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Tesis sobre el tema "Letteratura di genere"

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Sartor, Alice <1988&gt. "La violenza di genere nella letteratura contemporanea". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4826.

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Resumen
La violenza di genere è un fenomeno drammatico ed estremamente attuale, che riguarda diverse culture e non conosce differenze di ceto sociale. Nel presente lavoro si è deciso di analizzare il problema in una prospettiva letteraria, cercando di capire se gli scrittori italiani e stranieri di romanzi (autobiografici e d'invenzione) affrontano il problema e come. Per l'analisi sono stati scelti i seguenti autori: Themina Durrani, Fakhra Younas, Samira Belil, Stieg Larsson, Massimo Carlotto e Marco Videtta.
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Di, Giamberardino Alice. "Stereotipi di genere nella letteratura per l'infanzia: analisi di tre albi illustrati". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Resumen
I primi studi sul sessismo nei libri per l’infanzia in Italia risalgono agli anni Settanta. Da quel periodo in poi, molte ricerche si sono concentrate sull'importanza dei primi anni di vita per la formazione dell’identità di genere di bambini e bambine e sul ruolo cruciale svolto dalla letteratura per l’infanzia nella comprensione e interpretazione del mondo da parte di piccoli lettori e lettrici. L’obiettivo dell’elaborato è di indagare le modalità in cui mascolinità e femminilità vengono rappresentate negli albi illustrati. Nel primo capitolo si fornisce una panoramica generale sull'influenza dei condizionamenti sociali nella letteratura per l’infanzia, si prosegue nel secondo capitolo esponendo gli schemi ricorrenti negli albi che concorrono a fornire una rappresentazione stereotipata di maschi e femmine e infine nel terzo capitolo si procede all'analisi di tre albi illustrati e all'esame della narrazione che viene proposta delle figure femminili e di quelle maschili.
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Castellano, Oriana <1993&gt. "La letteratura per l'infanzia e l'identità di genere. Una proposta di traduzione di Qin Wenjun". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11785.

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Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di fornire al lettore italiano un panorama generale di quella che è stata ed è la letteratura per l’infanzia in Cina. Ho scelto in particolare di focalizzarmi sulla letteratura contemporanea di fine XX secolo e inizio XXI secolo e sulle tematiche principali affrontate, proponendo la traduzione di alcuni capitoli di un romanzo pubblicato nel 2009 che prende spunto proprio dal diario di una bambina cinese degli anni ’90, cioè La storia completa di Jia Mei (Nüsheng Jia Mei quanzhuan 女生贾梅全传), di Qin Wenjun (秦文君 1954 -). Nella prima parte di questo elaborato ho presentato un breve excursus della storia della letteratura cinese per l’infanzia. In seguito, ho fornito un quadro generale sulla vita e sulle opere dell’autrice del romanzo trattato, facendo particolare attenzione al suo stile e al suo modo di intendere la letteratura per l’infanzia. Ho poi introdotto La storia completa di Jia Mei (Nüsheng Jia Mei quanzhuan 女生贾梅全传), di cui ho tradotto alcuni capitoli. Successivamente, ho approfondito uno degli aspetti trattati nel romanzo e in altre opere della stessa autrice, che più mi ha incuriosita, cioè l’identità di genere. In particolare, mi sono soffermata sulle differenze di genere nella letteratura cinese per l’infanzia, sull’importanza dei libri per bambini nella costruzione di una propria identità di genere e sulla direzione che sta prendendo oggi la letteratura verso una parità di genere, facendo dei paragoni con la letteratura italiana di oggi. L’ultima parte di questo elaborato è costituita dalla traduzione di quattro capitoli del romanzo trattato e dal commento traduttologico, in cui vengono esemplificate le caratteristiche stilistiche e lessicali del testo e in cui ho elencato i principali problemi incontrati nel processo di traduzione e le eventuali strategie utilizzate per risolverli.
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Napoli, Claudia <1995&gt. "E' una donna che scrive. Questioni di genere nell'opera di Milena Milani". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21562.

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Gomiero, Chiara <1996&gt. "Sulle tracce di un genere: il poliziesco nei romanzi di Joël Dicker". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19233.

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Joël Dicker è un autore svizzero che si è rapidamente imposto nel panorama letterario internazionale degli ultimi anni. La trattazione si occupa di analizzare gli elementi costitutivi di due romanzi: La verità sul caso Harry Quebert, che segna l'esordio dello scrittore, e La scomparsa di Stephanie Mailer. L'analisi è volta a individuare i meccanismi narrativi che consentono di ricondurre tali opere al genere poliziesco, in particolare alle basi teoriche fornite da autori quali Leonardo Sciascia, Yves Reuter e Giuseppe Petronio. Attraverso i due testi presi in esame, si metteranno in luce le soluzioni che aderiscono al modello e gli aspetti che invece se ne discostano. Il confronto riguarderà anche le scelte stilistiche e tematiche interne alla produzione letteraria dell'autore.
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Moro, Marco. "Jérôme par cœur, tradurre la letteratura per l'infanzia in prospettiva di genere". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Resumen
L’elaborato consiste di una traduzione dal francese all’italiano del libro per l’infanzia “Jérôme par cœur” scritto da Thomas Scotto e illustrato da Olivier Tallec. La scelta di questo albo in particolare è dovuta principalmente alla tematica trattata, ovvero l’omosessualità, e nello specifico l’amore fra due bambini. La tesi si sviluppa su tre capitoli: il primo presenta una definizione della letteratura per l’infanzia, approfondendone le principali caratteristiche, le varie problematiche che la concernono e le posizioni di alcuni esperti in merito alle sue implicazioni etiche ed educative. In seguito, si procede parlando più nello specifico della letteratura per l’infanzia che tratta tematiche di genere e diversità, per far sì che bambini e bambine possano familiarizzare il più possibile con questi concetti imparando ad accettare, apprezzare e amare l’altro. Il terzo argomento principale trattato nel primo capitolo è la traduzione della letteratura per l’infanzia. Infatti, quest’ultima deve adottare delle tecniche che differiscono da quelle utilizzate per tradurre un libro di un qualsiasi altro ambito letterario. Inoltre, la traduzione della letteratura per l’infanzia che tratta di genere si trova ad affrontare problematiche ancora più specifiche, si parla infatti di queer translation. Infine, viene proposta una breve introduzione al libro tradotto, spiegando il perché della scelta di questo testo e in cosa esso riesce a eccellere. Nel secondo capitolo si trova da una parte il testo originale in francese e a lato la proposta di traduzione in italiano. L’ultimo capitolo è costituito da una illustrazione argomentata di ogni scelta traduttiva; ogni singola problematica incontrata durante la traduzione viene esaminata nel dettaglio. Nella maggior parte dei casi vengono proposte varie traduzioni possibili e si spiega il perché si sia preferita una soluzione alle altre.
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Ivanicova, Terezia <1987&gt. "La performance di genere. Famiglia, amore e sessualità nella letteratura giapponese contemporanea". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5458.

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Resumen
La tesi esamina i quattro romanzi di successo pubblicati negli anni '80 e negli anni '90 dalle scrittrici Ekuni Kaori, Yoshimoto Banana, Matsuura Rieko e Kawakami Hiromi: Kira kira hikaru, Kitchin, Oyayubi P no shūgyō jidai, Hebi wo fumu. Le tematiche affrontate offrono al lettore una rappresentazione nuova e del tutto originale della famiglia, matrimonio, amore, sessualità, e dell’interazione tra i giovani giapponesi d’oggi.
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FORTE, CHIARA. "Walter Pater e i Classici - Filosofia, filologia, politiche di genere". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. http://hdl.handle.net/11567/1095613.

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Colombo, Paolo. ""Il tempo dei lunghi poemi". Percorsi di storia di un genere letterario (1814-1850)". Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2020. http://hdl.handle.net/11572/255367.

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Resumen
Il lavoro intende proporre un'indagine sulla persistenza e lo sviluppo della forma "poema" in una stagione, la prima metà dell'Ottocento, che, sulla scia dei radicali cambiamenti nel sistema dei generi letterari, ne avrebbe visto il progressivo declino, favorito dalla crescente egemonia del romanzo. Il mutamento non fu tuttavia immediato, e per lungo tempo, nei centri urbani come nelle aree periferiche, il poema godette di una diffusione e di una vitalità per molti versi sorprendenti. In questa prospettiva, la prima parte della ricerca (Tre temi) è stata dedicata a un esame del fenomeno nelle sue proporzioni quantitative, condotto a partire dall'analisi di tre fioriture tematiche, indicative, pur nella modestia degli esiti, di un gusto consolidato e duraturo. Un censimento della produzione poetica nel periodo oggetto di studio (1814-1850) ha evidenziato la presenza di un recupero della poesia colombiana e dell'epos di scoperta, in continuità con la linea inaugurata da Tasso (Gerusalemme liberata, XV, 32, v. 8) e tentata, fra gli altri, da Stigliani e Tassoni; nel giro di un ventennio (1826-1846) furono infatti pubblicati almeno quattro poemi sull'argomento ("La Colombiade" di Bernardo Bellini; "Il Colombo" di Leonardo Antonio Forleo; l'"Amerigo" di Massimina Fantastici; il "Cristoforo Colombo" di Lorenzo Costa), accomunati da un'interpretazione in chiave religiosa della vicenda storica. Negli stessi ani, un'analoga propensione all'epopea sacra costituì il fondamento concettuale di un ciclo di opere (cinque pubblicate fra 1819 e 1850) di soggetto gerosolimitano, incentrate sulla conquista romana di Gerusalemme (70 d.C.). Anche in questo caso, i precedenti rimontano all'età barocca, e segnatamente all'incompiuta "Gerusalemme distrutta" di Marino, il cui soggetto fu a breve distanza di tempo ripreso e sviluppato da Giovan Battista Lalli. Un terzo versante tematico è invece rappresentato dalla tendenza, in un'ottica opposta, alla promozione di un'epica della contemporaneità, perseguita attraverso strade differenti: la tardiva rielaborazione della materia napoleonica (Luigi Budetti, Domenico Castorina), l'apologia dei sovrani restaurati (Troilo Malipiero), l'epopea municipale (Curti, Miovilovich), la rievocazione poetica dei fatti di Parga e, in genere, dell'indipendenza greca (Biorci, De Martino). A una descrizione più dettagliatamente qualitativa è invece destinata la seconda sezione (Tre autori), che, muovendo da sondaggi più specifici sull'opera e il pensiero di figure maggiormente note e rilevanti, ambisce a fornire indicazioni utili alla comprensione generale del fenomeno. Il dato che più s'impone all'attenzione è senz'altro la trasversalità culturale della suggestione poetica, che agì al di là degli schieramenti politici (dagli ambienti reazionari a cospiratori come Pietro Giannone) e culturali, suscitando attenzione sia fra i classicisti che in ambito romantico (Pellico, Scalvini). La fortuna del genere non poté tuttavia impedire l'insorgenza di una riflessione sui destini di una forma che rischiava di apparire anacronistica, e la questione della sopravvivenza dell'epos finì per attirare l'attenzione delle maggiori personalità del mondo letterario di quegli anni. Un'ampia e prolungata inchiesta sul tema, affidata alle pagine dello "Zibaldone", impegnò Leopardi dall'estate 1823 alla primavera 1829, alla vigilia di quegli anni Trenta occupati dalla composizione dei "Paralipomeni". Venti anni più tardi, a metà secolo, la questione sarebbe parsa definitivamente chiusa a Manzoni, che, nel discorso "Del romanzo storico", avrebbe attribuito l'estinzione dell'epopea all'inarrestabile affermazione della storia sulla finzione. Concludono la tesi un'"Appendice" e un "Catalogo" dei poemi analizzati.
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Gallarini, L. "I ROMANZI DEGLI ARTISTI. CONFLITTI GENERAZIONALI E DI 'GENERE' NELL'OPERA DI GIUSEPPE ROVANI". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/218730.

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In his novels, the Italian writer Giuseppe Rovani (1818-1874) expressed the hopes and disillusions of the young men born after the Battle of Waterloo, and recounted their generational fight against the “cruel fathers”, who were considered guilty of having betrayed the Revolution of Bonaparte. The rejection of the patriarchal authority was mated by Rovani with the proposal of a new merit-based society, to be built around a middle class of young people dedicated to a free and disinterested artistic activity. Later, this suggestion was met with enthusiasm by the young members of the art movement "Scapigliatura", who raised to fame after the end of the Risorgimental riots and the unification of Italy. However, the loyalty to the old Napoleonic world view prevented Rovani from understanding his own contemporary times, and thus prevented him from going far beyond the historical novel.
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Fabbri, Eleonora. "“È per un bambino o una bambina?” Stereotipi di genere nella letteratura per l'infanzia: proposta di traduzione di due albi illustrati". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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The aim of this dissertation is to propose a translation into Italian of two American picturebooks: Is That For a Boy or a Girl? written by S. Bear Bergman and illustrated by Rachel Dougherty, and Jacob's New Dress written by Sarah and Ian Hoffman and illustrated by Chris Case. The common thread of the two books is the critique of gender stereotypes in children’s literature and in other aspects of childhood at large, such as gender expression. The two titles were in fact selected from the bibliography created by the European project G-BOOK (Gender Identity: Child Readers and Library Collections), which was spearheaded by Centro MeTRa, an Italian research centre affiliated with the University of Bologna which aims to promote gender-positive and inclusive literature. The thesis is divided into four chapters, the first of which is devoted to a discussion of children's literature as a whole and to the analysis of the illustrated fiction subgenre, the category to which the above-mentioned volumes belong. The second chapter focuses on diversity, highlighting its key role in education and the relevant trends in publishing and translation studies. The third chapter consists of a brief presentation of the works I have chosen. Following the introduction of the plot and the biography of the authors, the chapter focuses on the analysis of the two illustrated books from a linguistic, stylistic, iconographic and commercial point of view, in preparation for translation. Finally, in the fourth chapter I present my translation proposal, complete with a commentary on the problems I encountered and the translation techniques that allowed me to overcome them.
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Laurenza, Filomena Ilaria. "La letteratura per ragazze e ragazzi in prospettiva di genere: un’analisi su corpus della collana Ex Libris di EL". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Il presente elaborato si propone di studiare un corpus di estratti di romanzi originali italiani e tradotti dall’inglese e dal francese provenienti dalla collana per ragazze/i Ex Libris del Gruppo EL. La letteratura per ragazze/i è oggi un caso editoriale e gioca un ruolo fondamentale nella crescita dei/lle giovani lettori/trici. Tuttavia, può anche promuovere rappresentazioni di genere stereotipate. Lo studio qui presentato mira a individuare fenomeni linguistici problematici in prospettiva di genere e a descriverne l'evoluzione diacronica. Nel primo capitolo presenteremo la letteratura per l’infanzia, l’ambito in cui la sezione per ragazze/i nasce e si sviluppa, con un focus sul contesto italiano. Successivamente, presenteremo le riflessioni femministe sul sessismo dei modelli educativi e della lingua dei prodotti culturali per l’infanzia. Offriremo poi una panoramica del mercato editoriale per l’infanzia, descrivendo le realtà più innovative nell’ambito della promozione della parità di genere. Nel secondo capitolo ci occuperemo della trattazione storica e teorica dei Translation Studies, con un focus sul Cultural turn, che ha portato all’emergere della teoria femminista della traduzione. Seguirà un terzo capitolo sulle caratteristiche e le problematiche della traduzione della letteratura per l’infanzia, con un approfondimento sulle sue affinità con la traduzione femminista. Nel quarto capitolo tratteremo il fruttuoso rapporto tra Corpus Linguistics, studi letterari e stilistici e Translation Studies. Nel quinto capitolo verrà presentata la collana oggetto di studio e si evidenzierà la sua somiglianza con la collana francese Page Blanche di Éditions Gallimard, che verrà contestualizzata in ottica sociologica. Il sesto capitolo è dedicato, infine, alla costruzione del corpus e allo studio empirico della collana Ex Libris, che si concentrerà sullo studio dei lemmi che identificano le figure genitoriali, personaggi centrali nella produzione per ragazze/i.
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Martelli, Cesare. "Le questioni di genere nella letteratura per ragazzi: "Como tú: 20 relatos + 20 ilustraciones por la igualdad" di Fernando Marías Proposta di traduzione". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23405/.

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L'elaborato di tesi si focalizza sulla proposta di traduzione dell'innovativo progetto editoriale "Como tú, 20 relatos + 20 ilustraciones por la igualdad" a cura di Fernando Marías, con la collaborazione di quaranta tra autori/autrici e illustratori/illustratrici. Il lavoro si articola in tre capitoli. Nel primo capitolo si propone l’analisi del testo di partenza iniziando da un breve riassunto di ciascun racconto e presentando la struttura narrativa, la dimensione spazio-temporale, i personaggi, i temi, lo stile e le caratteristiche peculiari delle illustrazioni, oltre ad alcuni brevi riferimenti biografici degli autori e artisti che hanno scritto e illustrato i vari racconti. Il tutto preceduto da considerazioni sul tema del genere e delle problematiche ad esso legate, oltre che sul ruolo che questi aspetti giocano in relazione alla letteratura per ragazzi. Nel secondo capitolo viene presentata la proposta di traduzione e infine, nel terzo, dopo un breve excursus sull’importanza della relazione tra testo e illustrazione nella traduzione della Letteratura per l'infanzia e per ragazzi, viene presentato il commento della proposta di traduzione, in cui si prendono in analisi gli aspetti lessicali e morfosintattici che caratterizzano i racconti, oltre che quelli stilistici come la resa delle figure retoriche, delle espressioni idiomatiche e dei riferimenti culturali. Si evidenziano infine le strategie traduttive messe in atto per risolvere i problemi riscontrati durante la traduzione.
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Casanova, Giulia. "Frida Kahlo di Maria Isabel Sanchez Vegara in italiano: tradurre letteratura per l?infanzia per educare alla parita di genere". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Il presente elaborato finale rappresenta una proposta editoriale e una proposta di traduzione in italiano dell’albo illustrato Frida Kahlo di María Isabel Sánchez Vegara. La scelta di tradurre questo libro è stata dettata non solo da un interesse personale, ma anche dai dati che tanti ricercatori hanno riscontrato all’interno della letteratura per l’infanzia: dati come quelli contenuti in "Educazione sessista. Stereotipi di genere nei libri delle elementari " di Irene Biemmi, che mostrano disparità nella presentazione del genere femminile e del genere maschile all'interno dei libri per bambini. Il primo capitolo dell’elaborato consiste in un’introduzione alla versione originale del libro, all'autrice, all'illustratrice e alla casa editrice spagnola. Nel secondo capitolo si analizza il paratesto e se ne propone la paratraduzione, con particolare attenzione alle illustrazioni e alle caratteristiche in comune con le opere della pittrice messicana. Il terzo capitolo restringe il cerchio di case editrici che potrebbero essere adatte e propense alla pubblicazione della traduzione in italiano, ed espone i criteri che hanno influenzato la scelta dei suddetti editori, concentrandosi sulle loro caratteristiche. Nel quarto capitolo ci si occupa dell’analisi delle problematiche presentate dal testo originale e si propone la traduzione dell’opera. Il quinto e ultimo capitolo analizza le scelte traduttive. Nelle conclusioni, si riprendono i punti salienti della tesi e si sottolinea l’importanza della traduzione nella letteratura per l’infanzia come mezzo per rendere fruibile un maggior numero di testi che abbiano protagoniste con le quali tutti possano identificarsi, e che permettano di offrire ai bambini italiani un’educazione paritaria.
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Vai, Federica. "Letteratura per l'infanzia: le nuove principesse, le vere principesse". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16066/.

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Lo scopo di questa tesi è analizzare la realtà editoriale italiana dedicata alla pubblicazione di letteratura per l’infanzia per osservare come oggi vengano rappresentati i ruoli di genere nei libri destinati ai più piccoli. Dopo una breve introduzione teorica sul rapporto tra letteratura per l’infanzia e genere, la tesi segue con una breve panoramica delle principali case editrici italiane dedicate alla pubblicazione di opere sensibili a questa tematica. La seconda parte, e la più corposa, affronta il tema degli stereotipi di genere concentrandosi sulla figura della principessa. Qui, infatti, vengono presentati dei nuovi modelli di principesse attraverso l’analisi di tre albi illustrati: C’è qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa (Raquel Díaz Reguer, 2013); La principessa salvata dai libri (Wendy Meddour e Rebecca Ashdown, 2014); Le vere principesse coraggiose (Dolores Brown e Sonja Wimmer, 2018).
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GARAVELLI, BIANCA MARIA. "Il giallo italiano 1980-2010. Le tendenze di un genere in rapporto con la realtà contemporanea". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1292.

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Resumen
In Italia il genere “giallo”, definibile anche “poliziesco”, “thriller”, e ultimamente “noir”, fra il ventennio conclusivo del Novecento e il primo decennio del Duemila mostra interessanti linee evolutive, che si collegano con i flussi della storia recente e le paure di fine millennio. Da un lato si assiste all’affermarsi del “giallo metropolitano”, cioè al proliferare di scrittori che si legano alla propria città, d’origine o di elezione, in particolare con Milano, che conquista la palma di città più “nera” d’Italia; dall’altro al consolidarsi del legame fra autori e territori più vasti, tanto da poter parlare di un nuovo regionalismo “giallo”. Ma la novità più interessante consiste nell’entrata in scena di nuovi aspetti: la fusione con elementi propri della fantascienza, o addirittura fantastici, che colorano il giallo di una sfumatura soprannaturale, tra commissari che sentono i pensieri delle vittime di omicidio, o hanno visioni mistiche, e assassini guidati dal sussurro del diavolo. Il giallo storico presenta a sua volta tutti questi aspetti, mostrando come l’ambientazione storica diventi spesso un pretesto per mettere in scena i problemi del presente.
In Italy the crime novel, that can be also defined “detective story”, “thriller”, or more recently “noir”, between the last twenty years of Twentieth century and the first decade of Two Thousand, shows an interesting evolution, that can handle with some recent historical events, or can be linked with the end of Millennium fears. On the one hand, we can see the rise of “metropolitan crime novel”, in which many writers set their novels always in the same city, their native one or the city in which they live; Milan is the most important in this list and wins the prize of “crime city” in Italy. On the other hand, many novelists establish a strong relationship with their own region, creating a new “crime” regionalism. The most interesting trend is that science fiction and supernatural events enter the crime novel, with policemen that can hear the thoughts of the victims, or have mystic visions, and killers that are guided by a whispering devil. All these aspects appear also in the historical crime novel, that shows how history is often a sort of pretext to stage some problems of the current society.
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GARAVELLI, BIANCA MARIA. "Il giallo italiano 1980-2010. Le tendenze di un genere in rapporto con la realtà contemporanea". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1292.

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In Italia il genere “giallo”, definibile anche “poliziesco”, “thriller”, e ultimamente “noir”, fra il ventennio conclusivo del Novecento e il primo decennio del Duemila mostra interessanti linee evolutive, che si collegano con i flussi della storia recente e le paure di fine millennio. Da un lato si assiste all’affermarsi del “giallo metropolitano”, cioè al proliferare di scrittori che si legano alla propria città, d’origine o di elezione, in particolare con Milano, che conquista la palma di città più “nera” d’Italia; dall’altro al consolidarsi del legame fra autori e territori più vasti, tanto da poter parlare di un nuovo regionalismo “giallo”. Ma la novità più interessante consiste nell’entrata in scena di nuovi aspetti: la fusione con elementi propri della fantascienza, o addirittura fantastici, che colorano il giallo di una sfumatura soprannaturale, tra commissari che sentono i pensieri delle vittime di omicidio, o hanno visioni mistiche, e assassini guidati dal sussurro del diavolo. Il giallo storico presenta a sua volta tutti questi aspetti, mostrando come l’ambientazione storica diventi spesso un pretesto per mettere in scena i problemi del presente.
In Italy the crime novel, that can be also defined “detective story”, “thriller”, or more recently “noir”, between the last twenty years of Twentieth century and the first decade of Two Thousand, shows an interesting evolution, that can handle with some recent historical events, or can be linked with the end of Millennium fears. On the one hand, we can see the rise of “metropolitan crime novel”, in which many writers set their novels always in the same city, their native one or the city in which they live; Milan is the most important in this list and wins the prize of “crime city” in Italy. On the other hand, many novelists establish a strong relationship with their own region, creating a new “crime” regionalism. The most interesting trend is that science fiction and supernatural events enter the crime novel, with policemen that can hear the thoughts of the victims, or have mystic visions, and killers that are guided by a whispering devil. All these aspects appear also in the historical crime novel, that shows how history is often a sort of pretext to stage some problems of the current society.
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Macri', Eva. "Proposta di traduzione di The Boy Who Could Fly di Sally Gardner: tradurre letteratura gender positive per giovani lettori". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Questa tesi presenta la proposta di traduzione del romanzo "The Boy Who Could Fly" della scrittrice e illustratrice britannica Sally Gardner, e nasce dall’interesse per i modelli maschili positivi nella letteratura per l’infanzia e per ragazzi. Il libro fa parte della bibliografia del progetto G-Book, progetto finanziato dall’Unione Europea e a cura del Centro MeTRa dell’Università di Bologna volto alla promozione della letteratura gender positive per l’infanzia e per ragazzi. L’autrice tratta con ironia argomenti delicati come la valorizzazione della diversità e le relazioni familiari e tra coetanei. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo è dedicato all’evoluzione della letteratura per l’infanzia e per ragazzi in una prospettiva gender positive, al ruolo della scuola nell’educazione alla lettura e alla sensibilizzazione per un’effettiva uguaglianza di genere e ai principali atti legislativi. Vengono presentati il Centro MeTRa, il progetto G-Book, l’analisi delle pubblicazioni per fasce d’età e delle relative questioni traduttive e, da ultimo, viene affrontato il rapporto degli italiani con la lettura. Il secondo capitolo contiene una presentazione dell’autrice, delle sue opere, dei caratteri salienti del romanzo e dei temi affrontati. Nel terzo capitolo viene esposta la scelta relativa al tema della presente tesi, ovvero i male characters e come i modelli maschili positivi possano avere un’influenza nella lotta per la parità di genere e per il superamento degli stereotipi. In questa parte dell’elaborato viene analizzata più a fondo la bibliografia G-Book e vengono presentati i capitoli del romanzo che sono stati tradotti. Il quarto capitolo comprende il commento alla traduzione e la tesi termina con due possibili collocazioni editoriali di The Boy Who Could Fly e la scheda di lettura del libro.
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Facchini, Igor. "Traduzione per l'infanzia e questioni di genere: proposta di traduzione di "X: A Fabulous Child's Story" di Lois Gould". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Resumen
L’elaborato si articolerà in tre sezioni. Nella prima sezione, cercherò di fornire una panoramica sulla vita dell’autrice e il contesto di pubblicazione, fondamentale per la profonda comprensione dell’opera. Esporrò inoltre brevemente gli snodi centrali e le tematiche di rilievo del testo. Nella seconda sezione, presenterò la mia proposta di traduzione del racconto, a cui seguirà una terza sezione in cui tratterò innanzitutto le teorie alla base della traduzione femminista per poi soffermarmi su un vero e proprio commento alla traduzione. L’obiettivo di questa ultima parte sarà, in primo luogo, esplorare le problematiche traduttive specifiche della traduzione di un testo per l’infanzia di questo tipo e, in secondo luogo, illustrare le mie soluzioni e spiegare le diverse strategie adottate per far fronte ai problemi riscontrati durante il processo traduttivo. Passando dall’inglese, lingua in cui esiste in genere neutro, all’italiano, in cui il genere è marcato morfologicamente, è opportuno prestare attenzione, così da evitare ogni tipo di ricorso al maschile falso generico.
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Gonzalez, Sofia. "Tradurre la Letteratura per l'Infanzia: La Peluca de Luca - Un Cuento para Valientes". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Resumen
L'elaborato è incentrato sulla proposta di traduzione di un libro per bambini, La peluca de Luca, nato da un progetto educativo volto ad abbattere gli stereotipi di genere. Prima della proposta di traduzione, il testo viene analizzato nelle sue caratteristiche testuali e paratestuali, con particolare attenzione alle illustrazioni. Segue il commento alla traduzione, in cui si evidenziano le strategie adottate per risolvere i problemi emersi nel corso del processo traduttivo. Infine, è presente un focus sulla tematica centrale del testo: gli stereotipi di genere e il loro superamento.
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Subrani, Elena <1988&gt. "Il Romanzo di Nino tra due culture: analisi del testo, ricostruzione del contesto, definizione del genere". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8789/1/Subrani_%20Elena_Tesi.pdf.

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Dalla lettura e analisi dei frammenti restanti del Romanzo di Nino si evince che le dinamiche dei personaggi, seppur a grandi linee afferenti alla struttura del romanzo greco d’età imperiale, non corrispondono ad una matrice di cultura greca, perciò l’origine del testo va ricercata altrove, più precisamente nell’ambiente che immediatamente emerge dai frammenti, cioè quello mesopotamico. Molteplici elementi della trama di questo ‘romanzo’, che contengono in loro germi e modi che saranno ripresi in epoca imperiale, risultano fortemente influenzati, infatti, da schemi e plot del Vicino oriente antico. Tutto ciò appare congruo ad una cultura sincretica come quella ellenistica, età in cui nacque l’opera. La ricerca si è svolta, dunque, in direzione di un’analisi di elementi, strutture e dettagli del mondo della narrativa mitologica vicino-orientale che potessero essere stati influenti per il plot del Romanzo di Nino. L’attenzione, in particolare, si è rivolta verso storie e miti della cultura sumera e assiro-babilonese e le possibilità di comparazione si sono rivelate notevoli. I miti in cui sono state ritrovate delle quasi precise corrispondenze sono quelli sumerici di Enlil e Ninlil ed Enlil e Sud, databili alla fine del III-inizio II millennio a.C.. La quantità e la qualità delle somiglianze tra questi miti e il nostro testo spinge sempre più a considerare l’opera, oggetto di ricerca, una rivisitazione erudita di antiche storie del Vicino Oriente Antico. Non perdendo mai di vista il contesto storico in cui probabilmente è nato il testo, cioè quello ellenistico, e i luoghi in cui ha avuto con ogni probabilità il suo sviluppo, si è iniziato a cercare connessioni tra l’ambiente creatosi intorno ai sovrani ellenistici della dinastia dei Seleucidi, i quali all’epoca erano i reggenti di quell’area geografica, e i miti antichi che costituivano il sostrato culturale locale. Anche qui le connessioni sono risultate stringenti.
By the reading and analysis of the remaining fragments of the Ninus Romance it can be seen that the dynamics of the characters, even if broadly related to the structure of the Greek novel of the Imperial Age, do not correspond to a Greek culture matrix, therefore the origin of the text was elsewhere, more precisely in the environment that immediately emerges from the fragments, namely the Mesopotamian one. Many elements of the plot of this 'novel', which contain in them germs and ways that will be taken up again in the Imperial Era, are strongly influenced, in fact, by patterns and plots of the ancient Near East. All these elements appear congruent to a syncretic culture like the Hellenistic one, the age in which the work was probably born. The research then took place in the direction of an analysis of elements, structures and details of the world of Near-Eastern mythological narrative that could have influenced the plot of Nino's novel. In particular, the attention has turned to stories and myths of Sumerian and Assyrian-Babylonian culture and the possibilities of comparison were remarkable. Enlil and Ninlil and Enlil and Sud, datable to the end of the III and the beginning of II millennium BC, are the Sumerian myths in which the almost precise correspondences have been found. The quantity and the quality of the similarities between these myths and our text pushes more to consider the work, object of research, an erudite revisitation of myths of the Ancient Near East. The analysis has turned to look for connections between the environment created around the Hellenistic kings of the dynasty of Seleucids, which at the time were the rulers of that geographical area, and the ancient myths that constituted the local cultural substratum. Even here the connections were strong.
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CAVALLERI, ALBERTO. "Il teatro di Rabelais : la poetica del genere totale nel "Gargantua et Pantagruel"". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1290.

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La tesi affronta il problema della teatralità presente nel romanzo di François Rabelais (1483-1553). La scrittura dell’umanista contamina i generi letterari attivi tra tardo Medioevo e Rinascimento, recupera le forme dei generi classici greco-latini e sfrutta la forza vivente delle pièces teatrali francesi. La mescolanza di tutti questi materiali produce una poetica coerente, volta al potenziamento della visione del mondo, che trova nella teatralità la sua evidenza più forte. Ribaltando la prospettiva degli studi critici precedenti, il lavoro analizza l’opera secondo un "découpage" delle categorie teatrali principali: il tempo, lo spazio, il pubblico, il testo e l’attore. Il risultato finale è l’emersione di una teatralità strutturale, diffusa nell’intero romanzo tramite diversi meccanismi: l’ambiguità tra diegesi/mimesi e tra lettura/ascolto, il dialogo tra narratore e lettori, la compresenza di pubblico e personaggi recitanti, le indicazioni di una spazialità performativa, l’importanza della gestualità e della vocalità, la musicalità teatrale della lingua, il lessico specialistico della messinscena, i temi del travestimento, del "théâtre du monde" e del "théâtre anatomique".
The dissertation focuses on the connection between François Rabelais’s Gargantua et Pantagruel and the theatre. Rabelais’s writing possesses generic characteristics, typical of the late Middle Ages and early Renaissance periods; it also presents generic forms derived from Greek and Latin literature, and is endowed with the vitality of French medieval theatre. The mingling of these materials results in a coherent poetics expressed through pervasive theatrical elements, and aimed at amplifying the reader’s worldview. Previous scholarly perspectives are here “overturned”, for analysis is built on fundamentally theatrical categories: time, space, audience, text and actor. Theatricality proves to inform the very structure of Rabelais’s work and manifests itself in the alternation of diegesis and mimesis; in the ongoing dialogue between narrator and readers/listeners; in the co-presence of audience and characters/players; in the indications of performative spaces; in the emphasis on gesture and voice; in the theatrical musicality of language; in the specialist vocabulary of the mise-en-scène and the themes of disguise, théâtre du monde and théâtre anatomique.
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CAVALLERI, ALBERTO. "Il teatro di Rabelais : la poetica del genere totale nel "Gargantua et Pantagruel"". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1290.

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La tesi affronta il problema della teatralità presente nel romanzo di François Rabelais (1483-1553). La scrittura dell’umanista contamina i generi letterari attivi tra tardo Medioevo e Rinascimento, recupera le forme dei generi classici greco-latini e sfrutta la forza vivente delle pièces teatrali francesi. La mescolanza di tutti questi materiali produce una poetica coerente, volta al potenziamento della visione del mondo, che trova nella teatralità la sua evidenza più forte. Ribaltando la prospettiva degli studi critici precedenti, il lavoro analizza l’opera secondo un "découpage" delle categorie teatrali principali: il tempo, lo spazio, il pubblico, il testo e l’attore. Il risultato finale è l’emersione di una teatralità strutturale, diffusa nell’intero romanzo tramite diversi meccanismi: l’ambiguità tra diegesi/mimesi e tra lettura/ascolto, il dialogo tra narratore e lettori, la compresenza di pubblico e personaggi recitanti, le indicazioni di una spazialità performativa, l’importanza della gestualità e della vocalità, la musicalità teatrale della lingua, il lessico specialistico della messinscena, i temi del travestimento, del "théâtre du monde" e del "théâtre anatomique".
The dissertation focuses on the connection between François Rabelais’s Gargantua et Pantagruel and the theatre. Rabelais’s writing possesses generic characteristics, typical of the late Middle Ages and early Renaissance periods; it also presents generic forms derived from Greek and Latin literature, and is endowed with the vitality of French medieval theatre. The mingling of these materials results in a coherent poetics expressed through pervasive theatrical elements, and aimed at amplifying the reader’s worldview. Previous scholarly perspectives are here “overturned”, for analysis is built on fundamentally theatrical categories: time, space, audience, text and actor. Theatricality proves to inform the very structure of Rabelais’s work and manifests itself in the alternation of diegesis and mimesis; in the ongoing dialogue between narrator and readers/listeners; in the co-presence of audience and characters/players; in the indications of performative spaces; in the emphasis on gesture and voice; in the theatrical musicality of language; in the specialist vocabulary of the mise-en-scène and the themes of disguise, théâtre du monde and théâtre anatomique.
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Di, Daniel Caterina. "Parola di donna: giuramenti femminili nella letteratura greca e latina". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3421860.

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La nostra ricerca prende in esame la rappresentazione dei personaggi femminili coinvolti nelle scene di giuramento all’interno della letteratura classica. Una prima sezione del lavoro è dedicata alla definizione di cosa sia il giuramento attraverso studi linguistici, antropologici, giuridici, storici e fornisce gli opportuni riferimenti alle fonti storiche e letterarie. La seconda sezione comprende una selezione di testi dalla letteratura greca e latina di epoca arcaica, classica ed ellenistica, di cui si offre un commento incentrato sull’analisi della formula di giuramento, degli aspetti gestuali descritti e del ruolo femminile nella scena. All’interno di ciascun quadro tematico si delinea una fenomenologia specifica, della quale si discute di volta in volta evidenziando il delicato rapporto tra la rappresentazione del personaggio femminile e il giuramento come forma del linguaggio autorevole e performativo. In questa dialettica tra performance di genere e parola efficace trovano spesso spazio la contestazione delle convenzioni sociali e una critica all’etica tradizionale, ma è anche possibile intravvedere dei tipi cristallizzati e delle ricorrenze topiche all’interno dei differenti generi letterari.
Our dissertation discusses the literary representation of female characters involved in the oath scenes of classic literature. In the first section of this work oath is analyzed from a linguistic, historical, juridical and anthropological point of view, providing references to many historical and literary sources. The second section consists of a selection of greek and latin texts of the archaic, classic and hellenistic period: our comment focuses on the oath formula, gestures and on the role of female characters, underlining the complex relation created by the interaction of female representation and oath as a speech act and an authoritative utterance. Each text is both exemplary for a specific phenomenology and it is indicative of peculiar literary themes, which are discussed. This tension between gender performance and performative language sometimes reveals a criticism concerned with social conventions and traditional values. Furthermore, it is also possible to identify some topic elements in different literary genres and to define some fixed and recurrent schemes.
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Solfrini, Simone. "L'influenza del genere nella prevenzione delle lesioni legamentose di ginocchio negli sport ad alto rischio. Revisione sistematica della letteratura". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19346/.

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Introduzione: l’infortunio al ginocchio è una delle piaghe che maggiormente colpisce il mondo sportivo. Specialmente sono più esposte le donne a questo rischio rispetto agli uomini. I problemi di questo infortunio oltre ad essere immediati risultano anche futuri(rischio di osteoartrosi). La prevenzione quindi in infortuni del genere risulta fondamentale. Lo scopo di questa ricerca è di valutare l’efficacia di interventi preventivi sull’infortunio al ginocchio e l’influenza del genere nella loro efficacia. Materiali e metodi: una ricerca bibliografica è stata compiuta usando Pubmed, PEDro, Cochrane e Cinahl /SPORTDiscuss. Le principali parole chiave usate sono state: prevention, knee injury, acl injury e sport. I criteri di inclusione utilizzati sono stati: solo RCT, programmi preventivi solo su uomini o solo su donne, riportata incidenza degli infortuni al ginocchio o al LCA. Per valutare il rischio di bias è stata usata la PEDro scale. Risultati: 10 articoli sono stati trovati che rispondevano ai criteri di eleggibilità. Tra quelli trovati 8 studi riducono l’incidenza del numero di infortuni al ginocchio, 3 riportano variazioni statisticamente significative. Dei 10 studi, 5 erano sulle donne e 3 sugli uomini. Il rischio di bias calcolato con la PEDro score ha dato un punteggio medio di 5.6. Conclusione: da questo studio si capisce come gli interventi preventivi sul ginocchio abbiano efficacia. Il genere non influenza la loro efficacia. È compito del fisioterapista soprattutto nella popolazione più a rischio(ragazze tra i 14-18 anni) implementare ed educare le atlete agli esercizi di prevenzione. Limite di questo studio è stato soprattutto avere eterogeneità negli interventi utilizzati. Ulteriori ricerche serviranno per definire l’influenza del genere soprattutto nella prevenzione degli infortuni da non contatto. Sarà importante aprire il mondo sportivo a questi scenari sulla prevenzione.
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Barbieri, Margherita. "Les mots pour combattre le sexisme: proposta di traduzione di un libro "documentaire" per ragazze e ragazzi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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L’obiettivo del presente elaborato è quello di presentare una proposta di traduzione dal francese all’italiano di alcuni estratti di "Les mots pour combattre le sexisme", un libro “documentaire” per ragazze e ragazzi di Jessie Magana e Alexandre Messager pubblicato nel 2019. L’opera vuole sensibilizzare i giovani sul sessismo, un grave problema sociale che da secoli condiziona la vita di ogni persona indipendentemente dal genere, età, orientamento sessuale o classe sociale; attraverso l’analisi di sessanta parole comuni legate a questo fenomeno, gli scrittori vogliono fornire ai lettori le basi per poter comprendere il problema e coinvolgerli nella lotta contro le discriminazioni di genere. Il primo capitolo della tesi è dedicato alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, una produzione letteraria fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei giovani, e all’analisi delle problematiche di genere presenti all’interno di testi scolastici e racconti per bambine/i. Nel secondo capitolo vengono presentati i due scrittori insieme ad una breve introduzione al libro, seguiti poi dalla proposta di traduzione di alcune pagine. Il terzo ed ultimo capitolo, infine, offre un commento alle problematiche traduttive riscontrate e alle strategie utilizzate.
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GIBERTONI, GIULIA. "Il genere narrativo autobiografico: le sue radici storiche e alcuni casi nella letteratura di lingua inglese della seconda metà del Novecento". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/125.

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La narrazione letteraria autobiografica si presenta come un genere di difficile definizione e quasi ai confini della letteratura, caratterizzato da un insieme inestricabile di testualità, referenzialità e costruzione. il narratore autodiegetico si pone il complesso obiettivo di riordinare la propria storia di vita, dando un senso ai ricordi, nel momento stesso in cui ne decide l'ordine e la composizione. Ci proponiamo qui di rintracciare le origini del genere autobiografico ed evidenziare la continuità della tradizione dei fondatori in alcuni casi rappresentativi della narrazione letteraria autobiografica del ventesimo secolo.
Autobiography is difficult to define as a literary genre and is almost at the boundaries of literature. It is marked by an inextricable mixture of textuality, referentiality and construction. The autodegetical narrative aims at giving an order to a life story, thus attributing a meaning to memories in the same time as it defines their order and composition. We intend to trace back the origin of the autobiographical genre and underline the continuity of tradition in some representative examples of literary autobiographical narrative of the twentieth century.
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GIBERTONI, GIULIA. "Il genere narrativo autobiografico: le sue radici storiche e alcuni casi nella letteratura di lingua inglese della seconda metà del Novecento". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/125.

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La narrazione letteraria autobiografica si presenta come un genere di difficile definizione e quasi ai confini della letteratura, caratterizzato da un insieme inestricabile di testualità, referenzialità e costruzione. il narratore autodiegetico si pone il complesso obiettivo di riordinare la propria storia di vita, dando un senso ai ricordi, nel momento stesso in cui ne decide l'ordine e la composizione. Ci proponiamo qui di rintracciare le origini del genere autobiografico ed evidenziare la continuità della tradizione dei fondatori in alcuni casi rappresentativi della narrazione letteraria autobiografica del ventesimo secolo.
Autobiography is difficult to define as a literary genre and is almost at the boundaries of literature. It is marked by an inextricable mixture of textuality, referentiality and construction. The autodegetical narrative aims at giving an order to a life story, thus attributing a meaning to memories in the same time as it defines their order and composition. We intend to trace back the origin of the autobiographical genre and underline the continuity of tradition in some representative examples of literary autobiographical narrative of the twentieth century.
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Gherlenda, Carlo. ""Grandissime maraviglie et gran diversitadi": itinerari, spazio, alterità nel genere odeporico. Uno studio sul "Viaggio fatto in Spagna et in Francia" di Andrea Navagero". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3425240.

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The first part of the thesis is an investigation about itineraries, spaces and otherness in sixteenth century travel writing. The second part consists in a study about Andrea navagero's "Viaggio fatto in Spagna et in Francia"
La prima parte della tesi consiste in una ricerca relativa alle tematiche degli itinerari, della descrizione dello spazio e della rappresentazione dell'alterità nella letteratura di viaggio del secolo XVI. La seconda parte della tesi è costituita da uno studio sull'opera "Viaggio fatto in Spagna et in Francia" di Andrea Navagero.
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Pirrone, Caterina <1990&gt. "“Letteratura anticorruzione”: il lato oscuro dei burocrati cinesi. Evoluzione del genere e proposta di traduzione del romanzo di Wang Xiaofang "Diario di un pubblico ufficiale" 公务员笔记". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9385.

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L’elaborato si propone di tradurre e analizzare uno dei romanzi che nel panorama della letteratura cinese contemporanea rappresenta il genere della “letteratura anticorruzione” o “letteratura dei burocrati”: si tratta del bestseller di Wang Xiaofang 公务员笔记 (Diario di un pubblico ufficiale), un’opera sull’oscuro e insidioso mondo degli uffici governativi cinesi, dove bisogna sempre guardarsi le spalle e preoccuparsi di trovare e mantenere i giusti contatti, raccontata da un insider. Oltre a focalizzarsi sulle problematiche traduttive e linguistiche del testo cinese, questo lavoro presenta anche una ricerca su quelli che sono stati gli antenati del genere. La tesi si compone di cinque capitoli: il primo rintraccia gli studi condotti sulla narrativa di fine XIX-XX secolo che espone la corruzione dell’allora classe dirigente cinese e l’evoluzione del genere fino ai giorni nostri; il secondo tratteggia il profilo dell’autore, Wang Xiaofang, ex segretario municipale caduto in disgrazia a causa del coinvolgimento del vice sindaco della sua città in un grave scandalo di frode, oggi autore di best-seller che hanno per oggetto le quotidiane dispute all’interno dei palazzi di potere; il terzo capitolo presenta la trama e la traduzione di alcuni estratti del romanzo; l’analisi traduttologica occupa il quarto capitolo, mentre l’ultimo capitolo è dedicato al confronto con le scelte traduttive della versione inglese, The Civil Servant’s Notebook, a cura di Eric Abrahamsen. Con questo excursus storico-letterario e la traduzione di alcuni passi del romanzo di Wang Xiaofang auspichiamo un interessamento del pubblico e delle case editrici italiane nei confronti di questo genere letterario tipicamente cinese.
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Mellano, Silvia. "Letteratura per Young Adults a tema LGBTQ+ Proposta di traduzione del libro a fumetti "Gender Queer: A Memoir"". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Nell'elaborato viene esaminata la letteratura per Young Adults in lingua inglese a tema LGBTQ+, focalizzandosi in particolare sul libro a fumetti "Gender Queer" di Maia Kobabe, una persona non binaria. In appendice vi è proposta di traduzione del testo, che è stato analizzato, spiegando quali sono state le difficoltà riscontrate e le strategie utilizzate durante il lavoro.
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Bravetti, Matilde. "La traduzione del romanzo per ragazzi Apache - Girl Warrior di Tanya Landman: Un incontro tra storia, genere e culture". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9873/.

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This dissertation deals with the translation into Italian of selected passages from the Young Adult historical novel Apache – Girl Warrior by English author Tanya Landman. The book was chosen after contacting Italian publisher Settenove, dedicated to preventing gender-based violence through children's books and essays. The novel, set in the second half of the Nineteenth Century, tells the story of Siki, a fourteen years old Native American girl who decides to become a warrior in order to avenge her family, killed by the Mexicans. The story also deals with the contact and conflict between Native Americans and white settlers during the so-called Apache Wars. Chapter I deals with Apache's genre; it consists in an overview of the historical novel form and its diffusion, both in Italy and in the English-speaking world. Typical features and themes are also dealt with in this chapter. Chapter II is dedicated to Apache's author. Landman's other works and her mission as a writer are taken into account, as well as the inspirations that led her to writing the novel and the process of research on American history it involved. This chapter also includes a comparison between Tanya Landman's and Louise Erdrich's works. In chapter III, Apache is compared to two well-known novels for children and young adults, The little house on the prairie and Caddie Woodlawn; the aim of this is to demonstrate how widespread misrepresentations about Native Americans are in mainstream literature. Chapter IV analyzes the novel and serves as an introduction to its translation, focusing on its plot, themes, characters and language, while chapter V presents the passages I've chosen to translate; their translation can be found later in the same chapter. In chapter VI, I comment on the choices made during the translation process; translation problems are divided into culture-specific, stylistic, semantic and linguistic.
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De, Lucia Anna <1994&gt. "La risata della maschera - L'identità di genere nella scrittura di Kurahashi Yumiko". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19090.

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La parabola letteraria di Kurahashi Yumiko (1935 – 2005) è caratterizzata, in maniera più o meno pervasiva nella vasta produzione letteraria e saggistica, da un continuo conflitto per quanto riguarda discorsi di sesso e/o genere, tra l’acuta consapevolezza di portare “il segno del sesso” e un tiro alla fune tra la spinta verso una liberazione quasi trascendentale da binari e ruoli di genere e l'adesione ad essi. L'obiettivo di questo elaborato è quello di concentrarsi su questo aspetto, analizzando le opere dell'autrice in particolare da una prospettiva di gender studies e queer theory e concentrandosi su come il concetto di genere come atto performativo controllato da norme regolamentari sociali, storiche e culturali si articoli in un mondo letterario che presenta costantemente metodi alternativi per mettere in discussione tali paradigmi. Attraverso l'analisi di parte della produzione letteraria, soffermandosi in particolare sulla storia breve Kijo no men (1985), e della produzione saggistica attraverso questa lente, l'elaborato intende quindi esaminare come binari di genere, sesso e sessualità, particolarmente in relazione al Giappone moderno degli anni ’60-’80, vengano problematizzati, esplorati, trascesi o talvolta semplicemente rinforzati dalla penna di Kurahashi.
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Spazzarini, Cecilia <1994&gt. "Matrimoni in calo tra disuguaglianza e ruoli di genere in mutamento Analisi del declino dei matrimoni in Giappone dal punto di vista della disuguaglianza di genere e della ridefinizione dei ruoli di genere in famiglia e in società". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15706.

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Dopo aver analizzato le cause dell’abbassamento del tasso di fecondità e aver studiato le motivazioni alla base della tendenza delle donne a non volersi sposare o non avere figli, la mia ricerca si pone l’obiettivo di studiare la disuguaglianza di genere e la divisione dei compiti a seconda del genere sessuale all’interno della famiglia e nella società e cercare di capire quanto questi fattori impediscano alle donne di dedicarsi serenamente sia al proprio lavoro sia alla propria famiglia. Questa disparità ancora oggi molto evidente sottopone le donne alla delicata decisione di dover lasciare il proprio lavoro per il bene dei propri figli. In particolare, ostacola le donne che vorrebbero mantenere il proprio lavoro, che finiscono per posticipare o accantonare il matrimonio. L’impossibilità o comunque la grande difficoltà nel riuscire ad armonizzare carriera e famiglia, work life balance, è un tema molto sentito dalle donne che aspirano a costruirsi una carriera che le soddisfi. I ruoli di genere, in passato molto chiari, oggi appaiono dai contorni più sfumati, malgrado sia ancora molto radicata all’interno della società, una concezione legata al binomio “il lavoro all’uomo e la casa alla donna”. Non solo, alla luce dei cambiamenti avvenuti rispetto al passato e all’inasprirsi della crisi economica, mi pongo l’obiettivo di mostrare la mancanza di opportunità per i giovani e l’enorme differenza di benessere rispetto alle generazioni precedenti.
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Foglino, Silvia <1980&gt. "Le cure oncologiche e la prospettiva del paziente. Revisione di letteratura e un caso di studio". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6820/1/Tesi_Dottorato_Silvia_Foglino_Mar2015.pdf.

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Numerose ricerche indicano i modelli di cure integrate come la migliore soluzione per costruire un sistema più efficace ed efficiente nella risposta ai bisogni del paziente con tumore, spesso, però, l’integrazione è considerata da una prospettiva principalmente clinica, come l’adozione di linee guida nei percorsi della diagnosi e del trattamento assistenziale o la promozione di gruppi di lavoro per specifiche patologie, trascurando la prospettiva del paziente e la valutazione della sua esperienza nei servizi. Il presente lavoro si propone di esaminare la relazione tra l’integrazione delle cure oncologiche e l’esperienza del paziente; com'è rappresentato il suo coinvolgimento e quali siano i campi di partecipazione nel percorso oncologico, infine se sia possibile misurare l’esperienza vissuta. L’indagine è stata svolta sia attraverso la revisione e l’analisi della letteratura sia attraverso un caso di studio, condotto all'interno della Rete Oncologica di Area Vasta Romagna, tramite la somministrazione di un questionario a 310 pazienti con neoplasia al colon retto o alla mammella. Dai risultati, emerge un quadro generale positivo della relazione tra l’organizzazione a rete dei servizi oncologici e l’esperienza del paziente. In particolare, è stato possibile evidenziare quattro principali nodi organizzativi che introducono la prospettiva del paziente: “individual care provider”,“team care provider”,“mixed approach”,“continuity and quality of care”. Inoltre, è stato possibile delineare un campo semantico coerente del concetto di coinvolgimento del paziente in oncologia e individuare quattro campi di applicazione, lungo tutte le fasi del percorso: “prevenzione”, “trattamento”,“cura”,“ricerca”. Infine, è stato possibile identificare nel concetto di continuità di cura il modo in cui i singoli pazienti sperimentano l’integrazione o il coordinamento delle cure e analizzare differenti aspetti del vissuto della persona e dell’organizzazione.
Several studies from around the world have focused on integrated care models as key solutions to build more effective and efficient healthcare systems that can better meet the needs of patients and the populations served. Often, the coordination is mostly clinical, and consists of the promotion of workgroup activities centered on specific oncological pathologies and in the adoption of common guidelines. However, the process needs to be developed and assessed also with respect to the patient perspective and patient experience. The purposes of this research are to explore the relationship between the integration of cancer services and the patient experience; to describe the representation of “patient engagement” and to examine what kind of application exists in the cancer services; finally to examine if patient experience can be measured. The research’s method consisted of a literature review and analysis, and also it consisted of a case study in the Area Vasta Romagna Cancer Network, via the use of a survey distributed to 310 patients with breast or colo-rectal cancer. From the findings, it appears a positive relationship between integration and patient experience. Also,we identified four main themes of patient experience related to integration: “individual care provider”, “team/system care providers”, “mixed approach”, “continuity and quality of care”. Furthermore, it was possible to describe a consistent representation of patient engagement models and to identify four main fields of application: “screening”, “treatment”, “care”, “research”. Finally, the continuity of care framework results an appropriate measure to analyse the integrated cancer care from patient perspective and to evaluate the patient experience over the entire cancer pathway.
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Foglino, Silvia <1980&gt. "Le cure oncologiche e la prospettiva del paziente. Revisione di letteratura e un caso di studio". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6820/.

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Numerose ricerche indicano i modelli di cure integrate come la migliore soluzione per costruire un sistema più efficace ed efficiente nella risposta ai bisogni del paziente con tumore, spesso, però, l’integrazione è considerata da una prospettiva principalmente clinica, come l’adozione di linee guida nei percorsi della diagnosi e del trattamento assistenziale o la promozione di gruppi di lavoro per specifiche patologie, trascurando la prospettiva del paziente e la valutazione della sua esperienza nei servizi. Il presente lavoro si propone di esaminare la relazione tra l’integrazione delle cure oncologiche e l’esperienza del paziente; com'è rappresentato il suo coinvolgimento e quali siano i campi di partecipazione nel percorso oncologico, infine se sia possibile misurare l’esperienza vissuta. L’indagine è stata svolta sia attraverso la revisione e l’analisi della letteratura sia attraverso un caso di studio, condotto all'interno della Rete Oncologica di Area Vasta Romagna, tramite la somministrazione di un questionario a 310 pazienti con neoplasia al colon retto o alla mammella. Dai risultati, emerge un quadro generale positivo della relazione tra l’organizzazione a rete dei servizi oncologici e l’esperienza del paziente. In particolare, è stato possibile evidenziare quattro principali nodi organizzativi che introducono la prospettiva del paziente: “individual care provider”,“team care provider”,“mixed approach”,“continuity and quality of care”. Inoltre, è stato possibile delineare un campo semantico coerente del concetto di coinvolgimento del paziente in oncologia e individuare quattro campi di applicazione, lungo tutte le fasi del percorso: “prevenzione”, “trattamento”,“cura”,“ricerca”. Infine, è stato possibile identificare nel concetto di continuità di cura il modo in cui i singoli pazienti sperimentano l’integrazione o il coordinamento delle cure e analizzare differenti aspetti del vissuto della persona e dell’organizzazione.
Several studies from around the world have focused on integrated care models as key solutions to build more effective and efficient healthcare systems that can better meet the needs of patients and the populations served. Often, the coordination is mostly clinical, and consists of the promotion of workgroup activities centered on specific oncological pathologies and in the adoption of common guidelines. However, the process needs to be developed and assessed also with respect to the patient perspective and patient experience. The purposes of this research are to explore the relationship between the integration of cancer services and the patient experience; to describe the representation of “patient engagement” and to examine what kind of application exists in the cancer services; finally to examine if patient experience can be measured. The research’s method consisted of a literature review and analysis, and also it consisted of a case study in the Area Vasta Romagna Cancer Network, via the use of a survey distributed to 310 patients with breast or colo-rectal cancer. From the findings, it appears a positive relationship between integration and patient experience. Also,we identified four main themes of patient experience related to integration: “individual care provider”, “team/system care providers”, “mixed approach”, “continuity and quality of care”. Furthermore, it was possible to describe a consistent representation of patient engagement models and to identify four main fields of application: “screening”, “treatment”, “care”, “research”. Finally, the continuity of care framework results an appropriate measure to analyse the integrated cancer care from patient perspective and to evaluate the patient experience over the entire cancer pathway.
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Rossi, Eleonora <1995&gt. "Le intersezioni della bioetica giapponese: religione, filosofia e genere nei casi di aborto e trapianto di organi". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18861.

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L’elaborato si prefigge di analizzare due tematiche in chiave bioetica: l’interruzione volontaria di gravidanza e la morte cerebrale in relazione al trapianto di organi. Scopo della ricerca è capire in che modo il milieu culturale giapponese agisce sulla formulazione di tali problematiche rendendone la concettualizzazione specifica e unica, di indagare in che modo filosofia, religione e genere riescano a influenzarle. Nel primo capitolo verranno spiegate le caratteristiche della bioetica di stampo giapponese, i suoi sviluppi storici e cronologici, i fattori filosofici e religiosi che maggiormente la influenzano. I due concetti di inochi (vita) e ningen (essere umano) saranno centrali nell’analisi per cui aborto e morte cerebrale vengono concepite così differentemente rispetto alla bioetica europea e statunitense. Nel secondo capitolo si delineerà la storia giuridica e sociale dell’aborto con particolare riferimento all’attivismo femminista e per i diritti dei pazienti, per poi infine vedere in che modo il Buddhismo ha risposto alla problematica dell’IVG in Giappone, tramite il rituale del mizukokuyō. Nel terzo capitolo il focus si sposterà invece sul trapianto di organi e sulla morte cerebrale, la cui formulazione giuridica ha reso la tematica di difficile e controversa accettazione. Il quarto capitolo sarà dedicato all’analisi del questionario che si è sottoposto, atto a indagare le tendenze dei rispondenti riguardo vita, morte, IVG, trapianto di organi e morte cerebrale.
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Colantoni, Francesca <1988&gt. "Tra vecchi e nuovi generi: La poesia di Bacchilide nel suo contesto culturale". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8706/1/TESI%20DOTTORATO_FRANCESCA%20COLANTONI.pdf.

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Il periodo compreso tra VI el V sec. a. C. costituisce uno snodo fondamentale per la cultura greca che proprio in quel periodo va incontro a nevralgiche trasformazioni culturali: i vari generi letterari cominciano a definire con chiarezza i loro confini, cercando di emergere da un contesto particolarmente fluido e magmatico. La poesia lirica di Bacchilide, mostra evidenti punti di contatto, tanto sul piano contenutistico che su quello strutturale, con altri generi letterari. Essa si contraddistingue per una forte tendenza all’‘eclettismo’, un stile che la rende atipica rispetto alla poesia pindarica. L’accento di questo lavoro sarà posto sulla ricezione del poeta in età alessandrina, con particolare attenzione alle dinamiche estetiche e culturali che ne favorirono l’entrata nel canone dei lirici, e, sulle sue interazioni con i generi letterari a essa coevi. Il lavoro si articola in quattro capitoli. Il capitolo I verte essenzialmente sullo studio della ricezione della poesia bacchilidea da parte degli eruditi di età ellenistica. Una particolare attenzione è riservata all’analisi del canone dei lirici per lo studio della fortuna del poeta di Ceo nel mondo greco. Il capitolo II è dedicato alla complessa e versatile relazione tra la poesia di Bacchilide e il genere epico, che godeva all’epoca di grande prestigio e risonanza con l’affermazione dei circoli epico-rapsodici. Il capitolo III, che analizza i rapporti tra la lirica bacchilidea e i generi letterari emergenti, è articolato in due sezioni, incentrate rispettivamente sui punti di contatto con il genere favolistico e quello mitografico. Il capitolo IV infine, si propone di trattare da un’altra prospettiva i rapporti tra la poesia di Bacchilide e il genere tragico. Scopo del lavoro è quello di approcciarsi alla poesia bacchilidea in maniera selettiva, privilegiando i carmi meglio conservati, al fine di fornire un quadro d’insieme dell’opera bacchilidea nel panorama dei generi letterari dell’epoca.
The sixth and fifth century’s b. C. was a fundamental turning point for the Greek culture as it brought about crucial cultural changes: the various literary genres began to clearly define their boundaries, trying to emerge from a fluid and magmatic context. Bacchylides’ lyric poetry shows evident contact points with other literary genres both in content and structure. It is characterized by a strong tendency to 'eclecticism', a style that makes it atypical compared to pindaric poetry. The emphasis of this work will be on the poet’s reception in the Alexandrian age, with particular attention to the aesthetic and cultural dynamics that favored its entry into the canon of lyric poets, and on its interactions with the contemporary literary genres. The work is divided into four chapters. Chapter I deals with the reception of bacchylidean poetry by the erudites of the hellenistic age. Particular attention is put on the fortune of the Ceo poet in the Greek world in regard to the analysis of the lyrical canon. Chapter II is dedicated to the complexed and versatile relationship between Bacchylides poetry and the epic genre, which at the time had great prestige and resonance with the affirmation of the epic-rhapsodies circles. Chapter III, which analyzes the relationship between the bacchylidean lyric and the emerging literary genres, is divided into two sections, focusing respectively on the contact points with the fable and mythological genre. Finally, chapter IV proposes to treat the relationship between Bacchylides’s poetry and the tragic genre from a different perspective. The purpose of this work is to approach bacchylidean poetry in a selective way, starting from the best preserved poems, to provide an overview of the bacchylidean operas in the panorama of the literary genre of the time.
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Meniconi, Martina <1997&gt. "Migrazione, accudimento e identità di genere: la narrazione del lavoro di cura delle donne migranti nella Cina contemporanea". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21550.

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La Cina post-maoista ha conosciuto delle sostanziali trasformazioni di ordine politico, economico e sociale che hanno determinato una decisa ridefinizione dei confini fra popolazione urbana e rurale. La migrazione interna dalla campagna alla città è infatti stata un fattore determinante per la crescita urbana e industriale cinese e le donne hanno partecipato, e partecipano tuttora, al fenomeno in maniera attiva. Tuttavia, la migrazione femminile in Cina ha un impatto significativo non solo sul fenomeno di urbanizzazione, ma anche sulla definizione dei ruoli familiari: la migrazione della donna, principale figura preposta al lavoro di cura, ha infatti condizionato sensibilmente gli equilibri della famiglia tradizionale e, di conseguenza, della società cinese. L’elaborato, dopo aver definito il concetto teorico di cura e il fenomeno di migrazione femminile in Cina, tenta di indagare le modalità in cui le donne migranti rispondono alla sfida familiare posta dalla migrazione e in cui i ruoli dei componenti familiari vengono ridefiniti in assenza della figura femminile. Infine, si tenterà di analizzare il modo in cui la narrazione ufficiale descrive la relazione fra la migrazione femminile e le dinamiche familiari a livello mediatico, attraverso l’analisi critica di una serie televisiva cinese dal titolo Wo de meili rensheng 我的美丽人生.
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Mangili, Diletta <1992&gt. "Sukeban: la figura della 'scolaretta delinquente' fra società, cinema e convenzioni di genere". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15620.

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Il presente elaborato si propone come un percorso di conoscenza della figura delle sukeban, originariamente scolaretta delinquente popolare negli anni Settanta in Giappone, sia come fenomeno sociale sia in quanto protagonista e soggetto di rappresentazione delle produzioni Pinky Violence degli anni Settanta. Attraverso la visione diretta di due esempi di produzioni scelte, Girl Boss Guerilla (1972, regia di Norifumi Suzuki) e Terrifying Girls' High School: Lynch Law Classroom (1973, regia di Norifumi Suzuki), si tenterà di dare una risposta a questioni riguardanti eventuali corrispondenze fra la figura sociale e la sua rappresentazione in ambito filmico, analizzandone fattori e temi caratterizzanti e aprendo un dibattito sulle convenzioni di genere nell'ambito cinematografico giapponese e, per esteso, nella società giapponese nel suo insieme.
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RONDENA, ELENA. "La letteratura concentrazionaria". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/290.

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Affrontando lo studio della Letteratura Italiana risulta evidente l'omissione dai manuali, ad eccezione di Primo Levi, degli scritti di coloro che sono stati deportati tra il 1939 e il 1945 in seguito alle persecuzioni razziali. Il tempo trascorso dalla Shoah ha, invece, dimostrato la presenza di un ingente quantità di opere che costituiscono il corpus della Letteratura Concentrazionaria, ossia la letteratura dei campi di concentramento. Gli autori di questa letteratura sono poco conosciuti e considerati minori, ma la loro scrittura raggiunge spesso un'ineguagliabile altezza intellettuale, morale, stilistica. La narrazione dei loro ricordi traumatici è il risultato di precise decisioni: quali fatti raccontare, in che ordine cronologico, ma soprattutto attraverso quale forma. Questi testi concentrazionari, infatti, possono essere studiati da diversi punti di vista, quello più inusuale è la divisione per generi: racconto, autobiografia, saggio, romanzo, diario, lettera, poesia. Non sempre la distinzione fra questo o quel genere è netta, ma è molto significativo che a partire da una tragedia, quale l'Olocausto, si possa scegliere di raccontare la propria esperienza prestando attenzione al modo di esprimerla. È il primo segno che dimostra quanto anche di fronte al male l'uomo non perda il desiderio di ricercare il vero ed il bello.
Such a long time has passed since the end of the Shoah and it has become clear that there are a lot of works written in those years which now form the corpus of literature based on the experiences in concentration camps. The authors of these works are not very well-known and they are usually considered minor but their works have often reached highly intellectual, moral and stylistic results. The narration of their traumatic memories is the result of precise decisions, i.e. what to tell, in what chronological order, but especially in what forms. The texts based on the experiences in concentration camps can in fact be studied from different points of view. The most unusual is their study through genres: short story, autobiography, essay, novel, journal, letter, poetry. The distinction between one genre and another is not often clear-cut. What is interesting to underline is that in front of a tragedy, as the Holocaust was, it is possible to choose to tell one's own experience by paying special attention to the way of expressing it. This is evidence that in front of evil man does not ever lose the desire to look for truth and beauty.
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RONDENA, ELENA. "La letteratura concentrazionaria". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/290.

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Affrontando lo studio della Letteratura Italiana risulta evidente l'omissione dai manuali, ad eccezione di Primo Levi, degli scritti di coloro che sono stati deportati tra il 1939 e il 1945 in seguito alle persecuzioni razziali. Il tempo trascorso dalla Shoah ha, invece, dimostrato la presenza di un ingente quantità di opere che costituiscono il corpus della Letteratura Concentrazionaria, ossia la letteratura dei campi di concentramento. Gli autori di questa letteratura sono poco conosciuti e considerati minori, ma la loro scrittura raggiunge spesso un'ineguagliabile altezza intellettuale, morale, stilistica. La narrazione dei loro ricordi traumatici è il risultato di precise decisioni: quali fatti raccontare, in che ordine cronologico, ma soprattutto attraverso quale forma. Questi testi concentrazionari, infatti, possono essere studiati da diversi punti di vista, quello più inusuale è la divisione per generi: racconto, autobiografia, saggio, romanzo, diario, lettera, poesia. Non sempre la distinzione fra questo o quel genere è netta, ma è molto significativo che a partire da una tragedia, quale l'Olocausto, si possa scegliere di raccontare la propria esperienza prestando attenzione al modo di esprimerla. È il primo segno che dimostra quanto anche di fronte al male l'uomo non perda il desiderio di ricercare il vero ed il bello.
Such a long time has passed since the end of the Shoah and it has become clear that there are a lot of works written in those years which now form the corpus of literature based on the experiences in concentration camps. The authors of these works are not very well-known and they are usually considered minor but their works have often reached highly intellectual, moral and stylistic results. The narration of their traumatic memories is the result of precise decisions, i.e. what to tell, in what chronological order, but especially in what forms. The texts based on the experiences in concentration camps can in fact be studied from different points of view. The most unusual is their study through genres: short story, autobiography, essay, novel, journal, letter, poetry. The distinction between one genre and another is not often clear-cut. What is interesting to underline is that in front of a tragedy, as the Holocaust was, it is possible to choose to tell one's own experience by paying special attention to the way of expressing it. This is evidence that in front of evil man does not ever lose the desire to look for truth and beauty.
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Zappa, Federica <1993&gt. "Le disparità di genere sul lavoro in Giappone: un case study di Sony Corporation, Mizhuo Financial Group e Nikon Corporation". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12659.

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L'elaborato si pone come obiettivo lo studio del sistema lavorativo nelle grandi aziende nipponiche e il ruolo che le donne vi occupano all'interno. Se paragonate agli altri paesi ad alto reddito, le donne in Giappone si trovano in una situazione di inferiorità rispetto agli uomini, per quanto riguarda salari e posizioni di potere all'interno del mercato lavorativo. Nonostante il Governo Giapponese si stia impegnando da diversi anni nel miglioramento delle politiche di welfare aziendale, le donne non hanno ancora ottenuto lo spazio che meriterebbero. E' per via di un contesto sociale ancora prevalentemente maschilista? Sono le politiche governative inadeguate? Cercherò di rispondere a queste domande analizzando le principali leggi emanate dal Governo e procedendo poi con il case studi di tre multinazionali nipponiche, che differenze possiamo riscontrare tra l'impiego della forza lavoro femminile nelle sedi giapponesi e in quelle estere.
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Hu, Francesca Lin Feng <1996&gt. "Word of Honor: il successo del genere danmei in Cina e proposta di sottotitolaggio di un drama con commento traduttologico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20393.

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Negli ultimi decenni la letteratura elettronica ha conquistato un pubblico di lettori sempre maggiore in Cina. Tra questa letteratura spicca il genere danmei, derivante dal genere giapponese tanbi, il quale celebra l’amore omosessuale tra personaggi maschili e da un genere di nicchia è diventato un genere assai apprezzato fra giovani donne cinesi, attraendo di conseguenza gli investimenti per l’adattamento dei romanzi di questo genere in opere audiovisive, i danmei drama. La tesi è composta da tre capitoli, nel primo l’autrice partendo dalle origini della letteratura elettronica in Cina, presenta un’analisi sia del genere letterario danmei che della sua relativa produzione audiovisiva, studiandone lo sviluppo, il successo ed anche la censura in Cina; in particolare si approfondisce il danmei drama Word of Honor; inoltre, nel capitolo è presentato brevemente anche il genere wuxia di cui il drama fa parte. Nel secondo capitolo si propone il sottotitolaggio di due episodi significativi del drama insieme a tre sigle musicali. Il terzo capitolo contiene un’analisi del prototesto e un commento traduttologico, in cui sono esplicate le macrostrategie e le microstrategie utilizzate, analizzando i problemi, le riflessioni e le soluzioni trovate dall’autrice nell’affrontare la traduzione specialistica di un tale prodotto audiovisivo denso di riferimenti culturo-specifici.
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Giordanelli, Francesca <1996&gt. "“Appunti di un grafico pubblicitario”: proposta di traduzione e commento del fumetto di Sean Chuang e come si è sviluppato il genere comic nel mondo". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18255.

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La mia tesi presenta una proposta di traduzione, con un relativo commento traduttologico, del fumetto “Appunti di un grafico pubblicitario” di Sean Chuang, fumettista di origine taiwanese. Il mio obiettivo, oltre alla traduzione di questo testo, è quello di approfondire il ruolo che il fumetto ha avuto nel mondo durante le varie epoche. Vorrei, quindi, fornire una definizione esaustiva sul fumetto, elencandone anche le sue varie tipologie e spiegando i contesti e i paesi in cui si è sviluppato fino all’epoca contemporanea, in cui gode di fama mondiale. Mi soffermerò su un paese in particolare, Taiwan, luogo d’origine di “Appunti di un grafico pubblicitario” e dell’autore stesso Sean Chuang. Stilerò successivamente un’analisi sul lavoro svolto attraverso un commento traduttologico che comprenderà difficoltà, strategie e decisioni prese durante il processo traduttivo. Oltre all’introduzione, la mia tesi sarà suddivisa in tre capitoli principali. Nel primo capitolo tratterò del fumetto, fornendo una definizione chiara di questa tipologia testuale e spiegando i vari tipi di fumetto presenti nel mondo. Successivamente, racconterò tutta la trasformazione che esso ha avuto nel mondo, dall’Europa all’America, da quando è nato fino ad oggi. Sebbene il fumetto sia nato con uno scopo principalmente di evasione, Infatti, attualmente è definito uno dei generi più letti al mondo, godendo di fama mondiale. Nel secondo capitolo, verrà trattata una breve biografia dell’autore accompagnata da una sinossi del testo, per passare poi alla vera e propria proposta di traduzione di “Appunti di un grafico pubblicitario”. La mia traduzione sarà completata con il commento traduttologico, a cui dedicherò tutto il terzo capitolo del mio elaborato. Affronterò vari punti, come la scelta del lettore modello, la dominante, la macrostrategia e tanti altri elementi in cui spiegherò, attraverso esempi, le scelte e decisioni prese durante la traduzione. Per finire, scriverò le mie conclusioni, rispondendo in modo esaustivo alle domande che precedentemente mi ero posta nella mia introduzione.
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Gioioso, Cinzia <1991&gt. "Ribon no kishi (1953-1956): shōjo manga e performatività di genere nel Giappone postbellico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14619.

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L’elaborato si pone come obiettivo quello di indagare le dinamiche di rappresentazione di genere messe in atto dal personaggio Zaffiro, protagonista del manga Ribon no Kishi di Tezuka Osamu. Alla contestualizzazione dell’opera all’interno del panorama culturale del Giappone postbellico, segue l’illustrazione di temi e riferimenti principali, nonché l’analisi vera e propria condotta prendendo come punto di partenza alcune delle principali teorie di Butler sulla performatività di genere. Del personaggio vengono analizzati l’aspetto fisico, il vestiario, i comportamenti, l’evoluzione/maturazione psicologica così come i rapporti con gli altri personaggi dell’opera fortemente influenzati dal contesto patriarcale nel quale si inseriscono.
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Perenzin, Laura <1996&gt. "Il Giappone e la Equal Employment Opportunity Law : un percorso verso l'uguaglianza di genere". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18933.

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Il tema della gender equality continua ogni giorno a generare accesi dibattiti in tutto il mondo. Quello del genere femminile è stato per secoli un ruolo accostato alla mera importanza riproduttiva, all’imprescindibile responsabilità di essere madre e moglie prima di tutto, incastonando le donne in una cornice di ruoli preimpostati per tutta la durata della loro vita, dall’età infantile fino ad arrivare a quella adulta. Secondo un rapporto del Global Gender Gap del 2015, il Giappone non è riuscito a risalire oltre la 101ª posizione su 145 stati presi in esame per quanto riguarda l’uguaglianza di genere. La società giapponese, ancora oggi fortemente genderizzata, risentì molto della rapida industrializzazione a cui il Giappone è andato incontro dopo la guerra combinata con l’improvviso bisogno del paese di globalizzarsi: questi due fattori hanno costretto la società a una improvvisa e rapida evoluzione. Questa modernizzazione non è dunque avvenuta in modo naturale come per la gran parte degli altri stati, ma in un modo brusco che ha portato a una rigidissima divisione dei ruoli di genere all’interno del sistema della ie (il sistema della famiglia introdotto nel periodo Meiji, 1868-1912), che si sono poi inevitabilmente riflessi anche all’esterno del nucleo familiare. La scelta di questo elaborato nasce dalla volontà di approfondire la Equal Employment Opportunity Law, legge del governo giapponese volta garantire le pari opportunità sul posto di lavoro e a stabilire eventuali provvedimenti in caso di sua infrazione. Entrata in vigore nel 1986, alla prima stesura questa legge non prevedeva tuttavia delle rigide sanzioni a seguito di una trasgressione, ma costituiva semplicemente una sorta di insieme di linee guida per le aziende, che erano facilmente in grado di evadere le sue previsioni tramite degli espedienti che spesso rimanevano impuniti. Mentre la nuova legislazione in tema di uguaglianza di genere post-Seconda guerra mondiale fu frutto dell’imposizione americana, la EEOL fu in ogni sua parte elaborata dai politici giapponesi dell’epoca. Ma ciò che portò all’elaborazione di questa legge è stato veramente una sentita partecipazione sociale e governativa per il miglioramento della condizione delle donne? O questa legislazione è stata elaborata a seguito di pressioni internazionali per la condizione ancora arretrata del Giappone in tema di uguaglianza di genere? L’obiettivo di questo elaborato è quindi tentare di comprendere quali siano state le ragioni di fondo che hanno spinto il governo al processo di studio e alla pubblicazione di questa legge. Si cercherà di arrivare a una conclusione soddisfacente tramite un approfondito studio della storia della legislazione giapponese dal dopoguerra in poi, insieme a un’analisi dei movimenti sociali e femministi del periodo per comprendere non solo il meccanismo politico e legislativo che fa da sfondo all’emissione di questa legge, ma anche la società e le donne giapponesi dell’epoca, principali protagoniste di questa legislazione.
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Da, Lio Giulia. "Narrare l'Albania in italiano : Dalla letteratura di immigrazione verso il colonialismo dell'immaginazione". Thesis, Stockholms universitet, Institutionen för franska, italienska och klassiska språk, 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-190439.

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The aim of this thesis is to show how the contemporary critical debate on migrant literature in Italy has proved to be inadequate to grasp the complexity of novels such Onela Vorpsi’s The Land where No One Ever Dies and Anilda Ibrahimi’s Rosso come una sposa (“Red as a Bride”). The main critical trends are presented, the two novels are analysed in their themes and new methods of analysis are suggested. In particular, I open for the possibility of framing these two novels within the multidisciplinary debate on the imaginative colonisation of Eastern Europe.
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Marraghini, Giada <1988&gt. ""Donne e lavoro: l'altra metà dell'economia" Influenza del capitale umano sulle discriminazioni di genere". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2363.

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L'obiettivo della mia tesi è quello di tracciare il percorso dell'emancipazione femminile sul lavoro mettendo in paragone la situazione delle lavoratrici e imprenditrici cinesi con quelle europee. In particolare mi sono soffermata sull'analisi del capitale umano accumulato dalle donne e di come questo possa influire sulle discriminazioni salariali e sulla capacità di reperire il capitale finanziario necessario per lo start-up aziendale. Dopo aver approfondito ed esaminato la situazione cinese e quella europea, considerando quindi anche il substrato culturale dei diversi paesi, ho cercato di analizzare i progetti ed i provvedimenti messi in atto dalle associazioni e dai governi per limitare la discriminazione di genere e per aumentare gli investimenti sulle nuove tecnologie e la formazione delle donne sul lavoro.
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Ciarambino, Giulia <1993&gt. "La distinzione di genere e il fenomeno del food posting: il caso Instagram in Giappone". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12639.

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In questo studio intendo affrontare il tema della distinzione di genere e di come venga perpetuata attraverso la rappresentazione del cibo nell’ambito dei social network. Partendo dal presupposto che il genere sia una reiterazione di norme e comportamenti interiorizzati e non un’essenza innata, il mio scopo è di dimostrare quanto il significato attribuito ad alcuni tipi di cibo rappresenti una delle barriere da abbattere per arrivare alla libertà di genere. Infatti, questa barriera può essere camuffata sotto il nome di “tradizione” o “cultura” e, di conseguenza, accettata poiché ciò che viene ritenuto “tradizione” è generalmente visto in modo positivo e non ha bisogno di essere modificato. Quello che cambia è però il modo e i mezzi attraverso i quali queste idee vengono diffuse e rafforzate. Se alcuni studi precedenti si sono concentrati sulle trasmissioni televisive come mezzo primario di diffusione, io credo che nell’ambito del territorio giapponese, oggetto della mia ricerca, i tempi siano maturi per spostare l’attenzione su nuovi mezzi di comunicazione che si sono rivelati più efficaci ed adatti a condividere questo tipo di contenuti.
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