Literatura académica sobre el tema "Allucinazioni"

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Artículos de revistas sobre el tema "Allucinazioni"

1

Fracassa, Ugo. "Psichedelie visioni allucinazioni". Recherches, n.º 24 (9 de julio de 2020): 135–46. http://dx.doi.org/10.4000/cher.733.

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2

Poisson, A. y S. Thobois. "Allucinazioni e morbo di Parkinson". EMC - Neurologia 22, n.º 1 (febrero de 2022): 1–7. http://dx.doi.org/10.1016/s1634-7072(21)45999-4.

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3

Poisson, A. y S. Thobois. "Allucinazioni e malattia di Parkinson". EMC - Neurologia 14, n.º 2 (abril de 2014): 1–5. http://dx.doi.org/10.1016/s1634-7072(14)67224-x.

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4

Francesconi, Marco. "Ricordi in attesa di un pensatore. Memoria, trauma e ambiguitŕ". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n.º 2 (julio de 2012): 75–98. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-002005.

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Resumen
L'articolo si propone di esaminare il modello di memoria che emerge dai primi scritti freudiani, in particolare il "Progetto per una psicologia scientifica" e "L'interpretazione dei sogni", raccordandolo con alcune visioni delle neuroscienze. Freud appare assai moderno quando afferma la prioritŕ dell'elemento mnestico sulla percezione, la natura solo inibitoria dell'Io, rappresentato come sistema di rinuncia e controllo di fronte alla spontanea comparsa di ricordi/allucinazioni come prima risposta al bisogno-desiderio. I concetti freudiani di identitŕ percettiva e identitŕ di pensiero, antesignani della necessitŕ di correlazione e di continua ricategorizzazione della memoria sembrano un utile strumento nella elaborazione di un modello di mente che integri questi apporti a quanto le neuroscienze definiscono con maggiore rigore scientifico. Attraverso i concetti di ambiguitŕ e di metamorfosi si cerca inoltre di fornire una serie di spunti per meglio comprendere la portata dell'impatto traumatico sulla mente: viene discusso quanto si possa parlare di "irrappresentabilitŕ" dell'evento traumatico o quanto, piuttosto, si riattivino forme di rappresentazione arcaica appartenenti a funzionamenti primitivi della mente che non escludono la presenza di "fantasie inconsce". Attraverso i concetti di Sé alieno e Sé a nuclearitŕ indifferente, vengono, infine, proposti richiami a "stati primigeni della mente" che potrebbero essere visioni significative dello stato iniziale del pensiero, quando appare piů vulnerabile alle situazioni traumatiche.
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5

Angileri, T., A. Banco, G. Sparacia, S. Pappalardo y L. Manfrè. "Encefalopatia di Wernicke: Aspetti RM e revisione della letteratura Segnalazione di un caso". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2_suppl (octubre de 1997): 190. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s284.

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Resumen
L'encefalopatia di Wernicke è patologia legata a deficit di tiamina, conseguente spesso ad alcolismo cronico, che presenta peculiari localizzazioni encefaliche e conseguenti manifestazioni cliniche. Viene descritto un caso di encefalopatia di Wernicke in un uomo di 25 anni, non alcolista, valutandone le lesioni alla risonanza magnetica in fase acuta e seguendone l'evoluzione. Il paziente, con anamnesi patologica prossima di colite amebica, presentava un progressivo e rapido deterioramento delle capacità cognitive preceduto da una severa ipoacusia e riduzione dell'acuità visiva, discromatopsia, allucinazioni visive, prosopoagnosia, disartria. Viene eseguita una RM dell'encefalo (con apparecchio Vectra, GE, operante a 0,5 T; sequenze SE DP e T2 ponderate e T1, prima e dopo Gd-DTPA) che evidenzia aree lesionali espresse da iperintensità, nelle sequenze a lungo TE, dei corpi mammillari, dei tubercoli quadrigemelli inferiori e (segno semeiologico, per quanto risulta da una revisione della letteratura, non descritto in precedenza tra i reperti dell'encefalopatia di Wernicke) dei tratti ottici. Ad una decisa integrazione alimentare con tiamina segue un repentino miglioramento clinico. Esami RM seriati rivelano una netta riduzione dell'estensione e delle alterazioni dell'intensità di segnale delle aree precedentemente coinvolte fino alla totale normalizzazione dei reperti. Viene discussa la clinica, l'istologia e la presunta patogenesi dell'elettiva localizzazione del danno da carenza di tiamina a carico dell'encefalo, e gli aspetti neuroradiologici, individuando il ruolo dell'RM nell'iter diagnostico di tale patologia.
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6

Carrara, Massimiliano y Giuseppe Spolaore. "Il mondo messo a fuoco. Storie di allucinazioni e miopie filosofiche (The World in Focus. Stories of Philosophical Hallucinations and Myopias) - By Achille Varzi". Dialectica 65, n.º 3 (19 de agosto de 2011): 473–77. http://dx.doi.org/10.1111/j.1746-8361.2011.01271.x.

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7

Giampieri, Emanuela, Alessandra Ratti, Alessandra Beretta, Cinzia Mattavelli, Elena Ferrarini, Carlo Pruneri y Italo Carta. "Determinants of hospitalization from psychiatric E.R. from S. Gerardo hospital in Monza: epidemiological cross-sectional study". Epidemiology and Psychiatric Sciences 11, n.º 4 (diciembre de 2002): 266–76. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005844.

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Resumen
RIASSUNTOScopo – Individuare i fattori predittivi di ricovero in pazienti che giungono presso il Pronto Soccorso con problem psichiatrici. Disegno – Studio epidemiologico trasversale condotto presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Gerardo di Monza, tra il 1 giugno 1995 ed il 31 maggio 1997. Sono stati inclusi tutti i soggetti di età maggiore di 18 anni per i quali sia stata richiesta una valutazione psichiatrica. E' stato sondato il peso di variabili socio-demografiche, di variabili cliniche e di variabili di servizio sulla decisione di ricovero. Principali misure utilizzate – I dati sono stati raccolti mediante una scheda appositamente costruita, compilata dal medico di guardia al momento della visita. I dati sono stati analizzati tramite analisi univariata e regressione logistica. Risultati – Sono stati raccolti dati inerenti 2076 casi. All'analisi univariata la probabilita di ricovero è risultata più elevata per soggetti tra i 39 ed i 48 anni, celibi o nubili, disoccupati, affetti da schizofrenia, da disturbi deH'umore o da disturbi di personalità. Il ricovero è più probabile in proporzione alia gravità, all'ideazione suicidiaria ed a precedenti ricoveri. Tra i sintomi troviamo che l'ansia protegge dal ricovero laddove allucinazioni, delirio, assenza di critica di malattia, blocco psicomotorio, agitazione psicomotoria, stato confusionale, crisi pantoclastiche, bizzarrie comportamentali, alterazioni dello stato di coscienza e precedenti ricoveri incrementano la probabilità di ospedalizzazione. Il lunedì ed il venerdì sono i giorni a più alta frequenza di ricoveri. La regressione logistica conferma il ruolo predittivo di età, sintomi, aggressività, gravità ed ideazione suicidiaria, e dei giorni della settimana tra le variabili di servizio. Conclusione – Tra i fattori predittivi di ricovero in SPDC le variabili cliniche mantengono un ruolo predominante, rispetto a fattori socio-demografici. Accanto a queste, tuttavia, si nota un peso rilevante deH'organizzazione del servizio con un aumento del tasso di ricoveri proprio nei giorni a cavallo del fine settimana, quando i servizi territoriali chiudono.
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8

Bombara, Daniela. "La crisi della musica come arte nella società borghese: Sogni, deliri e allucinazioni musicali in testi di Camillo Boito, Luigi Gualdo, Carlo Dossi e Ugo Fleres". Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 49, n.º 2 (24 de abril de 2015): 380–99. http://dx.doi.org/10.1177/0014585815581809.

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9

Buzalic, Alexandru. "“Logismoi”, visione, allucinazione: un fondamento teologico". Studia Universitatis Babeș-Bolyai Theologia Catholica 64, n.º 1-2 (30 de diciembre de 2019): 161–76. http://dx.doi.org/10.24193/theol.cath.2019.08.

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10

Billiani, F. "Delusional Identities: The Politics of the Italian Gothic and Fantastic in Igino Ugo Tarchetti's Trilogy Amore nell'arte and Luigi Gualdo's Short Stories, "Allucinazione", "La canzone di Weber" and "Narcisa"". Forum for Modern Language Studies 44, n.º 4 (14 de septiembre de 2008): 480–99. http://dx.doi.org/10.1093/fmls/cqn053.

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Tesis sobre el tema "Allucinazioni"

1

Balelli, Irene. "Il modello di Bressloff e Cowan : allucinazioni visive come stati stabili di attivazione corticale". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1353/.

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2

GHIDONI, Monica. "Utopie ed eterotopie del corpo: le allucinazioni agli albori della psichiatria". Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11562/351855.

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Resumen
La tesi cerca di individuare e approfondire alcuni alcuni nodi filosoficamente problematici che hanno preso forma parallelamente al costituirsi della psichiatria come scienza medica. A tal fine si è scelto di prendere in esame le teorie che la psichiatria, fin dalla sua nascita, nella prima metà del XIX secolo, ha espresso riguardo a un fenomeno particolare, le allucinazioni, e a un aspetto specifico di queste, la natura estesica o psichica del loro manifestarsi. La questione delle allucinazioni è centrale per la psichiatria dell’Ottocento e, in parte, per quella del Novecento. Tutto un arco di autori che va dai “fondatori” (Esquirol) agli “epigoni” (Ey) di una psichiatria che potremmo definire classica – una psichiatria che cerca di analizzare la follia come malattia mentale – fa delle allucinazioni un elemento di forte valenza diagnostica. Ciò è possibile perché questi fenomeni, se da un lato non potevano essere oggetto di una definizione univoca, dall’altro sembravano poter confermare, o al contrario confutare, le convinzioni filosofiche del tempo circa il rapporto tra l’uomo e il suo mondo, cioè circa le possibilità di conoscenza che questo rapporto rende possibli. Il tentativo, protratto per oltre un secolo, di definire, alternativamente, le allucinazioni come fenomeni estesici o come fenomeni psichici ha portato in evidenza i presupposti filosofici che stavano alla base delle teorie della conoscenza, delle concezioni del corpo, della mente, del linguaggio, della spiritualità umana, sulle quali quelle definizioni si basavano. La tesi è così suddivisa in cinque sezioni che prendono in esame, nell’ordine: la distinzione tra illusioni e allucinazioni come momento fondativo della semeiotica psichiatrica; le teorie che interpretavano le allucinazioni come fatti estesici; le teorie che interpretavano le allucinazioni come fatti psichici; le teorie miste; le teorie basate sul modello dell’afasia, che supera la dicotomia estesico/psichico.
The work aims to identify and investigate some problematic philosophical questions, which arose in parallel with the constitution of psychiatry as a medical science. Therefore the thesis takes into consideration the theories that psychiatry expressed about a particular issue, the hallucinations and specifically its perceptual or psychic nature. This topic is a central one for psychiatry of the nineteenth and partly of the twentieth century. Several authors (Esquirol, Ev) of the so-called classical psychiatry (a science which tries to analyse madness as a mental illness) considered in fact hallucinations as diagnostically relevant elements. That had been possible since these phenomena were intrinsically ambiguous. If on the one hand in fact they could not be identified univocally, on the other they seemed to confirm or, on the contrary, confute the philosophical theories about the relation between man and its world (as to say the possibility of knowledge which this relation makes possible). The attempt to define hallucinations alternatively as perceptual alterations or psychic phenomena, highlighted the philosophical assumptions at the base of the theories on which these same definitions were founded. (theory of knowledge, of the conception of the body, of the mind, of the language) The work is divided in five sections, which consider: the distinction between illusions and hallucinations as defining moment of the psychiatric semiotics; the theories which interpret hallucinations as perceptual alterations; the theories which defined hallucinations as psychic issues; the mixed theories; the theories based on the model of aphasia, that overcomes the dichotomy between perceptual/psychic.
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Libros sobre el tema "Allucinazioni"

1

McKenna, Terence K. Vere allucinazioni. 2a ed. Milano: Shake edizioni underground, 1998.

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2

Calasso, Roberto. Allucinazioni americane. Milano: Adelphi edizioni, 2021.

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3

Distopie, viaggi spaziali, allucinazioni: Fantascienza italiana contemporanea. Milano: Mimesis, 2015.

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4

Dario, Marzola, ed. Visionaria: Il cinema fantastico tra ricordi, sogni e allucinazioni. Alessandria: Falsopiano, 2008.

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5

Il mondo messo a fuoco: Storie di allucinazioni e miopie filosofiche. Roma: Laterza, 2010.

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6

Varzi, Achille C. Il mondo messo a fuoco: Storie di allucinazioni e miopie filosofiche. Roma: Laterza, 2010.

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7

Defazio, Maria Teresa. Il mito dell'io impossibile: Allucinazioni e identità mancate in Guy de Maupassant, Henry James, Luigi Pirandello. Roma: Bulzoni, 2004.

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8

Dritto all'inferno: Allucinazione in due atti. Roma: Bulzoni, 2008.

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9

Archetipi del sottosuolo: Sogno, allucinazione e follia nella cultura francese del XIX secolo. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2012.

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10

Allucinazioni. Adelphi, 2012.

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Capítulos de libros sobre el tema "Allucinazioni"

1

Serkowska, Hanna. "Da illazioni a allucinazioni ovvero sulla cecità nella storia nei romanzi a sfondo storico di Claudio Magris". En La réécriture de l’Histoire dans les romans de la postmodernité, 149–61. Presses universitaires de Provence, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.pup.9848.

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2

Fischer, Donatella. "La famiglia fra realtà e allucinazione: Questi fantasmi!" En Il teatro di Eduardo De Filippo, 92–115. Routledge, 2017. http://dx.doi.org/10.4324/9781351195119-5.

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