Literatura académica sobre el tema "Analisi tecnica dei monumenti"

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Artículos de revistas sobre el tema "Analisi tecnica dei monumenti"

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Marchiori, Laura. "Medieval wall painting in the church of Santa Maria in Pallara, Rome: the use of objective dating criteria". Papers of the British School at Rome 77 (noviembre de 2009): 225–55. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000088.

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Le pitture medievali nella chiesa di Santa Maria in Pallara hanno ricevuto poca attenzione da parte degli studiosi, forse per via dell'incertezza della loro datazione; infatti non si possiede nessuna indipendente documentazione letteraria per la loro realizzazione. Tradizionalmente datati al X secolo, le pitture mostrano un'iconografia più comune nei contesti del XII e XIII secolo, una rappresentazione di Apostoli seduti sulle spalle dei Profeti, che senza dubbio contribuiscono alla loro dimenticanza, visto che i monumenti più tardi sono ben documentati. Comunque, l'iconografia deriva dalle tradizioni romane della decorazione ecclesiastica, tradizioni che possono essere utilizzate in un'analisi delle pitture al fine di arrivare ad una datazione indipendente basata solo sulla loro forma e contenuto. Seguendo una metodologia sviluppata da John Osbornc per la datazione di pitture medievali prive di documentazione a Roma, questo articolo analizza i criteri obicttivi di datazione delle pitture di Santa Maria in Pallara; tali criteri sono la messa in opera, la funzione, il soggetto, le iscrizioni e la tecnica pittorica. Simili analisi suggeriscono che per le pitture è possibile una data al X secolo, che sono ben classificate nella storia della tecnica pittorica di Roma tra monumenti sicuramente datati al IX secolo e quelli datati all'XI e XII secolo.
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Di Pietro, Maria Luisa, Antonio G. Spagnolo y Elio Sgreccia. "Meta-analisi dei dati scientifici sulla Gift: un contributo alla riflessione etica". Medicina e Morale 39, n.º 1 (28 de febrero de 1990): 13–40. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1186.

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La meta-analisi è una nuova disciplina che si propone di valutare criticamente i risultati di studi effettuati, particolarmente nel campo dei trials clinici. Gli autori di questo lavoro avanzano l'ipotesi che una meta-analisi modificata dei dati scientifici relativi alla tecnica della GIFT possa essere utile per dedurre alcune indicazioni etiche relative alla tecnica stessa. Questa analisi dei risultati della GIFT mostra che le nascite che si determinano con questa tecnica sono in numero inferiore rispetto alle gravidanze cliniche che iniziano, indicando come nel corso delle gravidanze stesse si determina una perdita fetale la quale non può essere giustilìcata dalla considerazione che molti fanno che "anche nelle gravidanze che iniziano naturalmente esiste la stessa percentuale di aborti spontanei". Per di più nella GlFT la stessa tecnica utilizzata gioca un ruolo determinante nel determinarsi di queste perdite fetali. Anche se la meta-analisi da sola non è sufficiente per fornire una interpretazione dei dati antropologici, secondo gli autori questi risultati della GIFT, relativamente alla salvaguardia dell'embrione umano, devono essere attentamente considerati ai fini della valutazione etica.
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Galvagno, Marco. "Anti-consumption research. Analisi bibliometrica della letteratura internazionale". MERCATI & COMPETITIVITÀ, n.º 2 (junio de 2011): 55–75. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-002005.

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La ricerca in tema di comportamento del consumatore ha abitualmente trascurato lo studio degli atteggiamenti negativi e dei comportamenti dei (non)consumatori. Tale fenomeno - noto con il termine di anti-consumo - fa riferimento ad un continuum di risposte che i consumatori hanno nei confronti dei prodotti commercializzati, che possono andare dal non-consumo fino al rifiuto attivo. Il presente lavoro analizza empiricamente la letteratura sull'anti-consumo con l'obiettivo di ricostruirne le origini, i temi cardine ed i possibili sviluppi futuri in maniera induttiva, per il tramite di una rassegna basata su una tecnica bibliometrica: l'analisi delle co-citazioni. Tale metodo, piů quantitativo ed oggettivo degli approcci tradizionali, ha permesso di identificare due livelli di analisi, sette filoni di ricerca e cinque approcci teorici diversi. I risultati dimostrano che, nonostante il tema dell'anti-consumo sia frammentato e manchi di omogeneitÀ, ci si trova davanti ad un promettente campo di studi, che beneficerÀ certamente dei diversi, ma complementari, approcci esistenti.
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Cimino, C., L. Chiapparini, M. G. Bruzzone, E. Ciceri, M. R. Carriero y B. Lombardi. "Analisi della tecnica Angio-TC-3D nello studio delle steno-occlusioni carotidee". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2_suppl (octubre de 1997): 115. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s245.

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Resumen
L'angio-TC e le tecniche di ricostruzione tridimensionale su work-station sono strumenti che permettono di studiare la patologia steno-occlusiva dei vasi al collo, ottenendo informazioni sulla morfologia, sull'estensione delle placche ateromasiche e sull'entità delle stenosi. Mentre appare sempre più emergente il ruolo dell'angio-TC come esame di screening per tale patologia, in letteratura non vi è unanimità di giudizio sulla possibilità che questa tecnica, da sola o in associazione con altre non invasive, possa sostituire l'angiografia in previsione di un intervento chirurgico. Scopo di questo lavoro è analizzare la sensibilità, la specificità e l'accuratezza diagnostica di questa tecnica, comprensiva delle successive elaborazioni con programmi di ricostruzione tridimensionale, rispetto a metodiche più tradizionali quali l'angio-RM, l'eco-color-doppler, l'angiografia digitale. Dato il prevedibile aumento di richiesta di esecuzione di questo esame saranno inoltre presi in considerazione altri parametri. In primo luogo sarà considerato il rapporto tra il tempo complessivo dedicato sia all'esecuzione dell'esame (impostazione dei protocolli di acquisizione, scelta della regione di interesse, scelta dei corretti parametri di somministrazione del bolo) sia l'elaborazione delle immagini (scelta del programma di ricostruzione, del target, eventuale segmentazione) e la qualità e l'affidabilità del risultato rispetto ad altre tecniche. Verrà infine considerato il costo biologico dell'esame in termini di dose somministrata al paziente. Data la recente installazione presso il nostro servizio di un'apparecchiatura TC spirale e di work-station per elaborazioni 3D, MIP, MPR, etc., ci proponiamo di utilizzare per questo studio un campione di 20 pazienti con TIA o minor stroke. Tutti questi pazienti saranno sottoposti ad eco-color-doppler, angio-TC, angio-RM e angiografia digitale.
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Moretti, Veronica. "Lontano dagli occhi.. La distanza tra ricercatore e partecipante nella tecnica dei diari". WELFARE E ERGONOMIA, n.º 1 (agosto de 2022): 157–67. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-001012.

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Questo articolo propone una riflessione circa l'utilizzo della tecnica dei diari all'interno della ricerca sociale, focalizzandosi sull'ambivalente relazione che si stabilisce tra ricercatore e partecipante: distanza e ricongiungimento. In prima analisi, ci concentriamo sulla lontananza tra i due attori durante la fase di pro-duzione dei contenuti. I dati generati diventano l'incontro tra ricercatore e par-tecipante che solamente nella fase di incipit (incontro iniziale) e di coda (incon-tro finale) possono trovare un ricongiungimento. Questo riavvicinamento è per-messo grazie all'utilizzo dell'intervista. La tesi avanzata che si cercherà di argo-mentare è quella di concepire il "diarista" come co-ricercatore.
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Lazarus, Jeffrey E. y Susan K. Klein. "Trattamento non farmacologico dei tic nella sindrome di Tourette con l'ausilio di un videotape per il trainig autoipnotico". IPNOSI, n.º 2 (febrero de 2011): 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2010-002001.

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questa analisi di casi esamina la possibilitŕ di utilizzare, con i bambini, un metodo standardizzato di apprendimento dell'autoipnosi (AI), per esplorarne l'efficienza e l'efficacia a breve termine nel trattamento dei tic in pazienti con sindrome di Tourette.fra 37 bambini e adolescenti con sindrome di Tourette inviati per un training di AI ne sono stati selezionati 33. Come parte di un protocollo per l'apprendimento dell'AI, tutti visionavano videoregistrazioni di un bambino in training autoipnotico per il controllo dei tic. Il miglioramento del controllo del tic č stato desunto dalla risposta soggettiva del paziente.ad un follow-up medio di 6 settimane, il 79% dei pazienti addestrati in questa tecnica ha sperimentato un risultato clinico a breve termine definito come "controllo". Tra coloro che hanno risposto, il 46% ha raggiunto il controllo sui tic con AI dopo solo 2 sedute e il 96% dopo 3 incontri. Un paziente ha richiesto 4 visite.l'insegnamento dell'AI con l'ausilio di videocassette, migliora un protocollo e riduce probabilmente il tempo di training in questa tecnica. Se l'AI č resa in questo modo piů accessibile, sarŕ un valido aiuto alla gestione multidisciplinare dei disturbi da tic nella sindrome di Tourette.
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Cecchinato, Giorgia. "Il labirinto e l’artista. La sfinge e la statua nelle Lezioni di Estetica di G.W.F. Hegel". Nuntius Antiquus 13, n.º 2 (31 de enero de 2018): 215–24. http://dx.doi.org/10.17851/1983-3636.13.2.215-224.

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L’obiettivo del testo è quello di presentare la lettura che G.W.F. Hegel (1770- 1831) offre dell’arte dell’antico Egitto, in particolare delle piramidi e della sfinge. I colossali monumenti funerari e il mostro mitológico sarebbero, secondo l’interpretazione di Hegel, espressioni dello spirito e del popolo egizio, della sua cultura, della sua, della religione e del modo di vivere e sentire. In un secondo passo analizzeremo come Hegel usa il mito dell’enigma della sfinge per esemplificare la “superiorità” razionale dei greci in relazione all’antico Egitto. Si vedrà come, in ultima analisi, l’arte greca non è solo l’espressione di una luminosa razionalità conciliata con sé stessa.
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Farini, Federico. "Uno sguardo piů profondo: video osservazione ed analisi valutativa di interventi di promozione della partecipazione sociale". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 46 (abril de 2011): 105–19. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046008.

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Questo articolo intende argomentare come l'utilizzo della tecnica della video osservazione permetta di costruire indicatori dall'elevato valore informativo nell'ambito di una valutazione degli interventi sociali, nel momento in cui si concretizzano in effettive interazioni tra operatori e destinatari. A questo proposito si farŕ riferimento ad una caso di studio specifico, ossia un'analisi valutativa, svolta da ricercatori dell'Universitŕ di Modena e Reggio Emilia, avente per oggetto un intervento di promozione della cittadinanza europea destinato a studenti delle scuole secondarie di grado superiore. Nello specifico, si mostrerň come la video osservazione dei processi comunicativi permetta di costruire tre indicatori fondamentali per la valutazione di un intervento di promozione della partecipazione attiva dei giovani, ossia: 1) attenzione alla fase di definizione delle aspettative, 2) effettivo grado di autonomia della partecipazione dei destinatari, 3) la capacitŕ di utilizzare la gestione del conflitto come occasione di promozione di una partecipazione attiva e creativa dei destinatari dell'intervento.
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Treccani, Gian Paolo. "«Storia naturale» della ricostruzione. Centri storici e monumenti nella Germania del secondo dopoguerra". STORIA URBANA, n.º 129 (abril de 2011): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-129001.

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Il saggio presenta i contenuti del volume di Storia Urbana dedicato alla ricostruzione in Germania dopo la seconda guerra mondiale; volume che si collega idealmente con quello edito nel 2007 sulla ricostruzione post bellica in Italia e un terzo, in corso di pubblicazione, dedicato alle cittŕ del Giappone. Le tre edizioni hanno l'obiettivo di cogliere i tratti comuni in queste esperienze nei territori sconfitti ma, anche, le peculiaritŕ che caratterizzano ciascuna vicenda ricostruttiva nel decennio che segue la fine del conflitto. Il caso della Germania, analizzato in questo volume, si presenta particolarmente complesso e variegato giŕ dalla questione dei danni. L'obiettivo dei bombardieri alleati fu di annientare psicologicamente, con la tecnica del, la popolazione tedesca concentrata nei centri antichi degli agglomerati urbani che per questa ragione subirono danni di molto superiori a quelli, giŕ ingentissimi, di paesi come l'Italia. Come emerge dai saggi contenuti nel volume, altre ragioni, quali i diversi modelli politici della parte est e ovest della Germania dopo la guerra, i fattori economici - favorevoli alla Germania Ovest con conseguenze perň non sempre positive sui tessuti urbani danneggiati - l'ateismo di stato nell'Est, il differente significato attribuito ai valori identitari ma anche, infine, la continuitŕ o meno con le politiche urbane pre-belliche se non addirittura pre naziste, prefigurarono, in ciascuna cittŕ, modalitŕ di ricostruzione in molti casi profondamente differenti.
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Mombelli, Marina y Sara Molgora. "La CTU: come promuovere una genitorialitŕ condivisa? Il punto di vista dei genitori". INTERAZIONI, n.º 2 (febrero de 2013): 85–96. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-002008.

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L'evidenza clinica circa l'importanza di una "buona prassi" delle funzioni genitoriali nelle situazioni di separazione e divorzio non trova un corrispettivo a livello delle ricerche empiriche sul tema, specie se si considera la capacitŕ genitoriale a livello relazionale e non solo individuale. A partire dall'ipotesi che un percorso di Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) possa favorire tale pratica, l'obiettivo del presente contributo č quello di indagare l'utilitŕ ed il valore di questa tipologia di interventi nel promuovere e nel sostenere una genitorialitŕ condivisa. A sedici genitori che hanno concluso un percorso di CTU da almeno un anno č stata somministrata un'intervista clinica semi-strutturata costituita ad hoc per la presente ricerca. Le interviste, interamente audio registrate, sono state analizzate con il software di analisi testuale T-LAB. Nello specifico, il contributo si focalizza sulle analisi condotte sull'intero corpus a partire dalla variabile di disegno "domanda". I risultati indicano che il percorso di CTU favorisce un cambiamento sia sul piano personale, sia a livello interpersonale-relazionale. In particolare, il consulente sembra assumere il ruolo di "timoniere", anche se risulta cruciale la posizione personale di impegno e fiducia di ciascuno dei protagonisti coinvolti.
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Tesis sobre el tema "Analisi tecnica dei monumenti"

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Mazzotti, Edoardo. "Analisi tecnica e verifica dei requisiti di omologazione per un veicolo solare". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24355/.

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Cimino, Gianluigi <1984&gt. "La vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio dell'Università di Bologna: metodologia adottata e analisi dei risultati". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7322/4/CIMINO_GIANLUIGI_LA_VULNERABILITA%27_SISMICA_DEL_PATRIMONIO_EDILIZIO_DELL%27UNIVERSITA%27_DI_BOLOGNA.pdf.

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Resumen
Alla luce degli sviluppi normativi e della crescente attenzione alla sicurezza sismica delle strutture, soprattutto dopo gli ultimi terremoti italiani, l'analisi e la verifica del patrimonio edilizio esistente è diventato uno strumento fondamentale per valutare la vulnerabilità sismica, per salvaguardare le vite umane e pianificare interventi strutturali. Il patrimonio edilizio italiano è caratterizzato da elevata complessità ed eterogeneità, sia dal punto di vista architettonico che strutturale, e consiste in strutture costruite in epoche diverse, collocate sia nel centro della città che in periferia, realizzate con diverse tecniche costruttive e caratterizzate da diversi usi. Lo scopo di questa ricerca è quello di individuare una metodologia di verifica facilmente gestibile e adattabile a molti edifici diversi, ma allo stesso tempo in grado di determinare lo stato effettivo della struttura in termini di criticità e carenze strutturali. Per fare ciò si è preso come riferimento il patrimonio dell'Università di Bologna, in particolare 59 plessi universitari quantificabili in circa 470.000 m2 di superficie utile da analizzare. Nel capitolo 1 è presentato lo "stato dell'arte" dei metodi per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti. Nel capitolo 2 viene descritto il patrimonio edilizio dell'Ateneo, si analizzano le condizioni ei vincoli operativi che hanno determinato l'individuazione della metodologia utilizzata. Nel capitolo 3 è illustrata nel dettaglio la metodologia e la campagna sperimentale effettuata sui materiali nel processo di acquisizione delle informazioni. Il capitolo 4 descrive un caso studio al fine di comprendere meglio la metodologia sviluppata e le sue potenzialità. Il capitolo 5 presenta i risultati ottenuti sul patrimonio attraverso diversi indicatori di vulnerabilità e, mediante analisi probabilistica e deterministica, definisce una valutazione della vulnerabilità affidabile delle strutture analizzate.
In the light of the recent code developments and of the growing attention given to the seismic safety of structures, especially after the last Italian earthquakes, the analysis and the verification of the existing building heritage has become a fundamental tool to assess the seismic vulnerability, to safeguard human lives and to plan structural interventions. The Italian building heritage is characterized by high complexity and heterogeneity, both from architectural and structural points of view, and consists in structures built in various ages, placed both in the city center and in the outskirt, realized with different structural techniques, characterized by several intended uses. The purpose of this research is to identify a methodology of verification easily manageable and adaptable to many different buildings, but at the same time able to determine the actual state of structure in terms of critical steps and structural deficiencies. In order to develop this methodology, the building heritage of the University of Bologna has taken as a reference. In particolar this building heritage has a overall floor area of approximately 470,000 m2 and consist in 59 buildings. Chapter 1 presents the "state of the art" of the methods for seismic vulnerability assessment of existing buildings. Chapter 2 describes the building heritage of the Athenaeum, analyzes its conditions and the operational constraints that determined the selection and identification of the methodology used. Chapter 3 illustrates in detail the methodology and the experimental campaign performed on the materials in the process of acquiring information on the constructions. Chapter 4 describes a case study in order to better under stand the methodology developed and its potentiality. Chapter 5 presents the results obtained from the overall building heritage through different indicators of vulnerability and, by means of probabilistic and deterministic analysis, defines a reliable vulnerability assessment of the structures analyzed.
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Cimino, Gianluigi <1984&gt. "La vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio dell'Università di Bologna: metodologia adottata e analisi dei risultati". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7322/.

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Alla luce degli sviluppi normativi e della crescente attenzione alla sicurezza sismica delle strutture, soprattutto dopo gli ultimi terremoti italiani, l'analisi e la verifica del patrimonio edilizio esistente è diventato uno strumento fondamentale per valutare la vulnerabilità sismica, per salvaguardare le vite umane e pianificare interventi strutturali. Il patrimonio edilizio italiano è caratterizzato da elevata complessità ed eterogeneità, sia dal punto di vista architettonico che strutturale, e consiste in strutture costruite in epoche diverse, collocate sia nel centro della città che in periferia, realizzate con diverse tecniche costruttive e caratterizzate da diversi usi. Lo scopo di questa ricerca è quello di individuare una metodologia di verifica facilmente gestibile e adattabile a molti edifici diversi, ma allo stesso tempo in grado di determinare lo stato effettivo della struttura in termini di criticità e carenze strutturali. Per fare ciò si è preso come riferimento il patrimonio dell'Università di Bologna, in particolare 59 plessi universitari quantificabili in circa 470.000 m2 di superficie utile da analizzare. Nel capitolo 1 è presentato lo "stato dell'arte" dei metodi per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti. Nel capitolo 2 viene descritto il patrimonio edilizio dell'Ateneo, si analizzano le condizioni ei vincoli operativi che hanno determinato l'individuazione della metodologia utilizzata. Nel capitolo 3 è illustrata nel dettaglio la metodologia e la campagna sperimentale effettuata sui materiali nel processo di acquisizione delle informazioni. Il capitolo 4 descrive un caso studio al fine di comprendere meglio la metodologia sviluppata e le sue potenzialità. Il capitolo 5 presenta i risultati ottenuti sul patrimonio attraverso diversi indicatori di vulnerabilità e, mediante analisi probabilistica e deterministica, definisce una valutazione della vulnerabilità affidabile delle strutture analizzate.
In the light of the recent code developments and of the growing attention given to the seismic safety of structures, especially after the last Italian earthquakes, the analysis and the verification of the existing building heritage has become a fundamental tool to assess the seismic vulnerability, to safeguard human lives and to plan structural interventions. The Italian building heritage is characterized by high complexity and heterogeneity, both from architectural and structural points of view, and consists in structures built in various ages, placed both in the city center and in the outskirt, realized with different structural techniques, characterized by several intended uses. The purpose of this research is to identify a methodology of verification easily manageable and adaptable to many different buildings, but at the same time able to determine the actual state of structure in terms of critical steps and structural deficiencies. In order to develop this methodology, the building heritage of the University of Bologna has taken as a reference. In particolar this building heritage has a overall floor area of approximately 470,000 m2 and consist in 59 buildings. Chapter 1 presents the "state of the art" of the methods for seismic vulnerability assessment of existing buildings. Chapter 2 describes the building heritage of the Athenaeum, analyzes its conditions and the operational constraints that determined the selection and identification of the methodology used. Chapter 3 illustrates in detail the methodology and the experimental campaign performed on the materials in the process of acquiring information on the constructions. Chapter 4 describes a case study in order to better under stand the methodology developed and its potentiality. Chapter 5 presents the results obtained from the overall building heritage through different indicators of vulnerability and, by means of probabilistic and deterministic analysis, defines a reliable vulnerability assessment of the structures analyzed.
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Nenci, Marco. "Analisi Geologico-Tecnica e modellazione numerica della colata di detrito di Serraglio (Castiglione dei Pepoli)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10155/.

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Le colate detritiche sono manifestazioni parossistiche con trasporto impulsivo di sedimenti lungo la rete idrografica minore che presentano un elevato potere distruttivo. In questo lavoro di tesi si è cercato di descrivere inizialmente le caratteristiche tipiche delle colate di detrito, e le condizioni climatiche e geomorfologiche che tendono a favorirne l’innesco. Verranno poi analizzati, i casi relativi all’Appennino bolognese, prendendo come riferimento le colate rapide di detrito avvenute in località Serraglio (Baragazza) nei pressi del comune di Castiglione dei Pepoli. Nello specifico verrà indagato il fenomeno avvenuto il 31/01/2014, per il quale sono stati effettuati numerosi rilievi morfometrici che hanno portato ad individuare una geometria di dettaglio del canale di flusso e della nicchia di frana, per poter ricostruire i volumi di materiale mobilizzato. In contemporanea alle misure morfometriche si sono effettuate delle indagini sismiche volte a stimare lo spessore della coltre di alterazione presente all’interno del canale prima dell’evento, e a monte della nicchia di frana. Successivamente si è cercato di correlare le misure H/V con le prove MASW effettuate ,senza successo, ciò è probabilmente dovuto dalla difficoltà di indagare spessori così sottili con le MASW. Perciò utilizzando le indagini H/V si è tentato di ricostruire il modello geologico – tecnico alla scala del versante. Infine si è cercato di modellizzare il fenomeno utilizzando il software Dan-W con il quale si sono testati vari modelli reologici fra i quali si sono dimostrati più realistici, in riferimento al caso in esame, il modello frizionale ed il modello di Voellmy. Per questi due modelli è stata quindi effettuata la calibrazione dei parametri, in riferimento dei quali si è visto che, con il modello di Voellmy si è ottenuto un buon valore della distanza percorsa dalla colata, ma una stima delle velocità abbastanza elevate. Il modello frizionale invece ha portato ad una buona stima degli spessori dei depositi, ma sottostimando la distanza che avrebbe potuto percorrere la colata se non avesse incontrato ostacoli.
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Cavarra, Rosario. "Valutazione della sicurezza degli attraversamenti pedonali con la tecnica dei conflitti di traffico". Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/156.

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Resumen
La presente tesi dottorale si pone come obiettivo quello di fornire uno mezzo di analisi quantitativo della sicurezza stradale in genere, e pedonale in particolare,ponendosi, come strumento di supporto alle decisioni in mano al gestore dell'infrastruttura. Ai fini del miglioramento delle condizioni di sicurezza dei pedoni, le tradizionali strategie di intervento basate sull'individuazione dei siti ad elevata incidentalita' e sull'implementazione di misure di messa in sicurezza non sempre sono efficaci, sia perche' intervengono solo a posteriori dopo il verificarsi di incidenti, sia perche' l'incidentalita' pedonale e'in genere diffusa sul territorio, rendendo non sempre affidabile l'analisi statistica degli incidenti. Per tale ragione, la ricerca nel campo della sicurezza stradale affianca all'analisi dell'incidentalita', basata su rigorose metodologie statistiche, altri processi di valutazione (surrogate safety measure), che non implichino la necessita' di registrare un numero significativo di incidenti. Le "Surrogate Safety Measures"(Misure di Surrogati della Sicurezza) considerate spesso come strumenti complementari alle analisi di incidentalita' classiche, possono invece risultare essenziali grazie al loro potenziale nell'identificazione e nella misura del rischio incidentale e dunque nella valutazione del livello di sicurezza di una infrastruttura stradale. La Tecnica dei Conflitti di Traffico sembra essere un esempio riuscito di come una "Surrugate Measure" puo' dare informazioni sulla probabilita' di incidente. Si definisce conflitto una situazione osservabile in cui due o i piu' utenti della strada si avvicinano nello spazio e nel tempo a tal punto che vi e' il rischio di scontro se i loro movimenti rimangono invariati. La tecnica dei conflitti di traffico (TCT) e' infatti collegata alla capacita' di registrare, direttamente sul traffico in tempo reale, situazioni vicine all'incidente ma che non si trasformino necessariamente in collisioni tra veicoli. Tale approccio consente di ampliare notevolmente il campione di analisi su un sito specifico poiche' non necessita direttamente dell'osservazione dell'incidente. In tal modo e' possibile disporre dalla maggiore frequenza dei conflitti rispetto agli incidenti, La tecnica dei conflitti di traffico si basa sulla misura di variabili oggettive spaziali e/o temporali, dette indicatori prossimali di sicurezza, che descrivono le interazioni tra due utenti della strada coinvolti in un evento critico per la sicurezza. E' stata proposta quindi una metodologia efficace e affidabile per l'analisi delle condizioni di rischio legate ad attraversamenti pedonali. La ricerca si e' concentrata in particolare su attraversamenti non semaforizzati, la cui pericolosita' legata, in gran parte, all'approccio al percorso pedonale da parte del conducente del veicolo piuttosto che a manovre illegali intraprese dai pedoni (come invece avviene nel caso di attraversamenti con regolazione semaforica). E' stato, cosi', definito il Pedestrian Risk Index (PRI) un indice del tipo "se...allora" per valutare la gravita' potenziale di un conflitto tra pedone e veicolo, ponendolo in relazione con il tempo di durata del conflitto potenziale, ovvero il range di tempo durante il quale vi e la possibilita' di una collisione, e la sua serieta', legata velocita' presunta di impatto (o meglio al quadrato della stessa). A sostegno della validita' di applicazione di tale strumento, sono stati fatti diversi studi in situ, valutando la possibilita' di analizzare le cause di potenziali scontri con i pedoni attraverso la tecnica sopra menzionata e adottare determinati strumenti per assicurare una maggiore condizione di sicurezza. Attraverso tali applicazioni sperimentali, si vuole giungere alla consapevolezza di quanto il PRI possa risultare affidabile e sensibile all'individuazione dei problemi connessi alla sicurezza stradale e allo stesso tempo porsi come strumento decisionale per le implementazioni di soluzioni strutturali o gestionali. La validazione e la determinazione di una adeguata formulazione del PRI, oltre a permettere di ottenere un metodo sempre piu' oggettivo e affidabile di analisi delle condizioni di sicurezza dei percorsi pedonali, puo' essere visto come elemento di giudizio per uno screening di una rete piu' o meno ampia, individuando i siti piu' a rischio e procedendo alla realizzazione di interventi sulla rete stradale.
Traffic safety is commonly measured in terms of the number of traffic collisions. This historical data approach is regarded as a "reactive" approach to identify road safety problems, implying that a significant number of accidents must be recorded before a decision will be made. A further drawback with this approach concerns the quality and availability of accident data. This has led to increasing interest in obtaining an alternative approach that overcomes this problem and reflect the safety of a road facility. The "Surrogate Safety Measures" are often considered as complementary tools to accident analysis, but may be adopted in the evaluation of the safety level of a road infrastructure, because of their potential in identifying and measuring risk. The most prevalent literature in surrogate measures is related to the Traffic Conflicts Technique(TCT). Traffic Conflict Technique (TCT) was developed as à "surrogate measure of road safety" by using near-accident indicators based on measures of spatial and temporal proximity of road users. TCT is a methodology for field observers based on measures of spatial and temporal proximity of road users, proximal safety indicators, describing the interaction between road users involved in a critical event for safety and identifying the severity of the conflict. A conflict is so defined: A traffic conflict is an observable situation in which two or more road users approach each other in space and time to such an extent that there is risk of collision if their movements remain unchanged. The primary advantage of TCT is that conflicts occurred much more frequently than crashes. The conflict method provided a clearer picture of the initial causes of the accidents, often lacking from accident reports. Furthermore TCT may provide information on relative risks to diagnose the types of problems at a particular location, and it represents an easy and efficient tool to check location safety issues when there is limited or no crash data. The few applications of TCT on the pedestrian-vehicle conflict, presented in literature, led to develop an indicator able to resume the risk in different scenarios of interaction between both actors. A new TCT index was proposed to analyze conflicts between vehicle and pedestrian. Pedestrian Risk Index (PRI) is defined to evaluate the potential severity of a pedestrian-vehicle conflict, relating it both to severity and dangerousness of the traffic situation. An effective and reliable methodology is developed for the analysis of the risk related to pedestrian crossings. The research will focus in particular on unsignalized crossing, the danger of which is linked to the driver approach to the pedestrian crossing rather than pedestrians illegal maneuvers. To validate safety index, several site applications are carried out in order to evaluate the causes of potential conflicts with pedestrians using above mentioned technique and take specific tools to improve safety condition of pedestrian. These experimental applications have shown as the PRI can be reliable and sensitive in detection of problems related to road safety and can be proposed as a decision-making tool for the implementation of structural or management solutions of the road network.
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Orsini, Cristiana. "Analisi dei regimi di miscelazione in sistemi gas-liquido agitati meccanicamente, mediante tecnica sperimentale della ERT". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25797/.

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Nell’industria chimica i processi di miscelazione hanno un impatto considerevole sulla maggior parte delle operazioni unitarie ed è, pertanto, di fondamentale importanza studiarne i meccanismi. Per tale motivo, durante questo lavoro di tesi sono stati investigati i regimi di miscelazione all’interno di reattori agitati meccanicamente, che contengono miscele bifase gas-liquido. In particolare, l’analisi è stata condotta su un fermentatore realizzato in scala di laboratorio in cui è stata installata una girante a pale concave che prende il nome di BT-6, con la tecnica sperimentale della tomografia a resistenza elettrica (ERT). L’obiettivo del presente elaborato consiste nell’esaminare la distribuzione della fase gassosa con l’utilizzo di suddetta tecnica all’interno del liquido, in quanto parametro chiave per la progettazione e la valutazione delle prestazioni di questo tipo di apparecchiature. Attraverso l’utilizzo della tomografia, si misura la distribuzione di conducibilità della sostanza da cui, mediante l’implementazione di un algoritmo, si risale alla frazione di gas dispersa in fase liquida. Infine, i vari regimi di miscelazione analizzati durante questo lavoro di tesi, sono stati confrontati con prove analoghe condotte in una precedente sperimentazione su una girante di tipo Rushton.
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Tagliapietra, Serena <1979&gt. "PER UN CATALOGO DEI MONUMENTI FUNEBRI CON EFFIGIE NELLE CHIESE DELLA VENEZIA BAROCCA: ANALISI DELLA COMMITTENZA TRA IL 1630 E IL 1718". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4581.

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La presente ricerca si propone quale studio dei monumenti con effigie, costruiti nelle chiese di Venezia tra il 1630 e il 1718. Un novantennio in cui la società lagunare fu profondamente scossa dalla peste del 1630-1631 e dalla decennale guerra contro il Turco, conclusasi definitivamente con la pace di Passarowitz del 1718. Attraverso il censimento delle opere ancora esistenti e di quelle andate distrutte, è stato possibile compilare un catalogo, composto dalle schede di ottantatre depositi. Lo studio della loro committenza ha consentito d’individuare le particolari strategie di autopromozione personale e famigliare, che l'edificazione dei monumenti sottintendeva. Si è potuto inoltre verificare, come nel periodo considerato, il fenomeno della commemorazione e celebrazione della memoria assunse un’importanza maggiore rispetto alle epoche precedenti, interessando più diffusamente anche gli strati inferiori della popolazione.
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D'Angelo, Alberto. "Analisi di principio di funzionamento, componenti e impiego dei sollevatori a ventosa". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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L’attività descritta in questa tesi, svolta presso Elephant Srl, azienda riminese che si occupa di produzione di impianti di sollevamento e movimentazione, documenta lo studio svolto sui sistemi di sollevamento a ventosa. L’obbiettivo è presentare la tecnica del vuoto, e quindi il principio grazie al quale avviene la presa del materiale che è alla base del funzionamento di tali macchine, e gli aspetti tecnici e tecnologici che caratterizzano i sollevatori realizzati dall’azienda. Nella tesi vengono perciò dettagliati le diverse modalità di produzione del vuoto e delle relative fonti di alimentazione, i componenti necessari alla realizzazione dei sollevatori, dalla struttura di base al circuito del vuoto e i campi di impiego e le varie specificità delle diverse applicazioni. Infine viene eseguito lo studio per la scelta dei motoriduttori nel caso di applicazioni che prevedono alimentazione elettrica e movimentazioni di rotazione e basculamento.
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Morsiani, Riccardo <1983&gt. "Analisi sperimentale dell'influenza dei parametri di processo sulla resistenza di contatto tra polimero e stampo durante la formatura". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4890/1/Morsiani_Riccardo_Tesi.pdf.

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Con gli strumenti informatici disponibili oggi per le industrie, in particolar modo coi software CAE, le possibile simulare in maniera più che soddisfacente i fenomeni fisici presenti in natura. Anche il raffreddamento di un manufatto in polimero può venire simulato, a patto che si conoscano tutti i dati dei materiali e delle condizioni al contorno. Per quanto riguarda i dati dei materiali, i produttori di polimeri sono molto spesso in grado di fornirli, mentre le condizioni al contorno devono essere padroneggiate dal detentore della tecnologia. Nella pratica, tale conoscenza è al più incompleta, quindi si fanno ipotesi per colmare le lacune. Una tra le ipotesi più forti fatte è quella di una perfetta conduzione all'interfaccia tra due corpi. Questo è un vincolo troppo forte, se paragonato alla precisione di tutti gli altri dati necessari alla simulazione, e quindi si è deciso di eseguire una campagna sperimentale per stimare la resistenza al passaggio flusso termico all'interfaccia polimero-stampo ovvero determinare la conduttanza termica di contatto. L'attività svolta in questa tesi di dottorato ha come scopo quello di fornire un contributo significativo allo sviluppo e al miglioramento dell'efficienza termica degli stampi di formatura dei polimeri termoplastici con tecnologia a compressione.
Today's computational resources allow a more than satisfactory simulation of most industrial processes, including closure manufacturing. The cooling and cristalization step of the manufacturing process may be simulated, provided all polymer data, process parameters and boundary conditions are known. As to the latter two issues, it is the manufacturer's task to gain the necessary information, but this knowledge is in practice lacking at best, which makes assumptions compulsory. One of the strongest assumptions is that of perfect thermal contact at the interface between mold and polymer, too limiting a hypothesis if compared to the precision with which other conditions and parameters are known. To fill this gap an experimental campaign was devised, starting from scratch, to determine by means of inverse thermal analysis the value of the thermal contact conductance in the case of two families of polymeric materials and its dependence on the main process parameters at play in compression molding. The results, both qualitative and quantitative highlighted which aspects may be discarded and which play a fundamental role in the cooling process.
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Morsiani, Riccardo <1983&gt. "Analisi sperimentale dell'influenza dei parametri di processo sulla resistenza di contatto tra polimero e stampo durante la formatura". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4890/.

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Con gli strumenti informatici disponibili oggi per le industrie, in particolar modo coi software CAE, le possibile simulare in maniera più che soddisfacente i fenomeni fisici presenti in natura. Anche il raffreddamento di un manufatto in polimero può venire simulato, a patto che si conoscano tutti i dati dei materiali e delle condizioni al contorno. Per quanto riguarda i dati dei materiali, i produttori di polimeri sono molto spesso in grado di fornirli, mentre le condizioni al contorno devono essere padroneggiate dal detentore della tecnologia. Nella pratica, tale conoscenza è al più incompleta, quindi si fanno ipotesi per colmare le lacune. Una tra le ipotesi più forti fatte è quella di una perfetta conduzione all'interfaccia tra due corpi. Questo è un vincolo troppo forte, se paragonato alla precisione di tutti gli altri dati necessari alla simulazione, e quindi si è deciso di eseguire una campagna sperimentale per stimare la resistenza al passaggio flusso termico all'interfaccia polimero-stampo ovvero determinare la conduttanza termica di contatto. L'attività svolta in questa tesi di dottorato ha come scopo quello di fornire un contributo significativo allo sviluppo e al miglioramento dell'efficienza termica degli stampi di formatura dei polimeri termoplastici con tecnologia a compressione.
Today's computational resources allow a more than satisfactory simulation of most industrial processes, including closure manufacturing. The cooling and cristalization step of the manufacturing process may be simulated, provided all polymer data, process parameters and boundary conditions are known. As to the latter two issues, it is the manufacturer's task to gain the necessary information, but this knowledge is in practice lacking at best, which makes assumptions compulsory. One of the strongest assumptions is that of perfect thermal contact at the interface between mold and polymer, too limiting a hypothesis if compared to the precision with which other conditions and parameters are known. To fill this gap an experimental campaign was devised, starting from scratch, to determine by means of inverse thermal analysis the value of the thermal contact conductance in the case of two families of polymeric materials and its dependence on the main process parameters at play in compression molding. The results, both qualitative and quantitative highlighted which aspects may be discarded and which play a fundamental role in the cooling process.
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Libros sobre el tema "Analisi tecnica dei monumenti"

1

Analisi tecnica dei mercati finanziari. Metodologie, applicazioni e strategie operative. Hoepli, 2002.

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2

O'Connell, James y Alessandro Rigon. Analisi Tecnica Dei Mercati Finanziari : Manuale per Investitori Intelligenti: Metodi Di Analisi, Applicazioni e Strategie Pratiche. Independently Published, 2021.

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3

Lakefield, James D. y Alexander Rigoni. Analisi Tecnica Dei Mercati Finanziari : Manuale per Trader e Investitori Intelligenti: Strategie, Metodi Di Analisi e Money Management. Independently Published, 2021.

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4

Arrigucci, Silvio. Analisi Tecnica Dei Mercati Finanziari: Diventa un Trader Indipendente e Investi in Borsa Massimizzando I Tuoi Profitti. Independently Published, 2022.

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5

Locatelli, Stefano. Analisi Tecnica Dei Mercati Forex: Come Gestire Strategie Di Trading Controllato, Analizzare I Contratti per Differenza e Leggere I Grafici Candlestick. Independently Published, 2021.

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