Literatura académica sobre el tema "Crisi ambientale"

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Artículos de revistas sobre el tema "Crisi ambientale"

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Joubert, Christiane. "Ritiro psichico e crisi ambientale". INTERAZIONI, n.º 2 (noviembre de 2022): 97–104. http://dx.doi.org/10.3280/int2022-002007.

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Resumen
La crisi ambientale causata dal Coronavirus, il confinamento imposto e la conseguente re-strizione delle libertà hanno accentuato il rischio di collasso della "società liquida" neoliberista (Bauman, 2004). L'impatto sulla vita delle famiglie, delle coppie e degli individui è notevole. Abbiamo individuato una serie di conseguenze di questa grave crisi (regressioni nelle relazioni e anche a livello individuale, ritiro, reminiscenze più intense, rallentamento del pensiero, ecc.) che portano a nuove sofferenze psichiche (ansia per la disoccupazione e la crisi economica da un lato, disintegrazione dei legami sociali dall'altro, malinconia). Nel campo del transfert-controtransfert, l'uso del materiale virtuale per mantenere le sedute e das Unheimliche (Freud, 1919) e questa atmosfera condivisa tra pazienti e analista, hanno tracciato nuove linee di pen-siero: un avvicinamento nella scena transferale. Esempi clinici illustreranno il nostro punto di vista.
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Scichilone, Laura. "L'Europa verde. La politica ambientale comunitaria dalle origini al riconoscimento formale dell'Atto unico (1972-1986)". MEMORIA E RICERCA, n.º 30 (julio de 2009): 71–78. http://dx.doi.org/10.3280/mer2009-030007.

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Resumen
- The article describes the main dynamics characterizing the beginnings of the European environmental policy in the Seventies. The author reconstructs the European institutions role and some aspects concerning their relations with the international context, which has deeply influenced the European Economic Community action in this sector. In particular, the author describes the first phase of this policy evolution, which ended in 1986, when the Single Act recognized the Community competence in the environmental field. During this time, the Community developed the environmental political action and it gradually changed its corrective approach into a preventive one. The article focuses on some important events of this transformation and some measures adopted by the European Economic Community in order to improve the environmental prevention standards in the member States.Parole chiave: Politica ambientale, Comunitŕ economica europea, Atto unico europeo, Crisi ecologica, Crisi energetica, Prevenzione ambientale Environmental Policy, European Economic Community, Single European Act, Environmental Crisis, Energy Crisis, Environmental Prevention
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Mercalli, Luca. "Postfazione. Più contaminazioni disciplinari per risolvere la crisi ambientale". IRENE - Interdisciplinary Researches on Ethics and the Natural Environment 9788879167116 (abril de 2015): 163–65. http://dx.doi.org/10.7359/711-2015-merc.

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Supiot, Alain. "Labour is not a Commodity. The Content and Meaning of Work in the Twenty-First Century". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 164 (diciembre de 2022): 7–29. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-164001oa.

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Resumen
Nella sua conferenza di commiato davanti al Collège de France, Alain Supiot passa in rassegna il suo lavoro sulla trasformazione del lavoro nel XXI secolo, evidenziando il ruolo del diritto e delle istituzioni nell'affrontare le conseguenze della rivoluzione digitale e della crisi ambientale. A suo avviso, il fallimento morale, sociale e ambientale del neoliberismo richiede di riconsiderare la finzione giuridica del lavoro come merce e di ristabilire il vero «regime di lavoro umano» previsto dal preambolo della Costituzione dell'ILO, riconoscendo sia il significato che il contenuto del lavoro. Usa il caso della ricerca scientifica per illustrare la sua argomentazione.
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Rubino, Francesco. "Marxismo, ecologia e costituzione". DESC - Direito, Economia e Sociedade Contemporânea 2, n.º 2 (21 de febrero de 2020): 146–68. http://dx.doi.org/10.33389/desc.v2n2.2019.p146-168.

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Resumen
Questo saggio analizza le origini del consolidamento progressivo della sensibilità ecologica negli ultimi cento anni, le rapporti tra l’ecologia e la costituzione e l’ampiezza teorica dei concetti di diritti fondamentali, diritti umani, democrazia, socialismo per evitare la catastrofe, non dimenticando che il discorso ecologico è nato nelle tradizione socialisti sovietici. Analizza anche dalla guerra come fonte di diritto e la legittima difesa ambientale nel diritto internazionale al ‘ambiguo’ ma necessario corollario del principio internazionale di solidarietà come uscita possibile alla crisi. La costruzione di altre nozioni come “beni pubblici globali” sembra, da molti, un’altra conseguenza di questa opposizione tra la protezione ambientale e gli interventi umanitari, entrambi su scala globale e planetaria. Salvare l’ambiente e salvare l’economia è il secondo grande problema: che cos’è la produzione ambientale e come funziona al di là delle tante assunzioni di responsabilità e dei tanti committments che non hanno séguito? Esiste un “capitale naturale del mondo”? è l’ultima questione del saggio, come da una decina d’anni si è legittimato un modo di vedere che punta alla valorizzazione del “capitale naturale del mondo”. Dinanzi una somma di argomenti critici e historici a tutti questi concetti, l’articolo tende a concludere che l’atteggiamento politico è proprio invece quello di un “evasionismo” dal Pianeta, di un abbandono cioè nei confronti di un pianeta ormai in crisi irreversibile.
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Landi, Alessandra. "Sviluppo sostenibile. Percorsi di rilocalizzazione". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 99 (noviembre de 2012): 12–16. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099002.

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Resumen
Il contributo dŕ conto delle principali riflessioni elaborate da Colin Campbell nella sua intervista, costruita all'interno della cornice tematica della sostenibilitŕ ambientale e articolata intorno a tre questioni principali: le origini socio-culturali dell'odierna crisi climaticoambientale, la rilocalizzazione come possibile risposta alle degenerazioni della globalizzazione, il movimento delle Transition Towns in un'ottica culturalista.
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Torre, Salvo. "Accumulazione e Spoliazione della Biosfera in Sicilia Orientale - Appunti per L'elaborazione di un Modello di Lettura delle Crisi Socio-Ecologiche". Revista Movimentos Sociais e Dinâmicas Espaciais 6, n.º 1 (25 de julio de 2017): 195. http://dx.doi.org/10.51359/2238-8052.2017.229936.

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Resumen
Il caso della Sicilia Orientale può essere utilizzato per ragionare su un modello di lettura delle modalità con cui nell'ultimo quarantennio si sono verificate diverse crisi ecologiche e sul modo con cui si sono affermati molti processi di impoverimento ed erosione delle risorse. Il quadro che emerge è quello di un'area mediterranea in cui la crisi industriale degli anni Settanta del Novecento non ha prodotto un alleggerimento della pressione sull'ambiente locale, si sono solo modificate le modalità di sfruttamento. I principali processi che si sono realizzati, come la dismissione industriale, la crisi dell'agricoltura, la nascita dei nuovi poli commerciali e l'espansione urbana, hanno avuto uno stretto legame con le grandi trasformazioni globali e hanno partecipato alla produzione di una crisi ambientale. Il risultato semba essere un quadro in cui l'insieme delle attività umane è stato segnato dai processi di accumulazione per spoliazione e dall'estrazione di valore dalla biosfera.
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Simioli, Maria. "Un racconto lungo la domiziana. il valore del vivere informale". CRIOS, n.º 22 (marzo de 2022): 72–79. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-022007.

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Resumen
"Quali sono le ragioni che in poco più di trent'anni hanno portato a questo drastico cambiamento?" È a partire da questa domanda che l'autore tenta di ricostruire, in un volume che raccoglie le testimonianze di oltre cinquanta intervistati, la trama di una complessa vicenda che ha segnato, a partire dagli anni '80, il declino di un'intera area. Una narrazione che avviene su un doppio binario, in superficie il vivere informale dei tanti migranti giunti a Castel Volturno, e sullo sfondo la crisi economica, politica, sociale ed ambientale dove i fenomeni di abusivo costiero, la speculazione edilizia, la diffusa rete capillare della criminalità organizzata e il depauperamento delle risorse ambientali, non solo costituiscono la cornice entro cui queste vicende si disvelano ma rappresentano la radice del problema.
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Redazione, A. cura della. "Quando la crisi ambientale interpella l'etica. Prospettive e sviluppi di una sfida contemporanea". SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), n.º 68 (noviembre de 2020): 7–10. http://dx.doi.org/10.3280/las2020-068001.

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Dalle Luche, Riccardo. "La "adozione" dei borderline. Note su un film". PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, n.º 2 (mayo de 2011): 227–38. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-002005.

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Resumen
Il film, diretto da Ryan Murphy (2006) e tratto dal libro autobiografico di Augusten Burroughs (2002), mostra i comportamenti e le modalitŕ relazionali di diversi personaggi ascrivibili all'area "borderline": la crisi adolescenziale d'identitŕ, i problemi di separazione e attaccamento, la sessualizzazione, la ricerca di un contesto ambientale vivibile (metafora dell'"adozione"), la ribellione verso figure di attaccamento ambivalentemente idealizzate, le derive psicotiche. Al centro di queste dinamiche vi č il Dr. Finch, bizzarro psicoanalista post-freudiano, attore di gravi infrazioni dele di altre forme diin parte necessarie per gestire la sua "famiglia allargata", una sorta di "comunitŕ terapeutica" costituita da pazienti, figli naturali e adottivi. Questo gruppo, mantenuto da una idealizzazione del terapeuta, si disgrega lentamente consentendo ad Augusten, per contrasto, di elaborare la propria crisi adolescenziale.
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Tesis sobre el tema "Crisi ambientale"

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Pra', Federico <1992&gt. "Crisi ambientale: un problema filosofico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14653.

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Resumen
Questo lavoro di tesi magistrale si baserà sulla filosofia particolarissima di Arne Naess (Oslo, 1912-2009), filosofo e alpinista norvegese. Egli fu il fondatore del movimento dell’ecologia profonda e il padre della filosofia dell’ecologia, ed è riconosciuto come il più importante filosofo norvegese. Egli approfondì diversi ambiti filosofici, dall’epistemologia, alla psicologia, all’etica, alla metafisica, alla filosofia del linguaggio, sviluppando un’originale filosofia della vita (Ecosofia T) ispirata ad un tempo alla tradizione occidentale (Spinoza, in particolare) e orientale (Gandhi e il buddismo). Proprio l’Ecosofia T sarà il nucleo della mia tesi. Lo scopo di questo mio ultimo lavoro universitario è proprio quello, infatti, di mettere in luce la straordinaria portata filosofica del pensiero di Naess; in quanto, in Italia, è quasi esclusivamente noto per essere stato, appunto, il padre del movimento dell’ecologia profonda, grande attivista e famoso alpinista, ma è ancora poco conosciuto come filosofo. A mio avviso il pensiero di questo maestro norvegese si presenta come teoreticamente ricco e ben articolato, valevole quindi di ulteriori approfondimenti. La struttura della tesi sarà essenzialmente divisa in due parti. La prima parte tratterà due forti prese di posizione in ambito ambientale ovvero la figura di Rachel Carson e il suo libro “Primavera Silenziosa” (fondamentale per la svolta ecologica del pensiero di Naess) e una recete tesi di una brillante studentessa cafoscarina (Lara Bettoni) riguardo alla problematica dell’inquinamento da PFAS nel vicentino (zona a me molto cara in quanto residente a Monteforte d’Alpone, comune veronese confinante proprio con la “zona rossa” inquinata). In questa parte si giungerà ad introdurre una panoramica delle teorie ecofilosofiche definendo il movimento fondato proprio da Naess: la “Deep Ecology”. La seconda parte vorrà, invece, entrare nello specifico del pensiero naessiano mostrando come una differente ontologia o visione del mondo possa influire positivamente su molte questioni che ci riguardano da vicino, come, ad esempio, la felicità su questa Terra. Ovviamente questo lavoro non vorrà avere nessuna pretesa di completezza ma solamente l’intento di segnalare l’esistenza di una filosofia nobile e ricca nei suoi intenti, dalla quale, si potrebbe attingere a piene mani per tentare di non far concretizzare il terribile presagio che l’uomo sia per il nostro Pianeta solo un cancro incurabile.
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Corato, Valentina <1991&gt. "Trasformazione del paesaggio e crisi ambientale: il caso dell'alluvione a Monteforte d'Alpone e Soave". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8036.

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Resumen
Partendo da un evento in particolare sarà analizzato il rapporto tra uomo e ambiente in prospettiva sincronica e diacronica. L’alluvione che ha colpito molte zone del Veneto nel novembre 2010 sarà il punto di partenza per analizzare una specifica zona dell’est veronese in prospettiva geografica, storica nonché antropologica. Saranno descritti i mutamenti che hanno portato alla situazione attuale cercando di comprendere come è cambiato il modo di modificare il paesaggio da parte dell’uomo. Quando un evento naturale disastroso si abbatte sulla popolazione l’equilibrio uomo-ambiente viene messo in crisi e ci si interroga sulle responsabilità umane dell’evento, sulla prevedibilità dello stesso e sui modi di ripristinare un equilibrio che permetta di sentirsi sicuri. Per comprendere in che modo queste riflessioni abbiano preso forma nella popolazione è stata condotta un'analisi raccogliendo dati attraverso un questionario su due comuni in provincia di Verona: Monteforte d’Alpone e Soave. L’obiettivo, inoltre, è stato quello di comprendere la percezione del rischio idraulico prima e dopo l’alluvione del 2010, la reazione della popolazione all’evento calamitoso, nonché la sua percezione della crisi ambientale che va al di là del singolo caso analizzato.
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Montorsi, Tommaso <1977&gt. "Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche: il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/1/montorsi_tommaso_tesi.pdf.

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Resumen
Il presente lavoro analizza il ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione rispettivamente nel delineare e attuare politiche pubbliche volte alla promozione di modelli di sviluppo economico caratterizzati da un elevato tasso di sostenibilità ambientale. A tal fine, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i principali elementi della teoria generale che costituiscono i piani di lettura del tema trattato. Questa prima fase della ricerca è incentrata, da un lato, sull’analisi (storico-evolutiva) del concetto di ambiente alla luce della prevalente elaborazione giuridica e, dall’altro, sulla formazione del concetto di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla sua declinazione in chiave ambientale. Nella parte centrale del lavoro, costituita dal secondo e dal terzo capitolo, l’analisi è rivolta a tre settori d’indagine determinanti per l’inquadramento sistematico delle politiche pubbliche del settore: il sistema di rapporti che esiste tra i molteplici soggetti (internazionali, nazionali e locali) coinvolti nella ricerca di soluzioni alla crisi sistemica ambientale; l’individuazione e la definizione dell’insieme dei principi sostanziali che governano il sistema di tutela ambientale e che indirizzano le scelte di policy nel settore; i principali strumenti (giuridici ed economici) di protezione attualmente in vigore. Il quarto ed ultimo capitolo prende in considerazione le politiche relative alle procedure di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti energetiche rinnovabili, analizzate quale caso specifico che può essere assunto a paradigma del ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di sviluppo sostenibile. L’analisi condotta mostra un elevato tasso di complessità del sistema istituzionale e organizzativo, a cui si aggiungono evidenti limiti di efficienza per quanto riguarda il regime amministrativo delle autorizzazioni introdotto dal legislatore nazionale.
This work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
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Montorsi, Tommaso <1977&gt. "Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche: il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/.

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Il presente lavoro analizza il ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione rispettivamente nel delineare e attuare politiche pubbliche volte alla promozione di modelli di sviluppo economico caratterizzati da un elevato tasso di sostenibilità ambientale. A tal fine, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i principali elementi della teoria generale che costituiscono i piani di lettura del tema trattato. Questa prima fase della ricerca è incentrata, da un lato, sull’analisi (storico-evolutiva) del concetto di ambiente alla luce della prevalente elaborazione giuridica e, dall’altro, sulla formazione del concetto di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla sua declinazione in chiave ambientale. Nella parte centrale del lavoro, costituita dal secondo e dal terzo capitolo, l’analisi è rivolta a tre settori d’indagine determinanti per l’inquadramento sistematico delle politiche pubbliche del settore: il sistema di rapporti che esiste tra i molteplici soggetti (internazionali, nazionali e locali) coinvolti nella ricerca di soluzioni alla crisi sistemica ambientale; l’individuazione e la definizione dell’insieme dei principi sostanziali che governano il sistema di tutela ambientale e che indirizzano le scelte di policy nel settore; i principali strumenti (giuridici ed economici) di protezione attualmente in vigore. Il quarto ed ultimo capitolo prende in considerazione le politiche relative alle procedure di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti energetiche rinnovabili, analizzate quale caso specifico che può essere assunto a paradigma del ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di sviluppo sostenibile. L’analisi condotta mostra un elevato tasso di complessità del sistema istituzionale e organizzativo, a cui si aggiungono evidenti limiti di efficienza per quanto riguarda il regime amministrativo delle autorizzazioni introdotto dal legislatore nazionale.
This work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
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Vicari, Lucia Olga. "Valutazione degli effetti dei metalli pesanti e dei (PCB) sui parametri seminali convenzionali e non in soggetti residenti in un'area industriale ad elevato rischio di crisi ambientale della Sicilia Orientale ed in un gruppo di controllo (area rurale)". Doctoral thesis, Università di Catania, 2015. http://hdl.handle.net/10761/1693.

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Resumen
Relazione tra i livelli nel sangue e nel plasma seminale dei Policlorobifenili(PCB) , anomalie dei parametri spermatici ed effetto negativo dei livelli di metalli pesanti negli uomini che vivono in una zona a rischio ambientale (IA) rispetto alla zona non industriale .(NIA) Background : I bifenili policlorurati ( PCB) sono sostanze tossiche industriali , bandite dalla maggior parte dei Paesi decenni fa , altamente persistenti e onnipresenti . Molti studi hanno dimostrato elevati livelli di metalli tossici nel sangue e nel plasma seminale e ridotta fertilità nei soggetti esposti professionalmente a metalli pesanti . Obiettivi: Indagare le relazioni tra sangue e livelli di PCB nel plasma seminale , le anomalie dei parametri spermatici e l effetto negativo dei livelli di metalli pesanti ( Pb , Cd , Hg , As, Ni ) negli uomini che vivono in una zona a rischio ambientale (IA) rispetto alla zona non industriale (NIA) Metodo : Abbiamo reclutato 83 uomini con un range di età di 21-46 anni , che vivono a Regalbuto , una zona rurale (NIA)della Sicilia Centrale ( Italia) e 96 uomini con un range di età di 20-46 anni , che vivono a Melilli , un'area industriale (IA)della Sicilia orientale . Le concentrazioni dei metalli pesanti su sangue e plasma seminale sono state misurate da un Perkin Elmer - Elan - DRC e ICP - MS . I parametri spermatici sono stati valutati secondo le linee guida del WHO 2010. Le concentrazioni nel sangue e nel plasma seminale dei PCB sono state misurate con tecnica gas - cromatografica con rilevatore di cattura di elettroni ( ECD ) e confermate dalla lettura dei congeneri con doppia colonna. Risultati: cinquantatre( 53 % ) uomini dell area industriale ( IA ) sono esposti professionalmente . Confrontando IA vs NIA : un astenozoospermia è stata trovata nel 58 % ( vs 23 % , p = 0,005 . ); una riduzione della concentrazione spermatica è stata trovata nel 20 % ( vs 10 % , p = 0,06 ) . Sono stati ricontrati elevati livelli di As, Ni Se nel sangue , e Cd , As, Ni nel plasma seminale , in una percentuale significativamente più alta in IA vs.NIA . I congeneri più rappresentativi dei PCB ( 74 , IA , 105 , NIA ) . Livelli rilevabili di due o più congeneri sono stati trovati in 46 % ( IA ) e il 52 % ( NIA ) dei casi . Livelli mediani di tutti i congeneri sono stati superiori in IA vs. NIA ( 5.2 VS. 1,2 ug / L) . I congeneri più tossici e Studiati ( 118,138,153 ) sono stati trovati in concentrazioni e percentuali più elevate in IA vs NIA ad esclusione del 153 ( non trovato in IA ) . Conclusione : I livelli dei metalli pesanti nel sangue e nel plasma seminale , l alterazione dei parametri spermatici ,sono stati osservati per lo più nella zona industriale . L'esposizione a PCB è onnipresente e potenzialmente dannoso per i parametri spermatici . I livelli di questi contaminanti nel palsma seminale sembrano essere più elevati nelle zone ad alto rischio ambientale .
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Vicari, Lucia Olga. "Valutazione degli effetti dei metalli pesanti e dei (PCB) sui parametri seminali convenzionali e non in soggetti residenti in un'area industriale ad elevato rischio di crisi ambientale della Sicilia Orientale ed in un gruppo di controllo (area rurale)". Doctoral thesis, Università di Catania, 2015. http://hdl.handle.net/10761/4087.

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Resumen
Relazione tra i livelli nel sangue e nel plasma seminale dei Policlorobifenili(PCB) , anomalie dei parametri spermatici ed effetto negativo dei livelli di metalli pesanti negli uomini che vivono in una zona a rischio ambientale (IA) rispetto alla zona non industriale .(NIA) Background : I bifenili policlorurati ( PCB) sono sostanze tossiche industriali , bandite dalla maggior parte dei Paesi decenni fa , altamente persistenti e onnipresenti . Molti studi hanno dimostrato elevati livelli di metalli tossici nel sangue e nel plasma seminale e ridotta fertilità nei soggetti esposti professionalmente a metalli pesanti . Obiettivi: Indagare le relazioni tra sangue e livelli di PCB nel plasma seminale , le anomalie dei parametri spermatici e l effetto negativo dei livelli di metalli pesanti ( Pb , Cd , Hg , As, Ni ) negli uomini che vivono in una zona a rischio ambientale (IA) rispetto alla zona non industriale (NIA) Metodo : Abbiamo reclutato 83 uomini con un range di età di 21-46 anni , che vivono a Regalbuto , una zona rurale (NIA)della Sicilia Centrale ( Italia) e 96 uomini con un range di età di 20-46 anni , che vivono a Melilli , un'area industriale (IA)della Sicilia orientale . Le concentrazioni dei metalli pesanti su sangue e plasma seminale sono state misurate da un Perkin Elmer - Elan - DRC e ICP - MS . I parametri spermatici sono stati valutati secondo le linee guida del WHO 2010. Le concentrazioni nel sangue e nel plasma seminale dei PCB sono state misurate con tecnica gas - cromatografica con rilevatore di cattura di elettroni ( ECD ) e confermate dalla lettura dei congeneri con doppia colonna. Risultati: cinquantatre( 53 % ) uomini dell area industriale ( IA ) sono esposti professionalmente . Confrontando IA vs NIA : un astenozoospermia è stata trovata nel 58 % ( vs 23 % , p = 0,005 . ); una riduzione della concentrazione spermatica è stata trovata nel 20 % ( vs 10 % , p = 0,06 ) . Sono stati ricontrati elevati livelli di As, Ni Se nel sangue , e Cd , As, Ni nel plasma seminale , in una percentuale significativamente più alta in IA vs.NIA . I congeneri più rappresentativi dei PCB ( 74 , IA , 105 , NIA ) . Livelli rilevabili di due o più congeneri sono stati trovati in 46 % ( IA ) e il 52 % ( NIA ) dei casi . Livelli mediani di tutti i congeneri sono stati superiori in IA vs. NIA ( 5.2 VS. 1,2 ug / L) . I congeneri più tossici e Studiati ( 118,138,153 ) sono stati trovati in concentrazioni e percentuali più elevate in IA vs NIA ad esclusione del 153 ( non trovato in IA ) . Conclusione : I livelli dei metalli pesanti nel sangue e nel plasma seminale , l alterazione dei parametri spermatici ,sono stati osservati per lo più nella zona industriale . L'esposizione a PCB è onnipresente e potenzialmente dannoso per i parametri spermatici . I livelli di questi contaminanti nel palsma seminale sembrano essere più elevati nelle zone ad alto rischio ambientale .
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Santos, Filho Agripino Alexandre dos. "Crise ambiental e Habermas : um enfoque sistêmico". Universidade Federal de Sergipe, 2011. https://ri.ufs.br/handle/riufs/4124.

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Resumen
The aim of the research is to analyze the contributions of critical theory of society of Habermas, especially the habermasian concept of systemic crisis, for understanding the dynamics of contemporary environmental crisis. It is intended to investigate the contemporary environmental crisis, from the reconstruction of concepts of crisis and the nature and understanding the formation and characteristics of tardocapitalistas societies through the habermasian concept of systemic crisis. This research is fundamental or theoretical nature and uses the historical-critical method. It begins with a historical reconstruction of the concept of environmental crisis, from the ideas of crisis and nature, to analyze the current state of debate on the environmental crisis, by submitting the approaches of the scientific literature on the subject. Following is presented the concept of a systemic crisis of Habermas, built as part of its analysis of tardocapitalistas societies, in order to test the hypothesis that this concept contributes to the advancement of epistemological treatment on the environmental crisis. The relevance of this research urges the need to improve the debate on finding solutions to environmental problems that affect the welfare of human beings. The intended result is to an understanding of the environmental crisis, able to contribute to their proper treatment.
O objetivo geral da pesquisa é analisar as contribuições da teoria crítica da sociedade de Habermas, especialmente o conceito habermasiano de crise sistêmica, para a compreensão da dinâmica da crise ambiental contemporânea. Pretende-se investigar a crise ambiental contemporânea, a partir da reconstrução dos conceitos de crise e de natureza e pela compreensão da formação e das características de sociedades tardocapitalistas, mediante o conceito habermasiano de crise sistêmica. Esta pesquisa tem natureza fundamental ou teórica e utiliza o método histórico-crítico. Inicia com reconstrução histórica do conceito de crise ambiental, a partir das ideias de crise e de natureza, para analisar o estado atual do debate em torno da crise ambiental, mediante a apresentação dos enfoques da produção científica sobre o tema. Na sequência, é apresentado o conceito de crise sistêmica de Habermas, construído no âmbito de sua análise das sociedades tardocapitalistas, com o fim de testar a hipótese de que este conceito contribui para o avanço do tratamento epistemológico sobre a crise ambiental. A relevância desta pesquisa incita a necessidade de aperfeiçoar o debate, em busca de soluções para os problemas ambientais que afetam o bem-estar dos seres humanos. O resultado pretendido consiste em uma compreensão da crise ambiental, capaz de contribuir para o seu adequado tratamento.
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Chocano, Zaraus Lourdes. "La crisis ambiental es una crisis social". Canalé, 2012. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/113960.

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Silva, Greice Kelly Perske da. "APROPRIAÇÃO E TRANSFORMAÇÃO DOS RECURSOS HÍDRICOS: A RELAÇÃO ENTRE A SOCIEDADE SANTAMARIENSE E O ARROIO CADENA". Universidade Federal de Santa Maria, 2013. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/9374.

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Resumen
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
Al largo de la historia hubo una clara inversión en la significación del agua para los seres humanos. Transformado en una mercancía, en la actualidad el agua que se bebe parece desconectada del agua natural (ríos, lluvia), que es más comúnmente asociada con la ocurrencia de desastres naturales. El estilo de vida urbano de la sociedad moderna ha generado numerosos impactos negativos que se ven todos los días por los medios de comunicación, dando visibilidad a la crisis ambiental. Por lo tanto, este estudio tuvo como objetivo discutir los problemas relacionados con el conflicto entre la conservación del Rio Cadena y el crecimiento urbano de Santa Maria, (RS), tratando de entender la relación entre la sociedad/naturaleza en el proceso histórico de constitución de la ciudad, con un enfoque particular el apropiación/transformación de los recursos hídricos, más específicamente del Río Cadena. Mediante la cartografía de la expansión urbana en el Río Cadena, fue posible analizar cómo este patrimonio fue tratado por la administración pública y la apropiación privada dentro de la zona urbana de Santa María al largo de la historia, ya través de entrevistas con algunos directivos relevantes al tema de la investigación, se analizó la percepción de la sociedad santamariense en relación con el Río Cadena. La investigación puso de manifiesto que hoy Santa María cuenta con un entorno urbano degradado, con un río tan contaminado que ya no puede proporcionar los servicios ambientales prestados en el pasado. Este marco es el resultado de una grave crisis de percepción, que hace con que la sociedad santamariense no puede darse cuenta de su papel en este proceso. De todos modos, si Santa María desea realizar una copia de estos beneficios que antes eran gratuitos tendrá que invertir fuertemente en educación a recuperar no sólo el Cadena, pero también la relación de interdependencia que la población de Santa María ha tenido con este Río.
Ao longo da história houve uma clara inversão na significação da água para o ser humano. Transformada em mercadoria, hoje a água que se bebe parece desconectada da água da natureza (rios, chuvas), sendo esta mais comumente associada à ocorrência de desastres naturais. O modo de vida urbano da sociedade moderna tem desencadeado inúmeros impactos negativos que todos os dias se vêem pelos meios de comunicação, conferindo visibilidade à crise ambiental. Diante disso, este trabalho buscou discutir a problemática derivada do conflito entre a conservação do Arroio Cadena e o crescimento urbano de Santa Maria (RS), buscando compreender a relação sociedade/natureza no processo histórico de constituição urbana da cidade, com particular enfoque na apropriação/transformação dos recursos hídricos, mais especificamente do Arroio Cadena. Através do mapeamento da expansão urbana sob o Arroio Cadena, foi possível analisar como este patrimônio foi tratado pela gestão pública e pela apropriação privada dentro do sítio urbano de Santa Maria ao longo da história; e, através de entrevistas com alguns gestores populares relevantes para a temática da pesquisa, analisou-se a percepção da sociedade santamariense em relação ao Arroio Cadena. A pesquisa demonstrou que Santa Maria hoje possui um ambiente urbano degradado, com um rio tão poluído que não pode mais oferecer os serviços ambientais que fornecia no passado. Este quadro é resultado de uma grave crise de percepção que faz com que a sociedade santamariense não perceba seu papel neste processo. Enfim, se Santa Maria quiser ter de volta estes benefícios que um dia foram gratuitos, necessitará investir profundamente em educação para recuperar não apenas o Cadena, mas a relação de interdependência que a população de Santa Maria já teve com este Arroio.
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Agoglia, Moreno Ofelia Beatriz. "La Crisis ambiental como proceso. Un análisis reflexivo sobre su emergencia, desarrollo y profundización desde la perspectiva de la teoría crítica". Doctoral thesis, Universitat de Girona, 2011. http://hdl.handle.net/10803/7671.

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Resumen
La investigación se focaliza en el análisis de la crisis ambiental considerada como un fenómeno complejo de evolución incierta producto de un proceso socio histórico, cuyos orígenes se remontan a los albores del proyecto moderno y deben rastrearse en un cúmulo de circunstancias que expresan las contradicciones de un modelo socioeconómico identificado con el crecimiento sostenido de la producción y las magnitudes económicas. Partiendo de esta base, se propone abordar la relación entre saber sociológico y crisis ambiental, a partir de las contribuciones de la teoría crítica a la compresión de las causas profundas de la crisis ambiental y de sus elementos constitutivos. Para lo cual se propone profundizar en algunas categorías desarrolladas por la corriente social crítica, las cuales si bien no se refieren en forma directa a la problemática ambiental, se vislumbran como campos fértiles para comprender los procesos sociales generadores de la crisis ambiental así como las alternativas que han de adoptarse para su resolución, teniendo en cuenta los mecanismos que ejerce el sistema para neutralizar los cambios que implica la conformación de una racionalidad alternativa. Acorde con ello, la primera parte del trabajo se centra en el abordaje de la relación sociedad naturaleza en el marco de tres grandes procesos sociales identificados como cosmológico, teocéntrico y antropocéntrico, haciendo especial hincapié en la correlación que en cada una de las etapas consideradas se establece entre racionalidad dominante, producción de conocimiento y conceptualización de naturaleza.
El segundo capítulo profundiza en los efectos de la racionalidad instrumental sobre la ruptura del proyecto moderno y su incidencia sobre la emergencia de la crisis ambiental, a partir de la posición adoptada por Heidegger y por los referentes de la Escuela de Frankfurt.
Posteriormente el análisis se estructura en torno a las dimensiones críticas de la modernidad avanzada, considerada como contexto situacional de desarrollo y profundización de la crisis ambiental, teniendo en cuenta los aportes teóricos desarrollados por Zygmunt Bauman e Immanuel Wallerstein.
Al finalizar se presentan las conclusiones generales de la tesis y las posibles líneas de investigación que se abren a partir del trabajo desarrollado.
This investigation focuses on the analysis of the environmental crisis, considering it as a complex phenomenon whose evolution is uncertain, as it is the outcome of a socio-historical process that goes back to the beginning of modernity and that must be traced to the circumstances that express the contradictions of a socio-economic model identified with the sustained growth of production and the economy. From this perspective, I approach the relationship between sociological knowledge and environmental crisis by looking at the contributions of critical theory to the understanding of the deep causes of both the environmental crisis and its constitutive elements. I seek to analyse some categories developed by critical social studies. Even though they do not refer directly to the environmental problematics, it is possible to find in them both a fertile field from which to understand the social situations generated by the environmental crisis and alternative policies that ought to be adopted for its resolution, considering at the same time the mechanisms that the system sets in place to neutralize the changes implied by the formation of an alternative rationality.
Accordingly, the first part of this work centres on the study of the relationship between society and nature across three large social processes identified as cosmology, theocentrism and anthropocentrism, emphasizing the correlation, in each of the stages considered, between dominant rationality, knowledge production, and conceptualization of nature.
The second chapter deals with the effects of instrumental rationality on the breakdown of the project of modernity and its impact upon the emergency of the environmental crisis. Here I consider the position adopted by Heidegger and by the best known figures of the Frankfurt School.
Later, I structure the analysis around the critical dimensions of advanced modernity, considering it as the situational context for the development and deepening of the environmental crisis. Here I take into account the theoretical contributions developed by Zygmunt Bauman and Immanuel Wallerstein.
Finally, I present the general conclusions of my thesis and the possible lines of research that open up from my work.
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Libros sobre el tema "Crisi ambientale"

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Lombardo, Enzo. Potere e natura: Le cause sociali della crisi ambientale. Roma: Armando, 2012.

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Osti, Giorgio. Nuovi asceti: Consumatori, imprese e istituzioni di fronte alla crisi ambientale. Bologna: Il mulino, 2006.

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3

Oltre il capitalismo: Proposte per uscire dalla crisi sociale, ambientale ed economica. Bologna: EMI, 2010.

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4

Greco, Nicola. Crisi del diritto, produzione normativa e democrazia degli interessi: Esemplarità della normazione tecnica ambientale. Roma: Edistudio, 1999.

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5

Switzerland) Congresso A.I.P.I. (24th 2021 Geneva. Tra ecologia letteraria ed ecocritica: Narrare la crisi ambientale nella letteratura e nel cinema italiani. Firenze: Franco Cesati editore, 2022.

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6

Forum, Climate Vulnerable, ed. Climate vulnerability monitor 2010: The state of the climate crisis. [Madrid]: DARA, 2010.

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7

Universidad del Rosario. Facultad de Jurisprudencia, ed. El costo de la indiferencia ambiental: Valoración de costos ambientales, instrumentos de política y crisis ambiental. Bogotá: Editorial Universidad Rosario, 2011.

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8

Riquelme, Carlos Antonio. Expoliación y exterminio: Crisis ambiental latinoamericana : hacia una pastoral del medio ambiente. Asunción, Paraguay: Editorial Don Bosco, 1997.

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9

María-Pilar, García Guadilla, ed. Ambiente estado y sociedad: Crisis y conflictos socio-ambientales en América Latina y Venezuela. Caracas: Universidad Simón Bolívar, Centro de Estudios de Estudios del Desarrollo, 1991.

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10

Aguilera, José H. Santos. Enfrentando la crisis ambiental panameña. 2a ed. [Panama]: Imprenta Universitaria, 2004.

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Capítulos de libros sobre el tema "Crisi ambientale"

1

Cezimbra Oliveira, Sophia. "RESÍDUOS SÓLIDOS E MUDANÇAS CLIMÁTICAS SOB A PERSPECTIVA DOS OBJETIVOS DE DESENVOLVIMENTO SUSTENTÁVEL". En DIREITO AMBIENTAL E RESÍDUOS SÓLIDOS: PERSPECTIVA (INTER)NACIONAL TRANSDISCIPLINAR DOS 17 ODS DA ONU, 65–76. Navida Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.51968/navida.direitoambientaleresiduos.cap7.

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Resumen
Problemas ambientais como as mudanças climáticas são fontes materiais do Direito Ambiental, e isto se dá tendo em vista que as legislações ambientais surgem para normatizar situações advindas de ações antrópicas que causam problemas e danos ao meio ambiente. Nesta perspectiva, é possível notar a vigência do antropocentrismo protecionista, que vê a natureza como um bem coletivo que deve ser preservado para garantir a sobrevivência e o bem-estar do homem, buscando um equilíbrio entre atividades humanas e os processos ecológicos. Entretanto, apesar da vigência do antropocentrismo protecionista, diante de diversas tragédias ambientais, a atual conjuntura mundial observa a necessidade de caminhar para o dilema ético do biocentrismo, que é uma visão do mundo e do sistema jurídico em que o homem está lado a lado com a fauna, a flora e a biodiversidade, e por isso, todos merecem igual proteção. Com isso, a atual crise ecológica, onde danos ambientais estão em evidência, demonstra que gestões políticas que não conferem a devida atenção ao meio ambiente são ultrapassadas, de forma que devem haver gestões político-ambientais com intensivos instrumentos de controle, já que a ameaça de um futuro insustentável é presente.
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JOVELINO RODRIGUES, JOCIELYS y LUIZ GUALBERTO. "OS METAIS PESADOS NO ENSINO DE QUÍMICA". En Educação Ambiental. Editora Realize, 2023. http://dx.doi.org/10.46943/viii.conedu.2022.gt14.011.

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Resumen
Ao longo dos anos os problemas relacionados ao ambiente vêm se agravando, ocasionados principalmente por contaminações do ar, água, solo. Assim como, esgotamento dos recursos naturais e perda da biodiversidade. Desequilíbrios provocados pela explosão demográfica, consumismo descontrolado, atividades empresariais e tecnológicas predatórias, que favorecem a uma crise ambiental sem precedentes. Entretanto, um movimento de reordenação está em curso e requerem da educação em geral e em particular da educação científica e tecnológica a contingência de seu vir a ser. Assim, focando a realidade social e tecnológica, a questão da problemática ambiental, de forma circunstancial, demanda o esforço de conscientização das mentes, com o intuito de construção de uma nova compreensão de ambiente, que privilegie a sua multidimensionalidade e interdisciplinariedade. Nessa perspectiva da problemática ambiental, é importante explorar o campo de estudos de outras ciências e ultrapassar as fragmentações que separam o homem da natureza e lhe confirma o poder de dominação. É fundamental evoluir para o entendimento da realidade, e para uma observação de mundo mais integrada. É nesse enfoque que se evidenciam as novas possibilidades que poderão ser inseridas pela operacionalização de estudos no enfoque CTS no ensino de Química, as quais considerando, entre outros, os temas ambientais, incluem novos espaços para interações, e também introduz um novo fazer pedagógico, mais crítico e contextualizado. O objetivo deste trabalho é refletir sobre a importância da utilização do enfoque Ciência, Tecnologia e Sociedade - CTS para a abordagem da problemática ambiental no ensino de Química. Entende-se que a aprendizagem em relação ao meio ambiente é uma das vertentes necessárias à formação no ensino de Química, visto que sua prática profissional se encontra relacionada com a utilização de recursos do ambiente, execução de tecnologias e atendimento de necessidades e interesses da sociedade.
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"Crisis ambiental". En Tiempos de Crisis sistémica, 223–54. Universidad del Cauca, 2018. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvpv50bh.8.

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Molano Barrero, Joaquín. "Luchas sociales por el medio ambiente. Actores, valores e intereses: crisis de legitimidad". En Sustentabilidad y conciencia ambiental en las ciudades de Abya Yala (Latinoamérica), 289–319. Editorial Uniagustiniana, 2020. http://dx.doi.org/10.28970/9789585498457.08.

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Resumen
Ante la crisis socioambiental que compromete a la humanidad y el ambiente planetario es indispensable encauzar todas las decisiones y acciones hacia la defensa de la vida y la habitabilidad de la tierra. Hay una gran preocupación por la falta de conciencia de esta problemática, tanto en los sectores políticos y empresariales como en la sociedad en general sumida en el consumo y la ideología promovida por los medios de comunicación. Esta crisis se agrava por la ausencia de valores y de una ética pública, dando lugar a la corrupción y el desgobierno generalizado. Se hace un llamado a repensar lo ambiental en su diversidad y a concretar acciones de los distintos sectores frente al actual modelo de sociedad, buscando promover una clara identidad social y territorial. Para ello se invita a evaluar la calidad de la vida y los condicionantes del modelo de desarrollo imperante, que se contrapone a la superación de la crisis ambiental, promoviendo el gasto inútil de los bienes y recursos indispensables para vivir.
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Estenssoro, Fernando. "Crisis ambiental y soberanía:". En La geopolítica ambiental de Estados Unidos y sus aliados del norte global, 95–118. Consejo Latinoamericano de Ciencias Sociales. CLACSO, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2v88ff9.6.

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6

"Crisis ambiental y cristianismo". En Antropología en perspectiva ambiental, 107–51. Universidad de La Sabana, 2008. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvn1tc7d.7.

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del Carmen Villarreal Villamar, María. "Migraciones ambientales:". En (Re)pensando el vínculo entre migración y crisis, 141–64. Consejo Latinoamericano de Ciencias Sociales. CLACSO, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2v88dmd.8.

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Chacon-Pereira, Alessandra, Elza Neffa y Luciene Pimentel da Silva. "AVALIAÇÃO DA PARTICIPAÇÃO SOCIAL EM AÇÕES DE EDUCAÇÃO AMBIENTAL PARA GESTÃO INTEGRADA DE RECURSOS HÍDRICOS". En AVALIAÇÃO PRELIMINAR DA QUALIDADE DA ÁGUA SUBTERRÂNEA DA REGIÃO DE FEIRA DE SANTANA E MUNICÍPIOS LIMÍTROFES, 181–92. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21060713.

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Resumen
No contexto de crise hídrica, a educação ambiental apresenta-se como um instrumento capaz de estimular posturas críticas sobre os fatores geradores dessa crise e contribuir junto à comunidade local e à diversos setores da sociedade na busca de soluções para a problemática hídrica. No entanto, estudos apontam para a fragilidade metodológica dos programas/projetos de educação ambiental voltados para a gestão de recursos hídricos. Percebe-se que a maioria dos programas/ projetos em desenvolvimento não especificam a vertente de educação ambiental que adotam e privilegiam práticas educativas pontuais e reducionistas. Nessa perspectiva, este estudo/pesquisa aborda o Sistema de Avaliação de Programas e Projetos de Educação Ambiental para Gestão de Recursos Hídricos (SAPEA-Água). Em seguida, discute a categoria de análise “Participação” do SAPEA-Água, seus indicadores e meios de verificação. Com esse sistema espera-se subsidiar o processo de avaliação dos referidos projetos/programas e ampliar a quantidade, a qualidade e a efetividade de programas/projetos de educação ambiental no âmbito da gestão das águas. Considera-se que o SAPEA-Água pode contribuir para o aperfeiçoamento da concepção teórica e prática dos programas/ projetos de educação ambiental para a gestão das águas, privilegiando processos educativos críticos.
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Duquino Rojas, Luis Gabriel. "Sustentabilidad ambiental urbana. Una revisión a la situación ambiental en Bogotá (1990-2018) desde el materialismo histórico geográfico". En Sustentabilidad y conciencia ambiental en las ciudades de Abya Yala (Latinoamérica), 225–87. Editorial Uniagustiniana, 2020. http://dx.doi.org/10.28970/9789585498457.07.

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Resumen
Esta investigación aborda la problemática ambiental de la ciudad de Bogotá, entre los años 1990 y 2018, y está planteada desde la revisión de las relaciones existentes entre los procesos de evolución urbana (construcción de espacialidad de la ciudad) y degradación ambiental urbana (sobreexplotación de los recursos naturales y del espacio geográfico original). Estos fenómenos se han dado en el marco de la evolución de los procesos de imposición de estructuras ideológicas de dominación del sistema capitalista (su fase financiera y de servicios), y en los modos de vida y acción de la sociedad, desde lo más pragmático hasta lo simbólico y lo cultural. La perspectiva de estudio se apoya en el materialismo histórico-geográfico planteado en la obra de David Harvey y el planteamiento teórico conceptual asociado a la sustentabilidad ambiental, propio de los estudios de Enrique Leff. El capítulo da cuenta de un estudio geohistórico a la luz de las relaciones estructurales sociedad-naturaleza, desde una aproximación donde la crisis ambiental es el reflejo de una crisis civilizatoria; una encrucijada ambiental que es multidimensional y que se asienta en esferas vitales de la civilización contemporánea como la economía y la urbanización planetaria.
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"Crisis ambiental y colapso en América Latina". En Alternativas al colapso socioambiental desde América Latina, 14–31. Bielefeld University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2f9xs2t.4.

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Actas de conferencias sobre el tema "Crisi ambientale"

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Aragona, Stefano. "Ecological city between future and memory: a great opportunity to rethink the world". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7932.

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Resumen
L’attuale momento di crisi sociale, ambientale e spaziale può essere una svolta - uno dei significati della parola greca originaria κρίσις - del modello di sviluppo basato sul paradigma industriale (Khun, 1962) i cui limiti erano ipotizzati nell’omonimo The Limits of Growth commissionato dal Club di Roma ad alcuni ricercatori del MIT di Boston (USA) edito nel 1972. Il presente scritto suggerisce di sostituire al modello industrialista del “fare la città” - indifferente alle condizioni locali grazie alla supremazia data alle “soluzioni” tecnologiche (Del Nord,1991) - l’approccio ecologico che parte dalle condizioni locali quali indicazioni di piano/progetto/realizzazione per la trasformazione dell’anthropocosmo, cioè del rapporto tra contenitori, reti e comportamenti, ovvero del λόγος, discorso, studio, con l’οίκος, ambiente (www.ekistics.org) con le finalità di Smart City cioè costruire Comunità inclusive, sostenibili socialmente e materialmente avendo il risparmio di consumo di suolo come presupposto della sostenibilità. Ciò significa per i paesi ormai più che emergenti - BRIC e tutti gli altri in forte crescita economica - evitare gli errori compiuti dalle nazioni, usualmente chiamate Occidentali, di devastazione del territorio oltre che in termini di danni sociali. Mentre per quest’ultime l’attenzione va posta al tema della riqualificazione dell’esistente sotto il profilo funzionale, spaziale, ambientale e sociale. Per entrambe si pone la questione centrale del rapporto con la storia, i segni di essa sul territorio, cioè la memoria quale essenziale componente del senso delle cose. The current social, environmental and territorial crisis, can be a turning point - one among the meanings of the originary Greek word κρίσις - of the development model based on the industrial paradigm (Kuhn, 1962) whose limits were declared in the homonymous The Limits of Growth commissioned by the Club of Rome at Boston MIT researchers (Meadows and al.) and published in 1972. This paper suggests to replace the industrial model of “making the city” - indifferent to local conditions thanks to the supremacy given to the technological “solutions” (Del Nord, 1991) - with the ecological approach that starts from the local conditions such as indications of plan/project/construction for the transformation of the anthropocosmo, i.e. the relationship connecting shells, networks and behaviours. That is to relate the λόγος, discourse, analyses, with the οίκος, the environment (www.ekistics.org): finally the purpose of Smart City. It requires to build inclusive Communities, socially and materially sustainable, having the saving of land use as precondition. This should mean for most countries now more then emerging - BRIC and everyone else in the strong economic growth - try to avoid the mistakes made by the nations, usually known as Western ones: i.e. devastation of the territory, social harms, and attention to the spatial redevelopment, and to the functional and social ones. For both there is the central question of the relationship with history, the signs of it, ie the memory as essential component of the meaning of things.
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costa, marcus vinicius teixeira da. "A GÊNESE DA CRISE AMBIENTAL". En 10º Anais Simpósio de Gestão Ambiental e Biodiversidade. Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/160139.10-2.

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Carvalho, Airlene de Medeiros y Noami Gibrana Queiroz Lemos. "A EDUCAÇÃO AMBIENTAL NO ESPAÇO DIGITAL – FORMANDO MULTIPLICADORES EM SANEAMENTO". En I Congresso Nacional On-line de Conservação e Educação Ambiental. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/1767.

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Resumen
Introdução: A sociedade moderna vive um grande desafio: restaurar os ecossistemas degradados para garantir um ambiente ideal para a geração presente e futura. Os rios fornecem alimento, água e energia a bilhões de pessoas. Mesmo com toda a sua importância a ação antrópica afeta os mananciais com o descarte de substâncias químicas, esgoto, plásticos e outros resíduos. Proteger os ecossistemas de água doce significa melhorar a qualidade da água para o consumo e garantir vida saudável para todos. Neste contexto entra o desafio da Educação Ambiental (EA) digital do Núcleo de Meio Ambiente da Companhia de Águas e Esgotos de Roraima (Caer). Objetivos: Alcançar os formadores de opinião e lideranças comunitárias para continuar a rede de multiplicadores ambientais e trabalhar a questão da poluição dos rios e o combate ao desperdício de água. Material e Métodos: Os técnicos de EA utilizaram as plataformas virtuais para ministrar palestras e cursos de capacitação em saneamento, com apoio de slides, vídeos e fotos digitais. Com a crise global causada pelo Sars Cov-19, exigiu dos técnicos da Caer, uma remodelação para construir no público-alvo uma percepção de saneamento como um bem coletivo e indispensável à manutenção da qualidade de vida humana e ambiental. Nesse contexto, o saneamento se configura como tema gerador nos processos educativos virtuais, de forma interativa e integrativa, envolvendo problemáticas indissociáveis nos âmbitos da saúde, do meio ambiente, das questões políticas e sociais. Resultados: Os alunos universitários e os monitores que atuam nos abrigos de migrantes e refugiados em Roraima, participaram ativamente das palestras e capacitações on-line. Houve a sensibilização sobre os direitos e as responsabilidades de cada um para manter um bom serviço de distribuição de água, do uso correto da rede de esgoto e da conservação dos rios. Assim, as instituições de ensino públicas, que também passam por mudanças no aprendizado, complementam o processo de desenvolvimento intelectual. Conclusão: O ambiente digital oferece várias possibilidades, através da troca de informações e experiências sustentáveis. E nesta perspectiva, a busca pela participação social pode ter como grande aliada a Educação Ambiental em saneamento para despertar nos cidadãos a responsabilidade pelo meio onde vivem.
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Santos, Sâmia Melo y Alana Rayssa Oliveira Mendes. "RELAÇÃO HOMEM – NATUREZA: FATOR DE CAUSALIDADE DA CRISE AMBIENTAL". En II Congresso Brasileiro de Ciências Farmacêuticas On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2021. http://dx.doi.org/10.51161/rems/1039.

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Resumen
Introdução: O meio ambiente é fonte de sobrevivência para o homem desde os primórdios, o mesmo retira dele seu sustento, extraindo riquezas naturais como: água, alimentos (frutos, legumes, carne bovina, carne suína, peixes, ovinos etc.). Para melhoramento da agricultura ao longo dos anos, o homem passou fazer o uso de substâncias químicas para acelerar processo de amadurecimento das frutas, evitar pragas e estimular o crescimento. A interferência do homem no meio ambiente acabou por prejudicar sua própria existência, os danos são tão grandes que interferem no processo saúde-doença. Objetivo: Portanto, o objetivo deste trabalho é realizar uma revisão de literatura acerca da relação homem – natureza e como a mesma pode afetar a agricultura e interferir no processo saúde-doença. Material e métodos: Para isto, foi realizada uma revisão de literatura nos bancos de dados Scielo e Pubmed. Resultados: Portanto a necessidade humana de desenvolvimento capitalista transformou o meio ambiente em uma moeda de troca levando a uma crise ambiental, na qual a sua própria existência passa a ser questionada. Segundo alguns autores como Balim, o homem primitivo não interferia na natureza sem cautela, sempre tentava manter o equilíbrio, mas ao modernizar seu modo de pensar, começou a estar no centro de tudo, sempre extraindo bens da natureza como se estes não fossem finitos. Conclusão: Esta forma de agir se encaixa em uma perspectiva simplista onde o meio ambiente é apenas um objeto para uso humano, necessitando assim de uma nova visão de mundo para entender que os recursos do planeta são finitos.
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Oliveira, Keithy Juliane De, Eduardo Donato Alves y Neucedes Vallandro Broseghini. "EDUCAÇÃO AMBIENTAL NA ATUALIDADE DE ACORDO COM OBRA DE PAULO FREIRE". En I Congresso Nacional On-line de Conservação e Educação Ambiental. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/1802.

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Resumen
Introdução: As ameaças globais ao meio ambiente, os avanços tecnológicos, a falta de motivação humana para o cuidado com o meio ambiente e, em geral as diversas notícias e estudos que mostram o problema da realidade ambiental, são fatores que geram preocupação para a busca de estratégias que permitam a conservação e preservação do planeta, uma vez que se reconhece que os vários elementos do ambiente influenciam o processo evolutivo do ser humano. Esses danos à vida devem ser reduzidos. É necessário gerar espaços que permitam o reconhecimento do ambiente, da realidade e suas formas de proteção, de tal forma que encoraje e motive a reflexão e desenvolvimento sustentável. É importante frisar que, segundo o artigo 225 da CF/88, todos têm direito a um meio ambiente bem conservado, contudo, cabe ao Estado o dever de desenvolver políticas de conservação e, dessa forma, a Educação Ambiental (EA) pode constituir-se numa das principais estratégias de desenvolvimento sustentável. Objetivos: Especificar a principal contribuição de Paulo Freire na EA. Material e Métodos: A obra lida se delimita a partir do levantamento de informações por meio de leitura prévia da obra. Resultados: A EA dentro de uma sociedade é a ferramenta mais importante para a construção de uma convivência sustentável, ainda mais com os desafios enfrentados em que a crise econômica ligada à polarização política coloca no cotidiano mais atalhos para a convivência entre os cidadãos. Em um mundo com crescentes manifestações de intolerância, é fundamental que os sistemas educacionais instruam os estudantes com valores, conhecimentos e habilidades que incutam respeito pelos direitos humanos. Isso inclui conscientização ambiental e sustentável para promover um mundo melhor e um futuro mais adequado para todos. Conclusão: Segundo Freire, a educação ambiental consiste na estratégia de desenvolvimento sustentável mais eficaz, porquanto ela trabalha com as gerações futuras.
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Mota, Zilândia Maria y Alisson Rocha Da Silva. "A IMPORTÂNCIA DA EDUCAÇÃO AMBIENTAL NAS ESCOLAS RURAIS". En I Congresso Nacional On-line de Conservação e Educação Ambiental. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/1752.

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Resumen
Introdução: No contexto rural a discussão dos problemas ambientais e o desenvolvimento de propostas de Educação Ambiental que visam atender a necessidade de enfrentar e minimizar esses problemas, mostram-se cada vez mais relevantes, uma vez que os problemas provenientes da crise ambiental global refletem no espaço rural. Objetivo: Este estudo teve como objetivo realizar uma breve reflexão, acerca da Educação Ambiental, buscando obter um melhor entendimento sobre a importância de seu desenvolvimento em escolas do meio rural. Material e métodos: Foi realizada uma revisão de literatura de caráter exploratório, onde foram consultadas publicações compreendidas entre o período de 1996 a 2020. Foram selecionadas 32 publicações obtidas através de sites governamentais e bases científicas eletrônicas que incluíam legislações, livros, periódicos e artigos científicos que contemplaram estudos sobre educação ambiental, escolas rurais e suas interlocuções. Resultados: Os impactos ambientais que afetam o espaço rural possuem fortes influências na vida do homem do campo. Os principais tipos de impactos frequentemente relatados foram a degradação do solo e o assoreamento e contaminação de cursos d’água ocasionados em sua maioria por atividades agropecuárias sob manejo inadequado, do ponto de vista conservacionista, sendo dessa forma ambientalmente insustentáveis. Consciente desses impactos, a atual escola rural passou a considerar a necessidade de promover atividades curriculares e pedagógicas direcionadas a promoção de um desenvolvimento sustentável no campo, mediante a inserção da Educação Ambiental, tendo em vista que a população do meio rural ao ser incluída e instruída formalmente sobre as questões ambientais, pode promover atitudes concretas de respeito ao planeta, avançar no entendimento ecológico e na relação homem/natureza. Conclusão: O crescimento e difusão da Educação Ambiental em escolas rurais é extremamente importante, pois pode contribuir para que os indivíduos possam se ver como agentes transformadores da realidade em que vivem, a fim de construírem uma sociedade mais justa que vise a sustentabilidade e consequentemente uma melhor qualidade de vida, através de um processo de aprendizado e valorização dos recursos naturais.
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Santos, Clovis Costa Dos. "VIVEIROS EDUCATIVOS E SUAS CONTRIBUIÇÕES PARA A EDUCAÇÃO AMBIENTAL NA ESCOLA". En I Congresso Nacional On-line de Conservação e Educação Ambiental. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/2370.

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Introdução: Os viveiros educativos contribuem para o debate em torno da problemática ambiental que caracteriza a sociedade hodierna, cuja manifestação no âmbito local se expressa no desmatamento e nas práticas agrícolas insustentáveis. Nesse cenário, a escola e seus sujeitos têm papel fundamental na construção de estratégias e ações educativas transformadoras da realidade do município de Santa Inês/BA. É com esta preocupação e compromisso em difundir o conhecimento e as boas práticas socioambientais que emerge esta proposta extensionista, fomentada pela Pró Reitoria de Extensão do Instituto Federal de Educação, Ciência e Tecnologia Baiano – Campus Santa Inês, através do Edital 04/2019/Programa Institucional de Bolsas de Iniciação em Extensão – PIBIEX Modalidade Superior. Objetivos: O objetivo geral consiste na implantação e manutenção de viveiros educativos em Escolas Municipais como estratégia educativa de preservação e conservação da biodiversidade local. De modo mais específico, espera-se produzir e plantar mudas de espécies vegetais; contribuir com o ensino e aprendizagem nas escolas envolvidas sobre os temas ambientais; e aproximar as escolas e os sujeitos sociais (professores, alunos, funcionários, pais e responsáveis, lideranças) da realidade socioambiental de seu entorno. Material e métodos: Para alcançar os objetivos propostos, trilha-se o seguinte percurso metodológico: mobilização da comunidade escolar e espaços de participação e controle social das políticas públicas (conselhos municipais); formação dos sujeitos envolvidos sobre o processo de construção e manutenção dos viveiros educativos; implantação coletiva do viveiro; produção de mudas e plantio em áreas ambientalmente degradadas; e construção coletiva de estratégias educacionais nas escolas básicas envolvidas. Resultados: O projeto está em andamento, ainda que a crise sanitária tenha afetado drasticamente o desenvolvimentos das atividades. Até o presente momento é possível destacar o envolvimento e sensibilização da comunidade escolar para atuarem como agentes de preservação, conservação e manejo sustentável da biodiversidade, de modo a contribuir com os processos educativos, escolar e não escolar, bem como a melhoria da qualidade ambiental no contexto da escola e dos seus sujeitos. Conclusão: O viveiro educativo tem contribuído para consolidar as bases de uma prática educativa ambiental contínua e reflexiva no ambiente escolar, constituindo-se em espaço vivo da prática educativa transformadora.
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Freire, Ana Carolina do Nascimento, Vitoria Silva Dos Remedios Rodrigues, Josinara Silva Costa y Neuma Teixeira Dos Santos. "EDUCAÇÃO AMBIENTAL NO ENSINO FUNDAMENTAL: EXPERIÊNCIAS DE EXTENSÃO UNIVERSITÁRIA DO GRUPO DE PESQUISA LABGEFA". En I Congresso Nacional On-line de Conservação e Educação Ambiental. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/1743.

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Resumen
Introdução: A educação formal, frente a crise ambiental, apresenta-se como uma importante aliada para mitigar a problemática supracitada, uma vez que, é neste período, principalmente, no ensino fundamental, que ocorre o desenvolvimento cognitivo dos indivíduos, facilitando a inserção de temas tão relevantes como o meio ambiente. Para tanto, utiliza-se a Educação Ambiental (EA) como um mecanismo de inserção destes conteúdos na escola, através da transversalidade e interdisciplinaridade do saber. No entanto, a incorporação da EA neste ambiente ainda enfrenta uma série de dificuldades, entre elas a tradicionalidade, atrelada à estruturação exacerbada da nova Base Nacional Comum Curricular. Assim, a extensão universitária surge como uma aliada para a inclusão da questão ambiental nas escolas, por meio de projetos ou programas. Objetivo: Neste contexto, o presente resumo objetiva relatar a experiência de extensão universitária de alunos do Laboratório de Geotecnologias, Educação Financeira e Ambiental (LabGEFA), nos anos de 2018 e 2019, em duas escolas da rede pública de ensino do município de Capanema, Pará. Material e métodos: Desta forma, este trabalho caracteriza-se como um relato de experiência, que descreve as situações vivenciadas pelas autoras. Sendo assim, realizaram-se atividades com abordagem de temáticas como: conceitos básicos de sustentabilidade, resíduos sólidos, minimalismo, ecossistema manguezal, e geotecnologias. Para tanto, foram utilizados como material de apoio recursos audiovisuais e atividades lúdicas, como jogos de tabuleiro, batalha de coordenadas e caça ao tesouro. Resultados: Durante a realização das atividades foi possível observar que os alunos possuíam conhecimentos básicos acerca das temáticas, salvo os assuntos de minimalismo e ecossistema manguezal. Além disso, grande parte deles se mostraram interessados e curiosos quanto aos assuntos, principalmente, pela utilização da ludicidade. Entretanto, nas atividades realizadas ao ar livre, bem como nas interações em grupo, ainda foi possível notar que alguns alunos se dispersaram. No geral, foi perceptível por parte dos voluntariados que houve compreensão dos temas, o que contribuiu para a formação de uma visão crítica dos participantes sobre os assuntos. Conclusão: Assim, houve alcance dos objetivos de estimular o desenvolvimento do senso ambiental nos indivíduos, que passaram a aplicar no seu cotidiano o que foi aprendido durante as atividades.
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Córdoba Hernández, Rafael y Emilia Román López. "Metodologías activas en el urbanismo". En Jornadas sobre Innovación Docente en Arquitectura (JIDA). Universitat Politècnica de Catalunya. Iniciativa Digital Politècnica, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/jida.2022.11575.

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Resumen
Coombs (1978) exposava una crisi mundial important de l'educació que, diverses dècades després, es manté. El seu autor ho definia en funció de tres qüestions: canvi, adaptació i disparitat. Pel que fa a l'última, esmentava l'existència d'una desproporció entre els sistemes educatius i el seu medi ambient, basant-se en quatre qüestions coincidents amb les assenyalades anys abans per Richmond (1971): fort increment de les aspiracions populars en matèria educativa, aguda escassetat de recursos, inèrcia inherent als sistemes d'educaci´o i inèrcia de la mateixa societat. Actualment, també hi ha una important crisi climàtica a escala planetària que s'ha convertit en un dels reptes més grans per a la població mundial, cada vegada més urbana. Des dels pobles i ciutats, i per a l'adaptació als seus efectes, cal incorporar consideracions ambientals a les polítiques urbanes que es duguin a terme, per disminuir els futurs riscos i respondre als reptes plantejats. L'urbanisme, pel seu paper integrador des de diferents enfocaments –ambientals, socials i econòmics– sobre el territori i els seus habitants pot ser fonamental per assolir les metes fixades. Des de l'àmbit docent és important visibilitzar aquests problemes amb l'alumnat i, en la mesura que sigui possible, apropar-los a la societat a través de solucions integrades. Abans aquestes circumstàncies és important estrènyer vincles entre la societat i la Universitat, amb l'objectiu de fer front a aquesta crisi ambiental, explorant nous camins entre la docència, investigació i la participació de la ciutadania des de la caracterització dels problemes, anàlisi, fins a les posteriors propostes. Des d'aquests reptes l'assignatura té com a objectius plantejar projectes reals que puguin atenuar la crisi ambiental actual a través de la sostenibilitat i augmentar-ne la resiliència, millorant la qualitat de vida dels seus ciutadans, i dotant el municipi d'una nova visió, des de la participació ciutadana , de com pot ser el seu espai públic, posant en valor els aspectes relacionats amb el medi ambient, el canvi climàtic, el disseny bioclimàtic i la salut. Aquesta sinergia es realitza a través de la metodologia d'aprenentatge-servei (ApS) ja que reuneix els processos aprenentatge i de servei a la comunitat en una única proposta metodològica, amb la intenció de realitzar un autèntic servei a la comunitat, que permeti aprendre i col·laborar en un marc de reciprocitat. En aquests anys, en altres propostes similars recopilades a L'Observatori Europeu d'Aprenentatge-Servei en Educació Superior (EOSLHE) es comprova com l'aplicació d'aquesta metodologia desencadena processos sistemàtics d'adquisició de coneixements i competències per a l'exercici de la professió i el desenvolupament personal en els alumnes, alhora que ha suposat un espai per a la reflexió sobre els projectes i les intervencions participat per estudiants, professors, veïns i corporacions. L'establiment d'Acords de col·laboració entre Universitat i ajuntaments, estableix les bases de participació entre la institució educativa i la ciutadania, que facilita els serveis a la comunitat aportant els mitjans de difusió adequats per a la iniciativa. Des de l'assignatura, i amb l'objectiu de la millora bioclimàtica dels espais públics i la qualitat de vida dels ciutadans, s'aposta per la incorporació dels objectius de desenvolupament sostenible com a base teòrica i projectual, principalment els vinculats a salut i benestar, Ciutats i comunitats sostenibles i Acció pel clima. A més, els estudiants incorporen, en la mesura que sigui possible, altres aspectes vinculats al Treball decent i creixement econòmic o Producció i consum responsables. Les propostes realitzades responen, a més, a les necessitats expressades per la ciutadania i/o el consistori. Entre els objectius de la metodologia no simplement s'estableix un intercanvi d'informació o demandes entre universitat i ciutadania, sinó que els treballs realitzats a l'aula es constitueixin com una guia bàsica, amb una sèrie d'idees i línies estratègiques d'intervenció, que acabin formalitzant-se en major o menor grau als municipis on es treballa. Els resultats són presentats pels estudiants en diferents actes públics locals, mitjançant publicacions específiques per a cada localitat i mitjançant breus vídeos inclosos a les webs municipals. Gràcies a això, els veïns han tingut l'oportunitat de visualitzar, analitzar i aprendre de les solucions proposades, traslladant-ne les inquietuds i les preocupacions, així com els alumnes d'explicar les seves propostes més enllà de les aules, en un gratificant intercanvi de visions. Per acabar, cal destacar que en alguns casos s'han començat a formalitzar les idees o projectes realitzats a les aules gràcies a la participació dels Ajuntaments en convocatòries públiques de subvencions per a la millora de l'espai públic dels municipis. Society must provide a holistic approach to the problems of the planetary crisis, addressing them in a multiactor, multisectoral, multidimensional, multiscalar and multidisciplinary manner. Our subject promotes these issues through bioclimatic criteria through the critical analysis of social problems and needs in populations through direct contact with the physical environment and its neighbors. This aspect is key to carrying out the objectives of the Spanish Urban Agenda, evidencing the importance of these issues and the close relationships between the approaches carried out by our SL methodology and the reality of our municipalities. Thus, this new strategic framework becomes a fundamental tool so that many student proposals can be built. La sociedad debe dotar de un enfoque holístico los problemas de la crisis planetaria, abordándolos de forma multiactor, multisectorial, multidimensional, multiescalar y multidisciplinar. Nuestra asignatura promueve estas cuestiones a través de criterios bioclimáticos mediante el análisis crítico de problemas y necesidades sociales en las poblaciones a través del contacto directo con el medio físico y sus vecinos. Este aspecto resulta clave para llevar a cabo los objetivos de la Agenda Urbana Española evidenciando la importancia de estas cuestiones y las estrechas relaciones entre los planteamientos llevados a cabo por nuestra metodología ApS y la realidad de nuestros municipios. Así, este nuevo marco estratégico se convierte en herramienta fundamental para que muchas propuestas de los alumnos puedan construirse.
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Silva, Oscarina Teodora Prado Santos, Raquel Henrique, Nathan David Vogt, Maria Angélica Toniolo y Mario Valério Filho. "PRESSÕES AMBIENTAIS E PERCEPÇÕES DE MORADORES NA BACIA DO RIO PARAÍBA DO SUL". En VI Seminário do Programa de Pós-graduação Planejamento Urbano e Regional. Universidade do Vale do Paraíba, 2021. http://dx.doi.org/10.18066/semplur2021.11.

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Resumen
O presente resumo apresenta uma análise sobre a questão socioambiental acerca dos problemas ambientais na bacia do rio Paraíba do Sul, porção paulista, a partir de uma pesquisa quali-quantitativa com 339 moradores. Esta bacia compõe a Mata Atlântica, cujo 90% das florestas foram desmatadas nos últimos séculos (WILLIAMS, 2006). Atualmente, seus principais problemas ambientais são a as áreas de pastagens degradadas, em uso ou abandonadas, a monocultura de eucalipto, a ocupação urbana, irregular e saneamento precários, (DEVIDE et al., 2014; RONQUIM et al., 2016; SILVA et al. 2017,). Sendo assim, temos como problemática de pesquisa questionar sobre a paisagem regional frágil do ponto de vista ambiental e a capacidade de resiliência e adaptação da paisagem da bacia para choques climáticos extremos, como a crise hídrica de 2013-2015 que acometeu sobretudo a região (MENDES FILHO et al., 2016), a qual teve como consequência, em medida do governo do estado de São Paulo, efetivar a proposta transposição das águas do manancial Jaguari (bacia Paraíba do Sul) ao Atibainha (Sistema Cantareira) (MARENGO, ALVES, 2015), acentuando ainda mais a pressão para a resiliência deste recurso hídrico, que abastece as cidades do Vale do Paraíba, região metropolitana fluminense e agora também a capital paulista.
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Informes sobre el tema "Crisi ambientale"

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Cristancho Baquero, Julio Cesar, María Camila Polo Polo, Lina Muñoz Ávila, Esteban Giraldo-González, Diego Ochoa y Francisco von Hildebrand. Tendencia Editorial UR Número 33. Universidad del Rosario, septiembre de 2022. http://dx.doi.org/10.12804/issn.2382-3135_10336.35992_teur.

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Resumen
En un país en el que se han reportado 611 asesinatos de defensores del medio ambiente desde 2016, no se requiere gran esfuerzo para explicar por qué es importante ratificar un tratado que reconoce y protege los derechos humanos de las personas que defienden el ambiente. Un país que se ha comprometido con el desarrollo sostenible y que se considera líder en la adopción de mecanismos para la superación de la crisis ambiental no debería tener obstáculos para acoger un acuerdo regional para el acceso a la participación, la información y la justicia en estos temas. Se trata de un acuerdo novedoso porque es a la vez un tratado ambiental y un tratado sobre derechos humanos. Es el único acuerdo jurídicamente vinculante que ha surgido de la Conferencia de las Naciones Unidas sobre el Desarrollo Sostenible y que confirma el valor de la dimensión regional del multilateralismo para cumplir con los ODS.
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Puleo, Alicia. El ecofeminismo, conciencia feminista profunda de la crisis socioambiental. Fundación Carolina, diciembre de 2022. http://dx.doi.org/10.33960/ac_23.2022.

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Resumen
Desde la creación del término “ecofeminisme” por la pensadora francesa Françoise d’Eaubonne en los años setenta del siglo XX, esta nueva corriente del feminismo ha tenido distintas expresiones teóricas y prácticas, representando la conciencia ecológica del feminismo. Algunas de sus formas han despertado, en algunos casos con razón, desconfianza y rechazo en el seno del feminismo. Hoy, el creciente interés que suscita corresponde a la alarmante intensificación de la crisis ecológica, a la relación de esta con la justicia social y a una mayor sensibilidad de numerosas jóvenes con respecto a los demás seres vivos. En la actual encrucijada, necesitamos un ecofeminismo que no reniegue de las conquistas feministas, que favorezca el diálogo intercultural e impulse la igualdad al tiempo que denuncie la destrucción ambiental y proponga la superación del modelo androantropocéntrico hegemónico, apoyándose en “pactos de ayuda mutua” que no supongan la postergación o devaluación de las justas demandas de las mujeres.
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Farah Quijano, María Adelaida. Ecología integral: tres contribuciones para entender nuestras relaciones y la realidad de modo diferente. Editorial Pontificia Universidad Javeriana, agosto de 2021. http://dx.doi.org/10.11144/javeriana.sjls.farah.

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Resumen
La serie Documentos para el Cuidado de la Casa Común reúne las reflexiones y disertaciones que reconocidos expertos nacionales e internacionales hacen de la carta encíclica Laudato si’ de S. S. el papa Francisco, a partir de sus lecturas desde diversas áreas de conocimiento, como los estudios ambientales, la economía o la educación. Estos aportes buscan facilitar la comprensión y el análisis del impacto que los planteamientos contenidos en la carta encíclica pueden tener en el mundo y en Colombia, particularmente con referencia a la paz y el desarrollo sostenible integral. Así, esta serie de textos afronta críticamente los desafíos del mundo actual con relación a las circunstancias que han propiciado la crisis socioambiental en un esfuerzo por corregir el rumbo de la humanidad en la Tierra, su casa común.
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Sojo, Ana. Pandemia y sindemia: impacto socioeconómico y Agenda 2030 en la perspectiva de una nueva gobernanza de la saludo pública global. Fundación Carolina, octubre de 2021. http://dx.doi.org/10.33960/issn-e.1885-9119.dt56.

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Resumen
La Agenda 2030 debe retomarse en el marco de una nueva gobernanza de la salud pública global debido al ingreso a una nueva era epidemiológica de carácter pandémico que hace indispensable, no solo superar satisfactoriamente la presente crisis, sino rectificar radicalmente el statu quo, con el fin de impedir grandes epidemias o, al menos, evitar su explosión pandémica. En este Documento de trabajo se abordan los factores propulsores que potencian las enfermedades zoonóticas para evidenciar la interconexión sistémica de la salud. Además, se consideran las restricciones de financiamiento que enfrentan los países latinoamericanos para avanzar hacia una transición que haga frente conjuntamente al cambio climático y los retos pandémicos, y se analiza el potencial que pueden tener los acuerdos ambientales en marcha para incrementar la capacidad de prevención en la nueva era. En segundo lugar, se reflexiona sobre la necesidad de transformar de manera contundente la gobernanza en salud a escala multilateral y se enuncian algunas propuestas que se están contemplando para fortalecer y agilizar la Organización Mundial de la Salud (OMS). Finalmente, se destaca el imperativo de la vacuna universal y equitativa como precondición indispensable para una resolución global de la crisis.
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Castilleja Vargas, Liliana. Bolivia: Hacia una recuperación económica resiliente y sostenible en tiempos post COVID-19. Inter-American Development Bank, septiembre de 2020. http://dx.doi.org/10.18235/0002941.

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Resumen
Ante la crisis sanitaria de la COVID-19 y la crisis económica asociada, Bolivia enfrenta múltiples desafíos sin precedentes en la historia del país en términos de su magnitud y complejidad. Por un lado, la pandemia ha puesto en evidencia la alta exposición y vulnerabilidad del país a diversos shocks. Por el otro lado, presenta una oportunidad para consolidar a Bolivia mediante cambios económicos, sociales e institucionales profundos que coadyuven a un crecimiento de mediano plazo sólido, inclusivo y sostenible al cambio climático. Los desafíos de desarrollo que enfrenta Bolivia ante el shock de la COVID-19 se analizan en tres dimensiones: macro-fiscal, productiva-empresarial, y social y dan cuenta de los riesgos potenciales que se enfrentan en la coyuntura actual en términos de contracción económica, destrucción del tejido productivo y bienestar social. Para enfrentarlos con éxito, superar la crisis y lograr una recuperación económica resiliente y sostenible en tiempos post COVID-19, se presentan recomendaciones específicas de corto plazo y de mediano plazo. Las primeras con un enfoque en superar la situación de emergencia por la pandemia y la recesión económica. Las segundas, con un enfoque más estructural para lograr una recuperación económica posterior a la COVID-19 que sea resiliente y sostenible basada en la mayor productividad, la inclusión social y la sostenibilidad ambiental. Estas propuestas son propositivas y buscan promover el diálogo de políticas de forma proactiva y constructiva.
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Brakarz, Barbara, Karisa Ribeiro, Diego Arcia, Sandra Maria Santos Holanda, Marcos Daniel Souza dos Santos, Fernando Araldi, Carolina Baima et al. Mobilidade urbana e agenda ASG: um caminho para o desenvolvimento econmico e sustentável. Banco Interamericano de Desenvolvimento, enero de 2023. http://dx.doi.org/10.18235/0004684.

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Resumen
A mobilidade urbana desempenha um importante papel social e no desenvolvimento das cidades. Em meio à crise climática, o setor é essencial para a recuperação verde, ou seja, para promover uma economia mais sustentável e resiliente, trazendo benefícios econômicos e sociais no médio e longo prazo. Melhorar a mobilidade urbana pode contribuir para reduzir as emissões de gases de efeito estufa, desenvolver novos projetos sustentáveis e implementar padres e acordos internacionais para uma transição econômica justa de baixo carbono. Esta nota técnica, elaborada entre o Ministério do Desenvolvimento Regional e o Banco Interamericano de Desenvolvimento, apresenta os seguintes temas: contextualização do setor de mobilidade urbana no Brasil sob a ótica ambiental, social e de governança (ESG); a integração das práticas ESG no setor de mobilidade urbana no Brasil, o financiamento da mobilidade urbana no Brasil e sua situação atual; e soluções para atração de capital privado, incluindo instrumentos elegíveis para o financiamento da mobilidade urbana no Brasil e apresentação dos instrumentos financeiros temáticos do setor.
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Fort, Ricardo, Mauricio Espinoza y Álvaro Espinoza. COVID-19 y las migraciones de la ciudad al campo en el Perú: Identificación de amenazas y oportunidades para el uso sostenible del capital natural (Resumen). Editado por Paloma Marcos Morezuelas, Carlos Javier Puig, Jaime Fernández-Baca, Ana Saori Iju Fukushima, Santiago Bucaram y María Jimena Romero. Inter-American Development Bank, diciembre de 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003822.

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El Perú es uno de los países más fuertemente golpeados por la pandemia del COVID-19 en el mundo. El confinamiento nacional obligatorio que empezó a regir a mediados de marzo de 2020 y fue ampliado en varias oportunidades hasta finales de junio del mismo año, trajo como consecuencia la paralización de diversos sectores económicos y un aumento de la tasa de desempleo de los más altos niveles históricos. Ante esta situación, que ha afectado principalmente a hogares de bajos recursos en las zonas más pobres de la capital y otras ciudades, muchos de ellos se vieron en la necesidad de emprender una migración de retorno a sus localidades de origen donde pudieran encontrar mejores condiciones para enfrentar la crisis. El presente estudio analiza la dinámica de esta migración de retorno hacia zonas rurales durante el año 2020 utilizando información censal y registros de llegada de retornantes, para luego entrevistar a más de 3 mil hogares en 19 provincias y 77 distritos que presentaban los mayores flujos. En base a esta información, estimamos que alrededor de un cuarto de millón de personas, en su mayoría jóvenes solteros, con educación secundaria completa, y de emigración reciente, han retornado a sus lugares de origen rural con intención de quedarse de manera permanente. Este panorama genera una situación sin precedentes en la historia del Perú: una migración masiva de la ciudad al campo que crea presiones demográficas con consecuencias potencialespositivas y negativasen los ámbitos político, económico, social y ambiental de las localidades receptoras. Centrándose en este último tema, el estudio postula una serie de recomendaciones de política para amortiguar los posibles impactos negativos del retorno en la sostenibilidad ambiental de aquellos distritos con mayores vulnerabilidades ecosistémicas, con énfasis en la creación de empleos verdes que apoyen la recuperación sostenible.
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Bastante, Marcelo. Estudio Fintech 2020: Ecosistema Argentino. Inter-American Development Bank, julio de 2020. http://dx.doi.org/10.18235/0002892.

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El estudio representa una actualización del primer informe sobre el ecosistema Fintech en Argentina llevado a cabo en el año 2018. Describe la evolución y los avances ocurridos con respecto a la medición y el análisis realizado anteriormente, además de examinar nuevas dimensiones relevantes en el sector. La primera sección brinda una descripción general del ecosistema actual, en donde se refleja su crecimiento desde el año 2018, el panorama de la industria, su distribución y alcance en el país, y sus principales indicadores (financiamiento, clientes, usuarios y empresas). El estudio cuenta con la particularidad de haberse realizado en pleno proceso de la crisis sanitaria generada por la pandemia COVID-19, por lo que parte del estudio aborda las áreas de impacto de la crisis en las Fintech, según la visión de los integrantes del ecosistema. La segunda sección aborda un análisis por vertical Fintech, es decir por nueve segmentos de actividad dentro del ecosistema: Préstamos, Pagos digitales, Blockchain & Criptoactivos, Insurtech, Inversiones, Servicios B2B, Financiamiento colectivo, Seguridad informática y Proveedor tecnológico. La tercera sección se centra en el estudio de cuatro temas transversales que atañen a todos los segmentos o sectores. Estos temas transversales se denominan horizontales: Inclusión y Educación Financiera, Género, Marco Regulatorio y Ambiente. Si bien estos horizontales se encuentran interrelacionados, se analizan individualmente. En la última sección se presentan tres casos de estudio - Ualá, Mercado Fondos y Afluenta - centrados en el rol de las Fintech en la promoción de una inclusión financiera. El estudio cuenta con la colaboración de la Cámara Argentina de Fintech, el BID Lab, Afluenta y la participación de los protagonistas de la industria que fueron encuestados para el desarrollo del informe, y entrevistados para los casos de estudio.
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Artemisa: En defensa del medio ambiente. Universidad Militar Nueva Granada, mayo de 2022. http://dx.doi.org/10.18359/docinst.6281.

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Estamos ante una encrucijada global de proporciones nunca vistas. El planeta se calienta más rápido de lo esperado y enfrentamos condiciones climáticas cada vez más extremas, lo que pone en riesgo la sostenibilidad de la vida humana en el mediano y largo plazo. El nivel de los océanos está aumentando, los arrecifes de coral están muriendo, las especies se están extinguiendo, los glaciares se están derritiendo y las condiciones climáticas extremas se hacen cada vez más frecuentes con intensas olas de calor, inundaciones, huracanes, incendios y/o sequías. Para hacer frente a esta compleja situación, todos, personas e instituciones en los ámbitos nacional, regional y global, tenemos que hacer nuestra parte para evitar llegar a un punto de no retorno. Aunque Colombia solo genera el 0,6 % de los gases de efecto invernadero (GEI), es uno de los veinte países más amenazados por la crisis climática. Nuestro país alberga el 50 % de los páramos del mundo y es catalogado como una potencia en agua, biodiversidad y ambiente, aloja alrededor del 10 % de la fauna y flora del mundo, teniendo por ello un rol central en los esfuerzos globales que se realizan para mitigar los efectos del cambio climático. También es reconocido por ser el segundo país con más alta presencia en biodiversidad en la tierra, goza de dos océanos, cinco vertientes hidrográficas, ríos, lagunas y ciénagas, siendo de esta manera el agua un recurso fundamental para el desarrollo de las generaciones futuras. El país cuenta con grandes extensiones de páramos, los cuales son la fuente del 70 % de agua dulce en nuestro país y comparte al sur de nuestras fronteras con la Amazonía, considerada la selva tropical más extensa del planeta y el pulmón del mundo. Una porción representativa de ese 10 % del total de la biodiversidad mundial que tiene nuestro país, se encuentra dentro del Sistema Nacional de Áreas Protegidas (SINAP), del que hace parte el Sistema de Parques Nacionales Naturales y las Reservas Forestales (más de 17 millones de hectáreas), una fuente importante de bienes y servicios ecosistémicos, entre los cuales, el suministro del recurso hídrico incluye más del 62 % de los nacimientos de los acuíferos nacionales y abastece a casi un 80 % de la población colombiana. Así mismo, protege lagunas y ciénagas que contienen el 20 % de los recursos hídricos que abastecen la generación de energía eléctrica del país. En estas áreas protegidas se conservan muestras representativas de los ecosistemas naturales marinos y continentales, los cuales, además de albergar un gran número de especies de fauna y flora, contribuyen a la regulación del clima y protegen las cuencas hidrográficas. Es así como por su especial importancia ecológica, los Parques Nacionales Naturales tienen la función de conservar, proteger y salvaguardar sus ecosistemas de especial valor por medio del Estado y de los particulares. Esta gran riqueza ambiental del país está siendo amenazada por el uso indebido de los recursos naturales, lo que genera un acelerado deterioro de los ecosistemas, alterando su funcionalidad y poniendo en riesgo la biodiversidad. Esta problemática se ha convertido en un reto de primer orden para el Estado colombiano, sus autoridades ambientales y la sociedad en general. El Sector Defensa no ha sido ajeno a esta realidad, por lo que en el marco definido por la ley, la Presidencia de la República y el Ministerio de Ambiente y Desarrollo Sostenible, ha reconocido el potencial desestabilizador de las afectaciones causadas por las diversas actividades ilícitas de los Grupos Armados Organizados (GAO), los Grupos Delincuenciales Organizados (GDO) y ciudadanos que hacen un uso indebido de los recursos naturales. Fenómenos como la siembra de cultivos ilícitos, la extracción ilícita de minerales, la tala indiscriminada, la ganadería extensiva, el acaparamiento de tierras, la pesca ilegal, la contaminación, el vertimiento de sustancias peligrosas y el tráfico ilegal de flora y fauna, han debilitado los ecosistemas nacionales. Estas actividades ilegales afectan los recursos hídricos del país, los suelos, los páramos y la atmósfera, produciendo efectos negativos que generan deforestación, pérdida de hábitats, extinción de especies, la destrucción de fuentes de agua, el deterioro de las tierras de cultivos e impactos negativos en las reservas forestales y las áreas que integran el Sistema Nacional de Áreas Protegidas (SINAP). La degradación ambiental que hemos visto no solo es utilizada por las organizaciones criminales para obtener recursos que les permiten sostener su accionar delictivo en diversas zonas del país, más grave aún, se constituye en un atentado directo contra el porvenir de las generaciones futuras. Es por ello que el Sector Defensa ha reconocido el agua, la biodiversidad y el medio ambiente como activos estratégicos de interés nacional, con un carácter principal y prevalente, buscando apoyar con sus capacidades a las autoridades ambientales del país, con el fin de realizar acciones cada vez más eficaces contra las organizaciones criminales responsables del deterioro ambiental. Es en ese contexto surge la idea de este libro, que busca presentar la problemática que se enfrenta y visibilizar las acciones realizadas por el Sector Defensa en coordinación con las autoridades ambientales, con el fin de apoyar la defensa de estos activos estratégicos, así como prevenir los daños futuros a los mismos, en aras de trabajar en la protección de los recursos naturales, bajo una visión multidimensional de la seguridad. El Ministerio de Defensa (MDN) ha sido consciente de los desafíos climáticos a los que se enfrenta, no solo el Sector, sino el territorio nacional, en cuanto a los impactos cada vez mayores derivados de las condiciones meteorológicas extremas y la explotación de los recursos. Por ello, el Sector ha trabajado para alinearse con la Política Nacional de Cambio Climático, los compromisos del país ante la Contribución Nacionalmente Determinada (NDC), el cumplimiento del CONPES 4021 de diciembre de 2020 para el Control de la Deforestación y la Gestión Sostenible de Bosques, para así aportar con acciones de adaptación, mitigación y gestión del riesgo ante el cambio climático y variabilidad climática mediante del Plan de Gestión de Cambio Climático del Sector Defensa (PIGCCSD). Este libro reúne los principales resultados del Sector Defensa en materia de protección del medio ambiente y resalta la articulación de las políticas, así como de la operativización de las mismas por parte de las Fuerzas Militares y la Policía Nacional, por la protección de los recursos naturales de la Nación, una responsabilidad que ha quedado claramente plasmada en la “Estrategia Artemisa”, que es un esfuerzo permanente, sostenido, conjunto, coordinado, e interinstitucional que permitirá proteger y defender el agua, la biodiversidad y el medio ambiente como activos estratégicos de la Nación, a partir de la lucha contra la deforestación, sus causas directas o subyacentes y contrarrestar los efectos del cambio climático, como también la lucha contra la explotación ilícita de minerales, contra los cultivos ilícitos que afectan el medio ambiente y el conjunto de actividades de control y vigilancia que apoya nuestra Fuerza Pública para la defensa de los recursos naturales. Trabajando de forma articulada con la Fiscalía, el Ministerio de Medio Ambiente y Desarrollo Sostenible, el Instituto de Hidrología, Meteorología y Estudios Ambientales (Ideam), y la Unidad de Parques Nacionales Naturales, en diversas zonas del país, la Estrategia Artemisa ha permitido brindar apoyo a las autoridades ambientales y administrativas, para preservar y defender el agua, la biodiversidad y el medio ambiente en las áreas de reserva forestal, áreas protegidas y 59 Parques Nacionales Naturales. Mediante la Directiva Permanente 008 del 22 de marzo de 2022, el MDN institucionalizó e impartió lineamientos e instrucciones al Comando General de las Fueras Militares, la Dirección General de la Policía Nacional y la Unidad de Gestión General del MDN, con el propósito de implementar medidas, desplegar operaciones, actividades de apoyo y gestión ambiental, para la implementación de la Estrategia Artemisa. De esta forma y bajo un enfoque sostenido, conjunto, coordinado, interinstitucional y multilateral, se trabajará para incluir dentro de la doctrina militar y policial las acciones relacionadas con la protección del agua, la diversidad y el medio ambiente, al tiempo que se concentrarán los esfuerzos de inteligencia en la identificación del modus operandi de las organizaciones criminales que afectan el medio ambiente, desarrollando operaciones contra los GAO y los GDO que atentan contra el medio ambiente. Desde el 2019 a la fecha se han realizado diecisiete (17) operaciones sobre las áreas de los Parques Nacionales Naturales, especialmente en las regiones de la Amazonía y la Orinoquía, como son los Parques Nacionales Naturales (PNN) Serranía de Chiribiquete, PNN La Paya, PNN Tinigua, PNN Picachos, PNN Sierra de La Macarena, la Zona de Reserva Forestal de la Amazonía y la Reserva Natural Nukak. Se han dispuesto, para esta campaña, 22.300 hombres de la Fuerza Pública, que, desde sus respectivas unidades militares y policiales resguardan las áreas protegidas del territorio nacional. Estas unidades incluyen: 10 batallones de alta montaña (páramos), una brigada contra el narcotráfico, una brigada contra la minería ilegal, unidades de guardacostas, infantería de marina y efectivos de la Policía Nacional. El Sector Defensa es consciente de que a futuro será fundamental continuar fortaleciendo las capacidades de la Fuerza Pública para, en el marco de sus competencias, continuar apoyando a las autoridades ambientales, entes territoriales y a la comunidad en la defensa y preservación del agua, la biodiversidad y el medio ambiente como activos estratégicos de la Nación. Será fundamental profundizar la disrupción del delito de la explotación ilícita de minerales, mediante el desmantelamiento de las economías ilícitas que se lucran de ella y de la afectación de la cadena criminal. En igual medida, será vital apoyar la recuperación de los ecosistemas más afectados por las actividades ilegales, por medio de actividades de restauración de áreas, del trabajo articulado con las comunidades, la construcción y mantenimiento de viveros forestales y el fortalecimiento a las investigaciones científicas lideradas desde la Armada Nacional y la Dirección General Marítima para la protección de los océanos, el recurso hídrico y sus ecosistemas. De esta forma será posible continuar trabajando en la reducción de los riesgos que se ciernen sobre los ecosistemas del país y disminuir los índices de deforestación, y tras la búsqueda de soluciones que contribuyan a la reducción y mitigación de los GEI. Esta estrategia que ha puesto en marcha el Sector Defensa y que es recogido en esta obra, presenta los aportes sectoriales del trabajo interinstitucional que se han venido realizando en los últimos años, siendo un ejemplo de la forma en la que se pueden sumar esfuerzos para contribuir a la superación de la encrucijada global que nos afecta a todos y que debe ser enfrentada con un esfuerzo común.
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Proliferan leyes y reglamentos perjudiciales durante la crisis del COVID-19 Sur y sudeste de Asia. Rights and Resources Initiative, noviembre de 2020. http://dx.doi.org/10.53892/fnqg7569.

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Resumen
Este informe analiza los desarrollos legislativos durante el COVID-19 en la India, Indonesia y Filipinas que han socavado las interacciones sostenibles entre humanos y el medio ambiente y el pleno disfrute de los derechos sobre territorios consuetudinarios por parte de los PI y de las CL. Aunque la India, Indonesia y Filipinas no han ratificado todavía el Convenio Núm. 169 sobre Pueblos Indígenas y Tribales, publicado en 1989 por la OIT, ya ratificaron la Declaración de las Naciones Unidas sobre los Derechos de los Pueblos Indígenas (DNUDPI). Asimismo, cada uno de esos países ha promovido reformas de tenencia de tierras y bosques a nivel nacional, aunque su implementación ha sido débil.
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