Academic literature on the topic 'Varietà di Italiano'

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Journal articles on the topic "Varietà di Italiano"

1

Martari, Yahis. "BASIC VARIETY E INTERLINGUA IN ITALIANO L2. NOTE SULLA SCRITTURA DI ARABOFONI." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 74–95. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17130.

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Abstract:
La varietà di base è un sistema «semplice, versatile e molto efficace per la maggior parte degli scopi comunicativi» (Klein e Perdue, 1997: 304). L’obiettivo principale di questo articolo è scoprire se i fenomeni di interferenza dalla L1 in L2 di parlanti arabi sono accettabili nella varietà di base italiana L2 o se dovrebbero essere evitati perché ostacolano la funzionalità comunicativa di BV di italiano L2. Partendo da una premessa sintetica su alcune caratteristiche della lingua araba e su alcune questioni educative riguardanti l’apprendimento dell’italiano da parte degli arabofoni, facciamo alcune osservazioni sulle caratteristiche della BV e infine ci concentriamo sull’analisi di alcuni testi prodotti in italiano L2 di parlanti arabi che rappresentano un sotto corpus di VALICO (Corino e Marello, 2017). Basic variety and interlanguage in Italian L2. Notes on Arab speakers Italian L2 writing The Basic Variety is a “simple, versatile, and highly efficient for most communicative purposes” system (Klein and Perdue, 1997: 304). The main goal of this article is to find out if L1 transfer phenomena in Italian L2 Arabic speakers are acceptable in Basic Variety (BV) Italian L2 or if they should be avoided because they hinder the communicative functionality of BV Italian L2. Starting from a synthetic premise on some characteristics of the Arabic language and some educational issues regarding the learning of Italian by Arabic speakers (Della Puppa, 2007), we make observations on BV and finally we focus on the analysis of some texts that represent a sub corpus of the VALICO corpus (Corino and Marello, 2017) produced in Italian L2 by Arabic speakers.
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2

Galli de' Paratesi, Nora. "Il giudeo-italiano e i problemi della sua definizione: un capitolo di storia della linguistica." Linguistica 32, no. 2 (December 1, 1992): 107–32. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.32.2.107-132.

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Abstract:
Lo scopo di questo articolo è di portare all'attenzione dei linguisti che lavorano sull'italiano un argomento poco noto perché è stato trattato per lo più, per le caratteri­ stiche del suo materiale, al di fuori dell'italianistica: il cosiddetto giudeo-italiano. II termine si riferisce alle varieta dialettali usate in ima serie di documenti che sono stati oggetto di studio, con poche eccezioni, da parte di specialisti di ebraico. I testi hanno, aldilà del loro immediato valore come documenti della cultura ebraica italiana, anche un interesse linguistico: è questa appunto l'angolatura di questo lavoro, perché il ten­ tativo di definire tali parlate all'intemo delle varietà di italiano ha avuto varie soluzio­ ni da parte di studiosi diversi, che costituiscono un itinerario teorico molto interessante. Si tratta di uno spezzone di storia della linguistica italiana e romanza in cui si ripercorre un itinerario simile a quello della de:finizione di italiano standard. Si tratta di un percorso che è parallelo all'evoluzione della linguistica stessa e che è stato fino a non molto tempo fa, come si cercherà di dimostrare, dominato in larga parte dalla visione delle varietà linguistiche come sistemi discreti, unitari ed omogenei, propria della descrizione linguistica fino alla messa a punto dei modelli macrosocio­ linguistici che hanno incorporato sistematicamente la variazione e ii continuo lingui­ stico. In particolare nel nostro caso l'immagine del giudeo-italiano risentiva della concezione di un'entità quanto mai elusiva, che ha dominato la linguistica italiana, quella dell'italiano standard.
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3

Berretta, Monica. "Il futuro italiano nella varietà nativa colloquiale e nelle varietà di apprendimento." Zeitschrift für romanische Philologie (ZrP) 110, no. 1-2 (1994): 1–36. http://dx.doi.org/10.1515/zrph.1994.110.1-2.1.

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4

Caria, Marzia. "«Non so scrivere inglese, a momenti neppure italiano… datemi una “giobba” qualsiasi»: gli emigrati italiani nel teatro di Nino Randazzo." Italianistica Debreceniensis 26 (December 1, 2020): 56–68. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2020/9381.

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Abstract:
L'articolo prende in esame la rappresentazione culturale, sociale e linguistica degli italiani emigrati in Australia nella scrittura per il teatro di Nino Randazzo, drammaturgo di origine eoliana, emigrato a Melbourne nel 1952, considerato uno degli autori più importanti e prolifici nel contesto della cosiddetta “letteratura dell'emigrazione”, e più in particolare della letteratura italo-australiana in lingua italiana. Di particolare interesse è il tema dei pregiudizi culturali e sociali degli anglo-australiani nei confronti delle persone di origine italiana, etichettati come ignoranti, impossibili da acculturare e disciplinare, in gran parte legati alle organizzazioni criminali, che parlano per lo più una varietà mista di italiano e inglese. Così, in particolare, nella commedia Il Sindaco d'Australia (1981), in cui l'immagine stereotipata (ma esilarante) dell'emigrante del sud Italia, impulsiva e ambiziosa, caratterizzata a livello linguistico dall'uso di termini italo-australiani; e nella commedia Victoria Market (1982), concepita da Randazzo come protesta contro la tendenza degli anglo-australiani a costruire stereotipi nei confronti degli italo-australiani, in questo caso quello del'italiano mafioso. Il teatro di Randazzo, tuttavia, riesce a distinguersi dalle opere della maggior parte dei drammaturghi italo-australiani di prima generazione per il suo tentativo di demistificare in modo divertente tali pregiudizi e luoghi comuni. È nella scelta di un tono popolare della commedia, ottenuta anche attraverso la sapiente mescolanza di forme italiane più tradizionali con termini italo-australiani tipici degli anni in cui sono ambientati gli eventi narrati, che risiedono gli aspetti specifici di questo autore.
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5

Moretti, G. Battista. "Per una didattica delle proposizioni completive nell' Italiano contemporaneo." Linguistica 26, no. 1 (December 1, 1986): 5–57. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.26.1.5-57.

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Abstract:
Quale insegnante di lingua italiana a stranieri, mi sono deciso a questo lavoro col desiderio non solo di descrivere le strutture in argomento, ma, soprattutto, di dare al tempo stesso ragione (a chi affronta lo studio dell'italiano come lingua seconda) delle varietà dei loro usi odierni anche più particolari.
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6

Meluzzi, Chiara. "Per un’analisi della varietà di italiano parlato a Bolzano: il corpus CItaBol." Ladinia 40 (2016): 191–210. http://dx.doi.org/10.54218/ladinia.40.191-210.

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7

Vetrugno, Roberto, and Alice Migliorelli. "VARIANTI E VARIETÀ DI APPRENDIMENTO CONSERVATE NELL’ARCHIVIO STORICO DELL’UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 26, 2022): 273–90. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18178.

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Abstract:
L’Archivio storico dell’Università per Stranieri di Perugia conserva un patrimonio documentario di enorme interesse: l’Ateneo negli ultimi anni si è pertanto impegnato nella sua valorizzazione, in particolare della serie “Esami” che raccoglie le prove scritte sostenute dagli studenti stranieri dal 1926 al 1987. Si tratta di un percorso attraverso testi di varietà di apprendimento in diacronia, con implicazioni di storia della glottodidattica di italiano L2. Il saggio intende presentare questi testi d’esame partendo dagli assunti teorici dell’analisi degli errori, proposti negli ultimi anni da Cecilia Andorno. A titolo d’esempio vengono analizzati e classificati gli errori di alcuni testi ed evidenziati gli aspetti sistematici dell’interlingua. Sono inoltre trascritte e analizzate le brutte copie di due prove, al fine di riconoscere l’officina dell’apprendente con le “varianti di apprendimento” richiamate nel titolo. Infine un accenno al corpus digitale che raccoglierà i testi d’esame perché possano essere interrogati in base alle categorie grammaticali e alle tipologie d’errore. Variants and varieties of learning preserved in the historical archives of the University for Foreigners in Perugia The Historical Archive of the University for Foreigners in Perugia preserves a documentary heritage of enormous interest: the University has therefore undertaken its valorization over the last few years, particularly regarding the “Examinations” series, which collects written tests taken by foreign students from 1926 to 1987. It is a diachronic journey through learning variety texts, with insights into the history of Italian L2 teaching. The paper aims to introduce these examination texts from the theory of error analysis proposed in recent years by Cecilia Andorno. By way of example, errors in some texts are analyzed and classified and systematic aspects of interlanguage are highlighted. Draft copies of two tests are also transcribed and analyzed in order to recognize the learner’s approach with reference to the “learning variants” recalled in the title. Finally, mention is made of the digital corpus that will collect exam texts so that they can be analyzed according to grammatical categories and error types.
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8

Ambrosini, Maria Vittoria, and Paolo Della Putta. "Problemi di apprendimento di tre perifrasi fra spagnolo e italiano. Osservazioni acquisizionali e proposte pedagogiche." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 11–44. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.73193.

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Abstract:
Il contributo prende in considerazione alcuni problemi acquisizionali particolarmente ostici e persistenti nel processo di apprendimento dell’italiano da parte di discenti ispanofoni. Sono noti, in letteratura, i fenomeni di transfer additivo e persistente di strutture perifrastiche spagnole non presenti in italiano. È il caso di andare e venire + gerundio, strutture “gemelle” di ir e venir + gerundio: contemplate e frequenti, in spagnolo, in contesti diafasici anche bassi e trascurati, tali perifrasi, in italiano standard e neo standard, hanno perso molto “spazio” d’uso, e sono oggi relegate a varietà diafasiche molto alte della lingua. Per estar + gerundio e stare + gerundio – la terza coppia di perifrasi considerate in questo studio –, notiamo invece, in italiano, severe restrizioni aspettuali: estar + gerundio esprime sia l’aspetto progressivo che quello continuativo, mentre stare + gerundio si è specializzata solo nell’aspetto progressivo. Ne conseguono fenomeni di transfer spagnoloàitaliano tipici, ben rintracciabili in realizzazioni come *sono stato lavorando tutta la notte. L’interpretazione psicolinguistica di tali problemi acquisizionali è basata sulla difficoltà di individuazione delle prove che possano permettere la ristrutturazione dell’interlingua: in questi tre casi sono prove negative indirette, ovvero la non apparenza delle strutture in determinati contesti o incongruenza con determinati valori aspettuali. Per lenire i problemi di transfer additivo delle tre perifrasi, in questo lavoro, dopo aver approfondito gli aspetti psicolinguistici di cui sopra, considereremo se e come le grammatiche pedagogiche di italiano per stranieri – in particolar modo ispanofoni – trattano queste discrepanze fra le due lingue. Proporremo infine alcuni accorgimenti pedagogici che possono essere utili per aiutare i discenti ispanofoni ad analizzare correttamente l’input italiano, così da lenire l’interferenza negativa fra le due lingue.
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Tramutoli, Laura. "PROFILO SOCIOLINGUISTICO DELL’ITALIANO DELLE ‘VERSIONI’: IL TRADUTTESE CLASSICO È UN SOTTOCODICE?" Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 336–53. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17142.

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Abstract:
Questo articolo tratta della varietà di italiano utilizzata nella traduzione dalle lingue classiche – il cosiddetto ‘traduttese classico’ –, analizzandone le proprietà linguistiche e sociolinguistiche e sostenendone un inquadramento nel diasistema dell’italiano contemporaneo quale sottocodice (Berruto, 1987). Caratterizzato da un alto grado di formalità e formalizzazione, il traduttese segna una tendenza opposta su tutti gli assi di variazione sociolinguistica a quella che motiva il processo attuale di ristandardizzazione dell’italiano, tipicamente orientato ad accogliere tratti substandard. Il lavoro è così articolato: il paragrafo 1 contiene un’introduzione in cui si inquadra la nozione di ‘traduttese classico’; il paragrafo 2 ne rende un profilo socio-funzionale, chiarendo quali circostanze determinano la sua emersione; il paragrafo 3 ne individua i tratti linguistici peculiari; il paragrafo 4 argomenta l’appartenenza del traduttese al numero dei sottocodici del diasistema italiano e il paragrafo 5 ospita delle brevi conclusioni; infine, il paragrafo 6. raffronta le proprietà del traduttese e quelle dell’italiano neostandard. Socio-linguistic profiles of Italian ‘versions’: is classical translanguese a subcode? This article deals with the variety of Italian used in translation from classical languages – the so-called ‘classical translanguese’ –, analyzing its linguistic and sociolinguistic properties and arguing for its inclusion in the diasystem of contemporary Italian as a subcode (Berruto, 1987). Characterized by a high degree of formality and formalization, translanguese marks an opposite trend on all axes of socio-linguistic variation with respect to the current re-standardization process of Italian, typically oriented to accommodate sub-standard traits. The paper is articulated as follows: paragraph 1 contains an introduction in which the notion of ‘classic translanguese’ is framed; paragraph 2 gives a socio-functional profile, clarifying which circumstances determine its emergence; paragraph 3 identifies its peculiar linguistic features; paragraph 4 argues that translanguese should be considered a subcode of the Italian diasystem and paragraph 5 contains brief conclusions; finally, paragraph 6 compares the properties of translanguese and neo-standard Italian.
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Zoppi, Chiara. "I messaggi digitali nei romanzi e-pistolari italiani: un'indagine linguistica e funzionale." Lingue e culture dei media 6, no. 2 (February 28, 2023): 127–53. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/19898.

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Abstract:
Il contributo vuole indagare la diffusione di romanzi e-pistolari – costituiti interamente o in parte da e-mail, SMS e chat – in Italia; per tale scopo si esamina un corpus di messaggi (e-mail, SMS e messaggi scambiati via chat) contenuti all’interno di romanzi o racconti pubblicati in Italia tra il 2002 e il 2021. Di ogni messaggio si analizzano fenomeni grafici, fonetici, morfologici, pragmatici, testuali e lessicali, valorizzando in modo particolare gli aspetti che la nuova varietà di italiano – il cosiddetto “e-taliano” – proietta sulla comunicazione digitale, e che i romanzi contemporanei adottano per rimanere coerenti con il contesto di riferimento.
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Dissertations / Theses on the topic "Varietà di Italiano"

1

Pellegrini, Chiara. "El final del camino: proposta di sottotitolaggio in italiano di una serie storica spagnola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15087/.

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Abstract:
La presente tesi consiste nella proposta di sottotitolaggio verso l’italiano del primo episodio della serie televisiva spagnola "El final del camino". È una serie appartenente al genere storico, ambientata in Spagna durante il medioevo, sotto il regno di Alfonso VI. È incentrata nelle vicende correlate alla costruzione della maestosa cattedrale di Santiago di Compostela che fa da sfondo al susseguirsi degli eventi. È un prodotto adatto per un progetto di tesi in quanto offre numerosi spunti di analisi, soprattutto da un punto di vista linguistico. L’idea di lavorare con questa tecnica di traduzione audiovisiva nasce da una forte passione per il sottotitolaggio, una tecnica affascinante e particolare che permette al pubblico di avvicinarsi alla cultura di origine, ad un mondo lontano e sconosciuto, dal momento che i sottotitoli non vanno a sostituire l’audio in lingua originale, ma questi due elementi coesistono. A livello strutturale, l’elaborato è suddiviso in quattro parti. Il primo capitolo introduce le serie televisive e si focalizza sul genere storico, di cui si evidenziano le peculiarità e il grande successo che tale genere ha riscosso negli ultimi anni, soprattutto in Spagna. Nel secondo capitolo viene illustrata nel dettaglio la serie "El final del camino", si presentano i personaggi principali e ci si concentra sulle tre varietà linguistiche presenti: diacronica, diatopica e diastratica. Il terzo è un capitolo teorico sulla tecnica del sottotitolaggio, dove si analizzano le caratteristiche principali, le convenzioni e i nuovi impieghi di tale pratica, come l’utilizzo nell’ambito dell’apprendimento di una lingua straniera. Infine, nel quarto capitolo si riporta il commento alla proposta di sottotitolaggio e si spiegano le principali problematiche e difficoltà incontrate durante la fase traduttiva, dal punto di vista tecnico e linguistico, e le strategie e soluzioni adottate, attraverso degli esempi pratici.
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Ferrero, Francesca <1997&gt. "Lo sviluppo dell'e-commerce di prodotti alimentari freschi La varietà di business model nel contesto italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19902.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi di laurea è poter dare una visione completa ed esaustiva dello sviluppo e dell’impiego dell’e-commerce per la vendita di prodotti agro-alimentari in Italia, ponendo un accento sui freschi e freschissimi. A seguito di un’approfondita panoramica del settore alimentare e dell’individuazione dello stato dell’arte dell’e-commerce di tali prodotti, viene posta una riflessione su come il continuo diffondersi dell’utilizzo di Internet abbia cambiato radicalmente le abitudini dei consumatori riguardo al modo di vivere, di apprendere e persino di fare la spesa, e sovvertito le modalità con cui le imprese conducono il proprio business. A partire da questa trasformazione, la dissertazione possiede come fulcro della ricerca lo studio della varietà di business model presenti nel contesto italiano, identificando realtà che differiscono tra loro per alcune peculiarità proprie del modello di business adottato e che da qualche anno a questa parte si sono cimentate con discreto successo nella vendita tramite il canale online. Per arrivare a parlare di modello di business, prima vengono analizzate le leve del marketing mix legate al commercio elettronico dei prodotti agro-alimentari freschi e freschissimi che contribuiscono a offrire una nuova e diversa esperienza d’acquisto nell’era della digitalizzazione. In ultima analisi, viene attualizzato il tema prendendo in considerazione l’accelerazione che il Covid-19 ha portato a questo trend di settore, rappresentando un trampolino di lancio per le realtà decise ad accogliere un cambio di paradigma rispetto al mondo del food retail.
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MEREU, MYRIAM. "Lingue e varietà linguistiche nel “nuovo cinema sardo”. Analisi di quattro film “letterari”." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266400.

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Abstract:
The subject of this thesis is the analysis of the language spoken by the characters of four films adapted from contemporary Sardinian novels: Sergio Atzeni’s Il figlio di Bakunìn directed by Gianfranco Cabiddu (1997); Maria Giacobbe’s Arcipelaghi directed by Giovanni Columbu (2001); Giuseppe Fiori’s Sonetàula directed by Salvatore Mereu (2008); Sergio Atzeni’s Bellas mariposas directed by Salvatore Mereu (2012). The main feature of these films is the employ of the local idioms - the Barbaricino and Campidanese varieties of Sardinian - alongside popular and regional Italian. Throughout a comparative analysis between novels and film dialogues, the research aims to investigate the most significant language changes in the passage from the literary to the audiovisual medium. The linguistic study of the “new Sardinian cinema” is also stimulating to comprehend the directors’ increasing attention to the Sardinian local dialects and their broadcasting, transmission and conservation. Cinema is subject to entertainment and show business rules, according to the audience’s tastes and interests, but it also mirrors the social, linguistic and cultural reality of the country.
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4

Milani, Francesca. "Proposta di adattamento in italiano della serie Isabel. Analisi e doppiaggio della varietà diacronica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16093/.

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Abstract:
Oggetto di questa tesi è la proposta di adattamento in italiano del primo episodio della serie spagnola Isabel, prodotta da Diagonal TV e trasmessa nella televisione spagnola sulla rete La1 dal 2012 al 2014. La serie tratta della vita della regina Isabella di Castiglia a partire dagli anni dell’infanzia sotto il regno del fratello, alla proclamazione a regina e infine alla morte. Il presente elaborato si compone di quattro capitoli. Nel primo capitolo, il lettore troverà una definizione di doppiaggio, la sua storia, le fasi che lo compongono, le norme a cui fare riferimento durante l’adattamento e le caratteristiche su cui porre attenzione durante l’adattamento di varietà diacroniche. Il secondo capitolo tratta della vita di Isabella di Castiglia, dei prodotti audiovisivi in cui appare il suo personaggio, oltre a un’analisi del genere storico all’interno delle serie televisive e una presentazione della serie Isabel e le sue caratteristiche. Nel terzo capitolo è presente un’analisi dello spagnolo del XV e XVI secolo, seguito da un’analisi dello spagnolo ricreato nella serie in esame, un’analisi dell’italiano medievale e infine dell’italiano ricreato in film e serie televisive italiane e doppiate in italiano. Il quarto e ultimo capitolo presenta una descrizione del processo di traduzione, adattamento e redazione del copione finale, seguito dall’analisi di alcuni esempi in cui è stato necessario effettuare modifiche dovute a diversi tipi di sincroni.
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5

Tarasi, Andrea. "Validità delle metriche ritmiche: un’analisi e verifica su alcune varietà d’italiano regionale." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/1919.

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Abstract:
2012 - 2013
Negli ultimi anni, lo studio del ritmo avviene tramite modelli definiti metriche ritmiche (cfr. Ramus et al. 1999, Grabe & Low 2002, Dellwo 2006, Bertinetto & Bertini 2008). La maggior parte degli studi sul ritmo sperimentano queste metriche su parlato letto. La sperimentazione delle metriche su corpora di parlato spontaneo e semi-spontaneo, però, mostra risultati che contrastano con quelli del parlato letto, cioè tali modelli rendono per questi tipi di parlato classificazioni ritmico-tipologiche differenti. Lo scopo di questa ricerca è verificare la capacità classificatoria di alcune metriche ritmiche (cfr. Ramus et al. 1999, Grabe & Low 2002, Dellwo 2006) su un corpus di parlato semi-spontaneo. Il corpus della ricerca è estratto da CLIPS (cfr. Albano Leoni 2006, Savy & Cutugno 2009) ed è composto da otto varietà di italiano regionale. Il parlato, come sopra accennato, è di tipo semi-spontaneo ed è stato acquisito attraverso le tecniche di elicitazione del map task e del test delle differenze. In letteratura, le metriche sopra citate sono sperimentate su unità linguistiche molto eterogenee tra loro per dimensione, struttura e parametri. Questa eterogeneità rappresenta un problema di non facile soluzione per gli studi sul ritmo. Allo scopo di risolvere tale problema, in questa ricerca si definisce un dominio per le analisi ritmiche che, insieme alla verifica della validità classificatoria delle metriche ritmiche, rappresenta un punto saliente della tesi di dottorato. La unità linguistica che in questa ricerca funge da dominio per le analisi ritmiche è la Unità Tonale (T-U). Dalla sperimentazione delle metriche sulle T-U del corpus emergono alcune problematiche che pongono in serio dubbio la utilità di questi modelli. Infatti, la maggior parte delle varietà di italiano che compongono il corpus della ricerca non vengono classificate nelle classi ritmiche tradizionali. La mancata classificazione della maggior parte delle varietà di italiano dipende dai parametri su cui le metriche fondano la classificazione delle lingue naturali: la durata e il numero dei segmenti vocalici. Nel parlato semi-spontaneo, tali parametri sono molto instabili perché, come dimostrano i risultati di questa ricerca, dipendono dai seguenti fattori: velocità di elocuzione, variabilità inter-parlatore e variabilità intra-parlatore. [a cura dell'autore]
XII n.s.
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6

Ottaviani, Giulia. "L'italiano regionale oggi: analisi di una puntata della trasmissione televisiva "Uno Mattina in famiglia"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’italiano regionale può essere considerato una varietà diatopica della lingua italiana sviluppatasi gradualmente come compromesso tra la lingua locale (dialetto) e la lingua standard. Le politiche linguistiche dell’Italia postunitaria hanno influito sulla formazione di questa varietà, stigmatizzando per molti decenni l’uso del dialetto e imponendo la diffusione di una lingua nazionale. I mass media in un primo momento hanno seguito tale tendenza; tuttavia a partire dagli anni Settanta in ambito televisivo si è assistito a una generale ibridazione di generi e linguaggi che ha portato allo sdoganamento delle varietà regionali, percepite ora come una risorsa che arricchisce il repertorio linguistico dei parlanti. Nello studio è stata analizzata una puntata di un talk show nazionalpopolare, “Uno mattina in famiglia”. L’analisi, condotta sul piano fonetico, morfosintattico e lessicale, è stata finalizzata a comprendere se e in quali contesti ricorra l’uso di elementi linguistici connotati regionalmente e quale funzione svolgano. È emerso che l’italiano regionale è uno strumento funzionale all’avvicinamento del pubblico: in particolare, l’uso che il conduttore fa di regionalismi è in linea con le finalità di intrattenimento della trasmissione ed è volto ad accorciare le distanze tra sé e i telespettatori.
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Valentini, Barbara. "Proposta di adattamento in italiano del film Ocho apellidos vascos. Analisi e doppiaggio di alcune scene del film." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13813/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è quello di proporre delle strategie traduttive che si possano mettere in atto per un eventuale doppiaggio in italiano del film spagnolo "Ocho apellidos vascos" (2014), del regista Emilio Martínez Lázaro. In particolare, nella tesi vengono analizzate le possibili strategie traduttive relative all’adattamento delle varietà linguistiche e dei riferimenti culturali presenti nel film. Alcune delle possibili strategie verranno anche ricavate tramite le analisi dei film "Bienvenue chez les Ch'tis" (2008) e "Benvenuti al sud" (2010), che condividono una struttura base simile al film spagnolo, in quanto appartengono tutti e tre al filone dei film "nord VS sud". Le strategie scelte verranno poi utilizzate per elaborare una proposta di adattamento di otto scene del film spagnolo, di cui quattro saranno doppiate in una cabina di doppiaggio, per testare la qualità dell’adattamento.
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Spuria, Fiorenza. "Lo Straordinario mondo di Gumball- analisi della variazione linguistica e confronto tra versione originale inglese e doppiaggio italiano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17148/.

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Abstract:
Lo straordinario mondo di Gumball è una serie animata trasmessa su Cartoon Network a partire dal 2011. Tale serie in pochi anni ha raggiunto un grande successo nel target infantile e adolescenziale, per svariati motivi, come i dialoghi umoristici e il cast variegato. Ma al contempo, essa non è immune da problemi di doppiaggio, come molte altre serie per l'infanzia. Questa tesi è un'introduzione allo straordinario mondo di Gumball e della sua famiglia, invogliando, possibilmente, lo spettatore a visionare la serie, con occhio critico, ma anche divertendosi.
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BERTAZZINI, Michele. "Basi biochimico-molecolari della tolleranza a condizioni di stress osmo-salino in varietà italiane di riso." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389106.

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Agostini, Riccardo <1987&gt. "Daniele Del Giudice e "la varietà di tutto il resto". Ritratto di uno scrittore tra giornalismo, letteratura e impegno civile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19324.

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Abstract:
Questa tesi intende delineare un profilo generale della produzione di Daniele Del Giudice attraverso l’analisi e il confronto dei suoi diversi tavoli di lavoro. Per raggiungere lo scopo, si metteranno in evidenza i rapporti che intercorrono tra la sfera prettamente artistico-letteraria, composta dai suoi romanzi e racconti, e le sue numerose altre attività, parallele e complementari: il giornalismo, la saggistica, la critica letteraria e artistica, gli interventi di carattere socio politico, figli tutti di un impegno civile di altissimo livello che è il sottofondo costante dell'intera sua opera e della sua carriera di scrittore.
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Books on the topic "Varietà di Italiano"

1

Dianich, Antonio. Vocabolario istroromeno-italiano: La varietà istroromena di Briani (Beršćina). Pisa: Edizioni ETS, 2011.

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2

Monica, Cini, ed. I verbi sintagmatici in italiano e nelle varietà dialettali: Stato dell'arte e prospecttive di ricerca : atti delle giornate di studio Torino, 19-20, febbraio 2007. Frankfurt am Main: Peter Lang, 2008.

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3

Monica, Cini, ed. I verbi sintagmatici in italiano e nelle varietà dialettali: Stato dell'arte e prospecttive di ricerca : atti delle giornate di studio Torino, 19-20, febbraio 2007. Frankfurt am Main: Peter Lang, 2008.

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4

Ferro, Maria Chiara, Laura Salmon, and Giorgio Ziffer, eds. Contributi italiani al XVI Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-723-8.

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Abstract:
I ventitré saggi contenuti nel volume rappresentano i contributi della delegazione italiana al XVI Congresso internazionale degli Slavisti, che si svolge a Belgrado nell’agosto del 2018. Scritti in italiano, inglese, russo e serbo, i saggi sono suddivisi in tre sezioni: linguistica, filologia e letterature slave. Come assai ampio è il ventaglio dei temi toccati, così è quantomai largo il loro arco cronologico, che dall’epoca pre- e protostorica arriva fino ai nostri giorni. Gli argomenti trattati si estendono in effetti dal protoslavo alle tradizioni scrittoria, linguistica e letteraria della civiltà slava ecclesiastica, dai rapporti linguistici e culturali fra Italia e Russia a un particolare dizionario illirico del Settecento. Nel settore della linguistica sincronica troviamo saggi in cui si approfondiscono questioni di dialettologia e sociolinguistica nell’area di confine tra Ucraina e Bielorussia, e poi i modi di esprimere il concetto di completezza in russo, alcuni costrutti concessivi del russo studiati con i metodi della ‘grammatica costruzionista’, un particolare aspetto dei sistemi verbali russo e bulgaro, e i diversi suffissi impiegati nella formazione delle coppie aspettuali nel dialetto resiano. In ambito letterario si spazia invece da Gumilev e Chlebnikov a saggi che parlano di letteratura ed ecologia, dagli scrittori armeni che scrivono in russo al poema neolatino Il canto del bisonte e ai riflessi umanistici e rinascimentali nella letteratura ucraina moderna, da una studiosa italiana di letteratura serba della prima metà del Novecento all’immagine della ‘donna forte’ nella letteratura serba dello stesso periodo. Con la loro varietà questi saggi offrono quindi nel loro insieme un’idea assai concreta di diversi degli attuali filoni di ricerca della slavistica italiana.
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Krapova, Iliyana, Svetlana Nistratova, and Luisa Ruvoletto. Studi di linguistica slava. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-368-7.

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Abstract:
I contributi raccolti nel presente volume delineano lo stato dell’arte delle ricerche di linguistica slava svolte recentemente nell’ambito della slavistica italiana. I saggi sono dedicati a temi di morfologia, sintassi, semantica, lessicologia, pragmatica, sociolinguistica e didattica delle lingue slave, in ottica contrastiva, sincronica o diacronica, secondo quadri teorici e approcci metodologici di scuole e tradizioni diverse. La grande varietà dei temi trattati dagli autori, non solo italiani, è la più viva testimonianza della vivacità e della ricchezza che oggi permeano lo studio delle lingue slave in Italia e non solo.
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Graziani, Michela, Orietta Abbati, and Barbara Gori, eds. La spugna è la mia anima. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-379-7.

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Abstract:
La spugna è la mia anima. Omaggio a Piero Ceccucci nasce dall’affetto e dalla stima sinceri di molti colleghi italiani e stranieri che hanno accolto con entusiasmo l’idea di rendere omaggio all’amico e collega Piero Ceccucci e alla sua lunga carriera di professore universitario di Lingua e Letteratura Portoghese e Brasiliana presso varie Università italiane, quali Perugia, Milano, “Bocconi” di Milano, Genova e Firenze. Questo volume vuole essere un giusto riconoscimento all’impegno e alla dedizione che il Prof. Piero Ceccucci ha rivolto all’insegnamento della Lingua e della Letteratura Portoghese in Italia, ma anche dargli modo di ricordare, nel tempo, la gratitudine che l’Università di Firenze ha sentito nei suoi confronti e alla quale, ne siamo certi, resterà sempre legato.
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Garzaniti, Marcello, Alberto Alberti, Perotto Monica, and Bianca Sulpasso, eds. Contributi Italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-403-5.

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Abstract:
Questo volume contiene i contributi italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti (Minsk, 20-27 agosto 2013). Nel solco della migliore tradizione della slavistica italiana, i relatori presentano in diverse lingue un ampio ventaglio di tematiche che vanno dalla questione cirillo-metodiana alla riflessione critica su autori contemporanei. Pur nella diversità degli approcci disciplinari e metodologici, dalla paleografia all’analisi testuale, dalla comparativistica letteraria alla sociolinguistica, questi contributi mostrano che la slavistica italiana mantiene fede alle sue radici, sviluppando criticamente gli studi precedenti e aprendo nuove prospettive alla ricerca, mentre emerge una nuova generazione di studiosi. Come in passato, la slavistica italiana sta svolgendo un ruolo significativo non solo nelle relazioni culturali dell’Italia con i singoli paesi slavi, ma più complessivamente nell’orizzonte di un processo vasto e complesso di integrazione delle diverse culture europee, che va ben al di là dei confini dell’Unione Europea e in cui il mondo slavo, nella sua varietà di lingue e culture, costituisce uno dei suoi principali attori.
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Innocenti, Marco. Note elementari di grammatica gumuz: Varietà di Mandura. Addis Ababa, Ethiopia: Arada Books, 2010.

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Savoia, Leonardo Maria. I dialetti italiani: Sistemi e processi fonologici nelle varietà di area italiana e romancia. Ospedaletto-Pisa: Pacini editore, 2015.

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Bragone, Maria Cristina, and Maria Bidovec, eds. Il mondo slavo e l’Europa. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-910-2.

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Abstract:
Il volume, articolato in trentadue saggi di trentacinque studiosi tra i più affermati nel campo della slavistica italiana, offre un’ampia panoramica degli studi sul mondo slavo condotti in Italia in anni recenti in ambito letterario, filologico-linguistico e storico-culturale. Nel suo complesso, il lavoro mette in luce la grande varietà di percorsi e linee di ricerca secondo cui si è sviluppata e tuttora opera la slavistica italiana. Il volume rappresenta numerose realtà della Slavia nelle loro multiformi relazioni con le altre culture europee e si rivolge sia a quanti svolgono le proprie ricerche in ambito più strettamente slavistico sia a specialisti di altre discipline interessati ad approfondire argomenti inerenti la stretta trama di rapporti che ha legato e lega il mondo slavo al resto d’Europa.
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Book chapters on the topic "Varietà di Italiano"

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Saturno, Jacopo. "Strategie di formazione delle parole in varietà iniziali di polacco L2." In Le lingue slave tra struttura e uso, 279–303. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-328-5.16.

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Abstract:
This paper describes word formation as observed in the earliest stages of L2 Polish. 31 L1 Italian beginning learners took part in a 14-hour Polish course, which was recorded, transcribed and morphologically tagged in order to correlate learner output with the relevant input features. After 4:30 hours, the learners could produce new words using the derivational suffix -k-, which in the input can be found in the majority of feminine nouns. This finding suggests that after minimal exposure, learners can identify the morphological structure of a class of nouns and reproduce it in their output.
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Breu, Walter, Malinka Pila, and Lenka Scholze. "Видовые приставки в языковом контакте (на материале молизско-славянского, резьянского и верхнелужицкого микроязыков)." In Biblioteca di Studi Slavistici, 59–84. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-698-9.06.

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Abstract:
This paper deals with Slavic micro-languages in situations of absolute language contact with German (Upper Sorbian, Burgenland Croatian) and Italian (Molise Slavic, Resian). The Slavic way of forming aspectual pairs has been preserved throughout, whereas aspect usage has changed. The behaviour of prefixes in borrowings varies according to the individual contact situations: Sorbian and Burgenland Croatian form prefixed partners even from loan verbs in contrast to Resian and Molise Slavic, borrowing telic verbs as perfectives and forming their imperfective partners by means of suffixation.
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Ballatore, Maria Giulia, Claudia De Giorgi, Arianna Montorsi, and Anita Tabacco. "Balance4Better: “We Are HERe” More Than a Gender Campaign." In Women in STEM in Higher Education, 85–97. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-1552-9_5.

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Abstract:
AbstractAchieving gender equality and empowering all women and girls are part of the ultimate global challenge (Goal 5 of SDGs). The gender balance in STEM education is a challenge that has both horizontal and vertical dimensions. This paper focuses only on the first one. Politecnico di Torino, an Italian technical university with Engineering and Architectural courses, has a long history of attraction campaigns aiming to reduce the gender gap in its engineering enrolment. Despite these efforts, more remains to be done for the student population and high-level academic positions. During the academic year 2018/19, considering the engineering first-year enrolled students (around 4500), 25% were female, and a new innovative project was set, “WeAreHERe”. This campaign aims to introduce a new vision to overcome both recruitment and retention: the female students become the main actors of the project by a guided training that let establish them as fresh role models. The use of social media and new technology support this storytelling and reach a variety of Italian girls. In this paper, the structure of “WeAreHERe” is described with some data analysis of its impact.
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Favaro, Manuel, Marco Biffi, and Simonetta Montemagni. "Risorse linguistiche di varietà storiche di italiano: il progetto TrAVaSI." In Proceedings of the Seventh Italian Conference on Computational Linguistics CLiC-it 2020, 178–86. Accademia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.4000/books.aaccademia.8515.

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"6. Varietà di lingua nel passato." In Manuale di linguistica italiana, 146–62. De Gruyter, 2016. http://dx.doi.org/10.1515/9783110360851-008.

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Lupis, Antonio. "Per un volume di orientalismi nel Lessico Etimologico Italiano. Sul metodo, e le fonti." In Lexikon, Varietät, Philologie, edited by Anja Overbeck, Wolfgang Schweickard, and Harald Völker. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2011. http://dx.doi.org/10.1515/9783110262292.491.

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Funke, Hans-Günter. "Il fenomeno dell’accelerazione della storia. La discesa di Carlo VIII in Italia (1494) nella percezione di Guicciardini e Machiavelli." In Lexikon, Varietät, Philologie, edited by Anja Overbeck, Wolfgang Schweickard, and Harald Völker. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2011. http://dx.doi.org/10.1515/9783110262292.85.

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Polizzi, Goffredo. "Transnational Epistemologies of the South in Christiana de Caldas Brito’s Colpo di mare (2018)." In Reimagining the Italian South, 101–18. Liverpool University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.3828/liverpool/9781800856851.003.0007.

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Abstract:
Chapter V analyses in detail Christiana de Caldas Brito’s latest novel Colpo di mare, published in 2018. Centering on the friendship between two women the novel foregrounds processes of self-translation which have to do with the incorporation of marginal, ‘southern’ knowledges, and with the relational and intersubjective nature of such processes. The textual analysis develops an interpretation of the texts in dialogue with decolonial theory and with contemporary neo-freudian psychoanalytic theories on subjectivity as self-translation. The chapter also analyzes, connecting it to its main argument and to the author's previous production, the interest in linguistic variety which the text demonstrates.
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Conference papers on the topic "Varietà di Italiano"

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Michele, Paolicelli, Tamborra Michela, Davanzante Emanuela, Tamborra Pasquale, and Tarricone Luigi. "Dotazione in composti aromatici della varietà Italia in relazione all'incisione anulare e alla somministrazione di acido gibberellico." In 37th World Congress of Vine and Wine and 12th General Assembly of the OIV. Les Ulis, France: EDP Sciences, 2014. http://dx.doi.org/10.1051/oivconf/201405002.

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Gorgo, Letizia, and Gloria Riggi. "URBAN TRACES: revitalization strategies for abandoned villages." In 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.5938.

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Abstract:
Letizia Gorgo¹, Gloria Riggi² ¹Dipartimento di Architettura e progetto. Dottorato in Architettura e costruzione, Sapienza, Università di Roma, Via Gramsci, 53. 00197 Roma ² Dipartimento di Architettura e progetto. Dottorato in Architettura e costruzione, Sapienza, Università di Roma, Via Gramsci, 53. 00197 Roma E-mail: letiziagorgo@hotmail.it, gloriariggi@libero.it, Keywords : abandoned villages, urban morphology, scattered hotel, existing fabric, revitalization strategies Conference topics and scale: City transformations In Italy today, one can count more than 6000 villages that have been abandoned(deserted) for a variety of causes. This negletc state produces a serious problem related to a wider phenomenon of abandonment of entire portions of italian territories. Realities that differ form the city because of their morphology: Does urban shape represent an urban limit? or is it an alternative testimony to the city? Research purpose is to understand how relationship, between these cases and the territory, works; in particular during the absence of the main component: the human one. The case study Santo Stefano di Sessanio, an ancient village in the center of Italy, inhabited until 90's, shows how the examination of urban shape represents the potentiality of his own revitalization. By relating his historical identity to the scattered hotel projectual approach, it contributes to combine conservation, valorization and sustainability of the existing building fabric, in order to claim the authenticity of these villages declaring their own autonomy and dimension to major urban centers polarization. In this example transformation is meant as conscious project that grow up from the built reality not from the project itself, transformation as knowledge of urban facts, tool to approach to the structure of this reality. References Rossi A., (1966 ) ‘L’architettura della città’, Quodlibet, Macerata Muratori S., (1967) ‘Civiltà e territorio’, Centro studi di storia e urbanistica, Roma Cartei, G. F., (2007) ‘Convenzione europea del paesaggio e governo del territorio’, Il Mulino, Bologna Caravaggi L., (2014) ‘La montagna resiliente’, Quodlibet, Macerata, Strappa, G., Carlotti, P., Camiz, A., (2016) ‘Urban Morphology and Historical Fabrics’, Gangemi Editore, Rome
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Maria Giusto, Rosa, and Mario Buono. "Digitisation and Enabling Technologies for Inclusive Use of Cultural and Environmental Resources: Italian Cultural Itinerary." In 13th International Conference on Applied Human Factors and Ergonomics (AHFE 2022). AHFE International, 2022. http://dx.doi.org/10.54941/ahfe1001417.

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Abstract:
The tools of digitisation and enabling technologies for an inclusive use of cultural and environmental resources, programmed and incentivized within the PST – “Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2022” (PST) of the Italian Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism - represent an extraordinary opportunity to promote and extend responsible, cultured tourism attentive to the development of the main centres, also of the smaller towns and the Inner Areas, acting as drivers both from an economic point of view - as future development resources for the repopulation of areas subject to abandonment and marginalization - and as opportunities to promote the rediscovery and the start of a new cultural trend able to promote knowledge and enhancement of the multiple resources of the territory, going beyond the current range of users and incidence (see PST 2017-2022). The paper analyses these aspects, combining them with the themes of integrated enhancement of the cultural heritage of the Inner Areas and with the sustainable tourism policies of the 2030 Agenda. In particular, it analyses the ways in which the use of new technologies and digital tools applied to cultural heritage can significantly contribute to the enhancement and cultural promotion of Inner Areas and territorial contexts penalised by the absence of effective infrastructures and net-works.Through the principles of sustainability, innovation, accessibility and the physical and cultural permeability of places, which are the basis of the 2017-2022 TSP, new ways are outlined for the valorisation and tourist enjoyment of the cultural heritage of sites and territorial itineraries that are usually little explored and practised but which are crucial and strategic in terms of increasing social, cultural and economic value; of overcoming differences and promoting new competitive scenarios centred on the complexity and variety of the heritage visited (cultural permeability) and on the themes of the unique-ness and richness of stratified territorial and environmental heritages.
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