Books on the topic 'Valore economico della cultura'

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1

Barin, Franco. Brain in Italy: Il valore economico della creatività e dell'identità italiana. Milano: Guerini next, 2015.

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2

Il valore della classicità nella cultura del giardino e del paesaggio. Palermo: Grafill, 2010.

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3

Il valore della persona: Aspetti e figure della cultura torinese tra le due guerre. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2011.

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4

Azzari, Margherita, and Laura Cassi. Itinerari turistico culturali in Toscana. Florence: Firenze University Press, 2002. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-027-x.

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Abstract:
Nella convinzione che gli itinerari culturali debbano assumere una crescente importanza nell'ambito di un turismo basato su criteri di sostenibilità, sono stati elaborati tre esempi di valorizzazione della cultura locale in aree di grande interesse per tradizioni storiche e per particolari valori territoriali. La crescita del mercato turistico e del tempo libero forniscono un efficace stimolo alla maturazione di proposte volte a prospettare nuovi itinerari e ad alleggerire i flussi più consolidati, inserendo un vasto patrimonio di valori paesaggistici e culturali in trame territoriali significative. E questo anche nell'ottica di crescenti sinergie fra economia e cultura.
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5

Claudio, Siniscalchi, and Pontificia Studiorum Universitas a Sancto Thoma Aquinate in Urbe, eds. Uomini o macchine?: Il valore della vita e il potere della tecnologia nella cultura, nella comunicazione sociale e nel cinema del Terzo Millennio. Roma: Ente dello spettacolo, 2002.

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6

Paolo, Tanda, ed. Criminalità, economia e cultura della legalità: Atti dei convegni : Criminalità organizzata e sviluppo economico, 4 giugno 2005, Ariano Irpino-Avellino, Legalità, giustizia e sviluppo economico, 27 maggio 2006, Aversa-Caserta. Napoli: Jovene, 2007.

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7

Cingari, Salvatore, ed. Cultura democratica e istituzioni rappresentative. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-561-0.

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Abstract:
Il volume è un testo interdisciplinare a più autori che effettua una comparazione fra le due differenti vie novecentesche alla modernizzazione di Italia e Romania - variamente ispirate da modelli esterni di riferimento -, dal punto di vista politologico, culturale-politico, politico-istituzionale e politico-economico, con particolare riferimento al problema della rappresentanza. Il volume si compone di sei saggi di diversa ispirazione metodologica ed ideologica ma accomunati dalla tematizzazione dei contesti culturali e giuridico-politici dei due paesi, intesi come sistemi in "transizione", sospesi fra ricerca delle proprie caratteristiche storiche e l'attenzione ai modelli più avanzati del mondo occidentale.
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8

Guerrini, Mauro. De bibliothecariis. Edited by Tiziana Stagi. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-559-3.

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Abstract:
Nell’attività del bibliotecario la dimensione tecnica, essenziale per lavorare con competenza, non può prescindere o separarsi dall’impegno, dall’attenzione ai diritti civili e al modo in cui questi vengono vissuti e praticati nell’ambito della comunità di appartenenza. Garantire l’accesso alle informazioni non può essere limitato alla ‘nostra’ biblioteca, ma dev’essere una responsabilità che riguarda il territorio dove viviamo e dove operiamo, guardando ai nostri colleghi che possono trovarsi in situazioni più difficili della nostra e soprattutto alle persone che si trovano in difficoltà nell’esercitare i propri diritti. L’auspicio è che la trasmissione della conoscenza registrata contribuisca sempre più alla libertà, ai diritti, al benessere di tutti. Quando si capirà che investire in biblioteche significa investire per la democrazia, lo sviluppo economico e la qualità della vita? Il quadro di riferimento per comprendere e interpretare le problematiche delle biblioteche è, come sempre, quello del confronto con le tradizioni bibliotecarie internazionali, a partire dal continente europeo, proprio perché la professione ha oggi un impianto teorico e una dimensione operativa di valore globale.
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9

Capo, Lidia, and Antonio Ciaralli, eds. Per Enzo. Studi in memoria di Vincenzo Matera. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-886-6.

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Abstract:
La miscellanea raccoglie quindici saggi, disposti sull’arco cronologico dell’intero medioevo e della prima età moderna, e dedicati a questioni di interesse archeologico, documentario, codicologico, economico, numismatico, sociale: una varietà che è un riflesso, seppure parziale, della cultura, degli interessi, dell’umanità che furono di Vincenzo Matera.
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10

Cambi, Franco, Paolo Federighi, and Alessandro Mariani, eds. La pedagogia critica e laica a Firenze: 1950-2015. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-840-8.

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Abstract:
Il volume si occupa dell’attualità del messaggio pedagogico della ‘scuola fiorentina’ creatasi intorno al magistero di Codignola e di Borghi e intorno alla rivista Scuola e Città già nel 1950, ispirato a una pedagogia critico-razionale, laica e progressista, con al centro la lectio deweyana, quasi sessantacinque anni dopo. In un tempo storico-culturale e socio economico-politico così profondamente diverso da quello post-bellico degli anni Cinquanta, un tempo che vede democrazia, laicità e progresso posti sub judice e che viene a delineare orizzonti del tutto nuovi (nel conoscere, nel comunicare, nel produrre, nel fare-cultura etc.), siamo davanti a un modello cresciuto e sfumatosi nel corso di vari decenni, ma che oggi è ancora di grande rilevanza ed attualità.
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11

De Pamphilis, Matteo. Rinegoziazione e default rule. Bononia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.30682/alph03.

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Abstract:
"Nella lunga vita di molti contratti, possono verificarsi eventi imprevisti che incrinano l’equilibrio, soprattutto economico, delle reciproche prestazioni. Il discorso intorno al diritto-dovere di rinegoziare gli accordi esposti a sopravvenienze è ormai un tema classico del diritto civile, che rispunta ciclicamente in occasione di eventi di rilevanza mondiale capaci di compromettere la tenuta di innumerevoli contratti in corso. La pandemia di COVID-19 è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo. Questa ricerca si propone di individuare il miglior approccio giuseconomico per affrontare il dilemma della rinegoziazione, in prospettiva strutturale, cercando di coniugare le soluzioni proposte dagli interpreti del diritto civile con i contributi di analisi economica del diritto, nella prospettiva della riforma del codice civile italiano e della progressiva armonizzazione del diritto privato europeo e internazionale. In questo percorso, l’individuazione di una regola di default stabile e duratura per un contesto mutevole e multiforme è forse la contraddizione in termini che più vale la pena affrontare. Matteo de Pamphilis, dopo la laurea in Giurisprudenza e il conseguimento del dottorato di ricerca in Diritto civile nell’Università di Bologna, collabora con la stessa Alma Mater come professore a contratto e tutor didattico in materie privatistiche. Negli ultimi anni è stato docente degli insegnamenti in lingua inglese Planning and public intervention in the lifestyle and health sector e Public and private action for the development of services nel corso di laurea magistrale in Wellness culture: sport, health and tourism. È socio aggregato dell’Associazione Civilisti Italiani e svolge la professione di avvocato nel Foro di Bologna, prevalentemente nel settore civile, commerciale e concorsuale."
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12

Curcio, Domenico, and Igor Gianfrancesco. Risposta alle consultazioni EBA sul rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario. AIFIRM, 2022. http://dx.doi.org/10.47473/2016ppa00034.

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Abstract:
Il 2 dicembre 2021 sono stati pubblicati dall'EBA tre documenti di consultazione in tema di rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario, in attuazione dei mandati contenuti nella CRD5. In particolare: - EBA/CP/2021/36 introduce Regulatory Technical Standards che riguardano l’implementazione del Supervisory Outlier Test (SOT) relativo sia all’approccio del valore economico che del margine di interesse; - EBA/CP/2021/37 aggiorna le linee guida EBA vigenti in materia di rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario e introduce specifici criteri per la valutazione e il monitoraggio del Credit Spread Risk from the Banking Book (CSRBB); - EBA/CP/2021/38 introduce Regulatory Technical Standards che disciplinano nel dettaglio la metodologia standardizzata e la metodologia semplificata per gli enti non complessi relative sia all’approccio del valore economico che all’approccio del margine di interesse. AIFIRM ha deciso di rispondere alla consultazione EBA riaprendo i lavori della Commissione che aveva già predisposto a febbraio 2021 il Position Paper n. 25 denominato “Rischio di Tasso di Interesse del Portafoglio Bancario (IRRBB): evoluzione normativa ed implicazioni gestionali”. La Commissione ha redatto i tre documenti riportati di seguito che sono stati validati dal Consiglio e dal Comitato Tecnico Scientifico il 30 marzo 2022 ed inviati all’EBA il 2 aprile 2022.
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13

Fry, Tony. Writing Design Fiction. Bloomsbury Publishing Plc, 2021. http://dx.doi.org/10.5040/9781350217331.

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Abstract:
Written by leading design philosopher Tony Fry, Writing Design Fiction: Relocating a City in Crisis is both an introduction to the power of “design fiction” in the design process, and a novella-length work of fiction in itself—telling the dramatic story of the relocation of the City of Harshon. Set in the near future, Harshon, a delta city, is facing environmental catastrophe due to rising sea levels—consequently, a decision is made to relocate the entire city inland. A diverse cast of voices—including an architect, a journalist, an economist, a construction worker, and residents—narrate the extraordinary challenges and complexities which follow. This work presents a real-world scenario which, in coming decades, will face many of the world’s cities. The fictional format provides a novel way of exploring the very serious inherent technical, social, political, economic and cultural challenges. The story provides a rehearsal of the design challenges which are likely to face architects, planners, and designers in an uncertain global future. “Design fiction” is a fast-growing area within design and architecture, increasingly deployed as a serious methodology by designers as a tool in scenario planning. Writing Design Fiction takes the practice to a higher level conceptually and theoretically, but also practically. The book is divided into four parts, with the fictional narrative bookended by further critical analysis. Part One shows how a critique of existing modes of design fiction can lead to more grounded and critical thinking and practice. Part Three critically reflects on the narrative, while Part Four presents the practical application of the second order design fiction approach. This book demonstrates the value of a more developed mode of design fiction to students, professional designers and architects across the breadth of design practices, as well as to other disciplines interested in the future of cities.
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14

Martelloni, Federico. Lavoro coordinato e subordinazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg264.

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Abstract:
A dieci anni dall’introduzione di un istituto molto controverso come il lavoro a progetto, e all’indomani della sua recente rivisitazione, questo studio monografico prova a fornire risposta agli interrogativi che hanno percorso e diviso la dottrina e la giurisprudenza lavoristica alle prese con un nuovo assetto delle forme di lavoro. Dopo aver tracciato una «genealogia» del lavoro autonomo coordinato, l’Autore ne indaga natura e funzione, approfondendo come sua variante oggi dominante le collaborazioni a progetto. All’esito della ricerca, ricca di riscontri comparatistici e applicativi, il coordinamento attivo del collaboratore si presenta non solo come la cifra identificativa di una specifica tipologia di lavoro, ma assume anche un più generale valore paradigmatico. Il lavoro coordinato viene, così, ad interferire con le nozioni archetipiche di autonomia e subordinazione, fino a ridisegnare i contorni della «grande dicotomia» del diritto del lavoro, innovandone nel profondo l’assetto sistemico, in termini più adeguati alle trasformazione intervenute nel quadro economico-produttivo.
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Marques, Marcia Alessandra Arantes, ed. Transições agroecológicas: evoluindo em sistemas produtivos. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21091800.

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Abstract:
Nos últimos 50 anos o mundo experimentou intensas e profundas transformações decorrentes do modelo de desenvolvimento adotado pelos países em processo de industrialização. A produção agrícola em particular, obteve crescentemente ganhos de rendimento físico e financeiro, mas ignorou às pressões do modelo implementado, sobre os recursos naturais e sobre às populações rurais. A despeito de haver ampliado significativamente a produção agrícola (notadamente a de comodities) também é absolutamente verdadeiro a secundarização do papel e importância do meio ambiente das culturas locais e das pessoas ligadas à cada ambiente onde se realiza a agricultura. Pensar a produção de alimentos para o abastecimento interno da população e para redução das dificuldades alimentares e da fome, deixou aparentemente, de ser objetivo principal e estratégico de um país que convive com a pobreza e com uma acentuada desigualdade social. Neste contexto demonstrar o papel da agroecologia e dos sistemas de agricultura de base ecológica tornou-se essencial e os estudos sobre transições agroecológicas de cultivos agrícolas são fundamentais para a indispensável viabilidade econômica, ambiental e social de tais agriculturas, aonde os elementos da produção física e da rentabilidade financeira não devem estar desassociados das preocupações com o ambiente (solo, água, florestas e biodiversidade) e muito menos das pessoas ( pequenos e médios agricultores dos espaços rurais e dos consumidores de alimentos) que tornam possível os alimentos chegarem à nossa mesa. Portanto um choque de paradigmas sempre instala um conflito de ideias, de práxis sociais, de formas de fazer ciência, de tratar as instituições, de produzir, de tratar a natureza, de consumir, de distribuir, de conhecer. Por isto que cada forma de cultivar a terra, de fazer agricultura e pecuária, corresponde a uma orientação paradigmática que atua no sentido de reafirmar o velho paradigma em crise, ou se aproxima do paradigma emergente, por constatar um conflito entre a qualidade das demandas do novo consumidor e o velho paradigma. A Transição Paradigmática reflete esta segunda tendência, na medida em que as tentativas de respostas oferecidas pelo velho paradigma em nada alteraram o curso das coisas, pois não ofereceram uma alternativa que garantisse à humanidade uma vida de qualidade. Pelo contrário, enquanto as respostas apresentadas a partir do paradigma emergente, já sinalizaram que o trato agroecológico da natureza não só oferece uma agricultura e pecuária saudáveis, que não adoece a vida animal e vegetal, assim como propicia uma vida que gera vida, ao invés da vida que ameaça a própria vida. Por tudo isto devemos viver um movimento paradoxal, lutar ininterruptamente para iluminar o interior da caverna de onde saímos do culto ao velho paradigma, mas sem deixar de amparar aqueles que entrando em estado de perturbação com essa luz, debatem-se contra ela, uns insistindo nela ficar, e outros que convencidos da necessidade de dela sair, mal encontram forças e orientação para encontrar o caminho da saída. É preciso suportar a dor da agressão de quem estendemos as mãos, assim como suportar o peso e angústia de quem socorremos para sair dela. A Transição Agroecológica é nosso bom combate no trato da natureza. É o caminho de construção de um meio ambiente saudável a todas as formas de vida, porque emerge da compreensão do diálogo com as distintas linguagens da natureza, procurando descobrir as demandas de cada espécie que integra a biota de cada planta e animal que exploramos no meio ambiente que intervimos. Mas sabemos que neste processo uns caminham mais rápido, outros mais lentos. Contudo, afetados pelos imperativos ontológicos de cada espécie animal e vegetal, pela vontade da natureza em realizar sua autopoiese, respondem ou responderão amanhã à determinação da Transição Agroecológica. Como nos ensina Kant “a Natureza assim o quis”, e deste imperativo de participar da autopoiese da vida nenhum de nós tem como se desviar. Pois, a resistência terá como retorno a reação imperativa de um crescente movimento de transição agroecológica que luta por uma economia que garanta condições de sua autoreprodução e assim a continuidade do seu curso em sociedade, sem o velho e cansativo modo de produção que se funda no inaceitável estranhamento do ser humano com a natureza. O livro Transição Agroecológica - Evoluindo em Sistemas Produtivos é uma produção do Programa de Pós-Graduação em Agroecologia e Desenvolvimento Territorial (PPGADT), doutorado profissional interdisciplinar, oferecido em associação ampla pela Universidade do Estado da Bahia (UNEB), Universidade Federal do Vale do São Francisco (UNIVASF) e Universidade Federal Rural de Pernambuco (UFRPE). Os 10 artigos que compõem o livro são resultados da disciplina Transição Agroecológica e Sistemas Agroalimentares, ofertada no segundo semestre de 2020, de forma remota, devido a pandemia do coronavírus 19, no Polo UNEB, pelos docentes do Programa Professores Jairton Fraga Araújo, Luciano Sérgio Ventin Bonfim e Edonilce da Rocha Barros. Ao decidir-se publicar os resultados dos trabalhos dos doutorandos em associação com seus orientadores, neste e-book, analisou-se a pertinência dos textos que podem contribuir de forma substancial para a transição de sistemas produtivos que ora são desenvolvidos no Submédio São Francisco, em áreas irrigadas, a partir de estudos técnico-científicos. Mesmo com uma longa trajetória da agricultura irrigada no Vale, sabemos que a busca pela qualidade de alimentos limpos é mais que necessária. Os artigos ora apresentados trazem informações que demarcam o esforço das universidades instaladas no território Sertão do São Francisco, dentre elas a UNEB, em produzir e popularizar conhecimentos para uma transição agroecológica e o desenvolvimento sustentável do Semiárido brasileiro.
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