Literatura académica sobre el tema "Catalogazione del patrimonio"

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Artículos de revistas sobre el tema "Catalogazione del patrimonio"

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Veninata, Chiara. "Dal Catalogo generale dei beni culturali al knowledge graph del patrimonio culturale italiano: il progetto ArCo". DigItalia 15, n.º 2 (diciembre de 2020): 43–56. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00013.

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Le attività dell’ICCD sono da sempre indirizzate ad una maggiore condivisione e valorizzazione sia dei modelli di strutturazione della conoscenza sul patrimonio culturale sia dei dati prodotti nelle campagne di catalogazione. Negli ultimi anni l’ICCD ha concentrato le proprie attività sull’analisi e sull’applicazione delle potenzialità offerte dal semantic web e dai suoi strumenti. Uno dei risultati è il progetto ArCo, il grafo della conoscenza del patrimonio culturale italiano, costituito da una rete di ontologie e da oltre 169 milioni di triple riferite a oltre a 800 mila schede catalografiche. ArCo si basa sui dati del Catalogo generale dei beni culturali dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione del MiBACT e sui dati dei suoi archivi fotografici. ArCo è distribuito congiuntamente con uno SPARQL endpoint, un software per convertire i record di catalogo in RDF e una ricca suite di materiale di documentazione (test, valutazione, istruzioni, esempi ecc.).
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Salvetti, Luca. "La ‘Commissione Astengo' per la revisione del Prg di Genova del 1959: testimonianze da preservare". TERRITORIO, n.º 59 (noviembre de 2011): 128–38. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059017.

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Questa č la ricostruzione della rilevante esperienza progettuale della ‘Commissione Astengo' per la revisione del piano regolatore di Genova del 1959. Una sperimentazione racchiusa nell'arco temporale di un biennio, che diede inizio ad un processo di pianificazione ventennale, conclusosi nel 1980 con l'approdo ad un nuovo Prg. Questi sono anche gli esiti di una riflessione sorta intorno al ritrovamento di un importante deposito documentale che al lavoro di quella Commissione č riferito. Un deposito di cui si descrive ed interpreta l'importanza, mediante il riconoscimento della sua consistenza, accresciuta nel valore da documenti autografi e materiali di studio riconducibili a Giovanni Astengo. Un patrimonio che reclama salvaguardia e catalogazione: per la sua rilevanza nelle ricerche inerenti la fi gura di Astengo, per la chiarificazione offerta intorno a questa vicenda genovese.
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D'Agnelli, Francesca Maria, Claudia Guerrieri, Maria Teresa Rizzo y Silvia Tichetti. "L'authority work nel sistema dei beni culturali ecclesiastici". DigItalia 16, n.º 2 (diciembre de 2021): 91–107. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00038.

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L'approccio metodologico dei censimenti del patrimonio culturale degli enti ecclesiastici (diocesi e istituti culturali), coordinati dall'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'Edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, avviene nel rispetto degli standard di settore (beni storico artistici, architettonici, archivistici, librari, fotografici). Anche l'authority work, connaturato all'attività catalografica, rispetta questa scelta. Tuttavia, per garantire l'integrazione e consultazione cross domain delle banche dati sul portale BeWeB, il modello di authority work adottato gestisce tutto il ciclo di vita dei record di autorità, dalla produzione nei gestionali di catalogazione usati dai singoli enti schedatori fino a BeWeB, passando attraverso processi di riconciliazione che identificano univocamente l'entità e le risorse ad essa collegate.
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Brezzi, Camillo. "Le voci dei «senza storia»". REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), n.º 37 (21 de julio de 2022): 95–110. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2022.7057.

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Nel 1984, Saverio Tutino, famoso giornalista, decide di fondare a Pieve Santo Stefano, un piccolo paese della Toscana, un archivio finalizzato alla raccolta, conservazione catalogazione delle scritture della «gente comune» per evitare la dispersione di un patrimonio documentario unico. Il progetto, ha un riscontro decisamente positivo: il patrimonio vede un continuo incremento tanto da contare attualmente più di 9.000 testimonianze, inviate in prima persona dagli autori o dai loro familiari e amici. Pagine e pagine di diari, memorie, carteggi costituiscono un vero monumento nazionale della memoria e toccano diverse fasi storiche e tematiche. Negli ultimi anni, l’Archivio ha avviato una serie di iniziative che ne caratterizzano sempre più la specificità e ha stabilito un proficuo rapporto con il mondo universitario, dando vita a programmi di ricerca e a significative iniziative, nell’intento di porre i diari nel quadro del rinnovato dibattito scientifico prodotto dalle diverse discipline. L’Archivio è anche promotore di attività editoriali volte a coinvolgere non solo gli studiosi ma a un pubblico più ampio. Oltre alla conservazione e alla schedatura informatizzata, l’Archivio ha realizzato la digitalizzazione dei manoscritti, ha aperto portali e siti e ha dato vita al Piccolo museo del diario.
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Broccolini, Alessandra y Katia Ballacchino. "La zuppa, il fuoco e il lago. Cibo e identitŕ intorno al lago di Bolsena". CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', n.º 6 (junio de 2010): 102–33. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006007.

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Il saggio prende spunto da un lavoro di ricerca e documentazione relativo ai beni demoetnoantropologici immateriali promosso dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero per i Beni e le Attivitŕ Culturali, che č stato condotto sui saperi e le pratiche alimentari nell'area del lago di Bolsena (provincia di Viterbo). In particolare il saggio analizza il ruolo che occupa un piatto tradizionale dell'alimentazione lacustre denominato sbroscia - una zuppa di pesci di lago - nella definizione dell'identitŕ locale entro pratiche e saperi della contemporaneitŕ. Questo piatto che, a causa di un sapore denso e di una natura poco adatta ai palati turistici non si č trasformato in prodotto commerciale, rappresenta per molti aspetti un elemento narrativo e uno strumento catalizzatore di sentimenti di appartenenza al lago, grazie alla sua origine mitica e arcaica, al suo rapporto intimo e solido con l'ambiente naturale lacustre e con la cultura locale della pesca tradizionale, di natura prettamente maschile. La riflessione antropologica proposta vuole riflettere sulle problematiche insite nei processi di patrimonializzazione della cultura immateriale locale prodotti dalle pratiche ministeriali di catalogazione (attraverso la scheda BDI), che a fatica riescono a restituire la complessitŕ del rapporto cibo/identitŕ in quello che viene da piů parti definito il lago "che si beve", proprio per l'uso alimentare delle acque lacustri che si faceva e che si fa ancora nella preparazione locale della sbroscia. Sono proprio le acque del lago, infatti, insieme ad un uso tutto maschile del fuoco "non domestico" e all'utilizzo del "pignatto" per cucinare la sbroscia che rendono la preparazione e la consumazione di questo piatto un rito significativo sul piano simbolico per i pescatori che vivono questo territorio. Persino l'abitudine di mangiare la sbroscia con le mani entra nel confine identitario, nella memoria narrativa dei pescatori che si rifanno ad un passato premoderno. Nell'uso quotidiano contemporaneo della sbroscia si rileva il suo rapporto opaco con altri luoghi del consumo alimentare: i paesi lontani dal lago, le sagre e i ristoranti del luogo, confermando la sua forte caratteristica di piatto "intimo" e non commerciale, privato, selettivo e di retroscena. In che modo quindi, questo cosě complesso bene effimero, in bilico tra materiale e immateriale, si puň inserire in un processo di valorizzazione del territorio e delle comunitŕ locali legato al loro sviluppo sostenibile? A questo e ad altri interrogativi relativi al patrimonio etnografico, tenta di rispondere il saggio in questione.
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Tesis sobre el tema "Catalogazione del patrimonio"

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MERCADANTE, Salvatore. "Indagine, analisi e catalogazione del patrimonio pittorico delle raccolte ecclesiastiche del Val di Noto UNESCO. Proposta per un sistema museale". Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2020. http://hdl.handle.net/10447/395101.

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Morganti, Caterina. "Strumenti e metodi per la rappresentazione e catalogazione del patrimonio storico e architettonico. Le piazze dell'Habana Vieja a Cuba". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Resumen
La tesi di laurea affronta il tema della conoscenza e della gestione del patrimonio architettonico applicabile a diversi contesti urbani. Approfondisce il tema della fotomodellazione applicata all’architettura, in media e grande scala, concentrandosi sullo sviluppo dell'applicazione della tecnologia di restituzione tridimensionale riferita ad edifici e a luoghi storici che appartengono al patrimonio architettonico e culturale della città dell'Avana (Cuba). Nella tesi vengono descritte le operazioni eseguite per ottenere i modelli tridimensionali texturizzati dal reale tramite un set fotografico e tutte le problematiche inerenti a tale procedura. Gli obiettivi dello studio sono quelli di fornire nuove metodologie innovative ed inedite anche per la realtà cubana, argomento di grande interesse per l' Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana, ente cubano che sovrintende i beni architettonici e culturali della città. Si tratta di uno studio sul centro storico dell’Habana Vieja che si propone di raggiungere due obiettivi: il primo di carattere prettamente tecnico-scientifico di elaborazione di un metodo di rilievo svolto attraverso l’unione di diverse tecniche al fine di restituire un modello bidimensionale e tridimensione in scala, comprendente le informazioni tecniche e architettoniche delle piazze e dei relativi fabbricati; il secondo è quello di fornire il materiale utile per la realizzazione di una applicazione per dispositivi portatili (tipo smartphone e tablet) al fine divulgativo, culturale e turistico utilizzabile offline e online ed anche come banca dati per la creazione di applicazioni AR (Realtà Aumentata).
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BORTOLAMI, Leonardo. "LINEE GUIDA DI INTERVENTO SU IMBARCAZIONI IN USO A STRUTTURA LIGNEA O COMPOSITA LEGNO-METALLO Proposta di metodo per l’esecuzione degli interventi di restauro e sistema di catalogazione del patrimonio marittimo nazionale". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2389063.

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Resumen
The research aims to create guidelines for restoration of maritime heritage, wooden built or wooden-metal composite boats, considering principles and standards specific for restoration. Different types of documents have been prepared specifically for traditional maritime sector, with the help of effective documents adopted for protection of other types of cultural assets. In order to increase the awareness of size and characteristics of the national maritime heritage, a tool for boat census has been issued in the form of a website, which allows data gathering and statistical analyses. With the help of observations in shipyards, used to recognize the main issues in this kind of boats, it has been possible to identify a list of typical damages in wooden hulls. Thanks to the cataloguing of traditional building materials and techniques, the research presents valid action methods on maritime heritage. In order to evaluate effectiveness of guidelines, the whole research work has been validated through two case studies (Dragon class), with damages, structural and building characteristics similar to bigger classic and traditional boats
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Cioli, Federico. "Identità urbana e patrimonio immateriale. Il rilievo e la rappresentazione delle attività commerciali storiche e tradizionali fiorentine". Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1231420.

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Resumen
La tesi affronta la tematica del rapporto tra la città e le attività commerciali, le quali costituiscono un’importante testimonianza della sua evoluzione storica e culturale, rappresentando tradizioni e abitudini sociali che si riflettono nei fronti urbani e nelle strade. Lo studio, attraverso l’approfondimento del caso studio delle attività storiche di Firenze, pone le basi per comprendere quelle che possono essere le implicazioni legate alla loro tutela. La ricerca ha l’obiettivo di definire un protocollo operativo per la documentazione delle attività commerciali applicabile sia sul piano nazionale che sul panorama internazionale che tenga in considerazione sia gli aspetti materiali della struttura architettonica sia gli aspetti immateriali relativi al prodotto, alle tecniche di lavorazione, alla cultura economica e alla tradizione, ma soprattutto alla storia e all’identità sociale di una città che esiste in quanto sintesi di entrambi questi aspetti. The thesis deals with the issue of the relationship between the city and commercial activities, which constitute an important testimony of its historical and cultural evolution, representing traditions and social habits that are reflected in the urban fronts and in the streets. The study, through an in-depth study of the case study of the historical activities of Florence, sets the stage for understanding what may be the implications related to their protection. The research aims to define an operational protocol for the documentation of commercial activities applicable both nationally and internationally that takes into consideration both the material aspects of the architectural structure and the intangible aspects relating to the product, to the processing techniques, to economic culture and tradition, but above all to the history and social identity of a city that exists as a synthesis of both these aspects.
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Libros sobre el tema "Catalogazione del patrimonio"

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Maurizio, Buora, Santoro Sara, Università di Parma, United Nations. Office for Project Services, Udine (Italy) Museo archeologico y Centro di antichità altoadriatiche (Aquileia, Italy), eds. Progetto Durrës: Atti del secondo e del terzo incontro scientifico : strumenti della salvaguardia del patrimonio culturale : carta del rischioarcheologico e catalogazione informatizzata esempi italiani ed applicabilità in Albania (Villa Manin di Passariano, Udine-Parma, 27-29 marzo 2003) : alte tecnologie applicate all'archeologia di Durrës (Durrës, 22 giugno 2004). Trieste: Editreg, 2004.

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