Literatura académica sobre el tema "Determinazioni"

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Artículos de revistas sobre el tema "Determinazioni"

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Morosi, Francesco. "Una tecnica shakespeariana per Aristofane: determinazioni di luogo nella Pace". Studi Classici e Orientali 2, n.º 65 (2019): 111–23. http://dx.doi.org/10.12871/97888333922198.

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Cangiano, Gianni, Grazie Buccino, Annachiara Latte, Marianna Bencivenga, Giovanna Capolongo, Angela Lamanna, Marco Terribile, Claudia Passaretti y Maurizio D'Amora. "Il calcolo urinario. Proposta di un nuovo metodo di determinazione: dati preliminari". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 32, n.º 1 (27 de junio de 2020): 81–89. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2020.2151.

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Resumen
Introduzione: La visualizzazione soggettiva delle reazioni utilizzate per l’identificazione e la quantificazione delle sostanze presenti nel calcolo urinario presentano notevoli problemi. Metodi: Viene descritta una nuova procedura per la determinazione del calcolo urinario. La rilevazione dei carbonati e le concentrazioni di calcio, fosforo, magnesio, ammonio, acido urico (dosaggi quantitativi su analizzatore COBAS 6000 ditta Roche) ed ossalato e cistina (determinazioni adattate su Viva E ditta Siemens) si inseriscono in un foglio Excel per ottenere i possibili principali calcoli urinari (calcio ossalato, acido urico, urato di ammonio, cistina, struvite, brushite, apatite, carbonato apatite) e più in generale “calcio fosfato”. Le determinazioni di chimica clinica sono simili a quelle utilizzate effettuate per lo studio metabolico sulle urine delle 24h in cui il dosaggio fotometrico della cistina all’acido fosfotungstico, non essendo commercializzato, è stato costruito ed adattato su analizzatore Viva E. Particolarmente utile risulta l’uso del rapido metodo quantitativo al ferro-solfosalicilico, non commercializzato e costruito nel nostro laboratorio, per la determinazione dell’ossalato nel calcolo. Risultati: Il software proposto converte le concentrazioni degli analiti in mmoli/dL e, partendo dalla struvite, definisce successivamente l’eventuale presenza di calcio ossalato, urato di ammonio ed i diversi calcio fosfato, determinati a seconda del rapporto Ca/P. La conversione finale in concentrazione delle diverse componenti presenti nel calcolo, assieme ad un eventuale residuo inorganico, da la presentazione dei dati in percentuale. Conclusioni: I dati ottenuti, specie se riferiti a concrezioni formate da più componenti, evidenziano buoni risultati se confrontati con la tecnica di riferimento FTIR suggerendo una metodica di laboratorio pratica, rapida ed affidabile. A new laboratory procedure is described for the determination of urinary calculus. The detection of carbonates (production of carbon dioxide with the use of concentrated sulfuric acid) and the concentrations of calcium, phosphorus, magnesium, ammonium, uric acid (quantitative dosages carried out on COBAS 6000 analyzer of the Roche company) and oxalate and cystine (determinations adapted by us on the Siemens Viva E instrument) they are inserted in an Excel sheet created by us in order to obtain the main possible urinary calculations (calcium oxalate, uric acid, ammonium urate, cystine, struvite, brushite, apatite, carbonate apatite and more generally "calcium phosphate." The clinical chemistry determinations are similar to those used for the metabolic study carried out on the urine of 24 hours in which the photometric dosage of cystine with phosphotungstic acid, not being marketed, was built by us and adapted on Viva E analyzer. The use of the rapid quantitative method, with non-commercial sulfosalicylic acid, is particularly useful zato and then built in our laboratory, for the determination of oxalate in the calculation. The software proposed by us converts all the concentrations of the above mentioned analytes to mmoles / dL and, starting from struvite (molecular ratios: 1P - 1Mg - 1NH4), the possible presence of calcium oxalate is subsequently defined (molecular ratios: 1Ca - 1Ox ), that of ammonium urate and the different calcium phosphate (brushite, apatite / carbonate apatite and "calcium phosphate"), the latter determined according to the Ca / P ratio (brushite: <1.155; 1.155≥ "calcium phosphate" <1 , 45; apatite ≥1.45). The final conversion into concentration of the various components present in the calculation, together with any inorganic residue, determines the presentation of the data as a percentage. The data obtained, especially if referring to concretions formed by several components, show good results when compared with the FTIR reference technique.
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Godoy Dotta, Alexandre. "La politica pubblica per la valutazione di qualità come il modo della valutazione dell'educazione come un bene pubblico". Revista Eurolatinoamericana de Derecho Administrativo 4, n.º 2 (29 de diciembre de 2017): 43–57. http://dx.doi.org/10.14409/rr.v4i2.7117.

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Il presente articolo ha come oggetto l’analisi storica e politica relativa alla nascita del concetto d’insegnamento di qualità nell’organizzazione dell’educazione in Brasile. Per raggiungere questo obiettivo, si concentra sullo status di“diritto all’educazione” o “servizio pubblico educazionale” come bene pubblico. Discorre sull’organizzazione del sistema educazionale brasiliano e presenta considerazioni sul problema delle interpretazioni restrittive e formali del sistema educativo, soprattutt o nei termini della proposta neoliberale tipica degli anni novanta. Sviluppa riflessioni sul concetto di qualità e sulla possibilità di metterlo in pratica, attraverso le determinazioni della Costituzione brasiliana, secondo un’interpretazione sostanziale delle politiche pubbliche valutative.
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Skeates, Robin. "Towards an absolute chronology for the Copper Age in central Italy: A note based on the conelle site and culture". Papers of the British School at Rome 64 (noviembre de 1996): 273–82. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010412.

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VERSO UNA CRONOLOGIA ASSOLUTA PER L'ETÀ DEL RAME IN ITALIA CENTRALECon la recente pubblicazione di dodici nuove determinazioni radiocarboniche per Conelle d'Arcevia nella regione Marche, è ora possibile, da una parte, collocare la sequenza cronologica di questo importante sito dell'età del rame su una base più solida, e, dall'altra, cominciare a costruire una struttura cronologica assoluta per l'età del rame in Italia centrale. Per l'età del rame, tre ampie fasi possono ora essere proposte: una età del rame iniziale, datata al 3550–3050 a.C.; una media età del rame, datata al 3050–2750 a.C.; e una tarda età del rame, datata al 2750–2200 a.C. Tale struttura ora richiede conferma e potenziamento attraverso la produzione di nuove datazioni radiocarboniche.
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Müller, Markus. "La qualitas nel can. 1098 CIC: determinazioni giurisprudenziali, written by Marco Fiorenzo Nogora". Archiv für katholisches Kirchenrecht 187, n.º 1 (7 de julio de 2021): 284–86. http://dx.doi.org/10.30965/2589045x-1870120.

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Seppilli, Tullio. "Per una antropologia dell'alimentazione. Determinazioni, funzioni e significati psico-culturali della risposta sociale a un bisogno biologico". La Ricerca Folklorica, n.º 30 (octubre de 1994): 7. http://dx.doi.org/10.2307/1479865.

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Marchi, D., D. Lanati, G. Mazza y P. Cascio. "Composizione in antociani e flavonoli di vini prodotti nel territorio svizzero". BIO Web of Conferences 15 (2019): 02012. http://dx.doi.org/10.1051/bioconf/20191502012.

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In questa nota sono presentati i risultati delle determinazioni del profilo degli antociani e dei flavonoli di vini prodotti con uve di alcune varietà a frutto colorato prodotte a Nord della Svizzera, nel cantone di Schaffhausen , nella regione di Klettgau. I vini sono stati ottenuti da uve delle varietà di Vitis vinifera Cabernet Dorsa, Gamaret, Dornfelder, Acolon e di un incrocio interspecifico Sylvaner × Müller Thurgau × Chambourcin (Regent). Il profilo degli antociani dei vini delle varietà di Vitis vinifera studiate è risultato a netta prevalenza di molecole trisostituite all'anello laterale (soprattutto malvidina-3-glucoside e suoi derivati acilati). Il vino Regent si è rivelato ricco di antociani 3,5-diglucosidi (soprattutto della malvidina) che hanno superato in proporzione i monoglucosidi. Di rilevante interesse è risultato il profilo dei flavonoli per la presenza nei vini, appena dopo la fine della fermentazione alcolica, di quercetina aglicone, di solito assente nell'uva. I vini Acolon e Regent sono risultati i più ricchi di quercetina aglicone. L'origine della quercetina aglicone nei vini esaminati in questo lavoro è stata attribuita all'idrolisi che le forme glicosilate di questo flavonolo hanno subito, probabilmente per via enzimatica, già durante la macerazione fermentativa.
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Francesca, Petrei. "Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ". RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, n.º 3 (diciembre de 2011): 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.

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Resumen
Il presente lavoro ha due principali obiettivi. Il primo č illustrare i metodi utilizzati per la misurazione della produttivitŕ e le relative criticitŕ. Il secondo obiettivo č analizzare quale apporto possa dare l'utilizzo dell'analisi fattoriale alla specificazione della produttivitŕ totale dei fattori che, in un'ottica neoclassica, č assimilata al residuo di Solow. L'ipotesi di partenza č che il concetto di residuo possa essere descritto tramite un insieme di variabili che si suppone abbiano alla base una struttura che le colleghi tra loro. Per verificare questa ipotesi, si č utilizzato lo strumento dell'analisi fattoriale (AF) che si puň definire come un modello statistico idoneo a ridurre un sistema complesso di correlazioni in uno di minori dimensioni. Le ipotesi fatte inizialmente in sede di costruzione della matrice di dati, vengono in larga parte confermate dall'analisi. Le dimensioni individuate sono esattamente riprodotte dagli assi fattoriali. Nello specifico, l'asse fattoriale del capitale, che č anche quello che riproduce la maggiore percentuale di varianza, risulta essere di particolare importanza visto come fattore latente della produttivitŕ; si racchiudono in esso, infatti, tutti gli elementi che rendono un territorio particolarmente competitivo e, quindi, produttivo. L'integrazione con gli altri due fattori latenti disegna quella struttura semplificata che si cercava per descrivere il residuo di Solow. Un'importante conclusione da rilevare č il possibile uso dell'analisi multivariata per analizzare un concetto che č studiato in larga parte attraverso modelli econometrici. Si puň, dunque, utilizzare questo tipo di analisi a scopi confermativi: nel caso del residuo di Solow, infatti, si puň confermare che effettivamente esso colga impropriamente degli aspetti che non sono ricompresi nelle misure di input e di output e proprio questi aspetti, menzionati dalla letteratura o dalle determinazioni econometriche, si riscontrano nella struttura latente disegnata grazie all'analisi fattoriale quali determinanti della produttivitŕ e, quindi, della crescita di un sistema economico.
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Di Napoli, Anteo y Franco Francesco. "Determinazione della numerosità campionaria". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 32, n.º 1 (9 de marzo de 2020): 26–29. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2020.1102.

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Resumen
Determining the adequate sample size for a clinical trial is crucial in the design of an epidemiological study. In fact the question about the number of subjects need to study is common for clinical investigators, because a correct sample size is fundamental to obtain reliable findings. The larger the sample size under study, the greater the chance of detecting, as statistically significant, a clinically important effect it exists. This issue is related to the precision and the power of a study in measuring the difference between treatments being studied, the validity and accuracy of a diagnostic test, the occurrence of a disease. However, conducting a study with an adequate sample size is fundamental not only in statistical terms, but also from an ethical point of view. It is unjustifiable to expose patients to the risks of a research if the study has not the necessary preconditions to obtain findings useful to substantial scientific progress. Calculating sample size depends on several issues, such as the type of sampling method, the type of the study, the desired power and level of confidence fixed for the study. The aim of this article is to summarize the criterions for defining the appropriate sample size and to present some examples of methods for its calculating. (Epidemiology_statistics)
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Cameron, Samuel. "An Empirical Analysis of the Determinants of Cigarette Tax Rates". Journal of Public Finance and Public Choice 7, n.º 1 (1 de abril de 1989): 45–54. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344677.

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Resumen
Abstract Malgrado la notevole attenzione dedicata dagli economisti al fumo delle sigarette, non vi sono stati sinora studi attinenti alla determinazione del tasso d’imposizione, che viene considerato come esogeno.Si assume, quindi, che i legislatori siano indifferenti alle conseguenze, in termini di introiti e di salute, della domanda di sigarette.Questo scritto, che si propone di colmare tale lacuna, presenta un modello per l’esame dell’imposizione sulle sigarette, nel quale si mette in evidenza il ruolo dei fattori politici attraverso il riferimento ai dati riguardanti 49 Stati americani.L’ipotesi è quella che i responsabili della determinazione dell’imposta non si basino esclusivamente sull’obiettivo della massimizzazione del gettito, ma tengano conto del « costo politico » inerente l’imposizione.La valutazione di tale costo implica che si confrontino le perdite dei voti di coloro che sono danneggiati dall’imposizione ed i guadagni elettorali a motivo dell’adesione di coloro che ritengono opportuno contrastare il fumo.La verifica del modello dimostra l’importanza degli elementi politici (a motivo della rilevanza di variabili quali la creazione di posti di lavoro) e quindi dell’impostazione di Public Choice, nell’interpretazione del processo di determinazione del tasso d’imposizione sulle sigarette.
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Tesis sobre el tema "Determinazioni"

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Terranova, Giulio. "Le determinazioni del terzo: i rimedi di giustizia". Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200724.

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Resumen
L’arbitrato irrituale. Arbitraggio e biancosegno. Le ipotesi tipiche dei fenomeni in analisi nel Codice Civile. L'intervento del terzo nel Diritto societario. Il Diritto cambiario, della navigazione, dei beni culturali e del gioco sportivo organizzato: alcune fattispecie individuabili nella prassi.
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Notardonato, Ivan. "Sviluppo di metodi analitici per determinazioni affidabili in campo ambientale ed alimentare". Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2010. http://hdl.handle.net/11695/66358.

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Resumen
La presenza di sostanze tossiche nei prodotti alimentari è stato da sempre un problema di grande rilevanza e influenza sociale sia per la natura sia per l’uomo. Nel corso degli anni sono state studiate e caratterizzate diverse sostanze presenti nell’ambiente, molte catalogate come tossiche, derivanti sia da fonti naturali sia da fonti industriali. Alcune di queste sostanze sono state ritenute particolarmente pericolose e quindi è nata l’esigenza di monitorarle e/o di cercare di limitarne il più possibile la concentrazione. In questo lavoro sono stati analizzati due composti classificati come probabili cancerogeni: gli ftalati nei vini e l’acrilammide nei cibi cotti. Lo studio sugli ftalati è stato messo a punto e validato utilizzando un metodo di arricchimento e preconcentrazione, che sfrutta la tecnica della SPE (Solid Phase Extraction) e utilizza come fase adsorbente il “carbograph 1”. Le analisi degli ftalati sono state condotte utilizzando tecniche cromatografiche, in primis con un sistema GC-FID e successivamente confermate con un sistema GC-MS (Ion Trap). La determinazione dell’acrilammide è stata effettuata adottando una tecnica di derivatizzazione con un agente derivatizzante alogenato, l’anidride tri-fluoro acetica (TFAA). La presenza di alogeni rende il derivato dell’acrilammide rivelabile con rivelatori ECD. Successivamente, il derivato dell’acrilammide è stato studiato e caratterizzato con il sistema GC-MS (Ion Trap). In entrambe le metodiche si rende necessario l’utilizzo del sistema GC-MS per dare conferma e aumentare la sensibilità del metodo. Inoltre entrambi i metodi risultano semplici, affidabili, riproducibili, poco costosi.
The presence of toxic substances in food is a current problem of great concern and of social influence, both for nature and human beings. Over the years many new substances present in the environment, derived from industrial processes and from natural sources, have been studied, characterized and the majority of them are listed as toxic compounds. Some of them are considered particularly dangerous, hence the need of monitoring them with the aim of reducing their concentration in the environment. In this work, two compounds classified as potential carcinogens have been analysed: phthalates in the wines and acrylamide in the cooked food. The study on phthalates has been developed and validated using a method of enrichment and preconcentration, with solid-phase extraction (SPE) system and using like adsorbent phase “carbobraph 1”. Analyses of phthalates were conducted using chromatographic techniques like Gas Chromatography-Flame Ionization Detector (GC-FID) systems and compounds confirmed by Gas Chromatography-Ion Trap Mass Spectrometry (GC-IT/MS) method. The determination of acrylamide was carried out by technique of derivatization with halogenated agent like trifluoro-acetic anhydride (TFAA). The presence of halogens makes the derivative of acrylamide identifiable with ECD detector. Then the derivate of acrylamide was studied and characterized with IT-GC/MS system. It was necessary the use of IT-GC/MS system to increase the sensitivity of the method and to confirm the compounds. Furthermore both methods are simple, reliable, reproducible and not expensive.
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Rosano, Giulio. "Parametri cosmologici e loro determinazione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9803/.

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In questa tesi si vuole fornire una descrizione generale dei principali parametri cosmologici e di come questi possano essere determinati attraverso osservazioni. In particolare saremo interessati alla natura dei parametri di densità, che hanno un ruolo fondamentale nella geometria dell'Universo, e al parametro di Hubble, che stabilisce una relazione lineare tra la distanza e la velocità di recessione, garantisce quindi una legge generale di espansione per l'Universo.
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Manzini, Valeria. "Determinazione della massa in astrofisica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15651/.

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Importanza della conoscenza della massa degli oggetti in astrofisica. Presentazione dei principali metodi di determinazione della massa di stelle e galassie. Dimostrazione del calcolo della massa di stelle binarie, assunti come noti alcuni parametri osservativi. Relazione Massa-Luminosità per stelle di sequenza principale. Derivazione e commento alle curve di rotazione di galassie a spirale. Descrizione di un semplice metodo per ricavare la massa di una generica galassia ellittica.
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Nacciarriti, Riccardo. "Parametri cosmologici e loro determinazione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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L'elaborato, dopo aver elencato sommariamente i principali punti cardine della cosmologia, come le equazioni di Friedmann e le tipologie di modelli, si dedica alla descrizione dei parametri cosmologici. Vengono trattati: Legge di Hubble, costante di Hubble, parametro di Hubble, parametro di espansione, parametro di curvatura, parametro di decelerazione, parametri di densità ed età dell'universo. Si fa riferimento ai metodi per calcolare il parametro di Hubble, dall'utilizzare il grafico di Hubble fino a confrontare i dati della CMB e di altre surveys, con relativi grafici. Si parla del modello critico e della densità critica, arrivando a definire il parametro di densità per la costante cosmologica, con i conseguenti casi per determinare il parametro di curvatura k. Viene trattata brevemente l'età dell'Universo e definito il parametro di decelerazione, con l'utilizzo delle supernovae di tipo Ia per calcolarlo, senza entrare però nei dettagli. In seguito viene presentato un excursus sulla CMB e in particolare sullo spettro di potenza angolare, concentrandosi sulle anisotropie della temperatura e dando una spiegazione fisica del grafico. Ci si occupa in seguito dell'impatto della densità di materia nello spettro di potenza, mostrando l'andamento del parametro di materia barionica e non barionica con i relativi grafici. Come ultima cosa, si utilizzano i risultati ottenuti dall'ultima missione Planck, VI, pubblicati nel 2018, per fornire la stima più aggiornata e veritiera dei parametri trattati. Vengono dati valori per: costante di Hubble, Densità di materia, Densità di energia oscura, Curvatura dell'Universo ed Età dell'Universo. Breve conclusione con riflessione sul modello Lambda-CDM.
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Barbani, Filippo. "Parametri cosmologici e loro determinazione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18726/.

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Il presente elaborato ha lo scopo di trattare il significato dei principali parametri cosmologici e di analizzare a fondo uno dei metodi con cui alcuni di questi sono ottenuti. Inizialmente vengono discusse la curvatura dell'universo K, la legge di Hubble-Lemaître (da cui emerge il parametro di Hubble) e le equazioni di Friedmann dalle quali si ricavano i relativi modelli, che forniscono gli andamenti del fattore di scala a(t) per differenti fasi dell'universo. Essi sono utili per far emergere alcuni importanti parametri cosmologici: la densità delle differenti componenti dell'universo (radiazione, materia ed energia oscura) rapportata alla densità critica. In seguito viene trattato il modello Lambda-CDM, attualmente in vigore in cosmologia e vengono forniti i valori di alcuni parametri cosmologici misurati dal satellite Planck, analizzando per alcuni il metodo di determinazione. Viene quindi illustrata approfonditamente la radiazione cosmica di fondo, i suoi meccanismi primari di anisotropia, lo spettro di potenza angolare ed il suo utilizzo nella misurazione di alcuni parametri cosmologici.
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Pacicco, Mattia. "Determinazione della massa in astrofisica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18764/.

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In questo elaborato scritto si intende discutere, anche se brevemente e con le dovute approssimazioni, alcuni tra i metodi usati in astrofisica per determinare la massa degli oggetti astronomici. Si tratterà in particolare l’uso della terza legge di Keplero nei sistemi binari, la massa limite di Chandrasekhar e la relazione massa -luminosità per le stelle. Per le galassie le curve di rotazione e il teorema del viriale, in fine la recente relazione emersa tra Buchi neri super massicci e la dispersione di velocità stellare nei suoi dintorni. Verrà introdotto anche il limite di Eddington come vincolo inferiore alla massa delle stelle e dei quasar, poichè nonostante non sia un metodo usato troppo spesso, e più che altro ”l’ultima carta da giocare”, in alcuni casi può dimostrarsi una valida alternativa. Per alcuni argomenti verranno riportati esempi dimostrativi che evidenzino limiti e affidabilità del metodo in questione.
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Zaccardi, Angelo. "Parametri cosmologici e loro determinazione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19484/.

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In questa tesi si vogliono discutere in maniera generale alcuni parametri cosmologici fondamentali. Nella prima parte si vedrà come si possono derivare analiticamente le equazioni di Friedmann (sotto le opportune ipotesi di universo omogeneo e isotropo) e come da esse si possono ricavare alcuni dei parametri più importanti. Si presentano inoltre alcuni modelli di Universo e una breve introduzione al modello CDM. Nella seconda sezione, introdotto il concetto di candele standard e di distanza di luminosità, si vuole, tramite le Supernovae di Tipo Ia (rese candele standard attraverso una opportuna "standardizzazione"), ricavare empiricamente i parametri di densità di materia m ed energia oscura e la costante di Hubble H0, e questo sarà possibile mettendo in relazione il modulo di distanza ed il redshift cosmologico, per vincolare i parametri cosmologici e riprodurre teoricamente una funzione che approssima al meglio i dati osservativi. Si concluderà infine con considerazioni riguardo le conclusioni derivate in merito.
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Gelsumini, Sara. "Determinazione della massa in astrofisica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21232/.

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In ambito astrofisico, determinare la massa degli oggetti celesti presenta una notevole difficoltà. Questo elaborato dopo aver specificato i vari tipi di definizione attribuiti alla massa, descrive un metodo generale che permette di ricavare la massa degli oggetti celesti in interazione gravitazionale. In particolare, considerando i pianeti del sistema solare, le leggi di Keplero permettono di ricavare la massa del Sole. Passando a specificare i procedimenti che permettono di stimare le masse stellari, si ha un caso relativamente semplice quando è possibile distinguere al telescopio due stelle legate gravitazionalmente tra loro. In questo caso è possibile trovare una relazione tra le loro masse che permetta di stimarle con una buona precisione. Purtroppo il numero di casi in cui le due stelle sono distinguibili al telescopio è abbastanza ristretto. Nelle circostanze in cui due stelle non sono visibilmente distinte è concepibile ricavare le loro masse a partire dalla spettrografia. E’ necessario specificare che tutti i metodi specificati finora sono esatti, ma si può far uso anche di metodi sperimentali. Per esempio, per le stelle singole facendo uso del diagramma HR, si può trovare una relazione empirica tra la massa e la luminosità. Passando a dimensioni maggiori, per quanto riguarda le masse galattiche è doveroso specificare la tipologia di galassia considerata. Per le galassie a spirale è possibile determinare la massa tramite l’utilizzo di curve di rotazione, un grafico che mette in relazione la velocità di rotazione e la distanza dal centro galattico. Invece per le galassie ellittiche si può utilizzare il teorema del viriale, un metodo semplice ma molto approssimativo. Gli oggetti di cui è interessante ricavare la massa in ambito astrofisico sarebbero molti di più e i metodi utilizzati generalmente variano sulla base delle informazioni acquisibili.
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Mizzoni, Eleonora. "Determinazione della massa in astrofisica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7188/.

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Analisi della Massa come grandezza fisica. Accenni ai metodi utilizzati in Astrofisica per la sua misurazione; massa di Jeans; Materia Oscura; limite di Chandrasekhar; diagramma H-R; sistemi doppi; trasferimento di massa e Funzione di massa.
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Libros sobre el tema "Determinazioni"

1

Determinazioni dell'affetto. Roma: Aracne editrice S.r.l., 2013.

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2

L'unità dell'enunciato: Indeterminismo semantico e determinazioni pragmatiche. Milano: Mimesis, 2010.

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3

Farneti, Giuseppe. Il bilancio dell'ente locale: Determinazioni preventive e consuntive. 3a ed. Torino: G. Giappichelli, 2000.

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4

Farneti, Giuseppe. Il bilancio dell'ente locale: Determinazioni preventive e consuntive. Torino: G. Giappichelli, 1993.

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5

Spinoza e Nietzsche: Della potenza e le sue determinazioni. Verona: Ombre corte, 2012.

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6

Carlo, Casalone y Seminario di Bergamo (Bergamo, Italy), eds. Salute e salvezza: Possibilità tecniche, interrogativi etici e determinazioni giuridiche. Milano: Glossa, 2008.

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7

Carlo, Casalone y Seminario di Bergamo (Bergamo, Italy), eds. Salute e salvezza: Possibilità tecniche, interrogativi etici e determinazioni giuridiche. Milano: Glossa, 2008.

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8

Frattini, Giovanni. Contabilità e bilancio: Logica delle rilevazioni e delle determinazioni di esercizio. Milano: Giuffrè, 1986.

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9

Pietranera, Giulio. Il capitalismo monopolistico finanziario: Determinazioni teoriche e storiche : (scritti scelti 1947-61). Napoli: Edizioni "La città del sole", 1998.

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10

Torcivia, Sebastiano. Le determinazioni del R.O.E.: I differenti scopi conoscitivi in ambiti aziendali differenziati. Milano: Giuffrè, 1990.

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Capítulos de libros sobre el tema "Determinazioni"

1

Veraldi, Roberto. "Comunicazione e sviluppo: per una nuova determinazione semantica". En Дигитална хуманистика, 25–34. Београд: Универзитет у Београду, Филолошки факултет, 2015. http://dx.doi.org/10.18485/dh.2015.2.ch2.

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2

"Lineamenti per una determinazione ontologica del diritto". En Il diritto come libertà, 101–46. Quodlibet, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2sbm7rm.10.

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3

"Le categorie come punti di vista e la loro funzione di determinazione". En Origine e significato delle categorie di Aristotele, 145–68. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv17z847z.12.

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4

Pecci, Alessandra y Gianluca Giorgi. "Le analisi dei residui organici e la determinazione del contenuto di alcune anfore del progetto Impianto Elettrico". En Scambi e commerci in area vesuviana, 157–65. Archaeopress Publishing Ltd, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvwh8bxq.15.

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Actas de conferencias sobre el tema "Determinazioni"

1

Martin Iglesias, Sara, Leire Mijangos Treviño, Nestor Etxebarria Loizate, Ailette Prieto Sobrino, Maitane Olivares Zabalandikoetxea y Olatz Zuloaga Zubieta. "Sulfonamida antibiotikoen determinazioa zoruan". En IV. Ikergazte. Nazioarteko ikerketa euskaraz. Bilbao: UEU arg, 2021. http://dx.doi.org/10.26876/ikergazte.iv.05.30.

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2

Ezenarro Garate, Jokin, Iker García Esteban-Barcina y Miren Ostra Beldarrain. "Behi esnearen gantz edukiaren determinazioa NIR espektroskopia eta kimiometria erabiliz". En IV. Ikergazte. Nazioarteko ikerketa euskaraz. Bilbao: UEU arg, 2021. http://dx.doi.org/10.26876/ikergazte.iv.05.12.

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3

Ezenarro Garate, Jokin, Ane Bordagaray Eizagirre y Rosa Mª Garcia Arrona. "Infusioen ahalmen antioxidatzailearen determinazioa Folin-Ciocalteu erreakzioa eta irudi digitalen analisi bidez". En IV. Ikergazte. Nazioarteko ikerketa euskaraz. Bilbao: UEU arg, 2021. http://dx.doi.org/10.26876/ikergazte.iv.05.11.

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4

Berasarte Urroz, Irati, Ane Bordagaray Eizagirre, Rosa Mª Garcia Arrona, Miren Ostra Beldarrain y Maider Vidal Postigo. "Fosfato kontzentrazioaren eta pH-aren determinazioa kolirio laginetan irudi digitalen analisia erabiliz". En IV. Ikergazte. Nazioarteko ikerketa euskaraz. Bilbao: UEU arg, 2021. http://dx.doi.org/10.26876/ikergazte.iv.05.32.

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