Literatura académica sobre el tema "Controllo effettivo"

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Artículos de revistas sobre el tema "Controllo effettivo"

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Iwaszkiewicz-Wronikowska, Bożena. "Świeccy jako fundatorzy kościelnych budowli w Rzymie wczesnochrześcijańskim". Vox Patrum 42 (15 de enero de 2003): 339–53. http://dx.doi.org/10.31743/vp.7164.

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Resumen
Nella seconda meta del V s. i vescovi mostrarono una sempre maggiore inclinazione a ridurre l'influenza dei donatori ai funzionamento delle fondazioni. Le regolazioni legali di Pelagio (556-561) e di Gregorio Magno (590-604) portarono ad un effettivo controllo dei vescovi sopra le fondazioni dei laici. Nel VI s. i laici a Roma partecipano sempre meno nelle fondazioni; cominciano a dominare quelle pontificie, specialmente nel campo dedicato alla carita.
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Resta, F., A. Bettinelli, S. Lucchi y M. Leonardi. "Trattamento endovascolare di 11 aneurismi della carotide intracranica mediante spirali MDS Balt". Rivista di Neuroradiologia 9, n.º 2_suppl (noviembre de 1996): 173–75. http://dx.doi.org/10.1177/19714009960090s223.

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Resumen
Dall'agosto 93 al novembre 95 sono stati affrontati complessivamente 39 aneurismi cerebrali in 38 pazienti, utilizzando spirali MDS Balt. Tra questi, in 11 casi l'aneurisma era localizzato a livello della carotide intracranica. In 10 casi su 11 il trattamento è stato effettuato entro i primi sette giorni dall'episodio di emorragia subaracnoidea; le condizioni cliniche degli 11 pazienti, secondo i valori della scala di Hunt ed Hess, erano così distribuite: 7 pazienti <=2 e 4 pazienti tra 3 e 5. Un'occlusione completa dell'aneurisma è stata ottenuta in 3 casi; in 1 di questi casi l'occlusione completa è stata raggiunta in due sedute successive. Un'occlusione subtotale intorno al 90% è stata raggiunta in 3 casi. In 1 di tali casi l'aneurisma è risultato occluso al 100% al controllo angiografico un mese dopo il trattamento. In 5 casi non è stato possibile effettuare il trattamento a causa di difficoltà tecniche; in 1 di questi 5 casi si è osservata rottura della sacca aneurismatica durante il trattamento. In un solo caso trattato si è verificata l'insorgenza, sette giorni dopo la procedura, di un'emiparesi da probabile fenomeno tromboembolico: il recupero clinico è stato comunque soddisfacente. I risultati ottenuti vengono analizzati con l'obbiettivo di contribuire ad un effettivo e motivato inserimento di questa tecnica nel protocollo terapeutico.
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Calcagno, Paolo. "«Per la pubblica quiete». Corpi armati e ordine pubblico nel Dominio della Repubblica di Genova (secoli XVI-XVIII)". SOCIETÀ E STORIA, n.º 129 (diciembre de 2010): 453–87. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-129002.

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Resumen
L'articolo prende in esame il fenomeno del banditismo e della criminalitÀ rurale nel contesto dello Stato genovese tra Cinque e Settecento, valendosi principalmente della corrispondenza dei giusdicenti e delle lettere anonime inviate al Senato. A fronte di un intervento legislativo puntuale e reiterato, e dell'elaborazione di strategie punitive particolari, questa piaga sociale permane per tutto il corso dell'ancien régime. Gli esecutori di giustizia (bargelli, cavaleri, famigli ecc.) creano spesso piů problemi di quanto ne risolvano; gli esperimenti coi i "civili" (milizie scelte, compagnie contro banditi) non sortiscono gli effetti sperati; e l'apporto degli effettivi dell'esercito (nella fattispecie quelli provenienti dalla Corsica) tampona il problema ma non č mai risolutivo. I successi sono dunque sporadici, ma l'autore argomenta come lo Stato riesca nel complesso a mantenere il controllo del suo territorio scendendo a patti con patriziati e notabilati locali, e a porsi agli occhi dei sudditi attraverso i suoi corpi armati come un punto di riferimento pienamente legittimato.
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Muto, M. "La vertebroplastica nell'osteoporosi". Rivista di Neuroradiologia 15, n.º 4 (agosto de 2002): 439–44. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500413.

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Resumen
La osteoporosi è una patologia molto frequente ed in costante aumento anche in relazione al notevole prolungamento della età media della razza umana; molte e svariate terapie mediche sono state proposte per il suo controllo ma alla stato attuale la incidenza di crolli vertebrali su base porotica o di rachialgia da osteoporosi rimane ancora alta. La vertebroplastica è un trattamento percutaneo delle fratture e microfratture vertebrali da osteoporosi ma che può essere utilizzata anche per il trattamento non chirurgico e non radioterapico degli osteoangiomi dolenti o compressivi e per il trattamento delle lesioni metastatiche vertebrali. La vertebroplastica consiste nella iniezione nei corpi vertebrali di cemento acrilico che ha l'obiettivo di stabilizzare e rinforzare il metamero trattato, di migliorare la sintomatologia dolorosa del paziente e anche di determinare una decompressione del sacco durale e midollare spinale nel caso degli osteoangiomi compressivi o comunque dolenti. Il trattamento deve essere effettuato sotto guida TC e/o fluoroscopica con aghi 8 o 11 G con approccio transpeduncolare o trans-somatico, posizionando l'ago nel III anteriore dei corpi vertebrali. Il cemento deve essere iniettato sotto controllo fluoroscopico in proiezione L-L sia per avere un perfetto controllo della iniezione del cemento reso opaco dall'aggiunta di solfato di bario sterile (o di altre sostanze radiopacizzanti quali per es. il tantalio) sia per essere sicuri di avere un ottimale controllo del muro posteriore che non deve essere mai superato nel corso della iniezione. I controlli Rx e TC possono dimostrare un riempimento totale o subtotale del metamero nei casi trattati; i pazienti possono essere dimessi in 24 h dal trattamento. Gli effetti collaterali possono essere rappresentati dalla diffusione epidurale del cemento con secondaria compressione sulla banda liquorale anteriore ed eventuale compressione midollare o anche dalla possibilità di embolia polmonare.
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Di Berardino, Claudio y Giuseppe Mauro. "Crescita economica e impatto della crisi: il ruolo dei distretti industriali in Italia". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 1 (junio de 2011): 92–114. http://dx.doi.org/10.3280/es2011-001009.

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Resumen
Il lavoro descrive l'evoluzione delle province italiane nel corso di questi ultimi anni, analizzando la posizione espressa dalle aree prevalentemente distrettuali, in modo da offrire nuove evidenze sul legame tra distretto e sviluppo industriale del paese. Per l'individuazione dei distretti si č scelto di adottare un procedimento di rilevazione indiretta che si basa sull'individuazione della prevalente caratterizzazione strutturale della provincia. Lo studio si distingue in due fasi: nella prima si procede alla rilevazione delledi crescita negli anni 1995-2007; nella seconda si valutano in via preliminare gli effetti della crisi internazionale. I risultati attestano una dinamica migliore per le province altamente distrettuali. Per quanto riguarda gli anni della crisi (2008-2009), queste aree sembrano risentire meno dell'impatto recessivo. Le stime econometriche indicano la presenza di un effetto distretto in grado di influenzare favorevolmente il trend occupazionale nel settore industriale. Il risultato č confermato in presenza di due importanti variabili di controllo: la dimensione settoriale e il ricorso agli ammortizzatori sociali.
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Russo, Roberto. "Vitamina D e dialisi peritoneale. Non solo controllo dell'iperparatiroidismo". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, n.º 4 (22 de diciembre de 2014): 381–82. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.944.

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Resumen
Il deficit di vitamina D è molto frequente nei pazienti in dialisi peritoneale (PD). La somministrazione di vitamina D attiva o di analoghi potrebbe avere degli effetti pleiotropici significativi nei pazienti in PD. In particolare, un potenziamento dell'attività battericida potrebbe ridurre il rischio di peritonite, l'effetto antiproteinurico potrebbe mantenere la funzione renale residua, la riduzione della perdita proteica peritoneale potrebbe ridurre il rischio di malnutrizione e l'effetto antifibrotico potrebbe ridurre il rischio di peritonite sclerosante incapsulante.
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Lalli, Angelo. "Effetti istituzionali e strutturali dell'espansione dei golden powers". DIRITTO COSTITUZIONALE, n.º 2 (julio de 2022): 77–101. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002006.

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Resumen
Lo scritto analizza le recenti normative che hanno incrementato i poteri speciali di controllo sugli investimenti esteri nel contesto dei rapporti tra Stato e mercato. Sono studiati i profili organizzativi che investono la Presidenza del Consiglio dei ministri; le procedure istruttorie e valutative, sia a livello nazionale, sia europeo; gli obblighi delle imprese. L'autore mette in luce come sia cambiata la ratio dell'istituto che, da eccezionale e limitato mezzo di protezione contro paventate aggressioni economiche provenienti da Paesi extra UE, è divenuto uno strumento di controllo esteso a pressoché tutto il sistema economico, finalizzato a proteggerlo nella sua interezza, anche in occasioni che prescindono del tutto dall'ingresso di capitali stranieri
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Mestelman, Stuart. "Corrective Taxes and Uniform Standards: Different Policies and Different Targets*". Journal of Public Finance and Public Choice 5, n.º 1 (1 de abril de 1987): 27–44. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117525.

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Resumen
Abstract Gli economisti hanno spesso sostenuto che, per ragioni di efflcienza, le imposte dovrebbero sostituire i controlli diretti (standards) al fine di modificare l’allocazione di risorse derivante dal fallimento del mercato.Mediante un semplice modello di equilibrio parziale si esaminano gli effetti alternativi dell’imposizione e dei controlli diretti sulle attività di un’industria che genera inquinamento. Si dimostra la validità della tesi tradizionale circa gli effetti delle imposte. Sono, inoltre, ottenuti nuovi risultati con riferimento ai controlli diretti. Mentre si conferma che le imposte sono preferibili ai controlli diretti sulla base di considerazioni di benessere (dato che i benefici netti sono maggiori in caso d’imposizione), i controlli diretti possono talvolta dar luogo a risultati inferiori a quelli che si verificherebbero qualora non vi fosse alcun intervento.Queste conclusioni valgono sia per mercati perfettamente concorrenziali, sia per mercati che non lo sono.
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Tosini, Giorgio, Carlo Cristini y Bruno Mario Cesana. "Sequenze di scene di violenza non giustificata e giustificata, condotte aggressive e affettivitŕ". RICERCHE DI PSICOLOGIA, n.º 1 (marzo de 2010): 21–46. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-001002.

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Resumen
Lo scopo principale di questa ricerca č la valutazione dell'effetto della visione di scene violente su un gruppo di studenti universitari (30 f, 30 m), presentate in due differenti sequenze: una scena di violenza "giustificata" seguita da una di violenza "non giustificata" o viceversa. Si sono utilizzati i seguenti questionari: 1) prima e dopo le sequenze, Questionario I-R sulle condotte aggressive, Scala d'Ansia ASQ-IPAT; 2) dopo ogni singola scena, Questionario self-report per valutare intensitŕ e tono edonico delle emozioni provate e il livello di giustificazione della violenza della scena. Sono stati esaminati anche processi di regolazione delle emozioni (suppression, reappraisal e autoefficacia). Ruminazione ed ansia (totale e nascosta) sono diminuite dopo la visione di entrambe le sequenze. Dopo la sequenza con la scena di violenza "non giustificata" seguita da quella "giustificata", la ruminazione č diminuita in modo significativo rispetto alla sequenza inversa. L'intensitŕ e la sgradevolezza delle emozioni negative provate durante la scena di violenza "giustificata" hanno registrato valori piů bassi rispetto a quelli della scena "non giustificata". La valutazione del livello di giustificazione della violenza della prima scena ha un effetto sulla valutazione di quella della seconda scena in entrambe le sequenze (effetto carry-over). Il livello di giustificazione della violenza "giustificata" č effettivamente piů alto rispetto a quella "non giustificata". Il processo di reappraisal, l'autoefficacia nel controllo delle emozioni negative, l'autoefficacia nell'epressione delle emozioni positive e l'autoefficacia empatica percepita non hanno avuto effetti.
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Tirabeni, Lia y Francesco Miele. "Tecnologie digitali e potere nelle organizzazioni: dinamiche di controllo ed effetto "contraccolpo"". STUDI ORGANIZZATIVI, n.º 1 (mayo de 2020): 9–37. http://dx.doi.org/10.3280/so2020-001001.

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Tesis sobre el tema "Controllo effettivo"

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Cervellati, Giulio. "Gli effetti dell'internazionalizzazione sui processi organizzativi aziendali". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumen
La tesi contiene un'analisi inerente a come le aziende, nel momento in cui aprono siti produttivi in altre nazioni, perdono di vista l'aspetto organizzativo concentrandosi solamente su quello immediato produttivo. La tesi è volta ad individuare e implementare un sistema di controllo e gestione del rischio che permetta di attuare una Governance coerente con gli obiettivi aziendali. Il modello di controllo risulta fondamentale nel momento in cui i processi aumentano sempre di più, assieme alle risorse umane da gestire e ai flussi informativi. Molte aziende agiscono solamente quando vi è un palese sovraccarico di questi flussi tale per cui la gestione ordinaria diventa impossibile. Con un sistema di controllo vengono invece gestite le principali aree in cui è presente un rischio di errore più alto rispetto alle altre, e vengono adottate azioni correttive per colmare le lacune del processo. L'obiettivo del sistema di controllo è quello di ridurre al minimo il rischio residuo, formalizzando, tramite internal audit aziendali, le lacune presenti nei processi, o vari gap da colmare e attuando azioni correttive.
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Tafuro, Alessandra. "Tracking Cognitive Control: How do we solve interference?" Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3422347.

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Resumen
Selecting relevant information in the presence of distracting one is a core component of cognitive control, referred as interference resolution. This process has been often investigated through the Stroop task, where responses are longer when two stimulus features are incongruent, compared to when they are congruent (Stroop effect). Despite a large body of literature about this process, the mechanisms of interference resolution are still matter of debate. The present PhD project aimed at shedding light on the temporal dynamics of interference resolution and the related neural underpinnings. In Study 1 we focused on investigating the brain oscillations involved in this process during a spatial Stroop task, aiming at understanding if these correlates and their temporal course change across the lifespan by recruiting younger and older adults. We found age-related differences in theta and beta bands. Theta may represent an early mechanism signalling the need to exert control, which seems to be impaired with aging. Beta may correspond to the process of relevant information selection and older adults showed an over-recruitment of these frequencies. Previous evidence suggested that these results may be attributed to age-related differences in the use of proactive and reactive control, in line with the DMC (Dual Mode of Control) model. Proactive control is defined as an anticipatory attentional bias, whereas reactive control as a late correction mechanism. To study more in depth the different contribution of these control modes, we developed Study 2. We used the same task, manipulating the percentage of congruency (PC) at different levels, list or item, to elicit proactive and reactive control respectively. We also recorded computer mouse trajectories because the high temporal resolution of this tool can shed light on the underlying temporal dynamics of these control modes. Analysis of mouse-derived measures showed that the Stroop effect was present as costs in responding to incongruent trials, reflected in a greater attraction toward the irrelevant information, less smooth trajectories, and longer time to respond due to the updating and adjustments of the trajectories. We found that the magnitude of the interference varied as a function of the PC manipulations, with smaller Stroop interference for low-PC manipulations. Our results suggested also that reactive control may work faster than previously thought, possibly triggering a rapid attentional bias toward the relevant information similar to the one predicted for proactive control. To investigate further the role of proactive control it was necessary to study the time preceding stimulus appearance. Hence, we developed Study 3 in which we used the same mouse-tracking task, manipulating the PC at the list level to mainly elicit proactive control, and we recorded EEG signal to have a window on the brain dynamics before stimulus presentation. We found clear PC-dependent modulations of the interference, both at the behavioural and the neural level, for which we found smaller Stroop effect for blocks with low PC. Behavioural results generally replicated those of Study 2. EEG results showed PC-related modulations of interference, which mirrored the same pattern observed in mouse-derived measures and mainly involved theta and beta bands. This project provides confirmations and new suggestions in the study of interference resolution. We confirmed the involvement of theta in this process, interpreted as an early mechanism of interference detection that signals the need to exert control. We also found a main involvement of beta that may represent the imposition of early attentional biases toward the relevant information. We interpreted these results in line with the Cascade of Control and the DMC models. This project represents a first attempt to evaluate more deeply the temporal course of proactive and reactive control, taking advantages of two techniques with high temporal resolution.
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Filipucci, Matteo. "Nuova normativa Euro VII per la riduzione delle emissioni inquinanti degli autoveicoli". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23549/.

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Resumen
La tesi mette in luce le problematiche dovute alle emissioni di sostanze inquinanti da parte dei veicoli, le soluzioni che si possono adottare per minimizzare tali emissioni e le normative europee riguardanti le emissioni, con trattazione specifica della futura norma Euro VII e delle tecnologie alla base di essa.
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Bagolin, Giorgia <1995&gt. "Il controllo di gestione sulle azioni. Analisi tecnica, giuridica e degli effetti motivazionali relativa al caso Amazon". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15886.

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Belli, Silvia. "Gli effetti del light touch sul controllo posturale in stazione eretta nelle persone con esiti di stroke: revisione della letteratura". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21962/.

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Resumen
Introduzione: il Light Touch (LT) si è rivelato una facilitazione per il controllo posturale, in grado di fornire afferenze aggiuntive, integrate ed elaborate dal Sistema Nervoso Centrale al fine di incrementare la stabilità. È definito come un contatto di intensità insufficiente a stabilizzare meccanicamente il corpo (convenzionalmente specificata come < 1N). Obiettivo: indagare la letteratura riguardo l’efficacia del Light Touch come facilitazione per il controllo posturale, in stazione eretta, nelle persone con esiti di Stroke. Metodi di ricerca: la ricerca degli RCT è stata condotta da Marzo a Ottobre 2020. È stato primariamente stabilito il PICOS. Sono state consultate le banche dati PubMed, CENTRAL, PEDro e CINAHL. La ricerca è stata limitata agli articoli con full-text reperibile in lingua italiana o inglese, tramite il servizio proxy fornito dall’Università di Bologna o contattando direttamente l’autore, con data di pubblicazione dal 2010 al 2020. Risultati: sono stati inclusi nella revisione 4 RCT Crossover. 3 studi adottano come intervento il LT attivo, mentre uno solo indaga il LT Interpersonale. Tutti gli studi ne analizzano gli effetti in stazione eretta statica, in aggiunta, un articolo studia anche gli effetti in stazione eretta perturbata. Le variabili maggiormente utilizzate per misurare gli effetti sul controllo posturale sono il range e la velocità di oscillazione del COP in direzione AP e ML. In tutti gli studi si è osservato che il LT produce una riduzione significativa delle oscillazioni posturali in tutte le condizioni analizzate. Conclusioni: nonostante il numero ridotto di partecipanti, il Light Touch si è rivelato efficace nell’incrementare la stabilità posturale nei soggetti con esiti di Stroke. Sono necessari ulteriori approfondimenti per valutare l’inserimento del LT in un contesto clinico-riabilitativo, gli effetti a lungo termine e su persone con esiti più gravi.
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RANAVOLO, RAFFAELE. "Effetti della stimolazione percutanea del nervo tibiale (PTNS) su pazienti affetti da urge incontinence: risultati di uno studio doppio cieco controllato con placebo". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1323.

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OBIETTIVI DELLO STUDIO. Questo è uno studio prospettico, doppio cieco, controllato con placebo, basato su una tecnica placebo originale, con lo scopo di valutare l’efficacia della stimolazione percutanea del nervo tibiale (PTNS) in pazienti di sesso femminile con incontinenza da iperattività detrusoriale. PAZIENTI E METODI. 35 pazienti di sesso femminile, con incontinenza da iperattività detrusoriale , non rispondenti alla terapia con antimuscarinici, sono state assegnate a caso al gruppo PTNS o al gruppo controllo. Il gruppo PTNS (18 pazienti) è stato trattato con 12 sessioni di PTNS. Il gruppo controllo (17 pazienti) è stato sottoposto ad un trattamento placebo originale, utilizzando un ago 34 G posizionato nella parte mediale del muscolo gastrocnemio. Le sessioni sono durate 30 minuti e sono state eseguite tre volte a settimana così come per le sessioni PTNS. Tutte le pazienti sono state valutate con diario minzionale e questionario sulla qualità di vita (I-QoL) prima e dopo il trattamento. Le pazienti che hanno mostrato una riduzione >50% degli episodi di urge incontinence sono state considerate "responders." RISULTATI. 3 pazienti (1 nel gruppo PTNS e 2 nel gruppo placebo) non hanno completato lo studio per ragioni non riferite alla tecnica. 12/17 pazienti (71%) nel gruppo PTNS e 0/15 nel gruppo placebo (p <0.001) sono state considerate "responders" secondo la definizione prima riportata. Il miglioramento del numero degli episodi di incontinenza, del numero di minzioni, del volume vuotato e del punteggio I-QoL è stato statisticamente significativo nel gruppo PTNS ma non nel gruppo placebo. CONCLUSIONI. PTNS può essere considerato un trattamento efficace dell'incontinenza da iperattività detrusoriale, con il 71% delle pazienti considerate “responders”, mentre nessuno dei pazienti trattati con placebo è stato considerato "responder". La rilevanza di un effetto placebo sembra essere trascurabile in questo gruppo di pazienti.
PURPOSE. This is a prospective double blind, placebo controlled study, based on an original placebo technique, aimed to evaluate the efficacy of percutaneous tibial nerve stimulation (PTNS) in female patients with detrusor overactivity incontinence. PATIENTS AND METHODS. 35 female patients presenting with detrusor overactivity incontinence non responding to antimuscarinic therapy, were randomly assigned either to PTNS or to control group. PTNS group (18 patients) was treated with 12 PTNS sessions. Control group (17 patients) underwent an original placebo treatment, using a 34 G needle placed in the medial part of the gastrocnemius muscle. The sessions lasted for 30 minutes and were performed 3-times per week as PTNS sessions. All patients were evaluated with bladder diaries and quality of life scores (I-QoL) before and after treatment. Patients showing a reduction >50% of urge incontinence episodes were considered responders. RESULTS. 3 patients (1 in PTNS group and 2 in placebo group) did not complete the study for reasons not related to the technique. 12/17 patients (71%) in PTNS group and 0/15 in placebo group (p<0.001) were considered �responders� according to the previously reported definition. Improvement in number of incontinence episodes, number of voids, voided volume and I-QoL score were statistically significant in PTNS group but not in placebo group. CONCLUSIONS. PTNS can be considered an effective treatment of detrusor overactivity incontinence with 71% of patients considered responders, whilst none of the patients treated with placebo was considered responders. The relevance of a placebo effect seems to be negligible in this patient population.
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Borghesi, Francesco. "Effetti del training con treadmill perturbato rispetto a training con treadmill convenzionale sulla performace del cammino e sul controllo posturale in persone affette da morbo di Parkinson: revisione sistematica della letteratura". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21963/.

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BACKGROUND: il morbo di Parkinson è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da un ampio spettro di sintomi clinici; tra questi i deficit del cammino e del controllo posturale rappresentano la componente preminente dell’alterato quadro motorio tipico di questa patologia. Tra gli interventi non farmacologici il treadmill rappresenta un’opzione terapeutica dalla quale si stanno sviluppando nuovi approcci, quali l’aggiunta di destabilizzazioni posturali. OBIETTIVO: confrontare l’efficacia del training tramite treadmill perturbato, con il training convenzionale tramite treadmill, in soggetti affetti da morbo di Parkinson, per quanto concerne gli outcome del cammino e del controllo posturale. DISEGNO DI STUDIO: revisione sistematica di Randomized Controlled Trials, redatta secondo la checklist del PRISMA statement. FONTI DEI DATI: banche dati elettroniche indagate PubMed, CENTRAL, PEDro, Trip Medical Database, CINAHL. Ricerche aggiuntive sono state condotte tramite l’analisi delle citazioni bibliografiche di articoli trattanti i medesimi argomenti. La ricerca è stata condotta da Marzo 2020 al 15 Ottobre 2020. CRITERI DI ELEGGIBILITA’: sono stati consultati RCT che indagassero la comparazione tra il PTT e il CTT, in soggetti affetti da morbo di Parkinson, per quanto concerne gli outcome riguardanti il miglioramento del cammino e del controllo posturale. RISULTATI: 5 studi inclusi. L’analisi complessiva dei risultati non indica una superiore efficacia PTT, rispetto al CTT, nella riabilitazione di pazienti affetti da morbo di Parkinson. Entrambe le tipologie di intervento mostrano miglioramenti significativi relativamente al cammino, e miglioramenti non rilevanti riguardo al controllo posturale. Risultano però delle “tendenze positive” a favore dell’intervento con PTT per alcuni parametri sia del cammino, sia del controllo posturale. CONCLUSIONI: il riscontro di “tendenze positive” nel PTT fornisce uno spunto rilavante per la pratica clinica e per ricerche future.
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Zanutto, Marta <1997&gt. "IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AZIENDA ULSS4 “VENETO ORIENTALE” E LA SUA CAPACITA’ DI ADATTAMENTO AGLI EFFETTI DELL'EMERGENZA SANITARIA DA COVID-19 Il caso: Analisi della gestione dell’emergenza nelle strutture di Pronto Soccorso". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19794.

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La natura particolare del settore, gli obblighi istituzionali da rispettare e la specifica strutturazione del SSN, richiedono l’adozione di strumenti di programmazione e controllo di gestione indispensabili alle direzioni aziendali per perseguire scelte operative mirate ed efficienti. Con l’introduzione legislativa del modello di contabilità dei costi (D.Lgs 502/92) per il settore sanitario, unita al cambiamento di mentalità del management, il controllo di gestione ha assunto nel corso degli ultimi anni un ruolo fondamentale nel facilitare e promuovere il processo di innovazione organizzativa e gestionale nel contesto sanitario. La recente pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova le strutture sanitarie, spingendole a reagire di fronte alla crisi, perseguendo azioni di miglioramento sia a livello assistenziale che economico- gestionale. Scopo della presente trattazione sarà studiare l’attività svolta dall’UOC Controllo di Gestione nel contesto dell’ULSS4 Veneto Orientale e comprenderne i principali strumenti contabili e le procedure di contabilità analitica per centri di costo. Inoltre l’indispensabilità del supporto informativo per la gestione ed elaborazione dei dati e la particolarità del periodo storico attuale, hanno portato alla luce la volontà di esaminare come l’importante struttura operativa del Pronto Soccorso abbia saputo rispondere e gestire l’emergenza da Covid-19, proprio grazie all’estrapolazione dei dati derivanti dal Flusso Informativo APS.
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Calderan, Francesco. "Gli effetti del rinforzo, stretching e tecnica Graston sulle caratteristiche muscolari al fine di indagare l'incidenza degli infortuni agli ischio crurali nei giocatori di rugby. Trial clinico controllato". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19312/.

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Obiettivo: Verificare l’efficacia di un programma di rinforzo, stretching e applicazione della tecnica Graston sulle caratteristiche muscolari di atleti di una squadra di rugby, al fine di monitorare l’incidenza degli infortuni ai muscoli ischio crurali. Materiali e metodi: 50 atleti totali, divisi in tre gruppi, due gruppi di intervento e uno di controllo. Il gruppo di controllo (16 soggetti) ha svolto solo un programma di riscaldamento; i gruppi sperimentali (18 e 16 soggetti) hanno svolto il riscaldamento, il rinforzo e sono stati trattati con gli strumenti Graston. Ad ogni atleta è stato somministrato un questionario ed in base alle risposte è avvenuta la divisione nei vari gruppi. Gli atleti hanno eseguito test iniziali e finali per la valutazione della forza e la lunghezza dei muscoli ischio crurali. Gli infortuni che sono avvenuti in passato e durante la sperimentazione sono stati registrati. Risultati: Anche se è evidente che i soggetti dei gruppi sperimentali hanno presentato modifiche maggiori delle caratteristiche muscolari, non vi è alcuna significatività a livello statistico (p>0,05). Sedici atleti avevano subito infortuni a carico dei muscoli ischio crurali prima della sperimentazione e, nel periodo di studio in una particolare situazione di gioco, si è verificata una recidiva per un atleta. Conclusioni: Dai risultati dei test, si conclude che non si è registrata una differenza apprezzabile tra le due tipologie di intervento, questo è probabilmente riconducibile all’esiguo numero dei soggetti del campione reclutato per l’analisi e per la brevità del periodo di trattamento.
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Bondi, Edoardo. "Membrane elettrofilate di cheratina e poli(butilene succinato): effetti della composizione della miscela sulle proprietà chimico-fisiche delle membrane e sulla cinetica di rilascio di farmaci". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23187/.

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In ambito biomedicale una delle applicazioni che ad oggi sta riscuotendo un interesse crescente è lo studio di dispositivi performanti per il rilascio controllato di farmaci. La realizzazione di materiali nanofibrosi a base di polimeri di origine naturale e sintetica costituisce una strada molto interessate. In particolare, la cheratina, che può essere ricavata da un’ampia quantità di sottoprodotti delle industrie zootecniche e tessili, presenta ottima biocompatibilità e caratteristiche che le consentono di svolgere il ruolo di carrier per molteplici tipologie di sostanze. La fragilità e la difficile processabilità della cheratina possono essere migliorate mediante miscelazione con polimeri di origine sintetica, come il poli(butilene succinato) (PBS), un poliestere alifatico biodegradabile e biocompatibile, caratterizzato da un buona stabilità termica e da ampia lavorabilità. Nel presente lavoro di Tesi sono state realizzate miscele e membrane elettrofilate a base di PBS e cheratina a diversa composizione, ed è stato valutato l'effetto della composizione sulle proprietà chimico-fisiche delle membrane elettrofilate e sulla cinetica di rilascio di farmaci. Per prima cosa è stata analizzata la stabilità della cheratina nel solvente; sono state quindi svolte analisi sul comportamento reologico delle miscele in tre rapporti di peso ed i tappetini elettrofilati sono stati caratterizzati da un punto di vista morfologico (SEM), termico (TGA e DSC) e meccanico (prove di trazione e di adesione). Le prove di rilascio sono state effettuate impiegando rodamina, una molecola modello, e le membrane sono state analizzate prima e dopo il rilascio tramite FTIR, per valutare eventuali variazioni compositive. Dai risultati ottenuti, emerge che è stato possibile modulare sia le proprietà delle membrane sia i profili di rilascio, agendo semplicemente sulla composizione delle miscele, ad indicare un’ampia versatilità per applicazioni in ambito di rilascio controllato di farmaco.
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Libros sobre el tema "Controllo effettivo"

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Tarasco, Antonio Leo. Corte dei conti ed effetti dei controlli amministrativi. [Padova]: CEDAM, casa editrice Dott. Antonio Milani, 2012.

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Torre, Valeria. La «privatizzazione» delle fonti di diritto penale. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg266.

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Il declino della legislazione di fonte statuale e la progressiva espansione della tendenza alla cosiddetta autonormazione hanno determinato un fenomeno per effetto del quale la disciplina di ampi settori delle attività sociali non è più rimessa all’originaria competenza statale, ma è, invece, affidata a quelli che sono i suoi più diretti destinatari, sì da dar luogo ad una sostanziale autodisciplina dei loro rapporti. Tali procedure di autoregolamentazione urtano, sul terreno del diritto penale, con il principio-cardine di questo ramo dell’ordinamento giuridico, che è rappresentato dal principio di [ii]riserva di legge . L’Autrice ritiene che questo contrasto possa essere superato in forza delle garanzie di democraticità interna che quelle procedure di autonormazione e di co-legislazione assicurano; e che, d’altra parte, le statuizioni, che ne sono il prodotto, paiono garantire un grado di effettività ben maggiore di quello associabile a quelle promananti da una legislazione statuale (che si vuole) esposta ad un alto grado di ineffettività. La materia sulla quale viene vagliata la tenuta complessiva di questi assunti è la disciplina penale della sicurezza sul lavoro. Si intraprende, in tal senso, un’ampia e articolata indagine comparata, che ha ad oggetto i paesi di common law e in particolare i modelli offerti dall’esperienza inglese e statunitense. Questa documentata disamina vale a confortare l’assunto per cui il ricorso all’autodisciplina, in sede di normazione avente ad oggetto la sicurezza sul lavoro nelle imprese, lungi dal condurre a riedizioni occulte del liberismo, garantisce il rispetto di tutti gli interessi in gioco; ciò in specie se e nella misura in cui alla stessa autodisciplina si abbina un sistema di controlli pubblici efficienti.
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Actas de conferencias sobre el tema "Controllo effettivo"

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Cecchini, Arnaldo y Maria Rita Schirru. "L’esplosione urbana: un fenomeno a molte dimensioni". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7972.

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Il mondo sta diventando un mondo di città. Un fenomeno incessante e che si svolge a velocità crescente è quello dell’esplosione urbana che spesso si manifesta come sprawl, ma che non è solo sprawl. Far fronte al fenomeno dell’esplosione urbana non è semplice, anche perché non è un solo fenomeno, ma fenomeni diversi per morfologia e per cause. E allora non vi è una sola soluzione per controllare l’esplosione urbana, come ripete il mantra della “città compatta” come l’unica e un po’ vaga soluzione. Governare l’esplosione urbana vuol certamente dire accrescere la densità e concentrare le aree urbanizzate, ma questo può essere fatto solo comprendendo le specificità dei diversi fenomeni e identificando la “cura” corretta, con un atteggiamento progettuale lungimirante. Come pianificare una nuova via per rendere possibile lo sviluppo di questi territori, pensando alle interazioni e ai legami tra i diversi livelli, le diverse funzioni, le diverse popolazioni, ma anche fra piano e progetto? Si può partire dal presupposto che sia possibile ridurre gli effetti negativi del periurbano pur conservandone e valorizzandone i vantaggi, ricercando dei “compromessi”, attraverso l’individuazione di una serie di strumenti urbanistici coadiuvati da misure economico-fiscali. La pianificazione urbanistica non può, da sola, governare il fenomeno periurbano, perché le convenienze in gioco sono numerose e in capo ad una moltitudine di soggetti diversi; quindi si deve operare, oltre che sugli strumenti urbanistici, anche su quelli economico-fiscali, proponendo un riordino del sistema fiscale, integrato nella pianificazione urbanistica ed ambientale delle città. Proveremo a indicare come The world is today a “world of cities”. In this world there is phenomenon that is an incessant phenomenon, that occurs at an increasing speed: the urban explosion, that is sprawl, ma not only sprawl. To cope with this phenomenon is not easy, mainly because it is not a single phenomenon, but a set of related phenomena, different for morphology and different in causes. Then there is not a sole solution to control the urban explosion, as it is told by the rather simplistic mantra of the compact city. The control of the urban explosion needs to increase density and concentrate urbanization, but we can operate this control only if we understand the diversity of phenomena to identify the right treatment, designing with far-sightedness, How to design and plan a new way to allow a development of these territories, looking at the interaction between the different levels of governance, the different functions, the different populations? Uno starting point could be that it is possible to reduce the negative effects of suburbanization, maintaining the advantages, finding a “compromise” when needed; it implies to combine planning regulations with fiscal end economical measures. Urban and territorial planning cannot govern the sub-urbanisation by itself: we have a complex game with a lot of diverging actors; we must integrate planning and fiscal systems. We’ll try to say how.
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