Literatura académica sobre el tema "Confine italo-sloveno"

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Artículos de revistas sobre el tema "Confine italo-sloveno"

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Verginella, Marta. "Specchi di confine. Contributo alla discussione sulle pratiche della memoria di confine nell'area nord-adriatica". ITALIA CONTEMPORANEA, n.º 298 (junio de 2022): 256–68. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298019.

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Per capire meglio l'essenza delle pratiche di memoria lungo il confine italo sloveno e l'uso pubblico della storia dell'area alto adriatica nell'ultimo ventennio bisogna analizzare la cultura storica e in particolare il pensiero storiografico. In un territorio multietnico far combaciare i limiti della nazione con i confini statali è diventato l'obiettivo principale di una parte preponderante della storiografia sin dagli ultimi decenni dell'Ottocento e anche nel corso del Novecento. I pochi tentativi storiografici di adottare una prospettiva comparativa e transnazionale sono rimasti marginali rispetto al bisogno di etnicizzare la storia del confine e produrre l'omologazione nazionale di un'area multinazionale. Come ha messo bene in luce lo storico tedesco Rolf Wörsdörfer, l'elaborazione storiografica del conflitto tra italiani e slavi (sloveni e croati) è a sua volta una parte significativa del conflitto di nazionalità che si ripercuote anche sulle pratiche museali e le scelte didattiche.
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Klabjan, Borut. ""Eja eja baccalà!" D'Annunzio, violenza politica e culture della memoria a Trieste e nell'Alto Adriatico". ITALIA CONTEMPORANEA, n.º 298 (junio de 2022): 238–55. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298018.

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Il presente lavoro analizza le trasformazioni del paesaggio monumentale lungo l'odierno confine italo-sloveno e nell'Alto Adriatico in generale. Prendendo come caso studio il collocamento della statua di Gabriele D'Annunzio a Trieste nell'estate del 2019, fa vedere l'impatto delle pratiche commemorative legate alla sua erezione e ne indaga le implicazioni politiche. Avvalendosi di materiale documentario inedito e proveniente da diversi archivi, il saggio coniuga la funzione di D'Annunzio e della sua esperienza fiumana con la violenza politica postbellica, studiandone le ripercussioni sulle successive politiche della memoria in ambito confinario. Si dimostra così che i due aspetti sono intrinsecamente collegati e che la memorializzazione di D'Annunzio fa parte di un più ampio mosaico di iniziative volte a produrre un paesaggio di confine adatto a sostenere una narrazione storica selettiva.
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Spinozzi Monai, Liliana. "Ipotesi di un calco paradigmatico slavo-romanzo: (l'imperativo-congiuntivo, uno studio fondato sul Glossario del dialetto del Torre di Jan Baudouin de Courtenay)". Linguistica 49, n.º 1 (29 de diciembre de 2009): 295–308. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.295-308.

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Muovendo dal presupposto, teorizzato da Baudouin de Courtenay, secondo il quale il mutamento linguistico è costitutivo del linguaggio umano e pertanto la nozione di monolinguismo andrebbe superata, i dialetti sloveni di area friulana, esposti alla millenaria azione del romanzo, rappresentano un terreno ideale per gli studi sull'interferenza, in quanto rendono perspicui fenomeni da contatto altrimenti difficili da individuare. Il primo ad aver colto una tale opportunità fu lo stesso Baudouin, che visitò ripetutamente le vallate snodantisi lungo (l'attuale) confine italo-sloveno, raccogliendovi materiali dialettologici solo in parte pubblicati. Uno dei complessi più notevoli rimasti inediti per oltre un secolo è costituito dal Glossario del dialetto del Torre, le cui schede risalgono agli anni 1873 e 1901. Esso registra un gran numero di prestiti e calchi romanzi, alcuni dei quali risultano del massimo interesse, perché documentano da un lato la forza incisiva di un sistema sull'altro in presenza di condizioni di natura strutturale e storico-culturale particolarmente favorevoli; dall'altro, la capacità di elaborazione originale del modello forestiero ad opera del sistema ricevente. Il contributo si concentra su un fenomeno di calco assai complesso compiuto sul friulano, che investe il sistema dell'imperativo, estraendone in maniera originale un paradigma di congiuntivo, ignoto alla grammatica slovena. Il mutamento viene seguito nelle sue varie fasi, a iniziare dalle motivazioni di ordine generale che ne stanno a monte, per passare a quelle specifiche di natura morfosintattica, connesse con l'interlingua sloveno-friulana.
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Tesis sobre el tema "Confine italo-sloveno"

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Losco, Martina <1996&gt. "La rotta balcanica con un approfondimento sul confine italo-sloveno e la rete solidale friulana". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21340.

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Resumen
La rotta balcanica è da anni teatro di costanti violazioni dei diritti umani: morti e violenze a danno delle persone che vogliono percorrerla per fare ingresso in Europa sono sempre più diffusi, le frontiere sono militarizzate e su numerosi confini sono stati eretti muri e barriere fisiche per impedire gli attraversamenti. Il diritto d’asilo viene costantemente negato e, in maniera sempre più preponderante, vengono messe in atto pratiche di respingimenti illegali, le quali diventano dei veri e propri respingimenti “a catena” in cui i migranti sono costretti a ripercorrere a ritroso la rotta. La procedura delle riammissioni dall’Italia alla Slovenia viola le norme internazionali, europee e nazionali che regolano l’accesso alla procedura di asilo, tra cui l’articolo 10 della Costituzione Italiana, l’articolo 33 della Convenzione di Ginevra che sancisce il divieto di respingimento e l’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che proibisce le torture, pene e trattamenti inumani o degradanti. Nel corso del 2020 la situazione sul confine italiano ha visto un progressivo peggioramento, sia relativamente alla violazione dei diritti umani, sia rispetto alle pratiche di respingimento. Spesso è la rete solidale ad avere un ruolo centrale in questo contesto di abusi e violazioni, sono infatti le associazioni del territorio a porsi obiettivi come offrire assistenza, prestare primo soccorso, orientare ed informare i migranti, fornire supporto legale e protezioni.
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Libros sobre el tema "Confine italo-sloveno"

1

Basso, Sara. Nel confine: Riletture del territorio transfrontaliero italo-sloveno. Trieste: EUT, 2010.

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2

Lozar, Maja Štamcar. Božjepotna svetišča ob italijansko-slovenski meji na podobicah =: Immagini dei santuari lungo il confine italo-sloveno su santini. Trst: [s.n.], 1992.

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