Literatura académica sobre el tema "Lettura digitale"

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Artículos de revistas sobre el tema "Lettura digitale"

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Salgaro, Massimo. "Il cervello antico dell'homo digitalis." Babylonia Journal of Language Education 2 (2 de octubre de 2022): 12–17. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v2i.203.

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Più o meno un decennio fa è iniziata la terza rivoluzione della lettura che è stata diagnosticata da esperti come Adriaan Van der Weel. Da allora si leggono soprattutto testi digitali, per esempio emails, messaggi whatsapp, tweets, pagine internet, ma anche romanzi e articoli scientifici. In questa rivoluzione della lettura si è imposto il cosiddetto skimming, un tipo di lettura che si presta soprattutto per internet e i testi in formato digitale. Si tratta di una lettura superficiale che permette di estrarne solo le informazioni più importanti. Pare però che in questa rivoluzione si sia incrinata la propensione alla lettura approfondita, definita deep reading, che è necessaria allo studio. Questa lacuna è causata dalla nostra “mente distratta” (Gazzaley/Rosen) che l’éra digitale ci ha imposto.
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Nuttini, Gabriele. "Progetto Qloud Scuola: No profit, digitale e innovazione metodologica per una nuova pedagogia della lettura nella scuola". DigItalia 17, n.º 1 (junio de 2022): 213–27. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00049.

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Progetto Qloud Scuola è un’iniziativa no profit di innovazione digitale e metodologica al servizio della lettura nella scuola. Nato per volontà di quattro soci fondatori con lunga esperienza nel mondo della biblioteconomia, della progettazione software, della data science e dell'intelligenza artificiale, Progetto Qloud Scuola persegue le proprie finalità in modo originale, potendo contare su capacità proprie di progettazione e di sviluppo nell'ambito delle piattaforme digitali open source orientate alla user experience. Rilevando la materiale assenza nel nostro paese di piattaforme espressamente dedicate alla gestione della biblioteca scolastica, l'Ente no profit ha avviato la progettazione e lo sviluppo in proprio di "Qloud Scuola", arrivando al suo primo rilascio gratuito nel 2019. Da allora, la piattaforma si è diffusa dapprima in tutte le regioni e poi capillarmente in tutte le province, andando ben oltre le previsioni dei suoi progettisti e determinando di conseguenza un'imponente esigenza di formazione per migliaia di docenti e insegnanti. Così, perseguendo l’obiettivo della piena sostenibilità per la scuola e operando nella totale gratuità, Progetto Qloud Scuola ha articolato un completo percorso formativo in cui, oltre alle procedure di catalogazione derivata e di automazione del prestito, docenti e insegnanti trovano un pieno supporto metodologico per la realizzazione ex novo della biblioteca scolastica o per la sua riprogettazione, in armonia con i più evoluti standard biblioteconomici e di pedagogia della lettura, seguendo le linee guida internazionali per le school libraries.
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Ciotti, Fabio y Alberto Baldi. "Macchine per leggere: promuovere la lettura con il distant reading". ENTHYMEMA, n.º 30 (2 de enero de 2023): 173–92. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19557.

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Questo articolo presenta il progetto Macchine per leggere, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma “Tor Vergata” e il Centro per il Libro e la Lettura del MiC. Scopo del progetto è la realizzazione di un ambiente digitale (desktop e mobile) che introduca gli studenti della scuola secondaria di secondo grado alla conoscenza e all’utilizzo delle tecniche di analisi computazionale dei testi, qui proposte come spunto per accostarsi alla lettura dei classici della letteratura italiana (tra gli altri che saranno resi disponibili sul sito, Il piacere, I Malavoglia, Il fu Mattia Pascal…). L’approccio del distant reading e gli strumenti informatici per l’analisi e la rappresentazione dei corpora e per il text mining (word cloud, indici di frequenza di termini e sintagmi, topic modeling, sentiment e network analysis), uniti ad altre risorse come la geolocalizzazione su mappe digitali dei luoghi letterari, saranno presentati sia come metodo per simulare in ambiente virtuale reading strategies, che come modelli per integrare le prassi ermeneutiche tradizionali – close reading. In una sezione del sito dedicata, gli algoritmi di cui si darà dimostrazione saranno a disposizione degli studenti in forma di web app, così che possano sperimentare in autonomia e su altri testi in loro possesso l’approccio distant proposto nell’ambito del progetto.
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Hedwig, Andreas. "Gli archivi tedeschi durante la crisi da Covid-­19". SOCIETÀ E STORIA, n.º 175 (abril de 2022): 145–56. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-175009.

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La crisi del Coronavirus ha rappresentato una notevole sfida per gli archivi tedeschi. Tuttavia, questi hanno adattato la loro comunicazione interna e i loro compiti d'archivio tradizionali abbastanza rapidamente e con successo alle condizioni della pandemia. Per contro, la conservazione del materiale, l'uso pubblico e la mediazione sono state limitate. Gli utenti, dopo la proclamazione dello stato di pandemia, si sono adattati solo gradualmente a sostituire le visite alle sale di lettura con un uso più intenso dei servizi internet, cioè più richieste di ricerca e più ordini di copie digitali del materiale d'archivio. Gli archivi hanno spostato su internet le offerte di eventi e pubblicazioni, cosìcche le potenzialità dei social media sono state usate più intensamente. Nel complesso, la crisi del Coronavirus ha dato agli archivi tedeschi una notevole spinta verso il digitale.
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Galluccio, Alessandra. "Misure di prevenzione e "caporalato digitale": una prima lettura del caso Uber Eats". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, n.º 169 (abril de 2021): 105–20. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-169006.

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L'articolo ripercorre la vicenda di una delle prime applicazioni giurisprudenziali di una misura di prevenzione - quella dell'amministrazione giudiziaria a una società che si avvale di riders sottoposti a condizioni di sfruttamento lavorativo potenzialmente integranti il reato di cui all'art. 603-bis del codice penale. Il contributo, dopo avere offerto una panoramica della vicen-da e degli istituti coinvolti, si sofferma in particolar modo su alcune peculiarità del caso di spe-cie: l'uso degli indici di sfruttamento; la penale responsabilità di Uber e dei suoi dipendenti; il ruolo dell'amministratore giudiziario.
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Kempf, Klaus. "Il sistema bibliotecario di ricerca tedesco tra trasformazione digitale e "Covid lockdown"". SOCIETÀ E STORIA, n.º 175 (abril de 2022): 157–65. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-175010.

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La pandemia di Covid 19 ha imposto tutta una nuova serie di sfide da un giorno all'altro per le biblioteche di ricerca, ma soprattutto per le biblioteche pubbliche. Entrambe le categorie, come tutte le altre istituzioni pubbliche, sono state colpite dalle dure procedure di chiusura in misura considerevole. La loro attività di servizio «classica», cioè soprattutto l'uso dei media nelle sale di lettura e il prestito locale e interbibliotecario, si è fermata quasi completamente. Solo i servizi senza contatti personali potevano continuare ad essere utilizzati. Pertanto, i servizi elettronici sono fioriti, nella misura in cui erano già offerti dalle biblioteche. E non solo. È giusto dire che la pandemia ha fatto da «acceleratore» per molte funzioni nel settore bibliotecario, portando in primo piano quelle che in vari casi erano già in fase di crescita - come i servizi digitali - e d'altra parte ha suggerito che altri servizi analogici dovessero essere abbandonati o almeno temporaneamente messi da parte.
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Esposito, Lucia. "La letteratura si salverà dall’estinzione? Sulla sopravvivenza dei libri e delle storie in una prospettiva ecodistopica". ENTHYMEMA, n.º 30 (3 de enero de 2023): 118–38. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19554.

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L’articolo si concentra, da una prospettiva che si avvale dello strumentario terminologico e teorico dell’ecologia dei media, su alcuni testi di finzione – Generation A di Douglas Coupland e The Raw Shark Texts di Steven Hall – in cui viene trattato il tema della possibile estinzione o sopravvivenza del letterario in una chiave di lettura che potremmo definire ecodistopica. In un periodo caratterizzato da cambiamenti climatici e disastri ambientali, anche questi testi esprimono preoccupazioni profonde riguardo all’ambiente narrativo – radicalmente modificato dal digitale – attingendo a piene mani al campo metaforico della sostenibilità, dello sfruttamento ed esaurimento delle risorse e dell’evoluzione e rigenerazione delle forme, con un focus particolare sull’elemento acquatico.
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OLIVEIRA, Aletheia Machado de. "O uso do Software HagáQuê nos anos iniciais do ensino fundamental: práticas de letramento em contextos digitais". INTERRITÓRIOS 6, n.º 12 (7 de diciembre de 2020): 450. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249009.

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RESUMOO presente trabalho tem como objetivo analisar se o uso do software educativo HagáQuê auxilia os alunos no processo de leitura e escrita em contexto digital. Com uma metodologia de caráter qualitativa e pesquisa de campo com observação participante direta intensiva, o estudo envolveu professora e alunos em atuação no 5º ano do Ensino Fundamental pertencentes à rede municipal de ensino localizada no município de Minas Gerais. Os dados revelam que o trabalho articulado com a ferramenta tecnológica computador deve pautar-se através de um processo integrado, crítico, reflexivo e elaborado à luz dos objetivos educacionais. Verificou-se que a análise das histórias em quadrinhos criadas pelos alunos com a ajuda do software HagáQuê revela efetividade da prática da leitura e escrita de forma contextual. Conclui-se que o software educativo HagáQuê mostrou-se ser uma ferramenta interessante para esse processo ao provocar um interesse para uma maior aproximação com as funções sociais da linguagem. Letramento. Software educativo. HagáQuê.ABSTRACTThis paper aims to analyze whether the use of educational software HagáQuê helps students in the process of reading and writing in a digital context. With a qualitative methodology and field research with intensive direct participant observation, the study involved a teacher and students working in the 5th year of elementary school belonging to the municipal school system located in the municipality of Minas Gerais. The data reveal that the work articulated with the computer technological tool must be guided by an integrated, critical, reflective and elaborated process in the light of educational objectives. It was found that the analysis of the comic books created by the students with the help of the HagáQuê software reveals the effectiveness of the practice of reading and writing in a contextual way. It is concluded that the educational software HagáQuê proved to be an interesting tool for this process by provoking an interest in a closer relationship with the social functions of language. Literacy. Educacional Software. HagáQuê.RESUMENEste artículo tiene como objetivo analizar si el uso del software educativo HagáQuê ayuda a los estudiantes en el proceso de lectura y escritura en contexto digital. Con una metodología cualitativa e investigación de campo con observación participante directa intensiva, el estudio involucró a una profesora y alumnos que estudian en el 5to año de la escuela primaria perteneciente al sistema escolar municipal ubicado en el municipio de Minas Gerais. Los datos revelan que el trabajo articulado con la herramienta tecnológica computadora debe ser guiado por un proceso integrado, crítico, reflexivo y elaborado a la luz de los objetivos educativos. Se averiguó que el análisis de las historietas creadas por los estudiantes con la ayuda del software HagáQuê revela efectividad de la práctica de la lectura y la escritura de manera contextual. Se concluye que el software educativo HagáQuê resultó ser una herramienta interesante para este proceso al despertar el interés por una relación más cercana con las funciones sociales del lenguaje.Alfabetización. Software educativo. HagáQuê.SOMMARIOQuesto articolo mira ad analizzare se l'uso del software educativo HagáQuê aiuta gli studenti nel processo di lettura e scrittura in un contesto digitale. Utilizzando una metodologia qualitativa e una ricerca sul campo con un'intensa osservazione diretta dei partecipanti, lo studio ha coinvolto un insegnante e studenti che studiano nel 5 ° anno della scuola primaria appartenente al sistema scolastico municipale situato nel comune di Minas Gerais. Dai dati emerge che il lavoro articolato con lo strumento informatico deve essere guidato da un processo integrato, critico, riflessivo ed elaborato alla luce degli obiettivi formativi. Si è riscontrato che l'analisi dei fumetti creati dagli studenti con l'aiuto del software HagáQuê rivela l'efficacia della pratica di lettura e scrittura in modo contestuale. Si è concluso che il software educativo HagáQuê si è rivelato uno strumento interessante per questo processo risvegliando l'interesse in una relazione più stretta con le funzioni sociali del linguaggio.Alfabetizzazione. Software educativo. Fare.
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Sindoni, Maria Grazia. "TRAIETTORIE DELLA MULTIMODALITÀ: GLI SNODI TEORICI E I MODELLI APPLICATIVI". Italiano LinguaDue 14, n.º 2 (17 de enero de 2023): 19–46. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19647.

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Questo saggio ripercorre le principali linee di sviluppo degli studi della multimodalità intesa come semiosi della comunicazione nell’ambito di derivazione angloamericana. La multimodalità è definita come una disciplina a sé e discussa nella sua epistemologia attraverso un excursus della sua storia ed evoluzione dalla fine degli anni Novanta ad oggi. Si passano in rassegna alcune scuole di pensiero della multimodalità, a partire dagli sviluppi socio-semiotici di matrice linguistica sistemico-funzionale elaborata da Michael A. K. Halliday in Inghilterra negli anni Settanta. Le principali teorie e prassi di analisi multimodale sono illustrate attraverso alcuni principi cardine per delineare l’ambito di applicazione e le aree privilegiate di indagine. Il saggio inoltre illustra le differenze teoriche e pratiche fra multimodalità e multimedialità, termini spesso utilizzati in modo interscambiabile e dunque improprio. Successivamente, si presenta un’analisi multimodale del video TikTok più popolare di un creator italiano, Khaby Lame, che ha raggiunto livelli di viralità tali da guadagnargli fama e successo a livello globale. L’analisi, di natura qualitativa classica, consiste in una trascrizione e annotazione integrale del breve video più visualizzato al momento della scrittura del saggio, per inquadrare i fenomeni della semiosi della comunicazione digitale in un ambito disciplinare più vasto rispetto alla linguistica pura. Questa apertura ad aspetti non verbali include nell’analisi delle risorse semiotiche elementi quali lo sguardo, il montaggio, la distanza fra partecipanti, la musica, i rumori ambientali, la distribuzione degli elementi nel tempo e nello spazio, e così via. Coerentemente con questo presupposto di base, le conclusioni invitano a un ripensamento della definizione stessa di “lingua della rete”, indicando nella multimodalità, sia come teoria sia come metodo, una prospettiva utile alla lettura consapevole, etica e inclusiva della complessa testualità digitale contemporanea. Trajectories of multimodality: theoretical foundations and application model This paper discusses the main theories that map out the development of multimodality as semiosis of communication within the Anglo-American tradition. An overview of the history and evolution of multimodality starting in the late Nineties will motivate the claim that this is a discipline in its own, with its specific epistemology. Some major theories within sociosemiotics approaches are outlined, as resulting from the developments of systemic-functional linguistics as theorized by Michael A. K. Halliday in the Seventies in the UK. Theories and methods will be presented by means of an illustration of some key concepts and principles, with a view to explore some potential applications and preferential objects of studies. The paper also sets out to explain the differences between the concepts of multimodality and multimediality, which are often used interchangeably, thus bringing about theoretical and empirical issues. As a case study, I have selected the most viewed TikTok video produced by an Italian creator, Khaby Lame, who has gained global recognition and immense popularity, to the point of allowing him to obtain Italian citizenship after almost twenty years of Italian residency. The qualitative analysis makes use the typical heuristic tools used by multimodal analysts, namely an integral transcription and annotation of the video, with the aim of showing the full range of the involved digital communicative phenomena that cannot be accounted for only on linguistic grounds. Broadening the domain of analysis beyond the tools provided by linguistics includes the analysis and description of non-verbal semiotic resources, such as gaze, editing, distance between participants, music, ambient sound, compositional strategies in time and space, among others. Consistent with this approach, the concluding remarks encourage further reflections of the very definition of the “language of the net”. It follows that theoretical and empirical research lines mapped out by multimodal studies may ultimately help promote awareness, ethics, and inclusion when engaging with contemporary digital textualities.
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Signorello, Lucrezia. "Iste liber est… on-line. Una rassegna di strumenti in rete per lo studio e il censimento dei provenance marks". DigItalia 15, n.º 2 (diciembre de 2020): 138–49. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00021.

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Negli ultimi decenni si è riscontrato un crescente interesse per lo studio dei provenance marks quali fonte privilegiata per l’analisi e la ricostruzione delle collezioni librarie, nonché delle pratiche di lettura e della circolazione di manoscritti e libri a stampa. Numerosi sono, pertanto, i progetti di censimento e descrizione di tali segni di provenienza realizzati da varie istituzioni, sia a livello nazionale che internazionale. Il contributo vuole richiamare brevemente i presupposti teorici e metodologici alla base di tali iniziative e offrire una panoramica sommaria ma esemplificativa di alcuni strumenti resi disponibili in rete in tale ambito di ricerca.
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Tesis sobre el tema "Lettura digitale"

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BLASI, RUGGERO. "Testi non lineari e lettura ipertestuale : progettazione di artefatti comunicativi sinsemici per testi in ambiente digitale". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278681.

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Bertoia, Dora <1994&gt. "La tecnologia e i lettori in epoca digitale: analisi sui cambiamenti in atto nelle preferenze di acquisto e lettura tra i giovani italiani". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18737.

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L’editoria italiana sta vivendo una situazione molto critica: un terzo della popolazione non legge alcun libro, l’indice di lettura è tra i più bassi d’Europa e il formato digitale non raggiunge ancora le aspettative previste. Nei primi capitoli di questa tesi, viene presentato un dettagliato resoconto sulla filiera, sugli attori, sul macroambiente, sulla domanda e sull’offerta. Nei capitoli seguenti viene esposta una ricerca personale condotta attraverso la somministrazione di un questionario online ai giovani italiani (18-30 anni). Oltre ad alcune domande generiche per comprendere le abitudini di consumo e acquisto, l’indagine si focalizza principalmente su tre macro-temi. Il primo analizza il fenomeno della pirateria libraria e gli elementi che la incentivano o che potrebbero ostacolarla. Il secondo problema verte sul comprendere come mai in Italia la percentuale di non lettori sia così elevata e se questa sia correlata all’educazione scolastica o familiare. Il problema finale e più complesso consiste nel confronto tra il formato cartaceo ed elettronico di un libro. Il formato cartaceo viene ancora preferito dalla maggioranza dei lettori, sebbene durante il 2020, il prodotto e-book si sia notevolmente diffuso sul mercato, come conseguenza della pandemia in corso. Le domande poste nel questionario hanno lo scopo di dimostrare quali fattori spingano un lettore a preferire un formato piuttosto che l’altro e se questo comportamento potrà eventualmente mutare in futuro. Attraverso questa ricerca, perciò, si vuole cercare di proporre soluzioni a problemi concreti per l’editoria, come la pirateria o l’elevata quota di non lettori, e prevedere l’andamento futuro del libro cartaceo in quest’epoca digitale.
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SCENINI, FRANCESCA. "Verso la scrittura digitale, forme e strumenti nelle classi one-to-one. Analisi di un case study: one laptop per child - plan ceibal". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19956.

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Un quadro di sintesi dell'evoluzione della didattica e delle pratiche lettoscrittura con il media digitale cui si accompagna la proposta di un modello quali-quantitativo di analisi della trasformazioni in corso nell'apprendimento formale di lettura e scrittura quando in ambiente digitalizzato esteso (one to one). Segue l'analisi di un caso di studio con una ricerca svolta in collaborazione con One Laptop Per Child - Plan Ceibal (Uruguay) come esplorazione dei fenomeni identificati.
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Lorandi, Chiara <1991&gt. "Promozione della lettura per adolescenti: strumenti digitali nelle biblioteche pubbliche e scolastiche". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7915.

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La promozione della lettura è un’attività che vede in prima linea le biblioteche pubbliche e scolastiche così come sancito dai Manifesti IFLA-Unesco che si sono susseguiti dal 1995 al 2004. Questa tesi si propone di indagare il fenomeno delle attività di promozione della lettura per adolescenti svolte all’interno del territorio italiano. Alla luce dei cambiamenti tecnologici e del susseguirsi delle nuove generazioni i bibliotecari delle biblioteche pubbliche e scolastiche cercano di interrogarsi e di elaborare nuove strategie per rilanciare la promozione della lettura che sembra non suscitare l’interesse negli adolescenti italiani di oggi. La nuova sfida per le biblioteche pubbliche e scolastiche sarà quella di reinventarsi e di elaborare nuove modalità di promozione della lettura che sappiano integrarsi con gli strumenti digitali. Essi sembrano infatti rivestire un ruolo sempre più importante nell’esperienza quotidiana e nelle modalità di comunicazione e di apprendimento che gli adolescenti di oggi condividono con il gruppo dei pari.
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Wimbish, Andrew Hunter. "The Catherine Byron Letters". Thesis, Virginia Tech, 2016. http://hdl.handle.net/10919/71662.

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The Catherine Byron Letters is an edited and annotated collection of letters mostly exchanged between Catherine Byron, the mother of the poet, and her solicitor John Hanson. The importance of this correspondence was first established by Doris Langley-Moore in Lord Byron: Accounts Rendered (1974), which documents the poet's finances from the time of his birth. Since then the letters have been used extensively by Megan Boyes in My Amiable Mamma: A Biography of Mrs. Catherine Gordon Byron (1991) and by J. V. Beckett and Sheila Aley in Byron and Newstead: The Aristocrat and the Abbey (2001). For this project I have transcribed and edited the portion of Catherine Byron's correspondence now in the John Murray Archives at the National Library of Scotland, amounting to 92 letters which are here reproduced in their entirety. While some are familiar letters, most of the correspondence is concerned with the business of providing for the young poet's education at Harrow and at Cambridge, paying off his mounting debts, managing the Newstead Abbey estate, and pursuing the lawsuits which entangled the family finances. I have edited the transcribed letters using the TEI (Textual Encoding Initiative) markup language, adding optional punctuation where necessary to clarify the sense as well as headnotes and additional annotations for personal names, places, and technical terms where they require elucidation. The resulting machine-readable XML documents have been made into a website on which I have collaborated with Professor Radcliffe.
Master of Arts
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Adams, Debra Anne 1957. "A dialogue of forms : letter and digital font design". Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 1986. http://hdl.handle.net/1721.1/15056.

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Thesis (M.S.V.S.)--Massachusetts Institute of Technology, Dept. of Architecture, 1986.
MICROFICHE COPY AVAILABLE IN ARCHIVES AND ROTCH.
Bibliography: leaves 104-120.
by Debra Anne Adams.
M.S.V.S.
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Laffey, Seth Edward. "The Letters of Edwin Arlington Robinson: A Digital Edition (1889-1895)". Kent State University / OhioLINK, 2017. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=kent1499369594701871.

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Su, Hua. "From love letters to digital technology: the mediation of modern Chinese romance". Diss., University of Iowa, 2015. https://ir.uiowa.edu/etd/1770.

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This dissertation provides a comparative study of letters and digital media as infrastructures of modern Chinese romance. It examines young Chinese lovers’ experiences with digital media in comparison with their forebears’ experiences with love letters in order to understand how the increased ease of communication shapes Chinese romantic relating. Based on historical documents and in-depth interviews, this dissertation argues that the Internet and mobile technology augment Chinese lovers’ capacities to contact each other over distance, to express emotions that are restrained by conventions, and to create private alcoves in public places. These augmented capacities alter various boundaries in and around romantic relationship and intensify Chinese lovers’ negotiation between individuality and relationship, between disclosure and concealment, and between the public and private realms of life. Specifically, young Chinese lovers are better able to maintain a continual sense of togetherness but have more difficulty protecting personal boundaries and being alone. They find it easier to articulate feelings that are untoward in face-to-face speech, but they also find it harder to prove the sincerity of love in text and to avoid confrontation in impulsive message exchange. They have more access to a private space, albeit virtual, and more chances to publicize their romantic lives, but by doing so they also contribute to diminished sociality in offline public spaces and have to rely on the kindness of strangers for privacy more than ever before. For young Chinese lovers, digital media promise the freedoms that are regulated and controlled by social institutions in their offline worlds, but seeking these freedoms via digital media poses chges to their relationships with themselves, with each other, and with the larger social and public worlds they live in. These chges for romantic relating, as this dissertation argues, manifest the problems of the physical and the material while digital media facilitate spiritual contact over distance. The boundaries of personal accessibility are rooted in the limitation of human attention and ultimately in human mortality; the problem of sincerity in verbalized love lies in the difficulty of invoking deeds as the culturally preferred signifier of love; private nooks in public spaces are problematic both because bodily presence in physical locales entails expectations of sociality and because information storage in virtual venues requires a material apparatus that is beyond the control of individuals. As digital media reduce physical distance as the obstacle to lovers’ spiritual contact, they also intensify the tension between the spiritual and the physical aspects of communication and relationships. Overall, this dissertation provides a tripartite approach to the study of mediation and sociality based on three dimensions of communication: contact, content, and context. It emphasizes the importance of examining the ways in which communication media enable individuals to connect with each other, to express themselves, and to privatize or publicize their relationships. This approach provides a holistic understanding of how media shape modern sociality and how that mediation contributes to the shift of social boundaries and changes in social etiquette. In addition, this study enriches the current understanding of emerging media, particularly personal communication technologies (PCTs), as a social-technological combination, and proposes the study of the combination in plural and contradictory forms. Methodologically, it suggests the significance of studying both the symbolic and material aspects of mediated communication and of examining various modes, modalities, and genres of mediated communication as the locale where the material channels of media and the symbolic meanings of interaction intersect.
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Anelli, Beatrice. "Laboratorio permanente di educazione alla lettura: una ricerca-azione nella scuola primaria e secondaria di primo grado". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3427322.

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L’oggetto della ricerca è stata la realizzazione, in ottica partecipante, di un laboratorio permanente di educazione alla lettura all’interno di scuole primarie e secondarie di primo grado. Lo scopo prefissato è stato quello di portare un’innovazione metodologica e didattica riguardo l’educazione alla lettura attraverso una forma di apprendimento semistrutturato che ha coinvolto insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado. Tale scopo si è suddiviso in tre obiettivi principali: progettare e attuare un percorso di formazione per insegnanti in servizio, volto a sviluppare competenze in merito a metodologie, strategie, tecniche e strumenti per l’educazione del lettore motivato e competente nell’ambito della progettazione curricolare; costituire una comunità di pratica professionale per la formazione continua, l’autoformazione, lo scambio e condivisione di risorse didattiche specifiche in un’ottica di progettazione partecipata; costruire un ambiente di apprendimento integrato dove connettere pratiche, processi, risorse di lettura a indicatori di Digital Literacy (Ala-Mutka, 2011), mediante l’integrazione di ICT e strumenti 2.0 combinando hard e soft skills. La ricerca, che ha avuto la forma della ricerca azione con metodi misti, in ottica di progettazione partecipata, ha sviluppato l’idea di un supporto a lungo termine all’interno delle scuole per permettere alle docenti di avere un riferimento continuo circa l’educazione alla lettura e gli aspetti correlati. La scelta del supporto più adatto si è diramata su tre piani: formazione insegnanti, progetti di lettura in aula e ambiente digitale di condivisione materiale, e ha avuto la forma del laboratorio (De Bartolomeis, 1978; Travaglini, 2009; Frabboni, 2005; Lanfranconi Betti, 2005). La ricerca ha avuto come risultati attesi poi raggiunti: un maggior utilizzo del libro non di testo, una maggior consapevolezza delle potenzialità dell’oggetto libro e un aumento delle attività di educazione alla lettura. Problematiche invece si sono rilevate circa l’attesa di una condivisione di materiale (online).
The object of the research was the realization, in a participant perspective, of a permanent reading education laboratory in primary and secondary schools. The aim was to bring a methodological and didactic innovation regarding reading education, through a semistructured form of learning that involved teachers first and foremost. This goal has been divided into three main objectives: to design and implement a training course for in-service teachers, aimed at developing skills in methodologies, strategies, techniques and tools for motivated and competent reader education in the field of design curriculum; establish a community of professional practice for continuous training, self-training, exchange and sharing of specific teaching resources from a participatory planning perspective; to build an integrated learning environment where to connect practices, processes, reading resources to Digital Literacy indicators (Ala-Mutka, 2011), through the integration of ICT and 2.0 tools combining hard and soft skills. The protagonists of this research, which took the form of action research with mixed methods, were the teachers. In terms of participatory planning, the idea of long-term support within schools has been developed to allow teachers to have a continuous reference about reading education and related aspects. The choice of the most suitable support has branched out on three levels: teacher training, classroom reading projects and digital sharing environment, and took the form of the laboratory (De Bartolomeis, 1978; Travaglini, 2009; Frabboni, 2005; Lanfranconi Betti, 2005). The research had as expected results then achieved: a greater use of the non-text book, a greater awareness of the potential of the book object and an increase in reading education activities. Problems, on the other hand, have been detected regarding the expectation of sharing material (online).
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Almeida, Larissa Pereira de. "GÃnero Carta-corrente Digital: Estudo Dos Aspectos Formais e Funcionais". Universidade Federal do CearÃ, 2007. http://www.teses.ufc.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=3089.

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Resumen
FundaÃÃo de Amparo à Pesquisa do Estado do CearÃ
Enviadas por e-mail a diversos destinatÃrios, as cartas-corrente surgem cada vez mais freqÃentes nos correios eletrÃnicos. Este trabalho de pesquisa analisa as cartas-corrente digitais por meio de uma orientaÃÃo sÃcio-retÃrica de gÃneros e possui fundamentaÃÃo teÃrica composta pelos postulados de Bakhtin (1981, 1997), passando por concepÃÃes atuais de Swales (1990, 1992) e Bhatia (1993, 2004). A pesquisa nos permitiu alcanÃar os objetivos especÃficos de identificaÃÃo das cartas-corrente e diferenciaÃÃo dos outros gÃneros que circulam por e-mail, analisar seus propÃsitos comunicativos especÃficos e identificar as regularidades formais e funcionais encontradas nos exemplares. Observamos que nas cartas-corrente digitais, assim como em outros gÃneros, os aspectos formais e funcionais estÃo intimamente ligados e que as tornam diferentes entre si à o uso dos recursos lingÃÃsticos e de apresentaÃÃo da ordem de idÃias, que estÃo ligados ao tema apresentado e ao conhecimento institucional do ambiente de replicaÃÃo. A anÃlise nos permitiu identificar as regularidades da carta-corrente digital e alguns aspectos que sÃo especÃficas do prÃprio gÃnero nÃo apenas por se tratar de uma mensagem que circula por e-mail, mas por levar em consideraÃÃo as peculiaridades desse meio, as estratÃgias de escrita e a abordagem de assuntos que configuram como especÃficos.
This research analyzes the digital chain letters through the sociorethoric perspective of gender, that consider speech gender as an interaction process between people and places where it is in. The approach of textual gender discourse is based on propositions of Bakhtin (1981, 1997), Swales (1990, 1992) and Bhatia (1993, 2004). The corpus is composed of 36 digital chain letters copies. The methodology procedure is based on Bhatia (1993) and allowed us to identify digital chain letters by others genders that are in the web. The main purpose is to analyze the formal and functional aspects of digital chain letters and the specific objectives are: to analyze digital chain letters specifics purposes; to identify the standardized form characteristics; to analyze the standardized functional characteristics in the samples. The characteristics analyzed showed the essence of digital medium inside the texts. Evidenced, either, a standardized constitution of linguistics and functional aspects, that are connected to their specific purposes and have digital evidence inside constitution and text.
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Libros sobre el tema "Lettura digitale"

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Broia, Daniele. Manoscritti palinsesti criptensi: Lettura digitale sulla banda dell' invisible. Ravenna: Universita' di Bologna, Facolta' di Conservazione dei beni culturali, 1998.

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Magherini, Simone. AD900 – archivio digitale del 900 letterario italiano. Firenze: SEF - Centro Studi Palazzeschi, 2022. http://dx.doi.org/10.35948/9788860326065.

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Realizzato nell'ambito dei due finanziamenti PRIN 2003-2006, il portale raccoglie e presenta i materiali dell'Archivio Palazzeschi dell'Università di Firenze, dell'Archivio Gozzano-Pavese dell'Università di Torino, dell'Archivio del Novecento in Liguria dell'Università di Genova, alcuni fondi dell'Archivio del Novecento dell'Università La Sapienza di Roma e dell'Archivio linguistico e cinematografico italiano (Aleci) di Alberto Raffaelli. Esso conserva manoscritti, lettere, foto, filmati in formato digitale visibili e consultabili on line, con possibilità di un'ampia gamma di ricerche sui dati e sui testi.
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Karow, Peter. Digital typefaces: Description and formats. Berlin: Springer-Verlag, 1994.

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Gordon, Bob. Making digital type look good. London: Thames & Hudson, 2001.

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Massimo, Palermo, Antonelli Giuseppe y Chiummo Carla, eds. La cultura epistolare nell'Ottocento: Sondaggi sulle lettere del CEOD. Roma: Bulzoni, 2004.

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H, Harrison Antony, ed. The letters of Christina Rossetti: A digital edition. Charlottesville: University Press of Virginia, 2006.

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Matthew, Arnold. The letters of Matthew Arnold: A digital edition. Charlottesville: University of Virginia Press, 2006.

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Richter, Elke y Anne Bohnenkamp. Brief-Edition im digitalen Zeitalter. Berlin: De Gruyter, 2013.

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Hotson, Howard y Thomas Wallnig, eds. Reassembling the Republic of Letters in the Digital Age. Göttingen: Göttingen University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.17875/gup2019-1146.

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Snail mail my email: Handwritten letters in a digital world. Naperville, IL: Sourcebooks, Inc., 2012.

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Capítulos de libros sobre el tema "Lettura digitale"

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Meister, Jan Christoph. "Annotation als Markup avant la lettre". En Germanistische Symposien, 353–83. Stuttgart: J.B. Metzler, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05886-7_15.

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Resumen
ZusammenfassungIn der Texthermeneutik als dem für das traditionelle Selbstverständnis der Philologien wesentlichem Arbeitsbereich spielt der Einsatz digitaler Verfahren bislang kaum eine Rolle. Auch die genuin hermeneutischen Operationen des Erschließens, Verstehens und Interpretierens von Gegenständen lassen sich jedoch sinnvoll mit DH-Verfahren unterstützen. Einen wichtigen Ansatzpunkt bietet hier ein ambitionierteres Konzept von Markup, das jenseits der Praxis schemakonform-deklarativer Textauszeichnung auch die der diskursiven, hermeneutischen Textannotation in den Blick fasst. Aus der konzeptionellen Erweiterung resultieren dabei funktionale Anforderungen für die Implementierung in einer digitalen Arbeitsumgebung. Wie dies konkret umgesetzt werden kann demonstriert als 'proof of concept' die Webapplikation CATMA. - Die im Anhang beigefügte Sichtung und Evaluation von Annotationsplattformen wurde im Rahmen des DFG-LIS-Antrages forTEXT von Marco Petris erarbeitet.
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Vorrath, Wiebke. "Unter der Oberfläche? Programmierte Schriftlichkeit in digitaler Lyrik". En Lettre, 55–68. Bielefeld, Germany: transcript Verlag, 2022. http://dx.doi.org/10.14361/9783839460924-003.

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Marquilhas, Rita. "A historical digital archive of Portuguese letters". En Letter Writing in Late Modern Europe, 31–44. Amsterdam: John Benjamins Publishing Company, 2012. http://dx.doi.org/10.1075/pbns.218.03mar.

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Sapitula, Manuel Victor J. y Cheryll Ruth R. Soriano. "My Letter to Heaven via E-mail". En Asian Perspectives on Digital Culture, 33–51. New York: Routledge, 2016. | Series: Routledge advances in internationalizing media studies; 15: Routledge, 2016. http://dx.doi.org/10.4324/9781315731650-3.

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Grice, Malcolm Le. "Letters from Gidal and Le Grice [1978]". En Experimental Cinema in the Digital Age, 128–33. London: British Film Institute, 2001. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-91371-8_10.

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Nantke, Julia. "Normalisierung als Bedingung von Schriftlichkeit am Beispiel digitaler Repräsentationen von Schrift". En Lettre, 39–54. Bielefeld, Germany: transcript Verlag, 2022. http://dx.doi.org/10.14361/9783839460924-002.

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Bang, So Jung, Yoonji Song, Jae Dong Kim, Kiseul Suh, Chung-Kon Shi, Graham Wakefield y Sungju Woo. "Digital Love Letter: A Handwriting Based Interface for Non-instant Digital Messenger". En Human-Computer Interaction. Applications and Services, 103–13. Cham: Springer International Publishing, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-07227-2_11.

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Hoenen, Armin. "Simulation of Scribal Letter Substitution". En Analysis of Ancient and Medieval Texts and Manuscripts: Digital Approaches, 119–39. Turnhout: Brepols Publishers, 2014. http://dx.doi.org/10.1484/m.lectio-eb.5.102567.

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Koumasidis, Iordanis. "From Nature to Technology". En Lettre, 137–40. Bielefeld, Germany: transcript Verlag, 2022. http://dx.doi.org/10.14361/9783839462980-009.

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Iordanis Koumasidis stellt in seinem Beitrag den griechischen Autor Jorgos Lambrakos vor, der sich in seinem essayistischen Werk auch theoretisch mit ökokritischen Fragen auseinandersetzt, und geht der Frage nach Konzeptualisierungen der Natur und der Rolle der Technologie in den Romanen »Notizen aus dem Penthouse« (2009) und »Blut Maschine« (2019) sowie im Erzählband »Digitaler Narziss und andere Erzählungen« (2014) nach.
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Cesaroni, Ilaria y Gioele Marozzi. "La mappa dei testi. Per una visualizzazione geografica delle lettere inviate da Monaldo e Giacomo Leopardi". En Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 47–71. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2023. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-688-1.05.

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Il contributo intende offrire una presentazione di possibili modalità con cui applicare i principi della data visualization agli studi umanistici per realizzare una mappatura digitale delle lettere spedite da Monaldo e Giacomo Leopardi. Uno sguardo particolare viene poi riservato, rispettivamente, alla costituzione della Biblioteca di Casa Leopardi e al carteggio con Antonio Fortunato Stella.
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Actas de conferencias sobre el tema "Lettura digitale"

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Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano y Alessandro Micucci. "Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome". En International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

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Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
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Orlov, Yurii Nikolaevich. "Language recognition methods and Voynich Manuscript analysis". En 4th International Conference “Futurity designing. Digital reality problems”. Keldysh Institute of Applied Mathematics, 2021. http://dx.doi.org/10.20948/future-2021-20.

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Resumen
The statistical properties of letters frequencies in European literature texts are investigated. The determination of logarithmic dependence of letters sequence for one-languge and two-language texts are examined. The pare of languages are suggested for Voynich Manuscript. The internal structure of Manuscript is considered. The spectral portraits of two-letters distribution are constructed.
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Li, Yuhua, Rui Cheng, Chunyu Zhang, Ming Chen, Junxia Ma y Xiayang Shi. "Sign language letters recognition model based on improved YOLOv5". En 2022 9th International Conference on Digital Home (ICDH). IEEE, 2022. http://dx.doi.org/10.1109/icdh57206.2022.00036.

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Filippova, Iuliia y Tatyana Shulzhenko. "Digital Approach To The Study Of Robert Burns’ Letters". En International Conference «Humanity in the Era of Uncertainty». European Publisher, 2021. http://dx.doi.org/10.15405/epsbs.2021.12.02.44.

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Pucci, Paola. "Pratiche di mobilitá e fonti digitali: opportunità e limiti dei dati di traffico telefonico". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7925.

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Resumen
I cambiamenti nelle pratiche di mobilità nei territori della città contemporanea costituiscono un’utile chiave di lettura del processo di trasformazione dei tempi, dei luoghi e dei modi della vita sociale e dei programmi di attività che concorrono a strutturare il territorio. In questa prospettiva - che assume la mobilità come dispositivo di lettura delle trasformazioni urbane e sociali (Urry, 2005) - la sfida che si pone riguarda la disponibilità di fonti utili a restituire la variabilità spazio-temporale delle pratiche di mobilità con continuità temporale. In questo contesto, un valido supporto ai metodi tradizionali di rilevamento viene da fonti digitali, riconducibili alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, di cui il paper descrive potenzialità e limiti, con particolare riferimento ai dati di traffico telefonico. A partire dai risultati di una ricerca empirica condotta dal Dastu Politecnico di Milano sui dati di telefonia mobile della rete di Telecom Italia (Manfredini, Pucci, Tagliolato, 2012 e 2013), il paper evidenzia le possibili applicazioni di tali fonti per l’analisi, la visualizzazione e l’interpretazione delle pratiche di mobilità e dei ritmi d’uso degli spazi urbani, utili per costruire politiche per la mobilità più efficaci ed eque, poiché meno generaliste. Changes in mobility practices are a useful tool to describe urban transformations in times, places, social life and work programs, as well as a structural element of contemporary cities. This is because mobility is cause and consequence of changes in the organization of everyday life (Urry, 2000). With the aim to reading the density of urban spaces usages and urban mobility practices, a valid support of conventional urban analysis methods comes from digital data sources (mobile phone data, ICT, digital traces acquired by social media).This paper focuses on the potentialities and limits offered by mobile phone data to a reading of the site practices and rhythms of usage of the contemporary city by identifying the principal mobile practices of different urban populations in Milan Urban Region. Starting from the results of a research carried out at the Dastu, Politecnico di Milano, using mobile phone data provided by Telecom Italia (Manfredini, Pucci & Tagliolato, 2012 and 2013) we will demonstrate how new maps, based on the processing of mobile phone data can represent spatialized urban practices and how they can give new insights for analyze space-time patterns of mobility practices. In the paper, the identification of temporary urban populations through mobile phone data (density of the calls and origin - destination traces of the calls) has not only a knowing purpose, but it is the condition for recognize new claims referred to “communities of practice”, by which to build mobility policies incisive, also because not generalist.
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Kurtz da Silva, Fabiana Diniz, Anderson Amaral de Oliveira y Josei Fernandes Pereira. "Cyberculture in Teacher Education: A Southern Brazilian Experience in Integrating Digital Culture Across and Beyond Curriculum". En 17th Education and Development Conference. Tomorrow People Organization, 2022. http://dx.doi.org/10.52987/edc.2022.005.

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Resumen
Abstract Complexity inherent to educational innovation must be aligned with structural changes on information and communication technologies (ICT) to accommodate intellectual and critical thinking development. Based on that scenario, the authors understand that not only ICT must be part of the educational sphere, but also the digital culture itself should be included in pedagogical concepts and practices. The teacher’s role and the ability to respond to unpredictable situations in everyday educational situations depend on ICT integration. This study proposes a two-pronged experience report to articulate how digital culture, or cyberculture, has been introduced and implemented throughout teacher education courses at a Brazilian university, as well as how education itself might be influenced by ICT in post- pandemic scenarios in Brazil. Two-decades of experiences reported from Letters and History undergraduate courses within UNIJUI, a southern-Brazilian university, evidence the importance of involving digital technologies in teaching and learning processes not only within one discipline but also across and beyond curriculum. The current work on Traças Digitais (Digital Bookworms) and App Go allows the authors access to updated information on Brazilian teaching teachers’ education context. Results suggest that teacher education requires knowledge built over time, new methodologies raised, and countless activities developed. Teacher education also requires a blend of human and technological education to comprehend the contemporary challenges. Curricular Hybricity, ICT uses, and multimodal learning are set ups for further studies and research. Keywords: cyberculture, teacher education, Brazil education, curriculum
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Joshi, Chandrika y Gangotri Bhat. "Postal Letter Sorting Using Digital Image Processing on MATLAB". En Proceedings of the Student Research Symposium (SRS'13). Singapore: Research Publishing Services, 2013. http://dx.doi.org/10.3850/978-981-07-7393-9_024.

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Carreira, Lúcia y Maria Paula Queluz. "Automatic Letter/Pillarbox Detection for Optimized Display of Digital TV". En International Conference on Signal Processing and Multimedia Applications. SCITEPRESS - Science and and Technology Publications, 2014. http://dx.doi.org/10.5220/0005064202810288.

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Okgetheng, Boago, Gabofetswe Malema, Ariq Ahmer, Boemo Lenyibi y Ontiretse Ishmael. "Bantu Spell Checker and Corrector using Modified Edit Distance Algorithm (MEDA)". En 3rd International Conference on Data Science and Machine Learning (DSML 2022). Academy and Industry Research Collaboration Center (AIRCC), 2022. http://dx.doi.org/10.5121/csit.2022.121524.

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Automatic spelling correction for a language is critical since the current world is almost entirely dependent on digital devices that employ electronic keyboards. Correct spelling adds to textual document accessibility and readability. Many NLP applications, such as web search engines, text summarization, sentiment analysis, and so on, rely on automatic spelling correction. A few efforts on automatic spelling correction in Bantu languages have been completed; however, the numbers are insufficient. We proposed a spell checker for typed words based on the Modified minimum edit distance Algorithm (MEDA), and the Syllable Error Detection Algorithm (SEDA). In this study, we adjusted the minimal edit distance Algorithm by including a frequency score for letters and ordered operations. The SEDA identifies the component of the word and the position of the letter which has an error. For this research, the Setswana language was utilized for testing, and other languages related to Setswana will use this spell checker. Setswana is a Bantu language spoken mostly in Botswana, South Africa, and Namibia and its automatic spelling correction are still in its early stages. Setswana is Botswana’s national language and is mostly utilized in schools and government offices. The accuracy was measured in 2500 Setswana words for assessment. The SEDA discovered incorrect Setswana words with 99% accuracy. When evaluating MEDA, the edit distance algorithm was utilized as the baseline, and it generated an accuracy of 52%. In comparison, the edit distance algorithm with ordered operations provided 64% accuracy, and MEDA produced 92% accuracy. The model failed in the closely related terms.
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Szűcs, Kata Ágnes. "Automatikus kézírás-felismertetés Kiss József levelezésén". En Networkshop. HUNGARNET Egyesület, 2021. http://dx.doi.org/10.31915/nws.2021.8.

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Resumen
The digital edition of the József Kiss correspondence is a pilot project of the Centre for Digital Humanities, Petőfi Literary Museum. In addition to the processing of the personal and professional letters of the 19th-century writer, poet, and editor of the literary journal A Hét (The Week), the project is to explore the possibilities offered by the Transkribus software. Handwritten Text Recognition is an emerging field of the digital humanities. The paper will discuss this artificial intelligence-based technology and our experiences in creating a Hungarian model. The best result has a 6,94% character error rate. Apart from the practical experience gained in testing, the paper discusses the possibilities of implementing HTR in public collections.
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Informes sobre el tema "Lettura digitale"

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Breckenridge, John L. y Kevin B. Shaw. Digital Mapping, Charting, and Geodesy Analysis Program (DMAP). Technical Review of NATO Standardization Agreement 1059-Letter Codes for Geographical Entities. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, noviembre de 2003. http://dx.doi.org/10.21236/ada419194.

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