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Literatura académica sobre el tema "Diritto statunitense"
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Artículos de revistas sobre el tema "Diritto statunitense"
Mittica, M. Paola. "Cosa accade di là dall’oceano? Diritto e letteratura in Europa". ANAMORPHOSIS - Revista Internacional de Direito e Literatura 1, n.º 1 (20 de mayo de 2015): 3. http://dx.doi.org/10.21119/anamps.11.3-36.
Texto completoMittica, M. Paola. "Cosa accade di là dall’oceano? Diritto e letteratura in Europa". ANAMORPHOSIS - Revista Internacional de Direito e Literatura 1, n.º 1 (20 de mayo de 2015): 3. http://dx.doi.org/10.21119/anamps.11.3-36/original_language.
Texto completoVercellone, Antonio. "Il <i>Community Land Trust</i> negli Stati Uniti e in Italia". marzo-aprile, n.º 2 (7 de abril de 2022): 259–74. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.81.
Texto completoSalvi, Giovanni. "Ridurre la popolazione carceraria č un dovere giuridico (leggendo Three Judges Court California, 8 aprile 2009)". QUESTIONE GIUSTIZIA, n.º 5 (noviembre de 2009): 122–50. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-005009.
Texto completoPegoraro, Lucio. "Ruolo della dottrina, comparazione e “legal tourism¨"". Diálogos de saberes, n.º 43 (30 de junio de 2017): 219–36. http://dx.doi.org/10.18041/0124-0021/dialogos.43.2015.2586.
Texto completoParis, Marie-Luce. "The President as Commander in Chief in a comparative constitutional perspective under French and US law". Military Law and the Law of War Review 59, n.º 2 (19 de enero de 2022): 196–243. http://dx.doi.org/10.4337/mllwr.2021.02.03.
Texto completoVacca, Michael Arthur. "A reexamination of conscience protections in healthcare". Medicina e Morale 62, n.º 6 (30 de diciembre de 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.78.
Texto completoPersano, Fabio. "Evoluzione della giurisprudenza costituzionale statunitense in materia d’aborto (I)". Medicina e Morale 60, n.º 4 (30 de agosto de 2011). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2011.161.
Texto completoPersano, Fabio. "Evoluzione della giurisprudenza costituzionale statunitense in materia d’aborto (II)". Medicina e Morale 60, n.º 5 (30 de octubre de 2011). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2011.157.
Texto completoTesis sobre el tema "Diritto statunitense"
MARIANI, MARIA SIMONA. "Lo spoils system: un confronto tra sistema italiano e sistema statunitense". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/202693.
Texto completoAccardo, Fabiana <1991>. "Sistemi reputazionali e responsabilità civile : un'analisi comparata delle esperienze italiana e statunitense". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17822.
Texto completoMERONI, VALENTINA. "Il diritto al confronto nel sistema processuale statunitense e influenze sul processo penale italiano". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/199207.
Texto completoThe right of the accused to confront with the witness against him is a milestone of the American adversarial trial. Even though it has inspired important reformations of the Italian criminal procedure code, the latter is based on a different set of constitutional principles. These fundamental differences prevent the Italian criminal trial from embracing the American confrontation's model to the fullest.
Miotto, Linda. "Interesse sociale e finanziatori insider: l'esperienza statunitense sui conflitti e le prospettive del diritto italiano". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426600.
Texto completoLe pagine che seguono intendono offrire una rilettura dell’interesse sociale alla luce degli strumenti con i quali le più recenti riforme legislative hanno voluto consentire il coinvolgimento dei finanziatori nel governo della società dalla fase di start up a quella di crisi. Il primo capitolo opera una ricostruzione storica e comparata della contrapposizione tra le due scuole di pensiero che tradizionalmente si misurano sulla nozione di società e di interesse sociale: istituzionalismo e contrattualismo. L’intento è fare emergere come questi due moduli interpretativi, sebbene appaiano destinati ad una divergenza insuperabile perché radicata in ultima analisi su approcci politici profondamente configgenti sui fondamenti stessi del diritto societario, in un’altra prospettiva e specificamente nel contesto dell’assetto normativo attuale, necessitano viceversa d’essere conciliati in un quadro unitario. Ciò quantomeno perché le ragioni tradizionalmente addotte a fondamento del divario interpretativo hanno per la più parte perso aderenza al dato normativo dopo che questo è stato ridisegnato dalla riforma componendo in una diversa pluralità di forme le relazioni contrattuali inerenti alla società. La teoria della primazia dei soci – la quale ravvisa nella società una proprietà degli azionisti e nella massimizzazione della ricchezza di questi ultimi l’interesse in funzione del quale la società deve essere amministrata - non è soddisfacente sul piano descrittivo, in particolare perché negando ogni considerazione alle istanze dei non soci si mostra incoerente con il ruolo attivo che il legislatore ha consentito ai creditori nella stessa corporate governance. L’osservazione di questo nuovo elemento sposta dunque il baricentro dell’indagine sulla relazione tra la complessità della struttura finanziaria della società e la titolarità di diritti di controllo sulla stessa. La relativa analisi è condotta nel capitolo secondo, che muove dalla considerazione per cui i contratti tra i vari finanziatori e la società soffrono di un’incompletezza resa inevitabile dagli alti costi di transazione associati alla pretesa di disciplinare in sede negoziale ogni possibile evenienza. Gli strumenti ibridi di partecipazione trovano collocazione in questo contesto in quanto meccanismo legale innovativo di promozione dell’efficienza economica connessa alle istanze di competitività nell’accesso al finanziamento della piccola o media impresa. Un’efficienza, questa auspicata, da valutarsi soprattutto con riguardo al dibattito sul fondamento legale o contrattuale delle tutele da riconoscere agli investitori non azionisti, la ricostruzione del quale dimostra anzitutto che né il contratto di finanziamento né la tutela giudiziale successiva possono considerarsi strumenti perfetti, e in secondo luogo che il contesto normativo riformato impone di porre in discussione molti dei presupposti sui quali è tracciata la distinzione in punto di tutela tra azionisti e non azionisti. Rileva in tal senso l’argomento dottrinale secondo il quale le società dovrebbero massimizzare il valore per i soli azionisti perché così facendo – in considerazione delle pretese residuali di cui tale categoria è referente – otterrebbe di massimizzare il valore per l’intero ente. Ebbene, tale assunto è oggi posto in discussione dalla diversificazione degli strumenti di finanziamento, che sollecita a ridefinire la relazione tra proprietà e controllo nonché la nozione stessa di “residual claimant”, e supporta l’idea che anche l’interesse sociale, così come il controllo sociale, si presti ad essere determinato in via negoziale. Questa conclusione, a sua volta, induce a valutare la posizione dei finanziatori con poteri di voice in termini di controllo sulla società e, di conseguenza, ad esaminare l’ampio tema della responsabilità dei creditori nella prospettiva che il contratto di finanziamento sia veicolo non solo di diritti ma anche di oneri di condotta. Così procedendo, il terzo capitolo si prefigge di fare luce, anzitutto, sulle implicazioni che l’attribuzione ai finanziatori del potere di influenzare o controllare il processo decisionale della società esercita in tema di responsabilità e, sotto un secondo profilo, sull’opportunità di riferire ai portatori di strumenti partecipativi la disciplina recentemente dettata in seno al corpo normativo delle s.r.l. con riguardo alla responsabilità patrimoniale e gestionale dei soci. Premesso che raramente è da ritenere che i finanziatori istituzionali possano trovare conforme ai loro interessi alterare in sede contrattuale il principio residuale di primazia degli azionisti per svolgere in luogo di questi ultimi un ruolo attivo nella governance della società, ciononostante non è da escludere che in determinati contesti – e in specie in quello di crisi - le valutazioni di convenienza possano essere diverse. Potrebbe quindi essere rilevante trovare nella responsabilità (e nell’efficacia dell’intervento giudiziale) un bilanciamento tra la rinnovata fiducia nell’autonomia contrattuale e l’opportunità di prendere in considerazione anche i creditori privi di capacità di conseguire in sede di negoziazione un livello idoneo di tutela (cd. finanziatori “outsider”): ciò soprattutto in quanto il modello dominante in dottrina evidenzia che le politiche di debito assunte dalle società in stato di crisi svantaggiano sistematicamente la massa non organizzata dei creditori, che si trovano pertanto esposti a comportamenti strategici del debitore o degli investitori istituzionali. D’altro canto proprio la leva della responsabilità potrebbe dissuadere le banche dall’investire negli strumenti ibridi di finanziamento, così vanificando l’innovazione legislativa e con essa gli intenti di garantire maggiore competitività al nostro ordinamento. In considerazione di questi diversi elementi, il quarto capitolo si volge allo studio della recente riforma fallimentare, per valutare la profittabilità delle nuove tecniche finanziarie nella fase di crisi. In particolare, l’attenzione è riposta sulle soluzioni concordate alla crisi dell’impresa e sul relativo impatto sul sistema di governance. Per un verso emerge come evitare la procedura fallimentare nel più dei casi significhi sottrarsi dall’essere convenuti in azioni di responsabilità; per altro verso si delinea come ricorrendo a clausole contrattuali attributive di diritti di controllo i creditori ottengano di indirizzare non solo le politiche di investimento ma anche quelle di risanamento delle società finanziate, e con ciò dunque di poter contenere il rischio dell’attivarsi delle responsabilità da eterogestione. Se si considera come l’opzione per le soluzioni pre-fallimentari possa avvantaggiare l’intera massa dei creditori, si è indotti a ritenere che l’efficienza economica degli ibridi finanziari trovi realizzazione solo nell’intersezione di molteplici prospettive, legate alla privatizzazione dell’insolvenza, al mercato del controllo delle società, al coinvolgimento dei creditori negli assetti di governo delle società finanziate. La comprensione unitaria di tali dinamiche, legate al contempo alla solvenza e all’insolvenza, si pone quindi come momento essenziale per l’interpretazione degli equilibri di governance in relazione al complesso atteggiarsi dell’interesse sociale in relazione alle istanze di finanziamento.
BONFANTI, SILVIA. "L'arbitrato nelle controversie di lavoro: analisi comparata dei modelli nazionale e statunitense". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/222180.
Texto completoPiermartini, Gabriele <1966>. "La prova penale nelle indagini difensive. Analisi comparata degli strumenti processuali concessi alla difesa nei sistemi italiano e statunitense". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7220/1/PIERMARTINI_GABRIELE_TESI.pdf.
Texto completoThe paper is concerned with making the point in defensive investigations fifteen years after the entry into force of Law no. 397/2000, the epilogue of a long evolutionary process that has seen the one hand, a laborious and troubled gestation, on the other hand, a regulatory product welcomed by operators in the context of a general skepticism. In an evolving regulatory landscape, the paradigms dictated by Articles. 24 and 111 of the Constitution, concerning the right to defense and training of criminal evidence according to the adversarial principle between the parties on an equal footing, requiring that the justice system has support for both the suspect that the accused sufficient defensive tools. Given the diversity across the course of the prosecution and defense roles that present genetic and inevitable asymmetries, the aim of the research is the examination of the instruments that guarantee the right to evidence of the defense in any stage of the proceedings, in an attempt to fully realize the equal's principle between accused and defense in criminal trials. The research unfolds through three areas: the analysis of the Statute on the defensive investigations in its historical evolution to the present day, the study of criminal evidence in the American system and, finally, in some final thoughts expressed in a comparative key. The suggestions offered are characterized by a common denominator, that for contradicting you need to know and that only in this way it is possible, finally, to recognize the right to defend themselves investigating.
Piermartini, Gabriele <1966>. "La prova penale nelle indagini difensive. Analisi comparata degli strumenti processuali concessi alla difesa nei sistemi italiano e statunitense". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7220/.
Texto completoThe paper is concerned with making the point in defensive investigations fifteen years after the entry into force of Law no. 397/2000, the epilogue of a long evolutionary process that has seen the one hand, a laborious and troubled gestation, on the other hand, a regulatory product welcomed by operators in the context of a general skepticism. In an evolving regulatory landscape, the paradigms dictated by Articles. 24 and 111 of the Constitution, concerning the right to defense and training of criminal evidence according to the adversarial principle between the parties on an equal footing, requiring that the justice system has support for both the suspect that the accused sufficient defensive tools. Given the diversity across the course of the prosecution and defense roles that present genetic and inevitable asymmetries, the aim of the research is the examination of the instruments that guarantee the right to evidence of the defense in any stage of the proceedings, in an attempt to fully realize the equal's principle between accused and defense in criminal trials. The research unfolds through three areas: the analysis of the Statute on the defensive investigations in its historical evolution to the present day, the study of criminal evidence in the American system and, finally, in some final thoughts expressed in a comparative key. The suggestions offered are characterized by a common denominator, that for contradicting you need to know and that only in this way it is possible, finally, to recognize the right to defend themselves investigating.
Libralato, Alessandro <1995>. "Confronto fra la disciplina europea e la disciplina statunitense in materia di pubblicità comparativa ed analisi dell'interferenza con la disciplina del marchio". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20301.
Texto completoTORLASCO, FRANCESCA. "Violenza sessuale: prassi applicative e prospettive di riforma anche alla luce dell'esperienza statunitense". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/262947.
Texto completoGenerally, sexual assault is defined as an unwanted sexual contact. In the Italian penal code the regulation of sexual crimes is the result of a reform that is now twenty years old. The aim of the work is to focus on the controversial issues related to this topic. In particular, the author believes that a new reform is needed. For example, it could be appropriate to diversify the criminal behaviors, by distinguishing sexual harassment from sexual abuse and rape. Then, it could be interesting ad useful to focus on the lack of consent of the victim, in order to punish these kind of crimes. From this point of view it’s really important to make a comparison with the U. S. system. In the U.S.A. a relevant issue concerning the way criminal laws punish sexual assaults is linked to the debate if it should be better focused on the defendant’s use of force or violence, or on the victim’s lack of consent (in this case, it’s important to define which is the best consent standard to use). Some legislations require proof of both: either lack of consent or force by itself isn’t enough to constitute the crime. An interesting food for thought might be found by considering the way in which some U.S. legislations deal with the problem. On September 28, 2014 the State of California, with the goal of addressing the phenomenon of sexual assaults campus colleges, adopted the “Yes means Yes” bill, to amend Section 67386 of the Education code, relating to student safety. This law requires colleges and universities in California to adopt specific policies regarding sexual assault, including the introduction of a new affirmative consent standard in the determination of whether consent was given by a complainant. The law requires colleges and universities to adopt these policies in order to receive state funds for student financial assistance. This new legislation was followed - on July 7, 2015 - by another similar one, adopted in the State of New York, titled “Enough is Enough”, which requires all colleges to adopt a set of comprehensive procedures and guidelines, including a uniform definition of affirmative consent. Affirmative consent is a relatively new concept in the law. In effect, it requires a university student accused of sexual misconduct to establish that the accuser affirmatively consented to the sexual contact. These changes in California and New York do not alter the criminal definition of sexual assault, which continues to require the state to prove the lack of consent. However, the laws also require colleges to create and implement methods for educating students about affirmative consent. Such educational programs likely include clear and frank discussions about sex and about sexual dignity and autonomy. Therefore, it is important to understand whether this new standard could be a significant step towards reforming criminal rape laws and creating a more sensible, compassionate view of sex in society generally.
PLANCHENSTAINER, FRANCESCO. "La gestione delle crisi e delle emergenze alimentari: un'analisi comparativa multilivello del quadro giuridico europeo e statunitense". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2472.
Texto completoThis dissertation analyses the management of food safety emergencies and crises in the US and the EU adopting a threefold perspective (i.e., public authorities, industry, consumers). Food safety emergencies and crises are highly burdensome events that may leave behind high fatalities tolls and severe economic consequences. Crises and emergencies are the outcome of both the increasing complexity of the food chain and the growing scientific uncertainty that modern societies are called to face. While it is impracticable to eradicate these events, countries may build prevention and preparedness in advance. This work attempts to capture an original way the role covered by different stakeholder in crises preparedness and response. The dissertation also aims to demonstrate that food safety crises are increasingly at the intersection between Public Health, animal health and food safety. The first chapter provides a case history of the most relevant food safety crises in the last two decades. From the BSE scandal that hit Europe in 1996 to the most recent E.coli outbreak in Germany of 2011, the events are analyzed in a comparative way as to point out the essential features of food safety crises. The second chapter canvasses the role played by public authorities, industry and consumer in food safety incidents. In the attempt to define crises and emergencies, a review of most important theories from organizational literature is provided, with an emphasis on the importance of scientific uncertainty. The chapter deals with stakeholders’ different perspectives outlining the interest at stake and describing at the same time stakeholders’ behavior vis-à-vis food related risks. The fourth chapter represents the core of the dissertation analyzing the legal framework of the US and the EU. The dissertation considers not only food safety provisions but also Public Health provisions describing rights and duties of the subjects involves in these events. The chapter focuses also on the problem of information at the intersection with different aspirations (e.g., the right to know and confidentiality). The dissertation ends with some concluding remarks suggesting possible solution to solve the mentioned shortcomings.
Libros sobre el tema "Diritto statunitense"
Picone, Luca G. La reorganization nel diritto fallimentare statunitense. Milano: A. Giuffrè, 1993.
Buscar texto completoPascuzzi, Giovanni. I diritti sulle opere digitali: Copyright statunitense e diritto d'autore italiano. Padova: CEDAM, 2002.
Buscar texto completoGandolfi, Maria Letizia Ruffini. Mass media e tutela dell'identità personale: Il problema nel diritto statunitense. Milano: Dott. A. Giuffrè, 1987.
Buscar texto completoBernini, Anna Maria. Profili della comunicazione nel diritto comparato: Ordinamento statunitense e ordinamento italiano. Padova: CEDAM, 2001.
Buscar texto completoTorre, Valeria. La «privatizzazione» delle fonti di diritto penale. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg266.
Texto completoTassinari, Davide. Nemo tenetur se detegere. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg263.
Texto completoBologna, Chiara. Stato federale e «national interest». Le istanze unitarie nell'esperienza statunitense. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg253.
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