Dissertations / Theses on the topic 'Valutazione motoria'
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Santoni, Laura. "Valutazione della coordinazione motoria negli adolescenti: Analisi quantitativa mediante sensori inerziali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9613/.
Full textLauretti, Federica. "Valutazione della stabilità motoria in soggetti post-stroke tramite misure inerziali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6036/.
Full textFarina, Emma. "Gold standard per i test di valutazione della capacità motoria in clinica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textConi, Alice. "Valutazione della stabilita motoria in soggetti anziani attraverso misure strumentali e scale cliniche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6981/.
Full textAmbretti, Antinea. "La complessità dei sistemi di valutazione didattico-motoria con particolare riferimento alla qualità del controllo motorio nella fascia d'età 3-8 anni." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/862.
Full textNumerosi studi hanno posto in evidenza la profonda relazione che lega la coordinazione motoria ed alcune abilità determinanti per il rendimento scolastico quali: , scrittura, aritmetica, musica etc. Autorevoli esponenti della psicopedagogia quali Piaget (1952) e Montessori (1950), hanno infatti sostenuto una dimensione specifica della coordinazione che si riferisce alla relazione occhio-mano, ovvero alla capacità di integrazione delle caratteristiche anatomo - funzionali dell’occhio e con le azioni specifiche e sincroniche della mano,prefigurando le funzioni delle competenze coordinative oculo - manuali per accedere ai processi formativi. In questo senso uno studio della coordinazione motoria nel periodo dell’infanzia dovrebbe quindi tener conto dei diversi stadi di sviluppo e della diversa funzionalità di sistemi qualitativi e quantitativi collegati al controllo del movimento visuo motorio. L’importanza della relazione tra l’integrazione di input sensoriali e azioni motorie ha dato largo adito a numerose ricerche contemporanee che hanno permesso di dimostrare come essa sia una funzione necessaria, una conditio sine qua non, non solo per un buon rendimento scolastico, ma anche per un corretto sviluppo del pensiero organizzativo. Alla capacità d’integrazione senso-motoria è oggi riconosciuto un ruolo centrale nella formazione integrale del soggetto (Stucchi –Viviani 1992). Nei programmi e nelle Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione Italiana rivolti alla scuola dell’infanzia e primaria del 2007. La coordinazione visuo motoria appare come uno degli obbiettivi principali da raggiungere al termine della scuola primaria. Tra i diversi strumenti disponibili sul piano internazionale i seguenti test di valutazione visuo motoria: VMI Developmental Test of Visual - Motor Integration (Beery & Buktenica, 2000), Bender Gestalt Test, Tpv test, Abc movement si prestano ad un possibile uso integrato nella scuola dell’infanzia e primaria. Lo scopo della presente tesi è stato cercare di sottolineare l’importanza dell’uso dei test nella scuola dell’infanzia e primaria per valutare limiti e potenzialità relativi alla coordinazione motoria degli studenti aiutando in tal senso gli insegnanti a pianificare la programmazione delle attività curriculari. [a cura dell'autore]
XI n.s.
Caruso, Silvia. "Valutazione sperimentale della stabilita motoria tramite misure inerziali in soggetti con esito di ictus." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6337/.
Full textMenarini, Luca. "Valutazione automatica della risposta motoria alla dose test di Levodopa con metodi di apprendimento supervisionato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13981/.
Full textPiraccini, Lucrezia. "Metodi quantitativi per la valutazione motoria della malattia di Huntington: una revisione sistematica della letteratura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textCoppola, Silvia. "Corporeità didattiche e invecchiamento attivo. Progetto pilota per la sperimentazione didattica di un programma APA e per la valutazione motoria mediante strumenti tecnologici innovativi." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2679.
Full textThe research project developed during the PhD course falls within the Agreement dated 10th August 2012 between the Council of Ministers (Department for Regional Affairs, Tourism and Sport) and the Ministry of Education, Universities and Research. This programme aimed at implementing a pilot project for the dissemination and practice of physical activity among the elderly. The University of Salerno, in particular, the Department of Human Sciences, Philosophy and Education was identified as the implementing body of the program. The aim of the research was to investigate the effects of an experimental educational programme of Adapted Physical Activity (APA), integrating the potential of motion analysis technologies (BTS G-Walk Motion Analysis) in traditional performance tests (SPPB) validated for the elderly. The experiment was carried out in two institutions for senior citizens located in the province of Salerno: Casa Albergo "Immacolata Concezione" and the Multipurpose Social Center for Elderly "Francesco Petraglia". The sample consisted of 33 elderly aged between 69 and 97 years of age (81.53 ± 7.02). The experimental phase consisted in the implementation of the APA teaching protocol, with meetings twice a week. At the end of this 18-week programme the output tests were administered. From the comparison of the results of study 1 obtained through validated motor evaluation instruments (SPPB), and the results from study 2, which were acquired through technological means of gait analysis (BTS G-Walk) in parallel during the acquisition of the traditional tests, a correspondence was found in both with regards to improvements in motor performance after the APA programme (balance skills; strength of the lower limbs; gait speed, stride length and gait symmetry). The implementation of the motion analysis technology made it possible to quantitatively and objectively investigate aspects that cannot be investigated with conventional motor performance tests validated for seniors. [edited by author]
Il progetto di ricerca sviluppato nel corso del dottorato si inserisce nell’ambito dell’Accordo di programma del 10 agosto 2012 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, volto alla realizzazione di un progetto pilota per la diffusione e la pratica dell’attività fisica e motoria nella terza età. L’Università degli studi di Salerno, in particolare, il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione è stato individuato quale soggetto attuatore di tale programma. L’obiettivo del lavoro di ricerca è stato quello di indagare gli effetti di un programma didattico sperimentale di APA, integrando le potenzialità delle tecnologie di analisi del movimento (BTS G-Walk Motion Analysis) in test di performance tradizionali validati per la terza età (SPPB). La sperimentazione è stata realizzata in due contesti sociali istituzionalizzati rivolti alla terza età della provincia di Salerno: la Casa Albergo "Immacolata Concezione" e il Centro Sociale Polifunzionale per anziani "Francesco Petraglia". Il campione è costituito da 33 anziani di età compresa tra i 69 e i 97 anni (81,53 ± 7,02). La fase sperimentale di applicazione del protocollo didattico di APA, con incontri a cadenza bisettimanale, è durata 18 settimane al termine delle quali sono stati somministrati i test in uscita. Dalla comparazione dei risultati dello studio 1, in cui sono stati analizzati i dati ottenuti mediante strumenti validati di valutazione motoria (SPPB), con quelli relativi allo studio 2, in cui sono elaborati i dati acquisiti mediante strumenti tecnologici di gait analysis (BTS G-Walk), contestualmente acquisiti (durante i test tradizionali sono stati acquisiti i dati elaborati dalla BTS G-Walk) si può constatare una concordanza, da parte di entrambi, nella rilevazione di miglioramenti relativi alle performance motorie pre e post APA (abilità di equilibrio; forza degli arti inferiori; velocità, simmetria e lunghezza del passo). L’implementazione di tecnologie di analisi del movimento ha consentito di approfondire in maniera quantitativa e oggettiva alcuni aspetti che non è possibile indagare con i tradizionali test di performance motoria validati per la terza età. [a cura dell'autore]
XV n.s
Ferullo, Marcello. "La valutazione della via motoria corticobulbare nella Sclerosi Laterale Amiotrofica: uno studio mediante Potenziali Evocati Motori da muscolo Trapezio capo superiore (metodo diretto)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423415.
Full textLa Neurofisiologia attualmente occupa un ruolo di primo piano nella diagnosi e nel monitoraggio della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). L'elettromiografia è molto utile per determinare un coinvolgimento del II neurone di moto, mentre la TMS è la tecnica più utile per lo studio del I motoneurone. Tra i vari muscoli esaminabili l'esplorazione del distretto bulbare è sempre stata più difficoltosa da esaminare sia per lo studio del II motoneurone, sia, quando, oggetto della nostra valutazione diviene il primo motoneurone. Riportiamo qui uno studio su 55 pazienti con vari sottotipi clinici di SLA esaminati mediante PEM con derivazione dal muscolo trapezio capo superiore (metodo diretto). I risultati ottenuti mostrano una grande sensibilità diagnostica nel sottotipo clinico paralisi bulbare progressiva (PSP), mentre nella forma SLA tipica risulta più utile uno studio standard derivato dagli arti inferiori. Vengono illustrati anche un più rigoroso metodo di calcolo del tempo di conduzione motoria centrale oltre alla valutazione del rapporto d'ampiezza tra lo stimolo corticale e quello periferico ottenuto sempre con metodo diretto
Valdifiori, Marika. "Strumentazione mediante sensori inerziali di test per la valutazione della funzione grafo-motoria in età evolutiva: studi preliminari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textCiccioli, Simone. "Valutazione quantitativa delle competenze motorie in età evolutiva mediante sensori inerziali: impiego di metriche innovative e design di un'interfaccia grafica per l'utilizzo diffuso." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textStochino, Bruno. "Valutazione delle potenzialità dell'iniezione d'acqua nei motori GDI di ultima generazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16543/.
Full textTRIOSSI, TAMARA. "Valutazione funzionale ed esercizio fisico adattato." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/211085.
Full textMERONI, ROBERTO. "La valutazione degli equivalenti motori nello studio del movimento in soggetti lombalgici." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/54333.
Full textIntroduzione: L’importanza del controllo motorio e dei pattern di movimento corretti nei pazienti affetti da dolore muscolo-scheletrico sono considerati da alcuni autori un elemento chiave per la valutazione ed il trattamento delle sindromi da dolore muscolo-scheletrico. In questo contesto si inserisce l’interesse dello studio degli equivalenti motori, ovvero la capacità del Sistema Nervoso Centrale di generare azioni motorie attraverso il sistema muscolo-scheletrico, mantenendo un parametro correlato all’andamento del task (compito) nonostante le variazioni di valori degli elementi motori sottostanti. Nei soggetti con dolore lombare non è mai stato studiato il fenomeno degli equivalenti motori, anche se diversi studi sono stati pubblicati rispetto il controllo motorio e l’esecuzione di esercizi terapeutici volti a migliorare il pattern di attivazione motoria. Scopo: Analizzare il pattern motorio e gli equivalenti motori in soggetti affetti da LBP e in soggetti di controllo attraverso tecniche di analisi del movimento. Materiali e metodi: 11 soggetti di cui 4 affetti da dolore lombare cronico (LBP) sono stati valutati attraverso un sistema di analisi del movimento. Il compito analizzato consisteva nel raggiungere una scatola attraverso un movimento di flessione anteriore. Il movimento è stato effettuato con diverse modalità di esecuzione. La co-varianza articolare è stata valutata attraverso il metodo UCM. Per quanto riguarda l’analisi UCM sono state considerate due ipotesi relative alla stabilizzazione del tronco ed alla stabilizzazione dei movimenti del COM. Risultati: I soggetti del gruppo LBP hanno evidenziato un maggior contributo al movimento in flessione lombare durante il movimento libero e sono emerse differenze nelle diverse modalità di esecuzione proposte. L’analisi UCM ha messo in evidenza differenze tra i due gruppi rispetto alla stabilizzazione del COM. Conclusioni: È stato possibile applicare le tecniche proposte per lo studio del controllo motorio. Per quanto conosciuto dall’autore, questo è il primo esempio di applicazione del metodo UCM in soggetti affetti da LBP. Sono emerse delle differenze tra i due gruppi valutati. In particolare, per quanto concerne l’analisi UCM, non sembra essere supportata la prima ipotesi relativa alla stabilizzazione del tronco, sembra invece supportata l’ipotesi relativa alla stabilizzazione dello spostamento del COM.
Ruggiero, Elena Dora. "Strumenti di valutazione per le limitazioni motorie nel paziente con Parkinson: SCOPING REVIEW." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24583/.
Full textPacini, Panebianco Giulia. "Valutazione quantitativa delle capacita motorie fondamentali nei bambini: una versione strumentata del TGMD-2." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10125/.
Full textRondini, Diego <1981>. "Lo squat test per la valutazione funzionale dello sportivo: analisi quantitativa." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1937/1/Rondini_Diego_Lo_squat_test_per_la_valutazione_funzionale_dello_sportivo_analisi_quantitativa.pdf.
Full textRondini, Diego <1981>. "Lo squat test per la valutazione funzionale dello sportivo: analisi quantitativa." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1937/.
Full textAbbondanza, Marco. "Valutazione di strategie per la previsione dell'anticipo limite di detonazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9657/.
Full textFantini, Michele. "Valutazione delle prestazioni di eliche intubate per multirotori." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18497/.
Full textFoschi, Elia <1975>. "Studio e validazione di una nuova metodica per la valutazione dello stato di forma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/782/1/Tesi_Foschi_Elia.pdf.
Full textFoschi, Elia <1975>. "Studio e validazione di una nuova metodica per la valutazione dello stato di forma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/782/.
Full textVastola, Rodolfo. "Le potenzialità delle tecnologie dell'analisi del movimento nell'ambito della valutazione didattica." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/1163.
Full textL’analisi del movimento si avvale tradizionalmente di approcci quantitativi che hanno contribuito ad una conversione in unità numeriche di variabili della cinetica e della cinematica del movimento. L’attuale tendenza a fruire dei risultati emergenti in questi studi nell’ambito didattico impone una necessaria ibridazione di approcci e modelli di ricerca afferibili, al dominio delle hard sciences e delle soft sciences (Frith, 2007) nella piena consapevolezza dei rischi di un’applicazione tout court della spiegazione semplice all’interpretazione dei fenomeni didattici (Rivoltella, 2012). Il riconoscimento dell’interdipendenza tra quella parte della ricerca che si occupa del processo formativo e quella che è attenta alle caratteristiche funzionali che consentono le esecuzioni delle azioni, garantisce di disporre di una metodologia della ricerca che integra funzionalmente il tutto in un quadro concettuale comune (Sibilio, 2011). A partire da questa premessa la specifica attività di ricerca si inserisce nell’ambito delle azioni di screening della didattica speciale volte a evidenziare importanti informazioni che soggiacciono alla pianificazione e alla produzione del disegno. La pianificazione del disegno, soprattutto nei bambini, è stato oggetto di differenti studi. Il disegno nel bambino tende progressivamente ad essere più accurato nel corso dello sviluppo (Goodnow, 1977), in quanto il controllo motorio e la capacità di pianificazione diventano sempre più sofisticate, parallelamente a un miglioramento delle capacità percettive e attentive. Goodnow e Levine (1973) perseguono questa possibilità, evidenziando che il disegno, in quanto espressione antecedente alla scrittura, può fornire importanti indizi sulle abilità cognitive del bambino. Individuando alcune regole di pianificazione del disegno, relative alla copia di figure elementare, che permettono al disegnatore di semplificare il processo di pianificazione e realizzazione e di ridurre il numero di distinti programmi motori che devono essere mantenuti in memoria (Schmidt, 1975). È possibile riscontrare, nella produzione di figure elementari, alcune regolarità che mettono in relazione la forma da ricopiare con determinate ripetibili caratteristiche spazio temporali (Laquaniti et. al., 1983). Queste informazioni ci consentono di applicare specifici modelli matematici riguardanti la modalità in cui il disegno è stato prodotto. L’ obiettivo è coerente con la teoria di Flash e Hogan (1985) sul minimum Jerk, secondo cui le traiettorie sono pianificate così da minimizzare il valore quadratico medio della derivata terza dello spostamento. Gli strumenti utilizzati nella valutazione del disegno sono ancora prevalentemente qualitativi e basati sulla valutazione visiva effettuata dall'operatore. I test sono ‘’carta e matita ‘’ in cui il soggetto è tenuto a copiare una sequenza evolutiva di forme geometriche e viene assegnato un punteggio in relazione alla presenza o assenza di alcune caratteristiche. In questo esercizio, i valutatori possono incontrare delle difficoltà e ambiguità con l'aumentare della complessità della forma. Questa situazione diminuisce l'affidabilità dello scoring e l’osservazione non riesce a rivelare tutte le informazioni relative alla strategia di fondo di esecuzione del disegno (Rosenblum, 2003). L’utilizzo di sistemi tecnologici permette di ovviare a questa difficoltà e di accedere a quelle informazioni che non potrebbero essere ottenute tramite metodi di raccolta dati qualitativi come l’osservazione richiedendo l’intervento di approcci quantitativi che non riducono la complessità della traccia grafica. In un lavoro sperimentale realizzato tra il di gruppo di ricerca del “Laboratorio di analisi del movimento e di valutazione delle attitudini motorie” del Prof. Maurizio Sibilio e l’Istituto di riabilitazione Gambardella, nel quadro di un programma di implementazione dei test di valutazione tradizionali riguardante la disgrafia si è proceduto all’acquisizione e l’analisi del gesto grafico con un sistema optoelettronico con sei telecamere (BTS SMART-D, Italia), con una frequenza di acquisizione di 140 Hz, e con un sistema video integrato (Vixta, BTS, Italia) per videoregistrazione. Il sistema optoelettronico è un apparecchio che misura le coordinate 3D (X, Y, e Z) nel tempo di marcatori riflettenti. L’indagine compiuta, su un campione tre bambini diagnosticati disgrafici dell’età di 10 anni, ha evidenziato la potenzialità del sistema per una valutazione quantitativa del disegno. Le caratteristiche della tecnologia utilizzata potrà permettere in futuro di integrare altri segnali come quello elettromiografico (EMG) ed elettroencefalografico (EEG). [a cura dell'autore]
XI n.s.
Bona, Michela. "Valutazione quantitativa delle competenze motorie: analisi di performance del TGMD-2 strumentato in bambini che praticano Parkour." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textCarlucci, Stefania. "Valutazione della applicazione del ciclo Miller a motori a benzina ad iniezione diretta ad alta potenza specifica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textGaragnani, Luca. "Affidabilità dell'isolamento di spira di motori alimentati da convertitori di potenza: Valutazione dello stress e verifiche sperimentali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6612/.
Full textFedele, Domenico. "Modello di calcolo per la valutazione delle prestazioni propulsive di un motore ibrido." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4735/.
Full textPeverani, Alex. "Valutazione di strumenti per la visualizzazione e l'analisi dei dati relativi alla sperimentazione su motori a combustione interna." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14668/.
Full textChiaramonti, Edoardo. "Analisi di sicurezza e delle modalità di guasto di un'apparecchiatura per assemblaggio e collaudo di motori oleodinamici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
Find full textCATANI, SHEILA. "La risonanza magnetica funzionale nello studio della connettività cerebrale funzionale nel movimento passivo. Potenziali applicazioni nella valutazione del recupero motorio dopo stroke." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2008. http://hdl.handle.net/11566/242428.
Full textMarino, Massimiliano. "Promozione di comportamenti prosociali e competenze trasversali attraverso l'educazione fisica. Sviluppo e valutazione di una risorsa didattica per insegnanti." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3426334.
Full textLa scuola, come prima responsabile dell'educazione dei cittadini, è oggi investita da una domanda che comprende, insieme, l'apprendimento e il saper stare al mondo. Tuttavia, la comunita' scolastica si trova ad affrontare un paesaggio educativo estremamente complesso e mutevole di fronte al quale i giovani si trovano in una situazione di alta vulnerabilità che spesso sfocia in comportamenti antisociali: disinteresse, comportamenti violenti, abusi di sostanze, emarginazione, rifiuto di responsabilità personale e allontanamento dai servizi educativi. Alla scuola viene pertanto affidato un importante mandato educativo in quanto luogo per la promozione di comportamenti prosociali e l'apprendimento di quelle competenze trasversali, non direttamente riconducibili a specifici settori disciplinari, necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione. La problematica rappresentata dai comportamenti antisociali, insieme all'impegno nella promozione di comportamenti prosociali in eta' scolare, costituiscono oggi un prominente interesse di ricerca. L'analisi della letteratura riguardante lo studio delle determinanti dei comportamenti prosociali e antisociali porta ad individuare due elementi di rilevante importanza: la dimensione dell'empatia e la percezione di un clima di cura e benessere. E' largamente confermata l'ipotesi che l'empatia giochi un ruolo chiave nella messa in atto di comportamenti prosociali e nell'inibizione di quelli antisociali e che entrambi i comportamenti dipendano, a loro volta, dallo sviluppo e dal potenziamento delle capacita' empatiche degli individui. Allo stesso modo, vi sono importanti evidenze che la qualita' delle relazioni che intercorrono fra le persone che abitano la scuola influenzi in modo importante il manifestarsi di comportamenti antisociali e prosociali. Questo sistema di relazioni costituisce il clima scolastico, o di classe, la cui qualita' determina la percezione di un clima orientato verso la cura e il benessere degli individui. La dimensione dell'empatia e la percezione del clima sembrano essere tra loro legate poiché, nel momento in cui si manifestano comportamenti di cura verso l'altro, viene dimostrata ricettivita' ed accoglienza dei suoi bisogni. Un'interessante area di studio e di intervento per la promozione di empatia, relazioni positive e comportamenti prosociali e' rappresentata dall'educazione fisica (EF) in quanto contesto privilegiato, sia per il gran numero di opportunita' relazionali che si possono attivare, sia per il coinvolgimento della dimensione corporea che veicola la comunicazione. Sono numerosi gli studi che hanno evidenziato significativi cambiamenti nell'empatia, nel clima di cura e nei comportamenti prosociali e antisociali attraverso specifici programmi di EF. A livello internazionale, inoltre, si stanno diffondendo numerose politiche ed azioni di intervento che utilizzano l'EF per contrastare la diffusione di comportamenti antisociali. Uno dei progetti di particolare rilievo e' stato recentemente promosso da una partnership di Agenzie internazionali, fra cui la WADA, l'UNESO e l'IOC, e sviluppato da un gruppo di università europee facenti parte dell'Association Internationale des coles Supèrieures d'Education Physique (AIESEP) e coordinato dall'Università di Padova. Il progetto prevedeva lo sviluppo di uno strumento (Toolkit) che supportasse gli insegnanti nella promozione di aspetti educativi legati alle dimensioni di fairness, equita' , rispetto ed inclusione attraverso l'EF. La presente ricerca comprende la preparazione e la sperimentazione di una progettazione didattica formulata sulla base del sopracitato Toolkit, la cui costruzione e' stata parte integrante del progetto di ricerca. La progettazione didattica e, per estensione, il Toolkit si basano su alcune caratteristiche di efficacia evidenziate in letteratura, che sono principalmente rappresentate da un approccio ludico all'apprendimento e dall'utilizzo di strategie di apprendimento attivo. La fase sperimentale della ricerca è stata condotta in una scuola secondaria di primo grado della provincia di Verona coinvolgendo 87 studenti di quattro classi seconde suddivise, a loro volta, in due classi sperimentali e due di controllo. Le classi sperimentali hanno partecipato ad un ciclo di 11 lezioni, con una frequenza di 1/2 incontri a settimana. La sperimentazione ha assunto il triplice scopo di: (a) indagare l'efficacia e l'impatto dell'intervento sull'empatia, sul clima di cura e benessere percepito, sui comportamenti prosociali e sulla costruzione del concetto di equita' in relazione allo sviluppo di competenze trasversali; (b) analizzare la validita' e la fattibilità della progettazione didattica attuata a partire dal Toolkit di riferimento; (c) valutare l'idoneita' delle metodologie, delle procedure e degli strumenti caratterizzanti questo progetto pilota per supportare e migliorare i successivi passi di ricerca. I dati sono stati raccolti alla baseline (T0), al post-intervento (T1) e al follow-up (T2) ed analizzati utilizzando un approccio misto quantitativo-qualitativo. E' stato inoltre utilizzato uno strumento per la misurazione della fedelta' dell'intervento. Dalle analisi e' emersa una stretta relazione fra l'empatia, i comportamenti prosociali e la percezione del clima di cura, evidenziando tuttavia una rilevante differenza di genere nei tre tempi di misurazione. Si sono evidenziati significativi effetti positivi dell'intervento sull'empatia e sui comportamenti prosociali, principalmente nei maschi delle classi sperimentali. Viene inoltre rilevata una significativa diminuzione della discrepanza di valutazione del comportamento prosociale fra allievi e insegnanti. Attraverso le analisi qualitative, emerge al T1 un concetto di equita' maggiormente articolato e complesso rispetto al T0 e maggiormente aderente alla definizione stessa di equita' . I codici e i temi emersi consentono di identificare la presenza di capacita' critiche, argomentative, di transfer e di generalizzazione, nonche' di rilevare una maggior consapevolezza della responsabilità personale nel rendere un contesto equo, rispettando bisogni ed emozioni altrui. Il miglioramento delle capacita' critico-flessive sembra collegato ai cambiamenti rilevati nell'empatia, nel comportamento prosociale e nella percezione del clima di cura che, per una classe sperimentale, risulta minore rispetto alle classi controllo al T1. Le analisi di validita' e fattibilita' rilevano diversi punti di forza e criticita' del progetto: se da una parte e' valutato positivamente per la sua flessibilità e cross-curricolarita' , dall'altra viene riconosciuta la necessità di formare il docente che vuole operare con metodologie di apprendimento attivo. Il progetto assume infine un'importanza strategica nell'avanzamento della ricerca poiche' tenta di colmare un rilevante gap, evidenziato in letteratura, che riguarda la diffusa mancanza di valutazione degli effetti e della validita' dei progetti finalizzati allo sviluppo di aspetti educativi attraverso l'EF e lo sport scolastico.
MARCELLI, MAURA. "Valutazione degli effetti dell'esercizio fisico adattato sulla capacità fisica e sulla regolazione cardiocircolatoria in pazienti con sclerosi multipla." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266386.
Full textMaccanti, Cecilia. "Progettazione e realizzazione di un bicchiere sensorizzato per la valutazione delle capacità prensili di pazienti affetti da patologie neurodegenerative motorie, tramite la metodologia del Quality Function Deployment." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17356/.
Full textPelloni, Alessandro. "Valutazione dell'attrito e della procedura di serraggio ottimale di prigionieri in acciaio e lega di titanio su teste di un motore motociclistico da competizione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9744/.
Full textPausini, Stefano. "Sviluppo di modelli real-time per la valutazione del massimo danno da detonazione ammissibile per il pistone nell’ambito di strategie innovative per l’incremento delle prestazioni in motori ad elevata potenza specifica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19880/.
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