Literatura académica sobre el tema "Collezionismo antiquario"

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Artículos de revistas sobre el tema "Collezionismo antiquario"

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Leonardi, Andrea, Giuseppe De Sandi y Claudia Colella. "Ephemeral Museums in Pandemic Era: Bari and the Museo Provinciale that Was There, that Has Been and Has Never Been". European Journal of Interdisciplinary Studies 7, n.º 1 (15 de mayo de 2021): 124. http://dx.doi.org/10.26417/241tmv41h.

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The proposal introduces the theme of the communicative resilience of exhibitions during the Pandemic Era. On March 7, 2020, Italy and its museums, as well as the countless exhibitions housed in their rooms, were closed leaving hundreds, perhaps thousands, of works without the public: from the paintings of Raphael (Rome, Scuderie del Quirinale), to the tables of the Griffoni Polyptych assembled after three hundred years (Bologna, Palazzo Fava), to the statues of Canova (Rome, Palazzo Braschi), to the Sant'Antonio by Antonio Vivarini and to the San Felice in the chair by Lorenzo Lotto chased by Bernard Berenson in his Apulian 'pilgrimages' (Bari, Palazzo Ateneo). Indeed, the latter is the exhibition to which particular attention is paid here. The spaces of the ancient Museum have come back to life with the exhibition “Il Museo che non c’è. Arte, collezionismo, gusto antiquario nel Palazzo degli Studi di Bari 1875-1928”. The exhibition involved lenders institutions such as Villa I Tatti - The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, the Central State Archive in Rome, the Pinacoteca of Bari 'Corrado Giaquinto' and several others. The exhibition in Bari was inaugurated on February 28th. After the first five days only the exhibition was closed for the advance of COVID 19 virus. In the 'great hall' - as the main space of the ancient Provincial Museum was called - everything remained suspended and perfectly finished: showcases, exhibitors, paintings, statues, clay and stone art objects. However, there was no longer the possibility of letting people, visitors enter. We said that it would have been wonderful to be said that it would have been wonderful to be able to reopen it at least 'virtually'. And so we did, with an immersive and advanced teaching perspective.
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Bignamini, Ilaria y Amanda Claridge. "The tomb of Claudia Semne and excavations in eighteenth-century Rome". Papers of the British School at Rome 66 (noviembre de 1998): 215–44. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004293.

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LA TOMBA DI CLAUDIA SEMNE E GLI SCAVI A ROMA NEL SETTECENTOQuesto articolo offre la ricostruzione dettagliata di uno scavo settecentesco sulla Via Appia e restituisce dati fin'ora ignoti relativi alla tomba di Claudia Semne (età traianea) che è stata finalmente localizzata in una proprietà privata all'angolo tra la Via Appia Antica e l'Appia Pignatelli. Scoperta nel 1792–3 da pittore, mercante d'arte e scavatore Robert Fagan, la tomba viene qui ‘riscoperta’ grazie al rinvenimento di nuovi documenti scritti e visivi del tempo. Si propone anche un'ipotesi restituitiva del monumento che si awale, tra l'altro della seguenza in cui i rinvenimenti vennero in luce. Storia degli scavi, della cultura antiquaria e del collezionismo nell'epoca del Grand Tour si congiungono qui con la moderna analise archeologica e ci restituiscono un importante monumento funerario che era stato dato per perso.
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Donnici, Fabio. "Collezioni e collezionisti di reperti archeologici in Basilicata tra il XVIII e gli inizi del XX secolo". ACME 74, n.º 2 (14 de septiembre de 2022): 41–94. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18662.

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Ad oggi non esistono in letteratura studi specificatamente dedicati al collezionismo privato di antichità in Basilicata, al contrario di quanto avvenuto in altre regioni limitrofe del Meridione d’Italia. Eppure, ad un’attenta disamina delle fonti bibliografiche e archivistiche – queste ultime per lo più inedite – disponibili, appare evidente come questo territorio molto ricco sotto il profilo archeologico abbia in realtà conosciuto, tra il XVIII e gli inizi del XX secolo, numerose ed importanti esperienze collezionistiche a livello locale. Nel presente contributo si cercherà per la prima volta non solo di enuclearne sistematicamente episodi e protagonisti principali, ma anche di delinearne alcune linee di tendenza generali e seguirne l’evoluzione di forme e contenuti nel corso del tempo. L’intento che si vuole perseguire, in altre parole, è quello di giungere ad una messa a fuoco della “cultura collezionistica” lucana, la quale pare perfettamente inserirsi e trovare ragion d’essere nella più ampia cultura antiquaria italiana e europea del periodo considerato, offrendo al contempo nuovi dati per la conoscenza di una delle sue espressioni più peculiari: la pratica di ricercare e raccogliere testimonianze materiali del passato al fine di elaborare nuove costruzioni identitarie nel presente.
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Russell, Susan. "Pirro Ligorio, Cassiano Dal Pozzo and the Republic of Letters". Papers of the British School at Rome 75 (noviembre de 2007): 239–74. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620000355x.

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Resumen
PIRRO LIGORIO, CASSIANO DAL POZZO E LA REPUBBLICA DELLE LETTEREPirro Ligorio (ca. 1512/13–83), pittore, architetto e antiquario, ha lasciato un enorme corpus di disegni, commentari e ricostruzioni dell'antica Roma, che sono stati in seguito saccheggiati indiscriminatamente o accantonati come fantasiosio falsi. L'articolo considera la reputazione di Ligorio nella Roma di diciassettesimo secolo, quando materiale dai suoi manoscritti era cercato avidamente dagli accademici della cosiddetta Repubblica delle Lettere, che includeva Lorenzo Pignoria (1571–1631), Girolamo Aleandro (1574–1629), Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580–1637), Giovanni Battista Doni (1594–1647), Jose Maria Suarès (1599–1677), Lucas Holste (1596–1661) e Claude Menestrier (Ménétrier, ob. 1639). L'antiquario collezionista, Cassiano dal Pozzo (1588–1657), un membro della famiglia del cardinale Francesco Barberini, emerge come figura centrale tra questa rete di studiosi, e si arguisce che il suo ruolo nella raccolta di informazioni ottenuta dai manoscritti di Ligorio furono determinanti, specialmente per l'ottenimento di copie di parte dei manoscritti di Ligorio che erano nella collezione farnese a Roma. Come questo materiale è stato usato e disseminato viene anche considerato attraverso le attività e le pubblicazioni del circolo erudito connesso a Dal Pozzo.
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Feola, Vittoria. "Maria Toscano. Gli archivi del mondo: Antiquaria, storia naturale e collezionismo nel secondo Settecento. Florence: Edifir, 2009. Pp. 342. €20.00 (paper)." HOPOS: The Journal of the International Society for the History of Philosophy of Science 1, n.º 1 (mayo de 2011): 178–81. http://dx.doi.org/10.1086/658490.

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Tesis sobre el tema "Collezionismo antiquario"

1

Crosera, Claudia. "Passione numismatica: editoria, arti e collezionismo a Venezia nel Sei e Settecento". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3631.

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Resumen
2008/2009
Il presente lavoro si prefissa lo scopo di indagare i rapporti tra arti ed editoria in Veneto, dal Barocco al Neoclassicismo e di tracciare una storia dell’evoluzione della letteratura illustrata di argomento numismatico, prendendo in esame gli aspetti artistici della produzione, analizzando il contribuito degli artisti (inventori, disegnatori e incisori), dei committenti e degli autori, nei territori della Serenissima. Grazie all’analisi diretta delle opere a stampa, alla lettura delle fonti e allo studio dei carteggi sei e settecenteschi si è riusciti a delineare le forme dell’interesse del collezionismo antiquario veneto per le raccolte di monete e medaglie. Sono stati schedati più di novanta volumi, tra cui si ricordano trattati di numismatica, repertori di ritratti, storie medaglistiche di sovrani, pontefici e dogi e soprattutto cataloghi delle collezioni numismatiche venete. Tra questi ultimi si ricordano i cataloghi di Charles Patin e di Lodovico Moscardo nel Seicento, e nel secolo successivo di Lorenzo Patarol, Antonio Capello, dei Tiepolo, di Scipione Maffei, di Jacopo Muselli, Onorio Arrigoni, Anton Maria Zanetti e Giammaria Mazzuchelli solo per ricordare i più famosi. L’attenzione si è poi soffermata su due casi interessanti: quello della raccolta di medaglie encomiastiche della famiglia Barbarigo, pubblicate nei Numismata virorum illustrium ex Barbadica gente del 1732, opera in folio riccamente illustrata finalizzata a eternare le memorie della nobile stirpe; quello di un progetto incompiuto e rimasto inedito, che risale alla metà del Settecento, e cioè il manoscritto di Giovanni Andrea Giovanelli intitolato Medaglie degli uomini illustri spettanti per lo più allo stato viniziano, che si proponeva di redigere una “storia metallica” di Venezia, riletta attraverso le medaglie dei suoi più illustri protagonisti.
XXII Ciclo
1972
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Libros sobre el tema "Collezionismo antiquario"

1

Fra Sabba da Castiglione: Antiquario e teorico del collezionismo nella Faenza del 1500. [Faenza]: Stefano Casanova, 2000.

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2

Cardinali, Giacomo. Horti Pii Carpenses: La raccolta di Rodolfo Pio e il collezionismo antiquario a Roma nel XVI secolo. Città del Vaticano: Biblioteca apostolica vaticana, 2021.

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3

Il museo che non c'è: Arte, collezionismo, gusto antiquario nel Palazzo degli studi di Bari (1875-1928). Firenze: Edifir edizioni Firenze, 2020.

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4

Antonello, Governale y Antonello Governale (Gallery : Palermo, Italy), eds. Dipinti europei tra collezionismo ed antiquariato. Palermo: Altamura, 1997.

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5

Antonello, Governale, ed. Maestri dell'Ottocento siciliano: Tra collezionismo ed antiquariato. Palermo: Altamura, 2007.

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6

Persona e maschera: Collezionisti, antiquari, storici dell'arte. Milan, Italy]: Archinto, 2014.

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7

Paolucci, Fabrizio, ed. Epigrafia tra erudizione antiquaria e scienza storica. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-834-1.

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Resumen
In occasione del novantesimo compleanno di Detlef Heikamp, fra i massimi indagatori del collezionismo storico fiorentino, il 10 e 11 novembre 2017 si è tenuto l’incontro di studi dedicato alla genesi dell’epigrafia come scienza storica. Le Gallerie degli Uffizi sono state la cornice ideale per una simile iniziativa: qui, infatti, si costituì a partire dal XVII secolo una delle raccolte epigrafiche greche e latine destinate a segnare nel profondo l’evoluzione di questa branca di studi; e proprio a questa istituzione, Detlef Heikamp volle donare, all’indomani del disastroso attentato del 1993, una preziosa selezione di reperti provenienti dalla sua raccolta di iscrizioni. Alle due giornate fiorentine hanno partecipato con entusiasmo i più autorevoli esperti del settore, i cui contributi, dieci in tutto, sono adesso raccolti in questo volume che offre un quadro aggiornato e puntuale dell’eccellenza della ricerca italiana nel campo dell’epigrafia greca e romana.
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Cristina, Misiti Maria y Fondazione per la conservazione e il restauro dei beni librari., eds. Collezionismo, restauro e antiquariato librario: Convegno internazionale di studi e aggiornamento professionale per librai antiquari, bibliofili, bibliotecari conservatori, collezionisti e amatori di libri, Spoleto, Rocca Albornoziana, 14-17 giugno 2000 : atti. Milano: Sylvestre Bonnard, 2002.

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Gli archivi del mondo: Antiquaria, storia naturale e collezionismo nel secondo Settecento. Firenze: Edifir, 2009.

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10

dell'Umbria, Galleria nazionale, Museo archeologico nazionale di Orvieto y Palazzo Baldeschi al Corso (Perugia, Italy), eds. 1909 tra collezionismo e tutela: Connoisseur, antiquari e la ceramica medievale orvietana. [Firenze]: Giunti, 2010.

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