei GUF (intorno alle riviste «IX maggio» e «Pattuglia»); l’incursione nel giornalismo e l’impegno culturale nell’immediato dopoguerra (sulle pagine di «Latitudine» e di «SUD»); l’attività di traduttore dal francese e dall’inglese (da André Gide a T.S. Eliot); l’impiego alla RAI come autore e conduttore radiofonico (con trasmissioni dedicate a Orwell, Stevenson, Saroyan e Faulkner); la collaborazione con «Il Gatto Selvatico», la rivista dell’ENI voluta da Enrico Mattei e diretta da Attilio Bertolucci; e le vicende editoriali dei suoi primi due romanzi, “Un giorno d’impazienza” (1952) e “Ferito a morte” (1961), fino alla conquista dello Strega. La rilettura dell’opera di uno scrittore semi-autobiografico come La Capria, attraverso il costante riscontro di fonti giornalistiche, testimonianze epistolari e documenti d’archivio che avvalorano e occasionalmente smentiscono la sua versione dei fatti, diventa allora un’occasione per immergersi nella sua mitografia personale e avventurarsi in territori finora poco esplorati: come la ricostruzione del suo profilo culturale, a partire dal milieu in cui La Capria vive e opera, o l’incidenza delle letture e delle esperienze giovanili sulla sua prassi letteraria.
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Libros sobre el tema "Marisa Fenoglio"

1

Begenat-Neuschafer, Anne. Alchimie Famigliari: Studi Su Beppe E Marisa Fenoglio Con La Collaborazione Di Patrizia Farinelli (Grundlagen Der Italianistik). Peter Lang Publishing, 2006.

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Capítulos de libros sobre el tema "Marisa Fenoglio"

1

"A Gentleman Writer and His Sister: The Alternative Worlds of Beppe and Marisa Fenoglio". En Literature for Europe?, 235–57. Brill | Rodopi, 2009. http://dx.doi.org/10.1163/9789042027176_014.

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