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COLLETTI, GUIDO CARLO. "LA FIGURA FEMMINILE NEL FANTASTICO ITALIANO". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/58413.

Texto completo
Resumen
Il presente studio mira a constatare lo stretto collegamento tra la figura femminile e il cinema thriller e horror italiano, qui denominato genericamente “fantastico” in un’ accezione estensiva, a evidenziarne caratteristiche comuni relative a entrambi i generi. La periodizzazione della ricerca va dagli anni sessanta agli anni ottanta ed il primo obiettivo è stato quello di valutare secondo un approccio culturalista l’interdipendenza donna-horror, spesso sfociata in un approccio misogino al genere. I risultati sono stati spesso discordanti rispetto alle premesse di partenza: le donne sono raffigurate solo come vittime, il gradimento del pubblico è esclusivamente maschile. La messa in discussione di questa tesi si è resa possibile attraverso una ricerca empirico-applicativa di un campione di film e una disamina di scritti più recenti che mirano in qualche caso a rovesciare il paradigma di partenza. Il secondo obiettivo ha rilevato differenze tra rappresentazione femminile nel cinema italiano e americano, muovendo dal presupposto che le teorie su cui ci si è basati provengono dagli stati uniti e hanno previsto un campione per lo più di film non italiani. quindi l’ intento dello studio è stato anche quello di misurare l’applicabilità di alcuni paradigmi teorici al caso italiano. lo svolgimento della ricerca ha previsto un’indagine di tipo quantitativo (rilevazione del corpus estensivo di film) e intensivo-qualitativo (analisi di alcuni principali stereotipi femminili, tratti dalla letteratura e dal cinema: damsel in distress, belle dame sans merci, final girl), per giungere poi alla conclusione che il genere fantastico italiano ha risentito forse più di ogni altro di una conflittualità permanente, tra bisogno di emancipazione e resistenza conservatrice.
This current study aims to ascertain the close connection between female figure and Italian horror/thriller, cinema, here called "fantastico" in an extensive meaning, in order to highlight common features related to both genres. The periodization of research goes from 60s to 80s and the first purpose was to evaluate, according to a culturalist approach, the woman-horror interdependence, often focused in a mysoginic approach to the genre. The results have often been conflicting with respect to the starting presuppositions: the women are represented only as victims, the audience’s satisfaction is exclusively male. The discussion of this thesis was possible through an empirical and applicative research of a film sample and a careful investigation of latest writings that aim in different cases to reverse the paradigm of the starting point. The second objective detected differences between female representation in the Italian and American cinema, moving from the assumption that the theories which we are based on, come from united states and have provided a sample of more American films than Italian ones. Therefore the intent of this essay was testing the applicability of some historical theoric paradigms to the Italian case. the research’ s method involved a quantitative cataloging of extensive film corpus and an intensive one, which analyzes the main female stereotypes drawn from literature and cinema (damsel in distress, belle dame sans merci, final girl ). the conclusions show that the Italian fantastic genre has resisted more than other ones of a permanent conflict between emancipation and conservative resistance.
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COLLETTI, GUIDO CARLO. "LA FIGURA FEMMINILE NEL FANTASTICO ITALIANO". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/58413.

Texto completo
Resumen
Il presente studio mira a constatare lo stretto collegamento tra la figura femminile e il cinema thriller e horror italiano, qui denominato genericamente “fantastico” in un’ accezione estensiva, a evidenziarne caratteristiche comuni relative a entrambi i generi. La periodizzazione della ricerca va dagli anni sessanta agli anni ottanta ed il primo obiettivo è stato quello di valutare secondo un approccio culturalista l’interdipendenza donna-horror, spesso sfociata in un approccio misogino al genere. I risultati sono stati spesso discordanti rispetto alle premesse di partenza: le donne sono raffigurate solo come vittime, il gradimento del pubblico è esclusivamente maschile. La messa in discussione di questa tesi si è resa possibile attraverso una ricerca empirico-applicativa di un campione di film e una disamina di scritti più recenti che mirano in qualche caso a rovesciare il paradigma di partenza. Il secondo obiettivo ha rilevato differenze tra rappresentazione femminile nel cinema italiano e americano, muovendo dal presupposto che le teorie su cui ci si è basati provengono dagli stati uniti e hanno previsto un campione per lo più di film non italiani. quindi l’ intento dello studio è stato anche quello di misurare l’applicabilità di alcuni paradigmi teorici al caso italiano. lo svolgimento della ricerca ha previsto un’indagine di tipo quantitativo (rilevazione del corpus estensivo di film) e intensivo-qualitativo (analisi di alcuni principali stereotipi femminili, tratti dalla letteratura e dal cinema: damsel in distress, belle dame sans merci, final girl), per giungere poi alla conclusione che il genere fantastico italiano ha risentito forse più di ogni altro di una conflittualità permanente, tra bisogno di emancipazione e resistenza conservatrice.
This current study aims to ascertain the close connection between female figure and Italian horror/thriller, cinema, here called "fantastico" in an extensive meaning, in order to highlight common features related to both genres. The periodization of research goes from 60s to 80s and the first purpose was to evaluate, according to a culturalist approach, the woman-horror interdependence, often focused in a mysoginic approach to the genre. The results have often been conflicting with respect to the starting presuppositions: the women are represented only as victims, the audience’s satisfaction is exclusively male. The discussion of this thesis was possible through an empirical and applicative research of a film sample and a careful investigation of latest writings that aim in different cases to reverse the paradigm of the starting point. The second objective detected differences between female representation in the Italian and American cinema, moving from the assumption that the theories which we are based on, come from united states and have provided a sample of more American films than Italian ones. Therefore the intent of this essay was testing the applicability of some historical theoric paradigms to the Italian case. the research’ s method involved a quantitative cataloging of extensive film corpus and an intensive one, which analyzes the main female stereotypes drawn from literature and cinema (damsel in distress, belle dame sans merci, final girl ). the conclusions show that the Italian fantastic genre has resisted more than other ones of a permanent conflict between emancipation and conservative resistance.
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Scirea, Federica <1990&gt. "La figura femminile nel cinema di Kon Satoshi". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8431.

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Resumen
Con il presente elaborato propongo un'analisi delle opere di Kon Satoshi, svolgendo parallelamente un approfondimento sull'evoluzione dei personaggi femminili partendo dagli esordi nel campo del fumetto, fino ai più recenti film d'animazione del regista.
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MAVERI, FEDERICA MARIA CLEMENTINA. "DONNE INQUIETE: LA FIGURA FEMMINILE NEL MONDO CATTOLICO MILANESE". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2511.

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Resumen
La prima parte della ricerca considera il fenomeno del cosiddetto “femminismo cristiano”, sorto per iniziativa di alcune donne che agli inizi del Novecento fondarono a Milano la rivista “L’Azione muliebre”, seguita alcuni anni dopo da “Pensiero e azione”, quali luoghi di riflessione per ripensare alla donna e al suo nuovo ruolo nella società, in rapporto anche alle esperienze femminili, nazionali e internazionali. Gli studi prendono poi in considerazione il movimento femminile cattolico alla vigilia della prima guerra mondiale, con particolare attenzione verso quella parte che si schierò a favore dell’intervento dell’Italia in guerra. L’ultima parte del lavoro analizza il sorgere e il diffondersi in Italia della Gioventù femminile di Azione Cattolica di Armida Barelli, considerando il ruolo avuto dalla GF nei cambiamenti sociali e culturali del mondo femminile fino al secondo dopoguerra.
The first part of the research considers the phenomenon of so-called "femminismo cristiano", built on the initiative of some women in the early twentieth century in Milan who founded the magazine "L'Azione muliebre", followed some years later by "Pensiero e azione", which places of reflection to think back to the woman and her new role in society, in relation to the experiences of women, national and international. The studies take into consideration the Catholic women's movement on the eve of the First World War, with particular attention to the part in favor of the intervention into the war. The last part of the paper analyzes the growth and spread in Italy of the Gioventù femminile di Azione Cattolica of Armida Barelli, considering the role played by GF in the social and cultural changes of the female world until after World War II.
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MAVERI, FEDERICA MARIA CLEMENTINA. "DONNE INQUIETE: LA FIGURA FEMMINILE NEL MONDO CATTOLICO MILANESE". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2511.

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La prima parte della ricerca considera il fenomeno del cosiddetto “femminismo cristiano”, sorto per iniziativa di alcune donne che agli inizi del Novecento fondarono a Milano la rivista “L’Azione muliebre”, seguita alcuni anni dopo da “Pensiero e azione”, quali luoghi di riflessione per ripensare alla donna e al suo nuovo ruolo nella società, in rapporto anche alle esperienze femminili, nazionali e internazionali. Gli studi prendono poi in considerazione il movimento femminile cattolico alla vigilia della prima guerra mondiale, con particolare attenzione verso quella parte che si schierò a favore dell’intervento dell’Italia in guerra. L’ultima parte del lavoro analizza il sorgere e il diffondersi in Italia della Gioventù femminile di Azione Cattolica di Armida Barelli, considerando il ruolo avuto dalla GF nei cambiamenti sociali e culturali del mondo femminile fino al secondo dopoguerra.
The first part of the research considers the phenomenon of so-called "femminismo cristiano", built on the initiative of some women in the early twentieth century in Milan who founded the magazine "L'Azione muliebre", followed some years later by "Pensiero e azione", which places of reflection to think back to the woman and her new role in society, in relation to the experiences of women, national and international. The studies take into consideration the Catholic women's movement on the eve of the First World War, with particular attention to the part in favor of the intervention into the war. The last part of the paper analyzes the growth and spread in Italy of the Gioventù femminile di Azione Cattolica of Armida Barelli, considering the role played by GF in the social and cultural changes of the female world until after World War II.
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Maccari, Chiara <1996&gt. "La figura femminile nella poesia crepuscolare: Guido Gozzano e altri poeti". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19878.

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Resumen
La tesi intende affrontare la figura femminile nella poesia crepuscolare: nella prima parte verranno esaminate le "Signore e Signorine" del poeta crepuscolare per eccellenza, Guido Gozzano, per poi soffermarsi sull'influenza che quest'ultima ha esercitato nei poeti del primo Novecento (quali Carlo Vallini, Giulio Gianelli, Nino Oxilia, Carlo Chiaves), andando a sottolineare le affinità e le divergenze che si possono incontrare tra le donne di questo vasto universo femminile. La tesi infine, facendo un rapido confronto tra due poesie caratteristiche (una di Guido Gozzano e una di un'altro poeta), toccherà i poeti che sembrano essere stati maggiormente influenti nella creazione della donna gozzaniana, quali Carlo Vallini, Giulio Gianelli, Cosimo Giorgieri Contri e Amalia Guglielminetti.
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Maserati, Alice. "Dal 1937 al 2016: il cambiamento della figura della Principessa Disney, da Biancaneve a Vaiana". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20819/.

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Resumen
La tradizione vuole che le protagoniste dei cartoni animati Disney più amati dalle bambine di tutto il mondo siano le principesse. Si parla di figure femminili che lasciano trasparire stereotipi comuni. Cresciamo con un’idea di amore perfetto che dipende sempre dalla figura del principe azzurro che deve salvarci. Si pensi ai primi cartoni Disney di Biancaneve e i sette nani, Cenerentola o della Bella addormentata nel bosco, rispettivamente degli anni 1937, 1950 e 1959, dove le tre principesse si innamorano a prima vista di un principe perfetto e irraggiungibile che deve salvarle. Con il passare dei decenni, fino ad arrivare ai giorni nostri però, vediamo un cambiamento notevole in questa figura. Già dalla Sirenetta del 1989 e da La bella e la bestia del 1991 vediamo che i ruoli cominciano a ribaltarsi: in questi due casi infatti, sono le figure femminili ad agire per raggiungere o salvare il principe. Nonostante Ariel e Belle agiscano sempre e comunque in funzione della figura maschile, è già un passo verso il cambiamento più radicale che vediamo nei cartoni prodotti dal 2000 in poi. Si analizzino per esempio le figure di Tiana in La principessa e il ranocchio del 2009, di Rapunzel in Rapunzel del 2011, di Merida in Ribelle-The Brave del 2012, di Elsa e Anna in Frozen-il Regno di Ghiaccio del 2013 e quella di Vaiana in Oceania del 2016. In questi cinque cartoni, le sei protagoniste agiranno e combatteranno per raggiungere i loro scopi e salvare le loro terre senza però pensare a quell’amore ideale per un principe, che giustamente non scompare, ma passa in secondo piano.
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Bauden, Lara Larissa C. <1992&gt. "Volti di donne: analisi della figura femminile nello Shinhanga dei periodi Taishō e Shōwa". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11477.

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Resumen
Questo lavoro di tesi si propone di analizzare la figura femminile nella stampa shinhanga dei periodi Taishō e Shōwa. Il lavoro si compone di due parti: nella prima viene delineato un breve quadro storico delle origini e dello sviluppo del movimento Shinhanga, con particolare attenzione alla figura dell'editore Watanabe Shōzaburō; nella seconda viene invece fornita un'analisi di diverse stampe di "belle donne" o bijinga al fine di dare una visione completa e approfondita della rappresentazione della figura femminile nelle "nuove stampe".
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Malatesta, Lisa Jane <1996&gt. "Tōkaidō Yotsuya Kaidan: l'horror di Tsuruya Nanboku tra l'"ubume" e ed il corpo femminile come figura abietta". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19720.

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Resumen
L’obiettivo di questo elaborato è quello di illustrare innanzitutto l’evoluzione del teatro kabuki, non più verso un ritorno romanzato al passato, bensì verso la rappresentazione metaforica ed orrorifica di una realtà cruda e difficile, in netto contrasto con il mistificato passato dei sekai classici. Questo tramite un breve excursus storico del periodo Tokugawa (1603-1868) e con l’analisi della popolare opera emblematica dell’era Bunka e Bunsei (1804-1830): Tōkaidō Yotsuya Kaidan di Tsuruya Naboku, opera che segnerà profondamente la cultura popolare giapponese dalla sua prima rappresentazione del 1825 fino ai giorni d’oggi. Inoltre, punterà a dimostrare come, sebbene il concetto di femminismo all’epoca ancora non esistesse, con la creazione di personaggi come quello di Oiwa si è potuto assistere alla nascita di un "proto-femminismo" basato sulla rivalsa della donna dopo la morte, una volta che il legame con la società samuraica viene spezzato grazie al passaggio all’altro mondo.
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REGGIANI, Greta. "Visioni dell'Altra: fascino e terrore, bellezza e fatalità della figura femminile nei racconti fantastici di Théophile Gautier e di altri maestri del Romanticismo francese". Doctoral thesis, Università degli Studi di Verona, 2007. http://hdl.handle.net/11562/338159.

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Fiorillo, Flavia <1989&gt. "Figure femminili nella letteratura di Okinawa". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7067.

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La mia tesi, dal titolo "Figure femminili nella letteratura di Okinawa", propone uno studio sulle figure femminili okinawane e sulla condizione della donna nella società attraverso la loro rappresentazione nella letteratura locale dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni. Dopo una breve panoramica della scena letteraria e della storia di Okinawa nel primo capitolo, ho dimostrato come l'utilizzo di tale figura è stato importante per ritrovare e riaffermare l'identità perduta sia delle donne sia degli uomini okinawani, con il racconto Kakuteru pāti, 1967, di Ōshiro Tatsuhiro. Successivamente ho studiato le figure della noro e della yuta, due tipologie di sciamane, per capire in che modo, nella storia delle Ryūkyū, la donna abbia ottenuto un ruolo centrale nelle sfere religiosa e privata. Ho terminato il secondo capitolo con l'analisi di Mabuigumi, 1998, di Medoruma Shun, in cui una yuta si scontra con la modernizzazione. Nel terzo capitolo ho preso in considerazione soltanto opere di scrittrici donne okinawane. Kushi Fusako narra della forza e caparbietà di una donna okinawana, nonostante la povertà in cui versa il paese, nel racconto intitolato Horobiyuku Ryūkyū onna no shuki, 1932. Yoshida Sueko offre uno sguardo sulla vita delle prostitute degli anni Cinquanta in Kamāra Shinjū, 1984. Infine, ho tradotto e analizzato Mienai machi kara shonkanē ga, 2006, di Sakiyama Tami, una delle più influenti e prolifiche scrittrici okinawane dei nostri giorni.
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Carraro, Ilary <1987&gt. "Figure femminili nel cinema di Ann Hui". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6249.

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L'obiettivo di questa tesi è quello di produrre una critica di stampo femminista relativa ad alcuni film di Ann Hui, in cui i personaggi femminili ricoprono il ruolo principale. Per fare ciò ho utilizzato teorie femministe occidentali, studi di genere e culturali applicandoli al contesto storico-sociale cinese in cui i film sono ambientati. Tra i temi affrontati vi sono: il rapporto madre-figlia, l'omosessualità femminile e la violenza sulle donne.
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Kanarya, Nilay <1990&gt. "Le figure femminili nelle opere di Luigi Pirandello". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12452.

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Il principale intento della mia tesi è di porre in evidenza le figure femminili che attirano maggiormente l’attenzione nelle opere di Pirandello. L’autore, che è vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, mostra il ruolo della donna nella società italiana dell’epoca. Luigi Pirandello è uno dei più importanti scrittori del ventesimo secolo nella letteratura italiana e nel mondo. Ha una posizione rilevante nel mondo letterario, non solo per le sue opere di teatro ma anche per i suoi racconti e romanzi. È uno degli scrittori più importanti del nostro secolo perchè rappresenta le ansie e le angosce degli uomini contemporanei. Ho deciso di iniziare la mia indagine dalla biografia dello scrittore siciliano, una scelta suggerita dalle parole da lui spesso ripetute, «ciò che scrivo è il contenuto della mia vita». Mi sono resa conto che si potrebbe dare al lettore un’idea sulla sua vita. Quindi, nel primo capitolo parlerò delle vicende più significative della sua vita, come la pazzia della moglie Antonietta, allo scopo di mostrarne il percorso di avvicinamento alla scrittura drammatica. Poi concentrandosi sulle sue opere, cercherò di analizzare le figure femminili che caratterizzano queste opere di Pirandello. In questo elaborato ho cercato di analizzare delle opere in cui le figure femminili rivestono un ruolo primario, mentre gli altri personaggi sono in secondo piano e ruotano intorno alla donna. In particolare i temi delle sue opere sono: i rapporti tra moglie-marito, l’infedeltà della donna, il triangolo dell’amore tra donna-uomo-terza persona.
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Campaner, Miriam <1991&gt. "Rebecca e le altre: le figure femminili in Baricco". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9853.

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Resumen
L'intenzione di questo lavoro di tesi magistrale è stata quella di focalizzare la ricerca sugli ultimi libri che Alessandro Baricco ha pubblicato, in particolare dal 2009 in poi: Emmaus (2009), Mr Gwyn (2011), Tre volte all'alba (2012), Smith & Wesson (2014), La sposa giovane (2015). Analizzando queste cinque opere ho voluto centrare il lavoro sui personaggi femminili ideati dall'autore e sul loro ruolo in ciascuna vicenda. Ho dedicato una parte della ricerca anche alla ricostruzione dei legami tra i diversi romanzi, in particolare cercando di ritrovare moduli comuni e peculiarità dei personaggi. Mi sono soffermata, con uno sguardo anche ai romanzi precedenti il 2009, sulle figure di scienziati e inventori creati da Baricco. Per svolgere il mio lavoro, dato il numero ancora basso di opere critiche dovuto alla giovanissima età dei romanzi, mi sono documentata attraverso video-interviste all'autore e brevi recensioni apparse sui quotidiani all'uscita dei libri. Ho cercato quindi di sviluppare una mia analisi dedotta dallo studio dei suoi testi.
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Mansueto, Claudia <1982&gt. "Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010)". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5262/1/mansueto_claudia_tesi.pdf.

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Resumen
La ricerca Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) comprende due sezioni: la prima analizza le principali caratteristiche del mondo maghrebino femminile e le peculiarità della scrittura dell’intellettuale nord-africana, la seconda è incentrata sull’analisi testuale dei romanzi maghrebini femminili più rappresentativi. Il lavoro di analisi verte sullo studio di varie autrici maghrebine che coprono un vasto ventaglio temporale: dal 1980 al 2010. Di ogni autrice vengono analizzati i romanzi in cui è possibile rinvenire la tematica oggetto della tesi: il rapporto madre-figlia. I romanzi studiati sono raggruppati secondo quattro macro direttrici tematiche: i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dalla violenza; le opere in cui il rapporto madre-figlia è caratterizzato dall’assenza fisica della genitrice; i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dall’incomprensione ed infine le produzioni in cui la relazionalità madre-figlia è caratterizzata da un rapporto di amore e sostegno reciproco.
The research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) includes two different sections: the first part analyses the most important characteristics of the maghrebian female world and explains the most particular aspects of the maghrebian female literature; the second section includes four chapters and each one analyses two or three maghrebian female novels which explain a particular aspect of the mother-daughter relationship. Violent or absent, unable to understand the identity fractures of her daughter or generous, the mother personage is a literary symbol: the maghrebian female novelist uses the mother personage to vehicle her opinion about her maghrebian world. In conclusion, the research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) analyses the literary mother symbol to know the different opinions that maghrebian female novelists want to vehicle about their existential milieu: violent or indifferent, anachronistic or generous, the Maghreb is a mosaic of contradictions, a dual world which ignore the female richness. Saving North-Africa means saving women: all mothers must orient the maghrebian future to a democratic process of innovation and growth, they must destroy that anachronistic and integralist mask which occult the true maghrebian identity.
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Mansueto, Claudia <1982&gt. "Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010)". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5262/.

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Resumen
La ricerca Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) comprende due sezioni: la prima analizza le principali caratteristiche del mondo maghrebino femminile e le peculiarità della scrittura dell’intellettuale nord-africana, la seconda è incentrata sull’analisi testuale dei romanzi maghrebini femminili più rappresentativi. Il lavoro di analisi verte sullo studio di varie autrici maghrebine che coprono un vasto ventaglio temporale: dal 1980 al 2010. Di ogni autrice vengono analizzati i romanzi in cui è possibile rinvenire la tematica oggetto della tesi: il rapporto madre-figlia. I romanzi studiati sono raggruppati secondo quattro macro direttrici tematiche: i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dalla violenza; le opere in cui il rapporto madre-figlia è caratterizzato dall’assenza fisica della genitrice; i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dall’incomprensione ed infine le produzioni in cui la relazionalità madre-figlia è caratterizzata da un rapporto di amore e sostegno reciproco.
The research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) includes two different sections: the first part analyses the most important characteristics of the maghrebian female world and explains the most particular aspects of the maghrebian female literature; the second section includes four chapters and each one analyses two or three maghrebian female novels which explain a particular aspect of the mother-daughter relationship. Violent or absent, unable to understand the identity fractures of her daughter or generous, the mother personage is a literary symbol: the maghrebian female novelist uses the mother personage to vehicle her opinion about her maghrebian world. In conclusion, the research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) analyses the literary mother symbol to know the different opinions that maghrebian female novelists want to vehicle about their existential milieu: violent or indifferent, anachronistic or generous, the Maghreb is a mosaic of contradictions, a dual world which ignore the female richness. Saving North-Africa means saving women: all mothers must orient the maghrebian future to a democratic process of innovation and growth, they must destroy that anachronistic and integralist mask which occult the true maghrebian identity.
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Franceschin, Emma <1997&gt. "Donne e mondi fantastici. Un'analisi delle figure femminili in Tolkien, Troisi e Josephson". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21130.

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Questa tesi si dividerà in due parti. Nella prima il focus sarà sul genere Fantsy e sulla sua storia (dalla favola ad oggi), e sulle principali caratteristiche che lo contraddistinguono, usando come base di partenza il lavoro svolto da Propp sulle favole russe. Nella seconda parte verranno analizzate le tipologie di figure femminili presenti nel genere partendo dai libri de “Il signore degli anelli”, “Le guerre del mondo Emerso” e “The Storm crow” e mettendole a confronto tra di loro.
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FRATTALI, ARIANNA. "La drammaturgia fra letteratura e musica nel Settecento: figure femminili nei salotti lombardo veneti". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/750.

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Resumen
La tesi ricostruisce il ruolo della figura femminile nel salotto settecentesco in area lombardo-veneta per quanto concerne il rapporto fra teatro musica e letteratura. Lo studio si concentra su quattro figure femminili in particolare: Francesca Manzoni, Luisa Bergalli, Maria Teresa Agnesi e Paolina Secco Suardo.
The thesis reconstructs the role of the female figure in the XVIII century salon in the lombardo-veneto area regarding the relationship between music, theatre and literature. The study focuses on four female figures: Francesca Manzoni, Luisa Bergalli, Maria Teresa Agnesi e Paolina Secco Suardo
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FRATTALI, ARIANNA. "La drammaturgia fra letteratura e musica nel Settecento: figure femminili nei salotti lombardo veneti". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/750.

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La tesi ricostruisce il ruolo della figura femminile nel salotto settecentesco in area lombardo-veneta per quanto concerne il rapporto fra teatro musica e letteratura. Lo studio si concentra su quattro figure femminili in particolare: Francesca Manzoni, Luisa Bergalli, Maria Teresa Agnesi e Paolina Secco Suardo.
The thesis reconstructs the role of the female figure in the XVIII century salon in the lombardo-veneto area regarding the relationship between music, theatre and literature. The study focuses on four female figures: Francesca Manzoni, Luisa Bergalli, Maria Teresa Agnesi e Paolina Secco Suardo
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De, Toni Alice <1978&gt. "Le figure femminili all'ombra di Cosa Nostra: la rappresentazione della donna mafiosa siciliana sulla stampa italiana del secondo dopoguerra". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1743/1/detoni_alice_tesi.pdf.

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Resumen
This thesis investigates the representation of Sicilian mafia women on the Italian press after the second postwar, in particular by examining three Italian newspapers, Il Corriere della Sera, L’Ora and Il Giornale di Sicilia. The focus is on the 1963 – 1983 twenty-year period, after which there has been a big change in the world of Sicilian crime organization with the phenomenon of pentitismo that changes a lot of thing in the whole universe of mafia. In this research there are two aspects very different but very central at the same time. On one hand the careful counting of quoted newspapers and the filing of the articles about general mafia and mafia women, which rendered a whole database about the interest for these woman figures founded in print, in a historical period never analyzed from this point of view; on the other hand the interpretation of these articles and the different representation forms. The founded material was compared with the cultural Italian history of that period to understand if there was a difference between general woman perception and that of mafia woman and if there was also an iconographic prototype of southern woman which it is possible to apply on photographs and descriptions. In fact the most important result of the thesis is to underline that, in front of a woman who belongs to mafia context, the Italia press represented the female gender as first and the mafia gender as the second one.
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De, Toni Alice <1978&gt. "Le figure femminili all'ombra di Cosa Nostra: la rappresentazione della donna mafiosa siciliana sulla stampa italiana del secondo dopoguerra". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1743/.

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This thesis investigates the representation of Sicilian mafia women on the Italian press after the second postwar, in particular by examining three Italian newspapers, Il Corriere della Sera, L’Ora and Il Giornale di Sicilia. The focus is on the 1963 – 1983 twenty-year period, after which there has been a big change in the world of Sicilian crime organization with the phenomenon of pentitismo that changes a lot of thing in the whole universe of mafia. In this research there are two aspects very different but very central at the same time. On one hand the careful counting of quoted newspapers and the filing of the articles about general mafia and mafia women, which rendered a whole database about the interest for these woman figures founded in print, in a historical period never analyzed from this point of view; on the other hand the interpretation of these articles and the different representation forms. The founded material was compared with the cultural Italian history of that period to understand if there was a difference between general woman perception and that of mafia woman and if there was also an iconographic prototype of southern woman which it is possible to apply on photographs and descriptions. In fact the most important result of the thesis is to underline that, in front of a woman who belongs to mafia context, the Italia press represented the female gender as first and the mafia gender as the second one.
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Calderan, Valentina <1987&gt. "Donne che hanno fatto l’Italia. Figure femminili di potere nella letteratura e nella riflessione intellettuale e politica del Risorgimento". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14918.

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Analisi critica dell’epoca del Risorgimento italiano visto con gli occhi delle donne che vi hanno partecipato con particolare approfondimento rispetto all’esercizio di forme di potere o influenza da parte di alcune figure femminili del mondo letterario e giornalistico: Cristina Trivulzio di Belgioioso, Eleonora de Fonseca Pimentel e Adelaide Bono Cairoli. Si cercheranno di ricostruire ambienti e forme di esercizio del pensiero politico e intellettuale che hanno registrato una presenza attiva di personaggi femminili, provando a interpretare le modalità di promozione di riflessioni e posizioni per individuare particolari aspetti legati specificatamente all’agire delle donne. In particolare si analizzeranno le biografie e alcuni testi di tre figure rilevanti nel periodo risorgimentale cercando di rintracciare elementi comuni o caratteristiche specifiche e di inquadrarle nel contesto storico e culturale per comprendere se e in che modo le riflessioni e i pensieri di queste donne abbiano influenzato vicende e personaggi considerati attori principali del Risorgimento. Analisi critica dell’epoca del Risorgimento italiano visto con gli occhi delle donne che vi hanno partecipato con particolare approfondimento rispetto all’esercizio di forme di potere o influenza da parte di alcune figure femminili del mondo letterario e giornalistico: Cristina Trivulzio di Belgioioso, Eleonora de Fonseca Pimentel e Adelaide Bono Cairoli. Si cercheranno di ricostruire ambienti e forme di esercizio del pensiero politico e intellettuale che hanno registrato una presenza attiva di personaggi femminili, provando a interpretare le modalità di promozione di riflessioni e posizioni per individuare particolari aspetti legati specificatamente all’agire delle donne. In particolare si analizzeranno le biografie e alcuni testi di tre figure rilevanti nel periodo risorgimentale cercando di rintracciare elementi comuni o caratteristiche specifiche e di inquadrarle nel contesto storico e culturale per comprendere se e in che modo le riflessioni e i pensieri di queste donne abbiano influenzato vicende e personaggi considerati attori principali del Risorgimento.
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Valentinuzzi, Giorgia. "Tra Selbstporträt e Sound einer Generation: analisi delle figure femminili nella prosa di Judith Hermann e proposta di traduzione di Lettipark". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15367/.

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Il presente lavoro di tesi si occupa di illustrare la narrativa della scrittrice berlinese Judith Hermann da una duplice prospettiva: da un lato, mediante l'analisi delle più interessanti figure femminili presenti nelle sue opere, dall'altro attraverso la proposta di traduzione di alcuni racconti contenuti nella sua ultima raccolta. Il primo capitolo è dedicato al genere letterario prediletto dall'autrice, la Kurzgeschichte, di cui si descrivono il percorso evolutivo e le caratteristiche salienti. Oggetto del secondo è invece il contesto storico-letterario che ha permesso la formazione artistica di Hermann e che ne ha determinato la produzione narrativa. Il terzo capitolo presenta nel dettaglio la biografia dell'autrice, offrendo inoltre una descrizione dei singoli testi e dello stile che li contraddistingue. Segue il quarto capitolo, che esamina i Frauenbilder più affascinanti tratti dalle sue opere, in particolare nei loro rapporti con la vita della stessa Hermann e della sua generazione. Infine, l'ultimo capitolo racchiude la proposta di traduzione dei racconti selezionati, con relativo commento sulle difficoltà specifiche e sulle strategie individuate in fase di trasposizione in italiano.
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Sorbera, Lucia <1976&gt. "Tra nazionalismo, cosmopolitismo e internazionalismo: figure e idee femminili egiziane prima e dopo il congresso internazionale di Roma (12-19 maggio 1923)". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/10579/511.

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Elen, Botros El Malek. "Sade: la menzogna del linguaggio e la quête della trasparenza". Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1186326.

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Per esaminare l’influenza che gli eventi biografici possono aver avuto su un’opera marcata dalle intime pulsioni del suo autore, com’è nel caso di Sade, si è fatto ricorso sia a nozioni psicoanalitiche tecniche, sia a modelli biografici e di analisi testuale tributari della psicoanalisi. L’incarcerazione degli anni 1777-1790 è stata esaminata attraverso le missive private del periodo: in esse è emersa la problematica costituita dalla falsità del linguaggio altrui, e delineante un’impossibilità comunicativo-relazionale. Quest’ultima, d’altronde, già si era profilata negli anni infantili di Sade con la traumatica separazione dalla madre. Risultato dei due cruciali eventi biografici sarebbe (secondo un neologismo sadiano) l’“isolisme”, ovvero il rifiuto della comunicazione e della relazione con l’Altro. Tale rifiuto troverebbe espressione nell’opera nella negazione dei sentimenti altruisti, nel concomitante erotismo crudele e disumano perpetrato specie sulla figura femminile, e nell’impossibilità di conoscere appieno la “natura umana”. L’opera sarebbe allora la riarticolazione in simboli coscienti di quanto di sé e dell’altro, della dimensione erotica e comunicativo-relazione sfugge tendenzialmente alla coscienza e comprensione dell’autore. In tal senso, si può cogliere un’evoluzione dalla prima all’ultima delle opere prese in esame – Dialogue entre un prêtre et un moribond, Les 120 Journées de Sodome, Les Infortunes de la vertu, Histoire de Juliette: evoluzione che va nel senso di un allentamento dell’“isolisme”, di un’elevazione della donna da vittima a carnefice e di una maggiore conoscenza dell’essere umano. Concluderemmo allora che l’uomo Sade ha strutturato se stesso nell’opera, e viceversa che l’opera ha dato una nuova strutturazione all’esistenza di Sade. In order to examine the influence that biographical events may have had on a work marked by the intimate drives of its author, as is the case with Sade, technical psychoanalytic notions, biographical models and textual analysis tributary to psychoanalysis have been used. The imprisonment of the years 1777-1790 was examined through the private missives of the period: in them emerged the problem constituted by the falsity of the language of others, and delineating a communicative-relational impossibility. The latter, on the other hand, had already emerged in Sade's childhood years with the traumatic separation from his mother. The result of the two crucial biographical events would be (according to a Sadian neologism) the "isolisme", that is the refusal of communication and relationship with the other. This refusal would find expression in the work in the denial of altruistic feelings, in the concomitant cruel and inhuman eroticism perpetrated especially on the female figure, and in the impossibility of fully knowing "human nature". The work would then be the rearticulation into conscious symbols of what, in the erotic and communicative-relationship dimensions, tends to escape the author's consciousness and understanding. In this sense, we can see an evolution from the first to the last of the works examined - Dialogue entre un prêtre et un moribond, Les 120 Journées de Sodome, Les Infortunes de la vertu, Histoire de Juliette: an evolution that goes in the sense of a loosening of the "isolisme", an elevation of the woman from victim to tormentor and a greater knowledge of the human being. We would conclude then that the man Sade has structured himself in the work, and vice versa that the work has given a new structure to Sade's existence.
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