Dissertations / Theses on the topic 'Valutazione impatto ambientale'
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Desio, Andrea. "La Valutazione d’Impatto Ambientale: analisi e prospettive." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2333.
Full textConsiderata la complessità globale, il sistema dei poteri pubblici richiede il supporto del sistema sociale. L’uomo, in quanto membro della collettività, è chiamato a cooperare con l’Amministrazione, così integrando la funzione pubblica con quella privata, in un rapporto di tipo sussidiario. E’ oramai tramontata l’idea di un uomo non “socialmente impegnato”, il suo ruolo è riconsiderato come funzionale a finalità di cooperazione, per contribuire al sistema comune. L’ambiente determina il rovesciamento della visione di proprietà, che muta da attiva in passiva. Non è più l’ambiente, considerato come un bene, ad appartenere all’uomo, ma è quest’ultimo ad appartenere al primo. Si assiste a un allargamento delle garanzie, mediante lo sviluppo del diritto positivo verso un modello di amministrazione pubblica orizzontale, dove il rapporto tra soggetti pubblici e privati è ispirato alle logiche della corceted decision, rinvigorendo la legittimazione del privato alla partecipazione al procedimento. La public partecipation diviene una condizione di effettività della decisione, che, ove mancante, determinerebbe l’invalidità della decisione stessa. La previsione di una decisione condivisa e partecipata fa sorgere in capo all’Amministrazione competente un insieme di doveri, corrispondenti ad altrettanti diritti per i consociati, la cui violazione può essere direttamente causa di vizio per la decisione. Rispetto alla decisione finale dell’Amministrazione Pubblica, non risulta semplice definire quale sia il limite che divide la discrezionalità dalla doverosità del potere amministrativo. Risulta fuori discussione come l’attività della P.A. devia tendere alla migliore attuazione del principio dello sviluppo sostenibile, con il vincolo della priorità nella considerazione degli interessi alla tutela dell’ambiente. I cambiamenti analizzati inducono a considerare come la superiorità del potere pubblico sia stata sostituita dall’effettività, capace di offrire un esisto positivo all’attività pubblica. L’analisi economica della bontà della partecipazione e della rappresentazione delle istanze della collettività interessata passa attraverso l’affermazione della soggettività del valore ambientale, indefinibile aprioristicamente. Un approccio di tipo precauzionale, seguendo l’onda dello sviluppo sostenibile, consente di superare i limiti e le forzature che un’analisi basata sui costi e sui benefici potrebbe comportare, così relegando a un ruolo marginale la tecnica autoritaria del “comand and control”. La partecipazione dialettica del privato allo svolgimento della funzione, oltre a essere un’occasione di completamento per l’istruttoria, consentendo la c.d. regulation by information, permette di superare il rischio del proliferarsi dei fenomeni cc. dd. NIMBY. Questi ultimi, oltre a essere un costo per l’intera collettività, rappresentano ,soprattutto, il malcontento delle popolazioni che effettivamente vedono mutare la proprio quotidianità, in funzione di scelte di insediamento, prese spesso da lontano e sull’errato presupposto che benefici di breve periodo siano il mezzo migliore e più congruo per giungere a qualunque risultato. L’espressione comunitaria del principio di precauzione rende possibile la c.d. opzione zero in mancanza di un pieno ed esaustivo corredo di prove e di test tecnico scientifici. La scelta di campo dell’Unione europea per una versione “debole” del principio di precauzione, al cospetto di costruzioni più “forti” proposte dal diritto internazionale, sembra essere stata messa da parte e rimpiazzata da una più plausibile percezione della sua elasticità, nella sua intrinseca flessibilità e che, pertanto, la sua apparente debolezza possa in realtà risolversi in un vero e proprio valore aggiunto, in una forma aggiuntiva che finisce con il costituirne il più rilevante tratto di identificazione e di qualificazione. L’evoluzione dell’ordinamento e il conseguente abbandono della netta contrapposizione tra pubblico e privato ha recepito istanze di legalità sostanziale non più soddisfabili mediante il richiamo al solo principio di legalità. Il mutamento dei parametri dell’azione amministrativa, non più semplicemente agganciata ai filtri dell’imparzialità e del buon andamento, ritenuti oramai non sufficienti, ha comportato la sostituzione del “primato dell’autorità” con il “primato del consenso”1. L’interesse pubblico viene oggi individuato non con la legge, ma in itinere, mediante l’attività istruttoria 2 , vero e proprio strumento di partecipazione, prescindendo dal quale risulterebbe difficile giustificare l’esercizio di ampie potestà discrezionali da parte della p.a. La chiave di volta di questo cambiamento culturale è tutta nella “Deliberative Democracy”, che può conferire legittimità, equità e correttezza a procedure complesse, così come affermato dalla nuova direttiva 2014/52/UE. L’ordinamento francese può essere considerato, da questo punto di vista, come un buon esempio. Mediante l’enquete publique si è infatti realizzata la valorizzazione del momento partecipativo, andando oltre quella che è la logica della maggioranza, compiendo un passo in avanti importante verso la piena valorizzazione e applicazione del principio democratico. Questo modello riconosce l’importanza della formazione di un’opinione pubblica attenta in tema di procedimenti ambientali, in grado di controllare, 1 F. Bassi, Autorità e consenso, in Riv. Trim. Dir. Pubbl. 1992, pp. 744 e ss. 2 La Suprema Corte di Cassazione, con una pronuncia delle SS. UU. del 1 aprile 2000, n. 82, ha affermato il principio secondo cui la partecipazione al procedimento ha, come funzione, quella di contribuire all’accertamento dei “presupposti di fatto del provvedimento finale e l’interpretazione delle norme giuridiche che regolano il potere”. Un’attività della P.A. priva dell’apporto del cittadino finirebbe per risultare carente delle necessarie giustificazioni giuridiche. mediante un accesso agevole alle relative informazioni, la portata dell’impatto ambientale, le prospettive e gli esiti connessi alla realizzazione di un progetto. [edited by Author]
XIII n.s.
Santini, Paolo. "Valutazione di impatto sulla sicurezza stradale: esempi applicativi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3210/.
Full textBenamati, Mattia. "Applicazione di un modello previsionale di impatto acustico per la valutazione del rumore ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16388/.
Full textD’Alessandro, Davide. "Valutazione di impatto ambientale mediante analisi LCA per la progettazione sostenibile di un concentratore solare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1021/.
Full textBoaretti, Sara. "Valutazione di impatto ambientale di un gruppo elettrogeno mediante Life Cycle Assessment: il caso COGEM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1084/.
Full textArri, Sara. "Studio di impatto ambientale di una derivazione idrica ad uso misto "irriguo energetico"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/255/.
Full textCeciliot, Giulia. "Valutazione dell'efficacia di gestione dell'AMP di Miramare: gli impatti delle attività di visita in snorkeling." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6263/.
Full textMartelli, Michela. "Valutazione del profilo ambientale di due sistemi a facciata ventilata, tramite metodologia Life Cycle Assessment (LCA)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textNanni, Costa Francesco Paolo. "Valutazione della carbon footprint di un aeroporto: Applicazione all'aeroporto "G.Marconi" di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6692/.
Full textFazi, Claudia. "Valutazioni economiche ed ambientali del riciclo della plastica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8626/.
Full textFERRONATO, GIULIA. "Valutazione dell'impatto ambientale a diversi livelli di scala del settore zootecnico." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/72497.
Full textIn the last three decades global demand of food, in particular animal proteins (meat, milk, and eggs), has increased according to the population growth, that is expected to go up to 9 billion by the 2050. These, in fact, represent an important source of energy, high-quality protein, micronutrients and vitamins. Therefore, this improvement could contribute to the lifespan increase and food demand. The latter forced the agricultural sector to a further intensification that affected also the cultivation of crops for animal feeding. Agricultural and livestock productions have a relevant environmental impact, and this topic is object of criticism and scientific investigation also to more accurately define its contribution and potential mitigation strategies, considering also that agricultural stage is the main contributor to the environmental impact of the food production chain. It is recognized, in fact, that agricultural sector directly contribute to the 21% of total global anthropogenic greenhouse gas emissions, mostly consisting of methane followed by nitrous oxide and carbon dioxide. These emissions are mainly associated with the livestock production, in particular with ruminants breeding that contributes directly to methane emissions due to ruminal and manure fermentation; the remaining part is composed by indirect emissions from deforestation, energy use and animal feed production. The scope of this thesis was the evaluation of environmental footprint in the livestock sector at different subject scale level. Italian meat supply chain, dairy farms, Grana Padano PDO cheese factory and single animals was investigated in order to quantify environmental footprint. In the first work, the Italian meat supply chain has been evaluated whit a mass flow analysis (MFA) approach and life cycle assessment (LCA) approach. Firstly, the quantification of meat had been made from slaughter to household consumption, starting form carcass weight to real meat consumed. At these levels, meat form cattle, pig, sheep and goat, equidae, and rabbit was taken in account. During the chain also meat losses and waste were quantified. In particular animal by-products (ABPs) were quantified for single species and categorized into heath level risk according to the Regulation (EC) 1069/2009. According to the category (Cat 1, Cat 2 or Cat3), assuming that all ABPs were destinated to rendering process, use and disposal of rendered products was identified. The MFA confirmed how Italy is a net importer of cattle and pork meat while it is self-sustaining for poultry meat. Mass flow analysis revealed that in 2013, 2.86 Mt of meat were consumed in Italy. It is equivalent to 131 g/day/pro-capita and to 47.91 kg/year/pro-capita of meat consumed. In percentage the total amount of consumed meat is represented by 46% of pig, 28% of poultry and 23% of cattle and 3% of other meat (rabbit, equidae, and sheep and goat). This approach quantified the ABPs produced at slaughtering level and food wastes at retail and consumer levels. Slaughter phase was the main source of waste, producing 0.80 Mt of ABPs, 48% of the total amount of waste originated in the meat supply chain. Results highlighted how the ABPs are already almost completely reused, compatibly with their health level risk, demonstrating the circularity of the system through the quantification of the avoided products and relative GHGs emissions. Concerning other food wastes, the results of the present evaluation could be considered only an estimate due to the lack of specific national coefficients. After quantification LCA was applied in order to evaluate environmental footprint, considering also avoided product due to the re-use of rendered ABPs. LCA results reveal that daily meat consumption pro-capita emits 4.0 kg CO2eq represented by 30% of cattle meat, 9.6% of pig meat and 8% of poultry meat. Emissions allocated to ABPs are the 60% and their re-use decrease the emissions about 10%. Second and third works focused the milk and PDO Grana Padano global warming potential (GWP). Overall, twenty-seven dairy farms, producing milk destinated to Grana Padano PDO cheese and one cheese factory, situated in the Piacenza province were evaluated. Primary data were collected by using a specific survey. This included for the farms the request of data regarding herd composition, feeding management, milk production, herd management and performace, crops cultivation and resource use, whereas for the cheese factory, the survey included energy resource use and input requested by cheese making process. In the second work, 10 dairy farms were evaluated in order to assess the milk Carbon Footprint (CF) and the main source of emissions. The system boundary was a cradle-to-farm-gate and functional unit is 1 kg of FPCM (Fat and Protein corrected milk). The CF of 1 kg of FPCM resulted equal to 1.33 kg CO2eq/kg FPCM with a wide range of variation from 1.02 to 1.62 kg CO2eq/kg FPCM. Emissions due to enteric fermentation and manure fermentation represented the 52% of the total, while acquired feed the 36%. Self-production and energetic consumption represented 6% and 6% respectively. In the third, Grana Padano PDO production was considered. The milk destinated to cheese processing showed an average value of CF equal to 1.38 kg CO2eq/kg FPCM, with a minimum value of 1.02 and a maximum one of 1.94 kg CO2eq/kg FPCM. Instead, the CF average value of 1 kg of PDO Grana Padano cheese was equal to 9.99 kg CO2eq, showing an agricultural stage contribution of 94%. Results of these works were in accord with similar studies reported in literature and had pointed out how dairy farms showed a greater level of environmental sustainability but with possibilities for improvement, mainly through herd management enhancement (productive and reproductive performances). Fourth work was about the development of proxies able to predict the methane emissions from individual cows. This focus is a hot research point in order to improve the mitigation strategies to reduce methane emissions because of the main GHG contributor. Methane emission is mainly driven by feed intake and diet composition, but it is difficult to measure intake in commercial farms. The study aimed to verify the possibility of using NIRS of faeces (NIRSf) alone and in combination with other phenotypic parameters available at a farm level to predict methane production (MP, g/d) from individual lactating dairy cows. NIRSf alone allowed a fairly good estimation of methane yield and the estimations were improved to a similar degree when BW, MY or ECM were considered, whereas combining NIRSf with more than one other parameters improved the estimations with a very little extent only. Methane can be predicted using models that consider the DMI, BW or MY but the main limitation is represented by the data availability. Near Infrared technique applied to faecal samples, in particular when combined with other phenotypic parameters, can represent a valid alternative for large-scale measurements in commercial dairy farms for genetic selection of low emitters dairy cows, when DMI measurement is usually not available.
Cespi, Daniele. "Impatto ambientale di sistemi di riscaldamento domestico a biomasse: applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assessment)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2544/.
Full textGagliardi, Alice. "Studio di processi di trattamento per il recupero di metalli e valutazione ambientale applicati alle marmitte catalitiche esauste." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textBosso, Francesca. "Valutazione di Impatto Ambientale di un Impianto Innovativo per il Trattamento ed il Recupero dell’Acqua nell'Industria Food & Beverage." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Find full textVandelli, Davide. "Procedura per l’applicazione di modelli di dispersione degli inquinanti in atmosfera nell’ambito della valutazione d’impatto ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23818/.
Full textDegli, Esposti Anna. "Progettazione e valutazione di conglomerati bituminosi costituiti da materiali di riciclo provenienti da attività di lavorazione, costruzione e demolizione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18662/.
Full textMarino, Simone. "Analisi prestazionale e valutazione di impatto ambientale nella progettazione integrata di facciate. Il caso studio di un Hotel a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textScarpelli, Andrea. "Valutazione d'impatto ambientale: impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali non pericolosi, prevalentemente di natura ferrosa e non ferrosa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/983/.
Full textFROLDI, FEDERICO. "Impatto ambientale del latte destinato al consumo diretto o alla trasformazione in formaggi DOP in sistemi produttivi del Nord Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/95716.
Full textThe livestock breeding in Italy plays an important role in the agri-food sector, spanning from social to economic and to environmental aspects. Italy is a leader in the production of quality milk for direct consumption and is the main European country producing PDO cheeses. However, milk production carries impacts on the environment, as livestock farming contributes to greenhouse gas emissions, mainly resulting from animals’ digestion system, manure management and feed purchase, as well as pollutants. With the aim of a sustainable agricultural and agri-food development, it is important to identify, through Life Cycle Assessment (LCA), main criticalities related to the dairy sector, in order to adopt environmental mitigation actions. In this regard, the EC has developed the Product Environmental Footprint (PEF) methodology and specific Category Rules (PEFCR), harmonizing the methodological choices of LCA and providing objective criteria to compare the eco-compatibility of products. The LIFE TTGG (The Tough Get Going) project applies the PEFCR, calculating the environmental performance of the Grana Padano and Comté PDO supply chains and laying the bases for transforming the environmental problems arising from the activities of individual producers into opportunities for improvement, with a view to the Country's ecological transition.
FROLDI, FEDERICO. "Impatto ambientale del latte destinato al consumo diretto o alla trasformazione in formaggi DOP in sistemi produttivi del Nord Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/95716.
Full textThe livestock breeding in Italy plays an important role in the agri-food sector, spanning from social to economic and to environmental aspects. Italy is a leader in the production of quality milk for direct consumption and is the main European country producing PDO cheeses. However, milk production carries impacts on the environment, as livestock farming contributes to greenhouse gas emissions, mainly resulting from animals’ digestion system, manure management and feed purchase, as well as pollutants. With the aim of a sustainable agricultural and agri-food development, it is important to identify, through Life Cycle Assessment (LCA), main criticalities related to the dairy sector, in order to adopt environmental mitigation actions. In this regard, the EC has developed the Product Environmental Footprint (PEF) methodology and specific Category Rules (PEFCR), harmonizing the methodological choices of LCA and providing objective criteria to compare the eco-compatibility of products. The LIFE TTGG (The Tough Get Going) project applies the PEFCR, calculating the environmental performance of the Grana Padano and Comté PDO supply chains and laying the bases for transforming the environmental problems arising from the activities of individual producers into opportunities for improvement, with a view to the Country's ecological transition.
Enriquez, Federica. "Metodi dì indagine speditiva per la circolarità e la valutazione economica negli interventi di riqualificazione edilizia. Applicazione ad un caso studio irlandese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Find full textBirardi, Sara. "Pareti verdi come strumento di miglioramento ambientale in scala di edificio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
Find full textSERRA, PAOLO. "Analisi del rischio ed impatto ambientale della produzione di energia elettrica utilizzando sorgo da biomassa." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10808.
Full textThis PhD thesis explores the use of sorghum (Sorghum bicolour (L.) Moench) as a dedicated bio-energy crop and highlights the benefits and risks associated with the use of early, medium-late and late sorghum genotypes to generate electricity by direct combustion in a biomass power plant. The dynamics and duration of the field drying process were simulated through the development of a specific model ("sorghum haying model"), which integrated with CropSyst, was used to perform a production risk assessment analysis estimating the biomass losses (respiration and mechanical), the haymaking failures and consequently to quantify the amount of dry baled biomass available for the power plant. In addition, the number of hectares needed to plant sorghum and the probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1, necessary to feed a biomass power plant in Oltrepò Pavese, were estimated. A complete Life Cycle Assessment (LCA) study was carried out in order to evaluate the environmental impact of the three sorghum genotypes involved in this study. The LCA study takes into consideration the use of winter wheat straw as an additional biomass source to satisfy the total biomass power plant needs (94000 Mg DM y-1). Particular attention was given to the soil organic C change (ΔSOC) due to straw removal and haymaking failures soil incorporation. Early genotype showed the best biomass production and energy performance as well as the highest probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1. The LCA results did not show significant differences between genotypes although the lower environmental impact, has been achieved by the late genotype due to the highest amount of haymaking failures incorporated in the soil.
SERRA, PAOLO. "Analisi del rischio ed impatto ambientale della produzione di energia elettrica utilizzando sorgo da biomassa." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10808.
Full textThis PhD thesis explores the use of sorghum (Sorghum bicolour (L.) Moench) as a dedicated bio-energy crop and highlights the benefits and risks associated with the use of early, medium-late and late sorghum genotypes to generate electricity by direct combustion in a biomass power plant. The dynamics and duration of the field drying process were simulated through the development of a specific model ("sorghum haying model"), which integrated with CropSyst, was used to perform a production risk assessment analysis estimating the biomass losses (respiration and mechanical), the haymaking failures and consequently to quantify the amount of dry baled biomass available for the power plant. In addition, the number of hectares needed to plant sorghum and the probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1, necessary to feed a biomass power plant in Oltrepò Pavese, were estimated. A complete Life Cycle Assessment (LCA) study was carried out in order to evaluate the environmental impact of the three sorghum genotypes involved in this study. The LCA study takes into consideration the use of winter wheat straw as an additional biomass source to satisfy the total biomass power plant needs (94000 Mg DM y-1). Particular attention was given to the soil organic C change (ΔSOC) due to straw removal and haymaking failures soil incorporation. Early genotype showed the best biomass production and energy performance as well as the highest probability to exceed the threshold of 64000 Mg DM y-1. The LCA results did not show significant differences between genotypes although the lower environmental impact, has been achieved by the late genotype due to the highest amount of haymaking failures incorporated in the soil.
Nicoletti, Monica. "Studio sull’evoluzione temporale degli impatti dell’inceneritore di Coriano (Rimini) mediante Life Cycle Assessment." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4248/.
Full textFarneti, Riccardo. "Confronto dell’impatto ambientale tra autovetture tradizionali ed elettriche/ibride." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19088/.
Full textDell'Atti, Silvia. "Valutazione degli impatti ambientali connessi alla filiera dei rifiuti plastici in Emilia-Romagna con supporto di analisi LCA su una best practice locale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textSgorlon, Enrico. "Integrated and sustainable management of intensive broiler farming according to the environmental balance logic." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3423272.
Full textPer quanto riguarda la produzione di carne in Italia, la produzione di carne avicola è tra le principali con una produzione di 1,25 milioni di tonnellate, del quale il 68% sono polli da carne o broiler (Avec, 2015). La maggior parte della carne di broiler proviene da allevamenti intensivi e si trovano nelle regioni del Nord-Est (Unaitalia, 2014), spesso concentrate in aree specifiche, che frequentemente portano a criticismi dovuti alle emissioni, in particolare all'ammoniaca (NH3), all’ossido di diazoto (N2O) e al metano (CH4) prodotti e la difficoltà di ottenere un corretto smaltimento della lettiera. Questo perché gli allevamenti di polli da carne in queste aree sono molto numerosi e tutti sono caratterizzati dall'assenza di terreno in cui la lettiera potrebbe essere sparsa. L’allevamento intensivo del broiler è caratterizzato da una catena standard di produzione, che inizia con le aziende che producono il mangime e si chiude con le aziende che macellano e preparano il prodotto finito. Tuttavia, la catena di produzione non ha mai dato molta importanza al co-prodotto che inevitabilmente si produce, cioè la lettiera. La lettiera è un co-prodotto con una quantità eccellente di azoto e fosforo (Chamblee e Todd, 2002). Questa situazione porta a problemi dovuti alle emissioni prodotte negli allevamenti e alla corretta gestione della lettiera e di conseguenza agli impatti ambientali. Per questi motivi, la ricerca si sviluppa in tre linee: i) l’utilizzo di un pool di microrganismi (LW) nella fase di allevamento (PM = trattamento della lettiera, DW = trattamento dell'acqua di abbeveraggio e CL = controllo o nessun trattamento); ii) tre scenari di utilizzo della lettiera (spargimento diretto in campo = DFS, produzione di fertilizzanti organici = POF e impianto di combustione = CP). Gli ultimi due scenari producono anche fertilizzanti organici (IFA, 2012); iii) applicazione di un modello di simulazione sul campo e confronto di colture con elevato (Hi) e basso (Li) input, in particolare rispetto all'azoto (N). La terza linea di ricerca è stata sviluppata perché, sebbene non strettamente correlata all'utilizzo della lettiera, riguarda l'azoto (N) e la sua applicazione in campo. Poiché la lettiera ha molto azoto (N), si è stato considerato interessante valutare questo elemento, considerando i problemi ad essi connessi anche ed in particolarmente rispetto alla direttiva sui nitrati (91/676/CEE e DM 5046 del 25 febbraio 2016). La prima linea di ricerca, è stata valutata utilizzando la metodologia Life Cycle Assessment (LCA). Il seconda linea di ricerca con approccio metodologico LCA e DeNitrification- DeComposition (DNDC). Infine, l'ultima linea di ricerca con il modello DNDC. Dalla prima linea di ricerca (i), si può dedurre che, ad eccezione del maggiore impatto ambientale dei mangimi che sono l'81% nel CL, il 79% nel PM e nel DW, i trattamenti con i microrganismi hanno ridotto le emissioni nell’allevamento dei broiler e quindi, gli ambientale impatti. Gli impatti ambientali dei due tipi di trattamento (PM e DW) sono stati entrambi confrontati con il CL. L'acidificazione terrestre (TA) espressa in kg di SO2 eq., nel PM è inferiore dell'11,057% e nel DW del 4,876% rispettivamente. Nella formazione del particolato (PMF) espressa come kg PM10 eq., nel PM è inferiore a 9.076 e nel DW è inferiore a 2.727. L’eutrofizzazione potenziale (EP) espressa come kg PO4 eq., nel PM è inferiore a 5.212 e nel DW è inferiore a 0.101. Non ci sono stati risultati significativi riguardo ad un minore impatto ambientale per quanto concerne il cambiamento climatico (CC) espresso in kg di CO2 eq. Infine, per quanto riguarda le emissioni dagli allevamenti, in particolare rispetto all'NH3, l'analisi Monte Carlo ha mostrato una significativa riduzione delle emissioni tra i diversi scenari. Nel PM ci sono state meno emissioni del 69% e nel DW meno emissioni del 77%, rispettivamente rispetto al CL. Invece, riguardo la seconda linea di ricerca (ii), gli impatti ambientali dei diversi scenari di utilizzo ella lettiera (POF e CP) sono stati entrambi confrontati con il DFS. L’eutrofizzazione potenziale (EP) espressa in kg PO4- eq., ha mostrato un impatto ambientale inferiore del 33% nel CP. Invece, è superiore al 16,2% nel POF, in accordo con altri studi (González-García et al., 2014). Un'altra importante categoria di impatto ambientale considerata è l'acidificazione (AP) espressa in kg di SO2 eq., che è maggiore nel POF del 2,5%, mentre è inferiore al 9,7% in CP. Questo perché l’N lisciviato (nitrato) è 22.11, 20.17 e 16.43 kg N/ha/y in un orizzonte temporale di 100 anni nei rispettivi scenari POF, DFS e CP. L'ossidazione fotochimica espressa in kg C2H4eq., è inferiore al 5,2% nel POF ed è inferiore al 28% nel CP. La formazione di particolato (PMF) espressa come PM10 eq. è inferiore al 18% nel CP. L’esaurimento abiotico del combustibile fossile (FD) espresso come MJ, è inferiore al 9,5% nel CP ed invece è superiore al 5,4% nel POF. La domanda cumulativa di energia (CED) espressa come MJ, è inferiore all'8,1% nel POF e al 4,9% nel CP, rispettivamente. Per quanto riguarda il FD, e in particolare per il CED, i valori di maggiore di impatto ambientale per lo scenario POF, è dovuta ad una maggiore richiesta di alta energia. Infine, per quanto concerne la terza linea di ricerca (iii), nonostante le sue applicazioni positive, l'uso di sensori remoti per la gestione dell'azoto (N) dipendente dall’andamento della stagione e da siti specifici per colture erbacee, presentano alcuni inconvenienti. Lo sviluppo di algoritmi per stimare le quantità di N durante la stagione si basa su dati che mettono in relazione i dati spettrali della chioma con la resa potenziale e l'assorbimento di N in più anni e luoghi. Inoltre, gli algoritmi dell’andamento dell’N usano la stima stagionale dell’N nella pianta per definire quanto N bisogna raggiungere per massimizzare il rendimento, ma non tiene in considerazione lo stress delle colture tra il rilevamento e il raccolto. L'obiettivo di questo terzo studio era di sviluppare e testare una metodologia per combinare i dati dell'indice di vegetazione normalizzata (NDVI) e simulare la variabilità spaziale di valutazione dello stress e del tasso di N nel mais durante la stagione. Utilizzando dati stagionali (2008-2009) di cinque campi di mais situati nella zona lagunare di Venezia, la calibrazione e la simulazione del modello spaziale sono state condotte utilizzando il modello CERES-Maize in DSSAT, in combinazione con lo strumento GeoSpatial Simulaton (GeoSim) del software Quantum GIS. Il modello è stato inizialmente ottimizzato per prevedere correttamente la resa e successivamente per abbinare il dato simulato con l'indice di area fogliare derivante da NDVI (LAI). L'accuratezza del modello nella stima della resa è stata raggiunta ottimizzando i parametri del suolo e non è stata influenzata negativamente ottimizzando il modello che considera il LAI. Per valutare eventuali vantaggi della modellazione accoppiata e dei dati spettrali, sono stati simulati gli stress N e sono stati valutati i tassi ottimali in grado di minimizzarli. L'incorporazione di dati prossimali derivanti dai sensori nel modello ha garantito un aumento dell'accuratezza della simulazione dello stress di azoto, dovuta alla relazione tra NDVI, LAI e stress N. Gestire una concimazione sito specifica e che varia durante la stagione al fine di ridurre al minimo lo stress N potrebbe non garantire il soddisfacimento di altri criteri, come la massima resa ottenibile, la convenienza economica o l'impatto ambientale della fertilizzazione.
Morellina, Maria Irene. "Valutazioni di impatto ambientale per filiere di produzione di biocombustibili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Find full textFumelli, Giovanni. "Valutazione primaria degli impatti ambientali nel processo Arburg Plastic Freeforming." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20773/.
Full textSaporito, Luigi. "Valutazione degli impatti ambientali di un processo biobased nella produzione di acido crotonico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23091/.
Full textOrio, Elisa <1990>. "Proposta di valutazione degli impatti ambientali su superfici lapidee di alcuni edifici veneziani." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8504.
Full textZerri, Caterina. "Metodologie per la valutazione degli impatti ambientali secondo gli standard europei applicate ai cantieri stradali: il caso della città di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textFerretti, Giovanni. "Valutazione degli impatti ambientali associati alla gestione della plastica a fine vita, mediante studi di LCA e MFA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23130/.
Full textD'Onofrio, Teresa. "valutazioni di impatto ambientale di prodotto - applicazione al caso di studio: il carrello elevatore controbilanciato ad uso industriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textPittiglio, Raffaella. "Valutazione degli impatti ambientali di sorgenti luminose tramite metodologia LCA: lampadina ad incandescenza e lampadina fluorescente compatta." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12094/.
Full textVetrugno, Dario. "Valutazione degli impatti ambientali del rinnovo del Parco Autobus della Regione Emilia-Romagna dal 2015 al 2025." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textRuffini, Vanessa. "Valutazione degli impatti e benefici ambientali della produzione e utilizzo di un biomattone costituito da calce e uno scarto agroalimentare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Find full textTaddei, Francesco. "Valutazione comparativa del profilo ambientale di due sistemi a facciata ventilata prodotti dalla ditta Aliva S.r.l. tramite metodologia Life Cycle Assessment (LCA)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22905/.
Full textGregori, Andrea. "Valutazione degli impatti ambientali mediante Life Cycle Assessment e Sustainable Value Stream Mapping in un centro distributivo: il caso Arcese S.p.a." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20779/.
Full textManea, Antonio <1989>. "Environmental Life Cycle Costing: una valutazione economica degli impatti ambientali. Caso di studio su un'azienda operante nel settore dei materiali inerti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8725.
Full textMusio, Francesca. "Valutazione dei criteri ambientali minimi del pan gpp per i servizi di pulizia e loro applicazione al piano di riduzione degli impatti ambientali del presidio ospedaliero di Conegliano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5991/.
Full textZuliani, Filippo. "Nitrogen footprint: development and testing of new methodologies for the assessment of environmental impact related to the nitrogen cycle." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3422430.
Full textIl lavoro di ricerca affronta il tema della valutazione degli impatti ambientali collegati al ciclo dell'azoto. A partire dall'analisi degli effetti sull'ambiente derivanti dalle alterazioni del ciclo dell'azoto provocate dall'intervento umano e dagli strumenti attualmente disponibili per la loro valutazione, l'obiettivo della ricerca è quello di sviluppare una nuova metodologia per la valutazione degli impatti, basata su un approccio LCA (Life Cycle Assessment) e verificarne l'efficacia per identificare e valutare gli impatti ambientali sul ciclo dell'azoto causati da un sistema prodotto e dai processi collegati. La metodologia proposta intende superare alcuni dei punti di debolezza degli attuali strumenti di valutazione, proponendo in particolare un completo approccio di tipo LCA, applicato sia a livello metodologico sia a livello operativo, e un orientamento all'identificazione e valutazione degli impatti ambientali. Nello specifico, la metodologia prevede un approccio multifase che, partendo dall'identificazione delle sostanze contenenti azoto riconducibili ad un sistema prodotto, permette in primo luogo di quantificare l'azoto reattivio emesso e successivamente, attraverso l'applicazione di modelli di caratterizzazione, di valutare gli impatti ambientali per diverse categorie di impatto e di calcolare un indicatore finale attraverso operazioni di normalizzazione e pesatura. Dopo la fase di progettazione, la metodologia è stata testata con esito positivo in quattro applicazioni, due basate su database e due basate su dati reali raccolti sul campo, dimostrando la validità e l'applicabilità del modello proposto e ottenendo risultati consistenti con gli obiettivi fissati per ogni applicazione. La metodologia proposta è stata definita e applicata in tutte le singole fasi con alcune semplificazioni di calcolo specificamente adottate per ciascuno dei casi applicativi proposti: ulteriori adattamenti potrebbero pertanto essere necessari per applicazioni in ambiti differenti da quelli proposti.
MACCONI, MARTINA. "INDICATORI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE IMPLEMENTATI IN UN SISTEMA DI SUPPORTO ALLE DECISIONI PER IL SETTORE VITICOLO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10798.
Full textThe thesis focuses on environmental sustainability principles applied to the viticultural sector. The main goals are: (i) analysis of the literature background on agri-environmental indicators, (ii) development of an innovative methodology to assess environmental impacts of viticulture, and (iii) testing of the methodology in practical cases. The introduction is dedicated to the analysis of the agri-environmental indicators and the related EU policies, sustainable wine issues, and decision support systems for a sustainable viticulture. In the second part, a rigorous and complete methodology is developed to assess the sustainability level of viticulture in all the phases of the grape growing using both agronomic indicators and the Life Cycle Assessment approach. Six impact categories were identified: human health, air, soil, biodiversity conservation, energetic consumptions, and water use. Each category is composed by sub-indicators, for a total of 21 sub-indicators, each of them having a score (between 0 and 5) and a defined weight on the overall sustainability score (between 0 and 5). In the third part, the methodology was tested in practical cases within the European project “InnoVine”. The study is carried out following the guidelines from international standards and from documented literature sources for the assessment of the environmental performance and elaborating original methodologies for the input data collection, the quantification of the impacts, and the interpretation of the results. Finally, the results obtained confirm: i) the methodology validity in quantifying the impacts of different grape production practices on the environment, and ii) the possibility to implement the methodology in a decision support system for a sustainable viticulture.
MACCONI, MARTINA. "INDICATORI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE IMPLEMENTATI IN UN SISTEMA DI SUPPORTO ALLE DECISIONI PER IL SETTORE VITICOLO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10798.
Full textThe thesis focuses on environmental sustainability principles applied to the viticultural sector. The main goals are: (i) analysis of the literature background on agri-environmental indicators, (ii) development of an innovative methodology to assess environmental impacts of viticulture, and (iii) testing of the methodology in practical cases. The introduction is dedicated to the analysis of the agri-environmental indicators and the related EU policies, sustainable wine issues, and decision support systems for a sustainable viticulture. In the second part, a rigorous and complete methodology is developed to assess the sustainability level of viticulture in all the phases of the grape growing using both agronomic indicators and the Life Cycle Assessment approach. Six impact categories were identified: human health, air, soil, biodiversity conservation, energetic consumptions, and water use. Each category is composed by sub-indicators, for a total of 21 sub-indicators, each of them having a score (between 0 and 5) and a defined weight on the overall sustainability score (between 0 and 5). In the third part, the methodology was tested in practical cases within the European project “InnoVine”. The study is carried out following the guidelines from international standards and from documented literature sources for the assessment of the environmental performance and elaborating original methodologies for the input data collection, the quantification of the impacts, and the interpretation of the results. Finally, the results obtained confirm: i) the methodology validity in quantifying the impacts of different grape production practices on the environment, and ii) the possibility to implement the methodology in a decision support system for a sustainable viticulture.
Insola, Federica. "Studio di Life Cycle Assessment per la creazione di dataset sul mix elettrico nazionale per la Banca Dati Italiana LCA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textBovi, Carmen. "Analisi di sostenibilità del sistema di gestione dei rifiuti solidi in Baalbek (Libano): valutazioni economico-finanziarie, quantificazione degli impatti ambientali mediante LCA e considerazioni di natura sociale ed istituzionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7343/.
Full textFlorian, Diego. "Valutazione degli impatti dell'internazionalizzazione dell'industria italiana del legno e del mobile nei Balcani. Definizione del fenomeno, analisi dei processi e degli impatti socio-economico ed ambientali in Italia e nei paesi presi in esame (Romania, Serbia, Bosnia Erzegovina)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425116.
Full textRusso, Roberta. "Studio di fattibilità di una filiera dedicata al riciclaggio di mozziconi di sigaretta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textPANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.
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