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Pinto, Darllan Conceição. "Dualidade Generalizada de Esakia com Aplicações". Instituto de Matemática, 2012. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/19491.

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Resumen
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FAPESB
Neste trabalho, inicialmente, apresentamos a Dualidade de Esakia. Enfraquecendo os mor smos de reticulados e considerando os mor smo de Esakia como sendo Mor smos Parciais de Esakia, obtemos a Dualidade Generalizada de Esakia. Com esses resultados, estabelecemos uma dualidade entre as categorias de L ogicas Abstratas Distributivas e espa cos Priestley, e uma representa c~ao de L ogicas Abstratas Intuicionistas em Espa cos de Esakia. Por m, aplicamos os resultados na compara c~ao da Condi c~ao de Dom nios Fechados (CDF) com a Condi c~oes de Dom nios Fechados de Zakharyaschev (CDFZ).
In this work, initially, we present the Esakia duality. Weakening the morphisms of lattices and considering the Esakia morphism as Partial Esakia morphism, we obtain the Generalized Esakia Duality. With these results, we establish a duality between the categories of Distributive Abstract Logic and Priestley Spaces, and a representation of intuitionistic Abstract Logic and Esakia Spaces. Finally, we apply the results of the comparison closed domain condition (CDC) with the Zakharyaschev's closed domain condition (ZCDC).
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Vargas-Hordosch, Esly. "Esaïe 55, 1-13 : analyse de la structure littéraire". Paris, EPHE, 2005. http://www.theses.fr/2005EPHE4043.

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Resumen
L'étude du livre d'Esaïe s'est focalisée pendant plus d'un siècle sur la question de savoir s'il avait un, deux ou trois auteurs ou rédacteurs. Puis l'on a pris conscience de l'intérêt de l'étudier dans son unité, car son organisation est porteuse de sens. Cela a mis en relief l'importance de la métrique et des strophes et une certaine cohérence de la pensée de l'œuvre. Placé entre deux blocs de chapitres (40-55 et 56-66, deux parties majeures de l'œuvre), et au milieu des débats qu'ils suscitent, Esaïe 55 interpelle par cette position et par son message. C'est un appel à revenir à Yahvé, Dieu qui se veut proche, tout en tenant compte de la distance séparant la terre des cieux. En fait, l'approche du prophète atteste les états d'âme de la communauté en exil et son propre désir d'accompagner et de sauver son peuple. La distance exprime une différence salutaire, c'est une garantie : Dieu peut pardonner et sauver car il est profondément différent et infiniment plus grand. Le salut et la vie de l'homme sont liés à l'acceptation de cette différence. A cause du pêché, la distance entre les cieux de la Terre devient l'expression d'une muraille entre Dieu et l'homme. L'intervention divine dans l'histoire du peuple d'Israël et des hommes est alors mal comprise, voire imperméable à la pensée humaine. Cela explique l'absence apparente de la présence divine et de la libération tant attendue, thème majeur d'Es 40-55. Le retour de l'exil n'est alors plus un simple retour au pays mais à Yahvé. La transformation du désert montre cette volonté créatrice, restauratrice de Yahvé envers l'humanité et la nature et dépasse le désir de sauver ou libérer Israël
For over a century then study of Isaiah was focused on whether it was the work of one, two or three authors. Then some researches began to realise the advantage of studying the book as a unit, for its structure is in itself meaningful. This highlighted the importance of its metrics, stanzas and a certain conceptual coherence. Located as it is between two blocks of chapters (40-55 and 56-66, two major sections of the work), and in the midst of the debates that provoke, Isaiah 55 raises questions via both its message and its position. It is a call to return to Yahwe, the God who wants to be close to man while taking into account the gap between heaven and hearth. Indeed, the prophet's approach attests to the feelings of the community in exile and his own desire to accompany and save his people. Distance reveals a healthy difference, a guarantee: God can pardon and save because he is profoundly different and infinitely greater. Man's life and salvation are linked to the acceptance of this difference. Because of sin, the distance between heaven and earth becomes the expression of the wall between man and God. Divine intervention in the history of the people of Israel and of mankind, is then misunderstood by, and even incomprehensible to, the human mind. This explains the apparent absence of the divine presence and of the divine presence and of the eagerly awaited liberation-a major theme of Isaiah 40-55. The return from exile is no longer a simple return to the homeland, but to Yahwe also. The transformation of the dersert shows this creative, restorative will of Yahwe towards humanity and nature and goes beyond the desire to save or liberate Israel
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MISTRETTA, VINCENZO DANIELE. "Disciplina e tecnica dell'esame incrociato". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1025.

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Resumen
La tesi di dottorato in oggetto tratta dell’esame incrociato. In particolare nel primo capitolo ho affrontato il tema delle attività preliminari all’esame incrociato, nel secondo la sua disciplina e nel terzo la sua tecnica. Tale tema di ricerca è stato affrontato facendo costante riferimento alla prassi dei tribunali, alla giurisprudenza e dottrina di riferimento evidenziandone i profili problematici. Questo istituto può essere definito come quell’insieme di regole con le quali le parti pongono direttamente le domande alla persona esaminata. Le regole sono state elaborate da una prassi secolare che si è formata negli ordinamenti angloamericani. L’esame incrociato è stato definito nei paesi anglosassoni il miglior “strumento” per conoscere la verità. Esso si basa sul principio secondo cui la verità si conosce tanto meglio, quanto, più spazio è lasciato alla dialettica tra le parti in conflitto. Rispetto a tale modello, il codice italiano si caratterizza per il fatto di riprodurre soltanto alcune di quelle regole e per la scelta di attribuire al giudice un controllo penetrante sullo svolgimento dell'esame. In particolare, il presidente dell'organo giudicante ha la funzione di “assicurare la pertinenza delle domande, la genuinità delle risposte, la lealtà dell'esame e la correttezza delle contestazioni ( ... )” (art. 499, comma 6). L’esame incrociato si articola nei tre momenti fondamentali dell'esame diretto, del controesame e del riesame (art. 498): i soggetti che pongono le domande sono il pubblico ministero ed i difensori delle parti private. L’esame diretto è condotto dalla parte che ha chiesto di interrogare il testimone (o altro soggetto che rende dichiarazioni). L'esame diretto tende ad ottenere la rappresentazione dei fatti conosciuti dal testimone; tali fatti dovrebbero essere utili a dimostrare la tesi di colui che lo ha citato; il suo scopo è quello di dimostrare che il teste è attendibile e credibile. Per tale motivo sono vietate le “domande suggerimento” (art. 499, comma 3) Il controesame è eventuale, nel senso che le parti, che non hanno chiesto l’ammissione di quel teste, possono a loro volta porre domande. Il controesame è condotto dalla parte che ha un interesse contrario a quella che ha chiesto l'esame del testimone (o altro dichiarante). Il controesame può avvenire sui fatti ovvero sulla credibilità del testimone, o ancora su entrambi gli oggetti. Nel controesame sono ammesse le domande-suggerimento.. Il riesame è doppiamente eventuale perché si svolge soltanto se vi è stato il controesame; nel riesame la parte che ha condotto l’esame diretto può “proporre nuove domande”. La funzione del riesame è quella di consentire, a chi ha introdotto la prova, il “recupero” della sequenza dei fatti, dopo che il controesame ha cercato di mettere in dubbio la loro esistenza; oppure consente di esporre la ragione di contraddizioni nelle quali il testimone è caduto; pertanto tende a corroborare la validità della dichiarazione inizialmente resa. In questa tesi ho affrontato molti profili problematici. Particolare attenzione è stata dedicata al problema delle domande nocive, di quelle suggestive di quelle trabocchetto e del teste c.d. ostile. Infine sono state evidenziate le regole che disciplinano l’esame incrociato con particolare riferimento alla loro interpretazione giurisprudenziale e alle sanzioni eventualmente previste in caso di trasgressione.
This doctoral thesis deals with cross examination. In particular I have dealt with the topic of the activities preliminary to cross examination in the first chapter, its discipline in the second and its technique in the third. The research topic has been dealt with making constant reference to the court’s praxis and to the jurisprudence and doctrine of reference, and therefore evidencing some of the problematic profiles. This institute can be defined as the rules by with which the parties ask the questions directly to the examined witness. The rules were drawn from a secular praxis that has formed in Anglo-American orderings. The cross examination has been defined in the Anglo-Saxon countries as the best instrument for discovering the truth. It is based on the principle that the truth is better known when more space is left to the dialectic between the parties in conflict. Compared to that model, the Italian code is characterized for the fact that it reproduces some of those rules and by the choice of giving the judge a penetrating control on the development of the cross examination. In particular, the purpose of is to assure the question’s relevancy, the answer’s sincerity, the examination’s loyalty and the accuracy of the objections (…)” (art. 499, c.p.p.). The cross examination is structured in three fundamental stagesmoments 1) direct examination, 2) cross examination and 3) re-examination (art. 498): the subjects that ask the questions are the public minister and the private party’s advocates. The direct examination is conduct by the party that asked to interrogate the witness. The direct examination aim aims to obtain a representation of facts as known to the witness; such facts should be useful in demonstrating the examiner’s thesis. The final purpose of the direct examination is to demonstrate that the witness is reliable and credible. Therefore leading questions are prohibited (art. 499, c.p.p.). Cross-examination is optional in the sense that parties that didn’t ask for admission of that witness, can ask questions. Cross-examination is conducted by the party that has a contrary interest. Cross-examination can be regarding facts or credibility of the witness, or both subjects. Leading questions are permitted during the cross-examination. The re-examination is also optional because it is possible only after the cross-examination. In the re-examination the party that conducted the direct examination can propose new questions. The function of the re-examination is to allow to the examiner to recover the sequence of facts after the cross-examination tried to put in doubt its existence; it also allows explanation of any contradictions into which the witness has fallen; therefore it aims to corroborate the validity of the initially rendered declaration. In this thesis I have dealt with many problematic aspects. In particular, detailed attention has been dedicated to the problem of injurious questions, leading questions, trick questions and the hostile witness. Finally I have evidenced the rules that regulate cross examination with particular reference to their jurisprudential interpretation and to the sanctions eventually predicted in transgression cases.
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Gunnella, Valeria <1993&gt. "La disciplina del licenziamento in Cina e Italia: esame di un caso". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11771.

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Resumen
All'interno di questo elaborato, facendo riferimento ad una sentenza civile, emanata dalla Seconda Corte Intermedia del Popolo di Tianjin, vengono trattate le seguenti tematiche: lavoro e licenziamento in Italia e contratti nella RPC. In particolare, al CAPITOLO I, analizzo le normative italiane in materia di lavoro e licenziamento; al CAPITOLO II, viene effettuato un sunto delle principali caratteristiche dei contratti in Cina. Al CAPITOLO III, si riporta la traduzione della sentenza giuridica con relativo commento. L'obiettivo di questo elaborato è quello di fornire, attraverso l'analisi della sentenza, un'ampia panoramica in materia di lavoro per quanto concerne entrambi i paesi.
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Linta, Nikolina <1986&gt. "Esame ecografico con mezzo di contrasto (ceus) nello studio delle patologie dell'apparato gastroenterico". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8456/1/Tesi%20Linta%20completa_.pdf.

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Resumen
La ricerca è incentrata sulla valutazione dell’applicabilità dell’esame ecocontrastografico (CEUS) nello studio delle patologie dell’apparato gastroenterico (GE) dei piccoli animali ed in particolare dell’Inflammatory Bowel Disease (IBD) e dell’ischemia gastrointestinale. Per l’IBD sono stati condotti due studi: uno per determinare l’applicabilità della metodica CEUS nella valutazione della perfusione parietale del duodeno in cani con IBD e l’altro per valutare l’applicabilità della CEUS nel monitoraggio della risposta terapeutica. E’ stato arruolato un gruppo di cani con IBD e uno di cani sani sui quali sono stati formulati e confrontati score clinici, ecografici, ecocontrastografici, endoscopici e istologici del duodeno. Inoltre in un gruppo di soggetti con IBD tali score sono stati confrontati sia al momento della diagnosi che dopo un tempo standardizzato dall’inizio della terapia. Sono state osservate differenze nella modalità di distribuzione del mezzo di contrasto nella parete duodenale tra soggetti sani e quelli con IBD, e tra soggetti con IBD per e post terapia. La quantificazione delle variabili perfusive CEUS ha invece evidenziato differenze statisticamente significative tra soggetti sani e malati per quanto riguarda il Peak Intensity (PI) e Mean Transit Time (MTT). Nessuna differenza è stata evidenziata nelle variabili CEUS dei soggetti con IBD pre- e post-terapia. Su questi risultati è possibile affermare che la CEUS è utile nel distinguere i cani malati dai sani ma non è utili per il monitoraggio terapeutico. Nello studio delle patologie ischemiche GE è stato incluso un piccolo gruppo di cani e gatti (5 pazienti) con lesioni ischemiche di diversa natura. La CEUS ha mostrato una severa riduzione o una completa assenza della perfusione parietale del tratto gastroenterico colpito in confronto alla normale perfusione dei tratti intestinali circostanti dimostrando l’applicabilità e l’utilità di questa metodica nel determinare un danno perfusivo parietale in analogia con quanto già dimostrato in Medicina Umana.
May research project was focused on contrast-enhanced ultrasonography (CEUS) for the evaluation of two different small animal gastrointestinal (GI) diseases: Inflammatory Bowel Disease (IBD) and GI ischemia. Concerning the first disease, 42 dogs with IBD and 20 healthy dogs were included in the study. CEUS of the duodenum was performed to characterize the perfusion of the wall both in healthy and affected dogs. For 12 patients with IBD we performed comparisons of the CEUS parameters before and after two months of a standardized treatment. The duodenal wall exhibited a typical perfusion pattern characterized by a radial and simultaneous enhancement of wall. No differences were observed on the contrast medium distribution between healthy and affected dogs, and between dogs with IBD before and after treatment. Statistically significant differences occurred in the peak intensity and mean transit time between healthy and affected dogs. No significant differences were found for the perfusion parameters before and after treatment. In conclusion, this preliminary study demonstrated that CEUS is useful in distinguishing sick dogs from healthy ones, but it was not able to provide useful information to monitor therapeutic response. Concerning the second disease, the aim of this study was to describe the use of CEUS in a case series of small animal with confirmed GI ischemia. On conventional US all GI lesions were characterized by a focal hypoechoic thickening of the gastric/intestinal wall with loss of normal layering associated with hyperechoic mesentery surrounding the affected GI tract. CEUS showed a severe reduced or absent enhancement of the GI lesions compared to the normally perfused surrounding gastric/intestinal wall. The CEUS features observed in our patients with GI ischemia are similar to those reported in humans. These preliminary findings demonstrated the feasibility and usefulness of CEUS for the detection of canine and feline GI wall impaired perfusion
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Sánchez, Fernández David. "Uso de los coleópteros acuáticos ibéricos en la conservación de la biodiversidad". Doctoral thesis, Universidad de Murcia, 2008. http://hdl.handle.net/10803/10774.

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Resumen
La tesis aborda el problema de la conservación de la biodiversidad acuática en la Península Ibérica e Islas Baleares desde una doble perspectiva, estableciendo prioridades de conservación para espacios y especies utilizando inventarios de coleópteros acuáticos. En primer lugar, se evalúa si los coleópteros acuáticos pueden ser utilizados como buenos indicadores de biodiversidad en ecosistemas acuáticos mediterráneos. Posteriormente, se seleccionan áreas prioritarias para la conservación de la biodiversidad acuática usando coleópteros como indicadores. Se crea una base de datos de coleópteros acuáticos ibéricos y se evalúa tanto el esfuerzo de muestreo, como la cantidad y naturaleza de los posibles sesgos de los datos. Se ha obtenido una función basada en variables ambientales y espaciales capaz de predecir la distribución de la riqueza de especies en la Península Ibérica. Por último se identifican las especies endémicas mas amenazadas, y se evalúa la efectividad de la Red Natura 2000 en su protección.
This thesis comprises the problem of freshwater biodiversity conservation in the Iberian Peninsula and Balearic Islands using inventories of water beetles as surrogates of biodiversity. The thesis involves different approaches and methods from the double perspective of setting conservation priorities for species and areas. Firstly, the use of water beetles as reliable biodiversity indicators in Maditerranean aquatic ecosystems was assessed. Then, areas for freshwater biodiversity conservation at regional scale were selected using water beetles as biodiversity surrogates. Afterwards, a database of Iberian water beetles was compiled. The survey effort, the degree of geographical coverage and the amount and nature of bias in this database were assessed. Subsequently, a function based on environmental and spatial variables able to predict species richness distribution in the Iberian Peninsula and Balearic Islands were obtained. Lastly, the most threatened endemic water beetles were identified and the effectiveness of existing reserve network (Natura 2000) in protecting them was evaluated.
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Conti, Laura. "I reati informatici. Analisi critica di alcune fattispecie ed esame di relativi casi giuridici". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9489/.

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Lo sviluppo tecnologico e la nascita di Internet ha portato alla costituzione di un nuovo canale di comunicazione il quale costituisce, insieme all'uso dei sistemi informatici, un veicolo per la realizzazione di illeciti. Lo scopo di questa tesi di laurea è di presentare e analizzare in modo critico i principali reati informatici. Le ricerche sono state effettuate attraverso diverse banche dati, lettura di libri e vari articoli. La tesi espone al primo capitolo una panoramica storica e generale sui reati informatici. Nel secondo capitolo viene esaminata la Legge 23 dicembre 1993 n. 547. Il terzo capitolo è il cuore della tesi e analizza i principali reati informatici insieme a relativi casi giuridici. Il quarto ed ultimo capitolo, esamina l'esigenza di avere una normativa comune tra i vari stati del mondo. La trattazione fornisce un quadro d'insieme sul dilagante fenomeno dei crimini informatici, seguito da un'analisi approfondita dei singoli reati. La ricerca e lo studio dei casi reali hanno consentito di concretizzare la normativa teorica.
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Gennaro, Romina <1987&gt. "Valutare la comunicazione sociale. Un esame critico di un programma di prevenzione in Cambogia". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2208.

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La comunicazione sociale è un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto sempre più rilevanza anche nel nostro Paese. Nonostante i limiti e le difficoltà ancora riscontrabili, i programmi di prevenzione sociale, pur differendo dalla comunicazione commerciale, si stanno sempre più avvicinando nell'utilizzo di strumenti e metodologie. L'obiettivo del lavoro, partendo da un'analisi critica di un programma di prevenzione in Cambogia, è quello di mettere in luce le difficoltà nel procedere ad una attività valutativa in grado di isolare gli effetti della campagna sociale, nel suo ultimo scopo di indurre a un cambiamento collettivo.
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Dal, Fiume Marco <1989&gt. "Risk Governance delle banche europee: esame del suo impatto sul rischio e sulla performance". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19728.

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Balasso, Alice <1992&gt. "Il rilancio di una destinazione turistica: come rinnovare con successo, esame di alcuni casi studio". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14680.

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In questo elaborato si vuole analizzare la destinazione turistica e il suo ciclo di vita per concentrarsi sulla fase, successiva alla stagnazione, del rilancio di una destinazione. Con il contributo di un'esperta del settore, la dottoressa Monica Basile, verranno presentati diversi casi studio e analizzati i provvedimenti presi per rilanciare la destinazione. Alcuni di questi casi verranno ulteriormente studiati per capire l'effetto a lungo termine e la situazione attuale dopo anni dal rilancio. Si vuole tentare di individuare punti chiave vincenti caratterizzanti il rilancio di una destinazione.
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Bonutto, Marco <1996&gt. "Dialettica e contraddizione. Un esame delle critiche alla logica hegeliana e delle sue possibili aporie". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19713.

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Soppesando la validità di alcune delle principali critiche rivolte alla dialettica di Hegel, il presente lavoro intende esaminare quale ruolo ricopra la contraddizione nella logica del pensatore tedesco. Il progressivo scandaglio della linea interpretativa che da Trendelenburg giunge a Popper e Colletti offre così l'occasione di delineare i tratti essenziali del metodo dialettico, nonché di verificarne i punti di forza, così come le debolezze.
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Pinato, Claudia. "ARRAY-CGH COME ESAME DI PRIMO LIVELLO NELLA DIAGNOSI MOLECOLARE DI RITARDO MENTALE E ANOMALIE CONGENITE". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424644.

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Resumen
The array-CGH technique has emerged in recent years as a powerful tool for the identification of molecular causes underlying complex phenotypes characterized by intellectual disability, autism, epilepsy, psychiatric disorders and multiple congenital anomalies. Over the past 10 years, it has become clear that the conventional cytogenetic analysis is unable to detect rearrangements less than 5-10Mb which can be responsible for these clinical phenotypes. This limit has been exceeded with array-CGH technique which has increased by 15-20% the detection rate of cryptic chromosomal imbalances (deletions or duplications). The possibility to have a genome wide technique with a high resolution led to the proposal, in 2010, by the International Standard Cytogenomic Array (ISCA) Consortium, to use this technique as the first-line test in individuals with intellectual disabilities and congenital anomalies. From studies with microarray technology it has become clear that there are chromosomal regions in which aberrant recombination are particularly frequent, due to the presence of segments with elevated sequence homology, that cause a high degree of genomic instability. Moreover the use of the array-CGH showed the presence in the genome of a large number of structural variations, larger than 1Kb, defined copy number variation or CNVs, that does not always represent a direct cause of disease because they have also been identified in healthy individuals. This complexity in the interpretation of pathogenic CNVs is even more relevant in prenatal diagnosis because it leads to uncertainty in terms of prognosis for the fetal health. For this reason, despite the advantages of the technique, the array-CGH analysis in prenatal diagnosis is considered as a second-line test to be used in association to conventional cytogenetics analysis. In this study were evaluated with array-CGH analysis, 1051 patients with mental and / or developmental disabilities, autism, multiple congenital anomalies and dimorphisms. The main purpose was to verify the presence of cryptic chromosomal rearrangements in order to demonstrate the utility of genomic microarray as first-line test for the characterization of the molecular causes underlying the phenotype of individuals. Then the mechanisms of formation of anomalies were hypothesized by the analysis of the breakpoints, to verify the presence of regions of homology that may have predisposed to the rearrangement. So it was examined whether the mechanism of formation and the clinical significance of the identified CNVs could be related to the pattern of inheritance, the type or the size of the imbalance. The results show that 15.8% of the patients has at least one pathological anomaly or VOUS (variant of uncertain significance) that is likely pathological, and that these are more frequently deletions and CNVs arisen de novo. It was also highlighted that both the clinical significance of CNVs and their mechanism of formation may be related to the size of the imbalance. It was later analyzed the distribution of CNVs in different chromosomes and it was found that in some of them the density of anomalies is greater than the others. The application of the array-CGH in a high number of patients has also allowed to estimate the sensitivity to detect mosaicism, although they have a frequency less than 1% in individuals with learning disabilities. It was observed that the technique is able to detect anomalies present in up to 10% of cells. Finally some fetal samples of chorionic villi and amniotic fluid were analyzed to evaluate the possible use of genomic microarray in prenatal diagnosis. The small number of analyzed samples did not allow us to draw conclusions, but the difficulties in the interpretation of the clinical significance of CNVs, make it a second-line test to be used in association with standard karyotype.
La tecnica di array-CGH si è affermata negli ultimi anni come un potente strumento per l’identificazione delle cause molecolari alla base di fenotipi complessi caratterizzati da disabilità intellettive, autismo, epilessia, disordini psichiatrici e anomalie congenite multiple. Negli ultimi 10 anni, infatti, è emerso sempre più chiaramente che l’analisi citogenetica convenzionale non è in grado di rilevare riarrangiamenti inferiori alle 5-10 Mb che possono essere responsabili di tali fenotipi clinici. Questo limite è stato superato dall’array-CGH che ha aumentato del 15-20% la detection rate di sbilanciamenti cromosomici criptici (delezioni o duplicazioni). La possibilità di avere una tecnica di tipo genome wide ad elevata risoluzione ha portato alla proposta, nel 2010, da parte dell’International Standard Cytogenomic Array (ISCA) Consortium, dell’utilizzo di tale tecnica come esame di primo livello in individui con disabilità intellettive e anomalie congenite. Dagli studi effettuati con tecnologia microarray è risultato evidente che esistono regioni cromosomiche in cui sono particolarmente frequenti ricombinazioni aberranti, dovute alla presenza di segmenti con un’elevata omologia di sequenza che causano un alto grado di instabilità genomica. L’utilizzo dell’array-CGH ha inoltre rivelato la presenza nel genoma di un elevato numero di variazioni strutturali, di dimensioni maggiori di 1Kb, chiamate copy number variations (CNVs), le quali, essendo state identificate anche in individui sani, non sempre rappresentano una causa diretta di malattia. Questa difficoltà nell’interpretazione della patogenicità delle CNVs è ancora più rilevante in diagnosi prenatale poiché si traduce in una incertezza in termini prognostici sulla salute del feto. Per questo motivo, nonostante i vantaggi dati dalla tecnica, l’array-CGH in diagnosi prenatale viene, al momento, considerato un test di secondo livello da utilizzare in associazione all’analisi citogenetica convenzionale. In questo studio sono stati valutati, mediante array-CGH, 1051 pazienti che presentano ritardo mentale e/o dello sviluppo, autismo, anomalie congenite multiple e dimorfismi. L’obiettivo principale è stato quello di verificare la presenza di riarrangiamenti cromosomici criptici in modo da dimostrare l’utilità dell’impiego di microarray genomici come esame di primo livello per la caratterizzazione delle cause molecolari alla base del fenotipo patologico degli individui. Sono stati poi ipotizzati i meccanismi di formazione delle anomalie verificando, mediante l’analisi dei breakpoints, la presenza di regioni di omologia che possano aver predisposto al riarrangiamento. Quindi è stato valutato se il meccanismo di formazione e il significato clinico delle CNVs identificate possano essere correlati al pattern di ereditarietà, al tipo o alle dimensioni dello sbilanciamento. I risultati ottenuti mostrano che il 15.8% dei casi analizzati è portatore di una anomalia patologica o VOUS (variant of uncertain significance) verosimilmente patologica, e che queste sono più frequentemente delezioni e CNVs insorte de novo. È stato inoltre evidenziato che sia il significato clinico delle CNVs sia il loro meccanismo di formazione possano essere correlati alle dimensioni degli sbilanciamenti. È stata successivamente analizzata la distribuzione delle CNVs nei diversi cromosomi ed è emerso che in alcuni di essi la densità di anomalie riscontrate è maggiore rispetto agli altri. L’applicazione dell’array-CGH in un elevato numero di pazienti ha permesso, inoltre, di stimarne la sensibilità nell’identificazione di mosaicismi, sebbene abbiano una frequenza inferiore all’1% in individui con disabilità intellettive. È stato osservato che la tecnica è in grado di rilevare anomalie che coinvolgono anche un numero limitato di cellule, fino al 10%. Infine sono stati analizzati alcuni campioni fetali di villi coriali e liquido amniotico per valutare il possibile utilizzo dei microarray genomici in diagnosi prenatale. Il numero esiguo di campioni analizzati non ci ha permesso di trarre delle conclusioni, tuttavia, per le difficoltà che si riscontrano nell’interpretazione del significato clinico delle CNVs, è da ritenere al momento un test di secondo livello da utilizzare in associazione al cariotipo standard.
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Bonalume, V. "IL CONFORT DEL POSTO DI LAVORO SULLE MACCHINE AGRICOLE: ESAME DELLE CRITICITA' E FORMULAZIONE DI SOLUZIONI". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/214617.

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Resumen
Introduction. The study of agricultural operator’s health must consider also the mechanical vibration risk. The continuous and various use of machinery through the year makes its exposure evaluation very difficult. In particular, for the tractor drivers the risk is quite high: the vibration transmission to the body occurs primarily through the seat, depending the levels on several factors relevant to the machine structural characteristics and operative conditions. On vehicles, Whole Body Vibrations (WBV) and Hand-Arm Vibration (HAV) are usually measured. Vibrations are generally characterized through the following parameters: - perceived axis: vibrations are very often multidirectional, but 3 axes are conventionally considered: vertical (z), longitudinal (x), transversal (y); if combined, they produce rotational vibrations; - intensity, expressed in terms of acceleration (m/s²); - frequency: the sensitivity of the human body along the 3 axes is a function of the frequency. At very low values (<2 Hz), the whole body reacts as a single and homogeneous mass; between 2 and 20 Hz the spinal column is more stressed and digestive and circulatory disorders may occur; at high frequency, from 20 to 1000 Hz the hand-arm district is particularly charged; - exposure time: the limits specified by the Standards are generally referred to the 8 hr workday. The exposure risk to mechanical vibration is essentially related to the individual sensitivity. As a consequence, the study of the exposure effects is very complex. The relevant literature highlights a correlation between the exposure intensity and some specific diseases in the short, in the medium and in the long period: - considering the hand-arm district, exposure causes vascular, neurological and muscular-skeletal problems; - considering the whole body, the risk is related to diseases involving the spinal column; in particular, the range 2-10 Hz appears to be the most dangerous in the agricultural sector. Materials and methods. The Italian D.Lgs. 81/08 provides specific requirements for workers about the identification, evaluation and prevention of mechanical vibration exposure risks. Several vibration sources should be recognized in the agricultural activity; moreover, the variability of operative conditions makes the situation much more critical. In order to quantify the exposure level and evaluate the risk, the access to dedicated databases is allowed, but in this case the obtainable results are frequently very poor, because the values found show frequently a low accuracy in representing the real situation. This enduring lack of data and of a standardized approach was highlighted also by the public institutions dealing with workers’health (INAIL, ASL, etc.), having them strongly requested the development of tools to solve the problem. The goal of this research is the creation of a predictive model, in order to quantify the operator vibration exposure level on agricultural machinery, without measuring, nor instrumentally and systematically, the acceleration levels. Taking into account the enormous variability of machines and operations carried out all over the year, the building of a unique general model, applicable to every agricultural chain is not logical. Therefore, the most suitable solution seems to be to develop many dedicated models. The research was developed in different steps, all characterized by an experimental approach, both in the field and in laboratory. This led to an intense work of acquisition and analysis of the data, in order to create validated models, able to predict precisely the vibrational exposure levels considering the various operative conditions. To acquire really comparable data, in the first part of the research a standardized collection method was defined, and was later applied on viticulture chain. 6 operative tasks are then identified and characterized through their different parameters, related to structural characteristics of the tractor, the coupled implements and the operative conditions. Vibration levels were measured on tractor seats (of both wheel and tracklaying tractors) with a 3-axes accelerometer operated by a 4-channel human vibration meter. Data about operative conditions were collected using a set of ad hoc tables. Due to the high variability of the agricultural sector was not possible to analyze all tasks, and therefore is necessary to find alternative solutions. In this scenario, two vibration test rigs were used. With the first the tractor riding during ploughing was simulated; this operation was taken into account because is probably the most diffused all over the world, representing also one of the most dangerous in terms of comfort. In fact the vibrational levels detected during ploughing are often very high. Vibration levels were instrumentally recorded on the field following different operating condition and were later reproduced on the rig, in order to classify and quantify the specific parameters influence. To collect a good amount of data to perform the statistical analysis, several test repetitions were carried out, New and more efficient devices to reduce the vibration level are nowadays available. During the period of study spent abroad, the rig installed at the Technische Universität of Berlin was used to evaluate the comfort on a 4-isodiametric wheel tractor equipped with a hydropneumatic suspension system. The comfort level was measured simulating the transfer and ploughing tasks. During ploughing were considered two different tyres inflation pressures. The hydropneumatic suspension has been tested in 3 different working modes: - unlocked: the hydraulic cylinders are moving freely; - locked: the cylinders remain in a fixed position; - semi-active: a proportional valve adjusts continuously the damping rate as a function of the vibration input. Also in this case, to guarantee the best data analysis a suitable number of repetitions have been performed. Finally, in order to quantify the influence of considered parameters, the AHP (Analytic Hierarchy Process) multi-attribute model was applied on 4 real ploughing cases. Results and discussion. The vibrational levels measured in the viticulture chain do not show a dramatic situation, even if the vertical axis results the most stressed, with a high load on the spinal column. The introduction of rest periods during the workday may effectively reduce fatigue, which often causes a decrease of the operator’s attention level, so facilitating the accidents occurrence. Travelling speed, soil surface profile, tractor-implement mass, mass distribution and soil compaction are the parameters mostly influencing the vibration during ploughing. Thanks to calculated interactions, a comprehensive algorithm was developed to evaluate the exposure level. The tests carried out on the isodiametric tractor equipped with hydropneumatic suspension show a low efficiency of the valve when operating the hydraulic cylinders (probably due to a poor adjustment): in fact, the data resulted very similar to those obtained with the suspensions in unlocked mode. Also the frequency analysis evidenced the low efficiency of the suspension device in semi-active mode. As expected, the locked mode does not sufficiently damp the vibrations, and the peaks have a frequency value very close to that of the spinal column resonance. During ploughing simulation, a significant reduction of the tyres inflation pressures (e.g. from 1.6 to 0.8 bar at the rear) improves significantly the comfort. Finally, the multi-attribute model application allowed to quantify precisely the parameters influence: tyres or tracks, soil surface profile and travelling speed seem influence remarkably the operator’s comfort. Conclusions. The different experimental approaches (both in field and in lab) led to the planned goals: - the standardized data collection method allowed the definition of the parameters influencing the vibration level in different agricultural tasks; - the work on the test rigs led to: a) the quantification of the identified parameters on the operator comfort during ploughing; b) point out the efficiency of a hydropneumatic suspension working in different modes; c) the definition of the influence on vibration levels of the tyres inflation pressure variation. - the multi-attribute model contributed in offering further evaluation of the cases studied. Some of the parameters must be analyzed more in detail (e.g. soil compaction and tractor-implement mass distribution), as well as a new and more accurate adjustment of the suspension system seems necessary to optimize its performance.
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MELI, GIULIA. "IL DIALETTO DEGLI SHINTE ROSENGRE: ESAME DELLE FONTI E ANALISI DELLA MORFOLOGIA TRA SINCRONIA E DIACRONIA". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/694709.

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Resumen
The discovery of Shinto Rosengro brings about new data to the panorama of old settlement Romani varieties in Italy. Discovered by Leonardo Piasere in the early 90s’ and partly published in 2001, the manuscripts witnessing this Neo-Indo-Aryan dialect were arranged from 1892 to 1911. The author, Sigismondo Caccini, was a man who had a strict contact with the community of Shinte Rosengre and took part to its short-range movements through Central Italy. The wide corpus of texts and grammatical descriptions by Caccini consists of six grammars, eighteen tales and four dictionaries counting about four thousand terms. It shows a Sinti variety carrying some peculiar features, which distinguish it from the other old settlement varieties on the Italian ground (Sinti and Abruzzian Romani). This work aims to the description of the morphology of Shinto Rosengro, and to the discussion and possible explanation of some of its peculiarities. It is divided in three main parts. In the first part, a description of the morphology of the word classes of Shinto Rosengro is given (the described classes are: noun, article, adjective, personal pronoun, possessives, demonstratives and verb). Every chapter of this first part is divided into two sections: the first section presents and, if possible, accounts for the forms given by the grammarian Caccini, and shows the evolution of his description; the second section offers a description of the morphology extracted by the texts in Shinto Rosengro, that are considered as the most proximate example of what had to be the actual use of this language. The second part is a collection of five chapters that focus on some peculiar morphological traits of Shinto Rosengro, in order to offer a possible explanation for their genesis. The topics are: the dative/locative syncretism in the noun inflection; the imperfect marker -esta; the periphrastic future built with avra particle; the participle in -men; the abstract derivatives in -ipen/-iben and their distribution. The third part gives a synthetic analysis of some features of Shinto Rosengro, which are presented in relation to the main diagnostic isoglosses proposed by scholars up to now for the classification of Romani dialects. This part focuses especially on the relation of Shinto Rosengro with the geographically nearest old settlement varieties. As a final appendix, the transcription and translation of some unpublished tales of Caccini corpus is proposed.
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Fabbrizzi, Simone. "Regular and exact categories". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9161/.

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Shahgiriiva, Hava y Artemiz Eskafi. "Ansvarsfördelning vid fastighetsförvärv – Riskkonstruktioners betydelse". Thesis, Malmö universitet, Fakulteten för kultur och samhälle (KS), 2019. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:mau:diva-22467.

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Idag förekommer det ett antal byggnadskonstruktioner som benämns som riskkonstruktioner. Dessa är specifika byggnadstekniker som kan orsaka fel i byggnad i form av fukt-, lukt-, och mögelproblem. Enstegstätad fasad, platta på mark och krypgrund är exempel på riskkonstruktioner. Felreglerna som kan aktualiseras vid riskkonstruktion finns i jordabalkens fjärde kapitel och omfattar köparens långtgående undersökningsplikt. Omfattningen av denna kan dock variera och kan i vissa fall reduceras vid säljarens lugnande besked eller utökas vid varnande besked. Vid direkta utfästelser om en del av byggnaden, i form av garantier, faller undersökningsplikten bort i det hänseendet. Säljaren har ingen generell upplysningsplikt men det kan däremot vara till dennes fördel att upplysa köparen om brister som denne känner till då detta senare inte kan definieras som ett dolt fel och falla under dennes ansvar. Det föreligger en skillnad gällande felansvar och felregler när förvärvet sker via entreprenad respektive när köpet avser ett vanligt fastighetsförvärv. En köpare av en riskkonstruktion, som exempelvis en enstegstätad fasad, kan vid ett vanligt fastighetsförvärv inte åberopa ett faktiskt abstrakt fel med förklaring till att byggnaden avviker från vad denne med fog kunnat förutsätta och förvänta sig. Det föreligger således inte fel i köprättslig mening om byggnaden har uppförts i enlighet med då rådande byggnormer, även om byggnaden idag skulle visa sig vara bristfällig. Skulle köpet däremot ske via entreprenad ser felreglerna annorlunda ut då entreprenören bär på ett större ansvar. Detta grundas i att det tillämpas olika regelverk. Skulle det uppstå fel på grund av riskkonstruktion vid köp via entreprenad tillämpas konsumenttjänstlagen och standardavtal. Gäller fallet ett vanligt fastighetsförvärv tillämpas istället jordabalkens regler. Köpare kan vid köp via entreprenad förvänta sig att byggnaden är allmänt funktionsduglig och håller en god standard i förhållande till dagens byggnormer. Detta innebär att köparen, vid köp via entreprenad, har en större möjlighet att påtala fel.
Today, there are several building constructions that are referred to as risk constructions. These are specific building techniques that can cause odor and mold problems. Single-stage sealed façade, constructions on deck and crawl space are examples of risk constructions. Rules about the responsibility between the buyer and the seller can be found in the fourth chapter of the real estate act and covers the buyer’s far-reaching duty of examination. However, the extent of this varies and may in some cases be reduces by the seller’s assurance or be expanded by warnings. The seller does not have a general duty to provide information about the condition of the building, however by enlighten the counterpart about faults he is conscious of the duty of examination increases. As a result, the faults cannot be defined as hidden and won’t fall under his responsibility. There is a difference regarding the responsibility when the real estate purchase is between a seller and buyer and a purchase that is provided by a contractor. A buyer of a risk construction, such as a single-stage sealed facade, cannot claim that there is a defect in the property and that the building deviates from what she had expected. If the construction was constructed in accordance with prevailing building standards and norms it cannot be a defect, even though the building today would prove to be deficient. If, on the other hand, the purchase is provided by a contractor the rules look different since the contractor carries a bigger responsibility. This is since different regulations are applied. If defects occur due to a risk construction, and the purchase is provided by a contractor, consumer service act and standard contracts are applicable. In the case of a real estate purchase between buyer and seller, the rules of the real estate act are applicable. When a purchase if provided by a contractor the buyer can expect the building to be generally functional and maintain a good standard in relation to today’s building standard. This means that the buyer has a greater possibility of reprimanding defects.
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Comastri, Elia. "Esame di tre soluzioni fondali per un edificio multipiano nella zona N-W della città di Bologna". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2123/.

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Dunis, Serge. "Organisation sociale et pensée des anciens Maori un esai de reconstruction". Lille 3 : ANRT, 1985. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37593925m.

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Santos, Juliano Gouveia dos. "Tangentes do jardim imperfeito". Universidade de São Paulo, 2011. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/27/27159/tde-04062011-171324/.

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A pesquisa, com título inicial de Errância e Idiorritmia Fotografias, buscou aplicar uma proposta metodológica baseada sobretudo (mas não apenas) no diálogo com as obras LEspace Littéraire, do ensaísta Maurice Blanchot autor no qual a errância é discutida como eixo de uma prática que desconhece seu ponto de chegada e que não abdica de sua força motora irredutível (ainda que por vezes desconhecida) , e com o seminário Comment Vivre Ensemble, de Roland Barthes, em que o termo idiorritmia é empregado para uma discussão sobre a individuação da linguagem. O trabalho procurou aproximar-se dessas considerações teóricas para desenvolver um método ensaístico e prático de produção em fotografia.
Originally titled as Errance and Idiorhythm Photographs, the research looked to apply a methodology mainly based (but not only) in the dialogue with the works LEspace Littéraire, by the essayist Maurice Blanchot in which the author discusses the errance as the axis of a practice that knows your destination and that do not abdicate of its driving and irreducible force (though sometimes unknown) as well as the Roland Barthes seminar Comment Vivre Ensemble, in which the term idiorhythm is introduced to discuss the individuation of the language. This work tried to approach these theoretical considerations to develop an essayistical and practical method of producing.
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Froemel, Joerg [Verfasser], Thomas [Akademischer Betreuer] Geßner, Thomas [Gutachter] Geßner y Masayoshi [Gutachter] Esashi. "Gallium-based Solid Liquid Interdiffusion Bonding of Semiconductor Substrates near room temperature / Joerg Froemel ; Gutachter: Thomas Geßner, Masayoshi Esashi ; Betreuer: Thomas Geßner". Chemnitz : Universitätsbibliothek Chemnitz, 2015. http://d-nb.info/1213812771/34.

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ASSIS, ELIEZER ALVES DE. "LA PARABOLE DES VIGNERONS HOMICIDES DE MATTHIEU 21,33-46 À LA LUMIÈRE DES RÉSONANCES DE ESAÏE 5,1-7". PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO DE JANEIRO, 2006. http://www.maxwell.vrac.puc-rio.br/Busca_etds.php?strSecao=resultado&nrSeq=10073@1.

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Resumen
PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO DE JANEIRO
COORDENAÇÃO DE APERFEIÇOAMENTO DO PESSOAL DE ENSINO SUPERIOR
CONSELHO NACIONAL DE DESENVOLVIMENTO CIENTÍFICO E TECNOLÓGICO
La parabole des vignerons homicides de Matthieu 21,33-46 à la lumière des résonances de Esaïe 5,1-7 présente des points de connexion avec le texte hébreu comme aussi avec la version du Septuaginta. Cette dissertation vérifie résonances et à partir de cette constatation sont vérifiées les connexions avec Esaïe qui déjà étaient présentes dans la forme originale de la parabole des vignerons, qui ont été stylistique modifiées dans les phases ultérieures de la tradition, influençant rédactionnel la parabole des vignerons dans la version de Matthieu. L`étude focalise le mode dans lequel la parabole a été personnalisée et appliquée par Matthieu, étant recouvert avec un projet historique de la salut et avec une interprétation ecclésiologie; comme dans la présentation de l`idéal moral formulé dans Matthieu 21,43, s`agit d`un développement de l`accent qui est placé dans le comportement moral correcte mishpat et de la tsedaqa, comme Esaïe 5,7. L`essence juridique, tel ce que je mange présentée dans Esaïe 5,1-7, est entrepris complètement par le rédacteur de Matthieu, de tel mode que l`accusation, originalement indiquée pour laer`beit, a été dirigée aux adversaires de Jésus, qui ne faisait pas attention à l`idéal moral établi dans 21,43 poiou/nti tou.j karpou.j. Comme conséquence, la culpabilité d`Isarel est vérifiée avec la perte de la basilei,a, étant transférés pour un e;qnoj. La conclusion du travail échantillon qui dans la version de Matthieu a été préservé la nature juridique du cantique de la vigne de Esaïe à partir des résonances présentes dans la parabole des vignerons homicides.
A parábola dos vinhateiros homicidas de Mateus 21,33-46 à luz das ressonâncias de Isaías 5,1-7 apresenta pontos de conexão com o texto hebraico e com a versão da Septuaginta. Esta dissertação comprova a intertextualidade e a partir desta constatação são verificadas as conexões com Isaías que já estavam presentes na forma original da parábola dos vinhateiros, que foram estilisticamente modificadas nas fases subseqüentes da tradição, influenciando redacionalmente a parábola dos vinhateiros na versão de Mateus. O estudo focaliza o modo no qual a parábola foi adaptada e aplicada por Mateus, sendo recoberta com um esquema histórico-salvífico e com uma interpretação cristológica e eclesiológica; como na apresentação do ideal moral formulado em Mateus 21,43, trata-se de um desenvolvimento da ênfase que é colocada no comportamento moral correto mishpat e da tsedaqah, conforme Isaías 5,7. A essência jurídica, tal qual como apresentada em Isaías 5,1- 7, é empreendida completamente pelo redator mateano, de tal modo que a acusação, originalmente apontada para beit Israel, foi direcionada aos oponentes de Jesus, que não atendiam ao ideal moral estabelecido em 21,43 poiountes tous karpous. Como conseqüência, a culpabilidade de Israel é verificada com a perda da Basileías sendo transferida para um ethnous. A conclusão do trabalho mostra que na versão de Mateus foi preservada a natureza jurídica paradigmática do cântico da vinha de Isaías a partir das ressonâncias presentes na parábola dos vinhateiros homicidas.
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Persano, Paolo. "Scultura greca del tardo arcaismo: un nuovo esame delle sculture frontonali del tempio di Apollo Daphnephoros a Eretria". Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2017. http://hdl.handle.net/11384/85656.

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Santana, Emanuele Rose Romero de. "Dualidade Bitopológica para Reticulados Distributivose Álgebrasde Heyting". Instituto de Matemática, 2012. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/19493.

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CAPES
O presente trabalho tem como objetivo principal apresentar a equivalência dual entre a categoria DLat, dos reticulados distributivos, e as categorias Pries, dos espaços Priestley, e Spec, dos espaços espectrais, por meio dos isomor smos entre estas últimas e a categoria PStone, dos espaços pairwise Stone; também estabelecer a equivalência dual de DLat com PStone, obtendo com isso uma alternativa para o isomor smo de Cornish. Estes isomor smos e as equivalências duais entre as referidas categorias, possibilitaram as descrições duais de alguns conceitos algébricos importantes na Teoria de Reticulados, como ltros e ideais de um reticulado. Por m, como alternativa para a dualidade de Esakia, são apresentadas dualidades bitopológicas para álgebras de Heyting.
This work aims to present the duality between the categories DLat of the distributive bounded lattices, and the categories Pries of the Priestley spaces and Spec of the spectral spaces, using isomorphisms between the last mentioned categories and the category PStone of the pairwise Stone spaces; also we establish the equivalence of DLat and PStone, receiving so an alternative for the Cornish isomorphism. These isomorphisms and the equivalencies between the above mentioned categories, make it possible to get dual descriptions of some important lattice theoretic notions, as lters and ideals of a lattice. Finally, to propose an alternative to the Esakia duality are shown bitopological dualities for Heyting algebras.
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Borghi, Matteo. "Un'applicazione dei web playground all'insegnamento dell'informatica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7939/.

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Lo scopo di questa tesi è dimostrare che è possibile effettuare in maniera proficua esami di tecnologie web all'università senza utilizzare carta e penna. Nello specifico si parla di ExaM Bin, piattaforma open-source creata come adattamento del tool di web playground JSBIN per fare esami di tecnologie web.
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GEBBIA, ANDREA. "Analisi delle variazioni nella qualità immagine di esami di risonanza magnetica per pazienti dotati di dispositivi impiantabili attivi MR-conditional". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/905729.

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Briones, Edgar. "Anisotropie de magnéto-résistance de diodes tunnel ferromagnétiques zener-esaki p-GaMnAs/n-GaAs : spectroscopie des anisotropies de bandes de GaMnAs". Paris 11, 2010. http://www.theses.fr/2010PA112074.

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GaMnAs est un semi-conducteur ferromagnétique dilué où l’interaction d’échange est induite par des porteurs délocalisés. Ces derniers sont souvent décrits par des états de Bloch dans la bande de valence, malgré une controverse sur l’influence d’une mini-bande d’impuretés Mn. Une connaissance plus précise de la structure de bandes reste nécessaire pour déterminer à la fois la position du niveau de Fermi et la nature exacte des anisotropies magnétiques, encore mal connues. Nous avons étudié l’anisotropie de magnétorésistance en régime tunnel (TAMR) de diodes Zener-Esaki p++-GaMnAs/n+-GaAs, reliée aux anisotropies de la structure de bandes de GaMnAs. Le transport tunnel inter-bandes permet de réaliser la spectroscopie électrique de la TAMR, résolue en énergie ou en impulsion. La comparaison de la dépendance en énergie des anisotropies cubique et uniaxiales montrent que le niveau de Fermi se trouve loin du haut de la bande de valence, et non piégé dans la minibande, et que les bandes de trous ont des contributions opposées à la TAMR, en accord qualitatif avec des calculs k. P. De plus, la dépendance en énergie de l’anisotropie uniaxiale planaire précise son lien avec la mini-bande d’impuretés Mn. La spectroscopie résolue en impulsion révèle aussi les effets de structure de bandes et de filtrage des états de Bloch, mais ne permet pas de déterminer les courbes de dispersion (transport multi-bandes et à 3D). Des résultats préliminaires offrent des perspectives d’études sur la spectroscopie de TAMR réalisée par effet tunnel résonant via un niveau d’énergie d’un puits quantique, mais aussi sur l’utilisation de la TAMR comme sonde du nanomagnétisme de plots individuels de GaMnAs
Ferromagnetism in highly-doped diluted magnetic semiconductor GaMnAs is mediated by delocalized carriers. Those are often described as Bloch states in the valence band of GaMnAs in presence of an exchange interaction. Nevertheless, the exact role of the Mn-impurity band overlapping the valence band is still under debate. A better knowledge of the exact band structure is still necessary to determine the actual Fermi level position, as well as to fully understand the true nature of bands anisotropies (valence bands, imurity band). We investigate the tunneling anisotropic magnetoresistance (TAMR) in ferromagnetic tunnel diodes p++-GaMnAs/n+-GaAs. Inter-band tunneling allows us to carry out the electrical spectroscopy of the TAMR, both in energy or impulse space. The comparison in the energy dependence of the cubic and uni-axial anisotropies suggests that the Fermi level is not pinned in the impurity band but lies deep into the valence band. The results further reveal the opposite contributions of different valence bands to TAMR, in qualitative agreement with k. P calculations, as well as an additional contribution to the in-plane uniaxial anisotropy due to the impurity band. Besides, spectroscopy in momentum space shows an enhancement of TAMR due to Bloch’s states impulse filtering. Nevertheless, multi-bands tunnel spectroscopy of delocalized states in 3D space does not allow to determine the curves of dispersion. Preliminary results on the electrical spectroscopy of TAMR using resonant tunnelling through energy levels of a quantum well are also shown, as well as others on the use of TAMR to study nanomagnetism of an individual GaMnAs nanodot
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Annese, Sara. "Seconda prova di maturità: indagine su due gruppi di studenti di liceo scientifico". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19505/.

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Questa tesi si pone l'obiettivo di indagare sull'approccio alla seconda prova di maturità dell'a.s. 18/19 di due classi di liceo scientifico. Nell'elaborato vengono analizzati gli estratti dalle Indicazioni Nazionali, le simulazioni ministeriali affrontate durante l'anno e le opinioni degli studenti. Questi ultimi sono stati intervistati ed hanno compilato un questionario anonimo che ha fornito statistiche e giudizi personali.
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Casadei, Giorgia. "L'insegnamento della matematica nella scuola secondaria dall'Unità d'Italia". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7045/.

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Questa tesi ripercorre le tappe principali della storia della scuola secondaria italiana, soffermandosi su quelle che hanno caratterizzato l'insegnamento della matematica. Inoltre analizza le caratteristiche delle prove di matematica assegnate alla maturità scientifica fin dalla nascita dell'esame di Stato.
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Vasile, Simona. "La metafora del viaggio in interpretazione simultanea: Analisi comparativa tra l'italiano l'inglese e lo spagnolo". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7798/.

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La metafora del viaggio è una metafora 'pervasiva', utilizzata quotidianamente e spesso inconsapevolmente. Ma è altrettanto 'automatico' tradurre tali metafore in interpretazione simultanea? Attraverso lo studio di tale tipologia di metafore, tratte dai discorsi pronunciati durante le sessioni plenarie del Parlamento Europeo, e tratti dal corpus EPIC, e durante gli esami finali della Scuola Superiore di Lingue Letterature Traduzione e Interpretazione, se ne osserverà l'uso in italiano, in inglese e in spagnolo. Solo in seguito, sarà possibile prendere in considerazione le rese in interpretazione simultanea degli interpreti del Parlamento Europeo, i 'professionisti', e gli studenti che sostengono gli esami finali, i 'semi-professionisti'. Dalla ricerca sono emerse sostanziali differenze tra la lessicalizzazione delle metafore del viaggio in italiano, inglese e spagnolo che rendono la loro interpretazione in simultanea tutto fuorché semplice e automatica.
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Gargiulo, Jennifer. "Vivere sul serio: Eduardo De Filippo and the Art of Life". Thesis, The University of Sydney, 2006. http://hdl.handle.net/2123/2169.

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This thesis offers the first English translation of Eduardo De Filippo’s last play, Gli esami non finiscono mai (1973). It analyzes the play in the context of the dramatist’s career and describes the philosophical shift that took place in Eduardo’s dialectic as he progressed from a post-war, neorealist drama like Napoli milionaria! toward the existential reflections present in his last play. Unlike previous studies, this work concentrates on Eduardo’s philosophical journey from neorealism to existential query and identifies the factors that influenced his thinking process. To this end, I have evaluated the plays most relevant to the development of his philosophy and the socio-political context in which they were written. The influence of the Neapolitan traditional dialect theater, along with that of Luigi Pirandello, his American contemporaries, Arthur Miller and Eugene O’Neill, and William Shakespeare, is also examined. Important social issues that directly affected the author, such as the struggle in Italy for the legalization of divorce and the plight of children born out of wedlock, are highlighted to illustrate how they contributed to the disillusionment and pessimism present in Eduardo’s last play. From the rather hopeful ending of Napoli milionaria! Eduardo was reduced at the end of his life to sheer desperation in Gli esami non finiscono mai. Italy had changed but it had not moved on. By focusing on the playwright’s final play, this thesis offers a new perspective on a twentieth century dramatist who is much more complex than is commonly acknowledged. De Filippo is revealed as a dramatist who transcended the Neapolitan comic theatrical traditions he sprang from and created a theater of political and social engagement that endures today.
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Panzavolta, Mattia. "Isolamento e controllo degli studenti durante un’esame mediante firewall". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20970/.

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La tesi tratta del modo con la quale gli studenti vengano isolati durante una prova d'esame al computer all'interno di un laboratorio informatico e dello sviluppo di un'applicazione che permetta l'attivazione e la disattivazione del firewall FortiGate da remoto, facendo uso delle REST API e della libreria cURL.
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Tiozzo, Fasiolo Alberto <1989&gt. "La didascalia nelle commedie di Eduardo De Filippo dal copione all'edizione a stampa (Natale in casa Cupiello, Napoli milionaria, Gli esami non finiscono mai)". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3210.

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Il lavoro prende a campione tre commedie di Eduardo De Filippo, "Natale in casa Cupiello", "Napoli milionaria", "Gli esami non finiscono mai", mettendo al centro lo studio delle didascalie, della loro scrittura e della messa a punto di questa nel tempo e nella storia redazionale, dal copione all'edizione a stampa (o alle diverse edizioni a stampa).
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Feltrin, Lisa. "Alfa-sinucleina e membrane: esame dei parametri che influiscono sull' interazione e messa a punto di un sistema membrano mimetico adatto a studi NMR". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426086.

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Human alpha-synuclein is an ubiquitary protein localized mainly in presynaptic terminals and the great scientific interest for studying it is justified by the identification of its aberrant aggregations in several neurodegenerative diseases, among which are Parkinson's disease, Alzheimer's disease, and Lewy bodies dementia. At physiological conditions, alpha-synuclein adopts a random conformation, but it has been found in a ß-sheet structure in Lewy bodies, of which it is the main constituent. Moreover, the N-terminal region assumes a helical conformation in the presence of SDS micelles or SUVs (small unilamellar vesicles) and, on the basis of this observation, a functional hypothesis was made involving alpha-synuclein in synaptic vesicles recycling. An open question regards some details of this structure: in SDS micelles, all the NMR studies have demonstrated that the N-terminal part is positioned on the micelle surface and at least one flexible stretch is present, from leucine 38 to threonine 44. This is a particular region, because it contains tyrosine 39, a residue that may be oxidised in conditions of oxidative stress, and it was already demonstrated that the oxidised form of the protein has a higher propensity for the aggregation. Possibly, the biological activity of alpha-synuclein entails a similar interaction with cellular membranes, but the helical breaks found in SDS may be due to the reduced dimensions of the micelle, which is not adequate to accommodate a 100-residue-long helix. On the contrary, we believe that these flexible stretches may have a functional role and, in order to investigate structural details of alpha-synuclein in a membrane-mimetic environment, we wanted a membrane-mimetic system different from the classic micelles (to avoid objections concerning the small size and high curvature) and sufficiently small to give visible NMR signals. First of all we investigated some of the variables that could affect the binding of our protein with membranes studying three fragments of alpha-synuclein in the presence of SUVs: 1-99 (Syn99), which represents the whole part of the protein that can interact with membranes and contains all the seven imperfect repeats characterizing the N-terminal sequence of the protein; 1-52 (Syn52), made of four of the quoted repeats; and 57-102 (Syn57-102), containing the NAC (Non-Amyloid-Component) region responsible of the aggregation processes of synuclein. In this case SUVs are a useful membrane-mimetic system, because they resemble synaptic vesicles in the neural cytoplasm where alpha-synuclein usually is, and with such a system we performed several circular dichroism titrations to establish the role of some variables in the protein-membrane interaction, in particular composition, pH, temperature and SUVs size. The data about SUVs size were particularly important for our purposes, because increasing the mean diameter of SUVs is the same as decreasing its surface curvature and the system we wanted to use for our NMR studies was bicelles, a well known useful membrane-mimetic system for NMR studies without any curvature. Since their discovery, bicelles have become a very useful membrane-mimetic system for NMR structural studies in solution, but most of the bicelles described in the literature contain DMPC and DHPC, zwitterionic phospholipids with which our protein cannot interact, so we had to change the bicelles composition. To our knowledge, all the attempts made to prepare bicelles composed exclusively by acidic phospholipids were unsuccessful, and this is what we verified trying to prepare bicelles made of POPS/DHPC mixtures. So the choice was to use DMPG as long-chain phospholipid, that has the same hydrophobic tails of DMPC largely used in literature, but a negatively charged headgroup with which alpha-synuclein can interact. The samples was characterized by TEM and DLS, that revealed an heterogeneity in the size of the objects, but, in the case of the smallest ones, they showed the size and shapes typical of the classical bicelles. We optimized the bicelles preparation protocol and recorded several DOSY experiments at 310 K to evaluate the stability of our first samples: q = 1 bicelles showed a very poor stability of the sample: our hydrodynamic radius went from about 5 nm immediately after the preparation to 40 - 50 nm after 10 hours. Such big objects are useless for NMR purposes, so we reduced the q of our bicelles to 0.5, a value that gives a radius of 6-10 nm, useful for the binding of a 100-residue protein as Syn99 is. Moreover, we tested the stability of bicelles in the presence of buffer systems at different ionic strengths by the same kind of experiments, but we found that any salt content increased the viscosity of the samples, and we decided to work in water. Several different conditions were tested by circular dichroism to maximize the interaction of Syn99 with the bicelles to elucidate the bicelle-bound conformation of alpha-synuclein by NMR, and we found that even in the case of bicelles, the protein showed the classic helix CD spectra and this is the first evidence of synuclein binding to planar double layers. Then we verified that the binding is favoured by low ionic strength and is independent on temperature, and by a CD titration, we set the minimum phospholipids/Syn99 ratio to get the highest helix content. Despite the optimization of the membrane-protein interaction, we couldn't collect any significant NMR spectrum, probably due to the large sizes of the bicelles and to the system instability. We abandoned the attempts to study Syn99 bound to bicelles, and we decided to study the two fragments (Syn52 and Syn57-102) composing the whole N-terminal region of alpha-synuclein. We prepared bicelles with q = 0.4, which are much more stable and smaller than the ones with q = 1.0 in the same conditions, according to our DOSY measurements. We began studying Syn52 using the same conditions as Syn99, which was the right ones also for this fragment. We collected a HSQC spectrum (to our knowledge the first on a bicelle-bound peptide larger than 30 residues) that was compared with the one of the same peptide in SDS and some differences could be observed. We performed and assigned a TOCSY-HSQC and a NOESY-HSQC experiment on the SDS samples and we would like to perform the same kind of experiments on the peptide bound to bicelles to examine the differences in the chemical shifts and to find probable differences in the conformation in the two different situations, with a particular attention for the L38-T44 loop. We tried to repeat the whole procedure to the Syn57-102 fragment, but we did not see any helix conformation by circular dichroism, even changing pH, temperature and DMPG/peptide ratio, consistently with the data collected for the peptide in the presence of large SUVs. We tried to perform a HSQC experiment but in this condition we did not see any signal.
L'alfa-sinucleina è una piccola proteina espressa principalmente ai terminali presinaptici, che è divenuta l'oggetto di numerosi studi da quando sono state identificate alcune sue mutazioni tossiche che portano alla sua aggregazione in diverse patologie neurodegenerative, tra cui la malattia di Parkinson, la malattia di Alzheimer e la demenza con corpi di Lewy. In condizioni fisiologiche l'alfa-sinucleina ha una struttura disordinata, ma nei corpi di Lewy, di cui è il principale costituente, è stata trovata in struttura ß. Inoltre, la sua porzione N-terminale assume una conformazione elicoidale in presenza di micelle di SDS o di SUV (small unilamellar vesicles) e, proprio sulla base di queste osservazioni, è stata fatta un'ipotesi sul ruolo fisiologico della proteina (ancora sconosciuto) che la vedrebbe coinvolta nel processo di riciclo delle vescicole sinaptiche. Alcuni dettagli di questa struttura sono tuttavia ancora controversi: in micelle di SDS, tutti gli studi NMR condotti fino a questo momento concordano nell'affermare che la proteina si trova sulla superficie della micella e la maggior parte di essi afferma che sia presente almeno un loop flessibile nella struttura, tra la leucina 38 e la treonina 44. Questa regione della proteina è molto particolare: contiene, infatti, la tirosina 39, un residuo che in condizioni di stress ossidativo, può essere ossidato, ed è già stato chiarito che la forma ossidata della proteina aggrega più facilmente. Una delle ipotesi strutturali riguarda la possibilità che alfa-sinucleina abbia una simile interazione con le vescicole sinaptiche presenti all'interno dei neuroni, ma l'interruzione dell'elica proposta dagli studi NMR potrebbe essere un artefatto dovuto alle piccole dimensioni delle micelle di SDS, che non sarebbero adatte ad ospitare un'elica di 100 residui. Al contrario, questo loop flessibile potrebbe avere un ruolo funzionale e, proprio per indagare i dettagli strutturali dell'alfa-sinucleina in ambiente membrano-mimetico, ci siamo posti l'obiettivo di trovare un sistema diverso dalle classiche micelle (per evitare le critiche riguardanti la loro piccolo dimensione) ma sufficientemente piccolo da permetterci di ottenere segnali NMR. Per prima cosa abbiamo stabilito quali fossero le variabili che influivano sull'interazione proteina - membrana prendendo in esame tre frammenti della proteina in presenza di SUV: 1-99 (Syn99) che rappresenta tutta la porzione che può interagire con le membrane e contiene le sette ripetizioni imperfette che caratterizzano le porzione N-terminale dell'alfa-sinucleina; 1-52 (Syn52), costituito da quattro di tali ripetizioni; e 57-102 (Syn57-102) che contiene il frammento NAC (Non-Amyloid-Component) responsabile del processo di aggregazione della proteina. In questo caso le SUV sono un ottimo sistema membrano-mimetico, perché assomigliano alle vescicole sinaptiche presenti nel citoplasma neuronale con cui la proteina può interagire e svolgere la sua funzione fisiologica, ed è su questo tipo di sistema che abbiamo condotto alcune titolazioni al dicroismo per verificare il ruolo di alcuni parametri sulla capacità di strutturarsi dell'alfa-sinucleina, in particolare composizione, pH, temperatura e dimensione delle vescicole. Soprattutto i dati riguardanti l'effetto della dimensione sono stati particolarmente importanti e utili per i nostri scopi, perché aumentare il diametro delle SUV equivale a diminuire la curvatura sulla loro superficie e il sistema che volevamo usare per gli studi NMR è costituito dalle bicelle che non hanno alcuna curvatura. Fin dalla loro scoperta sono diventate un sistema membrano-mimetico molto usato per studi strutturali in soluzione, ma la maggior parte delle bicelle usate in letteratura sono composte da DMPC e DHPC, due fosfolipidi zwitterionici con cui la nostra proteina non è in grado di interagire, perciò abbiamo dovuto cambiare la composizione delle bicelle utilizzate. Per quanto ne sappiamo, tutti i tentativi fatti fino ad ora per preparare bicelle composte solo da fosfolipidi acidi non sono mai andati a buon fine, difficoltà che abbiamo riscontrato anche noi durante i tentativi di preparare bicelle costituite da POPS e DHPC. Per questo motivo la scelta dei fosfolipidi acidi è caduta su DMPG come fosfolipide a catena lunga, che ha la stessa porzione idrofobica di DMPC largamente usato in letteratura, am una testa polare carica negativamente a pH fisiologico che può permettere l'interazione con l'alfa-sinucleina. I campioni caratterizzati tramite TEM e DLS hanno mostrato un'eterogeneità  nelle dimensioni degli oggetti, ma, almeno per quanto riguarda i più piccoli, hanno la dimensione e la forma tipiche delle classiche bicelle. Abbiamo ottimizzato il protocollo di preparazione delle bicelle e raccolto diversi esperimenti DOSY a 37 °C per valutare la stabilità  delle bicelle aventi q = 1, che però si sono rivelate molto instabili. Il raggio idrodinamico misurato immediatamente dopo la preparazione era di circa 5 nm, ma aumentava a 40 - 50 nm dopo circa 10 ore. Dimensioni così grandi sono inutilizzabili dal punto di vista NMR, perciò abbiamo dapprima ridotto q a 0.5, ottenendo oggetti aventi un raggio di 6 - 10 nm, adatti al legame con una proteina di 100 residui come Syn99. Abbiamo verificato anche quale fosse la stabilità  delle bicelle in presenza di diversi sistemi tampone e diverse forze ioniche con lo stesso tipo di esperimenti, ma la presenza di sali aumentava la viscosità  dei campioni, tanto da renderli difficilmente maneggiabili, perciò abbiamo deciso di lavorare in acqua. Abbiamo testato anche diverse condizioni tramite CD per massimizzare l'interazione Syn99 - bicelle e, anche nel caso delle bicelle, la proteina mostra il classico spettro di un'alfa-elica: è questo il primo dato che vede l'alfa-sinucleina interagire con doppi strati planari. Abbiamo poi visto che tale interazione è favorita da una bassa forza ionica e non è influenzata dalla temperatura e abbiamo determinato, sempre tramite CD, il minimo rapporto fosfolipidi/Syn99 per cui si aveva la massima strutturazione. Nonostante l'ottimizzazione dell'interazione proteina - membrana, non siamo riusciti a raccogliere nessuno spettro NMR significativo, forse a causa dell'elevata dimensione e dell'instabilità  del sistema. Abbiamo, perciò, abbandonato l'idea di studiare il frammento Syn99, e abbiamo proseguito con lo studio dei due frammenti che lo costituiscono (Syn52 e Syn57-102) che insieme formano tutta la porzione N-terminale in grado di interagire con le membrane. Abbiamo preparato bicelle con q = 0.4, che sono molto più piccole e stabili delle precedenti nelle medesime condizioni, secondo i nostri dati DOSY. Abbiamo iniziato studiando Syn52 nelle stesse condizioni di Syn99, che si sono dimostrate le migliori anche per questo frammento. Abbiamo raccolto uno spettro HSQC (il primo su un peptide piùgrande di 30 amminoacidi legato a bicelle) che è stato confrontato con il risultato dello stesso esperimento in presenza di micelle di SDS e si sono notate alcune differenze. Abbiamo anche eseguito e assegnato spettri TOCSY-HSQC e NOESY-HSQC sul campione in SDS e vorremmo ripeterli sul campione in bicelle per esaminare le differenze nei chemical shift e trovare eventuali differenze strutturali, con particolare attenzione per il loop L38 - T44. Abbiamo cercato di ripetere la stessa procedura per Syn57-102, ma non siamo riusciti ad osservare la strutturazione del peptide, anche cambiando pH, temperatura e rapporto DMPG/peptide, in accordo con i dati trovati per il peptide in presenza di SUV grandi. Abbiamo anche cercato di raccogliere uno spettro HSQC senza tuttavia osservare alcun segnale.
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Gargiulo, Jennifer. "Vivere sul serio Eduardo De Filippo and the art of life /". University of Sydney, 2006. http://hdl.handle.net/2123/2169.

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Doctor of Philosophy
This thesis offers the first English translation of Eduardo De Filippo’s last play, Gli esami non finiscono mai (1973). It analyzes the play in the context of the dramatist’s career and describes the philosophical shift that took place in Eduardo’s dialectic as he progressed from a post-war, neorealist drama like Napoli milionaria! toward the existential reflections present in his last play. Unlike previous studies, this work concentrates on Eduardo’s philosophical journey from neorealism to existential query and identifies the factors that influenced his thinking process. To this end, I have evaluated the plays most relevant to the development of his philosophy and the socio-political context in which they were written. The influence of the Neapolitan traditional dialect theater, along with that of Luigi Pirandello, his American contemporaries, Arthur Miller and Eugene O’Neill, and William Shakespeare, is also examined. Important social issues that directly affected the author, such as the struggle in Italy for the legalization of divorce and the plight of children born out of wedlock, are highlighted to illustrate how they contributed to the disillusionment and pessimism present in Eduardo’s last play. From the rather hopeful ending of Napoli milionaria! Eduardo was reduced at the end of his life to sheer desperation in Gli esami non finiscono mai. Italy had changed but it had not moved on. By focusing on the playwright’s final play, this thesis offers a new perspective on a twentieth century dramatist who is much more complex than is commonly acknowledged. De Filippo is revealed as a dramatist who transcended the Neapolitan comic theatrical traditions he sprang from and created a theater of political and social engagement that endures today.
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Doudou, Halidou Maïmouna. "Impact d'une supplémentation en spiruline chez les enfants malnutris sévères dans le cadre de la réhabilitation nutritionnelle: esai clinique randomisé en double aveugle". Doctoral thesis, Universite Libre de Bruxelles, 2008. http://hdl.handle.net/2013/ULB-DIPOT:oai:dipot.ulb.ac.be:2013/210410.

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Resumen
Introduction

Près de 842 millions de personnes dans le monde sont toujours sous- alimentées ou exposées à une insécurité alimentaire chronique. Or une consommation insuffisante en protéines et en calories, ainsi que les carences en micronutriments ont un impact majeur sur la morbidité et la mortalité, en particulier chez les enfants. On estime qu’entre 2000 et 2005 le nombre d’enfants présentant une insuffisance pondérale a augmenté dans la plupart des régions d’Afrique sub saharienne, alors qu’il diminuait dans toutes les autres régions en développement. Il est plus que nécessaire de chercher des solutions efficaces et économiquement adaptées pour la prise en charge de la malnutrition.

De nos jours, plusieurs ONG et associations humanitaires proposent la spiruline, comme «une solution efficace et durable aux problèmes de la malnutrition» et encouragent les projets de culture artisanale de spiruline dans le monde et particulièrement les pays en développement comme le Niger. Les effets bénéfiques attribués à la spiruline comme complément alimentaire dans la récupération nutritionnelle sont multiples: elle est considérée comme une cyanobactérie, riche en protéines, en acide gras, en minéraux, en vitamines et contient de la chlorophylle, des fibres et un pigment bleu (la phycocyanine).

L'objectif général de notre travail est d’étudier l’impact de la supplémentation en spiruline chez des enfants en malnutrition sévère lors de la récupération nutritionnelle.

Méthodologie

Ce travail a regroupé quatre types d’études:

• Une revue secondaire sur les données nutritionnelles issues des enquêtes démographiques et de santé au Niger et certaines enquêtes et rapports ponctuels sur la nutrition afin de déterminer l'évolution de la prévalence de la malnutrition des enfants de moins de 5 ans et d'identifier les facteurs déterminants de cette malnutrition;

• Une revue systématique/meta analyse des études sur la supplementation en spiruline en milieu hospitalier pour évaluer dans quelle mesure la spiruline utilisée comment supplément alimentaire a un effet bénéfique sur la réhabilitation nutritionnelle;

• Une étude d’observation à visée descriptive et analytique dans deux centres de récupération nutritionnelle intensive (CRENI) en milieu hospitalier au Niger ;

• Un essai clinique randomisé en double aveugle dans trois centres de récupération nutritionnelle afin d’étudier l'impact de la supplémentation en spiruline sur la mortalité, la morbidité, les mesures anthropométriques et les mesures biologiques d'enfants en malnutrition sévère hospitalisés dans des CRENI au Niger.

Résultats

La revue des données existantes sur la nutrition au Niger a montré que la prévalence de l’émaciation (Z-score poids/taille <-2)) des enfants a dépassé depuis 1992 le seuil critique de 10% défini par l'OMS, avec stagnation entre 1998 et 2000 et légère augmentation entre 2004 et 2005. La prévalence du retard de croissance staturale (Z-score taille/âge <-2) était en augmentation depuis 1992. Les facteurs identifiés, favorisant la malnutrition des enfants sont multiples: le niveau socio-économique bas des parents, les caractéristiques des enfants (sexe masculin, âge plus élevé), les pratiques alimentaires (non allaitement), les morbidités et les aléas climatiques.

Dans les centres de récupération nutritionnelle intensive (CRENI), Le marasme était le type de malnutrition le plus fréquent (68,7%). La mortalité était de 14,5% et le modèle de régression logistique montrait que le risque de décès était plus élevé chez les enfants de moins d’un an [(OR ajusté (IC 95%): 2,8 (1,9 – 5,8)] et chez ceux de périmètre brachial < 11,5 cm [1,5 (1,7 – 4,0)]. Les résultats ont montré que quand l’âge de l’enfant augmentait, le Z-score taille/âge diminuait en moyenne alors que le Z-score poids/taille augmentait. L’augmentation du nombre d’hospitalisations antérieures était associée à une diminution des Z-scores taille/âge et poids/âge. On observait également que le Z-score poids/taille était significativement plus bas chez les garçons et chez les mères avec BMI de < 18,5 kg/m². La prise en charge médicale et diététique dans ces CRENI avait permis un gain de poids moyen de 12,9g/kg/j.

En se référant aux normes OMS, les apports énergétiques apportés par les aliments utilisés ne permettaient pas de couvrir les besoins des enfants en récupération. Les types d’aliments utilisés étaient le lait thérapeutique F100 et une farine de mil fabriqué localement « vitamil ».

La supplémentation en spiruline chez des sujets malnutris a été étudiée par certains auteurs.

La revue de 7 études (3 essais contrôlés randomisés et 4 essais non contrôlés) a permis de constater que la supplémentation en spiruline avait un effet positif sur un certain nombre de paramètres comme le poids, le périmètre brachial, la taille, l’albumine, le pré albumine, les protides et l’hémoglobine. Cependant, il faut noter que ces études n’avaient pas le même protocole et n’étaient pas homogènes, Une méta analyse ne permettait pas alors d’avoir des résultats fiables.

L’essai clinique randomisé en double aveugle de supplémentation en spiruline chez des enfants en malnutrition sévère a donné les résultats suivants :

La proportion de décès était de 8,5% dans le groupe spiruline et 13,5% dans le groupe placebo, mais la différence n'était pas significative (P = 0,12). Néanmoins la survie étaitµ meilleure dans le groupe spiruline et la durée de la diarrhée était significativement réduite par la supplémentation en spiruline.

La durée médiane d'hospitalisation était significativement inférieure dans le groupe spiruline: Med (min - max): 16 (8 - 51) par rapport au groupe placebo: Med (min - max): 23 (7 - 60) (P Log Rank < 0,001). La fonte des oedèmes était significativement plus rapide dans le groupe spiruline: Med (min - max): 5 (3 - 12) versus Med (min - max): 6 (1 - 21) dans le groupe placebo (P Log Rank = 0,05). Les effets de la suppléméntation en spiruline sont plus importants sur le gain pondéral moyen (p<0,001) et le gain en périmètre brachial (p<0,001) que sur le gain statural (NS).

L’effet de la spiruline semble être minime sur l’évolution du taux d’albumine (proportion d’enfants dont le taux s’était normalisé :15,7% groupe spiruline versus 11,2% groupe placebo (NS), mais plus efficace sur le taux des enfants ayant présenté des oedèmes à l’admission. L’évolution du taux d’hémoglobine était statistiquement meilleure dans le groupe spiruline (proportion d’enfants dont le taux s’était normalisé :44,9% versus 33,3% groupe placebo, P = 0,010) particulièrement chez les enfants de moins de 24 mois. Les gains d’albumine et d’hémoglobine n’étaient pas corrélés au gain du poids.

Cet essai a montré que les densités parasitaires (plasmoduim falciparum) sanguines à l’admission à J3 et à J7, ne différaient pas de façon significative entre le groupe spiruline et le groupe placebo. Les enfants admis avec toux et diarrhée guérissaient plus rapidement dans le groupe spiruline que dans le groupe placebo. Le gain de poids à la sortie d’hospitalisation était meilleur dans le groupe spiruline chez les enfants VIH positif. Le passage du taux de CD4 à une valeur &61619;500/mm³ à J56 était dans 43% des cas attribuable à la supplémentation en spiruline chez les enfants VIH positif (NS). Tous les enfants qui avaient un taux de CRP >20 mg/l à l’admission, avaient diminué leur taux (CRP &61603;&
Doctorat en Sciences médicales
info:eu-repo/semantics/nonPublished

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Florian, Diego. "Valutazione degli impatti dell'internazionalizzazione dell'industria italiana del legno e del mobile nei Balcani. Definizione del fenomeno, analisi dei processi e degli impatti socio-economico ed ambientali in Italia e nei paesi presi in esame (Romania, Serbia, Bosnia Erzegovina)". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425116.

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The internationalization of commercial and productive activities of industrial companies is a phenomenon which characterized, in the last decades, the economic development of many countries. Also Italian companies have been actively involved in such processes, especially regarding the "made in Italy" traditional sectors, with wood processing and furniture production among these. Direct foreign investments (especially to the Eastern European country) and the delocalisation of some productive stages of the sectors mentioned above imply a number of impacts both on Italian and the foreign territory. These impacts concern the way and intensity in harvesting of local forests, the spatial and productive organization of the local industrial systems (also called industrial districts), the quantitative and qualitative adjustment in employment and the change in trading channels of wood products. Significant impacts have also been measured in the development and economic competitiveness of the sectors referred above. In this paper we present the theoretical paradygms and the instruments for the economic evaluation of internationalization processes. A list of indicators is proposed to assess the impacts, both at macro (impacts on the territory) and at micro scale (impacts of single enterprises through the appraisal of the implemented social responsibility level).
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Johnson, Tomi Harry. "Non-equilibrium strongly-correlated dynamics". Thesis, University of Oxford, 2013. http://ora.ox.ac.uk/objects/uuid:55d438cc-d9a1-4898-ac05-49299bad6806.

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Resumen
We study non-equilibrium and strongly-correlated dynamics in two contexts. We begin by analysing quantum many-body systems out of equilibrium through the lens of cold atomic impurities in Bose gases. Such highly-imbalanced mixtures provide a controlled arena for the study of interactions, dissipation, decoherence and transport in a many-body quantum environment. Specifically we investigate the oscillatory dynamics of a trapped and initially highly-localised impurity interacting with a weakly-interacting trapped quasi low-dimensional Bose gas. This relates to and goes beyond a recent experiment by the Inguscio group in Florence. We witness a delicate interplay between the self-trapping of the impurity and the inhomogeneity of the Bose gas, and describe the dissipation of the energy of the impurity through phononic excitations of the Bose gas. We then study the transport of a driven, periodically-trapped impurity through a quasi one-dimensional Bose gas. We show that placing the weakly-interacting Bose gas in a separate periodic potential leads to a phononic excitation spectrum that closely mimics those in solid state systems. As a result we show that the impurity-Bose gas system exhibits phonon-induced resonances in the impurity current that were predicted to occur in solids decades ago but never clearly observed. Following this, allowing the bosons to interact strongly, we predict the effect of different strongly-correlated phases of the Bose gas on the motion of the impurity. We show that, by observing the impurity, properties of the excitation spectrum of the Bose gas, e.g., gap and bandwidth, may be inferred along with the filling of the bosonic lattice. In other words the impurity acts as a probe of its environment. To describe the dynamics of such a strongly-correlated system we use the powerful and near-exact time-evolving block decimation (TEBD) method, which we describe in detail. The second part of this thesis then analyses, for the first time, the performance of this method when applied to simulate non-equilibrium classical stochastic processes. We study its efficacy for a well-understood model of transport, the totally-asymmetric exclusion process, and find it to be accurate. Next, motivated by the inefficiency of sampling-based numerical methods for high variance observables we adapt and apply TEBD to simulate a path-dependent observable whose variance increases exponentially with system size. Specifically we calculate the expected value of the exponential of the work done by a varying magnetic field on a one-dimensional Ising model undergoing Glauber dynamics. We confirm using Jarzynski's equality that the TEBD method remains accurate and efficient. Therefore TEBD and related methods complement and challenge the usual Monte Carlo-based simulators of non-equilibrium stochastic processes.
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PANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Resumen
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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ZITTI, MARCO. "Verso il degrado". Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11573/918654.

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In molti paesi sviluppati, drammatici cambiamenti nelle società e nelle strutture economiche si sono verificati nel corso degli ultimi anni. Questi processi implicano anche cambiamenti nella disponibilità di risorse naturali e nella configurazione del paesaggio con impatti sulla qualità dell’ambiente. A titolo di esempio, i cambiamenti avvenuti dal secondo dopoguerra ad oggi, nella struttura delle economie dei paesi Mediterranei hanno causato pressioni su ecosistemi fragili, soprattutto nelle aree più sensibili ed economicamente svantaggiate, e su territori tradizionalmente polarizzati. Tali cambiamenti, dovuti a cause bio-fisiche e antropogeniche destano una sempre maggiore attenzione nelle scienze sociali, discipline interessate a mettere in luce le possibili conseguenze del degrado degli ecosistemi sulla popolazione e sui sistemi economici, nonché la risposta delle società locali a tali cambiamenti. Incertezza e rischio vengono pertanto interpretati come concetti chiave di questo percorso interpretativo che riguarda, in modo integrato, le dinamiche economiche, i cambiamenti sociali e l'azione politica. Configurandosi come un problema sociale ed economico al tempo stesso, il degrado delle terre appare correlato al nostro sistema di produzione e consumo che si fonda su una nozione di progresso, a lungo predominante, incentrata sull’espansione quantitativa dei beni prodotti e del loro consumo, in base al principio secondo il quale la crescita economica comporterebbe automaticamente un aumento del benessere sociale. Ciò pone al centro dell’attenzione una riflessione sul nostro stesso modello di sviluppo e la necessità di un suo ripensamento in direzione della costruzione di un “benessere umano sostenibile”. Quest’ultimo parte dal presupposto che il miglioramento delle condizioni di vita non dipende solo dalla disponibilità crescente di beni ma anche dall’equità distributiva della ricchezza prodotta e dalla riduzione degli impatti sull’ambiente, in modo da garantire la stabilità del benessere nel tempo, sulla base di un’etica di equità intergenerazionale che impone di non compromettere la capacità delle generazioni future di usufruire delle risorse che oggi sono a disposizione delle generazioni attuali. Il dibattito sull’organizzazione e l’infrastrutturazione del territorio è pure particolarmente vivace nel contesto Europeo e Mediterraneo in particolare, caratterizzato spesso da una ridotta accessibilità delle aree interne, collinari e montane, che influenza negativamente il loro sviluppo. D’altra parte, innumerevoli segni ha lasciato lo sviluppo economico sul paesaggio Italiano, che ha cominciato a perdere già dal secondo dopoguerra i connotati della ruralità diffusa che lo avevano caratterizzato nella prima metà del secolo scorso, per trasformarsi in contesti progressivamente urbanizzati e spesso ad elevata infrastrutturazione. I fenomeni di crescita urbana e di littoralizzazione investono le grandi aree urbane della pianura Padana e gli agglomerati – senza soluzione di continuità – di Roma e Napoli, come pure le coste pugliesi e siciliane, la maremma tosco-laziale, l’intero litorale adriatico dalla Romagna fino al Molise. Negli stessi anni, l’agricoltura intensiva della monocultura e della zootecnia industriale si alterna all’insediamento industriale ad elevata densità, manipolando i tratti tipici del paesaggio e creando un mosaico 'entropico' di usi del suolo, con una coesistenza di tratti urbani e rurali che restituisce territori indistinti e frammentati, riducendo quella qualità che è una delle dotazioni di capitale più promettente per le possibilità future di crescita. Con loro vengono meno quei territori, marginali e, al tempo stesso, ad alta vocazione paesaggistica, che hanno conservato per anni, anche durante il ‘boom’ economico, i caratteri di ruralità e biodiversità compromessi da uno sviluppo recente più esile, ma anche più diffuso e spazialmente capillare. In quest’ottica, la desertificazione è oggi una delle questioni ambientali e socio-economiche più complesse che le nostre società sono chiamate ad affrontare, con importanti implicazioni sullo sviluppo sostenibile e sull’organizzazione spaziale del territorio. Se, da un lato, il tema è stato spesso al centro dell’attenzione dei media, dei decision makers e dell’opinione pubblica, dall’altro, si deve notare il carattere tendenzialmente ciclico di tale interesse, corrispondente allo scoppiare di situazioni emergenziali legate principalmente ad episodi prolungati di siccità e alla scarsità idrica, fenomeni peraltro facilmente (ma talvolta erroneamente) associati al tema del cambiamenti climatici. Tale interesse ha, pertanto, fatto concentrare l'attenzione del grande pubblico verso la relazione desertificazione-clima (e più in generale verso i fattori bio-fisici alla base della desertificazione), facendo trascurare, invece, l'importante ruolo giocato dai fattori sociali, economici, culturali, politici ed istituzionali. Tale ruolo, messo alla ribalta dalle dinamiche più recenti a varie scale di osservazione, necessita di approcci dedicati dal punto di vista scientifico e di una divulgazione più consapevole e meno sensazionalistica. La grande eterogeneità dei processi di degrado delle terre nel Mediterraneo complica il monitoraggio e limita lo sviluppo di azione efficaci di contrasto (Conacher e Sala 1998). L'interesse per questi problemi è stato rinnovato negli ultimi venti anni. A partire dalle esperienze progettuali finanziate dalla Comunità Europea, diversi studi hanno considerato il degrado delle terre come un concetto composito, che descrive come uno o più componenti del capitale naturale sia peggiorato nel tempo, dal punto di vista quantitativo o qualitativo. Negli ultimi anni appare, inoltre, in aumento l'interesse verso uno studio più sistematico, rispetto al passato, dei fattori socio-economici che interagiscono con il capitale naturale (principalmente suolo ed acqua) e che ne determinano un’eventuale degradazione, attraverso l’uso di approcci sia teorici che empirici. Tuttavia, nonostante alcuni contributi scientifici, la relazione tra sviluppo sostenibile, disparita’ territoriali e degrado delle terre appare ancora sostanzialmente non esplorata nel bacino del Mediterraneo. In particolare, appare di interesse l’esplorazione e l’interpretazione, su base quali-quantitativa, delle tendenze recenti nell’evoluzione spaziale del livello di vulnerabilita’ alla desertificazione in Italia, attraverso uno studio mirato all’individuazione delle disparita’ territoriali che conducono ad un accresciuto livello di degrado, con riferimento sia a variabili di natura bio-fisica che socio-economica. Questo lavoro di tesi affronta questi temi con un approccio esplorativo e discutendo la relazione, sempre piu’ attuale tra processi di degrado delle terre, rischio di desertificazione, assetto del territorio e disparita’ territoriali a scala nazionale, in un contesto fragile dal punto di vista ambientale come quello Italiano. Il contributo, attraverso una disamina accurata dal punto di vista geografico di numerose variabili predisponenti il livello di degrado delle terre, ha esaminato le tendenze recenti del rischio di desertificazione in Italia, con uno specifico focus dal 1960 al 2010, attraverso l’analisi di quattro dimensioni di ricerca (clima, suolo, vegetazione e uso del suolo, pressione antropica) descritte tramite specifici indicatori comparabili sull’intero territorio nazionale e disponibili ad una scala di dettaglio spaziale sufficientemente dettagliata, secondo le indicazioni del modello interpretativo ESAI (Environmentally Sensitive Area Index) sviluppato nell’ambito di progetti comunitari di ricerca quali le azioni MEDALUS, che hanno rappresentato il cuore della letteratura geografica, ambientale e socio-economica sulla desertificazione nel bacino del Mediterraneo. L’analisi quantitativa dei risultati ottenuti, unita ad una rassegna delle evidenze empiriche gia’ disponibili sull’Italia, mette in luce una progressiva complessificazione della geografia del degrado delle terre in Italia a seguito dell’azione congiunta di numerosi determinanti sia a carattere bio-fisico che socio-economico. Tale quadro e’ stato messo in relazione con il lento consolidamento delle disparita’ territoriali in termini socio-economici, evidenziando inoltre come le policy a scala nazionale non siano ancora del tutto pronte a recepire le nuove sfide legate alla multiscalarita’ e ad un’azione necessariamente piu’ congiunta e integrata su obiettivi plurimi di mitigazione e adattamento, che possono traguardare le diverse dimensioni della sostenibilita’.
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Hsia, En-Chieh y 夏恩捷. "The Design and Implementation of an Embedded Software Architecture for Intelligent Robots (ESAIR)". Thesis, 2007. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/88736517269593396694.

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碩士
國立交通大學
電機與控制工程系所
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In this thesis, we propose reusable and flexible software architecture for embedded robot development. The design philosophy of the proposed software architecture is based on the functional components inside the robot system as well as the capabilities and behaviors that can be achieved by the robot. Our work intends to offer a distributed computing environment, an interface for agent programs to register themselves with the control center, a discovery mechanism for agent programs to find and drive their software objects within the same system and a communication interface to talk to other agent programs in different robot systems. The architecture has been designed and implemented as a pluggable component interface so that agent programs can easily hook into the robot system. In addition, under our chosen open-source licensing model, the results, including the implementation of the proposed software architecture together with all the companion kernel drivers and user-land applications, are freely available to the public.
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LORENZINO, MARTINA. "Apprendimento e memoria dei volti: esame degli effetti categoriali e delle espressioni facciali". Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/984190.

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Resumen
La mia tesi di dottorato descrive i risultati di quattro ricerche riguardanti la memoria e l'apprendimento dei volti. Nella prima e seconda ricerca ho valutato le prestazioni di memoria relative a caratteristiche facciali transienti, per volti in orientamento canonico e invertito, e per volti other-race e same-race. La discriminabilità percettiva degli stimoli è stata controllata. Le prestazioni sono risultate meno accurate per volti in orientamento canonico rispetto a volti invertiti e per volti same-race rispetto a volti other-race. La terza ricerca riporta i risultati di un esperimento sull'apprendimento percettivo implicito. Nella fase di apprendimento i soggetti svolgevano un compito di discriminazione del contrasto su stimoli-volto, ma non erano consapevoli di variazioni irrilevanti per il compito relative alle proprietà transienti dei volti. Un apprendimento implicito si è verificato solo quando le variazioni irrilevanti per il compito avevano un contenuto emotivo. Nell'ultima ricerca ho indagato la precisione della memoria per attributi transienti usando il metodo del ``continuous report'' (Zhang \& Luck, 2008), con volti espressivi e neutri eguagliati per discriminabilità percettiva attraverso il metodo dello scaling fechneriano. I risultati mostrano che la precisione della memoria diminuisce al crescere dell’intensità dell'espressione emotiva. In generale, i risultati di questi esperimenti mettono in luce l’importanza dei processi categoriali per la memoria dei volti e l'importanza delle espressioni facciali per l’apprendimento delle facce. This thesis presents the results of four studies of face memory and learning in humans. The first two studies examined memory performance for transient facial features, when faces were presented upright and upside-down, and for same-race and other-race faces. The perceptual discriminability of the stimuli was controlled. Memory performance was worst for upright compared to upside-down faces, and for same-race compared to other-race faces. The third study describes a task-irrelevant perceptual learning experiment. In the learning phase, participants performed a contrast discrimination task on face stimuli, but they were not informed that transient facial features also varied from trial to trial. Task-irrelevant perceptual learning occurred, but only when the task-irrelevant features were endowed of an emotional content. The last study examined the fidelity of visual memory for emotional and neutral faces equated in terms of perceptual discriminability with a Fechnerian scaling procedure. The ``continuous report procedure'' of Zhang and Luck (2008) was used. The results show that memory precision decreases as the intensity of facial emotions increases. In general, the results of these experiments highlight the importance of the categorical processes for facial memory and the importance of facial expressions for face learning.
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Zhao, Wei. "Impact of uniaxial strain on the electrical characteristics of MOSFETS and Esaki tunnel diodes". 2006. http://etd.nd.edu/ETD-db/theses/available/etd-04212006-132610/.

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Resumen
Thesis (Ph. D.)--University of Notre Dame, 2006.
Thesis directed by Alan C. Seabaugh for the Department of Electrical Engineering. "April 2006." Includes bibliographical references (leaves 113-121).
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HUANG, YI-HSUAN y 黃羿瑄. "Analysis of Sales of Real Esate - Before and After Combined House and Land Transactions Income Tax". Thesis, 2018. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/yg4k8p.

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Resumen
碩士
東吳大學
會計學系
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The problem of real estate transactions income taxation system in Taiwan has been castigated for a long time. The unfair tax burden has caused the most criticism. In order to improve this unfairness, the government has promoted taxation on combined house and land transactions based on actual selling prices, a critical reform of real estate taxation. Owing to the unceasing opposition, The Ministry of Finance had widely accepted opinions to amend it. The combined house and land transactions income taxation was formally implemented in 2016. It was implemented for more than two years, the volume of house transaction declined dramatically. Most real estate professionals believe that the levy of "combined land and land tax" is the culprit. In order to clarify the impact of the combined house and land taxation on individual income and profit seeking enterprise, this study first analyzes the differences in the taxation system before and after the sale of immovable property, and discusses the issue of individuals' identification of profit seeking enterprise. Secondly, compares the influence on before and after the implementation of the new tax reform system on the impact of individual income and profit seeking enterprise taxation. At last, analyzes the tax burden changes for individuals to cooperate with construction companies in combined type of construction after the implementation of combined house and land taxation. Furthermore, analyzes the difference of the tax burden under the new taxation reform system.
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Lopes, Inês Isabel Gaspar de Sousa Coelho. "SMS - eSaúde (Saúde, Mente e Sucesso) Seleção, Customização e Extensão de uma Plataforma para Promoção da Literacia em Saúde Mental". Master's thesis, 2020. http://hdl.handle.net/10316/94018.

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Dissertação de Mestrado em Engenharia Informática apresentada à Faculdade de Ciências e Tecnologia
O presente relatório descreve o trabalho realizado no âmbito da Tese de MEI, na área de especialização em ES, do DEI da FCTUC. É resultante da necessidade de investigadores da FPCE da UC possuírem uma plataforma digital que os auxilie na implementação e sustentabilidade do Projeto SMS, de criação própria, assim como levar ao aumento da adesão ao mesmo por parte dos destinatários deste programa (alunos do 3º ciclo e respetivos encarregados de educação). O Projeto SMS representa uma intervenção nas principais causas da sintomatologia depressiva nos adolescentes, através da realização de sessões presenciais por professores e psicólogos devidamente capacitados. A plataforma pretendida (plataforma SMS-eSaúde), serve, portanto, como um suporte à divulgação do programa nessas sessões. É também um recurso que continuará disponível para a comunidade escolar onde estes jovens se inserem, após o término da intervenção. De forma a tornar a plataforma mais atrativa aos jovens, elementos de gamificação são incluídos. Ademais, outro aspeto característico, passa pelo foco na usabilidade, já que os investigadores, técnicos de saúde mental, professores, alunos e encarregados de educação não têm formação informática, e, portanto, a solução tem de ser intuitiva e ter uma perspetiva de "produto'". Para responder às necessidades do cliente e tratando-se também de uma plataforma de cariz educativo, após realizada a exploração e comparação das funcionalidades dos vários CMSs, nomeadamente LMSs, existentes no mercado, foi selecionado o Moodle. Uma vez que certos requisitos da plataforma SMS não existiam previamente no Moodle, novos plugins foram desenvolvidos ou plugins já existentes foram reutilizados de maneira a cumprir com os requisitos (tanto para a plataforma web, como para a aplicação móvel, um elemento adicional). A plataforma SMS-eSaúde encontra-se alojada num servidor remoto do DEI (http://esms.dei.uc.pt).
This report describes the work done within the scope of the Master in Informatics Engineering Thesis, Software Engineering specialization, of the Department of Informatics Engineering of the Faculty of Sciences and Technology of University of Coimbra. It is a digital platform that allows the implementation and sustainability of the SMS (Saúde, Mente e Sucesso) Project and it is a collaboration with the Faculty of Psychology and Educational Sciences’ researchers from University of Coimbra. The SMS Project (of their own creation) represents an intervention in the main causes of depressive symptoms in adolescents, through face-to-face sessions by duly trained teachers and psychologists. The intended platform (SMS-eSaúde platform), therefore, serves as a support for the dissemination of the program in these sessions. It is also a resource that will continue to be available to the school community where these young people are inserted, after the end of the intervention. In order to make the platform more attractive to young people, gamification elements are included. Furthermore, another characteristic aspect is the focus on usability, hence researchers, mental health technicians, teachers, students and guardians do not have high technological literacy, and therefore the solution must be intuitive to use.After exploring and comparing the functionalities of the CMSs (Content Management Systems) available in the market, namely LMSs (Learning Management Systems), Moodle was selected to respond to the client's needs. Because certain requirements for the SMS platform were not integrated into Moodle, new plugins were developed or existing plugins were customized. The SMS-eSaúde platform is server hosted at DEI (http://esms.dei.uc.pt).
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Amaral, Vítor Hugo Rebelo. "Comunicação segura em mensagens privadas e acompanhamento em depressão: desenvolvimento técnico de uma aplicação". Master's thesis, 2019. http://hdl.handle.net/10773/30305.

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A presente dissertação visa descrever um processo de investigação que procurou conhecer quais as soluções técnicas que melhor se adequam ao desenvolvimento de uma aplicação que permita a comunicação segura em mensagens privadas e acompanhamento em depressão. No contexto de um projeto da Unidade Curricular de Projeto da Licenciatura em Novas Tecnologias da Comunicação, e articulação com a FMUP - Faculdade de Medicina da Universidade do Porto, foi desenvolvido um primeiro protótipo de uma aplicação de suporte à comunicação médico-paciente (Gabble) no âmbito dos sintomas depressivos, tendo ficado em aberto o desenvolvimento da sua versão final, nomeadamente no sentido de melhorar e validar a sua dimensão técnica. A investigação contemplou, para além de um estudo teórico, uma componente de desenvolvimento e testes ao novo protótipo (Beet). Num primeiro momento, pretendeu-se averiguar, junto de participantes (médicos e pacientes), necessidades em contextos de exploração ao protótipo, que foram fundamentais para o desenvolvimento técnico das novas soluções. A versão final (Beet) foi ainda submetida a uma avaliação de segurança feita por peritos da área que destacaram potenciais problemas relacionados com a segurança e sugeriram melhorias. A última contribuição do trabalho passa, assim, por perceber na sua vertente funcional se as soluções técnicas especificadas são as mais apropriadas para o desenvolvimento de uma aplicação, que permita a comunicação segura em mensagens privadas e acompanhamento em pacientes com sintomas depressivos.
This dissertation aims to describe an investigative process that sought to know which technical solutions are best suited to the development of an application that allows secure communication in private messages and monitoring in depression. In the context of a project of the Project Course of the Degree in New Communication Technologies, and articulation with the FMUP - Faculty of Medicine of the University of Porto, was developed a first prototype of an application to support the doctorpatient communication (Gabble) in the context of depressive symptoms, and the development of its final version has been open, in particular to improve and validate its technical dimension. The research included, besides a theoretical study, a development and testing component to the new prototype (Beet). In a moment, it was intended to verify, with participants (doctors and patients), needs in contexts of exploration to the prototype, that were fundamental for the technical development of the new solutions. The final version (Beet) has also undergone a security assessment by industry experts who highlighted potential safety issues and suggested improvements. The last contribution of the work, therefore, is to understand in its functional aspect whether the specified technical solutions are the most appropriate for the development of an application that allows safe communication in private messages and follow-up in patients with depressive symptoms.
Mestrado em Comunicação Multimédia
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NAPOLI, ALESSANDRO. "Imaging non invasivo del sistema arterioso coronarico ed extra-coronarico in un unico esame; tecnica ed applicazione clinica della Angiografia con TC Whole-Body". Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/11573/492310.

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Silva, José Charles Paulino da. "Saúde digital e medicina dentária: o caso da telemedicina dentária em Portugal". Master's thesis, 2019. http://hdl.handle.net/10362/75222.

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RESUMO - Introdução: A Internet e as tecnologias que emergem de seu uso se disseminam rapidamente, permitindo que ferramentas como a telemedicina dentária apontem como alternativa à prestação de cuidados de saúde oral; por isso, se torna importante perceber o quanto os médicos dentistas estão dispostos e preparados para aderir ao seu uso. Objetivos: Descrever e caracterizar o potencial da telemedicina dentária para a melhoria da prestação de cuidados de saúde oral e estudar o seu papel no acesso aos mesmos em Portugal, na ótica de seus médicos dentistas. Metodologia: Realizou-se um estudo observacional, transversal, descritivo, baseado em um inquérito online autoaplicado (n=350) e na análise temática de uma série de entrevistas semiestruturadas realizadas com profissionais ligados à saúde em geral, e em particular à saúde oral. Resultados: Os médicos dentistas portugueses têm uma visão geral positiva em relação aos benefícios da telemedicina dentária, especialmente no seu uso nas várias áreas da Medicina Dentária, na comunicação com os profissionais afins, no acompanhamento e na orientação dos pacientes, em uma maior eficiência na referenciação de novos pacientes e no diagnóstico precoce. Apesar disso, identificaram barreiras, especialmente em aspetos relacionados aos custos de implementação, às questões técnicas e à segurança de informação. Foram observadas associações das respostas com o meio de comunicação utilizado, as horas dispensadas na Internet para fins profissionais e também com o sexo, a idade, o tempo de profissão, o campo e a zona de atuação dos participantes. Conclusões: A TMD revelou-se importante na melhoria da prestação de cuidados de saúde oral e no acesso aos mesmos, segundo os médicos dentistas portugueses. Considerando a identificação de algumas barreiras, esse resultado aponta claramente a necessidade de compreender melhor esta ferramenta e o seu papel nos cuidados de saúde oral.
ABSTRACT - Introduction: The Internet and the technologies that emerge from its use spread rapidly, allowing tools such as Teledentistry to point out as an alternative to providing oral healthcare; so, it becomes important to realize how much the dentists are willing and prepared to adhere to its use. Objectives: To describe and characterize the potential of Teledentistry to improve the oral healthcare delivery and to study its role in accessing them in Portugal from the point of view of its dentists. Methodology: An observational, cross-sectional descriptive study was carried out based on a self-administered online survey (n = 350) and the thematic analysis of a series of semi-structured interviews conducted with professionals of health sector, especially oral health ones. Results: Portuguese dentists have a positive overview regarding the benefits of teledentistry, especially in its use in the various areas of Dentistry, in communication with related professionals, in patients following-up and orientation, in new patient’s referrals and early diagnosis. Despite this, they have identified barriers, especially in aspects related to implementation costs, technical issues and data protection and security. Associations of the responses with the means of communication used, the hours spent on the Internet for professional purposes, and as well as the gender, age, work experience, field and area of work of the participants were observed. Conclusions: Teledentistry proved to be important in improving the oral healthcare delivery and the access to them, according to Portuguese dentists. Considering the identification of some barriers, this result clearly points to the need of better understanding this tool and its role in oral healthcare.
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KOÇUNYAN, Aylin. "Negotiating the Ottoman Constitution : 1856-1876". Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/1814/27180.

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Defence date: 3 June 2013
Examining Board: Professor Anthony Molho, European University Institute (Supervisor) Professor Edhem Eldem, Boğaziçi University (External Supervisor) Professor Antonella Romano, European University Institute Professor Gilles Pécout, Ecole Normale Supérieure
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The dissertation is about the genesis of the Ottoman Constitution, which was promulgated on December 23, 1876. The main objective is to reconstruct the nineteenth-century Ottoman constitutional movement in relation to Europe and international politics without neglecting the internal administrative developments that affected the process. The dissertation traces the transcultural and transnational dimension of the internal process of the genesis of the Ottoman Constitution and shows that the Ottoman constitutional movement developed beyond the control of Ottoman bureaucracy and state apparatus, through a web of relations that exceeded the boundaries of the Ottoman territory. The movement incorporated, from domestic authorities to foreign powers, a plurality of formal and informal agents of different ethno-religious, cultural and ideological backgrounds and of different legal norms. The dissertation investigates how Ottoman reformers synthesised different legal traditions, imported from the West to the Ottoman context through various human channels, and how the Ottomans' constitutional thought was shaped and negotiated by the encounter of European models with the imperial political culture as well as by the encounter of foreign actors with domestic draftsmen.
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SCOLARI, BALDASSARE. "State Martyr Representation and Performativity of Political Violence". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251176.

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L’indagine prende in esame l’uso e la funzione politica della figura del martire nello spazio pubblico contemporaneo. La ricerca, pur nel riferimento consapevole alla consolidata letteratura ormai classica sull'argomento, ha tra i propri riferimenti filosofici specificatamente la teoria del discorso di Michel Foucault, con la sua metodologia dell’analisi discorsiva, e segue un approccio transdiscipli¬nare fra scienze culturali e filosofia. Essa ha come punto di partenza, come caso di studio, la rappresentazione mediale del politico e statista democristiano Aldo Moro quale martire di stato durante e dopo il suo assassinio per opera delle Brigate Rosse nel 1978. La ricerca si sviluppa sulla scorta dell’ipotesi di una connessione fra procedure di legittimazione dell’autorità politica e delle strutture di potere e l’emergere della figura del martire di Stato. Le rappresentazioni martirologiche sono considerate pratiche discorsive performanti, attraverso le quali la morte di Moro viene ad assumere il significato di un martirio per lo Stato, la Repubblica Italiana e i valori democratici. L’ipotesi di lavoro è che, attraverso l’allocazione dello statuto di martire, la morte di Moro acquisisca il significato di un atto (volontario) di testimonianza della verità assoluta e trascendentale dei diritti umani, garantiti dalla costituzione (in particolare articolo 2 della Costituzione Italiana), così come della necessità dello Stato come garante di tali diritti. Attraverso questa significazione, la figura di Moro assurge inoltre a corpo simbolico dello Stato-nazione, legittimando lo stesso e fungendo da simbolo d’identificazione collettiva con la nazione. Si tratta qui di mettere in luce il rapporto intrinseco fra la figura del martire e una narrazione mitologica dello Stato, dove mito sta a indicare un «assolutismo del reale» (Absolutismus der Wirklichkeit). La ricerca vuole altresì mettere in luce la dimensione strumentale delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro, le quali hanno mantenuto e tuttora mantengono un’efficacia performativa nonostante il chiaro ed evidente rifiuto, espresso da Moro stesso, di essere sacrificato «in nome di un astratto principio di legalità.» La ricerca si propone di dimostrare la valenza di tale ipotesi di lavoro attraverso l’analisi dell’apparizione e diffusione delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro in forme mediali differenti nell’intervallo temporale di quattro decenni. Il corpus delle fonti preso in esame include: articoli di giornali e riviste, i documenti prodotti da Moro e della Brigate Rosse durante i 55 giorni di sequestro, trasmissioni televisive (documentari e reportage), opere letterarie e cinematografiche. La teoria discorsiva e l’analisi archeologico-genealogica sviluppate da Michel Foucault fungono da base teorico-metodologica del lavoro. Il taglio transdisciplinare dell’indagine rende necessaria la distinzione di due diversi piani di ricerca. In primo luogo, ci si pone come obiettivo di individuare e analizzare le diverse rappresentazioni come elementi di una formazione discorsiva il cui tema comune è la morte di Aldo Moro. Si tratta di operare una ricognizione, attraverso il lavoro empirico, dei modi di rappresentare l’uccisione di Aldo Moro e di individuare le regole che determinano ciò che può essere detto e mostrato a tale riguardo. In secondo luogo, a partire da qui, ci si propone di fare un’analisi critica dell’uso e della funzione del linguaggio e della simbologia di matrice religiosa all’interno della forma¬zione discorsiva presa in esame. L'obiettivo è di mettere così in luce non solo il dispositivo di legittimazione politica che presiede alla costruzione della figura del martire, ma anche la sua polivalenza.
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BULGINI, Giulia. "Il progetto pedagogico della Rai: la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo››". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.

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Non c’è dubbio sul fatto che la RAI, dal 1954 a oggi, abbia contribuito in misura considerevole a determinare la fisionomia dell’immaginario collettivo e dell’identità culturale dell’Italia. Si tratta di un assunto che, a distanza di più di sessant’anni, resta sempre di grande attualità, per chi si occupa della questione televisiva (e non solo). Ma a differenza di quanto avveniva nel passato, quando la tv appariva più preoccupata dei reali interessi dei cittadini, oggi essa sembra rispondere prevalentemente a dinamiche di mercato, in grado di alterarne la funzione etica e sociale. E nonostante il livello di istruzione e di benessere economico si siano evidentemente alzati, in questi ultimi anni si è assistito a programmi di sempre più bassa qualità e in controtendenza a un incremento del potere modellante e suggestivo sull’immaginario dei telespettatori. C’è di più: l’interesse verso la tv ha coinvolto anche gli storici dell’epoca contemporanea, i quali hanno iniziato a prendere coscienza che le produzioni audiovisive sono strumenti imprescindibili per la ricerca. Se si pensa ad esempio al ‹‹boom economico›› del Paese, negli anni Cinquanta e Sessanta, non si può non considerare che la tv, insieme agli altri media, abbia contributo a raccontare e allo stesso tempo ad accelerare i progressi economici e sociali di quell’epoca. Partendo, dunque, dal presupposto che la televisione da sempre esercita un potere decisivo sulla collettività, si è scelto di concentrarsi sulla fase meno indagata della sua storia, quella della televisione delle origini: ‹‹migliore›› perché senza competitor, ‹‹autentica›› perché incontestabile e soprattutto ‹‹pedagogica›› perché è di istruzione e di formazione che, quell’Italia appena uscita dalla guerra, aveva più urgenza. La storia della televisione italiana inizia il 3 gennaio 1954, con la nascita del servizio pubblico televisivo e insieme di un mezzo che, di lì a poco, avrebbe completamente rivoluzionato la società italiana, trasformandola in una civiltà di massa. Si accorciano le distanze territoriali e insieme culturali e la società inizia a omologarsi nei gusti, poi nei consumi e infine nel pensiero. Il punto d’arrivo si colloca negli anni Settanta, quando ha termine il monopolio della RAI, che fino a quel momento era stato visto come il garante del pluralismo culturale. La RAI passa dal controllo governativo a quello parlamentare, mentre si assiste al boom delle televisioni private e alla necessità della tv di Stato di stare al passo con la concorrenza, attraverso una produzione diversa da quella degli esordi. Dunque cambia la tv, come pure cambia la sua funzione e la forma mentis di chi ne detiene le redini. Ne risulta un’indagine trasversale, che passa nel mezzo di molteplici discipline che afferiscono alla materia televisiva e che non evita di porsi quelle domande scomode, necessarie tuttavia a comprendere la verità sugli artefici della prima RAI e sui loro obiettivi. E allora: qual era il valore attribuito alla televisione degli esordi? Era davvero uno strumento pedagogico? Sulla base di quali presupposti? Chi scriveva i palinsesti di quegli anni? Chi e perché sceglieva temi e format televisivi? Chi decideva, in ultima analisi, la forma da dare all’identità culturale nazionale attraverso questo nuovo apparecchio? Il metodo di ricerca si è articolato su tre distinte fasi di lavoro. In primis si è puntato a individuare e raccogliere bibliografia, sitografia, studi e materiale bibliografico reperibile a livello nazionale e internazionale sulla storia della televisione italiana e sulla sua programmazione nel primo ventennio. In particolare sono stati presi in esame i programmi scolastici ed educativi (Telescuola, Non è mai troppo tardi), la Tv dei Ragazzi e i programmi divulgativi culturali. Successivamente si è resa necessaria una definizione degli elementi per l’analisi dei programmi presi in esame, operazione resa possibile grazie alla consultazione del Catalogo multimediale della Rai. In questa seconda parte della ricerca si è voluto puntare i riflettori su ‹‹L’Approdo››, la storia, le peculiarità e gli obiettivi di quella che a ragione potrebbe essere definita una vera e propria impresa culturale, declinata in tutte le sue forme: radiofonica, di rivista cartacea e televisiva. In ultimo, sulla base dell’analisi dei materiali d’archivio, sono state realizzate interviste e ricerche all’interno dei palazzi della Rai per constatare la fondatezza e l’attendibilità dell’ipotesi relativa agli obiettivi educativi sottesi ai format televisivi presi in esame. Le conclusioni di questa ricerca hanno portato a sostenere che la tv delle origini, con tutti i suoi limiti, era uno strumento pedagogico e di coesione sociale. E se ciò appare come un aspetto ampiamente verificabile, oltreché evidente, qualora si voglia prendere in esame la televisione scolastica ed educativa di quegli anni, meno scontato risulta invece dimostrarlo se si decide – come si è fatto – di prendere in esame un programma divulgativo culturale come ‹‹L’Approdo››, che rientra nell’esperienza televisiva definita di ‹‹educazione permanente››. Ripercorrere la storia della trasmissione culturale più longeva della tv italiana degli esordi, per avvalorarne la funzione educativa, si è rivelata una strada interessante da battere, per quanto innegabilmente controversa, proprio per il principale intento insito nella trasmissione: diffondere la cultura ‹‹alta›› a milioni di telespettatori che erano praticamente digiuni della materia. Un obiettivo che alla fine della disamina si è rivelato centrato, grazie alla qualità della trasmissione, al suo autorevole e prestigioso groupe d'intellectuels, agli ascolti registrati dal ‹‹Servizio Opinioni›› e alla potenzialità divulgativa e penetrante della tv, nel suo saper trasmettere qualunque tematica, anche quelle artistiche e letterarie. Dunque se la prima conclusione di questo studio induce a considerare che la tv del primo ventennio era pedagogica, la seconda è che ‹‹L’Approdo›› tv di questa televisione fu un’espressione felice. ‹‹L’Approdo›› conserva ancora oggi un fascino innegabile, non foss’altro per la tenacia con la quale i letterati difesero l’idea stessa della cultura classica dal trionfo lento e inesorabile della società mediatica. Come pure appare ammirevole e lungimirante il tentativo, mai azzardato prima, di far incontrare la cultura con i nuovi media. Si potrebbe dire che ‹‹L’Approdo›› oggi rappresenti una rubrica del passato di inimmaginata modernità e, nel contempo, una memoria storica, lunga più di trent’anni, che proietta nel futuro la ricerca storica grazie al suo repertorio eccezionale di immagini e fatti che parlano di arte, di letteratura, di cultura, di editoria e di società e che raccontano il nostro Paese e la sua identità culturale, la stessa che la televisione da sempre contribuisce a riflettere e a delineare. Lo studio è partito da un’accurata analisi delle fonti, focalizzando l’attenzione, in primo luogo, sugli ‹‹Annuari della Rai›› (che contengono le Relazioni del Cda Rai, le Relazioni del Collegio Sindacale, i Bilanci dell’Esercizio e gli Estratti del Verbale dell’Assemblea Ordinaria). Altre fonti prese in esame sono gli stati gli opuscoli di ‹‹Servizio Opinioni››, le pubblicazioni relative a studi e ricerche in materia di televisione e pedagogia e le riviste edite dalla Rai Eri: ‹‹Radiocorriere tv››, ‹‹L’Approdo Letterario››, ‹‹Notizie Rai››, ‹‹La nostra RAI››, ‹‹Video››. Negli ultimi anni la Rai ha messo a disposizione del pubblico una cospicua varietà di video trasmessi dalle origini a oggi (www.techeaperte.it): si tratta del Catalogo Multimediale della Rai, che si è rivelato fondamentale al fine della realizzazione della presente ricerca. Altre sedi indispensabili per la realizzazione di questa ricerca si sono rivelate le due Biblioteche romane della Rai di Viale Mazzini e di via Teulada.
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