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Rakar, Atilij. "Il tema del diverso in una letteratura di frontiera". Acta Neophilologica 23 (15 de diciembre de 1990): 39–49. http://dx.doi.org/10.4312/an.23.0.39-49.

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Resumen
Volendo volgere subito l'attenzione ad un'area culturale geograficamente e storicamente determinata, per essere in grado di mostrare su testi precisi dove e come si manifesta la tematizzazione del diverso nella cultura letteraria di un ambiente a caratteri specifici, definibile come letteratura di frontiera, nell'ambito delle lettere italiane difficilmente troveremmo opere che più si prestino a tale definizione di queUe che nell'ambito delle lettere italiane offre la letteratura triestina. E basta restare ad autori come uno Svevo, un Saba e uno Slataper che ne sono i rappresentanti più vistosi, per cogliere anche quelli che sono i caratteri più tipici della cultura letteraria che va maturando a Trieste a partire dalla fine dell'Ottocento per prendere presto coscienza di sé e presentarsi come letteratura di frontiera anche neUe dichiarazioni pro­ grammatiche in cui si definisce.
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Rakar, Atilij. "Il tema del diverso in una letteratura di frontiera". Acta Neophilologica 23 (15 de diciembre de 1990): 39–49. http://dx.doi.org/10.4312/an.23.1.39-49.

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Volendo volgere subito l'attenzione ad un'area culturale geograficamente e storicamente determinata, per essere in grado di mostrare su testi precisi dove e come si manifesta la tematizzazione del diverso nella cultura letteraria di un ambiente a caratteri specifici, definibile come letteratura di frontiera, nell'ambito delle lettere italiane difficilmente troveremmo opere che più si prestino a tale definizione di queUe che nell'ambito delle lettere italiane offre la letteratura triestina. E basta restare ad autori come uno Svevo, un Saba e uno Slataper che ne sono i rappresentanti più vistosi, per cogliere anche quelli che sono i caratteri più tipici della cultura letteraria che va maturando a Trieste a partire dalla fine dell'Ottocento per prendere presto coscienza di sé e presentarsi come letteratura di frontiera anche neUe dichiarazioni pro­ grammatiche in cui si definisce.
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De Nisco, Alessandro. "Ambiente urbano, qualitÀ del servizio e behavioral intentions: uno studio esplorativo in un centro storico italiano". MERCATI & COMPETITIVITÀ, n.º 4 (noviembre de 2010): 165–86. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-004010.

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Il paper propone un modello di analisi finalizzato a verificare la relazione tra alcune categorie di stimoli ambientali tipicamente presenti nelle aree urbane (design esterno, layout e funzionalitÀ degli spazi e design interno), la qualitÀ del servizio complessivamente percepita dai consumatori e i relativi output in termini di intenzioni di acquisto e desiderio di permanenza. Gli elementi costitutivi del modello sono basati sulla letteratura sul retailing e il servicescape. Le relazioni ipotizzate tra i costrutti sono sottoposte a verifica empirica attraverso un'indagine empirica condotta nel centro storico di Benevento. I risultati evidenziano che due elementi dell'ambiente urbano (layout e funzionalitÀ degli spazi e design interno) esercitano un'influenza significativa sulla percezione della qualitÀ dei servizi erogati nell'area e che tale percezione, a sua volta, č positivamente correlata agli output attesi. Viene infine discussa la collocazione del paper all'interno della letteratura esistente e le relative implicazioni per il management dei centri urbani.
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Menegat, Francesco. "Paesaggio acustico: il soundscape in relazione ad ascolto, voce e musica". RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, n.º 1 (abril de 2021): 86–103. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2021oa11645.

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La letteratura sul rapporto tra suono e ambiente è molto vasta, ed il rinnovato interesse per il tema, specialmente nel contesto dei critical urban studies, contribuisce a renderlo ricco di approcci e prospettive. L'obiettivo di questo articolo è evidenziare, attraverso una revisione della letteratura, alcuni elementi come centrali per futuri approfondimenti nell'ambito della geografia del suono. L'auspicio più generale è quello di suggerire delle linee lungo le quali evolvere un discorso articolato attraverso cinque-macro aree tematiche(soundscape, ascolto, voce, metodi fonografici e musica) che possano apportare un contributo alla riflessione sulla definizione analitica del soundscape come strumento critico di ricerca geografica.
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Brichese, Annalisa. "Didattica della letteratura attraverso l’apprendimento cooperativo e l’approccio ermeneutico". SPONDE 2, n.º 1 (28 de diciembre de 2022): 45–64. http://dx.doi.org/10.15291/sponde.4088.

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Nel contributo, dopo una prima sintetica trattazione delle intersezioni fra educazione linguistica e letteraria in lingua italiana, è stata affrontata la dimensione metodologica attraverso l’analisi della didattica della letteratura e l’approccio ermeneutico e il metodo cooperativo e la loro integrazione mettendo in evidenza le caratteristiche qualificanti dell’approccio ermeneutico, le caratteristiche qualificanti dell’apprendimento cooperativo e il ruolo del docente in questo ambiente di apprendimento centrato sullo studente. Si è visto infine come l’approccio ermeneutico e il metodo cooperativo possono rappresentare un’ottima risorsa per far sì che la scuola alleni le abilità e le competenze richieste dal mondo del lavoro e dalla società.
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Pieretti, Giovanni, Enzo Grossi, Guido Ferilli y Blessi Giorgio Tavano. "Aree urbane, ambiente naturale e benessere. Il caso della cittŕ di Milano." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 99 (noviembre de 2012): 134–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099011.

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Gli autori portano in evidenza il peso dell'ambiente urbano, inteso nella sua dimensione di ecosistema urbano, rispetto alla qualitŕ della vita ed al benessere della popolazione. L'analisi viene svolta rispetto ad un campionamento statisticamente significativo realizzato sulla popolazione di Milano nel 2010, nel quale sono stata rilevate alcune delle determinanti che la letteratura indica quali preminenti nella formazione del benessere sociale degli individui, (reddito, genere, consumi culturali, distanza di residenza dalle aree verdi). Le evidenze dimostrano attraverso il ranking delle principali variabili che costruiscono il benessere di una persona, la funzione di ogni possibile determinante registrato, soffermando l'attenzione rispetto al ruolo delle aree verdi nella costruzione di reti relazionali e capitale sociale.
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Poggi, C., F. Marliani y N. Acciarri. "Istiocitosi-X vertebrale associata a mielo-radicolopatia". Rivista di Neuroradiologia 6, n.º 1 (febrero de 1993): 91–94. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600116.

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Viene presentato un caso di Istiocitosi-X vertebrale in un paziente con sintomi da compressione mielo-radicolare. La diagnosi fu conseguita dopo biopsia TC-guidata, nonostante indagini condotte con RM spinale. Il paziente fu operato in ambiente neurochirurgico e successivamente fu sottoposto a radioterapia, migliorando nella sintomatologia e stabilizzandosi clinicamente. Vengono riportate le principali caratteristiche istologiche, cliniche e radiologiche dell'Istriocitosi-X vertebrale assieme ad una breve revisione della letteratura concernente i casi spinali con coinvolgimento delle strutture nervose.
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Ziethen, Gabriele. "Andrea Manzo: Culture ed Ambiente. L’Africa nord–orientale dei dati archeologici e nella letteratura geografica ellenistica". Aethiopica 2 (6 de agosto de 2013): 259–62. http://dx.doi.org/10.15460/aethiopica.2.1.550.

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Michela Schenetti y Cristina Li Pera. "Riscoprire il gioco all’aperto per innovare i servizi educativi e le competenze professionali degli adulti". IUL Research 2, n.º 4 (20 de diciembre de 2021): 120–32. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.187.

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Promuovere pratiche di educazione all’aperto richiede all’adulto un’attenta analisi dei bisogni evolutivi dell’infanzia, una tensione costante a ricercare coerenza tra teorie pedagogiche e pratiche educative e disponibilità a mettere in gioco le proprie abitudini professionali per restituire al bambino centralità nei processi di apprendimento. Il valore del gioco in ambiente, le sue peculiarità e il ruolo che svolge in relazione alla promozione di conoscenze e competenze può essere il punto di partenza. Il contributo esplora il tema del gioco all’aperto in contesti naturali e della sua funzione all’interno di percorsi di formazione. Partendo dall’analisi della letteratura scientifica si indagheranno le potenzialità che il tema può avere nell’innovazione dei servizi educativi e nel sostegno delle competenze professionali degli adulti.
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Cicchetti, N., P. D'Aprile y A. Carella. "Diagnosi con RM di aneurisma gigante dell'arteria carotide interna extracranica. Revisione della letteratura. Segnalazione di un caso". Rivista di Neuroradiologia 2, n.º 1 (febrero de 1989): 85–90. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200110.

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Gli autori descrivono il caso di una paziente portatrice di aneurisma gigante dell'arteria carotide interna di destra a livello di C1-C2. La paziente giunta al ricovero in ambiente specialistico dopo ripetuti episodi di faringo-tonsillite, con l'obiettività di una tumefazione latero-cervicale, pulsante a destra, è stata sottoposta ad uno studio neuroradiologico comprendente TC, RM ed angiografia digitalizzata per via venosa che hanno portato alla diagnosi di aneurisma gigante della arteria carotide interna di destra. Gli autori nel presente studio sottolineano la grande importanza ai fini diagnostici della nuova metodica RM, la possibilità di una valutazione di flusso ematico all'interno dell'aneurisma, gli scarsi rischi ed invasività. Propongono pertanto la RM come metodica di prima scelta nella diagnosi e nello studio degli aneurismi giganti della carotide extracranica.
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Ciotti, Fabio y Alberto Baldi. "Macchine per leggere: promuovere la lettura con il distant reading". ENTHYMEMA, n.º 30 (2 de enero de 2023): 173–92. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19557.

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Questo articolo presenta il progetto Macchine per leggere, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma “Tor Vergata” e il Centro per il Libro e la Lettura del MiC. Scopo del progetto è la realizzazione di un ambiente digitale (desktop e mobile) che introduca gli studenti della scuola secondaria di secondo grado alla conoscenza e all’utilizzo delle tecniche di analisi computazionale dei testi, qui proposte come spunto per accostarsi alla lettura dei classici della letteratura italiana (tra gli altri che saranno resi disponibili sul sito, Il piacere, I Malavoglia, Il fu Mattia Pascal…). L’approccio del distant reading e gli strumenti informatici per l’analisi e la rappresentazione dei corpora e per il text mining (word cloud, indici di frequenza di termini e sintagmi, topic modeling, sentiment e network analysis), uniti ad altre risorse come la geolocalizzazione su mappe digitali dei luoghi letterari, saranno presentati sia come metodo per simulare in ambiente virtuale reading strategies, che come modelli per integrare le prassi ermeneutiche tradizionali – close reading. In una sezione del sito dedicata, gli algoritmi di cui si darà dimostrazione saranno a disposizione degli studenti in forma di web app, così che possano sperimentare in autonomia e su altri testi in loro possesso l’approccio distant proposto nell’ambito del progetto.
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Campanella, Miriam L. "Central Bank Independence and European Central Banking Institution-Building". Journal of Public Finance and Public Choice 14, n.º 1 (1 de abril de 1996): 57–76. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540255.

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Abstract L’indipendenza della banca centrale dal governo viene considerata da molti studiosi come un requisito per il mantenimento della stabilità dei prezzi e per la lotta all’inflazione. L’articolo introduce la recente letteratura sull’indipendenza della banca centrale, mostrandone anche un apporto esplicativo nel caso del processo di costruzione della banca centrale europea.Benché l’indipendenza della banca centrale europea sia prevista da un articolo del Trattato di Maastricht, ci sono alcune critiche contro questa impostazione, sia perché si sostiene che l’indipendenza non sarebbe sufficiente per aumentare la credibilità, sia perché si ritiene che mantenere un basso livello di inflazione non sia di beneficio alia crescita economica.In conclusione, l’A. afferma, in accordo con gli studi sull’indipendenza della banca centrale, che in un mondo caratterizzato dalla mobilità dei capitali e dalla globalizzazione, la creazione di un ambiente finanziario stabile debba essere ritenuto uno dei più importanti fattori per la credibilità delle banche centrali.
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Croce, Mauro, Maurizio Fiasco y Sara Sbaragli. "Criminogenesi, vittimizzazione familiare e criminalità organizzata nel gioco d'azzardo". SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, n.º 1 (abril de 2022): 73–90. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-001007.

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L'intervento è volto a cogliere nel particolare lo sviluppo delle relazioni crimo-gene e vittimologiche che l'azzardo produce, al fine di elaborare una significativa banca dati sulla relazione fra "gioco", "giocatori" e "ambiente di riferimento". Attraverso un'analisi di secondo livello della letteratura scientifica di riferimento, l'articolo costituisce una disamina sulle componenti criminologiche e vittimologiche: la prima, attinente ai reati commessi giocando in contesti o con modalità ritenuti dal sistema giuridico di riferimento come illegali; un'altra, più importante di-mensione, riguarda il gioco d'azzardo come fattore di criminogenesi, per il giocatore problematico si trova a compiere reati per finanziare le proprie puntate (furto, rapine, riciclaggio, prostituzione) o per favorire il risultato (truffe); ed ancora, i comportamenti di gioco problematico come causa dei processi di vittimizzazione che coinvolgono nello specifico i figli dei giocatori d'azzardo (maltrattamento, abuso, abbandono di minore); in ultimo, il gioco d'azzardo come estrinsecazione, favoreggiamento, attività ai fini commerciali (leciti e non) della criminalità organizzata.
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Skubic, Mitja. "Il Registro della confraternità dei pellicciai di Udine. A cura di Federico Vicario. Biblioteca di Lingua e Letteratura friulana, 4. - Forum, Editrice Universitaria Udinese, Udine 2003; pp. 204". Linguistica 44, n.º 1 (1 de diciembre de 2004): 190–92. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.44.1.190-192.

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L'edizione, in una veste tecnicamente impeccabile, ha come scopo principale quello di presentare i1 registro di una importante confraternita udinese del tardo Medioevo, quella dei pellicciai. In questo ambiente climatico tale mestiere deve esse­ re stato importante; e vedrei una prova nel fatto che viene menzionato, a parte gli beçars - macelatores (es. 42), l'unico, negli Esercizi di versione dal volgare friulano in latino nel sec. XIV in una scuola notarile cividalese dove si legge: L'ager gait, qual è d'estat, fas spargna lis pliçis, chosa ricrisint agl piliças. Ager calidus, qualis est in estate, facit parsimonucare renones, re cuius tedet pelixarios, (es. 40). Il curatore della pubbli­ cazione del Registro, Federico Vicario, vanta già una decina di pubblicazi.oni di testi analoghi e con l'attuale ha aggiunto un ulteriore testo prezioso per la nostra cono­ scenza del friulano antico. Il Registro è l'elenco dei censuari, però, oltre ad essere un documento della vita e dei rapporti sociali del Tre- e Quattrocento, offre un quadro linguistico del friulano in un'epoca in cui la letteratura vera e propria in friulano offre poco.
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Carpi, R. "Nefropatia da mezzo di contrasto: il parere del Radiologo". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, n.º 2 (26 de enero de 2018): 4–5. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1128.

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La Nefropatia da Mezzo di Contrasto (CIN) rappresenta una della cause più frequenti di insufficienza renale acuta in ambiente ospedaliero. L'introduzione del calcolo del filtrato glomerulare (e-GFR) al posto del semplice dosaggio della creatinina plasmatica, se da un lato consente una miglior identificazione dei pazienti a rischio, in particolare all'interno della fascia di popolazione più spesso sottoposta ad indagini radiologiche (pazienti anziane con comorbidità), dall'altro accresce il numero dei pazienti da considerare a rischio e da sottoporre a profilassi. L'aver riportato al valore di 45 mL/min dagli iniziali 60 il valore di cut-off in base al quale sottoporre il paziente a idratazione prof -lattica in caso di somministrazione di mezzo di contrasto per via endovenosa (la più frequentemente impiegata in ambito radiologico extrainterventistico), compensa tale incremento. I numerosi studi in letteratura e le linee guida internazionali descrivono multipli fattori di rischio ma convergono nel riconoscere nell'idratazione del paziente uno strumento utile per la profilassi della insorgenza della CIN. Questa potrà essere attuata in modo efficace solamente se si svilupperanno le sinergie organizzative necessarie tra medico prescrittore, radiologo e nefrologo.
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Paoloni, Paola, Francesca Dal Mas y Amelia Barcellini. "Leadership femminile in sanità: possibili soluzioni e strumenti. Un caso di studio". MECOSAN, n.º 120 (febrero de 2022): 83–104. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120006.

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Obiettivo Lo scopo dell'articolo e approfondire le tematiche relative alla leadership femminile delle imprese sanitarie, andando a individuare, nella letteratura internazionale e mediante un caso di studio, le caratteristiche rilevanti che impattano sulle pari opportunita. L'articolo intende, quindi, approfondire i possibili strumenti e soluzioni al fine di supportare la leadership femminile e rafforzare il ruolo della donna nel management delle aziende sanitarie.Nell'articolo viene utilizzata la metodologia di analisi di un caso di studio. Oggetto dello studio e il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Fondazione CNAO) di Pavia. La Fondazione CNAO e caratterizzata dalla presenza di un middle management a prevalenza femminile (dei 130 operatori, 66 sono donne, di cui 30 madri). A capo della direzione scientifica, medica, tecnico- infermieristica vi sono donne. Sempre donne rivestono il ruolo di responsabili della Comunicazione e URP, Qualita e Regulatory Affairs, Contabilita Generale e Aspetti Fiscali, Amministrazione Clinica, Risorse Umane, Pianificazione Acquisti e Servizi Generali. Dei 12 medici attuali, 10 sono donne, compreso il Direttore Medico, in controtendenza con la media internazionale (per la quale solo il 25% dei medici in ambiente ospedaliero e rappresentato da donne). Risultati L'analisi condotta attraverso il modello del CAOS consente, a partire dall'esperienza della Fondazione CNAO, di determinare alcuni strumenti operativi per facilitare l'accesso delle donne a posizioni di leadership in ambito sanitario. Tramite il caso di studio sono investigate e mappate le soluzioni di flessibilita adeguatamente applicate durante il periodo dell'emergenza causata dalla pandemia da Covid-19. I risultati consentono di proporre strumenti per valorizzare il ruolo delle donne nel management sanitario, in ambiti fortemente multidisciplinari e a elevato impatto di innovazione e tecnologia. Implicazioni teoriche L'articolo contribuisce al tema della diversita di genere nelle aziende sanitarie, con particolare riferimento a barriere, vantaggi e strumenti operativi per facilitare la leadership femminile. Implicazioni operative L'esperienza della Fondazione CNAO, adeguatamente collocata nella letteratura, consente di individuare alcune best practices di concreta applicabilita per le aziende sanitarie, stimolando eventuali studi comparativi.
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Bocchino, Anna, Ramírez Manuel García y Eugenia M. Mosquera. "Integrazione acculturativa e psicologia della liberazione: un modello per la salute e il benessere degli immigrati". PSICOLOGIA DI COMUNITA', n.º 1 (mayo de 2011): 15–23. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001003.

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L'integrazione degli immigrati costituisce un prerequisito essenziale per la coesione sociale e il progresso economico ma allo stesso tempo, rappresenta anche una sfida per la societŕ di accoglienza a causa delle condizioni di oppressione che vivono molti immigrati. Il presente articolo, descrive un approccio all'integrazione acculturativa a partire dal contributo della psicologia della liberazione. Secondo tale prospettiva, l'integrazione sociale puň essere intesa come un processo di empowerment e costruzione del sé, attraverso cui gli immigrati raggiungono uguale accesso alle risorse, alla partecipazione e al senso di appartenenza nel nuovo contesto. L'articolo č strutturato in tre parti: in primo luogo, abbiamo effettuato una rivisitazione dei modelli acculturativi maggiormente studiati in letteratura e i principali limiti ad essi connessi; in secondo luogo, abbiamo esaminato l'integrazione acculturativa partendo da un'ottica della psicologia della liberazione in cui l'integrazione č definita come un processo permanente di empowerment psicologico e politico attraverso cui gli immigrati, cambiano, ricreano, de-costruiscono e ri-costruiscono loro stessi e il loro ambiente per essere parte accettata della societŕ di accoglienza; in terzo luogo, abbiamo tentato di definire i principi teorici ed organizzativi per la costruzione di un sistema di salute giusto in cui gli immigrati hanno uguali diritti e opportunitŕ delle persone autoctone per ciň che concerne l'accesso ai servizi sanitari.
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Lucenti, Enrico, Cristian Sorrentino y Francesco Bez. "Management del paziente soccorso in ambiente impervio da parte dell’infermiere di emergenza territoriale: un case report." Rescue Press 01, n.º 04 (4 de diciembre de 2021): 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2021.04.01.it.

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INTRODUZIONE La valutazione del paziente ed il relativo trattamento effettuato dal primo equipaggio sanitario giunto sul luogo dell’evento hanno un’importante impatto sull’evoluzione clinica e sull’outcome del paziente traumatizzato; è necessario infatti applicare un approccio sistematico a queste situazioni guidato da raccomandazioni chiare e semplici che vedono interagire il soccorso tecnico con il soccorso sanitario[1]. È ben noto che il soccorso tecnico è in capo al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco[2] e al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)[3]. È altrettanto evidente che in determinate condizioni cliniche del paziente, sebbene l’evento sia in un’ambiente impervio, il soccorso sanitario non può tardare il suo essenziale intervento[4] [5]. La durata e l’esposizione a fattori ambientali per il paziente stesso convalidano l’importanza delle figure sanitarie di emergenza territoriale anche nei luoghi impervi: il personale sanitario oltre ad avere le necessarie conoscenze per il supporto vitale dovrebbe avere competenze logistiche e sulle operazioni di soccorso[6] [7]. La “Golden Hour”, termine coniato nell’ormai lontano 1961, è un concetto ben noto ai soccorritori del setting pre-ospedaliero; successivamente si è vista la nascita del termine “Platinum Ten Minutes”[8]. In entrambi i casi accorciare il tempo che trascorre dall’evento traumatico alla cura definitiva è di fondamentale importanza per un migliore esito del paziente stesso[9] [10]. Esistono anche pareri contrastanti espressi in letteratura circa l’efficacia della stessa “Golden Hour”[11]; tuttavia se vengono presi in considerazioni quei pazienti traumatizzati con patologie evidentemente tempo dipendenti (es. shock emorragico)[12] [13] [14], l’importanza di un trattamento precoce torna ad essere di grande attualità[15] [16]. Questo case report descrive un soccorso in ambiente impervio dove l’infermiere di emergenza territoriale, quale primo MSA[17] (mezzo di soccorso avanzato) giunto sul posto e quindi prima figura sanitaria, ha raggiunto il paziente sul luogo dell’evento per poterlo valutare e trattare precocemente, in piena collaborazione con il personale del soccorso tecnico giunto sul posto. L’obiettivo è quindi quello di richiamare gli attori del sistema di emergenza territoriale all’importanza della collaborazione fra enti diversi, sanitari e tecnici non sanitari, avente chiaramente come scopo finale un più precoce ed efficace trattamento del paziente sul posto per migliorarne l’outcome.
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Bazyliński, Stanisław. "RITA TORTI MAZZI, Quando interrogare è pregare. La domanda nel Salterio alla luce della letteratura accadica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003, 446 s. (Studi sulla Bibbia e il suo ambiente, 7)". Ruch Biblijny i Liturgiczny 56, n.º 3 (30 de septiembre de 2003): 235. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.452.

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Aloisio, Miriam. "Impegno Ecologico: Malerba e Calvino a confronto // Environmental Commitment: Malerba and Calvino // Empeño ecológico: Malerba y Calvino". Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 8, n.º 1 (27 de abril de 2017): 153–77. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2017.8.1.1003.

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In questo saggio si svolgerà una comparazione dei tre brevi romanzi di Calvino La formica argentina (1952), La nuvola di smog (1958), La speculazione edilizia (1957), con le opere di Malerba in cui maggiormente emerge il suo impegno ecologico: Il serpente (1966), Salto mortale (1968) e Fantasmi romani (2006). Tra questi romanzi che trattano con nerbo la tematica etico-ambientale, esiste un dialogo molto forte a livello testuale e ideologico, certamente maturato dall’amicizia e dagli scambi tra i due autori. Malerba e Calvino, uomini di città cresciuti però in stretto rapporto con la campagna, si rivelano attenti osservatori dei mutamenti economici, antropologici e ambientali che l’Italia subiva nell’epoca del boom. Lontana da qualsiasi lirismo romantico e da sentimenti nostalgici per un mitico passato, la relazione tra letteratura e ambiente affiora nei testi come una forma di denuncia ecologica contro inquinamento, speculazione edilizia e sottomissione degli organismi non-umani. Sia Malerba sia Calvino si fanno portavoce della necessità di smascherare le ideologie dominanti e boicottare le logiche binarie come natura / cultura. Nella battaglia che inscenano tra umano e non-umano emerge la loro prospettiva “ecocentrica” che attribuisce un valore intrinseco ad ogni organismo vivente e al loro spazio naturale a prescindere dalla loro utilità e profitto per l’essere umano. Abstract This essay compares Italo Calvino’s short novels La Formica Argentina (1952), La Nuvola di Smog (1958), and La Speculazione Edilizia (1957), with Luigi Malerba’s works, in which his strong environmental consciousness most comes to light: Il Serpente (1966), Salto Mortale (1968) and Fantasmi Romani (2006). These works engage in a textual and ideological “ecocentric” dialogue about the environment and society, which was certainly the result of the close friendship and professional exchanges between the two authors. This project thus participates in ecocriticism through an investigation of the textual and ideological dialogue between these texts. Rather than merely romantic lyricism and feelings of nostalgia for the mythical past, the relationship between literature and the environment emerges in the texts as a form of ecological denunciation against pollution, building development, and the subjugation of non-human organisms. Malerba and Calvino, city men who spent their upbringing in close contact with nature, reveal themselves to be attentive observers of the economical, anthropological, and environmental changes that Italy underwent in the period known as the economic boom. Both Malerba and Calvino bring to the fore the urgency to unmask dominant ideologies and to boycott perceived binary oppositions of nature versus culture. Through these texts, they stage a battle between the human and non-human, bringing together their “ecocentric” perspective with their goal of bestowing an intrinsic value to every living organism and their natural space. Resumen Este ensayo compara tres novelas cortas de Italo Calvino La formica argentina (1952), La nuvola di smog (1958), La speculazione edilizia (1957), con las obras de Luigi Malerba, en las que más manifiesta su empeño ecológico: Il serpente (1966), Salto mortale (1968) e Fantasmi romani (2006). Entre estas novelas, que tratan con vigor la temática ético-medioambientalista, existe un diálogo muy fuerte a un nivel textual e ideológico, ciertamente madurado desde la amistad y los intercambios entre los dos autores. Malerba y Calvino, hombres de ciudad pero que crecieron en cercano contacto con la naturaleza, se revelan cuidadosos observadores de los mutaciones económicas, antropológicas y medioambientales que el Italia sufría en la época del boom de los años cincuenta y sesenta. Lejana de cualquier lirismo romántico y de sentimientos nostálgicos por un pasado mítico, la relación entre literatura y medio ambiente aparece en los textos como una forma de denuncia ecológica contra la contaminación, la especulación edil y la sumisión de los organismos no-humanos. Tanto Malerba como Calvino devienen portavoces de la necesitad de desenmascarar las ideologías dominantes y boicotear las lógicas binarias como naturaleza / cultura. En la lucha que escenifican entre el humano y no-humano emerge su perspectiva “ecocéntrica” que atribuye un valor intrínseco a cada organismo viviente y a su espacio natural sin importar los beneficios económicos.
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Fattorini, Simone. "I COLEOTTERI TENEBRIONIDI DI ROMA (Coleoptera, Tenebrionidae)". Fragmenta Entomologica 45, n.º 1-2 (31 de octubre de 2013): 87. http://dx.doi.org/10.4081/fe.2013.21.

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In base alla revisione dei dati di letteratura e all’esame di circa 2000 esemplari raccolti a Roma dal 1880 ai nostri giorni, è stata accertata la presenza in questa città di 45 specie di Tenebrionidi, ovvero oltre il 26% delle specie e sottospecie di Tenebrionidi note per l’Italia peninsulare. Altre 18 specie, di cui è stato esaminato materiale cartellinato “Roma” o citato di questa città, sono da considerarsi certamente o verosimilmente estranee. 11 specie citate da Gardini (1997) sono rimosse dalla fauna di Roma, mentre ne vengono segnalate per la prima volta altre 29. Di ogni specie sono indicati: i dati riguardanti il materiale esaminato, i dati di letteratura, la distribuzione, l’ecologia, la distribuzione ambientale nella città di Roma. In base all’estensione temporale delle ricerche, l’elenco fornito dovrebbe essere considerato pressoché completo. Specie rare sono <em>B. gigas</em>,<em> B. lethifera, C. atropos, M. tibialis, G. obscurum, S. metallica, Corticues</em> spp. e <em>N. picipes</em>. Per alcune di esse sono noti pochi reperti, prevalentemente di vecchia data. Alcune specie presenti a Roma mostrano una generale rarefazione, anche in ambienti naturali, probabilmente a causa di pressioni antropiche. Specie considerate un tempo comuni a Roma (come <em>T. italica, A. bacarozzo, Gonocephalum spp., O. sabulosum o N. planippennis</em>) sono oggi piuttosto rare o localizzate, mentre specie con una più ristretta tolleranza ecologica (come <em>C. atropos, M. tibialis, S. metallica, P. violacea, Corticeus spp</em>.) sono probabilmente divenute molto rare o si sono estinte a Roma. Le specie che hanno avuto maggior successo nella colonizzazione degli ambineti urbani sono elementi xerotermofili, o con ampia tolleranza ecologica, come<em> A. luigionii, S. striatus, B. gibba</em> e <em>P. meridianus.,</em> specie tipiche di ambienti aperti ed aridi, comuni nei giardini, nei parchi, nei siti archeologici, nelle aree ruderali, ecc. La presenza nella città di queste specie, tuttora abbondanti, può essere seriamente compromessa dalle operazioni di pulizia delle aree verdi, dall’inquinamento e dalla espansione urbanistica.
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Andreatta, Filippo. "Effetti sistemici e politica internazionale". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, n.º 1 (abril de 1999): 157–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026526.

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Questi due recenti lavori di importanti studiosi statunitensi dimostrano ancora una volta la vitalità e la creatività della disciplina delle relazioni internazionali. Si tratta infatti di opere di grande respiro e rigore teorico che introducono nel dibattito accademico ipotesi ed analisi alquanto avvincenti. Il libro di Snyder si concentra su uno degli aspetti essenziali della politica internazionale – le alleanze – e riesce nell'intento di affrontare approfonditamente un argomento che, paradossalmente, è invece rimasto piuttosto trascurato nella letteratura specializzata. A parte la letteratura politologica sulle coalizioni ed i beni pubblici, e la letteratura più classica sulle relazioni internazionali, non ci sono infatti analisi recenti in materia. Il volume di Jervis è invece meno ambizioso in quanto non si presenta come un'analisi compiuta su uno degli aspetti principali della disciplina. Ciò nonostante, l'autore cerca di proporre una chiave di lettura sistemica di tutta la politica internazionale risultando così non meno rilevante del libro di Snyder. La ricchezza del background culturale di Jervis e la sua capacità di sintesi – che già si erano espresse in campi diversi quali la teoria della deterrenza nucleare, l'importanza delle variabili tecnologiche, l'analisi psicologica delle decisioni e le grandi metafore strategiche della diplomazia contemporanea – assumono in questo caso una forma matura che permette all'autore di attingere proficuamente da altre discipline quali la biologia e l'ingegneria ambientale senza mai perdere di vista l'intento di spiegare fenomeni sociali complessi.
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Coscarello, Mario. "Le reti di economia solidale per una trasformazione sociale". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 97 (mayo de 2012): 37–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-097004.

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L'autore presenta una breve rassegna della letteratura sul tema dell'economia solidale e della decrescita, evidenziando i diversi approcci esistenti e le pratiche in atto sul territorio italiano. La presentazione del caso calabrese di avvio di costituzione di un Distretto di economia solidale viene interpretato come uno spazio di nicchia strategico, nel quale possono nascere e svilupparsi delle novelties, capaci di generare una trasformazione dei territori, legata a ideali di giustizia sociale, economica e ambientale.
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Alosco, Antonio. "Il percorso socialista di Gabriele D’Annunzio tra storia e letteratura". Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, n.º 1 (3 de marzo de 2020): 377–90. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820909283.

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La complessa personalità di Gabriele D’Annunzio, in una costante sincronica evoluzione della produzione letteraria con l’attivismo politico, ha attraversato un periodo – spesso dimenticato dai critici – di vicinanza alle idee socialiste. Attratto dalla vitalità e dalle idee progressiste della sinistra che rispondeva alle leggi liberticide e reazionarie di Pelloux, se ne fece influenzare sia nel periodo dell’impresa fiumana, che in una prima fase di contestazione al fascismo, appoggiando la sinistra radicale. Influssi dannunziani si ritrovano, in quel periodo, nel linguaggio adottato dall’ Avanti! e nell’apprezzamento che anche ambienti socialisti dimostrarono per l’opera letteraria del Vate. Dopo il 1906 le strade dei socialisti e di D’Annunzio si divaricarono fino a contrapporsi. D’Annunzio rilanciò le posizioni nazionalistiche e, al rientro in Italia dopo il soggiorno in Francia tra il 1904 e il 1915, condusse un’attività politica tradottasi, nelle fasi iniziali della Prima guerra mondiale, nel sostegno attivo dei movimenti interventisti, poi nella partecipazione attiva sul campo come “uomo d’arme”, e da ultimo nelle azioni postbelliche degli irredentisti. Le imprese “rivoluzionarie” del poeta affascinarono anche alcune frange del socialismo italiano e l’impresa di Fiume, realizzata in collaborazione con il socialista Alceste De Ambris, raccolse gli elogi di Lenin e produsse la Carta del Carnaro, costituzione che conteneva elementi avanzati di matrice socialista.
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Tasini, Francesco. "El Libro di ricercate a qvattro voci (1575) de Rocco Rodio y algunas consideraciones sobre relaciones entre Nápoles y España en el siglo XVI". Anuario Musical, n.º 69 (30 de diciembre de 2014): 99. http://dx.doi.org/10.3989/anuariomusical.2014.69.164.

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Tras un breve repaso de los estudios musicológicos centrados en las relaciones que la música para tecla de los siglos XVI y XVII creó entre Nápoles y España, el ensayo se centra de manera casi exclusiva, y desde un punto de vista analítico y estilístico, en el «Libro di ricercate a qvattro voci di Rocco Rodio con alcvne fantasie sopra Varii canti fermi» publicado en Nápoles por Gioseppe Cacchio dall’Aquila en el 1575. El libro de Rocco Rodio («Rocchus Rodius Civitatis Barensis»; Bari, 1530ca - Nápoles, 1615ca) constituye la primera impresión en partitura, forma que será muy usada en Nápoles a finales del siglo XVI e inicios del XVII. Experimentará este fenómeno editorial una importante expansión a nivel nacional y europeo durante todo el siglo XVII, y aún durante el siglo XVIII se encuentran ejemplos. El análisis formal y estilístico de las composiciones publicadas en esta obra (cinco Ricercate, cuatro Fantasie sobre Canti Fermi y sobre La mi re fa mi re) muestra la “modernidad” y el progresismo del autor: las Ricercate del cual son una elaboración de la práctica coeva de la improvisación y la diminución que se aplicaba en los motetes polifónicos vocales y en los madrigales con affetti; las Fantasie representan un soberbio ejemplo de invención y maestría que se inscribe no sólo en el campo de la composición «osservata» para tecla, sino que representa un modelo ejemplar en el ambiente más amplio de la ferviente producción vocal, didáctica y experimental de la escuela polifónicoinstrumental entre Nápoles, Roma y España. [it] Il Libro di ricercate a qvattro voci (1575) di Rocco Rodio e alcuni rilievi sui rapporti tra Napoli e la Spagna nel XVI secolo. Il saggio, dopo una sintetica messa a punto sugli studi musicologici relativi ai rapporti intercorsi tra Napoli e la Spagna in particolare nel campo della produzione tastieristica dei secoli XVI-XVII, si occupa in maniera pressoché esclusiva – sotto il profi lo analitico e stilistico – del LIBRO DI RICERCATE A QVATTRO VOCI DI ROCCO RODIO CON ALCVNE FANTASIE SOPRA VARII CANTI FERMI, pubblicato a Napoli da Gioseppe Cacchio dall’Aquila nel 1575. Il libro di Rocco Rodio («Rocchus Rodius Civitatis Barensis»; Bari, 1530ca-Napoli, 1615ca) costituisce la prima stampa in assoluto apparsa in partitura, un sistema particolarmente seguìto a Napoli tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII e che troverà un significativo impiego a livello nazionale ed europeo lungo tutto il corso del Seicento, con esempi anche nel Settecento. L’analisi formale e stilistica delle composizioni contenute nella stampa (cinque Ricercate, quattro Fantasie su Canti Fermi e su La mi re fa mi re) mostrano la scrittura ‘moderna’ e progressiva dell’autore, le cui Ricercate sono per così dire una rifrazione della coeva prassi improvvisativa e diminutiva che si esercitava nel mottetto polifonico vocale e nel madrigale affettuoso; le Fantasie costituiscono un superbo esempio di invenzione e maestria compositiva da leggersi non esclusivamente nell’alveo della tradizione del genere «osservato» nel campo tastieristico, ma vanno intese come il modello esemplare scaturito nell’ambiente più ampio della fervente letteratura vocale, didattica e sperimentale della scuola polifonicostrumentale tra Napoli, Roma e la Spagna.
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Menichetti, Laura y Silvia Micheletta. "Makerspaces, flexible and inclusive learning environments. A scoping review". Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, n.º 2 (31 de julio de 2021): 78–92. http://dx.doi.org/10.36253/form-11520.

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The contribution analyzes the scientific literature from 2000 to 2021 to determine in which training contexts makerspaces are used and for what purposes, for preschool and school age children and youth. The scoping review shows that many experiences are documented in literature, but few experimental studies exist. However, the examples collected, of a constructionist nature, show some privileged areas of intervention: makerspaces are recognized as a valid tool for the development of problem solving and creativity skills, for a more conscious application in the technical-scientific-artistic disciplines, for the creation of inclusive contexts, in situations of social disease or of people more frequently excluded and underrepresented. Makerspace, ambienti di apprendimento flessibili e inclusivi. Una scoping review Il contributo analizza la letteratura scientifica dal 2000 al 2021 per determinare in quali contesti formativi siano utilizzati i makerspace e con quali finalità, per bambini e ragazzi di età prescolare e scolare. La scoping review mostra che in letteratura sono documentate molte esperienze, ma esistono pochi studi sperimentali. Gli esempi raccolti, di stampo costruzionista, mostrano però alcune aree privilegiate di intervento: i makerspace sono riconosciuti come valido strumento per lo sviluppo di competenze di problem solving e creatività, per una più consapevole applicazione nelle discipline tecnico-scientifiche-artistiche, per la realizzazione di contesti inclusivi soprattutto in situazioni di disagio sociale o di persone più frequentemente escluse e sottorappresentate.
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Ferro, Massimo. "Gli ultimi narratori di giustizia: un’esperienza italiana di letteratura dal diritto". Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, n.º 2 (24 de febrero de 2019): 544–61. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831668.

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La scrittura narrativa dei giuristi è spesso incentrata sulle stesse esperienze professionalmente praticate, al punto che le scelte autorali, per quanto arbitrarie e creative, tendono ad omologare una comune difficoltà di allontanamento da quegli ambienti. Tuttavia, molte opere e racconti, pur facendo iniziare le loro storie d’invenzione dove finiscono i mestieri, si propongono di sfidare il diritto, cercandone talora un’affermazione postuma, più autentica di quella raggiunta dalla verità giudiziaria. Ed è la grande tradizione dei romanzi civili o comunque dei romanzi di genere, che cioè traggono dalle dinamiche della giustizia, specie investigativa e poi processuale, il substrato di tutte le relazioni, facendo diventare personaggi i soggetti e le parti dell’attività giudiziaria. Per altri autori, invece, proprio il limite della ricostruzione giudiziaria opera da ostacolo ad una ennesima rincorsa verso la verità storica: in tale secondo genere di letteratura, in Italia più recente e praticato da scrittori di provenienza per lo più non penalistica, sarebbe vano espiare la continua colpa dell’approssimazione al reale cui le forme giuridiche la costringono. Il patto con il lettore allora si rovescia: non più il “riordino giusto” della vita, la proiezione dell’ideale nella legge, il destino collettivo raddrizzato, ma la organizzazione dell’oblio. Contro il mondo reale, il romanzo si fa più fantastico, le storie più tarate sulle esistenze dei singoli. Quando l’invenzione mescola ogni fattore costitutivo del diritto, la riscrittura della realtà è completa e però sottotraccia riemerge il riavvicinamento molto abile alla verosimiglianza. Che è forse l’orizzonte più prezioso della maturità del giurista.
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Farnese, Maria Luisa. "Relazioni di convivenza: studio esplorativo sulle associazioni semantiche". RISORSA UOMO, n.º 2 (febrero de 2012): 163–84. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-002003.

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L'aumento di frequenza e complessitŕ degli scambi sociali e la maggiore incertezza nelle regole di riferimento rende il tema della convivenza di crescente rilevanza nella letteratura recente di diverse discipline. Il contributo presenta il primo studio di una ricerca piů ampia e si propone di porre a confronto le concezioni della convivenza nei contesti lavorativi (livello organizzativo) e sociali (livello sociale). Attraverso un que- stionario a risposte aperte (2721 soggetti) sono state studiate le libere associazioni sul costrutto e sulle criticitŕ della convivenza negli ambienti lavorativi e sociali. L'analisi del contenuto del corpus di risposte ha consentito di individuare tre cluster sulle rappresentazioni del processo di vivere insieme e tre cluster sulle difficoltŕ del convivere nei contesti organizzativi e sociali.
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Ciasullo, Maria Vincenza, Raffaella Montera y Alex Douglas. "Sostenibilità ambientale e indipendenza del Consiglio di Amministrazione: Quali effetti sull'innovazione ambidestra?" CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, n.º 1 (noviembre de 2020): 41–63. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds1-2020oa10134.

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Lo studio si ripropone di esaminare la relazione tra i concetti di sostenibilit&agrave; ambientale (SA) e innovazione ambidestra (IA), analizzando contestualmente il ruolo che l'indipendenza del Consiglio di Amministrazione (ICdA) svolge nel moderare la relazione stessa. A tal fine, un modello di ricerca viene sviluppato alla luce della teoria dell'impresa basata sulle risorse naturali e della teoria dell'agenzia. Un'inchiesta campionaria viene condotta su 111 imprese italiane quotate alla Borsa di Milano. Una regressione gerarchica moderata ha rivelato che la SA influenza positivamente l'innovazione sfruttativa ed esplorativa. Inoltre, l'ICdA rafforza l'effetto esercitato dalla SA sulla IA. Tali risultati contribuiscono alla letteratura sull'IA sia perch&eacute; identificano la SA quale chiave strategica per risolvere le tensioni tra sfruttamento ed esplorazione nelle innovazioni delle imprese sia perch&eacute; suggeriscono che la crescente presenza di direttori indipendenti nel CdA favorisce il perseguimento congiunto delle due opposte attivit&agrave;.
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Cicatiello, Clara y Silvio Franco. "Filiere corte e sostenibilitŕ: una rassegna degli impatti ambientali, sociali ed economici". QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, n.º 3 (octubre de 2012): 47–65. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-003003.

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Filiere corte e sostenibilitŕ: una rassegna degli impatti ambientali, sociali ed economici Negli ultimi anni l'interesse per le filiere corte č costantemente aumentato e sta trovando sempre piů spazio nel dibattito istituzionale e scientifico. Questo contributo mira a identificare le implicazioni della filiera corta sulla sfera ambientale, sociale ed economica, cosě come emergono dall'esame della letteratura scientifica, istituzionale e "grigia" di diversi settori. L'impatto delle filiere corte su queste tre dimensioni della sostenibilitŕ, laddove si evidenzino dei vantaggi significativi sulla qualitŕ dello sviluppo locale e sul benessere delle comunitŕ nelle aree rurali, giustifica l'opportunitŕ di promuovere delle azioni in grado di sostenere e favorire la diffusione di questa forma di organizzazione delle filiere agroalimentari.
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Boccardelli, Paolo, Chiara Acciarini y Enzo Peruffo. "Dinamismo ambientale, esperienza digitale del board, e cambiamento strategico delle imprese. L'integrazione tra Dynamic Managerial Capabilities e Resource Dependence Theory". CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, n.º 2 (enero de 2022): 25–43. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2021oa12343.

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A partire dalla considerazione che il cambiamento strategico rappresenta una tema centrale negli studi di management e strategia, lo studio si propone di investigare le decisioni strategiche delle imprese in contesti caratterizzati da elevati livelli di dinamismo. Inoltre, l'introduzione in letteratura della variabile che misura l'esperienza digitale del board, intesa come rapporto tra membri con esperienza professionale in ambiti digital-related e il totale dei componenti del board, consente di valutare l'impatto sul metodo (fusioni e acquisizioni, alleanze strategiche e joint venture) e sull'ampiezza (diversificazione e internazionalizzazione) del cambiamento strategico. I risultati dimostrano l'associazione non solo tra maggiore dinamismo ambientale e cambiamento esperienza digitale del board e lo stesso cambiamento strategico d'impresa. Le implicazioni teoriche e pratiche consentono di apprezzare il coinvolgimento del board non solo nel controllo, ma anche nella direzione strategica dell'impresa, e di comprendere come le imprese decidano di orchestrare il proprio set di capacit&agrave; dinamiche per allinearsi ai cambiamenti esterni.&nbsp;
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Sebastiani, Alberto. "“VENERE PRIVATA” DA SCERBANENCO A BACILIERI: LINGUA, STILE E RETORICA DALLA LETTERATURA AL FUMETTO". Italiano LinguaDue 14, n.º 1 (28 de julio de 2022): 929–49. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18333.

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Il romanzo Venere privata di Giorgio Scerbanenco (1966) è tra i capostipiti del giallo italiano contemporaneo e introduce il personaggio Duca Lamberti, medico radiato dall’ordine per aver praticato l’eutanasia su una paziente e diventato, una volta scontata la pena, consulente della polizia milanese. La narrazione, la lingua e lo stile dell’autore, già studiati da diversi interventi specialistici, sono ora oggetto dell’adattamento a fumetti di Paolo Bacilieri, apparso a puntate sulla rivista Linus a partire dall’agosto 2021. La pubblicazione dovrebbe concludersi in rivista entro l’anno, ed è prevista per l’autunno 2022 l’edizione integrale in volume per Oblomov. Il presente studio affronta le prime sei puntate dell’adattamento, ne studia la lingua e lo stile in relazione al testo originale, la raffigurazione di ambienti, personaggi e situazioni in relazione agli elementi diegetici del romanzo e a modelli esterni usati da Bacilieri, infine la configurazione degli elementi iconici e verbali nelle tavole in prospettiva retorica. Ciò consente di comprendere non solo il processo e il concetto di adattamento attuati dall’autore, ma anche la lettura e l’interpretazione che questi ha fatto del racconto, della lingua e dello stile del testo originario. Venere privata from Scerbanenco and Bacilieri: language, style and rhetoric from literature to comics Giorgio Scerbanenco’s novel Venere privata (1966) is among the progenitors of the contemporary Italian detective story and introduces the character Duca Lamberti, a doctor disbarred for practicing euthanasia on a patient and becoming, once he has served his sentence, a consultant to the Milanese police. The author’s narrative, language and style, which have already been studied by several specialist papers, are now the subject of Paolo Bacilieri's comic book adaptation, appearing serialized in Linus magazine starting in August 2021. The publication is expected to be completed in the magazine within the year, and a full volume edition for Oblomov is planned for Fall 2022. The present study deals with the first six installments of the adaptation, studying the language and style in relation to the original text, the depiction of the environments, characters and situations in relation to the diegetic elements of the novel and external models used by Bacilieri, and finally the configuration of the iconic and verbal elements in the tables in rhetorical perspective. This allows us to understand not only the process and concept of adaptation implemented by the author, but also his reading and interpretation of the story, language and style of the original text.
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Lacagnina, Davide. "Milano, 1881: Courbet e Carpeaux tra le “macchiette” di Navarro della Miraglia". ACME 74, n.º 2 (14 de septiembre de 2022): 123–45. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18664.

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Nel 1881, per i tipi dell’editore Brigola di Milano, vedeva la luce Macchiette parigine, un compendio di profili biografici che lo scrittore siciliano Emanuele Navarro della Miraglia (1838-1919) dedicava a eminenti personalità della cultura letteraria e artistica francese di metà Ottocento.Francesista, a lungo residente a Parigi (1864-1872), in contatto a Milano con gli ambienti della scapigliatura lombarda (1872-1882) e da ultimo professore di Lingua e letteratura francese presso l’Istituto superiore di magistero femminile di Roma (1883-1913), Navarro della Miraglia includeva fra le sue “macchiette” anche due ritratti d’artisti dedicati rispettivamente a Gustave Courbet e a Jean-Baptiste Carpeaux.Questo contributo si propone di definire il contesto e le ricadute di una lettura non allineata alla tempestiva e più “ortodossa” discussione della lezione di Courbet promossa da Diego Martelli presso i macchiaioli toscani, a beneficio di una geografia culturale diversamente articolata fra le aperture cosmopolite del naturalismo meridionale e le frange più avanzate della scapigliatura lombarda. Allo stesso modo il resoconto dell’atelier di Carpeaux è riconsiderato alla luce del coevo dibattito sulla scultura monumentale e delle ricerche in corso a Milano su un modellato più mosso e nervoso.
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Abbatecola, Emanuela, Davide Filippi y Marco Omizzolo. "Incursioni L'inconsistenza dei diritti. Il Grave Sfruttamento del Lavoro migrante in Italia. Introduzione. Dal caporalato al padronato. Riflessioni critiche sul sistema del Grave Sfruttamento Lavorativo". MONDI MIGRANTI, n.º 2 (julio de 2022): 9–36. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-002001.

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L'articolo analizza la complessità del fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e la sua sistematizzazione organica quale espressione propria del capitalismo con-temporaneo. Assunti i limiti entro cui, nel mondo accademico e nel dibattito pub-blico, si riflette su queste dinamiche, gli autori propongono una nuova definizione del concetto di grave sfruttamento lavorativo, tentando di integrare approcci e sguardi che in letteratura risultano frammentati. Questa definizione è fondata su tre dimensioni: economica, sociale-riproduttiva, ambientale, da considerare in una relazione circolare nella quale le conseguenze dell'una si ripercuotono sulle altre. In questo quadro, la condizione della forza lavoro, soprattutto migrante, si è trasfor-mata in un crocevia sul quale converge un pluralismo regolativo, formale e infor-male, che determina subordinazione e gravi forme di sfruttamento. È un processo che non è circoscrivibile nel solo ambito agricolo, ma diffuso in molteplici settori produttivi, ognuno dei quali con specifiche modalità di funzionamento. La rifles-sione supera dunque la centralità assunta negli anni dal concetto di caporalato per introdurre quella di padronato, dove le responsabilità sono da individuare nella si-stematicità dei fenomeni connessi al grave sfruttamento lavorativo.
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Russo, Marcello, Filomena Buonocore y Maria Ferrara. "Inquadramento concettuale, prospettive teoriche e tendenze evolutive negli studi sulla diversitŕ nei gruppi di lavoro". STUDI ORGANIZZATIVI, n.º 1 (diciembre de 2012): 33–63. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001002.

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La diversitŕ nei gruppi di lavoro rappresenta un tema di grande interesse per il mondo accademico e manageriale. La crescente attenzione verso tale tematica č riconducibile a due fenomeni ricorrenti nelle realtŕ organizzative moderne. Da un lato si consideri la diffusa tendenza nelle aziende ad un estensivo utilizzo del gruppo quale strumento per favorire processi decisionali su problemi complessi, una maggiore flessibilitŕ ed una efficace gestione della complessitŕ ambientale. Dall'altro lato si osserva la rilevanza dei recenti cambiamenti demografici della forza lavoro, caratterizzati da un incremento della partecipazione delle donne, degli ultracinquantenni e delle minoranze etnico-razziali alla vita lavorativa che hanno reso la diversitŕ un fenomeno o una condizione quotidianamente presente nell'organizzazione. La letteratura sul tema evidenzia che la diversitŕ rappresenta un'arma a doppio taglio, rappresentando al tempo stesso un valore aggiunto ed un elemento di debolezza per le organizzazioni. L'eterogeneitŕ dei componenti di un gruppo, infatti, rappresenta un valore aggiunto per le aziende alla luce della pluralitŕ di competenze, abilitŕ e frame cognitivi presenti che favorisce la considerazione di prospettive di analisi nuove e altrimenti mai considerate. Tuttavia, se non adeguatamente gestita, la diversitŕ puň trasformarsi rapidamente in un elemento di debolezza. La diversitŕ, infatti, puň accrescere la tensione all'interno del gruppo, favorendo la nascita di coalizioni o sottogruppi che possono minare la coesione interna e ridurre la capacitŕ decisionale di un gruppo. Alla luce delle presenti considerazioni, questo articolo si propone di illustrare i principali meccanismi di azione della diversitŕ all'interno dei gruppi di lavoro. Al fine di favorire una maggiore comprensione del tema, sarŕ affrontato in primis il problema dell'inquadramento concettuale attraverso un'analisi delle principali definizioni presenti in letteratura ed una descrizione delle dimensioni piů rilevanti con cui la diversitŕ puň manifestarsi all'interno dei gruppi di lavoro. Nella seconda parte del lavoro si considerano gli effetti che la diversitŕ produce sulle dinamiche organizzative dei gruppi di lavoro. L'attenzione č posta su una serie di prospettive di analisi che permettono di illustrare gli effetti che la diversitŕ puň generare sui processi relazionali e sui processi decisionali di gruppo. Infine, considerati i recenti contributi sul tema, il lavoro si conclude delineando tre aree di ricerca futura che possono stimolare un proficuo dibattito tra gli studiosi sul tema e rappresentare allo stesso tempo un'interessante research agenda per gli anni avvenire.
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Medda, Laura. "Scrivere per il teatro Il mondo sardo nei racconti drammatici di Giuseppe Dessì". Revista Italiano UERJ 12, n.º 1 (5 de septiembre de 2021): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.61943.

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ABSTRACT: Questo articolo riguarda i testi per il teatro dello scrittore sardo Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909 – Roma, 1977). Nell'ordine, presentiamo i Racconti drammatici - Qui non c'è guerra, La Giustizia - (Feltrinelli, 1959) e il dramma storico Eleonora D'Arborea (Mondadori, 1964). Importante autore di romanzi e racconti, in questi testi, Giuseppe Dessì rappresenta la complessità del mondo sardo in linea di continuità con quanto espresso nelle sue pagine narrative e saggistiche. Il teatro permette allo scrittore di sperimentare un nuovo linguaggio capace di rappresentare, attraverso i personaggi, non solo azioni e fatti ma anche atmosfere, percezioni e poetiche ragioni caratterizzanti i significati più profondi della sua scrittura. La produzione teatrale dell'autore, ancora oggi considerata di minor rilevanza e non abbastanza studiata dalla critica, è degna invece di maggiore attenzione e approfondimenti: per questo motivo, abbiamo deciso di presentare la figura di Giuseppe Dessì attraverso tre importanti testi drammatici poco conosciuti al grande pubblico estero.Parole chiave: Giuseppe Dessì. Letteratura italiana. Teatro. Narrativa. Sardegna. RESUMO: Este artigo trata da textos para o teatro do escritor sardo Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909 – Roma, 1977). Apresentamos os Racconti drammatici - Qui non c'è guerra, La Giustizia - (Feltrinelli, 1959) e o drama histórico Eleonora D'Arborea (Mondadori, 1964). Importante autor de romances e contos, nestes textos, Giuseppe Dessì representa a complexidade do mundo sardo em paralelo com o que expressa nas suas páginas narrativas e ensaísticas. O teatro permite ao escritor experimentar uma nova linguagem capaz de representar, através das vozes dos personagens, não apenas ações e fatos, mas também os ambientes, as percepções e as poéticas, que permeiam os significados mais profundos da sua escrita. A produção teatral do autor, ainda hoje considerada de menor relevância e não suficientemente estudada pela crítica, é digna de maior atenção e aprofundamento: por esse motivo, decidimos apresentar a figura de Giuseppe Dessì através de três importantes textos dramáticos pouco conhecidos do grande público estrangeiro.Palavras-chave: Giuseppe Dessì. Literatura italiana. Teatro. Narrativa. Sardenha. ABSTRACT: This article concerns the texts for the theater of the Sardinian writer Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909 - Rome, 1977). In order, we present the Racconti drammatici - Qui non c'è guerra, La Giustizia - (Feltrinelli, 1959) and the historical drama Eleonora D'Arborea (Mondadori, 1964). Important author of novels and short stories, in these texts, Giuseppe Dessì represents the complexity of the Sardinian world in line with what is expressed in his narrative and non-fiction pages. The theater allows the writer to experience a new language capable of representing, through the characters, not only actions and facts but also atmospheres, perceptions and poetic reasons characterizing the deepest meanings of his writing. The theatrical production of the author, still today considered of minor importance and not sufficiently studied by the critics, is instead worthy of greater attention and insights: for this reason, we have decided to present the figure of Giuseppe Dessì through three important dramatic texts little known to the large foreign public.Keywords: Giuseppe Dessì. Italian literature. Theater. Fiction. Sardinia.
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Foster, Bev, Sarah Pearson y Aimee Berends. "10 Domains of Music Care: A Framework for Delivering Music in Canadian Healthcare Settings (Part 3 of 3)". Music and Medicine 8, n.º 4 (26 de octubre de 2016): 199. http://dx.doi.org/10.47513/mmd.v8i4.415.

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Music care is a developing approach to care that allows the therapeutic principles of music to inform caring practices in both formal healthcare settings and community or home-based contexts, and to create an integral role in developing more relational and person-centered cultures in caregiving. A significant part of the music care approach is a conceptual framework describing 10 domains of delivery. This article is the third in a three-part series on the theory and applications of a music care framework. Music is increasingly being recognized in health care communities as an effective psychosocial and rehabilitative intervention, increasing many aspects of quality of life. Currently, there is little standardization as to how music may best be integrated into individual care goals and care settings, though a growing body of literature supports the important impact of music in health care. It is this absence of standardization that has led the authors to develop a music care conceptual framework, so the varying scopes of practice that integrate music can be distinguished from one another and new possibilities for optimizing music in care can be identified. While the first study in this series examined how music care is understood in Canadian long term care facilities (1), the purpose of the second study explored how music could be optimized in complex continuing care environments, using one such facility in Ontario, Canada, as an exploration site (2). The 10 Domains of Music Care presented in this paper can be used as both a research tool and a practical, actionable tool for healthcare providers, managers, and decision makers. The paper discusses the 10 domains of music care delivery, need for a music care conceptual framework, and the implications and applications the framework provides. (1) Foster, B., Bartel, L. (2016) Understanding music care in Canadian facility-based long term care. Music Med, 1(8) 29-35.(2) Nelson, M., Foster, B., Pearson, S., Berends, A., Ridgway, J., Lyons, R., Bartel, L. (2016) Optimizing music in complex rehabilitation and continuing care: A Community Site Facility Study (Part 2 of 3), Music Med, 8(3) 128-136. Keywords: music care, person centered care, health arts, music therapy, 10 domains of music careSpanishParte 3 de 3: Diez dominios del cuidado musical. Un encuadre para ofrecer música en entornos médicos canadiensesResumen: el cuidado musical es un abordaje de atención en desarrollo que permite utilizar los principios terapéuticos de la música para informar las prácticas de asistencia tanto en abordajes de salud formales y comunitarios como en contexto domiciliarios, y crea un rol integral en el desarrollo de cuidados relacionales y centrados en la persona. La música está siendo reconocida de manera creciente en las comunidades de atención de salud como una efectiva intervención psicosocial y biomédica, mejorando varios aspectos de la calidad de vida. Actualmente en Canadá hay muy poca estandarización sobre cómo la música puede ser integrada en los objetivos asistenciales y en los settings de atención en salud. También hay un vacío en la regulación de lenguajes y competencias de la práctica para encontrar los tipos de asistencia musical que se brindará, aunque la creciente literatura sostiene la importancia del impacto de la música en la atención de salud. Contar con un marco conceptual para el entendimiento de la asistencia musical y cómo es brindada es beneficioso y sería una herramienta oportuna para direccionar estas discrepancias. Una parte significativa del abordaje de asistencia musical es el marco conceptual que describe diez dominios de servicio. Este artículo es el tercero en una serie de tres partes sobre la teoría y las aplicaciones del marco de la asistencia musical. La música está siendo reconocida de manera creciente en las comunidades de atención de salud como una efectiva intervención psicosocial y biomédica , incrementando varios aspectos de la calidad de vida. Existe poca estandarización sobre cómo la música puede ser integrada de la mejor manera en los objetivos individuales y en los settings de atención. Es esta ausencia en la estandarización la que ha llevado a los autores a desarrollar un marco conceptual para la asistencia musical, así la variedad competencias de la práctica que integra la música pueden ser distinguidas unas de otras y pueden identificarse nuevas posibilidades de optimizar la asistencia musical. El primer estudio de esta serie examina la optimización de la asistencia musical en instituciones de cuidado prolongado en Canadá, el propósito del segundo estudio fue explorar cómo la música puede ser optimizada en ambientes de cuidado complejo continuo, usando una institución en Ontario, Canadá como sitio de exploración.Los diez dominios de asistencia musical en el presente estudio pueden ser empleados tanto como herramienta de investigación y práctica como herramienta de acción para proveedores de salud, managers, y quienes toman decisiones. Este paper analiza los diez dominios de servicio de la asistencia musical, la necesidad de un marco conceptual de la asistencia musical, como así también las implicancias y aplicaciones que este marco provee. Palabras claves: asistencia musical, cuidado centrado en la persona, arte, musicoterapia, diez dominios de asistencia musicalGerman Teil 3 von 3: Zehn Bereiche von musikalischer Pflege: Ein Rahmen, um Musik im Canadischen Gesundheitsfürsorge zu verankernMusikpflege ist ein Ansatz zur Pflege, der es den therapeutischen Prinzipien von Musik erlaubt, über Pflegepraktiken sowohl in formalen Settings der Gesundheitsfürsorge und Einrichtungen oder ambulanten Zusammenhängen zu informieren – und damit eine wesentliche Rolle für eine beziehungsorientiertere und personenzentrierte Kultur in der Pflege schafft. Musik wird zusehends mehr in Gesundheitsfürsorgeeinrichtungen als eine effektive psychosoziale und biomedizinische Intervention anerkannt, die viele Aspekte der Lebensqualität (QoL) erhöht.Zur Zeit gibt es in Canada eigentlich keine Standardisierung, wie Musik am besten in individuelle Pflegeziele und Pflegesettings zu integrieren ist. Auch gibt es eine Lücke, in Praxisstilen und –bereichen, um Modelle von Leistungen der Musikpflege einzuordnen, obwohl eine wachsende Anzahl von Literatur den wichtigen Einfluss von Musik in der Gesundheitsfürsorge unterstützt. Ein konzeptueller Rahmen, um Musikpflege zu verstehen und wie sie einzuordnen ist, ist ein nützliches und aktuelles Mittel, um diese Diskrepanz anzugehen. Ein signifikanter Teil in dem Musikpflegeansatz ist ein konzeptueller Rahmen, der zehn Bereiche der Anwendung beschreibt. Dieser Artikel ist der dritte in einer dreiteiligen Serie über Theorie und Anwendung eines Rahmens der Musikpflege. Musik wird zusehends mehr in Gesundheitsfürsorgeeinrichtungen als eine effektive psychosoziale und rehabilitative Intervention anerkannt, die viele Aspekte der Lebensqualität (QoL) erhöht. Es gibt wenig Standardisierung, wie Musik am besten in individuelle Pflegeziele und Pflegesettings zu integrieren ist. Weil es eben keine Standardisierung gibt, haben sich die Autoren vorgenommen, einen konzeptuellen Rahmen für Musikpflege zu entwickeln, damit die verschiedenen Praxisbereiche voneinander unterschieden und neue Möglichkeiten, die Musikpflege zu optimieren, bestimmt werden können. Während die erste Studie dieser Serie die Optimierung der Musikpflege in Langzeiteinrichtungen in Canada untersuchte [1], war der Zweck für die zweite Studie zu untersuchen, wie Musik in komplexen Dauerpflegeeinrichtungen optimiert werden könnte, wobei eine dieser Einrichtung in Ontario, Canada als Untersuchungsort diente [2].Die Zehn Bereiche der Musikpflege, die in dieser Studie präsentiert werden, können sowohl als Forschungstool wie auch als durchführbares, einklagbares Tool für Gesundheitsfürsorger, Manager und Entscheidungsträger dienen. Dieser Artikel diskutiert die zehn Bereiche der Anwendung der Musikpflege, die Notwendigkeit eines konzeptuellen Rahmens für Musikpflege, und die Zusammenhänge und Anwendungen, die dieser Rahmen bereitstellt.Keywords: Musikpflege; personenzentrierte Pflege, Musiktherapie, zehn Bereiche der MusikpflegeItalianParte 3 di 3: Dieci Domini di Cura con la Musica: Un Modulo per Introdurre la Musica nei Sistemi Sanitari CanadesiLa cura con la musica è un approccio che si sta sviluppando nella cura che permette ai principi terapeutici della musica di informare le practiche sia nell’ambiente sanitaria formale che in contesti communitari o delle pratiche fatte da casa, e creare un ruolo di integrazione per uno sviluppo delle culture piú relazionale e piú incentrato su una cura sulla persona. La musica è sempre piú riconosciuta nelle comunitá di assistenza sanitaria come un efficace intervento psicosociale e biomedico in aumento. Attualmente in Canada c’è poca standardizzazione su come la musica puó essere meglio integrata I obbiettivi di cura individuali e in ambiti di cura. C’è anche un vuoto nel linguaggio regolamentato o in ambiti di pratica per la localizzazione di tipi di cura con la musica, anche se c’è una crescente materiale di letteratura che sostiene l’importanza della musica nella cura sanitaria. Un modulo concettuale per la comprenzione della cura con la musica e come viene effettuata è uno stumento utile e tempestivo per affrontare questa discrepanza. Una parte simportante del metodo di cura con la musica è un modulo concettuale che descrive dieci domini di consegna. Questo articolo è il terzo di una serie in tre parti sulla teoria e le applicazioni di un modulo di cura con la musica. La musica è sempre piú riconosciuta nella comunità di assistenza sanitaria come un efficace intervento psicosociale e riabilitativo, aumentando molti aspetti della qualità della vita. C’è poca standardizzazione su come la musica può essere meglio integrata in obbiettivi di cura individuali e ambienti sanitari. Mentre il primo studio di questa serie ha esaminato l’ottimizzazione delle cure con la musica nelle strutture di assistenza a lungo termine Canadesi [[i]], lo scopo del secondo studio ha eslorato come la musica può essere ottimizzata in complessi ambienti di assistenza continua, utilizzando un impianto I Ontario, Canada, come sito di esclorazione. (2)I Dieci Domini di Cura con la Musica presentato in questo studio può essere utilizzato sia come strumento di ricerca che come stumento pratico, come strumento operativo per gli operatori sanitari, manager e coloro che fanno le decisioni. L’articolo discute I dieci domini della cura con la musica, il bisogno di un modulo concettuale della cura con la musica, e le implicazioni e applicazioni che procura il modulo.Parole Chiave: cura con la musica, cura sulla persona, musicoterapia, dieci domini della cura con la musica Chinese音樂照護是一種發展中的照護方式,能夠讓音樂的治療原則運用在正規的醫療照護場所以及社區或居家照護,並在發展重視關係、以人為本的照護文化中扮演不可或缺的角色。以音樂作為心理社會以及生理醫學的有效處遇方式,在健康照護領域逐漸被認可,且能增加各層面的生活品質。最近加拿大正針對如何將音樂最佳的在照護場域中融入個人照護目標制定標準。目前音樂在照護場域的運用缺少正規的詞彙和定位音樂照護提供的實踐範圍。透過越來越多的文獻支持音樂在照護場域的重要影響,藉由此一概念性的架構來了解音樂照護,並以此有益而即時的工具來解決矛盾。 在音樂照護方法中一個很重要的部分為論述十種可提供的照護領域的概念架構。本文是三篇音樂照護概念理論與應用系列文章當中的第三篇。在健康照護領域,音樂逐漸被認定為是有效的物理與復健介入,並促進多方面的生活品質。關於音樂如何最佳的被融入個人照護目標或照護機構中則幾乎沒有任何標準。由於缺少了這樣的標準,作者於是發展出音樂照護的概念架構,如此一來,便得以區隔各種不同範疇的音樂照護並界定出最理想化的實踐。本系列中的第一篇評估了加拿大長期照護機構音樂照護的理想[[i]],而第二篇的目的則實地考察加拿大安大略省的一個機構,探討音樂如何最佳的被運用在複合式照護環境中(2)。在最近的研究中所提到的十種音樂照護領域可同時作為研究工具方法,並提供臨床照顧者、經營者以及決策者可用的方法。本文討論了十種音樂照護的領域,對音樂照護概念架構的需求,以及此架構的影響與應用。 JapanesePart 3 of 3: ミュージックケアにおける10の領域: カナダのヘルスケア施設に音楽を提供する枠組み ミュージックケアは、音楽の治療的原理を用いてヘルスケア施設やコミュニティおよび在宅介護で、療法的活動を行う開発途中のアプローチである。ケア提供において、対人関係を促し、パーソンセンタードな文化を向上させる重要な役割も果たしている。音楽は、心理社会的および生物医学的な介入におけるQOL(生活/生命の質)を向上させる効果的な方法として、ヘルスケア領域で認められるようになってきた。カナダでは、個別ケアの目的と実践の中に音楽がいかに統合され得るかについて、まだ最良の形態で標準化されていない現状がある。また、ヘルスケアにおける音楽の重要な効果に関する文献は顕著に増加しているものの、ミュージックケアの実践に関する用語や介護分類を表す言語が欠けているといえるであろう。ミュージックケアを理解しいかに提供するかという概念的枠組みを考えることは、上述の不足を 解決するためにも、有益である。ミュージックケアアプローチにおける重要な側面として、実践における10の領域の概念的枠組みがある。本論文は、ミュージックケアの枠組みにおける理論と実践について書いた3部シリーズの第3部である。音楽は、心理社会的およびリハビリテーション医学的な介入におけるQOL(生活/生命の質)を向上させる効果的な方法として、ヘルスケア領域で認められるようになってきた。個別ケアの目的と実践の中に音楽がいかに統合され得るかについて、まだ最良の形態で標準化されていない現状がある。このような標準化の不足をふまえ、筆者達はミュージックケアの概念的枠組みを展開することにし、それによって様々な音楽を活用した活動との違いを明らかにし、ケアにおける音楽の適正な利用法の新しい可能性と役割を検証した。この研究の第1部では、カナダの長期ケア施設におけるミュージックケアの適正な活用法について考察し [[i]]、第2部ではカナダ・オンタリオにおける複合施設という状況下での音楽の適正な応用について探索した(2)。 本研究におけるミュージックケアにおける10の領域は、研究ツールとしても実践および活動ツールとしても、ヘルスケア提供者、管理者など治療を提供することを決定するすべての専門職が応用できるものとなっている。本論では、ミュージックケアの実践における10の領域、ミュージックケアの概念的枠組みに対するニーズ、そしてこの枠組みが提供する実践と応用について考察する。 キーワード:ミュージックケア、パーソンセンタードケア、音楽療法、ミュージックケアにおける10の領域 KoreanPart 3 of 3: 음악 치료의 10가지 영역: 캐나다 건강관리 환경에서 음악을 전달할 수 있는 체계음악 치료는 발전하고 있는 치료 접근법이며, 음악 치료 원칙들이 정규 의료 환경과 공동체(커뮤니티) 또는 가정에서 치료 관행을 알리고, 보다 관계 중심적이고 사람 중심적인 치료 문화를 개발하는 데 있어서 중요한 역할을 만들 수 있도록 만들어준다. 의료 사회에서 음악은 점점 효과적인 심리사회적, 생물의학적 중재 방법으로 인식되고 있으며, 삶의 질에 여러 가지 측면들을 증가시키고 있다. 현재 캐나다에는 음악을 개별 치료 목표와 치료 환경에 가장 잘 통합시킬 수 있는 방법에 대한 표준이 거의 없다.비록 점점 더 많은 문헌들이 건강관리에 음악이 끼치는 중요한 영향들을 뒷받침 해주고 있지만, 음악 치료 제공의 유형을 찾아내는 데 필요한 언어 및 관행 범위에는 여전히 빈틈이 있다. 음악 치료와 그것을 전달하는 방법을 이해하기 위한 개념적 토대는 이런 빈틈을 해결하는 데 유익한 도구이다. 음악 치료 접근법의 중요한 부분은 10가지 전달 영역을 설명하는 개념 체계이다. 본 연구는 음악 치료 체계의 이론과 적용에 대한 3가지 시리즈 가운데 세 번째 이다.음악은 의료 사회에서 삶의 질의 여러 측면들을 증진시켜주는 효과적인 심리 사회 및 재활 중재 방법으로 점점 더 인정을 받고 있다. 음악을 개별 치료 목표와 치료 환경에 가장 잘 통합시킬 수 있는 방법에 대한 표준화는 거의 없다. 저자들은 음악을 통합하는 관행의 다양한 범위를 구분하고 치료에 있어서 음악을 최적화시킬 수 있는 새로운 가능성을 확인할 수 있도록 제안한다. 또한 저자들이 음악 치료의 개념적 토대를 개발하게 만든 목적 역시 이러한 표준화의 부재에 대한 대안을 제시하고자 함이다. 이 시리즈 중 첫 번째 연구는 캐나다 장기 요양 시설에서의 음악 치료 최적화에 대해 조사한 반면, 두 번째 연구는 조사 현장으로 캐나다 Ontario에 있는 그런 시설 한 곳을 이용해서 음악을 복합한 지속 치료 환경에서 최적화 시킬 수 있는 방법을 조사했다. 의료 제공자, 관리자들, 의사 결정자들은 본 연구에서 제시한 음악 치료의 10가지 영역을 실용적인 도구이자 연구 도구로 사용할 수 있다. 본 논문은 음악 치료 전달의 10가지 영역, 음악 치료의 개념적 토대 필요성 및 그 토대가 제공하는 의의와 적용점 등에 대해 논의할 것이다. 키워드: 음악돌봄(music care), 사람 중심 치료, 건강 예술, 음악치료, 음악치료의 10가지 영역
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Messina, Martina, Federica Ilari, Antonino Calabrò, Maria Chiara Carriero, Roberto Lupo y Lorenzo Bardone. "IL RUOLO DELL’INFERMIERE NELLE CARCERI: REVISIONE DELLA LETTERATURA". Nsc Nursing, febrero de 2021. http://dx.doi.org/10.32549/opi-nsc-46.

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Introduzione: L’infermiere presente all’interno delle carceri opera tra la gestione della sicurezza e il diritto della salute, spesso con elevata complessità assistenziale, in un setting difficile, dove a prescindere dal reato commesso, è fondamentale la presa in carico del paziente. Obiettivo: Individuare il ruolo e le competenze specifiche degli infermieri che lavorano negli istituti penitenziari Materiali e metodi: La ricerca degli articoli è stata effettuata tramite la consultazione di banche dati biomediche quali Medline (PubMed) e Cinahl, reperendo articoli scientifici di studi primari. Risultati: Dalla ricerca bibliografica sono stati reperiti 394 articoli ma, di questi, solo 4 articoli sono risultati pertinenti con l’obiettivo della ricerca. Dalla ricerca emerge il ruolo complesso dell’infermiere che si trova ad affrontare una popolazione che presenta diverse criticità legate a fattori psicosociali, culturali, ambientali, patologie croniche e che manifesta dipendenze, disturbi psichici, infezioni. È necessaria una formazione specialistica post base per rispondere ai molteplici bisogni assistenziali dei detenuti. Occorre maggiore tutela per il professionista Infermiere che opera all’interno degli istituti penitenziari. Conclusioni: Nel sistema penitenziario si contraddistingue la forte necessità della figura dell’infermiere e, all’interno di tale ambiente tanto da rappresentare uno dei pilastri portati dell’assistenza sanitaria, in grado di fornire e assicurare la somministrazione equa dei trattamenti sanitari. Dalla revisione emerge la necessità di ulteriori studi, soprattutto in ambito nazionale. Parole chiave: Ruoli infermieristici, assistenza infermieristica, competenze infermieristiche, competenza professionale, penitenziario, carcere.
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Souza, Keulle Oliveira da, Elisângela Claudia de Medeiros Moreira, Cláudio Gellis de Mattos Dias, Amanda Alves Fecury, Manoel Samuel da Cruz Neto, Carla Viana Dendasck, Yomara Pinheiro Pires, Mirleide Chaar Bahia, Roseane do Socorro da Silva Matos Fernandes y Euzébio de Oliveira. "Cambiamenti socio-ambientali e sanitari derivanti dall’attuazione di progetti minerari a Barcarena-PA: sviluppo e contraddizioni in Amazzonia, Brasile". Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 18 de diciembre de 2019, 29–39. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ambiente/cambiamenti-socio-ambientali.

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Di fronte alle tematiche ambientali e all’attività mineraria, è importante analizzare il rapporto tra questioni sociali e ambientali e sanitarie e attività minerarie e le loro relazioni dirette con lo sviluppo, in particolare quello economico. Il presente lavoro mirava a valutare i cambiamenti socio-ambientali e sanitari derivanti dall’implementazione di grandi progetti minerari a Barcarena-PA, contestualizzando lo sviluppo e le sue contraddizioni nell’Amazzonia brasiliana. A tal fine è stata utilizzata una ricerca bibliografica, sulla letteratura pubblicata in libri, articoli scientifici e documentari, relativa al tema in esame. Si è scoperto che il Brasile rappresenta uno dei maggiori potenziali di risorse minerarie del pianeta, con circa 55 tipi di minerali che possono essere utilizzati per scopi di esplorazione economica. D’altra parte, oltre a contribuire al rafforzamento dell’economia regionale e nazionale e alla creazione di posti di lavoro e all’aumento del reddito della popolazione locale, come nel caso del comune di Barcarena-PA, questa regione ha subito impatti socio-ambientali e sanitari consecutivi, a causa delle attività minerarie sviluppate nella regione. L’ambiente circostante di grandi progetti minerari è abitato da famiglie che, sin dalla loro attuazione hanno il loro stile di vita, la loro economia, la loro salute e la loro organizzazione socioculturale hanno avuto un impatto, derivante da questa attività e dai successivi impatti ambientali che si verificano sul sito. Dato tutto ciò che è stato analizzato, è possibile concludere che, poiché si tratta di un modello di sviluppo economico accelerato, e spesso non adeguatamente pianificato, non tenendo conto delle peculiarità dell’Amazzonia brasiliana, finisce per generare numerosi impatti ambientali e sociali che riflettono anche direttamente gravi problemi di salute della popolazione locale. Pertanto, è essenziale ripensare con urgenza questa forma di attuazione dei progetti di esplorazione mineraria in Amazzonia, come nel caso della città di Barcarena, perché possono ancora verificarsi gravi disastri socio-ambientali.
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Custódio, Wenderson Picanço, Juliana Vitória Rocha Leite Chaves, Patrícia Trindade Pantoja, Anneli Mercedes Celis de Cárdenas, Rosemary Ferreira de Andrade, Demilto Yamaguchi Dapureza y Amanda Alves Fecury. "Processo salute-malattia in Amazzonia: fattori ambientali e comparsa di malattie". Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 7 de diciembre de 2021, 05–21. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/comparsa-di-malattie.

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Introduzione: L’Amazzonia è sempre stata oggetto di numerosi studi incentrati sul suo ambiente, la società e la salute. Domanda guida: Quali fattori ambientali contribuiscono all’emergere di malattie nella regione amazzonica? Obiettivo: Affrontare i principali fattori ambientali che contribuiscono all’emergere di malattie nella regione amazzonica. Metodo: Questa è una revisione della letteratura nei database Scientific Electronic Library Online (SciELO), US National Library of Medicine National Institutes of Health (PubMeD), Biblioteca Virtuale della Salute (BVS) e National Institute of Space Research (INPE). In tutto, 18 articoli sono stati utilizzati nella costruzione dello studio, tutti passati attraverso i criteri di inclusione ed esclusione stabiliti al fine di filtrare solo le riviste con approcci tematici. Risultati: Dal punto di vista epidemiologico, lo spazio amazzonico formato dall’interazione del sistema socio ecologico ha caratteristiche diverse da altre parti del paese. Questa differenza è causata dal fondamento ecologico naturale e dalle sue forme di occupazione e sviluppo. Conclusione: i principali fattori ambientali che contribuiscono all’emergere di malattie nella regione amazzonica sono la deforestazione, la combustione, l’inquinamento dei fiumi, il processo di urbanizzazione e l’agribusiness.
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Souza, Keulle Oliveira da, Inailza Barata Silva, Nadabe de Jesus da Silva Cordeiro, Lúcio Osvaldo Rabelo Mendes Neto, Jucimeire Rocha Macêdo, Elisângela Claudia de Medeiros Moreira, Carla Viana Dendasck et al. "Crollo del porto di Santana-AP nel marzo 2013: prospettive di impatto socio-ambientale sul Rio delle Amazzoni, Brasile". Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 30 de diciembre de 2019, 48–64. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ambiente/crollo-del-porto-di-santana-ap.

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Questo articolo consiste in un’analisi del crollo del porto di esportazione del minerale di ferro, situato nel comune di Santana/AP, avvenuto nel marzo 2013, e delle sue conseguenze, in particolare sociali e ambientali. Sulla base di questi aspetti, questo articolo mirava ad analizzare quali erano e sono ancora le implicazioni di un impatto socio-ambientale sul Rio delle Amazzoni, sei anni dopo il crollo del porto di Santana-AP. Dal punto di vista metodologico, è stato condotto uno studio qualitativo, descrittivo-analitico ed esplorativo, sviluppato attraverso una ricerca bibliografica di revisione, sulla letteratura pubblicata in libri, articoli scientifici pubblicati su riviste, nonché analisi di documenti e rapporti ufficiali, relativi a studi sul disastro. Una nuova fase di esplorazione mineraria fu innescata nello stato di Amapá nei primi decenni del XXI secolo. In questo contesto, i comuni di Santana e Pedra Branca do Amapari erano e sono ancora città strategiche per il funzionamento delle dinamiche di esplorazione mineraria nello Stato. Il crollo della struttura portuale ha ucciso sei persone, versato un’alta quantità di minerale di ferro sul Rio delle Amazzoni, influenzando direttamente le caratteristiche ambientali di Rio, così come lo stile di vita delle comunità che da esso dipendono, perché questi popoli hanno rapporti culturali di utilità diretta e sopravvivenza con esso. A lungo termine, il disastro ha colpito l’economia mineraria amapaense, causato licenziamenti di massa, fallimento di molti fornitori di servizi, tra gli altri. Date le debolezze evidenziate e aggravate dal crollo del Porto di Santana, si conclude che è fondamentale riformattare le politiche urbani-territoriali che investono, dall’insediamento di queste imprese, anche nella prevenzione e nella segnalazione di possibili disastri, soprattutto nelle regioni che hanno grandi progetti minerari, come il caso in esame.
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Felippe, Gibran y Luís Pérez Zotes. "Futuro del mercato finanziario nazionale: momento di innovazione da parte di FinTechs in trasformazione nel contesto bancario nazionale". Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 14 de octubre de 2020, 31–62. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/contabilita/mercato-finanziario.

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Il sistema bancario brasiliano è in una fase di maturità favorevole al ricevimento di un nuovo concorrente che, seguendo la tendenza globale, sono FinTechs[3]. In questo modo, queste società che utilizzano la tecnologia per fornire servizi finanziari, stanno cominciando ad avere un impatto sul mercato finanziario nazionale, portando con sé il potenziale per scuotere i risultati delle grandi società finanziarie del paese. Questo articolo ha un’ampia panoramica della concentrazione del mercato bancario nazionale, rispetto agli standard globali, nonché la dimensione delle opportunità per i nuovi operatori attraverso tecnologie stabilite dalle startup[4], in un processo irreversibile in termini di innovazione. La metodologia qui utilizzata si basava su un’ampia revisione della letteratura che ha portato all’identificazione e alle conseguenze dei principali impatti di questo nuovo ordine finanziario, in cui le dimensioni non sono più così rilevanti, data l’attuazione di nuove pratiche per uno spettro costantemente rinnovato di clienti. I nuovi operatori del mercato finanziario dovrebbero essere veramente incentrati sul cliente, agili e in grado di adattarsi a un ambiente in rapida evoluzione, abili a lavorare con le aziende in un complesso ecosistema di partnership e mercati. Dovrebbero cercare l’eccellenza nell’analisi dei dati, nella determinazione dinamica dei prezzi e nella costruzione di tecnologie che consentano di sviluppare e implementare nuove funzionalità. Nuove esigenze, pratiche, senza gli status symbol bancari.
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Primavera, Emanuele y Simona Leonelli. "Un’indagine sulla percezione del carico assistenziale tra gli infermieri italiani, nell’era del COVID-19". Nsc Nursing, 2020. http://dx.doi.org/10.32549/opi-nsc-43.

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Introduzione: La pandemia, dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità l’11 marzo 2020, a seguito dell’infezione da COVID-19, ha portato le aziende sanitarie ad affrontare una rapida riorganizzazione dei processi assistenziali. Tale condizione ha determinato cambiamenti sostanziali nella pratica degli operatori sanitari. Obiettivo: L’obiettivo dello studio è analizzare il carico assistenziale percepito dagli infermieri italiani, che a causa del COVID-19, si trovano a rispondere sul campo a nuovi bisogni assistenziali. Materiali e Metodi: È stata condotta un’indagine trasversale attraverso la somministrazione di un questionario online riguardante il carico assistenziale percepito dagli infermieri, attraverso l’Indice di Dipendenza Assistenziale (IDA score). Il questionario è stato somministrato nei mesi di Aprile e Maggio 2020 ed è stato postato in tre gruppi di infermieri su Facebook. I post sono stati visualizzati da 956 persone e 281 questionari completi sono stati restituiti(tasso di risposta 29.4%). Risultati: I risultati mostrano che gli infermieri percepiscono un IDA score medio-alto, cioè in media i pazienti richiedono un’assistenza relativamente elevata. Movimento, igiene,ambiente sicuro e respirazione sono i bisogni maggiormente percepiti ad alta dipendenza. Inoltre, gli infermieri che hanno percepito un carico assistenziale maggiore sono principalmente localizzati nel Sud Italia e Isole, di sesso maschile, con età superiore ai 40 anni e operanti nei reparti di area critica e/o nei reparti COVID-19. Discussione: Volendo fornire una fotografia della situazione lavorativa attuale del nostro campione di infermieri Italiani, i risultati hanno mostrano differenze interessanti tra le percezioni degli infermieri in base al genere, all’età, all’area geografica e al reparto di appartenenza. I risultati del nostro studio mostrano che i bisogni a maggior dipendenza assistenziale in questo periodo pandemico sono: movimento, igiene,ambiente sicuro e respirazione. Questi, nella letteratura internazionale, vengono generalmente tralasciati dagli operatori a causa di carenza di personale nei reparti e numero troppo elevato di pazienti per operatore. Pertanto, nel periodo pandemico, questi bisogni sono riemersi e si è riscoperto da un lato, l’importanza per il paziente e dall’altro l’impegno che essi richiedono all’operatore per essere attuate. Di qui la nostra conclusione: la dipendenza assistenziale del paziente affetto da COVID-19 ha un grande impatto sul lavoro e sul benessere psico-fisico dell’infermiere.
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Pansini, Rosaria Vega. "Counting the Uncountable and Knowing the Unknows? (Una Rassegna della Letteratura sui Metodi di Valutazione Ambientale)". SSRN Electronic Journal, 2011. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.1905986.

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"Capitolo 4: II contesto della salute mentale". Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (marzo de 2002): 31–36. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000514.

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Le interrelazioni tra ambienti socioculturali e salute mentale non devono mai essere dimenticate quando si esamina la salute mentale delle popolazioni indigene.Ciononostante, una completa disamina di questo argomento esula dagli scopi del corrente resoconto. I lettori possono ritrovare una rilevante panoramica di questa letteratura nel classico lavoro di Leighton, My name is legion, in cui l'autore considera le modalità attraverso le quali gli ambienti socioculturali possono facilitare o arrestare i bisogni umani verso “la conquista degli elementi primari” come la sicurezza fisica, l'identificazione o un senso di appartenenza all'ordine morale (Leighton, 1959). Un'altra pietra miliare è l'articolo dei Dohrenwend che esplora le influenze sociali e culturali sulla psicopatologia (Dohrenwend & Dohrenwend, 1974), mentre il volume Rethinking psychiatry di Kleinman (Kleinman, 1988) offre un eccellente rassegna di questo argomento. Infine, le riflessioni di Fullilove sull'importanza del “luogo” per il benessere psicologico è di speciale interesse per quanto concerne il fenomeno dello spopolamento conosciuto dalle popolazioni indigene (Fullilove, 1996).In breve, la salute mentale deve essere considerata tanto profondamente avviluppata con gli interessi economici e politici quanto con la povertà, la fame e la malnutrizione, il cambiamento sociale, la violenza e la dislocazione (Desjarlais et al., 1995).
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Filippini, Ali. "Smaterializzare lo spazio del negozio. Effetti del digitale negli interni e negli affacci urbani". Storia e Futuro Giugno 2022, n.º 55 (20 de septiembre de 2022). http://dx.doi.org/10.30682/sef5522m.

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Il contributo indaga le ultime istanze del retail design collegate alla vendita omnicanale che ha ricadute anche nel contesto urbano, modificando l’organizzazione ambientale del negozio e la relazione con lo spazio cittadino. Personalizzazione, inclusione, esperienza digitale – lungo un processo definito dalla letteratura sui negozi e i consumi in termini di retailtainment – guidano negli ultimi anni, e sempre di più dopo le vicende pandemiche, il progetto di architettidesigner e sviluppatori di software per la vendita off e on line, confermando la pronosticata convergenza tra mondo fisico e digitale (phygital). In questo scenario in fieri, dove i feedback forniti dai social sono già inclusi tra i fattori cruciali d’acquisto, i colossi dell’on-line sperimentano punti vendita reali con vetrine interattive, uso di fotocamere e sensori per l’acquisto senza cassa, e la grande distribuzione si ridimensiona con concept store nei centri storici cercando l’integrazione con la vita del quartiere. The present paper investigates the latest developments in retail space design related to omnichannel retail. The latter also has an impact on the city, transforming the stores’ layout design and their relationship with the urban context. In recent years, customisation, inclusiveness and digital experience, the key features of the so-called retailtainment – a term coined by the literature on retail spaces and consumption – have inspired the projects of architects, designers and software developers for online and offline retail, and increasingly so after the pandemic, confirming the predicted convergence of physical and digital (phygital) worlds. In this scenario in the making, with social networks influencing purchasing decisions, on-line giants have been using stores to experiment with interactive shop windows, the use of cameras and sensors for checkout-free shopping. Large retailers, on the other hand, are experimenting with smaller store formats such as concept stores, located in city centres and thus seeking integration with the neighbourhood.
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Rollet, Silvia. "STUDIARE LA LINGUA ITALIANA CON DUOLINGO". Italiano LinguaDue 14, n.º 2 (17 de enero de 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19622.

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L’articolo ha per oggetto principale Duolingo, ossia una app per l’apprendimento delle lingue estremamente diffusa. La premessa espone elementi e dati sull’uso sempre più esteso dei dispositivi portatili per l’apprendimento e sull’“apprendimento mobile”, indicandone i vantaggi secondo la letteratura di riferimento. Nelle fasi successive viene presentata la app e il suo funzionamento e vengono illustrati gli studi più recenti sulla sua efficacia, pubblicati sul sito ufficiale della piattaforma stessa. Proprio da questi spunti parte la fase successiva di questa indagine, con la presentazione di un sondaggio proposto a utilizzatori dell’app che studiano la lingua italiana e sulle cui risposte viene costruita una ipotesi di identikit degli apprendenti e quindi dei loro bisogni formativi. Il sondaggio viene pubblicato su Facebook e Reddit, quindi su ambienti digitali che sono in linea con la tipologia di utenti che cercano percorsi formativi, appunto, online e che costituiscono, quindi, una tipologia di apprendente che può rappresentare un campo di indagine nuovo e dinamico. All’analisi dei risultati si collegano alcune riflessioni sulle modalità di studio dell’italiano, a supporto delle quali vengono allegate due appendici (A e B) che mostrano gli screenshot di alcuni elementi di Duolingo e risposte alle domande 10 e 12 del sondaggio, che offrono spunti di riflessione particolarmente interessanti. Learning the Italian language with Duolingo The article has as its main focus Duolingo, an extremely popular app for language learning. The premise presents elements and data relating to the increasingly widespread use of portable learning devices and the concept of “mobile learning” and its advantages according to reference literature. The app is then presented, as well as the most recent studies on its efficacy, which are published on the official website of Duolingo itself. Building upon these ideas, the next phase of the article introduces a survey submitted to users of the app who study the Italian language, on whose answers a hypothetical profile of such learners - and therefore of their learning needs - is then outlined. The survey was posted on Facebook and Reddit, namely on digital environments that are widely known by users who are looking for online training courses; therefore, they embody a type of learner who can represent a new and dynamic field of research. The analysis of the results is intertwined with reflections on learning the Italian language with the aid of digital devices, which are bolstered by the two appendices (A and B) attached at the end, containing screenshots of some elements of Duolingo and answers to the questions 10 and 12 of the survey that provide interesting insights.
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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini y Concetta La Rocca. "Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche: approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence: conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy)". Revista Eletrônica de Educação 12, n.º 3 (7 de octubre de 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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