Literatura académica sobre el tema "Inizio Novecento"
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Artículos de revistas sobre el tema "Inizio Novecento"
Bettin, Cristina. "Voci della memoria: Un’ebrea italiana nel Novecento italiano". Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, n.º 1 (20 de noviembre de 2018): 112–38. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818813313.
Texto completoFranchini, Antonia Francesca y Alessandro Porro. "Baldo Rossi e la chirurgia di inizio Novecento all'Ospedale Maggiore di Milano". STORIA IN LOMBARDIA 42, n.º 2 (enero de 2022): 60–83. http://dx.doi.org/10.3280/sil2022-002003.
Texto completoDe Salvo, Dario. "“Non è senza timore che inizio la mia opera di insegnante”. Leonardo Sciascia maestro elementare (1949-1957)". Quaderns d’Italià 27 (22 de diciembre de 2022): 83–92. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.551.
Texto completoVenturi, Antonello. "Risorgimento e regno d'italia nella storiografia russa tra fine ottocento e primo novecento: n.i. kareev e e.v. tarle". MONDO CONTEMPORANEO, n.º 3 (marzo de 2013): 129–48. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-003004.
Texto completoDameri, Annalisa. "La storia degli edifici, la memoria dei luoghi. le architetture dei Gardella in Alessandria". La Tadeo DeArte 7, n.º 8 (noviembre de 2021): 10–31. http://dx.doi.org/10.21789/24223158.1760.
Texto completoStefanelli, Diego. "La Sardegna dei linguisti e la Sardegna per i turisti: consonanze e dissonanze discorsive a inizio Novecento". Italianistica Debreceniensis 24 (1 de diciembre de 2018): 10–29. http://dx.doi.org/10.34102/italdeb/2018/4658.
Texto completoCarroccio, Andrea. "Uno spaccato dell'ambiente accademico tedesco di inizio Novecento: il caso di Ernst Cassirer nel Briefwechsel di Edmund Husserl". RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, n.º 4 (diciembre de 2019): 643–61. http://dx.doi.org/10.3280/sf2019-004004.
Texto completoTornesello, Natalia L. "Nostalgia di un tempo passato, amarezza del tempo presente: patria e amor patrio nella poesia persiana di inizio Novecento". Oriente Moderno 90, n.º 2 (12 de agosto de 2010): 435–55. http://dx.doi.org/10.1163/22138617-09002010.
Texto completoFornari Čuković, Maria. "“LA NAZIONE GIOVINETTA RESISTEVA AL COLOSSO”: FRACCAROLI E L’IMMAGINE DELLA SERBIA NEL LIBRO LA SERBIA NELLA SUA TERZA GUERRA: LETTERE DAL CAMPO SERBO (1915)". Филолог – часопис за језик књижевност и културу 13, n.º 25 (30 de junio de 2022): 389–405. http://dx.doi.org/10.21618/fil2225389f.
Texto completoBenegiamo, Marcello y Paola Nardone. "Tecnocrazia e politica in Italia dalla crisi del 1907 al Primo Dopoguerra = Technocracy and political crisis in Italy from 1907 till the early after World War". Pecvnia : Revista de la Facultad de Ciencias Económicas y Empresariales, Universidad de León, n.º 19 (2 de febrero de 2016): 43. http://dx.doi.org/10.18002/pec.v0i19.3581.
Texto completoTesis sobre el tema "Inizio Novecento"
Mogorovich, Eliana. "Dalla realtà alla coscienza: il percorso della ritrattistica tra fine Ottocento e inizio Novecento". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4516.
Texto completoIl recente e diffuso interesse suscitato dalla ritrattistica nell’ambito di esposizioni di carattere nazionale ha sollecitato una riflessione sull’accoglienza ad essa riservata in un periodo cruciale della sua evoluzione, quello situato a cavallo fra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo. Si tratta di un momento che – data l’ascesa di una classe bisognosa di conferme dello status appena acquisito come la borghesia – ha visto il proliferare di immagini destinate all’autocelebrazione e che proprio per rispondere a tale necessità imponevano l’adozione di uno stile strettamente realistico. Tuttavia il medesimo torno d’anni coincide anche con la nascita della psicoanalisi freudiana (al 1895 risale la pubblicazione degli Studi sull’isteria, al 1899 L’interpretazione dei sogni mentre risale al 1901 la prima edizione della Psicopatologia della vita quotidiana), una rivoluzione che finì col riguardare anche le discipline artistiche e che, potenzialmente, poteva condurre a uno stravolgimento dell’approccio fotografico fino allora imposto dai committenti per le loro effigi. Il presente progetto si propone dunque l’obiettivo di individuare eventuali punti di contatto fra due filoni di ricerca finora affrontati come binari paralleli, il primo coincidente con le richieste maturate dalla situazione sociale dell’epoca e, il secondo riguardante le possibili ripercussioni connesse all’apertura di un nuovo orizzonte culturale. La ritrattistica ha conosciuto nel periodo preso in esame il passaggio da forme ufficiali e borghesi, centrate solo sulla verosimiglianza fisica e su blandi accenni al carattere dell’effigiato, a una concezione rivolta principalmente allo scavo psicologico del personaggio. Tale premessa, che può essere confermata dall’esame del catalogo di singoli autori, non trova però alcun riscontro nella stampa esaminata; gli articoli monografici e le recensioni di mostre rintracciate in “Emporium”, “L’illustrazione Italiana”, “The Studio” e “Die Künst für Alle” hanno infatti portato alla luce un panorama completamente diverso evidenziando continue e mai sanate discrepanze fra l’effettiva produzione degli artisti e quanto veniva poi riportato dalla stampa tanto in termini iconografici che di semplice citazione o descrizione. Nonostante le continue lagnanze sull’arretratezza dell’arte italiana e la proclamata intenzione di aggiornare il gusto artistico del pubblico, i quattro periodici esaminati continuano infatti a propagandare e diffondere quello che si può definire un “tono medio” della pittura, che esclude da recensioni e interventi di vario tipo tanto movimenti come l’impressionismo, il cubismo e il futurismo quanto gli autori europei più aggiornati cui talvolta si accenna solo una volta tramontata l’ondata rivoluzionaria della loro arte e sempre limitatamente alle opere meno eversive. Dal punto di vista della ritrattistica si assiste dunque a una sorta di silenzioso passaggio dal solido realismo ottocentesco alle forme pacate e immobili di Novecento, tendenza cui sembrano uniformarsi tutti i pittori italiani del nuovo secolo. La ripresa di interesse verso la rappresentazione della figura umana che contraddistingue il gruppo milanese non ha comportato, purtroppo, un effettivo aumento di ritratti riproponendo anzi le problematiche già osservate per i decenni precedenti poiché alla labilità del confine fra ritratto e pittura di genere viene a sostituirsi quella fra ritratto e semplice rappresentazione di figure per le quali non è sempre possibile stabilire il riferimento a fisionomie e caratteri individuali. Quanto fin qui osservato ha avuto come conseguenza la revisione nell’impostazione del presente lavoro in cui il mancato sviluppo di alcune parti è compensato dall’ampliamento dell’orizzonte geografico di riferimento dal momento che tanto nelle appendici poste a margine della tesi quanto nella sua prima parte sono stati inseriti autori dell’intera Penisola e stranieri allo scopo di ricostruire il panorama storico-artistico e critico del periodo considerato. Dal punto di vista operativo, dunque, i capitoli seguono una scansione temporale su base quinquennale: all’interno di ognuno è stato analizzato ogni singolo anno partendo dall’iniziale confronto fra i periodici italiani e ampliando poi la visuale su quanto pubblicato dalle riviste straniere, fonte utilizzata soprattutto dal punto di vista dell’apparato iconografico presente. La sporadica presenza di monografie dedicate ad artisti che hanno svolto principalmente l’attività di ritrattisti (presenti per lo più su “Emporium”) ha fatto sì che l’attenzione si concentrasse sulla posizione assunta dai vari critici rispetto alle mostre recensite, messe fra l’altro a confronto con i cataloghi delle esposizioni stesse nel caso delle biennali veneziane e di eventi come la mostra del ritratto di Firenze del 1911, quella dell’Autoritratto organizzata dalla Famiglia Artistica di Milano nel 1916 e quella del Ritratto femminile contemporaneo ospitata nella villa Reale di Monza nel 1924. La marginalità di cui ha costantemente sofferto il filone pittorico cui ci si è dedicati si riverbera, naturalmente, su una presenza sporadica e poco significativa degli artisti veneto-giuliani ai quali, comunque, è interamente dedicato il catalogo in cui è organizzata la seconda parte della tesi. Basato sulle ricorrenze dei pittori nelle riviste esaminate, il catalogo segue la scansione in sezioni distribuite a seconda della tipologia di ritratto cui appartengono, cominciando da quelli di singoli personaggi (a loro volta distinti fra ritratti muliebri, virili e effigi di critici d’arte), ritratti di gruppo, ritratti di artisti e autoritratti, sezione quest’ultima che vede l’inclusione delle opere facenti parte della collezione di autoritratti della Galleria degli Uffizi, assunta come evidente certificato di importanza dell’autore cui l’opera è stata richiesta o da cui è stata donata. Ogni sezione è aperta da una breve introduzione che prevede, per la parte degli autoritratti, il riferimento ai più recenti studi inerenti la relazione fra arte e psicanalisi, anche in virtù del fatto che la destinazione eminentemente privata di questi lavori consentiva all’autore una maggiore libertà stilistica e un più sincero dialogo con il proprio modello. Il lavoro di tesi è completato dal catalogo delle opere ritenute più significative per ciascuna sezione e dalle appendici critiche tratte da “Emporium” e “L’Illustrazione Italiana”.
XXIII Ciclo
1978
Pizzolato, Tommy <1980>. ""Una cittadella sulle rive dell'Adriatico" : Valona e l'Albania nella strategia navale italiana di inizio Novecento". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3049.
Texto completoIn the three decades that preceded the entrance of Italy in the European conflict (whose first act of war it was the occupation of the Albanian port of Vlore and the nearby island of Saseno) a substantial travel literature (made by intellectuals, politicians publicists) flooded the publishing market, helping to volgarizzare to the general public the reasons for so much interest in the history of that part of the Balkan peninsula. The recovery of these writings (essential to rebuild the contents of the message conveyed at the time) and their integration with the theorized by army and navy allows you to analyze the logic and purposes of a long-term issue. Most importantly, it allows you to understand what role played the possession of Vlore and Albania within the wider picture of Italian hegemony on the Adriatic and the Mediterranean, highlighting the existence of two different addresses of so-called "Adriatic question": the one linked exclusively to Dalmatia; the other decided not to compromise on both sides.
Ragau', Stefania. "Le utopie di Sion tra messianesimo e sionismo nell'Europa di fine Ottocento e inizio Novecento". Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2018. http://hdl.handle.net/11384/86064.
Texto completoFERRARA, ALESSIA DENISE. "Modelli formativi e produzione di territorio : Michele Crimi e l'esperienza pedagogica dei campicelli come pratiche d'uso nella Sicilia di inizio Novecento". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278312.
Texto completoMittone, Margherita <1997>. "La figura professionale dell'ingegnere-architetto e il suo ruolo nella conservazione dei monumenti a Venezia tra la fine dell'Ottocento e inizio Novecento". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20936.
Texto completoTroiani, Sara. "Tra testo e messinscena: Ettore Romagnoli e il teatro greco". Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2020. http://hdl.handle.net/11572/265461.
Texto completoLa ricerca si propone di condurre un esame il più possibile esaustivo dell’opera del grecista Ettore Romagnoli (1871-1938) come esegeta, traduttore e metteur en scène del dramma antico. Grazie all’analisi della reciproca interazione di questi tre aspetti si è tentato di comprendere come il grecista abbia concepito l’interpretazione del teatro greco e ne abbia progettato la ‘reinvenzione’ drammatica. Il lavoro si suddivide in tre parti. Nella prima viene condotta una ricostruzione della carriera di Romagnoli nel contesto storico-culturale di inizio Novecento, analizzando le sue idee sul rinnovamento degli studi classici e sull’aggiornamento delle traduzioni della poesia greca. In questo quadro assumono notevole rilievo le polemiche condotte da Romagnoli in opposizione alle maggiori correnti accademico-culturali dell’epoca: l’estetica crociana e la filologia scientifica. Inoltre, l’analisi prende in esame l’idea di messinscena e le produzioni dirette da Romagnoli a partire dagli spettacoli universitari (1911-1913) fino alle rappresentazioni teatrali svolte a Siracusa e in altri teatri e siti archeologici d’Italia (1914-1937), insieme alla ricostruzione di una terza polemica, definita ‘siracusana’, che coinvolse il grecista in seguito alla sua estromissione dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico. La seconda parte prende in considerazione gli studi scientifici e divulgativi di Romagnoli circa la ricostruzione dell’ipotetica performace della tragedia e della commedia di quinto secolo a.C. e l’evoluzione della poesia greca dalla musica, individuando, inoltre, le possibili rielaborazioni di queste teorie all’interno delle traduzioni e degli spettacoli teatrali. Nella terza parte si analizzano le traduzioni di "Agamennone" e "Baccanti" che Romagnoli portò in scena a Siracusa. Si è tentato di valutare, anche sulla base degli studi teorici relativi alla traduzione per il teatro, quanto l’attenzione alla ‘performabilità’ e alla ‘dicibilità’ del testo ne avesse influenzato la composizione oppure se fossero stati introdotti tagli e modifiche in fase di produzione degli spettacoli. Le due edizioni di "Agamennone" (1914) e "Baccanti" (1922) che facevano parte della biblioteca privata di Romagnoli presentano infatti annotazioni dell’autore riconducibili proprio ai suoi allestimenti per gli spettacoli al Teatro greco di Siracusa. Il lavoro ha potuto avvalersi di scritti inediti, articoli di giornale e documenti privati custoditi negli Archivi della Fondazione INDA e presso il Fondo Romagnoli, dal 2016 proprietà dell’Accademia Roveretana degli Agiati e attualmente in catalogazione presso la Biblioteca civica “G. Tartarotti” di Rovereto.
Melcarne, Loredana. "Pia Maria Nalli e la scuola di Geometria siciliana agli inizi del Novecento". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Buscar texto completoSansalone, Christine. "La figura della donna nel teatro italiano tra fine Ottocento e inizio Novecento.o". 2005. http://link.library.utoronto.ca/eir/EIRdetail.cfm?Resources__ID=370819&T=F.
Texto completoLibros sobre el tema "Inizio Novecento"
Elisabetta, Marraffa, ed. L' Anticlericalismo ravennate: Nella stampa di inizio Novecento. Ravenna: Anastasis, 1997.
Buscar texto completoLa riforma della chiesa nelle riviste religiose di inizio Novecento. Milano: Biblioteca francescana, 2010.
Buscar texto completoPer il popolo trentino: Protagonisti del movimento cattolico a inizio Novecento. Trento: Fondazione Museo storico del Trentino, 2014.
Buscar texto completoEsotismo e musica: Saggio sulle influenze culturali nella musica francese di fine Ottocento-inizio Novecento. Scandicci, Firenze: Firenze Atheneum, 2011.
Buscar texto completoLuzzatti, Luigi. Chiesa, fede e libertà religiosa in un carteggio di inizio Novecento: Luigi Luzzatti e Paul Sabatier. Venezia: Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 2004.
Buscar texto completoCultura dell'anima, letture moderne a inizio Novecento (Conference) (2010 Chieti, Italy). "Cultura dell'anima": Letture moderne a inizio Novecento : atti del Convegno di studio, Chieti, 28-29 aprile 2010. Lanciano: Casa editrice Rocco Carabba, 2013.
Buscar texto completoColla stessa mano che son ferito--: La parola scritta delle classi subalterne in Piemonte tra inizio e metà Novecento. Scarmagno (Torino): Priuli & Verlucca, 2009.
Buscar texto completoL'umanità inutile: La "questione follia" in Italia tra fine Ottocento e inizio Novecento e il caso del Manicomio provinciale di Cremona. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2001.
Buscar texto completoDe Boni, Claudio, ed. Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo. II Novecento. Florence: Firenze University Press, 2010. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-370-8.
Texto completoCuringa, Luisa y Marco Rapetti, eds. Skrjabin e il Suono-Luce. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-807-5.
Texto completoCapítulos de libros sobre el tema "Inizio Novecento"
Paratore, Carlotta. "1 • Enrique Jardiel Poncela e Los ladrones somos gente honrada nel panorama della letteratura umoristica spagnola del Novecento". En Tradurre l’umorismo, tradurre Jardiel Poncela Con traduzione integrale di Los ladrones somos gente honrada. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-679-4/001.
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