Literatura académica sobre el tema "Gestione informazioni"

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Artículos de revistas sobre el tema "Gestione informazioni"

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Candia, Luigi y Andrea Cambieri. "La cartella clinica: strumento di lavoro e di studio, mezzo di prova". Medicina e Morale 40, n.º 4 (31 de octubre de 1991): 569–83. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1125.

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Resumen
La cartella clinica costituisce uno strumento abituale di lavoro per il medico ospedaliero, strumento tuttavia non adeguatamente conosciuto sotto il profilo dottrinario ed applicativo. Essa viene pertanto esaminata nel presente lavoro dal punto di vista della corretta raccolta delle informazioni cliniche, del significato scientifico-didattico e delle implicazioni di carattere medico-legale, tentando di sintetizzare gli elementi più salienti che una sua corretta "gestione" pone al medico ed all'istituzione ospedaliera.
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Tarquinio, Lara. "Accounting e reporting dei diritti di emissione. Modelli di rilevazione proposti e pratiche emergenti". FINANCIAL REPORTING, n.º 3 (noviembre de 2012): 79–109. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-003005.

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Resumen
Il presente lavoro esamina le principali implicazioni dell'Emission Trading Scheme Europeo (EU ETS) sul sistema di accounting e reporting delle imprese e verifica l'influenza di alcune variabili sulla disclosure delle informazioni sui diritti di emissione e sul climate change. Lo studio ha ad oggetto un campione di imprese che gestiscono impianti termoelettrici cogenerativi e non cogenerativi e prende in esame le informazioni che queste forniscono in merito ai diritti di emissione nei bilanci 2009; nei documenti che corredano i bilanci (in particolare la relazione sulla gestione); nei rendiconti di sostenibilità 2009 redatti sulla base delle linee guida GRI/G3. I principali risultati conseguiti segnalano la presenza di alcune significative uniformità nei criteri di contabilizzazione adottati dalle imprese e dimostrano che la redazione di un bilancio di sostenibilità influenza il livello di disclosure.
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Grossoni, P., F. Bussotti, E. Cenni, G. Malin y S. Schiff. "Biologia Degli Alberi e Gestione del Verde Pubblico. Tecniche di Rilevamento Delle Informazioni". Giornale botanico italiano 128, n.º 1 (enero de 1994): 262. http://dx.doi.org/10.1080/11263509409437103.

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Salvatore, N., A. Polli, A. Pierallini, M. Bonamini, S. Sabbadini, C. Colonnese y M. Antonelli. "Importanza delle tecniche radiologiche nella localizzazione dei corpi estranei intraorbitari iuxtabulbari". Rivista di Neuroradiologia 7, n.º 4 (agosto de 1994): 637–42. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700410.

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Resumen
Sono stati descritti 3 casi di corpo estraneo di natura metallica localizzati in sede intraorbitaria, due in sede intrabulbare ed uno iuxtabulbare. Abbiamo descritto quello che secondo noi dovrebbe essere l'iter diagnostico nella gestione di questa non frequente parte dela traumatologia orbitaria. Con la TC si possono ottenere informazioni aggiuntive rispetto alla radiologia tradizionale ed all'ecografia sui rapporti del corpo estraneo con le parti molli intraorbitarie e sulle eventuali patologie associate al trauma. Limiti della TC, nei casi di corpi estranei metallici, ed in generale dell'ecografia, possono essere la sovrastima delle dimensioni ed errori nella localizzazione.
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Cavalli, A. y G. Pontoriero. "Come è cambiata la gestione dell'anemia per i pazienti in dialisi alla luce dello studio DOPPS". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, n.º 4 (31 de enero de 2018): 27–33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1241.

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Resumen
L'anemia è una frequente complicanza della malattia renale cronica (Chronic Kidney Disease, o più brevemente CKD) e rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare che aggrava ulteriormente la prognosi dei pazienti nefropatici. Gli agenti stimolanti l'eritropoiesi (ESA) e la supplementazione marziale rappresentano i cardini su cui attualmente si basa la terapia di questa complicanza della CKD. Il Dialysis Outcomes and Practice Patterns Study (DOPPS) - studio internazionale, prospettico, osservazionale - è stato avviato nel 1996 per raccogliere informazioni riguardanti le pratiche cliniche di gestione di molte problematiche attinenti l'emodialisi, tra cui anche il trattamento dell'anemia. Nel corso degli anni, il DOPPS ha evidenziato una crescente aderenza nei confronti di quanto raccomandato dalle linee guida internazionali, come dimostrato dall'aumento dei valori medi di emoglobina, dall'utilizzo di ESA in una percentuale crescente di pazienti e da una maggiore attenzione a garantire adeguate scorte marziali. Il DOPPS, inoltre, ha messo in risalto una rilevante associazione tra valori di emoglobina e rischio di ospedalizzazione e morte nei pazienti emodializzati. Oggigiorno il DOPPS rappresenta, anche nel campo della gestione dell'anemia secondaria alla CKD, un importante riferimento scientifico, che dimostra come uno studio osservazionale, eseguito in accordo ad adeguati criteri metodologici, possa diventare uno strumento informativo, credibile e capace di suggerire nuove ipotesi da testare in successivi studi clinici controllati.
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Mignella Calvosa, Fiammetta. "Politiche per la mobilitŕ sostenibile". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 94 (abril de 2011): 30–42. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094004.

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Resumen
La cittŕ contemporanea č sempre piů definita dalle pratiche di mobilitŕ e dalle intersezioni dei flussi di persone, beni, informazioni che vanno a ridefinire le relazioni e le connessioni sociali tra gli individui. Le diseguaglianze di mobilitŕ costituiscono, allo stesso tempo, causa ed effetto di differenti disponibilitŕ di risorse materiali e di maggiore o minore libertŕ di gestione del tempo a propria disposizione, ma anche di disparitŕ nella possibilitŕ di accesso alle funzioni urbane. L'accresciuta mobilitŕ, in particolare quella legata all'utilizzo del mezzo privato, pone come centrale il tema del suo governo sia in termini ambientali che sociali. L'elaborazione di forme di autorganizzazione e autoregolazione diventa cruciale per far fronte alle pressioni ambientali e ai flussi crescenti di merci e persone. Dopo essersi soffermato su alcune esperienze di mobilitŕ sostenibile in cittŕ europee (Londra, Parigi, Barcellona, Munster), l'autore si concentra sul caso romano.
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Lucchese, Manuela. "La disclosure dei resoconti semestrali di gestione IAS-compliant. Evidenze empiriche sulle società quotate italiane". FINANCIAL REPORTING, n.º 1 (marzo de 2012): 75–112. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-001004.

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Nel presente lavoro ci si propone di analizzare empiricamente il livello di disclosure integrativa presentata nei bilanci infrannuali conformi allo IAS 34. In particolare, si cerca di capire in primis se, data la crescente complessità aziendale, sia riscontrabile un incremento del grado di dettaglio delle informazioni integrative pur nel rispetto dei requisiti minimi indicati dallo standard. Successivamente, si provvede a verificare se il diverso livello della disclosure rappresentata sia imputabile a talune caratteristiche specifiche delle imprese quali la dimensione aziendale, la redditività, la struttura finanziaria, il rischio di mercato ed il rischio d'impresa. Il campione utilizzato per l'indagine empirica include i bilanci semestrali di 64 imprese italiane quotate pubblicati nel periodo 2005-2009. I principali risultati dimostrano che a livello infrannuale non si rileva un significativo incremento del grado di dettaglio informativo e che variabili come un'ampia dimensione nonché una più elevata redditività giocano un ruolo determinante nelle politiche di disclosure.
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Galliani, Marco, Silvana Chicca, Elio Vitaliano, Antonio Paone, Maria Elena Tosti y Alfonso Mele. "L'approccio al malato con rene policistico: le basi razionali per un network sulla malattia". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, n.º 3 (22 de octubre de 2014): 313–18. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.929.

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Il rene policistico rappresenta a tutt'oggi la malattia ereditaria più importante per il nefrologo a causa della sua ampia diffusione tra i pazienti con insufficienza renale e tra quelli in trattamento emodialitico. Inoltre, la malattia è gravata da importanti comorbidità che complicano la vita dei pazienti ed è caratterizzata da un invalidante corredo sintomatologico (dolore acuto o cronico, ingombro addominale, disturbi gastrointestinali). Tuttavia è ancora sconosciuta la storia naturale della malattia e questo rende ancora più difficile pianificare e progettare modalità di approccio che possano coinvolgere tutte le strutture sanitarie, sia territoriali che ospedaliere. La possibilità di creare un network attraverso i moderni mezzi informatici e quindi avere in modo semplice ed economico un database in grado di raccogliere numerose informazioni (sia cliniche sia epidemiologiche) sui pazienti affetti potrebbe rappresentare un valido strumento che consentirà di individuare più facilmente i pazienti affetti dalla malattia e di migliorarne la gestione clinica.
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Mancini, Daniela. "L'azienda-rete e le decisioni di partnership: il ruolo del sistema informativo relazionale". MANAGEMENT CONTROL, n.º 1 (abril de 2011): 65–97. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001004.

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La collaborazione tra aziende č sempre piů il percorso tipico per realizzare la crescita e determinare la strategia aziendale: dalle singole relazioni ditra due aziende, alla rete di aziende, per arrivare all'azienda-rete. Parallelamente, si determina un ampliamento, oltre i confini della singola azienda, dell'orizzonte nell'ambito del quale formulare i giudizi di convenienza. Oggetto di questo articolo č l'evidenziazione di alcune problematiche ancora aperte nello studio dei sistemi informativi dell'azienda-rete. L'autore ritiene, infatti, che la gestione delle informazioni rappresenti un elemento chiave per il successo della rete di collaborazioni sviluppate. Il sistema informativo diventa un elemento fondamentale per la sincronizzazione dei processi di governo e di controllo della rete di collaborazioni ed il fenomeno delle alleanze ne costituisce un elemento di cambiamento che deve essere investigato nei diversi aspetti. Nel primi due paragrafi l'autore descrive proprio la relazione chiave che si stabilisce tra sistema di governo, sistema di controllo e sistema informativo in contesti relazionali, mentre nei paragrafi successivi l'attenzione viene focalizzata sul sistema informativo relazionale.
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Presutti, Michelle, Giorgio Soro, Giulia Cnapich y Sara Giordano. "SENSEMAKING E CURA DEL DIABETE: MAPPE COGNITIVE DI MEDICI E PAZIENTI A CONFRONTO". International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 2, n.º 1 (25 de junio de 2016): 323. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v2.262.

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Karl Weick, esponente del cognitivismo costruttivista, considera il sensemaking come un insieme di processi cognitivi in continua costruzione, a posteriori, di significati e di senso della realtà in cui viviamo.Il sensemaking è un processo continuo di creazione di senso quotidiano: le persone percepiscono selettivamente le informazioni su sé stessi e sull’ambiente in cui vivono, tali informazioni vengono elaborate cognitivamente attraverso un processo di selezione e ritenzione in memoria delle mappe cognitive costruite.Pertanto il sensemaking costituisce un’appropriata chiave di lettura dei fenomeni comportamentali in cui sono in gioco le rappresentazioni di un problema, soprattutto quando è di estrema necessità trovare punti di contatto in merito ai rapporti causali tra gli elementi che costituiscono le diverse mappe cognitive degli individui che ne prendono parte. L’analisi delle mappe cognitive può essere utile soprattutto al fine di individuare e condividere con maggiore chiarezza quali potrebbero essere le strade per un corretto ed efficace intervento risolutivo o di trattamento del problema.Dare senso alla malattia significa, sia per il medico che per il paziente, organizzare una mappa cognitiva (connessioni causali di elementi di significato) della realtà (della malattia) in un processo continuo di esperienza.Un flusso continuo che a partire da una percezione soggettivamente selettiva degli elementi disponibili (conoscenze, esperienze, eventi,etc.), organizza tali elementi in una mappa e li traduce in uno schema operativo di comportamento. Secondo Weick la realtà individuale si costruisce, mentre l’ambiente, il contesto, sono costruiti a priori.Le mappe cognitive che gli individui costruiscono influenzeranno le successive esperienze che si troveranno a dover fronteggiare nell’ambito dello stesso problema, in questo caso inerenti alla malattia diabetica.L’utilizzo del sensemaking applicato all’analisi dei processi di cura, pertanto, può diventare utile in particolare nei contesti di trattamento in cui la compliance e l’aderenza alle cure costituisce un fattore determinante nella gestione della patologia cronica, che prevede un modello di rapporto medico- paziente protratto nel tempo e centrato sulla possibilità di confronto rispetto alle modalità di cura e riuscita della stessa.La ricerca si è proposta pertanto di indagare attarverso la somminisrazione di interviste a medici e pazienti e attarverso al successiva analisi del testo e delle ricorrenze lingusitiche elaborate attraverso appositi software di ricostruire e mettere a confronto le rispettive mappe cognitive che stanno alla base delle rappresentazioni della malattia e della sua gestione e quindi dei comportamenti conseguenti di chi cura e di chi è curato.
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Tesis sobre el tema "Gestione informazioni"

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Bonavita, Simone <1982&gt. "Il diritto all'oblio e la gestione delle informazioni della società iperconnessa". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7690/1/Full_9_Giugno_2016_FINAL_01.pdf.

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La tesi di dottorato è relativa al diritto all'oblio nella società iperconnessa. L'autore affronta il tema con una approccio multidisciplinare, analizzando problemi relativi alla gestione dei processi di memorizzazione propri di Internet.
The doctoral thesis is related to the right to be forgotten in the hyperconnected society. The author examins the topic with a multidisciplinary approach, analysing the questions about the management of Internet storage processes.
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2

Caselli, Federico. "Protocolli per gestione di informazioni di traffico in reti veicolari ad hoc". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7595/.

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Sviluppo ed implementazione di protocolli per il monitoraggio di traffico stradale sulla piattaforma di simulazione iTETRIS per la raccolta di informazioni da utilizzare in applicazioni di Intelligent Transport System.
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3

CESARETTI, MARGHERITA. "Sistemi domotici: gestione energetica e autodiagnosi". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242334.

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Paier, Stefania <1987&gt. "Il Marketing Virale e la diffusione delle informazioni all'interno di una rete sociale". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2367.

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Il seguente elaborato si propone l’obiettivo di illustrare il funzionamento di uno dei più recenti tipi di marketing: il Marketing Virale. Dopo una breve introduzione sulle varie tecnologie Web 2.0 che hanno reso possibile l’amplificazione del tradizionale passaparola, si ripercorrono brevemente le tappe più significative dell’evoluzione del marketing fino ad arrivare a quello non convenzionale. Nel secondo capitolo vengono approfonditi tutti gli aspetti del Viral Marketing e si cerca di dare una spiegazione del perché alcuni particolari messaggi hanno la propensione a diffondersi rapidamente tra le persone come un’epidemia. Ci si concentra quindi a studiare la propagazione di opinioni e informazioni all’interno di una rete sociale. Per fare ciò si fa riferimento a un autore in particolare, Noah Friedkin, che grazie alla sua Social Influence Network Theory ci ha permesso di elaborare un modello di diffusione virale mediante l’utilizzo di un linguaggio di programmazione chiamato Python.
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BUCCI, UBALDO. "Gestione Risorse per architetture di rete di accesso 5G flessibili". Doctoral thesis, Università degli Studi dell'Aquila, 2022. https://hdl.handle.net/11697/198069.

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6

Spagnolo, Fabio <1981&gt. "I SISTEMI INFORMATIVI NELLE GRANDI AZIENDE: LA GESTIONE DEL CICLO PASSIVO ALLA RIELLO". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2636.

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LA TESI ESPONE UNA BREVE RELAZIONE CIRCA LA CRESCENTE IMPORTANZA RICOPERTA DAI SISTEMI INFORMATIVI ALL'INTERNO DEL CONTESTO AZIENDALE. DOPO UNA INIZIALE PANORAMICA SUL CONCETTO DI SISTEMA INFORMATIVO E SUI PROCESSI GESTIONALI CHE NE VENGONO COINVOLTI, LA TESI PROSEGUE CON UNA BREVE RASSEGNA DEI SISTEMI ERP E DEI PRINCIPALI MODULI ESTESI QUALI SCM, CRM E BUSINESS INTELLIGENCE. NELLA PARTE FINALE, INFINE, VIENE EFFETTUATA UNA ANALISI, SPECIFICA E CIRCOSCRITTA, DELLA GESTIONE DEL CICLO PASSIVO ALLA RIELLO ATTRAVERSO IL SISTEMA ERP SAP.
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Rossi, Jessica. "Analisi del sistema di gestione della produzione in Mase Generators S.p.A". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6258/.

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Analisi del sistema di gestione dell'azienda Mase Generators S.p.A. In particolare dopo aver introdotto l'importanza di un accurato flusso delle informazioni, si sono raccolti alcuni dati relativi alla produzione dell'impresa studiata per poter fare alcune considerazioni su valore di magazzino, livello di servizio ed ore di produzione caricate sulla commessa, al fine di individuare i punti di forza e le criticità del metodo adottato. Non esiste infatti un sistema di gestione che sappia rispondere a tutte le necesseità, ma una volta determinate le strategie esse devono essere ottimizzate e coerenti con gli obiettivi dell'azienda.
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Giannelli, Carlo <1979&gt. "Middleware per la gestione di interfacce di comunicazione e di sorgenti di contesto in ambienti wireless eterogenei". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/925/1/Tesi_Giannelli_Carlo.pdf.

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The full exploitation of multi-hop multi-path connectivity opportunities offered by heterogeneous wireless interfaces could enable innovative Always Best Served (ABS) deployment scenarios where mobile clients dynamically self-organize to offer/exploit Internet connectivity at best. Only novel middleware solutions based on heterogeneous context information can seamlessly enable this scenario: middleware solutions should i) provide a translucent access to low-level components, to achieve both fully aware and simplified pre-configured interactions, ii) permit to fully exploit communication interface capabilities, i.e., not only getting but also providing connectivity in a peer-to-peer fashion, thus relieving final users and application developers from the burden of directly managing wireless interface heterogeneity, and iii) consider user mobility as crucial context information evaluating at provision time the suitability of available Internet points of access differently when the mobile client is still or in motion. The novelty of this research work resides in three primary points. First of all, it proposes a novel model and taxonomy providing a common vocabulary to easily describe and position solutions in the area of context-aware autonomic management of preferred network opportunities. Secondly, it presents PoSIM, a context-aware middleware for the synergic exploitation and control of heterogeneous positioning systems that facilitates the development and portability of location-based services. PoSIM is translucent, i.e., it can provide application developers with differentiated visibility of data characteristics and control possibilities of available positioning solutions, thus dynamically adapting to application-specific deployment requirements and enabling cross-layer management decisions. Finally, it provides the MMHC solution for the self-organization of multi-hop multi-path heterogeneous connectivity. MMHC considers a limited set of practical indicators on node mobility and wireless network characteristics for a coarsegrained estimation of expected reliability/quality of multi-hop paths available at runtime. In particular, MMHC manages the durability/throughput-aware formation and selection of different multi-hop paths simultaneously. Furthermore, MMHC provides a novel solution based on adaptive buffers, proactively managed based on handover prediction, to support continuous services, especially by pre-fetching multimedia contents to avoid streaming interruptions.
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Giannelli, Carlo <1979&gt. "Middleware per la gestione di interfacce di comunicazione e di sorgenti di contesto in ambienti wireless eterogenei". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/925/.

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The full exploitation of multi-hop multi-path connectivity opportunities offered by heterogeneous wireless interfaces could enable innovative Always Best Served (ABS) deployment scenarios where mobile clients dynamically self-organize to offer/exploit Internet connectivity at best. Only novel middleware solutions based on heterogeneous context information can seamlessly enable this scenario: middleware solutions should i) provide a translucent access to low-level components, to achieve both fully aware and simplified pre-configured interactions, ii) permit to fully exploit communication interface capabilities, i.e., not only getting but also providing connectivity in a peer-to-peer fashion, thus relieving final users and application developers from the burden of directly managing wireless interface heterogeneity, and iii) consider user mobility as crucial context information evaluating at provision time the suitability of available Internet points of access differently when the mobile client is still or in motion. The novelty of this research work resides in three primary points. First of all, it proposes a novel model and taxonomy providing a common vocabulary to easily describe and position solutions in the area of context-aware autonomic management of preferred network opportunities. Secondly, it presents PoSIM, a context-aware middleware for the synergic exploitation and control of heterogeneous positioning systems that facilitates the development and portability of location-based services. PoSIM is translucent, i.e., it can provide application developers with differentiated visibility of data characteristics and control possibilities of available positioning solutions, thus dynamically adapting to application-specific deployment requirements and enabling cross-layer management decisions. Finally, it provides the MMHC solution for the self-organization of multi-hop multi-path heterogeneous connectivity. MMHC considers a limited set of practical indicators on node mobility and wireless network characteristics for a coarsegrained estimation of expected reliability/quality of multi-hop paths available at runtime. In particular, MMHC manages the durability/throughput-aware formation and selection of different multi-hop paths simultaneously. Furthermore, MMHC provides a novel solution based on adaptive buffers, proactively managed based on handover prediction, to support continuous services, especially by pre-fetching multimedia contents to avoid streaming interruptions.
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Bordoni, Matteo <1996&gt. "Il valore delle informazioni ESG per gli investitori. Analisi qualitativa delle tematiche di sostenibilità nel rapporto tra aziende e analisti finanziari". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18038.

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In considerazione del crescente ruolo che i temi ESG stanno assumendo all'interno del mondo finanziario, la tesi si propone di indagare il rapporto tra sostenibilità e analisti finanziari, al fine di approfondire il valore di questa tipologia di informazioni all'interno della valutazione delle scelte di investimento. A seguito di una breve introduzione sull'evoluzione del concetto di sostenibilità e del rapporto tra azienda e stakeholder, verrà presentata una literature review atta a verificare preventivamente quanto già prodotto dal mondo accademico su questa specifica domanda di ricerca. Questa verrà poi indagata attraverso l’analisi qualitativa di diverse conference call intercorse tra i vertici aziendali e gli analisti finanziari, al fine di individuare, all'interno di esse, la rilevanza dei temi ambientali, sociali e di governance: il campione utilizzato è composto da 907 transcript, appartenenti ad un pool di 109 aziende europee. Al fine raccogliere informazioni di tipo field utili a commentare più accuratamente i risultati dell'analisi desk prima presentata, è stato inoltre realizzato un questionario, somministrato ai soci dell'Associazione Italiana per l'Analisi Finanziaria (AIAF), ed un'intervista con l'attuale Sustainability Manager di Enel.
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Libros sobre el tema "Gestione informazioni"

1

Antonello, Colosimo y Zanasi A, eds. Intelligence e gestione delle informazioni: Attività preventiva contro i traffici illeciti. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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2

Izzi, Stefano. Intelligence e gestione delle informazioni: Attività preventiva contro i traffici illeciti. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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3

Monastero, Mario. La gestione integrata dei rifiuti sanitari: La normativa, i dati e le informazioni, le metodologie di trattamento, il caso Calabria. Milano: F. Angeli, 2004.

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4

Azzari, Margherita, ed. Beni ambientali e culturali e Geographic Information Systems. III Workshop (Firenze, giugno 2002). Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-117-9.

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Il CD-ROM raccoglie i contributi del terzo incontro fiorentino Beni ambientali e culturali e Geographical Information Systems (giugno 2002) che, come quelli degli anni passati, hanno come oggetto applicazioni basate su GIS e relative a beni archeologici, culturali, ambientali. Verranno proposte metodologie di acquisizione delle fonti, di gestione delle informazioni e di analisi dei dati idonee alla tipologia dei beni studiati. Ad unire i contributi è stato scelto, quest'anno, il tema GIS e Internet. ______________________________________________
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5

Nesi, Attilio. Progettare con l'informazione: Percorsi e gestione delle informazioni tecniche per la promozione e il controllo dell'innovazione nei materiali e nel progetto di architettura. Roma: Gangemi, 2008.

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6

Giannini, Raffaello, ed. Il vino nel legno. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-897-2.

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I boschi hanno fornito e forniscono prodotti e servigi essenziali per la sopravvivenza della popolazione umana che possono identificarsi in valori di uso diretto e indiretto. Il volume presenta le strategie di gestione tese ad associare l’uso sostenibile degli ecosistemi forestali con la valorizzazione dei prodotti della filiera foresta-legno attraverso informazioni puntuali sulle caratteristiche e sulla ‘disponibilità’ reale della produzione della massa legnosa dei boschi presenti nel territorio del Chianti Classico, con interesse per quella dei soprasuoli di castagno e di quelli a prevalenza di roverella. Particolare attenzione è stata dedicata alla produzione di doghe per vasi vinari volendo riproporre una tradizione antica di specificità del territorio chiantigiano.
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7

Le Regioni e la gestione delle informazioni di finanza pubblica. Napoli: Formez, 1989.

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8

Loss, Edward. Officium Spiarum. Spionaggio e Gestione Delle Informazioni a Bologna (Secoli XIII-XIV). Viella, 2020.

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9

Gallotti, Cesare. Sicurezza Delle Informazioni: Valutazione Del Rischio; I Sistemi Di Gestione per la Sicurezza Delle Informazioni; la Norma Iso/Iec 27001. Lulu Press, Inc., 2019.

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10

Sviluppi e prospettive nella gestione delle informazioni del sistema immobiliare italiano: Atti del convegno, Bologna, 28 novembre 1995. [Roma]: Ministero delle finanze, Dipartimento del territorio, 1996.

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Capítulos de libros sobre el tema "Gestione informazioni"

1

St.Pierre, Michael, Gesine Hofinger, Cornelius Buerschaper, Robert Simon y Ivan Daroui. "Elaborazione delle informazioni e modelli mentali: visioni del mondo". En Gestione delle crisi in medicina d’urgenza e terapia intensiva, 105–25. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2799-2_6.

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2

Sgambati, Domenico, Erica Moura, Ala Eddine Said, Laura Rueda, Etienne Hoarau, Lidija Pribelja, Daniels Kļaviņš, Alba Fagnano, Antonella de Angelis y Antonino Miccio. "Monitoraggio, conservazione e informazione nella Baia Di Ieranto: un modello circolare per la gestione delle Aree Marine Protette". En Proceedings e report, 597–609. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-147-1.60.

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The 7 years monitoring-conservation-information program in the special B zone of Ieranto bay (belonging to the Marine Protected Area Punta Campanella - Naples, Italy) shows good results in terms of reducing illegal activities (such as illegal fishing, unauthorized boating, pollution and anchoring) and promoting environmental awareness for visitors. This 3-way management model represents one of the best practices of the MPA that could be applied to other MPAs in order to improve the correct usage of a protected area and to decrease/control the illegal actions and protect the environment
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3

Maratini, Riccardo y Andrea Ballarin. "Dalla condivisione di dati e informazioni allo sviluppo di una visione comune a supporto della gestione e pianificazione dei trasporti a livello transfrontaliero". En Studi e ricerche. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-546-9/015.

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4

Alovisio, Mauro y Costanza Mottino. "I registri dei trattamenti nel regolamento privacy europeo: strumento di compliance e di governance del sistema di gestione delle informazioni: impatto e scenari nelle organizzazioni". En Società delle tecnologie esponenziali e General Data Protection Regulation, 67–82. Ledizioni, 2018. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.3949.

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Actas de conferencias sobre el tema "Gestione informazioni"

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Pugliano, Antonio. "Il restauro per la valorizzazione di architetture e siti da conservare: studi per la fruizione del paesaggio culturale italiano: il caso di Ostia". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8003.

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Resumen
La memoria riguarda un’iniziativa sviluppata nell’Università Roma Tre, con il MiBACSoprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Roma e con l’Ordine degli Architetti di Roma. L’iniziativa, sostenuta dal valente Soprintendente Anna Maria Moretti e dall’eccellente direttore della Sede di Ostia, Angelo Pellegrino, mira alla costituzione di un sistema di azioni integrate di ricerca e formazione per la documentazione, la conservazione e la gestione del contesto ambientale, naturale e antropico, del territorio sud-occidentale di Roma, sino alla costa. Ivi si indagano le peculiarità dei siti individuando e caratterizzando possibili attrattori materiali e immateriali, da utilizzare come gli elementi eloquenti di una ricomposizione storica e antropologica del territorio utile al turismo di qualità, chiamato a giocare il ruolo di motore di crescita per l’economia locale. Il suddetto sistema si fonda su attività conoscitive e progettuali svolte da archeologi e architetti, assieme, nel contesto didattico del Laboratorio di Restauro 2M della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre. Il prodotto degli ultimi anni, tanto della didattica svolta soprattutto sul campo, quanto della ricerca applicata, è un modello di piattaforma digitale attraverso la quale sono state ordinate le informazioni necessarie alla pianificazione delle iniziative di tutela e alla gestione della manutenzione, del restauro, della valorizzazione.
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Miozzo, M. y Claudio Ottaviani. "Formazione e informazione nella gestione e nella tutela forestale". En Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.055.

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