Literatura académica sobre el tema "Analisi dei reticoli sociali"

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Artículos de revistas sobre el tema "Analisi dei reticoli sociali"

1

D'Ovidio, Fabrizio. "L'effetto dei legami positivi e negativi sulle prestazioni sportive". STUDI ORGANIZZATIVI, n.º 2 (abril de 2013): 62–90. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002003.

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Resumen
L'assunto teorico dell'indagine condotta si basa sull'influenza agita sulle prestazioni dalle relazioni instaurate tra i membri di squadre sportive. L'impiego della Social Network Analysis (SNA) in questo contesto di studio si rende estremamente pertinente, dato che le squadre sportive presentano confini netti, costituiscono gruppi di soggetti ben definiti (reticoli completi), generano misure di outcome facilmente misurabili e l'efficacia dell'interdipendenza tra i propri membri produce un impatto diretto sulle performance (Lusher et al., 2010). L'unitŕ di analisi č costituita dai match disputati dalle squadre campionate, appartenenti a quattro specialitŕ sportive (pallacanestro, pallavolo, pallamano e pallanuoto) e distinti livelli di intensitŕ agonistica (dalla massima serie al dilettantismo). Attraverso gli strumenti della SNA, nell'indagine condotta vengono rilevate le relazioni interpersonali di matrice professionale e amicale: le prime misurano l'intesa di gioco e la reputazione professionale di ciascun giocatore; le seconde catturano quanto spesso gli atleti dichiarano di frequentarsi al di fuori dell'ambiente sportivo. I legami instaurati tra i giocatori vengono inoltre distinti in positivi e negativi. La ricerca si concentra perlopiů sulle relazioni di segno negativo in virtů della teoria dell'asimmetria negativa dei legami, secondo la quale gli eventi negativi stimolano una maggiore attivitŕ fisiologica, affettiva, cognitiva e comportamentale rispetto a quelli positivi o neutri (Labianca e Brass, 2006). Le medie degli indegree centrality dei legami positivi e negativi, e di tipo professionale e amicale, vengono impiegate per predire le performance collettive delle squadre, operativizzate attraverso la differenza standardizzata dei punteggi ottenuti in ciascun match. L'analisi condotta dimostra che l'appartenenza ad una serie agonistica rispetto ad un'altra influenza notevolmente l'effetto dei legami sulle prestazioni: in generale, i legami positivi si rendono premianti in termini di rendimento per le squadre professioniste, mentre quelli negativi risultano ostacolare le performance delle squadre meno professionali. Nello specifico, nelle squadre professioniste le relazioni di antipatia e di ostilitŕ tra i giocatori sono neutralizzate dall'osservanza delle regole tecniche in base alle quali essi sono chiamati ad interagire - osservanza che fa tutt'uno con la professionalitŕ loro richiesta, mentre le relazioni di segno positivo si rendono estremamente determinanti. Nel caso delle squadre non professioniste (i cui atleti percepiscono solo modesti vantaggi economici dall'attivitŕ agonistica sportiva), al contrario, i legami negativi tra i giocatori in campo (anche se in media assai meno frequenti che tra i giocatori professionisti) peggiorano sensibilmente i risultati conseguiti, mentre quelli positivi non dimostrano avere alcun effetto significativo.
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2

Bosi, Lorenzo. "Movimenti e cambiamento sociale. L'interrelazione delle conseguenze". SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), n.º 42 (enero de 2012): 69–80. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-042006.

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Resumen
Nell'ultima decade la letteratura sugli effetti dei movimenti sociali ha conosciuto una notevole espansione. Questo sviluppo ha generato una domanda di miglioramento dei nostri approcci alla materia sia a livello teorico sia metodologico. Nonostante tutto questo, nel cercare di misurare l'impatto dei movimenti sociali, legando questi agli obiettivi che alcune componenti di un movimento dichiarano di avere, la ricerca scientifica sulla materia ha prodotto scarsi risultati. L'articolo suggerisce che per conoscere come i movimenti sociali producono cambiamento sociale bisogna guardare all'interrelazione delle conseguenze e non limitarsi a studiare le conseguenze nel breve periodo ma estendere le analisi al lungo periodo. L'articolo vuole provocare una discussione sulla materia e identificare una nuova opportunitÀ d'investigazione empirica.
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Lo Presti, Veronica. "La valutazione del segretariato sociale nei municipi di Roma. Utilitŕ e pratica di un'osservazione sul "campo"". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 4 (enero de 2011): 9–27. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-004002.

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Resumen
Questo articolo illustra alcuni risultati di una ricerca empirica sui segretariati sociali in 4 municipi della cittŕ di Roma dopo la promulgazione della legge 328/2000 che ha riformato il sistema dei servizi sociali in Italia. La prospettiva di ricerca selezionata pet l'analisi delle micro-organizzazioni del welfare locale č quella che fa riferimento all'etnografia sociale, frutto di una originale sintesi di alcuni concetti e pratiche tipiche del "fare etnografia" e del "fare etnometodologia" sul terreno. Il presente trattamento mostra, attraverso esempi e "immagini" assunte dal campo di analisi, l'utilitŕ dell'approccio "integrato" e dell'osservazione "partecipata" nei contesti organizzativi come quelli dei servizi sociali.
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Mennella, Antonella. "La criminalitŕ organizzata quale intermediario nel mercato del lavoro". ARGOMENTI, n.º 31 (junio de 2011): 65–105. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-031003.

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Resumen
Attribuendo una interpretazione alternativa, rispetto a quella offerta dalla letteratura economica, dei reticoli sociali nel mercato del lavoro, si intende mettere in luce il ruolo che la criminalitŕ organizzata gioca su questo mercato. In tal caso il ricorso alla rete per fini occupazionali non č frutto di una libera scelta ma diventa condizione necessaria per poter accedere al mercato del lavoro: un mercato che diventa cosě il campo sul quale vengono giocate le politiche clientelari e quelle del consenso sociale ed elettorale.
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5

Luciano, Adriana y Roberto Di Monaco. "Prevedere la domanda di lavoro e di formazione. Il caso delle professioni sociali". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 120 (febrero de 2011): 105–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120006.

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Resumen
L'analisi dei fabbisogni di competenze degli occupati ha attratto grandi investimenti per realizzare ad hoc ricerche professionali a livello e professionale, cosě come sono carenti modelli condivisi a livello nazionale. Al fine di contribuire a definire modelli standardizzati, gli autori suggeriscono l'uso di dati amministrativi, per quanto possibile in modo da rendere le analisi piů affidabili e meno costose. Inoltre, essi forniscono un modello di analisi per misurare il divario di competenze professionali sulla base del quadro europeo delle qualifiche. Il modello č stato sperimentato sui lavoratori sociali della regione Piemonte, sottoponendo un questionario ad un campione di circa 500 professionisti e manager impiegati nel settore dei servizi sociali locali. Č emersa una rappresentazione delle professioni e delle esigenze di formazione che mette in evidenza la divergenza tra l'attuale orientamento delle politiche sociali verso una maggiore integrazione e cooperazione locale e le competenze professionali principalmente focalizzate sul rapporto con gli utenti. I predetti risultati sottolineano la necessitŕ di realizzare processi di training on the job di concerto con le modifiche organizzative che risultano piů coerenti con le attuali politiche.
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Esposito, Maurizio y Lucio Meglio. "Una prospettiva internazionale sul gioco d'azzardo: teorie superate, questioni emergenti". SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, n.º 1 (abril de 2022): 15–29. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-001003.

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Resumen
Nel dibattito pubblico contemporaneo il tema del gioco d'azzardo risulta essere uno degli argomenti più dibattuti. Gli sviluppi informatici con le nuove modalità di giochi online hanno permesso infatti di ampliare il fenomeno rendendolo sempre più diffuso all'interno dei tessuti sociali delle nostre città. La riflessione teorica sembra però non stare al passo con le implicazioni sociali aperte da questo fenomeno. È del 1949, grazie agli studi di Edward Devereux, la prima analisi esplicitamente sociologica del gioco d'azzardo. Nell'ambito della sociologia non era ancora emerso un filone di studi sulle implicazioni sociali del gioco d'azzardo. Nel presente contributo si ripercorrerà la storia del contributo che le teorie sociologiche hanno dato allo studio di questo fenomeno, dividendo le prospettive ed i temi di analisi in due grandi scuole di pensiero: gli approcci funzionalisti, da Devereux in poi, e gli approcci disfunzionalisti, che hanno avuto in Herbert Bloch (1951) il loro capostipite.
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7

Luciano, Adriana, Roberto Di Monaco y Monica Demartini. "I professionisti dei servizi sociali: competenze, fabbisogni formativi e domande di cambiamento organizzativo. Sperimentazione di un modello di analisi in provincia di Torino". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 3 (diciembre de 2012): 73–91. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-003005.

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Resumen
Gli autori presentano i risultati dell'applicazione di una metodologia di analisi per competenze agli operatori dei servizi socio-assistenziali (coordinatori, assistenti sociali, educatori professionali, OSS), realizzata in provincia di Torino (circa 500 interviste). Il modello, se adattato e applicato in qualsiasi ambito dei servizi, consente di introdurre e sviluppare un sistema di analisi delle competenze degli operatori per rafforzare la gestione delle risorse umane. In particolare, puň sostenere lo sviluppo del sistema professionale, a partire dalla formazione dei dirigenti, fino all'uso sistematico dello strumento per tenere sotto osservazione i professionisti presenti nei servizi, in relazione ai bisogni del territorio, e per rendere esplicita la domanda di formazione legata ai cambiamenti socio-economici, all'innovazione dei servizi e alla riduzione delle risorse disponibili. Infine, nelle reti di servizi, puň consentire di rappresentare le differenze territoriali nell'assetto professionale e organizzativo dei servizi. Si tratta quindi di un lavoro sperimentale ed esemplificativo, ad elevata trasferibilitŕ.
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della Portae, Donatella y Dieter Rucht. "MOVIMENTI SOCIALI E SISTEMA POLITICO: UN CONFRONTO FRA ITALIA E GERMANIA". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 22, n.º 3 (diciembre de 1992): 501–37. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020001889x.

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Resumen
IntroduzioneLa letteratura sulle forme di protesta si è arricchita, di recente, di numerosi contributi che hanno, tra l'altro, affrontato il tema dei rapporti tra sistema politico e movimenti sociali. Ispirati da Eisinger, che aveva dimostrato una relazione curvilinea tra l'incidenza della protesta nelle città americane e l'accesso dei movimenti collettivi nelle arene politiche locali (Eisinger 1973, 28), modelli sempre piò complessi sono stati elaborati per spiegare un numero crescente di variabili. Molte ricerche hanno utilizzato il concetto distruttura delle opportunità politiche, riferendosi ad un complesso e variegato insieme di variabili (Tarrow 1983; Tarrow 1989a; Brand 1985; Kitschelt 1986; Kriesi 1989 e 1991). L'uso di questo concetto in una comparazionecross nationalpresenta, a nostro avviso, tre problemi. In primo luogo, il limitato numero di casi analizzati non permette generalizzazioni accurate. In secondo luogo, il controllo logico delle relazioni ipotizzate raramente è stato facilitato attraverso l'indicazione di variabili intervenienti tra variabili indipendenti e variabili dipendenti molto «distanti» fra loro. In terzo luogo, le analisi proposte sono state, prevalentemente, analisi statiche: riferendo le caratteristiche di un movimento a condizioni strutturali piò o meno inerti, queste analisi non sono state, cioè, in grado di spiegare i mutamenti congiunturali. In questa introduzione, proporremo alcune soluzioni a questi tre problemi, illustrando il modello esplicativo utilizzato nella nostra ricerca.
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Wolfstein, Eugene Victor. "Il capitalista e l'uomo dei topi. Marx, Freud e il significato del denaro". COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, n.º 21 (abril de 2011): 7–44. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021001.

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Resumen
Marx e Freud ritengono entrambi che il denaro incorpori significati sociali nascosti. Per Marx il denaro significa l'alienazione del lavoro e il brutale sfruttamento dei lavoratori nel processo di produzione di surplus di valore. Per Freud esso si riduce all'equazione simbolica "denaro = feci = pene" e pertanto significa le relazioni sadomasochiste. In entrambi i casi le analisi del denaro rivelano il fallimento del reciproco riconoscimento. Questi fallimenti nel riconoscimento, ed analogamente il significato del denaro, danno origine all'interazione tra le relazioni sociali capitalistiche e la psicodinamica della posizione schizo-paranoide.
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Olivetti Manoukian, Franca. "La riforma della giustizia minorile e di famiglia e i servizi sociali". MINORIGIUSTIZIA, n.º 3 (abril de 2022): 97–105. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-003009.

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L'articolo sollecita alcune riflessioni sul modo in cui la recente legge di Riforma della Giustizia prevede il contributo dei servizi sociali per i procedimenti in materia di persone, minorenni e famiglie. Una attenta analisi delle parole utilizzate per indicare le funzioni dei servizi, gli ambiti di intervento e le modalità operative, mette in evidenza una rappresentazione riduttiva di un ruolo di fatto cruciale per il raggiungimento degli obiettivi a cui tende la riforma stessa.
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Tesis sobre el tema "Analisi dei reticoli sociali"

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CHIATTI, CARLOS JUAN. "Le disuguaglianze sociali di salute in Italia: analisi dei dati della Multiscopo Istat". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2010. http://hdl.handle.net/11566/241990.

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PERGOLIZZI, ANTONINO. "Analisi teorica ed empirica sulla determinazione dei costi e dei benefici sociali generati dalla gestione dei rifiuti. Tra reti sociali e illegalita' , strumenti di governance e buone pratiche". Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2015. http://hdl.handle.net/11581/401739.

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Resumen
Il lavoro di ricerca proposto in queste pagine si e' cimentato nel tentativo di rispondere a due quesiti, che in realta' racchiudono entrambi un lungo elenco di domande. Il primo e' stato quello di comprendere meglio come si articola e come si manifesta l'illegalita' nel settore dei rifiuti e, soprattutto, perche' ha trovato cosa'¬ ampio spazio nel Paese, seppure articolandosi in maniera abbastanza disomogenea da un punto di vista geografico. Per fare cio', la prima accortezza e' stata quella di non usare solo la chiave di lettura giudiziaria, quanto piuttosto ricorrere agli strumenti interpretativi e metodologici delle scienze sociali per avere una visione olistica e non parziale, se non quando distorta, del fenomeno. Insomma, non e' una vicenda relegabile all'annosa lotta tra guardie e ladri, ma una estrinsecazione violenta della ricorrente modalita' economica e politica di scaricare sulla collettivita' i costi dello smaltimento illegale dei rifiuti. Trattandosi di una forma di crimine di natura prettamente economica e' con i molteplici strumenti e le molteplici declinazioni dell'economia e della sociologia che si e' spaziato nell'intera analisi. Determinante e' stato, dunque, intercettare quegli elementi, di diversa natura, che hanno agevolato il ricorso all'illegalita', adoperando un approccio laico e multidisciplinare al tema. Per rispondere alla prima domanda che in realta' ne racchiude tante altre e' stata dedicata l'intera Parte Prima della ricerca. La seconda domanda e' stata, invece, quella di capire perche' e come ha funzionato il modello di gestione dei rifiuti implementato nei 12 Comuni della Media Vallesina, concretizzatosi attraverso la societa'  Sogenus Spa, compagine societaria di diritto privato ma a totale capitale pubblico. Un caso concreto di societa' investita da una mission interamente pubblica perseguita con gli strumenti del diritto privato e dell'economia aziendale. Lungi dal rappresentare un alieno per il territorio, questa societa' si e' invece rivelata punto di snodo e centro propulsore di quel fascio di relazioni che ha consentito la realizzazione senza traumi del sistema di gestione previsto precedentemente solo in astratto. Comprendere cosa ha funzionato, come ha funzionato e perche' ha funzionato, costituisce il nocciolo duro della ricerca. Con l'ambizione di proporre un piccolo contributo di conoscenza allargata, utile sia agli scienziati sociali che ai policymakers chiamati a mettere in pratica strumenti di policies in uno dei settori pia'¹ delicati e foriero di conflitti sociali, soprattutto in un'ottica di prevenzione dai rischi di infiltrazione ecocriminale. A queste domande e' stata dedicata l'intera Seconda Parte della ricerca.
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Ghedini, Massimiliano. "Le relazioni sociali in Facebook. Sviluppo di un’applicazione per la raccolta ed analisi dei dati". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5064/.

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“Dì che ti piace questa pagina”. Questo è uno dei tanti inviti rivolti a chi, ogni giorno, naviga in Internet. Che si stia leggendo un articolo sul sito de La Repubblica, o visitando il blog di un personaggio famoso o di un politico, i riferimenti ai social network sono ormai una presenza costante nelle pagine web. La facilità di restare in contatto con i propri amici, e la possibilità di collegarsi in qualsiasi momento, hanno portato gli utenti del Web 2.0 ad intensificare le discussioni, ed a commentare gli argomenti ed i contenuti prodotti dagli altri in un continuo e complesso “botta e risposta”. È possibile che quest'ambiente abbia favorito lo sviluppo di una nuova prospettiva della Rete, inteso come un nuovo modo di vedersi e di rapportarsi con gli altri, di esprimersi e di condividere le proprie storie e la propria storia. Per approfondire queste tematiche si è deciso di osservare alcuni dei social networks più diffusi, tra i quali Twitter e Facebook e, per raccogliere i dati più significativi di quest'ultimo, di sviluppare un'apposita applicazione software. Questa tesi tratterà gli aspetti teorici che hanno portato questa ricerca su scala nazionale e l'analisi dei requisiti del progetto; approfondirà le dinamiche progettuali e lo sviluppo dell'applicazione entro i vincoli imposti da Facebook, integrando un questionario per l'utente alla lettura dei dati. Dopo la descrizione delle fasi di testing e deployment, l'elaborato includerà un'analisi preliminare dei dati ottenuti per mezzo di una pre-elaborazione all'interno dell'applicazione stessa.
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Rinaldo, Domenico. "Analisi testuale dei report sociali di: Facebook, Apple, Google e Amazon. Un approccio basato su Topic Modelling". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18040/.

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Tesi sulla responsabilità sociale aziendale, analizzata nella teoria e nel confronto tra le 4 maggiori aziende del web: Facebook, Amazon, Apple e Google. Iniziale analisi del concetto di CSR a partire da documenti da confrontare sulla base delle differenti teorie degli autori. Descrizione della metodologia applicata per lo studio dei report aziendali, in particolare delle tecniche di topic modelling. Presentazione dei topic attraverso tabelle suddivise per azienda e successiva analisi delle loro attività sociali, prendendo spunto anche da fonti terze. Analisi delle singole attività sociali sulla base della loro importanza nell'epoca attuale. Gestione delle differenze emerse e descrizione di tutti i perchè delle scelte aziendali nell'ambito dell'impegno sociale. Descrizione dei risultati finali ottenuti attraverso grafici e tabelle riassuntive di quanto descritto nella tesi.
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Rachiu, Viorica <1987&gt. ""Analisi delle divergenze nell’ambito delle Joint Venture italo-russe con particolare attenzione agli aspetti sociali e culturali"". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13194.

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La tesi si basa sulle principali problematiche di tipo sociale, culturale e anche burocratico nel ambito delle Joint Venture composte da un azionista Russo ed uno proveniente dal mondo Occidentale. In particolare analizzerò la JV Superjet International in cui l'azionista Occidentale è una nota società italiana.
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BOTTARO, GIORGIA. "Analisi degli approcci economici, sociali e politici innovativi per il miglioramento e la fornitura dei Servizi Ecosistemici Forestali". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3459365.

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Resumen
I cambiamenti globali a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni, se da un lato stanno riducendo la capacità degli ecosistemi forestali di fornire servizi ecosistemici forestali (SEF), dall’altro stanno stimolando una crescita della domanda di questi servizi e prodotti. In questo modo, il divario esistente tra la domanda e l’offerta dei servizi ecosistemici forestali sta aumentando sempre più. Per cercare di ridurre tale divario, negli anni sono stati sviluppati e introdotti diversi strumenti politici ed economici, che però non sempre sono stati efficaci nel supportare la fornitura di tali SEF. Questo lavoro di tesi ha come obiettivo quello di esplorare quegli approcci innovativi economici, ma anche sociali e politici in grado di stimolare una gestione forestale capace di fornire i SEF richiesti della società. La prima parte dello studio ha riguardato la creazione di un inventario di meccanismi innovativi implementati in Europa a sostegno della fornitura dei SEF. Essi sono poi stati analizzati attraverso un framework sviluppato per evidenziarne le caratteristiche principali, tra cui vi è l’indicazione riguardante il tipo di innovazione introdotta. Un secondo framework è stato sviluppato appositamente per questa analisi specifica. I dati raccolti sono stati poi analizzati attraverso analisi statistiche descrittive e l’implementazione dell’analisi delle corrispondenze multiple (ACM). Le prime elaborazioni rivelano un’alta variabilità rispetto agli strumenti economici presenti e ai servizi ecosistemici forestali presi in considerazione dai meccanismi innovativi. In alcuni casi sono stati identificati alcuni strumenti non appartenenti a nessuna delle categorie predefinite ma che sono caratterizzati dalla costituzione di nuove organizzazioni sociali. I risultati dell’ACM rivelano la presenza di due dimensioni principali in grado di descrivere parte della variabilità presente all’interno dei casi dell’inventario. La prima dimensione raccoglie quei casi caratterizzati dalla presenza di nuove organizzazioni sociali e dalla fornitura di una pluralità di SEF, mentre la seconda è caratterizzata dalla presenza di strumenti di commando e controllo a sostegno della fornitura di quei beni e servizi forestali caratterizzati da una bassa escludibilità. Nella seconda parte della tesi viene esplorato il contesto dell’associazionismo forestale italiano attraverso l’analisi del quadro normativo nazionale e dei quadri normativi regionali e attraverso lo studio di alcune esperienze presenti nel territorio nazionale. Tali analisi hanno permesso una categorizzazione dei modelli associativi individuati, che comprendono anche quelle forme associative più innovative, ovvero le cooperative di comunità, il quale obiettivo non è quello di generare impatti positivi solo all’interno dei membri della cooperativa, ma di estenderli all’intera comunità di cui fanno parte. Tali analisi hanno permesso di individuare una forte mancanza di coordinazione tra i regolamenti, ma anche tra le esperienze stesse, andando ad inficiare sulla capacità di condivisione di buone pratiche. L’ultima parte della tesi infine, è focalizzata allo studio del ruolo del settore forestale all’interno di una delle più recenti e innovative normative e fonti di finanziamento comunitario: il Piano Nazionale di Risanamento e Resilienza (PNRR). Ventisei PNRR sono stati analizzati attraverso l’utilizzo di diverse parole chiave, di analisi statistiche descrittive e attraverso l’analisi dei gruppi, (“cluster analysis”). I risultati di quest’ultimo studio rivelano la presenza di tre diversi clusters definiti in base alle tematiche, legate al settore forestale, presenti o meno all’interno dei singoli PNRR.
Current global changes are negatively affecting the capability of forest ecosystems to provide forest ecosystem services (FES). In contrast, they are also stimulating an increase in the demand for natural products and services. This is expanding the gap between the demand and supply of forest ecosystem services. Different instruments have been already implemented to try to cope with this challenge, but without finding effective solutions. This dissertation explores European innovative economic, social, and policy approaches to support the provision of forest ecosystem services that will allow meeting their societal demand. The analysis of the economic approach has been implemented compiling an inventory of European innovative experiences implemented to support FES provision and enhancement. The inventory has been analysed through a specific framework developed for the purpose. Moreover, the specific innovation types introduced have been further investigated through a specific framework. Descriptive and frequency analyses have been computed, jointly with the implementation of the Multiple Correspondence Analysis (MCA). The results underline the high variability of economic instruments used within the innovative mechanisms targeting a high variability of forest ecosystem services. The analysis reveals also the presence of instruments that do not belong to the defined categories but are characterised by the establishment of new social organisations. The outcomes of the MCA depict two different dimensions. The first one describes the positive relations between the presence of new social organisations and the provision of bundled FES. Differently, the second one describes the importance of command & control instruments to support the provision of those FES characterised by difficult excludability. The analysis of the social approaches has been computed considering the Italian national context. An analysis of the national and regional regulatory background sustaining the presence of associative models have been done. The final analysis allowed to establish a categorisation of the existing experiences. Within this classification, the most innovative models result in community cooperatives. Indeed, they are aimed to benefit the whole community in which they were constituted, and not only the member of the association. Moreover, a lack of coordination among policies and experiences have been detected. The latter could have a positive impact through the sharing of best practices and the knowledge gained. Finally, the analysis of the policy approach consists in analysing the role of the forestry sector within one of the most recent EU regulations and financing sources: the National Recovery and Resilience Plan. The plans of the 26 member states have been analysed through keywords. Descriptive analysis and cluster analysis have been computed. The results of the cluster analysis reveal the presence of three different clusters characterised by the presence or absence of forest-related themes. The first cluster is characterised by more traditional and conservative countries with an inward-looking orientation. The second cluster is characterised by innovative countries supporting a more traditional forestry sector oriented to wood and wood-based products. Finally, the last cluster is characterised by innovative countries supporting forest multifunctionality and having a more global perspective. The conclusion highlights the theoretical contribution of this dissertation that introduced two analytical frameworks to investigate innovative mechanisms and innovation types of those experiences supporting FES provision and enhancement. Finally, policy recommendations have been provided.
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BOTTARO, GIORGIA. "Analisi degli approcci economici, sociali e politici innovativi per il miglioramento e la fornitura dei Servizi Ecosistemici Forestali". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3459366.

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Resumen
I cambiamenti globali a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni, se da un lato stanno riducendo la capacità degli ecosistemi forestali di fornire servizi ecosistemici forestali (SEF), dall’altro stanno stimolando una crescita della domanda di questi servizi e prodotti. In questo modo, il divario esistente tra la domanda e l’offerta dei servizi ecosistemici forestali sta aumentando sempre più. Per cercare di ridurre tale divario, negli anni sono stati sviluppati e introdotti diversi strumenti politici ed economici, che però non sempre sono stati efficaci nel supportare la fornitura di tali SEF. Questo lavoro di tesi ha come obiettivo quello di esplorare quegli approcci innovativi economici, ma anche sociali e politici in grado di stimolare una gestione forestale capace di fornire i SEF richiesti della società. La prima parte dello studio ha riguardato la creazione di un inventario di meccanismi innovativi implementati in Europa a sostegno della fornitura dei SEF. Essi sono poi stati analizzati attraverso un framework sviluppato per evidenziarne le caratteristiche principali, tra cui vi è l’indicazione riguardante il tipo di innovazione introdotta. Un secondo framework è stato sviluppato appositamente per questa analisi specifica. I dati raccolti sono stati poi analizzati attraverso analisi statistiche descrittive e l’implementazione dell’analisi delle corrispondenze multiple (ACM). Le prime elaborazioni rivelano un’alta variabilità rispetto agli strumenti economici presenti e ai servizi ecosistemici forestali presi in considerazione dai meccanismi innovativi. In alcuni casi sono stati identificati alcuni strumenti non appartenenti a nessuna delle categorie predefinite ma che sono caratterizzati dalla costituzione di nuove organizzazioni sociali. I risultati dell’ACM rivelano la presenza di due dimensioni principali in grado di descrivere parte della variabilità presente all’interno dei casi dell’inventario. La prima dimensione raccoglie quei casi caratterizzati dalla presenza di nuove organizzazioni sociali e dalla fornitura di una pluralità di SEF, mentre la seconda è caratterizzata dalla presenza di strumenti di commando e controllo a sostegno della fornitura di quei beni e servizi forestali caratterizzati da una bassa escludibilità. Nella seconda parte della tesi viene esplorato il contesto dell’associazionismo forestale italiano attraverso l’analisi del quadro normativo nazionale e dei quadri normativi regionali e attraverso lo studio di alcune esperienze presenti nel territorio nazionale. Tali analisi hanno permesso una categorizzazione dei modelli associativi individuati, che comprendono anche quelle forme associative più innovative, ovvero le cooperative di comunità, il quale obiettivo non è quello di generare impatti positivi solo all’interno dei membri della cooperativa, ma di estenderli all’intera comunità di cui fanno parte. Tali analisi hanno permesso di individuare una forte mancanza di coordinazione tra i regolamenti, ma anche tra le esperienze stesse, andando ad inficiare sulla capacità di condivisione di buone pratiche. L’ultima parte della tesi infine, è focalizzata allo studio del ruolo del settore forestale all’interno di una delle più recenti e innovative normative e fonti di finanziamento comunitario: il Piano Nazionale di Risanamento e Resilienza (PNRR). Ventisei PNRR sono stati analizzati attraverso l’utilizzo di diverse parole chiave, di analisi statistiche descrittive e attraverso l’analisi dei gruppi, (“cluster analysis”). I risultati di quest’ultimo studio rivelano la presenza di tre diversi clusters definiti in base alle tematiche, legate al settore forestale, presenti o meno all’interno dei singoli PNRR.
Current global changes are negatively affecting the capability of forest ecosystems to provide forest ecosystem services (FES). In contrast, they are also stimulating an increase in the demand for natural products and services. This is expanding the gap between the demand and supply of forest ecosystem services. Different instruments have been already implemented to try to cope with this challenge, but without finding effective solutions. This dissertation explores European innovative economic, social, and policy approaches to support the provision of forest ecosystem services that will allow meeting their societal demand. The analysis of the economic approach has been implemented compiling an inventory of European innovative experiences implemented to support FES provision and enhancement. The inventory has been analysed through a specific framework developed for the purpose. Moreover, the specific innovation types introduced have been further investigated through a specific framework. Descriptive and frequency analyses have been computed, jointly with the implementation of the Multiple Correspondence Analysis (MCA). The results underline the high variability of economic instruments used within the innovative mechanisms targeting a high variability of forest ecosystem services. The analysis reveals also the presence of instruments that do not belong to the defined categories but are characterised by the establishment of new social organisations. The outcomes of the MCA depict two different dimensions. The first one describes the positive relations between the presence of new social organisations and the provision of bundled FES. Differently, the second one describes the importance of command & control instruments to support the provision of those FES characterised by difficult excludability. The analysis of the social approaches has been computed considering the Italian national context. An analysis of the national and regional regulatory background sustaining the presence of associative models have been done. The final analysis allowed to establish a categorisation of the existing experiences. Within this classification, the most innovative models result in community cooperatives. Indeed, they are aimed to benefit the whole community in which they were constituted, and not only the member of the association. Moreover, a lack of coordination among policies and experiences have been detected. The latter could have a positive impact through the sharing of best practices and the knowledge gained. Finally, the analysis of the policy approach consists in analysing the role of the forestry sector within one of the most recent EU regulations and financing sources: the National Recovery and Resilience Plan. The plans of the 26 member states have been analysed through keywords. Descriptive analysis and cluster analysis have been computed. The results of the cluster analysis reveal the presence of three different clusters characterised by the presence or absence of forest-related themes. The first cluster is characterised by more traditional and conservative countries with an inward-looking orientation. The second cluster is characterised by innovative countries supporting a more traditional forestry sector oriented to wood and wood-based products. Finally, the last cluster is characterised by innovative countries supporting forest multifunctionality and having a more global perspective. The conclusion highlights the theoretical contribution of this dissertation that introduced two analytical frameworks to investigate innovative mechanisms and innovation types of those experiences supporting FES provision and enhancement. Finally, policy recommendations have been provided.
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Nardin, Laura <1992&gt. "MAROCCO: PAESE DI IMMIGRAZIONE E DI ASILO ANALISI DELLA NUOVA POLITICA MIGRATORIA MAROCCHINA E DELLE CONDIZIONI SOCIALI DEI RIFUGIATI". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13694.

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Per molti anni il regno del Marocco, è stato al centro di una forte emigrazione soprattutto verso i paesi europei. Negli ultimi anni un’inversione di tendenza interessa il paese che diviene attrattivo e ha registrando un aumento degli ingressi regolari, irregolari e delle richieste di asilo provenienti dall’Africa Subsahariana e dal Medio Oriente. Sotto l’effetto del numero crescente degli immigranti sul proprio suolo, la società marocchina e le istituzioni si trovano a doversi confrontare con un insieme di problematiche sociali e giuridiche tipiche dei paesi di immigrazione. Dall’altra parte del Mediterraneo, il Marocco ha inoltre acquisito sempre più attenzione da parte di molti paesi europei. In termini di ruolo e significato rispetto ai movimenti migratori, il Marocco rappresenta un caso unico di studio rispetto alla politica migratoria di esternalizzazione dell’Unione Europea con i paesi non membri. Il crescente numero di immigrati provenienti dall’Europa, dai paesi subsahariani e dal medio oriente ha spronato il Marocco a predisporre inizialmente un piano di regolazione e controllo dei movimenti e negli ultimi cinque anni ad adottare una politica maggiormente orientata all’integrazione sociale e alla tutela dei diritti della persona. L’indagine della ricerca mira a conoscere le condizioni di uno specifico gruppo di immigrati: i rifugiati. Nel caso del Marocco, cercheremo di capire qual è la condizione giuridica e sociale dei rifugiati. Dopo un approfondimento generale della Strategia Nazionale di Immigrazione e Asilo elaborata dal Marocco e in fase di attuazione, sarà considerato un contesto di riferimento: Rabat e il lavoro svolto dalla Fondazione Orient Occident, partner dell’UNHCR.
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Secchiero, Federica <1993&gt. "False comunicazioni sociali e frodi nel bilancio: analisi della normativa penale, dei contrasti giurisprudenziali e delle peculiarità inerenti il controllo contabile". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11858.

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Con il presente lavoro si è cercato di ricostruire l’evoluzione normativa del reato di false comunicazioni sociali, dall’originaria previsione di cui al Codice del Commercio del 1882 e fino ad arrivare alla normativa attualmente vigente, disposta dalla Legge 69/2015. A tale scopo si è voluto seguire un deciso percorso logico, avente origine dalla considerazione dell’odierna portata informativa del bilancio d’esercizio nonché della sua rilevanza nei confronti dei soggetti esterni all’impresa, discutendo in particolare sul fatto che – data la crescente esigenza di tutela dei soggetti terzi – sia maturata, nel corso del tempo, l’idea per cui dovesse essere disposta tanto una legislazione civile, quanto una penale, a garanzia dell’attendibilità dei dati in esso contenuti. Al pari della prima, anche la normativa penale ha subito una profonda evoluzione, giungendo a tutelare oggi, in ultima istanza, la trasparenza dell’informazione societaria e statuendo definitivamente, a seguito dell’intervento delle Sezioni Unite, la rilevanza penale delle valutazioni di bilancio, così da confermare il carattere di elevata soggettività del documento già riconosciuto a livello civilistico. Si è, infine, posta l’attenzione sulle implicazioni di una tale pronuncia nei confronti dei soggetti incaricati al controllo contabile sul bilancio, nonché sugli strumenti a loro disposizione e sulla relativa responsabilità circa l’individuazione delle frodi contabili.
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Serughetti, Gaia <1995&gt. "COVID-19: VULNERABILITÀ E SERVIZI SOCIALI. Analisi della trasformazione delle vulnerabilità e del lavoro sociale attraverso il punto di vista dei servizi sociali dell’Ambito Territoriale di Grumello del Monte (BG)". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18916.

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Non solo il nuovo coronavirus sta colpendo in modo in modo tutt'altro che democratico la popolazione, ma anche le misure per contrastarne la diffusione ne stanno ulteriormente amplificando l’impatto. I gruppi più vulnerabili sono maggiormente esposti ai rischi sanitari, economici, sociali e la pandemia sta agendo come lente d'ingrandimento e moltiplicatore di fragilità e bisogni pregressi. All'interno di questa cornice contestuale, i servizi sociali comunali possono fungere da osservatori privilegiati dal momento che hanno continuato a garantire il proprio intervento, intercettando situazioni di bisogno e predisponendo risposte tempestive. Le assistenti sociali stanno, quindi, osservando e affrontando in prima persona, nel lavoro quotidiano, l'impatto dei meccanismi di vulnerabilità. La presente ricerca ha, dunque, come obiettivo la comprensione e l'analisi degli strascichi sociali che la pandemia sta lasciando nelle vite degli utenti e di come i servizi sociali stiano agendo o possano agire per affrontare un panorama sociale incerto, continuando a promuovere uguaglianza tra le persone. L’impatto differenziale della pandemia verrà illustrato e indagato attraverso il punto di vista di tre assistenti sociali comunali dell'Ambito di Grumello del Monte (BG). Ogni operatrice, in un incontro individuale con la ricercatrice, ricostruirà tre percorsi di aiuto particolarmente deviati dalla pandemia, relativi a tre forme di vulnerabilità: povertà economica, educativa e disabilità. Infine, alla luce delle loro esperienze professionali e di gestione dell'emergenza, in un focus group si rifletterà sul loro vissuto e sulle trasformazioni richieste al lavoro sociale in epoca pandemica.
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Libros sobre el tema "Analisi dei reticoli sociali"

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Breda, Maria Grazia. La riforma dell'assistenza e dei servizi sociali: Analisi della legge 328/2000 e proposte attuative. Torino: UTET libreria, 2001.

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Gramolati, Alessio y Giovanni Mari, eds. Il lavoro dopo il Novecento: da produttori ad attori sociali. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-930-6.

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Il volume, cui hanno collaborato ben trentaquattro studiosi ed esponenti sindacali, ha un duplice scopo: riproporre, nell’attuale fase di trasformazioni sociali e incertezze teoriche, le analisi e le tesi sul significato umano e politico del lavoro contenute nel principale libro di Bruno Trentin, La città del lavoro (II ed., Firenze University Press, 2014); e, nella convinzione che le pagine composte nel 1997 da uno dei massimi esponenti della storia della Cgil rappresentino un ‘classico’ del pensiero politico-sociale del Novecento, promuovere una riflessione che ne saggi la fecondità e attualità al fine di un approfondimento dei processi che hanno aperto il XXI secolo. Il risultato che emerge, per molti versi sorprendente, è la straordinaria ricchezza e capacità di indirizzo politico e sindacale del progetto di Trentin. MARTEDI' 17 MAGGIO Sede Nazionale della CGIL (Sala Santi)- Corso d'Italia 25 - Roma Presentazione del libro Bruno Trentin e il lavoro dopo il Novecento
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Conigliello, Lucilla y Chiara Melani, eds. Esperienze di gestione in una biblioteca accademica: la Biblioteca di scienze sociali dell'Ateneo fiorentino (2004-2015). Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-394-0.

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Il volume descrive esperienze maturate nei primi dodici anni di vita della Biblioteca di scienze sociali dell’Università di Firenze nella sua nuova sede. Raccontiamo di contesti di gestione, assetti organizzativi, analisi, progetti, crisi, soluzioni che toccano buona parte dei servizi. Assieme a ciò rappresentiamo un approccio e un metodo di lavoro. Il bisogno di scrivere è nato dall’impressione di aver chiuso una stagione e di essere chiamati a fare il punto, dando conto del lavoro fatto e analizzandolo criticamente, per esser pronti ad affrontare le nuove sfide che già oggi il futuro ci prospetta.
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Menegatto, Marialuisa y Adriano Zamperini, eds. Memoria Viva. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-748-7.

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‘‘Non dimenticare’ e ‘non ricordare’. Da sempre, questi due aspetti contradditori solcano la memoria autobiografica e collettiva di drammatici eventi storici, come la Shoah. Il presente volume, che ha avuto il suo momento genetico in un paio di convegni svoltisi a Pistoia e Firenze durante le celebrazioni della Giornata della Memoria nel 2014, si muove lungo questi due percorsi accidentati del fare memoria. Al centro, il lavoro di Andrea Devoto sulla memoria della deportazione politica in Toscana. Gli autori qui ospitati hanno cercato di tessere legami e segnalare nuove vie di analisi e riflessioni accompagnati dalla consapevolezza che la chiave di volta del passato sta nel presente. Per questo motivo il libro aspira a porsi come partner di dialogo all’interno delle pratiche sociali della memoria e della formazione civica dei cittadini.
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Nigro, Giampiero, ed. Reti marittime come fattori dell’integrazione europea / Maritime Networks as a Factor in European Integration. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-856-3.

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Il tema, di grande respiro, prende come punto di partenza il concetto braudeliano di Mediterraneo. La sua visione di un mare chiuso come una opportunità geografica per una integrazione economica fra popolazioni diverse per religioni, linguaggi ed entità etniche e politiche continua a funzionare come modello per studi applicati ad un ampio raggio di contesti. L’obiettivo che si è posta la 50ª Settimana di studi è stato quello di andare oltre lo studio dei singoli sistemi visti in modo isolato per combinare diverse analisi di mari aperti e chiusi o aree costiere, allo scopo di comprendere il ruolo di integrazione giocato in Europa dalle connessioni marittime. Poiché nelle civiltà preindustriali il trasporto per via d’acqua era più facile di quello via terra, è sembrato giunto il momento di richiamare l’attenzione sul modo in cui queste reti di relazione operavano a livello europeo e con i partner commerciali asiatici e nordafricani. Il volume prende le mosse dalle grandi tradizioni di ricerca su base regionale o tematica, che però sono state raramente integrate su una più ampia scala continentale. Immanuel Wallerstein ha elaborato il concetto braudeliano concettualizzandone le dimensioni interculturali e transnazionali e il ruolo nel sistema di divisione del lavoro. Egli lo chiamò un “sistema mondo”, non perché coinvolgesse il mondo intero, ma perché è più vasto di qualunque unità politica giuridicamente definita. E si tratta di una “economia mondo” perché il legame di base tra le varie parti del sistema è economico. I vari aspetti e le tradizioni regionali di ricerca sono stati collegati tra loro in un approccio coerente che si posto l'obiettivo di valutare: - Sulla base di quali elementi geografici, nautici, tecnici, economici, giuridici, sociali e culturali siano emerse le varie reti regionali, e come funzionavano, - Il carattere e il ruolo dei porti marittimi come punti nodali delle rotte marine e del loro hinterland, attraverso fiumi, canali e strade, - I legami commerciali e personali tra mercanti e armatori in vari porti, - In quale modo le reti regionali si collegavano tra di loro e come, nel corso del tempo, finirono per integrarsi in unità più ampie, - In quale modo le reti private, inizialmente costituite da organizzazioni di mercanti e navigatori, finirono per trattare con le autorità locali e, una volta cresciute, con gli stati e gli imperi, per proteggere i propri interessi
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