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Dissertations / Theses on the topic 'Valutazione della vulnerabilità sismica'

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Vecchi, Francesca. "Metodi di valutazione della pericolosità sismica e considerazioni sulle prescrizioni normative: valutazione di vulnerabilità sismica di un caso studio reale, prime ipotesi di miglioramento e stima dei costi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si sviluppa nell’ambito della valutazione del rischio sismico nel territorio italiano. In una prima fase si studiano i differenti approcci per la valutazione della pericolosità sismica disponibili in letteratura (probabilistico, deterministico, neo deterministico), con particolare riferimento al territorio nazionale e all’applicazione degli studi sulla pericolosità alla stesura delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008, per comprendere quali siano le basi su cui si fonda l’attuale regolamentazione della pratica costruttiva in ambito sismico. La seconda parte del lavoro prevede l’applicazione delle considerazioni precedenti ad un caso studio reale. Mediante l’utilizzo di spettri ricavati conformemente alle NTC e spettri calcolati su registrazioni accelerometriche reali, relative agli eventi sismici del maggio 2012 nella provincia modenese, vengono svolte analisi sismiche in campo lineare di un telaio pluripiano in c.c.a esistente, per il quale si costruiscono modelli agli elementi finiti a partire dai dati geometrici e dalla caratterizzazione meccanica dei materiali impiegati. In seguito si esegue una valutazione di vulnerabilità conformemente alla normativa vigente, a partire dalla quale si propone per l'edificio un intervento per il miglioramento al 60% della sicurezza richiesta ad una nuova costruzione. Tale progetto viene studiato e approfondito sia da un punto di vista tecnico, attraverso calcoli ed elaborati grafici, sia da un punto di vista economico, mediante stime dei costi dell’intervento sull’edificio comparate a stime dei costi di demolizione e ricostruzione dello stesso, al fine di verificare la fattibilità dell’intervento proposto. Si conclude con il calcolo delle Classi di rischio ante e post opera, per la valutazione delle possibili detrazioni fiscali attraverso la procedura del Sismabonus e la proposta di un sistema di monitoraggio dinamico per valutare in tempo reale lo stato di salute della struttura.
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SACCUCCI, Marco. "Analisi multilivello BIM per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici in muratura." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2020. http://hdl.handle.net/11580/75224.

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Abstract:
Italy is a country characterized by urban realities that present an extremely heterogeneous morphology generated by the development of the buildings in different historical periods. These realities are often characterized by masonry structural aggregates, the result of unplanned development processes and the assembly of older buildings, materials, construction techniques, different construction details which form the backbone of the smaller historic centers. Due to their geographical position in the Italian orographic context, they are extremely exposed to seismic risk whose mitigation and reduction is a topic of particular interest. In recent years, precisely for this reason, numerous techniques and methodologies have been developed for the assessment of the safety of existing structures, especially for masonry buildings in order to reduce the disastrous results of earthquakes in terms of losses of cultural heritage and also of human lives. For this reason, the protection of the urban layout, but in particular of the historical centers, starts from a knowledge project aimed at highlighting the main vulnerability factors that contribute to the assessment of the risk to which they are subject. The knowledge process, especially in the survey phase, is particularly complex since it requires the management of extremely heterogeneous data ranging from the building unit to the structural aggregate and from the entire urban core to the environment. The representation models for displaying the main vulnerability phenomena provide important support for the analysis of structural vulnerability by means of procedures capable of understanding the behavior of buildings when they are seismically stressed. With this awareness, the present research has as its objective the definition of an integrated multilevel tool capable of managing, analyzing and representing the multiplicity, heterogeneity and complexity of the data necessary for the evaluation of the seismic vulnerability of masonry buildings constituting the historic centers. Through in-depth knowledge and the use of parametric modeling systems, such as Building Information Modeling (BIM), it is possible to determine the most likely collapse kinematics, on the basis of information deduced from a knowledge process, and therefore to evaluate the levels of seismic vulnerability of each structural unit both from a qualitative and quantitative point of view. This methodology, tested on a case study - San Rocco Village in Sora (FR) - also allows us to highlight how the information obtained from its application is supportive in the management of emergency conditions. The proposed procedure is innovative, since it combines aspects related to the knowledge of construction with different analysis methods in a rational and efficient way, organizing and connecting them at different levels and establishing relationships between them. It is evident that the approach used for the analysis of the seismic vulnerability of the building / aggregate is closely related to the information available, concerning the geometric and mechanical properties, as well as the history and evolution of the object. To this end, in the proposed procedure different levels of investigation and structural analysis are defined to arrive at the seismic safety assessment.
L’Italia è un paese caratterizzato da realtà urbane che presentano una morfologia estremamente eterogenea generata dallo sviluppo del tessuto in epoche storiche differenti. Spesso tali realtà sono caratterizzate da aggregati edilizi in muratura, frutto del risultato di processi non pianificati di sviluppo e dell’assemblaggio di edifici di età, materiali, tecniche di costruzione, dettagli costruttivi diversi i quali costituiscono l’ossatura dei centri storici minori. Data la loro posizione geografica nel contesto orografico italiano essi sono estremamente esposti al rischio sismico la cui mitigazione e riduzione costituisce un tema di particolare interesse. Negli ultimi anni proprio per questo motivo si sono sviluppate numerose tecniche e metodologie per la valutazione della sicurezza delle strutture esistenti, in particolar modo per gli edifici in muratura in modo da poter limitare gli esiti disastrosi dei terremoti in termini di perdite di patrimonio culturale ma soprattutto di vite umane. Per questo motivo la salvaguardia del tessuto urbano, ma in particolare dei centri storici, parte da un progetto di conoscenza teso ad evidenziare i principali fattori di vulnerabilità che contribuiscono alla valutazione del rischio a cui sono soggetti. Il processo di conoscenza, soprattutto nella fase di rilievo, è particolarmente complesso poiché richiede il management di dati estremamente eterogenei che vanno dall’unità edilizia all’aggregato strutturale e dall’intero nucleo urbano all’ambiente. I modelli di rappresentazione per la visualizzazione dei principali fenomeni di vulnerabilità forniscono un importante supporto per l’analisi della vulnerabilità strutturale per mezzo di procedure in grado di comprendere il comportamento degli edifici quando sono sollecitati sismicamente. Con questa consapevolezza la presente ricerca ha come obiettivo la definizione di uno strumento integrato multilivello in grado di gestire, analizzare e rappresentare la molteplicità, eterogeneità e complessità dei dati necessari per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici in muratura costituenti i centri storici. Attraverso la conoscenza approfondita e l’uso dei sistemi di modellazione parametrica, come i Building Information Modeling (BIM), è possibile determinare i più probabili cinematismi di collasso, sulla base di informazioni dedotte da un processo di conoscenza, e dunque di valutare i livelli di vulnerabilità sismica di ogni unità strutturale sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Tale metodologia, testata su un caso di studio – Borgo San Rocco a Sora (FR) – consente altresì di evidenziare come le informazioni ottenute dalla sua applicazione siano di supporto nella gestione delle condizioni di emergenza. La procedura proposta è innovativa, poiché coniuga aspetti legati alla conoscenza della costruzione con differenti metodologie di analisi in modo razionale ed efficiente, organizzandoli e collegandoli a diversi livelli e stabilendo relazioni tra questi. Appare evidente come l’approccio utilizzato per l’analisi della vulnerabilità sismica della costruzione/aggregato sia strettamente correlato alle informazioni disponibili, riguardanti le proprietà geometriche e meccaniche, così come la storia e l’evoluzione dell’oggetto. A tale scopo, nella procedura proposta vengono definiti diversi livelli di indagine e analisi strutturale per arrivare alla valutazione della sicurezza sismica.
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Mazzai, Francesco <1982&gt. "Modelli semplificati per valutazione di vulnerabilità sismica di strutture in muratura." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5936/1/Mazzai_Francesco_tesi.pdf.

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Abstract:
L'obiettivo della tesi è stato quello di indagare il complesso problema della vulnerabilità sismica dei ponte in muratura ad arco utilizzando modelli semplificati. Dopo una descrizione dei materiali da costruzione impiegati nella realizzazione e dei principali elementi dei un ponti in muratura, si è indirizzato lo studio di un ponte ad arco situato nel comune di San Marcello Pistoiese. Viene mostrato un modello numerico che permette di descrivere il comportamento strutturale del ponte sotto azione sismica e di valutare la capacità di carico del ponte sottoposto ad una azione trasversale. In un secondo momento viene descritta la realizzazione di un modello in scala del ponte, che è stato sottoposto a prove distruttive effettuate per valutare la capacità di carico del ponte rispetto ad un ipotetica azione orizzontale. Si è cercato poi di inquadrare il problema in un modello teorico che faccia riferimento all'analisi limite. Esso descrive un cinematismo di collasso a telaio che prende spunto dal quadro fessurativo del modello in muratura. Infine sono stati presentati modelli FEM numerici in ordine di complessità crescente, cercando di inquadrare il comportamento meccanico del prototipo del ponte. Tre tipi di modelli sono rappresentati: un telaio incernierato alle estremità costituito da elementi beam con resistenza alla flessione . Il secondo tipo è costituito da una reticolare equivalente che mima lo schema del ponte ed è formato solo da bielle. Infine, il terzo tipo cerca di descrivere l'intero modello con elementi tridimensionali.
The aim of the thesis was to investigate complex problem of seismic vulnerability of masonry arch bridge by using simplified models. After a description of construction materials used in building and the principals element of a masonry bridges, the study on the arch bridge located in the municipality of San Marcello Pistoiese is reported. Numerical model, that allows to describe the structural behaviour of the bridge under seismic action and to assess the carrying capacity of the bridge subjected to a transversal action, is shown. In second moment the construction of a scale model of the bridge is described, it was subjected destructive tests made to assess the carrying capacity of the bridge compared to a hypothetical seismic action. It tries to frame the issue in a theoretical model that refers to the analysis limit. It describes a kinematics collapse of the chassis which takes its inspiration from the crack of the masonry model. FEM numerical models are presented in order of increasing complexity, seeking to frame the mechanical behaviour of the prototype of the bridge. Three types of models are shown: the first is represented by a frame consisting of linear beam elements with bending resistance hinged at the ends. The second type consists of a reticular frame equivalent in roughly the trends of the bridge and is formed only of rod-free flexural behaviour. Finally, the third type tries to describe the entire model with three-dimensional elements.
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Mazzai, Francesco <1982&gt. "Modelli semplificati per valutazione di vulnerabilità sismica di strutture in muratura." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5936/.

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Abstract:
L'obiettivo della tesi è stato quello di indagare il complesso problema della vulnerabilità sismica dei ponte in muratura ad arco utilizzando modelli semplificati. Dopo una descrizione dei materiali da costruzione impiegati nella realizzazione e dei principali elementi dei un ponti in muratura, si è indirizzato lo studio di un ponte ad arco situato nel comune di San Marcello Pistoiese. Viene mostrato un modello numerico che permette di descrivere il comportamento strutturale del ponte sotto azione sismica e di valutare la capacità di carico del ponte sottoposto ad una azione trasversale. In un secondo momento viene descritta la realizzazione di un modello in scala del ponte, che è stato sottoposto a prove distruttive effettuate per valutare la capacità di carico del ponte rispetto ad un ipotetica azione orizzontale. Si è cercato poi di inquadrare il problema in un modello teorico che faccia riferimento all'analisi limite. Esso descrive un cinematismo di collasso a telaio che prende spunto dal quadro fessurativo del modello in muratura. Infine sono stati presentati modelli FEM numerici in ordine di complessità crescente, cercando di inquadrare il comportamento meccanico del prototipo del ponte. Tre tipi di modelli sono rappresentati: un telaio incernierato alle estremità costituito da elementi beam con resistenza alla flessione . Il secondo tipo è costituito da una reticolare equivalente che mima lo schema del ponte ed è formato solo da bielle. Infine, il terzo tipo cerca di descrivere l'intero modello con elementi tridimensionali.
The aim of the thesis was to investigate complex problem of seismic vulnerability of masonry arch bridge by using simplified models. After a description of construction materials used in building and the principals element of a masonry bridges, the study on the arch bridge located in the municipality of San Marcello Pistoiese is reported. Numerical model, that allows to describe the structural behaviour of the bridge under seismic action and to assess the carrying capacity of the bridge subjected to a transversal action, is shown. In second moment the construction of a scale model of the bridge is described, it was subjected destructive tests made to assess the carrying capacity of the bridge compared to a hypothetical seismic action. It tries to frame the issue in a theoretical model that refers to the analysis limit. It describes a kinematics collapse of the chassis which takes its inspiration from the crack of the masonry model. FEM numerical models are presented in order of increasing complexity, seeking to frame the mechanical behaviour of the prototype of the bridge. Three types of models are shown: the first is represented by a frame consisting of linear beam elements with bending resistance hinged at the ends. The second type consists of a reticular frame equivalent in roughly the trends of the bridge and is formed only of rod-free flexural behaviour. Finally, the third type tries to describe the entire model with three-dimensional elements.
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Guerra, Luigi Pio <1980&gt. "Approccio agli spostamenti per la valutazione della vulnerabilità sismica di telai in conglomerato cementizio armato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5927/1/Tesi_PhD_GUERRA.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro ha lo scopo di presentare gli studi e i risultati ottenuti durante l’attività di ricerca svolta sul Displacement-based Assessment (DBA) dei telai in cemento armato. Dopo alcune considerazioni iniziali sul tema della vulnerabilità sismica e sui metodi di analisi e verifica, si procede alla descrizione teorica del metodo. Sono stati analizzati tre casi studio di telai piani, progettati per soli carichi verticali e secondo normative non più in vigore che non prevedevano l’applicazione della gerarchia delle resistenze. I telai considerati, destinati ad abitazione civile, hanno diversa altezza e numero di piani, e diverso numero di campate. Si è proceduto all’applicazione del metodo, alla valutazione della vulnerabilità sismica in base alla domanda in termini di spostamento costituita da uno spettro elastico previsto dall’EC8 e alla validazione dei risultati ottenuti mediante analisi non lineari statiche e dinamiche e mediante l’applicazione dei teoremi dell’Analisi limite dei telai, proposta come procedura alternativa per la determinazione del meccanismo anelastico e della capacità in termini di taglio alla base. In ultimo si è applicata la procedura DBA per la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio scolastico, realizzato tra il 1969 e il 1975 in un sito caratterizzato da una accelerazione di picco orizzontale pari a 0,24g e una probabilità di superamento del 10% in 75 anni.
This work aims to present the studies and the results obtained during the research activity carried out on the Displacement-Based Assessment (DBA) of reinforced concrete frames. After some initial considerations on the issue of seismic vulnerability and methods of analysis and testing, the theoretical description of the method is presented. Three case study concerning the application of the DBA procedure to plane frames, designed for vertical loads only and according to old provisions that did not involve the application of the hierarchy of strength, are presented. The results of the procedure in terms of inelastic mechanism assumed and limit-state displaced shape are compared with results obtained by nonlinear static and dynamic analysis, performed in order to validate the displaced shape assumed, and with results of Limit Analysis, which is proposed as an alternative procedure to determine the inelastic mechanism and the base shear capacity. Finally, the DBA procedure has been applied for the assessment of the seismic vulnerability of a school building, built between 1969 and 1975 and located on a site characterized by a peak horizontal acceleration of 0.24 g and a probability of exceedance of 10% in 75 years.
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Guerra, Luigi Pio <1980&gt. "Approccio agli spostamenti per la valutazione della vulnerabilità sismica di telai in conglomerato cementizio armato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5927/.

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Abstract:
Il presente lavoro ha lo scopo di presentare gli studi e i risultati ottenuti durante l’attività di ricerca svolta sul Displacement-based Assessment (DBA) dei telai in cemento armato. Dopo alcune considerazioni iniziali sul tema della vulnerabilità sismica e sui metodi di analisi e verifica, si procede alla descrizione teorica del metodo. Sono stati analizzati tre casi studio di telai piani, progettati per soli carichi verticali e secondo normative non più in vigore che non prevedevano l’applicazione della gerarchia delle resistenze. I telai considerati, destinati ad abitazione civile, hanno diversa altezza e numero di piani, e diverso numero di campate. Si è proceduto all’applicazione del metodo, alla valutazione della vulnerabilità sismica in base alla domanda in termini di spostamento costituita da uno spettro elastico previsto dall’EC8 e alla validazione dei risultati ottenuti mediante analisi non lineari statiche e dinamiche e mediante l’applicazione dei teoremi dell’Analisi limite dei telai, proposta come procedura alternativa per la determinazione del meccanismo anelastico e della capacità in termini di taglio alla base. In ultimo si è applicata la procedura DBA per la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio scolastico, realizzato tra il 1969 e il 1975 in un sito caratterizzato da una accelerazione di picco orizzontale pari a 0,24g e una probabilità di superamento del 10% in 75 anni.
This work aims to present the studies and the results obtained during the research activity carried out on the Displacement-Based Assessment (DBA) of reinforced concrete frames. After some initial considerations on the issue of seismic vulnerability and methods of analysis and testing, the theoretical description of the method is presented. Three case study concerning the application of the DBA procedure to plane frames, designed for vertical loads only and according to old provisions that did not involve the application of the hierarchy of strength, are presented. The results of the procedure in terms of inelastic mechanism assumed and limit-state displaced shape are compared with results obtained by nonlinear static and dynamic analysis, performed in order to validate the displaced shape assumed, and with results of Limit Analysis, which is proposed as an alternative procedure to determine the inelastic mechanism and the base shear capacity. Finally, the DBA procedure has been applied for the assessment of the seismic vulnerability of a school building, built between 1969 and 1975 and located on a site characterized by a peak horizontal acceleration of 0.24 g and a probability of exceedance of 10% in 75 years.
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Indelicato, Davide. "Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi nei centri storici. Il caso di Villa Sant'Angelo." Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/346.

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Abstract:
La tesi descrive una metodologia di lettura degli aggregati edilizi della città storica finalizzata alla riduzione della loro suscettibilita' ad essere danneggiati da un evento sismico. Questa metodologia trova applicazione e validazione su un caso studio, un aggregato nel centro storico di Villa Sant'Angelo, scelto tra i comuni del cratere sismico aquilano del 2009.
The thesis describes a methodology to analyse the building aggregates of historical city, aimed at reduce their susceptibility to be damaged by the earthquake. This methodology finds application and validation on a study case, a block in the historical center of Villa Sant'Angelo, select among the countries of the seismic crater of "L' Aquila" in 2009.
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Isidori, Daniele. "Analisi della performance sismica di un edificio esistente in C.A. mediante metodo SLaMA e valutazione delle perdite economiche attese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25655/.

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Abstract:
A metà del secolo scorso in Italia un elevato numero di edifici in cemento armato con struttura a telaio è stata realizzata, in accordo con la Normativa dell’epoca, per resistere unicamente alle azioni verticali presentando un’elevata vulnerabilità nei riguardi delle azioni sismiche. I cambiamenti apportati dalle più recenti Normative volgono l’attenzione alla problematica della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti, rendendo l’analisi del comportamento di questi ultimi un tema di grande rilevanza ed attualità. In questo contesto, viene selezionato un edificio esistente per il quale viene valutata la capacità sismica mediante una metodologia analitica denominata SLaMA, e vengono stimate le perdite economiche sismiche utilizzando la metodologia del Sisma Bonus Italiano. L’utilizzo di metodologie di calcolo semplificate rappresenta al giorno d’oggi una robusta alternativa da utilizzare in fase di valutazione progettuale preliminare. Le operazioni eseguite per l’edificio esistente vengono poi ripetute anche per due differenti opzioni di rinforzo strutturale proposte per lo stesso. I risultati ottenuti in termini di capacità sono stati posti a confronto con quelli ricavati dalla modellazione ad elementi finiti su software di calcolo per validare il metodo semplificato, mentre i risultati derivati dal calcolo delle perdite economiche sono stati confrontati con quelli ricavati mediante una metodologia più raffinata di analisi per verificare la corrispondenza e l’accuratezza del parametro di perdita calcolato (PAM). Infine, vengono esposti i risultati ottenuti per gli edifici analizzati proponendo dei confronti fra gli stessi, in modo da individuare la scelta progettuale più conveniente sia in merito alla performance sismica dell’edificio che alla riduzione della perdita economica attesa.
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Salamida, Gianluca. "Valutazione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio emiliano: strutture a telaio in c.a. e influenza dei tamponamenti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il presente elaborato intende trattare il tema della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio esistente con riferimento agli edifici residenziali presenti in Emilia, caratterizzati da struttura a telaio in calcestruzzo armato con tamponamenti in muratura. L'obiettivo primario è la costruzione di curve di fragilità per via numerica, al fine di correlare una misura di intensità sismica alla probabilità di ottenere i vari livelli di danno previsti dalla scala macrosismica EMS-98. Parte del lavoro è incentrato sulla modellazione dei telai in c.a. irrigiditi da tamponamenti in muratura, al fine di valutarne l'interazione e possibili crisi fragili. Le curve di fragilità sono state ottenute per via numerica a partire da un set di analisi statiche non lineari su edifici di precedentemente definiti e dimensionati, allo scopo di renderli rappresentativi della parte più vulnerabile del patrimonio edilizio presente sul territorio. Si è infine operato un confronto tra lo scenario di danno previsto sulla base delle curve di fragilità e il danno effettivamente osservato a seguito degli eventi sismici che nel maggio del 2012 hanno colpito l'Emilia.
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Bonezzi, Riccardo. "Valutazione della vulnerabilità sismica e progetto di miglioramento degli edifici storici: modelli a confronto per il Palazzo Comunale di Mirandola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La presente tesi si propone di indagare la vulnerabilità sismica del Palazzo comunale di Mirandola, nonché di progettarne il miglioramento strutturale, approfondendo lo studio di una sua porzione di notevole interesse storico ed architettonico. L'edificio, danneggiato dagli eventi sismici del maggio 2012, è vincolato ai sensi del D. Lgs. 42/2004: la normativa di riferimento è quindi costituita non soltanto dalle Norme Tecniche con relativa Circolare, ma anche dalla DPCM del 9 febbraio 2011 “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”. Obiettivo del lavoro è quello di valutare la vulnerabilità sismica della fabbrica utilizzando differenti metodi di analisi a seconda dei diversi livelli di approfondimento previsti dalle norme, prendendo in considerazione l'edificio nella sua globalità così come i vari macroelementi che lo compongono. Tale valutazione viene effettuata allo stato di fatto e, una volta illustrati gli interventi progettati per il miglioramento della struttura, a quello di progetto. L'incremento della sicurezza sismica che deriva dagli interventi previsti dovrà quindi trovare conferma nei risultati delle analisi svolte. Nella prima parte della tesi viene offerta una sintetica descrizione dello stato di fatto, con particolare attenzione allo studio dei danneggiamenti subiti dall'edificio. La seconda parte mira a studiare il comportamento dell'edificio nel suo insieme tramite modelli meccanici semplificati (LV1). Questa analisi permette di stimare un indice di sicurezza sismica allo stato di fatto e di progetto. La terza parte si occupa di valutare la vulnerabilità della fabbrica esaminando alcuni cinematismi di collasso ritenuti significativi per descriverne il comportamento in caso di sisma. L'ultima parte della tesi ha lo scopo di analizzare in maniera più approfondita le vulnerabilità ed il comportamento della loggia settentrionale dell’edificio, realizzandone un modello FEM per poterne valutare il comportamento d’insieme.
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Liturri, Armando. "Analisi degli aggregati edilizi del centro storico di Lucera, finalizzata alla definizione di metodologie per la valutazione della vulnerabilita sismica dei centri storici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7541/.

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Bernabei, Letizia. "La valutazione della vulnerabilità come strategia per la ricostruzione postsismica del Centro Italia. Il caso studio del centro storico di Caldarola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Come ormai noto, il sisma del centro Italia del 2016 ha dimostrato che l’approccio alla fase post-sismica sia ancora basato su una impostazione di tipo emergenziale, mentre stentano a farsi strada azioni di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Il presente elaborato di tesi nasce con l’obiettivo di fornire una nuova strategia di intervento nel processo di ricostruzione proponendo una linea di indagine che aiuta a definire le problematicità da risolvere prioritariamente nella fase di ricostruzione, ma, al tempo stesso, avanza una proposta di azioni volte ad inserire strumenti di prevenzione e riduzione del rischio anche all’interno della pianificazione ordinaria. Per raggiungere questi obiettivi occorre cambiare l’approccio con cui si interviene all’interno di un insediamento urbano, il quale deve essere concepito in chiave sistemica con il supporto di approfondite analisi delle sue componenti e delle interazioni tra i sottosistemi funzionali che ne determinano la risposta ai disastri naturali. Sulla base di queste considerazioni è nata l’idea di approfondire la condizione postsismica di un comune dell’entroterra marchigiano della Provincia di Macerata, Caldarola. Sul caso studio è stata effettuata una ricognizione degli effetti sul sistema urbano e dei danni sul tessuto costruito attraverso: un’analisi alla scala urbanistica per individuare i deficit prestazionali che hanno causato la perdita di funzionalità dell’intero sistema; un’analisi della vulnerabilità alla scala edilizia, con un metodo di valutazione speditivo per individuare le criticità dei fronti edilizi interagenti con il sistema della viabilità strategica e con un metodo analitico per verificare la corrispondenza tra la propensione al danno, rappresentata dalla vulnerabilità, e il danno effettivo a seguito del sisma. I risultati ottenuti hanno permesso di introdurre nel calcolo il fattore di qualità muraria ed effettuare ulteriori considerazioni sul debito manutentivo.
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Taffarel, Sabrina. "Metodi speditivi per la valutazione della vulnerabilità sismica del costruito storico: approccio all'incertezza nelle forme di aggregazione complessa a diversa scala." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3421936.

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Abstract:
The prediction of the impact an earthquake could have on existing buildings requires the knowledge of their dynamic behaviour. The procedure to be adopted for this purpose is quite complex and onerous in terms of costs, time and implementation, especially if the study concerns territorial areas rather than single buildings. The definition of methodologies aimed at respecting the principles of economic sustainability and preserving human life and architectural heritage is of paramount importance to assess seismic vulnerability using available resources. This work aims at developing useful procedures for uncertainties reduction and reliability assessment of available information, a key phase in the study of aggregate buildings at different scales and particularly of existing masonry structures. For this purpose, vulnerability studies cannot ignore building knowledge and the consequent achieved level of information, which is closely related to the scale of analysis. The increase of the latter entails the decrease of accuracy and quality (reliability) of available data, which are often uncertain. At the same time, it is not economically viable to fill these gaps using traditional approaches which require the execution of complete on-site surveys. The aims of this research thesis are to maximize the benefits deriving from the analysis of available building information and to give a contribution to the advancement of existing seismic vulnerability approaches, adopting either parametric or probabilistic procedures. Data collection and analysis are implemented in databases and geographic information systems aimed at processing already available data, recorded for different purposes. Procedures for assessing seismic vulnerability on an urban scale are defined adopting mechanical approaches on an analytical basis (fragility curves), in which data uncertainty is overcome through the use of deterministic (parametric) or probabilistic (definition of unknown data from certain ones) approaches. An in-depth analysis at a more detailed scale is also provided: the aim, in this case, is to identify suitable methods to represent the boundary conditions of aggregate building portions to be adopted in seismic analysis in a simplified way. The whole methodological process is then applied to several case studies characterized by different morphology, typology and seismicity (Timisoara (RO) historical centre, small historical centres in L’Aquila province –IT-, listed buildings in Verona, Vicenza and Rovigo provinces –IT-, churches damaged by the 2012 earthquakes in Emilia Romagna and Veneto regions –IT-) selected in order to validate and calibrate the implemented procedures on heterogeneous contexts.
La previsione dell’impatto causato da un evento sismico in termini di effetti sulle costruzioni esistenti in una data area richiede la conoscenza del comportamento dinamico che tali strutture possono manifestare. La procedura da adottare risulta particolarmente complessa e ancor più onerosa in termini economici, di tempo e operativi, se lo studio è riferito a interi complessi costruttivi e non a singoli edifici. La definizione di percorsi metodologici che mirino al rispetto del principio di sostenibilità economica, oltre a quello di salvaguardia della vita umana e di preservazione nonché tutela del patrimonio è prerogativa necessaria per uno studio di vulnerabilità sismica adeguato alle risorse disponibili. Il presente lavoro di tesi si pone l’obiettivo di sviluppare procedure utili alla riduzione e gestione dell’incertezza, oltre alla valutazione dell’affidabilità dell’informazione insita nello studio di forme di aggregazione complessa a diversa scala, con particolare riferimento alle costruzioni esistenti in aggregato in muratura. A tal fine, lo studio della vulnerabilità non può prescindere dalla conoscenza del costruito, in cui il livello di informazione è strettamente legato all’estensione della scala di analisi. L’aumento della scala si traduce in una diminuzione nel dettaglio e qualità (attendibilità) dei dati disponibili allo studio, che risultano spesso caratterizzati da incertezza. Al contempo, non è economicamente sostenibile perseguire azioni finalizzate a colmare tali lacune attraverso l’adozione di approcci tradizionali, che richiedano l’esecuzione di completi rilievi in sito. L’elaborato di tesi si propone quindi di trarre il massimo profitto dallo studio e dalla messa a sistema di informazioni sul costruito già disponibili, e al contempo di individuare strategie finalizzate a colmare approcci metodologici lacunosi affrontando lo studio da un punto di vista parametrico o probabilistico. Si persegue quindi l’adozione di procedure di analisi dei dati in forma aggregata e di utilizzo di strumenti informativi geografici e database finalizzate all’analisi di informazioni già a disposizione sul costruito ma raccolte con finalità diverse dallo studio di vulnerabilità su scala territoriale. Viene posta l’attenzione alla definizione di procedure per la valutazione della vulnerabilità su ampia scala che adottino approcci meccanici di tipo analitico attraverso curve di fragilità del costruito, in cui l’attenzione sia posta in primis alla gestione dell’incertezza insita nei dati allo studio, superata attraverso l’utilizzo di approcci deterministici (parametrici) o probabilistici (definizione di dati non noti a partire da altri noti). Un approfondimento ad una scala di maggior dettaglio viene inoltre fornito al fine di individuare idonee modalità di rappresentazione semplificata delle condizioni al contorno nell’analisi sismica di porzioni di edificio in contesto aggregato. L’intero percorso proposto è integrato con applicazioni a casi studio diversi per morfologia, tipologia e sismicità (centro storico di Timisoara –RO-, borghi minori in provincia de L’Aquila, beni tutelati presso le provincie di Verona, Vicenza e Rovigo, chiese colpite dagli eventi sismici del 2012 in Emilia Romagna e Veneto) appositamente selezionati al fine di validare e calibrare le procedure adottate su contesti eterogenei.
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Valenti, Giulia. "Aggregati edilizi e sisma bonus: analisi e proposte operative a partire dalla valutazione della vulnerabilità sismica degli isolati del centro storico di San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Lo studio che si intende svolgere riguarda la valutazione di vulnerabilità dell’aggregato 11 del centro storico del comune di San Giovanni in Persiceto, l’individuazione di misure atte a sanare le criticità riscontrate, e la successiva stima dei costi di tali interventi. Lo studio si articola in fasi fondamentali: - acquisizione dei dati pervenuti dai precedenti studi e conseguente analisi delle vulnerabilità dell’aggregato edilizio in esame - applicazione del metodo Analitico sviluppato nel corso delle precedenti tesi alle singole US che compongono l’aggregato - identificazione di un set di interventi, sulla base delle vulnerabilità tipiche dell’aggregato edilizio, poco invasivi, tali da non pregiudicare per lunghi periodi la fruizione di abitazioni e luoghi di lavoro, di carattere locale e poco onerosi dal punto di vista economico - l’individuazione di UMI al fine di ottimizzare l’efficacia degli interventi proposti e di ridurre al massimo la vulnerabilità dell’aggregato - ricalcolo degli indici di vulnerabilità per le US, per le UMI e per l’aggregato a seguito degli interventi proposti - stima dei costi e applicazione delle agevolazioni fiscali previste dal Sismabonus al fine di dare un quadro completo di fattibilità riguardante la prevenzione sismica del centro storico di SGP. In definitiva si analizzeranno i dati raccolti proponendo delle comparazioni con riferimento ai vari interventi proposti, alle identificazioni di UMI e al loro effettivo beneficio.
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Lori, Laura. "La vulnerabilità degli aggregati edilizi ai fini della gestione dell'emergenza sismica: una proposta per San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi conclude l'analisi operata su San Giovanni in Persiceto e si articola in due fasi principali. La prima fase consiste nella sistematizzazione del metodo, che si è andato sperimentalmente definendo in questi anni, di valutazione della vulnerabilità sismica di un aggregato edilizio inserito in un contesto urbano. Tale fase va a definire la metodologia e a chiarire i meccanismi alla base del calcolo di ogni indice di vulnerabilità, annullando il rischio di dispersione del dato. Partendo dal confronto di più tesi ed aggiungendo informazioni utili alla comprensione del metodo, si è creato l’insieme di materiale da fornire come base di studio ai futuri tesisti; questi strumenti comuni sono formati da fogli di calcolo, spiegazione scritta e grafica dei vari indici. La seconda fase è incentrata su un nuovo tipo di approccio al comparto urbano che si trova a vivere un’emergenza. I dati trovati nella prima fase sfociano in una riflessione di caratterizzazione urbana e vengono utilizzati come chiave di lettura del tessuto col fine di sviluppare un piano di fuga per ogni aggregato del centro storico studiato. A partire dal dato numerico dell’indice globale analitico IGA di vulnerabilità sismica, si sono andate a studiare le possibili vie di fuga sfruttabili per l’evacuazione verso le zone di attesa segnalate nel Piano Comunale di Protezione Civile, anch’esse sottoposte a valutazione, una volta che l’evento sismico ha colpito il Comune. L’innovativa valutazione di questi percorsi è stata sviluppata guardando al contesto in cui ogni aggregato si inserisce e, da un punto di vista logistico, ai tempi richiesti per l’evacuazione verso una o più possibili aree di attesa. Per ogni aggregato ci si pone l’obiettivo di indicare la consigliata via di evacuazione da imboccare al termine delle scosse, con la produzione di tavole grafiche di spiegazione, eventualmente sfruttabili come mezzo di formazione ed informazione della popolazione ivi residente da parte della Protezione Civile.
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ZAMBONI, ISABELLA. "Tecniche speditive di rilievo stratigrafico per la valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati storici in muratura : caso studio Civita di Bagnoregio (VT)." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/11578/282351.

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Fava, Michele. "Sviluppo di metodologie per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici strategici e rilevanti ed applicazione al patrimonio edilizio dell'Università di Padova." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3426762.

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Abstract:
Given the high level of seismic vulnerability that determines the majority of existing buildings, the development of strategies for the reduction of seismic risk requires the adoption of appropriate instruments in order to assess seismic safety and structural behaviour. The assessments of seismic vulnerability for a vast historical heritage can be conducted according to different levels, methods of analysis and multi-scale methodologies: such approaches allow the identification of the common aspects of the buildings’ behaviour and the vulnerability on a territorial scale. The vulnerability assessment must therefore take into account all the aspects that contribute to a change in the seismic behaviour of the buildings, by considering both the buildings’ context and the historical buildings in general. The adoption of simplified methods is the reference approach for the evaluation of a vast building heritage: such methods allow the identification of the buildings’ fundamental characteristics by highlighting which aspects are to later prioritise through detailed analyses of the single structures and the representative building typologies. The vulnerability assessment requires the use of a rigorous instrumentation, however easily applicable on macro-scale (territorial scale). Only a thorough collection of information and the careful formulation of a preliminary judgment on the level of seismic risk allow the planning of priorities for the implementation of preventative seismic improvement intervention for the mitigation of seismic risk. It is therefore fundamental the classification of different buildings through the definition of physical and mechanical parameters that characterise the different structures and that are easily recognisable. Such parameters allow the grouping of the architectural heritage into typological classes: according to the main representative variables of the urban settlement, according to the geometric characteristics and according to the structural and construction typologies. The subject of the research is the historical buildings heritage of the University of Padova: it is composed of buildings with different structural characteristics and represents a significant sample of the constructive works within the urban context of Padova. The focus was mainly on historical masonry constructions, which are generally more vulnerable, having been built or later modified through structural interventions that did not follow anti-seismic regulations. The aim of the research envisages the adoption of a methodological approach, starting from a simplified evaluation of the buildings, which allows the definition of the levels of analyses and interventions by putting in order the different structures on the characterisation of the seismic risk factors (the seismic vulnerability, the structural safety and the personal safety of users). The defined criterion focuses on the identification of the buildings’ characteristics and on the definition of appropriate models in order to assess the damages on the occurrence of an earthquake of varying intensity. The adopted working procedure, after a general overview of the heritage analysed, defines the seismic vulnerability assessment for masonry building typologies through a behavioural analysis of local collapse mechanisms and a global analysis for the formulation of damage scenarios.
Lo sviluppo di strategie di riduzione del rischio sismico, vista l’elevata vulnerabilità che caratterizza gran parte dell’edilizia storica esistente, richiede l’adozione di opportuni strumenti utili alla valutazione della sicurezza e del comportamento strutturale. Le analisi di vulnerabilità sismica per un vasto patrimonio storico possono essere condotte investendo diversi livelli e metodologie di analisi, e adottando approcci multi scala che permettano di individuare gli aspetti comuni tra il comportamento del singolo edificio e la vulnerabilità su scala territoriale. La valutazione della vulnerabilità, pertanto, deve prendere in considerazione tutti quegli aspetti che contribuiscono alla variazione del comportamento sismico degli edifici coinvolgendo sia il contesto edificato sia il costruito storico in generale. L’adozione di approcci semplificati rappresenta il punto di riferimento nella valutazione di un vasto patrimonio: consentono di individuare i caratteri generali del costruito definendo una linea di indirizzo delle priorità da seguire, successivamente, attraverso analisi di dettaglio su singoli manufatti e su tipologie edilizie rappresentative. La valutazione della vulnerabilità richiede l'utilizzo di una strumentazione rigorosa, tuttavia facilmente applicabile su macro scala. Solo una scrupolosa raccolta di informazioni e l'attenta formulazione di un preliminare giudizio sul livello di rischio sismico consente di pianificare le priorità per l'esecuzione di interventi preventivi di miglioramento sismico per la mitigazione del rischio. Importante, quindi, la classificazione dei diversi edifici attraverso la definizione di parametri fisico-meccanici caratterizzanti le differenti strutture presenti ed identificabili in maniera speditiva. Tali parametri consentono di rappresentare l’intero patrimonio edilizio in classi tipologiche secondo le principali variabili rappresentative del contesto insediativo, delle caratteristiche geometriche, delle tipologie edilizie e strutturali. Oggetto del lavoro di ricerca è il patrimonio edilizio storico dell’Ateneo di Padova: composto da edifici di differenti caratteristiche strutturali rappresenta un significativo campione delle opere costruttive presenti nel contesto della città di Padova. L’attenzione è posta sui complessi storici in muratura: generalmente più vulnerabili essendo stati costruiti o hanno subito interventi successivi in assenza di normative antisismiche. L’obiettivo prevede l’adozione di un percorso metodologico che consenta, a partire da uno studio semplificato di tutti gli edifici, di definire i livelli di analisi e di intervento, ordinando le diverse strutture sulla caratterizzazione dei fattori di rischio sismico: in particolare per quanto riguarda la vulnerabilità, la sicurezza strutturale e le sicurezza degli utenti degli edifici stessi. Il criterio definito focalizza l’attenzione sull'identificazione delle caratteristiche dell’edificato e nella definizione di opportuni modelli che permettano di valutare il danno e il danneggiamento al manifestarsi di un evento sismico di varia intensità. La procedura di lavoro seguita prevede, dopo un inquadramento generale del patrimonio analizzato, la valutazione della vulnerabilità sismica per tipologie edilizie attraverso analisi del comportamento locale per meccanismi di collasso e globale nel piano per la formulazione di scenari di danno.
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Trombetti, Niccolò. "La valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi quale strumento operativo per la proposta di interventi di miglioramento sismico. Il caso dell'isolato 9 del centro storico di San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La presente tesi intende svolgere la valutazione della vulnerabilità sismica dell'aggregato 9 sito nel centro storico del comune di San Giovanni in Persiceto, conseguita attraverso un protocollo in grado di fornire valori di vulnerabilità e prevedere un possibile scenario di danno. Diversamente dagli studi precedenti, tale protocollo sarà applicato alle singole unità strutturali che compongono l'aggregato oggetto di studio; ciò comporta un certo grado di approssimazione, ma permette di comprendere quali siano i fabbricati che presentano le problematiche maggiori e volgere l'attenzione in prima istanza su questi. Lo studio che si vuole effettuare sarà diviso in tre aspetti. Il primo riguarda l'applicazione di un metodo analitico, messo a punto dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, e di un analisi cinematica e statica lineare alle singole unità strutturali. Si valutano i meccanismi di primo modo di danno fuori dal piano con analisi cinematica lineare, ed il meccanismo di secondo modo di danno nel piano degli elementi strutturali con un'analisi statica lineare. A conclusione di questa fase si effettua un conforto tra i risultati ottenuti per muovere riflessioni sulla correttezza del metodo analitico, ed eventualmente proporne delle migliorie. Il secondo aspetto riguarda l'individuazione di interventi di prevenzione sismica atti a diminuire o risolvere le criticità riscontrate, perseguendo la logica della minima invasività e costo contenuto. Il terzo aspetto riguarda la realizzazione degli interventi ipotizzati in maniera più approfondita su due unità strutturali che, per caratteristiche materico-costruttive ed architettoniche, possano essere accorpate in unità minime di intervento. In questa fase si valuterà la riduzione della vulnerabilità sismica e verrà redatto un computo metrico estimativo per quantificare il costo complessivo delle lavorazioni necessarie, usufruendo del decreto SismaBonus.
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Nadini, Elisa. "Metodo speditivo per la valutazione della vulnerabilita' sismica degli aggregati edilizi del centro storico di Castefranco Emilia: approfondimento dell'analisi e verifica sistematica degli aggregati 5, 6, 7, 8, 13, 14, 15, 16." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Analisi della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi del centro storico di Castelfranco Emilia, contraddistinti dal numero 5,6,7,8,13,14,15,16. Utilizzo del metodo di analisi speditivo ed analitico, con due modalità distinte di calcolo degli indici. Analisi della vulnerabilità delle vie del centro storico di Castelfranco Emilia, in particolare Corso Martiri, Via ripa Superiore e Inferiore, Via Zanasi-P.zza Garibaldi, Via Bertelli, Via Picciolio-Fasani, Via Zanolini-Del Bagno, via Dalla Vacca-Morandi. Definizione dell'indice di vulnerabilità viaria. Classifica di vulnerabilità degli aggregati e delle vie.
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Roncassaglia, Luca. "Il rapporto tra la valutazione della vulnerabilita sismica dei tessuti edilizi dei centri storici e la caratterizzazione costruttiva: un caso di studio a san felice sul panaro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6014/.

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TOMASSETTI, UMBERTO. "STRATEGIE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA' SISMICA GLOBALE E LOCALE DI STRUTTURE IN MURATURA NON ARMATA." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1244470.

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Abstract:
I recenti eventi sismici hanno generato un crescente interesse verso una migliore comprensione e previsione del rischio associato ad eventi futuri. Un primo passo per un’adeguata determinazione della vulnerabilità sismica di una regione è la conoscenza della risposta strutturale degli edifici che lo compongono. Se da un lato le conoscenze legate alla risposta strutturale di edifici in regioni storicamente soggette ad attività sismica sono piuttosto avanzate, ci sono un gran numero di edifici in diverse regioni del mondo di cui non si hanno sufficienti informazioni rispetto al loro comportamento strutturale dinamico. I crescenti casi di sismicità indotta, infatti, hanno richiesto un’adeguata conoscenza di un numero più ampio di tipologie strutturali. Questo può essere ottenuto solo attraverso importanti campagne di sperimentazione in situ e in laboratorio. In tale contesto parte del lavoro svolto nell’ambito di questa tesi di dottorato è rappresentato da diverse tipologie di attività sperimentali su edifici olandesi: da test per la caratterizzazione dei materiali a test dinamici su pannelli murari ed edifici interi. In particolare sono stati effettuati test dinamici su tavola vibrante su pannelli murari semplici e cavity walls soggetti ad azioni fuori dal piano e su due edifici interi aventi uno e due piani ed in scala al vero. Queste attività sperimentali hanno consentito la caratterizzazione del loro comportamento sismico a scala globale e locale ed a vari livelli di intensità sismica. Nella seconda parte del lavoro di tesi sono stati sviluppati dei modelli semplificati per l’analisi della risposta fuori piano di pareti murarie e di elementi secondari come tetti, parapetti e camini. I modelli sono stati calibrati sulla base di diverse risposte sperimentali. Particolare attenzione è stata prestata allo studio e alla calibrazione di diversi modelli di smorzamento in grado di simulare efficacemente il comportamento di rocking. La terza parte del lavoro di tesi ha riguardato l’utilizzo di questi modelli per la determinazione della vulnerabilità sismica di questi elementi secondari soggetti a sismicità indotta. Il lavoro ha previsto la derivazione di curve di fragilità considerando diverse configurazioni di edifici e fornendo indicazioni sulle migliori misure di intensità da adottare.
Recent seismic events have provoked an increasing interest in understanding as well as predicting the risk associated with future earthquakes. An initial step in any reliable definition of the seismic vulnerability of a region is understanding properly the structural behaviour of its building stock. While the state of knowledge regarding the behaviour of unreinforced masonry (URM) building typologies commonly encountered in historically seismic prone regions is comparatively advanced; there exists large URM building stocks in several parts of the world composed of structural typologies whose earthquake response is virtually unknown. With increasing cases of induced seismicity, a proper understanding of the seismic behaviour of such structural typologies (also often designed with no particular consideration for lateral loads) has become of paramount importance and can be reliably achieved only by large scale experimental campaigns. In this context, the first part of this dissertation constitutes of multi-scale experimental activities: ranging from characterisation tests to dynamic tests on full scale components and buildings. In particular, incremental dynamic tests were performed on: single leaf and cavity walls in the out-of-plane (OOP) direction, a full scale two-storey cavity wall house and also a one-storey roof sub-structure of the tested house. Such experiments allowed the study of their structural response at both local as well as global scales and at various levels of intensity. In the second part of this dissertation, light computational models capable of capturing the dynamic OOP response of walls, roof substructures, chimneys and parapets were developed. These models were calibrated with the performed dynamic experiments as well as other experimental tests in literature. Innovative aspects of these models include the focus placed on developing and testing various damping models to capture the energy dissipation involved in their rocking response. In the third and final part of the dissertation, emphasis was placed on the potential risk associated with the development of local mechanisms in walls and non-structural components. The numerical models developed in the second part were implemented to evaluate the seismic vulnerability associated with non-structural components especially in an induced seismic activity scenario. Fragility curves are then provided considering different building and non-structural component configurations, including their initial state to be undamaged or already damaged. Guidelines are also provided on the choice of appropriate intensity measures as well as engineering demand parameters to be used. This dissertation in its entirety attempts to take a significant step forward in the development of robust yet light computational models having few but sufficient degree of freedoms capable of assessing simultaneously the performance of URM structures both globally and locally.
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Bencivenni, Emilia. "Proposta di valutazione della vulnerabilità sismica di aggregati edilizi e gestione delle attività di prevenzione: il caso di studio degli aggregati 3, 13, 16, 17, 26 del centro storico di San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Obiettivo della tesi è completare ed aggiornare la valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati del centro storico di San Giovanni in Persiceto per ottenere una mappatura completa delle classi di rischio. Le analisi vengono condotte parallelamente secondo due modalità, una Analitica e una Speditiva, entrambe basate sullo studio dell'evoluzione storica e tipologica degli aggregati, la successiva individuazione di Indici di Vulnerabilità e la determinazione di Indici Globali rappresentativi della vulnerabilità degli stessi. Al fine di promuovere l’applicazione del Sismabonus, strumento concepito nell’ottica della prevenzione, vengono infine formulate strategie di intervento per la risoluzione delle criticità individuate.
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Giusti, Elia. "Dalla valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi alla gestione efficace delle attività di prevenzione: ipotesi operative ed esemplificazioni sugli aggregati 6, 11, 24 del centro storico di San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tesi ha come oggetto sette aggregati edilizi del centro storico di San Giovanni in Persiceto per ciascuno dei quali era già stato valutato il livello di vulnerabilità al sisma riassunto con un indice che tiene conto dei principali meccanismi di danno tipici di questa tipologia edilizia. Si è ipotizzata un’attività di prevenzione sismica con interventi volti a eliminare le vulnerabilità individuate utilizzando gli strumenti tecnici e normativi vigenti, con particolare riferimento al Sismabonus 2017 che concede agevolazioni fiscali sulle attività di riduzione del rischio sismico degli edifici. Sono state definite le unità strutturali (US), porzioni di aggregato con comportamento omogeneo ai carichi statici e dinamici che devono essere oggetto dell’intervento. Queste unità possono essere contigue condividendo elementi strutturali che necessitano di interventi e possono contenere più unità immobiliari (UI) o porzioni di esse. Si è proposto uno strumento per una gestione più efficiente delle attività di prevenzione: unità minime di intervento (UMI) che raggruppano più US subordinate a progettazione unitaria. Si sono ipotizzate quattro opzioni di UMI basate su obiettivi e condizioni operative differenti, le quali sono state confrontate sulla base dell’efficacia e della fattibilità dell’intervento. L’efficacia si è valutata mediante il ricalcolo dell’indice di vulnerabilità, risolvendo le criticità su elementi strutturali in comune alle US comprese nella stessa UMI; la fattibilità si è stimata considerando l’aumento di soggetti coinvolti nelle ipotesi di intervento e la condizione che ciascuna UI, ove frazionata su più US, sia ricompresa nella stessa UMI. È emerso che l’ipotesi più efficiente è quella che raggruppa US già connesse architettonicamente: le UMI così definite permetterebbero interventi strutturalmente più efficaci e completi accorpando le UI frazionate su più US nello stesso intervento e coinvolgendo un numero non troppo elevato di soggetti.
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Cavalieri, Serena. "Dalla valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi alla gestione efficace delle attività di prevenzione: ipotesi operative ed esemplificazioni sugli aggregati 5, 9, 17, 19 del centro storico di San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tesi ha come oggetto sette aggregati edilizi del centro storico di San Giovanni in Persiceto per i quali era già stato valutato il livello di vulnerabilità al sisma riassunto con un indice che tiene conto dei principali meccanismi di danno tipici di questa tipologia edilizia. Si è ipotizzata un’attività di prevenzione sismica con interventi volti a eliminare le vulnerabilità individuate utilizzando gli strumenti tecnici e normativi vigenti, con particolare riferimento al Sismabonus 2017 che concede agevolazioni fiscali sulle attività di riduzione del rischio sismico degli edifici. Sono state definite le unità strutturali (US), porzioni di aggregato con comportamento omogeneo ai carichi statici e dinamici che devono essere oggetto dell’intervento. Queste unità possono essere contigue condividendo elementi strutturali che necessitano di interventi e possono contenere più unità immobiliari (UI) o porzioni di esse. Si è proposto uno strumento per una gestione più efficiente delle attività di prevenzione: unità minime di intervento (UMI) che raggruppano più US subordinate a progettazione unitaria. Si sono ipotizzate quattro opzioni di UMI basate su obiettivi e condizioni operative differenti, le quali sono state confrontate sulla base dell’efficacia e della fattibilità dell’intervento. L’efficacia si è valutata mediante il ricalcolo dell’indice di vulnerabilità, risolvendo le criticità su elementi strutturali in comune alle US comprese nella stessa UMI; la fattibilità si è stimata considerando l’aumento di soggetti coinvolti nelle ipotesi di intervento e la condizione che ciascuna UI, ove frazionata su più US, sia ricompresa nella stessa UMI. È emerso che l’ipotesi più efficiente è quella che raggruppa US già connesse architettonicamente: le UMI così definite permetterebbero interventi strutturalmente più efficaci e completi accorpando le UI frazionate su più US nello stesso intervento e coinvolgendo un numero non troppo elevato di soggetti.
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Baldassarre, Benedetta. "La prevenzione del rischio sismico nella pianificazione urbanistica. Un modello di valutazione della vulnerabilità per il Comune di Castelfranco Emilia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è definire una nuova strategia per affrontare il problema del rischio sismico e della sua riduzione in un sistema urbano, integrando aspetti trattati a scala edilizia all’interno di un approccio sistemico a scala urbana. La prevenzione del rischio sismico va intesa come atto culturale che la collettività deve compiere nelle fasi ordinarie di pianificazione urbanistica, coniugando esigenze di sviluppo del territorio e valorizzazione delle sue risorse con quelle di sicurezza. Ciò diviene fondamentale se si considerano le condizioni di vulnerabilità sismica del patrimonio costruito in Italia, che richiedono interventi sistematici per garantire maggiore sicurezza agli edifici e agli insediamenti. Su queste basi la nuova legge urbanistica dell’Emilia-Romagna richiede al piano comunale di prefigurare strategie di rigenerazione anche profonda del territorio urbanizzato che vadano a favorire il miglioramento delle prestazioni di sicurezza sismica. Ciò comporta la necessità di operare un quadro conoscitivo diagnostico del territorio che faccia emergere le criticità che il piano dovrà intercettare. Partendo da questi presupposti la tesi propone una metodologia speditiva di valutazione della vulnerabilità sismica urbana allo scopo di stimare il rischio sismico a scala di areale urbano, necessaria per orientare scelte di pianificazione finalizzate al miglioramento delle performance sismiche del costruito. La metodologia è stata sviluppata e testata sul territorio di Castelfranco Emilia (MO). Il carattere di novità è dato dall’utilizzo di analisi di vulnerabilità sperimentali, proprie della scala edilizia, applicate a edifici campione, i cui risultati vengono scalati per ottenere classi di vulnerabilità a scala di areale. Questo dato, insieme alla pericolosità sismica locale e all’esposizione, definisce un livello di rischio complessivo per ogni unità territoriale, da considerare per elaborare strategie di piano mirate alla sua riduzione.
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Ficarra, Francesca. "Metodo per la valutazione relativa del rischio sismico di chiese a grande aula e linee guida per il consolidamento della Pieve di Coscogno in Pavullo (Modena)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22040/.

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Abstract:
La tesi espone un metodo di valutazione della vulnerabilità sismica di edifici a grande aula per la programmazione territoriale di interventi mirati alla riduzione del rischio sismico. Il lavoro, svolto in collaborazione con la Diocesi di Modena, considera 52 chiese per restituire una mappatura della vulnerabilità volta alla riorganizzazione dei contributi. Per scegliere il modo migliore per valutare le vulnerabilità degli edifici garantendo una chiara esposizione dei risultati si è deciso di integrare il modello LV1 (DPCM 9/02/11) con altri aspetti quali pericolosità, vulnerabilità ed esposizione, coerentemente con quanto indicato nei codici di pratica sul rischio sismico del Dipartimento della Protezione Civile. Per ciascun edificio è stata effettuata una raccolta dati per ottenere cinque parametri assoluti (pericolosità, vulnerabilità specifica, vulnerabilità tipica, valore storico e fruizione) per i quali è stato ipotizzato un peso tramite punteggio massimo. I punteggi vengono poi assegnati sulla base del confronto della popolazione di dati disponibili, permettendo di stilare una tabella finale che evidenzia i casi più critici mediante i valori più elevati. Tra gli edifici più vulnerabili si è scelta come caso studio la Pieve di Coscogno, dividendo il lavoro in tre fasi: 1_conoscenza diretta ed indiretta. È stata svolta una ricerca scientifica delle fonti storiche, così da ricostruire la storia della chiesa, sintetizzandola in fasi per cercare tutti gli elementi necessari ad una piena conoscenza architettonica e tecnica del manufatto. 2_rielaborazione critica. Le informazioni sono state rielaborate attraverso singoli temi, quali comparazioni con altre architetture, analisi dimensionali, studio del portale della chiesa, rilievo del quadro fessurativo provocato da dissesto statico dato da instabilità del terreno. 3_proposta progettuale. La proposta progettuale prevede interventi per il miglioramento statico e sismico dell’edificio, in fondazione ed in copertura.
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Mattucci, Lucia. "Proposta di valutazione della vulnerabilità sismica di aggregati edilizi e gestione delle attività di prevenzione: il caso studio degli aggregati 2, 15, 25, 26, 29 del centro storico di San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Questa Tesi ha come obbiettivo il completamento dell'analisi di vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi presenti nel centro storico di San Giovanni in Persiceto, così da ottenere uno strumento conoscitivo che possa essere di supporto all'l'Amministrazione locale e ai i cittadini durante la fase di prevenzione. Il fine ultimo di questo percorso vorrebbe essere quello di promuovere una campagna di sensibilizzazione che conduca ad una maggiore consapevolezza e che contribuisca alla salvaguardia del nostro patrimonio edilizio e della vita.
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Russo, Giulio. "Metodi speditivi per la valutazione del comportamento strutturale di edifici intelaiati in c.a. mediante l'applicazione di reti neurali. Studio dell'influenza delle caratteristiche meccaniche e geometriche: analisi e valutazione dei risultati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Lo studio in oggetto è volto a ricercare una metodologia speditiva per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici in calcestruzzo armato che permetta al tecnico di conoscere i principali parametri di risposta sismica dell’edificio in poco. La metodologia studiata si fonda su una raccolta di dati da un numero molto elevato di edifici presi come casi di studio, di cui per ognuno si costruisce un modello per mezzo di un software strutturale e si ricavano i parametri di risposta sismica. Con questa base di dati si istruisce una rete neurale artificiale appositamente creata, da cui l’utilizzatore finale inserendo alcuni parametri che caratterizzano il suo edificio, potrà ricavare in pochi passaggi, i dati sulla risposta sismica con un buon grado di approssimazione rispetto ai dati ottenuti mediante valutazione approfondita. Altri due elaborati di tesi sviluppati in precedenza sul tema hanno evidenziato l’esigenza di un approfondimento dello studio, ridefinendo i parametri di analisi, cambiando la tipologia dei modelli usati per la base analitico-statistica e la tipologia di analisi sismica e creando una nuova rete neurale più performante. L’osservazione e la valutazione dei risultati ottenuti dalla modellazione e dalla rete neurale sono i temi principali di questo elaborato. Sono stati utilizzati i seguenti Software: SAP 2000 della CSI – Italia Srl, necessario all’analisi statica non lineare dei casi studiati (Pushover). Sulle risposte fornite dalla modellazione si è svolta un’indagine al fine di evidenziare quale parametro fosse maggiormente incidente in termini di vulnerabilità sismica di un edificio; per quanto riguarda lo sviluppo della rete, lo studio elaborato sulla sua struttura e sugli algoritmi di apprendimento ha portato a nuovi approfondimenti volti a migliorarne l’accuratezza nei risultati in uscita. Infine, si è giunti alla validazione della rete neurale, ottenuta testando il suo comportamento e la sua precisione.
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Gnucci, Valentina. "Metodi speditivi per la valutazione del comportamento strutturale di edifici intelaiati in c.a. mediante l'applicazione di reti neurali. Studio dell'influenza delle caratteristiche meccaniche e geometriche: scelta dei parametri di analisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Lo studio in oggetto è volto a ricercare una metodologia speditiva per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici in calcestruzzo armato che permetta al tecnico di conoscere i principali parametri di risposta sismica dell’edificio in poco tempo e con un buon grado di affidabilità. La metodologia studiata si fonda su una raccolta di dati da un numero molto elevato di edifici presi come casi di studio, di cui per ognuno si costruisce un modello per mezzo di un software strutturale e si ricavano i parametri di risposta sismica. Con questa base di dati si istruisce una rete neurale artificiale appositamente creata, da cui l’utilizzatore finale inserendo alcuni parametri che caratterizzano il suo edificio, potrà ricavare in pochi passaggi, i dati sulla risposta sismica con un buon grado di approssimazione rispetto ai dati ottenuti mediante valutazione approfondita. Altri due elaborati di tesi sviluppati in precedenza sul tema hanno evidenziato l’esigenza di un approfondimento dello studio, ridefinendo i parametri di analisi, cambiando la tipologia dei modelli usati per la base di dati e la tipologia di analisi sismica e creando una nuova rete neurale più performante. Come software per la modellazione è stato scelto SAP 2000 della CSI – Italia Srl un programma di calcolo agli elementi finiti pensato per l’ingegneria civile e la risposta sismica è stata valutata mediante un’analisi statica non lineare (Pushover). Per la creazione dei modelli e per la scelta dei nuovi parametri di analisi che andavano ottimizzati è nata la necessità di andare a studiare un caso concreto al fine di approfondire la conoscenza dell’edilizia residenziale in calcestruzzo armato nei vari periodi storici. Sono state così gettate le basi per un’analisi tipologica dell’edilizia residenziale in calcestruzzo armato, unica nel suo genere e dagli sviluppi molto interessanti.
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Di, Eusanio Serena. "La relazione tra la valutazione della vulnerabilità degli aggregati edilizi ed il danneggiamento sismico. Il caso di studio di due aggregati edilizi nel centro storico di Isola del Gran Sasso (TE)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi ha come obiettivo quello di mettere in relazione la valutazione della vulnerabilità sismica, metodo già messo a punto in altre tesi precedenti e migliorato nel corso degli anni, con il danneggiamento sismico mediante il caso studio di due aggregati del centro storico di Isola del Gran Sasso che sono stati colpiti dal sisma del 2009, 2016 e 2017 per testare l’efficacia di tale metodo di stima. Lo studio dei due aggregati edilizi danneggiati può fornire interessanti spunti di riflessione in merito all'efficacia suddetta attraverso l'individuazione di relazioni dirette tra la vulnerabilità stimata ed il danno osservato a partire dalla corrispondenza rilevabile nelle serie di unità strutturali ordinate sia in termini di vulnerabilità, sia in merito al danneggiamento subito. Inoltre, l'introduzione dell'ordinanza n° 19 del 7 Aprile 2017, in cui si rende obbligatorio il calcolo del livello operativo, fornisce un'ulteriore spunto di comparazione tra i nostri metodi e quelli redatti dalla protezione civile. Quindi, tramite lo studio di due aggregati danneggiati, sia attraverso i danni reali sia attraverso il quadro normativo attualmente in vigore, questa tesi si pone l'obiettivo di avere una conferma o meno sulla validità delle procedure di vulnerabilità e danneggiamento proposte. Confrontando i risultati ottenuti con l'applicazione dei diversi metodi per la valutazione della vulnerabilità con quelli relativi allo stato di danno, e considerando inoltre come tali metodi contemplino anche le carenze utilizzate nella definizione del livello operativo, possiamo affermare che l'obiettivo iniziale in merito alla validazione delle proposte metodologiche sia stato raggiunto. In conclusione, possiamo affermare che il positivo confronto tra gli indici di vulnerabilità, di danno e livello operativo mostra come sia ormai possibile porre in atto strategie efficaci di prevenzione al sisma.
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Montecroci, Riccardo. "Analisi della vulnerabilità sismica di serbatoi atmosferici in acciaio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi riguarda l’analisi della vulnerabilità sismica di serbatoi atmosferici in acciaio. I serbatoi sono strutture di varie forme e dimensioni, utilizzate per lo stoccaggio di liquidi come l’acqua, il petrolio e il gas naturale. La loro importanza non deriva solamente dal loro valore economico e da quello della sostanza contenuta, ma anche dalle conseguenze disastrose causate da un loro collasso strutturale. Risulta quindi fondamentale progettare sistemi che siano efficienti ed affidabili, soprattutto nei confronti di azioni sismiche. In questo campo, in particolare negli ultimi decenni, sono state condotte numerose campagne sperimentali, grazie alle quali si è compreso meglio il comportamento dei serbatoi. Le normative, inoltre, hanno introdotto al loro interno indicazioni riguardo all’analisi dinamica, fornendo un valido strumento per i progettisti. In questo lavoro di tesi si è analizzata la vulnerabilità sismica di varie tipologie di serbatoi e si sono confrontati i risultati ottenuti. Sono stati studiati in particolare due modelli: il primo considera il serbatoio come rigido, il secondo, invece, come deformabile. L’analisi è stata automatizzata creando degli script che permettono, variando solamente alcuni parametri (caratteristiche del serbatoio, del liquido contenuto e del terreno presente), di giungere in tempi rapidi ad una soluzione accettabile per verificare le possibili rotture. Per modellare il problema si è scelto di seguire l’approccio fornito dalle raccomandazioni neozelandesi NZSEE, mentre per le verifiche di instabilità sono state prese in considerazione anche le normative europee. L’obiettivo è dunque quello di analizzare, attraverso un modello semplificato ed automatizzato, la vulnerabilità di serbatoi cilindrici in acciaio contenenti liquido sottoposti ad un’azione sismica.
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Roveri, Daniela. "Vulnerabilità sismica di edifici in muratura: Confronti tra metodi di valutazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7639/.

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Abstract:
Lo scopo principale di questa tesi di laurea è la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio esistente in muratura portante. In particolare si è esaminato il corpo Est del padiglione 19 del complesso ospedaliero San’Orsola-Malpighi di Bologna. Dopo una prima fase di conoscenza dell’edificio, attraverso sopralluoghi e tramite gli elaborati forniti dall’ufficio tecnico dell’ospedale, si è passati alla modellazione ad elementi finiti mediante il programma di calcolo Sap2000. Mediante modellazione manuale e modellazione FEM sono state eseguite prima le analisi lineari (statiche e dinamiche) e successivamente l’analisi statica non lineare. L’analisi lineare è stata condotta attraverso i tre livelli di analisi sismiche (LV1, LV2, LV3). Nel caso dell’analisi non lineare, si sono studiati prima i singoli maschi murari con modello a mensola e alla Grinter, poi pareti monopiano senza e con fasce di piano. L’analisi della struttura, infine, è stata svolta analizzando pareti multipiano soggette a due differenti distribuzioni di forze orizzontali, confrontando la domanda di spostamento, indotta dall’azione sismica, con la capacità di spostamento della struttura stessa. La tesi si conclude con considerazioni finali in merito ad analogie e differenze riscontrate nei due metodi di analisi utilizzati.
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Battista, Michele. "Verifiche di vulnerabilità sismica della Facolta di Fisica a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6731/.

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Abstract:
Valutazione della vulnerabilità sismica di una struttura mista in muratura e calcestruzzo armato esistente. Caratterizzazione meccanica dei materiali mediante prove diagnostiche. Modellazione strutturale attraverso un programma agli elementi finiti (SAP2000), verifiche statiche e sismiche condotte secondo le attuali normative italiane (NTC2008). Caso di studio: facoltà di Fisica a Bologna (A. Righi)
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Pascucci, Tommaso. "Valutazione di Vulnerabilità sismica dei padiglioni 16 e 19 del complesso ospedaliero Sant'Orsola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5430/.

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D’Onofrio, Nicola. "Valutazione di vulnerabilità sismica di edifici in muratura: il caso di Palazzo Malvezzi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5789/.

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Giounis, Emmanouil. "Analisi della vulnerabilità sismica dell'ex-Istituto di Chimica Agraria dell'Università di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8730/.

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Abstract:
Descrizione della metodologia adotta per la valutazione delle verifiche di sicurezza per l'edificio sito in via San. Giacomo 5-7 sede del Istituto di Chimica Agraria del Università di Bologna. Il sistema strutturale dell'edificio e costituito in muratura portante.
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ALDRIGHETTI, GIANLUCA. "VALUTAZIONE DI VULNERABILITA’ SISMICA DI ELEMENTI IN C.A.: MODELLI DI CAPACITA’ A FLESSIONE E TAGLIO." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/11578/306142.

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Abstract:
The evaluation of seismic vulnerability of RC buildings is a topic of great concern and actuality, due to the fact that they constitute a relevant part of the Italian existing assets. Thanks to their historical and architectural value, many buildings belong to the cultural heritage, the conservation and protection of which is important. This work intends to provide specifications and guidelines for capacity assessment of RC buildings, in terms of strength and ductility, for state of stress that occurs in presence of seismic action. An in-depth study of two main topics is carried out in this work: the first concerns flexural deformation capacity of RC structures, and the second concerns the evaluation of capacity models for shear strength of RC elements. The in-depth study was justified and aimed at researching of specifications and guidelines to be implemented in professional practice. For this reason, for both topics, a critical comparative analysis of capacity models available in current international standards and guidelines were developed and useful tables and tools for vulnerability assessment of RC elements are given. This thesis, therefore, consists of two main parts: the first is devoted to flexural deformation capacity models and the second is devoted to shear capacity models, fundamental to evaluate mechanisms and appearances of ductile and brittle failure. As specified above, in dealing with both topics particular attention was paid to regulatory aspects. The first part of the thesis deals with some specific aspects related to the assessment of ductility required by current standards with a view to the seismic vulnerability evaluation of existing structures and to design new seismic-resistant structures. After a brief overview of fundamental concepts of both curvature and displacement ductility, specific aspects of the ductility assessment of existing structures and newly constructed structures are discussed. For existing structures, it has been proposed an immediate evaluation by using tabular approach, with reference to rotation capacity assessment of beams and columns. For new structures, on the other hand, reference was made to ductility assessments in the context of linear analysis methods, trying to retrace what was proposed by the current code, from curvature ductility demand to the calculation of the corresponding capacity, proposing evaluations and comparison in respect of construction detail rules, an alternative to explicit assessment to the satisfaction of ductility requirements. In the second part of the thesis, the topic shear strength has been addressed with particular reference to capacity models. The objective of this thesis has been on one hand, comparing different current standards and guidelines and on the other hand, systematically collecting the larger number of shear tests of RC beams and columns found in literature, creating a specific database usable for purpose of study or research. Specifically, the database, containing 2’858 tests, was created from different sources such as PEER and ACI-DAfStb, along with Collins at al. (2005) and Cavagnis (2017) works. This second part of the thesis begins by retracing the main steps that have marked the history of knowledge evolution and regulatory requirements related to the evaluation of shear strength of RC elements trying to find the genesis of current standards and guidelines. To this end, capacity models found in the literature were investigated, derived from mechanical and/or empirical approaches, which represents the fundamental of the models adopted in the current standards. In addition to the Italian national code and the European codes, capacity models of other five international codes were considered. The comparison between these codes is made with reference to the experimental results of the database developed in this work with over 170 beams and columns with shear reinforcement and over 2000 members without shear reinforcement.
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Fornaciari, Sara. "Il Collegio Irnerio in Piazza Puntoni (BO): valutazione di vulnerabilità sismica e proposte di intervento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
L’oggetto di questa tesi di Laurea è lo studio del Collegio Irnerio, situato in Piazza Puntoni nel centro storico di Bologna. L’edificio di proprietà dell’Università di Bologna è stato costruito nel 1953, su progetto dell’ingegnere Giuseppe Rinaldi e dell’architetto Luigi Riguzzi, ed è ancora oggi sede di uno studentato e della mensa universitaria. Parte fondamentale dello studio è dedicata alla ricostruzione del sistema strutturale, utilizzando come supporto i documenti storici reperiti in archivio, che hanno permesso di definire l’edificio come una struttura a telaio in calcestruzzo cementizio armato con tamponamenti pesanti in muratura piena e solaio latero-cementizi, sormontata da una sopraelevazione, di esecuzione successiva, in acciaio. Si è quindi verificato il rispetto delle Norme Tecniche Costruttive del 1939, per poi procedere all’analisi sismica tramite il programma Sismicad. Il modello generato tiene conto del livello di conoscenza LC1 dei materiali, e viene sottoposto ad analisi lineare dinamica. La verifica degli elementi ha evidenziato come l’edificio non soddisfi i parametri imposti dalla normativa vigente, presentando problemi anche dal punto di vista statico. Una volta individuate le vulnerabilità dell’edificio si propongono interventi per migliorare le prestazioni in termini strutturali e mitigare il rischio sismico dell’edificio.
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Andraghetti, Elisa. "Stabilimenti a rischio di incidente rilevante: valutazione della vulnerabilità ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/582/.

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Crapanzano, Mauro. "Valutazione di vulnerabilità sismica del complesso edilizio Baraccano a Bologna: Piccolo Teatro e ambienti annessi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8507/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi si propone di valutare il livello di sicurezza sismica di una parte del complesso edilizio e monumentale del Baraccano. Nella tesi sono illustrati tutti i passaggi per la valutazione della vulnerabilità, per la moderazione della struttura, nonché un'ampia sintesi dei risultati ottenuti
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Bovo, Marco <1983&gt. "Valutazione della risposta sismica di edifici mediante modelli anelastici equivalenti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5926/1/Bovo_Marco_Tesi.pdf.

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Abstract:
Nella presente tesi è proposta una metodologia per lo studio e la valutazione del comportamento sismico di edifici a telaio. Il metodo prevede la realizzazione di analisi non-lineari su modelli equivalenti MDOF tipo stick, in accordo alla classificazione data nel report FEMA 440. Gli step per l’applicazione del metodo sono descritti nella tesi. Per la validazione della metodologia si sono utilizzati confronti con analisi time-history condotte su modelli tridimensionali dettagliati delle strutture studiate (detailed model). I parametri ingegneristici considerati nel confronto, nell’ottica di utilizzare il metodo proposto in un approccio del tipo Displacement-Based Design sono lo spostamento globale in sommità, gli spostamenti di interpiano, le forze di piano e la forza totale alla base. I risultati delle analisi condotte sui modelli stick equivalenti, mostrano una buona corrispondenza, ottima in certi casi, con quelli delle analisi condotte sui modelli tridimensionali dettagliati. Le time-history realizzate sugli stick model permettono però, un consistente risparmio in termini di onere computazionale e di tempo per il post-processing dei risultati ottenuti.
A new methodology for the study and evaluation of the seismic response of buildings is presented. The method involves the use of non-linear time-history analysis on equivalent MDOF stick models, according to the classification given in Report FEMA 440. The steps for implementing the method are described in the thesis. For the validation of the methods the results obtained were compared to that obtained by time-history analysis on detailed three-dimensional models of the structures studied (detailed model). The engineering parameters considered in the comparison, in order to use the proposed method in a Displacement-Based Design approach, are the top displacements, the inter-storey drifts, the forces at the floor and the base shear. The results of the conducted analyzes, on the equivalent stick models, match satisfactorily, in an excellent way in certain cases, those of the analyzes carried out on detailed model. The time-history on the stick model, however, allow a considerable saving in terms of computational effort and time for the post-processing of results.
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Bovo, Marco <1983&gt. "Valutazione della risposta sismica di edifici mediante modelli anelastici equivalenti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5926/.

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Abstract:
Nella presente tesi è proposta una metodologia per lo studio e la valutazione del comportamento sismico di edifici a telaio. Il metodo prevede la realizzazione di analisi non-lineari su modelli equivalenti MDOF tipo stick, in accordo alla classificazione data nel report FEMA 440. Gli step per l’applicazione del metodo sono descritti nella tesi. Per la validazione della metodologia si sono utilizzati confronti con analisi time-history condotte su modelli tridimensionali dettagliati delle strutture studiate (detailed model). I parametri ingegneristici considerati nel confronto, nell’ottica di utilizzare il metodo proposto in un approccio del tipo Displacement-Based Design sono lo spostamento globale in sommità, gli spostamenti di interpiano, le forze di piano e la forza totale alla base. I risultati delle analisi condotte sui modelli stick equivalenti, mostrano una buona corrispondenza, ottima in certi casi, con quelli delle analisi condotte sui modelli tridimensionali dettagliati. Le time-history realizzate sugli stick model permettono però, un consistente risparmio in termini di onere computazionale e di tempo per il post-processing dei risultati ottenuti.
A new methodology for the study and evaluation of the seismic response of buildings is presented. The method involves the use of non-linear time-history analysis on equivalent MDOF stick models, according to the classification given in Report FEMA 440. The steps for implementing the method are described in the thesis. For the validation of the methods the results obtained were compared to that obtained by time-history analysis on detailed three-dimensional models of the structures studied (detailed model). The engineering parameters considered in the comparison, in order to use the proposed method in a Displacement-Based Design approach, are the top displacements, the inter-storey drifts, the forces at the floor and the base shear. The results of the conducted analyzes, on the equivalent stick models, match satisfactorily, in an excellent way in certain cases, those of the analyzes carried out on detailed model. The time-history on the stick model, however, allow a considerable saving in terms of computational effort and time for the post-processing of results.
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Piccolo, Sabrina. "Valutazione della compattazione nei suoli vitati della Regione Veneto." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422110.

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Abstract:
The subject of this PhD thesis is the soil compaction, one of the "eight threats" of soil degradation identified by the European Commission. To assess the risk of compaction we used two models. The method of Jones et al. (2003), adopted in the project ENVASSO by the JRC of the European Commission, identifies the susceptibility to compaction based on texture and bulk density and, by means of a climatic index of subsoil moisture, allows the estimation of vulnerability. It was applied to the soils of the plains of the Veneto region identified by the soil map of the Veneto region in scale 1:250.000. The map of the vulnerability highlights that most of the soils are not vulnerable or moderately vulnerable; the method, therefore, is more suited to northern European countries than our lands, because it considers clay soils, already compacted, at low susceptibility, while coarse soils and those rich in organic matter, not at all compacted, at very high susceptibility. It was subsequently used the model of the Agriculture Agri-Food Canada (AAFC), which considers the content of organic carbon (CO) at the A horizon, the surface texture and drainage. It was chosen as the reference area the DOC Piave area and, using the ARPAV soil database, the maps of the various parameters and the final vulnerability were made. Soils with low CO (<1.7%), with fine to medium fine surface texture, moderately well to imperfectly drained have a high vulnerability to compaction, but also soils with low CO content, with medium texture and poorly drained. Therefore, the most of vineyard soils in the DOC Piave area (82% of the Cartographic Units) is characterized by a vulnerability at least moderate that requires the adoption of appropriate soil management practices to ensure its conservation. The AAFC model has produced results consistent with expectations, it feels far more effective than the previous. The validation activities in the field was initially conducted in the Giuseppe Cescon winery in Chiarano (TV), which fall in different classes of vulnerability. Measures of bulk density and penetration resistance were carried out, in the wheel traffic and in the inter-row in order to compare the natural situation with compacted one. Two sites (F soil and FLA soil)were chosen to measure the parameters. The results show that the bulk density on the wheel traffic is greater than on the inter-row both in the F soil and in the FLA soil, with higher values in more clay soil. From the measurements with the penetrometer, it is noted that more clay soils in the wheel traffic causes a deepening of compaction than sandy soils. We also observed higher values in the FLA soil as the average and in the wheel traffic. To extend the verification to the entire Veneto, 20 wineries already involved in the European project BIO-BIO were investigated through the soil survey (drillings), texture, CO and other chemical parameters. The farms are located in the Pramaggiore area, on the north of Treviso Province, in the Euganean Hills and the hills of Verona. Among the 20 farms, 5 pairs have been chosen: within each pair there was a similar type of soil, one at organic conduction and one at conventional management; parameters analyzed were bulk density, penetration and chemical-physical characteristics. There were no significant differences in bulk density between wheel traffic and inter-row, even if there is a greater value in the wheel traffic. There are, however, significant differences in some chemical parameters (TN, S, TC, TOC, S, pH, EC) between organic and conventional management. From the data of penetration resistance it is evident that conventional farms have higher values than the organic farms, and are more compacted, and the value in the wheel traffic is much higher than in the inter-row, confirming that in the passage of machinery the soil is more compressed. It was also evaluated the depth of the compaction and we have seen that, within couples, the conventional winery presents higher values. The soils with higher organic matter content were less susceptible to compaction (eg. Filippi winery) while the soils rich in clay are more easily compactable (eg. Vicentini winery). In conclusion, the experimentation of the AAFC model in wineries has returned a set of values that can be consistently represent the vulnerability of soils.
Nella presente tesi di dottorato è stata approfondita la tematica della compattazione del suolo, una delle “otto minacce” di degrado del suolo individuate dalla Commissione europea. Per valutare il rischio di compattazione sono stati utilizzati due modelli. Il metodo di Jones et al. (2003), adottato nel progetto ENVASSO dal JRC della Commissione europea, individua la suscettibilità alla compattazione sulla base di tessitura e densità apparente e, mediante un indice climatico di umidità del subsoil, consente la stima della vulnerabilità. Esso è stato applicato ai suoli di pianura della Regione Veneto individuati dalla carta dei suoli del Veneto in scala 1:250.000. La carta della vulnerabilità evidenzia che la maggior parte dei suoli non sono vulnerabili o lo sono moderatamente; il metodo, quindi, risulta più adatto ai paesi nord europei che al nostro territorio perché considera i suoli argillosi, già compattati, a bassa suscettibilità, mentre i suoli grossolani e quelli ricchi di sostanza organica, per niente compattati, a suscettibilità molto alta. Successivamente è stato utilizzato il modello dell’Agriculture and Agri-Food Canada (AAFC), che considera il contenuto di carbonio organico (CO) dell’orizzonte A, la tessitura superficiale e il drenaggio. E’ stata scelta come area di riferimento la DOC Piave e, utilizzando i database di ARPAV, sono state create le carte dei vari parametri e della vulnerabilità finale. I suoli con basso contenuto di CO (< 1,7%), fini o medio fini nell’orizzonte superficiale, con drenaggio buono o mediocre hanno un’alta vulnerabilità alla compattazione, ma anche i suoli franchi con basso contenuto di CO mal drenati. Risulta, quindi, che la maggior parte delle aree vitate della DOC Piave (l’82% delle unità cartografiche) è caratterizzata da una vulnerabilità quanto meno moderata che necessita l’adozione di adeguate pratiche di gestione del suolo per garantirne la conservazione. Il modello AAFC ha prodotto risultati coerenti con le aspettative, risultando molto più efficace del precedente. L’attività di validazione in campo è stata inizialmente condotta nell’azienda vitata di Giuseppe Cescon a Chiarano (TV), in cui ricadono più classi di vulnerabilità. Sono state effettuate misure di densità apparente e di resistenza alla penetrazione, nell’interfila e nella ruotata (ormaia), allo scopo di confrontare la situazione naturale con quella compattata a causa del passaggio dei macchinari. Sono stati scelti due siti in cui effettuare le misurazioni (il suolo F e il suolo FLA). I risultati dimostrano che la densità apparente sull’ormaia è maggiore di quella sull’interfila sia nel suolo F che nel suolo FLA, con i valori maggiori nel suolo più argilloso. Dalle misure con il penetrometro si nota che nel suolo più argilloso il passaggio delle trattrici causa un approfondimento del compattamento rispetto ai suoli sabbiosi. Si notano anche valori maggiori nel suolo FLA come media complessiva e nelle ormaie. Per estendere la verifica a tutto il territorio veneto sono state indagate 20 aziende vitate già coinvolte nel progetto europeo BIO-BIO attraverso l’indagine pedologica (trivellate), tessitura, CO e altri parametri chimici. Le aziende sono localizzate nell’area del Pramaggiore, nell’alto Trevigiano, nei Colli Euganei e nei colli veronesi. Tra le 20 aziende ne sono state scelte 5 coppie: entro ogni coppia avevamo una tipologia di suolo simile, una azienda a conduzione biologica e l’altra convenzionale; i parametri analizzati sono stati densità apparente, resistenza alla penetrazione e caratteristiche chimico-fisiche. Non sono state riscontrate differenze significative di densità apparente tra ormaia e interfila, anche se si riscontra un valore maggiore nella ruotata. Ci sono, invece, differenze significative di alcuni parametri chimici (TN, S, TC, TOC, SO, pH, EC) tra conduzione biologica e convenzionale. Dai dati di resistenza alla penetrazione si evidenzia che le aziende convenzionali hanno valori maggiori rispetto alle aziende biologiche, quindi risultano più compattabili, e il valore nell’ormaia è nettamente superiore a quello dell’interfila, sottolineando che nel passaggio del macchinario il terreno è più compresso. E’ stata inoltre valutata la profondità cui arriva la compattazione e si è visto che, entro le coppie, l’azienda convenzionale presenta valori maggiori. I suoli con maggior contenuto di sostanza organica sono risultati meno suscettibili alla compattazione (es. Azienda Filippi) mentre i suoli più ricchi in argilla sono più facilmente compattabili (es. Azienda Vicentini). In conclusione la sperimentazione in aziende vitate del modello AAFC ha restituito un insieme di valori in grado di rappresentare coerentemente la vulnerabilità dei suoli.
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Gasperoni, Manuel. "Valutazione della risposta sismica di oscillatori asimmetrici mediante analisi time-history." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Obiettivo della tesi è quello di valutare l'effetto dell'azione sismica sull'oscillatore asimmetrico. In particolare vengono analizzati i campi elastico-lineare, elastico-plastico ed elastico-plastico con hardening. L'oscillatore è formato da un'asta di lunghezza unitaria (vincolata alla base da un incastro) e da una massa concentrata. Scelto un periodo di oscillazione compreso tra 0s - 4s è possibile ricavare la rigidezza alla traslazione K. Per l'oscillatore si stabilisce una legge forza-spostamento in campo elastico-lineare con pendenza K nel quadrante positivo, ed una sua aliquota in quello negativo. Si definiscono 7 leggi forza-spostamento che si differenziano tra loro per la pendenza del tratto lineare nel quadrante negativo (25%K, 30%K, 40%K, 50%K, 60%K, 80%K, 100%K). Per ognuna di queste leggi si esegue l'analisi time-history e si ricava la massima forza di taglio alla base dell'oscillatore in termini di valore assoluto. Quest'ultima viene divisa per un fattore di riduzione R per poi essere utilizzata come soglia di plasticizzazione positiva e negativa per lo studio in campo elastico-plastico. Utilizzando 5 fattori di riduzione, si costruiscono 5 nuove leggi forza-spostamento in campo elastico-plastico per un totale di 7x5=35 leggi e si esegue nuovamente l'analisi time-history per ognuna di queste. Si svolge lo stesso procedimento per la definizione delle leggi forza-spostamento in campo elastico-plastico con hardening, dove la fase che segue la plasticizzazione è individuata da un tratto lineare con pendenza uguale a 10% K. Questo procedimento è stato eseguito per ogni periodo T dell'intervallo discretizzato e con smorzamenti al 2% e al 5%. Si ottengono gli spettri di risposta in termini di spostamenti relativi tra massa e base, taglio,duttilità ecc. Inoltre è stata definita una legge analitica che mettesse in relazione lo spettro della duttilità con le variabili del problema.
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Marsigli, Chiara. "Verifica di vulnerabilità sismica del padiglione n.20 del complesso ospedaliero Sant'Orsola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5771/.

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Bulletti, Giorgio. "Studio sulla vulnerabiltà sismica della clinica neurologica di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5914/.

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In questo studio di tesi è stata eseguita un' analisi storico critica sugli edifici del complesso della Clinica Neurologica di Bologna, sono state valutate le sollecitazioni attraverso una modellazione 3D con software agli elementi finiti SAP2000, e sono state eseguite le verifiche dei meccanismi di collasso globali, locali ed inoltre verifiche di deformabiltà.
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Corelli, Loris. "Vulnerabilità sismica e metodologie di intervento su beni culturali in muratura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nel presente elaborato di tesi si andrà a valutare la vulnerabilità sismica di un edificio esistente di interesse storico-monumentale, individuato nella Chiesa di Santa Croce a Ravenna. Inoltre si vuole valutare la situazione in essere, cercando di redigere un modello agli elementi finiti che, tramite ricerche storiche e rilievi topografici, ricostruisca le proprietà della muratura, il suo comportamento e quello del terreno, tramite la teoria di Winkler, e assegnando uno spettro di risposta sismico adeguato. Innanzi tutto si cerca di descrivere la causa scatenante: il sisma. Questo viene descritto come frutto di “movimenti” litostatici tra placche in lento movimento, che scontrandosi generano scosse, che possono creare danni anche rilevanti alle strutture esistenti. La descrizione di questo movimento è affidata alla teoria della tettonica delle placche, mentre la classificazione viene eseguita in base alla sua intensità, con la scala Richter, e ai suoi effetti sulle costruzioni, con la scala Mercalli. Dopo di che si è redatta una classificazione di interventi post sisma, distinti in temporanei e permanenti, i quali vengono attuati in base al contesto abitativo, alla morfologia del terreno, al patrimonio naturale del sito, alle dimensioni della struttura e al tipo di danno, che la costruzione ha subito. Successivamente si è passati alla descrizione del sistema murario, come elemento portante, e della teoria di Winkler, sulla quale si basa la modellazione del terreno. Per giungere ad un’analisi storico-critica dell’oggetto di studio, cercando di riprendere tutte le fasi edilizie intercorse durante la sua esistenza e ogni modifica subita dal sistema portante, che possa aver cambiato il comportamento resistente. Tutto ciò, al fine di redigere dei modelli FEM, che ricreino in modo fedele il suo comportamento per un’analisi lineare e sismica, osservando le NTC2018, con la quale si valuta il comportamento attuale e i possibili interventi da effettuare.
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Zamagna, Nicola. "Verifica di vulnerabilità sismica del padiglione n.30 del complesso ospedaliero Sant'Orsola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5770/.

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Boccalini, Debora. "Valutazione di vulnerabilità sismica di un edificio in c.a. e progetto di adeguamento sismico con isolamento alla base." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il primo capitolo della tesi ripercorre l’evoluzione storico-normativa in ambito strutturale, definisce il concetto di sisma e le modalità di interpretazione dello stesso. Il secondo capitolo spiega la teoria dell’isolamento sismico e la sua evoluzione storico-normativa mettendo in luce le differenze sostanziali con la progettazione tradizionale. Vengono illustrate diverse tipologie di isolatoti definendone le caratteristiche e citando esempi di interventi già realizzati. Nel terzo capitolo viene definito il concetto di vulnerabilità sismica, i parametri che lo influenzano e le modalità previste da normativa per definirlo. Si analizza l’edificio oggetto di studio, le caratteristiche, la localizzazione, l’evoluzione e si esegue l’analisi di vulnerabilità sismica e le opportune verifiche di resistenza arrivando a definire la classe di rischio sismico. Il quarto capitolo si concentra sul sistema di isolamento e sulla corretta progettazione dello stesso. Si sono scelti i dispositivi; studiata la loro localizzazione e progettato quanto necessario per svolgere l’analisi della struttura isolata nonché le verifiche richieste da normativa. Nel quinto capitolo si sono progettati i rinforzi locali sugli elementi strutturali aventi sezioni di scarsa rigidezza. Si è scelto di realizzare rinforzi in tessuto in fibre di carbonio e di progettare e verificare a taglio e a flessione ogni tipologia di sezione geometrica analizzando la situazione con rapporto Capacità/Domanda più svantaggioso. Il sesto capitolo spiega la realizzazione di quanto progettato. Si analizzano le modalità pratiche di intervento in cantiere e grazie ai disegni di FIP industriale è si sono potuti realizzare dettagli grafici. Successivamente si è svolta una stima globale dei costi per macro-categorie. In seguito a tale analisi è stato possibile riflettere sul rapporto costi-benefici del progetto di adeguamento sismico mediante isolamento alla base.
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DE, VECCHI DANIELE. "Stima della vulnerabilità e valutazione del danno tramite combinazione di telerilevamento e crowdsourcing." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2017. http://hdl.handle.net/11571/1215974.

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Abstract:
This document summarizes all the outcome of the three years PhD programme at the University of Pavia. As suggested by the title, the focus is on mutual combination of remote sensing and crowdsourcing for vulnerability estimation and damage assessment. In particular, collected pre-event information should be used to integrate and improve seismic damage extraction from satellite data. 2015 was the year of the Sendai framework for Disaster Risk Reduction (2015-2030). In this framework, the proposed work contributes in the enhancement of disaster prevention by producing relevant risk information and in the enhancement of effectiveness, meaning a quick response in the aftermath of the event. Chapter 1 gives a brief introduction to all the concepts included in the document (e.g. risk, vulnerability) and the phases of the disaster cycle. Datasets used are also described, including spectral and spatial features. Chapter 2 is related to information extracted before a disaster. In particular, the focus here is on the contribution provided by remote sensing. First, a list of indicators derived during the SENSUM project and linked to vulnerability is presented. Next, a set of algorithms is proposed in order to process satellite data and extract those indicators. Built-Up Area extraction is one of the main topics and different methods are proposed; the underlying assumption is that, due to different environmental and spectral conditions, it is really difficult to define a one-size-fits-all method capable of considering all the possible variations involved. A tailored and improved version of the algorithm is also available as service in the ESA GPOD system and directly linked with Landsat 8 and Sentinel-2 repositories. Another proposed workflow takes care of the results obtained from each single processed year and produces a map of the evolution in time of the area of interest. Other algorithms are also explained, focusing for example on the extraction of building footprints and their density, therefore requiring very high resolution optical data as input. Crowdsourcing is addressed in chapter 3 where a generic framework for the collection of geo-tagged reports is proposed. The basic idea is that the great diffusion of smartphones has created a large and dense network of observers; data provided by volunteers can actively integrate what is derived from remote sensing. Two different examples are proposed. The first one, called SEGUICI Vegetation report, was created in the framework of the SEGUICI project to collect data related to different crops and their stage of growth in order to feed a water consumption and requirements model. The app is released on the Google Play store. The second mobile app, called CLOOPSy (Copernicus Land cOver crOwdsourcing Platform for Sentinel-based mapping) has been developed in the framework of the MyGEOSS contest and is designed to collect data related to land cover for validation purposes. The product is available from the Google Play store and soon it will be available on the Apple App store. Chapter 4 gives an insight on the methods developed to extract seismic damage from SAR imagery. In particular, two different approaches have been investigated: the first one uses post-event-only VHR SAR data combined with pre-event information. The other one is based on change detection, a widely used technique to extract damage from different sensors; different attempts were made in order to determine the sensitivity to different spatial resolutions and sensors. The combination with pre-event data has also been defined and tested. Conclusions are illustrated in chapter 5.
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