Tesis sobre el tema "Arte tra le due guerre"
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Baù, Alessandro. "'Una vera arte e un'arte difficile' : Gian Dàuli editore moderno tra le due guerre". Thesis, University of Leicester, 2018. http://hdl.handle.net/2381/42792.
Texto completoSaggio, Silvia <1993>. "Giuseppe Mazzotti e le esposizioni a Treviso tra le due guerre". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12525.
Texto completoGiaco, Jacopo. "L'informatica in germania tra le due guerre mondiali". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8367/.
Texto completoSONEGO, CARLA. "Il progetto del vetro a Murano tra due guerre". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/11578/278528.
Texto completoGrego, Alessandra <1988>. "La cultura economica nel Mezzogiorno tra le due guerre". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3137.
Texto completoCestaro, Yuri <1982>. "Inflazione e iperinflazione: il dibattito economico tra le due guerre". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2674.
Texto completoMarzaduri, Luca. "Contributi di matematici polacchi nel periodo tra le due guerre mondiali". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20643/.
Texto completoCostantino, Carlo. "Lo sviluppo dell’edilizia residenziale a Bologna tra le due guerre (1920-1940)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Buscar texto completoBilliani, Francesca. "La riscrittura dei modelli : editoria e traduzioni in Italia tra le due guerre". Thesis, University of Reading, 2002. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.394151.
Texto completoGiovani, Virginia <1992>. "Produzioni tra arte ed economia: il caso di Glasstress come strumento di dialogo tra due mondi". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9303.
Texto completoDossola, Francesco <1963>. "La personalità di Nicolae Titulescu nella politica estera rumena tra le due guerre mondiali". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1544.
Texto completoBenetti, Elisabetta. "Bambini "anormali" e psichiatria in Italia tra le due guerre mondiali. Teorie e pratiche". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422782.
Texto completoLa tesi affronta la questione dell’infanzia letta principalmente attraverso le teorie e le pratiche psichiatriche, cogliendo al tempo stesso gli apporti e le influenze di discipline vicine come pedagogia, psicologia, psicoanalisi e antropologia criminale. L’attenzione è posta in particolare all’Italia, ma vengono analizzati i legami internazionali sia nella teorizzazione degli psichiatri sia nelle pratiche messe in atto negli istituti per bambini “anormali” e difficili. L’arco cronologico considerato è quello compreso tra le due guerre mondiali. Da un punto di vista metodologico la ricerca si avvale di diversi approcci: coniuga la ricostruzione del contesto generale con l’osservazione intensiva di alcuni case-studies, accogliendo al tempo stesso spunti e suggestioni dell’approccio transnazionale, particolarmente utile nella ricostruzione delle reti di relazioni tra gli psichiatri. La ricerca si pone per definizione all’incrocio di più ambiti: da un lato la storia della psichiatria, dall’altro la storia del fascismo e dall’altro ancora la storia dell’infanzia. La tesi si articola in tre parti. La prima parte è dedicata agli istituti per bambini anormali. Si è cercato di illustrare quali erano gli istituti per bambini anormali, le caratteristiche specifiche di ciascuna istituzione, le modalità di ammissione, le interazioni tra medici, società e famiglie. Si sono analizzate le cause dell’anormalità dei bambini secondo il punto di vista dai medici, ma si sono anche considerate le modalità di osservazione, di gestione dei bambini e le terapie specifiche adottate. Vengono prese in considerazione anche le modalità delle dimissioni, gli esiti della cura e il ritorno nella società di questi bambini. La seconda parte della tesi considera il contesto scientifico e politico di riferimento, nel quale agivano e operavano gli psichiatri. Questa seconda parte si articola in due capitoli: il primo indaga le richieste degli psichiatri dei bambini e le loro aspirazioni come gruppo di professionisti che reclamava uno spazio di azione che non fosse più solo il manicomio, ma anche la scuola, la fabbrica e l’esercito. Il secondo capitolo si concentra sulla seconda metà degli anni Trenta e si focalizza in particolare sul I congresso internazionale di psichiatria infantile, mostrando come i rapporti tra alcuni psichiatri, antropologi criminali e pedagogisti si fossero intrecciati e infittiti, evidenziando la disponibilità di alcuni medici a mettersi a disposizione del fascismo, talvolta anche per questioni accademiche e di prestigio. La terza parte si concentra sui bambini anormali: vengono prese in considerazione le diagnosi rinvenute sulle cartelle per verificare quali fossero e come abbiano contribuito alla costruzione della categoria del bambino “anormale”. L’ultimo capitolo cerca di dare voce ai bambini attraverso le parole che in alcuni casi hanno pronunciato e che alcuni psichiatri hanno raccolto per mostrare la complessa relazione tra medici e bambini.
Halimi, Redi <1982>. "Il dibattito intellettuale e politico in Albania tra le due guerre mondiali : Mehdi Frashëri tra "i vecchi" e "i giovani"". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3050.
Texto completoQuesta tesi indaga il dibattito intellettuale e politico in Albania, tra le due guerre mondiali. L'analisi parte dagli scritti di un personaggio come Mehdi Frashëri (1872-1963), uomo politico di rilievo e intellettuale impegnato in diversi campi del sapere. Vengono illustrati alcuni aspetti della produzione intellettuale, soffermandosi su quattro questioni in particolare: il problema economico, la riforma dell'istruzione, la riflessione sulla religione e il dibattito politico. Si analizzano le polemiche tra diversi attori sociali intorno ai temi sopra menzionati per apportare un nuovo contributo alla conoscenza del pensiero intellettuale albanese del periodo interbellico. Le questioni approfondite riguardano la creazione della Banca Nazionale d'Albania, la riforma agraria, l'introduzione del nuovo codice civile, la riforma dell'istruzione e la lotta politica durante il governo Frashëri del 1935-1936. Attraverso lo studio del dibattito intellettuale si tenta di approfondire alcuni problemi storiografici relativi al passaggio da un ordine imperiale ottomano a quello nazionale albanese e al contributo degli intellettuali sulle vie da percorrere per lo sviluppo del paese. Si è utilizzata una metodologia transnazionale per illustrare le circolazioni di uomini e idee che influenzano la formazione degli intellettuali albanesi. Grazie a questa metodologia si può tentare una rivisitazione del processo di modernizzazione per uscire dalla classica interpretazione dell'importazione-esportazione di modelli. Le fonti principali utilizzate per l'analisi sono la stampa periodica albanese del periodo interbellico e gli archivi di Tirana e di Roma.
BRUSCHI, GRETA. "Il calcestruzzo armato nel restauro architettonico in Italia : l'opera di Ferdinando Forlati tra le due guerre". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278691.
Texto completoDel, Bene Marco. "Organizzazione del consenso e mezzi di comunicazione di massa in Giappone tra le due guerre mondiali". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2001. http://hdl.handle.net/10579/156.
Texto completoD'ALESSANDRO, MICHELE. "Istituzioni internazionali ed economia tra le due guerre: la Società delle nazioni e l'organizzazione dei mercati". Doctoral thesis, Università Bocconi, 2004. http://hdl.handle.net/11565/4050975.
Texto completoGavagnin, Gabriella. "La letteratura italiana nella cultura catalana nel ventennio tra le due guerre, 1918-1936: percorsi e materiali". Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 1999. http://hdl.handle.net/10803/673501.
Texto completoFrigerio, Vittoria <1994>. "Lo Stato del fascismo. La soluzione del fascismo alla crisi dello Stato europeo tra le due guerre". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17318.
Texto completoDEL, GIUDICE Federico. "Diritti altrove. I lavoratori italiani e la protezione sociale in Francia e Argentina tra le due guerre". Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2021. http://hdl.handle.net/11384/109406.
Texto completoLucaroni, Giorgio. "ARCHITETTURE E LINGUAGGI DI STORIA Fascismo, storicità e cultura architettonica italiana tra le due guerre: 1919-1936". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3427286.
Texto completoNel corso della sua ventennale esistenza, il fascismo italiano non smise mai di rapportarsi con le strutture del tempo storico, producendo un’immensa quantità di narrazioni, concetti e rappresentazioni finalizzate a tracciare i confini passati, presenti e futuri della “rivoluzione” mussoliniana e, con essa, della nascente Era fascista. Partecipe di tale continua costruzione e ricostruzione storica fu anche gran parte della cultura architettonica italiana, attratta fin dai primissimi anni Venti dalle promesse del regime e gradualmente impostasi come una delle più importanti ramificazioni intellettuali del ventennio. Non solo per tramite della semplice pratica costruttiva ma anche attraverso riviste, progetti, dibattiti, istituzioni e manifestazioni espositive, essa fu in grado di recepire e diffondere gli immaginari storici dell’Era fascista contribuendo, pur nella sua estrema conflittualità, alla loro strutturazione. Obiettivo seminale del presente lavoro è allora di proporre una inedita lettura di questa ventennale tensione storica, analizzando tali narrazioni e rappresentazioni come parti di un più ampio regime di storicità al contempo eclettico e paradossale, inserito nella storia novecentesca eppure non privo di essenziali specificità. Nel perseguire questo fine, il campo architettonico italiano sarà allora sfruttato come guida, strumento e angolo di visuale privilegiato attraverso cui circoscrivere il terreno di ricerca e ricostruire, per quanto possibile, origini ed evoluzioni di tale complessa e innegabilmente decisiva vicenda storica.
Miniati, Emanuela. "La migrazione antifascista dalla Liguria alla Francia tra le due guerre : Famiglie e soggettività attraverso le fonti private". Thesis, Paris 10, 2015. http://www.theses.fr/2015PA100079/document.
Texto completoThis research focus on antifascist migration from Liguria to France, explaining how it has been mostly toward the South-East and Paris. It doesn't target general studies: its focal point, indeed, is on common people and migrant families’ experience. The “Common people” expression must be historically, socially and culturally contextualized. By examining the topics of Ligurian subjects involved in the Interwar period exile, identified in their own original territory, the common people category becomes a precious instrument to evaluate society network dynamics from inside.The regional study allows to follow transnational networks with a strong native town or party identity, a typical Italian migration modality in France, which organized itself in “petits villages italiens” rather than the American model of “Little Italies”
PARTOUCHE, BEATRICE. "La revisione internazionale dei testi scolastici di storia tra le due guerre mondiali. I casi italiano e norvegese". Doctoral thesis, Università di Foggia, 2021. https://hdl.handle.net/11369/425867.
Texto completoAmadini, Pietro <1972>. "Arti dell’Asia Orientale tra pubblico e privato: due raccolte esemplari : dal 1870, cent’anni di collezionismo d’arte cinese e giapponese a Milano". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3065.
Texto completoLo studio presenta nel dettaglio due raccolte tipiche del collezionismo milanese d’arte dell’Asia orientale. La prima, quella del conte Lucini Passalacqua, è proposta come archetipo di raccolta di opere d’arte giapponesi e cinesi, propria del contesto lombardo degli anni settanta dell’Ottocento. A quel tempo, il ricco commercio fra Italia e Giappone di uova del baco da seta aveva sviluppato un traffico parallelo di opere d’arte. La collezione Passalacqua si pone come utile termine di raffronto per la lettura di altre collezioni italiane della sua epoca. La seconda collezione analizzata interessa una raccolta privata di celadon formatasi attorno agli anni Settanta del secolo scorso. Questa è proposta come raccolta tipologica, propria della fase collezionistica più recente. A fianco dello studio delle due collezioni esemplari, sono presentate infine le principali collezioni milanesi d’arte cinese e giapponese nell’ordine in cui sono pervenute alla municipalità, nell’ottica di mostrare i cambiamenti di tendenza nel collezionismo milanese nell’arco di un secolo.
Amico, Deianira. "INTORNO AD ABSTRACTION-CRÉATION: ASPETTI DELL’ASTRATTISMO TRA ARTE E POLITICA (PARIGI, 1931-1936)". Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1193785.
Texto completoGRECO, EMANUELE. "La mostra “Fiorentina Primaverile” del 1922. Ricostruzione filologica dell'esposizione e del dibattito critico". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1128005.
Texto completoCHINI, CHIARA. "Ai confini d'Europa. Italia e Irlanda tra le due guerre". Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/2158/585097.
Texto completoDI, QUIRICO Roberto. "Il sistema bancario italiano all'estero e l'integrazione finanziaria internazionali dell'Italia negli anni tra le due guerre". Doctoral thesis, 1998. http://hdl.handle.net/1814/5746.
Texto completoExamining Board: Franco Bonelli, III Università di Roma ; Peter Hertner, Universität Halle ; Alan Steel Milward, Istituto Universitario Europeo (supervisor)
First made available online 25 August 2017
Con l'inizio del nuovo secolo ed in particolare dopo la fine della prima guerra mondiale, le maggiori banche italiane iniziarono ad aprire filiali all'estero o a costituire banche affiliate in paesi in cui si aprivano opportunità di penetrazione economica per la finanza e l'industria italiane. Questo processo di internazionalizzazione raggiunse il culmine nel corso degli anni Venti quando, anche grazie all'attività delle banche italiane all'estero, le relazioni internazionali della finanza italiana si intensificarono e permisero un maggior grado di apertura dell'economia del nostro paese agli influssi internazionali oltre che il temporaneo superamento di alcuni dei più vistosi ostacoli al processo di sviluppo economico italiano quali la scarsità di capitali e di valute pregiate. Questo maggior grado di apertura internazionale si ripercosse però in modo molto negativo sul sistema finanziario ed industriale italiano con il sopraggiungere della crisi dei primi anni Trenta che creò tali difficoltà da costringere lo Stato ad un massiccio intervento di salvataggio. Quando sopraggiunsero poi i problemi legati alle sanzioni contro l'Italia per l'aggressione all'Etiopia ed il progressivo avvicinamento dell'Italia all'area di influenza politica ed economica tedesca, l'elemento valutario assunse un ruolo predominante nelle preoccupazioni dei responsabili della politica economica italiana ed il sistema di banche e filiali italiane all'estero assunse un nuovo ruolo quale collettore di divise pregiate e di canale di connessione con l'estero della sempre più debole finanza italiana. Le vicende delle banche italiane all'estero nella prima metà del XX secolo forniscono dunque una serie di spunti di notevole interesse per comprendere meglio i principali aspetti della storia economica italiana di quel periodo e per delineare quelle interazioni tra vicende economiche e scelte politiche che costituiscono uno degli elementi chiave della storia italiana degli anni in esame.