Dissertations / Theses on the topic 'Valutazione dei modelli'

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Montanaro, Elsa. "Modelli e applicazioni per la valutazione della complessità dei progetti. Il caso Crif spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12970/.

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Abstract:
L'elaborato ha lo scopo di approfondire un tema sul quale si sta dibattendo molto negli ultimi anni: la complessità dei progetti. Ad oggi, sono stati effettuati molti studi il cui obiettivo è quello di ricercare e definire le cause di complessità dei progetti. Vista la varietà del tema, è risultato e risulta difficoltoso trovare una definizione univoca di complessità, che valga per ogni tipologia di settore industriale e per ogni tipologia di progetto. Nonostante questo, però, i progressi effettuati da parte degli studiosi sono stati notevoli e, pertanto, vengono riportati nella prima parte dell'elaborato. Oltre a queste considerazioni di stampo teorico, la difficoltà nel trattare la complessità dei progetti si esplica anche negli aspetti pratici della gestione di un'organizzazione, a livello proprio di valutazione della complessità. Questo aspetto si rivela essere molto critico per le aziende, soprattutto considerando i benefici che esse potrebbero trarre da una sua corretta valorizzazione, in termini di gestione delle risorse, applicazione di strumenti di project management adeguati, etc. Essendo questo aspetto pratico di notevole importanza, si è scelto di riportare nell'elaborato alcuni strumenti e modelli che, se correttamente implementati, possano essere di aiuto alle organizzazioni nella gestione del loro portfolio di progetti. La forza di questi modelli risiede nella loro estrema versatilità, la quale permette loro un'applicazione su larga scala. In particolar modo, nell'ultima parte della trattazione viene descritto un esempio reale che mostra proprio l'adattamento di un modello di valutazione, nato e sviluppato per un'azienda della grande distribuzione, ad una realtà aziendale differente, quella della Crif S.p.A. Nelle conclusioni sono riportati alcuni commenti dai quali si evince come l'applicazione del modello sia risultata adeguata al caso in questione.
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2

Tomassoni, Federica <1972&gt. "Valutazione quantitativa dei recettori della somatostatina in tumori neuroendocrini e loro valutazione funzionale mediante nuovi analoghi della somatostatina in modelli cellulari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/482/1/Tesi_Tomassoni_Federica.pdf.

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3

Tomassoni, Federica <1972&gt. "Valutazione quantitativa dei recettori della somatostatina in tumori neuroendocrini e loro valutazione funzionale mediante nuovi analoghi della somatostatina in modelli cellulari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/482/.

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4

Mariotti, Gianluca. "Valutazione delle caratteristiche dei modelli di previsione degli impatti odorigeni di tipo gaussiano e lagrangiano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16995/.

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Abstract:
Le emissioni in atmosfera di inquinanti, come le polveri o gli odori, rappresentano una pressione antropica diffusa e la loro gestione implica la conoscenza del fenomeno e della dispersione all’interno del Planetary Boundary Layer. Questa tesi è incentrata sull’uso di due modelli previsionali: il Dimula, modello gaussiano a plume, e il Lapmod, modello lagrangiano a particelle. Sono state valutate le singole funzionalità, che consentono di stimare la dispersione, e si è analizzata l’affidabilità e la comparabilità dei risultati, in termini di concentrazione, in un reticolo di lati 10.000 m (asse X) ∙ 10.000 m (asse Y). Le simulazioni, relative a sorgenti puntiformi ed areali, a polveri ed odori, sono state condotte a livello orario (short term), usando come input un unico set di dati meteorologici (vento da Ovest e con velocità 1,5 m⁄s, T=293 K), per condizioni atmosferiche instabili, neutre e stabili, e a livello annuale (long term), impiegando come set di dati meteorologici 8760 record relativi al 2016 per la provincia di Ravenna. Nel post-processamento dei risultati, per singole sorgenti e sorgenti totali, sono stati prodotti quattro tipi di grafici: mappe con le curve di iso-concentrazione (per modello), istogrammi con il confronto delle concentrazioni calcolate nei nodi comuni lungo l’asse Y centrale, grafici normalizzati, per una percezione punto per punto dell’andamento dei modelli, e la validazione dei risultati stessi. A livello orario si è apprezzato il comportamento, nella restituzione delle concentrazioni, sopra e sottovento dei due modelli, per classe di stabilità, valutando come l’ubicazione di un recettore sensibile possa guidare la scelta dello strumento previsionale. A livello annuale, invece, si è valutato il diverso grado di modellizzazione del PBL ed in particolare del plume rise, dovuto all’utilizzo di due differenti algoritmi, nonché il diverso approccio nel calcolo dei percentili per le medie di un’ora.
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Borgonovo, S. "STUDIO DENSITOMETRICO NELLA VALUTAZIONE DEI PROCESSI RIPARATIVI SU LESIONI OSSEE 'CRITICAL SIZE' IN MODELLI ANIMALI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2010. http://hdl.handle.net/2434/150117.

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Abstract:
Adipose-derived stem cells (ASCs) may represent a novel and efficient tool to promote bone regeneration. Our purpose was to evaluate new-bone tissue formation using BMD (bone mineral densitometry), radiology and histology; in literature there aren’t normal values of bone mineral content in rabbit, goat and pig. Then, The first step of this study (preliminary phase) was to evaluate normal BMD value in rabbit skull and tibia and in pig and goat tibia. The second step (experimental phase), rabbit ASCs were expanded in culture and used for the regeneration of full-thickness bone defects in the proximal epiphysis of tibia of 12 New Zealand rabbits. Defects were implanted with graft material as follows: untreated (control), empty hydroxyapatite (HA) disk, ASCs alone, and HA disk seeded with ASCs. Each isolated ASCs population was tested in vitro: they all showed a high proliferation rate, a marked clonogenic ability, and osteogenic differentiation potential. Eight weeks after implantation, macroscopic analyses of all the samples showed satisfactory filling of the lesions without any significant differences in term of stiffness between groups treated with or without cells (p>0.05). In both the scaffold-treated groups, a good osteointegration was radiographically observed. Even if HA was not completely reabsorbed, ASCs-loaded HA displayed a higher scaffold resorption than the unloaded ones. Histological BMD analyses showed that the osteogenic abilities of the scaffold-treated defects was greater than those of scaffold-free samples, and in particular new formed bone was more mature and more similar to native bone in presence of ASCs. These results demonstrated that autologous ASCs–HA constructs is a potential treatment for the regeneration of bone defects.
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Cimatti, Luca. "Utilizzo di modelli computazionali di cardiomiociti derivati da staminali umane per la valutazione del rischio proaritmico dei farmaci." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
"All’inizio del nuovo millennio sono stati ritirati dal mercato diversi farmaci a causa del loro potenziale rischio proaritmico. Per limitare questo problema nel 2005 sono state promulgate due linee guida molto stringenti, S7B ed E14, per la valutazione preclinica e clinica del potenziale rischio proaritmico dei farmaci. A seguito non vi è più stato nessun ritiro di farmaci, ma si è notevolmente rallentato lo sviluppo di nuove molecole. Per superare questo problema, nel 2013 è stato proposto un nuovo metodo meccanicistico di valutazione del rischio proaritmico dei farmaci tramite una prima fase di classificazione in alto, medio, basso rischio attraverso un modello computazionale di cellula ventricolare umana adulta con conseguente conferma dello score tramite l’utilizzo in vitro di HiPSC-CM. L’obiettivo della mia tesi è stato quello di comprendere se anche un modello computazionale di HiPSC-CM possa essere utile in questo nuovo paradigma. Per questo ho testato, con questo nuovo modello, tre farmaci appartenenti alle tre diverse categorie di rischio confrontandone i risultati con quelli di un modello di cellula ventricolare umana. Infine ho utilizzato il modello computazionale di HiPSC-CM per investigare gli effetti proaritmici di un farmaco indicato in letteratura come a potenziale rischio in condizioni di ipokaliemia, ma non ancora classificato dal nuovo metodo di valutazione. Il modello HiPSC-CM si è mostrato particolarmente sensibile ed efficiente nella simulazione di possibili effetti indotti dal farmaco sulla gestione del calcio intra-cellulare, permettendo di investigare meccanismi non rilevabili dal modello computazionale di cellula ventricolare umana. Il modello di HiPSC-CM si propone quindi come un utile strumento computazionale per la valutazione del rischio proaritmico dei farmaci nell’ambito del nuovo paradigma. Potrebbe inoltre essere utile a livello di ricerca per comprendere meglio il potenziale d’azione cardiaco e tutti i processi che lo generano."
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Zanchetta, Simone <1989&gt. "La valutazione dei progetti d’investimento ICT in sanità. Metodi e modelli applicati all’analisi d’impatto dell’e-Health." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6640.

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Abstract:
Il sistema sanitario e le singole strutture erogatrici hanno realizzato, e stanno operando tuttora, dei processi di cambiamento atti a fornire servizi sanitari migliori e più efficienti, anche attraverso l’impiego delle tecnologie dell’informazione; allo scopo di supportare una corretta implementazione dei progetti e-Health ed un’efficace utilizzo di tali soluzioni, nonché di valutare i servizi innovativi offerti al cittadino, è necessario adottare un adeguato e nuovo approccio valutativo. Il presente lavoro di tesi si colloca all’interno di tale contesto ed è rivolto ad un duplice obbiettivo. Da una parte si cerca di fornire un quadro di riferimento più completo possibile circa le modalità ed elementi chiave che dovrebbero essere osservati nella predisposizione di una corretta valutazione dell’investimento in e-Health; dall’altra parte si vuole analizzare e meglio comprendere alcuni modelli valutativi, ideati appositamente per tali progetti, in maniera tale da realizzare un loro confronto e pervenire all’identificazione di quelli che più di altri soddisfano le caratteristiche e i requisiti richiesti per sviluppare una valutazione corretta, di tipo multidimensionale, e adeguata ad apprezzare il valore globale dell’e-Health. Si è deciso di conseguire tali obiettivi seguendo un percorso graduale in cui, passo dopo passo, si espongono gli elementi che entrano in gioco nell’analisi dell’ICT impiegata nel contesto sanitario.
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FERRARIO, MATTEO. "VALUTAZIONI ECONOMICHE A SUPPORTO DEI PROCESSI DI VALUTAZIONE DI FARMACI PER MALATTIE RARE IN ITALIA: IL CASO DELL’ATROFIA MUSCOLARE SPINALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2023. https://hdl.handle.net/10281/404614.

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Abstract:
L’utilizzo di valutazioni economiche in ambito sanitario ha assunto nel corso degli anni un ruolo di crescente importanza, alla luce dell’esigenza di fornire informazioni utili ai decision-maker nel difficile ruolo di continuare a garantire l’innovazione in contesti di risorse scarse all’interno di un sistema universalistico. I modelli decisionali, siano essi alberi decisionali o modelli di Markov, sono strumenti che dimostrano di rispondere il più delle volte alle esigenze di simulare il decorso di una patologia e l’effetto dei trattamenti su di esso, producendo stime su outcome finali e costi nel lungo termine che alimentano indicatori di costo-efficacia/costo-utilità, utilizzati, seppur con logiche differenti, da diverse agenzie di HTA per definire il valore economico di una nuova tecnologia e supportare le negoziazioni di prezzo. Oltre ai modelli di costo-efficacia/utilità, i più semplici modelli di impatto sul budget trovano notevole spazio in questo contesto, fornendo informazioni cruciali rispetto la sostenibilità del sistema.Anche in Italia tali valutazioni sono considerate nei processi di valutazione dei farmaci da parte di AIFA che le analizza e le utilizza all’interno delle istruttorie sottoposte al Comitato Prezzi e Rimborso (CPR) per la definizione delle condizioni di prezzo e rimborso dei farmaci. Tali valutazioni sono inoltre particolarmente raccomandate in quegli ambiti decisionali particolarmente complessi, quali ad esempio il caso di farmaci orfani/per malattie rare.Al fine di leggere come la valutazione economica viene effettivamente utilizzata nei contesti valutativi l’accesso in Italia, è stato pertanto presentato in questo lavoro il caso specifico dell’atrofia muscolare spinale e del medicinale risdiplam, come ambito esemplificativo di una malattia rara in cui l’innovazione è entrata in modo prepotente negli ultimi anni e dove pertanto i decisori si sono trovati (e tuttora si trovano) a dover valutare attentamente gli impatti sia da un punto di vista clinico che da un punto di vista organizzativo ed economico, in una logica HTA.Il lavoro svolto ha riguardato lo sviluppo di tre tipologie di analisi diverse la cui sola lettura integrata permette di avere un quadro complessivo degli elementi di efficienza allocativa e di impatto di sostenibilità richiesti da AIFA per le sue valutazioni di accesso ai farmaci. La prima analisi effettuata è stata una analisi di costo-utilità in pazienti con SMA 1, in cui il nuovo medicinale ha dimostrato un profilo favorevole, con un indicatore di costo/QALY guadagnato di circa 43.000 € nello scenario lifetime, che rientra all'interno delle soglie di accettabilità comunemente definite. Negli scenari a 5 e 10 anni, risdiplam si è dimostrato cost saving rispetto all'alternativa. La seconda valutazione effettuata è stata una analisi di costo-minimizzazione in pazienti con SMA 2 e 3, in cui si è evidenziata una convenienza economica di circa 160.000 € su 10 anni, considerando i costi sia farmacologici che di somministrazione. Infine è stata realizzata una analisi di impatto sul budget in cui, a seguito dell'introduzione di risdiplam nel mercato, non si stima un impatto di spesa incrementale in virtù di una riduzione dei costi nella SMA 1 e 3 che compensa l'aumento atteso nella SMA 2. La lettura integrata dei risultati dei tre modelli sviluppati, trova profonda coerenza nell’avere negoziato una nuova terapia con dei range di costo-utilità coerenti con quelli correntemente citati in altri paesi e dei parametri di impatto finanziario compatibili con le esigenze di non aggravare ulteriormente sul SSN.
The use of economic assessments in the health sector has assumed a role of increasing importance over the years, in light of the need to provide useful information to decision-makers in the difficult role of continuing to guarantee innovation in contexts of scarce resources, in a universalistic system. Decision models, both decision trees or Markov models, are tools that demonstrate that they most often respond to the need to simulate the course of a disease and the effect of treatments on it, producing estimates on final outcomes and costs in the long term that feed cost-effectiveness / cost-utility indicators, used, albeit with different logics, by various HTA agencies to define the economic value of a new technology and support price negotiations. In addition to cost-effectiveness / utility models, the simplest budget impact models find considerable space in this context, providing crucial information regarding the sustainability of the system. AIFA which analyzes and uses them within the investigations submitted to the Price and Reimbursement Committee (CPR) for the definition of the price and reimbursement conditions for drugs. These evaluations are also particularly recommended in those particularly complex decision-making areas, such as the case of orphan drugs / for rare diseases. in this work, the specific case of spinal muscular atrophy and the medicinal product risdiplam, as an example of a rare disease in which disruptive innovation has entered in recent years and where therefore the decision-makers have found themselves (and still are) to have to carefully evaluate the impacts both from a clinical point of view and from an organizational and economic point of view, in an HTA logic. The work carried out involved the development of three different types of analyzes whose integrated reading alone allows for an overall picture of the elements of allocative efficiency and sustainability impact required by AIFA for its evaluations of access to drugs. The first analysis performed was a cost-utility analysis in patients with SMA 1, in which the new drug demonstrated a favorable profile, with a cost / QALY indicator gained of approximately € 43,000 in the lifetime scenario, which falls within commonly defined acceptability thresholds. In the 5 and 10 year scenarios, risdiplam proved to be cost saving compared to the alternative. The second evaluation carried out was a cost-minimization analysis in patients with SMA 2 and 3, which showed an economic convenience of about € 160,000 over 10 years, considering both pharmacological and administration costs. Finally, a budget impact analysis was carried out in which, following the introduction of risdiplam in the market, an incremental spending impact is not estimated due to a cost reduction in SMA 1 and 3 which offsets the expected increase in SMA 2. The integrated reading of the results of the three models developed finds profound coherence in having negotiated a new therapy with cost-utility ranges consistent with those currently cited in other countries and financial impact parameters compatible with the further aggravate on the NHS.
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Castelli, Claudia. "Valutazione dell’efficacia di barriere chimiche contro l’umidita’ da risalita capillare nelle murature mediante modelli di laboratorio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
La risalita capillare di umidità nelle murature storiche è la principale responsabile del degrado dei materiali. La metodologia ad oggi più utilizzata in tale campo è quella basata sull’iniezione di prodotti chimici in grado di formare barriere artificiali che blocchino il flusso ascendente dell’acqua, ma è ancora in fase di perfezionamento. Per potere svolgere tale perfezionamento, è utile disporre di una metodologia attendibile per la valutazione dell’esito dei trattamenti, ossia un metodo standardizzato che possa garantire una corretta misurazione del contenuto di umidità nelle murature pre e post iniezioni. Nella presente tesi, che ha lo scopo di valutare l’efficacia di alcuni prodotti per barriere chimiche nelle murature, si è utilizzato un metodo di laboratorio standardizzato proposto dai ricercatori del LASTM (DICAM), che permette di riprodurre in laboratorio il processo di risalita dell’umidità e, allo stesso tempo, permette di potere svolgere le misurazioni del contenuto d’acqua interno ai materiali con il metodo diretto. I trattamenti, svolti in collaborazione con la Azienda inglese “Safeguard”, produttrice di resine impermeabilizzanti, sono stati effettuati su vari modelli, costituiti di laterizi e malta, preventivamente sottoposti a differenti condizioni ambientali. Successivamente si è svolto un monitoraggio periodico per potere determinare sia l’efficacia dell’intervento che l’attendibilità del modello. Dopo avere studiato un sistema di controllo delle condizioni di laboratorio, si è ritenuto opportuno svolgere anche alcune prove di caratterizzazione dei materiali utilizzati nella costruzione dei vari modelli, per conoscerne appieno le caratteristiche e potere valutare con maggiore attendibilità i risultati dei trattamenti. Infine, per approfondire le dinamiche di diffusione dei formulati chimici all’interno dei materiali, si sono svolte prove su travetti di malta.
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De, Chiusole Debora. "Sviluppo e Applicazioni di Modelli Formali per la Valutazione Adattiva della Conoscenza e dell'Apprendimento nell'Ambito della Knowledge Space Theory." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424002.

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Abstract:
The five studies presented in this thesis have been carried out in the area of knowledge space theory (KST), a recent mathematical theory providing an important framework for the formal development of computerized web-based systems aimed at assessing individual knowledge and learning. The basic concept at the core of the entire theory is that of knowledge state, that is the set of problems that a student is able to solve, in a certain filed of knowledge. The collection of all knowledge states that occurs in a population of students is called the knowledge structure. A knowledge structure is a deterministic model of the organization of knowledge in a particular domain. Its empirical validation is possible by a probabilistic assessment of its plausibility. The basic local independence model (BLIM) is a probabilistic model developed to this aim. Despite it is the most widely used model in KST, issues relating its applicability were open. The overall objective of the first three studies presented in this thesis was to solve some of these problems, in order to improve the validity of empirical applications of the model. In the KST framework, the notion of knowledge state does not provide cognitive interpretations. Instead, in the competence-based KST (CbKST) the main objective of the assessment becomes that of identifying the competence state of a student, which is the set of skills she masters. The other two studies that are introduced were developed within this extended theoretical framework. The general aim was to fill some gaps regarding both the probabilistic and the deterministic levels of CbKST's models.
Le cinque ricerche che si presentano in questa tesi si sviluppano entro la knowledge space theory, una teoria matematica recente che fornisce un importante quadro di riferimento formale per lo sviluppo di sistemi computerizzati web-based che abbiano l'obiettivo di valutare la conoscenza e l'apprendimento degli individui. La nozione al centro dell'intera teoria è quella di di conoscenza, cioè l'insieme dei problemi che uno studente è capace di risolvere, in un certo dominio di conoscenza. La collezione di tutti gli stati di conoscenza osservabili in una popolazione di studenti costituisce una struttura di conoscenza. Le strutture di conoscenza sono un modello deterministico teorico dell'organizzazione della conoscenza all'interno di un particolare dominio. La loro validazione empirica è resa possibile grazie alla verifica probabilistica della loro plausibilità. Il basic local independence model (BLIM) è un modello probabilistico che è stato sviluppato a questo scopo. Nonostante sia il modello più utilizzato nella KST, problemi relativi alla sua applicabilità rimanevano ancora aperti. L'obiettivo generale delle prime tre ricerche che si presentano in questa tesi, è stato quello di risolvere questi problemi per conferire una maggiore validità alle applicazioni empiriche del modello. Nella KST, la nozione di stato di conoscenza non fornisce alcun tipo di interpretazione cognitiva. Invece, nella competence-based KST (CbKST) l'obiettivo principale della valutazione diviene quello individuare lo stato di competenza dello studente, ovvero l'insieme delle abilità che possiede. Le altre due ricerche che si presentano nella tesi si collocano all'interno di questo quadro teorico. Esse hanno avuto l'obiettivo di colmare alcune mancanze relative della CbKST, una di tipo probabilistico e l'altra di tipo deterministico.
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Farinelli, Valeria. "La razionalità della stima dei beni storico-architettonici: le Ville Venete." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424520.

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Abstract:
For over a century, the condition of neglect and lack of preservation of the architectural heritage has been the focus of political and legal discussions. During the years, the historical "things" have become heritage that needs of protection and enhancement measures. The historical heritage enhancement has been treated mainly focusing on the concept of cultural heritage, as presented by the regulations, which have taken place from the 800s to the present day. After the concept of cultural heritage and its values have been defined, it appeared necessary to explore the tools used to implement the enhancement projects, in particular, the alienation process. As regards the latter, the valuation moment and the role of the valuer are strategic. The comparison between the different historical assets highlights their heterogeneity and dissimilarity, for this reason it is possible to assert that it does not exist any kind of consolidated valuation methodology in literature. It is, therefore, necessary to dwell on a particular historical building type, such as that of the Venetian Villas. Therefore, the rationality of the valuers of this type of assets was explored, focusing on the study of the valuation process and its function, with the application of multiple linear regression. Then, it was first applied to the whole sample and then to its main homogeneous groups, to test and compare the prediction functions of the different created models, and for studying the more or less uniform trend, through the results about the variance and the coefficient of determination, R2. In the last part the research wants to check how the valuers' choices can change when the judgments are taken on an hypothetical level, because it doesn't exist a comparable asset. For this purpose, a multi-attribute model was used, specifically, an Analytic Hierarchy Process.
La condizione, in molti casi, di abbandono, mancata conservazione, utilizzo non idoneo in cui versa il patrimonio architettonico di interesse storico è, da oltre un secolo, al centro dei dibattiti politici e giuridici. Nel corso degli anni, le “cose” storiche hanno assunto la definizione di patrimonio che, essendo tale, necessita di misure di protezione e valorizzazione. Una volta definito il concetto di bene culturale e dei valori che esso incarna, è stato inquadrato il contesto legislativo italiano che regola la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico. Successivamente, è stato approfondito il tema degli strumenti che, a livello nazionale, vengono utilizzati per attuare e concretizzare i progetti di valorizzazione di siti di interesse storico, studiando, nello specifico, il processo di alienazione. In merito a quest’ultimo, sono risultati determinanti il momento della stima ed il ruolo del valutatore. Poiché si tratta di un patrimonio del tutto eterogeneo l’attività di ricerca è, quindi, proseguita con lo studio di una particolare tipologia di beni storici, quali le Ville Venete. Nello specifico sono stati approfonditi l’analisi del processo decisionale e la formazione della funzione di valutazione di una Villa. A tal fine, è stato utilizzato il procedimento pluri-parametrico della regressione lineare multipla, applicato dapprima all’intero campione, successivamente, ai gruppi omogenei in cui è stato suddiviso, per poter, così, verificare e confrontare la funzione di stima dei diversi modelli, studiandone l’andamento più o meno uniforme, attraverso i risultati relativi alla varianza. Il lavoro di ricerca vuole, poi, verificare quanto si modificano le scelte dei valutatori quando devono esprimere giudizi a livello teorico, senza un bene concreto con cui confrontarsi. A tale scopo è stato utilizzato un modello di valutazione multi-attributo, nello specifico un approccio gerarchico (Analytic Hierarchy Process_AHP).
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Violino, Giulia <1991&gt. "La valutazione della performance dei musei. Modello integrato BSC-DEA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7875.

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Abstract:
"Questo lavoro pone le sue radici nella ricerca di una spiegazione all'insoddisfazione dei visitatori di fronte all'immenso patrimonio storico-artistico italiano. Considerando come causa maggiore la cattiva gestione delle organizzazioni culturali peninsulari, si è ragionato sui cambiamenti apportati dal New Public Management al settore culturale. Questo approccio economico-manageriale conduce ad una gestione più efficacie ed efficiente. Ci si è in seguito soffermati sul concetto di azienda-museo, un ibrido di economia e cultura che dispone di una particolare catena del valore e ha precise responsabilità. A questo punto, sono stati approfonditi in particolare due sistemi per la valutazione della performance con una buona applicabilità al settore museale: la Balanced Scorecard e la Data Envelopment Analysis. Queste metodologie vengono descritte valutandone la struttura e confrontando i metodi applicativi, nonché illustrando alcuni casi di letteratura particolarmente esemplificativi. Obiettivo finale dell'elaborato è considerare l'integrazione tra questi due approcci, proponendo un modello applicabile al settore museale e verificandone la fattibilità con uno studio su alcuni musei internazionali.”
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FACCILONGO, NICOLA. "La valutazione dei programmi di sviluppo rurale attraverso il modello I/O." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2015. http://hdl.handle.net/11369/338333.

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Abstract:
ABSTRACT – ITALIANO Lo strumento principale con cui la Commissione Europea interviene sui temi di politica agricola , e in molti casi ambientale, è la PAC (Politica Agricola Comune) attraverso gli strumenti del primo e del secondo pilastro. Nel presente lavoro ci si soffermerà esclusivamente sulle politiche relative al secondo pilastro della PAC: il FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), fondo dedicato alle politiche di sviluppo rurale, strumento attraverso il quale l’Unione Europea e gli stati nazionali (e nel caso dell’Italia e di alcuni altri stati Europei le regioni) operano, e il PSR (Piano di Sviluppo Rurale). Tale analisi non può prescindere da un’analitica verifica degli effetti delle precedenti politiche, sia sui territori nel loro complesso che sulle singole aziende o su comparti omogenei. Tale verifica va effettuata valutando con attenzione le varie tipologie di impatti e miglioramenti ottenuti con l’impiego delle risorse da parte del decisore politico e degli stakeholder sulle varie regioni e nei vari paesi. Ad oggi esistono numerose metodologie di valutazione che permettono quest’analisi e che spaziano da valutazioni estremamente superficiali, ma che permettono di avere risultati immediati, veloci e poco costosi, a valutazioni estremamente analitiche e approfondite. La necessità diventa quindi quella di riuscire a trovare un giusto compromesso fra costi, tempistica e risultati. In questo lavoro si cerca di proporre una metodologia di valutazione che non vuole essere esaustiva e con un grado di precisione assoluto ma che vuole cercare di coniugare le differenti esigenze del decisore politico. Attraverso la metodologia proposta si vuole dimostrare che è possibile fornire alla politica uno strumento di analisi analitica , e quindi quantitativa, sufficientemente preciso ma dai costi non eccessivamente elevati e con delle tempistiche di attuazione relativamente contenute. All’interno del lavoro si cercherà di dare un quadro sufficientemente preciso dello stato attuale della scienza della valutazione ,con gli ovvi limiti posti sia da questioni di spazio che di tempo, e allo stesso tempo fornirà un breve quadro degli strumenti fino ad ora utilizzati per la valutazione dei PSR in Italia. In ultima analisi si presenterà la proposta metodologica per la valutazione dei PSR cercando di fornire un quadro chiaro e puntuale sui suoi limiti e sulle possibilità eventualmente sfruttabili dalla sua applicazione. ABSTRACT – ENGLISH The main tool by which the European Commission intervenes on issues of agricultural policy, and in many cases environmental policy, is the CAP (Common Agricultural Policy): through the tools of the first and second pillar. In this paper we will focus exclusively on policies related to the second pillar of the CAP: the EAFRD (European Agricultural Fund for Rural Development), fund dedicated to rural development policies, instrument through which the EU and the States work (in Italy’s case and some other European State, the regions work too), and the RDP (Rural Development Plan). This analysis is not possible without an analytical verification of the effects of previous policies, on the territories in their entirety as on single companies or homogeneous sections. This check must be done carefully evaluating the various types of impacts and improvements resulting from the use of resources by the policy-maker and stakeholders on the different regions and in different countries. Today there are many evaluation methods that allow this analysis: extremely superficial assessments, but that allow to have instant results, fast and inexpensive, or extremely analytical and in-depth assessments. The need becomes to be able to find a good compromise between cost, schedule and results. This paper tries to propose an evaluation methodology that does not want to be exhaustive and with a degree of precision absolute but who wants to try to combine the different needs of the policy maker. Through the proposed methodology will be to demonstrate that is possible to provide to the policy an analytical analysis tool, quantitative, and therefore, sufficiently precise but does not have disproportionately high costs and timing of implementation relatively contained. Within the work will try to give a sufficiently precise framework of the current state of the science of assessment, with the obvious limits imposed both by questions of space and time, and at the same time will provide a brief overview of the tools used up to now for evaluation of RDP in Italy. Ultimately will be presented the methodological proposal for the evaluation of RDP, trying to provide a clear and accurate framework on its limitations and possibilities that its application can create.
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PANIZZI, SILVIA. "Sfide e prospettive nella valutazione del rischio ambientale dei prodotti fitosanitari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19081.

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Abstract:
La prima parte dell’elaborato presenta le origini e lo sviluppo delle politiche di valutazione del rischio per le sostanze chimiche. Dopo un primo inquadramento storico, l’attenzione è stata dedicata a temi emergenti come la valutazione delle incertezze, la necessità di integrazione delle valutazioni del rischio per l’uomo e per l'ambiente. La seconda parte presenta l’evoluzione delle politiche di valutazione del rischio dei prodotti fitosanitari, soprattutto a livello europeo (dall’applicazione della direttiva 91/414 all’attuale regolamento 1107/2009), con particolare attenzione all’applicazione del principio di precauzione. Il terzo capitolo approfondisce le fasi e gli approcci delle attuali procedure di valutazione ambientale del rischio dei pesticidi usati a livello europeo e americano; è stato in particolar modo esplorato il tema dell’individuazione degli obiettivi specifici di protezione in fase preliminare di valutazione del rischio. Il quarto capitolo tratta di un tema attualmente molto dibattuto, ovvero la valutazione dei potenziali effetti combinati sugli organismi non bersaglio esposti a più sostanze attive simultaneamente. Infine, l’obiettivo del quinto capitolo è quello di valutare la contaminazione ambientale dovuta all’applicazione di fungicidi a base rame su melo. A tale scopo è stato testato un nuovo modello per il calcolo integrato dell’esposizioni umana e ambientale MERLIN – Expo, sviluppato grazie al progetto europeo 4FUN. I risultati ottenuti per le acque superficiali e il sedimento sono stati confrontati con i risultati degli attuali modelli usati in Unione Europea, i modelli FOCUS. Le simulazioni probabilistiche hanno anche permesso di effettuare valutazioni di incertezza e sensitività sui parametri utilizzati nelle simulazioni.
This PhD thesis is a multidisciplinary work on the risk assessment of plant protection products including both legislative and scientific aspects. The first part of the thesis introduces the origin of risk assessment procedures with a wide glance on the whole process of risk analysis to protect the humans and the environment. The accent is put on emerging issues and trends, such as the uncertainties appraisal, the necessity of integration between human and environmental impacts without ignoring socio- economic and behavioural factors. The second chapter deals with the origin and development of global risk assessment policies on pesticides. It focuses in particular on European policies, from the original Directive 91/414 to the current Regulation 1107/2009 and the application of the precautionary principle. A brief comparison with US approaches for risk assessment is also presented. The third chapter gives an overview on the risk assessment procedures that nowadays provide the highest achievable protection for the environment, starting with the definition of clear and specific protection goals. The fourth chapter addresses the issue of combined risk assessment of pesticides: current approaches for the evaluation of effects on non-target organisms are analysed. The last chapter is dedicated to the estimation of the environmental contamination following the application of copper –based fungicides sprayed on orchards by using MERLIN - Expo, which is a multimedia model developed in the frame of the FP7 EU project 4FUN. The performance of the MERLIN- Expo software in estimating the contamination of the metal is also analysed through a comparison with the currently used FOCUS standard models for the calculation of pesticides concentrations in surface water and sediment. Both deterministic and probabilistic simulations have been run; the latter has allowed to perform uncertainty and sensitivity assessment.
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PANIZZI, SILVIA. "Sfide e prospettive nella valutazione del rischio ambientale dei prodotti fitosanitari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19081.

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Abstract:
La prima parte dell’elaborato presenta le origini e lo sviluppo delle politiche di valutazione del rischio per le sostanze chimiche. Dopo un primo inquadramento storico, l’attenzione è stata dedicata a temi emergenti come la valutazione delle incertezze, la necessità di integrazione delle valutazioni del rischio per l’uomo e per l'ambiente. La seconda parte presenta l’evoluzione delle politiche di valutazione del rischio dei prodotti fitosanitari, soprattutto a livello europeo (dall’applicazione della direttiva 91/414 all’attuale regolamento 1107/2009), con particolare attenzione all’applicazione del principio di precauzione. Il terzo capitolo approfondisce le fasi e gli approcci delle attuali procedure di valutazione ambientale del rischio dei pesticidi usati a livello europeo e americano; è stato in particolar modo esplorato il tema dell’individuazione degli obiettivi specifici di protezione in fase preliminare di valutazione del rischio. Il quarto capitolo tratta di un tema attualmente molto dibattuto, ovvero la valutazione dei potenziali effetti combinati sugli organismi non bersaglio esposti a più sostanze attive simultaneamente. Infine, l’obiettivo del quinto capitolo è quello di valutare la contaminazione ambientale dovuta all’applicazione di fungicidi a base rame su melo. A tale scopo è stato testato un nuovo modello per il calcolo integrato dell’esposizioni umana e ambientale MERLIN – Expo, sviluppato grazie al progetto europeo 4FUN. I risultati ottenuti per le acque superficiali e il sedimento sono stati confrontati con i risultati degli attuali modelli usati in Unione Europea, i modelli FOCUS. Le simulazioni probabilistiche hanno anche permesso di effettuare valutazioni di incertezza e sensitività sui parametri utilizzati nelle simulazioni.
This PhD thesis is a multidisciplinary work on the risk assessment of plant protection products including both legislative and scientific aspects. The first part of the thesis introduces the origin of risk assessment procedures with a wide glance on the whole process of risk analysis to protect the humans and the environment. The accent is put on emerging issues and trends, such as the uncertainties appraisal, the necessity of integration between human and environmental impacts without ignoring socio- economic and behavioural factors. The second chapter deals with the origin and development of global risk assessment policies on pesticides. It focuses in particular on European policies, from the original Directive 91/414 to the current Regulation 1107/2009 and the application of the precautionary principle. A brief comparison with US approaches for risk assessment is also presented. The third chapter gives an overview on the risk assessment procedures that nowadays provide the highest achievable protection for the environment, starting with the definition of clear and specific protection goals. The fourth chapter addresses the issue of combined risk assessment of pesticides: current approaches for the evaluation of effects on non-target organisms are analysed. The last chapter is dedicated to the estimation of the environmental contamination following the application of copper –based fungicides sprayed on orchards by using MERLIN - Expo, which is a multimedia model developed in the frame of the FP7 EU project 4FUN. The performance of the MERLIN- Expo software in estimating the contamination of the metal is also analysed through a comparison with the currently used FOCUS standard models for the calculation of pesticides concentrations in surface water and sediment. Both deterministic and probabilistic simulations have been run; the latter has allowed to perform uncertainty and sensitivity assessment.
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Dolcini, Carlotta. "Valutazione e gestione del rischio nelle filiere idro-potabili secondo il modello dei Water Safety Plan." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Il Water Safety Plan (WSP) è un metodo che permette di effettuare una valutazione dei rischi presenti in un sistema idro-potabile, dalla captazione dell’acqua al punto di consegna all’utilizzatore finale. Qui possono esserci rischi che vanno a ridurre la qualità dell’acqua distribuita, in termini di parametri chimico-fisici, o a creare problemi nella sua erogazione e, una volta identificati, il WSP permette di gestirli attraverso misure di controllo o eventuali azioni di miglioramento. Sviluppare un Water Safety Plan è un’attività molto impegnativa e onerosa, ma comporta numerosi vantaggi. In particolare, permette di ottenere un miglioramento nella gestione del sistema idro-potabile, aumentando la garanzia di qualità del prodotto distribuito e la sicurezza per il consumatore finale. Inoltre, rappresenta uno strumento di supporto nella decisione e nella programmazione strategica degli investimenti da fare nel sistema idrico. Nell’elaborato verranno descritte le fasi che compongono lo sviluppo del WSP per un determinato sistema idrico. Queste sono principalmente: identificazione dei pericoli e degli eventi pericolosi (tramite check-lists); valutazione del rischio di ogni evento pericoloso attraverso matrici di rischio; individuazione delle misure di controllo in atto nel sistema e conseguente rivalutazione del rischio; identificazione di azioni di miglioramento da implementare per ridurre i rischi elevati a un livello accettabile. Si tratta di un processo iterativo, nel quale la ricerca del risultato di ciascuna fase può richiedere una modifica di quanto definito nella fase precedente. In seguito, verranno riportati due esempi applicativi di sviluppo di WSP, realizzati nel corso di un tirocinio presso NIER Ingegneria, per due specifici sistemi acquedottistici. Infine, questi verranno analizzati e confrontati, mettendo in risalto i problemi incontrati nella loro redazione e possibili elementi di sviluppo futuro.
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Ferrato, Ilaria. "Metodi di Fourier per la valutazione dei derivati finanziari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9704/.

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Questa tesi affronta uno dei principali argomenti trattati dalla finanza matematica: la determinazione del prezzo dei derivati finanziari. Esistono diversi metodi per trattare questo tema, ma in particolare vengono illustrati i metodi che usano la trasformata di Fourier. Questi ultimi infatti ci permettono di sostituire il calcolo dell'attesa condizionata scontata, con il calcolo dell'integrale della trasformata di Fourier, in quanto la funzione caratteristica, cioè la trasformata di Fourier della funzione densità, è più trattabile rispetto alla funzione densità stessa. Vengono in primo luogo analizzate alcune importanti formule di valutazione e successivamente implementate, attraverso il software Mathematica. I modelli di riferimento utilizzati per l'implementazione sono il modello di Black-Scholes e il modello di Merton.
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Zanaroli, Matteo. "Sviluppo di un modello di valutazione dei brevetti. Il caso Datalogic S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1722/.

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Penzo, Noemi <1989&gt. "Modelli logit, probit e gompit per la valutazione del rischio sistemico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6673.

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Abstract:
La crisi finanziaria del 2007-2009 non solo ha attaccato l’economia globale in maniera diversificata, ma ha anche generato effetti differenti per i diversi paesi colpiti. Proprio avendo preso atto della crisi di liquidità, che si è profilata in Europa e non solo, e della presenza di situazioni di estrema difficoltà in cui versano i mercati finanziari, si è dovuto riscoprire una tipologia di rischio che prima della crisi era stato considerato secondariamente, si tratta del rischio sistemico. Questa tipologia di rischio non scaturisce, come si pensava inizialmente, solo a seguito di crisi di tipo valutario o di crisi bancarie, ma oltre alle banche ha colpito anche altri settori come hedge funds, assicurazioni, brokers ecc. Per studiare la salute del nostro sistema economico bisogna andare ad analizzare le relazioni esistenti all’interno di un sistema in cui autorità di vigilanza, intermediari finanziari e destinatari dei servizi offerti sono sempre più legati tra loro. Il legame tra queste figure che lavorano nei mercati è così forte che uno shock, che può essere creato da una qualsiasi tipologia di evento negativo, riesce a diffondersi talmente velocemente da riuscire a produrre quell’effetto definito “effetto domino” che va a colpire tutti gli intermediari presenti sul mercato. A seguito di questa “reazione a catena” le tensioni che si vengono a generare a causa del fallimento di una società di intermediazione finanziaria o di una banca, si ripercuotono non solo sugli altri intermediari ma anche nei diversi mercati, provocando il fallimento di tutti quei soggetti che sono presenti sul mercato. La crisi è riuscita a mettere in risalto come gli operatori di mercato non siano capaci di reggere un sistema che, grazie ai progressi tecnologici dell’informazione e ai diffusissimi mezzi di comunicazione, risulta effettivamente complesso. Per questo motivo organizzazioni internazionali e le banche centrali hanno concentrato sforzi e tempo per incrementare modelli e strumenti che siano d’aiuto al fine di valutare, individuare e monitorare costantemente possibili minacce che possono andare ad intaccare la stabilità del sistema. La recente crisi finanziaria ha messo in risalto quelli che sono i limiti del nostro sistema, sia dal punto di vista della regolamentazione, che da quello della supervisione degli intermediari e dei mercati. Il problema più evidente è dato dal fatto che si è sempre posta l’attenzione sulla solidità delle singole componenti che compongono il sistema finanziario, cioè inizialmente si è sempre avuto un approccio micro-prudenziale anziché tenere presente la stabilità del sistema nella sua complessità. La crisi infatti ha mostrato come il sistema è stato vulnerabile, tant’è vero che shock che si ritenevano circoscritti a determinati settori, hanno infine intaccato l’intero sistema.
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Tajani, C. "La valutazione difficile delle politiche del lavoro : un modello di valutazione d'impatto occupazionale dell'introduzione del lavoro interinale in Italia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/45098.

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Nanni, Davide. "Rendimento ventricolare: valutazione mediante modello analitico semplificato." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20046/.

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ABSTRACT Prendendo come riferimento l’articolo D. Burkhoff e K. Sagawa, Am. J. Physiol. 250: R1021-R1027, 1986, si presenta il metodo di calcolo del rendimento ventricolare, definito come il rapporto fra il lavoro meccanico svolto dal ventricolo sinistro (Stroke Work) e la quantità di ossigeno consumata dal miocardio ventricolare, utilizzando il semplice modello analitico proposto dagli stessi autori. Tale modello mette in relazione il lavoro meccanico e il consumo di ossigeno ventricolari con le proprietà del sistema arterioso sistemico e del ventricolo sinistro. Le proprietà del ventricolo sinistro sono state descritte con la retta pressione-volume di fine sistole, caratterizzata dalla pendenza Ees (elastanza ventricolare telesistolica) e dall’intercetta V0. Il carico ventricolare è stato descritto sinteticamente mediante l’elastanza arteriosa efficace Ea. Il consumo di ossigeno è stato stimato come l’area della curva pressione-volume ventricolare. L’analisi del modello ha indicato che: 1. Lo Stroke Work (SW) è massimo quando l’elastanza arteriosa efficace ha lo stesso valore dell’elastanza ventricolare telesistolica (Ea = Ees); 2. il post-carico (Ea) che corrisponde al massimo rendimento è sempre inferiore a quello che fornisce il massimo SW; 3. SW e il rendimento di un cuore debole (ovvero con un basso valore di Ees) sono più sensibili a cambiamenti nel post-carico che in un cuore forte (valore di Ees più alto); 4. c’è una relazione di tipo sigmoidale tra volume telediastolico e rendimento ventricolare, che raggiunge il suo massimo a volumi al di fuori del limite superiore dell’intervallo fisiologico. I risultati dell'analisi del modello sono coerenti con il precedente lavoro sperimentale e suggeriscono che le proprietà cardiovascolari, in condizioni fisiologiche, sono impostate più verso l'ottimizzazione del rendimento ventricolare che all’ottimizzazione dello SW.
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BONOMI, TULLIA. "Sistemi Informativi Territoriali per la valutazione del bilancio del sistema idrogeologico milanese." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 1995. http://hdl.handle.net/10281/14096.

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Abstract:
L'oggetto dello studio è stato la valutazione del bilancio di massa delle acque sotterranee nel sistema idrogeologico nell'area milanese utilizzando i SIT ed applicando un modello di flusso, con particolare riguardo alla ricostruzione delle caratteristiche idrogeologiche del sistema. La zona in esame viene considerata, da un punto di vista idrogeologico, come sede di un acquifero monostrato salvo locali situazioni con presenza di intervalli argillosi che ne interrompono la continuità. I corpi presenti costituiscono una litozona rappresentata, da un punto di vista tessiturale, prevalentemente da termini ghiaiosi e ghiaioso-sabbiosi, con locali e discontinui livelli argillosi, geneticamente attribuiti a depositi fluvioglaciali ed alluvionali. Data l'estensione dell'area di studio, 1989 km2, che interessa il territorio di 189 comuni compreso quello di Milano, con quasi quattro milioni di abitanti ed un prelievo idrico complessivo annuo per tutta l'area superiore al miliardo di m3, è stato necessario mettere a punto un sistema informatizzato di gestione ed elaborazione dei dati. Tale attività è stata realizzata all'interno di un sistema integrato di hardware e software (SIT) che permette di operare sia con formati vettoriali che raster. Per la valutazione del bilancio idrogeologico è stato necessario valutare la distribuzione territoriale degli elementi e dei fattori del sistema sia per quanto riguarda le geometrie ed i parametri idrogeologici dei corpi interessati, sia relativamente alla variazione, nel tempo e nello spazio, dei fattori dinamici relativi alle entrate ed alle uscite dal sistema. Sono stati elaborati i dati relativi ai pozzi pubblici (1858) e privati (3001) raccolti, georeferenziati ed archiviati in un database associato a programmi per l'elaborazione statistica. Sono stati utilizzati software realizzati allo scopo, per ricostruire la distribuzione di classi granulometriche significative ai fini del modello idrogeologico, nell'intervallo di sottosuolo definito dalla litozona ghiaioso-sabbiosa. Sono state anche effettuate elaborazioni per definire con precisione le geometrie della zona. E' stata inoltre messa a punto una tecnica di elaborazione che consente, tramite estrazione dal database dei dati relativi a tutti i pozzi che captano solamente l'acquifero interessato e dei quali fossero contemporaneamente presenti i dati idraulici, di valutare la distribuzione della permeabilità e della trasmissività dell'acquifero. E' stata verificata una buona corrispondenza tra le zone interessate da elevate percentuali di termini grossolani e le zone ad elevata permeabilità e portata specifica. La ricostruzione dell'andamento della falda libera, nel tempo e nello spazio, è stata effettuata mediante elaborazione dei dati piezometrici mensili archiviati nel database. Sono stati raccolti ed inseriti nel database i dati piezometrici mensili storici di 92 stazioni, relativi agli ultimi 18 anni, e per alcune di esse quelli dal 1936. Per tutte le stazioni della rete CAP, inoltre, sono stati raccolti ed archiviati i dati relativi al quadriennio 1990-1993. Il livello della falda è funzione dei parametri idrogeologici dell'acquifero e dei fattori dinamici che agiscono sul sistema. In particolare la risposta della falda rappresenta l'effetto dinamico dell'interazione delle masse d'acqua in entrata ed in uscita variabili nel tempo e nello spazio. Per valutare l'evoluzione sinergica degli elementi che caratterizzano il bilancio del sistema, sono state considerate le sequenze storiche rappresentate da precipitazioni ed irrigazioni per le entrate e da prelievi dai pozzi e venute a giorno dai fontanili per le uscite. I trend socio-economici, indicativi di un diverso uso del territorio, agricolo e/o industriale, sono stati confrontati con l'andamento piezometrico per valutarne le connessioni ed i rapporti. Si e' riscontrato che non vi e' una corrispondenza univoca tra uno solo dei fattori in entrata o in uscita con l'evoluzione della falda, ma che invece tutti i fattori concorrono sinergicamente a determinarne l'andamento; inoltre l'influenza dei vari fattori varia nell'ambito del sistema idrogeologico considerato nel tempo e nello spazio. E' stato quindi applicato un modello matematico numerico di flusso delle acque sotterranee a differenze finite tridimensionale (Modflow) per la valutazione del bilancio di massa del sistema idrogeologico considerato e la simulazione della superficie piezometrica. Per l'inserimento dei dati nel modello, sono state messe a punto diverse tecniche informatiche che permettono di interfacciare tra loro i numerosi sistemi utilizzati. I dati reali sono stati georeferenziati ed interpolati per tutta l'area previa discretizzazione con una griglia a maglie quadrate di 500 m di lato, costituita da 136 colonne e 104 righe pari a 14144 celle, per poterli importare direttamente nel modello.. Per tutti gli elementi che caratterizzano le geometrie, i parametri e le voci del bilancio del sistema idrogeologico sono state elaborate le matrici relative alla loro distribuzione spaziale e temporale. Il modello è stato tarato per il 1990, ultimo anno del quale sono disponibili tutti i dati del bilancio idrogeologico. Questi sono complessivamente costituite da poco meno di un miliardo di m3/a in entrate, di cui un 30% dovuto alle precipitazioni ed il rimanente alle irrigazioni, e poco più di un miliardo di m3/a in uscita, legati essenzialmente a prelievi pubblici e privati. La distribuzione delle quantità relative alle varie voci è stata differenziata all'interno dell'area in base: alle diverse quantità di erogazioni effettuate dai consorzi irrigui sia arealmente che mensilmente; alle percentuali di territorio effettivamente irrigato, valutando cella per cella la percentuale di aree urbanizzata e quella agricola; al regime dei prelievi durante l'intero arco dell'anno. I limiti del modello applicato al sistema sono stati così definiti: a potenziale controllato rappresentato dai Fiumi Ticino ed Adda, ad Ovest e ad Est; a potenziale controllato nella zona meridionale lungo la linea dei fontanili; di ricarica nella zona settentrionale. In base alle elaborazioni effettuate ed alla conseguente calibratura del modello, sono state simulate le piezometrie nell'arco di tempo del 1990, con passi di tempo mensili. Le piezometrie così ottenute sono risultate essere analoghe con quelle reali, sia per le oscillazioni mensili che per la loro distribuzione areale. Il modello ha simulato le direzioni di flusso, il gradiente piezometrico e le quote della falda con una variazione complessiva, dopo un intero anno, riferita alle differenze tra piezometrie reali e quelle simulate del mese di dicembre sull'ordine di 2 m al massimo per l'80% dell'area. Successivamente, visti i buoni risultati ottenuti, è stata effettuata una simulazione su 2 anni consecutivi, il '90 e il '91 con passi di tempo mensili, ipotizzando i dati non disponibili relativi ad alcuni fattori di bilancio. La piezometria così simulata alla fine dei 2 anni, dicembre 1991, è risultata essere analoga come distribuzione territoriale ed oscillazioni mensili con quella reale, mentre sono risultate essere più marcate, in senso negativo, le differenze tra quella reale e quella simulata, comunque sull'ordine di 2 m sul 70% dell'intera area considerata. I risultati ottenuti dall'elaborazione del modello devono essere valutati tenendo presente che vi sono delle disomogeneità dei dati e/o delle imprecisioni riferite a: - distribuzione spaziale di alcuni parametri idrogeologici in quanto desunti indirettamente dalla distribuzione delle tessiture dei corpi costituenti il sottosuolo; - distribuzione spaziale e temporale di alcuni fattori di bilancio, di cui sono note solo le quantità complessive annue e le attribuzioni a generiche entità territoriali; - distribuzione della piezometria reale iniziale riferita a misure effettuate in condizioni statiche, mentre quella simulata si riferisce a condizioni dinamiche; - distribuzione piezometrica reale iniziale con locali anomalie cui non corrispondono analoghe anomalie nei valori dei parametri idrogeologici considerati; - problemi strettamente connessi alla modellistica non facilmente adattabile a complesse situazioni reali, per cui vi sono alcune schematizzazioni riferite, per esempio, alle geometrie dei corpi interessati. L'integrazione e la omogeneizzazione di tali informazioni richiederebbe un notevole dispendio sia in termini di risorse economiche che di tempo per poterle adeguatamente effettuare, probabilmente però senza riuscire ad ottenere un proporzionale miglioramento dei risultati. Data la metodologia adottata è comunque possibile aggiornare, integrare, omogeneizzare i dati in qualsiasi momento. In ogni caso i risultati ottenuti con le simulazioni sono i migliori possibili, in funzione dei dati attualmente disponibili, e comunque validi in base al confronto con la realtà. Si ritiene quindi che in una analisi costi benefici i risultati ottenuti siano buoni. Lo sviluppo di un database e di software originali ha anche permesso di ricostruire, in base ad un notevole numero di pozzi e relative stratigrafie (2784), la distribuzione delle tessiture nei corpi idrogeologici considerati. L'utilizzo di un SIT ha permesso di poter applicare in modo adeguato un modello di simulazione in quanto è stato possibile valutare in modo ottimale la distribuzione dei vari elementi del sistema idrogeologico che sono estremamente articolati sia spazialmente che temporalmente. Inoltre è stato possibile, in tempi relativamente brevi, aggiornare, integrare, migliorare, correggere i dati e conseguentemente la loro relativa distribuzione matriciale.
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Negri, Giulio <1992&gt. "Mental framing: le conseguenze di una errata valutazione del modello mentale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13191.

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Abstract:
Il mental framing, così come i modelli mentali, sono delle rappresentazioni schematiche della realtà fissate nella mente del manager. In questo trattato si analizzeranno le conseguenze in termini di performance di una errata valutazione e determinazione del modello mentale. Il tutto sarà studiato con il supporto di un modello matematico sviluppato in matlab sulla base di una simulazione già esistente.
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CURIONI, SUSANNA. "Paesaggio e trasformazione. Metodologie di lettura e valutazione per nuovi modelli organizzativi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266798.

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Abstract:
The thesis explores the link between project and landscape from the point of view of the evaluation methodologies of the landscape quality and on the grounds of the contemporary debate and the different cultural and legislative attitudes to the topic. Beginning from the definition of the word, which has its origin in the studies of geographical disciplines of the XIX century, the landscape is no longer a simple object of the aesthetical perception, but a complex category founded on a variety of different factors which all contribute to its definition: strictly “scientific” factors, pertaining to a vast range of established disciplines, and so-called “cultural” factors combining the historical, social, economic aspects which are the result of the indissoluble relation between man and environment. The landscape represents the complexity of reality, an interpretative cultural category that units and adds a variety of aspects, traces, material and immaterial elements determined by the processes and the actions that over the centuries changed the territory. Against the remark, on the one end, of the processes of transformation to which are continuously submitted the contemporary landscapes which, by creating a crisis of the model that historically accompanies their development and the transformations, nowadays reveal a situation deeply compromised of the Italian context and, on the other end, of the weakness of the traditional instruments of planning which are no longer adequate to the interpretation and the management of the complexity of the transformation processes caused by the present phase of globalization, the research analyzes the potentiality of the landscape role as an instrument of transformation and main motor of the territorial policies trough the identification of instruments and methods aimed at the construction of parameters and criteria for the implementation of new organizational models of the territory. While we register a rising sensitization towards the implementation of a sustainable development of the territory, the promotion of the cultural heritage and the recognition of the local identities, only today has a need emerged of methodologies and innovative models able to interpret at different scales and in different contexts the principles inherent in the international convention and to give appropriate policies for the regeneration and the rehabilitation of landscapes that are often damaged. Definition of a rigorous methodology for the study of landscape, supported by the experimental application in some processes especially significant and exemplary in the Italian context, offers objective criteria and elements for assessment of the main factors and policies contributing to the development of sustainable models of organisation of the territory and is therefore an innovative tool to the application of the European Convention and thereby can become a valid support to indicate a direction for the action and evolution of the dynamics of the transformation processes of the landscape.
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Dal, Bò Ilaria <1994&gt. "Competenze trasversali: valutazione empirica di un nuovo modello del Ca'Foscari Competency Center." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16361.

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Abstract:
Nel mercato del lavoro un tema che sta ricevendo sempre maggior attenzione è quello delle competenze trasversali. L’elaborato affronta questo tema soffermandosi nello specifico su un numero limitato di soft skills, ovvero networking, developing others, conflict management, customer focus e leadership. L’obiettivo finale è quello di convalidare un nuovo modello di analisi delle competenze trasversali proposto dal Ca'Foscari Competency Center. Per ciascuna delle competenze prese in considerazione, l'elaborato analizza la teoria esistente soffermandosi sulle relazioni di tali competenze con variabili anagrafiche e personali, proponendo successivamente un confronto tra i dati raccolti e il modello analizzato.
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Platon, Dmitrii <1987&gt. "Cartolarizzazione dei crediti. Un modello di contagio per la valutazione delle Collateralized Debt Obligations (CDOs)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7054.

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Abstract:
Le analisi condotte sulla recente crisi finanziaria hanno messo in evidenza il ruolo che ha avuto il massiccio ricorso alle operazioni di cartolarizzazione, soprattutto da parte delle banche, configurandosi tra i principali driver della crisi. Tra i prodotti collegati alle operazioni di cartolarizzazione, assumono particolare rilievo i Collateralized Debt Obligation (CDO): derivati creditizi che permettono di trasferire il rischio di credito connesso al portafoglio di attività sottostanti dal soggetto cedente al mercato. La scarsa trasparenza informativa, nonché la complessità tecnica e strutturale di questi prodotti hanno reso difficile la loro corretta valutazione. In questa tesi verrà analizzato il concetto di securitisation all’interno del quadro normativo di riferimento mettendo in evidenza i cambiamenti del mercato dopo la crisi. Verranno successivamente illustrati i metodi quantitativi per la valutazione dei CDO e infine verrà proposto un modello di pricing del prodotto mediante l’implementazione in Matlab.
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Nappini, Omar <1997&gt. "Il modello integrato DEA-BSC a due stadi per la valutazione delle performance dei musei: il caso della Fondazione Musei Senesi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20449.

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Abstract:
La valutazione della performance nel settore culturale ha acquisito notevole importanza negli ultimi decenni a seguito della diffusa concezione del museo come un’azienda e l’introduzione di pratiche manageriali in questo settore. Il presente lavoro si prefigge di analizzare e applicare il modello integrato DEA-BSC a due stadi per misurare l’efficienza di un gruppo di musei. Inizialmente le metodologie Balanced Scorecard (BSC) e Data Envelopment Anlysis (DEA) vengono analizzate separatamente e approfondite nella loro applicazione alle istituzioni museali, successivamente è riportata la letteratura sui possibili approcci di integrazione delle due metodologie. La metodologia della Balanced Scorecard permette di individuare i fattori critici di successo delle organizzazioni museali, che sono poi tradotti in variabili di input e output nei modelli DEA. La prima fase prevede il calcolo di un punteggio di efficienza per ogni singola prospettiva BSC. La seconda fase, invece, utilizza un ulteriore modello DEA in cui le variabili di output sono i punteggi di efficienza calcolati nella fase precedente. Al fine di verificare la fattibilità e la validità del modello, quest’ultimo è impiegato per calcolare l’efficienza di alcuni musei della rete Fondazione Musei Senesi.
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Ferilli, Lorenzo. "Modelli ad elementi finiti personalizzati da dati TAC per la valutazione del rischio di frattura del collo del femore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19039/.

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Abstract:
La frattura del collo femorale è una condizione clinica frequente in soggetti osteoporotici, per i quali rappresenta la principale causa di invalidità, perdita di autosufficienza e mortalità. Sin dallo scorso millennio è stata adottata una politica di valutazione del rischio di frattura femorale attraverso operazioni di screening della popolazione effettuate seguendo varie modalità, fra le quali il metodo degli elementi finiti. Il lavoro si concentra sull'applicazione dei processi di segmentazione di un'immagine DICOM, l'ottenimento di una mesh tridimensionale, l'impostazione e l'avvio di una simulazione strutturale statica eseguita attraverso il metodo degli elementi finiti, allo scopo di valutare l'applicabilità di questa metodologia in operazioni di screening della popolazione e di valutazione del rischio di frattura del femore.
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Menozzi, Claudia. "Analisi del Servizio Ferroviario Regionale e del modello di esercizio. Linea Pontremolese: valutazione delle caratteristiche e dei parametri geometrici del tratto Parma – Fornovo ed ipotesi di potenziamento del servizio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/216/.

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Benamati, Mattia. "Applicazione di un modello previsionale di impatto acustico per la valutazione del rumore ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16388/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi, sviluppata nel corso di una attività professionale, è quello di dimostrare che, attraverso l’utilizzo di un software previsionale ed il relativo modello di calcolo, basato su metodologie standardizzate e riconosciute a livello internazionale, è possibile analizzare il rumore generato da uno specifico sito (nel presente caso un allevamento avicolo) sia allo stato di fatto che allo stato di progetto a seguito di una modifica delle sorgenti sonore che lo caratterizzano. L'attività ha comportato sopralluoghi in campo, rilevazioni strumentali fonometriche e la creazione di un modello tridimensionale di calcolo. I risultati ottenuti indicano che il rumore generato, sia per lo stato di fatto che di progetto, è conforme dal punto di vista legislativo.
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Forastieri, Gianluca <1970&gt. "La gestione aziendale del servizio idrico integrato: dal modello organizzativo alla valutazione della performance." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/881/1/Tesi_Forastieri_Gianluca.pdf.

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Forastieri, Gianluca <1970&gt. "La gestione aziendale del servizio idrico integrato: dal modello organizzativo alla valutazione della performance." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/881/.

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Fabiani, Michele. "Valutazione del comportamento differito di una trave inflessa realizzata in due fasi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/267/.

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Abstract:
La presente tesi analizza il comportamento differito in una prova di flessione su quattro punti su una trave prefabbricata con getto di soletta integrativa in opera. Sono riportati i risultati della prova di carico e di rottura sulla trave. Le prove sono state eseguite presso il Laboratorio di Prove Strutture (DISTART) dell'Università di Bologna. La trave è composta di due tipi di calcestreuzzo, realizzati in tempi diversi e con proprietà meccaniche diverse. L'obiettivo della campagna sperimentale è studiare l'effetto delle fasi di costruzione sull'evoluzione delle tensioni e delle deformazioni nel tempo e sulla resistenza ultima della trave. Il comportamento sperimentale è stato confrontato con i risultati numerici ottenuti con un modello a fibre in grado di cogliere anche i fenomeni legati al creep.
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Carisi, Francesca. "Modello quasi-bidimensionale per la valutazione del rischio idraulico da esondazione fluviale nella Pianura Padana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3293/.

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Carretta, Elisa <1975&gt. "L'impiego del modello di Rash per la valutazione della soddisfazione del paziente nell'ambito delle strutture sanitarie di ricovero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1490/1/Carretta_Elisa_tesi.pdf.

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Abstract:
Hospitals and health service providers are use to collect data about patient’s opinion to improve patient health status and communication with them and to upgrade the management and the organization of the health service provided. A lot of survey are carry out for this purpose and several questionnaire are built to measure patient satisfaction. In particular patient satisfaction is a way to describe and assess the level of hospital service from the patient’s point of view. It is a cognitive and an emotional response to the hospital experience. Methodologically patient satisfaction is defined as a multidimensional latent variable. To assess patient satisfaction Item Response Theory has greater advantages compared to Classical Test Theory. Rasch model is a one-parameter model which belongs to Item Response Theory. Rasch model yield objective measure of the construct that are independent of the set of people interviewed and of set of items used. Rasch estimates are continuous and can be useful to “calibrate” the scale of the latent trait. This research attempt to investigate the questionnaire currently adopted to measure patient satisfaction in an Italian hospital, completed by a large sample of 3390 patients. We verify the multidimensional nature of the variable, the properties of the instrument and the level of satisfaction in the hospital. Successively we used Rasch estimates to describe the most satisfied and the less satisfied patients.
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Carretta, Elisa <1975&gt. "L'impiego del modello di Rash per la valutazione della soddisfazione del paziente nell'ambito delle strutture sanitarie di ricovero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1490/.

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Abstract:
Hospitals and health service providers are use to collect data about patient’s opinion to improve patient health status and communication with them and to upgrade the management and the organization of the health service provided. A lot of survey are carry out for this purpose and several questionnaire are built to measure patient satisfaction. In particular patient satisfaction is a way to describe and assess the level of hospital service from the patient’s point of view. It is a cognitive and an emotional response to the hospital experience. Methodologically patient satisfaction is defined as a multidimensional latent variable. To assess patient satisfaction Item Response Theory has greater advantages compared to Classical Test Theory. Rasch model is a one-parameter model which belongs to Item Response Theory. Rasch model yield objective measure of the construct that are independent of the set of people interviewed and of set of items used. Rasch estimates are continuous and can be useful to “calibrate” the scale of the latent trait. This research attempt to investigate the questionnaire currently adopted to measure patient satisfaction in an Italian hospital, completed by a large sample of 3390 patients. We verify the multidimensional nature of the variable, the properties of the instrument and the level of satisfaction in the hospital. Successively we used Rasch estimates to describe the most satisfied and the less satisfied patients.
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Cavallini, Francesco. "Valutazione degli effetti del ritiro del calcestruzzo in un impalcato da ponte a sezione mista con modelli analitici e numerici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10332/.

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Abstract:
Il lavoro si pone l’obiettivo di studiare in modo approfondito il fenomeno del ritiro del calcestruzzo, in un primo momento come fenomeno fisico verificandone gli effetti su elementi strutturali semplici, per poi approfondire in un secondo momento gli effetti indotti su una struttura reale, nello specifico su un impalcato da ponte a sezione mista. Tramite questo percorso di studio articolato in fasi di studio prettamente teoriche, seguite dall’analisi del fenomeno su modelli realizzati con software FEM, si vuole indagare il fenomeno del ritiro del calcestruzzo dal punto di vista fisico, capire l’entità delle azioni che si manifestano nelle strutture come effetto di tale fenomeno ed infine valutare se effettivamente il ritiro abbia rilevanza pratica solo nell’ambito delle verifiche allo Stato Limite di Esercizio.
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PANNELLA, Micaela. "Valutazione degli effetti del Dexametasone e del Cisplatino nei modelli sperimentali in vitro (OC-k3)e in vivo(Ratti Wistar)." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2011. http://hdl.handle.net/11392/2388742.

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Abstract:
In this thesis I want to evaluate the Dexamethasone and Cisplatin effects in vitro (OC-k3) and in vivo (Rats Wistar) model. On more I want to get the protocol for future gene therapy, using the new non-viral transposable element Sleeping Beauty in vitro model (Human Fetal Auditory Stem Cells (hFASC). The Cisplatin is an antineoplastic agent used to contrast different types of malignant tumors (testicolaris, ovaric, bladder, neck and head). This drug is very toxic and it generates many side effects like ototoxicity. This agent destroys the inner ear tissues, but they are not able to regenerate for this manner it is very important to study the otoprotective drugs mechanisms. There are many agents otoprotective and I want to remember the Dexamethasone. Dexamethasone is a glucocorticoid and usually it is used to contrast the inflammatory processes. The aim of this thesis is evaluating the drugs effects and protective effect of Dexamethasone against the Cisplatin toxicity. I used the cell line OC-k3 for in vitro model, because these cells derive from immortal mouse inner ear. The OC-k3 don’t show the neurological markers, but epidermal markers. For evaluating the drugs toxicity I used the flow citometry and I noted that the Cisplatin toxicity is time dependent. Dexamethasone is not toxic and is able to protect the cells from Cisplatin action. Another method for toxicity and protection evaluation is studying the cytoskeleton morphology. I noted that after 24h Cisplatin and Dexamethasone are not toxic for OC-k3, but after 48h Cisplatin destroys the cytoskeleton, while Dexamethasone is not toxic and protects the cells from Cisplatin action. Finally I studied the apoptosis marker after Cisplatin and Dexamethasone treatment. Cisplatin generates apoptosi intrinsecal via, but Dexamethasone is not toxic and it protects the cells, because they don’t show the apoptosis marker. I can conclude that Cisplatin is toxic for OC-k3 and Dexamethasone is not toxic and it is able to protect the cells from Cisplatin action. In vivo model I used the Wistar rats and I injected the drugs introperitoneal via alone and in co-treatmennt. To evaluate the drugs effects I used the microscope (SEM) and Immunoistochemistry. I noted that Cisplatin destroys the inner ear tissues and Dexamethasone is not toxic and protects the tissues from Cisplatin action. In vitro and in vivo model, Cisplatinand Dexamethasone generate the same effects; Cisplatin is toxic as for the cells as for the tissues. Dexamethasone is not toxic and it is protective as for cells as for tissues. For gene therapy I used hFASC and I trasfected them with new non viral transposable element: Sleeping Beauty. Two plasmids derive from this transposable element (pT2/veus: gene for GFP, SB100: gene for transposase). I used different concentrations of these plasmids for evaluating their toxicity, I noted that high concentrations of plasmids are toxic for the cells and the green cells number decreases during the incubation time. I decided to decrease the plasmids concentrations and I noted that the green cells number increases. I can conclude that high concentrations of plasmids are toxic for the cells, but I can transfect the cells without problem if I use low concentrations. After I evaluate if the cells are able to express the typical marker of undifferentiated cells (SOX 2, PAX 2, OCT4). With immunoistochemistry I noted the cells show these typical markers. Finally I decided to differentiate the transfected cells to bipolar neurons and cells like hair cells. I got that no transfected cells are able to differentiate to neuronal cells and cells like hair cells only. It is not significant result because I had one only single cell transfected in that cells pool.
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Vornoli, Andrea <1986&gt. "Caratterizzazione di un nuovo modello di NAFLD e valutazione del potenziale effetto antisteatotico di estratti vegetali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7481/1/Tesi_di_Dottorato_PDF.pdf.

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Abstract:
Nella presente tesi, abbiamo caratterizzato un modello di ratto trattato con dieta iperlipidica e streptozotocina (D), utilizzato per valutare i potenziali effetti anti-steatotici di una miscela contenente 5 estratti vegetali (caigua, soia, erba medica, carciofo e riso rosso fermentato) somministrata a due differenti dosaggi (0,3 [A] e 1 mg/Kg [B]) e confrontata con il controllo positivo eugenolo (E) ed il veicolo di somministrazione latte di soia (M). I valori concernenti colesterolo, LDL, glucosio, ALT ed il contenuto di lipidi nel tessuto epatico sono risultati aumentati in D, A ed M, rispetto ai CTR, e ripristinati significativamente in B ed E. Le attività marcatrici del CYP2E1 (p-nitrofenolo idrossilasi ed anilina-idrossilasi) e le analisi di Western blotting per le proteine CYP2E1 e CYP4A hanno evidenziato una significativa induzione su D, A ed M ed un parziale ripristino dei valori di controllo in B. Dal dosaggio del GSH e della carbonilazione delle proteine è stata evidenziata la presenza di stress ossidativo nei ratti iperlipidici, significativamente ridotta nel B. La presenza del colesterolo nella dieta iperlipidica è stata determinante per la significativa riduzione dei geni HMGCR ed LDLr. Dall’analisi di geni coinvolti nell’infiammazione e nello stress mitocondriale si è evidenziato un significativo aumento nei gruppi D, A e M rispetto al CTR, mentre una significativa riduzione si è osservata in B ed E. Per estendere la caratterizzazione del ratto HFD/STZ, in un nuovo esperimento abbiamo analizzato geni chiave del metabolismo del colesterolo e del trasporto degli acidi biliari. Abbiamo osservato un’induzione dei geni responsabili della formazione dell’acido colico CYP7A1 e CYP8B1, ma non di quelli dell’acido chenodeossicolico CYP27A1 e CYP7B1. Inoltre è emersa una diminuita espressione di SHP (gene chiave per l’inibizione feedback del CYP7A1 e del CYP8B1) e dei geni responsabili del trasporto degli acidi biliari, del colesterolo, e della fosfatidilcolina.
In this thesis, we characterized a rat model treated with a high fat diet and low dose of streptozotocin (HFD/STZ, D), to evaluate the anti-steatotic effects of a 5 plant extracts mixture (caigua, soybean, alfalfa, artichoke and fermented red rice) administered at two different doses (0.3 [A] and 1 mg/kg [B]) and compared to the positive control eugenol (E) and the vehicle soy milk (M) administration. Cholesterol, LDL, glucose and ALT blood parameters values and liver lipids content were increased in D, A and M, with the respect to CTR, and significantly recovered in B and E. CYP2E1 specific activities (p-nitrophenol hydroxylase and aniline hydroxylase) and Western blot analysis for CYP2E1 and CYP4A proteins were induced in D, A and M, and partially restored in B. GSH and protein carbonylation analysis highlighted, compared to CTR, the presence of oxidative stress in HFD/STZ rats, which was significantly reduced in B. The analysis of genes involved in inflammation (IL6, TNFα) and mitochondrial stress revealed a significant increase in A, D, M groups, but not in E and B. The presence of 2% of cholesterol in the high fat diet determined a significant reduction of HMGCR and LDLr transcripts. To extend the characterization of our steatotic rat model, we analyzed key genes of cholesterol metabolism and bile acids transporters in a new experiment. It was observed an induction of CYP7A1 and CYP8B1 genes responsible for the formation of cholic acid (CA), but not of CYP27A1 and CYP7B1, which lead to chenodeoxycholic acid (CDCA). In addition, we observed a decreased expression of FXR-regulated SHP (the key gene for the feedback CYP7A1 and CYP8B1 inhibition) and of the genes responsible for the transport of bile acids (NTCP, MRP2/4, OATP1A1, OATP1B2, BSEP), cholesterol (ABCG5), and phosphatidylcholine (MDR3).
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Vornoli, Andrea <1986&gt. "Caratterizzazione di un nuovo modello di NAFLD e valutazione del potenziale effetto antisteatotico di estratti vegetali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7481/.

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Abstract:
Nella presente tesi, abbiamo caratterizzato un modello di ratto trattato con dieta iperlipidica e streptozotocina (D), utilizzato per valutare i potenziali effetti anti-steatotici di una miscela contenente 5 estratti vegetali (caigua, soia, erba medica, carciofo e riso rosso fermentato) somministrata a due differenti dosaggi (0,3 [A] e 1 mg/Kg [B]) e confrontata con il controllo positivo eugenolo (E) ed il veicolo di somministrazione latte di soia (M). I valori concernenti colesterolo, LDL, glucosio, ALT ed il contenuto di lipidi nel tessuto epatico sono risultati aumentati in D, A ed M, rispetto ai CTR, e ripristinati significativamente in B ed E. Le attività marcatrici del CYP2E1 (p-nitrofenolo idrossilasi ed anilina-idrossilasi) e le analisi di Western blotting per le proteine CYP2E1 e CYP4A hanno evidenziato una significativa induzione su D, A ed M ed un parziale ripristino dei valori di controllo in B. Dal dosaggio del GSH e della carbonilazione delle proteine è stata evidenziata la presenza di stress ossidativo nei ratti iperlipidici, significativamente ridotta nel B. La presenza del colesterolo nella dieta iperlipidica è stata determinante per la significativa riduzione dei geni HMGCR ed LDLr. Dall’analisi di geni coinvolti nell’infiammazione e nello stress mitocondriale si è evidenziato un significativo aumento nei gruppi D, A e M rispetto al CTR, mentre una significativa riduzione si è osservata in B ed E. Per estendere la caratterizzazione del ratto HFD/STZ, in un nuovo esperimento abbiamo analizzato geni chiave del metabolismo del colesterolo e del trasporto degli acidi biliari. Abbiamo osservato un’induzione dei geni responsabili della formazione dell’acido colico CYP7A1 e CYP8B1, ma non di quelli dell’acido chenodeossicolico CYP27A1 e CYP7B1. Inoltre è emersa una diminuita espressione di SHP (gene chiave per l’inibizione feedback del CYP7A1 e del CYP8B1) e dei geni responsabili del trasporto degli acidi biliari, del colesterolo, e della fosfatidilcolina.
In this thesis, we characterized a rat model treated with a high fat diet and low dose of streptozotocin (HFD/STZ, D), to evaluate the anti-steatotic effects of a 5 plant extracts mixture (caigua, soybean, alfalfa, artichoke and fermented red rice) administered at two different doses (0.3 [A] and 1 mg/kg [B]) and compared to the positive control eugenol (E) and the vehicle soy milk (M) administration. Cholesterol, LDL, glucose and ALT blood parameters values and liver lipids content were increased in D, A and M, with the respect to CTR, and significantly recovered in B and E. CYP2E1 specific activities (p-nitrophenol hydroxylase and aniline hydroxylase) and Western blot analysis for CYP2E1 and CYP4A proteins were induced in D, A and M, and partially restored in B. GSH and protein carbonylation analysis highlighted, compared to CTR, the presence of oxidative stress in HFD/STZ rats, which was significantly reduced in B. The analysis of genes involved in inflammation (IL6, TNFα) and mitochondrial stress revealed a significant increase in A, D, M groups, but not in E and B. The presence of 2% of cholesterol in the high fat diet determined a significant reduction of HMGCR and LDLr transcripts. To extend the characterization of our steatotic rat model, we analyzed key genes of cholesterol metabolism and bile acids transporters in a new experiment. It was observed an induction of CYP7A1 and CYP8B1 genes responsible for the formation of cholic acid (CA), but not of CYP27A1 and CYP7B1, which lead to chenodeoxycholic acid (CDCA). In addition, we observed a decreased expression of FXR-regulated SHP (the key gene for the feedback CYP7A1 and CYP8B1 inhibition) and of the genes responsible for the transport of bile acids (NTCP, MRP2/4, OATP1A1, OATP1B2, BSEP), cholesterol (ABCG5), and phosphatidylcholine (MDR3).
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Benati, Luca. "Sviluppo di un modello quantitativo di valutazione e valorizzazione del servizio di taglio materiali: il caso G.D." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/628/.

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Abstract:
La necessità di sviluppare questo progetto è nata dal fatto che quando due aziende desiderano collaborare in maniera costruttiva con rapporti di fornitura di materiali o lavorazioni, bisogna evitare che si verifichino scostamenti nei rapporti a discapito di uno dei due contraenti. La coscienza dell'inefficienza di un rapporto squilibrato ha portato le due aziende a intavolare un progetto migliorativo basato sulla massima trasparenza e propositività. Quando G.D ha deciso di avvalersi della fornitura da parte di Transmec per quanto riguarda il servizio di taglio del materiale, l'ha fatto per andare a cercare un miglior livello di efficacia ed efficienza. Il raggiungimento degli attuali livelli di performance non sarebbe stato possibile se entrambe le aziende non avessero collaborato attivamente nell'ottenimento degli standard desiderati. Questo studio è nato dal fatto che il modello interno adottato precedentemente da G.D per la ripartizione dei costi delle Business Unit non era più efficace se utilizzato come strumento di pagamento. Si rendeva quindi necessaria un'analisi accurata della situazione produttiva utilizzando gli approcci analitici resi disponibili nel corso degli anni come lo strumento per l'allocazione dei costi secondo le attività (Activity Based Costing) e la mappatura dei processi utilizzata nei casi di re-ingegnerizzazione dei reparti.
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Colarusso, Odillia. "Valutazione del potenziale effetto di attrattività demografica di dighe localizzate negli Stati Uniti d'America." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Le dighe sono una potente icona del progresso. Da sempre, sono elemento di studio che ne evidenzia i vantaggi e gli aspetti più problematici; tra quest’ultimi la delocalizzazione di milioni di persone. L’obiettivo di questo studio è dimostrarne l’eventuale potenziale di attrazione demografica. A tal fine, si è effettuata un’analisi sull’evoluzione spazio-temporale della densità di popolazione nelle zone prossime alle dighe. L’area d’interesse è quella relativa agli Stati Uniti d’America, nazione caratterizzata da un elevata densità d’invasi e da una notevole disponibilità di dati demografici. L’analisi prevede una suddivisione dell’area prossima alla diga in corone circolari concentriche per valutare l’andamento temporale della densità di popolazione in corrispondenza di distanze progressivamente crescenti dalla diga. È stato inoltre stimato l’andamento temporale a livello dei singoli Stati afferenti alle dighe. Tale stima è ricavata mediante l’applicazione di un modello di regressione lineare, attraverso il valore della pendenza. I risultati ottenuti sono stati poi analizzati in funzione di categorie definite sulla base della capacità e della tipologia di utilizzo degli invasi e dello stato di appartenenza. Le categorie di dighe che possono essere considerate potenziali attrattori di popolazione registrano un maggiore incremento dei valori di densità di popolazione rispetto alla situazione a livello di Stato. L’analisi ha mostrato che gli invasi destinati a fini acquedottistici risultano essere dei forti attrattori di popolazione, con un incremento della densità di popolazione complessivamente maggiore rispetto a quello a livello di Stato.
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BARZANTI, MARCO. "Progetti di riforma delle garanzie finanziarie del settore assicurativo: valutazione del rischio finanziario in una compagnia ramo vita." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/129.

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Abstract:
Il sistema delle garanzie finanziarie del mercato assicurativo è, allo stato attuale, oggetto di processi di riforma comunitari (c.d. progetto Solvency II). Le ipotesi fino ad ora elaborate, nonostante siano lontane dal potersi definire conclusive, prevedono l'apprezzamento del margine di solvibilità relativo al rischio di tasso d'interesse (IRR) assumendo che la struttura per scadenza sia oggetto di shift paralleli della curva. Noti i limiti dell'approccio deterministico ed in forza dei principi fino ad ora consolidati, il presente elaborato si propone l'obiettivo di quantificare il requisito di capitale di una compagnia operante nel ramo vita, a fronte dell'IRR, ipotizzando che la dinamica dei tassi sia governata da un processo stocastico nella forma del modello Cox Ingersoll e Ross (CIR). Le simulazioni sono state sviluppate sugli equilibri patrimoniali di una teorica compagnia, al fine di apprezzare in maniera asettica il contributo dell'impostazione promossa.
Nowadays, the financial guarantees system of insurance market is being interested by a Community reform process (Solvency II project). Even if the current hypothesis are far to be definitive, the present guidelines state that the Solvency Capital Requirement (SCR) related to Interest Rate Risk (IRR) has to be quantified assuming deterministic shocks to the yield curve. The aim of the thesis is to improve the assessment of SCR connected to IRR, calculating interest rates according to Cox, Ingersoll and Ross (cir) stochastic model. Simulations are developed on the asset liability equilibria of a theoretical life insurance company, in order to better appreciate the SCR algebra sensitivity to changes in CIR model parameters.
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BARZANTI, MARCO. "Progetti di riforma delle garanzie finanziarie del settore assicurativo: valutazione del rischio finanziario in una compagnia ramo vita." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/129.

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Abstract:
Il sistema delle garanzie finanziarie del mercato assicurativo è, allo stato attuale, oggetto di processi di riforma comunitari (c.d. progetto Solvency II). Le ipotesi fino ad ora elaborate, nonostante siano lontane dal potersi definire conclusive, prevedono l'apprezzamento del margine di solvibilità relativo al rischio di tasso d'interesse (IRR) assumendo che la struttura per scadenza sia oggetto di shift paralleli della curva. Noti i limiti dell'approccio deterministico ed in forza dei principi fino ad ora consolidati, il presente elaborato si propone l'obiettivo di quantificare il requisito di capitale di una compagnia operante nel ramo vita, a fronte dell'IRR, ipotizzando che la dinamica dei tassi sia governata da un processo stocastico nella forma del modello Cox Ingersoll e Ross (CIR). Le simulazioni sono state sviluppate sugli equilibri patrimoniali di una teorica compagnia, al fine di apprezzare in maniera asettica il contributo dell'impostazione promossa.
Nowadays, the financial guarantees system of insurance market is being interested by a Community reform process (Solvency II project). Even if the current hypothesis are far to be definitive, the present guidelines state that the Solvency Capital Requirement (SCR) related to Interest Rate Risk (IRR) has to be quantified assuming deterministic shocks to the yield curve. The aim of the thesis is to improve the assessment of SCR connected to IRR, calculating interest rates according to Cox, Ingersoll and Ross (cir) stochastic model. Simulations are developed on the asset liability equilibria of a theoretical life insurance company, in order to better appreciate the SCR algebra sensitivity to changes in CIR model parameters.
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D'Ostilio, Debora. "Sviluppo di un programma per il calcolo del termine sorgente ai fini della valutazione del rischio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Nel laboratorio PQAT dell’istituto IQS School of Engineering di Barcellona si realizzano analisi quantitative di rischio per gli stabilimenti chimici classificati, secondo la direttiva Seveso, come stabilimenti a rischio di incidente rilevante. In fase di valutazione è necessario seguire un procedimento metodico che prevede fasi di calcolo manuali coadiuvate dall’utilizzo di software. La normativa catalana specifica che possono essere impiegati software commerciali come ALOHA e EFFECTS per la quantificazione del termine sorgente, mentre per la valutazione delle conseguenze fisiche legate a scenari di dispersione tossica e la generazione delle curve isorischio il gruppo IQS utilizza un codice proprio implementato in MATLAB. Col fine di rendere il procedimento completamente automatizzato, così da eliminare le fasi iniziali di calcolo supportate dai software, è stato introdotto nel programma generale un codice appositamente sviluppato in MATLAB per la quantificazione del termine sorgente in seguito a rilasci accidentali di sostanza in fase liquida. Il codice sostituisce il lavoro svolto dal software EFFECTS e fornisce informazioni relative alla quantità di sostanza rilasciata in atmosfera e allo stato fisico del rilascio, da cui è possibile procedere alla modellazione della dispersione e alla valutazione del rischio finale. Col fine di comprovarne il corretto funzionamento, il programma così ottenuto è stato utilizzato per simulare alcuni casi di rilascio relativi a serbatoi di sostanze pericolose stoccate in un’industria chimica situata nel territorio catalano. Il codice oltre ad essersi dimostrato decisamente accurato e completo, ha permesso una notevole riduzione in termini di tempo e complessità delle operazioni da svolgere per operare le analisi di valutazione del rischio secondo la metodologia IQS.
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Solidoro, Caterina <1994&gt. "L’evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile nella scuola e definizione di un modello di valutazione della sostenibilità scolastica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17200.

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Abstract:
L’oggetto di questa ricerca è quello di indagare l’evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile, prima nelle sue accezioni più generali, fino a quelle più specifiche legate al mondo dell’istruzione, con un approfondimento sul sistema di valutazione scolastico attualmente vigente. L’obiettivo, infatti, è quello di fare chiarezza nei confronti di un modello complesso, di recente istituzioni e già non privo di critiche, che tuttavia apre importanti scenari nei confronti della visibilità e della comunicazione degli istituti educativi verso i rispettivi stakeholders. Ciò che emerge dall’analisi è che gli strumenti attualmente esistenti rendano poco fluido, comprensibile e misurabile il processo di valutazione della scuola, e che manchi una sezione dedicata allo sviluppo sostenibile che d’altro canto sta diventando sempre centrale nell’ambito aziendale, sia pubblico sia privato. Il risultato del mio elaborato consiste nella proposta di un nuovo modello di valutazione, che ambisca a superare i limiti di quello attualmente esistente in termini di contenuti, misurabilità e comparabilità fra i vari istituti nazionali e che sappia riassumere in maniera trasparente e oggettiva i traguardi e le prossime sfide che attendono le scuole in ambito di sostenibilità. Ciò è importante alla luce dei numerosi stakeholders che ruotano attorno alla scuola e che necessitano di venire a conoscenza dell’orientamento alla sostenibilità assunta dall’istituto. Questo modello, lungi dall’essere definitivo e privo di difetti, desidera porre l’attenzione sull’esigenza quanto più pressante di mettere a confronto diversi istituti di una stessa realtà territoriale, o uno stesso istituto in un arco temporale, su temi propri al mondo della scuola, con un particolare focus destinato allo sviluppo sostenibile, che è sempre più centrale nella scena politica, economica, sociale ed ambientale. La mia analisi si articola attraverso 5 capitoli: Nel primo capitolo si definisce il concetto di sviluppo sostenibile e le principali tappe che hanno portato a definire questo concetto. Nel secondo capitolo si tratta l’evoluzione del concetto di educazione alla sostenibilità e in particolare viene dedicato un focus all’Agenda 2030, considerato il documento guida per raggiungere i 17 Global Goals in ambito di sviluppo sostenibile entro tale riferimento temporale. Nel terzo capitolo si descrive come il concetto di sostenibilità entri a far parte della scuola, facendo riferimento alla letteratura di settore, riportando le opinioni degli autori e descrivendo le linee guida e gli sviluppi che negli ultimi anni sono avvenuti riguardo queste tematiche. Nel quarto capitolo si introduce il concetto di rendicontazione sociale. In questa parte vengono delineati i principali strumenti di bilancio e reporting, come il Rav, Pdm, Ptofm e la rendicontazione sociale, che vengono correntemente utilizzati nei contesti scolastici. Dopo l’analisi e il confronto tra questi elementi sono emerse alcune criticità e quindi, si è ipotizzato la creazione di un modello unico che possa sostituire i quattro modelli precedenti e che integri una parte riguardante lo sviluppo sostenibile. Nel quinto capitolo si approfondisce l’aspetto della sostenibilità nella scuola e in particolare quali siano i principali obiettivi universali che a livello nazionale le scuole dovrebbero porsi per creare uniformità e per avere una modalità di valutazione univoca con criteri comuni a tutti gli istituti scolastici
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Lapomarda, Michele. "Valutazione delle dinamiche di piena dell'asta medio-inferiore del fiume Po alla luce delle recenti indagini topografiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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L’argomento sviluppato nella tesi di laurea riguarda la valutazione delle dinamiche di piena del tratto medio inferiore del fiume Po alla luce delle recenti indagini topografiche, ottenuta attraverso l’aggiornamento del modello idraulico numerico quasi - bidimensionale denominato “Q2005D”. I dati impiegati per aggiornare tale modello sono costituiti dai rilievi plano – altimetrici degli argini golenali e maestri lungo il tratto di fiume Po oggetto di analisi, effettuati dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) nell’aprile 2015, nonché da un modello digitale del terreno (DTM) realizzato con risoluzione di 1 metro. La parte iniziale del lavoro è stata dedicata al confronto, effettuato sia a livello plano – altimetrico, sia a livello volumetrico, tra le geometrie degli argini golenali ricavate dal DTM del 2005 con risoluzione a 2 metri, con quelle risalenti al 2015 costruite a seguito di rilievi topografici eseguiti con strumentazione GPS. Implementando, in ambiente Hec-Ras, il modello “Q2005D” con le informazioni geometriche più aggiornate, è stato ottenuto il modello denominato “Q2015D”. In quest’ultimo modello sono state aggiunte le nuove delimitazioni delle aree golenali, sono stati aggiornate le quote degli argini golenali e sono stati calcolati i volumi immagazzinabili per ciascuna golena sulla scorta del DTM aggiornato al 2015. Variando i coefficienti di scabrezza assunti nel modello precedente, si è provveduto a calibrare il modello Q2015D sulla base della piena del novembre 2014 - al fine di poter calcolare i nuovi profili di piena; il modello Q2015D è stato validato tramite l’utilizzo di indici quantitativi. Nell’ultima parte di lavoro, sono stati confrontati i risultati derivanti dalla simulazione, con i medesimi input idraulici, dei modelli “Q2005D” e “Q2015D” al fine di evidenziare le principali differenze in termini di scabrezze inserite, livelli massimi raggiunti e portate.
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Pappalardo, Maria Manuela. "Sistemi e misure di protezione internazionale dello straniero tra ordinamento italiano ed europeo, indagine sui modelli di valutazione del grado di personalizzazione del rischio." Doctoral thesis, Università di Catania, 2019. http://hdl.handle.net/10761/4097.

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La tesi affronta il tema del risk assessment nel sistema della protezione internazionale dello straniero richiedente asilo. La disciplina giuridica dei rifugiati, com è noto, non considera espressamente le modalità di accertamento del rischio di subire una persecuzione o un danno grave. Eppure, la valutazione del rischio è essenziale nel giudizio prognostico teso al riconoscimento della protezione internazionale. In tale contesto, la tesi propone una lettura della normativa esistente in materia attraverso la rappresentazione di un paradigma volto a verificare le possibili situazioni di rischio che tipicamente si presentano all organo giudicante nell esame delle domande di asilo. Verificati i profili di tensione che derivano dall applicazione concreta del paradigma del rischio , la ricerca si focalizza sull ipotesi specifica di risk assessment nei confronti delle donne richiedenti asilo per ragioni legate a situazione di violenza di genere . A tal fine vengono analizzati alcuni casi scelti sul rischio di mutilazioni genitali femminili, di tratta con finalità di sfruttamento sessuale e di matrimonio forzato sulla base dell appartenenza della vittima ad un particolare gruppo sociale. Attraverso un analisi empirica e comparativa della prassi giurisprudenziale interna di alcuni Stati membri dell UE, emergono gli orientamenti e gli approcci delle giurisdizioni interne utili ad individuare alcuni specifici fattori di rischio che consentono di concedere la protezione internazionale, fattori particolarmente connessi ai diritti economici, sociali e culturali delle donne richiedenti asilo.
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CARUSO, DONATELLO. "Modelli di valutazione delle politiche di sviluppo rurale, il ruolo del capitale privato nella loro distribuzione: il caso della Misura 121 del PSR Puglia." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/338822.

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Abstract Uno dei principali obiettivi dell'Unione europea (UE) è il tentativo di eliminare le disparità economiche e sociali che caratterizzano le regioni degli Stati membri. A tal fine, essa opera attraverso i cosiddetti fondi strutturali, che non sono altro che strumenti finanziari specificatamente dedicati alla riduzione o l'eliminazione totale, di tali disparità territoriali. In questo contesto, la Regione Puglia ha sviluppato il suo piano operativo attraverso il quale, oltre ad altri obiettivi, una particolare attenzione è stata rivolta al rafforzamento della competitività del sistema agricolo della regione. È il caso della Misura 121 (Assi I) del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, adottato anche dalla Regione Puglia il cui scopo principale è - ai sensi dell'art. 20 (b) (i), del regolamento (CE) n. 1698/2005 - l'ammodernamento delle aziende agricole attraverso sovvenzioni per investimenti in macchinari e attrezzature agricole, come, ad esempio: trattori, mietitrici, fabbricati agricoli, depositi dei mezzi agricoli, impianti di irrigazione, ecc. Più nel dettaglio, l'intervento di tale politica con particolare riferimento alla misura considerata, prevede il meccanismo del cofinanziamento sulla base del quale il capitale privato (capitale di rischio) è chiamato a coprire dal 30% al 60% del totale dell’investimento. La restante parte del rappresenta la quota massima del contributo pubblico a fondo perduto dato a sostegno della quota di capitale privato. Questo lavoro analizza i fattori che influenzano l'investimento in ammodernamento delle aziende, relativi agli aiuti pubblici concessi mediante la misura 121 del Piano di sviluppo rurale della regione puglia, nel periodo 2007-2013. Secondo la metodologia econometrica del Generalized Propensity score (GPS), sviluppata di recente ed afferente alla famiglia del metodo propensity score, in questa analisi si stima una funzione dose-risposta in cui la variabile outcome è il Pubblico Aiuto, considerando tutte le aziende agricole della Puglia che hanno usufruito degli aiuti pubblici relativi agli investimenti previsti per la misura 121, in che misura le variabili endogene e già preesistenti nella fase preinvestimento, hanno un ruolo positivo, tali da influenzare fortemente l’intensità del sussidio pubblico. Abstract in English One of the main aims of the European Union (EU) is the attempt of eliminating the economic and social disparities characterizing its regions. To this aim, it operates through the so-called structural funds which are financial instruments specifically devoted to the reduction and, possibly, the elimination of those territorial disparities. Within this context, the Region of Puglia developed its operational plan through which, in addition to other objectives, a specific attention was paid to the strengthening of the competitiveness of the agricultural system of the region. In this sense, the regional plan identified some measures particularly devoted to the reorganization and modernization of regional farms with the aim of making them more capable of dealing with an increasing worldwide competition. It is the case of Measure 121 (Axes I) of the Rural Development Program also adopted by the Region of Puglia whose main aim is – in accordance with art. 20(b)(i) of Council Regulation (EC) no. 1698/2005 – the modernization of agricultural holdings through grants for investments in farm machinery and equipment such as, for example, tractors, harvesters, farm buildings, manure storage, irrigation facilities, etc. More in details, the policy intervention within the context of this considered measure entails a co-financing mechanism on the basis of which the private capital (the risk capital) is called to cover from 30% until 60% of the amount proposed as an investment. The remaining represents the maximum quota of the non-repayable public grant given in support the quota of private capital. As our case study, we analyzes agricultural public funds allocated in the Puglia Region in Italy, on measure 121 of the RDP 207- 2013 period. This paper analyzes factors that affect the investment on modernization of agricultural holdings of the RDP’s Puglia by public aid of the regional government and other factors of regional farms. According to the methodology Generalized Propensity Score (GPS), a relatively recent development within the family of propensity score methods, we estimate a dose-response function of private capital considering all the farms of Puglia region that have made use of these public funds.
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Pecchi, Marco. "Definizione del modello geotecnico e valutazione delle condizioni di stabilità di un tratto di argine del fiume Po, in località Viadana (MN)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Questa tesi si prefigge di analizzare le condizioni di stabilità di un argine inferiore del fiume Po situato presso il comune di Viadana (MN), più volte interessato da eventi franosi che si sono ripetuti con una certa frequenza nel corso degli ultimi anni. L'argomento proposto nella tesi prende spunto dall’esperienza presso il Polo Scientifico e Tecnologico di AIPO a Boretto (RE), nell’ambito del tirocinio formativo, durante il quale ho portato a termine un programma di prove geotecniche su campioni indisturbati prelevati nel sito interessato da fenomeni di instabilità, allo scopo di migliorare le conoscenze sulla risposta meccanica dei terreni arginali e del substrato di fondazione. Utilizzando i risultati delle prove di laboratorio, unitamente alle informazioni provenienti dai sondaggi e dalle prove penetrometriche (CPT/CPTU), è stato possibile innanzitutto identificare le unità stratigrafiche presenti nel sistema arginale e determinarne i parametri meccanici, per poi procedere alla costruzione del modello geotecnico di riferimento per le analisi di stabilità. Pertanto la tesi si pone come obiettivi principali la messa a punto di un modello geotecnico affidabile dell'argine, la verifica della stabilità globale delle scarpate lato fiume e l'individuazione dei fattori scatenanti i fenomeni di scorrimento osservati, nonché la scelta di possibili interventi per la messa in sicurezza delle sponde, valutandone i benefici in termini del fattore di sicurezza ed i relativi costi. L'insieme dei risultati conseguiti in questo studio permette di fornire utili indicazioni a coloro che sono preposti alla manutenzione e messa in sicurezza delle strutture arginali del fiume Po.
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