Literatura académica sobre el tema "Aspetti di sicurezza"

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Artículos de revistas sobre el tema "Aspetti di sicurezza"

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Altiero, Salvatore. "Sulla recente normativa cinese in materia di sicurezza alimentare". AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, n.º 1 (diciembre de 2010): 235–79. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001015.

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Resumen
Il 1° giugno 2009, è entrato in vigore il nuovo testo di legge cinese in materia di sicurezza alimentare: è lecito domandarsi se tale normativa debba essere vista come un passo avanti verso la soluzione delle note problematiche legate alla scarsa attenzione tributata da questo Paese - almeno fino ad oggi - all'elaborazione di norme in grado di garantire prodotti alimentari sicuri secondo canoni condivisibili in sede comunitaria e Wto; tale questione investe insieme la sicurezza dei consumatori e il libero commercio. Da un lato, l'approccio del legislatore cinese può essere accostato, per alcuni limitati aspetti, a quello adottato dal regolamento 178/2002 e dall'accordo Sps in quanto, ad esempio, il testo fissa la normativa generale in materia di sicurezza alimentare applicabile a tutti i prodotti del settore. Nel precedente quadro normativo, invece, non solo mancava una netta distinzione trae, ma la disciplina della materia era affidata a norme disconnesse e poteva variare per ciascun tipo di alimento in virtù del fatto che, per ognuno di essi, una legge dettava l'apposita disciplina in materia di produzione e commercio stabilendo a quali procedure e parametri ci si dovesse attenere per assicurarne la sicurezza (ad esempio la legge sulla "agricultural product quality safety"). Ancora, il testo di legge cinese stabilisce ciò che gli standard di sicurezza alimentare dovranno includere e prevede la costituzione di organi centrali incaricati della gestione e del monitoraggio delle situazioni di rischio. D'altro canto, il legislatore cinese ha delegato a futuri e imprecisati atti normativi la definizione della normativa di dettaglio necessaria a rendere realmente efficaci gli standard e ad assicurare il funzionamento delle autorità incaricate delle fasi di monitoraggio e gestione del rischio. Senza una pronta attuazione, quindi, il testo di legge cinese sulla sicurezza alimentare rischia di essere solo una risposta inconcludente e senza incisività alle istanze che la comunità internazionale e, per ciò che più ci interessa, l'Europa rivolgono alla Cina in materia di sicurezza dei consumatori e per la maggiore apertura dei propri mercati ai prodotti cinesi.
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Sanza, Michele. "I nuovi pazienti a rischio di comportamenti antigiuridici". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n.º 1 (abril de 2011): 75–86. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001006.

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Il profilo dei nuovi pazienti a rischio di comportamenti antigiuridici si pone all'incrocio tra i cambiamenti avvenuti nel campo dell'epidemiologia dei disturbi psichici e i risultati delle ricerche sul rapporto tra psicopatologia e comportamento violento. Questo approccio va ulteriormente riportato all'evoluzione del quadro normativo di riferimento che, avendo modificato importanti aspetti teorici della non imputabilitŕ e altrettanto importanti aspetti pratici delle misure di sicurezza per i pazienti rei non imputabili, ha determinato nuovi fabbisogni organizzativi e di competenza tecnica nei Dipartimenti di Salute Mentale. Il quadro di lettura che si propone, tende a trovare la definizione del profilo dei nuovi pazienti a rischio di comportamenti antigiuridici nelle prospettive epidemiologica, clinica, giuridica, e dell'organizzazione dei servizi. Questi aspetti, del resto, devono essere visti in un'ottica di sistema, come parti reciprocamente interagenti, di cui occorre definire i punti di contatto, affinché le conoscenze del quadro di riferimento teorico, cosě composto, si possano tradurre in percorsi operativi di tipo professionale nei Dipartimenti di Salute Mentale.
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Coco, Vittorio. "Poliziotti, carabinieri e mafiosi a Palermo (1962-1974)". ITALIA CONTEMPORANEA, n.º 293 (agosto de 2020): 149–76. http://dx.doi.org/10.3280/ic2020-293006.

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L'articolo consiste in un inquadramento della Pubblica sicurezza (Ps) a Palermo tra gli anniSessanta e la prima metà degli anni Settanta del Novecento. Si tratta di un momento significativoperché fu allora che gli apparati di sicurezza cominciarono a riattrezzarsi per il contrastoal fenomeno mafioso, in conseguenza della recrudescenza criminale e del mutato climapolitico. All'interno dell'articolo un particolare rilievo è stato dato sia alle figure dei questoriche si avvicendarono, sia alla squadra mobile che, esercitando le funzioni di polizia giudiziaria,rivestiva un ruolo centrale da un punto di vista investigativo. Inoltre, per ragionare in manierapiù completa della risposta delle istituzioni al crimine organizzato, parallelamente allaPs si è voluto dare spazio anche alle vicende riguardanti le strutture periferiche dei carabinieri.Uno degli aspetti centrali che emerge dall'articolo è la complessa relazione che si è sviluppatatra gli organismi operanti sul campo, così come quella con la magistratura, che ebbe tra isuoi effetti il rallentamento della stessa azione di contrasto.
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Finizio, F. S. y R. Padovani. "Aspetti diagnostici e post-operatori della siringomielia in risonanza magnetica nucleare". Rivista di Neuroradiologia 2, n.º 2 (junio de 1989): 153–57. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200208.

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Resumen
Gli autori presentano uno studio eseguito su 8 pazienti portatori di cisti siringomielica, studiati con risonanza magnetica nucleare prima e dopo l'intervento di derivazione siringosubaracnoideale (SSS). In tutti i casi la RM è stata sufficiente per la diagnosi, indicando con precision l'estensione della cavità siringomielica, i suoi caratteri, il grado di ingrandimento del midollo e la coesistenza di malformazioni quali 1'Arnold-Chiari, le anomalie della cerniera atlo-occipitale e la scoliosi. Gli autori sottolineano in particolare l'importanza di eseguire delle sequenze T2 pesate allo scopo di evidenziare il segno del “Flow void” liquorale (CFVS) ritenuto particolarmente utile nella diagnosi differenziale delle cisti siringomieliche con quelle di natura tumorale. Nei controlli post-operatori la RM ha sempre evidenziato il risultato dell'intervento. La RM, metodo non invasivo, può attualmente da sola porre con sicurezza la diagnosi di siringomielia ed è in grado di controllare perfettamente i risultati degli interventi chirurgici.
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Mantovani, Giulia. "Madri detenute e figli". MINORIGIUSTIZIA, n.º 3 (enero de 2021): 134–42. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003014.

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"Il carcere non è per le donne" è l'affermazione che Paola Bonatelli riprende dalle detenute nella sezione Alta Sicurezza della Casa circondariale di Lecce che hanno partecipato al docu-film di Caterina Gerardi Nella Casa di Borgo San Nicola. Nel nostro ordinamento a poter sottrarre le donne al carcere è la maternità ossia la tutela del legame tra madre e figlio. Nel contributo che segue ci si pone l'obiettivo di ricostruire lo stato dell'arte per poi focalizzare l'attenzione su alcuni aspetti d'immediato rilievo ai fini della realizzazione di una rete di supporto alla genitorialità capace di proteggere insieme madre e bambino dalla frattura della carcerazione.
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Bompiani, Adriano. "Profilo etico-giuridico delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative". Medicina e Morale 40, n.º 5 (31 de diciembre de 1991): 745–79. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1118.

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Resumen
L'autore affronta il tema delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative sotto il profilo etico e giuridico. In particolare, dopo aver accennato alla differenziazione fra ordine etico ed ordine giuridico, si sofferma sui seguenti aspetti: 1) analisi dei fattori etici insiti nelle decisioni dell'autorità sanitaria: obbligatorietà e volontarietà dei trattamenti vaccinali; 2) valutazione dei fattori etici che dovrebbero guidare l'atteggiamento del cittadino di fronte alla richiesta di trattamenti sanitari - volontari od obbligatori - a carattere preventivo; 3) libertà morale del genitore e del bambino; 4) caratteristiche intrinseche di liceità del trattamento (sicurezza dei risultati, innocuità del vaccino sotto il profilo tecnico, ecc.).
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Ferri, Gaetana, Franco Fucilli, Gioacchino De Sandoli, Sarah Guizzardi, Carla Campagnoli y Romano Marabelli. "Il performance management nell'area della sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli a". MECOSAN, n.º 121 (septiembre de 2022): 123–55. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-121oa13862.

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A partire dal 2007 è stata avviata dal Ministero della Salute, nell'ambito delle procedure del Comitato LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) per l'appropriatezza, l'efficienza e la congruità delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), una valutazione annuale, tramite indicatori quali/quantitativi, dell'efficienza operativa dei Servizi regionali di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. Nel presente lavoro sono descritti i principi di riferimento, le modalità e gli aspetti più significativi emersi nel corso di tale esperienza durata oltre un decennio.Il sistema di valutazione ha contribuito all'evoluzione del processo di programmazione, a livello nazionale, regionale e locale, e ha avuto evidenti riflessi positivi mostrandosi come un punto di riferimento per quantificare le risorse umane e strumentali, e per la capacità di laboratorio, contribuendo alla chiarezza e coordinamento delle amministrazioni sanitarie sugli obiettivi operativi valutati.L'adozione di un articolato strumento di management ha inoltre offerto utili informazioni ai decisori (policy-makers) nella fase di contrazione del finanziamento e di ricambio generazionale che ha interessato il SSN dal 2008, e che si protrae tuttora1. 1 4° Rapporto GIMBE sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Fondazione GIMBE: Bologna, giugno 2019; pp. 64-65. Recuperato da: https://salviamossn.it/var/uploads/contenuti/allegati/4_Rapporto_GIMBE_Sostenibilita_SSN.pdf.
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Di Fonzo, Antonella, Maria Angela Perito y Carlo Russo. "Gli standard privati di sicurezza alimentare: un modello di teoria dei contratti per l'analisi degli aspetti organizzativi e promozionali". ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, n.º 2 (noviembre de 2012): 85–105. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-002005.

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In recent years, large food distributors poured considerable effort in the definition of private standards of food safety for their products. Despite these efforts, medium and large retailers have yet to begin advertising to their consumers the adoption of such standards and, in doing so, do not actively pursue a diversification strategy for their products. This behavior seems paradoxical as large retailers would benefit from product differentiation. This article focuses on the role of standards in the coordination of the supply channels and proposes a theoretical model that gives an economic motivation to the current behavior of large retailers. The first objective of this study is to demonstrate how the adoption of standards is a rational choice for large retailers, even in the case in which consumers are not willing to pay for food safety. The reason is that standards can also be used to solve information asymmetry problems and organize the supply chain. Secondly, the theoretical model of contracts suggests that, investments related to the promotion of standards to the consumers, might, under certain conditions, undermine the profits of the large distribution.
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Sgreccia, M., S. Domeniconi y A. Maraula. "La mappatura delle competenze dell'infermiere di dialisi". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, n.º 1 (24 de enero de 2018): 63–66. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1118.

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Resumen
La competenza infermieristica si diversifica in aspetti distintivi che contraddistinguono ‘orizzontalmente’ settori operativi differenti. Essa però trova anche una diversificazione ‘verticale’ in livelli di ‘capacità’ più o meno elevati: in tutti i contesti operativi infatti ogni dirigente e, soprattutto, ogni paziente è in grado di percepire e valutare alcuni infermieri come più competenti rispetto ad altri. Il buon esito dell'addestramento degli infermieri neo inseriti in dialisi non riguarda solo i tutor, ma l'intera équipe infermieristica: ogni componente infatti subisce in maniera più o meno consapevole una sorta di ‘destabilizzazione’ per ogni neo-inserito che entra a far parte del gruppo; la maturità dell'équipe e la distribuzione nel tempo degli addestramenti permettono un migliore assorbimento. Gli anni di esperienza di ogni singolo componente però non sono sufficienti a valutare la capacità di assorbire in sicurezza le nuove unità da parte dell’équipe; il ricorso alla mappatura delle competenze permette di individuare la reale possibilità che un gruppo infermieristico ha di supportare la crescita professionale di infermieri principianti. (nursing)
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Di Giorgio, Michele. "Per una polizia nuova: alcune riflessioni a margine di una ricerca". SOCIETÀ E STORIA, n.º 173 (noviembre de 2021): 532–38. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173006.

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I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore argomenta i motivi alla base del volume, da lui scritto, Per una polizia nuova. Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), disegnandone un profilo.
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Tesis sobre el tema "Aspetti di sicurezza"

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Collina, Francesca. "Aspetti di sicurezza nel Cloud Computing". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4653/.

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Pace, Matteo <1987&gt. "Gli aspetti della sicurezza nei contratti di cloud computing". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4108.

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Focalizzazione sul fenomeno in continua crescita del cloud computing, ormai divenuto requisito fondamentale di operatività della maggior parte delle imprese (specialmente per quanto riguarda le start-up e le imprese medio-piccole), dei contratti di sottoscrizione del servizio con il "cloud provider" e dei relativi aspetti concernenti la sicurezza.
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D'Alessandro, Francesca. "Analisi degli aspetti di sicurezza e del contesto regolatorio per la realizzazione di progetti CCS". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Questo lavoro rappresenta un prospetto che indica gli strumenti normativi e legislativi applicabili ai progetti di Carbon Capture and Storage (CCS), considerata a livello globale come una tecnologia chiave per l’abbattimento delle emissioni. La tesi fa riferimento sia agli adempimenti normativi necessari alla realizzazione di infrastrutture per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio di CO2, sia agli aspetti tecnici di cui tener conto al fine di sviluppare ed implementare i progetti CCS. L’elaborato include una rassegna delle normative esistenti a livello nazionale ed europeo ed un’analisi comparativa dei requisiti legislativi richiesti in funzione delle diverse fasi di un progetto CCS (cattura, trasporto e stoccaggio). In particolare, le legislazioni europee approfondite sono quella italiana e quelle di Norvegia e Regno Unito, in quanto questi ultimi sono considerati i paesi europei leader nello sviluppo e nell’implementazione della tecnologia CCS. Inoltre, nel prospetto è riportato un breve excursus sulla legislazione extra-europea esistente applicabile ai processi CCS, nello specifico quella di Stati Uniti, Australia, Cina e Giappone. Infine, è presentato un approfondimento sui principali standard e le norme tecniche che fanno riferimento, di solito separatamente, alle diverse fasi di un progetto CCS. Il focus è posto in particolare sugli standard relativi al trasporto ed ai diversi aspetti che riguardano la progettazione, la costruzione ed il funzionamento dei sistemi di pipeline di CO2.
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Baraldi, Carlo. "La sicurezza dei dati biometrici nella firma grafometrica. Aspetti giuridici e tecnologici". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6682/.

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La firma grafometrica è la sottoscrizione autografa eseguita con uno stilo elettronico su un dispositivo di acquisizione digitale e rappresenta ad oggi nel panorama delle tipologie di firma elettroniche una realtà a tutti gli effetti realizzabile. Questa tipologia di firma elettronica fonda il proprio valore sulle caratteristiche di universalità, unicità, permanenza e collezionabilità dei dati biometrici. Il successo della firma grafometrica è da ricercare invece nella sua stessa natura di firma, in quanto l'uomo da sempre è stato abituato ad eseguire il gesto dell'apposizione della propria firma autografa a dichiarazione della propria volontà. La profonda informatizzazione degli ultimi anni e la recente normativa hanno quindi permesso di trasferire la semplicità di questo gesto dal contesto analogico a quello digitale. I vantaggi derivanti dall'utilizzo della firma grafomentrica sono molteplici: innanzitutto il suo utilizzo comporta la completa dematerializzazione della gestione documentale aziendale con considerevoli risparmi dati dall'annullamento dei costi di stampa ed archiviazione dei documenti stessi, comporta inoltre una maggiore velocità di esecuzione dei processi documentali (dalla realizzazione dei documenti alla ricerca degli stessi) ed infine rende possibile l’ottenimento di documenti già predisposti per la conservazione a norma (con conseguente mantenimento della validità legale nel tempo). Come conseguenza di questa trasposizione dall'analogico al digitale si sono presentate tuttavia problematiche derivanti dalla natura stessa del nuovo contesto; la realizzazione di soluzioni di firma grafometrica richiede quindi una forte attenzione, al fine di evitare che i dati biometrici possano essere utilizzati impropriamente. Questa tesi è quindi volta a descrivere sia a livello normativo che tecnologico questa tipologia di firma elettronica avanzata. Nel corso della trattazione verranno inoltre fornite delle linee guida per la realizzazione di un corretto processo di apposizione della firma grafometrica a tutela della sicurezza dei dati biometrici dell'individuo.
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Gabellini, Sonia. "Valutazione dei Rischi e Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: aspetti generali e applicazione ad un caso di studio". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/1134/.

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Venturoli, Serena. "Aspetti gestionali e scientifici dei vulcani di fango presso la Riserva Naturale delle Salse di Nirano". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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La Riserva Naturale delle Salse di Nirano è collocata nel Comune di Fiorano Modenese. Istituita nel 1982 per preservare la popolazione di una specie vegetale alofila Puccinellia fasciculata, tipica di ambienti costieri e dunosi, oggi è conosciuta per le manifestazioni delle Salse, risalite di fluidi fangosi composti da acqua salmastra, argilla e idrocarburi. I fluidi risalgono lungo fratture del terreno per la presenza di giacimenti di gas metano nel sottosuolo. Le forme più caratteristiche sono i vulcani di fango: coni di diverse altezze che si formano per la deposizione di colate successive che si seccano lungo i fianchi. Una Riserva Naturale simile è quella delle Macalube di Aragona (AG), in cui nel 2014 due bambini di 7 e 9 anni rimasero uccisi sommersi dal fango estruso per uno scoppio improvviso. L'episodio destò la preoccupazione dell’amministrazione della Riserva di Nirano sulla fruizione in sicurezza dell’area, la quale si stima sia visitata da 70.000 persone l’anno. Tra il 2015 e 2017 e nuovamente nel 2020 vennero avviate nuove indagini scientifiche multidisciplinari. La tesi mostra i risultati preliminari delle indagini svolte tra il 2020 e 2021, volte a individuare le tecniche più opportune per caratterizzare l’area, nel tentativo di delineare un piano di monitoraggio che ne garantisca la fruizione in sicurezza. Il mio contributo sperimentale è stato quello di raccogliere i dati pregressi e quelli nuovi (partecipando e affiancando i ricercatori nel lavoro di campagna e di analisi dati, sia di carattere geofisico che idrologico) in una piattaforma GIS che ne permetta la loro rapida consultazione ed integrazione nel tempo, come strumento per future ricerche. L’uso di un software versatile come QGIS ha permesso di utilizzare un moderno strumento di pianificazione ambientale, per organizzare il lavoro di ricerca, e valorizzare il peculiare contesto naturalistico dell’area e la sua fruizione turistica, attraverso una gestione integrata della Riserva.
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Colucci, Silvia. "Aspetti legali e tecniche del commercio elettronico per massimizzare la sicurezza degli utenti finali. Sviluppo e analisi critica di un sito web a norma di legge". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Resumen
Con l'analisi delle normative di riferimento dei contratti a distanza e la valutazione degli aspetti legali è possibile ricavare soluzioni utili da applicare ad un sito e-commerce per prevenire diverse tipologie di rischi riscontrabili in Internet e garantire la massima sicurezza sia agli acquirenti che ai professionisti/venditori nelle procedure di acquisto e vendita online.
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Cantafora, A. F. A. "Analisi e sviluppo della filiera latte per la sicurezza alimentare in Cameroun : aspetti tecnici e sociali : Dottorato di ricerca in produzioni animali". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/144589.

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In developing countries, dairy products play a very important role in food security and food safety. In Africa, many problems have hindered local milk production making dried milk imports from western countries necessary. Milk production should be improved to allow these countries to unburden themselves from their economic ties and to reduce health problems related to the use of dried milk. An analysis on the area of intervention, through a feasibility study, has allowed the collection of enough data to identify the appropriate framework of operation for the organization of a milk commodity system in the urban and periurban area of Maroua. The study has made possible the writing of a project presented to and financed by the Cariplo Foundation. Research and activities undertaken have permitted sustainable and long-lasting interventions. In particular the organization, rationalization and training of farmers and their wives, the creation of the milk analysis laboratory and the collection centre have allowed the implementation of the milk chain in the city. This has also guaranteed that milk sold in the market of Maroua is checked for quality so that milk hygienically unsafe is not distributed.
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Compatangelo, Francesco. "Olive da tavola: aspetti qualitativi, tecniche di produzione e politiche commerciali delle DOP e IGP in Italia e nell'Unione Europea". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumen
Questo elaborato ha lo scopo di fornire una visione d’insieme sull’argomento delle olive da tavola, partendo dalla definizione del prodotto, descrivendo le differenti fasi del processo produttivo, affrontando alcuni temi di sicurezza alimentare legati al suo consumo e concludendo con il metodo per l’analisi sensoriale elaborato dal Consiglio Oleico Internazionale. Il primo capitolo ha l’obiettivo di introdurre il tema in questione, riportando le caratteristiche compositive e nutrizionali proprie dell’oliva da tavola. Successivamente sono approfonditi i principali metodi di trasformazione impiegati, evidenziando quelle che possono essere le possibili alterazioni ed introducendo l’utilizzo di colture microbiche selezionate per migliorare l’avvio alla fermentazione. Il secondo capitolo descrive le classificazioni introdotte nella norma commerciale COI/OT/NC n. 1 del 12/2004 e le principali cultivar da tavola diffuse nel mercato italiano e in quello spagnolo. Sono inoltre argomentati i temi delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette in Europa, con particolare attenzione verso le olive italiane e spagnole. Segue una panoramica sulla situazione dei mercati mondiali, europei ed italiani negli ultimi anni per concludere con un accenno alle possibili frodi alimentari che interessano tale prodotto. Il terzo ed ultimo capitolo è incentrato soprattutto sull’analisi sensoriale, illustrando nello specifico (formazione del panel di giudici, il foglio di profilo, il vocabolario da utilizzare) il metodo elaborato dal COI nel novembre del 2011 per valutare e classificare le olive da tavola.
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VAIANO, FABIO. "Aspetti tossicologici e giuridici in tema di sicurezza stradale". Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11573/1512078.

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Il tema della sicurezza stradale è fonte di ampio dibattito in ambito politico/legislativo e suscita nell’opinione pubblica sempre particolare interesse e preoccupazione viste le dirette ricadute nella quotidianità di ognuno di noi. Negli anni si sono susseguiti diversi interventi legislativi mirati alla riduzione degli eventi lesivi derivanti dall’incidentalità stradale, come ad esempio l’introduzione nel 2016 dei reati di omicidio stradale (art. 589-bis CP) e di lesioni personali stradali gravi o gravissime (art. 590-bis del CP). Inoltre, sono state intraprese anche numerose iniziative ed interventi sia a livello nazionale (es. il PNSS e la Direttiva “Minniti”) sia a livello Europeo (EU road safety guidelines 2011-2020) pur senza raggiungere gli obiettivi prefissati. Nonostante tutti gli sforzi profusi, anche sul piano della educazione alla guida, il numero di vittime della strada è ancora elevato (3.173 nel 2018). La guida in stato di alterazione da alcol (artt. 186 e 186-bis CdS) o da sostanze stupefacenti (art. 187 CdS) è una delle principali cause di incidenti con esiti fatali ed è di non sempre facile rilevazione per la natura specifica degli accertamenti richiesti. Il progetto di ricerca da me condotto ha un duplice scopo: individuare i principi fondanti e le caratteristiche imprescindibili che i protocolli di gestione degli accertamenti tossicologico forensi ai fini degli artt. 119, 186, 186-bis e 187 CdS devono rispettare e possedere e, tramite la loro applicazione, ottenere una comprensione del fenomeno della guida in stato di alterazione da sostanze basato su evidenze scientifiche. Grazie alla collaborazione con la Sezione di Scienze Medico Forensi dell’Università degli Studi di Firenze, ho potuto studiare dei protocolli già esistenti individuando nella scelta della matrice, nella redazione della catena di custodia, nelle modalità di raccolta e di movimentazione del campione e nella applicazione della più opportuna metodica analitica le fasi fondamentali per la redazione di protocolli affidabili ed efficaci che possano assicurare la qualità del dato finale, nonché della sua interpretazione, così che esso possa assumere valenza di prova scientifica in ambito forense. Criticità emersa durante lo studio è la mancanza di omogeneità tra i vari protocolli per la gestione degli accertamenti previsti per l’art. 119 del CdS. Attualmente ogni CML redige, in accordo con le Strutture responsabili dell’attuazione (Aziende Ospedaliere, SerD, Laboratori di Tossicologia Forense), le proprie procedure che possono diversificarsi sulla base delle sostanze da rilevare, delle matrici da prelevare e della metodica analitica. Ciò crea inevitabilmente una discriminazione tra i vari utenti e per questo sarebbe auspicabile una uniformità almeno regionale, meglio se nazionale, dei vari protocolli nell’ambito della valutazione del possesso dei requisiti di idoneità alla guida. Dall’applicazione dei protocolli è emerso che per gli accertamenti eseguiti per la CML #1, il 13,6% dei soggetti è risultato positivo ad almeno una sostanza stupefacente (cocaina, 94,4 %). Per la CML #2, la percentuale era anche maggiore e pari al 23,8% (cocaina, 86,9%). Il protocollo in vigore con tale CML, prevede anche l’analisi del marker di uso/abuso alcolico EtG nella matrice cheratinica: il 5,4% degli individui è risultato assuntore cronico eccessivo di alcol (> 60 g/die). Nell’ambito delle analisi predisposte dagli organi di PS in caso di incidente stradale con ricorso a cure sanitarie, si è rilevato che il 19,6% dei soggetti aveva livelli alcolemici superiori al limite di legge consentito (0,5 g/l), mentre il 14,9% aveva assunto almeno una sostanza stupefacente o psicoattiva (Cannabis, 41,5%; BDZ, 41,4%). Tutti questi dati permettono di dipingere un quadro preoccupante del fenomeno della guida in stato di alterazione da sostanze basato non su interviste o questionari, ma su dati reali derivanti da un approccio Tossicologico Forense. Le evidenze emerse da questo studio possono essere utilizzate nella stesura di nuovi protocolli la cui adozione permetterebbe una più efficace e capillare attività di rilevazione e contrasto al fenomeno della guida in stato di alterazione da sostanze.
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Libros sobre el tema "Aspetti di sicurezza"

1

Mariani, Paola. Le relazioni internazionali dell'Unione europea: Aspetti giuridici della politica estera, di sicurezza e difesa comune. Milano: Giuffrè, 2005.

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2

Galantino, Maria Grazia. La società della sicurezza: La costruzione sociale della sicurezza in situazioni di emergenza. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2010.

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3

Camillo, Federica Di. Una strategia di sicurezza nazionale per l'Italia: Elementi di analisi. Roma: Istituto affari internazionali, 2009.

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4

Frey, Marco. La sicurezza conviene: Salute e sicurezza sul lavoro come fattore di crescita delle organizzazioni. Milano: FrancoAngeli, 2014.

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5

Giuffrida, Roberto. La costituzione di zone e corridoi di sicurezza quale contenuto dell'intervento umanitario. Torino: G. Giappichelli, 2008.

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Bellosta-López, Pablo, Julia Blasco-Abadía, Javier Belsué Pastora, Morten S. Hoegh, Thorvaldur S. Palsson, Steffan Wittrup Mc Phee Christensen, Pedro L. Berjano et al. Linee guida di buona pratica per la gestione del dolore e i disturbi muscolo-scheletrici nei lavoratori e nelle aziende. Universidad San Jorge, 2022. http://dx.doi.org/10.54391/123456789/753.

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Resumen
Le azioni volte a migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro sono nate dalla necessità di proteggere dagli incidenti i dipendenti che lavorano nelle industrie europee, come le centrali nucleari o le grandi industrie chimiche. Oggi, questo campo si è evoluto in molte direzioni, e la prevenzione e la gestione dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) è una delle sue principali linee d'azione, dato che sono la ragione principale per cui i lavoratori si assentano dal lavoro. In particolare, la prevalenza dei DMS rappresenta più di 1,3 miliardi di persone e una perdita di più di 100 milioni di anni di vita a causa della disabilità; sono una causa comune di inabilità e di assenza per malattia. Storicamente, l'approccio ai DMS sul posto di lavoro si è concentrato sull'adozione di misure ergonomiche, che in alcuni casi sono state positive. Tuttavia, nonostante le misure ergonomiche e biomeccaniche siano ampiamente implementate sul posto di lavoro, la crescente prevalenza dei DMS su scala globale indica che non sono misure sufficienti da sole, quindi sono necessari nuovi approcci olistici che tengano conto degli aspetti biologici, psicologici e sociali per affrontarli. L'Alleanza europea Prevent4Work per la prevenzione dei DMS sul posto di lavoro ha sviluppato questo documento come guida basata sulle più recenti e rilevanti conoscenze scientifiche. Sia le aziende che i loro dipendenti possono beneficiare delle raccomandazioni di questa guida.
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II sistema di sicurezza civile italiano. Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2014.

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La società della sicurezza: La costruzione sociale della sicurezza in situazioni di emergenza. Rome, Italy: Franco Angeli, 2010.

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