Literatura académica sobre el tema "Analisi di dati multivariata"

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Artículos de revistas sobre el tema "Analisi di dati multivariata"

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Gianluigi, Salvucci y Maria Sanna Francesco. "Tra scala geografica e risoluzione dei dati: metodologie statistiche per l'analisi territoriale. Il caso di Roma". RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, n.º 3 (diciembre de 2011): 39–86. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003003.

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Resumen
Nel presente lavoro si intendono applicare metodi esplorativi di analisi multivariata per giungere a tipologizzazioni del territorio (alle diverse scale) significative a livello geografico. Dopo aver individuato un'opportuna "batteria" di indicatori e aver definito la scala di risoluzione dei dati (problema-chiave in questo tipo di analisi), si č analizzato inizialmente l'intero territorio nazionale, giungendo dapprima a una visione di estrema sintesi (che peraltro consente di isolare tutte le piů significative concentrazioni urbane); con procedimento a ritroso si č quindi segmentato il gruppo volta a volta piů numeroso, al fine di cogliere meglio le caratteristiche differenziali delle varie aree (caratteristiche, č bene sottolinearlo, che, con sfumature diverse valgono per tutto il territorio nazionale) e si č pervenuti, in definitiva, a 8 gruppi significativi. Per capire se e quanto una scala di lettura a livello cosě elevato potesse essere utile e riproducibile a scale piů ridotte, analoga procedura č stata applicata al caso di Roma, dove si sono riscontrate, da un lato, la soliditŕ e validitŕ del percorso di analisi proposto, dall'altro significativi scostamenti rispetto a modi piů "ordinari" di classificazione e analisi del territorio romano.
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Kourelis, K., T. Stergiou, A. Papadas, T. Kourelis, E. Petta y T. Papadas. "Clinicopathologic idiosyncrasies of nasopharyngeal cancer in a moderate-risk Mediterranean region". Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, n.º 3 (junio de 2017): 180–87. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1100.

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Resumen
Il carcinoma del rinofaringe presenta una notevole eterogeneità per quanto riguarda le caratteristiche epidemiologiche, patogenetiche, cliniche e prognostiche sulla base dell’area geografica considerata. L’incidenza registrata nel Mediterraneo per tale patologia si colloca fra quella delle forme epidemiche e sporadiche registrate rispettivamente nel Sud Est Asiatico e nel Nord America. Il presente studio descrive le caratteristiche di questa patologia per quanto riguarda l’ovest della Grecia. Sono stati analizzati i dati relativi a 70 pazienti affetti da carcinoma del rinofaringe la cui diagnosi è stata posta presso un singolo centro fra il 1994 e il 2014. Il trattamento primario si è basato sulla radioterapia con o senza chemioterapia associata. Sono stati raccolti ai fini dell’analisi statistica i dati demografici, i fattori di rischio, le caratteristiche della neoplasia, la presentazione clinica e l’outcome. Sono state calcolate sia la sopravvivenza globale (OS) che la sopravvivenza specifica per malattia (DSS) a 5 anni. Tutti i fattori potenzialmente predittori di sopravvivenza sono stati testati a un’analisi univariata e multivariata. La variante maggiormente diagnosticata all’analisi istopatologica è stato il tipo 3 secondo la WHO (74,3%) che si è associato in modo significativo con sintomatologia nasale alla presentazione (p = 0,050), linfoadenopatie metastatiche (p = 0,028), stage clinico avanzato (p = 0,009) e risposta completa al trattamento iniziale (p = 0,018). L’analisi univariata ha evidenziato un impatto negativo in termini prognostici per l’età avanzata (OS p = 0,029, DSS p = 0,041), la mancata risposta ai trattamenti (OS & DSS p < 0,001) e la recidiva di malattia (OS p = 0,003, DSS p = 0,001). A un’analisi multivariata la recidiva di malattia ha mantenuto un impatto prognostico negativo (HR 7,442, 95% IC 2,199-25,187, p = 0,001). In conclusione, fra i carcinomi nasofaringei diagnosticati nell’ovest della Grecia, il linfoepitelioma mostra caratteristiche peculiari sotto il profilo clinico, tali per cui la sua inclusione assieme alle neoplasie tipo 2 secondo la WHO nel gruppo di carcinomi rinofaringei “non cheratinizzanti” potrebbe risultare inappropriata. Infine, la recidiva di malattia, indipendentemente dagli altri fattori in gioco, appare essere un evento gravemente avverso.
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Gallo, Eugenio y Paola Rucci. "Supply, demand and predictive factors of psychotherapies in 10 community mental health services in Emilia Romagna". Epidemiologia e Psichiatria Sociale 9, n.º 2 (junio de 2000): 103–12. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008290.

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Resumen
RIASSUNTOScopo - La ricerca si propone di determinare la domanda e l'offerta di psicoterapia in 10 Centri di Salute Mentale della Regione Emilia Romagna e di identificare i fattori che predicono l'inizio della psicoterapia, impiegando i dati raccolti di routine con il Sistema Informativo Psichiatrico della Emilia Romagna (SIPER). Disegno - Studio prospettico longitudinale su tutti i «nuovi» utenti del 1995 seguiti per un anno dal primo contatto. Analisi univariata (rischio relativo) e multivariata (regressione logistica) di 18 variabili cliniche ed extracliniche. Setting - 10 Centri di Salute Mentale della Emilia Romagna. Risultati - La percentuale dei nuovi utenti che intraprende una psicoterapia è stata del 11.5%, corrispondente ad una incidenza annuale di 5./10000 abitanti ≥18 anni (range 0.9-14.8 tra i Centri). La domanda di psicoterapia è stata del 16.1% (range tra 0.6-33%) includendo le richieste dei pazienti e dei committenti. I fattori predittivi dell'inizio di una psicoterapia sono stati: la presenza dello psicologo nel primo incontro, la richiesta del paziente di psicoterapia, l'età < di 48 anni, una scolarità elevata, essere studenti, vivere con la famiglia d'origine, il Centro a cui ci si rivolti, una diagnosi del raggruppamento diagnostico delle «nevrosi». Ma l'analisi multivariata non ha permesso d'individuare un modello predittivo sufficientemente sensibile. Conclusioni - L'imprevedibilità dell'impiego della psicoterapia sembra dovuta alia mancanza di una chiara scelta sull'uso della psicoterapia nei CSM, come testimonia, in particolare, l'estrema variabilità dell'offerta, e alia mancanza di definite indicazioni.
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Mahieu, R., G. Colletti, P. Bonomo, G. Parrinello, A. Iavarone, G. Dolivet, L. Livi y A. Deganello. "Head and neck reconstruction with pedicled flaps in the free flap era". Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, n.º 6 (diciembre de 2016): 459–68. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1153.

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Resumen
La trasposizione di lembi liberi microvascolari rappresenta oggi la procedura maggiormente diffusa nelle ricostruzioni del distretto testacollo. Tuttavia, non tutti i pazienti sono candidati ideali per ricostruzioni microvascolari, né tutti i difetti richiedono necessariamente lembi microvascolari per ottenere buoni risultati funzionali. Lo scopo di questo studio è quello di valutare se la ricostruzione di difetti del distretto testa-collo mediante lembi peduncolati sia inferiore alle ricostruzioni microvascolari in termini di complicanze, outcome funzionale e prognosi. In una coorte di pazienti consecutivi che sono stati sottoposti a resezione maggiore per carcinomi del distretto testa collo, abbiamo confrontato i dati delle ricostruzioni mediante lembi peduncolati con quelli delle ricostruzioni microvascolari. Tutti gli interventi sono stati eseguiti da un unico chirurgo dal 2006 al 2015. Sono stati inclusi un totale di 93 pazienti, la maggior parte dei quali affetti da carcinoma del cavo orale (n = 59), di cui 64 hanno subito ricostruzione tramite lembo peduncolato (69%). Nei due gruppi non si sono registrate differenze significative in termini di necrosi del lembo, complicanze ed outcome funzionale. L’analisi multivariata ha mostrato che le comorbidità preoperatorie rappresentano l’unico fattore significativo per il rischio di complicanze nella guarigione del lembo (p = 0,019). Nei due gruppi l’analisi di sopravvivenza e l’analisi di regressione proporzionale al rischio di recidiva di malattia o metastasi a distanza non hanno mostrato differenze significative. In questo studio retrospettivo di coorte, non randomizzato, i lembi peduncolati non sono risultati significativamente inferiori rispetto ai lembi liberi in termini complicanze, outcome e prognosi.
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De Battisti, Simone. "L'influenza dei fattori normativi e istituzionali sulla partecipazione elettorale. Un riscontro empirico su 19 paesi". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 45, n.º 2 (30 de septiembre de 2001): 77–110. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12790.

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Partecipazione elettorale: definizione e presentazione dei dati. Fondamenti teorici, obiettivi e significato della ricerca. Il contesto istituzionale: misure e significati dei singoli fattori istituzionali. Fattori istituzionali: presentazione dei dati, gli outliers e le analisi bivariate. Test di modelli multivariati. Un problema aperto.
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Francesca, Petrei. "Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ". RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, n.º 3 (diciembre de 2011): 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.

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Resumen
Il presente lavoro ha due principali obiettivi. Il primo č illustrare i metodi utilizzati per la misurazione della produttivitŕ e le relative criticitŕ. Il secondo obiettivo č analizzare quale apporto possa dare l'utilizzo dell'analisi fattoriale alla specificazione della produttivitŕ totale dei fattori che, in un'ottica neoclassica, č assimilata al residuo di Solow. L'ipotesi di partenza č che il concetto di residuo possa essere descritto tramite un insieme di variabili che si suppone abbiano alla base una struttura che le colleghi tra loro. Per verificare questa ipotesi, si č utilizzato lo strumento dell'analisi fattoriale (AF) che si puň definire come un modello statistico idoneo a ridurre un sistema complesso di correlazioni in uno di minori dimensioni. Le ipotesi fatte inizialmente in sede di costruzione della matrice di dati, vengono in larga parte confermate dall'analisi. Le dimensioni individuate sono esattamente riprodotte dagli assi fattoriali. Nello specifico, l'asse fattoriale del capitale, che č anche quello che riproduce la maggiore percentuale di varianza, risulta essere di particolare importanza visto come fattore latente della produttivitŕ; si racchiudono in esso, infatti, tutti gli elementi che rendono un territorio particolarmente competitivo e, quindi, produttivo. L'integrazione con gli altri due fattori latenti disegna quella struttura semplificata che si cercava per descrivere il residuo di Solow. Un'importante conclusione da rilevare č il possibile uso dell'analisi multivariata per analizzare un concetto che č studiato in larga parte attraverso modelli econometrici. Si puň, dunque, utilizzare questo tipo di analisi a scopi confermativi: nel caso del residuo di Solow, infatti, si puň confermare che effettivamente esso colga impropriamente degli aspetti che non sono ricompresi nelle misure di input e di output e proprio questi aspetti, menzionati dalla letteratura o dalle determinazioni econometriche, si riscontrano nella struttura latente disegnata grazie all'analisi fattoriale quali determinanti della produttivitŕ e, quindi, della crescita di un sistema economico.
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Acocella, Ivana y Erika Cellini. "Il Suicidio di Émile Durkheim: un esempio di analisi multivariata". Quaderni di Sociologia, n.º 55 (1 de abril de 2011): 161–84. http://dx.doi.org/10.4000/qds.664.

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Bruno, Licia, Shaniko Kaleci, Simona Chiodo, Angelo Fioritti y Antonella Piazza. "Adolescenti in transizione nei servizi di salute mentale: uno studio di follow-up". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n.º 3 (diciembre de 2021): 111–31. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003008.

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Scopi. Descrivere le caratteristiche degli adolescenti con disturbi psichici e comportamentali residenti nel territorio dell'Azienda USL di Bologna, dimessi dal servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) dal 2006 al 2015. Individuare i fattori predittivi della prosecuzione delle cure nei Centri di Salute Mentale (CSM). Metodi Studio di coorte retrospettiva con un follow-up di tre anni, basato sui dati dei sistemi informativi NPIA e CSM. Sono state effettuate due analisi multivariate per identificare i fattori predittivi del ricorso al CSM entro tre anni e della transizione entro il primo anno dalla dimissione. Risultati La coorte è costituita da 2594 adolescenti di almeno 15 anni dimessi dal servizio NPIA, in maggioranza maschi. Quasi l'80% è stato dimesso prima di aver raggiunto 17 anni; circa il 59% ha ricevuto diagnosi di ritardo mentale o di disturbi dello sviluppo psicologico specifici/misti. Nei tre anni successivi alla dimissione ha fatto ricorso al CSM quasi un quinto della coorte (489 soggetti), di cui più di metà dei casi (n=277) in transizione entro il primo anno. Sono risultati fattori predittivi del ricorso al CSM la nazionalità italiana, l'età alla dimissione di almeno 17 anni, più di dieci anni di trattamento, più di sette prestazioni nell'ultimo anno, disturbi psichici o comportamentali maggiori. I fattori predittivi della transizione entro un anno dalla dimissione NPIA sembrano in gran parte analoghi, con tre eccezioni: la nazionalità italiana perde significatività, tra i gruppi diagnostici sono solo i disturbi dello sviluppo psicologico specifici/misti a mostrare probabilità inferiori, mentre emerge come fattore predittivo avere avuto la dimissione negli ultimi sei anni del decennio. Conclusioni Analogamente a quanto riportato da altre indagini, il ricorso al CSM riguarda una minoranza di adolescenti dimessi dal servizio NPIA. Trattamenti NPIA intensi e prolungati e disturbi gravi appaiono i principali fattori predittivi. La maggior probabilità per i dimessi negli ultimi sei anni del decennio di transitare al CSM in continuità di cura può essere ascrivibile ai miglioramenti organizzativi apportati con il consolidamento di pratiche e procedure condivise per il passaggio dei casi. Tuttavia rimangono aperti interrogativi sui gap di cura e sulle azioni necessarie per superarli.
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Montabes Pereira, Juan, Carmen Ortega Villodres y Enrique G. Pérez Nieto. "Sistemi elettorali e voto ai partiti regionalisti in Europa occidentale". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 51, n.º 1 (30 de junio de 2004): 53–79. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12735.

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I partiti regionalisti in Europa occidentale. Gli elementi del sistema elettorale e le loro conseguenze politiche sul voto ai partiti regionalisti. Analisi empirica dei dati a livello di collegio. Analisi dei dati a livello regionale o aggregato. Tre conclusioni.
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Di Pietro, Maria Luisa, Antonio G. Spagnolo y Elio Sgreccia. "Meta-analisi dei dati scientifici sulla Gift: un contributo alla riflessione etica". Medicina e Morale 39, n.º 1 (28 de febrero de 1990): 13–40. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1186.

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Resumen
La meta-analisi è una nuova disciplina che si propone di valutare criticamente i risultati di studi effettuati, particolarmente nel campo dei trials clinici. Gli autori di questo lavoro avanzano l'ipotesi che una meta-analisi modificata dei dati scientifici relativi alla tecnica della GIFT possa essere utile per dedurre alcune indicazioni etiche relative alla tecnica stessa. Questa analisi dei risultati della GIFT mostra che le nascite che si determinano con questa tecnica sono in numero inferiore rispetto alle gravidanze cliniche che iniziano, indicando come nel corso delle gravidanze stesse si determina una perdita fetale la quale non può essere giustilìcata dalla considerazione che molti fanno che "anche nelle gravidanze che iniziano naturalmente esiste la stessa percentuale di aborti spontanei". Per di più nella GlFT la stessa tecnica utilizzata gioca un ruolo determinante nel determinarsi di queste perdite fetali. Anche se la meta-analisi da sola non è sufficiente per fornire una interpretazione dei dati antropologici, secondo gli autori questi risultati della GIFT, relativamente alla salvaguardia dell'embrione umano, devono essere attentamente considerati ai fini della valutazione etica.
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Tesis sobre el tema "Analisi di dati multivariata"

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Zappala', Luigi. "Analisi ed implementazione di metodi geomatici per l'elaborazione di dati geopetrologici interoperibilità, geostatistica e classificazione di immagini multispettrali a raggi X". Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1570.

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Resumen
La presente tesi di dottorato ha avuto come oggetto principale dell attività di ricerca lo studio della geomatica l.s. quale strumento fondamentale utile all archiviazione, trattazione, elaborazione e sviluppo di tecniche di interpolazione ed analisi quantitativa di dati provenienti da diverse fonti di acquisizione in campo geoscientifico. La geomatica, è stata qui intesa quale strumento di sintesi tra, l insieme delle conoscenze derivanti dalle discipline del rilevamento geologico, con quelle discipline geoscientifiche relative all acquisizione e al trattamento di dati alla scala micrometrica (ad es. Petrografia, Geochimica, Petrologia etc ) al fine di sviluppare una serie di protocolli e strumenti atti a collegare in maniera interoperabile (i.e. in grado di far dialogare in modo automatico i sistemi informatici) e completa dati articolati e complessi, comunque riconducibili ad una primitiva geografica, identificata dal punto di campionamento. Su tale base l attività di ricerca, basata su tre fasi distinte, ha consentito di: I. sviluppare un geo-database prototipale contenente tutte le informazioni relative alle analisi dei campioni di roccia alle diverse scale di osservazione, provenienti da diverse fonti strumentali; II. applicare ad un area pilota (il batolite di Squillace-Petrizzi Calabria centro orientale) alcune tecniche di interpolazione in grado di minimizzare i limiti intrinseci di una campionatura in campo geologico (ad es. distribuzione randomica e discontinua dei punti di campionamento), affiancando a queste tecniche lo sviluppo di un nuovo algoritmo atto a realizzare in maniera automatica mappe geo-litologiche su base TAS (Total Alkali Silica); III. sviluppare un insieme di strumenti in parte originali, atti ad analizzare, attraverso tecniche di analisi statistica multivariata, immagini a raggi X di campioni di rocce metamorfiche provenienti dall area di Mammola (zona meridionale del Massiccio delle Serre Calabria) con lo scopo di integrare i dati minero-chimici puntuali con mappe micro-tessiturali di tipo quantitativo ottenute su metapeliti a granato. I risultati ottenuti alla fine del triennio di attività hanno consentito di verificare come la geomatica, intesa nella sua trasversalità più ampia, sia ancora alle fasi iniziali del suo sviluppo, specialmente in alcuni campi geoscientifici. In tale contesto, scopo principale della presente tesi è stato quello di fornire al lettore uno strumento completo e versatile sullo stato dell arte ad oggi dell utilizzo delle tecniche geomatiche in campo geoscientifico, con particolare riferimento all ambito geo-petrologico. A tale obiettivo è stato altresì affiancato quello di testare ed in parte integrare, con nuovi ed opportuni algoritmi, nuove tecniche geomatiche in grado di: gestire, interpolare e trattare dati geo-petrologici a scala variabile da quella dell affioramento a quella della sezione sottile.
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TRUSSONI, FRANCESCA. "I fattori di rischio e protettivi al disagio scolastico in adolescenza: l'analisi multivariata dei dati su uno studio longitudinale". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/8744.

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This work explores the evolution of psychological variables that evaluate adolescents’ experience of school aiming to study (and prevent) drop-out. Data from a 3-wave longitudinal panel (N = 235, measured at 12, 15 and 17 years of age) were used to estimate a structural equations model with the same observed variables, scales adapted from another longitudinal study (Borricua Chidren Interview, Bird, 2006), in the three waves as indicators of risk or protection factors with the factors linked over time predicting school experience of the adolescents. A specific questionnaire, S.I.D (Self Inventory in-school drop-out) was constructed to probe the reasons for feeling uneasy at school (covert drop-out). The resulting structural equation model identified 3 scales - self-esteem, coping and social supports- as protective, and 4 scales - association with deviant peers, delinquency behaviour/attitude, and sensations seeking – as risk factors for covert drop-out in S.I.D. The loadings of the observed variables vary over time. The role of relational variables is determinant at 17 years, when peer relationships are obviously relevant, both in term of risk (deviant peers), and in term of protection (social support). Implications for current practice and future research are discussed for understanding the etiology of in-school drop-out and adopting specific prevention strategy to improve the quality of school experience during adolescence.
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LADISLAO, Luigi. "Analisi non-lineare di dati posturografici". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2006. http://hdl.handle.net/11566/242669.

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Gottardo, Marco <1979&gt. "Studio mediante analisi multivariata di approcci innovativi nel trattamento anaerobico di FORSU". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8326.

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Il processo di digestione anaerobica è al momento l’approccio più indicato per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano. Tale processo, infatti, permette di generare bassi impatti negativi a carico dell’ambiente, grazie alla maggior facilità nel controllare ed impedire fuoriuscite di inquinanti sia di natura gassosa che liquida, e produrre un vettore energetico che, derivando dal materiale di rifiuto, è di natura rinnovabile. Sebbene tale trattamento è oggetto di studio da diversi anni, attualmente non può dirsi ancora del tutto sviluppato. Ne sono prova gli argomenti affrontati in questo lavoro di tesi, che hanno avuto come oggetto la valorizzazione del processo di digestione inserito in una nuova configurazione di trattamento congiunto anaerobico – aerobico, e la fattibilità e la gestione di processi per la produzione di un biofuel di seconda generazione per motori a combustione interna, noto come BioHythane. Attraverso un approccio analitico di tipo multivariato, necessario dato il numero di variabili utilizzate per lo studio dei processi, è stato possibile analizzarli rilevando diversità e migliorie in funzione delle diverse condizioni operative scelte, individuando pertanto quelle che meglio si adattano allo scopo prefissato.
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Checcoli, Andrea. "Analisi di mobillità pedonale mediante dati di telefonia georeferenziati". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14600/.

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Al fine di organizzare al meglio le città del futuro occorrono nuovi strumenti in grado di analizzare e comprendere il comportamento delle persone nelle aree urbane. In questo elaborato viene illustrata la costruzione di un modello teorico relativo alla mobilità pedonale nella città di Venezia a partire dall'analisi di dati di telefonia mobile, rilevati nella giornata del 26 Febbraio 2017. Vengono in seguito mostrate le differenti fasi necessarie alla realizzazione del modello a partire dall'elaborazione preliminare dei data set a disposizione e focalizzando poi l'attenzione sugli algoritmi di georeferenziazione disponibili in letteratura. Una volta ultimata l'analisi dati, vengono esposti i concetti teorici che stanno alla base del modello realizzato ponendo l'accento sul carattere stocastico del fenomeno osservato si rivolge lo sguardo al risultato ottenuto portando alla luce le verifiche a cui viene sottoposto e le criticità che emergono nell'affrontare questo studio.
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Campana, Luca. "Analisi di dati di traiettoria su piattaforma Big Data". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16220/.

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L’evoluzione delle tecnologie di geolocalizzazione ha portato, in questi ultimi anni, alla generazione di una grande quantità di dati spaziali. Tra questi, risultano particolarmente rilevanti i dati di traiettoria, cioè quei dati spazio-temporali che rappresentano il percorso di un oggetto attraverso lo spazio in funzione del tempo: questi dati sono di fondamentale importanza in molti ambiti applicativi, come quello della sicurezza, del trasporto o dell’ecologia. Lo sviluppo tecnologico sta però radicalmente trasformando i dati spaziali: i volumi, l’eterogeneità e la frequenza con cui arrivano eccedono le capacità delle tecnologie tradizionali. Queste nuove caratteristiche rendono allora necessaria l’adozione di tecnologie innovative. Questa tesi descrive lo studio e lo sviluppo di un’applicazione per l’analisi di dati di traiettoria su piattaforma Big Data. L’applicazione è in grado di estrarre una serie di informazioni, come l’abitazione, il luogo di lavoro o i luoghi frequentati, legate alle persone a cui i dati si riferiscono. Il contributo principale riguarda l’algoritmica per l’attività di clustering dei dati spazio-temporali: l’algoritmo di clustering grid e density-based utilizzato è risultato infatti più efficiente rispetto ai tradizionali algoritmi density-based ma egualmente efficace. Inoltre, l’applicazione dimostra la validità e l’efficienza delle tecnologie Big Data applicate a grandi volumi di dati spaziali.
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Cova, Riccardo. "Analisi di dati citofluorimetrici con tecniche di Data Mining". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4774/.

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Il citofluorimetro è uno strumento impiegato in biologia genetica per analizzare dei campioni cellulari: esso, analizza individualmente le cellule contenute in un campione ed estrae, per ciascuna cellula, una serie di proprietà fisiche, feature, che la descrivono. L’obiettivo di questo lavoro è mettere a punto una metodologia integrata che utilizzi tali informazioni modellando, automatizzando ed estendendo alcune procedure che vengono eseguite oggi manualmente dagli esperti del dominio nell’analisi di alcuni parametri dell’eiaculato. Questo richiede lo sviluppo di tecniche biochimiche per la marcatura delle cellule e tecniche informatiche per analizzare il dato. Il primo passo prevede la realizzazione di un classificatore che, sulla base delle feature delle cellule, classifichi e quindi consenta di isolare le cellule di interesse per un particolare esame. Il secondo prevede l'analisi delle cellule di interesse, estraendo delle feature aggregate che possono essere indicatrici di certe patologie. Il requisito è la generazione di un report esplicativo che illustri, nella maniera più opportuna, le conclusioni raggiunte e che possa fungere da sistema di supporto alle decisioni del medico/biologo.
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Minardi, Matteo. "Analisi comparata di tecnologie open-source per l'elaborazione di flussi di dati". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19760/.

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L'aumento della produzione di dati nel panorama informatico ha segnato da anni la nascita di vere e proprie realtà che basano le loro decisioni su informazioni estrapolate da elaborazioni intelligenti sui “dati'”. Le fonti che producono dati sono sempre di più, aumentano ogni giorno in maniera esponenziale. La quantità di dati prodotta supera di gran lunga le aspettative di qualche anno fa. L'obiettivo ora non è più quello di generare dati precisi e derivanti da dispositivi nuovi. Al giorno d'oggi qualsiasi smartphone possiede centinaia di sensori, ogni dispositivo ha accesso a piattaforme che producono flussi impensabili di dati connessi a informazioni preziose per realtà che hanno a che fare con il settore. Il problema odierno è come elaborare questi dati, come gestire questi flussi infiniti e imprevedibili di dati provenienti da fonti sconosciute e sparse. Una realtà informatica deve essere pronta a questo, una realtà informatica non può permettersi di lasciare indietro l'occasione di ricavare qualcosa da tutto questo. Così come i dati anche questa tesi intraprende un percorso. Il percorso parte affrontando nel primo capitolo i concetti base del panorama informatico che affronta queste tematiche. Il primo capitolo infatti fornisce un background generale sul dato in sé e le sue caratteristiche; prosegue chiarificando dove i dati vengono salvati e in che modalità. Ad un livello più tecnico viene spiegato con quali architetture fisiche e con quali pattern progettuali vengono gestiti ed elaborati questi dati in maniera efficiente. Dopo l'infarinatura generale vengono prese in esame una selezione di tecnologie moderne che manipolano flussi di dati di grandi dimensioni al fine di metterne in chiaro i vantaggi e le caratteristiche. Vengono presentati per ognuna di esse i concetti alla base, le motivazioni e gli obiettivi che rendono tutto ciò indispensabile per la creazione di un sistema complesso di elaborazione di dati.
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Bonantini, Andrea. "Analisi di dati e sviluppo di modelli predittivi per sistemi di saldatura". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24664/.

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Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo quello di predire la lunghezza dell'arco elettrico che si forma nel processo di saldatura MIG/MAG, quando un elettrodo fusibile (filo) si porta a una distanza opportuna dal componente che deve essere saldato. In questo caso specifico, la lega di materiale che forma il filo è fatta di Alluminio-Magnesio. In particolare, in questo elaborato sarà presentato l'impatto che avranno alcune grandezze fisiche, come tensione, corrente e velocità di trascinamento del filo che viene fuso, durante il procedimento della saldatura, e come queste influenzeranno la dimensione dell'arco. Più precisamente, sono stati creati dei modelli previsionali capaci di prevedere la lunghezza d'arco sulla base di tali grandezze, secondo due criteri distinti: black-box e knowledge-driven. Nello specifico, il capitolo uno prevede una panoramica sullo stato dell'arte della saldatura MIG/MAG, introducendo concretamente il Gruppo Cebora, le modalità di acquisizione dei dati e il modello fisico con cui al momento si calcola la lunghezza dell'arco elettrico. Il secondo capitolo mostra l'analisi dei dati e spiega le decisioni sperimentali che sono state prese per gestirli e comprenderli al meglio; inoltre, in questo capitolo si capirà l'accuratezza del modello di Cebora, confrontando le sue predizioni con i dati reali. Il terzo capitolo è più operativo e vengono presentate le prime rete neurali costruite, che possiedono un approccio black-box ed alcune manipolazioni sulla corrente. Il quarto capitolo sposta l'attenzione sul ruolo della tensione, e sono realizzate nuove reti con un approccio differente, ovvero knowledge-driven. Il quinto capitolo trae le conclusioni di questo elaborato, esaminando gli aspetti positivi e negativi dei migliori modelli ottenuti.
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10

Bruno, Angela. "Analisi comparativa di soluzioni per la post-elaborazione di dati sperimentali". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10945/.

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Durante l’esecuzione di prove al banco su motori a combustione interna vengono acquisiti dati contenenti le caratteristiche del motore testato al regime di funzionamento scelto, sotto l’azione di alcuni o numerosi parametri variabili in base ai risultati che si vogliono ottenere dalla prova stessa ed in determinate condizioni ambientali. Per questo motivo è di fondamentale importanza disporre di uno strumento che consenta una rapida, ma allo stesso tempo precisa e quanto più possibile completa visualizzazione ed elaborazione di tali dati. A tale scopo con questo elaborato si vogliono valutare diverse soluzioni, in termini di software, per l’analisi di dati sperimentali, con particolare attenzione rivolta agli ambienti NI LabVIEW, The MathWorks MATLAB e NI DIAdem, e ad alcuni strumenti attualmente in uso, cercando sempre il giusto compromesso tra necessità riscontrate in ambito visualizzazione ed analisi dati ed il contenimento dei costi. Vengono, in seguito, esposte le motivazioni che hanno portato alla scelta di DIAdem per implementare le procedure di post-elaborazione dei dati.
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Libros sobre el tema "Analisi di dati multivariata"

1

Corbetta, Piergiorgio. Metodi di analisi multivariata per le scienze sociali. Bologna: il Mulino, 1992.

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2

Ercolani, Anna Paola. La ricerca in psicologia: Modelli di indagine e di analisi dei dati. Roma: La Nuova Italia scientifica, 1990.

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3

Fusa, Emanuela. La valutazione degli investimenti: Decisioni di investimento, riclassificazione dei dati di bilancio, tecniche di analisi. Milano: EGEA, 2001.

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4

Mastroianni, Fiorenzo Ferdinando. L' inchiesta di Innocenzo X sui conventi cappuccini italiani (1650): Analisi dei dati. Roma: Pontificia Università lateranense, 1985.

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5

Carlo, Peretto y Istituto italiano di preistoria e protostoria., eds. Analisi informatizzata e trattamento dati delle strutture di abitato di età preistorica e protostorica in Italia. Firenze: Istituto italiano di preistoria e protostoria, 2002.

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6

Curtale, M. T. I dati sanitari per la valutazione di impatto ambientale: Descrizione e analisi delle fonti. Roma: Istituto superiore di sanità, 1987.

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7

Nicole, Sandro. Tecniche di analisi dei dati: Manuale per gli operatori nelle scienze biologiche e psicologiche. Padova: CEDAM, 1994.

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8

Losa, Fabio B. Working but poor in Ticino: Analisi statistica sulla base dei dati della rilevazione sulle forze di lavoro del 2003. Ticino: Ufficio di statistica (Ustat), 2006.

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9

Italy) Incontro per l'archeologia barbarica (1st 2016 Milan. Archeologia dei Longobardi: Dati e metodi per nuovi percorsi di analisi : I Incontro per l'archeologia barbarica, Milano, 2 maggio 2016. Mantova: SAP, Società archeologica s.r.l., 2017.

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10

Azzari, Margherita, ed. Beni ambientali e culturali e Geographic Information Systems. III Workshop (Firenze, giugno 2002). Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-117-9.

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Il CD-ROM raccoglie i contributi del terzo incontro fiorentino Beni ambientali e culturali e Geographical Information Systems (giugno 2002) che, come quelli degli anni passati, hanno come oggetto applicazioni basate su GIS e relative a beni archeologici, culturali, ambientali. Verranno proposte metodologie di acquisizione delle fonti, di gestione delle informazioni e di analisi dei dati idonee alla tipologia dei beni studiati. Ad unire i contributi è stato scelto, quest'anno, il tema GIS e Internet. ______________________________________________
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Capítulos de libros sobre el tema "Analisi di dati multivariata"

1

Stocchero, Matteo. "Analisi statistica multivariata di dati". En Chemoinformatica, 37–69. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2409-0_2.

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2

Sartori, Luca y Arianna Bassan. "Archiviazione e analisi di dati di tipo chimico". En Chemoinformatica, 145–62. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2409-0_6.

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3

Maugeri, Giuseppe. "6 Analisi dei dati dell’Università di Osaka". En L’insegnamento della lingua italiana in Giappone Uno studio di caso sul Kansai. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-525-4/007.

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4

Mantelli, Alessandro. "6 Dati primari e risultati". En E-learning sostenibile per la didattica del giapponese Progettare per l’apprendimento autonomo. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-554-4/006.

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Resumen
6.1 Analisi descrittiva dei dati per raggruppamenti: ultimo esame superato e frequenza d’utilizzo. – 6.2 Riepilogo dei risultati. – 6.2.1 Validità delle strategie di user experience. – 6.2.2 Percezione sulla utilità e quantità dei contenuti. – 6.2.3 Implementazione di esercizi online. – 6.2.4 Utilizzo di JaLea per la preparazione agli esami.
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5

Maugeri, Giuseppe. "7 Analisi dei dati dell’Università di Kyoto Sangyo". En L’insegnamento della lingua italiana in Giappone Uno studio di caso sul Kansai. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-525-4/008.

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6

Maugeri, Giuseppe. "5 Analisi dei dati dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka". En L’insegnamento della lingua italiana in Giappone Uno studio di caso sul Kansai. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-525-4/006.

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7

Jaksic, Jasna y Tihana Puc. "Digitizzazione, digitalizzazione e analisi di dati digitali nelle mostre e nei progetti basati sull’archivio". En Archivi esposti, 87–94. Quodlibet, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2sbm7wp.12.

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8

Usai, Alessandro y Nicolas Garnier. "L’insediamento nuragico di Sa Osa (Cabras - OR). Nuovi dati su materiali organici e analisi chimiche". En Manger, boire, se parfumer pour l'éternité, 293–301. Publications du Centre Jean Bérard, 2021. http://dx.doi.org/10.4000/books.pcjb.8285.

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9

Capelli, Claudio y Roberto Cabella. "Produzione e commercio di alcune classi di ceramica comune nel territorio di Vado Ligure (SV) (I-III sec. d.C.). Primi dati archeologici ed archeometrici integrati. Part. II: Analisi in microscopia ottica". En Les céramiques communes antiques d’Italie et de Narbonnaise, 343–46. Publications du Centre Jean Bérard, 2009. http://dx.doi.org/10.4000/books.pcjb.4821.

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Actas de conferencias sobre el tema "Analisi di dati multivariata"

1

Calisi, Daniele, Maria Grazia Cianci y Francesca Geremia. "Strumenti contemporanei a servizio del passato: il quartiere della Suburra a Roma tra storia e attualità". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8008.

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Questo scritto illustra il risultato di 3 anni di sperimentazioni e ricerche svolte in un’area urbana di prioritaria importanza nella formazione della città di Roma troppo spesso, in ragione della sua posizione non baricentrica rispetto all’attuale centro storico, trascurato dagli studi di settore. L’area presa in esame è stata una porzione del centro storico: uno stralcio del rione Monti, noto storicamente con il toponimo Suburra; nel dettaglio quella parte del Rione rimasta inclusa fra la via Panisperna, la via Cavour e via dei Fori Imperiali, che ha conservato in modo più autentico le caratteristiche del tessuto storico originario. La ricerca ha quindi attivato un processo di conoscenza della città intesa come approfondimento e analisi delle trasformazioni urbane attraverso l’indagine storico-archivistica, la lettura delle cartografie e dei documenti, lo studio tipologico, il controllo strutturale delle architetture messo in relazione alla conformazione geomorfologica del territorio ed alle trasformazioni subite dal tessuto edilizio. Contestualmente all’applicazione e verifica dei dati raccolti attraverso il rilievo e la sistematizzazione grafica. Per rendere più accessibile ed immediata la lettura di questo processo si è scelto di utilizzare la modellazione 3D per comunicare efficacemente e rendere agevole il confronto tra le successive epoche col fine di accogliere e dare una risposta innovativa alle istanze richieste dall’applicazione delle ICT nella documentazione del Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). La modellazione, resa possibile dall’integrazione dei dati desumibili dalle fonti con il rilievo diretto, è stata estesa all’intera area oggetto di studio e si è soffermata sulla ricomposizione di determinati momenti della time-line. This paper shows the results of 3 years of research developped on a urban area of priority importance in the formation of the city of Rome, too often overlooked by the sector’s studies because of its not barycentric position in comparison to the actual historical center. The area is an excerpt of the Rione Monti, historically known with the toponym Suburra; in detail that Rione portion included among via Panisperna, via Cavour and via dei Fori Imperiali, which has preserved the original historic fabric characteristics. The research has then enabled a process of knowledge of the city meant as analysis of urban transformation through the historical-archival investigation, the maps and documents reading, the typological study, the architecture's structural control, all correlated to the geomorphological conformation of the territory and the urban farbic transformations. With the simultaneous application and the collected data examination through the survey and the graphic systematization. To make the reading of this process more accessible and immediate it has been chosen to use the 3D modeling to communicate and facilitate the comparison between the successive eras in order to receive and give a innovative response to the instances required by the application of ICT in the documentation of Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). Modeling, possible by the integration of the data produced from the sources with the direct relief, was extended to the entire studied area and it’s been focused on the reconstruction of certain moments of the timeline.
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