Literatura académica sobre el tema "Conoscenze locali"

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Artículos de revistas sobre el tema "Conoscenze locali"

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Paoloni, Lorenza. "Farmers' Rights, tutela della biodiversitĂ e salvaguardia delle risorse genetiche: l'esperienza del Canada". AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, n.º 3 (marzo de 2011): 11–39. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003002.

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Isono stati introdotti dal Trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l'alimentazione e l'agricoltura nel 2001 quale riconoscimento del contributo che gli agricoltori e le comunità rurali hanno dato nella creazione, conservazione, scambio e valorizzazione delle risorse genetiche. Essi sono dei diritti collettivi che appaiono antitetici ai quelli di natura individuale rappresentati dai diritti di proprietà intellettuale che hanno determinato, da parte delle multinazionali farmaceutiche e del seme, la sottrazione dell'uso di dette risorse alle comunità rurali. Nell'attuale fase storica è importante l'affermazione dei "diritti degli agricoltori" sulle risorse genetiche ai fini sia della sicurezza alimentare che della preservazione dell'ambiente e della biodiversità ; contribuiscono, altresì, alla prevenzione del cambiamento climatico e al mantenimento delle conoscenze tradizionali e locali.
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Lewanski, Rodolfo. "Istituzionalizzare la partecipazione deliberativa: la politica della Regione Toscana". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 1 (abril de 2011): 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001002.

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Una delle risposte alla crisi delle istituzioni rappresentative che attraversa molti paesi democratici viene ricercata nella riscoperta del "potere del popolo", ovvero in un maggior coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e nelle politiche pubbliche. In particolare la partecipazione viene declinata secondo la specifica accezione della teoria dialogicodeliberativa, i cui tratti salienti sono: interazione discorsiva dialogica, basata sull'ascolto attivo; deliberazione, ovvero ponderazione attenta delle diverse opzioni e delle loro implicazioni; informazione adeguata e bilanciata; inclusione, ovvero consentire a tutte le "voci" di farsi sentire; partecipazione di campioni casuali stratificati di cittadini rappresentativi sotto il profilo socio-demografico. La democrazia deliberativa ha espresso numerose "promesse": decisioni migliori in quanto capaci di incorporare informazioni, conoscenze tecnico-scientifiche e preferenze, scelte condivise e percepite come legittime, maggiore legittimazione del sistema politico in generale, crescita del capitale sociale, solo per citarne alcune. Tale promesse vanno peraltro empiricamente verificate. La teoria deliberativa č stata applicata in numerose esperienze in numerosi paesi. Forse oggi uno dei "laboratori" piů interessanti in questo campo č oggi rappresentato dalla Toscana, dove é stata approvata alla fine del 2007 la l.r. 69, verosimilmente la prima normativa al mondo che mira a promuovere pro-attivamente la partecipazione alle decisioni locali e regionali ispirandosi almeno sotto alcuni aspetti alla teoria deliberativa.
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Busolini, Daniele, Francesca Maria D’Agnelli, Laura Gavazzi, Luana Greco y Valerio Pennasso. "BeWeB: un giovane progetto che compie vent’anni". DigItalia 16, n.º 1 (junio de 2021): 89–100. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00028.

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Il portale BeWeB rappresenta il racconto delle comunità di eredità che esprimono il valore identitario del patrimonio culturale nelle sue diverse tipologie, materiale e immateriale, come riflesso ed espressione dei loro valori, delle conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. I beni ecclesiastici, oltre ad avere un’accezione culturale, storica, artistica, bibliografica, archivistica e patrimoniale, rappresentano anche uno dei luoghi in cui si compie la missione della chiesa. Le diocesi e le parrocchie, nel catalogare i propri beni attraverso un progetto locale di carattere nazionale, hanno investito risorse culturali, umane ed economiche motivate da una prospettiva principalmente legata alla conoscenza, certamente patrimoniale e di tutela, svolgendo l’attività con crescente consapevolezza. Ultimamente questa consapevolezza del dono da custodire e da trasmettere, da usare oggi, è cresciuta, e ormai in quei beni le comunità identificano i motivi della propria identità, un valore di vita e di annuncio.
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Levaggi, Rosella. "The History of Intergovernmental Grants in Britain: a New Perspective in an Asymmetry of Information Framework*". Journal of Public Finance and Public Choice 12, n.º 2 (1 de octubre de 1994): 171–89. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539950.

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Abstract L’asimmetria informativa è l’elemento caratteristico della relazione tra governo centrale e governi locali. Da un lato, l’esistenza dei governi locali si giustifica per il loro maggior grado di conoscenza circa le preferenze ed i bisogni locali. Dall’altro lato, quando si deve organizzare l’allocazione delle risorse sul piano nazionale attraverso un sistema di trasferimenti, queste informazioni dovrebbero essere conosciute a livello di governo centrale.In questo scritto si presenta la storia recente dei trasferimenti alle autorità locali in Gran Bretagna per mostrare un esempio pratico del modo in cui il governo centrale ha tentato di risolvere il problema.Dapprima il governo centrale ha ritenuto di conoscere tutti i parametri necessari per stabilire un sistema ottimale di trasferimenti. In una seconda fase, esso ha compreso la natura dei problemi derivanti dal fatto che le autorità locali disponevano di informazioni migliori. Il controllo della spesa è divenuto il principale obiettivo del governo e le riforme introdotte nel sistema dei trasferimenti riflettono quest’obiettivo.
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Messina, Patrizia. "Trasferimento di tecnologia e scienza politica: il caso dello spin-off dell'università di Padova sherpa srl". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 3 (diciembre de 2018): 95–108. http://dx.doi.org/10.3280/es2018-003009.

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Resumen
Nella concezione fordista dello sviluppo il "trasferimento tecnologico" viene riferito in modo pressoché esclusivo alla produzione di brevetti e spin-off provenienti dalle discipline ad alto contenuto tecnologico, tipico dei politecnici, finalizzati in genere alla produzione industriale. Nell'ambito di una economia della conoscenza, invece, il trasferimento di tecnologia viene inteso principalmente come "condivisione di sapere codificato" e riguarda l'intera gamma della conoscenza scientifica applicata, in grado cioè di generare innovazione nei processi di produzione del benessere della collettività. In questa seconda accezione del termine gli studi sulle politiche di sviluppo locale hanno permesso di elaborare un "sapere esperto" in grado di accompagnare gli attori locali in un percorso collaborativo di design e implementazione di strategie di sviluppo nell'ambito di processi di policy design partecipativi. Il saggio focalizza l'attenzione sull'esperienza maturata sul campo a questo riguardo, presentando il caso dello spin-off dell'Università di Padova Sherpa srl.
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Orazi, Francesco. "Innovazione, tecnologia e governance: il ruolo dell'universitŕ nel rilancio delle economie locali". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 125 (marzo de 2012): 155–73. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-125010.

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Resumen
L'articolo, a partire da ipotesi innovative di governance (Rete di Competenza) descrive il ruolo strategico dell'universitŕ in un contesto di economie basate sul fattore conoscenza, mettendo in luce ipotesi di ammodernamento dei sistemi territoriali. L'obiettivo del lavoro intende verificare le condizioni di persistenza, presso i territori provinciali della Terza Italia, di condizioni favorevoli per lo sviluppo di tessuti produttivi innovativi basati sui fattori tecnologia e conoscenza e caratterizzati per capacitŕ operative di tipo reticolare/virtuale. Il prodotto della ricerca da un lato propone una specifica pratica di governance diffusa per il coordinamento istituzionale delle risorse di sviluppo, dall'altro una dorsale connettiva web based per l'interazione strategica degli attori produttivi, istituzionali e sociali e per l'incremento delle attivitŕ di networking territoriale e virtuale.
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Sørensen, Rune J. y Terje P. Hagen. "Local Government without Taxing Authority: A Viable Party Democracy? *". Journal of Public Finance and Public Choice 15, n.º 2 (1 de octubre de 1997): 103–23. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907782860.

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Resumen
Abstract Un elemento essenziale della democrazia rappresentativa è il controllo elettorale. Si assume che i votanti mantengano responsabili i governi da loro eletti. La democrazia partitica assume che ogni partito politico rappresenti un distinto programma politico. I cambiamenti nella composizione dei consigli eletti dovrebbero influenzare le politiche perseguite. L’elettorato dovrebbe essere al corrente di queste differenze partitiche ed esprimere la sua soddisfazione o insoddisfazione votando a favore di particolari partiti. Comunemente, si asserisce che queste assunzioni sono violate nella democrazia locale. Ricerche empiriche suggeriscono che la composizione partitica delle assemblee locali non ha conseguenze per le politiche locali di spesa.Il governo locale norvegese influenza la composizione dei bilanci locali, non la grandezza del reddito locale. Questa analisi rivela che le preferenze di spesa dei consigli locali divergono a seconda della forza di un partito e che i cambiamenti nella rappresentanza locale dei partiti influenzano le effettive politiche di spesa. In aggiunta, i cittadini sembrano avere una qualche conoscenza dei programmi dei partiti. L’insoddisfazione su particolari servizi locali influenza il loro comportamento elettorale, fenomeno che offre almeno parziale supporto empirico all’ipotesi della responsabilità. Questi riscontri ristabiliscono un modesto grado di coerenza tra la rappresentanza partitica locale, lo schema di spesa del governo locale ed il comportamento elettorale.
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Cusinato, Augusto. "La pianificazione del territorio nell'epoca della conoscenza. Il punto di vista di un economista". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 103 (julio de 2012): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-103002.

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Resumen
Il paper esamina se, nel passaggio alla società della conoscenza, esistono le condizioni per un recupero di legittimazione sociale da parte della pianificazione urbana e territoriale: condizioni che consistono nella convergenza tra le istanze etiche proprie di ogni intervento regolatore e il gioco degli interessi inerente al modello di sviluppo in atto. L'esame indica che vi è spazio per il formarsi di tale convergenza, considerato il carattere specificatamente locale dei processi dialogici di formazione della conoscenza che stanno alla base della creatività e dell'innovazione.
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Lazzaro, Lorenzo, Giulio Ferretti, Gabriele Galasso, Lorenzo Lastrucci y Bruno Foggi. "Contributo alla conoscenza della flora esotica dell’Arcipelago Toscano, Italia". Natural History Sciences 154, n.º 1 (1 de enero de 2013): 3. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2013.3.

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Resumen
Vengono segnalate nuove specie esotiche spontaneizzate in Arcipelago Toscano. Per ogni <em>taxon</em> sono riportati lo status di naturalizzazione, sia per ciascuna isola che per tutto l’Arcipelago, e i dati relativi alla distribuzione locale. Delle 40 specie elencate, 23 risultano nuove per il territorio dell’Arcipelago Toscano, tra le quali 10 nuove per l’intera Toscana; le restanti sono nuove per una o più isole.
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Villari, Beatrice. "Design e territorio. Cuando l’oggetto progettuale del design e ’il capitale territoriale". i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 1 (8 de marzo de 2009): 174–78. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2009.v1i.12753.

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Resumen
Partendo dal presupposto che il Design può contribuire al processo di sviluppo territoriale, i designer dovrebbero prendere in considerazione i fattori che definiscono sia il territorio che la pratica del design. L'ipotesi è che certe condizioni legate alla società in cui operiamo (società della conoscenza o società della rete) possono influenzare la qualità dei territori e quindi la natura della pratica del design. Dal punto di vista del design, queste condizioni possono influenzare la scelta della disciplina, così come gli approcci e gli strumenti che potrebbero essere applicati. L'autore delineerà un approccio progettuale per lo sviluppo locale che impiega concetti chiave (come reti, asset intangibili, condivisione della conoscenza) e che lavora a diverse scale di progetto: prodotto-servizio, comunicazione e visione strategica.
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Tesis sobre el tema "Conoscenze locali"

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De, Chiusole Debora. "Sviluppo e Applicazioni di Modelli Formali per la Valutazione Adattiva della Conoscenza e dell'Apprendimento nell'Ambito della Knowledge Space Theory". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424002.

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The five studies presented in this thesis have been carried out in the area of knowledge space theory (KST), a recent mathematical theory providing an important framework for the formal development of computerized web-based systems aimed at assessing individual knowledge and learning. The basic concept at the core of the entire theory is that of knowledge state, that is the set of problems that a student is able to solve, in a certain filed of knowledge. The collection of all knowledge states that occurs in a population of students is called the knowledge structure. A knowledge structure is a deterministic model of the organization of knowledge in a particular domain. Its empirical validation is possible by a probabilistic assessment of its plausibility. The basic local independence model (BLIM) is a probabilistic model developed to this aim. Despite it is the most widely used model in KST, issues relating its applicability were open. The overall objective of the first three studies presented in this thesis was to solve some of these problems, in order to improve the validity of empirical applications of the model. In the KST framework, the notion of knowledge state does not provide cognitive interpretations. Instead, in the competence-based KST (CbKST) the main objective of the assessment becomes that of identifying the competence state of a student, which is the set of skills she masters. The other two studies that are introduced were developed within this extended theoretical framework. The general aim was to fill some gaps regarding both the probabilistic and the deterministic levels of CbKST's models.
Le cinque ricerche che si presentano in questa tesi si sviluppano entro la knowledge space theory, una teoria matematica recente che fornisce un importante quadro di riferimento formale per lo sviluppo di sistemi computerizzati web-based che abbiano l'obiettivo di valutare la conoscenza e l'apprendimento degli individui. La nozione al centro dell'intera teoria è quella di di conoscenza, cioè l'insieme dei problemi che uno studente è capace di risolvere, in un certo dominio di conoscenza. La collezione di tutti gli stati di conoscenza osservabili in una popolazione di studenti costituisce una struttura di conoscenza. Le strutture di conoscenza sono un modello deterministico teorico dell'organizzazione della conoscenza all'interno di un particolare dominio. La loro validazione empirica è resa possibile grazie alla verifica probabilistica della loro plausibilità. Il basic local independence model (BLIM) è un modello probabilistico che è stato sviluppato a questo scopo. Nonostante sia il modello più utilizzato nella KST, problemi relativi alla sua applicabilità rimanevano ancora aperti. L'obiettivo generale delle prime tre ricerche che si presentano in questa tesi, è stato quello di risolvere questi problemi per conferire una maggiore validità alle applicazioni empiriche del modello. Nella KST, la nozione di stato di conoscenza non fornisce alcun tipo di interpretazione cognitiva. Invece, nella competence-based KST (CbKST) l'obiettivo principale della valutazione diviene quello individuare lo stato di competenza dello studente, ovvero l'insieme delle abilità che possiede. Le altre due ricerche che si presentano nella tesi si collocano all'interno di questo quadro teorico. Esse hanno avuto l'obiettivo di colmare alcune mancanze relative della CbKST, una di tipo probabilistico e l'altra di tipo deterministico.
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Bortolami, Fiorenza <1989&gt. "Contributo alla conoscenza dell'età del Bronzo recente nel territorio polesano. La capanna di località Amolara (Adria): analisi dei materiali ceramici". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3631.

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Il contributo presenta parte del materiale ceramico proveniente dallo scavo della capanna alfa rinvenuta ad Adria in località Amolara. Questo contesto è cronologicamente attribuibile a fasi di Bronzo recente pieno e avanzato, affine all'ambito culturale palafitticolo - terramaricolo e con forti influssi di cultura subappenninica.
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Domina, Rosa <1967&gt. "L'E-Government nelle aziende sanitarie. Il fascicolo sanitario elettronico e la realizzazione di reti, modelli tecnologici e di conoscenza dei sistemi di E-Health locali e nazionali". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7692/1/DOMINA_Rosa_tesi_DOTTORATO.pdf.

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Lo studio fin qui condotto è parte di un più ampia tematica di ricerca compresa nel Progetto “Spinner 2013 - Reti di conoscenza per e-Health. Modelli tecnologici, analisi informatico-giuridiche e temi di bioetica" e sviluppata in collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara, Modena e Reggio Emilia. La ricerca si propone di rappresentare un quadro completo e multidisciplinare della realizzazione informatica, giuridica e organizzativa dei sistemi di e-Health e delle loro ricadute in termini non solo giuridici sulla relazione fra paziente, medico e struttura sanitaria. Sul territorio regionale si è investito molto nella c.d. sanità elettronica sia con la realizzazione di una rete telematica di collegamento tra i servizi ospedalieri ed i servizi territoriali sia con la sperimentazione di modelli di Fascicolo Sanitario Elettronico e Patient Summary. Tuttavia, ci sono molteplici aspetti non ancora trattati così come diverse sono le possibili direzioni di sviluppo. In particolare, emergono nuove esigenze di armonizzazione, interoperabilità e integrazione, anche da un punto di vista internazionale. Si richiede ai sistemi informatici di rispondere a requisiti di massima standardizzazione, in relazione al formato dei dati, al loro valore semantico e anche alle policy che si intendono applicare, a garanzia di sicurezza e a tutela dei dati stessi. Inoltre emergono nuove responsabilità per i medici e gli altri operatori sanitari e una nuova figura di paziente: il cittadino/paziente/cliente.
The aim of this research is expose a comprehensive and multidisciplinary cyber implementation, legal and organization of e-Health systems and their impact on the relationship between patient, doctor and medical facilities. The Emilia-Romagna region has invested heavily in e-Health with the creation of a telematic network linking hospital services and local services. The Electronic Health Record and Patient Summary models are in experimenting. However, there are many aspects still not treated as different are the possible directions of development, new needs are emerging for harmonization, interoperability and integration, even internationally. It requires information systems to respond to the maximum standardization requirements, depending on the format of the data, their semantic value, and the policy that will be applied, to guarantee the safety and protection of the data. Also emerging new responsibilities for doctors and other health care professionals and patients a new figure: the citizen/patient/customer. In particular with this path, whose specific aim is to design, conduct and present a study on the level of e-Health implementation in a national and European context, it tried to: · Achieve a complete and updated representation of the European legislation, national and regional establishing and regulates the Electronic Health Record (FSE), according to a paradigm of cross-border interoperability; · Analyze the European and national initiatives implemented in e -Health with particular reference to the FSE; · Promoting best practices both technological and organizational issues in health care organizations in order to promote the culture of re-use and re-use of efficient technological solutions and effective as a source of savings; · Encourage improvements in the performance of the PA through the ESF, which in support of health planning tool.
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Domina, Rosa <1967&gt. "L'E-Government nelle aziende sanitarie. Il fascicolo sanitario elettronico e la realizzazione di reti, modelli tecnologici e di conoscenza dei sistemi di E-Health locali e nazionali". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7692/.

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Lo studio fin qui condotto è parte di un più ampia tematica di ricerca compresa nel Progetto “Spinner 2013 - Reti di conoscenza per e-Health. Modelli tecnologici, analisi informatico-giuridiche e temi di bioetica" e sviluppata in collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara, Modena e Reggio Emilia. La ricerca si propone di rappresentare un quadro completo e multidisciplinare della realizzazione informatica, giuridica e organizzativa dei sistemi di e-Health e delle loro ricadute in termini non solo giuridici sulla relazione fra paziente, medico e struttura sanitaria. Sul territorio regionale si è investito molto nella c.d. sanità elettronica sia con la realizzazione di una rete telematica di collegamento tra i servizi ospedalieri ed i servizi territoriali sia con la sperimentazione di modelli di Fascicolo Sanitario Elettronico e Patient Summary. Tuttavia, ci sono molteplici aspetti non ancora trattati così come diverse sono le possibili direzioni di sviluppo. In particolare, emergono nuove esigenze di armonizzazione, interoperabilità e integrazione, anche da un punto di vista internazionale. Si richiede ai sistemi informatici di rispondere a requisiti di massima standardizzazione, in relazione al formato dei dati, al loro valore semantico e anche alle policy che si intendono applicare, a garanzia di sicurezza e a tutela dei dati stessi. Inoltre emergono nuove responsabilità per i medici e gli altri operatori sanitari e una nuova figura di paziente: il cittadino/paziente/cliente.
The aim of this research is expose a comprehensive and multidisciplinary cyber implementation, legal and organization of e-Health systems and their impact on the relationship between patient, doctor and medical facilities. The Emilia-Romagna region has invested heavily in e-Health with the creation of a telematic network linking hospital services and local services. The Electronic Health Record and Patient Summary models are in experimenting. However, there are many aspects still not treated as different are the possible directions of development, new needs are emerging for harmonization, interoperability and integration, even internationally. It requires information systems to respond to the maximum standardization requirements, depending on the format of the data, their semantic value, and the policy that will be applied, to guarantee the safety and protection of the data. Also emerging new responsibilities for doctors and other health care professionals and patients a new figure: the citizen/patient/customer. In particular with this path, whose specific aim is to design, conduct and present a study on the level of e-Health implementation in a national and European context, it tried to: · Achieve a complete and updated representation of the European legislation, national and regional establishing and regulates the Electronic Health Record (FSE), according to a paradigm of cross-border interoperability; · Analyze the European and national initiatives implemented in e -Health with particular reference to the FSE; · Promoting best practices both technological and organizational issues in health care organizations in order to promote the culture of re-use and re-use of efficient technological solutions and effective as a source of savings; · Encourage improvements in the performance of the PA through the ESF, which in support of health planning tool.
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Galeotti, Glenda. "I saper dell'agire. La valorizzazione educativa delle competenze locali tra teoria e pratica: un'esperienza di RAP nelle comunità maya". Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/2158/1200987.

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DIPASQUALE, LETIZIA. "La valorizzazione della risorsa lapidea per lo sviluppo locale negli Iblei. Innovazione, sostenibilità e competitività". Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/2158/1090658.

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Negli ultimi anni l'interesse verso la riduzione degli impatti del settore edilizio sull'ambiente e sempre più crescente e la sfida della sostenibilità assume un interesse prioritario nella definizione di strategie d'innovazione nell'uso delle risorse, nelle scelte progettuali e nei processi produttivi. D'altro canto, nella definizione di strategie per lo sviluppo sostenibile, la dimensione locale assume oggi un'importanza strategica. Nel settore edilizio l'impiego, la tutela e la valorizzazione delle risorse localmente disponibili può incoraggiare lo sviluppo sostenibile, ed avere delle ricadute positive in ambito ambientale, economico, sociale e culturale. Alla luce di queste premesse, la tesi si colloca nell'ambito della valorizzazione e dello studio delle applicazioni dei materiali locali nell'edilizia e della riattivazione della filiera corta nella produzione edilizia. Il campo d'indagine è quello dei materiali lapidei, legati a un contesto specifico di riferimento: i monti Iblei, localizzati nella parte sud-orientale della Sicilia, ed in particolare la provincia di Ragusa.
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Fiesoli, Irene. "Il (sesto) senso del Design: la capacità di mediare e connettere i territori e i sistemi locali, le conoscenze e le nuove forme di innovazione". Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1191414.

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La ricerca si sviluppa partendo da una riflessione sul complesso sistema produttivo contemporaneo e sui cambiamenti riscontrati rispetto al passato, cercando di comprendere l’evoluzione delle relazioni tra ricerca accademica – in particolare di design – e mondo delle imprese e dei progettisti, in relazione all’innovazione. Indaga attività e competenze che fanno parte di un sistema non tracciabile e che ancora non è stato mappato con precisione, definito come tacito, che però pur nella sua indeterminatezza riesce comunque a fornire un contributo al sistema produttivo generale. Dall’analisi del contesto contemporaneo, caratterizzato da una forte ondata di innovazione sociale oltre che tecnologica, emerge un cambiamento dei paradigmi conoscitivi che regolano il sistema e la richiesta di un coordinamento strategico attuabile soltanto attraverso un ampliamento delle competenze del designer, o di figure simili, che per attitudini e competenze riescono a ricoprire un ruolo di mediatore e di knowledge integrator. Infatti, le competenze tradizionali della disciplina del design, integrate con le nuove capacità strategiche e di lavoro in team interdisciplinari, permetteranno la creazione di connessioni innovative tra attori attivi sul territorio – tradizionali ed emergenti – e la formazione di nuove filiere creativo-produttive basate su un sistema a rete, definito network territoriale. L’obiettivo della tesi è dunque quello di apprendere quale sia, oggi, il contributo offerto dalla ricerca di design in ottica di sviluppo – sociale, culturale, produttivo ed economico – per rafforzare e rivitalizzare i Sistemi locali, specificatamente per il macro-settore degli Interni toscano (afferente al Distretto Interni e Design - dID), incoraggiando la formazione di partnership strategiche tra il mondo delle imprese, della ricerca e della formazione. La presente ricerca sviluppa quindi un’analisi bibliografica sulle trasformazioni contemporanee che stanno modificando e complessificando i Sistemi locali; indaga ed analizza – tramite analisi Desk e Field – le differenti tipologie di attori e stakeholder, cercando di comprendere come connetterli tra di loro partendo dai legami esistenti ma rafforzandoli e creandone di nuovi, in ottica di sviluppo della competitività territoriale; infine ipotizza sia lo sviluppo di un percorso didattico innovativo di design (Master), finalizzato alla formazione di figure capaci di gestire la complessità degli scenari contemporanei, sia la creazione di uno strumento strategico volto allo sviluppo di sinergie innovative tra gli attori territoriali (piattaforma).
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SANTINI, ERICA. "Apprendimento e cambiamento in sistemi produttivi locali in condizione di lock-in". Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1028355.

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This work aims at investigating in analytical and empirical ways the structural change in local production systems in condition of lock-in, in particular in mature industrial districts. Using a longitudinal perspective the institutional and cognitive paradigms, able to define the systemic structure of the system, are investigated to underline the auto-reproductive capacity of the industrial area. Questo lavoro si propone di investigare in modo analitico ed empirico il cambiamento strutturale nei sistemi produttivi locali in condizioni di lock-in, in particolare nei distretti industriali maturi. Utilizzando una prospettiva longitudinale i paradigmi istituzionali e cognitivi, in grado di definire la struttura sistemica del modello produttivo, sono indagati per sottolineare la capacità auto-riproduttiva del sistema industriale.
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Libros sobre el tema "Conoscenze locali"

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Varra, Lucia, ed. Dal dato diffuso alla conoscenza condivisa. Florence: Firenze University Press, 2012. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-177-5.

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Resumen
At the present time, the tourist destination offers a stimulating laboratory for the experimentation of theoretical models and good practices on the subjects of governance, knowledge management and sustainable competition. Growing interest in the study of this territorial context gains impetus from the new approaches and tools that local administrations are starting to introduce in the phases of implementation and control of local strategies. In this respect, the Tourist Destination Observatory (OTD) represents an important innovation, offering a nerve centre for the aggregation and networking of heterogeneous data scattered over the territory as well as a model for the implementation of permanent approaches to social dialogue as prerequisites for the creation of knowledge and for an aware, shared, competitive and responsible development of the destination. The OTD can act as an efficient agent of local change, facilitating the processes of governance, and as a tool of knowledge management for the valorisation of intellectual capital. It is consequently a crucial support for the strategic repositioning of mountain resorts, which can represent valid responses to the emerging new modes of interpreting the holiday.
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Ronca, Carlo. Lisbon Hearings: Società della conoscenza, sviluppo locale e prestazioni produttive. Italy: Fondazione Adriano Olivetti, 2008.

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Dell'Anno, Davide. La conoscenza dall'università all'impresa: Processi di trasferimento tecnologico e sviluppo locale. Roma: Carocci, 2010.

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Stefano, Boffo y Gagliardi Francesco 1956-, eds. Saperi locali e società della conoscenza: Le traiettorie di Barcellona, Lione e Torino. Milano: FrancoAngeli, 2006.

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Stefano, Boffo y Gagliardi Francesco 1956-, eds. Saperi locali e società della conoscenza: Le traiettorie di Barcellona, Lione e Torino. Milano: FrancoAngeli, 2006.

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La Certosa di Pavia: Tecnologie integrate per la conoscenza e la conservazione : recenti scoperte nei locali inaccessibili. Cinisello Balsamo, Milano: Silvana editoriale, 2015.

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Viaggiando, per onde su onde: Il viaggio di conoscenza, la radiofonia e le tradizioni musicali locali nell'Italia del dopoguerra (1945-1960). Roma: Squilibri, 2019.

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Nicodemo, Silvia. Le istituzioni della conoscenza nel sistema scolastico. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg272.

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Stato, regioni ed enti locali territoriali sono costituzionalmente obbligati a rendere effettivo il diritto all’educazione e all’istruzione. La Carta costituzionale impone interventi positivi a vari livelli di governo per assicurare i diritti inerenti l’istruzione, la garanzia di livelli essenziali di prestazioni e attribuisce funzioni fondamentali nella materia agli enti locali; gli interventi pubblici hanno connotazioni di regolazione, di gestione diretta e di spesa e gli obblighi sono assunti a ogni livello di governo. Tale quadro non è smentito in sede comunitaria, che raccomanda gli stati di investire nell’infanzia. Individuati le libertà e i diritti costituzionali inerenti l’istruzione nonché la tutela della prima infanzia – diritti che hanno i contenuti dei diritti a prestazione – il volume affronta le competenze ai diversi livelli di governo, l’organizzazione della istituzione scolastica, anche nella relazione con le famiglie e con gli enti locali. In tale quadro, si esamina il ruolo dei privati, della libertà delle scuole, le problematiche inerenti i finanziamenti pubblici. Emerge la complessità del sistema delle istituzioni che producono conoscenza, educazione e istruzione, che, pur nel rispetto di vincoli finanziari, deve garantire una qualità e continuità, momento necessario per assicurare l’effettività dei diritti e libertà costituzionale.
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Capítulos de libros sobre el tema "Conoscenze locali"

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Rombai, Leonardo. "Massimo Quaini: geografia storica, fonti, conoscenze territoriali e loro uso politico e socio-culturale". En Il pensiero critico fra geografia e scienza del territorio, 65–79. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-322-2.06.

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Quaini's commitment is aimed – with the development of the Gambian concept – towards the construction of a critical and operational historical geography (usable for the aware and sustainable management, institutional planning and socio-cultural use of territories), through innovative theoretical-methodological reflections and concrete case studies: with a focus on the landscape-territorial historicity and the heritage of regions and places, and openness to interdisciplinarity and local knowledge, integrating – with exemplary critical contextualization – the written and graphic documentary sources with those of the terrain.
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2

Bergamo, Giulia. "Tra natura e storia: conoscere per valorizzare La Ensenada de Bolonia". En Sapere l’Europa, sapere d’Europa. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-562-9/009.

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The adoption of the European Landscape Convention has required a process of revision and adaptation of national and local laws. In Spain, despite the difficulty in reorganising European standards at all levels of territorial administration, this adoption has resulted in a number of remarkable landscape valorisation projects, including the Guide to the Cultural Landscape of the Ensenada de Bolonia supplemented by the Implementation Plan, as an outcome of research carried out by the Andalusian Institute of Historical Heritage (IAPH). The projects have been nominated for the European Council Landscape Prize for 2018-19, a reward granted to outstanding projects, for achieving high-quality landscape goals.
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3

Zampilli, Michele, Marianna Larovere y Lea Fanny Pani. "Conoscenza dei sistemi costruttivi locali per interventi di conservazione, miglioramento e messa in sicurezza di centri storici e singoli edifici a rischio sismico." En Progetto SISMI-DTC Lazio, 52–59. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv18phgdk.9.

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Actas de conferencias sobre el tema "Conoscenze locali"

1

Lutzoni, Leonardo. "Forme di dialogo tra sapere tecnico e sapere locale: proposte di metodo: il dispositivo di trascinamento “la Strada che Parla” a Calangianus". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7941.

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Il processo di trasformazione, che ha visto protagonisti il territorio e la città contemporanea nella lunga fase della modernità, scandito dalle dinamiche veloci della globalizzazione e dal venir meno delle forme di controllo e di pianificazione, ormai incapaci di registrare e comprendere gli elementi delle diversità territoriali, sta fortemente riportando al centro dell’attenzione il peso dei territori deboli e dei sistemi locali come protagonisti del progetto. Sono territori, come la regione ambientale del Massiccio del Limbara, nei quali si stanno verificando fenomeni emergenti, indizi contemporanei di progetto, che messi in cortocircuito con gli elementi della storia e del passato, disegnano le traiettorie per una prospettiva di cammino differente. L’esperienza di ricercaazione svolta a Calangianus, è un esempio di proposta operativa sul territorio che ha provato a costruire, nel rimettere in discussione un’idea di pianificazione piramidale calata dall’alto, un processo relazionale in divenire, di conoscenza, azione e progetto, utilizzando strumenti e dispositivi innovativi. Un processo, esito di un’interazione tra sapere tecnico e competenze diffuse, di una sinergia tra attori, istituzioni, associazioni, strutture economiche, produttive e culturali, che operano nel territorio e che messe in relazione, possono innescare processi alternativi di sviluppo locale nel ripensare una nuova idea di città-territorio.
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Ponzetta, Alessandra. "Il castello di Tutino (Le): una lettura storico-architettonica per la conoscenza del patrimonio pugliese". En FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11517.

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The castle of Tutino (Le): a case study on knowledge of the Apulian heritageThis study aims to investigate the relationship between a castle located in the Apulian region (Southeastern Italy) and its historical and territorial background. The subject of the research deals with a multi-layered monumental complex located in the lower Salento, in the territory of the town of Tricase, which includes five castles. This currently presents itself as an irregularly shaped fence marked by five towers, whose original structure dates back to at least the fifteenth century. In particular, on one side of the castle a baronial palace was built by the Trani family in the eighties of the sixteenth century. As far as it concerns the history of the entire complex it should be noticed that it has undergone various enlargements and modifications due to changes of its property and use. This process is both documented at the archival-bibliographic level, and experienced by the analysis of the masonry stratigraphy, thanks to which it has been possible to identify the various stages of the historical-constructive development of the castle. In conclusion, the analysis carried out intends to clarify how the historical dynamics occurred in the region of Apulia influenced the final stage of the castle of Tutino; to this end it will be considered the evolution of constructive techniques and perspectives belonging to the local tradition, in order to demonstrate the impact on the features of this castle.
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