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Santeusanio, Fausto. "Quadri internistici ed endocrinologici connessi alla disabilitŕ grave". CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, n.º 3 (abril de 2012): 61–66. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003010.

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Resumen
Soggetti portatori di disabilitŕ presentano spesso disturbi endocrini e metabolici, primitivi o secondari alla menomazione psico-fisica. La disabilitŕ č spesso provocata da malattie geneticamente determinate, da traumi cranici o midollari con conseguenti alterazioni neurologiche, o da patologie infettive cerebrali con esiti significativi. Si comprende quindi facilmente la possibile associazione fra la disabilitŕ e disordini della funzione ipotalamica e ipofisaria, con quadri di ipopituitarismo di varia entitŕ. Ne conseguono manifestazioni cliniche, spesso subdole e non facilmente diagnosticabili, almeno nella fase iniziale, che, se non vengono riconosciute tempestivamente, possono avere conseguenze serie. Ad esempio un deficit di ormone della crescita o dell'ormone tiroideo o una carenza di cortisolo, in etŕ infantile possono dar luogo a gravi conseguenze patologiche. Un'altra patologia associata alla disabilitŕ č l'obesitŕ, sia ipotalamica che conseguente alla scarsa attivitŕ fisica. L'obesitŕ facilita lo sviluppo di diabete mellito, peraltro associato talora a malattie geneticamente determinate. Pertanto in una struttura residenziale per disabili č necessaria la consulenza di uno specialista endocrinologo al fine di riconoscere tempestivamente, sulla base di esami clinici e di laboratorio, eventuali patologie endocrine e metaboliche. Questo consente di intraprendere subito una terapia sostitutiva. L'assistenza sanitaria specialistica comprende l'attuazione di schemi di terapia adeguati, la compliance alla terapia, l'attuazione di idonei percorsi diagnostici e di follow-up. Grandi difficoltŕ si incontrano inevitabilmente nell'attuare programmi di attivitŕ fisica e di dieta al fine di limitare l'aumento ponderale. Un corretto intervento in questo campo richiede la collaborazione fra lo specialista e la strut- tura residenziale che assiste il disabile e percorsi di facilitazione per queste attivitŕ anche attraverso convenzioni stipulate ad hoc. Č fondamentale, infine, l'ottimizzazione di un'assistenza multidisciplinare ben integrata.
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Lozza, Edoardo, Guendalina Graffigna y A. Claudio Bosio. "L'insicurezza lavorativa: antecedenti e conseguenti extra organizzativi". RISORSA UOMO, n.º 4 (diciembre de 2009): 401–14. http://dx.doi.org/10.3280/ru2009-004005.

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Resumen
- Psychological research usually studied antecedents and consequents of job insecurity at an intra-organizational level. This paper aims to: analyze the relationship between contract (temporary vs. permanent work) and job insecurity; propose a model of antecedents for job insecurity; explore the effects of job insecurity on extra-organizational contexts. Results derive from secondary analysis of two databases and from a qualitative research conducted following a grounded theory approach. Results show: the weak relationship between contract and job insecurity; the need to consider broader antecedents, such as social context, interpersonal and media exchange; the impact of job insecurity on consumption behaviors and other extra-organizational aspects of life.
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Magliano, Lorenza, Andrea Fiorillo, Claudio Malangone, Manuela Guarneri, Cecilia Marasco, Mario Maja y Gruppo Di Lavoro. "Causes and psychosocial consequences of schizophrenia: the opinions of patients' relatives". Epidemiologia e Psichiatria Sociale 9, n.º 2 (junio de 2000): 113–25. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008307.

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Resumen
RIASSUNTOScopo – Descrizione delle opinioni sulla schizofrenia e le sue conseguenze psicosociali in un campione di familiari di pazienti con questa patologia reclutati in 30 Centri di Salute Mentale (CSM) stratificati per area geografica e densità di popolazione. Disegno – Studio trasversale di familiari-chiave di pazienti con diagnosi DSM-IV di schizofrenia, in fase di compenso clinico. Valutazione delle opinioni dei familiari sulla malattia mentale e gli svantaggi sociali ad essa conseguenti in relazione a: a) variabili cliniche del paziente e sociodemografiche del nucleo familiare; b) zona geografica e densità di popolazione. Setting – Lo studio è stato condotto in 30 CSM randomizzati e stratificati per area geografica (Nord, Centro, Sud) e densità di popolazione (> 100000 abitanti; tra 100000 e 25000 abitanti; < 25000 abitanti) sull'intero territorio nazionale. Principali misure utilizzate – a) stato clinico e funzionamento sociale del paziente: Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS) e intervista per l'Accertamento della Disabilità (AD); b) interventi ricevuti: Scheda di Rilevazione degli Interventi (SRI); c) opinioni dei familiari sulla schizofrenia e le sue conseguenze psicosociali: questionario sulle Opinioni dei Familiari (QOF). Risultati – So-no stati raccolti i dati relativi a 709 pazienti e altrettanti familiari-chiave. Opinioni pessimistiche da parte dei familiari rispetto alia competenza sociale dei pazienti con schizofrenia sono risultate associate a: alti livelli di disabilità, sintomi negativi e ostilita nel congiunto malato, conoscenza della diagnosi di schizofrenia da parte del familiare, residenza in zone a bassa o media densita di popolazione, bassi livelli di scolarità del familiare. Opinioni pessimistiche da parte dei familiari rispetto alle limitazioni sociali imposte dalla malattia sono risultate associate a: alti livelli di disabilità ed elevato numero di ricoveri del congiunto malato, maggiore età del familiare. Conclusioni – I risultati di questo studio sottolineano la necessità di: a) fornire interventi informativi alle famiglie i quali prendano in esame non solo gli aspetti clinici della schizofrenia, ma anche quelli relativi alia disabilità e agli svantaggi sociali conseguenti a tale patologia; b) pianificare campagne di sensibilizzazione sulle malattie mentali che tengano conto del contesto socio-culturale delle fasce di popolazione a cui sono dirette.
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Morandi, Francesco. "La distribuzione dei servizi turistici in assenza di mercato e nuove regole". RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, n.º 30 (septiembre de 2020): 451–67. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030026.

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Il contributo esamina i deboli effetti della decretazione di urgenza sul mercato dell'intermediazione dei servizi turistici, nell'assenza di interventi specifici che accompagnino il settore della distribuzione nell'affrontare le difficoltà conseguenti all'azzeramento della domanda in dipendenza della pandemia.
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Pedrazzoli, M., L. Autelitano y F. Biglioli. "Prevenzione delle fratture mandibolari conseguenti alla necrosi ossea da difosfonati". Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, n.º 4 (agosto de 2016): 317–20. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-823.

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La frattura della mandibola rappresenta solitamente l'evento finale nei pazienti che presentano una progressione della necrosi ossea derivante dall'impiego dei difosfonati. Si tratta di una grave complicanza molto dolorosa che impedisce ai pazienti di alimentarsi correttamente, essendo pertanto un fattore che peggiora notevolmente la loro qualità di vita. L'obiettivo del trattamento dei pazienti che presentano la necrosi ossea legata ai difosfonati (BRONJ) dovrebbe essere rallentare la progressione della malattia. Presentiamo una soluzione tecnica per il trattamento dei pazienti che presentano necrosi mandibolare in stadio 3 ad alto rischio di sviluppare una frattura, avendo un'altezza mandibolare residua di osso sano inferiore a 6 mm. Il trattamento consiste nel posizionamento di una placca ricostruttiva mandibolare per via extra-orale in un piano superficiale al muscolo platisma per tenere i mezzi di sintesi separati dal sito infettivo e non farli contaminare con conseguente necessità di doverli rimuovere, seguito dal courettage per via endorale della necrosi mandibolare. Il rispetto della vascolarizzazione mandibolare e l'assenza di contatto diretto tra il sito di osteonecrosi e la placca ricostruttiva rappresentano alcuni dei vantaggi di questa metodica. La placca ricostruttiva rinforza la mandibola e consente di aggredire energicamente l'area di necrosi mandibolare, senza esporre il paziente a rischio di frattura iatrogena. Questo garantisce al paziente un rallentamento della progressione della malattia e impedisce la frattura patologica della mandibola, inevitabile epilogo delle necrosi ossee mandibolari.
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Carbone, Vincenzo, Fabio Fenini, Sergio Agosti, Laura Casalino y Giovanni Battista Zito. "Interpretazione dell’ECG: un momento fondamentale nella gestione clinica del paziente cardiologico". Cardiologia Ambulatoriale, n.º 2 (30 de septiembre de 2020): 148–57. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-2-6.

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Il caso clinico proposto si riferisce a un paziente che presenta diverse manifestazioni elettrocardiografiche riferibili a doppia via nodale. Tale reperto, di riscontro non raro, deve essere opportunamente riconosciuto in quanto potrebbe condurre all’erronea diagnosi di blocco atrio-ventricolare, con conseguenti ripercussioni terapeutiche. Parole chiave: Tachicardia da rientro nodale; Blocco atrio-ventricolare; Elettrocardiogramma; Doppia via nodale.
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Briata, Paola. "La "normalitŕ perduta" dei luoghi del "commercio etnico". Governo del territorio tra stereotipi e sperimentazioni". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 101 (febrero de 2012): 32–53. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-101003.

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Prendendo le mosse dagli esiti di una ricerca sui luoghi del commercio etnico in alcune cittŕ venete, l'articolo propone una riflessione sulle correlazioni tra i modi piů comuni di osservare gli spazi urbani dell'immigrazione e sulle conseguenti forme di intervento, ipotizzando la necessitŕ di un cambio di sguardo su questi luoghi non solo da parte dei policy maker, ma anche dei ricercatori.
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Angileri, T., A. Banco, G. Sparacia, S. Pappalardo y L. Manfrè. "Encefalopatia di Wernicke: Aspetti RM e revisione della letteratura Segnalazione di un caso". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2_suppl (octubre de 1997): 190. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s284.

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L'encefalopatia di Wernicke è patologia legata a deficit di tiamina, conseguente spesso ad alcolismo cronico, che presenta peculiari localizzazioni encefaliche e conseguenti manifestazioni cliniche. Viene descritto un caso di encefalopatia di Wernicke in un uomo di 25 anni, non alcolista, valutandone le lesioni alla risonanza magnetica in fase acuta e seguendone l'evoluzione. Il paziente, con anamnesi patologica prossima di colite amebica, presentava un progressivo e rapido deterioramento delle capacità cognitive preceduto da una severa ipoacusia e riduzione dell'acuità visiva, discromatopsia, allucinazioni visive, prosopoagnosia, disartria. Viene eseguita una RM dell'encefalo (con apparecchio Vectra, GE, operante a 0,5 T; sequenze SE DP e T2 ponderate e T1, prima e dopo Gd-DTPA) che evidenzia aree lesionali espresse da iperintensità, nelle sequenze a lungo TE, dei corpi mammillari, dei tubercoli quadrigemelli inferiori e (segno semeiologico, per quanto risulta da una revisione della letteratura, non descritto in precedenza tra i reperti dell'encefalopatia di Wernicke) dei tratti ottici. Ad una decisa integrazione alimentare con tiamina segue un repentino miglioramento clinico. Esami RM seriati rivelano una netta riduzione dell'estensione e delle alterazioni dell'intensità di segnale delle aree precedentemente coinvolte fino alla totale normalizzazione dei reperti. Viene discussa la clinica, l'istologia e la presunta patogenesi dell'elettiva localizzazione del danno da carenza di tiamina a carico dell'encefalo, e gli aspetti neuroradiologici, individuando il ruolo dell'RM nell'iter diagnostico di tale patologia.
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Rigon, Giancarlo y Stefano Costa. "Normalitŕ e patologia in adolescenza". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n.º 2 (julio de 2010): 35–50. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-002004.

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Il concetto di normalitŕ č cambiato nel tempo in rapporto ai mutamenti sociali e culturali. Nel campo della psichiatria del bambino e dell'adolescente la definizione di normalitŕ e di patologia deve tener conto della evolutivitŕ che caratterizza questo periodo della vita. Il limite che separa la normalitŕ dalla patologia č fortemente messo in discussione dal cambiamento delle regole di comportamento sociale in atto in questi anni. Di fronte a questi segnali di cambiamento della "normalitŕ", ci si chiede quali saranno le conseguenti modi_ che relative allo sviluppo psicologico e sociale dei bambini e degli adolescenti. Per dare risposta a questa domanda sono stai presi in esame i risultati di due studi che gli Autori hanno dedicato all'analisi del rapporto fra uso di sostanze e autolesionismo e psicopatologia in adolescenza. Pur nella diversitŕ della casistica considerata, il fattore fragilitŕ rappresenta l'elemento in comune che risulta significativo nel passaggio da una condizione di normalitŕ alla patologia franca. A partire da questo dato, vengono svolte alcune rifl essioni che investono la definizione del concetto di fragilitŕ, il valore dell'approccio diagnostico strutturale, la perdita della centralitŕ dell'Io e del conflitto nel guidare lo sviluppo del bambino e dell'adolescente a favore delle esigenze di sostegno narcisistico, le conseguenze che un tale viraggio ha sulla pratica terapeutica orientandone il passaggio dalla interpretazione al setting.
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Giacomini, Corrado, Filippo Arfini y Davide Menozzi. "Processi di qualificazione e spillovers: il caso del Prosciutto di Parma Dop". QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, n.º 3 (septiembre de 2010): 55–80. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-003003.

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Il lavoro analizza gli effetti spillovers nel distretto del Prosciutto di Parma Dop e le conseguenti relazioni tra i prodotti interessati Dop e non Dop. Lo studio ha consentito di individuare all'interno del distretto due distinti network: uno relativo al prosciutto Dop e uno alla produzione del prosciutto "tipo Parma" che utilizza una tecnica produttiva simile pur non rispettando le prescrizioni del disciplinare del prodotto Dop. L'articolo mostra le relazioni esistenti all'interno e tra i due network, evidenziando gli spillovers positivi di tipo geografico e di reputazione, che derivano dalle ricadute sul prodotto non certificato delle economie esterne prodotte dall'ambiente distrettuale e della reputazione del Prosciutto di Parma Dop.
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Ferraù, F. y G. Antonelli. "I tumori del rachide". Rivista di Neuroradiologia 15, n.º 4 (agosto de 2002): 451–60. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500415.

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Il sistema scheletrico rappresenta nei tumori solidi la terza sede metastatica in ordine di frequenza, dopo fegato e polmoni. Di tutti i segmenti ossei, il rachide risulta essere quello maggiormente interessato. Dal punto di vista prognostico, il coinvolgimento osseo consente sopravvivenze relativamente più lunghe, ma è in grado di condizionare la qualità di vita pesantemente. L'integrazione terapeutica multispecialistica è indispensabile per una corretta valutazione diagnostica e terapeutica. Il trattamento comprende il controllo della malattia neoplastica di base e la terapia delle manifestazioni conseguenti alle metastasi ossee: compressione midollare, dolore, ipercalcemia, complicanze internistiche. Il trattamento oncologico specifico dipende fondamentalmente dallo stadio di malattia, dall'eventuale concomitante coinvolgimento viscerale, dalla ormonodipendenza e dalla chemiosensibilità della patologia neoplastica di base.
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Pizzi, Elisabetta, Giovanna Attinà y Benedetta Russo. "Le mille guerre di Iryna. Commento al caso clinico in una prospettiva cognitivo-comportamentale". PSICOBIETTIVO, n.º 3 (diciembre de 2022): 110–15. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-003010.

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L'articolo Le mille guerra di Iryna racconta la storia personale e clinica di un'adolescente ucraina che viveva in un orfanotrofio coi suoi fratel- li minori, prima che una tutor li portasse in Italia a causa dell'invasione russa dell'Ucraina. La sofferenza di Iryna si palesa nella famiglia ospitante attraverso il sintomo del mutismo. Iryna e la famiglia ospitante vengono prese in carico da una terapeuta di orientamento sistemico-relazionale. In questo articolo si ipotizza che la paziente possa presentare più traumatizzazioni, conseguenti a eventi sia re- lazionali, che ambientali. A partire da questa ipotesi, si confrontano gli interventi terapeutici attuati nell'ottica sistemico-relazionale con quelli che avrebbe potuto realizzare un terapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale.
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Boniardi, Laura, Valeria Brazzoduro y Clara Luraschi. "L'impatto della pandemia da SARS-CoV-2 sui bisogni della fase adolescenziale: riflessioni ed esemplificazioni cliniche". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA 146, n.º 3 (diciembre de 2022): 125–38. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2022-003007.

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La caratteristica generale che distingue l'adolescenza da ogni altra fase della vita è la discontinuità (M. C. Gislon, [2, 4]). La crisi che sperimenta l'adolescente costituisce un'importante opportunità, unica e non ripetibile in altre epoche di vita e l'ambivalenza è la caratteristica principale di questo periodo. L'attuale generazione di adolescenti si trova ad affrontare una sfida senza precedenti, correlata all'impatto della pandemia da SARS-CoV-2 e delle conseguenti misure di contenimento, che hanno creato condizioni di sviluppo anomale oltre che inaspettate. Questo articolo si propone di illustrare le principali caratteristiche del modello di psicoterapia breve focale integrata con attenzione ai bisogni specifici della fase adolescenziale ed esemplificazione di alcuni casi trattati durante la pandemia.
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Alì, Alessandro. "Romano di Lombardia: i valori molteplici di un piccolo capoluogo". TERRITORIO, n.º 93 (enero de 2021): 55–58. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093008.

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Collocata in prossimità di vecchi e nuovi tracciati infrastrutturali della metropoli pedemontana nella Bassa Bergamasca, Romano di Lombardia trae la sua originalità dall'incrocio di diversi valori. È una città ricca di storia e arte, con una sedimentata tradizione civica; ha una popolazione dinamica e articolata che produce servizi e lavoro; è un contesto urbano compatto che ha conservato una forma ordinata, anche dopo differenti cicli edilizi di carattere espansivo; è una città d'acqua segnata dal fiume Serio e da un fitto reticolo idrico superficiale. Le fragilità economiche e sociali della sua popolazione e quelle territoriali conseguenti alla profonda crisi dell'edilizia non impediscono a Romano di Lombardia di giocare il ruolo di capoluogo supplente per un vasto territorio tra le province di Bergamo, Brescia e Cremona.
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Loreto, Paola. "«Inglesizzare» Dante: tre traduzioni recenti dell'Inferno da parte dei poeti americani". ACME 74, n.º 2 (14 de septiembre de 2022): 181–95. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18667.

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Il saggio mette a confronto tre fra le traduzioni più importanti della Commedia curate da poeti americani negli anni 2000, prendendo in analisi le loro strategie e tecniche traduttive e i conseguenti risultati estetici. La base del confronto sono le intenzioni traduttive dichiarate dai poeti-traduttori, il modo in cui hanno cercato di porle in pratica, e l’interpretazione dei loro risultati alla luce della teoria dei translation studies recente. Le idee di Lawrence Venuti sulle «versioni dei poeti» e su come leggere una traduzione, specialmente in un contesto di world literature, sono risultate particolarmente utili nel caso dei tentativi di questi poeti-traduttori di riscrivere un testo poetico autonomo, e di trasportare la complessità della poesia di Dante, potentemente padroneggiata, attraverso due tradizioni letterarie diverse.
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Molteni, Franco. "Trattamento della spasticitŕ e della distonia". CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, n.º 3 (abril de 2012): 79–81. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003013.

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Le alterazioni congenite del sistema nervoso centrale e le patologie degenerative possono comportare disturbi a carico dell'attivitŕ muscolare sotto forma di spasticitŕ e/o distonia. Nel grave cerebroleso l'iperattivitŕ muscolare dŕ facilmente luogo ad esiti invalidanti che, sommati ad altre comorbilitŕ, si traducono in quadri molto complessi: a volte l'alterazione motoria non č compatibile con posture che consentano l'interazione con l'ambiente; in alcuni casi la stessa sopravvivenza del paziente viene messa a rischio da complicanze, come le gravi patologie dell'apparato urinario conseguenti a iperattivitŕ vescicale. Chirurgia ortopedica, tossina botulinica, baclofen intratecale, impianto di stimolatori a livello dei nuclei della base sono strumenti che possono migliorare in misura significativa la qualitŕ di vita del paziente se vengono usati tenendo ben presenti i bisogni che prevalgono nel singolo caso.
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TRIARICO, CARLO. "ABOUT NEWLY DISCOVERED PIECES BY BOSCOVICH ON OPTICS AND ON THE FINDING OF A VITROMETRUM". Nuncius 16, n.º 2 (2001): 547–69. http://dx.doi.org/10.1163/182539101x00541.

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Abstracttitle RIASSUNTO /title L'esame di fonti inedite e finora sconosciute ha permesso il ritrovamento del VITROMETRUM ideato da Boscovich nel 1773. Lo strumento fu usato per esaminare le qualit dispersive e rifrattive dei vetri da applicare ai sistemi ottici acromatici in vista di un miglioramento della tecnica costruttiva dei cannocchiali dollondiani. Le carte esaminate, risalenti agli ultimi anni di vita dello scienziato, permettono inoltre di conoscere diversi aspetti dell'attivit teorica di Boscovich intorno all'ottica e di far luce su alcuni dei suoi rapporti con gli scienziati coevi. Tra le diverse questioni affrontate la determinazione della velocit della luce in mezzi di diversa densit, il commercio librario dei suoi testi, le pubbliche dimostrazioni conseguenti la pubblicazione della sua pi importante opera di Ottica nel 1785.
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Pellegrino, Vincenza. "Conflitti ambientali e nuovi soggetti politici. Le rivolte "eco-epidemiologiche"". SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), n.º 42 (enero de 2012): 81–92. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-042007.

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Questo saggio ha come oggetto di riflessione i conflitti ambientali, i nuovi soggetti politici che ne sono protagonisti e le visioni collettive che paiono centrarsi in maniera inedita sulla cattiva gestione delle risorse locali e sui conseguenti rischi per la salute pubblica. Nuovi soggetti politici appunto (comitati, associazioni, movimenti) che operano l'articolazione fra discorsi scientifici (dati sull'inquinamento, previsioni ecc.) e discorsi politici (orientamenti valoriali e dibattiti sulle decisioni da prendere per il futuro). A partire da alcuni casi di studio (la questione dei rifiuti in Campania, quella degli inceneritori in Emilia Romagna) l'articolo conduce una breve analisi sulle forme argomentative adottate da questi gruppi, sulle modalitÀ di intendere il rapporto con le istituzioni democratiche e con la scienza (con amministratori e\o con esperti), sui processi interni di leadership e sull'idea di ‘rivolta' da condurre.
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Ionio, Chiara y Elvira Ripamonti. "Rappresentazione mentale del Sé e funzionamento psicologico in bambini vittime di violenza: uno studio pilota". MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, n.º 1 (abril de 2011): 111–22. http://dx.doi.org/10.3280/mal2011-001006.

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I vissuti traumatici conseguenti ad esperienze di violenza nell'infanzia rendono spesso difficile agli specialisti comprendere il mondo interno dei bambini, le loro competenze e le loro problematiche. Nel tentativo di indagare il funzionamento psicologico e la rappresentazione del Sé in minori maltrattati, č stato condotto uno studio pilota avvalendosi di una duplice metodologia: due questionari compilati da genitori o educatori (CBCL, Achenbach, 1991; PROPS, Greenwald, 1996) e un test grafico, il disegno del Bambino nella Pioggia (Crocetti, 1991). Lo studio, che ha coinvolto 54 bambini (18 del campione clinico e 36 del campione di controllo), di etŕ compresa tra i 5 e i 13 anni, ha messo in luce l'effettiva utilitŕ della scelta della doppia fonte di informazione per cogliere le differenze tra i bambini del gruppo normativo e i minori ospiti di comunitŕ d'accoglienza.
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Savio, Guido. "Stranieri e diritto penale: non solo il reato di presenza illegale. Le altre modifiche introdotte dalla l. 94/2009". DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, n.º 4 (noviembre de 2009): 59–84. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004006.

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Introduzione1. I nuovi impedimenti penali all'ingresso e soggiorno degli stranieri: le condanne ostative anche non irrevocabili2. I nuovi impedimenti all'ingresso e soggiorno degli stranieri conseguenti a condanne irrevocabili per violazioni della legge a tutela dei diritti d'autore o per violazioni degli artt. 473, 474 c.p.3. La rimodulazione del falso documentale ai fini dell'ingresso e soggiorno degli stranieri e le fattispecie di falso relative alla procedura di emersione di cui alla legge 102/094. L'inottemperanza all'ordine di esibizione documentale5. Le novitŕ in tema di favoreggiamento delle migrazioni illegali6. La nuova disciplina della permanenza dopo l'espulsione6.1. le modifiche all'ordine del questore6.2. La nuova versione dell'art. 14, co. 5 ter, parte prima6. 3. La nuova versione dell'art. 14, co. 5 ter, parte seconda6.4. L'espulsione dell'inottemperante all'ordine del questore6.5. La nuova disciplina dell'art. 14, co. 5 quater
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Sandri, S. D., A. Zanollo, P. Politi, U. Fontanella y F. Catanzaro. "Efficacia Della Profilassi Antibiotica in Dose Unica Delle Infezioni Conseguenti a Manovre Endoscopiche Trans-Uretrali: Comunicazione Preliminare". Urologia Journal 52, n.º 6 (diciembre de 1985): 784–87. http://dx.doi.org/10.1177/039156038505200609.

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Lorettu, Liliana y Giancarlo Nivoli. "La pericolositŕ sociale psichiatrica tra attualitŕ e criticitŕ". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n.º 1 (abril de 2011): 43–52. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001004.

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L'evoluzione della legislazione in tema di assistenza psichiatrica a partire dal 1978 non č stata accompagnata da una parallela trasformazione dell'interfaccia giuridica; la posizione del malato di mente autore di reato considerato incapace di intendere e volere continua ad essere sottoposta al giudizio di pericolositŕ sociale psichiatrica con le conseguenti misure di sicurezza, su cui si regge l'esistenza dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario. In questa prospettiva il trattamento del paziente psichiatrico autore di reato si configura come estremamente complesso e gravato dalla irrisolta antinomia cura/custodia. Tuttavia l'abolizione della presunzione di pericolositŕ ha modulato l'applicazione stessa delle misure di sicurezza verso assetti piů terapeutici. Le criticitŕ di percorso riguardano la valutazione della pericolositŕ sociale, la individuazione di luoghi di trattamento appropriati, la opportunitŕ di interventi mirati al comportamento violento e non ultimo il profilo di responsabilitŕ dello psichiatra.
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Lacey, Eric F. "Some Comparative and Contrasting Features of OECD Countries’ Competition Laws*". Journal of Public Finance and Public Choice 7, n.º 1 (1 de abril de 1989): 81–87. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344703.

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Resumen
Abstract La legislazione sulla concorrenza nei paesi OCSE presenta, nei rispettivi ordinamenti, profonde diversità, sia sostanziali che procedurali.La relativa regolamentazione riguarda, soprattutto: 1) accordi orizzontali tra imprese concorrenti, con esclusione di quelli che non sono considerati anti-competitivi, come gli accordi a fini di ricerca e sviluppo e quelli attinenti ai diritti di proprietà intellettuale; 2) accordi verticali; 3) abuso di posizione dominante (con ampie differenze, sia nella definizione di « posizione dominante » che di « abuso »); 4) fusioni e concentrazioni, con « soglie », anche in questo caso, molto diverse, ma generalmente con un uso limitato del potere di controllo delle autorità, per evitare interferenze con il mercato.Le procedure per l’applicazione della liquidazione sono caratterizzate in tutti i paesi OCSE dalla distinzione tra l’attività investigativa e quella decisionale, ma gli organi preposti possono anche essere numerosi (come nel Regno Unito), con conseguenti complicazioni.
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Biondo, Daniele. "Sublimazione e civilizzazione. All'origine del processo di soggettivazione in adolescenza". PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, n.º 2 (noviembre de 2022): 88–109. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002005.

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L'Autore valorizza l'orientamento freudiano che vede il processo di sublimazione alla base del processo evolutivo sia a livello individuale (processo di soggettivazione) che collettivo (processo di civilizzazione). Lo scritto affronta due specifiche patologie adolescenziali, ritiro massiccio ed aggregazione in branco, emblematiche per l'Autore della sofferenza evolutiva di un'intera generazione: esse rappresentano dei tentativi di sublimazione mal riuscita, tentativi fallimentari di auto-cura, conseguenti al fallimento del processo di soggettivazione. Hikikomori e branco sono, secondo l'Autore, due facce della stessa medaglia, che non solo denunciano la deriva patologica dei ragazzi più fragili, ma che rappresentano simbolicamente la sofferenza degli adolescen-ti postmoderni privati della testimonianza dell'adultità che si sostanzia nell'incapacità di sublimare. Il caso di Davide esemplifica tali aspetti, permettendo anche di esplorarne alcune dimensioni inedite legate ad esempio all'uso della tecnologia sia come ostacolo che come promotrice del processo di sublimazione.
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Lattanzi, Fabio, Erica Michelotti y Laura Meola. "Scompenso cardiaco acuto: inquadramento clinico, trattamento e prevenzione". CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, n.º 4 (22 de marzo de 2022): 222–37. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-4-3.

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Gli episodi di scompenso cardiaco acuto sono conseguenti ad un rapido deterioramento delle funzioni cardiache, rappresentano una delle maggior cause di ricoveri ospedalieri e comportano una elevata mortalità intraospedaliera e nel medio termine dopo la dimissione. L’inquadramento clinico ed il conseguente trattamento sono resi difficoltosi dalle caratteristiche di eterogeneità di queste sindromi. Molteplici possono essere le cardiopatie basali, le cause scatenanti, le presentazioni cliniche, gli stati emodinamici, le risposte alla terapia. Un episodio di scompenso cardiaco può rappresentare il sintomo di esordio di una cardiopatia misconosciuta o la recidiva di instabilizzazione di cardiopatia cronica; le cause scatenati più frequenti possono essere individuate nelle sindromi coronariche acute, nelle tachiaritmie, negli squilibri ipertensivi ed idrici, nelle infezioni sistemiche. La presentazione clinica è diversa a seconda dello stato emodinamico, e valutare la presenza di congestione e di perfusione sistemica risulta di fondamentale ausilio per individuare diverse situazioni cliniche, che vanno dall’edema polmonare acuto allo shock cardiogeno, che richiedono trattamenti diversificati, con implicazioni prognostiche differenti. Il trattamento ha lo scopo di ristabilire lo stato emodinamico e le funzioni vitali, oltre migliorare i sintomi del paziente. I supporti respiratori in generale e i diuretici dell’ansa, nel paziente congesto sono quasi sempre necessari ed utili. Farmaci vasodilatatori, inotropi e vasopressori sono usati dipendentemente dai dati emodinamici e funzionali. Tutti questi farmaci, seppur utili nel contesto acuto, non hanno dimostrato un beneficio nella prognosi del paziente e devono essere usati con cautela perché gravati da effetti collaterali pericolosi. Per questo motivo il miglior trattamento dello scompenso cardiaco acuto è la prevenzione di episodi di instabilizzazione in pazienti con cardiopatia cronica. Correzione dei fattori di rischio, trattamento completo della cardiopatia strutturale, comprese procedure interventistiche ed elettrofisiologiche, terapia medica ottimale dello scompenso cronico basata sulle evidenze scientifiche, predisposizione di percorsi dedicati alla gestione ambulatoriale o domiciliare, sono i presidi che possono ridurre le recidive di scompenso ed il carico sociale ed economico correlato.
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Mancini, Giacomo, Nicole Righi, Elena Trombini y Roberta Biolcati. "Intelligenza emotiva di tratto e burnout professionale negli insegnanti di scuola primaria. Una revisione della letteratura". RICERCHE DI PSICOLOGIA, n.º 1 (mayo de 2022): 1–22. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13705.

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La presente rassegna si propone di esaminare le pubblicazioni scientifiche internazionali che hanno indagato il rapporto tra l'Intelligenza Emotiva (intesa secondo il modello dei tratti e valutata attraverso questionari self-report), e il burnout professionale (caratterizzato da esaurimento emotivo, sentimenti di depersonalizzazione e ridotta autoefficacia) negli insegnanti di scuola primaria. Le recenti ricerche in questo campo, che non sono ancora state sufficientemente sistematizzate, sottolineano infatti l'importanza delle competenze emotive per facilitare e migliorare sia la prestazione lavorativa dei docenti, sia i processi di insegnamento-apprendimento. Alti livelli di Intelligenza Emotiva negli insegnanti sono correlati da un lato a una riduzione dello stress e dell'affaticamento emotivo, e dall'altro ad una maggiore soddisfazione personale nello svolgimento del proprio lavoro; inoltre, sono associati a migliori rapporti con tutti i protagonisti dell'ambiente educativo, con conseguenti effetti positivi sulla qualit&agrave; della relazione con gli alunni e delle acquisizioni dei saperi.
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Casini, Carlo. "Considerazioni in merito alla interpretazione dell’art. 9 della legge 194/78 sulla obiezione di coscienza alla interruzione volontaria della gravidanza". Medicina e Morale 47, n.º 4 (31 de agosto de 1998): 759–72. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.829.

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Resumen
Il presente articolo affronta la delicata questione dell'obiezione di coscienza relativa all'interruzione volontaria di gravidanza e analizza il caso, avvenuto il 5 agosto 1997, di un cardiologo che si era rifiutato di refertare risposte riguardanti gli elettrocardiogrammi di pazienti in procinto di essere sottoposte ad intervento di interruzione volontaria di gravidanza, perché obiettore nei confronti della legge 194/78. L'art. 9 della Legge 194/78 consente al personale medico di sollevare obiezione di coscienza riguardo a tutte le procedure “specificatamente e necessariamente dirette a determinare l'interruzione della gravidanza”, con l'obbligo, però, di prestare assistenza nelle fasi “antecedenti e conseguenti all'intervento”. L'Autore, attraverso un'attenta e dettagliata disamina teleologica, sistematica e letterale della suddetta legge, arriva alla conclusione che il cardiologo in questione avesse tutti i diritti di rifiutare le visite cardiologiche, gli esami elettrocardiografici e i relativi referti finalizzati all'esecuzione dell'interruzione volontaria di gravidanza.
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Lombardi, A., R. Anghinetti, C. Capone, E. Sani y P. Piazza. "Intossicazione da monossido di carbonio: Coinvolgimento cerebellare". Rivista di Neuroradiologia 9, n.º 6 (diciembre de 1996): 675–78. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900608.

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Sono ampiamente riportate in letteratura lesioni ipossico-ischemiche da intossicazione da CO. Esse si presentano di norma con lesioni necrotiche a livello dei nuclei della base, soprattutto dei nuclei pallidi, e con demielinizzazione della sostanza bianca cerebrale; meno frequentemente sono state riportate lesioni demielinizzanti e necrotiche cerebellari. Più raramente sono stati segnalati in letteratura casi di calcificazione cerebrale da intossicazione da CO. I reperti di più frequente riscontro dopo intossicazione da CO sono costituiti da modificazioni della densità / intensità di segnale a livello dei nuclei della base e della sostanza bianca e dall'ampliamento degli spazi liquorali, secondario ad atrofia cerebrale. Meno frequenti sono le modificazioni della densità / intensità cerebellare. Il reperto da noi osservato è per certi versi simile a quello descritto da Pasquier11, dal quale tuttavia si differenzia per la presenza di calcificazioni cerebellari. L'esclusione delle possibili cause di calcificazioni cerebellari ci fa pensare che siano conseguenti all'intossicazione da CO.
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Guido, Giuliana, Roberta Talarico, Maria Elena Donadio, Santina Castellino, Rosanna Coppo y Alessandro Amore. "Gravidanza e stress ossidativo". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, n.º 3 (13 de junio de 2013): 191–96. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1035.

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La pre-eclampsia è una complicanza relativamente comune della gravidanza, che interessa circa il 3% delle gravidanze. Attualmente, la patogenesi non è stata ancora completamente chiarita. Comunque, la disfunzione endoteliale materna, specialmente a livello della placenta, sembra essere il fattore chiave per lo sviluppo di questa malattia che clinicamente coinvolge molti organi, come reni, cervello e fegato, e che è caratterizzata da ipertensione, proteinuria ed edema. Lavori recenti suggeriscono il ruolo patogenetico di un'alterata espressione di fattori anti-angiogenici placentari con conseguenti modifiche dello stato redox che provocano stress ossidativo. La risposta all'azione dei fattori anti-angiogenetici produce una disfunzione endoteliale sistemica con ipertensione, proteinuria e altre manifestazioni sistemiche, come, per esempio, l'encefalopatia. In questo articolo verranno descritte le conoscenze più recenti nella fisiopatologia della pre-eclampsia, cercando di dare un'ipotesi patogenetica comune per conciliare le ano-malie a livello feto-placentare e le caratteristiche cliniche della sindrome materna e fornire una spiegazione logica per i potenziali futuri interventi profilattici e terapeutici di questa complicanza della gravidanza.
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Castellano, Nicola. "Modelli e misure di performance aziendale: analisi della letteratura e spunti di ricerca". MANAGEMENT CONTROL, n.º 1 (abril de 2011): 41–63. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001003.

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I sistemi di misurazione delle performance (SMP) nascono e si diffondono con l'obiettivo di orientare in maniera dinamica i comportamenti dei responsabili aziendali verso l'attuazione delle strategie. L'esigenza di utilizzo di questi strumenti si rafforza peraltro con la presa d'atto che gli strumenti di controllo tradizionale, a base esclusivamente contabile, impediscono una lettura efficace dei risultati e delle relative cause gestionali ed offuscano la ricerca delle conseguenti azioni volte al miglioramento. Questo articolo si propone di analizzare la piů recente letteratura in campo internazionale sul tema dei SMP, allo scopo di delineare i temi su cui si concentra l'attenzione dei ricercatori, le principali metodologie adottate ed i piů significativi risultati ottenuti. La classificazione dei contributi di ricerca selezionati č stata realizzata in relazione alle principali fasi del ciclo di vita di questi strumenti, cioč progettazione, implementazione ed utilizzo dei SMP. Nella parte finale sono proposti alcuni spunti per lo sviluppo futuro della ricerca.
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Tinella, Luigi, Anna Lacerenza, Concetta Papapicco, Tiziana Lanciano, Alessandro Taurino, Amedeo Stella y Antonietta Curci. "L'efficacia del counseling universitario durante la pandemia da Covid-19. Un'indagine pilota sul benessere degli studenti". PSICOLOGIA DELLA SALUTE, n.º 3 (octubre de 2021): 143–63. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003015.

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La pandemia da Covid-19 e le conseguenti misure di confinamento hanno avuto un impatto globale sul benessere individuale, soprattutto su quello relativo agli studenti universitari. Il presente studio ha indagato in che misura un intervento di counseling eseguito durante la prima fase della pandemia da Covid-19 (marzo-ottobre 2020) era associato a variazioni significative nelle misure self report di Benessere Psicologico Generale, Regolazione Emotiva e Autoefficacia Percepita, in un gruppo di 49 studenti (37 f) che hanno richiesto accesso al servizio di Counseling Psicologico Universitario dell'Università di Bari "Aldo Moro". A questo scopo è stata eseguita una serie di ANOVA 2x2 a misure ripetute con il fattore pre-post e il sesso dei partecipanti come variabili indipendenti del disegno su ognuna delle misure self-report indagate. I risultati mostrano un incremento significativo del benessere, del ricorso a strategie funzio-nali di regolazione emotiva e dell'autoefficacia percepita negli studenti che hanno usufruito del servizio durante il lockdown.
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Napoli, Grazia. "Values spaces migration. appraisal scenarios for an intercultural society [Valori spazi migrazioni. prospettive estimative per una società interculturale]". Valori e Valutazioni 28 (julio de 2021): 49–58. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212805.

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Incessant migratory flows move towards nations or cities where they can find better living conditions, driven by economic inequalities, political and social instability, war conflicts and environmental emergencies, and generate real or perceived perturbations in the social and economic organization of territories. The changes in value, social, spatial and economic systems resulting from migration flows were debated during the SIEV conference “Values Spaces Migrations. Identity and Otherness in the Multicultural City”, which took place in October 2020 Incessanti flussi migratori si muovono verso nazioni o città in cui trovare condizioni di vita migliori sospinti da sperequazioni economiche, instabilità politiche e sociali, conflitti bellici ed emergenze ambientali, e generano perturbazioni, reali o percepite, sull’organizzazione sociale, ed economica dei territori. I mutamenti dei sistemi valoriali, sociali, spaziali ed economici conseguenti ai flussi migratori sono stati dibattuti durante il convegno SIEV “Valori Spazi Migrazioni. Identità e alterità nella citta multiculturale”, che si è svolto nel mese di ottobre del 2020.
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Fabris, G., A. Lavaroni, F. De Nardi, M. Leonardi, E. Biasizzo, F. Zappoli y T. Penco. "La chemonucleolisi dell'ernia discale lombare". Rivista di Neuroradiologia 2, n.º 1_suppl (febrero de 1989): 93–101. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s117.

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I risultati della terapia enzimatica con chimopapaina, nel trattamento dell'ernia discale, sono conseguenti ad una rigorosa selezione dei pazienti secondo precisi criteri clinici e neuroradiologici: questi ultimi si basano su radiografie standard, TC o RM, discografia e raramente saccoradiculografia. I risultati clinici di tale esperienza sono stati analizzati in una precedente pubblicazione5. In questo lavoro abbiamo voluto correlare i risultati clinici ottenuti nei primi 123 pazienti (valutati in un follow-up, prolungato nel tempo, di almeno 15 mesi) con i relativi quadri neuroradiologici. I parametri relativi all'analisi neuroradiologica sono stati valutati con il programma dBase III (Ashton Tate), su Personal Computer (Unysis). Attualmente la discografia rappresenta il momento diagnostico-decisionale principale nella scelta dei trattamenti. Appare indubbio come le dimensioni anche grandi dell'ernia, la fuga epidurale, la degenerazione discale anche se di grave entita non rappresentano delle controindicazioni certe al trattamento di Chemonucleolisi. Controindicazioni certe sono: ernie frammentate, ernie calcifiche, ernie intradurali, stenosi maggiore del canale vertebrale, alterazioni artrosiche importanti delle faccette articolari posteriori.
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Trinchieri, Alberto. "Derivazioni urinarie e calcolosi". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, n.º 1 (3 de noviembre de 2013): 15–19. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.996.

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La formazione di calcoli urinari è una delle complicanze più comuni delle derivazioni urinarie sia incontinenti (ure-terocutaneostomie, condotti ileali e colici) che continenti (ureterosigmoidostomia, vescica rettale, neovescica ortotopica e tasche continenti). Le cause ed i fattori di rischio per la formazione di calcoli urinari in pazienti con derivazione urinaria sono molteplici e diverse per ogni tipo di derivazione: stasi urinaria, corpi estranei (suture, staples e cateteri) ed alterazioni metaboliche. Le complicanze metaboliche (ridotto volume urinario giornaliero con urine concentrate, iperossaluria, ipercalciuria e ipocitraturia) possono essere conseguenti al prelievo di un tratto intestinale e/o al contatto del tratto di intestino con l'urina. Le indicazioni al trattamento dei calcoli urinari nei pazienti con derivazione urinaria non sono diverse da quelle per i pazienti con integrità delle vie urinarie, tuttavia la strumentazione endourologica può risultare più difficoltosa. La prof lassi si basa sulla correzione di eventuali fattori di stasi, un buon apporto idrico e la correzione dell'acidosi con somministrazione cronica di citrato di potassio e/o bicarbonato o di sodio e sulla eventuale supplementazione di calcio in presenza di iperossaluria enterica.
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Butollo, Willi y Regina Karl. "La psicoterapia del trauma ad orientamento gestaltico: l'esposizione dialogica". QUADERNI DI GESTALT, n.º 1 (octubre de 2011): 75–85. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-001007.

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Le esperienze traumatiche non solo provocano i noti sintomi legati al trauma, ma modificano altresě il sé ed i processi del sé della persona. Per il trattamento dei disturbi post traumatici abbiamo a disposizione molteplici concetti terapeutici alternativi, che si basano su diversi modelli patogenetici. L'importanza della capacitŕ dialogica intrapsichica, necessaria all'elaborazione del disturbo relazionale e delle interruzioni di contatto conseguenti al trauma, viene in genere trascurata. La psicoterapia del trauma ad orientamento processuale, qui presentata, inserisce alcuni elementi della psicoterapia comportamentale all'interno della cornice della psicoterapia della Gestalt e si fonda su un concetto relazionale, con l'obiettivo di identificare e di sciogliere le interruzioni di contatto del soggetto. In questo modo si rendono nuovamente possibili il vissuto di continuitŕ del soggetto e la capacitŕ di risposta del sé. Utilizzando l'"esposizione dialogica" si fa riferimento alla natura dialogica dei processi del sé in ogni fase della terapia e si permette in questo modo alla persona di entrare in contatto e di confrontarsi con diverse parti di sé (traumatiche, non-traumatiche, pre-traumatiche).
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de Polo, Renato. "La Bomba. Fornari e la speranza futura". EDUCAZIONE SENTIMENTALE, n.º 14 (septiembre de 2010): 69–80. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-014006.

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La ricerca di Fornari ha utilizzato i concetti di negazione e proiezione sul nemico per "spiegare" la guerra. Lo schema kleiniano delle due posizioni difensive legittima sia l'attacco all'altro come nemico (posizione schizoparanoide) sia la sua impossibilitŕ (posizione depressiva) a causa dei conseguenti, inevitabili, sensi di colpa. Nel setting individuale tramite l'elaborazione transferale e contro-transferale tale schema interpretativo sembra funzionare. Il suo trasferimento nell'analisi dei rapporti internazionali rivela tutta la sua impotente problematicitŕ. La soluzione fornariana di superare le difficoltŕ indicate con la relazione tra il livello di significazione infantile e quello adulto (doppia referenza) non č del tutto adeguata se si riflette sui limiti di sense making universale. Si puň avanzare una nuova prospettiva: il desiderio č minacciato dal timore di perdere "la primordiale armonia" depositata nella memoria nostalgica della relazione intrauterina. Un'ipotesi salvifica č connessa al linguaggio: attraverso esso scovare il conflitto e dare spazio alla costruzione di un discorso sul trauma e generare spazi nei quali il desiderio possa trovare soddisfazione piů facile nel mondo quotidiano.
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Saraceno, Benedetto. "The WHO World Health Report 2001 on mental health". Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, n.º 2 (junio de 2002): 83–87. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005546.

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RIASSUNTOScopo – La OMS stima che 450 milioni di persone soffrano di disturbi psichiatrici o neurologici e che fra il 10 e il 20% della popolazione infantile presenti qualche disturbo mentale o comportamentale. I disturbi mentali e neurologici rappresentano il 31% di tutte le disabilita. Tuttavia meno del 25% di coloro che soffrono di epilessia ricevono un trattamento e in paesi in via di sviluppo solo un quarto di coloro che soffrono di schizofrenia riceve un trattamento. Sono urgenti e necessarie misure per diminuire il gap nei trattamenti e per superare le barriere che impediscono l'accesso alle cure. I governi devono agire in coUaborazione con altri partner affinche tali barriere siano superate e l'assistenza per la salute mentale sia resa disponibile. Risultati – Il Rapporto Mondiale sulla Salute propone ai governi 10 raccomandazioni per l'azione. Le azioni suggerite sono classificate secondo tre scenari/paesi: a basso, medio e alto livello di risorse. Conclusioni – Il Rapporto rappresenta per i paesi uno strumento che consente di riconoscersi in uno dei tre scenari e di avviare azioni correttive conseguenti.
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Pederzoli, Chiara. "L'importanza del principio di giustificatezza nel licenziamento: il paradosso del despido exprés nell'ordinamento spagnolo al tempo della crisi". ARGOMENTI, n.º 35 (septiembre de 2012): 109–27. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-035005.

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Nel presente lavoro viene descritta la disciplina spagnola in materia di licenziamento, come modificata a seguito delle riforme succedutesi tra il 2010 e il 2012, nel pieno della crisi economica. L'analisi, condotta dal punto di vista giuridico, si concentrerà sul passaggio da un sistema basato sulla limitazione del potere dell'imprenditore di estinguere il contratto di lavoro solo per i motivi precisati dalla legge, con conseguente tutela obbligatoria contro il licenziamento ingiustificato, al modello del licenziamento libero pagato. L'esclusione del principio di giustificazione, che può essere considerato come "totem" a garanzia della stabilità del posto di lavoro, ha portato a conseguenze paradossali, rese particolarmente evidenti dalla crisi economica. Tali irrazionali conseguenze sono il motivo che ha comportato l'abrogazione della norma. Il legislatore spagnolo ha preferito lasciare uno spazio aperto al recesso libero (ad nutum) solo rispetto ai lavoratori di nuova assunzione e per un periodo di tempo limitato al primo anno di durata del contratto.
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Agliata, Francesco y Danilo Tuccillo. "L'evoluzione del Progetto Insurance dello IASB e i possibili riflessi nel bilancio delle imprese assicuratrici". FINANCIAL REPORTING, n.º 3 (octubre de 2011): 75–105. http://dx.doi.org/10.3280/fr2011-003004.

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Il presente lavoro esamina le tendenze evolutive in atto nel procedimento di rendicontazione economico-finanziaria delle imprese di assicurazione conseguenti all'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. L'obiettivo della ricerca, condotta con taglio prevalentemente deduttivo, è verificare/dimostrare come alcuni postulati del modello di bilancio promossi dalpossano ritenersi applicati o disattesi - a seguito della disciplina dettata daldello IASB - nello specifico ambito pertinente l'industria assicurativa. L'indagine, pertanto, si rivolge inizialmente e brevemente ad esaminare da un punto di vista economico-aziendale gli aspetti caratteristici dell'attività assicurativa e l'impostazione della prassi contabile nazionale riguardante le componenti economiche/ patrimoniali tipiche delle imprese di assicurazione. Dopo di che, è posta attenzione alle problematiche ed agli aspetti evolutivi dell', anche alla luce dei contenuti dellericevute dallo IASB a seguito della emanazione dell'ED/2010/8; infine, nell'ultimo paragrafo, in relazione a quanto discusso in precedenza, si compie un'analisi su come e se possano reputarsi applicati quei postulati del modello IASB anzidetti; si tenta altresì una comparazione, unicamente ove possibile, tra i probabili riflessi desumibili a seguito dell'adozione di un sistema di(previsto nella Fase I) o di(prescelto nella Fase II).
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Oriani, Aldo. "Dati storici sulla presenza circummediterranea del francolino nero Francolinus francolinus francolinus (Linnaeus, 1766)". Rivista Italiana di Ornitologia 84, n.º 1 (20 de marzo de 2015): 11. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2014.217.

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Si espone la distribuzione storica del francolino nero sulle coste del Mediterraneo; da quelle asiatiche, dove era endemico, venne introdotto e si naturalizzò in Grecia fin dall’antichità e dal XIII secolo in Sicilia ed Aragona. In quel secolo ne parlò Federico II di Svevia nel suo trattato di falconeria dimostrandone una approfondita conoscenza e contemporaneamente la specie veniva citata nelle leggi dell’Aragona. Da queste due regioni il francolino venne diffuso in ampie zone della Spagna, della Francia sud-occidentale, della Toscana e forse anche della Lombardia ed è emersa l’ipotesi che la specie fosse presente anche in Egitto. <br />Il francolino scomparve, tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento, da tutti i territori dove era stato introdotto a scopo venatorio a causa delle modifiche ambientali conseguenti alle bonifiche e alla antropizzazione e della caccia non regolamentata, ormai non più prerogativa esclusiva della nobiltà che, per secoli, si era adoperata a tutelare la specie. Analoghe cause portarono, nel corso dell’Ottocento, alla scomparsa del francolino anche da quasi tutti gli ambienti costieri del Mediterraneo orientale, tanto che, già negli anni Trenta del secolo scorso, si nutrivano preoccupazioni sulla sua salvaguardia anche nei territori dove era indigeno.
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Tonon, Chiara. "L'importanza della biodiversità ambientale urbana su salute e benessere, dal microbiota al cervello sociale". PNEI REVIEW, n.º 1 (abril de 2022): 78–93. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-001007.

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Il microbiota ambientale si sovrappone e stimola quello umano, contribuendo alla sua diversità. L'abbondanza e la varietà di microrganismi negli ambienti urbani è in continua diminuzione e negli ultimi anni l'ipotesi che la perdita di biodiversità porti ad una disregolazione immunitaria ed a conseguenti patologie croniche è sempre più evidente, visto che ambiente, microbiota umano e sistema immunitario sono sistemi che interagiscono costantemente. Mentre in Occidente gli studiosi si concentrano soprattutto su allergie e patologie respiratorie, i giapponesi indagano anche l'impatto sistemico del verde urbano e del paesaggio arboreo, dimostrandone l'indiscutibile effetto positivo sull'essere umano. Non è ancora chiaro però quale sia la funzione che, la variabilità della specie all'interno delle aree verdi, svolge sulla salute. L'ipotesi più interessante è legata al ruolo che i segnali microbici possono avere sul neurosviluppo fisiologico e sull'influenzare, a livello cerebrale, la programmazione dei comportamenti sociali. È di primaria importanza sensibilizzare ad una salute globale, partendo da un'educazione sistemica, che curi la plant blindness, evidenziando il valore della diversità biologica intesa come biblioteca della vita, capitale umano fondamentale per permettere l'adattamento ai cambiamenti e l'allenamento del sistema immunitario nella difesa da malattie esistenti e del progresso.
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Pianese, Tommasina. "Brand extension nelle imprese di servizi sportivi: opportunitŕ ed implicazioni manageriali nel caso del calcio". ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, n.º 1 (septiembre de 2010): 45–67. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001003.

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L'obiettivo del lavoro č di definire le opportunitŕ e le implicazioni manageriali connaturate all'implementazione di strategie di sfruttamento dei brand all'interno delle imprese di servizi sportivi. L'interesse nei confronti delle strategie di brand discende da un lato dalla necessitŕ per le imprese sportive di diversificare le proprie attivitŕ e di svincolare le performance economiche dai risultati sul campo e, dall'altro, dalla progressiva affermazione delle relative squadre come veri e propri brand su cui far leva per rafforzare ed ampliare la propria posizione competitiva. Nella prima parte del lavoro viene pertanto analizzata l'affermazione della squadra quale brand evidenziando, al contempo, la necessitŕ di implementare adeguate strategie di sfruttamento dello stesso. Nella seconda parte sono dapprima identificate le tipologie di brand extension, quali line e category, di cui si delineano gli obiettivi, le modalitŕ di realizzazione e le criticitŕ ad esse associate; successivamente, č presentata la letteratura esistente sulla brand extension nelle imprese di servizi sportivi, la quale risente di un'attenzione finora modesta da parte degli Studiosi. Infine, sono discusse le opportunitŕ e le implicazioni manageriali conseguenti l'implementazione di strategie di brand extension nelle imprese di servizi sportivi, in particolare di calcio.
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Dimand, Mary Ann. "English Voting Theorists of the 19th Century: An Early Cooperative Game Theory Approach". Journal of Public Finance and Public Choice 12, n.º 1 (1 de abril de 1994): 55–68. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539842.

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Abstract Sino ad oggi gli economisti, con l’eccezione di Duncan Black, non hanno prestato molta attenzione agli studi sulla rappresentanza proporzionale, un tema che ha suscitato molto interesse in Inghilterra nel secolo scorso.In questo scritto si analizzano le indagini più importanti di quel periodo, mostrando le loro relazioni con la teoria dei giochi cooperativi. Alla base, infatti, di queste indagini vi era il proposito di affrontare con un qualche criterio di equità il problema delle divergenze di opinione tra individui aumentando il valore del voto delle minoranze, in modo da incoraggiare i votanti ad esercitare i loro diritti in modo responsabile.Un limite individuato da questi studi è che i governi di coalizione eletti con il criterio della rappresentanza proporzionale tendono ad avere una vita più breve di quelli conseguenti alla regola maggioritaria. Si tratta, tuttavia, di una critica che si può considerare valida soltanto se l’obiettivo è quello di avere un governo dotato di forte potere.Nel complesso, la caratteristica più significativa della rappresentanza proporzionale individuata da questi studi è costituita dal riconoscimento che una votazione è un giuoco co operativo e che le dimensioni di una coalizione efficace dipendono dalle regole di voto.
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Muras, I., A. Scuotto, A. Rispo, M. Maisto y F. P. Bernini. "Diagnostica radiologica delle fistole artero-venose durali". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2_suppl (octubre de 1997): 181. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s279.

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Tra le malformazioni vascolari intracraniche, le fistole artero-venose durali rivestono particolare interesse, in relazione alla loro frequenza (10–15%) ma, soprattutto in relazione al tipo di drenaggio venoso. Codesto elemento, infatti, è quello che configura quadri clinici diversi, con conseguenti prognosi e terapia diverse. Le malformazioni artero-venose con drenaggio nelle vene subaracnoidee comportano spesso emorragie intra od extraparenchimali, laddove quelle che drenano direttamente ed esclusivamente nei seni, creano problemi clinici certamente meno imponenti. Gli AA. presentano la loro esperienza su 20 casi di fistole durali. I pazienti sono stati sottoposti a TC, RM e studio angiografico completo. La TC, praticata spesso d'urgenza per sospetto (spesso fondato!) di emorragia intracranica, e la RM sono utili anche per determinare la condizione globale dell'encefalo, la localizzazione della fistola e l'eventuale pervietà dei seni durali. L'esame angiografico implica lo studio selettivo dei vari elementi vasali che determinano la malformazione, delle eventuali anastomosi tra i distretti vasali e soprattutto dei drenaggi venosi. La conoscenza di questi elementi consente l'inquadramento dei tipi di fistola secondo i vari criteri classificativi. Il nostro studio è stato finalizzato alla più corretta strategia terapeutica.
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Alboreo, Carlo, Rossella Carneade, Annalisa Della Monica, Tatiana Bolgeo, Angela Carpentiere y Lucia Di Nardo. "Il nuovo codice colore per la valutazione della priorità nel triage infermieristico: studio pilota". Dissertation Nursing 2, n.º 1 (30 de enero de 2023): 63–70. http://dx.doi.org/10.54103/dn/19427.

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INTRODUZIONE:Stante come il numero degli accessi dei pazienti in un dipartimento di emergenza (ED) non possa essere pianificato con precisione, le risorse disponibili possono essere talvolta sovraccariche ("affollamento"), con conseguenti rischi per la sicurezza dei pazienti. OBIETTIVO:L’obiettivo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia di nuovo sistema di valutazione di triage presso il Pronto Soccorso di un’azienda ospedaliera italiana. MATERIALI E METODI: Studio pilota a due bracci; assegnazione ai due gruppi (valutazione standard –codice a 4 vs valutazione sperimentale – codice 5 colori) attraverso randomizzazione semplice. Sono state confrontate le valutazioni infermieristiche al momento del triage di ammissione con quelle al momento della dimissione.RISULTATI:Sono stati arruolati 1060 soggetti con “dolore toracico non traumatico” e 960 inquadrati come “disturbi neurologici acuti”; l’adozione del nuovo codice colore ha permesso una valutazione corretta del grado di gravità in oltre l’86% dei casi “cardiologici” e il 93% dei casi “neurologici”; il metodo standard ha permesso una valutazione corretta inferiore all’83% nei casi cardiologici e al 77% in quelli neurologici.CONCLUSIONI:I risultati emersi depongono a favore del nuovo sistema valutazione in triage infermieristico a cinque livelli; approfondimenti su campioni più ampi sono auspicabili.
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Fornabaio, Giovanni. "Chi inquina, paga". Milan Law Review 3, n.º 1 (28 de septiembre de 2022): 49–92. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/18734.

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Con la sentenza n. 4 del 22/10/2019, il Consiglio di Stato si è pronunciato sull’ammissibilità di un ordine di bonifica di siti inquinati ai sensi dell’articolo 244 del codice dell’ambiente a carico di una società non direttamente responsabile dell’inquinamento ma subentrata a quella responsabile per effetto di fusione per incorporazione. La risoluzione della questione passa per la qualificazione giuridica della condotta di inquinamento ambientale antecedentemente alla introduzione della bonifica dei siti inquinati. Occorre analizzare i rapporti tra questa condotta e l’istituto della bonifica, normativamente successivo, e dare risposta ai quesiti, per un verso, se sia possibile ordinare la bonifica per fatti risalenti ad epoca antecedente alla introduzione di quest’ultima a livello legislativo, per l’altro, e in caso di risposta positiva, se sia possibile farlo in un contesto di operazioni societarie straordinarie, quale è la fusione, che hanno portato la società responsabile a non essere più direttamente imputabile per il fatto dannoso. Pertanto, serve fare chiarezza sulla trasmissibilità degli obblighi e delle responsabilità conseguenti alla commissione di un illecito per effetto di operazioni societarie straordinarie. Nella disamina delle questioni giuridiche esposte, l’elaborato si sofferma sulla prevenzione e riparazione del danno ambientale e sulla analisi del regime di imputazione della responsabilità connessa.
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Germanò, Alberto. "Il cibo nel diritto internazionale del mercato dei prodotti agricoli: disciplina e controversie". AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, n.º 1 (diciembre de 2010): 85–113. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001008.

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L'Autore, dopo aver illustrato il significato dei termini food security e food safety, analizza il mercato internazionale dei prodotti alimentari, con particolare attenzione alle regole tecniche e alle regole sanitarie e fitosanitarie e, quindi, all'Accordo Tbt e Sps, nonché al criterio di equivalenza, quale strumento per la tutela della diversità e nel contempo di conferma della sovranità degli Stati. L'Autore esamina, inoltre, alcune delle più significative controversie internazionali relative agli alimenti (la c.d. guerra delle banane e le controversie relative alla carne agli ormoni), l'Accordo Tbt e le regole tecniche a tutela dell'ambiente, nonché l'Accordo Trips e il rapporto tra indicazioni geografiche e marchi geografici di prodotti alimentari. Infine, viene affrontato il problema dei cambiamenti nell'allocazione della terra e nelle pratiche agricole utilizzate: per ottenere la riduzione delle emissioni climalteranti si sta alterando l'uso razionale della terra, agendo in modo scorretto sui "conflitti" tra le produzioni a fini mercantili e le produzioni a fini alimentari. In conclusione l'A. evidenzia la necessità , per i cultori del diritto dell'agricoltura, di uscire dagli angusti confini del diritto domestico e di affrontare, passando per il diritto comunitario, i problemi che il diritto internazionale prospetta, con conseguenti ricadute sulla comprensione ed interpretazione del diritto nazionale.
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Gerbasi, Giampaolo. "Il principio di coesione economica, sociale e territoriale tra governance multilvello, esigenze partenariali/collaborative e (conseguenti) trasformazioni nelle modalitŕ di funzionamento del potere". CITTADINANZA EUROPEA (LA), n.º 1 (diciembre de 2010): 135–63. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001007.

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La presente analisi, unitamente alle principali innovazioni concernenti la politica comunitaria di coesione nel periodo 2007-2013, ne evidenzia la stretta connessione con le altre politiche comunitarie e le politiche nazionali di sviluppo socio-economico. La complementaritŕ, orizzontale e verticale, tra le stesse č chiamata a dispiegarsi nell'ambito di una necessaria governance multilivello proceduralmente integrata, cooperativamente caratterizzata ed alla costante ricerca di efficacia rispetto all'obiettivo di ridurre i divari nei livelli di sviluppo tra i diversi territori europei. Alla luce di ciň, l'analisi mira a dimostrare che l'integrazione negli aspetti procedimentali ed organizzativi ed il metodo del partenariato/ cooperativo si presentano quali condizioni di realizzabilitŕ e prioritŕ strumentali per la convergenza nelle scelte di fondo della politica unitaria regionale.
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Gonnelli, S. y C. Cepollaro. "Fisiopatologia dell'osteoporosi involutiva". Rivista di Neuroradiologia 7, n.º 3_suppl (octubre de 1994): 5–12. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s303.

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L'osteoporosi è una malattia caratterizzata da riduzione della massa ossea, deterioramento microarchitettonico del tessuto osseo e conseguente aumento della fragilità ossea e della predisposizione alle fratture. Questa definizione, stabilita nella consensus conference di Copenhagen (1990)1 e confermata in quella di Hong Kong (1993)2, sottolinea come la fragilità ossea che caratterizza l'osteoporosi sia la conseguenza non solo della riduzione della massa ossea, ma anche del danno architettonico che ne deriva. Viene inoltre precisato come l'osteoporosi divenga clinicamente rilevante solo quando il paziente presenti una frattura. L'osteoporosi, più che una malattia, deve essere considerata una condizione a rischio al pari della ipertensione arteriosa e dell'ipercolesterolemia3. Le osteoporosi possono essere primitive o secondarie e verranno qui analizzate in dettaglio.
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Pézier, P. F., G. M. Widmer y G. F. Huber. "Pneumo-thorax/mediastinum/(retro)peritoneum/ scrotum – a full house of complications following JET ventilation". Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, n.º 1 (febrero de 2017): 72–75. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-726.

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Presentiamo il caso di un paziente che è giunto alla nostra clinica per un’ostruzione respiratoria secondaria a un carcinoma orofaringeo. Il paziente è stato sottoposto a una tracheotomia in emergenza e a una ventilazione JET, che ha dato come conseguenza un insieme di complicanze barotraumatiche, fra le quali un pneumotorace, penumomediastino, pneumoperitoneo, pneumoretroperitoneo, e pneumoscroto. Tale tipologia di ventilazione, benché talvolta dalle conseguenze drammatiche, come nel nostro caso, non è per questo necessariamente da temere e può essere ben gestita. Il nostro paziente è stato trattato con un drenaggio toracico ed è andato incontro a un recupero completo.
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