Literatura académica sobre el tema "Esemplari"

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Artículos de revistas sobre el tema "Esemplari"

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Fraticelli, Fulvio y Carla Marangoni. "Considerazioni sulla presenza dello zigolo muciatto orientale Emberiza cioides in Italia". Rivista Italiana di Ornitologia 87, n.º 2 (21 de junio de 2018): 51–55. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.396.

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Nella collezione ornitologica di Arrigoni degli Oddi, presso il Museo Civico di Zoologia di Roma, sono custoditi due esemplari di zigolo muciatto orientale Emberiza cioides. Questa specie è diffusa, come nidificante, dal Kazakistan orientale alle isole Curili. Gli scarsi report per l’Europa (Gran Bretagna, Finlandia, Spagna, Germania e Bulgaria) sono da considerarsi incerti e la presenza della specie in Italia è stata messa in discussione, per svariati motivi, nelle precedenti pubblicazioni. La catalogazione di entrambi gli esemplari, supportata dalle note autografe di Arrigoni degli Oddi conservate presso la biblioteca del Museo, rafforza la presenza in Italia dello zigolo muciatto orientale. D’altro canto, l’attribuzione dei due esemplari ad una determinata sottospecie, basandosi sulla misura dell’ala, resta dubbia. Al contrario, la colorazione del dorso, permette di assegnare entrambi gli esemplari alla forma nominale. Di conseguenza, il presente studio consentirebbe di inserire la specie nella check-list degli uccelli italiana, inserendola nella categoria AERC B4, dopo la valutazione da parte della Commissione Ornitologica Italiana (COI).
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Berlincioni, Vanna, Francesca Acerbi y Cristina Catania. "Dichiarazione di non sottomissione: due casi esemplari". INTERAZIONI, n.º 1 (abril de 2020): 95–109. http://dx.doi.org/10.3280/int2020-001007.

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Petricioli, Ivo. "Esemplari di arte applicata carolingia in Croazia". Hortus Artium Medievalium 3 (enero de 1997): 55–59. http://dx.doi.org/10.1484/j.ham.2.305098.

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Arslan, Ermanno. ""Abraxas" a Cafarnao. I. Anticipazioni sugli amuleti nel deposito sotto la pavimentazione della Sinagoga". Vjesnik Arheološkog muzeja u Zagrebu 54, n.º 1 (2021): 123–38. http://dx.doi.org/10.52064/vamz.54.1.30.

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Resumen
Tra i 20.003 esemplari del deposito di moneta divisionale in bronzo, verosimilmente chiuso alla fine del 5 secolo a. C., recuperato sotto la pavimentazione della Sinagoga di Cafarnao, un esemplare, il n. 3766, con foro per la sospensione, si presenta rilavorato a niello come amuleto. Su un lato presenta la scritta in greco ЄVΠ / ЄΠTЄ. Sull’altro lato propone una figura di difficile interpretazione, vista in questa sede come collegata all’immagine indicata come Abraxas sulle “gemme magiche”. Un riesame, ancora in corso, del resto del complesso ha rivelato come un’alta percentuale delle monete recuperate, ufficiali o di imitazione, porti tracce indiscutibili di riutilizzo come amuleto, con la collocazione sui tipi di un patrimonio di icone ben noto dalle gemme magiche, con precisi riferimenti all’ambito escatologico egizio. Le raffigurazioni sono incise, ricavate ad impressione e forse smaltate. Il contributo si propone come segnalazione preliminare, in una serie di interventi su una tematica molto articolata, collocati in altre sedi e in corso di approfondimento.
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Pazzagli, Luciana, Francesco Ranzani y Elena Albini. "Dal packaging all’errore: casi esemplari e aspetti normativi". Pratica Medica & Aspetti Legali 3, n.º 3 (15 de agosto de 2009): 131–37. http://dx.doi.org/10.7175/pmeal.v3i3.373.

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Gasparo, Fulvio y Francesca Di Franco. "DESCRIZIONE DI DYSDERA ROMANA N. SP. DEL LAZIO (ARANEAE, DYSDERIDAE)". Fragmenta Entomologica 40, n.º 1 (30 de abril de 2008): 1. http://dx.doi.org/10.4081/fe.2008.103.

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<em>Dysdera romana</em> n. sp. viene descritta su esemplari raccolti in quattro località situate nei dintorni di Roma. La nuova specie appartiene al gruppo crocota ed è riconoscibile in base alla morfologia degli organi genitali.
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Inserra, Simona. "Libri antichi, antichi rimedi: erbari e ‘materia medica' tra gli incunaboli della biblioteca del Monastero dei Benedettini di Catania". ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, n.º 1 (mayo de 2021): 100–106. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001011.

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Il contributo si propone di analizzare, all'interno della raccolta di incunaboli della Biblioteca del monastero benedettino di San Nicola l'Arena, gli esemplari di edizioni quattrocentesche di argomento medico che appartennero ai monaci; si analizzano inoltre alcune note manoscritte relativi ad antichi rimedi.
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Piombino-Mascali, Dario. "Giovan Battista Rini e Paolo Gorini". Acta medico-historica Adriatica 16, n.º 1 (2018): 145–56. http://dx.doi.org/10.31952/amha.16.1.7.

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Il presente contributo e finalizzato ad esplorare le analogie tra due celebri imbalsamatori lombardi, Giovan Battista Rini e Paolo Gorini. Tali straordinarie figure, note soprattutto per la preparazione di esemplari pietrificati, vengono confrontate sulla base della tipologia di reperti, dei materiali impiegati e dell’alone di mistero che li accomuno.
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Castellini, Giorgio. "DUE NUOVI CEPHENNIUM DELLE ALPI APUANE (TOSCANA) (Coleoptera, Scydmaenidae)". Fragmenta Entomologica 43, n.º 1 (30 de abril de 2011): 35. http://dx.doi.org/10.4081/fe.2011.51.

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Si descrivono due nuove specie, <em>Cephennium doderianum</em> e <em>C</em>. <em>apuanum</em>, su esemplari raccolti nella catena montuosa delle Alpi Apuane, in Toscana; si espongono inoltre alcune osservazioni e considerazioni sulla struttura edeagica delle due specie.
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Mirto, Maria Serena. "Figure esemplari in commedia: Aristofane e la distorsione dei paradigmi". Rivista di Filologia e di Istruzione Classica 148, n.º 1 (enero de 2020): 34–68. http://dx.doi.org/10.1484/j.rfic.5.124349.

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Tesis sobre el tema "Esemplari"

1

Tonon, Eleonora <1997&gt. "La scrittura epistolare femminile nel Rinascimento. Indagine su alcuni casi esemplari". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20288.

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Lo studio mira ad analizzare alcuni specifici esempi di scrittura epistolare femminile tra Quattro e Cinquecento, per individuarne caratteristiche e variazioni. I primi capitoli sono funzionali ad un inquadramento storico-letterario della condizione delle donne, della scrittura femminile e dell’epistolografia nel corso del XV e del XVI secolo. I capitoli finali si concentrano, invece, intorno all’analisi più approfondita delle lettere di Lucrezia Tornabuoni, Maria Savorgnan e Lucrezia Borgia, messe a confronto fra loro sulla base dei contenuti e del rapporto instaurato con il panorama letterario delle rispettive epoche.
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Cecchin, Anna <1989&gt. "Il conflitto tra potere e cultura nella Russia di Putin. Quattro figure esemplari". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4695.

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In seguito alla nuova elezione di Putin nel marzo 2012, si è assistito ad un inasprimento delle misure legislative volte a limitare l’attività dell’opposizione. La censura della rete e dei mezzi a stampa, l’obbligo per le ONG finanziate dall’estero di registrarsi come “agenti stranieri” e il ritorno ad una campagna ideologica anti-occidentale, hanno caratterizzato il nuovo mandato presidenziale. L’opposizione alla nuova linea di condotta adottata da Putin non si è sviluppata solamente nella sfera politica, ma anche in quella culturale: la variegata realtà di questa forma di opposizione non è riconducibile ad una precisa identità politica, ma dimostra che la cultura ha recuperato il suo antico status di catalizzatore delle proteste politiche e sociali che aveva avuto in epoca zarista e sovietica. L’elaborato è strutturato in un capitolo introduttivo, un corpo di quattro capitoli nei quali vengono analizzati quattro oppositori, un capitolo conclusivo. La mia tesi vuole spiegare, attraverso lo studio di diverse tipologie di oppositori, quali siano le ragioni per cui nella Russia di Putin si è ripresentato l’eterno duello tra l’intelligencija e il potere, che aveva contribuito in maniera decisiva al crollo della Russia imperiale. Le personalità presentate nel mio elaborato appartengono a diversi campi culturali e sono: Eduard Limonov, scrittore autobiografico e fondatore del Partito nazional-bolscevico; Aleksej Naval’nyj, giurista e blogger; Lev Gudkov, analista e direttore del Levada Centr; Anna Politkovskaja, giornalista di Novaja Gazeta, interessata alla guerra in Cecenia e assassinata nel 2006. Questo mosaico di figure, molto diverse le une dalle altre, rappresentano la crescente opposizione politico-culturale verso il potere, che ha in Putin la sua personificazione.
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Luzi, Francesca. "Studio sulla sopravvivenza di esemplari di Solea solea (Linnaeus, 1758) catturati con il Rapido in Adriatico centro-settentrionale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19844/.

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Resumen
La politica comune della pesca (PCP) nasce dall’esigenza di minimizzare gli sprechi delle risorse e riportare gli stock ittici ad un livello ottimale. Uno dei pilastri della PCP è l’eliminazione graduale dello scarto di pesca e l’obbligo di sbarco di specie commerciali che non possono essere commercializzate, come esemplari soggetti a tagli minima (Regolamento (CE) n. 1967/2006). In questo contesto nasce il presente studio, inserito all’interno del progetto SOS, per valutare la sopravvivenza di esemplari sottomisura della sogliola comune, svolto in collaborazione con il motopeschereccio “Midway”, appartenente alla marineria di Ancona, e l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRBIM) presente ad Ancona. Lo studio è stato diviso in due fasi complementari: il monitoraggio a bordo, nel quale venivano prelevati campioni durante le normali operazioni di pesca, registrandone la quantità di esemplari “sottomisura” vivi e morti, nei momenti immediatamente dopo la cattura, e attribuendo all’esemplare una determinata classe di vitalità; il monitoraggio a terra prevedeva delle osservazioni in cattività di 120 ore registrandone lo stato vivo o morto. I risultati mostrano una sopravvivenza a breve termine del 38% con un effetto statisticamente significativo per la durata del tempo di processamento e l’entità dello shock termico. La sopravvivenza a medio termine (120 ore) è risultata maggiore nelle prime 12 ore dopo la cattura, con un effetto statisticamente significativo solo per il tempo di processamento, in particolare avremo un aumento della sopravvivenza all’aumentare del tempo di processamento. Questo può essere spiegato dai traumi derivati dalle abbondanti catture dall’attrezzo che possono avere un effetto tardivo dando stime di sopravvivenza sottostimate (Van Der Reijden et al., 2017).
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Formigaro, Costanza. "Stato tossicologico di esemplari di foca monaca (Monachus monachus, Hermann 1779) della Grecia, specie "critically endangered" del Mar Mediterraneo". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7254/.

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Resumen
La foca monaca (Monachus monachus, Hermann 1779) è il pinnipede più a rischio d’estinzione del mondo e pochi sono gli studi che hanno indagato l’impatto antropico dato dagli inquinanti chimici su questa specie. Questo studio si propone di analizzare la pressione che elementi in traccia, organoclorurati (OC) e, per la prima volta, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) hanno sulla specie, studiando una della popolazioni più numerose presenti nel Mar Mediterraneo, ossia quella greca. Sono stati utilizzati campioni di 59 esemplari deceduti provenienti da diverse colonie residenti in Grecia, di ambedue i sessi, appartenenti a diverse classi d’età e riferibili ad un arco temporali di quasi 20 anni (1994-2013). Per i contaminanti organici (PCB, DDT ed IPA), caratterizzati da un comportamento lipofilico, sono stati utilizzati esclusivamente campioni di tessuto adiposo, mentre per l’analisi di elementi in traccia (essenziali: Fe, Co, Cu, Se, Zn, Mg; tossici: Cr, Ni, As, Cd, Pb, Hg) sono state impiegate diverse matrici, quali fegato, rene, muscolo, adipe, milza, polmone, cuore e pelo. I risultati evidenziano un’importante contaminazione dai OC (125.896,69±289.934,27 ng/g p.s.), in cui DDT e PCB sono presenti rispettivamente al 48,5% e 51,5%, mentre, tra i metalli considerati tossici (As, Cd, Pb, Hg, Cr, Ni), As e Hg sono gli elementi che destano maggiori preoccupazioni per la salute di Monachus monachus, presenti rispettivamente al 36,44% e 12,83%. IPA ed altri elementi in traccia analizzati invece non raggiungono di per sé concentrazioni di rischio per la specie, ma non si escludono possibili effetti sinergici tra i vari inquinanti. L’elaborazione del fingerprint tossicologico ha evidenziato un’eterogeneità nella pressione data dai contaminanti in studio, manifestando che alcune colonie di foca monaca in Grecia sono maggiormente soggette all’azione negativa di organoclorurati, idrocarburi policiclici aromatici o elementi in traccia tossici a seconda del caso.
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Checcoli, Ippolita <1979&gt. "Biografie esemplari. La vita del beato Bernardino da Feltre e di altri osservanti francescani nella società del XV secolo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3700/1/checcoli_ippolita_tesi.pdf.

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Checcoli, Ippolita <1979&gt. "Biografie esemplari. La vita del beato Bernardino da Feltre e di altri osservanti francescani nella società del XV secolo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3700/.

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Amadini, Pietro <1972&gt. "Arti dell’Asia Orientale tra pubblico e privato: due raccolte esemplari : dal 1870, cent’anni di collezionismo d’arte cinese e giapponese a Milano". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3065.

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This research presents in detail two collections which are taken as examples of the East Asian art collecting in Milan. The first collection, that of Count Passalacqua, is proposed as an archetype of Japanese and Chinese art collecting in Milan in the early seventies of the 19th century. At that time, the rich trade in silkworm eggs between Italy and Japan boosted a parallel trade in Asian art. The Passalacqua collection can therefore be a useful point of comparison for the interpretation of other Italian collections collected in the same historical moment. The second group of objects analyzed in this research concern a private collection of celadons, which was formed around 1970. This collection is proposed as a model of “typological” collecting. Alongside the study of these two collections, the main historical collections of Chinese and Japanese art in Milan are introduced in order to highlight the changing trends occurred in Milan over a century.
Lo studio presenta nel dettaglio due raccolte tipiche del collezionismo milanese d’arte dell’Asia orientale. La prima, quella del conte Lucini Passalacqua, è proposta come archetipo di raccolta di opere d’arte giapponesi e cinesi, propria del contesto lombardo degli anni settanta dell’Ottocento. A quel tempo, il ricco commercio fra Italia e Giappone di uova del baco da seta aveva sviluppato un traffico parallelo di opere d’arte. La collezione Passalacqua si pone come utile termine di raffronto per la lettura di altre collezioni italiane della sua epoca. La seconda collezione analizzata interessa una raccolta privata di celadon formatasi attorno agli anni Settanta del secolo scorso. Questa è proposta come raccolta tipologica, propria della fase collezionistica più recente. A fianco dello studio delle due collezioni esemplari, sono presentate infine le principali collezioni milanesi d’arte cinese e giapponese nell’ordine in cui sono pervenute alla municipalità, nell’ottica di mostrare i cambiamenti di tendenza nel collezionismo milanese nell’arco di un secolo.
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Arcari, Elisabetta <1976&gt. "Studio e commento dell'inventario Eschini, contenente l'eredità libraria di Vincenzo Borghini : ricostruzione della biblioteca tramite l’individuazione di manoscritti, edizioni, esemplari ad essa appartenuti". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1087.

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Resumen
Il rinvenimento dell'Inventario Eschini presso l'Archivio di Stato di Firenze, documento collegato alle carte testamentarie di Vincenzio Borghini, e che censisce l'insieme dei volumi e dei beni (manoscritti, stampe, disegni) presenti nella biblioteca del Priore dell'Ospedale degli Innocenti, ha stimolato nuove ricerche su documenti inediti da lui posseduti e conosciuti. Dopo la risoluzione dei problemi testuali e filologici che caratterizzano il documento, e l’approfondimento del contesto storico-culturale che lo produsse, si sono identificati i contenuti ivi descritti con le fonti originali, nei termini di opere e testi, ma anche dei loro supporti materiali. Sulla base delle concordanze e delle relazioni emerse nel corso di questa schedatura di ogni singola voce dell'Inventario, è stato possibile avviare una ricostruzione ‘virtuale’ della biblioteca, tramite la ricerca e il reperimento di originali appartenuti alla raccolta nello Spedale e fino ad oggi non ancora noti, in quanto conservati nei fondi archivistici e bibiotecari senza segnalazione di provenienza o possesso.
A previously unknown document, which has been recently discovered in the National Archive of Florence, contains the census of Vincenzio Borghini’s library and heritage (manuscripts, printed editions, drawings). The document has encouraged new research on documents and materials belonged to the benedictine Prior. The first part of this project focuses on the philological and textual analysis of the inventory, with particular attention to the XVI century cultural and historical environment in which this collection was built. The information gathered on each item, once stored in a database (since this electronic tool offers the most flexible way to access and process accurately large amount of data), has proven very useful to search and and find manuscripts and editions from the Prior’s library, today scattered in several European and Western libraries, thus unknown by scholars and researchers.
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BIASCO, VALERIA. "L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' NELLE SCUOLE ITALIANE. STUDIO DELLO SVILUPPO DELLE POLITICHE EDUCATIVE ANTIMAFIA E ALLA LEGALITA'. ANALISI COMPARATA SU DUE CASI ESEMPLARI: MILANO E PALERMO". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2023. https://hdl.handle.net/2434/951267.

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The doctoral dissertation aims to study the importance of the lawfulness education in Italian schools and to reach a theoretical definition, including a (partial) legality anti-mafia teaching method. Particularly, the research is based on the study of education policies in education legality, by the explanation of events, the historical context and political-institutional frameworks. With a distinction between the national and regional levels, it is examined the semantic lexical change, the different purposes ratified by the legislative measures and the different roles assigned over time and places. The two case studies, taken into account on the national territory, are Milan and Palermo where it is assessed the level of involvement and response to educational policies in legality education and the social anti-mafia movement. Both focuses the didactic-educational path taken by the secondary school institution in order to assess the effects produced among students over the years, since 1980. The first focal point is on the Giuseppe Garibaldi classical high school in Palermo and the second one, on the other hand, examines the Alessandro Volta scientific high school in Milan. To develop the case studies, the qualitative method has been applied. In conclusion, the need of an education policy, perceived as a unicum both nationally and regionally, has emerged. A common starting point where the individual region can enforce its own individual specificities according to its context. To define what we mean by “education to legality” it has been researched a proper answer to this question: the proposal lies in the phrase “educating for anti-mafia-legality culture”.
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Autuori, Martina. "Tra ordo rerum e ordo verborum. ‛Verità’ e ‛realtà’ nella letteratura teologica del primo secolo XII: tre casi esemplari (Oddone di Tournai, Guglielmo di Champeaux, Roscellino di Compiègne)". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/1900.

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2013 - 2014
La storiografia della seconda metà del ventesimo secolo ha in più occasioni evidenziato la centralità del dibattito teologico emerso tra la seconda metà del secolo XI e i primi decenni del secolo XII per lo sviluppo di una prima compiuta riflessione sullo statuto epistemologico del sapere teologico e del suo linguaggio. Tra gli autori attivi in questo arco cronologico, particolare rilevanza assumono le figure di Oddone di Tournai, Guglielmo di Champeaux e Roscellino di Compiègne, maestri attivi in area francese, uniti dalla condivisione di un percorso curriculare comune ma divisi dalle posizioni assunte su quella che la storiografia ha comunemente (e in parte impropriamente) definito ‘questione degli universali’. La tesi si articola in tre capitoli, incentrati sulla disamina di testi utili alla ricostruzione delle più significative tesi dei tre maestri. In particolare, nel primo capitolo, sulla base delle informazioni tratte da commenti frammentari riportati alla luce in tempi recenti e attribuiti dagli studiosi in maniera non sempre unanime a Guglielmo di Champeaux, e delle Sententiae vel quaestiones raccolte in un florilegio noto come Liber Pancrisis, è stato possibile ricostruire le linee principali del curriculum studiorum delle scuole a cavallo tra i secoli XI e XII, di cui Guglielmo era – agli occhi dei contemporanei e a dispetto di quanto sia passato alla storia attraverso la testimonianza abelardiana – una delle colonne portanti (columna doctorum). Si delinea, dunque, dall'analisi di questi materiali, la figura di un rinomato magister pienamente coerente con il paradigma epistemologico della tradizione aristotelico-boeziana e con il conseguente esemplarismo di matrice agostiniana. Nel suo magistero, Guglielmo utilizza gli strumenti provenienti dalla sapienza antica calati nelle forme di un sapere moderno, elaborando così, nel vivo del dibattito tra antiqui e moderni, una sottile speculazione teologica. I temi principali, dal peccato originale all’incarnazione, sono stati, nel presente lavoro, ricollocati, rispetto all’ordine attribuito dall’editore moderno delle Sententiae, in un percorso che evidenzia una visione platonizzante del reale che, da un punto di vista logico, conduce il pensiero ad ascendere dalle res agli universali mentre, da un punto di vista teologico, presupponendo l’esistenza dei principi di tutte le cose nel Verbo divino, postula una discesa del reale da tali principi. Il capitolo presta particolare attenzione al lessico utilizzato da Guglielmo e alla riproposizione della partizione neoplatonica e, ancora una volta, boeziana della facoltà conoscitive dell'uomo. Lo studio delle arti del trivio, scienze del discorso umano, costituisce infatti la base per indirizzare l’uomo verso una comprensione del discorso divino quale sapere teologico. È nell’incontro di tali discipline e nella coesistenza dei loro intenti che, in quella che sembra essere la proposta speculativa di Guglielmo, si determinano i presupposti di una teoria della conoscenza capace di assicurare al suo interno la fondamentale coesione tra l’ordine dell’universo – così come è stato pensato e creato da Dio – e la capacità affidata all’uomo di ricostruirne la struttura. L’insegnamento della dialettica, l’allontanamento dall’attività magistrale, la scelta del silenzio e del deserto interiore, la dimensione comunitaria della vita religiosa adattata all’ideale eremitico e il concreto impegno, in veste di vescovo, nella riforma di una Chiesa sempre più dilaniata dagli scontri tra papato e impero, accomunano la figura di Oddone di Tournai ai percorsi esistenziali degli altri attori – come lui non protagonisti – del passaggio dal secolo XI al XII, come nel caso specifico del maestro di Champeaux. È, dunque, forse possibile parlare di una linea di pensiero condivisa, capace di intercettare autori geograficamente e spiritualmente distanti tra loro; si tratta di quella linea che pur avendo avuto un cominciamento lontano si è accresciuta nel corso dei secoli dell’alto Medioevo, nutrendosi del contributo di tutti coloro che, attraverso diverse forme, hanno partecipato, nell’adesione a un paradigma esemplarista, dell’ideale platonico calandolo in una realtà storico-culturale di volta in volta differente. Il secondo capitolo si articola principalmente sull’analisi di una delle opere di Oddone, il De peccato originali, dalla cui lettura emergono il metodo dialettico utilizzato dal maestro per sciogliere le numerose difficoltà dogmatiche che emergono nell'analisi filosofico-dottrinaria del tema del peccato originale e, al contempo, il lessico e la struttura epistemologica del medesimo paradigma già evidenziato nel capitolo precedente. La teatrale riproposizione del dibattito tra le diverse dottrine che si sono avvicendate nel corso dei secoli sul tema del peccato originale messa in campo da Oddone consente, in misura ancora maggiore rispetto all’esperienza del laboratorio teologico delle Sententiae di Guglielmo, di entrare nel vivo di un dibattito la cui portata, nell’imminente passaggio di paradigma, sarebbe stata non solo teologica ma anche e soprattutto epistemologica. Tutto questo esploderà in un vero e proprio conflitto dottrinario – analizzato nel terzo e ultimo capitolo – i cui protagonisti (Roscellino, Abelardo e Anselmo) si colpiscono vicendevolmente con il gladius della dialettica; la tesi punta dunque a evidenziare – anche grazie a una mirata collocazione delle diverse opere analizzate in un climax di crescente intensità espressiva – la drammaticità speculativa di un momento di passaggio della storia della filosofia medievale costituito, al contempo, da grande ricchezza speculativa, ma anche da una forte frammentazione terminologica e dottrinaria. Nel terzo capitolo, l’analisi del pensiero di Roscellino di Compiègne – solitamente collocato agli antipodi del realismo caratterizzante le posizioni dei primi due autori – e del dibattito sul tema trinitario innescato dall’applicazione della dottrina nominalista alla sostanza divina nasce dall'esigenza di condurre una valutazione sulla terminologia utilizzata nei testi presi in esame che costituisce il loro perimetro di condivisione. L'unico testo a disposizione degli studiosi per ricostruire la dottrina di Roscellino, una lettera diffamatoria indirizzata ad Abelardo, intercetta, nell'incontro con altre significative testimonianze, in modo particolare l’Epistola de Incarnatione Verbi di Anselmo, una Epistola indirizzata al vescovo di Parigi e la Theologia Summi Boni di Abelardo, le rotte su cui si muoveva il dibattito teologico nel fertile periodo preso in esame in questo lavoro. La scelta di mettere in relazione la posizione di Roscellino con quelle ‘realiste’ di Guglielmo e Oddone offre, per il tramite di una analisi testuale – particolarmente attenta alla scelte terminologiche e alle differenze che vocaboli fondamentali, quali substantia, essentia, persona, singularitas, communitas, idem e diverso – un viaggio in un melieu culturale, filosofico e religioso in cui la ‘verità’ poteva e doveva ancora essere raccontata attraverso una ‘realtà’ il più possibile vicina a quella pensata da Dio, nella più esaustiva corrispondenza di ordo rerum, ordo verborum e ordo idearum.[a cura dell'autore]
XIII n.s.
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Libros sobre el tema "Esemplari"

1

Graziosi, Elisabetta. Avventuriere a Bologna: Due storie esemplari. Modena: Mucchi, 1998.

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2

Lorenzetto, Stefano. Italiani per bene: Venticinque storie esemplari. Venezia: Marsilio, 2002.

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3

La prosa dell'ermetismo: Caratteri e esemplari. Firenze, Italy: Firenze University Press, 2016.

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4

1966-, Mantegazza Raffaele y Petrassi Elena, eds. Pedagogia e Shoah: Frammenti di vite esemplari. [Brescia, Italy]: ATí editore, 2010.

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5

Accogli lo straniero: Storie esemplari dell'Antico Testamento. Roma: Città nuova, 2018.

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6

Rossi, Marielisa. Provenienze, cataloghi, esemplari: Studi sulle raccolte librarie antiche. Roma: Vecchiarelli, 2001.

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7

Attraverso la poesia italiana: Analisi di testi esemplari. Roma: Carocci, 2008.

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8

Attraverso la prosa italiana: Analisi di testi esemplari. Roma: Carocci, 2008.

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9

Giorgio, Varanini y Baldassarri Guido 1947-, eds. Racconti esemplari di predicatori del Due e Trecento. Roma: Salerno editrice, 1993.

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10

La poesia italiana, 1903-1943: Quarantuno titoli esemplari. Venezia: Marsilio, 1997.

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Capítulos de libros sobre el tema "Esemplari"

1

Cipollaro, Costanza. "Invenzione e reinvenzione negli esemplari miniati del Roman de Troie tra Francia e Italia. Dal ms. ambrosiano D 55 Sup. al Cod. 2571 di Vienna". En Allen Mären ein Herr/Lord of all Tales, 19–66. Wien: Böhlau Verlag, 2017. http://dx.doi.org/10.7767/9783205205562-002.

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2

Polara, Giovanni. "Esemplarità del mito in Properzio". En Le figure del mito in Properzio, 351–73. Turnhout: Brepols Publishers, 2017. http://dx.doi.org/10.1484/m.spl-eb.5.112124.

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3

Baffioni, Carmela. "Un esemplare arabo del Liber de quattuor confectionibus". En Hermetism from Late Antiquity to Humanism, 295–313. Turnhout: Brepols Publishers, 2004. http://dx.doi.org/10.1484/m.ipm-eb.4.00101.

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4

De Sanctis, Dino. "La biografia del Κῆπος e il profilo esemplare del saggio epicureo". En Bios Philosophos. Philosophy in Ancient Greek Biography, 71–99. Turnhout: Brepols Publishers, 2016. http://dx.doi.org/10.1484/m.phr-eb.5.113197.

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5

Rosso, Maria. "Malinconia e alienazione amorosa in quattro Novelle esemplari di Cervantes". En Amore e follia nella narrativa breve dal Medioevo a Cervantes, 193–218. Ledizioni, 2019. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.13290.

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6

Varaschin, Annapaola. "La normatività esemplare nell’estetica di Kant". En Exemplarity: A Pattern of Thought for Aesthetic Cognition, 35–56. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3xfx.5.

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7

Cecchi, Dario. "L’arte della politica come performativo esemplare Rileggendo le lezioni di Arendt sul giudizio estetico". En Exemplarity: A Pattern of Thought for Aesthetic Cognition, 121–32. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3xfx.9.

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8

Polin, Giovanni. "APOSTOLO ZENO E LA DEFINIZIONE FUNZIONALE DELLO SPAZIO TEATRALE, CONSIDERAZIONI SU UN CASO ESEMPLARE:". En Theatre Spaces for Music in 18th-Century Europe, 299–320. Hollitzer Verlag, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv15d7z24.15.

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9

Riccardo Florio, Raffaele Catuogno, Teresa Della Corte, Veronica Marino y Antonia Valeria Dilauro. "Architettura archeologia per il rilievo integrato, il caso esemplare di Cuma: le Terme del Foro". En CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.118.

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10

"HomoTransNationalismus in den Borderlands Italien: eine exemplarische Analyse ineinandergreifender Diskurse zu Sexual Citizenship in Italien mit Hilfe des Konzepts der Bordertexturen / Omotransnazionalismo nei borderlands italiani: un’analisi esemplare di discorsi intrecciati sulla ›sexual citizenship‹ in Italia basata sul concetto di bordertextures". En Flucht - Grenze - Integration / Fuga - Confine - Integrazione, 67–90. transcript-Verlag, 2020. http://dx.doi.org/10.14361/9783839451175-006.

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