Academic literature on the topic 'Valutazione dei modelli'

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Journal articles on the topic "Valutazione dei modelli"

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Fucilli, Vincenzo, Claudio Acciani, and Ruggiero Sardaro. "La valutazione ex-ante dei PSR 2007-13 in Italia: modelli a confronto." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 43 (February 2010): 104–22. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-043008.

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Abstract:
La ricerca nasce dalla constatazione che, pur in presenza di una indubbia moltiplicazione delle valutazioni dei programmi di sviluppo rurale, non sembra ci sia una simile proliferazione di studi e analisi "delle valutazioni" e in particolare di analisi delle valutazioni complesse come quelle dei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR). Attraverso l'analisi e la comparazione dei 21 rapporti di valutazione ex ante dei PSR italiani, si vuole ricostruire il meccanismo della valutazione, con specifico riferimento agli aspetti metodologici, ai modelli e alle procedure adottati dai valutatori. Č un esercizio meta valutativo che intende ricomporre il percorso metodologico complessivo adottato dai valutatori. L'interesse principale č sul come i giudizi di valore sono stati ideati, costruiti e concepiti. Il contributo si propone di entrare nel merito del dibattito sulle metodologie poiché pone in evidenza la rilevanza delle metodologie e delle procedure valutative adottate nella prassi valutativa rispetto alla complessitŕ degli oggetti valutativi.
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Allulli, Giorgio. "Valutazione e cambiamento." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 47 (October 2011): 67–87. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-047011.

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Abstract:
Č forte nella comunitŕ dei valutatori una sensazione di insoddisfazione rispetto agli esiti della propria attivitŕ rispetto al sistema che viene sottoposto a valutazione, cosě come perdura negli utenti dei servizi pubblici l'insoddisfazione rispetto alla qualitŕ dei servizi ricevuti, nonostante i tanti Rapporti di valutazione. I modelli comunemente utilizzati per valutare e migliorare la qualitŕ dei sistemi formativi, basati rispettivamente sulla valutazione di prodotto o di processo forniscono apporti importanti sotto questo aspetto, ma presentano anche rilevanti elementi di debolezza. Č necessario trovare forme di integrazione tra questi due approcci, come indica anche il modello preso come riferimento dall'Unione europea per la recente Raccomandazione sull'assicurazione di qualitŕ dell'Istruzione e formazione professionale.
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Dinapoli, N., T. Tartaglione, F. Bussu, R. Autorino, F. Miccichè, M. Sciandra, E. Visconti, C. Colosimo, G. Paludetti, and V. Valentini. "Modelling tumour volume variations in head and neck cancer: contribution of magnetic resonance imaging for patients undergoing induction chemotherapy." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 1 (February 2017): 9–16. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-906.

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Abstract:
La valutazione del volume del tumore primitivo ha mostrato un valore predittivo per la stima dei risultati della sopravvivenza. Usando i dati volumetrici acquisiti con la Risonanza Magnetica (RM) nei pazienti sottoposti a chemioterapia di induzione (CI), tali risultati sono stati stimati nei pazienti con tumore del testa e collo, prima del trattamento radiante. Le immagini RM acquisite prima e dopo CI in 36 pazienti con tumore avanzato della testa e del collo sono state analizzate per valutarne il volume del tumore primitivo. I due volumi sono stati correlati utilizzando la regressione lineare locale tra i volume valutati nelle immagini della prima e quelli della seconda RM. Sono stati definiti i modelli di rischio proporzionale di COX per la valutazione del controllo locoregionale, la sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza globale. La regressione lineare locale ha mostrato un buon valore predittivo per tutti i risultati di sopravvivenza nei modelli di rischio proporzionale di COX. I modelli predittivi per il controllo locoregionale di malattia e la sopravvivenza libera da malattia a 24 mesi ha mostrato una ottima discriminazione e capacità di previsione. La valutazione delle variazioni dei volumi dei tumori primitivi della testa e del collo dopo CI fornisce un esempio di modello che può essere facilmente utilizzato per altri approcci terapeutici. Una valutazione completa delle variabili nelle covariate è un prerequisito necessario per la creazione di modelli clinicamente attendibili.
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Ballarino, Gabriele, Daniele Checchi, Carlo Fiorio, Stefano Iacus, Marco Leonardi, and Giuseppe Porro. "La valutazione dell'efficacia del "sistema delle doti" della Regione Lombardia: modelli statistici e criticitŕ nella progettazione." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 39–76. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049004.

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Abstract:
Il contributo descrive e commenta un esercizio di valutazione svolto per conto della Regione Lombardia nel biennio 2009-2011. Oggetto della valutazione era una serie di programmi (le "doti") rivolti all'inserimento occupazionale di categorie di soggetti variamente svantaggiati, che ricevono voucher con cui accedere a servizi per l'impiego forniti da operatori accreditati, sia pubblici che privati. Il fine della valutazione era la produzione di un ranking per la valutazione dell'efficacia del servizio dei vari operatori. L'articolo descrive in primo luogo i dati che sono stati resi disponibili al gruppo dei valutatori e, a partire da questi, una serie di criticitŕ collegate al disegno del programma. Quindi vengono descritti i modelli statistici utilizzati: due versioni di un modello multilivello a effetti casuali e un modello di analisi della frontiera di efficienza (DEA). Infine, si spiega perché il ranking cosě costruito non č utilizzabile operativamente e cosa si puň fare per superare le criticitŕ e ottenere una valutazione completa e soddisfacente di importanti politiche pubbliche analoghe a quella descritta in questo lavoro.
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Faraci, Palmira, and Pasquale Musso. "La valutazione dei modelli di equazioni strutturali." Strumenti e Metodi per le Scienze Sociali, no. 9788879166492 (October 2013): 111–50. http://dx.doi.org/10.7359/649-2013-fara.

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Castellucci, Erio. "Modelli di ministero sacerdotale nella storia." Revista Pistis Praxis 7, no. 2 (September 13, 2015): 285. http://dx.doi.org/10.7213/revistapistispraxis.07.002.ds01.

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Abstract:
Questo articolo vuole specificare i modelli di ministero sacerdotale più caratteristici nella Storia della Chiesa: missionario, cultico, sacrale, pastorale, presidenziale e funzionale.Di ogni modello l’Autore ci presenta l’origine, lo sviluppo storico teologico, le possibili deformazioni, l’assunzione eventuale di qualche prospettiva o di certi elementi da parte del Vaticano II, nonchè lo stato della sua ricezione nella Chiesa contemporanea. In questo caso, modello non viene inteso in senso prescrittivo, ma piuttosto euristico. Ciò nonostante, la verifica dei modelli può servire ad una più lucida percezione e una più oggettiva valutazione delle procedure ecclesiali, soprattutto quelle concernenti i ministeri.
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Brunetta, Grazia, Guglielmina Mutani, and Silvia Santantonio. "Pianificare per la resilienza dei territori. L'esperienza delle comunità energetiche." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (November 2021): 44–70. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1003.

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Abstract:
Declinare il paradigma della resilienza nella pianificazione territoriale dell'energia può contribuire ad orientare la transizione energetica verso modelli sostenibili di sviluppo. L'articolo discute il progetto pioniere delle Comunità Energetiche piemontesi. Sono qui presentati gli esiti della sperimentazione di una metodologia multidimensionale di analisi e valutazione dei territori, al fine di supportare la transizione energetica verso modelli green di sviluppo territoriale.
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Pisani, Elena. "Recenti evoluzioni nella valutazione degli interventi di cooperazione allo sviluppo." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 43 (February 2010): 55–70. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-043005.

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Abstract:
L'articolo presenta un'analisi dei differenti approcci e criteri di valutazione nel settore della cooperazione allo sviluppo da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano e delle Organizzazioni internazionali quali FAO, IFAD e dalla Commissione Europea (Europeaid). L'analisi considera in un primo momento l'evoluzione di modelli di pianificazione incentrati sulla fornitura di risorse (umane, finanziarie e materiali) e successivamente l'attenzione č posta su modelli maggiormente attenti al conseguimento sostenibile di obiettivi e risultati, attraverso l'adozione di approcci partecipativi. Sono, quindi, presentate specifiche problematiche legate alla valutazione delle iniziative di cooperazione allo sviluppo; le conclusioni segnalano la necessitŕ di un uso sistematico delle metodologie di valutazione economica degli investimenti che, al momento attuale, appaiono sottoutilizzante, specialmente da parte della cooperazione allo sviluppo italiana.
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Betti, Gianni, Maria Luisa Maitino, and Nicola Sciclone. "A che cosa servono i modelli di microsimulazione? Tre applicazioni usando microReg." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2012): 101–19. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002006.

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Abstract:
MicroReg č un classico modello di microsimulazione, tax-benefit, costruito per la Regione Toscana dall'Irpet. L'obiettivo č quello di garantire al policy maker regionale un adeguato strumento di valutazione e programmazione delle politiche fiscali e di welfare, siano esse attuate a livello nazionale e/o regionale. Diversamente da tutti gli altri modelli di microsimulazione sviluppati nel nostro paese, microReg ha un campo di applicazione multiregionale. Esso fornisce una adeguata base di calcolo, a seguito di un qualche intervento di natura pubblica, dei seguenti aspetti: i) distribuzione dei guadagni e delle perdite fra individui e famiglie; ii) impatto sulle misure di povertŕ e disuguaglianza; iii) differenze nei costi e nei benefici tra le regioni; variazioni di gettito nazionali e regionali. Il lavoro presenta la struttura del modello e tre applicazioni empiriche.
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Palumbo, Mauro, and Sonia Startari. "La valutazione e la certificazione delle competenze nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore (IFTS) della Regione Liguria." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 109–25. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050007.

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Abstract:
Il contributo intende descrivere l'esperienza di un progetto pilota della Regione Liguria sulla "creditizzazione" e la valutazione delle competenze acquisite nei percorsi di Istruzione Formazione Tecnico Superiore (IFTS). Tale sperimentazione ha comportato una riflessione con diversi stakeholder del mondo della scuola, della formazione professionale e delle imprese, sul concetto di competenza e di credito formativo e, soprattutto, sul come connetterli in un processo di riconoscimento e valutazione. I contenuti e le metodologie sono stati sviluppati in modo partecipato e la stessa partecipazione ha comportato la messa in discussione del modo in cui fino a quel momento i vari soggetti avevano operato e dei diversi significati che attribuivano ai diversi concetti implicati. In una prospettiva sperimentale sono stati affrontati alcuni dei principali problemi relativi alla costruzione e alla messa in pratica di una metodologia di valutazione e riconoscimento delle competenze e dei crediti; in questo modo si č pervenuti a definizioni convergenti che hanno permesso di mettere a sistema un modello condiviso, frutto di un vero e proprio reframing dei processi attivati. Infatti, il lavoro comune finalizzato alla condivisione di modelli e metodologie ha prodotto un consenso sul piano operativo che ha generato anche un lessico e una sintassi comune e una rivisitazione delle concettualizzazioni implicite con cui gli operatori si erano fino a quel momento accostati a questi temi.
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Dissertations / Theses on the topic "Valutazione dei modelli"

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Montanaro, Elsa. "Modelli e applicazioni per la valutazione della complessità dei progetti. Il caso Crif spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12970/.

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Abstract:
L'elaborato ha lo scopo di approfondire un tema sul quale si sta dibattendo molto negli ultimi anni: la complessità dei progetti. Ad oggi, sono stati effettuati molti studi il cui obiettivo è quello di ricercare e definire le cause di complessità dei progetti. Vista la varietà del tema, è risultato e risulta difficoltoso trovare una definizione univoca di complessità, che valga per ogni tipologia di settore industriale e per ogni tipologia di progetto. Nonostante questo, però, i progressi effettuati da parte degli studiosi sono stati notevoli e, pertanto, vengono riportati nella prima parte dell'elaborato. Oltre a queste considerazioni di stampo teorico, la difficoltà nel trattare la complessità dei progetti si esplica anche negli aspetti pratici della gestione di un'organizzazione, a livello proprio di valutazione della complessità. Questo aspetto si rivela essere molto critico per le aziende, soprattutto considerando i benefici che esse potrebbero trarre da una sua corretta valorizzazione, in termini di gestione delle risorse, applicazione di strumenti di project management adeguati, etc. Essendo questo aspetto pratico di notevole importanza, si è scelto di riportare nell'elaborato alcuni strumenti e modelli che, se correttamente implementati, possano essere di aiuto alle organizzazioni nella gestione del loro portfolio di progetti. La forza di questi modelli risiede nella loro estrema versatilità, la quale permette loro un'applicazione su larga scala. In particolar modo, nell'ultima parte della trattazione viene descritto un esempio reale che mostra proprio l'adattamento di un modello di valutazione, nato e sviluppato per un'azienda della grande distribuzione, ad una realtà aziendale differente, quella della Crif S.p.A. Nelle conclusioni sono riportati alcuni commenti dai quali si evince come l'applicazione del modello sia risultata adeguata al caso in questione.
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Tomassoni, Federica <1972&gt. "Valutazione quantitativa dei recettori della somatostatina in tumori neuroendocrini e loro valutazione funzionale mediante nuovi analoghi della somatostatina in modelli cellulari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/482/1/Tesi_Tomassoni_Federica.pdf.

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Tomassoni, Federica <1972&gt. "Valutazione quantitativa dei recettori della somatostatina in tumori neuroendocrini e loro valutazione funzionale mediante nuovi analoghi della somatostatina in modelli cellulari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/482/.

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Mariotti, Gianluca. "Valutazione delle caratteristiche dei modelli di previsione degli impatti odorigeni di tipo gaussiano e lagrangiano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16995/.

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Abstract:
Le emissioni in atmosfera di inquinanti, come le polveri o gli odori, rappresentano una pressione antropica diffusa e la loro gestione implica la conoscenza del fenomeno e della dispersione all’interno del Planetary Boundary Layer. Questa tesi è incentrata sull’uso di due modelli previsionali: il Dimula, modello gaussiano a plume, e il Lapmod, modello lagrangiano a particelle. Sono state valutate le singole funzionalità, che consentono di stimare la dispersione, e si è analizzata l’affidabilità e la comparabilità dei risultati, in termini di concentrazione, in un reticolo di lati 10.000 m (asse X) ∙ 10.000 m (asse Y). Le simulazioni, relative a sorgenti puntiformi ed areali, a polveri ed odori, sono state condotte a livello orario (short term), usando come input un unico set di dati meteorologici (vento da Ovest e con velocità 1,5 m⁄s, T=293 K), per condizioni atmosferiche instabili, neutre e stabili, e a livello annuale (long term), impiegando come set di dati meteorologici 8760 record relativi al 2016 per la provincia di Ravenna. Nel post-processamento dei risultati, per singole sorgenti e sorgenti totali, sono stati prodotti quattro tipi di grafici: mappe con le curve di iso-concentrazione (per modello), istogrammi con il confronto delle concentrazioni calcolate nei nodi comuni lungo l’asse Y centrale, grafici normalizzati, per una percezione punto per punto dell’andamento dei modelli, e la validazione dei risultati stessi. A livello orario si è apprezzato il comportamento, nella restituzione delle concentrazioni, sopra e sottovento dei due modelli, per classe di stabilità, valutando come l’ubicazione di un recettore sensibile possa guidare la scelta dello strumento previsionale. A livello annuale, invece, si è valutato il diverso grado di modellizzazione del PBL ed in particolare del plume rise, dovuto all’utilizzo di due differenti algoritmi, nonché il diverso approccio nel calcolo dei percentili per le medie di un’ora.
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Borgonovo, S. "STUDIO DENSITOMETRICO NELLA VALUTAZIONE DEI PROCESSI RIPARATIVI SU LESIONI OSSEE 'CRITICAL SIZE' IN MODELLI ANIMALI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2010. http://hdl.handle.net/2434/150117.

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Abstract:
Adipose-derived stem cells (ASCs) may represent a novel and efficient tool to promote bone regeneration. Our purpose was to evaluate new-bone tissue formation using BMD (bone mineral densitometry), radiology and histology; in literature there aren’t normal values of bone mineral content in rabbit, goat and pig. Then, The first step of this study (preliminary phase) was to evaluate normal BMD value in rabbit skull and tibia and in pig and goat tibia. The second step (experimental phase), rabbit ASCs were expanded in culture and used for the regeneration of full-thickness bone defects in the proximal epiphysis of tibia of 12 New Zealand rabbits. Defects were implanted with graft material as follows: untreated (control), empty hydroxyapatite (HA) disk, ASCs alone, and HA disk seeded with ASCs. Each isolated ASCs population was tested in vitro: they all showed a high proliferation rate, a marked clonogenic ability, and osteogenic differentiation potential. Eight weeks after implantation, macroscopic analyses of all the samples showed satisfactory filling of the lesions without any significant differences in term of stiffness between groups treated with or without cells (p>0.05). In both the scaffold-treated groups, a good osteointegration was radiographically observed. Even if HA was not completely reabsorbed, ASCs-loaded HA displayed a higher scaffold resorption than the unloaded ones. Histological BMD analyses showed that the osteogenic abilities of the scaffold-treated defects was greater than those of scaffold-free samples, and in particular new formed bone was more mature and more similar to native bone in presence of ASCs. These results demonstrated that autologous ASCs–HA constructs is a potential treatment for the regeneration of bone defects.
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Cimatti, Luca. "Utilizzo di modelli computazionali di cardiomiociti derivati da staminali umane per la valutazione del rischio proaritmico dei farmaci." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
"All’inizio del nuovo millennio sono stati ritirati dal mercato diversi farmaci a causa del loro potenziale rischio proaritmico. Per limitare questo problema nel 2005 sono state promulgate due linee guida molto stringenti, S7B ed E14, per la valutazione preclinica e clinica del potenziale rischio proaritmico dei farmaci. A seguito non vi è più stato nessun ritiro di farmaci, ma si è notevolmente rallentato lo sviluppo di nuove molecole. Per superare questo problema, nel 2013 è stato proposto un nuovo metodo meccanicistico di valutazione del rischio proaritmico dei farmaci tramite una prima fase di classificazione in alto, medio, basso rischio attraverso un modello computazionale di cellula ventricolare umana adulta con conseguente conferma dello score tramite l’utilizzo in vitro di HiPSC-CM. L’obiettivo della mia tesi è stato quello di comprendere se anche un modello computazionale di HiPSC-CM possa essere utile in questo nuovo paradigma. Per questo ho testato, con questo nuovo modello, tre farmaci appartenenti alle tre diverse categorie di rischio confrontandone i risultati con quelli di un modello di cellula ventricolare umana. Infine ho utilizzato il modello computazionale di HiPSC-CM per investigare gli effetti proaritmici di un farmaco indicato in letteratura come a potenziale rischio in condizioni di ipokaliemia, ma non ancora classificato dal nuovo metodo di valutazione. Il modello HiPSC-CM si è mostrato particolarmente sensibile ed efficiente nella simulazione di possibili effetti indotti dal farmaco sulla gestione del calcio intra-cellulare, permettendo di investigare meccanismi non rilevabili dal modello computazionale di cellula ventricolare umana. Il modello di HiPSC-CM si propone quindi come un utile strumento computazionale per la valutazione del rischio proaritmico dei farmaci nell’ambito del nuovo paradigma. Potrebbe inoltre essere utile a livello di ricerca per comprendere meglio il potenziale d’azione cardiaco e tutti i processi che lo generano."
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Zanchetta, Simone <1989&gt. "La valutazione dei progetti d’investimento ICT in sanità. Metodi e modelli applicati all’analisi d’impatto dell’e-Health." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6640.

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Abstract:
Il sistema sanitario e le singole strutture erogatrici hanno realizzato, e stanno operando tuttora, dei processi di cambiamento atti a fornire servizi sanitari migliori e più efficienti, anche attraverso l’impiego delle tecnologie dell’informazione; allo scopo di supportare una corretta implementazione dei progetti e-Health ed un’efficace utilizzo di tali soluzioni, nonché di valutare i servizi innovativi offerti al cittadino, è necessario adottare un adeguato e nuovo approccio valutativo. Il presente lavoro di tesi si colloca all’interno di tale contesto ed è rivolto ad un duplice obbiettivo. Da una parte si cerca di fornire un quadro di riferimento più completo possibile circa le modalità ed elementi chiave che dovrebbero essere osservati nella predisposizione di una corretta valutazione dell’investimento in e-Health; dall’altra parte si vuole analizzare e meglio comprendere alcuni modelli valutativi, ideati appositamente per tali progetti, in maniera tale da realizzare un loro confronto e pervenire all’identificazione di quelli che più di altri soddisfano le caratteristiche e i requisiti richiesti per sviluppare una valutazione corretta, di tipo multidimensionale, e adeguata ad apprezzare il valore globale dell’e-Health. Si è deciso di conseguire tali obiettivi seguendo un percorso graduale in cui, passo dopo passo, si espongono gli elementi che entrano in gioco nell’analisi dell’ICT impiegata nel contesto sanitario.
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FERRARIO, MATTEO. "VALUTAZIONI ECONOMICHE A SUPPORTO DEI PROCESSI DI VALUTAZIONE DI FARMACI PER MALATTIE RARE IN ITALIA: IL CASO DELL’ATROFIA MUSCOLARE SPINALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2023. https://hdl.handle.net/10281/404614.

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Abstract:
L’utilizzo di valutazioni economiche in ambito sanitario ha assunto nel corso degli anni un ruolo di crescente importanza, alla luce dell’esigenza di fornire informazioni utili ai decision-maker nel difficile ruolo di continuare a garantire l’innovazione in contesti di risorse scarse all’interno di un sistema universalistico. I modelli decisionali, siano essi alberi decisionali o modelli di Markov, sono strumenti che dimostrano di rispondere il più delle volte alle esigenze di simulare il decorso di una patologia e l’effetto dei trattamenti su di esso, producendo stime su outcome finali e costi nel lungo termine che alimentano indicatori di costo-efficacia/costo-utilità, utilizzati, seppur con logiche differenti, da diverse agenzie di HTA per definire il valore economico di una nuova tecnologia e supportare le negoziazioni di prezzo. Oltre ai modelli di costo-efficacia/utilità, i più semplici modelli di impatto sul budget trovano notevole spazio in questo contesto, fornendo informazioni cruciali rispetto la sostenibilità del sistema.Anche in Italia tali valutazioni sono considerate nei processi di valutazione dei farmaci da parte di AIFA che le analizza e le utilizza all’interno delle istruttorie sottoposte al Comitato Prezzi e Rimborso (CPR) per la definizione delle condizioni di prezzo e rimborso dei farmaci. Tali valutazioni sono inoltre particolarmente raccomandate in quegli ambiti decisionali particolarmente complessi, quali ad esempio il caso di farmaci orfani/per malattie rare.Al fine di leggere come la valutazione economica viene effettivamente utilizzata nei contesti valutativi l’accesso in Italia, è stato pertanto presentato in questo lavoro il caso specifico dell’atrofia muscolare spinale e del medicinale risdiplam, come ambito esemplificativo di una malattia rara in cui l’innovazione è entrata in modo prepotente negli ultimi anni e dove pertanto i decisori si sono trovati (e tuttora si trovano) a dover valutare attentamente gli impatti sia da un punto di vista clinico che da un punto di vista organizzativo ed economico, in una logica HTA.Il lavoro svolto ha riguardato lo sviluppo di tre tipologie di analisi diverse la cui sola lettura integrata permette di avere un quadro complessivo degli elementi di efficienza allocativa e di impatto di sostenibilità richiesti da AIFA per le sue valutazioni di accesso ai farmaci. La prima analisi effettuata è stata una analisi di costo-utilità in pazienti con SMA 1, in cui il nuovo medicinale ha dimostrato un profilo favorevole, con un indicatore di costo/QALY guadagnato di circa 43.000 € nello scenario lifetime, che rientra all'interno delle soglie di accettabilità comunemente definite. Negli scenari a 5 e 10 anni, risdiplam si è dimostrato cost saving rispetto all'alternativa. La seconda valutazione effettuata è stata una analisi di costo-minimizzazione in pazienti con SMA 2 e 3, in cui si è evidenziata una convenienza economica di circa 160.000 € su 10 anni, considerando i costi sia farmacologici che di somministrazione. Infine è stata realizzata una analisi di impatto sul budget in cui, a seguito dell'introduzione di risdiplam nel mercato, non si stima un impatto di spesa incrementale in virtù di una riduzione dei costi nella SMA 1 e 3 che compensa l'aumento atteso nella SMA 2. La lettura integrata dei risultati dei tre modelli sviluppati, trova profonda coerenza nell’avere negoziato una nuova terapia con dei range di costo-utilità coerenti con quelli correntemente citati in altri paesi e dei parametri di impatto finanziario compatibili con le esigenze di non aggravare ulteriormente sul SSN.
The use of economic assessments in the health sector has assumed a role of increasing importance over the years, in light of the need to provide useful information to decision-makers in the difficult role of continuing to guarantee innovation in contexts of scarce resources, in a universalistic system. Decision models, both decision trees or Markov models, are tools that demonstrate that they most often respond to the need to simulate the course of a disease and the effect of treatments on it, producing estimates on final outcomes and costs in the long term that feed cost-effectiveness / cost-utility indicators, used, albeit with different logics, by various HTA agencies to define the economic value of a new technology and support price negotiations. In addition to cost-effectiveness / utility models, the simplest budget impact models find considerable space in this context, providing crucial information regarding the sustainability of the system. AIFA which analyzes and uses them within the investigations submitted to the Price and Reimbursement Committee (CPR) for the definition of the price and reimbursement conditions for drugs. These evaluations are also particularly recommended in those particularly complex decision-making areas, such as the case of orphan drugs / for rare diseases. in this work, the specific case of spinal muscular atrophy and the medicinal product risdiplam, as an example of a rare disease in which disruptive innovation has entered in recent years and where therefore the decision-makers have found themselves (and still are) to have to carefully evaluate the impacts both from a clinical point of view and from an organizational and economic point of view, in an HTA logic. The work carried out involved the development of three different types of analyzes whose integrated reading alone allows for an overall picture of the elements of allocative efficiency and sustainability impact required by AIFA for its evaluations of access to drugs. The first analysis performed was a cost-utility analysis in patients with SMA 1, in which the new drug demonstrated a favorable profile, with a cost / QALY indicator gained of approximately € 43,000 in the lifetime scenario, which falls within commonly defined acceptability thresholds. In the 5 and 10 year scenarios, risdiplam proved to be cost saving compared to the alternative. The second evaluation carried out was a cost-minimization analysis in patients with SMA 2 and 3, which showed an economic convenience of about € 160,000 over 10 years, considering both pharmacological and administration costs. Finally, a budget impact analysis was carried out in which, following the introduction of risdiplam in the market, an incremental spending impact is not estimated due to a cost reduction in SMA 1 and 3 which offsets the expected increase in SMA 2. The integrated reading of the results of the three models developed finds profound coherence in having negotiated a new therapy with cost-utility ranges consistent with those currently cited in other countries and financial impact parameters compatible with the further aggravate on the NHS.
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Castelli, Claudia. "Valutazione dell’efficacia di barriere chimiche contro l’umidita’ da risalita capillare nelle murature mediante modelli di laboratorio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
La risalita capillare di umidità nelle murature storiche è la principale responsabile del degrado dei materiali. La metodologia ad oggi più utilizzata in tale campo è quella basata sull’iniezione di prodotti chimici in grado di formare barriere artificiali che blocchino il flusso ascendente dell’acqua, ma è ancora in fase di perfezionamento. Per potere svolgere tale perfezionamento, è utile disporre di una metodologia attendibile per la valutazione dell’esito dei trattamenti, ossia un metodo standardizzato che possa garantire una corretta misurazione del contenuto di umidità nelle murature pre e post iniezioni. Nella presente tesi, che ha lo scopo di valutare l’efficacia di alcuni prodotti per barriere chimiche nelle murature, si è utilizzato un metodo di laboratorio standardizzato proposto dai ricercatori del LASTM (DICAM), che permette di riprodurre in laboratorio il processo di risalita dell’umidità e, allo stesso tempo, permette di potere svolgere le misurazioni del contenuto d’acqua interno ai materiali con il metodo diretto. I trattamenti, svolti in collaborazione con la Azienda inglese “Safeguard”, produttrice di resine impermeabilizzanti, sono stati effettuati su vari modelli, costituiti di laterizi e malta, preventivamente sottoposti a differenti condizioni ambientali. Successivamente si è svolto un monitoraggio periodico per potere determinare sia l’efficacia dell’intervento che l’attendibilità del modello. Dopo avere studiato un sistema di controllo delle condizioni di laboratorio, si è ritenuto opportuno svolgere anche alcune prove di caratterizzazione dei materiali utilizzati nella costruzione dei vari modelli, per conoscerne appieno le caratteristiche e potere valutare con maggiore attendibilità i risultati dei trattamenti. Infine, per approfondire le dinamiche di diffusione dei formulati chimici all’interno dei materiali, si sono svolte prove su travetti di malta.
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De, Chiusole Debora. "Sviluppo e Applicazioni di Modelli Formali per la Valutazione Adattiva della Conoscenza e dell'Apprendimento nell'Ambito della Knowledge Space Theory." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424002.

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Abstract:
The five studies presented in this thesis have been carried out in the area of knowledge space theory (KST), a recent mathematical theory providing an important framework for the formal development of computerized web-based systems aimed at assessing individual knowledge and learning. The basic concept at the core of the entire theory is that of knowledge state, that is the set of problems that a student is able to solve, in a certain filed of knowledge. The collection of all knowledge states that occurs in a population of students is called the knowledge structure. A knowledge structure is a deterministic model of the organization of knowledge in a particular domain. Its empirical validation is possible by a probabilistic assessment of its plausibility. The basic local independence model (BLIM) is a probabilistic model developed to this aim. Despite it is the most widely used model in KST, issues relating its applicability were open. The overall objective of the first three studies presented in this thesis was to solve some of these problems, in order to improve the validity of empirical applications of the model. In the KST framework, the notion of knowledge state does not provide cognitive interpretations. Instead, in the competence-based KST (CbKST) the main objective of the assessment becomes that of identifying the competence state of a student, which is the set of skills she masters. The other two studies that are introduced were developed within this extended theoretical framework. The general aim was to fill some gaps regarding both the probabilistic and the deterministic levels of CbKST's models.
Le cinque ricerche che si presentano in questa tesi si sviluppano entro la knowledge space theory, una teoria matematica recente che fornisce un importante quadro di riferimento formale per lo sviluppo di sistemi computerizzati web-based che abbiano l'obiettivo di valutare la conoscenza e l'apprendimento degli individui. La nozione al centro dell'intera teoria è quella di di conoscenza, cioè l'insieme dei problemi che uno studente è capace di risolvere, in un certo dominio di conoscenza. La collezione di tutti gli stati di conoscenza osservabili in una popolazione di studenti costituisce una struttura di conoscenza. Le strutture di conoscenza sono un modello deterministico teorico dell'organizzazione della conoscenza all'interno di un particolare dominio. La loro validazione empirica è resa possibile grazie alla verifica probabilistica della loro plausibilità. Il basic local independence model (BLIM) è un modello probabilistico che è stato sviluppato a questo scopo. Nonostante sia il modello più utilizzato nella KST, problemi relativi alla sua applicabilità rimanevano ancora aperti. L'obiettivo generale delle prime tre ricerche che si presentano in questa tesi, è stato quello di risolvere questi problemi per conferire una maggiore validità alle applicazioni empiriche del modello. Nella KST, la nozione di stato di conoscenza non fornisce alcun tipo di interpretazione cognitiva. Invece, nella competence-based KST (CbKST) l'obiettivo principale della valutazione diviene quello individuare lo stato di competenza dello studente, ovvero l'insieme delle abilità che possiede. Le altre due ricerche che si presentano nella tesi si collocano all'interno di questo quadro teorico. Esse hanno avuto l'obiettivo di colmare alcune mancanze relative della CbKST, una di tipo probabilistico e l'altra di tipo deterministico.
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Books on the topic "Valutazione dei modelli"

1

Miglietta, Angelo. Elementi e modelli per la valutazione dei valori mobiliari. Milano: Giuffrè editore, 1988.

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2

Zanchetta, Simone. ˜Laœ valutazione dei progetti d’investimento ICT in sanità: Metodi e modelli applicati all’analisi d’impatto dell’e-Health. Saarbrücken: Edizioni Accademiche Italiane, 2017.

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3

Giambelluca, Franca Clara. Valutazione Diagnostica Completa Dei Disturbi Mentali: Prospettive Convergenti Mediante il DSM, un Modello Psicologico, il Test Di Rorschach. Independently Published, 2019.

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4

Modello Economico per la Stima Del Fattore Di Sconto: Il Saggio Di Sconto Nella Valutazione Economica e Finanziaria Dei Progetti. Independently Published, 2020.

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5

Gambetti, Elisa. Rabbia e rischio. Bononia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.30682/alph04.

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Abstract:
La rabbia è una delle risposte emotive più frequenti agli eventi che affrontiamo ogni giorno, quasi un leitmotiv che ci accompagna mentre compiamo molte delle nostre scelte, fondamentali o trascurabili che siano. È allora importante capire quali possano essere gli effetti di questa emozione sulle nostre valutazioni e decisioni, e in che modo essa influenzi le nostre reazioni quando ci troviamo a fronteggiare circostanze dalle potenziali conseguenze negative. Il volume prende in esame questi interrogativi illustrando i principali modelli teorici che descrivono il processo di decision-making e i risultati di alcuni studi sperimentali sulle relazioni che intercorrono fra rabbia, percezione del rischio e comportamenti.
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Book chapters on the topic "Valutazione dei modelli"

1

Milanato, Damiano. "Valutazione dei modelli di Sales Forecasting." In UNITEXT, 381–403. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0822-9_12.

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2

Elena Eramo. "Sul rapporto semantico tra dati grafici e numerici in un modello di valutazione del Rischio archeologico." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c150.

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Conference papers on the topic "Valutazione dei modelli"

1

Blecic, Ivan, Arnaldo Cecchini, Tanja Congiu, Myriam Pazzola, and Giuseppe A. Trunfio. "Un sistema di supporto alla pianificazione e progettazione della walkability e dell’accessibilità pedonale." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7923.

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Abstract:
Il contributo propone un metodo e uno strumento per la valutazione della qualità della vita urbana basato sui concetti di walkability e di accessibilità pedonale di luoghi della città rilevanti con i quali estendere le capacità degli individui e partecipare concretamente alle urban opportunities. Il modello di valutazione utilizza i percorsi pedonali esistenti della rete viaria e valuta la loro qualità in base a diversi attributi importanti per la pedonalità. L’applicazione del sistema proposto al caso studio di valutazione del progetto di riorganizzazione della Segunda Circular (seconda circonvallazione) di Lisbona consente di mostrarne i possibili utilizzi e di trarre alcune riflessioni sulla base dei risultati ottenuti. We present a methodology and a tool for evaluating the quality of life in cities based on walkability and pedestrian accessibility of places which are relevant for people's capabilities. The evaluation model uses the actual pedestrian routes along the street network and considers their quality on several attributes important for their walkability. We furthermore demonstrate possible uses of the support system by reporting and discussing the results of a case-study assessment of a project for the Lisbon Segunda Circular (Second Rind Road).
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