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Monegato, Emanuele. "Segnalazioni/Informes/Rapports/Reports". Altre Modernità, n.º 28 (30 de noviembre de 2022): 556–57. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19177.

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Alessandra Di Maio, La letteratura nigeriana in lingua inglese, Firenze, le Lettere, 2020, 144 pp. ISBN 978-889-366-1317 John K. Cooley, Una guerra empia, elèuthera edizioni, 2000, 400 pp. ISBN 888-506-042-0 Stefano Boni, Orizzontale e verticale. Le figure del potere, elèuthera edizioni, 2021, 280 pp. ISBN 883-302-120-3
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Alcini, Laura. "PAOLO ANTONIO ROLLI PRIMO TRADUTTORE DI MILTON UN POETA, EDITORE, POLEMISTA E MAESTRO D'ITALIANO NELL'INGHILTERRA DEL SETTECENTO". Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 39, n.º 2 (septiembre de 2005): 398–420. http://dx.doi.org/10.1177/001458580503900205.

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Resumen
Il saggio intende ricostruire la vicenda biografica e letteraria di Paolo Antonio Rolli, intellettuale eclettico nella Londra del secolo diciottesimo, a cui spetta il merito, scarsamente riconosciuto, di precursore e fautore degli scambi letterari tra Italia e Gran Bretagna. Per almeno trenta anni Rolli fu infatti uno dei più autorevoli rappresentanti della lingua e della cultura italiana a Londra, diventandone principale ambasciatore. Oltre al Rolli poeta arcade, librettista ed editore-filologo esiste anche un Rolli docente di lingua italiana la cui vocazione maieutica si esprime nell'intento, assolutamente moderno, di rendere più vicini il mondo letterario inglese e quello italiano. Egli si colloca d'altronde nella scia di quella corrente culturale che, già dal secolo XVII, aveva visto la lingua italiana diventare fulcro della formazione culturale anglosassone. Tendenza che in John Milton aveva trovato il suo più illustre rappresentante. L'attività di traduttore, dai classici e dai moderni, costituisce senza dubbio la parte fondamentale della produzione di Paolo Rolli, particolarmente intensa durante la permanenza inglese. Il più importante lavoro traduttivo rimane la versione italiana del Paradise Lost di J. Milton che impegnò il poeta per circa quindici anni. L'opera, pionieristica per l'epoca, rappresenta una pietra miliare della critica italiana in rapporto alla letteratura inglese.
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Forni, Dalila. "Nuove famiglie nella letteratura per l’infanzia in lingua inglese e italiana: un’analisi dell’editoria contemporanea". Italica Wratislaviensia 8, n.º 2 (31 de diciembre de 2017): 87–102. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2017.08.19.

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Costantinopoli, Simone. "La Cannabis terapeutica nel trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress: Protocollo per una Scoping Review". Dissertation Nursing 1, n.º 1 (29 de julio de 2022): 21–27. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17688.

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INTRODUZIONE:Risultati recenti di alcuni studi sembrano riscontrare dei miglioramenti nella sintomatologia dei pazienti affetti da PTSD sottoposti a terapia con cannabis terapeutica (THC, CBD e NABILONE). Alcune revisioni hanno messo in luce, tuttavia, come si siano riscontrate diverse metodologie di assunzione e diverse forme di agente terapeutico e di come gli studi inclusi presentassero bias di varia natura. A fronte di queste evidenze, ha senso effettuare una nuova Scoping Review finalizzata ad eseguire una mappatura degli studi primari presenti in letteratura che riportino prove di efficacia rispetto l’utilizzo della cannabis per il trattamento della sintomatologia del PTSD riscontrate sino ad oggi, col fine di descrivere le modalità d’utilizzo, le posologie l’aderenza alla terapia dei pazienti ed alcune caratteristiche specifiche del campione che potrebbero risultare influenti come l’abuso precedente di alcool e droghe e l’aderenza a terapie pregresse. METODI E ANALISI:Questa scoping review seguirà la metodologia del Joanna Briggs Institute, contenuta nel JBI Manual for Evidence Synthesis. La ricerca della letteratura sarà condotta attraverso i database PubMed, Scopus, Web Of Science, Cochrane Library, Elsevier, Psycinfo; in aggiunta, saranno consultate anche fonti di letteratura grigia. Saranno inclusi unicamente trial clinici (randomizzati e non) e studi quasi sperimentali in lingua italiana o inglese e disponibili in versione full text. Le informazioni chiave degli studi saranno estratte e presentate sia in forma narrativa che in forma riassuntiva con opportune tabelle per dare una panoramica adeguata dei contenuti della letteratura scientifica esistente sull’argomento.
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Pozzuoli, Cesare. "La didattica della letteratura inglese nell’università italiana ai tempi della pandemia. Uno studio di caso in una classe del corso di laurea di base in “Lingue” dell’Università “Federico II”". Altre Modernità, n.º 27 (30 de mayo de 2022): 239–53. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/17892.

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L’articolo propone una riflessione sul profondo processo di mutazione avvenuto nella didattica universitaria della letteratura negli ultimi anni, interessata da un ricorso massiccio alla didattica digitale e da remoto (Giusti 2019). Si è osservato in particolare un’accelerazione marcata di tale processo di mutazione dovuta al diffondersi della pandemia da Covid-19. L’analisi, divisa in due sezioni, servendosi di una prospettiva sia psico-pedagogica, sia di uno sguardo didattico, vedrà nella prima parte una riflessione sulle nuove forme di insegnamento letterario universitario, con particolare riferimento al rapporto tra il mutato status culturale della letteratura, didattica da remoto e nativi digitali (Bertoni 2018); tenendo conto del contesto di una società post-moderna (Marone e Striano 2012). Nella seconda parte si analizzerà il case study di un corso universitario di letteratura inglese svolto attraverso lo strumento del questionario validato. L’efficacia della didattica da remoto verrà testata sulle risposte di un campione rappresentativo di studenti in età compresa tra i 20 e i 23 anni frequentanti il secondo anno di un corso di laurea di base in lingue. Sulla base dei dati raccolti si vaglieranno delle ipotesi di sviluppo per nuove prospettive epistemiche per la didattica delle discipline letterarie, con particolare riferimento alle letterature straniere e anglofone.
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Caria, Marzia. "«Non so scrivere inglese, a momenti neppure italiano… datemi una “giobba” qualsiasi»: gli emigrati italiani nel teatro di Nino Randazzo". Italianistica Debreceniensis 26 (1 de diciembre de 2020): 56–68. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2020/9381.

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L'articolo prende in esame la rappresentazione culturale, sociale e linguistica degli italiani emigrati in Australia nella scrittura per il teatro di Nino Randazzo, drammaturgo di origine eoliana, emigrato a Melbourne nel 1952, considerato uno degli autori più importanti e prolifici nel contesto della cosiddetta “letteratura dell'emigrazione”, e più in particolare della letteratura italo-australiana in lingua italiana. Di particolare interesse è il tema dei pregiudizi culturali e sociali degli anglo-australiani nei confronti delle persone di origine italiana, etichettati come ignoranti, impossibili da acculturare e disciplinare, in gran parte legati alle organizzazioni criminali, che parlano per lo più una varietà mista di italiano e inglese. Così, in particolare, nella commedia Il Sindaco d'Australia (1981), in cui l'immagine stereotipata (ma esilarante) dell'emigrante del sud Italia, impulsiva e ambiziosa, caratterizzata a livello linguistico dall'uso di termini italo-australiani; e nella commedia Victoria Market (1982), concepita da Randazzo come protesta contro la tendenza degli anglo-australiani a costruire stereotipi nei confronti degli italo-australiani, in questo caso quello del'italiano mafioso. Il teatro di Randazzo, tuttavia, riesce a distinguersi dalle opere della maggior parte dei drammaturghi italo-australiani di prima generazione per il suo tentativo di demistificare in modo divertente tali pregiudizi e luoghi comuni. È nella scelta di un tono popolare della commedia, ottenuta anche attraverso la sapiente mescolanza di forme italiane più tradizionali con termini italo-australiani tipici degli anni in cui sono ambientati gli eventi narrati, che risiedono gli aspetti specifici di questo autore.
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Trimarchi, M., S. Bondi, E. Della Torre, M. R. Terreni y M. Bussi. "Palate perforation differentiates cocaine-induced midline destructive lesions from granulomatosis with polyangiitis". Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, n.º 4 (agosto de 2017): 281–85. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1586.

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Resumen
L’ abuso di cocaina può talvolta causare lesioni destruenti della struttura osteocartilaginea del naso, dei seni paranasali, del palato, con caratteristiche cliniche che ricordano altre patologie sistemiche associate a lesioni necrotizzanti centrofacciali. La diagnosi differenziale tra lesioni destruenti della linea mediana indotte da cocaina (CIMDL) e granulomatosi associata a poliangioite (GPA) può essere complessa, in particolare se il paziente non ammette l’abuso di sostanze. 10 pazienti con CIMDL e perforazione palatale sono stati trattati presso la nostra Unità Operativa tra il 2002 ed il 2015. Tutti i casi sono stati sottoposti ad endoscopia nasale, TC o RMN del massiccio facciale ed Anca test. In 8 casi è stata effettuata anche la biopsia nasale. Contestualmente è stata eseguita una revisione della letteratura presente su PubMed riguardante i casi di perforazione palatale in pazienti affetti da CIMDL e GPA. Tutti i 10 pazienti oggetto dello studio presentavano perforazione palatale e distruzione dei turbinati inferiori; inoltre 7 pazienti presentavano perforazione del palato duro , 2 pazienti perforazione del palato molle ed 1 paziente perforazione di entrambi. Gli Anca test erano negativi in 8 pazienti e positivi in 2, sia per C-Anca sia per P-Anca. La revisione della letteratura edita in lingua inglese ha evidenziato perforazioni palatali in 5 pazienti affetti da GPA e in 73 pazienti affetti da CIMDL. La presenza di perforazione palatale in pazienti con lesioni destruenti della linea mediana può rappresentare un nuovo marker clinico a favore delle CIMDL nella diagnosi differenziale con GPA.
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Forlin, Elisa. "Rassegna bibliografica: didattica innovativa per l'insegnamento delle letterature di lingua inglese nella scuola secondaria di secondo grado". Le Simplegadi, n.º 19 (noviembre de 2019): 277–82. http://dx.doi.org/10.17456/simple-145.

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Parozzi, Mauro y Sonia Lomuscio. "La Gamification virtuale nella formazione infermieristica rivolta all’ambito della Salute Mentale: protocollo per una Scoping Review". Dissertation Nursing 2, n.º 1 (30 de enero de 2023): 110–16. http://dx.doi.org/10.54103/dn/18637.

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Resumen
BACKGROUND:L’innesco globale di misure cautelative per la tutela della salute pubblica ha indubbiamente rafforzato l’interesse dei formatori per metodologie di simulazione virtuale. In quest’accezione formativa, i Serious Games sembrano consentire una miglior accessibilità, comprendendo la possibilità di essere fruiti o ripetuti un numero ipoteticamente infinito di volte senza rimanere necessariamente ancorati alla presenza dei docenti, alla disponibilità dei laboratori, al materiale presente ed agli eventuali impegni dei discenti stessi contribuendo all'esperienza di apprendimento migliorando la motivazione, l’impegno nel contesto della formazione cognitiva e la fiducia in sé stessi degli studenti infermieri. Gli ambiti di applicazione della gamification (intesa come l’integrazione di caratteristiche proprie dei giochi in contesti non di gioco sembrano essere piuttosto differenti, tuttavia, alcuni ambiti in particolare sembrano aver iniziato a riscontrare un certo interesse, fra cui, quello della Salute Mentale dove si riscontrano outcomes promettenti in studi con strutturazioni e obiettivi ancora eterogenei, mostrando la necessità di ampliare le evidenze a disposizione. METODI E ANALISI:Verrà effettuata una scoping review secondo la metodologia del Joanna Briggs Institute. Le banche dati biomediche consultate saranno MEDLINE (PubMed), Scopus, WebOfScience, Cochrane Library, Cinhal ed Embase; l’estensione della ricerca sulla letteratura grigia verrà effettuata consultando Google Scholar, ClincialTrials.gov, TRIP (Turn Research Into Practice), medRxiv, OSF Preprints, Networked Digital Library of Theses and Dissertations, Open Access Theses and Dissertations. Saranno inclusi articoli in lingua Italiana o Inglese disponibili in formato full text. La presentazione delle informazioni degli studi sarà effettuata sia attraverso tabelle specifiche che in forma narrativa.
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Bunn, Daniela y Mariele Lúcia Tortelli. "A participação da língua italiana no Projeto Multidisciplinar PIBID/UFSC Línguas Estrangeiras/Adicionais: interação, cooperação e formação docente". Revista Italiano UERJ 13, n.º 1 (17 de octubre de 2022): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70752.

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RESUMO: Políticas públicas de formação de professores e incentivo à docência como o Programa Institucional de Bolsas de Iniciação à Docência (PIBID/MEC), que tem como objetivo antecipar o vínculo entre os futuros professores e a sala de aula, fazendo uma articulação entre a educação superior e as escolas estaduais e municipais, não contemplam línguas adicionais como o italiano, o francês e o alemão. Tendo em vista essa lacuna, num esforço de resistência e união, professores do Departamento de Metodologia do Ensino e do Departamento de Língua e Literatura Estrangeira, da Universidade Federal de Santa Catarina, refletiram sobre a possibilidade de um subprojeto multidisciplinar que apoiasse essas línguas não contempladas no programa. O objetivo principal deste relato é expor como a experiência da interação entre professores universitários dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês; professores de espanhol e inglês da rede pública de educação de Santa Catarina e graduandos dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês têm criado um espaço de res(ex)istência nas discussões sobre o fazer docente e o ensino de língua-cultura na escola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Como essa equipe e essa experiência multidisciplinar podem contribuir no processo de formação de professores em contexto remoto de ensino e como podemos fomentar o diálogo entre as línguas estrangeiras em nossas universidades são algumas questões norteadoras. É objetivo ainda apresentar o desenvolvimento do projeto durante a pandemia e sua contribuição para a formação dos alunos do curso de licenciatura, especialmente do curso de Italiano. Pela análise de material empírico e teórico estudado ao longo do projeto, procurou-se levantar algumas perspectivas tendo em vista que, de pequenas iniciativas como essas, como a proposta multidisciplinar, o empenho coletivo de professores de LE, a procura por uma bolsa alternativa à da Capes e o interesse e empenho da aluna bolsista, a área do italiano pôde acessar espaços mais democráticos dentro da Universidade e da escola.Palavras-chave: Ensino. Aprendizagem. Língua. Italiano. Pibid Multidisciplinar. ABSTRACT: Politiche pubbliche per la formazione degli insegnanti e incentivi come il Programma Istituzionale per le Borse di Iniziazione all'Insegnamento (PIBID/MEC), che mirano ad anticipare il legame tra i futuri insegnanti e l'aula, creare un collegamento tra l'istruzione superiore e le scuole statali e comunali, non include lingue aggiuntive come l'italiano, il francese e il tedesco. In considerazione di questa lacuna, in uno sforzo di resistenza e di unione, professori del Dipartimento di Metodologia Didattica e il Dipartimento di Lingua Straniera e Letteratura dell'Università Federal de Santa Catarina hanno riflettuto sulla possibilità di un sottoprogetto multidisciplinare che supportasse queste lingue non incluse nel Programma. L'obiettivo principale di questa presentazione è quello di esporre come l'esperienza dell'interazione tra docenti universitari di corsi di italiano, spagnolo, inglese e francese; insegnanti di spagnolo e inglese della rete di istruzione pubblica e laureandi di corsi di italiano, spagnolo e inglese hanno creato uno spazio di resistenza nelle discussioni sulla didattica e l'insegnamento della lingua-cultura a scuola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Come questo team e questa esperienza multidisciplinare possono contribuire al processo di formazione degli insegnanti in un contesto di insegnamento remoto e come possiamo promuovere il dialogo tra le lingue straniere nelle nostre università sono alcune questioni guida. Si propone anche di presentare lo sviluppo del progetto durante la pandemia e il suo contributo alla formazione degli studenti del corso di laurea, in particolare il corso di italiano. L'analisi del materiale empirico e teorico ci ha aitutato ad elevare alcune prospettive in vista di piccole iniziative come la proposta multidisciplinare, l'impegno collettivo degli insegnanti di LE, la ricerca di una borsa di studio alternativa e l'impegno della studente, così l'italiano ha potuto accedere a spazi più democratici all'interno dell'Università e della scuola.Parole chiave: Insegnamento. Apprendimento. Lingua. Italiano. Pibid Multidisciplinare. ABSTRACT: Public policies for teacher training and incentive to teaching such as the Institutional Program for Teaching Initiation Scholarships (PIBID/MEC), which aims to anticipate the link between future teachers and the classroom, making a link between higher education and state and municipal schools, does not include additional languages such as Italian, French and German. In view of this gap, in an effort of resistance and union, professors from the Department of Teaching Methodology and the Department of Foreign Language and Literature of the Universidade Federal de Santa Catarina reflected on the possibility of a multidisciplinary subproject that would support these languages not included in the program. The main objective of this presentation is to expose how the experience of the interaction between university professors of Italian, Spanish, English and French courses; teachers of Spanish and English of the public education and undergraduates of Italian courses, Spanish and English have created a space of res(ex)istência in the discussions on the teaching and language-culture teaching at school (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). How this team and this multidisciplinary experience can contribute to the teacher training process in a remote teaching context and how we can foster dialogue between foreign languages in our universities are some guiding issues. It also aims to present the development of the project during the pandemic and its contribution to the training of students of the undergraduate course, especially the Italian course. The analysis of empirical and theoretical material, also in view of the formal documents of Santa Catarina, sought to raise some perspectives with a view to small initiatives such as the multidisciplinary proposal, the collective commitment of LE teachers, the search for an alternative scholarship t and the interest and commitment of the scholarship student, the Italian area was able to access more democratic spaces within the University and the school.Keywords: Teaching. Learning. Language. Italian. Multidisciplinary Pibid.
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Vučetić, Zorica. "Fernando Picchi, Language & Business, Dizionario inglese-italiano, italiano-inglese, economico, commerciale e di lingua moderna, Bologna, Zanichelli editore, 1993, pp. 1788". Linguistica 37, n.º 1 (1 de diciembre de 1997): 136–39. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.37.1.136-139.

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Resumen
Con questa recensione cercheremo di esprimere il nostro giudizio sul valore e pregio del presente dizionario. Perché abbiamo scelto proprio un dizionario bilingue, inglese-italiano, italiano-inglese? Perché oggi, alla fine di questo secolo e di questo millennio, in tutte le branche della scienza, dall' economia alla linguistica e all' informatica, la lingua veicolare è una sola: l' inglese. La lingua inglese è ormai diventata una lingua internazionale.
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Pasqualin, A. "Epidemiologia e storia naturale delle MAV cerebrali". Rivista di Neuroradiologia 15, n.º 1 (febrero de 2002): 29–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500104.

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Le malformazioni artero-venose (MAV o angiomi) cerebrali rappresentano una patologia rara: 1.5–2 casi/100.000 / anno. Non vi sono dati certi sulla ereditarietà, sono stati descritti casi di incidenza familiare. Alla diagnosi di angioma cerebrale si giunge precocemente nella vita, dato che la maggioranza dei pazienti con MAV ha età compresa tra 20 e 40 anni. La presentazione clinica più frequente è costituita dall'emorragia intracranica, più spesso intraparenchimale o intraventricolare, e raramente subaracnoidea. Sintomi meno frequenti sono costituiti dall'epilessia, dalla cefalea, da un deficit neurologico progressivo. Tra gli altri sistemi di esordio, lo scompenso cardiaco è una manifestazione comune per angiomi di grosse dimensioni in etè infantile. La presenza di uno o più aneurismi associati ad una MAV intracranica non è infrequente. È stata proposta una classificazione in 4 tipi degli aneurismi associati a MAV: 1) aneurisma displasico (in sede non dipendente dalla MAV); 2) aneurisma prossimale (sul circolo di Willis, prossimale alla MAV); 3) aneurisma peduncolare (su un peduncolo vasale afferente alla MAV); 4) aneurisma intranidale. La scomparsa completa dell'angioma è un evento raro, con un totale di 65 casi documentati nella letteratura di lingua inglese al momento attuale. La teoria meglio documentata (attraverso studi seriati con risonanza) è la progressiva trombosi dell'unico scarico venoso. Ai fini del trattamento, l'aspetto più importante da valutare in un paziente con angioma cerebrale dovrebbe essere la probabilità di sanguinamento dell'angioma stesso; in altre parole, se fosse possibile stabilire un basso rischio di emorragia per un dato angioma, non sarebbe giustificato sottoporre il paziente ad un trattamento che comporti rischi più elevati. I due fattori anatomici più significativi per presentazione emorragica sono lo scarico venoso profondo e la stenosi venosa. Il rischio annuo di emorragia rimane un dato fondamentale per una decisione terapeutica. I dati più attendibili derivano da studi - prospettici o retrospettivi - condotti su larghe serie cliniche e con follow-up prolungato nel tempo. Da questi studi si ricava un rischio annuo di emorragia variabile: a) dal 1.7 al 4% per angiomi intatti al momento della diagnosi, e b) dal 2 al 3.9% per angiomi con pregressa emorragia. In un recente lavoro presentato dal nostro gruppo nel 1995 il rischio annuo di prima emorragia si attesta intorno al 2.8%, il rischio di seconda emorragia intorno al 3.5%, il rischio di terza emorragia intorno al 7.7%, ed il rischio annuo di morte rispettivamente intorno all '1.2%, 1.6% e 3%; si è notata una tendenza ad un maggior rischio di emorragia nelle MAV di volume superiore ai 20 cm3 e nelle MAV con drenaggio venoso estensivo. L'istituzione di uno studio cooperativo internazionale - con una componente retrospettiva e prospettica valutata con criteri omogenei nei differenti centri - porterebbe sicuramente ad una migliore definizione del rischio di emorragia e ad una più adeguata scelta terapeutica nei pazienti con angiomi cerebrali.
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Abdo, Samah Mohammed Ibrahim. "PROBLEMATICHE DI TRADUZIONE LETTERARIA DALL’ITALIANO IN ARABO IN UN MODELLO DIDATTICO APPLICATO". Italiano LinguaDue 13, n.º 2 (26 de enero de 2022): 54–73. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17129.

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Resumen
Il presente articolo ha come oggetto di studio l’analisi delle problematiche di natura semantica-lessicale nella traduzione letteraria compiuta da 7 gruppi di studenti egiziani e arabofoni al quarto anno del corso di Lingua e letteratura italiana, a. a. 2019/2020, presso l’ateneo di Ain Shams, al Cairo. Si sono analizzate le traduzioni, intere o in parte, di: Favole al telefono e Le avventure di Cipollino di G. Rodari, Racconti sardi di G. Deledda, Fiabe Italiane di I. Calvino, I racconti di I. Svevo, Novelle per un anno di L. Pirandello, Il grande Belzoni, Romanzo a fumetti di W. Venturi. L’articolo si focalizza sull’analisi delle difficoltà di traduzione delle espressioni idiomatiche, delle polisemie, dei giochi di parole, degli antroponimi e delle onomatopee. Oltre alle lacune che alcuni dizionari monolingue presentano, la maggior parte dei dizionari bilingui italiano-arabo non raccolgono le espressioni idiomatiche. Traducendo le parole/espressioni polisemiche, lo studente deve cercare spunti nel contesto per scegliere il significato adatto. Non basta consultare il dizionario. Optare per una traduzione inappropriata di un termine polisemico, potrebbe essere dovuto ad un equivoco tra la lingua madre e l’italiano come LS. Con i giochi di parole gli studenti riescono a trovare delle soluzioni facendo riferimento ad un pubblico infantile e adeguate alla cultura d’arrivo. A volte si riesce a riprodurre identico il gioco, a volte viene sostituito con un altro; sono delle «supertraduzioni» per cui il traduttore si sovrappone all’autore adattando lo stile e i valori del testo originale alla lingua di arrivo. Con le parole inventate è necessario creare un neologismo soprattutto quando si tratta di un lemma culturalmente marcato che non ha un corrispondente nella lingua d’arrivo. Tuttavia non mancano gli esempi in cui la rinuncia al gioco di parole nella traduzione risulta una scelta obbligata. In Le avventure di Cipollino gli studenti dovevano mantenere le connotazioni dei nomi. Le strategie adottate nella traduzione degli antroponimi hanno l’obiettivo di facilitare, in qualche misura, la lettura del testo tradotto nella cultura di destinazione. In Il grande Belzoni gli studenti affrontano in modo particolare la problematica della traduzione delle onomatopee. Due sono le strategie: optare per le onomatopee derivate equivalenti o ricalcare le onomatopee di origine inglese. Con questo corso, molto vicino ad un laboratorio di traduzione, gli studenti si lanciano in territori mai esplorati e sperimentano strategie nuove per un pubblico giovanile e ricettivo e sviluppano un certo gusto per l’etimologia e la ricerca di somiglianze e differenze lessicali e strutturali tra italiano LS e l’arabo L1. Problems of literary translation from Italian into Arabic in an applied didactic model This article analyzes the semantic-lexical problems in t literary translation by 7 groups of Egyptian and Arabic-speaking students in the fourth year in Italian Language and Literature course, a. a. 2019/2020, at Ain Shams University, in Cairo. The analysis regarded the translation, whole or in part, of: Favole al telefono e Le avventure di Cipollino (G. Rodari), Racconti sardi (G. Deledda), Fiabe Italiane (I. Calvino), I racconti (I. Svevo), Novelle per un anno (L. Pirandello), Il grande Belzoni, Romanzo a fumetti (W. Venturi). The article focuses on the analysis of the translation difficulties regarding idiomatic expressions, polysemy, puns, anthroponym and onomatopoeia. Most bilingual Italian-Arabic dictionaries do not collect idiomatic expressions. When translating polysemic words/expressions, the student must look for clues in the context to choose the appropriate meaning. Consulting the dictionary is not enough. Choosing an inappropriate translation of a polysemic term could be due to misunderstanding between the native language and Italian SL. With puns, students were able to formulate assumptions assimilated by the childish public and adapted to the arrival culture. Sometimes it was possible to reproduce the puns identically, sometimes they were replaced with another Arabic pun. These are “supertranslations”; the translator overlaps the author by adapting the style and values of the original text to the arrival language. With invented words, it was necessary to create a neologism, especially when it came from a lemma of cultural background that did not have a correspondent in the arrival language. However, there was no shortage of examples where it was mandatory to renounce the pun in translation. In Le avventure di Cipollino, the students had to keep the connotations of the names. The strategies adopted in the translation of anthroponym aimed to facilitate the reading of the translated text in the target culture. In Il grande Belzoni, the students faced the problem of the translation of onomatopoeia. There were two strategies: opting for the equivalent derived onomatopoeia or reusing the onomatopoeia of English origin. This course, almost a translation lab, students launched themselves into territories never explored and experimented with new strategies that affect young and receptive readers, and they developed a certain inclination for etymology and the search for lexical and structural similarities and differences between Italian SL and Arabic L1.
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Chialant, Maria Teresa, Gaetano D'Elia y Christopher Williams. "La nuova letteratura inglese. Ian McEwan". Yearbook of English Studies 20 (1990): 352. http://dx.doi.org/10.2307/3507633.

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VanBriggle, Denise. "Quale sarŕ la tua storia? Il potenziale trasformativo della scrittura espressiva". EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, n.º 1 (noviembre de 2011): 111–39. http://dx.doi.org/10.3280/erp2011-001007.

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Marsick, Victoria J. y Jacqueline Davis-Manigaulte. "Sostenere lo sviluppo degli operatori nel settore dello sviluppo giovanile attraverso l'apprendimento critico riflessivo basato sull'azione". EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, n.º 1 (noviembre de 2011): 7–64. http://dx.doi.org/10.3280/erp2011-001002.

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Mottura, Bettina. "Mediazione e stampa cinese in lingua inglese". Lingue Culture Mediazioni - Languages Cultures Mediation (LCM Journal), n.º 1 (2014) 1-2 (febrero de 2015): 187–206. http://dx.doi.org/10.7358/lcm-2014-0102-mott.

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Prina, Federico. "«Amnesia in Fancy Dress»: il pageant in Between The Acts di Virginia Woolf e in Wigs on the Green di Nancy Mitford". ACME 74, n.º 1 (26 de noviembre de 2021): 181–200. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/16797.

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Il saggio si pone come obiettivo l’analisi della rievocazione storica, il pageant, e del suo significato all’interno di due romanzi inglesi dell’interwar period: Between the Acts (1941) di Virginia Woolf e Wigs on the Green (1935) di Nancy Mitford. Il pageant ha rivestito un ruolo di primo piano nell’Inghilterra degli anni compresi fra le due guerre, assurgendo a simbolo della tradizione inglese e della Englishness,e trovando, inoltre, un forte riscontro nella letteratura di quel periodo. In Between the Acts, la rievocazione storica messa in scena da Miss La Trobe nel cuore della campagna inglese, sul prato di Pointz Hall, è il riflesso del caos ineluttabile che contraddistingue la condizione umana nel mondo moderno e del profondo senso di solitudine e di isolamento della società inglese sull’orlo della Seconda Guerra Mondiale. Mitford utilizza invece il pageant come strumento per smascherare l’inconsistente ideologia nazionalista del fascismo inglese di quegli anni, considerata dalla scrittrice solo vuota retorica priva di uno scopo concreto, e rappresentata, in Wigs on the Green, dal personaggio di Eugenia Malmains, la più ricca ereditiera inglese – versione romanzesca della sorella della scrittrice, la fascista Unity Valkyrie – fervente sostenitrice di Captain Jack e delle Union Jackshirts, partito fascista immaginario basato sulla British Union of Fascists di Sir Oswald Mosley. Partendo da una breve introduzione del pageant e del ruolo che riveste nella letteratura inglese degli anni ’30, si passa poi alla sua contestualizzazione all’interno delle opere di queste due scrittrici, focalizzandosi, in particolare, sul significato che assume in relazione al quadro storico-politico, culturale e sociale.
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Berezowski, Łukasz Jan y Joanna Ciesielka. "Analisi delle denominazioni di malattie in lingua italiana, polacca e inglese in chiave contrastiva svolta sulla base di alcune entità nosologiche tratte dalla Classificazione ICD-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità". e-Scripta Romanica 10 (13 de octubre de 2022): 137–53. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.10.11.

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L’articolo toccherà argomenti relativi alla pluralità di denominazioni di malattie in lingua italiana, polacca e inglese. Facendo riferimento alla loro etimologia latina nonché al corpus terminologico plurilingue tratto dalla Classificazione ICD-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli autori metteranno in evidenza i problemi traduttivi di diverse categorie di entità nosologiche analizzando i loro nomi dal punto di vista sociolinguistico, tra i quali i termini eponimici, derivati dotti e popolari, forme greche, latine e latineggianti. In tale contesto si discuteranno le differenze tra i diversi livelli di discorso nella comunicazione medica e della frequenza d’uso di alcune forme varianti di malattie in italiano e in polacco nei rispettivi corpora di riferimento (con alcuni cenni al caso della lingua inglese). Da ultimo, gli autori menzioneranno esempi di forme difettose nella traduzione di malattie tra l’italiano, il polacco e l’inglese.
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Della Pietra, Daniele. "GLI ITALIANISMI ENOGASTRONOMICI RECENTI NELLA LINGUA INGLESE: UN’ANALISI SUI CORPORA". Italiano LinguaDue 13, n.º 2 (26 de enero de 2022): 377–96. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17144.

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La lingua italiana ha sempre giocato un ruolo chiave nel panorama linguistico europeo ed extraeuropeo, influenzando significativamente la maggior parte delle lingue romanze e alcune lingue germaniche come l'inglese e il tedesco. A dimostrazione di ciò, basti pensare al fenomeno – rafforzato dalla globalizzazione – degli italianismi presenti in diverse lingue. Questo articolo si propone di individuare e indagare i lessemi di origine italiana che, negli ultimi anni, si sono infiltrati nella lingua inglese, la lingua franca per eccellenza, soprattutto per quanto riguarda l’enogastronomia. A tal fine, si è utilizzato come punto di partenza l’Oxford English Dictionary e come punto di riferimento il Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT), un’opera lessicografica che comprende oltre 5.000 parole italiane di uso comune nelle lingue francese, inglese e tedesca. Ai fini della ricerca si sono analizzati tre diversi corpora: enTenTen 15, disponibile all’interno del software Sketch Engine e due corpora ottenuti dal New York Times Cooking e dal BBC Good Food, le sezioni culinarie del quotidiano americano New York Times e dell’emittente pubblica britannica BBC, che permettono di stimare l’effettiva presenza di italianismi nell'inglese americano, utilizzando l’inglese britannico come benchmark. Recent food and wine italianisms in the English language: a corpus analysis The Italian language has always played a key role in the European and extra-European linguistic scene, significantly influencing most Romance languages as well as some Germanic languages such as English and German. As an illustration of this, one need only think of the phenomenon – reinforced by globalization – of Italianisms occurring in several languages.This scientific article aims to identify and investigate the lexemes of Italian origin that, in the last few years, have infiltrated the English language, the lingua franca par excellence, especially with regard to food and wine. To this end, the Oxford English Dictionary was used as a starting point and the Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT), an lexicographic work that includes over 5,000 Italian words commonly used in the French, English and German languages as a benchmark. Three different corpora were analyzed for research purposes: enTenTen 15, available within in software Sketch Engine and two corpora obtained from The New York Times Cooking and the BBC Good Food, the culinary sections of the American daily newspaper The New York Times and British public service broadcaster BBC, to estimate the presence of italianisms in American English, using British English as a benchmark.
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Riem Natale, Antonella. "Letteratura/e in inglese, Partnership e Glocalizzazione - ipotesi di ricerca". Le Simplegadi, n.º 1 (2003): 16–21. http://dx.doi.org/10.17456/simple-14.

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Staggini, Giulia. "Recensione: Pavesi, Maria, & Ghia, Elisa (2020). Informal contact with English. A case study of Italian postgraduate students. Edizioni ETS." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, n.º 1 (31 de marzo de 2021): 76–81. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.238.

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IT Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students tratta dell’acquisizione informale della lingua inglese in contesto italiano. Il volume, infatti, dopo una rassegna dei principali studi acquisizionali attorno al tema, illustra e descrive i risultati dell’indagine condotta su studenti dell’Università di Pavia riguardo al loro rapporto con media e input in lingua inglese. Il testo presenta un focus specifico sui benefici e sull’impatto dei testi audiovisivi in generale, e dei testi audiovisivi sottotitolati in particolare. Parole chiave: ACQUISIZIONE INFORMALE, LINGUISTICA ACQUISIZIONALE, LINGUA INGLESE, INPUT AUDIOVISIVI EN Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students examines informal English acquisition in the Italian context. After a review of major studies of informal acquisition, the volume describes the results of a study conducted with students at the Università di Pavia (Italy) regarding their engagement with English-language media. Specifically, the text focuses on the benefits and impact of input from audiovisual materials and, in particular, audiovisual materials with subtitles. Key words: INFORMAL ACQUISITION, ACQUISITIONAL LINGUISTICS, ENGLISH LANGUAGE, AUDIOVISUAL INPUT ES Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students se ocupa de la adquisición informal de la lengua inglesa en el contexto italiano. Tras un análisis de los principales estudios adquisicionales sobre el tema, el volumen ilustra y describe los resultados de una investigación llevada a cabo con estudiantes de la Universidad de Pavía (Italia) sobre su relación con los medios y el input en lengua inglesa. El texto se centra especialmente en los beneficios y el impacto del input procedente de materiales audiovisuales y, en particular, de aquellos que incluyen subtítulos. Palabras clave: ADQUISICIÓN INFORMAL, LINGÜÍSTICA ADQUISICIONAL, LENGUA INGLESA, INPUT AUDIOVISUAL
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Ceserani, Remo, Keir Elam, Mirella Billi y Marcello Pagnini. "La grande festa del linguaggio. Shakespeare e la lingua inglese". Poetics Today 8, n.º 1 (1987): 202. http://dx.doi.org/10.2307/1773016.

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Trentin, Bijoy M. "Progettare un curricolo di lingua e letteratura greca". Euphrosyne 36 (enero de 2008): 333–47. http://dx.doi.org/10.1484/j.euphr.5.124598.

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Klingebiel, Kathryn. "Letteratura medievale in lingua d'oc (review)". Tenso 19, n.º 1-2 (2004): 22–27. http://dx.doi.org/10.1353/ten.2004.0003.

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Olsan, Lea T. "Book Review". Incantatio. An International Journal on Charms, Charmers and Charming 9 (diciembre de 2021): 139–42. http://dx.doi.org/10.7592/incantatio2020_9_olsan.

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Rodríguez, Luisa Fernanda. "Loredana Regnoli. Aspetti della negazione nella lingua inglese. Bulzoni Editore, 1990." Estudios Humanísticos. Filología, n.º 18 (15 de noviembre de 2016): 271. http://dx.doi.org/10.18002/ehf.v0i18.4544.

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Ralli, G., C. Milella, R. Ralli, M. Fusconi y G. La Torre. "Quality of life measurements for patients with chronic suppurative otitis media: Italian adaptation of “Chronic Ear Survey”". Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, n.º 1 (febrero de 2017): 51–57. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1041.

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Il Chronic Ear Survey (CES) è una misura specifica della Qualità della Vita (QoL) nei pazienti affetti da Otite Media Suppurativa Cronica (CSOM). È un questionario composto da 13 domande che indagano frequenza, durata e severità dei sintomi associati a questa malattia. Il CES genera tre sottoscale con rispettivo punteggio che riguardano limitazioni nelle attività fisiche e sociali, sintomi e trattamento medico. Attraverso le risposte ottenute dai pazienti è possibile ricavare un punteggio che va da 0 a 100; il punteggio più alto indica una QoL migliore, mentre quello più basso indica una QoL peggiore. Il questionario è stato creato in lingua inglese. Lo scopo del lavoro è di validare in lingua italiana il CES. La traduzione è stata condotta seguendo le linee guida internazionali. La versione italiana del CES (CES-I) è stata proposta a 54 pazienti con CSOM. Nello stesso tempo, è stato somministrato a tutti i pazienti anche il questionario SF-36. Un modello trasversale è stato usato per esaminare la consistenza interna (Cronbach alpha) e la validità esterna (coefficiente di Pearson). Per confermare la validità esterna del CES-I è stato poi analizzato il test di correlazione di Pearson considerando il punteggio totale, le singole sottoscale del CES e le 8 scale dello Short Form Health Survey (SF-36). Il coefficiente di Cronbach è stato pari a 0.737. Il coefficiente di correlazione interno ha dato un risultato pari a 0.737 (95% CI: 0.600-0.835, p < 0.001) di media e 0.412 (95% CI: 0.237-0.559, p < 0.001) per le singole misure. Sulla base dei nostri risultati il questionario CES-I è risultato essere concorde con l’originale in lingua inglese e può essere considerato uno strumento adeguato per valutare la Qualità della Vita nei pazienti con CSOM di lingua italiana.
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Bottinelli Montandon, Mario. "inglese scorre meglio: parole come immagini nell’estetica delle attitudini". Babylonia Journal of Language Education 3 (23 de diciembre de 2022): 26–33. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.209.

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Riflettendo sull’evoluzione recente dell’arte contemporanea, su come il codice visivo abbia accolto le parole quali significanti al pari delle immagini, l’articolo s’interroga sul ruolo particolare giocato dalla lingua inglese. A sostegno dell’ipotesi che l’inglese abbia un alto potenziale di significazione simbolica nell’espressione estetica, si riprende il concetto di “attitudine” del critico e curatore Harald Szeemann (When attitudes become form, 1969). Si coinvolge nella riflessione il paradigma pedagogico-didattico delle competenze, che pure rivendica una funzione non subalterna alla dinamica attitudinale dell’allievo nella manifestazione del suo comportamento competente. Sono presentati e discussi casi di studio da mostre d’arte contemporanea e dalla didattica artistica post-digitale.
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Palmarini, Luca. ""Lu scïò" di Guido Milanesi tra letteratura e lingua". Italica Wratislaviensia, n.º 7 (2 de julio de 2016): 123. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2016.07.07.

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Pedriali, Federica. "Una fama da non recuperare? Baretti e laGrammatica della Lingua inglese(1760)". Italianist 13, n.º 1 (junio de 1993): 97–138. http://dx.doi.org/10.1179/ita.1993.13.1.97.

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Bullen, J. B. "Storia della letteratura inglese, Vol. IV: Dal 1870 al 1921 by Franco Marucci". Modern Language Review 103, n.º 1 (2008): 206–7. http://dx.doi.org/10.1353/mlr.2008.0383.

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McGregor, James H. "Letteratura e legge nel Trecento inglese: Chaucer, Gower e Langland. Emilia Di Rocco". Speculum 80, n.º 4 (octubre de 2005): 1262–63. http://dx.doi.org/10.1017/s0038713400001603.

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Vanvolsem †, Serge. "Vent’anni di scritture migranti: una nuova letteratura, una nuova lingua". Recherches, n.º 10 (30 de junio de 2013): 103–11. http://dx.doi.org/10.4000/cher.11253.

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Stefanini, Ruggero. "Studi di lingua e letteratura lombarda offerti a Maurizio Vitale". Italica 66, n.º 3 (1989): 372. http://dx.doi.org/10.2307/479059.

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Blasi, Nicola De. "Note sulla lingua e sulla letteratura di Salvatore Di Giacomo". Italica 76, n.º 4 (1999): 480. http://dx.doi.org/10.2307/480253.

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Cavagnoli, Franca. "[rec. to] Michela Marroni. Dialoghi traduttologici. Il testo letterario e la lingua inglese". Le Simplegadi, n.º 18 (noviembre de 2018): 251–53. http://dx.doi.org/10.17456/simple-113.

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Kilibarda, Vesna. "TRADUZIONE MONTENEGRINA DELL’ODE PIEMONTE DI CARDUCCI CRNOGORSKI PREVOD KARDUČIJEVE ODE PIJEMONTU". Folia linguistica et litteraria XI, n.º 30 (2020): 35–49. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.2.

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Resumen
Il presente contributo prende in esame le circostanze in cui nel 1896 fu pubblicata in Montenegro una traduzione dell'ode Piemonte di Carducci, che fino ad oggi è rimasta l'unica versione di questa poesia dal famoso poeta italiano presso gli Slavi del Sud. Inoltre, si tratta dell'unica traduzione dalla lingua italiana del professor Živko Dragović, uno dei pochi traduttori di letteratura italiana in Montenegro fino alla fine dell’Ottocento che non si era formato intellettualmente nelle Bocche di Cattaro o in Dalmazia, dove lingua, letteratura e cultura italiana erano presenti da secoli. La pubblicazione della traduzione dell'ode di Carducci che celebra la dinastia Savoia e la regione piemontese, da cui è stata avviata la lotta per l'unificazione dell'Italia, è legata all'annuncio del matrimonio della principessa montenegrina Jelena Petrovic Njegoš con l’erede al trono italiano Vittorio Emanuele di Savoia, ma anche all'idea del piemontismo montenegrino, che all’epoca era caldeggiata dall’ideologia dinastica e dall’opera poetica del principe montenegrino Nikola I. Nell’articolo approfondiamo anche altri rari contributi su Carducci pubblicati nei periodici montenegrini fino all'inizio della prima guerra mondiale.
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Donatiello, Federico. "I primi contatti con il Teatro Occidentale in Romania: le traduzioni dei melodrammi di Pietro Metastasio nei Principati Danubiani alla fine del XVIII secolo/First contacts with western theatre in Romania: The translations of Pietro Metastasio's Melodrammi in Romanian Principates at the end of eighteenth century". Hiperboreea 1, n.º 2 (1 de diciembre de 2014): 111–24. http://dx.doi.org/10.5325/hiperboreea.1.2.0111.

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Abstract Uno dei fenomeni più importanti che hanno favorito l'occidentalizzazione romanza della lingua letteraria romena è stato il largo affluire di traduzioni di letteratura francese e italiana. Nel Settecento predomina la figura del poeta italiano Pietro Metastasio con ben nove testi tradotti: il melodramma italiano arriva nei Principati con modalità peculiari in quanto le traduzioni non sono destinate tanto alla rappresentazione scenica quanto alla sola lettura; esse si basano inoltre non sul testo italiano originale ma su alcune traduzioni intermediarie in lingua neogreca. La penetrazione delle opere di Metastasio nei Principati, come pure di molta cultura occidentale, è perciò legata indissolubilmente alla cultura neogreca e ai gusti della nobiltà fanariota. per modesti compilatori come Slǎtineanu o Beldiman; la scomparsa del neogreco come lingua di cultura favorirà ulteriormente il processo di rinnovamento linguistico e letterario.
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Ruotolo, Roberta Angelica. "Il catalogo muliebre nella Napoli del xvi secolo: un contributo di Benedetto Croce". Quaderns de Filologia - Estudis Literaris 22 (7 de enero de 2018): 89. http://dx.doi.org/10.7203/qdfed.22.11254.

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La letteratura napoletana è ricca testi incentrati sulle lodi delle donne della città, genere che si vitalizza a contatto con il vivace quadro della società aristocratica del Vicereame. È Benedetto Croce, coadiuvato da Giuseppe Ceci, ad occuparsi tra i primi di quella serie di rime, poemetti, capitoli ed epigrammi incentrati sul catalogo muliebre perché consapevole del loro apporto alla storia del costume e della letteratura nella Napoli del XVI secolo. In Lodi di dame napoletane del secolo decimosesto vengono analizzate quelle opere che la nobiltà napoletana e spagnola si beava di leggere vedendo in queste, e nella raffinata lingua petrarchesca in cui erano scritte, uno specchio della propria elegante condotta.
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Afribo (book editor), Andrea, Emanuele Zinato (book editor) y Marcello Sabbatino (review author). "Modernità italiana. Cultura, lingua e letteratura dagli anni settanta a oggi". Quaderni d'italianistica 33, n.º 2 (9 de febrero de 2013): 275–77. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v33i2.19442.

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Camilotti, Silvia. "Letteratura della migrazione in lingua italiana. Questioni teoriche e pratiche decolonizzanti". MONDI MIGRANTI, n.º 3 (marzo de 2009): 205–32. http://dx.doi.org/10.3280/mm2008-003012.

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Resumen
- The essay aims to give some insights into the topic of migration literature in Italian language, seen as a potential means of acknowledgement and social integration for migrant authors and as a decolonizing occasion for Italian readers. I'm going to question the issue of definition, which at the beginning focused on the concept of italophone literature and that afterward has become more complex. It's hard to reduce this literary phenomenon to strict etiquettes since it is constantly evolving. Moreover, limiting the literary works of first and second generation migrants in Italy to a rigid field runs the risk to betray the ambitions and the wishes of many authors, which instead refuse categories. In the first part of the article, starting from the thesis that these works mirror the social transformations which are going on, I'll seek to contextualize the phenomenon and stress some central aspects; in the second part I will show how artistic works not only reflect changes but also deconstruct and answer back to ethnic and Euro-centric visions, starting a decolonizing process into the readers.keywords Migrant writers in Italy (parola unica); Italophone literature (parola unica); Decolonization Italy Literature (parola unica)
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Vaccaro, Giulio. "Corpus di letteratura come corpus di lingua: il caso del Medioevo". Italica Wratislaviensia 11, n.º 1 (30 de junio de 2020): 143–65. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2020.1.11.6.

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Vaccaro, Giulio. "Corpus di letteratura come corpus di lingua: il caso del Medioevo". Italica Wratislaviensia 11, n.º 1 (30 de junio de 2020): 143–65. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2020.11.1.06.

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Vaccaro, Giulio. "Corpus di letteratura come corpus di lingua: il caso del Medioevo". Italica Wratislaviensia 11, n.º 1 (30 de junio de 2020): 143–65. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2020.11.1.6.

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Vučetić, Zorica. "Milan Moguš, Povijest hrvatskoga književnoga jezika (Storia della lingua croata), /Globus/, Zagreb 1993, pp. 205". Linguistica 35, n.º 2 (1 de diciembre de 1995): 329–31. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.35.2.329-331.

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Il libro del noto linguista Milan Moguš è un valido contributo alla storia della lin­ gua croata dall'iscrizione di Baška (Bašćanska ploča) fino ai nostri giorni. È la storia del croato scritto o letterario; essa è più complessa della storia della lingua standard dato che comprende anche i testi scritti la lingua dei quali non è stata soggetta alla stan­ dardizzazione. La letteratura croata, compresa in senso lato, come parte della ricca cul­ tura croata, contiene i testi scritti prima della standardizzazione, per cui in questo libro è descritto l'intero periodo della lingua croata scritta o letteraria. Alla base della lingua croata stanno tre parlate organiche (stocavo, caicavo e ciacavo) come dimostrano i testi scritti: i documenti, le lettere, le opere letterarie, le grammatiche, i dizionari ed altri testi. Nella sua storia la lingua croata era caratterizzata dalla continua compenetrazione di forti diversità e proprio da queste diversita il croato traeva una più profonda omo­ geneità. L'iscrizione di Baška (Bašćanska ploča) è un documento storico e linguistico che rappresenta con ragione il più antico monumento della lingua nazionale croata; ha tutte le caratteristiche della lingua a cavallo tra l' 11. e il 12. secolo. I primi testi nascono sul territorio del dialetto ciacavo, ma accanto ai testi con base ciacava appaiono ben presto quelli con base stocava.
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Brichese, Annalisa. "Didattica della letteratura attraverso l’apprendimento cooperativo e l’approccio ermeneutico". SPONDE 2, n.º 1 (28 de diciembre de 2022): 45–64. http://dx.doi.org/10.15291/sponde.4088.

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Nel contributo, dopo una prima sintetica trattazione delle intersezioni fra educazione linguistica e letteraria in lingua italiana, è stata affrontata la dimensione metodologica attraverso l’analisi della didattica della letteratura e l’approccio ermeneutico e il metodo cooperativo e la loro integrazione mettendo in evidenza le caratteristiche qualificanti dell’approccio ermeneutico, le caratteristiche qualificanti dell’apprendimento cooperativo e il ruolo del docente in questo ambiente di apprendimento centrato sullo studente. Si è visto infine come l’approccio ermeneutico e il metodo cooperativo possono rappresentare un’ottima risorsa per far sì che la scuola alleni le abilità e le competenze richieste dal mondo del lavoro e dalla società.
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Nutton, Vivian. "La medicina dei Greci e dei Romani: Letteratura, lingua, scienza. Innocenzo Mazzini". Isis 90, n.º 2 (junio de 1999): 355–56. http://dx.doi.org/10.1086/384347.

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Soriano Flórez, Irene. "Review/Reseña: Paulsrud, BethAnne, Tian, Zhongfeng, & Toth, Jeanette. (Eds.). (2021). English-medium instruction and translanguaging. Multilingual Matters." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, n.º 1 (31 de marzo de 2021): 82–86. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.239.

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EN This text reviews English-Medium Instruction and Translanguaging, edited by Paulsrud, Tian, and Toth, published this year (2021) by Multilingual Matters. The book comprises eleven empirical studies from across the globe, by different authors, raising awareness of the multiple possibilities, challenges, and considerations that emerge when addressing translanguaging in English-medium instruction (EMI) today. The authors of this volume inspire new research paths towards translanguaging theory, practice, and policy. Key words: TRANSLANGUAGING, ENGLISH-MEDIUM INSTRUCTION (EMI), LINGUISTIC REPERTOIRE, L1 USE ES Este texto es una reseña de English-Medium Instruction and Translanguaging de Paulsrud, Tian y Toth, publicado este año (2021) por Multilingual Matters. El libro recoge once estudios empíricos procedentes de todo el mundo y de distintos autores, que permiten conocer las múltiples posibilidades, consideraciones y retos que surgen al abordar el translenguaje en contextos de inglés como Medio de Instrucción (IMI) hoy en día. Los autores de este volumen abren nuevas vías de investigación sobre la teoría y la práctica asociadas al translenguaje y sobre políticas educativas que lo incorporen. Palabras clave: TRANSLENGUAJE, INGLÉS COMO MEDIO DE INSTRUCCIÓN (IMI), REPERTORIO LINGÜÍSTICO, USO DE LA L1 IT Questo testo recensisce English-Medium Instruction and Translanguaging di Paulsrud, Tian e Toth, pubblicato quest’anno (2021) da Multilingual Matters. Il libro, che raccoglie undici studi empirici di diversi autori provenienti da tutto il mondo, permette di conoscere le molteplici possibilità, le considerazioni e le sfide originate dall’occuparsi di translanguaging in un contesto di inglese come lingua d’istruzione (EMI). Le autrici e l’autore del volume indicano nuovi sentieri di ricerca sulla teoria e la pratica associate al translanguaging e sulle politiche educative che lo includono. Parole chiave: TRANSLANGUAGING, INGLESE COME LINGUA D’ISTRUZIONE (EMI), REPERTORIO LINGUISTICO, USO DELLA L1
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Sinaccio, G., T. Pedrucci, E. Robert y A. G. Spagnolo. "Imperialismo etico nella medicina e nella ricerca scientifica". Medicina e Morale 44, n.º 1 (28 de febrero de 1995): 15–32. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.989.

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Gli Autori si propongono di analizzare il fenomeno dell'imperialismo etico in campo biomedico dopo una breve panoramica storica di alcune significative tappe dell'ars medica. In particolare l'imperialismo può essere riscontrato in diversi settori biomedici: 1. l'uso "quasi obbligatorio" della lingua inglese per le pubblicazioni scientifiche, tanto che gli studi pubblicati in lingue diverse sono meno citati indipendentemente dal loro valore intrinseco; 2. l'educazione medica impartita in Paesi terzi seguendo metodologie didattico-assistenziali che non sempre tenevano conto delle realtà locali, a partire dalla lingua con la quale venivano impartiti gli insegnamenti; 3. la conduzione di sperimentazioni cliniche in Paesi diversi con diverse normative riguardo, ad esempio, al consenso informato; 4. l'influenza sulle culture di Paesi non occidentali con "standard" etici occidentali. L'articolo si conclude affermando l'opportunità della diffusione di taluni atteggiamenti cosiddetti "occidentali", ma che si riferiscono alla natura della persona ed al suo rispetto che travalica culture e tradizioni diverse, come ad esempio l'istituzione di Comitati etici e l'introduzione del consenso informato. inaccettabile, invece, l'influenza occidentale che diventa "prepotenza".
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