Literatura académica sobre el tema "Attività di tirocinio"

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Artículos de revistas sobre el tema "Attività di tirocinio"

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Accorinti, Marco, Marco Burgalassi y Maria Chiara Mancinelli. "Le attività di tirocinio nei corsi di laurea in servizio sociale". FOR - Rivista per la formazione, n.º 3 (agosto de 2022): 40–42. http://dx.doi.org/10.3280/for2022-003oa14563.

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Spalletta, Maria. "IN UN MONDO NEL MONDO". Revista ComSertões 8, n.º 1 (3 de agosto de 2020): 168. http://dx.doi.org/10.36943/comsertoes.v8i1.8677.

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Resumen
In questo articolo presento la mia personale esperienza di Service Learning Internazionale, sviluppata attraverso il progetto INTEREURISLAND come tirocinio prelaurea del corso in Psicologia dello Sviluppo, della Personalità e delle Differenze Individuali presso l’Università degli studi di Padova. Nello specifico riporto le esperienze formative realizzate attraverso: le diverse attività con gli adolescenti in conflitto con la legge accolti presso il CASE Gey Espinheira, struttura rieducativa di semilibertà della città di Juazeiro-BA (BR); la frequentazione del corso di “Dinamiche di Gruppo e Relazioni Interpersonali” al Dipartimento di Scienze Umane, Campus III / dell’Università dello Stato della Bahia / UNEB; la partecipazione a due eventi all’insegna del dialogo interculturale quali il I Colóquio Brasil Itália e l’ENINEPE. Questo articolo ha come obiettivo il favorire e promuovere la mobilità studentesca e giovanile attraverso esperienze formative interculturali che si dimostrano essere fonti di grandi ricchezze e occasioni di riscoperta.
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Fantozzi, Donatella. "Insegnare e apprendere nella scuola secondaria: paradigmi teorici e declinazioni operative per una scuola inclusiva". EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, n.º 1 (junio de 2021): 164–77. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2021oa11861.

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Resumen
La necessità di pensare ad un percorso formativo che permetta al futuro insegnante di sperimentare il proprio apprendimento teorico attraverso modalità operative quali il tirocinio, le attività laboratoriali, l'affiancamento di colleghi esperti durante il primo periodo di servizio, la formazione continua per tutto l'arco temporale dello svolgimento della professione, emerge a chiare note sia dalla ricerca scientifica che dai monitoraggi internazionali OCSE sullo status della scuola e sulle competenze dei docenti; emerge del resto anche dalle risposte dagli aspiranti insegnanti che esprimono, nelle risposte all'indagine presentata, l'esigenza di acquisire competenze specifiche circa la didattica inclusiva, la collegialità e l'interdisciplinarità, dispositivi ritenuti irrinunciabili per poter e saper declinare l'insegnamento in apprendimento. Il contributo presenta i risultati di un'indagine esplorativa svolta tra gli iscritti presso l'Università di Pisa, negli aa.aa. 2018/2019 e 2019/2020, al Percorso Formativo per l'acquisizione dei 24 Crediti Formativi Universitari necessari per accedere all'insegnamento, indagine volta a misurare la soddisfazione e i desiderata dei partecipanti.
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Muller, Fernanda Suely, Antonia Dayane Figueiredo Rodrigues y Rhayssa De Sousa Costa. "Curso Italiano dall’inizio: relato de experiência em ensino de língua italiana e a formação docente". Revista Italiano UERJ 13, n.º 1 (17 de octubre de 2022): 16. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70753.

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Resumen
RESUMO: A disciplina de estágio de regência faz parte da formação docente em cursos de licenciatura e sua relevância é pautada pelo desenvolvimento e aplicação de técnicas didáticas adquiridas ao longo de todo o período de graduação. Este trabalho visa, então, evidenciar a experiência obtida por meio do minicurso Italiano dall’inizio, ministrado no período de 23 de junho a 28 de julho de 2021. No minicurso privilegiamos a abordagem comunicativa para o desenvolvimento do material didático e aulas, prezando pela interação necessária para o ensino de língua estrangeira e pela utilização de recursos, atividades on-line e materiais multissemióticos que pudessem enriquecer a experiência educacional na modalidade à distância. Em nossa exposição, sublinharemos a importância de experiências didáticas práticas para a formação em licenciatura, visto que a preparação de aula, material didático e o aperfeiçoamento das relações interpessoais com os alunos constituem-se como elementos imprescindíveis para o aprimoramento de todas as habilidades necessárias aos futuros professores.Palavras-chave: Estágio. Ensino de italiano LE. Formação docente. Relato de experiência. ABSTRACT: Il tirocinio è una tappa fondamentale della formazione degli insegnanti dei corsi di Laurea e la sua rilevanza si basa sullo sviluppo e l'applicazione delle tecniche di insegnamento imparate lungo tutto il loro percorso di studi universitari. Questo lavoro si propone, quindi, di mettere in luce l'esperienza maturata attraverso il minicorso Italiano dall'inizio, svolto dal 23 giugno al 28 luglio 2021, con un carico di lavoro di 30 ore. In questo corso di breve durata noi abbiamo prediletto l'approccio comunicativo nelle lezioni, mirando l'interazione necessaria per l'insegnamento di una lingua straniera e l’uso di risorse, attività in rete e materiali multi modali che potessero arricchire l'esperienza dell’insegnamento/apprendimento nella didattica a distanza. Nella nostra presentazione, sottolineeremo quindi l'importanza delle esperienze pratiche di insegnamento per la formazione universitaria, poiché la preparazione delle lezioni, i materiali didattici e lo sviluppo dei rapporti interpersonali con gli studenti costituiscono elementi essenziali per il miglioramento di tutte le competenze e abilità necessarie ai futuri docenti.Parole-chiave: Tirocinio. Didattica dell’italiano LS. Formazione Docente. Racconto esperienza docente. ABSTRACT: The internship discipline is part of teaching practicum in undergraduate courses and its relevance is based on the development and application of teaching techniques acquired throughout the entire undergraduate period. This work aims, then, to highlight the experience obtained through the minicourse Italiano dall'inizio, given from June 23rd to July 28th, 2021. In the minicourse we privilege the communicative approach for the development of teaching material and classes, valuing the interaction necessary for foreign language teaching and the use of resources, on-line activities and multisemiotic materials that could enrich the educational experience in the distance modality. In our presentation, we will emphasize the importance of practical teaching experiences for undergraduate training, since the preparation of classes, teaching materials and the improvement of interpersonal relationships with students that are essential elements for the improvement of all the skills necessary for future teachers.Keywords: Internship. Teaching Italian Language LF. Teacher practicum. Experience report.
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Bruni, Filippo, Livia Petti y Marta De Angelis. "La formazione iniziale degli insegnanti di sostegno. Esiti di un'indagine esplorativa sulle credenze professionali e i bisogni formativi degli specializzandi dell'Università del". EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, n.º 2 (diciembre de 2022): 91–108. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14516.

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Resumen
Il contributo intende descrivere gli esiti di un'indagine esplorativa a cui hanno partecipato 448 rispondenti su di un totale di 463 iscritti al VI ciclo del Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli allievi con disabilità svolto presso l'Università del Molise. L'obiettivo è stato quello di definire un profilo generale dei partecipanti per indagare alcune delle loro credenze professionali, nonché comprenderne i bisogni formativi. I risultati dell'indagine forniscono da un lato indicazioni utili alla gestione del corso e alle attività di coordinamento tra gli insegnamenti, i laboratori e il tirocinio; dall'altro, indicazioni in merito alle aree tematiche di competenza da sviluppare.
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Fiori, Selene. "Il Tribunale per i Minorenni: un'innovativa esperienza di tirocinio in area psicologica". MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, n.º 3 (febrero de 2013): 105–15. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-003007.

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Resumen
Questo contributo mira a descrivere come si č declinato il tirocinio post lauream per la professione psicologo nell'affiancamento di un Giudice Togato del Tribunale per i Minorenni, in tutte le attivitŕ proprie della sua professione. La prima parte č dedicata alla descrizione del lavoro svolto dallo psicologo, cioč la stesura di reports, schede riassuntive degli aspetti salienti contenuti negli atti del fascicolo. Vengono descritte le finalitŕ di tali resoconti e descritti gli atti presi in considerazione. La seconda parte descrive la struttura del report e fornisce alcune indicazioni per la sua stesura; vengono, inoltre, descritti gli aspetti che possono risultare maggiormente salienti per il Giudice, anche in relazione alla fase del procedimento nel quale si trova il fascicolo. La terza parte č dedicata al potenziale formativo di un tirocinio in area psicologica presso il Tribunale per i Minorenni.
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Sicurello, Rossana. "Il tirocinio nel corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per una formazione all". EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, n.º 1 (junio de 2022): 71–85. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13937.

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L'articolo riporta i risultati di un'indagine condotta grazie agli strumenti della narrative inquiry nei mesi di aprile-maggio 2021 con un gruppo di 30 insegnanti frequentanti i Percorsi di formazione per la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità della scuola secondaria di primo e di secondo grado, V ciclo, A.A. 2019/2020 riservato agli idonei dei cicli precedenti presso l'Università degli Studi di Messina. A partire dal percorso di tirocinio indiretto svolto on line con il tutor coordinatore individuato dall'Università degli Studi di Messina, si è voluto indagare l'utilità della scrittura riflessiva quale dispositivo innovativo di sviluppo professionale.
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Bertoli, Roberta. "Connections between internship and professional identity in educational professions training: a narrative review." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, n.º 3 (31 de diciembre de 2022): 192–205. http://dx.doi.org/10.36253/form-13614.

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Resumen
Today’s society at the Italian and European levels is subject to rapid and continuous change, and those who are part of it must acquire the necessary tools and skills to cope with it and to be active builders of their own personal and professional life projects. The curricular internship is proposed as a device for learning about and experiencing the circularity between theory and practice, which is fundamental to the construction of the professional identity of educators and pedagogues. The literature review presented here aims to highlight the close connection between internship and professional identity in the initial training of the educational professions. Connessioni tra tirocinio e identità professionale nella formazione delle professioni educative: una rassegna narrativa. La società attuale a livello italiano ed europeo è soggetta a veloci e continui cambiamenti e coloro che ne fanno parte devono acquisire gli strumenti e le competenze necessari per farvi fronte e per essere attivi costruttori del proprio progetto di vita personale e professionale. Il tirocinio curriculare viene proposto come dispositivo per conoscere e sperimentare la circolarità tra teoria e pratica, fondamentale per la costruzione dell’identità professionale di educatori e pedagogisti. La rassegna letteraria qui presentata mira a mettere in luce la stretta connessione tra il tirocinio e l’identità professionale nella formazione iniziale delle professioni educative.
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De Bortoli, Katya. "I paradossi del mismatch. Un'indagine qualitativa su alcune piccole e medie imprese trevigiane e bellunesi". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 1 (junio de 2020): 119–46. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-001008.

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Resumen
Lo sviluppo di un accordo di collaborazione fra la Camera di Commercio Treviso e Belluno - Dolomiti e gli Atenei di Ca' Foscari e Padova per la promozione di tirocini di neolaureati nelle piccole e medie imprese del territorio ha incontrato la problematica del mismatch fra domanda e offerta di lavoro. Come possono coesistere il fenomeno della fuga di cervelli all'estero e la difficoltà, rappresentata dalle imprese, nel reperimento di profili di alto livello? Questa situazione che appare paradossale ha importanti conseguenze non solo per i giovani laureati e le loro famiglie ma anche per le imprese, costrette a ridimensionare i programmi di sviluppo. Con una ricerca di tipo qualitativo, mediante somministrazione di interviste semi-strutturate ai responsabili risorse umane di Pmi di Treviso e Belluno, ci si è proposti di far emergere i nodi del problema e i suoi effetti, cercando anche di capire quali servizi e attività vengano ritenuti utili per favorire il processo di incrocio fra domanda e offerta di lavoro.
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Di Vita, Alessandro. "Tutoraggio didattico tra pari a distanza: una ricerca-intervento svolta con gli studenti universitari". EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, n.º 2 (diciembre de 2021): 74–87. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13020.

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Nell'a. a. 2020-21 è stata svolta una ricerca-intervento sul peer tutoring in ambito universitario, ipotizzato come strumento efficace per ridurre alcuni effetti negativi che la DAD, imposta dalla pandemia da covid-19, aveva provocato durante l'a. a. 2019-20 tra gli studenti iscritti al primo anno del corso di laurea triennale in Scienze dell'Educazione dell'Università di Palermo. 17 studentesse e 2 studenti del secondo anno di questo corso di studi, che avevano completato gli esami dell'anno precedente, dopo aver partecipato tra febbraio e marzo ad una specifica attività formativa, da marzo a giugno 2021 hanno aiutato, ancora in modalità a distanza, 33 studentesse e 2 studenti - loro colleghi di annualità - a procedere nella carriera recuperando il maggior numero possibile di esami del primo anno. L'adesione all'iniziativa è stata volontaria sia per gli studenti tutor sia per gli studenti tutorati. Agli studenti tutor l'attività svolta è stata riconosciuta come "tirocinio curricolare straordinario" sostitutivo del tirocinio che, per la pandemia, non si è potuto svolgere presso le strutture educative convenzionate con l'università. Entro luglio 2021, il gruppo composto dai 35 studenti ritardatari ha sostenuto 38 esami arretrati su un totale di 57, rilevato dopo la chiusura della sessione straordinaria di febbraio; quindi sono stati recuperati i due terzi degli esami arretrati. Inoltre, a luglio 2021, in questo gruppo di 35 destinatari dell'intervento formativo, 15 studenti hanno sostenuto tutti i sette esami previsti per il secondo anno del piano di studi, 8 ne hanno sostenuti sei e gli altri un numero variabile da due a cinque, con la previsione di sostenere i rimanenti esami nella sessione autunnale o in quella straordinaria del secondo anno di corso. Al termine dell'attività svolta nei 19 studenti tutor è migliorata la comprensione delle discipline insegnate ai colleghi. Il modello sperimentato positivamente si può riproporre anche nella didattica in presenza.
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Tesis sobre el tema "Attività di tirocinio"

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Baccolini, Carlotta. "Flipped classroom ed apprendimento: un'esperienza di attività propedeutica nella scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8882/.

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Resumen
La Flipped Classroom è una metodologia didattica innovativa che prevede una inversione dei momenti classici delle didattica: la lezione frontale a scuola e lo studio individuale a casa. L’idea alla base della Flipped Classroom è utilizzare la tecnologia moderna per diffondere i contenuti fuori dall’orario scolastico così da concentrare poi le ore di lezione sull’elaborazione dei contenuti stessi. In questo modo si riporta l’attenzione didattica sull’elaborazione dei contenuti piuttosto che sul loro ascolto passivo. A seguito dello studio teorico del metodo Flipped ho fatto una esperienza di tirocinio presso una classe terza della Scuola secondaria di primo grado "`Il Guercino"' dell'IC9, in collaborazione con la professoressa Leone, per applicare questa metodologia didattica. Una volta in classe, io e la professoressa, abbiamo considerato più efficace e utile, per gli studenti con cui lavoravamo, fare propedeutica piuttosto che Flipped Classroom. L’esperienza di tirocinio è stata conclusa con un questionario per valutare l’utilizzo, da parte dei nostri studenti, della piattaforma didattica Moodle, in uso nella scuola. I risultati dell’analisi delle risposte è stato conforme a quanto da noi atteso: data l’età i nostri studenti non avevano il giusto grado di autonomia per lavorare con la metodologia della Flipped Classroom.
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MECENERO, MARIA CRISTINA. "Passaggi: maestre tra scuola e università.L’esperienza delle supervisore dei corsi di laurea in Scienze della formazione primaria: due studi di caso". Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/11562/343929.

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Resumen
Passaggi: maestre tra scuola e università è il titolo del mio lavoro che vuole essere un contributo alla conoscenza e alla comprensione dell’esperienza delle maestre chiamate supervisore o tutor di tirocinio per il loro nuovo ruolo assunto nelle università italiane nella formazione delle future insegnanti dei primi gradi di scuola, da quando, nel 1998, è stato istituito il corso di laurea in Scienze della formazione primaria. Passaggi sono quelli che nella storia delle maestre italiane stanno avvenendo proprio grazie al fatto di essere coinvolte nella trasmissione/innovazione del sapere dell’esperienza, nella forma istituzionalizzata a livello universitario: custodi e artefici attive di una cultura della scuola da rimettere nello scambio e nel circuito del sapere. Ho svolto la ricerca avvalendomi di un metodo misto tra l’ermeneutico, basato sulla continua e dialogica interpretazione dei dati raccolti a partire dallo scambio con le partecipanti alla ricerca, e l’approccio etnografico: ho scelto quindi di utilizzare diverse tecniche di indagine (osservazione partecipante, shadowing, intervista, analisi documentale) e di comporre una serie di differenti materiali empirici (taccuini, registrazioni, fotografie, testi redatti dalle partecipanti, materiale documentario). Le domande guida all’attività di ricerca – che cosa sta succedendo qui? come funziona la pratica formativa osservata? - rappresentano il fuoco del mio lavoro e hanno riguardato le esperienze delle maestre supervisore presenti sia nelle aule universitarie sia nelle classi scolastiche. Esse si sono articolate a partire da una questione di fondo: se e attraverso quali modalità le maestre supervisore contribuiscono nella relazione con altri soggetti – le studentesse, le insegnanti accoglienti, le/i docenti universitari, le/i dirigenti ecc. – a modificare la cultura scolastica e la cultura della formazione universitaria. Il processo della ricerca si è articolato in due studi di caso; i contesti scelti sono sati quelli dei gruppi di supervisione dell’università di Urbino e di Bologna. Lo studio delle due realtà si è sviluppato con modalità differenti, rispecchianti le differenti disponibilità date dai soggetti a coinvolgersi nella ricerca. Ho inoltre condotto alcune interviste in profondità a supervisore e studentesse delle città di Milano, Bologna e Urbino, per avere accesso a storie individuali relative all’esperienza di supervisione sia dal punto di vista delle maestre che da quello delle tirocinanti. Relazionalità, essere gruppo, pratica della convivialità, esperienza e mediazione sono le cinque dimensioni che definiscono le modalità proprie dell’interazione tra maestre supervisore, studentesse, università e scuola nel contesto di Urbino. Esse si inscenano in una dinamica istituzionale complicata e determinano un agire formativo che in parte prende le distanze da meccanismi di potere e di divisione interna, in parte li conferma. A Bologna, il gruppo di supervisore patisce un disconoscimento del valore aggiunto introdotto in università con l’esperienza del tirocinio e, tra identità professionali sperimentate, negate, rappresentate non univocamente, mostra quanto la dimensione interistituzionale venutasi a creare non sia sottoposta a elaborazione e venga anzi ostacolata da schemi e logiche vecchie che non è semplice superare, né nella cultura universitaria né in quella scolastica. Le maestre che sono all’università e vivono in una zona di intersezione organizzativa introducono un nuovo orizzonte: potrebbe essere questa un’occasione per ripensare anche profondamente le pratiche formative prevalenti nell’università. La ricerca si riprometteva di cogliere e interpretare eventuali segni di cambiamento rispettivamente della cultura della scuola e della cultura dell’università e, in definitiva, di valutare la significatività del dispositivo messo in atto a seguito dell’istituzione del corso di laurea in Scienze della formazione primaria. Un interesse non secondario dello studio era di mettere a disposizione delle interessate e di un pubblico più vasto la memoria del percorso dei due gruppi di supervisione coinvolti.
Passages: teachers between school and university is the title of my work, that aims to be a contribution to the awareness and understanding of the experience of teachers that are called supervisors or tutors of teachers training in their new role assumed within Italian universities in training future teachers for the first school grades, begun in 1998 when a course was started leading to a degree in Science of primary formation. Passages are those that are taking place in the history of Italian teachers thanks to the fact of being involved in the transmission/innovation of the knowledge of the experience, in the institutionalised form at university level: custodian and active artificer of school culture, to be placed once more in the exchange and circuit of knowledge. I developed my research using a mixed method from hermeneutic, based on the continuous and dialogical interpretation of the data gathered at the start of the exchange with the research participants and the ethnographic approach: I therefore chose to use various inquiry techniques (participant observation, shadowing, interviews, document analysis) and to put together a series of different empirical materials (notebooks, tapes, photos, texts written by the participants, documentary material). The key questions for the research - what is happening here? how does the formative practice observed function? - they represent the kernel of my work and dealt with the experience of the supervising teacher present both in the university lecture hall as well as school classes. Right from the start an articulated basic question: if and across which modality the supervising teachers contribute to the relationship with other subjects - students, tutor teachers, university professors, head teachers etc. - in modifying scholastic culture and the university formation culture. The research process was broken down into two case studies; the contexts chosen were those of the groups supervised by the universities of Urbino and Bologna. The study of the two realities in question developed with different methods, mirroring the varying availability on the part of the subjects in their involvement in the research. I have also conducted some in depth interviews to supervisors and students in the cities of Milan, Bologna and Urbino, to gain access to individual accounts in relation to the experience of supervision, both from the teacher’s point of view and that of the trainees. Relating, being part of the group, practising coexistence, experience and mediation, are the five dimensions that define the personal modality for interaction between supervising teachers, students, the university and school within the Urbino context. They are played out within a complicated institutional dynamic and determine a formative acting out that partly takes its distance from power mechanisms and internal division, in part it confirms them. In Bologna, the supervising group suffers from a disavowal of the added value introduced into the university with the experience of the trainees and by the experimented professional identities, negated, not represented unequivocally, it shows how much the inter-institutionalised dimension that was created, did not undergo an elaboration, on the contrary was impeded by old logic, not being a simple thing to overcome, neither in the university culture nor the scholastic one. Teachers that are at the university and live in an intersectional organising zone, introduce a fresh horizon: this could be the chance to re-think in depth the formative practice prevalent at the university. The research gave us the hope of gathering and interpreting any eventual signs of change, respective of the school culture and that of the university and to evaluate in a definite way, the significance of the device put into action following the creation of the Science degree in primary formation. A not secondary interest of the study was to make available to those interested and to an ever wider public the memory of the path undertaken by both groups involved in the supervision.
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