Literatura académica sobre el tema "Analisi limiti"

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Artículos de revistas sobre el tema "Analisi limiti"

1

Brancati, Raffaele. "Una buona analisi controfattuale non č sufficiente". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 45 (octubre de 2010): 9–14. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-045002.

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Resumen
Il breve articolo che si propone ha lo scopo di introdurre qualche dubbio relativo alla utilitŕ della generalizzazione dei metodi controfattuali nelle analisi valutative e, soprattutto, alla possibilitŕ che ci si possa basare su di essi come unico approccio analitico nelle analisi. Fermi restando il rigore e la qualitŕ teorica che ispirano i metodi controfattuali ci si sofferma brevemente su alcuni vincoli applicativi e informativi (con particolare riferimento alle analisi sulle politiche industriali) e soprattutto su limiti caratteristici che rendono troppo debole tale approccio (e di modesta utilitŕ per il policy maker) se proposto come "unico" metodo.
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2

Beretta, Silvio. "Analisi economica e ambiente: riflessioni su limiti e mercato a uso dei giuristi". SCIENZE REGIONALI, n.º 2 (julio de 2009): 113–20. http://dx.doi.org/10.3280/scre2009-002006.

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3

Alietti, Alfredo y Sonia Paone. "Partecipazione, riqualificazione urbana ed esclusione sociale: analisi critica dei Contratti di quartiere". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 90 (septiembre de 2010): 27–48. http://dx.doi.org/10.3280/sur2009-090004.

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Resumen
I Contratti di quartiere sono progetti integrati di recupero urbano indirizzati a quartieri caratterizzati da diffuso degrado delle costruzioni, da carenze di servizi e da scarsa coesione sociale. Gli interventi previsti hanno contenuto urbanistico e sociale e sono realizzati predisponendo forme di partecipazione dei residenti. L'articolo esamina i limiti di questo tipo di intervento considerando gli aspetti legati alla prassi di governo (difficoltŕ nel coinvolgimento dei residenti), e si interroga sull'effettiva capacitŕ di promuovere attraverso questo tipo di azione percorsi di inclusione sociale, il rischio č infatti quello di confinare a livello locale le cause dell'esclusione sociale, perdendo cosě di vista il contesto piů ampio sia a livello macroeconomico che macrosociale.
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Ruggeri, Martina y Laura Massi. "Il Trauma Complesso come disturbo dello sviluppo: analisi di un caso clinico". MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, n.º 2 (agosto de 2020): 107–17. http://dx.doi.org/10.3280/mal2020-002006.

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Resumen
Il contributo si pone l'obiettivo di evidenziare la dannosità e pervasività del Complex Trauma sullo sviluppo del bambino, attraverso l'esposizione di un caso clinico esemplifica-tivo, sia per l'analisi della compromissione funzionale della vittima sia per porre l'attenzione sui limiti dell'attuale sistema di classificazione diagnostico, che ad oggi fa riferimento uni-camente alla diagnosi di PTSD (Post Traumatic Stress Disorder), ritenuta non sufficiente-mente esaustiva per descrivere e riconoscere i traumi relazionali precoci, multipli e cronici, responsabili dei diversi possibili esiti disadattivi. Diversamente, il Disturbo Traumatico del-lo Sviluppo (DTS), non ancora inserito nei manuali diagnostici, viene ritenuto più consono a descrivere la complessità degli effetti del trauma interpersonale precoce e cronico, consi-derando ed includendo le molteplici espressioni sintomatiche del disturbo e, di conseguen-za, individuando i percorsi terapeutici più adeguati per i bambini.
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Pase, Andrea, Federico Gianoli, Luca De Felice, Marina Bertoncin, Michael Cherlet y Angela Kronenburg García. "Il respiro del Sahel. Rappresentazioni di uno spazio in movimento". RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, n.º 1 (marzo de 2022): 32–59. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2022oa13366.

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Resumen
Il Sahel è un'area geografica che, nel tempo, è stato oggetto di molteplici definizioni, climatico-botaniche e politiche: i suoi limiti sono stati disegnati in modi molto diversi. Non mancano posizioni di aperta contestazione del senso stesso di questa denominazione e della relativa delimitazione. Il lavoro proposto prova a immaginare una cartografia capace di rappresentare il movimento incessante di condizioni, limiti e possibilità che caratterizza questa fascia posta fra il Sahara e le umide regioni sudanesi, rendendo la definizione areale del Sahel – allo stesso tempo – possibile e fluida. Si tratta però di ripensare dalle fondamenta, dal loro ‘dato per scontato', alcuni attrezzi usuali della rappresentazione cartografica, ad esempio il concetto di ‘isoieta' per identificare le aree climatiche o di ‘confine' per racchiudere giurisdizioni politiche. Conoscenze provenienti dal fieldwork e competenze nell'elaborazione di dati satellitari e georeferenziati convergono in questo percorso di analisi e di rappresentazione.
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6

Guglielmi, G., G. M. Giannatempo, M. G. Bonetti, T. Scarabino y M. Cammisa. "Prospettive della densitometria ossea: Indicazioni, limiti e sviluppi futuri delle diverse metodiche". Rivista di Neuroradiologia 7, n.º 3_suppl (octubre de 1994): 13–24. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s304.

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Resumen
L'osteoporosi, una delle malattie sociali più rilevanti e costose, si manifesta prevalentemente nella seconda metà della vita ed è caratterizzata dalla presenza di fratture atraumatiche. Pertanto una diagnosi di osteoporosi il più precoce possibile è molto importante in termini di profilassi e di trattamento. Negli anni passati c'è stato un considerevole progresso nello sviluppo e nell'applicazione clinica dei metodi non invasivi per misurare la massa ossea (densitometria ossea). Questo articolo rivisita le metodiche densitometriche tradizionali: densitometria a singolo raggio fotonico (SPA), densitometria a doppio raggio fotonico (DPA), densitometria a raggi x a doppia energia (DXA), tomografia computerizzata quantitativa (QCT) e le più moderne tecniche come gli Ultrasuoni (QUS) e la risonanza magnetica (QMR). Il crescente interesse per la densitometria ossea porterà certamente ulteriori miglioramenti tecnologici e renderà più semplice la comprensione della complessa biomeccanica del tessuto osseo, per predire, in ultima analisi, più accuratamente il rischio di fratture.
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Pagliarulo, Diego. "Dal Golfo all'Iraq: Il conflitto fra gli Stati Uniti e il regime di Saddam Hussein nell'analisi di studiosi, politici e giornalisti". MONDO CONTEMPORANEO, n.º 1 (julio de 2012): 133–58. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-001006.

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Resumen
La guerra d'Iraq del 2003 viene spesso interpretata come una diretta e inevitabile conseguenza della guerra del Golfo del 1991. Sembra d'altra parte possibile considerare i due conflitti anche come eventi differenti che, pur mostrando alcune significative analogie, non sono legati da una relazione di automaticitŕ. L'esame della letteratura attualmente disponibile in relazione alle due guerre permette di evincere i meriti e i limiti di entrambe le interpretazioni. In ultima analisi, tuttavia, l'autore di questo saggio ritiene piů appropriato considerare le due guerre come due eventi non legati da un nesso di automaticitŕ.
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8

Dammacco, Gaetano. "Riflessioni sul diritto di satira e i suoi limiti". Studia z Prawa Wyznaniowego 23 (30 de diciembre de 2020): 101–21. http://dx.doi.org/10.31743/spw.10355.

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Resumen
La satira è un paradigma estremo della libertà di espressione, ma esistono incertezze sulla sua definizione concettuale e sulla relativa disciplina giuridica. Lo sviluppo della comunicazione ha prodotto numerose figure letterarie simili tra loro come la cronaca (una registrazione impersonale e non interpretativa di fatti accaduti), la critica (analisi soggettiva e giudizio relativi a fatti accaduti) e la satira (critica sarcastica di personaggi, comportamenti, modi di fare individuali con scopo di denuncia sociale). Gli elementi che caratterizzano la satira, sviluppatisi nel corso dei secoli, sono sostanzialmente due: attenzione alle contraddizioni (della politica, della società, della religione, della cultura) e intento moralistico per promuovere un cambiamento sociale. La satira religiosa colpisce il potere ecclesiastico e le sue contraddizioni, ma colpisce anche i simboli religiosi e i contenuti delle religioni. Ne conseguono differenti conseguenze giuridiche. Quando colpisce il patrimonio di fede dei credenti essa non è accettabile. La satira religiosa genera una specie di conflitto tra differenti valori costituzionali, e cioè tra il diritto alla libera espressione del pensiero e il diritto alla reputazione e alla tutela del sentimento religioso. Il diritto di satira in generale è riconosciuto dagli ordinamenti giuridici (sia internazionali, sia nazionali) come diritto soggettivo di rilevanza costituzionale, che deriva dalla libertà di espressione e di pensiero. Pensiero, coscienza e religione – per esempio nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – sono omologhi (come beni giuridici o valori etici). Pertanto pensiero, coscienza e religione non possono essere in contrapposizione tra loro. Notevoli incertezze esistono sulla disciplina giuridica del diritto di satira, che non può mai offendere i diritti fondamentali della persona, la sua dignità, la sua reputazione. La Carta di Nizza ha favorito un orientamento, che considera il diritto di libera espressione nella sua forma più ampia ed espansiva. È tuttavia sempre stato affermato il valore prevalente dei diritti umani fondamentali, che non possono essere offesi dall’esercizio del diritto di satira. Negli ordinamenti giuridici nazionali, la forza del diritto di satira consiste nel riconoscimento del suo rango costituzionale, ma anche nei limiti che deve avere. La giurisprudenza ha elaborato i vincoli “formali”, tra i quali i più importanti sono il limite della continenza e della funzionalità.
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Mattia, Giovanni. "I segmenti generazionali e le percezioni nei confronti degli accessible luxury goods: una ricerca empirica su quattro differenti fasce di etÀ". MERCATI & COMPETITIVITÀ, n.º 3 (septiembre de 2010): 51–73. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-003006.

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Resumen
L'attenzione degli studiosi nei confronti del settore del lusso risulta soprattutto focalizzata sul cosiddetto "lusso inaccessibile", ossia l'insieme di marche e prodotti con prezzo elevato dal particolare prestigio. Riscuotono minore attenzione gli effetti della democratizzazione del lusso Il presente paper investiga come si modifica la percezione del concetto di lusso in ottica inter-generazionale, utilizzando prodotti e servizi in larga misura di lusso accessibile. Č stato appositamente selezionato un paniere di 22 beni, sottoposto alla valutazione comparativa di un campione di 456 individui omogeneamente distribuiti fra quattro fasce d'etÀ (18-25; 26-35; 36-45; 46-55). Il lavoro č suddiviso in tre parti: analisi ragionata della teoria esistente; metodologia e risultati; conclusioni, implicazioni e limiti della ricerca.
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Di Palma, Francesco. "La storiografia tedesca sulla Ddr a venti anni dalla caduta del muro. Bilanci, prospettive, limiti". MONDO CONTEMPORANEO, n.º 3 (abril de 2011): 119–35. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-003005.

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Il testo qui pubblicato fornisce al lettore italiano un'introduzione critica agli sviluppi storiografici ed al dibattito politico ed intellettuale che lo studio della Ddr ha suscitato in Germania dalla fondazione dello Stato tedesco orientale nel 1949 fino ai nostri giorni. La sezione dedicata agli studi apparsi nella Ddr č volutamente contenuta. Ugualmente lo č quella in merito alle opere pubblicate in Germania occidentale negli anni della divisione, che risentivano inevitabilmente, a fronte di alcune pregevoli eccezioni, di pressioni ed influenze ideologiche. Il crollo dei regimi comunisti e la (ri-)apertura degli archivi alimentavano negli ultimi venti anni un vero e propriodi lavori dedicati alla Ddr. Il piů recentedi ricerca si sviluppa prevalentemente attorno a due tematiche specifiche. Sul fronte interno, una maggiore concentrazione sul rapporto partito-societŕ, con un occhio di riguardo per le dinamiche di rinnovo e "costruzione del consenso"; sul fronte esterno, una risorgenza delle analisi internazionali comparate, con l'obiettivo di radicare la storia della Ddr, ed in particolar modo l'attivitŕ politica e propagandistica della Sed, in un contesto transnazionale, comprendente anche i partiti comunisti del mondo occidentale.
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Tesis sobre el tema "Analisi limiti"

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CIANFARANI, CARNEVALE GIADA. "Limiti di rilassamento per i modelli di Euler-Korteweg e Navier-Stokes-Korteweg". Doctoral thesis, Università degli Studi dell'Aquila, 2022. http://hdl.handle.net/11697/192480.

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La tesi concerne lo studio dei limiti di rilassamento per sistemi di tipo Euler-Korteweg e Navier-Stokes- Korteweg, sia nel caso mono-component che multi-component, tramite l'utilizzo delle tecniche di entropia relativa. La dinamica asintotica è studiata anche tramite argomenti di compattezza in un caso particolare del potenziale Korteweg, ovvero per il sistema Quantum-Navier-Stokes-Poisson.
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2

Venturini, Elisabetta <1989&gt. "Cina: potenza o presenza? Criticità del soft power cinese ed analisi dei limiti del fenomeno "Istituti Confucio"". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6677.

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Resumen
La percezione internazionale dell'ascesa cinese molto spesso è caratterizzata da timore e sospetto, soprattutto da parte dell'Occidente. Non sempre ciò è causato da pregiudizi: risulta infatti che la Cina non stia facendo un uso pienamente efficiente del suo soft power. La presente tesi si propone di analizzare le criticità e i limiti del soft power cinese, dei quali un esempio emblematico è rappresentato dagli Istituti Confucio. Essi sono uno strumento fondamentale per la diffusione del soft power; tuttavia se tale strumento viene utilizzato in maniera scorretta conduce a guardare la Cina con sospetto e diffidenza, contribuendo a diminuire il soft power invece di diffonderlo. La Cina è realmente una superpotenza o è ancora solo un grande 'attore' presente sul palcoscenico mondiale?
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Di, Pasquale Michele <1993&gt. "Il PIL come misura di benessere: caratteristiche, limiti e possibili alternative; Analisi teorica ed empirica sulla costruzione degli indicatori multidimensionali". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15660.

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Resumen
Il Prodotto Interno Lordo è uno degli indicatori di riferimento nell'analisi economica. Tale indicatore è utilizzato per analizzare le performance di un sistema economico, per verificare come diverse economie reagiscono a sollecitazioni comuni nonché come parametro nella regolamentazione economica europea. L’indicatore in analisi è caratterizzato da diverse criticità. Un limite del PIL, che ha portato all'elaborazione di alternative allo stesso, è legato all'incapacità dell’indicatore di fotografare il benessere, elemento di tipo multidimensionale che fa riferimento all'ambito economico ed a quello sociale. La multidimensionalità del benessere comporta delle criticità nella costruzione degli indicatori volti a misurarlo. Questo lavoro è volto ad analizzare, in modo teorico ed empirico, le tecniche di costruzione degli indicatori multidimensionali, soffermandosi in particolare sulla normalizzazione dei dati e sul suo impatto sull'importanza relativa assegnata alle dimensioni che compongono un indicatore. Facendo riferimento a dati OECD ed all'apparato teorico di una pubblicazione che su essi si basa, si andranno a determinare i pesi ombra attribuiti alle singole dimensioni non normalizzate, verificando se questi divergono da quelli attribuiti alle dimensioni normalizzate. I risultati mostrano come la normalizzazione dei dati attribuisca implicitamente dei pesi alle dimensioni non normalizzate che possono non coincidere con quelli assegnati alle stesse dopo la normalizzazione.
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Banzato, Donatella. "Analisi tecnico-economica della filiera del biogas a seguito del D.M. 6 luglio 2012. Opportunità e limiti per l'impresa zootecnica". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423388.

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Resumen
The setting of the study conducted in this thesis is based on three key elements that have characterized the development of environmental and energy sustainability in the main countries of the European Union. First, to achieve a secure energy sector, competitive emissions and the development of "zero" is the path taken since the definition of the 20-20-20 targets for 2020 (remember the 20% reduction of pollutant emissions, reduction of 20% of final consumption and an increase of 20% of energy produced from renewable sources). Now the European Commission seeks to improve the objectives going beyond 2020, and his proposal of the Energy Roadmap 2050, submitted in December 2011. Second, in recent years the world is experiencing a growing interest in the environmental pollutant effect generated by the agro-livestock, in particular, are concerned about the fate of the nitrogen in farm effluents used in land agricultural. This problem is strongly felt in areas with high stocking density, where it became necessary to rebalance the relationship between the load of animals and land available for spreading manure. It should be noted, however, that in many cases the negative impact derives not only from the characteristics of the effluent, as recently rational management procedures, treatment and end use, are often not sustainable in the territorial system hosting the activity overall livestock. In Italy, the final implementation of the so-called Nitrates Directive (Directive 91/676/EEC) has made it even more difficult this situation; over unquestionable issue that has arisen regarding the definition in general terms of the Nitrate Vulnerable Zones (where you can spread the up to 170 kg / ha of nitrogen) and Nitrate Vulnerable zones not (where the limit is raised to 340 kg / ha), please note that the values of nitrogen stable product used by the Regions until the entry into force of the Ministerial Decree, not correspond to those adopted in other EU countries. Third, in the past, the main EU directives, first, with the help of price support, and then, with contributions to agricultural land (after the MacSharry reform of 1992), have addressed the farmers to concentrate their efforts to increase the efficiency of agricultural techniques to improve crop yield and the final production especially of commodities and goods with exclusive food destination. With the reform of the common agricultural policy of the early 2000s and the introduction of decoupling, farmers were partly free to make their own business decisions carefully assessing the market, its territory, the technology available and the funding for the business development, for example, through the guidance and resources of the regional Rural Development Plans of the second pillar of the CAP. Now you are waiting for more profound changes with the new reform that will start in 2014, which seems even more (from what originated as a proposal of the European Commission) directed towards the protection of the environment and the role of "service" of activities of the farm. Faced with such a radical change in the reference scenario, they redesigned new possible strategies for medium to long term for the farm, combining resources and assets and verifying the adaptability of the farmers themselves to future choices of direction, a second approach multifunctional. Farmers, therefore, have the opportunity to rethink and change their role in the future than merely that of agricultural entrepreneurs to also service activities, with all the requirements that this feature underlies It is necessary, however, a repositioning functional and efficient actors entire agro-livestock, private and public, which affect and interact with the activities of the company. From the foregoing it can be said that energy production could represent an important opportunity for the farmer to diversify its business, expanding perspectives and scenarios for the company. The study observed these complex issues, wants to propose an analysis of the implications on the future choices of the entrepreneur to light, even, new indications in the Ministerial Decree of July 6, 2012 "Implementation of Art. 24 of the legislative decree of 3 March 2011, no. 28 establishing incentives for the production of electricity from renewable sources other than solar "by comparing the different scenarios with the incentive scheme will run until 31 December 2012.
L'impostazione dello studio condotto nel presente lavoro di tesi si basa su tre elementi fondamentali che stanno caratterizzando lo sviluppo della sostenibilità  ambientale ed energetica nei principali Paesi dell'Unione Europea. In primo luogo, il conseguimento di un settore energetico sicuro, competitivo e tendente ad emissioni "zero" è la strada intrapresa fin dalla definizione degli obiettivi 20-20-20 per il 2020 (si ricorda la riduzione del 20% delle emissioni inquinanti, la riduzione del 20% dei consumi finali e l'incremento del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili). Ora la Commissione europea cerca di migliorare gli obiettivi andando oltre il 2020 e lancia la proposta dell'Energy Roadmap 2050, presentata nel dicembre 2011. In secondo luogo, negli ultimi anni a livello mondiale si sta registrando un crescente interesse per la tutela dell'ambiente dall'effetto inquinante generato dal settore agro-zootecnico; in particolare, preoccupa il destino dell'azoto presente negli effluenti degli allevamenti utilizzati nei terreni agricoli. Tale problema è molto sentito nelle aree con elevate densità  di capi, dove è diventato necessario riequilibrare il rapporto tra carico di animali e terreno disponibile per lo spandimento dei liquami. Si osserva, peraltro, che in molti casi l'impatto negativo deriva non solo dalle caratteristiche degli effluenti, quanto da poco razionali modalità  di gestione, di trattamento e di impiego finale, spesso non sostenibili nel sistema territoriale complessivo che ospita l'attività  zootecnica. In Italia il recepimento finale della cosiddetta Direttiva Nitrati (Dir. 91/676/CEE ) ha reso ancora più difficoltosa tale situazione; oltre all'indubbia questione sorta in merito alla definizione in termini generali delle Zone Vulnerabili ai Nitrati (dove si possono spandere al massimo 170 kg/ha di azoto) e Zone Non Vulnerabili ai Nitrati (dove il limite sale a 340 kg/ha), si ricorda che i valori di azoto prodotto in stalla utilizzati dalle Regioni fino all'entrata in vigore del Decreto Ministeriale , non corrispondevano a quelli in adozione negli altri Paesi dell'UE. In terzo luogo, nel passato, le principali direttive comunitarie, prima, con gli aiuti a sostegno dei prezzi e, poi, con i contributi a superficie coltivata (dopo la Riforma di Mac Sharry del 1992), hanno indirizzato gli agricoltori a concentrare i loro sforzi al fine di incrementare l'efficienza delle tecniche agricole per migliorare le rese unitarie e la produzione finale soprattutto di commodities e beni ad esclusiva destinazione alimentare. Con la riforma della politica agricola comunitaria dei primi anni del 2000 e l'introduzione del disaccoppiamento, gli agricoltori sono stati in parte liberi di fare le proprie scelte imprenditoriali valutando attentamente il mercato, il proprio territorio, le tecnologie a disposizione ed i finanziamenti per lo sviluppo aziendale, ad esempio, attraverso le indicazioni e le risorse dei Piani di Sviluppo Rurale regionali del secondo pilastro della PAC. Ora si è in attesa di ulteriori profondi cambiamenti con la nuova riforma che avrà  avvio nel 2014, che sembra ancora di più (da quanto scaturisce dalle proposte della Commissione europea) indirizzata verso la tutela dell'ambiente e di un ruolo di "servizio" delle attività  dell'impresa agricola. Di fronte ad un cambiamento così radicale dello scenario di riferimento, si sono ridisegnate nuove possibili strategie di medio-lungo periodo per l'azienda agricola, combinando risorse e capitali e verificando l'adattabilità  degli stessi agricoltori alle scelte future di indirizzo, secondo un approccio multifunzionale. Gli agricoltori, pertanto, hanno l'opportunità  di ripensare e di modificare il loro ruolo per il futuro: da quello esclusivo agricolo a quello di imprenditori per attività  anche di servizio, con tutti i requisiti che questa funzione sottende; è necessario però anche un riposizionamento funzionale ed efficiente degli attori dell'intera filiera agro-zootecnica, privati e pubblici, che condizionano ed interagiscono con le attività  dell'impresa. Da quanto premesso si può affermare che anche la produzione energetica potrebbe rappresentare per l'imprenditore agricolo un'importante opportunità  per differenziare la propria attività , allargando le prospettive e gli scenari per l'azienda. Il presente studio, osservate tali complesse questioni, vuole proporre un'analisi che valuti gli effetti sulle scelte future dell'imprenditore alla luce, anche, delle nuove indicazioni presenti nel Decreto ministeriale del 6 luglio 2012 'Attuazione dell'art. 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici' confrontando vari scenari con il sistema d'incentivazione valido fino al 31 dicembre 2012.
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Dinatale, Luigi. "Caratterizzazione geotecnica di depositi eterometrici di versante". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Resumen
Il lavoro di tesi comprende gli studi sui parametri geotecnici di base su sei campioni di terreno prelevati, tramite un carotaggio continuo, in un'area di versante caratterizzata da un fenomeno deformativo. Sui sei campioni sono state effettuate le caratterizzazioni geotecniche di base, come l'analisi granulometrica e la determinazione dei limiti di Atterberg. Sul campione risultato essere il più idoneo è stata effettuata anche una prova di taglio anulare per poter ricavare i valori di resistenza residua al taglio, proprietà fondamentale nello studio dei fenomeni deformativi.
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Halilaj, Megi. "Analisi di un impianto di depurazione a fanghi attivi relativo ad acque reflue industriali alimentari: impianto di depurazione dell'azienda Tampieri s.p.a". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Resumen
Nell'elaborato di prova finae si è voluto analizzare nel dettaglio le fasi di trattamento che caratterizzano l’impianto di depurazione della Tampieri s.p.a, analizzando i parametri principali del processo. E si è affrontata la questione delle efficienze di abbattimento dei principali parametri delle acque e la produzione dei fanghi.
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Magnini, Andrea. "Indici morfometrici per la mappatura della pericolosità idraulica da allagamento fluviale a scala regionale: limiti e potenziale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19803/.

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Resumen
La mappatura della pericolosità idraulica costituisce un ambito di ricerca estremamente attuale a causa degli ingenti danni causati ogni anno dalle alluvioni, sia a scala globale che europea. Un ambito di indagine molto popolare è la sperimentazione di metodi di mappatura speditivi, detti DEM-based, privi dei costi e degli oneri computazionali dei tradizionali modelli idraulici. Tali metodi sfruttano come dati in input i modelli digitali delle quote del terreno (DEM), oggi facilmente reperibili, e ne derivano indicatori geomorfici di propensione all’allagamento, che vengono infine impiegati per ottenere mappature binarie della pericolosità idraulica. Il presente elaborato analizza le performance dei metodi DEM-based. La prima parte si occupa del confronto tra diversi indici geomorfici proposti in letteratura, utilizzando come area d’interesse l’Italia Settentrionale; la seconda si concentra sull’indice più promettente, il GFI (Geomorphic Flood Index), applicandolo a tre casi studio, con diversi DEM e modalità di calibrazione. L’analisi dei risultati, conferma l’utilità dei metodi DEM-based, ed in particolare del GFI. Si osserva un miglioramento della mappatura in conseguenza all’aumento della risoluzione del DEM ed alla riduzione delle aree di calibrazione alle zone in prossimità delle aste fluviali. Si evidenziano invece i limiti del GFI nella rappresentazione di complesse condizioni al contorno a scala di dettaglio. Si conclude che i metodi DEM-based sono buoni descrittori della pericolosità idraulica, complementari ai modelli tradizionali; essi trovano la loro naturale applicazione nella mappatura della pericolosità idraulica su ampie aree geografiche.
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8

Canesin, Chiara. "La Short Rotation Forestry in Nord Italia. Limiti e potenzialità del suo impiego sotto differenti scenari: produzione di biomassa e prove di fertilizzazione". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421881.

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Resumen
During the last decades, short rotation forestry (SRF) plantations have become attractive for Italian farmers due both to their capacity to produce large quantities of woody biomass for energy purposes and to the considerable amount of public incentives allowed. The present study quantifies in a chronosequence 52 plantations in the Italian region of Friuli Venezia Giulia in order to acquire extensive knowledge of the productivity potential of SRF plantations in Northern Italy, their mortality rate, shoot sprouting capacity after coppicing and above-ground biomass production. Two newly selected clones of hybrid poplar, Pegaso and Sirio, specific for biomass production were employed under intensive biennial coppice management, planted at 3,0 m x 0,5 m. Experimental plots were measured during the winter 2007/2008. Average yields during the first cutting cycle are of 5 Mg ha-1 year-1 of dry matter, and at the end of the second cutting cycle average yields are of 9 Mg ha-1 year-1 for both clones. Constraining factors were found in all plantation soils. Yields of SRF plantation are lower than the values reported in literature for experimental plots, but are similar to the results of SRF in marginal areas. In 38,5% of experimental plantations, yields are insufficient for economic purposes. In order to improve yield, SRF plantations need high input management like fertilization and irrigation. An alternative to chemical fertilization is disposing of animal farm effluents. A test on swine effluent disposal effects on SRF of poplar, willow and black locust was carried out in order to evaluate yields capacity under different effluent management. Black locust’s and willow’s yields increase after one treatment. Poplar does not show any yield differences under different effluent management, probably because of a nutrient excess. Swine effluent disposal could prove useful in increasing biomass yield, but should be calibrated on a species’ phytoextraction potential to avoid pollution.
Nel corso dell’ultimo decennio la SRF da biomassa ha iniziato a diffondersi in Italia grazie alla presenza di cospicui finanziamenti. Al fine di evidenziare le reali potenzialità produttive e le problematiche della SRF realizzata in pieno campo in impianti produttivi non sperimentali è stata condotta un’analisi sincronica in 52 aree di saggio in impianti di SRF realizzati in pieno campo in Friuli Venezia Giulia. Sono stati analizzati il tasso di mortalità, l’emissione di getti dalla ceppaia a seguito della ceduazione, le principali caratteristiche dendrometriche e qualitative dei getti di due cloni di pioppo selezionati per la produzione di biomassa, Sirio e Pegaso, al fine di determinarne la produzione di biomassa e la sua relazione con le caratteristiche pedologiche. Al termine del primo ciclo colturale è stata registrata un produzione media di sostanza secca di 5 Mg ha-1 anno-1, e di 9 Mg ha-1 anno-1 al termine del secondo ciclo colturale, valori che risultano in linea con quelli evidenziati per piantagioni condotte con modelli colturali caratterizzati da bassi input o su terreni caratterizzati da limitata fertilità stazionale, mentre rese sensibilmente maggiori sono riportate per impianti soggetti a fertilizzazione ed irrigazione. È stata quindi condotta una seconda sperimentazione in un impianto di SRF in provincia di Cuneo composto da tre specie, pioppo, robinia e salice, testando tre differenti tipologie di spandimento di refluo zootecnico, apportando elevati quantitativi di nutrienti. Le rese in termini di biomassa sono risultate essere elevate, ma il pioppo non ha risposto ai trattamenti con un incremento significativo delle rese, probabilmente a causa di un eccesso di nutrienti. Il salice e la robinia hanno presentato un aumento della produzione di biomassa nei trattamenti con i reflui rispetto le prove non trattate, a dimostrazione che apporti di nutrienti possano influenzare positivamente la resa della SRF, senza ulteriori aggravi di costi.
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9

Viselli, Elena. "Analisi limite di strutture murarie monumentali. Il macroelemento trasversale". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/791/.

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10

Abrantes, Adriano Lima. "Bifurcações induzidas por limites no contexto de estabilidade de tensão". Universidade de São Paulo, 2016. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/18/18154/tde-31082016-113911/.

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Resumen
A interligação dos sistemas elétricos de potência (SEPs) resultou em um aumento na complexidade dos mesmos. Além disso, devido a pressões econômicas e ambientais, os sistemas têm operado mais próximos aos seus limites de transmissão, o que aumenta a relevância de análises de segurança no contexto de estabilidade de tensão. Neste cenário, problemas associados à capacidade de transmissão do SEP, como a bifurcação induzida por limite (BIL), tornam-se mais importantes, criando a necessidade de ferramentas de análise apropriadas. Um dos objetivos deste projeto de mestrado é estudar mais profundamente as BILs para que se possa tratar melhor o fenômeno no contexto de estabilidade de tensão. Outro objetivo é o desenvolvimento de técnicas para avaliação da margem de estabilidade de tensão (MET) considerando a possibilidade de ocorrência de BIL. Finalmente, dada a grande importância e ampla utilização da análise de sensibilidade da MET devido à bifurcação sela-nó (BSN) em estudos de estabilidade de tensão, o equacionamento do problema de análise de sensibilidade da MET devido à BIL é o terceiro objetivo deste trabalho. A análise de sensibilidade é importante pois, não só fornece mais informações sobre o fenômeno de instabilidade e seus mecanismos, mas também auxilia na análise de segurança de SEPs, fornecendo informações sobre quais ações de controle serão mais eficazes na manutenção da MET e quais contingências serão mais severas. Isto é, quais mudanças no sistema mais afetam a MET. No entanto, este tipo de análise só foi realizado para o caso em que a MET é determinada por um ponto de BSN, não para o caso da BIL. Com o intuito de possibilitar que ferramentas de seleção de controles preventivos tratem o fenômeno da BIL, realizou-se uma análise de sensibilidade do ponto de BIL similar à análise usual baseada na BSN. Outra contribuição deste trabalho é uma formulação suave de limites complementares que foi aplicada ao problema de limites de injeção de potência reativa de unidades geradoras. A formulação proposta transforma, pelo menos numericamente, a BIL em uma BSN que pode ser detectada através de métodos já consolidados na literatura.
The interconnection of electric power systems (EPSs) led to an increase in security assessment complexity. Besides, due to economical and environmental inuences, EPSs have been operating closer to their transmission limits, which raises the relevance of security assessment in the context of voltage stability. In this scenario, problems related to EPS power transmission capacity, such as the limit induced bifurcation (LIB), become more important and bring the need of appropriate analysis tools. One of the goals of this project is to study the LIB problem more deeply, so it can be better understood in the context of voltage stability. Another objective is the development of methods for evaluating the load margin (LM) considering the possible occurrence of LIBs. Finally, since the LM sensitivity analysis due to saddle-node bifurcation (SNB) plays a highly important role in voltage stability studies, developing a method for LM sensitivity analysis due to LIB is our third objective. The sensitivity analysis is important not only because it provides information on the instability phenomenon and its mechanisms, but it is also useful for EPS security assessment, since it may provide knowledge on which control actions will be more eective in increasing the LM and which contingencies may be more severe. However, this analysis has been performed only for the case in which the LM is determined by a SNB point, not for the LIB case. With the intention of enabling pre-existing preventive control selection tools to treat the LIB phenomenon, a sensitivity analysis was performed at the LIB point similarly to what was developed for the SNB. Another contribution of this work is a smoothing formulation for complementary limits that was applied to the problem of limited reactive power injection of generating units. The proposed formulation transforms, at least numerically, the LIB in a SNB, which may be detected through methods already established in literature.
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Libros sobre el tema "Analisi limiti"

1

Michele, Abrescia, ed. Analisi economica del diritto pubblico: Teorie, applicazioni e limiti. Bologna: Il mulino, 2009.

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2

L' analisi matematica del movimento e i limiti della fisica tardo-medievale: La ricezione della perspectiva e delle calculationes alla Facoltà delle arti di Parigi, 1340-1350. Padova: Il poligrafo, 2004.

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3

Stanchina, Gabriella. Il limite generante: Analisi delle Fichte Studien di Novalis. Milano: Guerini e associati, 2002.

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4

Stanley, Rosen. The limits of analysis. South Bend, Ind: St. Augustine's Press, 2000.

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5

Stanley, Rosen. The limits of analysis. New Haven: Yale University Press, 1985.

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6

1971-, Hoang Linh, ed. Limit analysis and concrete plasticity. 3a ed. Boca Raton: Taylor & Francis, 2010.

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7

Sawzcuk, A. Limit analysis of plates. Warszawa: Polish Scientific Publishers, 1993.

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8

Limit analysis of solids and structures. Boca Raton: CRC Press, 1996.

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9

Limit analysis and concrete plasticity. 2a ed. Boca Raton: CRC Press, 1999.

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10

Cockshott, W. Paul. Computation and its limits. Oxford [England]: Oxford University Press, 2012.

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Capítulos de libros sobre el tema "Analisi limiti"

1

Scott, C. R. "Plasticity, limit analysis, and limiting equilibrium". En An Introduction to Soil Mechanics and Foundations, 177–210. Boston, MA: Springer US, 1994. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4899-7250-7_8.

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2

Lang, Serge. "Limits". En Undergraduate Analysis, 160–92. New York, NY: Springer New York, 1997. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4757-2698-5_8.

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3

Pedersen, Steen. "Limits". En From Calculus to Analysis, 3–43. Cham: Springer International Publishing, 2015. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-13641-7_1.

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4

Kane, Jonathan M. "Limits". En Writing Proofs in Analysis, 47–98. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-30967-5_3.

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5

Shakarchi, Rami. "Limits". En Problems and Solutions for Undergraduate Analysis, 111–24. New York, NY: Springer New York, 1998. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4612-1738-1_8.

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6

Verruijt, Arnold. "Limit Analysis". En An Introduction to Soil Mechanics, 301–3. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-61185-3_38.

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7

Moy, Stuart S. J. "Limit Analysis". En Plastic Methods for Steel and Concrete Structures, 80–102. London: Macmillan Education UK, 1996. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-13810-4_4.

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8

Giaquinta, Mariano y Giuseppe Modica. "Limits and Continuity". En Mathematical Analysis, 65–92. Boston, MA: Birkhäuser Boston, 2003. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4612-0007-9_2.

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9

Sohrab, Houshang H. "Limits of Functions". En Basic Real Analysis, 85–112. Boston, MA: Birkhäuser Boston, 2003. http://dx.doi.org/10.1007/978-0-8176-8232-3_3.

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10

Dunn, Corey M. "Limits and Continuity". En Introduction to Analysis, 253–308. Boca Raton : CRC Press, 2017.: Chapman and Hall/CRC, 2017. http://dx.doi.org/10.1201/9781315369952-5.

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Actas de conferencias sobre el tema "Analisi limiti"

1

Gurses, B. Volkan y Ali Hajimiri. "Performance Limits of Sub-Shot-Noise-Limited Balanced Detectors". En Frontiers in Optics. Washington, D.C.: Optica Publishing Group, 2022. http://dx.doi.org/10.1364/fio.2022.jw4a.32.

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Resumen
We present an analysis of sub-shot-noise-limited coherent receivers for detecting quantum states of light. We introduce a noise model for coherent receivers and outline a guide to coherent receiver design for silicon photonics platforms.
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2

Wheeler, John C. "Thermodynamic Analysis of the Amin Engine". En QUANTUM LIMITS TO THE SECOND LAW: First International Conference on Quantum Limits to the Second Law. AIP, 2002. http://dx.doi.org/10.1063/1.1523829.

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3

Xunning Yue y Vaithianathan Mani Venkatasubramanian. "Complementary limit induced bifurcation theorem and analysis of Q limits in power-flow studies". En 2007 iREP Symposium - Bulk Power System Dynamics and Control - VII. Revitalizing Operational Reliability. IEEE, 2007. http://dx.doi.org/10.1109/irep.2007.4410549.

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4

Somsikov, V. M. "Some Approach to the Analysis of the Evolution of Open Nonequilibrium Systems". En QUANTUM LIMITS TO THE SECOND LAW: First International Conference on Quantum Limits to the Second Law. AIP, 2002. http://dx.doi.org/10.1063/1.1523796.

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5

Harris, T. D., J. K. Trautman y E. Betzig. "Near-Field Optics for Exceeding Diffraction Limits in Spectroscopy and Microscopy." En Laser Applications to Chemical Analysis. Washington, D.C.: Optica Publishing Group, 1992. http://dx.doi.org/10.1364/laca.1992.ma2.

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Resumen
The success of single molecule detection schemes using sheath flow cuvettes as sample cells illustrates the advantage of restricted illumination and probe volume for maximizing detectability or spectroscopy of small objects. The limit to this strategy with conventional optics is diffraction, minimum dimensions of λ/2. The practical limits imposed by physical congestion of optical components may prevent realization of even this limit. The need for optical and spectroscopic characterization of a variety of objects, technological, biological, and chemical, much smaller than λ/2, has driven research toward strategies of optical microscopy with higher resolution.
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6

BLANCHARD, PH, M. PASQUINI y M. SERVA. "CLASSICAL LIMIT: LOCALIZATION INDUCED BY NOISE". En Historical Analysis and Open Questions. WORLD SCIENTIFIC, 2000. http://dx.doi.org/10.1142/9789812793560_0004.

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7

Crismale, Vitonofrio. "A projective central limit theorem and interacting Fock space representation for the limit process". En Noncommutative Harmonic Analysis with Applications to Probability. Warsaw: Institute of Mathematics Polish Academy of Sciences, 2007. http://dx.doi.org/10.4064/bc78-0-5.

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8

Tran, Son. "Design and limits of intelligence". En INTERNATIONAL CONFERENCE OF NUMERICAL ANALYSIS AND APPLIED MATHEMATICS ICNAAM 2020. AIP Publishing, 2022. http://dx.doi.org/10.1063/5.0081302.

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9

Dereziński, Jan y Wojciech De Roeck. "Reduced and extended weak coupling limit". En Noncommutative Harmonic Analysis with Applications to Probability. Warsaw: Institute of Mathematics Polish Academy of Sciences, 2007. http://dx.doi.org/10.4064/bc78-0-7.

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10

Zweig, David A. y C. J. Morgan. "Photon-limited Scene Matching Using Histogram Analysis". En Quantum-Limited Imaging and Image Processing. Washington, D.C.: Optica Publishing Group, 1986. http://dx.doi.org/10.1364/qlip.1986.tud3.

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Resumen
Owing to advances in photon detection, there is a developing interest in identifying objects from a limited number of photons. Such applications include astronomy, night vision, long-range target recognition and medical and industrial radiology. In each of these applications it is desirable to extract the maximum amount of information from a limited number of photons. In this paper, we propose a method for object recognition based on the formation of irradiance level histograms for a group of known objects. The technique is used to construct a binary histogram which requires fewer photons than a correlation filter to identify a particular object.
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Informes sobre el tema "Analisi limiti"

1

Brock, William, Steven Durlauf y Giacomo Rondina. Design Limits and Dynamic Policy Analysis. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, septiembre de 2008. http://dx.doi.org/10.3386/w14357.

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2

Wood, D. C. L-Area Cavitation Tests Final Analysis - Limits Application. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), junio de 2001. http://dx.doi.org/10.2172/782821.

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3

Khan, Nisar y Kumares Sinha. An Analysis of Speed Limit Policies for Indiana. West Lafayette, IN: Purdue University, 2001. http://dx.doi.org/10.5703/1288284313136.

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4

FLACH, GREGORY. SPECIAL ANALYSIS: REVISION OF INTERMEDIATE LEVEL VAULT DISPOSAL LIMITS. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), julio de 2004. http://dx.doi.org/10.2172/833396.

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5

Fliller, Raymond, Stephen Kramer y Richard Faussete. Hazard Analysis for 90 MeV Booster Injection Energy Limit. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), mayo de 2016. http://dx.doi.org/10.2172/1504885.

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6

Cook, J. Special Analysis: Revision of Saltstone Vault 4 Disposal Limits (U). Office of Scientific and Technical Information (OSTI), mayo de 2005. http://dx.doi.org/10.2172/890159.

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7

Zhao, Yu, Dong-Yang Wang, Hao Li, Xiao-Chun Liu, Hong Ding, Xuan-Ye Li y Xiao-Yan Yun. BEYOND CODE LIMIT ANALYSIS OF LARGE-SPAN COAL STORAGE SHED. The Hong Kong Institute of Steel Construction, diciembre de 2018. http://dx.doi.org/10.18057/icass2018.p.170.

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8

Jones, Diane. Transactional Analysis Jargon in Time Limited Groups. Portland State University Library, enero de 2000. http://dx.doi.org/10.15760/etd.1731.

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9

Myers, Cliff. A fractal analysis of diffusion limited aggregation. Portland State University Library, enero de 2000. http://dx.doi.org/10.15760/etd.5931.

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10

Fieber, Andreas C., Leroy Gardner y Lorenzo Macorini. ADVANCED ANALYSIS WITH STRAIN LIMITS FOR THE DESIGN OF STEEL STRUCTURES. The Hong Kong Institute of Steel Construction, diciembre de 2018. http://dx.doi.org/10.18057/icass2018.p.042.

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