Literatura académica sobre el tema "Gestione ambulatoriale"

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Artículos de revistas sobre el tema "Gestione ambulatoriale"

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Tran, L., A. Theissen y M. Raucoules-Aimé. "Gestione del paziente in chirurgia ambulatoriale". EMC - Anestesia-Rianimazione 23, n.º 1 (febrero de 2018): 1–19. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(17)87834-8.

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Longo, Marcella y Cristiana Valerio. "Gestione delle patologie cardiovascolari croniche in ambiente ambulatoriale: primi dati di un ambulatorio Hub della regione Lombardia". Cardiologia Ambulatoriale 28, n.º 4 (diciembre de 2020): 281–88. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-4-8.

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Resumen
Chronic diseases are the main cause of death and hospitalizations in the world. In 2005 World Health Organization estimated that over 60% of all annual deaths were due to chronic diseases, even with a high neconomic impact. For these reasons chronic illness care is one of the most difficult challenge for the health service: the management of chronic patients needs a different set-ting, as compared with the “hospital – based model” used for acute conditions. In this work, we described the first data of a Hub cardiology out-patient clinic of Azienda Socio Sanitaria Milano Nord, of Lombardia region. Between August 1, 2015 and August 31, 2016, we evaluated 2956 clinical examinations and 4364 instrumental tests. The five main diagnoses were: hypertension (25%), diabetes (17%), chronic coronary syndromes (12%), atrial fibrillation (14%), chronic heart failure (4%). Our results show the high volume of activities of cardiology service and demonstrate the important role of territorial cardiology for chronic cardiovascular disease management.
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Massimo Corti, Fiorenzo, Contardo Luigi Corbetta, Maria P. Consuelo Lampreda, Giovanni Gancitano y Matteo Dionisi. "La Gestione Ambulatoriale Della Terapia Anticoagulante Orale (TAO) Nelle Cure Primarie: L'esperienza Dell'Associazione “Medicina di Gruppo di Masate”". Global & Regional Health Technology Assessment: Italian; Northern Europe and Spanish 4, n.º 1 (enero de 2017): grhta.5000259. http://dx.doi.org/10.5301/grhta.5000259.

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4

Frison, Vera. "Knowledge; know-how; skills to be able to live with chronicity, care for it, and cure it. An AMD project to help clinicians overcome therapeutic inertia. Results of the web survey among AMD members". Journal of AMD 25, n.º 1 (mayo de 2022): 55. http://dx.doi.org/10.36171/jamd21.24.4.10.

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Resumen
Scopo della survey è stato quello di esaminare il comportamento ed il vissuto del diabetologo nei confronti dell’inerzia terapeutica, anche alla luce degli ostacoli posti dai modelli assistenziali (ad es.: piani terapeutici, scarso tempo disponibile per dedicare attenzione ai pazienti) ponendo l’attenzione anche sugli aspetti emotivi e culturali che emergono nel corso dell’attività professionale. È stato inviato ai diabetologi dell’Associazione Medici Diabetologi un link per un questionario, a cui rispondere via web, composto da 19 domande. La prima parte del questionario era finalizzata a descrivere il campione dei diabetologi coinvolti (età, sesso, contesto lavorativo, ecc.). La seconda parte ha analizzato invece l’atteggiamento nei confronti di situazioni di “inerzia terapeutica”. All’indagine hanno partecipato 94 medici, 66% donne e 34 % uomini, di età compresa tra i 30 ed i 70 anni, distribuiti in maniera omogenea sul territorio nazionale, 37% al Sud, 36% al Nord e 27% al Centro Italia, con buona esperienza nel settore (l’81 % opera da più di 10 anni), che prestano la loro attività per il 51% presso una struttura ospedaliera, per il 37% presso una struttura ambulatoriale mentre il restante 10% svolge esclusivamente attività libero professionale. Le risposte alle domande hanno evidenziato che l’inerzia terapeutica è un elemento presente, causato da molteplici fattori, che si è acuito a causa della pandemia da COVID-19, ed è connaturato alla complessità della patologia da un lato, e dall’altro ad una articolazione dei trattamenti terapeutici complessa da gestire. Sempre di più, il clinico, oltre alle competenze legate alla gestione della patologia, necessita di un supporto che lo aiuti sia a perfezionare il momento decisionale che a migliorare l’approccio con il paziente per essere capace di coglierne i bisogni e proporre il percorso di cura più adatto, efficace e sicuro, realizzando una vera personalizzazione della terapia. Approcciare la terapia rimane forse la sfida più importante. A questo si aggiunge la problematica dell’accesso ancora limitato alle cure a causa della situazione che le strutture sanitarie stanno affrontando per contrastare la pandemia Covid- 19 e la necessità per il medico di ricollocare la propria persona e la propria professione all’interno di un sistema completamente rinnovato. PAROLE CHIAVE diabete mellito; nuovi ipoglicemizzanti; inerzia terapeutica.
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Lattanzi, Fabio, Erica Michelotti y Laura Meola. "Scompenso cardiaco acuto: inquadramento clinico, trattamento e prevenzione". CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, n.º 4 (22 de marzo de 2022): 222–37. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-4-3.

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Resumen
Gli episodi di scompenso cardiaco acuto sono conseguenti ad un rapido deterioramento delle funzioni cardiache, rappresentano una delle maggior cause di ricoveri ospedalieri e comportano una elevata mortalità intraospedaliera e nel medio termine dopo la dimissione. L’inquadramento clinico ed il conseguente trattamento sono resi difficoltosi dalle caratteristiche di eterogeneità di queste sindromi. Molteplici possono essere le cardiopatie basali, le cause scatenanti, le presentazioni cliniche, gli stati emodinamici, le risposte alla terapia. Un episodio di scompenso cardiaco può rappresentare il sintomo di esordio di una cardiopatia misconosciuta o la recidiva di instabilizzazione di cardiopatia cronica; le cause scatenati più frequenti possono essere individuate nelle sindromi coronariche acute, nelle tachiaritmie, negli squilibri ipertensivi ed idrici, nelle infezioni sistemiche. La presentazione clinica è diversa a seconda dello stato emodinamico, e valutare la presenza di congestione e di perfusione sistemica risulta di fondamentale ausilio per individuare diverse situazioni cliniche, che vanno dall’edema polmonare acuto allo shock cardiogeno, che richiedono trattamenti diversificati, con implicazioni prognostiche differenti. Il trattamento ha lo scopo di ristabilire lo stato emodinamico e le funzioni vitali, oltre migliorare i sintomi del paziente. I supporti respiratori in generale e i diuretici dell’ansa, nel paziente congesto sono quasi sempre necessari ed utili. Farmaci vasodilatatori, inotropi e vasopressori sono usati dipendentemente dai dati emodinamici e funzionali. Tutti questi farmaci, seppur utili nel contesto acuto, non hanno dimostrato un beneficio nella prognosi del paziente e devono essere usati con cautela perché gravati da effetti collaterali pericolosi. Per questo motivo il miglior trattamento dello scompenso cardiaco acuto è la prevenzione di episodi di instabilizzazione in pazienti con cardiopatia cronica. Correzione dei fattori di rischio, trattamento completo della cardiopatia strutturale, comprese procedure interventistiche ed elettrofisiologiche, terapia medica ottimale dello scompenso cronico basata sulle evidenze scientifiche, predisposizione di percorsi dedicati alla gestione ambulatoriale o domiciliare, sono i presidi che possono ridurre le recidive di scompenso ed il carico sociale ed economico correlato.
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García Vicente, Sergio, María Morales Suárez-Varela, Anna Martí Monrós y Agustín Llopis González. "Desarrollo de la gestión medioambiental certificada en unidades hospitalarias y ambulatorias de hemodiálisis". Nefrología 35, n.º 6 (noviembre de 2015): 539–46. http://dx.doi.org/10.1016/j.nefro.2015.09.004.

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7

Font Calafell, Anna, Imma Prat Borras, Anna Arnau Bartes, María Jesús Torra Feixas y Teodora Baeza Ransanz. "Intervención educativa de enfermería para la gestión del dolor post-operatorio en cirugía mayor ambulatoria". Enfermería Clínica 21, n.º 5 (septiembre de 2011): 248–55. http://dx.doi.org/10.1016/j.enfcli.2011.02.010.

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Figueira Gonçalves, Juan Marco, M. Carmen Hernández Gracia y José Julián Batista Martín. "Una nueva gestión ambulatoria basada en la consulta virtual de neumología. Una medida efectiva en tiempos de «austeridad»". Archivos de Bronconeumología 52, n.º 5 (mayo de 2016): 279–80. http://dx.doi.org/10.1016/j.arbres.2015.07.008.

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Castañeda Villamizar, Martha Patricia y Aitza Vivian Castañeda Solano. "Definición y clasificación de los eventos adversos en ortodoncia, desde la perspectiva de la norma técnica Gestión del riesgo ISO 31000". SIGNOS - Investigación en sistemas de gestión 6, n.º 2 (28 de abril de 2016): 15. http://dx.doi.org/10.15332/s2145-1389.2014.0002.01.

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Resumen
<p>La seguridad del paciente ha cobrado gran importancia durante los últimos años, en razón a que los daños causados durante la prestación de servicios asistenciales<br />impactan la calidad de vida de las personas y generan sobrecostos en los sistemas de salud. Estos daños pueden ser prevenidos dependiendo de la importancia que<br />las instituciones y sus profesionales den a la gestión del riesgo. El reporte de los eventos adversos en áreas ambulatorias como la odontología debe cobrar mayor<br />importancia, ya que el gran número de pacientes y la extensa duración de los tratamientos exponen a los pacientes a la materialización de un riesgo, representado en un evento adverso. El presente estudio determina los eventos adversos en ortodoncia desde la perspectiva de la norma técnica ISO 31000 (ICONTEC, 2011) y proporciona un listado que facilita su identificación y sirve para estimular el reporte y promover la gestión del riesgo durante el ratamiento de ortodoncia.</p><p>Se utilizó la técnica de grupos focales, con 4 grupos de expertos. La información fue codificada cualitativamente, con saturación de categorías y reducción de<br />ítems. La clasificación de los riesgos se realizó según la International Classification for Patient Safety 1.0 de la Alianza mundial para la seguridad del paciente de la OMS, adaptada a Colombia. Se evidenció el desconocimiento<br />de los conceptos de riesgo y evento adverso entre los profesionales de ortodoncia, así como de un sistema de gestión. Se consolidó un listado preliminar de 154 eventos adversos que se clasificaron en 24 categorías.</p>
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Rugova, Alban y et al. "Ruolo delle strutture ambulatoriali extra-ospedaliere per pazienti con COVID-19: l’esperienza dell’Hotspot COVID di Monza." JHA - Journal of HIV and Ageing, enero de 2023. http://dx.doi.org/10.19198/jha31542.

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Resumen
L’Hotspot COVID di Monza è stato inaugurato a dicembre 2020, per la valutazione e monitoraggio dei pazienti con infezione da COVID-19 lieve o moderata, al fine di fornire ai medici di medicina generale uno strumento di supporto territoriale atto a ridurre il numero di accessi in pronto soccorso (PS) e la pressione sulle strutture ospedaliere.<br />I pazienti sono stati valutati da un medico infettivologo o geriatra e da un infermiere di famiglia. Il quadro clinico è stato valutato tramite lo score National Early Warning Score 2 (NEWS-2) e secondo la stadiazione NIH (infezione asintomatica, malattia lieve, moderata, grave, critica). I dati anagrafici e clinici sono stati registrati su un database Excel.<br />Tra dicembre 2020 e luglio 2022 sono stati visitati 1442 pazienti, per un totale di 2319 accessi (835 visite di controllo, 36,1%). I periodi di maggior affluenza sono risultati essere marzo-maggio 2021 (877 accessi), dicembre-febbraio 2021 (432 accessi) ed infine maggio-luglio 2022 (495 accessi). Il 23,3% dei pazienti ha necessitato di 1 o più rivalutazioni (541/2319); solo il 5,3% (123/2319) è stato inviato in PS. Da maggio a luglio 2022 la maggior parte delle visite si è concentrata sulla prescrizione e dispensazione delle terapie antivirali precoci (314/495 accessi, 63,4%): la maggior parte dei pazienti valutati in questo periodo aveva infatti un quadro clinico lieve.<br />L’attività clinica svolta presso l’Hotspot è stata efficace per la gestione di un elevato numero di pazienti, mantenendo un numero limitato di accessi in PS. L’utilizzo dell’Hotspot è stato adattato secondo le necessità legate alle diverse fasi pandemiche e si è dimostrato un punto di cura che va nella direzione della riforma della sanità territoriale prevista dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
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Tesis sobre el tema "Gestione ambulatoriale"

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Gialli, Luca. "Modelli di ottimizzazione per la gestione delle agende di specialistica ambulatoriale in logica di pacchetti di accesso". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Resumen
L’elaborato si concentrerà sulle priorità tattiche ambulatoriali portate dal Covid-19 nel comune di Bologna: • Riduzione degli accessi; • Riduzione del numero di persone nelle sale di attesa per favorire il distanziamento sociale. Tale elaborato ha quindi un duplice obbiettivo: • Generare un dataset utile allo sviluppo di analisi diagnostiche per l’ottimizzazione del servizio ambulatoriale; • Proporre una concreta ottimizzazione di processo derivante da tale insieme di dati. Si è individuata l’opportunità di erogare gli esami assegnati contemporaneamente al paziente in un'unica prestazione, chiamata pacchetto ambulatoriale. A tale scopo si è sviluppato un modello di programmazione Lineare Intera Mista (MIP) che assegna alle 8 strutture ospedaliere di Bologna, e 10 case della salute, dei pacchetti ambulatoriali da erogare rispettando i vincoli di copertura della domanda sanitaria territoriale. L’elaborato si articola come segue: • Nel capitolo 1 si andrà a spiegare il contesto sanitario di riferimento e come la sanità organizzi e strutturi le attività decisionali e di ottimizzazione di processo; • Nel capitolo 2 si andranno a mostrare le manipolazioni eseguite sui dati volte a raffinarli ed aumentarne il grado informativo, aggregandoli e cercando pattern utili per raggiungere il nostro obbiettivo di ottimizzazione; • Nel capitolo 3 si va a fare l’analisi diagnostica del servizio ambulatoriale partendo dai dati in input. Si mostrerà l’algoritmo utilizzato e si andranno a valutare i risultati al fine di proporre idee di miglioramento; • Nel capitolo 4 sarà presentato il modello MIP, derivante dall’analisi del dataset, per assegnare pacchetti di esami ambulatoriali alle strutture e coprire la domanda territoriale. Verranno inoltre proposte una serie di possibili analisi prescrittive derivanti dall’analisi del dataset che potranno essere sviluppate in studi futuri.
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Meza, Chávez Eduardo Gabriel. "Análisis, diseño e implementación de un sistema para la gestión ambulatoria de una clínica peruana integrada al SITEDS". Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2011. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/806.

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Resumen
En el Perú, las clínicas, sobre todo cuando prestan servicios de salud ambulatorio a pacientes asegurados en una Entidad Prestadora de Salud (EPS) y requieren tratar con diversos planes y beneficios que se comportan de manera distinta, tienen la necesidad no sólo de contar con una solución que gestione los servicios ambulatorios de la clínica, sino también que sea capaz de tomar en cuenta la diversidad de planes y beneficios creados por las EPS. Además, la solución debería tener especial cuidado en la forma de tratamiento de los planes y servicios, tanto al momento del proceso de admisión y atención de pacientes, como para la posterior facturación hacia estas entidades privadas. Con la finalidad de realizar la identificación de pacientes provenientes de las EPS, sus planes y beneficios de una manera eficiente, la Superintendecia de Entidades Prestadoras de Salud (SEPS) ha creado una solución que propone realizar una comunicación eficaz entre todos los agentes participantes en los servicios de salud en este caso clínicas y EPS. Esta solución se denomina Sistema Integrado para Transacciones Electrónicas en Datos de Salud (SITEDS). Se espera que toda solución que gestione la información de planes y servicios interactúe con el SITEDS de manera tal que se obtenga su máximo provecho. Según los datos estadísticos que maneja la SEPS en todo el Perú existen 462 establecimientos de salud entre públicos y privados que están vinculados con al menos un plan de salud de alguna EPS. Esto implica que dichas instituciones de alguna forma prestan servicios de salud a los asegurados de las EPS. Si del grupo de entidades privadas se seleccionan solo a las clínicas, se tienen 105 clínicas en todo el Perú, de las cuales 38 están ubicadas en el departamento de Lima, información que dará una idea del alcance de la solución a plantear. En este contexto se propone el desarrollo de un sistema de gestión ambulatoria para las clínicas peruanas que atiendan a pacientes asegurados en las EPS, pero con la suficiente flexibilidad y estructura como para poder funcionar también de manera eficiente en clínicas que atiendan a pacientes provenientes de otras empresas financiadoras de planes de salud y pacientes particulares. El sistema a desarrollar permitirá automatizar la gestión de los procesos ambulatorios más importantes de las clínicas como: la admisión, el registro de consumos, el cobro en III caja, y la facturación hacia empresas financiadoras. Además, hará uso del SITEDS de forma automática simplificando el proceso de admisión para pacientes provenientes de las EPS.
Tesis
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Aza, Castillo Maria Betzabé. "Acceso a medicamentos relacionado a gestión institucional y situación socioeconómica de pacientes ambulatorios en el Hospital Dos de Mayo de Lima". reponame:Repositório Institucional da FIOCRUZ, 2008. https://www.arca.fiocruz.br/handle/icict/5057.

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Resumen
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Este estudio mide la asociación de características socio económicas de los usuarios ambulatorios y de los indicadores de gestión institucional con el porcentaje de acceso a medicamentos prescritos en un hospital de Lima del MINSA (Ministerio de Salud). Los instrumentos utilizados fueron una encuesta para usuarios y otra para el jefe de farmacia, se analizaron los datos recolectados con métodos estadísticos primero de univariada y luego en forma multivariada (regresión linear), a través de la cual se midió la mayor o menor asociación de cada una de las variables analizadas con la variable porcentaje de acceso a medicamentos. Se concluye que en la farmacia central del HNDM se atiende en su mayoría a pacientes pobres y pobres extremos, quienes también en alta proporción pagan por la atención de salud además de sus medicamentos, mostrando un sistemaaltamente inequitativo. El acceso a medicamentos prescritos principalmente está limitado por el hecho que la prescripción no siempre está de acuerdo a la lista de medicamentos esenciales institucional y el hecho de tener un trabajo remunerado, lo cual parece disminuir la posibilidad de ser beneficiario del seguro integral de salud. Ello muestra necesidad de trabajar en la socialización de la lista de medicamentos esenciales institucional, y mejorar las tentativas de lograr equidad en el sistema de salud peruano. Este estudio pretende constituirse en un aporte para que los decisores puedan encaminar adecuadamente la política de salud y de medicamentos en elPerú. ies
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De, Vos De Cuyper Louis Pascal Martine. "Rediseño del proceso de gestión de información para el uso de espacios de atención ambulatoria de un centro de salud". Tesis, Universidad de Chile, 2016. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/144496.

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Resumen
Ingeniero Civil Industrial
El siguiente es un proyecto realizado para Clínica Santa María S.A., una empresa de salud privada .La memoria cubre el campo de gestión del sistema de información clínico (SIC) y surge de la necesidad de la empresa de poseer herramientas para poder gestionar los espacios de los médicos de distintas especialidades en los centros médicos y así usar de mejor manera los recursos y activos como también brindar una mejor atención a los pacientes. Una herramienta o proceso eficiente capaz de entregar información útil y confiable para la toma de decisiones es fundamental para una organización del tamaño y envergadura de Clínica Santa María, considerada como una de las mejores clínicas privadas de Chile. El trabajo se compone inicialmente de una definición de lo que será el proyecto y el ámbito de los procesos a rediseñar, un entendimiento de la situación actual y diagnóstico y posteriormente una propuesta de rediseño de dichos procesos. Los requerimientos y necesidades de la empresa son descritos, para posteriormente proponer soluciones rentables que automaticen la creación de reportes, permitiendo visualizar tableros dinámicos con acceso a información histórica y una propuesta para lidiar con la calidad de los datos usados para dicha creación de reportes. La propuesta mejora la calidad de los datos ingresados al SIC asociados al nivel de utilización de los boxes de consulta además de descartar la necesidad de crear reportes manuales con alto costo de tiempo y recursos a través de herramientas de gestión que incorporan los indicadores claves de desempeño definidos a partir de las necesidades levantadas. Una de las propuestas de rediseño es desarrollada utilizando el lenguaje de consulta SQL para el acceso a la base de datos y Excel para el desarrollo de las planillas y reportes: la otra usa aplicaciones de inteligencia de negocios. Para el caso de la calidad de datos se implementará el método de gobierno de datos. Esta memoria demuestra que una solución bien propuesta puede ser sencillamente a través de un rediseño de menor envergadura de los procesos actuales pero que genere un alto impacto y que no siempre es necesario incorporar soluciones TI de alto presupuesto. El trabajo puede ser extendido implementando este rediseño para otras áreas y servicios de la clínica que igualmente poseen problemas con la gestión de información.
21/12/2019
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Cossio, Medina Jorge Alberto. "Implementación de un sistema integrado de gestión de monitoreo del circuito consultorio-farmacia-logística en la atención ambulatoria del Hospital Central PNP. LUIS N SAENZ de la Dirección de Sanidad PNP, en la ciudad de Lima". Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2020. http://hdl.handle.net/20.500.12404/16898.

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La población policial y sus derechohabientes bordean las 400 mil personas que, por diferentes dolencias o consecuencias propios del servicio, hacen uso de los diferentes centros asistenciales que tiene la Policía nacional del Perú a nivel nacional; el Hospital Central PNP. LUIS N SAENZ, ubicado en Lima, es una unidad prestadora de salud de nivel 01 y que, debido a su alta especialización, viene siendo concurrido por casi el 50% del personal policial a nivel nacional, los cuales hacen uso de los diferentes servicios asistenciales, entre ellos los servicios de atención ambulatoria que como es de conocimiento público presenta una serie de limitaciones entre ellas la carencia de medicamentos. La Dirección de Sanidad de la Policía Nacional del Perú, viene realizando denodados esfuerzos con la finalidad de reducir la brecha de medicamentos a través de adquisiciones corporativas de medicamentos por el Ministerio de Salud, mediante la devolución de gastos realizados por la compra de medicinas a través de SaludPol, la compra de medicamentos por intermedio de su Unidad Ejecutora ante la falta de abastecimiento. A través del levantamiento de información, se ha podido evidenciar una falta de articulación entre los diferentes actores inmersos en el abastecimiento oportuno de medicamentos. Con la finalidad de mejorar la relación del hospital con sus pacientes, incrementando la comunicación, alertándolos de la cantidad de medicamentos del hospital, el estado de compra de estos, controlando el abastecimiento de medicamentos al interior del hospital, del abastecimiento de medicamentos y evitar manejos fraudulentos., se propone implementar un sistema integrado de gestión de monitoreo del circuito consultorio-farmacia-logística para enfrentar el problema de la inoportunidad de la logística hospitalaria desarrollada por la oficina de administración de la Dirección Ejecutiva de Sanidad PNP. en la atención ambulatoria en la unidad productora de servicio de salud (UPSS) consulta externa del Hospital Central PNP. LUIS N. SAENZ.
The police population and its rightful owners surround the 400 thousand people who, due to different ailments or consequences of the service, make use of the different assistance centers that the National Police of Peru has at national level, the PNP Central Hospital. LUIS N SAENZ, located in Lima, is a health provider unit of level 01 and that due to its high specialization, it is being attended by almost 50% of the police personnel nationwide, which make use of the different assistance services, among them, ambulatory care services that, as is public knowledge, present a series of limitations, including the lack of medications. The Directorate of Health of the National Police of Peru, has been making strenuous efforts to reduce the drug gap through corporate purchases of medicines through the Ministry of Health, by returning expenses incurred for the purchase of medicines to through SaludPol, the purchase of medicines through its Executing Unit for medicines due to lack of supply. Through the gathering of information, it has been possible to show a lack of articulation between the different actors involved in the timely supply of medicines. In order to improve the relationship of the hospital with its patients, increasing communication, alerting them of the quantity of medicines in the hospital, their purchase status, controlling the supply of medicines inside the hospital, the supply of medicines and avoiding management. fraudulent., it is proposed to implement an integrated monitoring management system of the consulting-pharmacy-logistics circuit to address the problem of the inopportunity of hospital logistics developed by the administration office of the PNP Executive Directorate of Health. in outpatient care in the health service producing unit (UPSS) external consultation of the PNP Central Hospital. LUIS N. SAENZ.
Trabajo de investigación
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Pratesi, Alessandra. "Lo scompenso cardiaco nel paziente anziano: l'esperienza di una Unità Scompenso Cardiaco dedicata". Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1211691.

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Resumen
Background. Lo scompenso cardiaco (SC) è un problema di salute pubblica globale che interessa circa 38 milioni di persone nel mondo. La storia naturale dello SC è caratterizzata da frequenti riospedalizzazioni, tanto che, nei pazienti di età superiore ai 65 anni, lo SC acuto rappresenta la prima causa di ospedalizzazione. E’stato dimostrato che l’immediato post-dimissione dopo un ricovero per SC acuto rappresenta un periodo vulnerabile per il paziente, caratterizzato da un aumentato rischio di andare incontro a deterioramento delle condizioni cliniche generali, riospedalizzazione e morte. Materiali e metodi. All’interno di questo studio osservazionale di coorte retro-prospettico, sono stati arruolati tutti i soggetti afferiti presso la Unità Scompenso Cardiaco appartenente alla Struttura Oraganizzativa Dipartimentale Geriatria-Unità di Terapia Intesiva Geriatrica (SOD Geriatria-UTIG), del Dipartimento ad Attività Integrata (DAI) Medico-geriatrico dell’AOU Careggi (Firenze) di età maggiore o uguale di 60 anni, con diagnosi di SC di qualunque tipo, diagnosticato secondo i criteri delle linee guida ESC 2016, che avessero sottoscritto il consenso informato. In prima visita e a 12 mesi sono state raccolte variabili cliniche cardiologiche e geriatriche (Basic Activities of Daily Living-BADL, Instrumental ADL, Mini-Mental State Examination, Geriatric Depression Scale, Short Physical Performance Battery, Charlson-Age Index), bioumorali ed ecografiche (ecocolorDoppler cardiaco, ecografia polmonare). Sono state considerate le seguenti misure di esito a 12 mesi: mortalità per tutte le cause; numero di ospedalizzazioni nell’anno successivo alla presa in carico, rispetto a quelle registrate nell’anno precedente. Risultati. Dei 137 pazienti valutati in prima visita dal Novembre 2016 al Dicembre 2018, 14 non soddisfavano i criteri di eleggibilità. Il campione risultava quindi costituito da 103 pazienti di età media pari a 82.0  8.1 anni, 46 (44.7%) dei quali di sesso femminile. Di questi, 12 (11.7%) sono deceduti nel primo anno di follow-up. In analisi multivariata sono risultati predittori indipendenti di morte per tutte le cause: l’EVEREST Score (OR 1.32, 95% CI 1.02-1.70 per ogni punto; p=0.035); la Pressione Arteriosa Diastolica - PAD (OR 0.90, 95% CI 0.81-0.99 per ogni mmHg; p=0.032); la disabilità BADL ( OR 1.88, 95% CI 1.11-3.19 per ogni item perso; p=0.020); la presenza di stenosi aortica almeno moderata (OR 14.92, 95% CI 1.65-134.91; p=0.016) e il valore del Tricuspid Annular Plane Systolic Excursion – TAPSE (OR 0.68, 95% CI 0.51-0.90 per ogni mm; p=0.007). Per quanto riguarda l’outcome secondario, analizzando il campione dei pazienti vivi ad 1 anno, il numero medio di ospedalizzazioni per SC per paziente si riduceva da 1.23 ± 1.14 nei 12 mesi precedenti a 0.13 ± 0.40 nei 12 mesi successivi alla presa in carico (p < 0.001). Conclusioni. Rispetto a quanto riportato in letteratura in studi su pazienti di ogni età dimessi dopo ricovero per SC, abbiamo osservato una mortalità ad 1 anno nettamente inferiore (11.7% rispetto a 20-25%). Tale risultato è ancora più rilevante, dal momento che il nostro campione è costituito da soggetti molto anziani (età media circa 82 anni), con grave comorbosità (Charlson Age medio circa 7) e SC considerato ad alto rischio di instabilizzazione. Alcuni risultati sono in linea con quelli già presenti in letteratura: infatti la PAD, il TAPSE, la stenosi aortica moderata-severa sono già stati descritti come predittori indipendenti di morte in pazienti dimessi per SC. L’EVEREST Score, in precedenza validato e utilizzato alla dimissione da ricovero ospedaliero per SC, ha dimostrato per la prima volta un valore predittivo anche quando applicato in regime ambulatoriale. Infine, la valutazione dell’autonomia funzionale secondo i test geriatrici (BADL) si è dimostrata più efficace della classe funzionale NYHA nel predire l’outcome principale. Questo risultato è di particolare interesse, perchè aiuta a dirimere una problematica clinica di grande rilievo nella gestione del paziente anziano con SC. Infatti, la classe funzionale NYHA, che si basa sulla misura della dispnea in relazione allo sforzo fisico, mal si adatta alla popolazione ultra75enne multimorbosa e sedentaria dei pazienti che afferiscono ai reparti e agli ambulatori di Geriatria, Cardiologia e Medicina Interna. Il risultato forse più stimolante tra quelli qui riportati è, tuttavia, quello relativo all’outcome secondario: la gestione multidisciplinare del paziente all’interno di una USC dedicata sembra efficace nel ridurre il numero di ospedalizzazioni per SC nei 12 mesi successivi la presa in carico. Tali dati supportano la necessità di potenziare la presenza di strutture dedicate alla gestione del paziente anziano con SC, di fronte al quale le sole abituali competenze cardiologiche possono risultare insufficienti.
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Masuet, Alberto Mario. "La calidad de la atención médica ambulatoria en el Hospital pediátrico del Niño Jesús, de la ciudad de Córdoba". Master's thesis, 2010. http://hdl.handle.net/11086/254.

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Tesis Maestría en Salud Pública -- Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Médicas.
En el presente estudio se evalúa la atención médica en un hospital público pediátrico, desde la perspectiva de la satisfacción de los acompañantes adultos de los pacientes. Se estudiaron 381 casos; las características mejor evaluadas por los padres y que más influyeron en la satisfacción son la capacitación del médico, la confianza que éste inspira, y su trato. Las variables peor valoradas y que afectan negativamente la satisfacción fueron la limpieza de los sanitarios, la señalización dentro del hospital y su estado de aseo. Se destaca la importancia del estudio de la satisfacción del paciente como indicador válido de la calidad de atención del hospital. Desde la perspectiva de los acompañantes del paciente, las variables relacionadas con el médico son las que mayor incidencia tienen en su satisfacción.
Alberto Mario Masuet.
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Capítulos de libros sobre el tema "Gestione ambulatoriale"

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Beck, J. C. "Setting ambulatoriali". En Valutazione e gestione della violenza, 213–31. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1738-2_12.

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Actas de conferencias sobre el tema "Gestione ambulatoriale"

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Medina, Veronica. "Formación Jofré. Mi experiencia como psicóloga clínica en el Programa de Formación en Patología Dual Grave." En 22° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2020. SEPD, 2020. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2020o007.

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El Programa Jofré ofrece formación académica basada en la evidencia, protocolos de intervención y en proyectos de investigación en Patología Dual. Mi capacitación como Psicóloga incluyo: ₁ Formación teórica en protocolos de intervención y sesiones clínicas. ₂ Práctica clínica en Sala Agudos y Ambulatoria (Programa de Patología Dual Grave). ₃ Coordinación de la Terapia Psicoeducativa Motivacional Breve-Dual. ₄ Participación en proyectos de Investigación. ₅ Formación en dispositivos terapéuticos y Patología Dual Grave; Internación Agudos, Tratamiento Ambulatorio con modelo Gestión de Casos, Unidad Conductas Adictivas , Comunidad Terapéutica, Centro Intervención Baja Exigencia. ₆ Supervisión permanente de actividades en prácticas clínicas e investigación. Como resultado de la experiencia de formación; ₁ Incorpore herramientas de evaluación, diagnóstico y tratamiento (Protocolos, Test, Modelos de entrevistas diagnósticas, Intervenciones de Terapia Psicoeducativa y Motivacional grupal e individual) ₂ Aprendí estrategias de mejora en el vínculo con pacientes, adherencia de pacientes duales a dispositivos/pautas de tratamiento y a planes psicofarmacológicos indicados. ₃ Logre sistematizar estrategias comunicacionales para intervenir en baja compliance e incumplimiento terapéutico, haciendo ajustes progresivos en las indicaciones terapéuticas. ₄ Reconocí la importancia de un Programa de formación en Patología Dual en los equipos profesionales de Salud Mental y Adicciones. La pasantía aporto avances en mis recursos terapéuticos y amplio mi comprensión de la Patología Dual. Estoy motivada a proyectar actividades de formación, y colaboración entre Programa Jofre de Patología Dual Grave y las Instituciones Privadas y Públicas de Argentina en las que participo. La tarea será concientizar sobre la importancia del diagnóstico y tratamiento de la Patología Dual e implementar un modelo de entrenamiento para psiquiatras, psicólogos e investigadores.
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