Academic literature on the topic 'Valutazione motoria'

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Journal articles on the topic "Valutazione motoria"

1

Lonardi, Giulia, Giovanni Bertin, Stefano Campostrini, Alberto Arlotti, Pirous Fateh Moghadam, and Francesca Russo. "La valutazione nella promozione dell'attivitŕ motoria." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 73–107. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050006.

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Abstract:
L'inattivitŕ fisica č associata ad una serie di malattie croniche, che interessano la popolazione. I dati sono allarmanti e numerosi Stati hanno attivato politiche di promozione alla salute concernenti l'attivitŕ motoria, usufruendo di un approccio di tipo interdisciplinare. La ricerca valutativa, a questo proposito, sta sviluppando metodologie per intervenire in situazioni di complessitŕ e multi-settorialitŕ. Il presente contributo descrive un progetto di valutazione di programmi di promozione dell'attivitŕ motoria attivi in tre realtŕ regionali italiane: Veneto, Emilia-Romagna e Provincia Autonoma di Trento. Il processo valutativo attivato in ciascun caso regionale, rappresenta una particolare strategia valutativa che ha tenuto in considerazione gli obiettivi e il contesto territoriale di ogni programma di promozione, coinvolgendo gli stakeholders e impostando un lavoro nell'ottica della sostenibilitŕ futura. Il progetto valutativo proposto si presenta come un contributo allo sviluppo di modalitŕ e strumenti operativi efficienti e sostenibili nel campo della valutazione di programmi di promozione della salute.
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Giacomo Schillaci and Mattia Varalda. "Valutazione dell’impatto del periodo di pandemia da COVID-19 nelle competenze motorie di base (FMS) in bambini in età prescolare." IUL Research 2, no. 4 (December 22, 2021): 51–63. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.174.

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Abstract:
Studi recenti mostrano come il periodo di pandemia da COVID-19 abbia influenzato significativamente lo stile di vita e le prestazioni motorie di soggetti in età pediatrica. Lo studio si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto del periodo di pandemia da COVID-19 riguardo alle competenze motorie di base in soggetti in età prescolare. I risultati di valutazioni delle competenze motorie di base (FMS) (corsa, salto e lancio) di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, valutate nei tre anni precedenti il periodo di pandemia da COVID-19, sono stati paragonati con i risultati di valutazioni di FMS in un campione di bambini da 3 a 6 anni rilevati a seguito di tale periodo (maggio 2021). Eventuali differenze di competenza motoria in abilità ritenute fondamentali in numerose attività sportive e non sportive (FMS), a seguito di un forzato periodo di inattività in soggetti in età prescolare, potrà permetterci di comprendere, almeno in parte, il reale impatto che il periodo di pandemia da COVID-19 ha avuto, e avrà, nello sviluppo motorio di bambini da 3 a 6 anni di età.
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3

Micalizzi, Ester. "Disabilità e maternità: quanto influisce la disabilità nella valutazione delle competenze genitoriali?" MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (July 2022): 106–14. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-004012.

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Abstract:
Il presente contributo intende esplorare se e come la variabile della "disabilità" incida nella valutazione delle competenze genitoriali e se vi sia un pregiudizio sfavorevole ai genitori, e in particolare alle madri, con disabilità intellettiva, motoria e sensoriale. La disabilità è un elemento dell'identità personale, come tanti altri, e di per sé non è fonte di incapacità genitoriale, ma occorre vedere caso per caso - anche in rapporto con le altre variabili se è fonte di pregiudizio per il figlio già esistente (dichiarazione dello stato di adottabilità) o per il possibile adottando (valutazio-ne dell'idoneità). Onde comprendere come i giudici minorili in concreto considerino la disabilità si procederà a una breve analisi socio-giuridica di alcune pronunce di adottabilità del minore la cui madre aveva una disabilità intellettiva. Inoltre, si riporterà il caso di "Rosetta", una donna cieca di 55 anni e madre biologica di due figlie in età adolescenziale che prima della nascita delle sue figlie aveva deciso con il marito di intraprendere l'iter del procedimento adottivo.
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Di Palma, Davide. "Promote the learning of life skills in primary school through an innovative didactics’ proposal of motor-sports education." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 123–43. http://dx.doi.org/10.36253/form-13662.

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Abstract:
The research work aims to emphasize the importance of motor and sports education in the training of people, starting from primary school, through the acquisition of life skills. In this regard, this work proposes an experimental motor education program to be developed in just 20 hours in primary schools, with the aim of increasing the educational level of young students in five key thematic area useful for stimulating the learning of the main life skills. The research methodology is based on an empirical approach, in line with several studies in the pedagogical field, which allows to observe and evaluate in detail the progress made by the students from the motor, social-relational and educational point of view. The results are measured by creating an evaluation protocol that is applied both before and after the administration of the experimental project. The research carried out fulfills the initial research purpose and it is the basis for future studies in the field of educational sciences aimed at the growth of the individual through a suitable institutional and didactic restructuring of motor and sport education in the school system. Promuovere l’apprendimento delle life skills nella scuola primaria attraverso una proposta didattica innovativa di educazione motorio-sportiva. Il lavoro di ricerca ha lo scopo di sottolineare l’importanza dell’educazione motoria e sportiva nella formazione delle persone, a partire dalla scuola primaria, attraverso l’acquisizione delle life skills. A tal proposito, questo lavoro propone un programma sperimentale di educazione motoria da sviluppare in sole 20 ore nelle scuole primarie, con l’obiettivo di aumentare il livello di istruzione dei giovani studenti in cinque aree educative utili a stimolare l’apprendimento delle principali life skills. La metodologia di ricerca si basa su un approccio empirico e osservativo, in linea con i principali studi in ambito pedagogico, che permette di analizzare nel dettaglio i progressi compiuti dagli studenti dal punto di vista motorio, socio-relazionale ed educativo. I risultati vengono misurati attraverso la realizzazione di un protocollo di valutazione che viene applicato nella fase precedente e successiva alla somministrazione del progetto sperimentale. La ricerca soddisfa lo scopo di ricerca iniziale, ed è la base per futuri studi nel campo delle scienze della formazione volti alla crescita dell’individuo attraverso una adeguata ristrutturazione istituzionale e didattica dell’educazione motoria e sportiva nel sistema scolastico.
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5

Robertson, J. V. G., and J. P. Regnaux. "Descrizione e valutazione dell’efficacia dei trattamenti per il recupero motorio nel soggetto emiplegico: un approccio ragionato." EMC - Medicina Riabilitativa 19, no. 1 (January 2012): 1–11. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-078x(12)60750-0.

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6

Rigobello, L., P. Drigo, M. Pellone, P. A. Battistella, G. Mattisi, A. M. Zuccolo, P. Ferrarese, M. Salandin, and P. Amistà. "Siringomielia occulta manifestatasi dopo decompressione suboccipito-cervicale per sindrome di Chiari II." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 1_suppl (April 1992): 89–92. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s117.

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Abstract:
Gli autori riportano il caso di un bambino, già operato alla nascita per MMC ed idrocefalo, che a 4 anni d'età ha manifestato una sintomatologia bulbare per sindrome da Chiari II. Dopo attenta valutazione clinica, monitoraggio dei BAERs, e studio con RM encefalica e spinale, il paziente è stato operato di decompressione suboccipito-cervicale per il Chiari II sintomatico. Ad un mese dall'intervento il piccolo accusava una ingravescente mieloradiculopatia con segni algici, motori e sensitivi ad ambo gli arti superiori, insieme ad iniziale papilledema. La RM di controllo ha mostrato una siringomielia cervicale, inesistente alla prima RM, ed un idrocefalo scompensato. Revisionato lo shunt e regredito l'idrocefalo, un'ulteriore RM ha mostrato la regressione pure dell'idrosiringomielia. Il quadro clinico ed EMGrafico agli arti superiori ha mostrato un rapido e completo recupero. Vengono discusse le implicazioni etiopatogenetiche, fisiopatologiche, neuroradiologiche e chirurgiche di questo caso inusuale.
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7

Corriero, Michele, and Antonio Ascione. "L'Esercizio Fisico tra Scuola Inclusiva e ADHD: un Protocollo Pedagogico-Motorio Sperimentale." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 341–54. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14910.

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Abstract:
Nell'inclusione del discente con deficit di disturbo dell'attenzione da iperattività (ADHD) l'esercizio fisico ha un ruolo di primaria importanza. La maggior parte della letteratura scientifica sostiene che gli effetti dell'attività fisica, del movimento e dello sport agiscono sulla riduzione dei sintomi principali dell'ADHD, apportando altresì miglioramenti anche nelle funzioni esecutive. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare il miglioramento dell'inclusione degli alunnni con ADHD nel contesto scolastico, in seguito allo svolgimento di esercizi aerobici. Sono stati considerati dieci studenti con diagnosi dell'ADHD. La loro età variava dagli otto agli undici anni. Questi sono stati divisi casualmente in due uguali gruppi. Il gruppo che ha svolto gli esercizi ha eseguito dieci settimane di programma di attività aerobica, tre sessioni a settimana (nelle prime due settimane la sessione è durata circa 40 minuti e nelle ultime otto settimane la sessione è stata estesa a 50 minuti). È stata utilizzata la scala di valutazione del comportamento degli studenti prima di iniziare e dopo la fine delle dieci settimane del programma di esercizi. I risultati del gruppo di studenti che ha svolto gli esercizi aerobici ha rivelato un miglioramento significativo in tre delle cinque voci coinvolte nella scala (attenzione, capacità motorie e comportamento in classe) con p < 0,05 mentre non vi è stato alcun miglioramento nel gruppo di controllo (p> 0,05).  Si può quindi concludere che un programma di esercizi aerobici regolari correttamente proposto a scuola genera degli effetti positivi sulla sintomatologia dell'ADHD, incidendo, quindi, positivamente sullo stato psico-fisico dei discenti.
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Romeo, Francesco Paolo. "Disponibilità emozionale dell'insegnante, didattica inclusiva e cultura dell'affettivit&ag." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 297–312. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14333.

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Abstract:
Siamo soliti pensare che emotiva e cognitiva siano dimensioni dell'esistere tra loro disgiunte. In realtà, gli studi di matrice evolutiva spiegano come la nostra affettività sia indissolubilmente legata alla cognitività, dal momento che la "forma" che le riposte fisiologiche e motorie della persona assumono all'interno di un contesto sociale - possiamo chiamarla emozioni -, altro non è che una valutazione cognitiva degli stimoli provenienti dal contesto dipendente, specie al principio della vita, dal caregiver di riferimento. In un tempo in cui in Occidente la crisi delle agenzie educative ha raggiunto una fase oramai emergenziale e assistiamo a un investimento spesso improduttivo sulla dimensione cognitiva dello studente, l'articolo offre una cornice teorico-metodologica per comprendere le ragioni per le quali la scuola dovrebbe più intenzionalmente cogliere la dimensione emozionale dell'insegnante e del curricolo e coltivare nello studente quella fiducia interiore fondamentale per ri-avviare le esplorazioni appassionate nelle aree del sapere che possono svelare le vocazioni personali di ognuno e al contempo prevenire condizioni di disagio giovanile o più gravi momenti di "vuoto" esistenziale dinanzi a traumi massivi come la pandemia e l'attuale emergenza bellica.
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Le Métayer, M. "Bilancio cerebromotorio del neonato e del lattante – esame semplificato (scheda B) (insegnamenti al termine dello studio internazionale Valutazione precoce delle attitudini motorie)." EMC - Medicina Riabilitativa 26, no. 4 (December 2019): 1–15. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-078x(19)43033-2.

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10

Borghi, Luca. "Profili bioetici della neurostimolazione." Medicina e Morale 53, no. 6 (December 31, 2004): 1203–14. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.624.

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Abstract:
Le tecniche di neurostimolazione e neuromodulazione cerebrale, mediante elettrodi collegati a stimolatori elettrici sottocutanei, vanno progressivamente consolidandosi come una delle più promettenti branche della neurochirurgia. Alle indicazioni terapeutiche tradizionali riguardanti il Parkinson e altri disturbi motori, se ne vanno aggiungendo di nuove che spaziano dai disturbi della coscienza alla terapia del dolore, dall’epilessia a numerose patologie neuropsichiatriche. È ormai frequente l’accostamento di tali tecniche alla problematica esperienza della psicochirurgia, dalla quale tuttavia esse sembrano distinguersi per l’assenza del principale inconveniente di quella che, com’è noto, era l’irreversibilità degli effetti negativi. Ma “modulare” artificialmente il sistema nervoso vuol dire in qualche modo “modulare” la mente umana, ovvero curarla innanzitutto, ma anche saggiarne i limiti, potenziarla, trasformarla. Una tale possibilità “manipolatoria” di ciò che costituisce il nucleo distintivo della persona umana non può prescindere da un’attenta valutazione etica, che tenga conto non solo delle applicazioni attuali di questa tecnologia ma anche delle sue potenzialità future. La sperimentazione e l’utilizzo clinico di tali tecniche sono stati invece finora accompagnati solo da sporadiche, ancorché interessanti, riflessioni etiche, quasi sempre a carico degli stessi scienziati che se ne occupavano. Il presente contributo cerca di fornire gli elementi necessari per avviare un’approfondita riflessione bioetica su questo argomento che, per le ragioni accennate, appare particolarmente urgente.
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Dissertations / Theses on the topic "Valutazione motoria"

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Santoni, Laura. "Valutazione della coordinazione motoria negli adolescenti: Analisi quantitativa mediante sensori inerziali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9613/.

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Abstract:
Introduzione: Le capacità coordinative possono essere dedotte dalle performance del movimento e possono subire un momentaneo peggioramento in seguito ad una rapida crescita in soggetti adolescenti. Attualmente la valutazione dei test motori è di tipo qualitativo o semi-quantitativo. Obiettivi: Somministrazione di test di valutazione della coordinazione motoria a soggetti adolescenti, in versione strumentata mediante sensori inerziali ed estrazione di parametri quantitativi. Valutazione della sensibilità di tali parametri ai gruppi di performance e variazione degli stessi in seguito ad uno scatto di crescita. Metodi: Ragazzi e ragazze di primo liceo (età media 15 anni) hanno indossato tre IMUs, posizionate sul tronco e attorno alle caviglie, ed hanno eseguito tre test per la valutazione della coordinazione motoria: il test della cicogna cieca, il test dell’accovacciamento, e una prova di tandem gait. Cinque mesi dopo i ragazzi cresciuti hanno ripetuto la prova di tandem gait. Risultati: I parametri scelti sono risultati sensibili alle differenze tra i gruppi di performance per due delle tre prove proposte (il test della cicogna e l’accovacciamento). Per la prova di tandem gait non sono state riscontrate differenze significative nei valori dei parametri. Conclusione: Dai risultati preliminari è emerso come i sensori inerziali possano essere utili nel guidare l’osservatore verso una valutazione oggettiva dei test motori, in particolare grazie al sensore posizionato sul tronco. Si ritiene necessario condurre prove ulteriori per standardizzare e migliorare i metodi proposti. Per la prova di tandem gait, per la quale non sono stati ottenuti risultati significativi, si suggerisce di continuare a seguire i ragazzi nella crescita, ed eventualmente aggiungere un task cognitivo alla prova.
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Lauretti, Federica. "Valutazione della stabilità motoria in soggetti post-stroke tramite misure inerziali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6036/.

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Abstract:
I test clinici e i questionari generalmente non sono in grado di fornire una valutazione predittiva e quantitativa della stabilità motoria. Permettono al clinico di esaminare la forza muscolare del paziente, il grado di spasticità, la funzionalità motoria e l'autonomia nello svolgimento delle normali attività, ma non di capire quanto il soggetto sia stabile. Sono stati esaminati diciotto pazienti con esiti di stroke in fase post acuta ed il 38% ha affermato di essere caduto almeno una volta nell'arco degli ultimi dodici mesi. Adottando una politica di prevenzione delle cadute si potrebbero limitare questi eventi che vanno ad aggravare un quadro clinico già compromesso. Per tale motivo sono attualmente oggetto di studio misure biomeccaniche, eseguite in laboratorio, atte a definire metodi con alta sensibilità e specificità per la valutazione della stabilità del cammino. Nel presente lavoro le misure strumentali sono state ottenute partendo dal segnale di accelerazione del centro di massa corporeo. Servendosi di un'unità inerziale munita di accelerometro triassiale è stato possibile, durante il cammino, ricavare l'andamento delle accelerazioni antero-posteriore, medio-laterale e verticale. Grazie ad un algoritmo, messo a punto nel Laboratorio di Bioingegneria della Facoltà di Cesena dall'Ing. Federico Riva, sono stati estrapolati gli indici strumentali. Il corpo centrale di questa tesi consiste nell'analisi statistica condotta tramite modelli di regressione lineare che mettono in correlazione parametri clinici (acquisiti per mezzo di test e questionari) abitualmente usati in ospedale e indici strumentali.
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Farina, Emma. "Gold standard per i test di valutazione della capacità motoria in clinica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il Five Times Sit-To-Stand e il Timed Up-and-Go sono due dei test di valutazione della capacità motoria più diffusi. Vengono impiegati nello screening della popolazione anziana per individuare precocemente disfunzioni che possono essere sintomo di fragilità, elevato rischio di cadute o patologie, tra cui demenza, malattia di Parkinson e disturbi vestibolari. Tuttavia, ad oggi non esiste un metodo standard per l’analisi del movimento applicato a questi test e nemmeno per definire e misurare la durata di ogni fase in cui ciascun test si compone. Sviluppare un metodo di riconoscimento standardizzato ed automatico migliorerebbe l’affidabilità dei test e consentirebbe una diagnosi basata su dati oggettivi e specifici rispetto alla sola durata dell’intero task motorio. Il presente lavoro di tesi propone un metodo per quantificare la performance motoria a partire dai dati acquisiti dalla stereofotogrammetria e dalla pedana dinamometrica, strumenti considerati il gold standard nell’analisi del movimento. L’elaborato descrive l’algoritmo sviluppato per identificare gli istanti di transizione tra le diverse fasi dei task motori. Nella parte finale sono presentate le analisi statistiche, svolte sul campione di soggetti che hanno partecipato allo studio, che forniscono dati preliminari per la definizione di un criterio clinico su cui basare la valutazione. Dai risultati dello studio emerge che attraverso questo tipo di analisi è possibile ottenere delle misure affidabili e ripetibili che, se ricavate per un campione rappresentativo della popolazione generale, consentirebbero di definire delle fasce di normalità per valutare la funzionalità motoria considerando l’effetto dei principali fattori confondenti quali età, sesso, altezza e peso. Questo metodo, inoltre, costituisce un gold standard utile per la cross-validazione di altri metodi di analisi del movimento basati su sensori indossabili, utilizzabili al di fuori del laboratorio.
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Coni, Alice. "Valutazione della stabilita motoria in soggetti anziani attraverso misure strumentali e scale cliniche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6981/.

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Abstract:
Il rischio di caduta durante la deambulazione aumenta con l'età; le cadute comportano costi elevati per l’assistenza sanitaria ed hanno un influenza critica sullo stato di salute dell'anziano. La valutazione della stabilità del cammino rappresenta un aspetto fondamentale per la definizione di un indice del rischio di caduta. Diverse misure di variabilità e stabilità del cammino sono state proposte in letteratura con l'obiettivo di ottenere una standardizzazione metodologica e risultati affidabili, ripetibili e facilmente interpretabili. Queste misure andrebbero ad integrare, o sostituire, le scale cliniche, unico metodo attualmente in uso ma la cui affidabilità è limitata in quanto fortemente dipendente dall’operatore. Il fine ultimo è quello di definire un indice del rischio di caduta specifico per il soggetto. Gli obiettivi della tesi comprendono la valutazione della ripetibilità in dipendenza dalla lunghezza del trial di una serie di misure di variabilità e stabilità applicate al cammino di soggetti anziani, la valutazione della correlazione fra queste misure di variabilità e stabilità e il risultato delle scale cliniche e la valutazione della correlazione fra queste misure di variabilità e stabilità e la storia di caduta dei soggetti. Per fare questo si sono somministrati alcuni questionari e schede di valutazione funzionale (CIRS, Barthel, Mini-BESTest) a 70 soggetti di età superiore a 65 anni. Questi hanno eseguito inoltre una camminata lungo un tratto rettilineo di circa 100 m di lunghezza; il relativo segnale accelerometrico è stato registrato mediante sensori inerziali. Il risultato generale ottenuto è che alcune misure di stabilità come la MSE e la RQA, già in passato risultate legate alla storia di cadute, mostrano promettenti performance per la definizione del rischio di caduta.
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Ambretti, Antinea. "La complessità dei sistemi di valutazione didattico-motoria con particolare riferimento alla qualità del controllo motorio nella fascia d'età 3-8 anni." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/862.

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Abstract:
2011 - 2012
Numerosi studi hanno posto in evidenza la profonda relazione che lega la coordinazione motoria ed alcune abilità determinanti per il rendimento scolastico quali: , scrittura, aritmetica, musica etc. Autorevoli esponenti della psicopedagogia quali Piaget (1952) e Montessori (1950), hanno infatti sostenuto una dimensione specifica della coordinazione che si riferisce alla relazione occhio-mano, ovvero alla capacità di integrazione delle caratteristiche anatomo - funzionali dell’occhio e con le azioni specifiche e sincroniche della mano,prefigurando le funzioni delle competenze coordinative oculo - manuali per accedere ai processi formativi. In questo senso uno studio della coordinazione motoria nel periodo dell’infanzia dovrebbe quindi tener conto dei diversi stadi di sviluppo e della diversa funzionalità di sistemi qualitativi e quantitativi collegati al controllo del movimento visuo motorio. L’importanza della relazione tra l’integrazione di input sensoriali e azioni motorie ha dato largo adito a numerose ricerche contemporanee che hanno permesso di dimostrare come essa sia una funzione necessaria, una conditio sine qua non, non solo per un buon rendimento scolastico, ma anche per un corretto sviluppo del pensiero organizzativo. Alla capacità d’integrazione senso-motoria è oggi riconosciuto un ruolo centrale nella formazione integrale del soggetto (Stucchi –Viviani 1992). Nei programmi e nelle Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione Italiana rivolti alla scuola dell’infanzia e primaria del 2007. La coordinazione visuo motoria appare come uno degli obbiettivi principali da raggiungere al termine della scuola primaria. Tra i diversi strumenti disponibili sul piano internazionale i seguenti test di valutazione visuo motoria: VMI Developmental Test of Visual - Motor Integration (Beery & Buktenica, 2000), Bender Gestalt Test, Tpv test, Abc movement si prestano ad un possibile uso integrato nella scuola dell’infanzia e primaria. Lo scopo della presente tesi è stato cercare di sottolineare l’importanza dell’uso dei test nella scuola dell’infanzia e primaria per valutare limiti e potenzialità relativi alla coordinazione motoria degli studenti aiutando in tal senso gli insegnanti a pianificare la programmazione delle attività curriculari. [a cura dell'autore]
XI n.s.
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Caruso, Silvia. "Valutazione sperimentale della stabilita motoria tramite misure inerziali in soggetti con esito di ictus." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6337/.

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Abstract:
L’ictus rappresenta una delle principali cause di invalidità poiché compromette la deambulazione, incrementando l’incidenza di cadute nei soggetti colpiti. Lo studio della stabilità motoria è fondamentale per l’identificazione dei soggetti a rischio di caduta. I diversi indicatori clinici attualmente utilizzati negli ospedali non sono in grado di fornire una valutazione quantitativo predittiva della stabilità della deambulazione. Lo scopo di questa tesi è indagare una serie di misure sperimentali e valutarne il possibile utilizzo ad integrazione o sostituzione di scale cliniche per l’analisi della stabilità motoria e la prevenzione del rischio di cadute. Analizzando il segnale di accelerazione del centro di massa corporeo di 33 soggetti post stroke sono stati ottenuti gli indici strumentali di interesse. Il corpo centrale di questa tesi consiste nell'analisi statistica condotta tramite modelli di regressione lineare che mettono in correlazione parametri clinici (acquisiti per mezzo di test e questionari) e indici strumentali. Lo studio presente ha reso note importanti correlazioni tra parametri clinici e strumentali, che permettono di affermare l’utilità di tali indici strumentali per una valutazione dei soggetti a rischio di caduta.
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Menarini, Luca. "Valutazione automatica della risposta motoria alla dose test di Levodopa con metodi di apprendimento supervisionato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13981/.

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Abstract:
La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita di neuroni, in un'area del cervello chiamata “substantia nigra”. Il farmaco più utilizzato per contrastare i sintomi la malattia è la Levodopa che viene assunta dal paziente regolarmente. La valutazione dell’efficacia del farmaco avviene tipicamente tramite l’assunzione di una dose test, una serie di prelievi di sangue per misurare la concentrazione del farmaco e con l’osservazione medica per verificare la risposta motoria; la valutazione ha una durata che varia tra le tre e le quattro ore. L’obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di verificare se fosse possibile ottenere una classificazione automatica della risposta alla terapia tramite misure ripetute della funzionalità motoria ottenute somministrando un Timed Up and Go (TUG) test; ciò consentirebbe al medico di non dover osservare continuativamente il paziente per alcune ore ed in alcuni casi potrebbe evitare il prelievo di sangue. La performance nel TUG viene misurata tramite un sensore inerziale posizionato sul tronco tramite il quale è possibile estrarre informazioni sulle caratteristiche del movimento. Matlab è stato impiegato per l’analisi dei dati motori cercando una possibile metodo per automatizzare il processo.
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Piraccini, Lucrezia. "Metodi quantitativi per la valutazione motoria della malattia di Huntington: una revisione sistematica della letteratura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La malattia di Huntington è una rara affezione neurodegenerativa autosomica dominante causata da una ripetizione CAG espansa sul braccio corto del cromosoma 4. È considerata un disturbo progressivo delle affezioni motorie, cognitive e psichiatriche. I sintomi clinici della patologia sono complessi e variabili, Le alterazioni cognitive precedono il disordine del movimento in oltre la metà dei casi affetti da MH. I sintomi motori possono essere assai variabili nelle loro manifestazioni e non sempre facilmente riconoscibili. È possibile che ci sia un generico impaccio motorio o piuttosto un disturbo tipo tic. Per studiare tali deficit, nella letteratura, si ricorre agli strumenti biomeccanici quali pedane di forza, stereofotogrammetria, elettromiografia su superficie ed infine sensori indossabili. Ad oggi non è ancora stato standardizzato un metodo assoluto per analizzare i pazienti da ritenersi valido a priori. Questa mancanza è dovuta al fatto che esistono vari strumenti per analizzare lo stesso tipo di problema motorio, perciò vengono misurate variabili tra di loro diverse che non possono essere messe a confronto. Altro problema sono la grandezza dei campioni, visto e considerato che la malattia è rara e non è facile riuscire ad avere un numero corposo di partecipanti tale da poter considerare i risultati di un elaborato assoluti. Inoltre, oltre che avere pochi soggetti, tra di loro possono esistere delle differenze sostanziali, quali per esempio il livello della malattia a cui sono arrivati, gli anni passati dall’insorgenza della stessa e soprattutto i diversi sintomi che ognuno può manifestare anche nello stesso periodo della patologia. L’obbiettivo di tale revisione è quello di riuscire a raccogliere i vari studi svolti e racchiuderli in un singolo lavoro in modo tale da avere un quadro metodologico più preciso e oggettivo, e volto ad approfondimenti futuri per riuscire a trovare una strategia per migliorare la qualità di vita.
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Coppola, Silvia. "Corporeità didattiche e invecchiamento attivo. Progetto pilota per la sperimentazione didattica di un programma APA e per la valutazione motoria mediante strumenti tecnologici innovativi." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2679.

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Abstract:
2015 - 2016
The research project developed during the PhD course falls within the Agreement dated 10th August 2012 between the Council of Ministers (Department for Regional Affairs, Tourism and Sport) and the Ministry of Education, Universities and Research. This programme aimed at implementing a pilot project for the dissemination and practice of physical activity among the elderly. The University of Salerno, in particular, the Department of Human Sciences, Philosophy and Education was identified as the implementing body of the program. The aim of the research was to investigate the effects of an experimental educational programme of Adapted Physical Activity (APA), integrating the potential of motion analysis technologies (BTS G-Walk Motion Analysis) in traditional performance tests (SPPB) validated for the elderly. The experiment was carried out in two institutions for senior citizens located in the province of Salerno: Casa Albergo "Immacolata Concezione" and the Multipurpose Social Center for Elderly "Francesco Petraglia". The sample consisted of 33 elderly aged between 69 and 97 years of age (81.53 ± 7.02). The experimental phase consisted in the implementation of the APA teaching protocol, with meetings twice a week. At the end of this 18-week programme the output tests were administered. From the comparison of the results of study 1 obtained through validated motor evaluation instruments (SPPB), and the results from study 2, which were acquired through technological means of gait analysis (BTS G-Walk) in parallel during the acquisition of the traditional tests, a correspondence was found in both with regards to improvements in motor performance after the APA programme (balance skills; strength of the lower limbs; gait speed, stride length and gait symmetry). The implementation of the motion analysis technology made it possible to quantitatively and objectively investigate aspects that cannot be investigated with conventional motor performance tests validated for seniors. [edited by author]
Il progetto di ricerca sviluppato nel corso del dottorato si inserisce nell’ambito dell’Accordo di programma del 10 agosto 2012 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport – e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, volto alla realizzazione di un progetto pilota per la diffusione e la pratica dell’attività fisica e motoria nella terza età. L’Università degli studi di Salerno, in particolare, il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione è stato individuato quale soggetto attuatore di tale programma. L’obiettivo del lavoro di ricerca è stato quello di indagare gli effetti di un programma didattico sperimentale di APA, integrando le potenzialità delle tecnologie di analisi del movimento (BTS G-Walk Motion Analysis) in test di performance tradizionali validati per la terza età (SPPB). La sperimentazione è stata realizzata in due contesti sociali istituzionalizzati rivolti alla terza età della provincia di Salerno: la Casa Albergo "Immacolata Concezione" e il Centro Sociale Polifunzionale per anziani "Francesco Petraglia". Il campione è costituito da 33 anziani di età compresa tra i 69 e i 97 anni (81,53 ± 7,02). La fase sperimentale di applicazione del protocollo didattico di APA, con incontri a cadenza bisettimanale, è durata 18 settimane al termine delle quali sono stati somministrati i test in uscita. Dalla comparazione dei risultati dello studio 1, in cui sono stati analizzati i dati ottenuti mediante strumenti validati di valutazione motoria (SPPB), con quelli relativi allo studio 2, in cui sono elaborati i dati acquisiti mediante strumenti tecnologici di gait analysis (BTS G-Walk), contestualmente acquisiti (durante i test tradizionali sono stati acquisiti i dati elaborati dalla BTS G-Walk) si può constatare una concordanza, da parte di entrambi, nella rilevazione di miglioramenti relativi alle performance motorie pre e post APA (abilità di equilibrio; forza degli arti inferiori; velocità, simmetria e lunghezza del passo). L’implementazione di tecnologie di analisi del movimento ha consentito di approfondire in maniera quantitativa e oggettiva alcuni aspetti che non è possibile indagare con i tradizionali test di performance motoria validati per la terza età. [a cura dell'autore]
XV n.s
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10

Ferullo, Marcello. "La valutazione della via motoria corticobulbare nella Sclerosi Laterale Amiotrofica: uno studio mediante Potenziali Evocati Motori da muscolo Trapezio capo superiore (metodo diretto)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423415.

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Abstract:
Neurophysiology currently occupies a leading role in the diagnosis and monitoring of patients affected by Amyotrophic Lateral Sclerosis (ALS). Electromyography (EMG) is very useful to determine the involvement of the lower motor neuron, while Transcranial Magnetic Stimulation (TMS) is the most appropriate technique for studying the upper motor neuron. It is notoriously difficult to evaluate the bulbar district to examine the lower motor neuron and the upper motor neuron. Here report a series of 55 patients affected by various clinical subtypes of ALS examined by MEP derived from the upper trapezius muscle (direct method). The results show a great sensitivity in diagnosing the progressive bulbar palsy (PBP) clinical subtype, whereas a standard study with derivation from the lower limbs is more useful in the typical form of ALS. Moreover, we show a more rigorous method of calculating central motor conduction time, in addition to an evaluation of the ratio between the amplitudes of the cortical and peripheral stimulus, obtained by the direct method
La Neurofisiologia attualmente occupa un ruolo di primo piano nella diagnosi e nel monitoraggio della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). L'elettromiografia è molto utile per determinare un coinvolgimento del II neurone di moto, mentre la TMS è la tecnica più utile per lo studio del I motoneurone. Tra i vari muscoli esaminabili l'esplorazione del distretto bulbare è sempre stata più difficoltosa da esaminare sia per lo studio del II motoneurone, sia, quando, oggetto della nostra valutazione diviene il primo motoneurone. Riportiamo qui uno studio su 55 pazienti con vari sottotipi clinici di SLA esaminati mediante PEM con derivazione dal muscolo trapezio capo superiore (metodo diretto). I risultati ottenuti mostrano una grande sensibilità diagnostica nel sottotipo clinico paralisi bulbare progressiva (PSP), mentre nella forma SLA tipica risulta più utile uno studio standard derivato dagli arti inferiori. Vengono illustrati anche un più rigoroso metodo di calcolo del tempo di conduzione motoria centrale oltre alla valutazione del rapporto d'ampiezza tra lo stimolo corticale e quello periferico ottenuto sempre con metodo diretto
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Books on the topic "Valutazione motoria"

1

Protocollo per la valutazione delle Abilità Prassiche e della Coordinazione Motoria APCM. Milan: Springer-Verlag, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0399-7.

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2

Sabbadini, Letizia, Yael Tsafrir, and Enrico Iurato. Protocollo per la valutazione delle Abilità Prassiche e della Coordinazione Motoria APCM (Metodologie Riabilitative in Logopedia). Springer, 2005.

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