Literatura académica sobre el tema "Cartelli"

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Artículos de revistas sobre el tema "Cartelli"

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Ruppelt, Hans-Jürgen. "Competition Law and its Application in Germany". Journal of Public Finance and Public Choice 8, n.º 2 (1 de octubre de 1990): 117–24. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345054.

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Resumen
Abstract L’economia tedesca è sempre stata caratterizzata da una struttura molto concentrata, in cui le imprese facevano frequente ricorso ai cartelli. Alia fine dell’ultima guerra, gli alleati (ed in particolare gli Stati Uniti) hanno insistito perché la concentrazione fosse ridotta ed i cartelli fossero eliminati, introducendo cosi la libera concorrenza nell’economia.La legge ha introdotto un generale divieto di cartellizzazione, con alcune esenzioni legali che consentono specifiche intese.L’applicazione della legge attraverso un organismo indipendente, l’Ufficio Federale dei Cartelli, si è basata esclusivamente sugli aspetti concorrenziali, con esclusione quindi degli aspetti di «interesse pubblico». L’unica eccezione è costituita dal potere di autorizzazione di cartelli e concentrazioni da parte del Ministro, che tuttavia vi ha fatto ricorso molto raramente.Nell’ambito di applicazione della legge sono rientrate non soltanto le attività dirette a limitare la concorrenza da parte dei privati, ma anche le distorsioni del mercato prodotte da interventi pubblici, come regolamentazione, sussidi e protezionismo. Negli anni più recenti, in particolare, la politica della concorrenza si è ispirata all’idea di modificare l’equilibrio tra settore privato e settore pubblico, riducendo quest’ultimo mediante deregolamentazione e privatizzazione.La legge tedesca riguarda essenzialmente quattro gruppi di limitazioni della concorrenza: accordi orizzontali, restrizioni verticali, abuso del potere di mercato e concentrazioni.Gli accordi orizzontali sono proibiti e, di conseguenza, nulli. Coloro che vi abbiano preso parte sono passibili di una multa che può giungere fino ad un ammontare pari a tre volte il valore degli utili così conseguiti. Si tratta, peraltro, di un criterio di difficile applicazione, essendo molto ardua la determinazione dell’incremento di utili ottenuto con un accordo.Una lacuna del sistema era costituita dal fatto di escludere alcune forme di collusione che a stretto rigore non rientravano nella categoria degli «accordi». È stato necessario emendare la legge, includendovi esplicitamente le «azioni concertate».Un secondo problema riguarda l’inclusione o meno nel concetto di «restrizione della concorrenza” dell’obbligo per le parti dell’accordo di mettere in atto comportamenti contrari alla concorrenza. Secondo l’interpretazione degli organi giudiziari tale obbligo si deve presumere.Per quanto riguarda le deroghe, l’Ufficio Federale dei Cartelli tende ad essere alquanto rigido.Per gli «accordi verticali», la legge tedesca, in contrasto con l’art. 85 del Trattato CEE e con la legge italiana, introduce specifiche regole. Essi sono, in genere, legali, con la sola eccezione degli accordi per la determinazione del prezzo, che sono proibiti di per sé, a meno che non riguardino il settore dell’editoria.Gli interventi per accordi verticali sono stati poco frequenti e, a quanto sembra, nella maggior parte dei casi tali accordi non dovrebbero essere stati influenzati dalla legislazione sulla concorrenza.Per quanto riguarda l’abuso di potere di mercato, il vecchio adagio statunitense vale anche per la Germania: le dimensioni non danno luogo, di per sé, ad un pericolo. Analogamente, una posizione dominante, come tale, non può essere ritenuta dannosa, anche se è ampiamente diffusa l’opinione secondo cui non debba essere consentito l’abuso di posizione dominante.Sotto il profilo applicativo, peraltro, bisogna identificare due fondamentali presupposti: una «posizione dominante” e un «comportamento abusivo».Il controllo del comportamento abusivo persegue, sia in Germania che in Italia, due obiettivi: impedire alle imprese dominanti di stabilire prezzi troppo elevati, realizzando profitti monopolistici (abuso di prezzi), e proteggere la libertà di competere delle altre imprese (pratiche restrittive).Per quanto riguarda l’abuso di prezzi, l’esperienza tedesca non è stata molto incoraggiante, soprattutto per la ben nota difficoltà nella definizione del «giusto prezzo».Hanno avuto maggiore successo, invece, i procedimenti nei riguardi di pratiche restrittive. Anche in questo caso non e facile applicare la normativa concorrenziale, specie per quanto riguarda i casi «marginali», come i casi di collegamenti tra imprese che non sembrano evidenziare comportamenti anti-competitivi.L’introduzione della regolamentazione delle concentrazioni è avvenuta in Germania soprattutto per le difficoltà nel perseguire gli abusi di posizione dominante. Diversamente dalla legge italiana, il sistema tedesco non prevede un minimo fatturato nazionale, ma fa riferimento al valore del fatturato nel suo complesso, dovunque sia stato conseguito.Notevoli difficoltà potranno derivare dalla definizione del concetto di «controllo». Dal punto di vista pratico sembra conveniente combinare le caratteristiche di flessibilità e certezza giuridica con una definizione generale che specifichi il maggior numero possibile di fattispecie.Le caratteristiche più significative dell’attività di controllo delle concentrazioni svolta in Germania sono l’effetto sospensivo della notificazione che precede la concentrazione e un criterio strettamente concorrenziale. L’esperienza dimostra che è molto difficile far venir meno una concentrazione, una volta che sia stata effettuata. Per questo motivo si richiede che le concentrazioni che eccedono una determinata soglia siano comunicate in anticipo.Sebbene l’Ufficio Federale dei Cartelli abbia a disposizione quattro mesi per completare la sua investigazione, circa i tre quarti delle procedure sono completate entro quattro settimane.Vi è una netta distinzione di compiti tra l’Ufficio Federale dei Cartelli e il Ministro dell’Economia. Il primo si occupa degli aspetti strettamente inerenti alla concorrenza, senza tener conto degli altri benefici che possono derivare dalla concentrazione. Il Ministro, invece, per considerazioni d’interesse pubblico, può autorizzare una concentrazione che l’Ufficio Federale dei Cartelli aveva bloccato. Sino ad ora (dal 1973) soltanto sei autorizzazioni sono state concesse dal Ministro e non sembra che esse abbiano dato luogo ai risultati positivi che erano attesi.
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Warlouzet, Laurent. "La politica di concorrenza comunitaria: un successo tardivo (1950-1989)". MEMORIA E RICERCA, n.º 30 (julio de 2009): 17–26. http://dx.doi.org/10.3280/mer2009-030002.

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Resumen
- This articles shows that the development of the European Competition Policy was both progressive and based on a supranational dynamic. Whereas important powers were devoted to the European institutions in this field in the Treaties of Paris (1951) and Rome (1957) and in an important regulation of 1962, the Commission was not able to create a strong Competition Policy in those years. However, these decisions were important to lay the basis of the strengthening of the Commission's powers in the Eighties. This confirms the historical institutionalism of Paul Pierson. The strengthening of the European Competition Policy stems from a supranational dynamic as it is based on the Commission's initiatives, the Court of Justice's ruling and on the activism of European companies. The Commission couldn't control the whole process but it was able to take advantage of a favorable environment to strengthen its powers in the Eighties. This process has eventually peaked in the 1989 merger regulation.Parole chiave: Politica di concorrenza, Intese, Cartelli, Commissione europea, Corte di Giustizia delle Comunitŕ europee, Atto unico europeo Competition Policy, Ententes, Cartels, European Commission, Court of Justice of the European Community, Single European Act
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Bertilorenzi, Marco. "La strutturazione del commercio mondiale dell'alluminio Tecnologia, traders e cartelli (1886-1914)". ITALIA CONTEMPORANEA, n.º 282 (diciembre de 2016): 90–113. http://dx.doi.org/10.3280/ic2016-282005.

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Cavallo, Jo Ann y Alessandro Napoli. "Il racconto e i colori: "storie" e "cartelli" dell'Opera dei Pupi catanese". Italica 81, n.º 1 (1 de abril de 2004): 105. http://dx.doi.org/10.2307/27668884.

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Charrier, Guy. "Parallèle entre la loi italienne pour la protection de la concurrence et le système français". Journal of Public Finance and Public Choice 8, n.º 2 (1 de octubre de 1990): 103–15. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345045.

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Resumen
Abstract La nuova legge italiana per la protezione della concorrenza e del mercato presenta una notevole analogia, sia nei concetti che nei principali meccanismi applicativi, con le principali legislazioni dei Paesi membri della CEE e soprattutto con quelle che sono state introdotte negli anni più recenti.Il campo d’applicazione riguarda, almeno in principio, tutti i settori di attività, sia nel sistema italiano che in quello francese, poiché nessuna deroga è prevista, salvo per alcune particolari attività, come gli audio-visivi, la stampa, le banche e le assicurazioni.Questa estensione del campo di applicazione della legislazione si spiega con il fatto che essa riguarda tutte le pratiche anti-concorrenziali che vadano a detrimento del buon funzionamento del mercato e che tali pratiche siano suscettibili di provenire da tutti gli operatori economici.In Francia, peraltro, vige una distinzione tra comportamenti diretti a falsare il mercato, e che ricadono sotto le categorie di cartelli e di abuso di posizione dominante, di cui si occupa il Consiglio della concorrenza, e le pratiche restrittive, come il rifiuto di vendere, la subordinazione delle vendite, le discriminazioni e l’imposizione di prezzi, che sono di competenza dei tribunali perché in principio riguardano soltanto i rapporti tra imprese.Un secondo aspetto riguarda l’applicazione delle regole della concorrenza alle persone pubbliche. In principio, le disposizioni della legge italiana circa le imprese pubbliche (art. 8) e quelle della legge francese (art. 53) rispondono soltanto in parte alla questione. Nel diritto francese, quando una persona pubblica agisce da privato, è sottoposta alle leggi che riguardano il comportamento dei privati. Una difficoltà sorge, invece, quando questa persona pubblica, agendo nell’ambito dei suoi poteri, genera sul mercato effetti che danneggiano la concorrenza. Una recente sentenza del Tribunale dei conflitti ha concluso che le regole della concorrenza non si applicano alle persone pubbliche se non nella misura in cui esse diano luogo ad attività di produzione (di distribuzione o di servizi).La legge italiana non dà alcuna definizione del concetto di concorrenza nè dà alcun elemento che ne consenta la giustificazione economica. Altrettanto avviene con la legge vigente in Francia, ove sono i testi delle decisioni che forniscono indicazioni al riguardo.Il principio generate del divieto dei cartelli, come anche l’elenco dei casi suscettibili di costituire intese di carattere anti-concorrenziale, sono presentati in modo molto simile sia nella legge italiana che in quella francese. Ambedue riprendono, d’altronde, la formulazione dell’art. 85 del Trattato di Roma.Tutto fa pensare che l’Autorità italiana si troverà di fronte a casi analoghi a quelli di cui si è in varie occasioni occupato il Consiglio della concorrenza francese: cartelli orizzontali (accordi sui prezzi, sulla ripartizione dei mercati, sull’esclusione di un’impresa del mercato, ecc.); intese verticali (risultanti da accordi tra un produttore ed i suoi distributori nell’ambito di contratti di distribuzione selettiva o esclusiva); imprese comuni (la cui creazione può rientrare nel campo della proibizione di cartelli o costituire un’operazione di concentrazione); intese tra imprese appartenenti allo stesso gruppo (nel quadro dei mercati pubblici, il Consiglio ha ritenuto che non sia contrario alle norme concorrenziali, per imprese con legami giuridici o finanziari, rinunciare alla loro autonomia commerciale e concertarsi per rispondere a delle offerte pubbliche).Sull’abuso di posizione dominante, così come per i cartelli, i due sistemi italiano e francese presentano molte somiglianze. Tuttavia, contrariamente al diritto francese ed a quello tedesco, nella legislazione italiana non si fa alcun riferimento alle situazioni di «dipendenza economica». Peraltro, l’identificazione di questo caso è alquanto complessa e, sinora, il Consiglio non ha rilevato alcun caso che rientri nello sfruttamento abusivo di una situazione di dipendenza economica. Pertanto, si può forse concludere che il legislatore italiano sia stato, a questo riguardo, più saggio di quello francese. Più in generale, per quanto riguarda i casi di abuso di posizione dominante, il Consiglio deBa concorrenza ha seguito un’impostazione piuttosto tradizionalista.Anche sul controllo delle concentrazioni, il testo della legge italiana richiama quello francese e anche quello della normativa comunitaria, pur se è diversa la ripartizione delle competenze tra Autorità incaricata della concorrenza e Governo. Nella legge italiana, d’altra parte, vi sono delle norme relative alla partecipazione al capitale bancario che fanno pensare ad un dibattito molto vivo su questo tema.I livelli «soglia” per l’obbligo di notifica delle concentrazioni sono più elevati in Francia. Bisognerà poi vedere con quale frequenza il Governo italiano farà ricorso all’art. 25, che gli conferisce il potere di fissare criteri di carattere generale che consentono di autorizzare operazioni di concentrazione per ragioni d’interesse generale, nel quadro dell’integrazione europea.L’interesse delle autorità amministrative francesi nei riguardi delle concentrazioni, che un tempo era molto limitato, è divenuto più intenso negli anni più recenti, anche se i casi di divieto di concentrazioni sono stati sinora molto limitati.In conclusione, si può ricordare che un organismo competente in materia di protezione della concorrenza ha un triplice compito: pedagogico (attraverso la pubblicazione delle decisioni, delle motivazioni e delle ordinanze su questioni di carattere generale e sui rapporti attinenti al funzionamento del mercato), correttivo (per distogliere gli operatori economici da comportamenti anti-concorrenziali) e, infine, dissuasivo (poiché l’esperienza di applicazione delle leggi relative alla concorrenza dimostra che la loro efficacia dipende in modo decisivo dalla comminazione di sanzioni).
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Kinnucan, Henry W. "Price Bargaining Without Supply Control". Agricultural and Resource Economics Review 24, n.º 1 (abril de 1995): 119–27. http://dx.doi.org/10.1017/s1068280500003671.

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Resumen
Primary food producers are permitted to bargain as a group for higher prices. Supply response, however, is critical to the long-run success of producer cartels. This article presents a model that elucidates that role of supply response in agricultural price bargaining when no overt action is taken to limit quantity and participation in the cartel is voluntary. Free-riding, for example, is seen as having a dual nature: it undermines the cartel's influence at the negotiating table but it enhances the cartel's ability to sustain a negotiated price increase by attenuating supply response. That price bargaining can result in significant transfers from processors to producers when demand is inelastic and supply is uncontrolled is highlighted in the empirical application.
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Albano, Gian Luigi y Maria Grazia Santocchia. "A case study on bid rigging in centralized procurement of audit consulting services in Italy". Journal of Public Procurement 22, n.º 2 (17 de marzo de 2022): 145–63. http://dx.doi.org/10.1108/jopp-08-2021-0050.

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Resumen
Purpose The aim of this case study is to review the in-depth (and successful) investigation carried out in 2016 by the Italian Competition Authority [Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)] on a nation-wide (multi-lot) framework agreement for consulting services. We also critically assess the tender design and emphasize which dimensions may have facilitated the uncovered anticompetitive agreement. Design/methodology/approach The case study borrows from the official Antitrust Authorities’ findings and from the tender documents to paint a comprehensive picture of the cartel’s strategy. Findings The case study emphasizes that AGCM’s the “conjectured logic” of the cartel’s behaviour (endogenous evidence) did coincide with those pieces of evidence seized by police forces for criminal crimes at the cartel members’ premises (exogeneous evidence). This infrequent feature of bidding rings investigations underlines the importance of theoretical as well as practical analyses of cartels’ behaviour in public procurement markets. Social implications As the antitrust investigation was triggered by a confidential report sent by the awarding authority (Consip, the Italian national central purchasing body), the case study also emphasizes the importance of informal as well as formal co-operation between awarding authorities, especially central purchasing bodies, and competition authorities. Originality/value The case study belongs to a small set of applied research papers attempting at building a bridge between public procurement design, particularly of sizeable framework agreements, and the mechanisms devised by cartels to “game” procurement procedures. All this is accomplished by looking at all design dimensions that were exploited by cartel’s members.
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Wang-Toutain, Françoise. "Book Review: The Five-Colored Clouds of Mount Wutai: Poems from Dun­huang, written by Mary Anne Cartelli". T’oung Pao 100, n.º 4-5 (10 de abril de 2014): 512–14. http://dx.doi.org/10.1163/15685322-10045p08.

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Hyytinen, Ari, Frode Steen y Otto Toivanen. "An Anatomy of Cartel Contracts". Economic Journal 129, n.º 621 (8 de enero de 2019): 2155–91. http://dx.doi.org/10.1111/ecoj.12633.

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Resumen
Abstract We study the contracts of 898 legal Finnish cartels. Cartels that exclusively allocate markets, either geographically or in the product/production space, are dominant in manufacturing. They are often bilateral and include a vertical dimension. Structural industry characteristics predict the type of a cartel, e.g., consistent with theory, quota cartels are more common in manufacturing and when buyers are primarily industrial. The contracts of quota cartels include more (governance) clauses. Pure pricing cartels are the dominant cartel type in non-manufacturing and are more common when demand is primarily from retail buyers. Pricing cartels are larger than other types of cartels.
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MacCulloch, Angus. "The “Public” Wrong of Cartels and the Article 101 TFEU “Object Box”". Antitrust Bulletin 65, n.º 3 (3 de junio de 2020): 361–75. http://dx.doi.org/10.1177/0003603x20929120.

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Resumen
The criminalization of cartel behavior in the UK turned attention to the criminal wrong at the heart of cartels. An understanding of the true nature of the cartel problem can also be used to develop a better understanding of Art 101 TFEU. This article uses the literature on the wrongfulness of cartels to examine how cartel behavior has the “object” of restricting competition within the terms of Art 101 TFEU. It pays particular attention to cases at the periphery of cartel behavior. The literature focuses on the importance of free markets as public institutions. Cartels are perceived as being a species of “cheating” which deserves opprobrium as it goes against the legitimate expectations of market participants. A reexamination of the cartel periphery cases involving information exchange and cartel facilitation using this lens shows a novel understanding of how these cases fit within the Art 101 TFEU “object box.”
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Tesis sobre el tema "Cartelli"

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Toffali, Linda. "Il giornalismo ai tempi dei narcos, raccontato da J.V. Cardenas". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16035/.

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Resumen
Questo elaborato si propone di analizzare la vita e l’attività dei giornalisti messicani al giorno d’oggi. In Messico, le libertà di stampa e di manifestazione del pensiero vengono costantemente violate da parte della Politica, del Governo, della Polizia e soprattutto, delle organizzazioni criminali che trafficano droga. I trafficanti di droga, chiamati Narcos, si riuniscono in gruppi criminali, i cosiddetti Cartelli della droga, e seminano il terrore in ogni città. Verrà analizzata la situazione di giornalisti e reporter, in particolare attraverso le parole di Javier Valdez Cárdenas, un giornalista messicano assassinato nel 2017, che raccontava la verità sul giornalismo in Messico e denunciava le costanti minacce, intimidazioni e omicidi ad opera dei narcos. La parte finale della tesi è dedicata alla traduzione di uno dei suoi articoli di denuncia, nel quale viene raccontata la terribile realtà che accomuna molti giornalisti e che spesso si conclude con la loro uccisione. Proprio per scampare ad una morte certa, molti di loro chiedono l’esilio in un altro stato o il trasferimento in un'altra città, ma soprattutto chiedono allo Stato, molto spesso assente, di essere protetti.
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Fonseca, Fortes Furtado Regina Helena. "Carteles económicos y derecho penal: análisis político-criminal de los acuerdos horizontales restrictivos de la competencia (hard core cartels)". Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2015. http://hdl.handle.net/10803/315285.

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Resumen
La presente investigación se centra en el análisis político-criminal de las conductas de los carteles económicos de núcleo duro; por consiguiente, se toma en consideración la pertinencia de la eventual extensión de la ley penal a esta clase de comportamientos anticompetitivos. Se pretende saber si los carteles duros (acuerdos anticompetitivos, decisiones o prácticas concertadas entre empresas en un mismo escalón del mercado para restringir o eliminar la competencia a través de la fijación de precios, el amaño de licitaciones, el establecimiento de restricciones o cuotas de producción y la división o reparto de mercados) encajan, o no, en algún tipo de injusto. A título de conclusión añadiremos propuestas de lege ferenda con el objetivo de perfeccionar la protección de la competencia en este ámbito.
The present investigation is precisely centered on the criminal policy’s analysis of the trend towards criminalization of hard core cartel conduct and to consider the appropriateness of extending the criminal law to this type of anticompetitive behavior. What is sought is to know if such anticompetitive behavior (anticompetitive agreements, concerted practices, or arrangements by competitors in the same market ladder to fix prices, make rigged bids, establish output restrictions or quotas, or share or divide markets) is criminalized in Spain; and as a conclusion, it adds up proposals de lege ferenda, aiming at the improvement of the criminal protection of competition.
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Diamantoudi, Effrosyni. "Stable cartels revisited". Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 2000. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk1/tape3/PQDD_0034/MQ64143.pdf.

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Diamantoudi, Effrosyni. "Stable cartels revisited". Thesis, McGill University, 1999. http://digitool.Library.McGill.CA:80/R/?func=dbin-jump-full&object_id=30161.

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Resumen
This paper analyzes cartel stability when firms are farsighted. It studies a price leadership model as the one by D'Aspremont et al. (1983), where the dominant cartel acts as a leader by determining the market price, while the fringe behaves competitively. According to D'Aspremont et al.'s notion of cartel stability, a firm will not remain in a cartel as long as it prefers the outcome where it is the only member leaving the cartel for the fringe. Such an approach implies that the firm is myopic since it ignores whether its alternative is stable itself. Our notion captures foresight by employing a solution concept built in the spirit of von Neumann and Morgenstern (1944) stable set, yet adopting an indirect dominance a la Harsanyi (1974).
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Tarantini, Jacopo. "Gestione cartella clinica per un medico di base". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1170/.

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Kalb, Jonas. "Essays on cartel policy with endogenous cartel size". Thesis, University of St Andrews, 2018. http://hdl.handle.net/10023/16296.

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Resumen
This thesis examines the role of endogenous size processes in the stability and price setting decisions of cartels. Chapter One analyses how the stability of cartels de- pends on the level of horizontal product differentiation and on costs of collusion under the premise that a cartel can consist of less than all firms in an industry. It is shown that when the size of the cartel is determined endogenously, it is possible that increased costs of collusion make a cartel more stable. Chapter Two analyses how the price setting of firms in collusive industries is affected by three different penalty regimes: i) profits, ii) overcharge, and iii) revenue based penalties. It is found that penalties influence price setting in two ways: directly, by affecting the industry price for a given cartel size and indirectly by affecting cartel size and thereby the price charged. When the penalties are equally tough, in the sense that they deter cartels over the same group of products, over- charge based penalties always lead to the lowest prices, followed by prices computed under profits based penalties and then revenue based penalties. For very few combinations of product differentiation and market size, revenue based penalties lead to lower prices than profits based penalties. Finally, Chapter Three presents a model in which collusive stability is analysed in a dynamic setting of free entry, exit and mergers. Contrary to the previous literature it shows that stable and profitable collusion is possible under free entry, without the need for cartels to play entry deterring strategies. Furthermore, the empirical evidence that a breakdown of collusion can lead to increased merger activity is replicated. An additional contribution of this model is that it defines a new notion of a long run sustainable competitive market size under merger and entry.
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Najmanová, Nikola. "Trestní odpovědnost při porušení soutěžního práva". Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2010. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-125157.

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Resumen
The aim of this paper is to analyze criminal liability for breaching competition law. The main part of this thesis is dedicated to criminalization of cartels in the Czech Republic analysis which uses comparison to other jurisdictions such as USA and EU because it is trying to answer the question whether criminalization of uncompetitive conduct in the Czech Republic has a potential to become an efficient mechanism for fighting cartels in particular. And this criminalization has a positive effect on other competition law enforcement systems. The first chapter is dedicated to the explanation of basic terms related to the competition and competition law. Second chapter explains what cartel agreements are and what types of public and private enforcement exists to fight them. Also it points out to the trend of cartel criminalization. Third chapter analyzes cartel enforcement in USA as a model country in this area of law. Chapter number four looks into the EU legislation since it applies to the Czech Republic. Also it looks at individual member states steps towards fighting cartels. The last chapter dealing with cartel agreement analyzes the Czech Republic's legislation. This analysis is supported by previously acquired knowledge of US and EU legislations which is used to make comparisons. Final chapter continues with the analysis of Czech legislation however this time with unfair competition in order to provide a complete picture of criminal liability when breaching the competition law.
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Castellana, Rossana. "Studio, analisi, progettazione e sviluppo di una cartella infermieristica informatizzata in un sistema informativo di reparto". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Resumen
La Cartella Clinica Elettronica è lo strumento d’eccellenza per la condivisione e il recupero dei dati clinici e per la gestione organica e strutturata dei dati riferiti alla storia clinica di un paziente. Garantisce il supporto dei processi clinici (diagnostico-terapeutici) e d’assistenza nei singoli episodi di cura e favorisce la continuità di cura. In questo nuovo scenario acquista rilevanza il contributo degli infermieri ai processi sanitari e al percorso diagnostico-terapeutico di competenza medica, nonché l’affermarsi del processo assistenziale di specifica competenza infermieristica. Nasce l’esigenza di progettare e sviluppare un valido sistema informativo, indispensabile per documentare sistematicamente ogni attività infermieristica, ottenere informazioni utili per la pianificazione, la gestione e la valutazione dei percorsi assistenziali e per migliorare l’assistenza. Il seguente progetto di tesi sperimentale ha come obiettivo la digitalizzazione delle documentazione infermieristica,in accordo con le esigenze del personale clinico in un ambito realmente operativo di reparto ospedaliero, al fine di realizzare uno strumento informativo semplice ma efficace, in grado di rendere agevole la registrazione dell’attività clinica quotidiana. Per iniziare la trattazione, sono forniti elementi introduttivi e propedeutici ad una comprensione più esaustiva del sistema che verrà integrato con le schede infermieristiche digitali. Si procede con la descrizione delle fasi di sviluppo che hanno portato all’informatizzazione delle schede infermieristiche, analizzando sia gli studi preliminari che gli strumenti utilizzati per la loro realizzazione. Il lavoro si conclude con la presentazione e discussione di un prototipo al personale infermieristico referente, così da mostrare al cliente l’effettiva funzionalità della cartella infermieristica e il flusso di utilizzo per avere un riscontro preliminare su leggibilità ed organicità dei documenti.
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Manzini, Pietro. "L' esclusione della concorrenza nel diritto antitrust comunitario /". Milano : Giuffrè, 1994. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/272108472.pdf.

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Cartella, Andrea [Verfasser] y Andrea [Akademischer Betreuer] Cavalleri. "Amplification of optically driven phonons / Andrea Cartella ; Betreuer: Andrea Cavalleri". Hamburg : Staats- und Universitätsbibliothek Hamburg, 2018. http://d-nb.info/1161530282/34.

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Libros sobre el tema "Cartelli"

1

Cartelli, pasquinate, canti, leggende ... Palermo: Centro internazionale etnostoria, 2008.

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Storie dipinte: I cartelli della Marionettistica fratelli Napoli. Viagrande (Catania): Algra editore, 2017.

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Napoli, Alessandro. Il racconto e i colori: "storie" e "cartelli" dell'opera dei pupi catanese. Palermo: Sellerio, 2002.

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Acampora, Renato. Die "Cartelli di matematica disfida": Der Streit zwischen Nicolò Tartaglia und Ludovico Ferrari. München: Institut für Geschichte der Naturwissenschaften, 2000.

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5

Borghi, Marco y Carlo Luigi Caimi. La Nuova legge sui cartelli: Atti della giornata di studio del 12 ottobre 1998. Lugano: CFPG, Commissione ticinese per la formazione permanente dei giuristi, 1999.

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6

Maiuri, Maria Antonietta. Uzeta, un eroe catanese: Il romanzo, lo spettacolo e 28 cartelli dell'opera dei Pupi. Acireale: C.S.S., 2016.

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7

Vega, Sara. Carteles son--: Carteles del ICAIC : el cartel cubano de cine. Córdoba: Diputación de Córdoba, Delegación de Cultura, 2012.

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Martí, Marc. Morell cartells. Barcelona: Marc Martí Serveis Publicitaris, 2001.

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9

Rodigales, Jesús Giralt i. y Anna Carbonell i. Curell. Cartells Catalans. Barcelona: Enciclopedia Catalana, 2007.

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10

Morell i Macias, Josep, 1899-1949., ed. Morell cartells. Barcelona: MM, 2001.

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Capítulos de libros sobre el tema "Cartelli"

1

Levenstein, Margaret C. y Valerie Y. Suslow. "Cartels". En The New Palgrave Dictionary of Economics, 1–4. London: Palgrave Macmillan UK, 2008. http://dx.doi.org/10.1057/978-1-349-95121-5_1985-1.

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2

Levenstein, Margaret C. y Valerie Y. Suslow. "Cartels". En The New Palgrave Dictionary of Economics, 1398–401. London: Palgrave Macmillan UK, 2018. http://dx.doi.org/10.1057/978-1-349-95189-5_1985.

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3

Tremblay, Victor J. y Carol Horton Tremblay. "Cartels". En Springer Texts in Business and Economics, 213–39. New York, NY: Springer New York, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4614-3241-8_9.

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4

Unoki, Ko. "Cartels". En Competition Laws, National Interests and International Relations, 51–78. Title: Competition laws, national interests and international relations / Ko Unoki. Description: Abingdon, Oxon ; New York, NY : Routledge, 2019. |: Routledge, 2019. http://dx.doi.org/10.4324/9780429326851-4.

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5

Weiss, Leonard W. "Cartel". En The New Palgrave Dictionary of Economics, 1395–98. London: Palgrave Macmillan UK, 2018. http://dx.doi.org/10.1057/978-1-349-95189-5_296.

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6

Weiss, Leonard W. "Cartel". En The New Palgrave Dictionary of Economics, 1–4. London: Palgrave Macmillan UK, 1987. http://dx.doi.org/10.1057/978-1-349-95121-5_296-1.

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7

Bährle-Rapp, Marina. "Boswellia carteri". En Springer Lexikon Kosmetik und Körperpflege, 73. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-540-71095-0_1282.

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8

Kumar, Sudhanshu. "Conceptualizing cartels". En Regulating Cartels in India, 9–64. London: Routledge India, 2022. http://dx.doi.org/10.4324/9781003347651-2.

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9

Kumar, Sudhanshu. "Sanctioning cartels". En Regulating Cartels in India, 175–238. London: Routledge India, 2022. http://dx.doi.org/10.4324/9781003347651-5.

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10

Bruneckienė, Jurgita, Irena Pekarskienė, Andrius Guzavičius, Oksana Palekienė y Jūratė Šovienė. "Cartel Markets". En The Impact of Cartels on National Economy and Competitiveness, 69–96. Cham: Springer International Publishing, 2015. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-17287-3_3.

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Actas de conferencias sobre el tema "Cartelli"

1

Daga, Harshit, Patrick K. Nicholson, Ada Gavrilovska y Diego Lugones. "Cartel". En SoCC '19: ACM Symposium on Cloud Computing. New York, NY, USA: ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3357223.3362708.

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2

Hull, Bret, Vladimir Bychkovsky, Yang Zhang, Kevin Chen, Michel Goraczko, Allen Miu, Eugene Shih, Hari Balakrishnan y Samuel Madden. "CarTel". En the 4th international conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2006. http://dx.doi.org/10.1145/1182807.1182821.

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3

Hornkohl, Lena. "THE PRESUMPTION OF HARM IN EU PRIVATE ENFORCEMENT OF COMPETITION LAW: EFFECTIVENESS VS OVERCOMPENSATION". En International Jean Monnet Module Conference of EU and Comparative Competition Law Issues "Competition Law (in Pandemic Times): Challenges and Reforms. Faculty of Law, Josip Juraj Strossmayer University of Osijek, 2021. http://dx.doi.org/10.25234/eclic/18813.

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Resumen
The main issue that is still disrupting private enforcement of competition law is the calculation of damages. The 2014 Damages Directive contains some alleviations. Particularly Article 17(2) Damages Directive foresees a rebuttable presumption that cartels cause harm. Despite the clear statement in Recital 47 Damages Directive that this presumption should not cover the concrete amount of harm and studies that vary significantly regarding the typical overcharge, some Member States have created presumptions related to the amount of harm. Other Member States want to expand the presumption to non-cartel violations. This article takes a comparative analysis of the different Member States approaches and attempts to test the Damages Directive and EU competition law boundaries more generally. The article takes a sceptical perspective on some of the Member States’ approaches and proposes other solutions to ease the predicaments of damage quantifications: (i) a focus on illicit gains, (ii) amending the calculation guidelines and create a EU-wide competition damages database, (iii) create further procedural measures, such as collective redress instruments, special legal venues for private enforcement of competition law and expert judges, and (iv) foster further party-led solutions.
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4

Šokinjov, Stefan. "ODGOVORNOST TREĆIH LICA ZA KRŠENjE KARTELNE ZABRANE U PRAVU KONKURENCIJE EVROPSKE UNIJE". En XV Majsko savetovanje: Sloboda pružanja usluga i pravna sigurnost. University of Kragujevac, Faculty of Law, 2019. http://dx.doi.org/10.46793/xvmajsko.791s.

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Resumen
Since decision in Italian cast glass case of 17th December 1980 European Commission considers independent service providers liable for facilitation of cartel implementation. Such legal stance of European Commission was confirmed by the judgment of Court of European Union brought in Heat stabilizers case (C-194/14 P so called Treuhand II). This way the scope of cartel prohibition is noticeable extended. Striving to penalize and to prevent creation of new forms of collusion with assistance of undertakings which are not active on the markets concerned by the restriction of competition the Court extensively interpreted elements of cartel prohibition conception especially the notions of undertaking, agreement between undertakings and distortion of competition by object and concluded that nothing in the Article 81(1) EC (now Art. 101(1) of TFEU) limits the scope of cartel prohibition to “(i) the undertakings operating on the market affected by the restrictions of competition or indeed the markets upstream or downstream of that market or neighbouring markets or (ii) undertakings which restrict their freedom of action on a particular market under an agreement or as a result of a concerted practice” (rec. 34). Providing that an agreement between undertakings is the expression of the concurrence of wills of at least two parties, the form in which the concurrence is expressed not being by itself decisive (rec. 28), it follows that scope of cartel prohibition embraces “all agreements and concerted practices which, in either horizontal or vertical relationships, distort competition on the common market, irrespective of the market on which parties operate, and that only the commercial conduct of one of the parties need be affected by the terms of arrangements in question” (rec. 35). Whereas the liability of independent third person is not explicitly prescribed, such judiciary interpretation can be challenged from several reasons. First, it is generally accepted that (Community) legislation, in particular where there is а possibility of imposition of penalties must be clear and precise. With regard to opponent opinions given by Advocate General Wahl and scholars as well, independent service providers’ responsibility for facilitation of cartel implementation is obviously not laid down clearly and precisely. The second objection concerns the accessorial nature of a service agreement to a cartel agreement. Liability of independent service providers should not be dependent on market behavior of cartel participants. It must be regulated as an autonomous infringement. And third, activity of cartel facilitators cannot cause circumvention of the Anti-trust law. Complication of cartel detectability yes but circumvention of Anti-trust law no because the prohibition of the basic anti-trust conduct remains untouched.
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5

Lestari, Yeni Sri. "Cartel Party: An Analysis Study". En 1st International Conference on Social and Political Development (ICOSOP 2016). Paris, France: Atlantis Press, 2017. http://dx.doi.org/10.2991/icosop-16.2017.40.

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6

SILVA, SUELEN ROBERTO DA y GIZELE MELO UCHOA. "ANÁLISE ERGONÔMICA EM POSTO DE MONTAGEM DE CARTELAS". En ENEGEP 2017 - Encontro Nacional de Engenharia de Produção. ENEGEP 2017 - Encontro Nacional de Engenharia de Produção, 2017. http://dx.doi.org/10.14488/enegep2017_tn_sto_241_395_32614.

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7

Klimašauskienė, Danguolė. "Preventing Cartels: the Effectiveness of Leniency Policy". En Scientific Conference “Contemporary Issues in Business, Management and Education ‘2011”. Vilnius, Lithuania: Vilnius Gediminas Technical University Press Technika, 2011. http://dx.doi.org/10.3846/cibme.2011.12.

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8

Bychkovsky, V., S. Madden, K. Chen, M. Goraczko, H. Hu, B. Hull, A. Miu, E. Shih, Y. Zhang y H. Balakrishnan. "The CarTel mobile sensor computing system". En the 4th international conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2006. http://dx.doi.org/10.1145/1182807.1182866.

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9

Shujin Li, Xiaoning Li y Xianglan Qiao. "The allocation and stability for Cartel coalition". En 2009 Chinese Control and Decision Conference (CCDC). IEEE, 2009. http://dx.doi.org/10.1109/ccdc.2009.5192254.

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10

Rofieva, Z. A. y N. A. Babkina. "SIGNS OF A CARTEL CONSPIRACY DURING TENDERING". En RUSSIA AND CHINA: A VECTOR OF DEVELOPMENT. Amur State University, 2020. http://dx.doi.org/10.22250/rc.2019.2.72.

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Informes sobre el tema "Cartelli"

1

Ortner, Juan, Sylvain Chassang, Kei Kawai y Jun Nakabayashi. Screening Adaptive Cartels. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, julio de 2022. http://dx.doi.org/10.3386/w30219.

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2

Vavich, Nicholas P. Mexican Cartels: Threat and Response. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, marzo de 2013. http://dx.doi.org/10.21236/ada590275.

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3

Wheaton, Douglas A. Curbing Cartel Influence in Mexico. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, octubre de 2011. http://dx.doi.org/10.21236/ada555417.

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4

Morton, Fiona Scott. Entry and Predation: British Shipping Cartels 1879-1929. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, julio de 1996. http://dx.doi.org/10.3386/w5663.

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5

Anders, Michael T. Mexican Cartels: The Threat Along Our Southern Border. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, diciembre de 2011. http://dx.doi.org/10.21236/ad1019078.

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6

Bernheim, B. Douglas y Erik Madsen. Price Cutting and Business Stealing in Imperfect Cartels. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, marzo de 2014. http://dx.doi.org/10.3386/w19993.

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7

Dimitriou, Panagiotis. CARTEL: a board game for teaching game theory. Bristol, UK: The Economics Network, julio de 2018. http://dx.doi.org/10.53593/n3132a.

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8

Grayson, George W. La Familia Drug Cartel: Implications for U.S.-Mexican Security. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, diciembre de 2010. http://dx.doi.org/10.21236/ada534376.

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9

Clark, Robert, Ignatius Horstmann y Jean-François Houde. Hub and Spoke Cartels: Theory and Evidence from the Grocery Industry. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, septiembre de 2021. http://dx.doi.org/10.3386/w29253.

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10

Oliveira, Glauco. Cadernos do Cade- Varejo de Gasolina - 2014. Departamento de Estudos Econômicos - Cade, septiembre de 2014. http://dx.doi.org/10.52896/dee.cc1.014.

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Resumen
A primeira edição dos Cadernos do Cade trata do setor de “varejo de combustíveis automotivos”, com foco no produto gasolina, descrevendo a cadeia produtiva, aspectos regulatórios e as decisões do Cade em atos de concentração e denúncias de cartel.
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